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#Isaiah Berlin
gregor-samsung · 3 months
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" La convinzione che esista una e una sola risposta vera alle questioni centrali che hanno tormentato l’umanità, e che noi la possediamo (o la possiede il Capo), porta la responsabilità degli oceani di sangue, da cui però non è nato alcun Regno dell’Amore – né lo poteva: esistono molte maniere di vivere, di credere, di comportarsi, e la semplice conoscenza fornita dalla storia, dall’antropologia, dalla letteratura, dall’arte, dal diritto chiarisce che le differenze delle culture e dei caratteri sono altrettanto profonde delle somiglianze (ciò che fa umani gli uomini), e che tale ricca varietà non ci rende affatto più poveri: la sua conoscenza apre le finestre della mente (e dell’anima) e rende gli esseri umani più saggi, più attraenti e più civili, mentre la sua assenza genera il pregiudizio irrazionale, gli odi, l’orribile sterminio degli eretici e di quanti sono diversi; se le due guerre mondiali, più i genocidi di Hitler, non ci hanno insegnato questo, vuol dire che siamo incurabili. "
Isaiah Berlin, Appunti sul pregiudizio [1981], Traduzione di Giovanni Ferrara degli Uberti, Adelphiana, 28 gennaio 2002.
NOTA: Gli appunti provengono da una lettera indirizzata ad un amico che il giorno seguente avrebbe dovuto tenere una conferenza sul tema del pregiudizio.
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Only the barbarians are not curious to know where they come from, how they got to where they are now, where they seem to go, if they want to go, and if so, why, and if not, why not.
Isaiah Berlin
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russia-libertaire · 2 months
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Turgenev possessed, 'a capacity for rendering the very multiplicity of interpenetrating human perspectives that shade imperceptibly into each other, nuances of character and behaviour, motives and attitudes, undistorted by moral passion.'
'Fathers & Children', in Russian Thinkers, by Isaiah Berlin
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errantepagina69 · 4 months
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Isaiah Berlin (Il potere delle idee)
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Se si obietta che tutto questo appare molto astratto e remoto dall'esperienza quotidiana, qualcosa che si preoccupa troppo poco degli interessi essenziali - la felicità e l'infelicità e il destino ultimo degli uomini comuni - la risposta è che si tratta di un'accusa infondata. Gli uomini non possono vivere senza descrivere e spiegare a se stessi l'universo. E i modelli che impiegano nel farlo non possono non influenzare profondamente le loro vite, anche e anzi specialmente quando ne sono inconsapevoli: buona parte dell'infelicità e della frustrazione degli uomini è dovuta all'applicazione meccanica e inconsapevole (oltre che deliberata) di modelli là dove non funzionano. Chi può dire quanta sofferenza sia stata causata dall'esuberante utilizzazione del modello organico in politica, o dalla concezione dello Stato come opera d'arte, o dalla rappresentazione, da parte dei teorici totalitari della nostra epoca, del dittatore come l'ispirato forgiatore della vita degli uomini? Chi dirà quanto male e quanto bene siano venuti, in epoche precedenti, dall'esagerata applicazione ai rapporti sociali di metafore e modelli costruiti ricalcando i paradigmi dell'autorità paterna (soprattutto nella sfera dei rapporti tra i reggitori dello Stato e i governati, o tra i preti e il laicato)? Se c'è una speranza di realizzare un ordine razionale sulla terra, o di arrivare a un giusto apprezzamento dei numerosi e svariati interessi che dividono i diversi gruppi di esseri umani - una conoscenza indispensabile a qualunque tentativo di valutare i loro effetti, e i modelli della loro interazione e delle sue conseguenze, mirando a trovare compromessi praticabili attraverso i quali gli uomini possano continuare a vivere e a soddisfare i loro desideri senza schiacciare ciò facendo gli altrettanto essenziali desideri e bisogni degli altri essa sta nel portare alla luce questi modelli sociali, morali e politici, e soprattutto i sottostanti paradigmi metafisici in cui sono radicati, mirando a esaminare se siano oppure no adeguati al loro compito. Il compito perenne dei filosofi è di esaminare qualunque cosa appaia refrattaria ai metodi delle scienze o dell'osservazione quotidiana: per esempio le categorie, i concetti, i modelli, i modi di pensare o di agire, e in particolare le maniere in cui si scontrano, puntando a costruire altre metafore, immagini, simboli e sistemi di categorie che siano meno internamente.
