#INVISIBILITÀ
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Se c’è un regalo magico che non vorrei, un superpotere che non mi interessa è il mantello dell’invisibilità.
Quando sei per strada e una signora ti si fa incontro, attraversandoti con lo sguardo e urtandoti con la borsa, o l’uomo in sosta tra il negozio e la panchina non si fa da parte per lasciarti passare, in quei momenti vorrei la cappa della ipervisibilità. Vorrei ci fosse un modo per insegnarci a vedere prima degli occhi, a sentire che lo spazio è un bene condiviso, che va compreso, riempito con cura, lasciato vuoto quando serve.
Vorrei, allo stesso modo, che ci accorgessimo di quando è lo spazio interiore a essere violato o, al contrario, lasciato deserto. Le nostre stanze interiori chiamano gli altri a un’abitazione attenta. Possiamo scegliere di varcarne la soglia con discrezione, riordinando o aprendo le finestre, perché conosciamo quel perimetro, quelle mura, quell’arredo. Lo conosciamo, ma, soprattutto, vogliamo conoscerlo. Oppure possiamo restare fuori, fermi di fronte a una porta socchiusa, a una fessura oscura, dove si consumano un dolore, una tensione che non sappiamo vedere o ci fanno paura.
La scorsa mattina, durante una riunione, mi sono distratto. Senza che me ne accorgessi, lo sguardo è volato altrove, raggiungendo una delle mie stanze vuote. Un collega, mentre gli altri discutevano, ha intercettato quella parabola, mi ha raggiunto, discreto, nella stanza - una stanza che non conosceva, che non poteva conoscere - e, sottovoce, dall’altro lato del circolo, ha sussurrato semplicemente: Francesco. Poi mi ha sorriso, appena.
Ci ho pensato. Non è un mantello che ci renda visibili a risolvere il dilemma. La cappa dell’ipervisibilità sarebbe una meraviglia temporanea, ugualmente soggetta agli eventi. Un super potere, invece, non esiste senza che ce ne sentiamo responsabili, perché la magia è di chi vede, non di chi è visto. La magia è di qualcuno che ti sussurra “Francesco”, un martedì mattina in cui sei solo, nelle tue stanze segrete. E tanto basta.
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Il dolore più grande
Non essere vista
È questo il dolore più grande
Ne parlavo ieri sera alle prove di teatro, con una compagna di corso.
Appena l'ho vista entrare le ho chiesto: Elena che fai qui? Sei stanca e stravolta.
Mi ha risposto, tu lo hai visto, i miei figli e mio marito, che vivono con me, no.
Elena ha un cancro al seno, è stata operata, non dovrà fare chemioterapia per sua fortuna, ma sta' facendo radioterapia.
Tu lo hai visto, loro no.
Ho pensato al dolore di non essere vista.
Quante volte mi è accaduto?
Mi si è aperta una immagine che ha prevalso su tutto.
Lo scorso anno, a dicembre, ho avuto un problema con la macchina.
Avevo il lavoro a tre chilometri da casa, ci sono andata a piedi solo perché avevo, quel giorno, il corso sulla sicurezza.
Sono uscita da casa al mattino molto presto.
Sono arrivata al lavoro esausta e infreddolita.
Quando mi è stato comunicato che il corso sulla sicurezza, che avrebbe impegnato l'intera giornata, sarebbe iniziato con 20 minuti di ritardo, ho tirato un sospiro di sollievo.
Potevo riposarmi e riscaldarmi.
La mia ex collega, mi ha detto che nell'attesa avrei potuto anche fare qualcosina.
L'ho gelata con lo sguardo e le ho semplicemente detto, sta zitta, perché oggi non è proprio giornata.
Ho atteso che iniziasse il corso.
A fine giornata mi sono rifatta la strada a piedi.
È curioso che la mia ex collega, non abbia colto la mia stanchezza per essere arrivata al lavoro a piedi, ne si sia offerta di darmi un passaggio a fine giornata.
