#Incontro sulla Legalità
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pier-carlo-universe · 5 days ago
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Carabinieri e studenti insieme contro l'illegalità. Pontestura
Pontestura - Incontro sulla legalità fra i Carabinieri e gli studenti delle scuole medie, nel corso del quale il Comandante della locale Stazione, Luogotenente Roberto Grassi, ha affrontato argomenti riguardanti gli stupefacenti, il bullismo, primi rudimenti sul Codice della Strada e il problema delle truffe in danno delle fasce deboli.
Pontestura – Incontro sulla legalità fra i Carabinieri e gli studenti delle scuole medie, nel corso del quale il Comandante della locale Stazione, Luogotenente Roberto Grassi, ha affrontato argomenti riguardanti gli stupefacenti, il bullismo, primi rudimenti sul Codice della Strada e il problema delle truffe in danno delle fasce deboli.L’educazione alla legalità passa anche da questi semplici…
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marcogiovenale · 1 year ago
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dip 004
di ritorno da Milano, dopo un bellissimo incontro dedicato alla (straordinaria) poesia di Francesco Leonetti, sulla banchina del treno leggo e ascolto notizie orrende da Gaza. i sionisti e i loro alleati occidentali, come i nazisti in ritirata, moltiplicano le atrocità. ma non si ritirano. tantomeno di fronte alle ingiunzioni della Corte Internazionale di Giustizia. lo sganciamento fra legalità…
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enzopizzolo · 2 years ago
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Legalità, bullismo e vandalismo  Luca Maggio chiede riunione urgente in Prefettura
 
 
“Dopo l’ennesimo atto di violenza a Piazza Mercato, è urgente tornare a fare il punto sulla situazione e mettere a punto nuove azioni per scardinare i fenomeni di vandalismo e bullismo e ripristinare legalità e sicurezza”.
A dichiararlo Luca Maggio Coordinatore UIL PUGLIA, SEDE di FOGGIA che prosegue: “In realtà il problema è molto più ampio e non riguarda solo Piazza Mercato. Ci risulta che diverse aree della città sono ancora preda di parcheggiatori o di ambulanti abusivi. Per non parlare del recentissimo fatto di sangue legato a logiche mafiose.  Esiste, dunque, una questione più generale di presidio del territorio e di ripristino della legalità che va al di là degli specifici episodi e di singole aree”.
Per tutti questi motivi, il Coordinatore UIL PUGLIA, SEDE di FOGGIA, chiede “un incontro urgente col Prefetto e i commissari straordinari del Comune di Foggia”.
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pinojangany · 6 years ago
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Bellissimo incontro giovedì 28 marzo al Centro Polifunzionale di Pino Torinese: attraverso filmati, il racconto dei testimoni dell’esperienza di incontro a Jangany Silvio Maghenzani e Filippo Ferrero, il racconto delle attività e delle motivazioni che hanno attraversato 10 anni di attività interculturale nell’ambito del gemellaggio dell’IC di Pino Torinese con la scuola Sainte Marie di Jangany. Il tempo non è stato sufficiente per raccontare la bellezza del percorso, che ha visto tra l’altro riconoscimenti all’IC con il Premio per le Sette migliori pratiche di interculturalità in Italia (con lettera del Ministro Bianciardi) e con il Premio è questa l’inclusione che vogliamo riconosciuto dall’Università di Padova.
L’IC di Pino è diventato un modello di esperienze interculturali che hanno coinvolto altri istituti scolastici nell’incontro con Jangany (l’Istituto Bazoli Polo di Desenzano del Garda, la primaria Principessa Clotilde, la materna Nina Kid, l’Istituto Galileo Ferraris di Settimo e, recentemente, il Liceo Monti di Chieri).
A integrazione del racconto ecco l’esperienza di Chiara Papi, referente di questi percorsi per gli amici di Jangany insieme a Roberta Demacchi:
JANGANY per me
Jangany 10 anni fa per me era un solo nome, un po’ esotico e di dubbia pronuncia, che avevo cominciato a sentir affiorare dalle voci dei miei figli, che me lo avevano portato a casa da scuola; un nome legato a un mercatino natalizio della scuola; un nome legato alla foto di un gruppo di bambini polverosi sulla copertina di un libro venduto a quel mercatino scolastico e intitolato “I ponti sulla strada dei briganti”, un nome legato alla prima recita in cui tutte le classi si sono riunite, sempre a Natale, a rievocare il rumore delle piogge dopo la siccità, e a cantare una canzone mezza in italiano e mezza in una lingua molto musicale, dalla sonorità a me sconosciuta, che ho poi scoperto essere il malgascio. Nel tempo, quel nome è diventato sempre più ricorrente, ha cominciato a crescere insieme ai miei figli, ha cominciato ad affiorare nei racconti, negli incontri, nelle attività a scuola, avvicinando i bambini vari temi: l’alimentazione, la salute, la legalità, l’acqua. Infine, quel nome ha avuto un volto, anzi, tanti volti.
È diventato un nome fatto di persone. Primo fra tutti Padre Tonino che, le prime volte, ho conosciuto attraverso i video girati da Renato; poi il volto proprio di Renato, che vedevo sempre comparire da dietro una videocamera ogni qualvolta si parlasse del villaggio; poi il volto di Silvio, che ho sentito per la prima volta raccontare la sua esperienza al villaggio proprio in occasione di quella festa natalizia, mentre mostrava strani oggetti riportati dal suo viaggio; poi il volto di Roberta, che non era una delle insegnanti dei miei figli ma una delle tante maestre di Pino, finché non l’ho associata a tutto ciò che nasceva da e per Jangany; e poi i volti della gente del villaggio, i volti degli insegnanti di là, dei bambini della scuola di Sainte Marie, dei nostri volontari che sono andati là a portare acqua e luce. Un mondo brulicante di persone e di vita, difficile, tormentato e allegro insieme.
Non ricordo bene come sia successo che quei volti siano diventati amici. Come il villaggio mi sia diventato così familiare da farmi quasi credere di esserci stata. So che ci sono entrata in punta di piedi, accompagnata dai miei figli quando ancora erano piccoli. Ho cominciato prima ad osservarne la crescita da osservatore esterno, quasi ammutolita dall’ammirazione e dalla grandezza di tutto quel lavoro che andava avanti silenziosamente e con umiltà ma in modo caparbio e instancabile.
Poi qualcuno ha cominciato a chiedermi una mano per qualche traduzione in francese per facilitare le comunicazioni. E poi ci sono finita dentro tutta intera. Mi ci sono buttata o mi ci sono lasciata trascinare? Questo non lo so. Mi ci sono trovata, con un coinvolgimento personale ed emotivo intenso. Ora mi sento come all’interno di una corrente potente che viaggia, tra le mille difficoltà che si presentano, gli ostacoli che ogni giorno sorgono, ostacoli che qui sarebbero inezie, là sono cataclismi, eppure si aggirano, si scalano, si superano, mentalità difficili da capire ma comunque da saper rispettare e accogliere affinché l’aiuto che si tenta di portare sia efficace motore di cambiamento e sviluppo non solo delle cose, ma anche degli approcci, degli atteggiamenti, della cultura di un cambiamento possibile nel rispetto del “mondo antico” che ne costituisce la radice e la ricchezza.
Eppure, allo stesso tempo, e nonostante ci sia dentro, mi pare sempre di essere spettatrice ammirata di qualcosa che ha del miracoloso. Un miracolo reale.
Chiara
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angelo-bonanata-monaco · 4 years ago
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Fintech tra regolamentazione e innovazione
Per il Fintech Consob chiede una regolamentazione che tarda ad arrivare e non viaggia parallelamente all’innovazione tecnologica in atto. Il presidente della Consob, Paolo Savona, condivide i suoi pensieri sullo stato delle cose, rivelando preoccupazione per il ritardo delle fintech italiane, altrimenti si potrebbe andare incontro all’anarchia.
La tecnofinanza è una rivoluzione che non si può arrestare, ma in tutto questo l’Italia sembra accumulare ritardi, non comoarendo nemmeno nela lista delle 50 fintech più innovative al mondo. Il problema si riscontra soprattutto nel campo della regolamentazione, e nel mercato attuale si rischi di non distinguere più “con certezza tecnica e giuridica, in che cosa oggi consistano legalmente la moneta e i prodotti finanziari”.
Se secondo Savona i problemi risiedono anche nella blockchain in cui si necessita l’intervento di un’entità esterna per la certificazione delle transazioni e nell’incertezza degli smart contract che risiedono nel confine della legalità, Paolo Ciocca commissario Consob, si sofferma sulla necessità di una Digital Financial Strategy più ampia.
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giancarlonicoli · 4 years ago
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23 apr 2021 11:40
I VELENI DI FERRONI - LA GRANDE NOVITÀ IN FERRARI È L’ARRIVO, DIRETTAMENTE DA TOP GEAR, DI CHARLIE TURNER COME CHIEF CONTENT OFFICER. IL SUO COMPITO, AL MOMENTO, SARÀ QUELLO DI CREARE, ELABORARE, DISTRIBUIRE E COMMERCIALIZZARE CONTENUTI INNOVATIVI LEGATI AL BRAND FERRARI. MA  C’È CHI SPIFFERA CHE SI IMPEGNERÀ PER DARE IL VIA A UN CANALE TELEVISIVO FERRARI. DICONO A TORINO CHE “JOHN ELKANN È PIÙ FURBO DI ANDREA AGNELLI”
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Gianfranco Ferroni per “Il Tempo”
Turner da Top Gear alla Ferrari, ora Elkann pensa a una tv
Non solo motori e moda, per la Ferrari cara a John Elkann. Se il 13 giugno andrà in scena la prima sfilata fashion della casa di Maranello, un progetto che vede come capo Nicola Boari, per una collezione affidata alla creatività di Rocco Iannone, ecco un’altra grande novità, l’arrivo alla Ferrari, direttamente da Top Gear, di Charlie Turner come chief content officer.
Il suo compito, al momento, sarà quello di creare, elaborare, distribuire e commercializzare contenuti innovativi legati al brand Ferrari.
Dalla grande famiglia ex Fiat però c’è chi spiffera che l’ex direttore editoriale di Top Gear si impegnerà per dare il via a un canale televisivo Ferrari, capace di attirare le attenzioni di tutto il mondo, non solo quello sportivo. Dicono a Torino che “John Elkann è più furbo di Andrea Agnelli”: sembra proprio di sì.
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Il Trentino di Fugatti batte cassa da Draghi
Primo incontro ufficiale tra il presidente del Consiglio Mario Draghi, e il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, accompagnato dal direttore generale Paolo Nicoletti. Tema, il rapporto finanziario tra Trento e Roma: Fugatti chiede risorse per dare una spinta all'economia trentina.
Si comincia con la richiesta di destinare il contributo del Patto di Garanzia agli investimenti sul territorio: 430 milioni di euro all’anno. Quindi, sospendere per due anni il versamento a Roma e utilizzare le risorse per alimentare gli investimenti. Non mancano all’appello i gettiti fiscali arretrati derivanti sempre dal Patto di Garanzia del 2014, riconosciuti dal Mef guidato da Daniele Franco, ma che per questioni tecniche non sono ancora stati sbloccati: e sono altri 430 milioni di euro. Draghi ha preso atto delle richieste.
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Blandini punta sulla musica dal vivo
Musica italiana dal vivo: dal palco del Festival di Sanremo arrivano a Rai Radio2 gli artisti di punta della nostra scena nazionale. In diretta dalla sala B di via Asiago, con Rai Radio2 che in collaborazione con Siae - Società Italiana degli Autori ed Editori, presenta un ciclo di speciali musicali: da Noemi a Francesca Michielin, da Max Gazzè ad Aiello, da stasera ogni venerdì, in diretta radiofonica e in streaming video su RaiPlay, in compagnia di Ema Stokholma e Gino Castaldo.
Se per Paola Marchesini, direttore di Rai Radio2, c’è il “desiderio di voler restituire il palco agli artisti e le emozioni agli ascoltatori”, il numero uno della Siae, il direttore generale Gaetano Blandini, rileva che “la radio è un mezzo che per sua vocazione è in grado di veicolare emozioni senza confini, raggiungendoci e creando invisibili ma fortissime connessioni, risvegliando emozioni e ricordi���. Evviva.
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Assolombarda, c’è il marito della Lorenzin
Nuova squadra per Assolombarda, varata dal consiglio generale. Per il quadriennio 2021-2025, con la presidenza di Alessandro Spada, che segue quella di Carlo Bonomi, ecco la pesante delega agli affari istituzionali e alla semplificazione per le imprese e la legalità conferita al napoletano Alessandro Picardi, vicepresidente esecutivo Tim (ex Sky, Wind, Alitalia, Rai), che a Milano chissà perché  sottolineano sempre che è “marito dell’ex ministro Beatrice Lorenzin”. Nella regione guidata da Attilio Fontana, Assolombarda punta molto sui fondi di Next Generation Eu.
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Papa Francesco telefona al cappellano
Una telefonata allunga la vita. Specie quando chi compone il numero è un pontefice. Papa Francesco ha chiamato don Marco Galante, cappellano agli ospedali riuniti Padova sud-Madre Teresa di Calcutta di Schiavonia, impegnato da novembre nel reparto Covid a sostenere e incoraggiare i malati nelle sue visite ai reparti.
Tempo fa il sacerdote aveva scritto una lettera a papa Bergoglio per condividere la preghiera e il sostegno che i malati hanno trovato nel momento di sofferenza. Lo stesso don Marco racconta così l’esperienza vissuta: “Ero in canonica e avevo appena terminato un collegamento di formazione con un gruppo di preti e mi preparavo a uscire per tornare in ospedale. Sento vibrare il telefono e vedo la scritta 'sconosciuto' sul display. Rispondo e mi sento dire: 'Pronto, parlo con don Marco Galante? Sono papa Francesco'. Mi è sfuggito un 'oh mamma mia' ma dall'altra parte mi sono sentito dire sorridendo 'no, non sono la sua mamma, sono papa Francesco'".
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pier-carlo-universe · 3 months ago
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Progetto Legalità: A Novi Ligure Mari Albanese Ricorda la Scorta di Paolo Borsellino. Un incontro di memoria e riflessione sulla strage di Via D’Amelio
Novi Ligure, 28 novembre 2024 – La Biblioteca Civica del Centro Comunale di Cultura "G. Capurro" ospiterà, alle ore 18:00, un appuntamento di grande rilevanza nell’ambito del Progetto Legalità
Novi Ligure, 28 novembre 2024 – La Biblioteca Civica del Centro Comunale di Cultura “G. Capurro” ospiterà, alle ore 18:00, un appuntamento di grande rilevanza nell’ambito del Progetto Legalità: la presentazione del libro “Cinque Vite” di Mari Albanese, dedicato agli agenti della scorta del Giudice Paolo Borsellino, vittime della strage di Via D’Amelio il 19 luglio 1992. Un Omaggio alle Vite…
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enzopizzolo · 4 years ago
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CGIL-CISL-UIL FOGGIA: “Consolidare la concertazione per definire una strategia comune di sviluppo per la Capitanata e velocizzare le procedure a sostegno di lavoratori, famiglie, pensionati e imprese”
 
 
Nell’acuirsi del fenomeno pandemico, Maurizio Carmeno, Carla Costantino e Gianni Ricci, Segretari Generali di CGIL, CISL e UIL di Foggia, lanciano un appello affinché i soggetti istituzionali, politici e sociali attivino momenti urgenti di confronto per definire strategie a livello territoriale che orientino gli interventi pubblici a sostegno di cittadini, lavoratori, famiglie, pensionati e imprese. 
 
“In questo periodo particolarmente complicato e difficilissimo, in termini economici e sociali, viene seriamente colpita la tenuta delle comunità. Pur comprendendo il grave disagio di alcune categorie, va in premessa condannata ogni forma di protesta e condotta violenta. Come organizzazioni sindacali auspichiamo che i sostegni diretti decisi dal Governo siano concessi attraverso procedute veloci e snelle. Ma mentre si lavora per tamponare l’emergenza, si stanno costruendo progettualità legate alle risorse rivenienti dal Recovery Fund e alla prossima programmazione dei fondi comunitari. Senza un momento di sintesi a livello territoriale rischiamo che il coinvolgimento delle forze sociali del territorio sia pro forma, mentre è fondamentale che le scelte istituzionali vadano incontro alle reali esigenze territoriali”.
 
“Il momento pandemico, acuitosi in questo autunno, sta evidenziando le difficoltà di molti settori, già gravati da una crisi atavica che attanaglia la Daunia. Ragion per cui diventa vitale che i contribuiti ed i sostegni possano arrivare ed essere finalizzati a progettualità strategiche, a colmare limiti e gap storici, da quello infrastrutturale, alle reti digitali, alla messa in sicurezza del territorio, alla ricerca e innovazione, tutto per sostenere competitività del territorio. Come forze sociali sentiamo il dovere di essere ancora di più al fianco dei lavoratori in difficoltà con la cassa integrazione, delle famiglie, dei pensionati e di quei soggetti che vivono giorni e situazioni di difficoltà oggettiva”, proseguono i Segretari Generali di CGIL-CISL-UIL FOGGIA.
 
“La concertazione è fondamentale per individuare e intervenire sulle povertà emergenti oltre che quelle pre-esistenti, e qui un ruolo fondamentale va svolto insieme alle amministrazioni comunali e gli Ambiti di zona. Allo stesso modo stiamo sollecitando da tempo un confronto anche con la Asl di Capitanata, per un confronto  sulla condizione della Sanità territoriale alla luce della nuova ondata pandemica, e per capire in che modo si stanno intensificando i controlli sul rispetto delle misure di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, proprio in virtù della diffusione del virus”, affermano Carmeno, Costantino, Ricci che aggiungono:
 
“Questo territorio ha il dovere di non farsi trovare impreparato sul piano progettuale e delle proposte, affinché nell’interlocuzione con il Governo e la Regione si possa parlare con una voce sola, con una precisa strategia che guarda all’occupazione, allo sviluppo, alla sicurezza delle persone. È decisivo il metodo, quello del confronto, così come sarà importante che le procedure degli interventi siano monitorate per garantire la massima legalità in un territorio a rischio infiltrazioni e intercettazioni malavitose anche delle risorse pubbliche, e in tal senso sarà importantissima l’azione sinergica tra istituzioni, forze sociali, associazioni datoriali, terzo settore. Al centro di questa azione congiunta ci sono le famiglie con i loro bisogni, le persone in difficoltà e sofferenti e le fasce più deboli non solo dell’economia ma dell’intera comunità del territorio”.
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paoloxl · 7 years ago
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Nian Maguette aveva 54 anni, veniva dal Senegal e lavorava come venditore ambulante nelle strade del centro di Roma. Morì nel tentativo di fuggire da una retata della Polizia di Roma Capitale il 4 maggio 2017. I testimoni raccontarono di una vera e propria caccia all’uomo che gli uomini del Nucleo Speciale Anti Degrado e Abusivismo misero in atto fra le vie del rione Trastevere, con il tragico (ma drammaticamente scontato) finale della morte di un lavoratore colpevole solamente di guadagnarsi il pane per resistere alla povertà e provare a costruirsi un futuro dignitoso. Lo stesso pensiero, una casa seppur considerata una “baracca” dove poter vivere dignitosamente, devono averlo avuto le famiglie Rom di via Salviati, a Tor Sapienza, scacciate dalle proprie abitazioni (poi demolite) dallo stesso “Nucleo Speciale” con tanto di pistole in vista, o quelle della “baraccopoli” di Ponte Mammolo, anche loro allontanate con la forza da quel misero giaciglio che erano riusciti a costruirsi senza alcun tipo di soluzione alternativa. Ma non solo, questo nugolo scelto di uomini più simili ad una Delta Force che ad un ordinario corpo di Polizia Locale, è ben noto nelle periferie della città in quanto spesso chiamato a intervenire negli sfratti e negli sgomberi delle case popolari o delle occupazioni abitative. Capo indiscusso era Antonio Di Maggio, lo “sceriffo con la pistola” o Tonino Bronson come viene simpaticamente ribattezzato dai suoi colleghi. Il verbo al passato non è casuale, perché da ieri Di Maggio è stato promosso a Comandante della Polizia di Roma Capitale. Un atto quasi dovuto dopo che la sindaca Raggi gli aveva sostanzialmente conferito pieni poteri solo poche settimane dopo l’assassinio di Nian Maguette, ma che conferma un trend nella capitale: fare la guerra ai poveri è un trampolino di lancio per le carriere di molti, un pass per promozioni, potere e agevolazioni. Se infatti Di Maggio, alfiere col suo Nucleo della guerra a tutto ciò che viene definito “degrado e abusivismo” ma che nei fatti si rivela essere primo soldato della guerra ai poveri e ai tentativi di contrastare la povertà in città, diventa Capo della Polizia Locale è perché a Roma va strutturalizzandosi un meccanismo di Città-Laboratorio che vede in discesa la strada per chi decide di combattere dall’altro lato della barricata, in quella lotta di classe portata dall’alto verso il basso. E quindi Di Maggio risulta essere solo l’ultimo di una lunga scia di esempi che delineano sempre di più come non si tratti più di casualità, di meriti personali, ma di una precisa strategia di controllo e sperimentazione che abbraccia vari poteri: da quello politico arrivando a quello repressivo e giudiziario. In principio fu Luca Odevaine (o Odevain, come si chiamava prima di modificarsi il nome). Da semplice “militante” di Legambiente a Vice Capo di Gabinetto del sindaco Veltroni, la sua carriera conosce un ascesa fulminea e quasi inarrestabile (anche se poi arrestato ci finisce lui, nelle maglie dell’inchiesta “Mafia Capitale”). Diventa il gestore unico dei grandi eventi a Roma (come ad esempio il funerale di Papa Woijtila nel 2005), fino ad assumere cariche dirigenziali importanti nei sistemi SPRAR e Cara, in particolare a Mineo. Celebre, da rappresentante politico, la sua frase “Non parlo con chi viola la legge” rivolta ai movimenti e le organizzazioni per il diritto all’abitare che chiedevano un incontro per risolvere l’emergenza abitativa nella Capitale. Una battaglia condotta in prima linea quella contro i poveri e chi lotta per i propri diritti troppo spesso negati e calpestati, ma evidentemente ricordata e ben remunerata da chi sulla povertà fa affari. Non si dimenticarono di Odevaine i vecchi amici, fino all’inevitabile tonfo di Mafia Capitale figlio più di un normale rimescolamento di carte del potere che della reale volontà di cambiare l’esistente. Ma è proprio dalle ceneri di Mafia Capitale che nelle buie stanze del Campidoglio si è fatto largo un nome rimasto pulito dalla palude dell’inchiesta più importante sulla corruzione a Roma di sempre. E’ quello di Aldo Barletta, anonimo funzionario del Dipartimento alle Politiche Abitative, mai un’intervista di troppo ne particolare esposizione mediatica anzi addirittura a leggere le carte giudiziarie nemico di quel Buzzi factotum della politica romana. Eppure bravo, evidentemente, a districarsi in quella complessa fase di transizione tra la gestione “tecnica” Tronca e l’insediamento, fin troppo lento, politico della giunta Raggi, tanto da divenire (un unicum nel suo genere) plenipotenziario tecnico di un dipartimento delicato ed importante come quello alle politiche abitative. La sua è un ascesa rapida e inquietante. Sua è la firma in calce sugli sfratti e sugli sgomberi oltre che la continua ostruzione “tecnica”, tramite ritardi, vizi di forma, pressioni, rispetto ad alcune questioni portate avanti dai Movimenti per il Diritto All’Abitare (come ad esempio la famosa delibera regionale sull’emergenza abitativa). Una figura tecnica ma dal comportamento estremamente politico: negare spazi di agibilità a chi prova ad organizzarsi per resistere alla povertà sul terreno della casa, con ogni mezzo necessario. Da semplice funzionario una rapida ascesa a direttore del Dipartimento e, sostanzialmente, ad Assessore alle Politiche Abitative “Ombra”, non c’è delibera o atto che non passi per le sue mani e la sua visione di città è estremamente chiara: a Roma non c’è spazio per i poveri ne tantomeno per chi prova a resistere e lottare contro questa condizione di povertà. Una visione, come abbiamo visto, estremamente remunerativa per l’ambizioso Aldo. Non solo potere politico ma anche giudiziario repressivo. Il capo della polizia Franco Gabrielli, infatti, da prefetto di Roma ha dato il via ad un aspra stagione di scontro con i movimenti per il diritto all’abitare e in generale con le forme di lotta e di conflittualità in città. Suoi molteplici sgomberi di stabili occupati in nome del ripristino della legalità, sua la cinica politica di attacco ai poveri per quello che è a tutti gli effetti un tornaconto personale: il lasciapassare politico alla poltrona più ambita, quella di capo della Polizia. Si è imposto come uomo ordine (dagli sgomberi alle circolari che regolano i cortei in centro), costruendo una buona fetta della sua credibilità e della sua carriera sulle teste di chi in città combatte per una vita migliore. Non fa eccezione nemmeno Giuseppe Pignatone, procuratore della repubblica di Roma. Immediatamente ha virato le indagini della procura nei confronti di centinaia di compagni e compagne, costruendo fantasiosi castelli accusatori sui “racket” che gestirebbero le occupazioni abitative della città. Non c’è mai stato da parte di Pignatone un attacco diretto a chi veramente sugli immobili di Roma ha fondato un racket redditizio (dai palazzinari per arrivare ai mafiosi che gestiscono migliaia di appartamenti popolari nelle periferie), ma immediatamente si è puntato il dito contro chi organizza sul tema della casa forme di resistenza e di lotta, provando a gettare fango su queste esperienze di lotta con la teoria del racket, dell’utilizzo della povertà come strumento per i propri comodi. A ben vedere chi sfrutta la povertà per i propri tornaconto sono proprio questi personaggi che sull’attacco diretto alle forme di lotta hanno costruito la loro carriera. Pignatone, che anche in audizione parlamentare ha tenuto a ribadire che uno dei maggiori problemi che affligono Roma sono le occupazioni abusive gestite dal racket degli antagonisti, è ora uno dei più importanti magistrati italiani. Tra le sue mani passano le inchieste più calde e mediaticamente appetibili della procura di Roma, ivi compresa la famosa indagine su Mafia Capitale. Al suo servizio, da anni, i pubblici ministeri Tescaroli e Abamonte. Il primo è, al fianco del procuratore di cui sopra, assegnatario di gran parte dei più “succulenti” processi nel tribunale di Piazzale Clodio e firmatario di centinaia di indagini nei confronti di altrettanti militanti politici. Non vi è compagno o compagna, a Roma, che non conosca questo pubblico ministero, sempre in prima linea quando si tratta di provare a fermare le lotte e reprimerle. Al suo fianco, per molto tempo, quell’Eugenio Abamonte ora diventato addirittura capo dell’Associazione Nazionale Magistrati, anche lui firmatario di centinaia di denuncie e misure cautelari a compagni e compagne di Roma. Sono solo alcuni dei tantissimi esempi di un modello di gestione del potere che va sviluppandosi. A Roma chi fa la guerra ai poveri viene premiato, combattere le resistenze metropolitane diventa un lasciapassare dorato per poltrone e posti dirigenziali, per avanzamenti di carriera e potere. Chissà se verremo mai ringraziati per tutti questi posti di lavoro che, nostro malgrado, ci troviamo da anni a creare. Sicuramente tutto ciò alimenta la nostra convinzione di essere dalla parte giusta della barricata. Per noi, per le nostre vite, quello che facciamo non è finalizzato ad un avanzamento di carriera, ad un posto di lavoro o ad una poltrona calda. Lo facciamo perché crediamo in un mondo diverso, nella possibilità di creare una società giusta ed equa. Vedere chi ci combatte auto incensarsi e premiarsi fortifica semplicemente questa nostra convinzione. div > .uk-panel'}" data-uk-grid-margin="" style="display: flex; flex-wrap: wrap; margin: 0px 0px 0px -30px; padding: 0px; list-style: none;">
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iovivoanarnia · 7 years ago
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I 10 motivi per guardare BLACK SAILS
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Black Sails è una serie composta da 4 stagioni (4 ne avevano annunciate e 4 hanno concluso il ciclo) sul mondo dei pirati, ispirata principalmente a L’isola del Tesoro. Se volete altre informazioni, sulla produzione e il cast, vi consiglio la pagina Wikipedia che è davvero ben fatta.
Ho scoperto questa serie per caso, e fortunatamente qualche settimana prima della messa in onda della quarta stagione, così ho potuto recuperare le prime tre e guardarmi con calma l’ultima. Fin dal finale ho pensato che sarebbe una di quelle serie che dovrebbe diventare virale, non come Il Trono di Spade, ma nemmeno snobbarla, come è successo, solo per un inizio un po’ lento.
La prima stagione sarà una spada, ma è necessaria.
Ma passiamo ai 10 motivi:
Motivo N 1: I PIRATI
Non starò a menare il can per l’aia, a me i pirati piacciono un sacco. E, da quanto vedo dal mercato, non sono l’unica a cui piacciono. Non so quale sia il motivo per cui ancora oggi i pirati esercitino questo fascino sul pubblico. Sarà che sono fuori legge, liberi, viaggiatori, intrepidi, coraggiosi, molto fighi. Negli ultimi anni abbiamo potuto assistere a un infighettamento dei protagonisti del mondo pirata, ma questo non sembra aver diminuito i fan, anzi. Più eyeliner mettono a Johnny Deep, più i fan aumentano.
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I pirati di Black Sails sono più storicamente corretti. La storia si posiziona come prequel de “L’isola del tesoro” di Stevenson, ma con molti personaggi presi dalle cronache bucaniere di Charles Johnson, quindi personaggi “reali”. Uso le virgolette perché, come per ogni pirata che si rispetti, cosa sia reale e cosa non lo sia, è indefinito. E a questo punto permettetemi di  passare direttamente al:
Motivo N2: I PERSONAGGI
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Come ho scritto pocanzi, i personaggi sono più coerenti storicamente e questo per me è un punto a favore, e non perché mi stia antipatico il capitano Jack Sparrow, ma perché amo davvero i pirati e la visione semplicistica che è stata data in “Pirati dei caraibi” non mi ha fatto impazzire, per quanto mi faccia impazzire la scelta degli attori e dei costumi.
Black Sails non è semplicemente la serie che ti spiega come Long Silver sia diventato il vecchio con una gamba di legno de L’isola del tesoro. Black Sails descrive le diverse personalità che nel modo pirata si andavano a incontrare. In questa serie si trovano le varie sfaccettature di questa società così affascinante, e come ha interagito con il mondo considerato “civile” e come i due mondi non fossero né simili, né differenti.  Una delle cose che ho apprezzato di più è la coralità di questa serie. Il tutto talmente ben incastrato che consiglio il binge-watching (termine che ho scoperto grazie a Stranger Things, prima di questo io lo chiamavo “vegetare/fare la larva per 4 giorni sul divano guardando una stagione al giorno”, binge-watching mi facilita le cose) in modo che la prima stagione (che è davvero di una lentezza quasi esasperante) possa non ostacolare il resto della visione.
Motivo N4: LA STRUTTURA NARRATIVA.
Come ho già scritto, Black Sails è una serie corale, che si insegue in quattro stagioni e dove il tutto si risolve nell’ultima puntata dell’ultima stagione. Ogni personaggio ha una sua storia personale che si va a incastrare, quasi perfettamente, nella trama principale e che contribuisce alla creazione del mondo de L’isola del tesoro. Apprezzo sempre la coerenza, soprattutto nella scrittura di una serie che poteva permettersi la poca coerenza giustificandola con gli ultimi quattordici anni di Pirati Disneyani.
Di fatto tutta questa coerenza non ha reso la serie noiosa e questo per:
Motivo N4: LA RECITAZIONE.
L’intensità recitativa di tutto il cast mi ha fatto davvero impressione. In una serie che conta sette personaggi (principali e forti) con un filone narrativo, tutti sono stati ugualmente bravi.
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Anche Zach McGowan, che inizialmente mi sembrava un filino carente rispetto a Toby Stephens o Tom Hopper, mi ha fatto ricredere tra le prima e la seconda stagione, e non lo dico per l’aumento dei cm quadrati di pelle che si vedono, anche se è l’unico che ha partecipato con un nudo integrale. Non so se ci fosse in corso la gara a chi è più bravo, ma di fatto ogni attore ha dato spessore, carattere e credibilità al proprio personaggio, come raramente mi è capitato di vedere in una serie TV non prodotta da HBO.
Motivo N5: BILLY
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Questo, ammetto, è un motivo molto personale. Di fatto Billy è uno dei miei personaggi preferiti, sia per il suo aspetto fisico, sia perché grazie a lui sono riuscita a finire la prima stagione. Non posso rendervi partecipi del perché Billy rimarrà uno dei motivi per cui amerete questa serie perché vi dovrei spoilerare troppo, ma di fatto è il personaggio che meglio descrive la posizione del pubblico e al tempo stesso cerca il suo ruolo da protagonista. Nasce come vero pirata, combattuto tra legalità e illegalità. Il sogno e la realtà. I grandi sentimenti e i più bassi desideri. Tom Hopper fa un lavoro meraviglioso ogni volta che è sulla scena e, per quando Jamie Lannister non ricordi mai il suo nome, ritengo questa di Black Sail una delle sue prove migliori da attore e spero che gli porti fortuna.
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Motivo N6: IL CAPITANO FLINT
Ebbene sì. Per quanto tutti lo odierete fin dalla prima puntata, questo perfetto capitano pirata rappresenta uno dei motivi per cui non smetterete di guardare Black Sails. Folle, disperato, egoista, avido, Flint è il perfetto capitano, per quanto, come ho scritto più volte, i personaggi in questa serie evolvono e una volta compresa la storia di ogni personaggio, tutti hanno una giustificazione. Certo, tutti i pirati.
Motivo N7: LA VISIONE DEL MONDO
Fondamentalmente Black Sails divide il mondo in due fazioni:
PIRATI e NON PIRATI
e per quanto fossero i primi ad essere in una posizione di illegalità, sono i secondi a fare una figura peggiore.
I cosiddetti Civili, non solo ingannano e infrangono la legge come i pirati, ma lo fanno per i motivi più meschini, per il loro tornaconto, mentre per quanto siano ladri e farabutti i pirati difendono il loro concetto di libertà, hanno degli ideali (chi alti chi non) e dei sogni. È affascinante vedere come i pirati che vengono civilizzati sembrano perdere i propri ideali senza nemmeno combattere, come se la società civile ci togliesse l’onere di avere degli ideali veri.  Non sono molti i personaggi che fanno questo percorso, da pirata a civilizzato (e badate bene, non è accettando la grazia che si diventa civilizzati), ma ognuno viene come assorbito da questa mancanza. La visione di Black Sail è quella più simile alla visione pirata, dove i pirati sono ladri, farabutti, stupratori, assassini, ma anche i civili lo sono, e se i pirati sono tutto questo perché non possono essere nient’altro, i civili lo sono per puro piacere edonistico.  E senza dare troppi dettagli, basti vedere lo scontro che c’è tra Barbanera e Rogers.
Motivo N8: LA SIGLA
E vi metto solo il link e capirete.
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Motivo N9: UNA VISIONE PARITARIA DEI SESSI
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Di norma nelle serie di avventura le donne sono poco presenti, e Black Sail non fa eccezioni… anche se ad ogni controparte maschile c’è una controparte femminile che agisce e pensa da sola. Le donne in Black Sail sbagliano, come sbagliano gli uomini, ingannano, uccidono, sono vittime e carnefici. Ognuna di loro ha un percorso condivisibile o meno, ma c’è un profondo rispetto per queste donne. Rispetto che si sono conquistate con le unghie e con i denti e che viene messo in discussione ogni volta che spunta un uomo. Ritengo che sia una visione disincantata del mondo femminile con tutte le contraddizioni che questo porta.
Motivo N10: JACK RACKHAM
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Lo lascio per ultimo perché ho compreso la sua importanza alla fine. Jack Rackham è la rappresentazione del pirata letteario per eccellenza. Il giusto incontro tra la storia e la leggenda, Sparrow e Flint. E per quanto sbagli la maggior parte delle volte non si riesce mai ad odiarlo. Rackham rappresenta quello che ancora oggi affascina tutti del mondo pirata e lo rappresenta meglio di Silver per un solo motivo, Rackham non è nessuno. Mentre tutto gli altri quando iniziano ad assomigliare ai pirati dei nostri sogni sono ormai all’apice di quella, che potremmo definire, la loro carriera, Rackham per tutto il tempo ci prova, e ci riuscirà, ne siamo certi, come da bambini eravamo certi che avremmo solcato i sette mari in cerca dei tesori più prezioni della marina britannica e degli ori spagnoli.
Non sono quella delle recensioni a punti, ma spero vi sia piaciuta. E mi raccomando: GUARDATE BLACK SAILS, anche solo per dirmi che avevo torto!
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castellanzanelcuore · 6 years ago
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2018 - UN ANNO INTENSO, PARTECIPATO E COSTRUTTIVO
Cari Castellanzesi buon Anno!
Anche quest'anno abbiamo deciso di lasciare queste poche pagine nelle vostre cassette delle lettere per informarvi sulle tante svolte nel 2018 legate sia ad interventi concreti sia al lavoro sensibilizzazione sulle tematiche della legalità e della solidarietà.
Se dovessi riassumere l'anno appena trascorso, lo definirei INTENSO perché il lavoro è stato impegnativo e finalizzato a seguire tanti temi, PARTECIPATO per le numerose occasioni di incontro, ascolto scambio con singoli cittadini, realtà associative e produttive, enti ed istituzioni, COSTRUTTIVO in quanto stiamo rinforzando le fondamenta per lo sviluppo futuro della Città.
Mi aspetto che nel corso del 2019 possa concretizzarsi quanto in questi due anni e mezzo di mandato abbiamo ideato e progettato continuando ad essere attenti nell'ascolto e nel fornire le risposte adeguate ai bisogni dei castellanzesi. Vogliamo, inoltre, portare
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avanti celermente le procedure di Variante al Documento di piano del PGT, attivando lo sviluppo e la rigenerazione di quegli ambiti e aree del territorio che necessitano di essere riqualificate per rendere più bella e più viva Castellanza.
L'augurio che faccio a tutti noi è di continuare ad amare e rispettare Castellanza e di lavorare insieme per ricreare quel senso di comunità coesa e solidale che ha sempre contraddistinto la nostra Città.
Il vostro Sindaco Mirella Cerini
SOCIALE
- Nel mese di marzo è stato istituito l'Albo dei Volontari Civici. Ad oggi hanno aderito 40 cittadini che stanno dando gratuitamente il loro contributo alla nostra città in campo culturale, sociale e ambientale.
- Nel mese di dicembre sono state approvate le linee guida del "Bilancio Partecipato" che consiste nella concreta possibilità (nel 2019) per i cittadini di proporre e scegliere a quali opere o servizi destinare una parte della quota investimenti del bilancio.
- Incontri con cittadini si sono tenuti nei quartieri di via Venezia e Buon Gesù e sono state periodicamente convocate le consulte delle associazioni sportive e socioculturali.
- Abbiamo aderito ad "Avviso Pubblico", una rete di enti locali che concretamente si impegnano a promuovere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile. Sono stati assegnati, tramite bando, i locali di via Montello sequestrati alla criminalità organizzata, all'Associazione Auser che ha così riunito le proprie attività in un'unica sede.
- Per promuovere la cultura della vita abbiamo aderito alla campagna "Cities for Life - Città contro la pena di morte" promossa dalla comunità Sant'Egidio, per non dimenticare che ancora oggi ci sono paesi del mondo che mantengono questa forma di punizione disumana. Il 30 novembre, giornata Mondiale delle città per la vita, abbiamo illuminato Palazzo Brambilla sensibilizzando sul tema gli alunni delle scuole Leonardo Da Vinci e delle scuole Facchinetti.
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- A settembre è stato aperto lo Sportello Disabili presso la sede comunale, un servizio gratuito a disposizione dei disabili di Castellanza e della zona. I Volontari che lo gestiscono hanno un'esperienza pluriennale nella gestione di pratiche in diversi ambiti: da quelli legali, alla richiesta di contributi, di ausilii, di orientamento e di sostegno. Lo sportello è aperto due giorni alla settimana e su appuntamento (tel. 0331 526232)
- Promozione della cultura della solidarietà e accoglienza: abbiamo deciso di avviare il Baratto Amministrativo che permette alle famiglie in situazione di precarietà economica e che hanno difficoltà nel pagamento degli affitti degli alloggi comunali di saldare il loro debito attraverso prestazioni lavorative per la città.
- Alla Corte del Ciliegio stiamo proseguendo la collaborazione con la cooperativa sociale "La Banda" che ha ottenuto un finanziamento da Fondazione Cariplo per l'ampliamento della struttura. Il progetto sociale è rivolto alle famiglie del territorio e ha l'obiettivo di trasformarlo in un luogo di partecipazione che consenta ai nuclei familiari con diversa estrazione e situazione sociale di incontrarsi, conoscersi e realizzare assieme iniziative di solidarietà.
- Recentemente è stato installato nel parco della Corte, grazie ad un finanziamento regionale, un nuovo grande gioco "inclusivo": un grande aeroplano dove i bambini con disabilità o con problemi motori possono giocare e divertirsi in sicurezza, insieme a tutti gli altri.
- Servizi alla salute — immobile di via Roma: a fine dicembre è stato siglato un importante accordo tra il Comune di Castellanza e le aziende del sistema socio sanitario A.S.S.T. Valle Olona e A.T.S. Insubria per l'utilizzo dell'immobile di via Roma. L'edificio verrà valorizzato e completamente utilizzato. Al piano terra restano gli uffici di scelta e revoca medico e l'assistenza domiciliare, servizi molto utili per Castellanzesi e abitanti della valle; ai piani superiori si collocheranno gli uffici di Igiene e malattie infettive.
- Politiche abitative: nell'ambito del piano di zona che comprende i comuni della Valle Olona, Castellanza è stato designato come comune capofila per la stesura del piano annuale dell'offerta abitativa. Partirà così il nuovo sistema delle assegnazioni delle abitazioni (ex case E.R.P.) che prevederà
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un bando e una graduatoria non più a livello di singolo comune ma di ambito Valle Olona.
- Programmazione delle politiche sociali e coinvolgimento del Terzo settore: in collaborazione con l'azienda speciale Consortile Medio Olona, all'interno della quale il nostro sindaco è il Presidente dell'assemblea, è stata avviata la fase di costruzione del nuovo piano di zona che vuole rispondere al meglio ai bisogni sociali della comunità.
SICUREZZA
- Sono state organizzate 3 assemblee sulle truffe con Polizia Locale e Carabinieri che hanno visto una notevole partecipazione di cittadini. Il Controllo di vicinato è stato esteso ad altri quartieri e si sta diffondendo ulteriormente sul territorio cittadino
sono stati effettuati pattugliamenti serali estivi, prolungati fino alla fine del 2018 ed è stato ratificato un importante accordo di collaborazione per le aree periferiche tra le Polizie locali di Castellanza, Busto A. e Legnano.
- Il nuovo impianto "vistared" sulla Saronnese all'incrocio con viale Italia è stato installato per garantire controllo e sicurezza, sanzionando solo i veicoli che passano con il rosso. Sono stati acquistati nuovi portali mobili per per individuare veicoli circolanti con assicurazioni o revisione scadute.
- Nel nostro Municipio si è tenuta nel mese di dicembre la riunione del Comitato Provinciale per L'Ordine e la Sicurezza Pubblica con il Prefetto, i vertici delle forze dell'Ordine e i Sindaci dei Comuni della Valle Olona. L'incontro ha affrontato i temi della criminalità, in particolare la diffusione delle sostanze stupefacenti e alcoliche tra i giovani e delle truffe nei confronti degli anziani. Impegni sono stati presi da parte dei comuni per un lavoro di sensibilizzazione e per diffondere il controllo di vicinato e, da parte delle Forze dell'Ordine, per controllo delle aree boschive.
- Protezione civile: il nostro gruppo di Protezione Civile, anche in collaborazione con i Carabinieri in Congedo e gli Alpini , ha svolto un ruolo di supporto in momenti istituzionali, è intervenuto per presidiare e monitorare il territorio in situazioni di rischio allagamenti, neve, caduta
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piante e svolto prove di evacuazione nelle scuole. Ultimo intervento del 2018 è stato il presidio nella zona del campanile di San Giulio. Continue sono le attività di formazione e l'auspicio è che nuovi cittadini si rendano disponibili ad entrare a far parte del gruppo.
ISTRUZIONE
Il dialogo costante e la collaborazione proficua con la scuola si sono espressi nella riconferma di alcuni progetti collaudati ed apprezzati da alunni, insegnanti e genitori tra cui quello dell' Orientamento e dell'Educazione all'affettività.
- Iniziative specifiche che hanno caratterizzato l'anno scolastico sono state: la celebrazione del centenario del 4 novembre attraverso la mostra a Villa Pomini e lo spettacolo realizzato dagli alunni dell'Istituto comprensivo e la celebrazione della Giornata della memoria con la visita al Binario 21. - Particolare attenzione è stata dedicata alla manutenzione degli edifici scolastici; sono stati eseguiti interventi alla scuola De Amicis per mettere a disposizione di alunni e insegnanti ambienti sicuri. I lavori continueranno e saranno completati questa estate (€ 160.000 ). Nella scuola media Da Vinci si è intervenuti sull'impianto termico e sull'efficientamento energetico con una nuova illuminazione con lampade a Led (€ 135.000)
- il Comune ha offerto presso la biblioteca un prezioso servizio alle famiglie con figli tra 8 e 14 anni "E..state in biblioteca" con stage sportivi, laboratori culturali, informatici, artistico creativi, assistenza compiti.
CULTURA
- Il 2018 è stato un anno pieno di iniziative per festeggiare i 200 anni del Palazzo Brambilla. Con l'adesione al circuito "Ville aperte in Brianza" sono state organizzate apprezzate visite al palazzo, conferenze e uscite legate al tema e al periodo storico e artistico. L'anno dei festeggiamenti si è chiuso con una speciale illuminazione natalizia di Palazzo Brambilla.
- Si sono tenute nel corso dell'anno importanti mostre di pittura, scultura e fotografia in Villa Pomini; la più importante è stata quella delle opere del nostro illustre concittadino di fama internazionale Giancarlo Pozzi.
- Varie sono state le promozioni di eventi dedicati ai giovani e agli studenti universitari in collaborazione con la LIUC e si sono tenute anche conferenze
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dedicate a temi medici e salutisti in collaborazione con tante associazioni e Humanitas.
- La musica è stata valorizzata e promossa confermando con successo notevole la rassegna "Eventi Jazz" in collaborazione con LIUC, Busto Arsizio e Gallarate. Da non dimenticare la rassegna "Invito alla Musica" che ha valorizzato i talenti Castellanzesi e l'adesione al circuito "Donne in canto" che unisce i Comuni dell'Alto Milanese in un festival dedicato a dar voce al femminile con parole e musica. L'ultima iniziativa con le associazioni è stata a sostegno di Telethon di Valle , il nostro è stato il comune capofila,
AMBIENTE - ln tema di raccolta rifiuti la novità è stata l'introduzione del sacco giallo tracciabile sia per evitare gli sprechi sia per educare a diminuire la produzione di rifiuti.
- Fiume Olona: per il problema delle "emissioni olfattive" è in corso un'azione che vede in prima fila il nostro comune. Sono stati sollecitati gli enti sovracomunali come Arpa, Ats, Provincia e Società Tutela del Bacino del fiume Olona e si sta avviando il percorso definito nel protocollo regionale.
- Piantumazioni sono iniziate in corso Sempione con i primi 19 libocedri a cui ne seguiranno altri 21 per completare il corso, mentre altre 15 piante verranno posizionate nel parco del Buon Gesù.
- Con l'inizio dell'anno avremo nuove postazioni di ricarica auto elettriche in diverse zone centrali del nostro territorio cittadino grazie ad un accordo con ENEL X Mobilty.
BILANCIO
- Gli effetti della crisi sono sempre presenti e il nostro comune è in prima linea nell'affrontare vecchie e nuove povertà. A Castellanza si spendono per il sociale 2 milioni di euro, cifra che non ha uguali in altri paesi della Valle. Le risorse sono ripartite per dare risposta a tutte le necessità cittadine, alle famiglie attraverso gli sgravi sui servizi. E' stata sottoscritta con Busto Arsizio una convenzione per potenziare la capacità di accesso dei due comuni a finanziamenti pubblici e privati, in particolare quelli offerti dai nuovi bandi europei nel campo della promozione e sviluppo sostenibile del territorio, della cultura e dell'efficientamento energetico.
- E' stata avviata la procedura per il trasferimento del servizio di trasporto pubblico cittadino all'Agenzia di Bacino che comprende le province di
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Varese, Como, Lecco per una migliore copertura dei collegamenti con il territorio (si estenderà il servizio da e per Legnano e cintura metropolitana) e un risparmio sui costi a carico del Comune.
URBANISTICA
- E' iniziato il percorso per arrivare all'approvazione nel 2019 della variante al Documento di piano del P.G.T. Sono 5 i progetti prioritari che costituiscono la base del Documento di piano e che saranno oggetto di specifici incontri pubblici di ragionamento e confronto:
1 - Sistema della valle Olona
2 - L'asta della ferrovia
3 - Il polo chimico e la sua rigenerazione
4 - L'asta della Saronnese 5- Il quartiere Buon Gesù
LAVORI PUBBLICI
- A cura di Cap Holding, sono stati realizzati nel 2018 importanti lavori di fognatura: dopo via Brambilla/Adua, via Mulini, sono terminati quelli su viale Italia/Locatelli con lavori di deviazione delle acque piovane per evitare il più possibile, in caso di forti piogge , allagamenti in via Bettinelli.
- Sono state asfaltate via Gerenzano, via Rossini, via Manzoni e tratti di Corso Matteotti, Gerenzano, Piave/Marnate, Santo Stefano, Rescalda e San Giulio. Sono in rifacimento vari marciapiedi e il dosso di via Giusti.
- Un nuovo tratto di pista ciclabile verrà realizzato inizio 2019 tra via Luigi Pomini, via Don Minzoni e farà da collegamento con via Morelli e con la pista ciclabile della zona "Aldi".
- E' in fase di completamento la progettazione di una struttura prefabbricata che prevede 80 nuovi loculi al Cimitero e sarà costruita a fine 2019.
- Particolare attenzione è stata dedicata alla nostra Stazione Nord con incontri e richieste puntuali a Ferrrovie Nord. Via della Padella è stata finalmente sistemata cosi come le pericolose scale di accesso e l'atrio sconnesso; a breve sarà realizzata una velostazione dove gli utenti potranno depositare gratuitamente in tutta sicurezza bici e motocicli .
- Due murales hanno abbellito la città: uno di ben 30 metri dedicato all'acqua e uno contro il gioco d'azzardo.
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PICCOLA MANUTENZIONE
- Sono centinaia gli interventi e i lavori eseguiti dai nostri operai sotto la direzione dell'ufficio tecnico: riparazione di buche sulle strade (circa un migliaio) sistemazione di cartelli divelti o girati (500), svuotamento dei cestini del parco e pulizia almeno 2 volte alla settimana e tutta una serie di piccoli interventi spesso segnalati dai cittadini o purtroppo necessari per i numerosi e continui vandalismi nei parchi o nelle strade cittadine.
SPORT
- PalaBorsani: E' stata firmata con l'amministrazione di Legnano la nuova convenzione per una migliore gestione in sinergia del PalaBorsani. Con l'anno nuovo si definirà la prosecuzione della collaborazione e si valuterà come migliorare l'offerta di spazi per le società sportive.
- Campi di calcio: allo stadio di via Diaz è stata completata la ricostruzione dei muri perimetrali (110.000 €), nel corso del 2019 sono previsti interventi per il risparmio energetico con la trasformazione con luci a led degli impianti di calcio di via San Giovanni, Bellini e dello stadio Comunale di via Diaz. Previsti interventi di miglioramento dei servizi igienici ad oggi carenti in particolare al campo "la Madonnina" di via Bellini.
- Contributi alle società sportive: è stato confermato il budget a disposizione delle società sportive per il 2018-2019 favorendo in particolare quelle società che hanno un maggior numero di giovani tesserati Castellanzesi. E stata effettuata un'opera di razionalizzazione allo scopo di contenere i costi riguardanti l'utilizzo delle strutture sportive, cercando di mantenere la qualità del servizio rivolto alle società stesse.
- ln agosto si sono svolti i Campionati Europei di tchoukball al PalaBorsani: 500 gli atleti provenienti da diverse nazioni di cui 110 da tutta Italia
- Intitolazione del centro polifunzionale di via Vittorio Veneto, sede dei servizi sociali e di Castellanza Servizi e Patrimonio, nonché della farmacia, ad Antonio Buzzi, ex Sindaco di Castellanza.
Facebook: Partecipiamo — Mirella Cerini Sindaco
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giancarlonicoli · 6 years ago
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29 APR 2019 13:33
È POSSIBILE CHE DENTRO CONFINDUSTRIA NESSUNO SI SIA MAI OPPOSTO A MONTANTE? - STASERA LA PUNTATA DI “REPORT” SULL'EX PALADINO DELL’ANTIMAFIA ACCUSATO DI CORRUZIONE, SPIONAGGIO, E INDAGATO PER CONCORSO ESTERNO A COSA NOSTRA - NEL 2008, APPENA ELETTA PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMMA MARCEGAGLIA AFFIDÒ A MONTANTE LA DELEGA PER LA LEGALITÀ CHE GLI REGALÒ I RAPPORTI CON I VERTICI DI MAGISTRATURA, CARABINIERI E SERVIZI SEGRETI - LA RISSA SFIORATA CON IVAN LO BELLO  
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Giorgio Meletti per il “Fatto quotidiano”
Le prime immagini dell' inchiesta di Paolo Mondani (Il codice Montante) dicono tutto. È il 30 maggio 2008 e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nomina Cavaliere del lavoro Antonello Montante, imprenditore rampante poco più che quarantenne. Accanto a lui Benito Benedini, boss della Confindustria milanese oggi imputato per falso in bilancio nel crac del Sole 24 Ore: domani gli azionisti del quotidiano economico voteranno l'azione di responsabilità contro l'ex presidente, l'ex amministratore delegato Donatella Treu e l'ex direttore Roberto Napoletano.
Nella puntata di Report, in onda questa sera su Raitre, Sigfrido Ranucci lancia la nuova inchiesta su uno scandalo tanto grave - per le ramificazioni del sistema di potere illecito attribuito dalla procura di Caltanissetta all'imprenditore - quanto ignorato dai media. Ma soprattutto ignorato dalla Confindustria, che preferisce lasciare Montante nel limbo della sospensione, mentre l'altro siciliano Marco Venturi è stato fatto fuori dall'associazione già quattro anni fa proprio per le sue accuse a Montante. Sulla doppia faccia di Montante l'attuale presidente Vincenzo Boccia è stato serafico: "Ce ne potevamo accorgere noi? Non se n'è accorto nessuno".
Eppure, nota Mondani, "i magistrati che indagano su Montante sospettano che nel suo sterminato archivio sia finito il segreto per eccellenza": le famose intercettazioni telefoniche tra l'ex ministro dell'Interno Nicola Mancino e Napolitano, ufficialmente distrutte nel 2012 per ordine della Corte Costituzionale. Quelle intercettazioni erano nella disponibilità del colonnello dei Carabinieri Giuseppe D' Agata, capo centro della Dia (direzione investigativa antimafia) di Palermo. D'Agata a un certo punto viene portato a lavorare per i servizi segreti dal generale Arturo Esposito, direttore dell' Aisi.
Entrambi sono indagati con Montante, con l'ipotesi che abbiano fornito al sedicente eroe antimafia notizie riservate sull'inchiesta a suo carico. "Il figlio di D'Agata - segnala Report - è assunto a Banca Nuova, la moglie viene piazzata da Montante in un ente regionale".
La vicenda parte da lontano: "Costruttore di biciclette e ammortizzatori, per dieci anni il Cavalier Antonello Montante è stato il paladino dell' antimafia nazionale.
Poi, nel 2015 finisce sotto inchiesta per concorso esterno in associazione mafiosa e a maggio 2018 il Tribunale di Caltanissetta lo arresta per corruzione, spionaggio e accesso abusivo al sistema informatico. Oggi è ai domiciliari nella sua bella villa di Serradifalco". Il 23 aprile scorso la procura di Caltanissetta ha chiesto per lui dieci anni e sei mesi di carcere per corruzione.
Un capitolo inquietante nella storia di Montante riguarda Banca Nuova, la controllata siciliana della Popolare di Vicenza di Gianni Zonin, che appare ormai come vero e proprio strumento dei servizi segreti. Banca Nuova aveva la sua sede a Roma in via Nazionale 230, nello stesso edificio in cui nel 2006 la procura di Milano scopre l'ufficio riservato del Sismi dove il capo di allora Nicolò Pollari "aveva installato lo spione Pio Pompa a preparare dossier su politici, magistrati e giornalisti".
Commenta l' ex direttore generale di Banca Nuova Adriano Cauduro, che sull' argomento ha scritto uno scottante memoriale: "È strano che in una città come Roma, con tutti gli immobili che ci sono, ritorni nuovamente un rapporto di vicinanza tra le proprietà di Banca Nuova e i Servizi Io quello che posso dire è che ho incontrato personalmente Pollari durante uno dei miei giri a Roma in filiale ed era chiaramente, tranquillamente seduto alla scrivania del direttore della filiale". Questo incontro avviene nel 2017, scandisce Cauduro. Dopo la precedente puntata dedicata da Report al caso Montante, nello scorso novembre, Pollari smentì rapporti particolari con la banca, a parte averci avuto il conto corrente come Montante.
Mentre dispiegava la sua rete di rapporti eccellenti, accumulando nel suo poderoso archivio tutto ciò che poteva servire a ricattare i potenti d'Italia, l'imprenditore di Serradifalco sembrava avere ai suoi ordini la Confindustria. Mondani si chiede: "Ma è possibile che dentro Confindustria nessuno si sia mai opposto a Montante?".
E un anonimo ex dirigente di viale dell'Astronomia gli risponde: "Ci provò Giampaolo Galli (era direttore generale, oggi è deputato Pd, ndr) ma non ci riuscì e fu costretto ad andarsene. Montante era troppo cresciuto con la Marcegaglia, poi lo appoggia anche Squinzi e Boccia lo nomina capo delle Reti di Impresa (quando era già indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, ndr). La Panucci che oggi è direttore generale l'ha sempre difeso".
Nel 2008, appena eletta presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia affida a Montante, al quale è legatissima, la preziosa delega per la legalità che gli propizia i rapporti con i vertici di magistratura, carabinieri e servizi segreti.
Racconta a Report Marco Venturi: "Ci siamo resi conto di quello che è stato l'imbroglio di Confindustria, una stagione che era partita bene, per fare la lotta alla mafia e al racket nel 2006. Però subito si inceppò perché quando si cominciò a parlare di lotta al lavoro nero, lotta agli imprenditori che non pagavano gli stipendi, toglievano il 50 per cento dalle buste paga, lì cominciarono dei freni, cominciò la paura di molti".
Nel 2015 Venturi lascia Confindustria, quando è presidente Squinzi: "Mi fecero capire che mi avrebbero buttato fuori quindi io in quel momento rassegno le dimissioni. Squinzi, io avevo cercato di parlarci ma lui parlava con Montante, eseguiva gli ordini di Montante".
Ivan Lo Bello, un altro ex alleato di Montante nella finta Confindustria antimafia, racconta a Mondani di quando, il 5 marzo del 2015 all'Hotel Majestic di Roma, si incontra con Montante, la sua amica Linda Vancheri (da lui imposta come dirigente di Confindustria nazionale) e l'ex magistrato Antonio Ingroia. Montante è da poco indagato per mafia e Lo Bello si rifiuta di sottoscrivere un documento a suo sostegno. "È finita quasi a botte".
L'anonimo ex dirigente di Confindustria riferisce un dettaglio sconcertante: "Riuscì ad imporre il suo capo della sicurezza personale come capo della sicurezza di tutta Confindustria. Ma pensi che poco prima dei suoi guai giudiziari a Confindustria arrivò uno scatolone pieno di cassette registrate, inviato a Giancarlo Coccia da Montante. Furono messe nel caveau di Confindustria. Sarà stato verso l' agosto del 2017". Chiede Mondani: "E la polizia non sa nulla dello scatolone?".
Risposta: "No". Montante aveva imposto alla Marcegaglia l' assunzione di Diego Di Simone, ex commissario di Polizia della squadra mobile di Palermo, arrestato con lui il 14 maggio dello scorso anno. Il 31 marzo 2016 Di Simone è intercettato mentre comunica festante a un fornitore, Salvatore Calì, la notizia dell' elezione di Vincenzo Boccia che, annotano gli inquirenti, "rappresentava la continuità con la pregressa gestione". "Boccia, quello di Salerno è bellissimo", dice Di Simone, e Calì felice: "Quindi rimaniamo tutti, giusto?". L' unico inconsapevole (apparentemente) è proprio Boccia, come Squinzi prima di lui. È proprio strana la deriva della Confindustria.
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sounds-right · 8 years ago
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28-30/06 Meet Music @ Fonderia Leopolda - Follonica (GR), un workshop gratuito per chi vuol fare il dj. Tra gli speaker Mauro Ferrucci, Tommy Vee e Federico Scavo
Meet Music (www.meetmusic.it) è un workshop gratuito di tre giorni dedicato a chi vuol capire come si fa a diventare un dj professionista. Prende vita il 28, 29 e 30 giugno 2017 al Teatro Fonderia Leopolda, nel cuore di Follonica (GR). Per partecipare basta iscriversi su www.meetmusic.it e poi scaricare il voucher da presentare all'ingresso. La location d’eccezione, il mare di Follonica a due passi, per cui l’occasione sembra perfetta per parlare di musica, fare musica e poi rilassarsi. Sei ore di meeting al giorno, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 circa.
Meet Music si rivolge a tutte quelle persone che hanno domande specifiche sulla professione del dj e sulla produzione discografica ma non sanno a chi farle. Ad ideare la manifestazione è il dj producer toscano Luca Guerrieri, originario proprio di Follonica, un professionista con oltre vent’anni di carriera alle sue spalle che in questa manifestazione collettiva ha coinvolto colleghi e amici. Tra gli altri interverrà Tommy Vee, professionista della console che ha iniziato a mixare ben prima di arrivare in tv e ha continuato ad imporsi per la sua capacità di produrre musica e di mixarla in dj set eccellenti. Ci saranno anche Mauro Ferrucci, veneto come Tommy Vee ed il toscano Federico Scavo, anche loro da tempo protagonisti nelle console di mezzo mondo.
“Faremo incontrare persone che hanno domande con persone di esperienza, che daranno valide risposte”, spiega Luca Guerrieri. “Ho partecipato a tanti workshop, in mezzo mondo. Quasi tutti erano ben fatti, ma fin troppo specialistici e dedicati a chi è già un professionista della materia. Meet Music abbiamo scelto invece di dedicarlo ai giovani e ai giovanissimi, che spesso hanno talento ma non sanno come indirizzarlo. In tre giorni daremo delle linee guida, mettendo in luce la bellezza del lavoro del dj, ma anche le difficoltà che questo mestiere comporta”.
Durante Meet Music si parlerà di tutto ciò che può essere utile a trasformare il sogno di fare il dj nella possibilità di fare davvero un mestiere che sembra a molti facile…  Ma in realtà, probabilmente, non lo è. Non ci sono solo le luci del palco, anzi della console: quello del dj è un lavoro che si fa soprattutto di giorno, in studio e non solo. Durante il workshop si parlerà davvero di tutto: dalla club life alla produzione musicale;  dalle esperienze di dj professionisti alle pratiche burocratiche che ogni dj deve necessariamente adempiere per non incorrere in multe spesso pesanti.
Parleranno, come anticipato, vere star del mixer come Mauro Ferrucci, Tommy Vee, Federico Scavo e Max Zotti. Interverranno tra gli altri produttori stimati e conosciuti a livello internazionale come Gianni Bini, Alex Kenji, Marco Lys e pure Franco Fraccastoro, produttore musicale e docente di Cubase (Steinberg). Pierangelo Mauri, rappresentante di SIAE, spiegherà come tutelarsi, mentre Paolo Bartelloni, commercialista che spesso lavora con i dj, racconterà problemi e soluzioni fiscali per chi svolge questa professione. Infine, non mancherà un incontro con etichette discografiche di rilievo come Claps Records, Airplane Records, Area 94 e Natura Viva.
Tra gli sponsor e i partner che hanno reso possibile Meet Music vanno senz’altro citati APIA Pro Audio che fornirà tutto il necessario a livello tecnico e Tree Agency che ha realizzato le grafiche. L’hotel ufficiale del workshop è l’Hotel Giardino, mentre ogni sera al Ganesh prenderanno vita dj set con i protagonisti del workshop. Il Comune di Follonica ha infine fornito il suo Patrocinio, un riconoscimento senz’altro importante per un evento alla sua prima edizione.
La Fonderia Leopolda, la location di Meet Music L’evento si svolgerà nella suggestiva Fonderia Leopolda, una ex fabbrica della ghisa trasformata oggi in teatro della città di Follonica. La Fonderia è situata nella dismessa area ex ILVA. Nel progetto di restauro è stato sistemato un allestimento che ha dotato la fonderia di un palcoscenico e di strutture per l’installazione di impianti audio e luci. La platea, suddivisa in due settori, contiene 268 persone. Il teatro è stato inaugurato con il concerto di apertura di Franco Battiato il 27 ottobre 2014.
Il programma di Meet Music
Day 1: Djing Interverranno Mauro Ferrucci, Tommy Vee, Federico Scavo e Max Zotti. Racconteranno come la professione del DJ sia cambiata nel corso degli ultimi 25 anni. Spiegheranno quali sono i loro metodi per la ricerca della musica e quale sia il loro metodo per “interpretare” le serate. Parleranno anche dell’importanza che hanno oggi i social e la cura della propria immagine per ogni dj.
Day 2: Produzione Discografica Interverranno Gianni Bini, Alex Kenji, Marco Lys ed Alex Kenji e parleranno del proprio approccio alla produzione discografica avvalendosi anche di alcuni loro progetti smontandoli e riassemblandoli in diretta. Avendo tutti esperienze abbastanza diverse, sarà interessante confrontarle per arricchire la propria tecnica. Interverranno anche Franco Fraccastoro, produttore musicale e docente di Cubase (Steinberg), uno dei software di produzione musicale più importanti e diffusi ed Alex Marton, produttore ed ingegnere del suono.
Day 3: Regolamentazioni SIAE ed ENPALS / Incontro con alcune etichette discografiche Durante la prima parte della giornata interverranno Pierangelo Mauri e Paolo Bartelloni. Il primo in qualità di rappresentante della SIAE e spiegherà come tutelare le proprie opere e come ottimizzare tutte le possibilità di guadagno derivanti dalla propria produzione discografica. Paolo invece aiuterà i partecipanti a capire come lavorare nel pieno della legalità. E’ infatti un commercialista che esercita nel campo del djing e della produzione discografica da anni. Nella seconda parte della giornata ci sarà un incontro con le etichette discografiche tra le quali Claps Records, Airplane Records, Area 94, Natura Viva (etc) e verrà spiegato come approcciarsi al mondo della discografia, partendo dall’invio di una demo fino ad arrivare alla lettura di un contratto.
Meet Music Party @ Ganesh Follonica (GR) Ogni sera prenderanno vita piccoli party al Ganesh Garden di Follonica. Al mixer si alterneranno alcuni dei dj coinvolti in Meet Music proponendo la loro musica, così i partecipanti all’evento riusciranno a capire in un attimo come si passa dalla teoria alla pratica… Ganesh Lounge Bar & More è in Viale Italia 305 (vicino a Giardino Beach) a  Follonica (GR) info: 3355849391
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allnews24 · 8 years ago
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Gli studenti della scuola media Manuzio visitano la caserma dei carabinieri di Latina
Gli studenti della scuola media Manuzio visitano la caserma dei carabinieri di Latina
Questa mattina i ragazzi della 3E della scuola media Aldo Manuzio di Latina Scalo hanno fatto visita alla caserma dei carabinieri Cimarrusti, sede del comando provinciale di Latina. Un incontro organizzato nell’ambito del programma sulla legalità che coinvolge le scuole.
I ragazzi sono stati accolti dal comandante provinciale Eduardo Calvi e hanno subito mostrato interesse verso le diverse…
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luigiconcio · 8 years ago
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La Calabria tra bellezze e problemi
Il primo numero della rubrica “L’occhio verde del Petilino”,del nuovo anno, nasce ponendo una domanda legata alle notizie, vicende, degli ultimi mesi del 2016: "la Calabria è la regione più bella del mondo oppure è una regione di veleni ?"
Per noi calabresi è la regione più bella del mondo, è la nostra terra, straordinaria dal punto di vista ambientale, paesaggistico, con tre parchi Nazionali, un’area marina protetta, parchi regionali, il 20 % di territorio protetto. Un continuo di natura, di paesaggi mozzafiato, dai monti al mare, purtroppo, poco valorizzato e poco conosciuto dai calabresi.
La notizia, però, dello scorso 17 novembre, che la Calabria è stata eletta come la più bella regione al mondo dall'ultima edizione di "Best region award 2016", concorso che si è svolto a Washington, organizzato da National Geographic, è stata una "bufala", uno scherzo del web che ha prodotto tante vittime. Lo stesso governatore Oliverio è caduto nella trappola: durante un incontro pubblico sul referendum che si è tenuto nei giorni successivi a Siderno, alla presenza della ministra Madia, ha informato la platea di questa prestigiosa fascia ricevuta dalla nostra regione.
La seconda parte della domanda: la Calabria è una regione di veleni ?
Sicuramente, un dato certo, è una regione ad alta criminalità organizzata che opera in un contesto di forte arretratezza socioeconomica. Una situazione che la vede, come altre regioni meridionali, maggiormente esposta alle azioni criminali.
La trasmissione “Le Iene” di Italia 1 più volte, nel mese di novembre, si è occupata del possibile inquinamento radioattivo in Calabria, dei tanti "misteri” sulle navi dei veleni. La trasmissione ha affrontato la vicenda, di diversi anni fa, dei cugini Fausto e Augusto Squillacioti che durante una battuta di pesca, nel tratto di mare del comune di Montauro (Calalunga) avrebbero rinvenuto una palla di fango che, presa tra le mani, provocò inizialmente un forte prurito, pochi anni dopo furono accomunati dallo stesso triste destino, morirono per una leucemia mieloide, una malattia che colpisce in Italia due persone ogni 100 mila, che ha come unico fattore di rischio l’alta esposizione a radiazioni. L’inviato ha misurato, in questo tratto di spiaggia, alti livelli di radioattività, con valori fino a 30 volte più del normale,  addirittura paragonabili al livello di qualche anno fa registrato a Chernobil, utilzzando come strumento un contatore geiger, lo stesso in dotazione al Liceo di Petilia. Una misurazione non scientifica, con uno strumento non professionale, che ha però lasciato un forte sgomento e angoscia. Più specifici accertamenti, e speriamo chiarimenti, sono in corso ad opera dei Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Catanzaro e da parte dell’Arpacal -Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Calabria -.
Una triste storia che ebbe inizio nei primi anni '80, come denunciato dalla Legambiente e dal WWF. Il Mediterraneo divenne vittima di un "intrigo internazionale", il luogo delle cosiddette navi a perdere, cioè scafi che vennero affondati volutamente insieme al loro carico di morte, scorie tossiche e radioattive. Secondo la Commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti della XIII legislatura sarebbero 39 gli affondamenti che non convincono, avvenuti tra il 1979 e il 1995.
Il capitano di corvetta Natale De Grazia che collaborò attivamente con in pool investigativo della Procura di Reggio Calabria, relativamente al traffico di rifiuti tossici, radioattivi, morì improvvisamente il 12 dicembre 1995, l'esame autoptico, le perizie stabilirono  la causa tossica della morte, probabile avvelenamento, tesi sostenuta dal pentito Francesco Fonti.
Legambiente, in quegli anni, conia il termine “Ecomafia” ed intraprende una battaglia durata 20 lunghi anni che ha portato lo scorso anno all’entrata in vigore della Legge sugli ecoreati.
Temi scottanti, con tanti segreti e morti, legati ai traffici illegali di rifiuti o al miraggio dello sviluppo industriale. Comunque, se fossero veri questi sversamenti in mare e sulla terra ferma, dopo alcuni decenni, quali effetti potrebbero avere sulla salute dei calabresi? Un fatto accertato scientificamente è che l'inquinamento ambientale è collegato a vari tipi di cancro, da qui è nata l'esigenza di istituire registri per le patologie tumorali. I registri tumori sono strutture impegnate nella raccolta di informazioni sui malati di cancro in un dato territorio. La Regione Calabria, con la Legge regionale n. 2 del 12 febbraio 2016,  ha istituito Il Registro tumori di popolazione della Regione Calabria, ad oggi è attivo il Registro di Catanzaro - Vibo Valentia, è in fase di attivazione quello di Cosenza - Crotone. I primi dati che emergono dal registro dei tumori della provincia di Crotone, come ha dichiarato il Dott. Carmine La Greca,  nel corso del servizio del Tg3, dello scorso 26 dicembre, mostrano una situazione preoccupante. Un eccesso di tutte le patologie tumorali nella città di Crotone, alta incidenza di tumori allo stomaco e alla prostata in tutta la provincia di Crotone. Una situazione già riscontrata dallo studio epidemiologico “Sentieri” (lo Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento), che per quanto riguarda Crotone ha certificato “eccessi di mortalità”. E così sarà almeno fino al 2018 quando, stando alle previsioni del progetto realizzato dal Ministero della Salute, si toccherà il picco dei decessi per malattie oncologiche. Quanti veleni ci sono sotto la città di Crotone e provincia ?
La città di Crotone e il Crotonese sono vittime di una passata e "dismessa" industrializzazione.
Le ex Montedison e Pertusola, per oltre 70 anni, hanno lavorato: zinco, cadmio, piombo, rame e arsenico, contaminando gravemente questo pezzo di Calabria, lasciando come eredità disoccupazione e tumori. Un territorio che aspetta da decenni la bonifica, dove i famosi cubilot delle fabbriche, ricchi di metalli pesanti, sono stati utilizzati per i sottofondi delle strade, dei parcheggi e delle scuole.
Legambiente ha lanciato nei giorni scorsi lo slogan “Rigeneriamoci”, per la campagna tesseramento 2017.  Una campagna per costruire qualità e rigenerare città e territori, strumenti e azioni per rigenerare la legalità. Occorre però un coinvolgimento attivo dei cittadini, una cittadinanza attiva. Le associazioni  insieme ai cittadini e alle scuole, devono prendersi cura del proprio territorio, partecipare attivamente alla sua tutela. Un difesa dell’ambiente per difendere la salute pubblica.
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enzopizzolo · 6 years ago
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On. Carla Giuliano Movimento 5 Stelle: “Il Ministero dell’Ambiente non autorizza l’impianto solare termodinamico a concentrazione da realizzarsi in agro di San Severo”
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La parlamentare del M5S di San Severo si dichiara estremamente soddisfatta dall’esito e ripercorre tutte le tappe del suo impegno sulla vicenda
L’impianto solare termodinamico a concentrazione con potenza termica 83 MWt ed elettrica 10 MWe che la società 3SP S.r.l. avrebbe voluto realizzare in agro di San Severo non è stato autorizzato dal Ministero dell’Ambiente.
Il Ministero ha, infatti, comunicato direttamente alla Deputata del MoVimento 5 Stelle Carla Giuliano di San Severo, che con nota del 19/07/2019 la Direzione Generale per le Valutazioni e le Autorizzazioni Ambientali (DVA) del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) ha provveduto, ai sensi dell’art. 10-bis della legge 241/1990, a comunicare alla Società 3SP S.r.l., al Comune di San Severo, alla Provincia di Foggia, alla Regione Puglia ed al MIBAC, l’emissione del parere negativo relativamente alla realizzazione di tale impianto.
La Ditta proponente il progetto, infatti, non ha presentato la documentazione integrativa che il Ministero aveva richiesto, ai fini della correttezza delle proprie valutazioni, prima della formale adozione del provvedimento negativo.
La parlamentare M5S Giuliano, già più di un anno fa – all’indomani dell’istanza  di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) indirizzata al Ministero dell’Ambiente da parte della società 3SP S.r.l. promotrice del progetto -  aveva predisposto una serie di osservazioni a propria firma esponendo, già all’epoca, le ragioni ostative alla realizzazione dell’impianto in parola.  Nelle proprie osservazioni la Deputata sanseverese aveva evidenziato, in particolare, come la Regione Puglia contribuisca già molto oltre il proprio fabbisogno alla produzione nazionale di energia elettrica, tanto da non poter sopportare ulteriori insediamenti a danno del paesaggio, dell’ambiente e della vocazione agricola del nostro territorio.
“Come ho avuto modo di sottolineare nelle mie osservazioni e nelle successive costanti interlocuzioni avute con il Ministero dell’Ambiente - dichiara la parlamentare Giuliano -  tale impianto, in maniera del tutto ingiustificata, avrebbe incrementato il già rilevantissimo peso territoriale ed ambientale delle infrastrutture energetiche (da fonti rinnovabili e da fonti tradizionali) già realizzate ed operanti nel territorio della nostra regione, determinando altresì emissioni in atmosfera e rilevante consumo di risorse idriche e minando ulteriormente, proprio per la vastità dell’impianto (che avrebbe determinato il consumo di  ben 110 ettari di terreno agricolo fertile),  l’equilibrio paesaggistico, ambientale ed agricolo di un territorio come il nostro a vocazione prettamente agricola.”
“Le criticità sollevate con le osservazioni, presentate ben più di un anno fa, le continue interlocuzioni con il Ministero fino all’ultimo incontro con la Segreteria Tecnica del Ministero dell’Ambiente svoltosi il 01.07.2019, hanno consentito – prosegue la Giuliano - di raggiungere questo importante risultato a tutela della nostra splendida terra”.
La Parlamentare di San Severo ha poi dichiarato: “sono estremamente soddisfatta in quanto evidentemente la Ditta proponente non ha potuto superare le criticità che in sede di osservazioni e nelle successive interlocuzioni ho personalmente esplicitato al Ministero procedente. Per questo devo rivolgere anche un esplicito ringraziamento all’Arch. Gianfranco Di Sabato – oggi Portavoce del Movimento 5 Stelle al Comune di San Severo – che mi ha coadiuvato sotto l’aspetto prettamente tecnico ed al mio Consulente Giuridico, l’Avv. Angelo P. Masucci, per quanto attiene gli aspetti legali-ambientali sollevati.
La Deputata M5S ha quindi concluso: “resteremo sentinelle della legalità e del rispetto della vocazione del nostro territorio. Ci batteremo sino allo spasimo affinché non vi siano svilimenti delle prerogative della nostra terra a danno potenziale di molti ed in favore di pochi”.
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