Prima uscita: 19 novembre 2023 Traduttore: G.Ferrara degli Uberti Editore: Adelphy Pagine: 352
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weil-weil-lautre · 10 months
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Political Judgement (Isaiah Berlin 1957)
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bocadosdefilosofia · 1 year
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«Para Constant, Mill, Tocqueville y la tradición liberal a la que ellos pertenecen, una sociedad no es libre a no ser que esté gobernada por dos principios que guardan relación entre sí: primero, que solamente los derechos, y no el poder, pueden ser considerados como absolutos, de manera que todos los hombres, cualquiera que sea el poder que les gobierne, tienen el derecho absoluto de negarse a comportarse de una manera que no es humana, y segundo, que hay fronteras, trazadas no artificialmente, dentro de las cuales los hombres deben ser inviolables, siendo definidas estas fronteras en función de normas aceptadas por tantos hombres y por tanto tiempo que su observancia ha entrado a formar parte de la concepción misma de lo que es un ser humano normal y, por tanto, de lo que es obrar de manera inhumana o insensata; normas de las que sería absurdo decir, por ejemplo, que podrían ser derogadas por algún procedimiento formal por parte de algún tribunal o de alguna entidad soberana.»
Isaiah Berlin: Cuatro ensayos sobre la libertad. Alianza Editorial, pág. 236-237. Madrid, 1998.
TGO
@bocadosdefilosofia
@dies-irae-1
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usunezukoinezu · 2 years
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Few things have done more harm than the belief on the part of individuals or groups...that he or she or they are in sole possession of the truth, especially about how to live, what to be and do -- that those who differ from them are not merely mistaken, but wicked or mad: and need restraining or suppressing. It is terrible and dangerous arrogance to believe that you alone are right, have a magical eye which sees the truth, and that others cannot be right if they disagree.
Isaiah Berlin
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zmkccommonplace · 2 days
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The task of the wise is to undo the damage done by the good.
Isaiah Berlin, as quoted by Vernon Bogdanor in his new book, Making the Weather
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geopolicraticus · 4 months
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TODAY IN PHILOSOPHY OF HISTORY
Isaiah Berlin’s Enlightenment Apologetics 
Thursday 06 June 2024 is the 115th anniversary of the birth of Isaiah Berlin (06 June 1909 - 5 November 1997), who was born in Riga, then part of the Russian Empire, the only son of a timber baron of the Baltic, on this date in 1909.
Berlin began as an Oxford linguistic philosopher but abandoned this for history of ideas, which, as he pursued it, was frequently mixed with philosophy of history. He was an erudite scholar of the Enlightenment and the counter-Enlightenment, which looms large in his work and his conception of history. Insofar as we can discern a philosophy of history in Berlin’s work, it is surprisingly conventional in terms of Anglo-American analytical philosophy.
Quora:              https://philosophyofhistory.quora.com/ 
Discord:           https://discord.gg/r3dudQvGxD
Links:               https://jnnielsen.carrd.co/
Newsletter:     http://eepurl.com/dMh0_-/
Text post:        https://geopolicraticus.substack.com/p/isaiah-berlins-enlightenment-apologetics  
Video:              https://youtu.be/Es_T4GY2LB8        
Podcast:          https://spotifyanchor-web.app.link/e/C7jk57cMcKb  
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normavasquez · 10 months
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"The Hedgehog and the Fox: An Essay on Tolstoy's View of History - Second Edition" by Isaiah Berlin, Henry Hardy, Michael Ignatieff -
Translation: Explain why the most honorable thing in the world, in the judgment of all mankind without exception, is the right to innocently shed innocent blood.
"Maistre’s ‘Expliquez pourquoi ce qu’il y a de plus honorable dans le monde, au jugement de tout le genre humain sans exception, est le droit de verser innocemment le sang innocent?’,"
Start reading this book for free: https://a.co/dKcdhDw
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normavasquez-raindrops · 10 months
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"The Hedgehog and the Fox: An Essay on Tolstoy's View of History - Second Edition" by Isaiah Berlin, Henry Hardy, Michael Ignatieff -
"THERE IS A LINE among the fragments of the Greek poet Archilochus which says: ‘The fox knows many things, but the hedgehog knows one big thing.’"
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nunc2020 · 11 months
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Die Zeit ist reif und Herdegen kommt bald mit Staatsraison und objektive Werteordnung um die Ecke. In dem Lüth-Konzept einer objektiven Ordnung, die auf „positive“ Freiheit abzielt, also einer solchen, die Menschen in die Richtung eines bestimmten Ziels zur Verwirklichung ihrer Anlagen oder Projekte lenkt, liegt eine Tendenz nach totalitärer Konsequenz. Wo unsere Bestrebungen auf das Gleis eines Gemeinschaftsunterfangens umgeleitet werden, taucht die deutsche Freiheitssackgasse auf.