In compenso però, si sia accorta che non avrei lavorato durante l'attesa del corso, e si sia preoccupata di farmelo notare, per fare l'interesse dell'azienda, manco si portasse a casa le chiavi.
Quante volte mi è capitato di non essere vista?
Forse le persone vedono quello che vogliono vedere, se a loro conviene vederlo.
#cuore spezzato#solitudine#abbandono#dolore#trasparenza#invisibile#invisibilità#tristezza#sofferenza#rabbia
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Mi sento come se fossi stato privato della mia vita, come se appartenesse a qualcun altro.
#vita rubata#vita non mia#tutto cambiato#tutto perduto#sentirsi sconfitti#privazione#spossessamento#estraniamento#annullamento#impotenza#frustrazione#incomprensione#sconfitta#delusione#invisibilità#alienazione#perdita#vuoto#apatia#disorientamento#disillusione#solitudine#disagio#insicurezza#mancanza di controllo#traumi#depressione#sconforto#disperazione#rinascita
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Non sei destinata ad essere invisibile, perché sei una meraviglia.
#bellezza#bellezza interiore#meraviglia#solitudine#invisibile#invisibilità#tappezzeria#nessuno mi vede#nessuno mi vuole bene#mi sento solo#mi sento sola
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Questo o quello?
(mandami un numero)
1. Cani o gatti?
2. Dolce o salato?
3. iOS o android?
