#Imprenditori italiani
Explore tagged Tumblr posts
pier-carlo-universe · 9 days ago
Text
“I grandi industriali del Piemonte – I pionieri”: il nuovo libro di Gianni Oliva presentato al Museo Borsalino
Un viaggio nell’evoluzione industriale piemontese, attraverso le storie di visionari imprenditori che hanno trasformato l’Italia.
Un viaggio nell’evoluzione industriale piemontese, attraverso le storie di visionari imprenditori che hanno trasformato l’Italia. Alessandria, 21 novembre 2024 – Alle ore 21, presso il prestigioso Museo Borsalino in Corso Cento Cannoni 21, si terrà la presentazione del libro “I grandi industriali del Piemonte – I pionieri”, scritto dallo storico del Novecento Gianni Oliva. L’evento, ad ingresso…
0 notes
ilpianistasultetto · 5 months ago
Text
Portavo i calzoni corti quando sentivo parlare in tv, sui giornali, nei programmi d'inchiesta, di quanto lavoro nero ci fosse nelle campagne in prov di Latina (come in mezza Italia). Centinaia, se non migliaia di italiani poveri e stranieri irregolari a lavorare nei campi per 2 mila lire l'ora, oggi per 3-4 euro l'ora. Una illegalita' diffusa gestita da un caporalato feroce e spietato. Si e' sempre saputo, eppure nessuno ha mai mosso un dito. Dx, centro, sx, hanno governato tutti ma mai nessuno ha fatto niente, se non "coccodrilleggiare" quando succedono fatti vergognosi, come quello che ha visto uno dei tanti imprenditori del posto caricare su un furgone un suo operaio che s'era amputato un braccio mentre lavorava scaricandolo davanti alla sua abitazione e lasciando l’arto staccato su una cassetta della frutta. Poi...wwroooommm, scappato via. Il lavoratore indiano e' morto, la sx dira' per un paio di giorni parole di circostanza e la dx fischiettera' come nulla sia successo. Questa e' gente che non rincorrera' mai nessuna di queste infamie per tutto il globo terracqueo.
@ilpianistasultetto
66 notes · View notes
vintagebiker43 · 3 days ago
Text
@fede_ska81 su Threads
In Italia il 24% degli italiani paga il 76% dell'IRPEF e nel 2023 sono stati versati 189 miliardi (l'imposta progressiva prevede un'aliquota del 23% fino a 28mila, del 35% da 28mila a 50mila e del 43% oltre 50mila). 24 milioni di italiani (su 42 milioni di contribuenti) invece pagano 8€ al mese di IRPEF. Su 36 miliardi di IRPEF evasi dal fisco, 31 miliardi sono evasi da imprenditori autonomi. Fonte: Il Punto Economico
Ora, facendo due conti.. tutto questo non vi fa girare un po' i cosiddetti?...
23 notes · View notes
abr · 8 months ago
Text
Mentre il Pd tracolla, colpito da un virus autoimmune, la votopoli che da Bari si sta espandendo in mezza Italia, a mostrarci come il potere è stato l’unico legante a sinistra (...), il Movimento 5 stelle fa lo sciacallo. E cerca di rifarsi una verginità che non ha. (...)
Giuseppi prova a uscire dall’angolo della radicalità di sinistra e a calpestare i cadaveri degli ex alleati piddini, che cadono come mosche sotto i colpi delle procure, dei faccendieri, delle cosche e chi più ne ha più ne metta. E per farlo comincia la sua campagna elettorale attaccando. Proprio quelli che fino a un paio di settimane fa erano, insieme a lui, il cosiddetto modello Sardegna e tutte queste fantasie lubriche. (...)
Il problema è che (...) non c'è molta differenza (...). Basti pensare a (...) Virginia Raggi e Chiara Appendino. La prima si è trovata con tutto il suo cerchio magico condannato nella vicenda dello stadio della Roma a Tor di Valle. La collega ex sindaca di Torino fa invece la moralista contro il ministro del Turismo Daniela Santanchè ma si dimentica di dire che (...) lei (contrariamente alla Santanché) è stata condannata in primo grado e pure in Appello per il disastro di piazza San Carlo. Così come l’ex pm Cafiero De Raho che se ne sta seduto in commissione Antimafia a giudicare le accuse che vengono mosse contro di lui nello scandalo del dossieraggio di politici, imprenditori e vip italiani.
Se nel Pd si appellano a un recupero di Berlinguer (...) ci vorrebbe una bella seduta spiritica con Casaleggio senior per l’ex avvocato degli italiani, per ricordargli che questo breve e incompleto elenco bastava, anni fa, non solo a venire espulsi dal M5s ma a prendersi la gogna per anni.
Anche per questi, reato associativo con finalità di terronismo. Con l'aggravante dei futili motivi.
14 notes · View notes
pazzoincasamatta · 23 days ago
Text
L’impostazione è chiara e ricca di implicazioni: vi è stato un ventennio di dittatura fascista che ha dominato gli italiani con la forza della coercizione e ha tenuto il paese legato insieme con il filo di ferro della repressione e della paura, e vi è una nuova Italia che, prima con l’antifascismo clandestino, poi con la cobelligeranza e la resistenza partigiana, ha concluso la guerra nel fronte dei vincitori, intraprendendo con decisione il cammino della libertà e della democrazia. Alle potenze vincitrici, De Gasperi chiede di trattare con questa nuova Italia, democratica, antifascista e repubblicana, che armonizza in sé «le aspirazioni umanitarie di Giuseppe Mazzini, le concezioni universalistiche del cristianesimo e le speranze internazionaliste dei lavoratori». Questa impostazione poggia su due elementi fondanti. In primo luogo, la distinzione netta di responsabilità tra «fascismo» e «italiani», secondo la teoria della «parentesi» che Benedetto Croce vorrebbe vedere applicata all’intera storia di quel periodo. Stando a questo modello, il conflitto non è nato dalla volontà popolare, ma è una scelta del regime che tutta l’Italia ha subito: la liquidazione di Mussolini, operata dal re e salutata in tutte le piazze italiane da manifestazioni liberatorie, è la dimostrazione dell’estraneità del paese alla guerra e della mancanza di sentimenti ostili nei confronti di coloro che il fascismo ha indicato come nemici. Si tratta di una rielaborazione storicamente impropria che dimentica le folle di giovani in delirio il 10 giugno 1940 quando il duce annuncia da Palazzo Venezia l’entrata in guerra contro la Francia e la Gran Bretagna, ma è in sintonia con uno stato d’animo diffuso nella popolazione che, dopo la primavera 1945, tende a rimuovere ciò che è accaduto per recuperare una dimensione di normalità. Ricondurre la responsabilità del conflitto al regime e alla sua violenza, senza considerare quanto quel regime abbia permeato la società italiana e quanti (intellettuali, professori, giornalisti, magistrati, burocrati, ufficiali, imprenditori, banchieri) l’abbiano sostenuto, è operazione che permette di dimenticare la guerra e le sue sofferenze e di non domandarsi di chi è stata davvero la colpa.
6 notes · View notes
rideretremando · 2 years ago
Text
Ho letto un sondaggio dal quale appare che al Sud più che al Nord gli italiani pensano che sia una buona idea privatizzare la sanità. Non c'è maggiore idiozia. Un esempio: vivo negli Stati Uniti e un mese fa ho fatto una biopsia su richiesta medica e ho sborsato 1200 Dollari ovvero il 20% del totale del costo. E questo nonostante io paghi l'assicurazione e il mio datore di lavoro, una Università, paghi l'altra parte. Cari italiani avete già dato prova di poca prudenza votando prima Berlusconi e ora Meloni al governo, entrambi desiderosi di privatizzare anche l'aria potendo, per ingrassare assicuratori e altre categorie di imprenditori. Che ora accettiate perfino di pagarvi la sanità smantellando quel bene pubblico che ancora vi rimane, è per me incomprensibile. L'idiozia è idiozia anche se è maggioranza.
Nadia Urbinati
64 notes · View notes
curiositasmundi · 2 months ago
Text
È il turno di Salvini. Mentre il mondo va a rotoli, l’Italia si occupa delle grane della sua classe dirigente. Avevamo appena finito di asciugare le lacrime di coccodrillo del ministro della cultura di destra ed avevamo appena preso atto che il martire Toti ha preferito patteggiare con la coda tra le gambe e ci risiamo. Con la Meloni siamo alla via crucis ed eccoci alla stazione dell’indimenticato Ministro dell’Interno del governo gialloverde che passava le giornate in giro per il Belpaese in una sorta di comizio permanente. Mentre i suoi alleati del fu Movimento sgobbavano tra le scartoffie, il buon Salvini vagava circondato da folle semi biotte covando il colpo di genio per conquistare lo scettro più ambito. La famosa papetata, l’inizio della sua fine politica anche se non certo poltronistica. In quella torrida estate italiana, era lui il paladino della patria che ci difendeva dalle orde barbariche. Non si parlava d’altro che di navi e barchini e guardie costiere. Sembrava che il nostro paese fosse sotto scacco e i Mori sarebbero arrivati a Roma brandendo gli infradito. Sono passati diversi anni e l’unica certezza è che gli immigrati sbarcano come non mai, le navi delle ong continuano a salvare i naufraghi dagli squali e pian piano la propaganda sta lasciando spazio alla realtà. Già, il blocco navale era una fregnaccia elettorale tra le altre e degli immigrati c’è un dannato bisogno in paesi come il nostro ridotti a gerontocomii in cui ci si riproduce ai ritmi dei panda. Lo dicono i numeri. Gli imprenditori non trovano braccia nostrane, i giovani italiani preferiscono andare a scuola e prediligono lavori dove si resta al caldo e non ci si screpola le mani, pretendono perfino di venire pagati decentemente e di avere anche il tempo per respirare. Rifiuto della schiavitù o imborghesimento a seconda dei punti di vista. Altra certezza granitica, la stragrande maggioranza dei barbari sono in realtà bravissime persone che vengono qui per mantenere i loro cari e già che ci sono pure se stessi. E se vi fosse una migliore integrazione, si eviterebbero anche i rari casi di sbandati che turbano la nostra quiete. Altra verità scolpita nella roccia, l’Italia e la sua cultura sono inossidabili e i figli degli invasori sono italiani al cento percento. Cambiano giusto forme estetiche e colori migliorando il panorama, non affatto la sostanza culturale. Purtroppo o per fortuna a seconda dei punti di vista. La realtà sta facendo davvero passi da gigante, di questo passo si potrebbe arrivare a capire che invece di essere una disgrazia, gli immigrati sono la salvezza di paesi come il nostro ed invece di scatenare battaglie navali e alimentare la paura per qualche poltrona, sarebbe ora di allestire corridoi umanitari ed attrezzarsi a gestire meglio l’integrazione di una società sempre più multietnica. Di questo passo si potrebbe perfino arrivare a capire che se il mondo è ridotto in queste condizioni, i principali colpevoli siamo noi occidentali che galoppiamo un folle turbo capitalismo, abbiamo un curriculum coloniale da brividi e se non facciamo qualcosa potremmo essere solo alla punta dell’iceberg. Sarebbe ora di affrontare alla radice i fenomeni come l’immigrazione invece di subirli. Fenomeni globali che richiederebbero perlomeno la massa europea ma qui pare si pretenda troppo. Qualche merito a Salvini bisogna comunque darglielo. Nel suo ambito è stato un precursore. Nel nord Europa hanno smesso solo di recente di prendersela con noi terroni per passare ai Mori. È così. Più sei diverso, più fai paura, più ti becchi le frustrazioni altrui. Ma perlomeno stiamo imparando che alla fine passa.
[...]
2 notes · View notes
asintoticamente · 1 year ago
Text
Giornali e tv italiani tutti di corsa a osannare berlusconi ora che è finalmente crepato, traditori, non per dire che sono meglio di loro ma io non osannerei mai un mafioso pedofilo evasore fiscale, quindi sono meglio di loro
Funerali di stato giusto per spendere un po' di soldi pubblici ecc scommetto che meloni e co sono contenti della distrazione mentre fanno altri contentini ai piccoli medi evasori - ops imprenditori
2 notes · View notes
carmenvicinanza · 9 days ago
Text
Stefania Prandi
Tumblr media
Stefania Prandi è giornalista, scrittrice e fotografa.
Si occupa di diritti umani, sfruttamento sul lavoro, violenza di genere, questioni sociali, ambiente e cultura.
Ha realizzato reportage in Italia, Europa, Africa e Sudamerica, collaborando con testate nazionali e internazionali tra cui Al Jazeera, El País, Elle, Radiotelevisione svizzera, National Geographic, Il Sole 24 Ore, Internazionale, Il manifesto, Azione e molte altre ancora.
Insegna al Laboratorio di giornalismo femminista dell’Università di Venezia e ha collaborato con associazioni e organizzazioni non governative come ActionAid, Dry-Art, Time for Equality e Fondazione città della pace per i bambini Basilicata.
Ha ricevuto importanti riconoscimenti in Italia, Svizzera, Germania, Belgio e Stati Uniti, come Fetisov Journalism Awardsa Fund for Women Journalists – IWMF, Modern Slavery Unveiled Grant del Journalism Fund, National Geographic Emergency Journalism Fund Grant, Henri Nannen Prize, Otto Brenner Prize e Volkart Stiftung Grant.
Nel 2018 ha pubblicato il libro Oro rosso. Fragole, pomodori, molestie e sfruttamento nel Mediterraneo, risultato di un lavoro di inchiesta e documentazione durato più di due anni, sulle braccianti che subiscono molestie sessuali, ricatti e stupri nelle serre e nei campi in Italia, Spagna e Marocco. Oltre centotrenta interviste che raccontano la sopravvivenza quotidiana, la resistenza alla violenza, il coraggio delle denunce che, malgrado gli sforzi, cadono ancora nel vuoto.
Nel 2020 è uscito Le conseguenze. I femminicidi e lo sguardo di chi resta sulle vittime di femminicidio e i loro familiari, presentato in Italia, Svizzera e Lussemburgo. Un reportage lungo tre anni che racconta, attraverso le parole di chi sopravvive al femminicidio, gli esiti drammatici della violenza di genere.
Dalla collaborazione con Francesca Cicculli, in un’inchiesta durata oltre un anno, nel 2024, è uscito Agro Punjab sulle migliaia di braccianti sikh che lavorano in provincia di Latina, vittime di violenze e intimidazioni quotidiane, senza tutele sindacali, col rischio costante di infortuni. La catena di responsabilità dietro questo sfruttamento è lunga e articolata e coinvolge intermediari indiani e finte agenzie di viaggio, imprenditori italiani, cooperative agricole, multinazionali ed enti di certificazioni.
È autrice, con Francesca Candioli e Roberta Cavaglià, dell’inchiesta Voi con queste gonnelline mi provocate, sulle molestie e le discriminazioni di genere nelle scuole di giornalismo e negli stage in Italia. Un lavoro durato otto mesi in cui hanno raccolto testimonianze da 239 studentesse e studenti di dieci master di giornalismo attivi riconosciuti dall’Ordine.
Le madri lontane è un reportage narrativo che prosegue il lavoro cominciato con Oro rosso che, nel 2024 le ha portato il Premio Vergani dell’Associazione Lombarda Giornalisti, come cronista dell’anno.
Un racconto coraggioso delle conseguenze del caporalato e dello sfruttamento delle donne migranti nei campi italiani ed europei. Realizzato con oltre settanta interviste raccolte tra Romania, Bulgaria, Calabria, Basilicata e Puglia che mostra il dolore di tante lavoratrici di origine straniera costrette a vivere lontano da figlie e figli, detti “orfani bianchi”.
Le foto dei suoi reportage sono state incluse in mostre ospitate in luoghi prestigiosi come il Parlamento Europeo, musei, biblioteche e scuole in Italia, Belgio, Svizzera e Lussemburgo. 
Stefania Prandi conduce anche un intenso lavoro di formazione e sensibilizzazione nelle scuole, organizza e conduce workshop di giornalismo ed è spesso relatrice in festival e eventi nazionali e internazionali. 
0 notes
pneusnews · 17 days ago
Text
A EIMA International premiati i contoterzisti dell’anno
Agromeccanici protagonisti alla 46° edizione di EIMA International. Alla kermesse bolognese sono stati premiati dalla casa editrice Edagricole, che pubblica il mensile ‘Il Contoterzista’, in collaborazione con Cai – Confederazione agromeccanici e agricoltori italiani, i migliori imprenditori agromeccanici nazionali. Sei le categorie premiate in questa ottava edizione del ‘Contoterzista…
0 notes
pier-carlo-universe · 16 days ago
Text
Eccellenze Italiane: Un Evento a Valenza per Celebrare il Valore dell’Artigianato e dell’Innovazione Made in Italy
L’incontro “Eccellenze Italiane” a Valenza: un omaggio all’artigianato, alla qualità e all’innovazione che distinguono l’Italia nel mondo.
L’incontro “Eccellenze Italiane” a Valenza: un omaggio all’artigianato, alla qualità e all’innovazione che distinguono l’Italia nel mondo. Valenza, la città famosa in tutto il mondo per la sua lunga tradizione nella lavorazione dell’oro e della gioielleria, è stata teatro di un evento prestigioso che ha celebrato le eccellenze italiane. L’incontro, intitolato proprio “Eccellenze Italiane”, ha…
0 notes
ilpianistasultetto · 7 months ago
Text
Vita con Brand #22
-Brand, te lo ricordi il duello finale con Nanni mano lesta?
-Me lo ricordo, Sir. C'era stata una sparatoria infernale per diventare sceriffo di quella regione. Corpi a terra, ovunque. Era rimasto in piedi solo lui. Ci trovammo di fronte. Lui scosto' la giacca di montone lasciando sbrilluccicare al sole la sua colt d'argento e manico d'avorio bianco con inciso il suo Iban bancario. Con lui mai nessun pistolero era riuscito ad avere la meglio. Aspettai che estraesse, che sparasse. click..click..avevo contato i colpi, li aveva finiti. Lentamente tirai fuori la mia vecchia colt e, puntandola dissi:
- Tu sei come la maggioranza degli imprenditori italiani che ti hanno votato e finanziato. Qualsiasi cosa vogliono sono pronti a prendersela, con ogni mezzo. Tu sei un "Toti" qualunque, una vergogna di questo Paese. Non meriti quella stella!
E gli piantai una palla al centro della fronte.
@ilpianistasultetto
19 notes · View notes
staipa · 22 days ago
Text
Tumblr media
Un nuovo post è stato pubblicato su https://www.staipa.it/blog/scandalo-dei-dossierggi-non-ne-avete-capito-la-gravita/?feed_id=1742&_unique_id=672b7b3b85499 %TITLE% Lo sapete tutti se avete guardato almeno un telegiornale o letto un sito di notizie online. Negli ultimi mesi, un’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Milano ha portato alla luce un caso eclatante di accessi non autorizzati a banche dati italiane e di commercio illegale di informazioni riservate. La gravità, a quanto traspare dai giornali sembra essere legato al fatto dell'aver coinvolto molteplici attori, tra cui imprenditori, professionisti e figure di spicco nel mondo degli affari, della politica e delle investigazioni private. Solite cose: ricchi spiati, grande scandalo. Poveri ricchi spiati. Ovviamente non voglio sminuire la gravità dell'essere spiati se ricchi o famosi, ma voglio spostare l'attenzione su qualcosa di molto più grave che coinvolge tutti, anche me, anche voi che state leggendo, ed è qualcosa che mette in luce qualcosa di immensamente più grave di quanto raccontato superficialmente dalla gran parte dei media che ho visto. Faccio però prima un dovuto riassunto di quanto emerso. I Protagonisti dell’Inchiesta Al centro dell’inchiesta si trova la società di investigazioni private Equalize Srl, diretta da Carmine Gallo, ex ispettore di polizia, e Nunzio Samuele Calamucci, esperto informatico. Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera Milano e socio di maggioranza della stessa Equalize, risulta tra gli indagati. Altri 60 individui, tra imprenditori e consulenti, risultano coinvolti e sono sospettati di avere collaborato o beneficiato dell’accesso illecito a dati riservati. Come Funzionava il Sistema di Spionaggio Secondo quanto emerso, Equalize e i suoi collaboratori accedevano senza autorizzazione a diverse banche dati italiane, ottenendo informazioni preziose sui cittadini, spesso vendute per scopi di dossieraggio e spionaggio industriale. Tra i clienti di Equalize vi sarebbero aziende e studi legali, interessati a raccogliere dati su individui o concorrenti. In pratica, devi firmare un contratto importante? Vuoi sapere se la persona o l'azienda coinvolta sia affidabile o sia pericoloso firmare? Chiedi a Equalize. Il concetto in sè non è illegale o nuovo, sono cose che sono sempre accadute nei limiti del legale. Aziende come Equalize fanno ricerche in rete, sui profili social, nelle notizie su giornali nazionali e locali, scavano in tutto quello che è accessibile. Ho parlato di cosa sanno o social di noi in questo articolo: Cosa sa Facebook di me? Cosa sa Google di me? (short.staipa.it/cqh52) Il problema è che Equalize non utilizzava solo fonti legali ma molte altre. Fonti di Dati Coinvolte Le fonti di dati più rilevanti dalle quali Equalize avrebbe tratto le informazioni sono: SDI (Sistema di Indagine) - gestito dal Ministero dell’Interno: utilizzato dalle forze dell’ordine per accedere a dati personali e a informazioni relative a precedenti penali e investigativi. Serpico - sistema dell’Agenzia delle Entrate: consente l’accesso a dati finanziari, dichiarazioni dei redditi, informazioni fiscali e movimenti bancari dei contribuenti italiani. INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) - archivio di dati previdenziali: fornisce accesso a informazioni su contributi previdenziali, pensioni, sussidi e dati di lavoro dei cittadini. Dati catastali - disponibili presso l’Agenzia delle Entrate: forniscono dettagli sugli immobili, compresi i dati relativi alla proprietà e al valore catastale, informazioni spesso utilizzate per spionaggio immobiliare e finanziario. Banche dati delle Camere di Commercio - consultabili anche tramite la piattaforma InfoCamere: forniscono dati sulle società italiane, amministratori, bilanci e altre informazioni aziendali rilevanti. L’Impatto dello Scandalo e la Reazione delle Autorità Nella gran parte dei servizi che mi è capitato di vedere si poneva l'accento sul fatto che tra le persone dossierate ci fossero presumibilmente persone del calibro di
Ignazio La Russa: Presidente del Senato italiano. Un report su di lui e suo figlio Geronimo è stato commissionato nel 2023. Fonte: rtl.it Matteo Renzi: Senatore ed ex Presidente del Consiglio. È stato oggetto di ricerche da parte delle cyber-spie, con preoccupazioni espresse nelle intercettazioni riguardo alle possibili implicazioni politiche. Fonte: rtl.it Leonardo Maria Del Vecchio: Figlio del fondatore di Luxottica. Avrebbe richiesto informazioni sulla fidanzata e sul fratello per questioni ereditarie. Fonte: rtl.it Letizia Moratti: Ex sindaco di Milano e candidata alla presidenza della Regione Lombardia. Nel 2023, durante le elezioni regionali, sarebbero state richieste informazioni su persone a lei vicine. Fonte: tpi.it Paolo Scaroni: Ex amministratore delegato di Eni e attualmente presidente di Enel e del Milan. È stato oggetto di richieste di raccolta di informazioni compromettenti. Fonte: ottopagine.it Giovanni Gorno Tempini: Presidente di Cassa Depositi e Prestiti ed ex presidente di Fondazione Fiera Milano. È stato oggetto di accessi a dati riservati. Fonte: fanpage.it Alex Britti: Cantante italiano. È stato oggetto di indagini in relazione a una controversia familiare. Fonte: ottopagine.it Marcell Jacobs: Campione olimpico. Lui, il suo manager, il suo allenatore e il suo nutrizionista sarebbero stati intercettati illegalmente. Fonte: fanpage.it E sul fatto che la possibilità di dossierare a quel modo persone di quel calibro possa essere un serio “pericolo per la democrazia” del paese, le informazioni estratte erano infatti altamente sensibili e potevano essere utilizzate per manipolare decisioni aziendali o politiche, o per influenzare gare d’appalto e transazioni economiche. Tutte supposizioni gravi, anzi gravissime certo. Ma dal mio punto di vista c'è qualcosa di ancora più grave di cui non si è parlato abbastanza. Che cosa (forse) non avete capito della gravità dello scandalo dossieraggi Le fonti. Equalize, e quindi possiamo presumere che allo stesso modo possano fare o aver fatto altre aziende non ancora scoperte, hanno avuto accesso a SDI. Significa che un'azienda terza, pagando, può avere informazioni su chiunque di noi abbia commesso un reato, sia stato coinvolto in una indagine, o altro che riguardi la le forze dell'ordine. Hanno avuto accesso a Serpico. Significa che un'azienda terza può sapere tutti i nostri dati finanziari e la situazione economica. Hanno avuoto accesso a INPS. Significa che un'azienda terza può sapere tutto della nostra situazione previdenziale, bonus e contributi che abbiamo richiesto, indennità, figli che abbiamo, legami parentali, informazioni sul lavoro. Hanno avuto accesso a Dati catastali dell'Agenzia delle Entrate. Significa che una azienda terza può sapere tutto sui nostri immobili, se abbiamo una seconda casa, quanto vale la nostra casa. Hanno avuto accesso a Banche dati delle Camere di Commercio. Significa che una azienda terza può sapere se abbiamo un'azienda, ne abbiamo avuto una, abbiamo avuto un fallimento, abbiamo bilanci non perfettamente in sesto. Perché Tutto Questo Riguarda Anche Te La questione non è soltanto che i dati di persone importanti siano stati trafugati. La vera gravità è che qualsiasi informazione archiviata da questi sistemi, inclusa quella di comuni cittadini, potrebbe essere ugualmente a rischio. Una falla di sicurezza come questa, che ha permesso a Equalize di accedere senza autorizzazione a banche dati sensibili, significa che ogni cittadino italiano potrebbe vedere i propri dati personali usati senza consenso e a propria insaputa. Ecco come potrebbe influenzare direttamente la tua vita: Assunzione e Opportunità di Lavoro: Se un'azienda avesse accesso a dati sensibili e legali dei cittadini, potrebbe decidere di non assumere qualcuno a causa di precedenti giudiziari, anche se chiari e superati. O, in caso di investigazione a scopo di selezione del personale, un'azienda potrebbe valutare negativamente anche solo il fatto che qualcuno