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russia-libertaire · 7 months
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"...the harsh, materialistic and 'nihilistic' criticism of the 1860s and 1870s is due not merely to the change in economic and social conditions ... but in at least equal measure to the prison walls within which Nicholas I had enclosed the lives of his thinking subjects. This led to a sharp break with the polite civilisation and the non-political interests of the past, to a general toughening of fibre and exacerbation of political and social differences. ... In due course there emerged a vast and growing army of practical revolutionaries, conscious - all too conscious - of the specifically Russian character of their problems, seeking specifically Russian solutions. ... Henceforth the Russian radicals accepted the view that ideas and agitation wholly unsupported by material force were necessarily doomed to impotence ... The experience obtained by both sides in the struggle during these dark years was a decisive factor in shaping the uncompromising character of the later revolutionary movement in Russia."
'Russia and 1848', in Russian Thinkers, by Isaiah Berlin
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martyncrucefix · 1 year
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New podcast discussion on Between a Drowning Man
I’m very pleased to announce that Mark McGuinness’ excellent poetry podcast, A Mouthful of Air, which has recently featured poets such as Mona Arshi, Judy Brown, Rishi Dastidar, Ian Duhig, Mimi Khalvati, Clare Pollard, Tom Sastry, and Denise Saul, has recorded a discussion about my new Salt collection, Between a Drowning Man. Mark’s method is to focus on one particular poem and between us we…
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Liberdade negativa, liberdade positiva e liberdade como ação
Dificilmente a liberdade arendtiana enquadra-se nos termos do que Isaiah Berlin chamou de liberdade positiva. Esta, como se sabe, está ligada ao autodomínio ao autogoverno de si ou autogoverno coletivo. Os exemplos mais óbvios da liberdade positiva tal como compreendida por Berlin são o Rei-Filósofo de Platão, arquétipo do domínio racional sobre os desejos e que governa a si e à cidade orientado pela ideia transcendental do justo, e a assembleia popular rousseaniana, corpo coletivo que, orientado pela vontade geral, exprime uma verdade inconteste que, no limite, pode obrigar o indivíduo particular a ser livre, isto é, submeter-se aos ditados do corpo coletivo. Ora, a liberdade arendtiana não se enquadra nessas definições. Em primeiro lugar, porque a liberdade não deriva de uma razão transcendental e perene acessada privilegiadamente pelo filosófo; tampouco se expressa na forma de uma soberania popular ativa, expressão jurídica destituída de freios, da vontade coletiva.
A liberdade arendtiana, em contraste com a noção de autodomínio de si ou coletiva, se identifica com ação. Para compreender o argumento da autora é inescapável tratar do conceito de ação ocupa um lugar central em seu pensamento político.
Com efeito, a liberdade arentiana se realiza no espaço público, não na consciência individual. Arent se opõe tanto escravo Epiteto e sua noção de liberdade interior e escravidão mundana, como John Stuart Mill.  A liberdade negativa é, no limite, uma liberdade de escravos que perderam a liberdade pública.
Mas o espaço público é normativamente definido pela autora pela condição da pluralidade. Isto é, não há uniformidade nas formas de pensar e definir o que é justo e injusto. Somos livres na polis, em um espaço público ocupado por cidadãos como direitos iguais de participação, mas que habitam um espaço plural. Aqui algum diálogo com o liberalismo é possível. Aqui há uma aproximação com o conceito de liberade positiva.
Porém, Arendt critica de forma contundente as teorias da soberania, em particular a de Rousseau, que estariam presas a uma metafísica da vontade. Ora, a liberdade política pouco tem a ver com a expressão legal da vontade aclamada por uma assembleia majoritária.
Ora, a liberdade política se caracteriza pela ação, e as consequências da ação não podem ser antecipadas. A ação no vocabulário de Arendt distingue-se da fabricação (labor) e da satisfação das necessidades vitais (bios). Ela é um modo de estar no mundo, que apenas se realiza na condição de inter-relação entre iguais, na situação de pluralidade. A ação depende de discurso, está ancorada em princípios (como a igualdade, a liberdade, a justiça). Diferente da fabricação, que põe no mundo objetos  anteriormente desenhados pelo artesão ou artífice, a ação por estar inserida em um âmbito público, não se define por metas ou fins objetivos ou soluções técnicas.
A ação também se define pela virtual capacidade e voltada para a criação do novo. A liberdade se exprime como uma “improbalidade infinita” e nesse ponto, com Agostinho, Arendt traça afinidades com o milagre.
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spilledreality · 1 year
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Few things have done more harm than the belief on the part of individuals or groups (or tribes or states or nations or churches) that he or she or they are in sole possession of the truth: especially about how to live, what to be & do-& that those who differ from them are not merely mistaken, but wicked or mad: & need restraining or suppressing. It is a terrible and dangerous arrogance to believe that you alone are right: have a magical eye which sees the truth: & that others cannot be right if they disagree.
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