4. Fotografare o farsi fotografare?
5. Alcolico o analcolico?
6. Pizza o sushi?
7. Coca-Cola o Pepsi?
8. Frutta o verdura?
9. Patatine o popcorn?
10. Ciliegie o fragole?
11. Film o serie TV?
12. Rock o pop?
13. Pianoforte o violino?
14. Vacanze in Italia o vacanze all'estero?
15. Letto o divano?
16. Pallavolo o basket?
17. Europa o America?
18. Pari o dispari?
19. Amicizia o amore?
20. Papà o mamma?
21. Telecinesi o telepatia?
22. Saper volare o invisibilità?
23. Baciare o essere baciati?
24. Sesso o amore?
25. Nero o bianco?
26. Rosso o blu?
27. Tacchi o scarpe da ginnastica?
28. Estate o inverno?
29. Tè caldo o tè freddo?
30. Tè al limone o tè alla pesca?
31. Sole o luna?
32. Spazio cosmico o profondità marine?
33. Mori o biondi?
34. Occhi chiari o scuri?
35. Ricci o lisci?
36. Doccia o vasca?
37. Acqua liscia o gassata?
38. Automobile o moto?
39. Aereo o treno?
40. Mareno montagna?
41. Pulire casa o cucinare?
42. Appartamento o villetta?
43. Figli maschi o figlie femmine?
44. Aglio o cipolla?
45. Medicina o omeopatia?
46. Italiano o matematica?
47. Inglese o spagnolo?
48. Bellezza o simpatía?
49. Cuore o cervello?
50. Walt Disney o Pixar?
51. Jasmine o Belle?
52. Laura Pausini o Elisa?
53. Tiziano Ferro o Marco Mengoni?
54. Cinema o teatro?
55. Cuffiette o cuffione?
56. Gonne o pantaloni?
57. Cravatta o papillon?
58. Instagram o Tik Tok?
59. Vaniglia o cioccolato?
60. Birra o vino?
61. Baci o abbracci?
62. Barba o pizzetto?
63. Condizionatore o ventilatore?
64. Stufa o termosifone?
65. Eurospin o Carrefour?
66. Nord o sud?
67. Est o ovest?
68. Pesce o carne?
69. Caffè dolce o amaro?
70. Cono o coppetta?
71. Capelli tinti o naturali?
72. Slip o boxer?
73. Penna o matita?
74. Ballo o canto?
75. Scrivere o disegnare?
76. Neve o pioggia?
77. Affitto o mutuo?
78. Cina o Giappone?
79. Sashimi o Carpaccio?
80. Tiramisù o profiteroles?
81. Casual o elegante?
82. Ristorante o fast food?
83. Pasta corta o lunga?
84. Harry Potter o LOTR?
85. Hunger games o Divergent?
86. Francia o Spagna?
87. Contanti o bancomat?
88. McDonald's o burger King?
89. Scacchi o dama?
90. Videogiochi o giochi in scatola?
91. Sport singoli o di squadra?
92. Ketchup o maionese?
93. Soldi o amore?
94. Batman o Superman?
95. Iron man o Captain America?
96. Bicicletta o monopattino?
97. Ansia o paura?
98. Sabato o domenica?
99. Bridgerton o stranger things?
100. _____ o _____? (Scegli tu)
#frasi italiane#frasi sulla vita#citazione#citazioni#citazione vita#domande#questo o quello#compagnia#ask#gente nuova#mandami un numero#domanda#box domande#anon
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Non so perché le persone sono così entusiaste di rendere pubblici i dettagli della loro vita privata,dimenticando che l' invisibilità è un superpotere.
Banksy
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Sette di Spade
"Io sono qui per te"
Questa fase di profondo rilascio che stiamo vivendo ci racconta di quanto sia stato duro "interpretare ruoli e funzioni" che limitavano la nostra autentica spinta vitale.
I Patti Antichi, le Eredità Traumatiche, le Alleanze Familiari, ci legavano ad automatismi severi ed inflessibili. Non era possibile scollegarsi al sistema di interdipendenze.
Tutto chiedeva salvezza. Tutto voleva essere guarito e integrato.
Da bambini non avremmo potuto sottrarci in alcun modo al "massacro". Nemmeno se avessimo "visto prima". Nemmeno se ci fossimo impegnati con sangue e sudore a risolvere.
Eravamo "piccoli". Con addosso pesi troppo grandi.
Ma oggi non lo siamo più. Non siamo più "indifesi".
Possiamo aiutarci a guarire.
Con dedizione, pazienza e azione partecipata.
Il Tempo è una variabile fondamentale nelle guarigioni umane. Variabile alla quale non ci si può sottrarre.
Il Corpo necessita di uno spazio di ricomposizione della Ferita. Va assecondato, incoraggiato ad adempiere il suo Destino, riconosciuto nella sua infinita saggezza risolutiva.
Il Corpo sa. Parla, si esprime, sente.
Rimane "bambino" per sempre.
Non viene intaccato dalle nostre nefandezze.
I suoi ancestrali automatismi di guarigione sono impressi da sempre nella nostra struttura base. Si ereditano. Tanto quanto i traumi.
Se posso ammalarmi, allora posso anche guarire.
Se posso far entrare così in profondità le emozioni, posso altrettanto lasciarle andare con la stessa intensità sensoriale e psichica.
Le dipendenze, le malattie del corpo e della mente, i comportamenti disfunzionali, sono "risposte adattive".
Sono soluzioni che non abbiamo "inventato noi". Preesistevano alla nostra incarnazione.
Sono "difese di sopravvivenza apprese". Sono state vitali per difenderci quando tutto era "troppo" e "troppo sbagliato".
Ma allo stesso modo in cui noi "non siamo il nostro trauma", così noi "non siamo la nostra compensazione", noi non siamo il nostro comportamento adattivo, noi non siamo la nostra disabilità.
Il Corpo non compensa. Non è il suo compito. Il Corpo vorrebbe risolvere.
Se non trova strada aperta per la guarigione, sviluppa sistemi adattivi. Il suo compito è mantenerci in Vita.
Se fossimo consapevoli e partecipassimo alla meravigliosa esperienza della guarigione emotiva e fisica, se ci concedessimo di esplorare e ripristinare lo "schema originale" di funzionamento, ne saremmo spaventati.
Troppa bellezza. