#Camillo Olivetti
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pier-carlo-universe · 3 months ago
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“I grandi industriali del Piemonte – I pionieri”: il nuovo libro di Gianni Oliva presentato al Museo Borsalino
Un viaggio nell’evoluzione industriale piemontese, attraverso le storie di visionari imprenditori che hanno trasformato l’Italia.
Un viaggio nell’evoluzione industriale piemontese, attraverso le storie di visionari imprenditori che hanno trasformato l’Italia. Alessandria, 21 novembre 2024 – Alle ore 21, presso il prestigioso Museo Borsalino in Corso Cento Cannoni 21, si terrà la presentazione del libro “I grandi industriali del Piemonte – I pionieri”, scritto dallo storico del Novecento Gianni Oliva. L’evento, ad ingresso…
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fuzzkaizer · 10 months ago
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Blackstrap Electrik Co. - B.E.C. HOUSE ENCLOSURE
"It's taken me like three years, and after many false starts and abandoned prototypes, I've finally realized my dream enclosure.
This stylish box is based on my favorite vintage enclosure: the rare, cast-aluminum Zonk II. Like the early Sola Sound produced Marshall Supa Fuzz, this Zonk II enclosure was designed and built by Olivetti S.p.A, an Italian firm (founded in 1908 by Camillo Olivetti in Ivrea, Italy) that produced sleek, Atomic-age enclosures for adding machines and other desktop apparatuses.
Early on, Sola Sound built Tone Bender MKII circuits into these hammered blue, Zonk II boxes for John Hornby Skewes. To my knowledge, only one of these has been recovered. After this partnership ended, JHS began stuffing the enclosures with their own silicon Zonk II circuit.
I consider this my house enclosure. It is available for Focus and Old Pal builds only."
cred: blackstrapelectrik.com
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alessandrobelliere · 10 months ago
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Grandissima accoglienza alla Scuola Secondaria “Camillo Olivetti” di Agliè
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cinquecolonnemagazine · 1 year ago
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Aziende Storiche Italiane: cosa le ha portate al successo?
L'Italia è rinomata per molte cose: la sua cultura, la sua cucina, la sua moda, ma anche per le sue aziende storiche che hanno contribuito in modo significativo all'economia nazionale e internazionale. Queste aziende hanno radici profonde nella storia e hanno ereditato un patrimonio di eccellenza. In questo articolo, esploreremo alcune delle aziende storiche italiane che hanno resistito alla prova del tempo. Fabbrica Italiana Automobili Torino (FIAT) La FIAT è uno dei nomi più iconici nell'industria automobilistica e rappresenta una pietra miliare nell'economia italiana. Fondata nel 1899 da Giovanni Agnelli, l'azienda ha prodotto una serie di veicoli di successo nel corso dei decenni. La FIAT è stata un pioniere nell'industria automobilistica e ha creato automobili come la FIAT 500 e la FIAT Panda, diventate simboli di mobilità accessibile in Italia. Oggi, la FIAT è parte di Stellantis, un gruppo automobilistico multinazionale. Luxottica Luxottica è un gigante nell'industria degli occhiali e delle lenti da sole. Fondata da Leonardo Del Vecchio nel 1961, l'azienda è cresciuta costantemente e ha acquisito numerose marche di prestigio nel settore dell'ottica, tra cui Ray-Ban e Oakley. Luxottica è famosa per il suo design di alta qualità e la produzione di occhiali da sole e da vista di lusso. Nel 2018, Luxottica ha siglato una fusione con Essilor, formando così il gruppo EssilorLuxottica, uno dei leader mondiali nell'ottica. Barilla Barilla è un nome familiare in tutto il mondo quando si tratta di pasta. Fondata nel 1877 da Pietro Barilla, l'azienda ha una lunga tradizione di produzione di pasta di alta qualità. Barilla è diventata un marchio internazionale che offre una vasta gamma di prodotti alimentari, tra cui pasta, salse e prodotti da forno. La qualità e la dedizione all'artigianato tradizionale hanno reso Barilla un'icona nella cucina italiana. Campari Group Il Gruppo Campari è noto per la sua produzione di aperitivi e bevande alcoliche. Fondata nel 1860 da Gaspare Campari, l'azienda è cresciuta costantemente e ha creato marchi di successo come Campari, Aperol e SKYY Vodka. La Campari Group è rinomata per le sue competenze nel mixology e nella creazione di cocktail di fama mondiale. Prada Prada è uno dei nomi più riconoscibili nel mondo della moda di lusso. Fondata da Mario Prada nel 1913 a Milano, l'azienda ha creato una serie di tendenze e ha guadagnato una reputazione per il suo stile sofisticato e la qualità artigianale. Prada è un marchio di moda globale che offre abbigliamento, borse, scarpe e accessori di alta gamma. Pirelli Pirelli è un nome ben noto nell'industria degli pneumatici. Fondata da Giovanni Battista Pirelli nel 1872, l'azienda è cresciuta fino a diventare uno dei principali produttori di pneumatici al mondo. La Pirelli è conosciuta per la sua innovazione nel settore degli pneumatici e il suo coinvolgimento nell'automobilismo sportivo. Olivetti Olivetti è un'azienda di tecnologia e ufficio con una lunga storia di innovazione. Fondata da Camillo Olivetti nel 1908, l'azienda ha prodotto una serie di prodotti di successo, tra cui le prime calcolatrici elettriche. Olivetti ha contribuito in modo significativo all'evoluzione delle tecnologie per ufficio. Le aziende storiche italiane, patrimonio di eccellenza e tradizione Queste aziende hanno resistito alla prova del tempo grazie alla loro dedizione all'artigianato di alta qualità, all'innovazione e alla costante ricerca dell'eccellenza. Rappresentano un orgoglio per l'Italia e un esempio di successo nel mondo degli affari. Foto di Stefan da Pixabay Read the full article
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pollicinor · 3 years ago
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La prima lettera d’amore scritta da Camillo Olivetti
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furrina · 5 years ago
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Brand Story Olivetti Design
Brand Story Olivetti Design
A strong identity created using a powerful advertising strategy, a progressive Brand Story Olivetti Design: Olivetti is the Italian typewriter company that became a symbol of historic pride.
Brand Story Olivetti Design – Olivetti was founded in 1908 when Camillo Olivetti started a mass production of the first Italian typewriter.Later on, his son Adriano extended the production to include…
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ferris60 · 2 years ago
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Un ricordo di "Willy" Jervis
Un post serio e storico, una volta tanto, e infatti non l'ho scritto io, in larga parte.
Siccome ho dedicato la settimana al Parco Nazionale del Gran Paradiso, non posso non rebloggare questo bell’intervento di Marco Travaglini. (foto Wikipedia) Willy Jervis, partigiano dell’Olivetti Ivrea gli ha dedicato una la via sulla quale si affaccia il cuore del sogno industriale degli Olivetti, con la “fabbrica di mattoni rossi” di Camillo e la “fabbrica di vetro” di Adriano con le…
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maxbrezzi · 3 years ago
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La prima originale di Camillo Olivetti! (presso Castello ducale di Agliè) https://www.instagram.com/p/CU2Cw2-MXdx/?utm_medium=tumblr
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andataritorno · 7 years ago
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My iron lung
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Ivrea, il vecchio e glorioso ponte di ferro della ferrovia Torino - Aosta visto dal lungo Dora. Più Camillo Olivetti che Guido Gozzano. 
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aneddoticamagazinestuff · 4 years ago
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Cassandra Crossing/ Analfabetismo numerico e Covid-19
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Cassandra Crossing/ Analfabetismo numerico e Covid-19
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Da Benedetto Croce a Facebook:
che fine ha fatto la cultura scientifica degli italiani?
  Per non pensare per un momento alle contingenze della pandemia, pur continuando a parlarne, Cassandra ha scelto di porsi una domanda.
“Come mai, malgrado da mesi il numero di nuovi contagi aumenti con ritmo almeno geometrico od addirittura esponenziale, i media ed i loro fruitori riescono oggi ad essere sorpresi? Perché le persone di tutti i gradi di istruzione con cui Cassandra in questo periodo condivideva le sue fosche previsioni erano increduli? E perché, per alcuni, avere posti liberi in rianimazione sembra ancora rassicurante?”
E’ vero, son tre domande e non una, ma in effetti la causa dietro di esse è unica; l’ignoranza (in senso latino).
Si tratta infatti della mancanza di nozioni semplici e scolastiche da applicare a dati pubblici; basta una cultura da seconda liceo per fare una stima dell’andamento recente della pandemia in Italia, ed estrapolare i dati di oggi al prossimo futuro. Ah no, serve ovviamnte anche la volontà e la possibilità di capire i numeri, di leggerli, di comprenderli.
Progressione geometrica, progressione esponenziale, ricordate la differenza? Dovreste, se avete almeno un diploma.
Un ingegnere nucleare ha un innato rispetto per i fenomeni esponenziali, come l’avvio di un reattore nucleare; l’estrema e quasi ridicola cautela (per uno studente) con cui un conduttore di caldaie nucleari (si chiamano proprio così) fa diventare critico un reattore colpisce e stupisce. Come se in un reattore nuclearee non ci fossero sistemi di sicurezza automatici così paranoici che rendono addirittura difficile compiere l’operazione di accensione.
Sì, i fenomeni naturali geometrici od esponenziali meritano rispetto e considerazione, e nel caso di pandemie e reattori nucleari anche timore.
Ma, tornando alla domanda originale, comprendere l’impatto di una epidemia con andamento geometrico od esponenziale su qualsiasi risorsa finita, come un sistema sanitario, dovrebbe essere alla portata di una grande percentuale dei cittadini italiani.
Così non sembra essere; le nozioni matematiche sono state studiate ma non assorbite, men che mai utilizzate.
Perché?
Cassandra attribuiva, come altri, alla riforma degli studi voluta nel 1923 da Benedetto Croce questo problema che sembra permeare l’intera società italiana, in modo particolare a livello di media e decisori.
Ma poi ha incontrato una considerazione di Camillo Olivetti, in un articolo su “Lo spirito dell’industria meccanica” pubblicato nel lontano 1937 dalla rivista “Tecnica ed Organizzazione”:
“L’istruzione della nostra borghesia ha un fondamento prettamente anti-industriale. Noi siamo ancora i figli dei latini, che lasciarono ai servi e ai liberti i lavori industriali e che in ben poco conto li ritennero, tanto che ci tramandarono le storie dei più mediocri proconsoli, e dei poetucoli e degli istrioni che dilettarono la decadenza romana, ma non ci ricordarono neppure i nomi di quei sommi ingegneri che costruirono le strade, gli acquedotti e i grandi monumenti dell’Impero Romano.”
Gli effetti nefasti della riforma Croce-Gentile del 1924 non avevano certamente ancora avuto modo di manifestarsi, e d’altra parte la considerazione di Olivetti retrodata questo problema di almeno di duemila anni. Si tratta di una considerazione che non richiede dimostrazioni, dato che i fatti su cui poggia sono anche questi noti più o meno a tutti.
Quindi che dire? Di chi è la colpa? Una risposta molto difficile da dare, dovendo risalire a tempi remoti. Ma forse anche in questo caso così diverso, la risposta la troviamo in un’altra citazione; è la stessa data da V in “V for Vendetta”.
“Com’è accaduto? Di chi è la colpa? Sicuramente ci sono alcuni più responsabili di altri che dovranno rispondere di tutto ciò; ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate il colpevole… non c’è che da guardarsi allo specchio.”
E’ inutile prendersela con Croce o gli antichi romani; un’educazione al rispetto per la cultura è l’unica possibilità per un futuro diverso, dove non solo la pandemia ma anche l’analfabetismo numerico possano essere sconfitti.
Scrivere a Cassandra – @calamarim
Le profezie di Cassandra: @XingCassandra
Lo Slog (Static Blog) di Cassandra
L’archivio di Cassandra: scuola, formazione e pensiero
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memozing · 5 years ago
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misiedo · 8 years ago
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Exit per MiSiedo
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Quella di MiSiedo è una storia tutta italiana, iniziata a Venezia nel 2011, dalla partnership di 2night e H-Farm. Oggi come allora, crediamo che l’Italia abbia tutte le potenzialità per diventare un centro nevralgico dell’innovazione digitale in Europa.
“Con orgoglio annunciamo l’exit di MiSiedo, che dimostra il dialogo crescente tra l’Italia e i player internazionali. L'entrata di Restopolitan, società internazionale nel settore dell’online restaurant booking, avviata in Francia nel 2006 e sponsorizzata nell’ambito del programma di sviluppo digitale promosso da Microsoft, è per noi una nuova importante tappa nel processo di trasformazione del mercato della ristorazione in Italia”, dice Simone Tomaello, Founder di MiSiedo e Country Manager di Restopolitan Italia.
Exit per MiSiedo, partecipata di P101:  la start-up passa a Restopolitan
17 maggio 2017 – P101, H-FARM e i soci industriali 2night e Kisbo hanno sottoscritto un accordo per la cessione delle rispettive quote di partecipazione nella società MiSiedo a Restopolitan, società internazionale attiva nel settore dell’online restaurant booking. Il fondatore Simone Tomaello, come convenuto, resterà nella compagine proprietaria e alla guida del business nel mercato domestico italiano.
L’operazione rappresenta per P101 un’exit a meno di tre anni di distanza dall’investimento iniziale nel capitale della start-up. 
MiSiedo, online platform per la prenotazione di tavoli in ristoranti di fascia medio-alta, è entrata nel portafoglio di P101 nel mese di luglio 2014 al termine del programma di incubazione “targato” H-FARM ed ha raccolto investimenti per complessivi euro 1,8 mln. 
Restopolitan, società avviata in Francia nel 2006 e sponsorizzata nell’ambito del programma di sviluppo digitale promosso da Microsoft, è oggi una società leader nel settore dell’online reservation per ristoranti, con 300.000 utenti ed oltre 3.500 ristoranti convenzionati in Francia, Spagna e Lussemburgo.
L’operazione si inquadra in un più ampio programma di espansione di Restopolitan nei mercati dell’Europa mediterranea, e fornisce a MiSiedo l’opportunità di consolidare con i servizi aggiuntivi dell’offerta Restopolitan la base utenti e il network di ristoranti convenzionati.
“Questa operazione rappresenta il segno tangibile del dialogo sempre crescente tra l’Italia e i player internazionali,” afferma Andrea Di Camillo, Managing Partner di P101, “crediamo molto nelle potenzialità dell’Europa e specialmente dell’Italia di diventare nuovi centri nevralgici dell’innovazione digitale.” Anche Giuseppe Donvito, Partner di P101, sottolinea che “l’acquisizione di MiSiedo da parte di Restopolitan si colloca in un trend destinato a proseguire, ovvero il rafforzamento dell’Europa mediterranea come ecosistema delle nuove imprese tecnologiche.”
“L'entrata di Restopolitan, è per noi una nuova importante tappa nel processo di trasformazione del mercato della ristorazione in Italia”, dichiara  Simone Tomaello, Founder di MiSiedo e Country Manager di Restopolitan Italia.
“Portare il Gruppo Restopolitan in Italia con MiSiedo è per noi una splendida opportunità. Ci sono tutti gli ingredienti per raggiungere lo stesso successo che abbiamo in Francia e Spagna: una rete di ristoranti di qualità, un database di utenti assidui e un team appassionato che condivide la nostra visione,” commenta Stéphanie Pelaprat, AD di Restopolitan. 
Informazioni su P101
P101 è un fondo di venture capital specializzato in investimenti in società digital e technologydriven. Nato nel 2013, con una dotazione corrente di quasi 70 milioni di euro e 26 società in portafoglio, P101 si distingue per la capacità di mettere a disposizione degli imprenditori di nuova generazione, oltre a risorse economiche, anche competenze e servizi necessari a dare impulso alla crescita delle aziende. Il fondo, promosso da Andrea Di Camillo - 15 anni di esperienza nel venture capital e tra i fondatori di Banzai e Vitaminic - e partecipato da Azimut, Fondo Italiano di Investimento e European Investment Fund, collabora con i maggiori acceleratori privati, tra cui HFarm, Nana Bianca, Boox e Club Italia Investimenti. Tra le partecipate: ContactLab, Cortilia, Tannico, Musement, MusixMatch e Borsa del Credito. Le società partecipate da P101 occupano oggi complessivamente oltre 500 risorse e generano un fatturato in costante crescita e già oggi superiore agli 80M annui. P101 prende il nome dal primo personal computer prodotto da Olivetti, negli anni ’60, esempio di innovazione italiana che ha lasciato il segno nella storia della tecnologia digitale.
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OLIVETTI M40/3 Fu progettata tra il 1929 e il 1930 da Camillo Olivetti con la collaborazione di Gino Levi Martinoli, capo dell'Ufficio Progetti e Studi creato nel 1929 stesso, per sostituire la Olivetti M20. La progettazione e l'avvio della produzione durò più del previsto a causa della precisione dell'attrezzaggio che si volle dare alla macchina. Quando finalmente entrò in produzione, pur in un periodo di crisi quale quello della Grande Depressione, trovò il favore dei clienti, che apprezzarono la maggiore qualità, la velocità di scrittura e la leggerezza di tocco della tastiera. Dopo la M20, con cui la Olivetti era entrata nei mercati internazionali, con la M40 competé con le macchine per scrivere allora più rinomate.Durante la sua vita vennero effettuati diversi aggiornamenti; la seconda versione è stata venduta dal 1938 al 1946 e la terza versione dal 1946 al 1948. Nel 1942 venne realizzata una versione per l'esercito tedesco, chiamata M40 KR (dove KR è l'abbreviazione di kriegs, ossia guerra in tedesco). Questa è una versione economica ed alleggerita....M40/3 #olivetti #m40 #instaravenna #igersravenna #ravenna #bookstore #instabook #libridisecondamano #libriusati #booklovers #bookstagram (presso Scattisparsi Store)
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theo-pangos · 8 years ago
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Cold Composition
Cold Composition (or strike-on) is a term used to describe ways of setting type via a keyboard directly to paper. The typewriter is the simplest and most common example. Despite appearances, the qwerty keyboard is not designed for fast typing: the most commonly used letters are placed under the weakest fingers in order to prevent the mechanism jamming. The keyboard used today on PCs or Macs to perform typesetting tasks has the benefit of a century-old practice.
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Olivetti Typewriter
Pictured is an Olivetti Studio45 typewriter. It is in good working condition so I will be using it in the student workshop I am planning in few weeks.
Olivetti was founded as a typewriter manufacturing company by Camillo Olivetti in 1908 in Italy, is considered one of the leading manufacturers of the mid-20th century. Recognising the importance of design over pure functionalism, the company produced some of the most iconic hand-typing devices and early computers of the 20th century.
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cinquecolonnemagazine · 4 years ago
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I luoghi del progetto
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Il Circuito Lombardo Musei Design propone negli spazi di Triennale Milano, dal 4 al 6 giugno 2021, una maratona di eventi dal titolo “I luoghi del progetto. Tre giorni di incontri in Triennale: racconti, proiezioni e una mostra” a cura di Claudio Palvarini e Lodovico Gualzetti. L’articolato evento, organizzato da CS&L Consorzio Sociale in collaborazione con Magutdesign, il sostegno di Regione Lombardia, il contributo di Fondazione Cariplo e l’ospitalità di Triennale Milano, coinvolge le ventisette realtà tra musei, archivi e studi-museo del design del Circuito Lombardo Musei Design, che rappresentano l’eccellenza nell’ambito del disegno industriale e che da due anni fanno parte di un network molto attivo. I protagonisti di questa grande rete sono gli archivi-museo dei più importanti designer lombardi: Cesare Cattaneo, Origoni Steiner, Osvaldo Borsani, Piero Bottoni, Giovanni Sacchi, Gae Aulenti, Joe Colombo, Pierluigi Ghianda, l’Archivio storico SDF – Museo SAME e Fondazione ISEC, ma anche le associazioni Giancarlo Iliprandi, Longaretti e AIAP – Associazione italiana design della comunicazione visiva, le fondazioni Achille Castiglioni, Franco Albini, Studio museo Vico Magistretti, Jacqueline Vodoz e Bruno Danese oltre a piccoli e grandi musei, MAC – Museo d’arte Contemporanea di Lissone, Museo della Macchina per Cucire, Museo della macchina da scrivere, Molteni Museum, MUMAC – Museo della Macchina per Caffè di Gruppo Cimbali, Museo Fratelli Cozzi, Museo Fisogni delle stazioni di servizio, Kartell Museo e Officina Rancilio 1926. I loro suggestivi ambienti e gli oggetti custoditi sono descritti nella mostra “Un viaggio nel paese del design”, allestita nell’impluvium al primo piano di Triennale Milano, tramite 18 metri  di immagini, foto e testi che approfondiscono ciascuna realtà, creando connessioni con il territorio e con i luoghi della cultura presenti in esso. Ognuno con proprie caratteristiche e particolarità questi differenti musei ed archivi mantengono vivo un enorme patrimonio di altissima qualità e di importanza internazionale. L’Archivio Cattaneo di Cernobbio, ad esempio, promuove e organizza da 20 anni iniziative culturali attorno alla figura di Cesare Cattaneo incentrate sull’architettura moderna e contemporanea; l’Archivio Piero Bottoni, a Milano, conserva oltre 90.000 unità documentarie e dal 1983 è una delle più importanti raccolte del Politecnico di Milano; e ancora il Museo Fisogni di Tradate, che mostra la curiosa evoluzione tecnologica connessa ai progetti dei distributori di carburanti, dal 1892 fino ad oggi.  Tra i numerosi appuntamenti, che punteggiano questa ricca tre giorni, il ciclo “Oggetti unici” vede l’alternarsi degli interventi di 15 curatori delle realtà aderenti al Circuito, che oltre a presentare la realtà cui sono legati, mostrano e illustrano un bozzetto, un modello, un prototipo o un oggetto di particolare interesse o rilievo. Fra questi l’originale set di posate studiate per l’utilizzo in aereo dell’Archivio Joe Colombo, la Williams Curved 1 del Museo della Macchina da Scrivere, che importata in Italia da Camillo Olivetti fu il pretesto della nascita dell’omonima società, il prototipo degli anni '60 di una macchina per caffè ad uso domestico ideato da Achille Castiglioni per La Cimbali, e dal museo SAME il modellino del trattorino Universale 10 HP del 1948, che rappresentò un gioiello dell’industria italiana.Negli incontri “Raccontare e raccontarsi, gli archivi narrati in un dialogo tra giovani autori e i curatori” si ha invece la possibilità di approfondire ulteriormente la conoscenza di 11 archivi-museo, attraverso i testi narrativi di giovani autori, che hanno conosciuto la vita di questi luoghi a seguito di un bando di residenza. Con questi testi, letti da due attori - Paola Albini e Antonio Ballardini - durante gli incontri, interagiranno i curatori, che presenteranno il proprio archivio e un “oggetto unico”. I testi sono raccolti in un volume che sarà disponibile nel corso dell’evento. Gli spazi dell’Agorà, oltre ai talk, ospitano le due serate di “Design in video”, con importanti e curiose proiezioni storiche, interviste, video aziendali e pubblicità.  Appuntamento conclusivo del vivace weekend culturale è la presentazione del volume “Vogliamo ricostruire l’Italia”, realizzato ad aprile 2020 per il 75° anniversario della Liberazione, a cura dell’Archivio Giovanni Sacchi nella figura di Lodovico Gualzetti: una raccolta di poster ideati da giovani creativi in omaggio ai designer, ai grafici e agli architetti che hanno militato nella Resistenza e hanno subito persecuzioni. Read the full article
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aneddoticamagazinestuff · 4 years ago
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Cassandra Crossing/ Analfabetismo numerico e Covid-19
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Cassandra Crossing/ Analfabetismo numerico e Covid-19
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Da Benedetto Croce a Facebook:
che fine ha fatto la cultura scientifica degli italiani?
  Per non pensare per un momento alle contingenze della pandemia, pur continuando a parlarne, Cassandra ha scelto di porsi una domanda.
“Come mai, malgrado da mesi il numero di nuovi contagi aumenti con ritmo almeno geometrico od addirittura esponenziale, i media ed i loro fruitori riescono oggi ad essere sorpresi? Perché le persone di tutti i gradi di istruzione con cui Cassandra in questo periodo condivideva le sue fosche previsioni erano increduli? E perché, per alcuni, avere posti liberi in rianimazione sembra ancora rassicurante?”
E’ vero, son tre domande e non una, ma in effetti la causa dietro di esse è unica; l’ignoranza (in senso latino).
Si tratta infatti della mancanza di nozioni semplici e scolastiche da applicare a dati pubblici; basta una cultura da seconda liceo per fare una stima dell’andamento recente della pandemia in Italia, ed estrapolare i dati di oggi al prossimo futuro. Ah no, serve ovviamnte anche la volontà e la possibilità di capire i numeri, di leggerli, di comprenderli.
Progressione geometrica, progressione esponenziale, ricordate la differenza? Dovreste, se avete almeno un diploma.
Un ingegnere nucleare ha un innato rispetto per i fenomeni esponenziali, come l’avvio di un reattore nucleare; l’estrema e quasi ridicola cautela (per uno studente) con cui un conduttore di caldaie nucleari (si chiamano proprio così) fa diventare critico un reattore colpisce e stupisce. Come se in un reattore nuclearee non ci fossero sistemi di sicurezza automatici così paranoici che rendono addirittura difficile compiere l’operazione di accensione.
Sì, i fenomeni naturali geometrici od esponenziali meritano rispetto e considerazione, e nel caso di pandemie e reattori nucleari anche timore.
Ma, tornando alla domanda originale, comprendere l’impatto di una epidemia con andamento geometrico od esponenziale su qualsiasi risorsa finita, come un sistema sanitario, dovrebbe essere alla portata di una grande percentuale dei cittadini italiani.
Così non sembra essere; le nozioni matematiche sono state studiate ma non assorbite, men che mai utilizzate.
Perché?
Cassandra attribuiva, come altri, alla riforma degli studi voluta nel 1923 da Benedetto Croce questo problema che sembra permeare l’intera società italiana, in modo particolare a livello di media e decisori.
Ma poi ha incontrato una considerazione di Camillo Olivetti, in un articolo su “Lo spirito dell’industria meccanica” pubblicato nel lontano 1937 dalla rivista “Tecnica ed Organizzazione”:
“L’istruzione della nostra borghesia ha un fondamento prettamente anti-industriale. Noi siamo ancora i figli dei latini, che lasciarono ai servi e ai liberti i lavori industriali e che in ben poco conto li ritennero, tanto che ci tramandarono le storie dei più mediocri proconsoli, e dei poetucoli e degli istrioni che dilettarono la decadenza romana, ma non ci ricordarono neppure i nomi di quei sommi ingegneri che costruirono le strade, gli acquedotti e i grandi monumenti dell’Impero Romano.”
Gli effetti nefasti della riforma Croce-Gentile del 1924 non avevano certamente ancora avuto modo di manifestarsi, e d’altra parte la considerazione di Olivetti retrodata questo problema di almeno di duemila anni. Si tratta di una considerazione che non richiede dimostrazioni, dato che i fatti su cui poggia sono anche questi noti più o meno a tutti.
Quindi che dire? Di chi è la colpa? Una risposta molto difficile da dare, dovendo risalire a tempi remoti. Ma forse anche in questo caso così diverso, la risposta la troviamo in un’altra citazione; è la stessa data da V in “V for Vendetta”.
“Com’è accaduto? Di chi è la colpa? Sicuramente ci sono alcuni più responsabili di altri che dovranno rispondere di tutto ciò; ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate il colpevole… non c’è che da guardarsi allo specchio.”
E’ inutile prendersela con Croce o gli antichi romani; un’educazione al rispetto per la cultura è l’unica possibilità per un futuro diverso, dove non solo la pandemia ma anche l’analfabetismo numerico possano essere sconfitti.
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