#JohnFante
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"Salí al porche y me senté a la luz de la luna. Las estrellas flotaban a baja altura y estaban frías. Hacia el este, a unos cincuenta kilómetros, brillaban las blancas cumbres de Sierra Nevada, materia estelar, lejana y solitaria." Llenos de vida. John Fante (1952)
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#liplock #starkromance #beatpoet #beatpoetry #johnfante #askthedust #beatpop #beatgeneration #jackkerouac #longing #poet #poetry #poetryisnotdead #poetrycommunity #haikuslam #haiku #haikus #haikupoetry #haikujam #winepoetry #igwriters #igwritersclub #igers https://www.instagram.com/p/Cn98ElXBGlI/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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"yaşamak yeterince zor,
ölmekse büyük iş."
#johnfante #tozasor
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Libros de cuentos perrones que leí en muy poco tiempo.
Un libro inédito en español que nos presenta al mejor #JohnFante. El de las historias de niños desmadrosos y padres italianos que no comprenden Estados Unidos.
El libro de David James Poissant es de una belleza esplendorosa. Cuentos llenos de humor y desencanto, ah, y animales.
¿Qué más puedo decir sobre #LuciaBerlin? Una de las autoras que más admiro.
Este libro de #BenFountain es una joya. La mejor mirada estupefacta de un estadounidense sobre Latinoamérica.
Y ya, eso es todo.
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#johnfante (à Forêt Domaniale de Sénart) https://www.instagram.com/p/CCfnhVbBsC7/?igshid=1ttuc197c3huh
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"Mangiando uva, Julio Sal camminò per un isolato fino alla stazione delle corriere, prese il soprabito e le valige agli stipetti da dieci centesimi, e se ne andò giù per le scale verso Los Angeles street e il deposito degli autobus. Il bigliettaio gli fece un cenno col capo. «Santa Rosa, sola andata» disse Julio Sal." - John Fante, da "Il Dio di mio padre". . . . Scrivetemi se interessati a qualcuna di queste chicche, che da stasera inizio anche a pubblicare sul sito: www.seunanottedinvernounlibro.it #libro #libri #libreriaonline #libreria #book #books #bookstagram #cit #citazione #seunanottedinvernounlibro #romanzo #libriusati #librirari #instabook #instabooks #bookshop #bookpride #letteratura #johnfante #arnoschmidt #jorgeluisborges #francofortini #einaudi #einaudieditore #gusvansant #samuelbeckett #blaisecendrars #guillaumeapollinaire #leggere #lettura https://www.instagram.com/p/CCERQCQn8lc/?igshid=109q2vhezsnm3
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#Repost @esotouric with @make_repost #charlesbukowski #johnfante #jackkerouac #tomwaits ・・・ Four years ago, before the taggers ruined this great mural in Indian Alley, on the west wall of John Parkinson's King Edward Hotel. Never knew who did it, but these LA bards appeared over time: Woody Guthrie, Tom Waits, Charles Bukowski, John Fante. (Update: it's by @teachr1) #mydayinla #dtla #mural #streetart #sharesocal https://www.instagram.com/p/B-cUiFjgRQW/?igshid=mas0j6qvrs6n
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Diz çöktüm. Alışkanlık. Oturdum. Diz çökmek daha iyi. Dizlerimde hissedeceğim acı bu korkunç sessizliğe katlanmamı kolaylaştırır belki. Bir dua. Neden olmasın, tek bir dua: duygusal nedenlerden ötürü. Tanrım, artık bir ateist olduğum için beni bağışla, ama Nietzsche'yi okudun mu? Ne kitap!
Ulu Tanrım, sana karşı dürüst olacağım. Bir teklifte bulunacağım sana. Benden büyük bir yazar yarat kiliseye döneyim. Ve lütfen Tanrım,bir ricam daha olacak: annemi mutlu kıl. İhtiyar o kadar önemli değil, onun şarabı var ve sıhhatı yerinde, ama annem her şeye kaygılanır. Amin.
•toza sor,
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Vieni a trovarci, avrai una serata piena di belle cose da fare #giovedidelgusto #lanciano #tavernaanxa #teatroallascalinata #teatro #johnfante #abruzzo #abruzzofood #culturaecibo (presso Ristorante Taverna Anxa) https://www.instagram.com/p/Bz_XTh1Ivz3/?igshid=qvt4ewjbou87
#giovedidelgusto#lanciano#tavernaanxa#teatroallascalinata#teatro#johnfante#abruzzo#abruzzofood#culturaecibo
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In Biblioteca puoi scoprire autori e opere che non conoscevi o di cui avevi sentito parlare ma che ancora non avevi avuto modo di leggere. Ed è per questo che abbiamo deciso di dedicare un angolo alla scoperta di questi "tesori nascosti".
Oggi l'autore prescelto è John Fante e l'opera "Aspetta primavera, Bandini".