sia stato indagato, senza considerare che poi è stato assolto o che l’indagine non ha portato a nulla di concreto. Prestiti e Mutui: Con i dati del sistema Serpico dell'Agenzia delle Entrate, una banca o una società di credito potrebbe avere accesso al tuo profilo finanziario completo, anche in modo illegale, e decidere di non concederti un prestito basandosi su una tua situazione finanziaria passata, anche se oggi stabile. Questo tipo di informazioni, se trafugate e utilizzate in modo inappropriato, rischiano di influenzare negativamente le tue possibilità economiche. Servizi Previdenziali e Assicurazioni: Se i tuoi dati previdenziali o medici sono accessibili tramite una falla di sicurezza, un'azienda potrebbe decidere di non stipulare una polizza assicurativa sulla vita o invalidità. Per esempio, potrebbero valutare il tuo stato di salute o l’entità dei contributi INPS e decidere che sei un “rischio” troppo alto. Vendita e Acquisto di Immobili: Con accesso a dati catastali dettagliati, un’agenzia immobiliare potrebbe modificare l’offerta o influenzare le condizioni di acquisto o vendita di una tua proprietà. Se i dati relativi al valore catastale della tua casa o la sua situazione legale (es. ipoteche) diventano accessibili a chiunque, potresti trovarsi a essere valutato o trattato ingiustamente in un affare immobiliare. Privacy Personale Compromessa: Infine, l’idea che aziende private possano ottenere informazioni sensibili sui legami familiari, lo stato di salute o i redditi dei cittadini, crea una situazione di controllo pervasivo che è difficile ignorare. Significa che un'azienda o un ente privato potrebbe conoscere dettagli personali che, in una società giusta, resterebbero confinati tra te e l’istituzione pubblica. La Necessità di Rafforzare la Sicurezza dei Dati Il problema non è che siano stati rubati dei dati a dei politici, o cantanti, o sportivi o imprenditori importanti. Il problema è che evidentemente i dati di enti e sistemi governativi italiani sono un colabrodo. Che siti come quello di INPS siano progettati in maniera terribile e a tratti inusabili è sotto gli occhi di tutti, ma che siano anche un colabrodo in termini di sicurezza è davvero grave perché ci può andare di mezzo chiunque di noi. Il problema è che in Italia la gran parte di chi "deve metterci i soldi" pensa ancora che l'informatica sia un giochetto semplice che si può fare al risparmio. Che gli informatici che chiedono tanti soldi o tante risorse siano solo degli esosi e che sia possibile fare lo stesso risparmiando sulla forza lavoro e sulle infrastrutture. Che basti un pc con il minimo dei requisiti a sostituire una infrastruttura con firewall avanzati, sistemi di prevenzione delle intrusioni, sistemi di ridondanza e backup, vpn, sistemi ci criptazione, disaster recovery e soluzioni di ripristino, sistemi di monitoraggio continuo e paroloni che... boh, basta che vada. Se va, siamo a posto. Se abbiamo risparmiato dei soldi meglio. Anche il fatto che quando ci sono i famosi Click Day vadano giù tutti i sistemi, ormai comunemente accettato, non è dovuto al sovraccarico ma alla mancanza di risorse nei sistemi, alla mancanza di pianificazione, al voler risparmiare a tutti i costi sulla pelle degli utenti. E gli utenti siamo noi. E a decidere dove mettere i soldi sono invece i politici che votiamo. Fonti Il Post: "L'inchiesta sui dati rubati e Equalize" Fanpage.it: "Lo spionaggio di Equalize e le banche dati violate" Il Post: "Database, furto e inchiesta di Milano"
0 notes
londranotizie24 · 25 days ago
Text
Tumblr media
Di Pietro Nigro Commemorazione dei defunti il 2 novembre a Manchester, dove le Acli Uk, la Anglo Italian Friendship Association e Gianluigi Cassandra Law hanno ricordato i defunti, britannici e italiani e depositato fiori sul cenotafio e sul memoriale dei caduti italiani. 2 novembre, a Manchester la commemorazione dei defunti di Acli e Aifa Italiani e Britannici uniti ed affratellati il 2 novembre in St. Peter Square a Manchester, dove le Acli Uk e la Anglo Italian Friendship Association, con Gianluigi Cassandra Law, si sono ritrovati per ricordare tutti i defunti e, in vista del Memorial day, hanno depositato i fiori sul cenotafio e sul memoriale dei caduti italiani. "E' la prima volta che la comunità italiana ha organizzato una commemorazione dei defunti, - spiega Gianluigi Cassandra, che ètra i promotori dell 'iniziativa - anche perché la ricorrenza del 2 novembre non è molto sentita tra i Britannici. Ma siamo sicuri che continueremo ad osservare questa ricorrenza anche nei prossimi anni". La commemorazione dei defunti a Manchester è dunque l'ennesima occasione che unisce  ed integra in un unico sentimento di solidarietà gli italiani e i britannici. Per questo, all'evento,  hanno partecipato diversi esponenti delle due comunità, tra cui il Consigliere comunale italo - britannico di Manchester Carmine Grimshaw, l'Avv. Gianluigi Cassandra, il Presidente Acli Uk Giannino D'Angelo, la segretaria del PD del nord Inghilterra Giulia Sirigu, gli imprenditori Robert Scappaticci e Blaise Ndongala, il corrispondente consolare Giuseppe Termine e la signora Itsunami Lopez. A testimonianza della partecipazione delle due comunità, il gesto simbolico, la deposizione di fiori sia sul grande cenotafio britannico (che si vede al Centro della foto) sia al cippo che ricorda i militari italiani caduti sul suolo britannico nella Prima Guerra Mondiale.   ... Continua a leggere su
0 notes
letiziapalmisano · 1 month ago
Text
Forum Open Air 2024. Evento a Roma il 28 e 29 Ottobre per parlare di come va il turismo all'aria aperta
Forum Open Air 2024 – FAITA è il più importante evento del settore open air rivolto a imprenditrici e imprenditori italiani. Si svolgerà il 28 e 29 ottobre 2024 all’Auditorium del Massimo di Roma. Con la partecipazione di operatori di tutto il territorio nazionale, di professionisti e consulenti del settore dell’ospitalità all’aria aperta e di importanti figure istituzionali, FAITA chiama a…
0 notes
infobae-news · 4 years ago
Text
AFFARI & SEGRETI ACCADEMICI / CEPU COMPRA LINK UNIVERSITY
AFFARI & SEGRETI ACCADEMICI / CEPU COMPRA LINK UNIVERSITY Colpo grosso nel mondo universitario privato.
Uno dei magnate del settore, Francesco Polidori, al timone di colossi come CEPU e E-Campus, fa un sol boccone della Link University fondata dall’ex pluriministro Dc Enzo Scotti.
Sotto i riflettori da alcuni anni, Link, prima per le vicende legate ai ministri e consulenti sfornati pro 5 Stelle, come l’ex titolare della Difesa Elisabetta Trenta.
Poi per le sempre più frequenti voci di legami con ambienti dei servizi segreti, culminate con la “Mifsud story”; ed infine con due grosse inchieste condotte dalle procure di Firenze e di Roma per alcuni “pasticciacci brutti” combinati dall’ateneo scottiano.
Non proprio immacolata neanche la storia di CEPU, costellata di fallimenti e improvvise rinascite, fino al “botto” con E-Campus ed un testimonial del tutto eccezionale, la star juventina Cristiano Ronaldo.
Ma procediamo con ordine e partiamo dalle news.
UN’OPERAZIONE CHE VIENE DA LONTANO
L’operazione di acquisto non è stata ancora ufficializzata, ma fonti bene informate parlano di intesa siglata a fine luglio. I dettagli sono ancora top secret, come del resto è fisiologico per un ateneo che ha fatto della “segretezza” la sua arma principale, sotto l’attenta regia dell’ex ministro (tra l’altro) degli Interni Scotti, disarcionato dalla sua poltrona appena dopo l’attentato di Capaci in cui persero la vita Giovani Falcone e la sua scorta.
Il feeling tra le due università, comunque, era già sbocciato una quindicina fa. Nel 2004, infatti, Cepu aveva acquistato il 51 per cento delle azioni griffate Link. Prima di allora il capitale era intestato a due finanziarie estere: Malta University Share e Hatchmount limited. Risalendo nel tempo, poi, ci si imbatte in una cordata di imprenditori italiani, capitanati da Luciano Consoli, editore di riferimento dell’allora Pci e in ottimi rapporti con lo stesso Scotti, soprattutto per l’affare del bingo nazionale, quando venne messa in campo una sigla che si era tuffata in un terreno del tutto nuovo, con il varo di Formula Bingo.
Tumblr media
Nel 2007 la Link è stata autorizzata al rilascio di titoli ammessi al riconoscimento. Mentre quattro anni dopo, nel 2011, con la benedizione del ministro berlusconiano della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini, diventa università non statale legalmente riconosciuta nell’ordinamento universitario italiano.
Un itinerario, quello successivo, tutto in ascesa, con la presenza – nel corpo docente – di pezzi da novanta del panorama politico italiano, come Massimo D’Alema e Giulio Tremonti.
Ma anche di papaveri provenienti da altri atenei del Paese. Qual è, ad esempio, Pasquale Stanzione, fresco eletto alla presidenza dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali. Dopo aver insegnato per anni Diritto Privato all’Università di Salerno, Stanzione ha lavorato anche alla Link.
Privacy, security e tutto quanto ruota interno al variegato mondo dei servizi segreti sono sempre state le materie base che hanno rappresentato l’humus ideale per i felici destini del Campus maltese.
Proprio fino all’“incidente” del docente maltese, Joseph Mifsud, di cui ha parlato mesi fa mezzo mondo, per le implicazioni internazionali del caso. Russi, americani o chi altro erano i burattinai? Tantissime le voci, fino ad oggi poche certezze: comunque un ginepraio sul quale – prima o poi – verrà fatta luce.
UN’INCHIESTA TIRA L’ALTRA
Ma la bufera era solo all’inizio. Perché nel giro di pochi mesi di sono scatenate due inchieste, una legata all’altra. Prima a scendere in campo la procura fiorentina, che a maggio 2020 ha chiuso il suo fascicolo d’indagini sugli “esami facili”, con 71 indagati per associazione a delinquere e falso: tra essi addirittura il padre-padrone Scotti, il direttore generale Pasquale Russo, il rettore Claudio Roveda, altri vertici amministrativi, docenti universitari, ricercatori, studenti, poliziotti e anche il segretario nazionale del Siulp (il sindacato di polizia) Felice Romano.
Due mesi dopo, metà luglio, scatta il blitz del nucleo di polizia economico-finanziaria che sequestra una montagna di carte, agende, conti & rendiconti bollenti: tutto ruota intorno ad una fitta rete di consulenze taroccate e indebiti compensi. Una truffa, secondo le ipotesi accusatorie, da non meno di 15 milioni di euro, sottratti al fisco. 14 stavolta gli indagati: il presidente della società di gestione GEM Vanna Fadini, il membro del cda e presidente della scuola d’ateneo per le attività Graduate e Undergraduate Carlo Maria Medaglia, oltre agli stessi Roveda e Russo.
Tumblr media
Tutto ciò ha di certo impresso una accelerazione alla trattativa e consentito all’ex papavero della Dc Scotti di evitare i riflettori, ritirandosi – per ora – in buon ordine: anche se dovrà rispondere dei capi d’accusa dei quali è imputato.
Per sapere di più su vita & story di chi sta facendo un sol boccone di Link, Francesco Polidori, e delle sue creature più care, il famoso Cepu che fondò con l’allora amico Antonio Di Pietro, e il più fresco E-Campus, vi invitiamo a leggere tre illuminanti inchieste scritte dalla Voce nel 2015, nel 2016 e nel 2019.
NEWS DA UNINT
P.S. Sempre a proposito di università private, torniamo al “caso UNINT”, l’Università Internazionale che ha sede a Roma.
Ne avevamo scritto in un’inchiesta del 15 luglio, in cui dettagliavamo proprio le “ultime” sulla Link e altre vicende giudiziarie che coinvolgevano UNINT.
Ci è appena arrivata una “Richiesta di avvio della procedura di mediazione in materia civile e commerciale obbligatoria”, l’attuale prassi giuridica “privatistica” che è di solito l’anticamera della querela penale o della citazione civile. Un modo come un altro per esercitare una pressione chiaramente intimidatoria.
La partecipazione, trattandosi di sede privata, è chiaramente a pagamento; la “riunione” è fissata a Roma, presso l’Organismo di Mediazione, per il 26 agosto.
Non abbiamo mai preso parte a “incontri” del genere; ritenendo che la giustizia si amministri in sedi istituzionali, pubbliche e non certo per vie privati e in sedi private.
A maggior ragione questa volta, dove le “ragioni” accampate dai legali di UNINT sono davvero ridicole.
Qual è la lamentela? “La controversia ha come oggetto la domanda di risarcimento del danno non patrimoniale subito in conseguenza dell’articolo diffamatorio intitolato ‘Università private & affari / Dalla Link alla Unint è raffica di inchieste’. Le ragioni della pretesa sono le seguenti. In data 15 luglio 2020, sul periodico online ‘La Voce delle Voci’ è stato pubblicato un articolo avente ad oggetto i fatti per i quali è pendente procedimento penale per il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Trattasi di scritto fortemente lesivo dell’onore e della reputazione dell’UNINT perché vengono riportati fatti non del tutto veritieri e comunque imprecisi, con l’utilizzo di toni allusivi, aspri e totalmente privi di moderazione, esorbitanti rispetto allo scopo informativo”.
E quali “eclatanti” documenti allegano, i legali, alla loro richiesta? L’articolo in questione, lo statuto di Unint, e l’elenco delle cariche amministrative della stessa Unint.
Accipicchia!
Di tutta evidenza, i legali di UNINT ammettono – e non potrebbero fare altrimenti – di essere coinvolti in un’inchiesta da novanta, “per truffa aggravata” e utilizzo di “fondi pubblici”. Sostengono che la Voce abbia scritto di fatti “non del tutto veritieri”. E accusano il “tono”, forse non da maggiordomi di turno.
Una palese ammissione di tutto quanto scritto dalla Voce rispettando i semplici criteri di “interesse pubblico”, “attualità del fatto”, e anche “continenza”, non ravvisandosi nell’articolo contumelie di sorta.
Avrebbero fatto molto meglio, legali e titolari di UNINT, a inviare una lettera con una richiesta di “rettifica”, come del resto ha fatto Marco Bisogni, una lettera che abbiamo pubblicato integralmente, nonostante la lunghezza.
Ma evidentemente i signori di UNINT, nel merito, non avevano e non hanno nulla di cui chiedere la benchè minima rettifica.
0 notes