Arturo ha quattordici anni, abita in America in uno sperduto paesino sulle montagne e possiede una slitta. Per il resto avrebbe preferito chiamarsi John, e di cognome, invece che Bandini, Jones. La madre e il padre sono italiani immigrati, ma lui avrebbe preferito essere americano. Poi c'è nonna Toscana, che considera il genero Svevo, padre di Arturo, un fallito, e la figlia Maria una povera pazza perché l'ha sposato. Una famiglia non solo povera, ma fatta proprio di povertà.
Fante ci regala questo romanzo dal sapore autobiografico, ci racconta quanto sia stato duro essere figlio di immigrati in America, nascere in una famiglia povera e cattolica. La narrazione anaforica dell’inizio ha il potere di dipingere un quadro realistico di una realtà marginale ed emarginata, ai limiti della sopravvivenza, nella quale la fanno da padrone miseria e rassegnazione. Arturo, il figlio quattordicenne e la traduzione in parola dei suoi pensieri (anche nei momenti meno opportuni) sono un’efficace messa a nudo di quel marasma di pensieri e di emozioni tipici dell’adolescenza. Gli eccessi nel comportamento, sanati sempre da un’indulgente e immediata confessione, sono invece l’esito tutto personale del substrato familiare e sociale di appartenenza e spesso sono tinteggiati da una gradevolissima vena ironica. Il maggiore dei tre figli, Arturo, è quello che più assomiglia al padre nel temperamento, al quale lo accomuna il desiderio di dare una svolta alla vita, l'impaziente attesa di un giorno migliore, il giorno in cui poter finalmente godere delle piccole gioie della vita sinora negate. Questa è la tanto attesa primavera per i Bandini, così come lo è, del resto, per tutti noi... Tutti in attesa della propria personale primavera!
Il romanzo ha struttura circolare: inizia e finisce nella neve: è mirabile la capacità di John Fante nel raccontarci l'inverno della famiglia Bandini, attraverso i pensieri e le tribolazioni dei singoli componenti della famiglia, tratteggiati senza alcuna manipolazione “stilistica”; i loro sentimenti, la rabbia e le azioni sono estremamente realistiche, umane. La povertà e le varie pulsioni umane sono il motore della scrittura di Fante.
"Aspetta primavera, Bandini" (titolo originale: "Wait Until Spring, Bandini") è il romanzo d'esordio dello scrittore italo-americano John Fante, pubblicato nel 1938, ed è il primo romanzo della saga di Arturo Bandini (nonché il primo in ordine di pubblicazione, ma secondo per ordine di stesura, dopo "La strada per Los Angeles").
John Fante (1909 – 1983) è stato uno scrittore e sceneggiatore statunitense nacque a Denver, nel Colorado, figlio di Nicola Fante, un immigrato italiano originario di Torricella Peligna (in provincia di Chieti), e di Mary Capolungo, una casalinga statunitense, nata a Chicago (nell'Illinois) da genitori italiani originari della Basilicata. Fante cresce a Boulder, dove trascorre un'infanzia turbolenta, ma nonostante tutto riesce a diplomarsi e ad iscriversi, seppur per un breve periodo, presso l'Università del Colorado. Abbandonati dunque gli studi universitari, inizia molto presto a fare lavori precari. La condizione di povertà e i suoi continui dissapori con il padre lo portano ad abbandonare il tetto famigliare e a stabilirsi a Los Angeles, dove arriva nel 1930, per dedicarsi seriamente alla scrittura. Con i suoi primi racconti brevi pubblicati da varie riviste letterarie californiane, i fratelli e la madre si trasferiscono anche loro in California, a Roseville. Scrive con una certa regolarità per le riviste The American Mercury e The Atlantic anche grazie al supporto di Henry Louis Mencken, di cui è da tempo corrispondente. Sempre all'inizio degli anni trenta inizia la sua collaborazione con Hollywood in veste di sceneggiatore, un lavoro che non ama ma che comunque gli porta discreti guadagni. Ha lavorato anche in Italia come sceneggiatore per Dino De Laurentiis. Si trasferisce in una piccola stanza a Bunker Hill, celebrata con affetto nei suoi romanzi. Nel 1934 inizia il suo primo romanzo La strada per Los Angeles, il quale sarà concluso nel 1936, ma vedrà la pubblicazione solo nel 1985, seguito nel 1938 da Aspetta primavera, Bandini, che riscuote subito un grande successo, e un anno dopo replica il successo con uno dei suoi romanzi più famosi, Chiedi alla polvere. Durante la guerra John Fante vive un periodo di crisi narrativa dovuto anche all'impegno come collaboratore per i servizi d'informazione e alla nascita dei suoi quattro figli (di cui uno, il secondogenito Dan, intraprenderà anch'egli la carriera di scrittore) dalla moglie Joyce Smart, sposata nel 1937. Il suo lavoro successivo è del 1952, anno di pubblicazione di Una vita piena. Si ammala di diabete e, sfiduciato, pubblica il suo romanzo La confraternita dell'uva nel 1977. L'anno 1978 vede l'incontro tra Fante e Charles Bukowski, che dichiara di considerarlo "il migliore scrittore che abbia mai letto" e "il narratore più maledetto d'America" (Bukowski giunse a dichiarare "Fante era il mio Dio"). Bukowski gli chiede l'autorizzazione di ristampare Chiedi alla polvere, per cui scrive un'appassionata prefazione. Pur di spingere la casa editrice Black Sparrow per cui scriveva a ristampare le opere di Fante, da lungo tempo fuori stampa, Bukowski giunge a minacciare l'editore di non consegnare loro il manoscritto del suo nuovo romanzo. La ripubblicazione delle sue opere fa vivere un periodo di speranza a John Fante, che a causa della malattia è diventato cieco ed è stato sottoposto all'amputazione di entrambe le gambe. Il suo ultimo romanzo è Sogni di Bunker Hill, che Fante detta alla moglie, pubblicato nel 1982 a conclusione della saga del suo alter ego Arturo Bandini. John Fante muore l'8 maggio del 1983 in una stanza della clinica Motion picture and television country house a Woodland Hills, sobborgo di Los Angeles. Ha lasciato numerosi inediti che poco per volta stanno facendo riscoprire un autore di notevole rilievo.
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«Era gennaio, faceva freddo, era buio e pioveva, ero stanco e mi sentivo malissimo, i tergicristalli non funzionavano, avevo i postumi di una lunga serata passata a bere e a parlare con un regista milionario che voleva farmi scrivere un film sui Tate Murders «tipo “Bonny & Clyde”, pieno di brio e stile». Nessun accenno ai soldi. «Saremo soci, al cinquanta per cento». Era la terza offerta del genere che ricevevo in sei mesi, segno molto scoraggiante dei tempi. Procedevo a fatica sulla Coast Highway a quindici miglia l’ora, con la testa fuori dal finestrino, la faccia gocciolante, gli occhi che si sforzavano di seguire la linea bianca, il tettino di vinile della mia Porsche del 1967 (quattro rate ancora da pagare, la società finanziaria che premeva) quasi strappato via dalla pioggia sferzante, quando finalmente raggiunsi l’uscita per l’oceano. Vivevamo su Point Dume, una lingua di terra che si spingeva nel mare come una tetta in un film porno, era la punta più a nord dell’insenatura che forma la baia di Santa Monica. Point Dume è una comunità senza lampioni, un caotico agglomerato suburbano così intersecato da strade piene di curve e senza sfondo che dopo averci vissuto per vent’anni mi ci perdevo ancora se c’era la nebbia o se pioveva, finendo spesso a vagare per strade che poi erano solo a un paio di isolati da casa mia». John Fante, Il mio cane stupido #Fante #JohnFante #americanliterature #usa #losangeles #california #pointdume #santamonica #ithaka #way #ontheroad #literature #maps #mapsofliterature #quotes #book #bookstagram #street (presso Point Dume, Malibu) https://www.instagram.com/ithaka.a.way/p/CXG71uKs7Xy/?utm_medium=tumblr
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#alessioromano #christiancarano e #johnfante a #Ilbarettoatri #compagniadellapolvere (presso IlbarrettoAtri) https://www.instagram.com/p/CRo8coypaCd/?utm_medium=tumblr
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"Scommetto che papà è già ubriaco a quest'ora" - disse Federico - "lui e Rocco Saccone" Il pugno di Maria si fece bianco e nocchiuto. "Quella bestiaccia!" - diss'ella - "Non parlarne a tavola!" Arturo capiva l'odio di sua madre per Rocco. Maria aveva così paura di lui, un così profondo disgusto quando quell'uomo si faceva vedere. L'odio ch'ella nutriva per la sua trentennale amicizia con Bandini era inesauribile. I due erano stati ragazzi assieme negli Abruzzi. In passato, prima che Maria si sposasse, avevano conosciuto assieme delle donne, e quando Rocco veniva in casa, lui e Svevo avevano un certo modo di bere e di ridere tra loro senza parlare, di mormorare parole in dialetto abruzzese e di scoppiare poi a ridere fragorosamente, un violento linguaggio fatto di grugniti e di ricordi pieno di sottintesi e tuttavia privo di significato e sempre di un mondo a cui ella non aveva mai appartenuto e non avrebbe mai potuto appartenere. #JohnFante - Aspetta primavera, Bandini! #GoticoAbruzzese #abruzzo #waituntilspring
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"Anche ora, anche questo, era come lo facesse in forza di sogno, per l'appunto come per un’ispirazione, e pensava che l’aria mezza da sonnambulo doveva proprio averla, l’aria di chi ripete di notte, a occhi chiusi, senza volontà né spirito, qualcosa che fece di giorno, un giorno, e un lontano giorno." ~ Stefano D'arrigo . . . Presto queste e tante altre novità su www.seunanottedinvernounlibro.it #libri #letteratura #libro #libreriaonline #libreria #book #books #bookstagram #cit #citazione #seunanottedinvernounlibro #libriusati #mondadori #stefanodarrigo #johnfante #hrabal #instabooks #instabook #bookpride #romanzi #racconti #bookshop https://www.instagram.com/p/BtOsQ0DnS_-/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1q13iseho10t
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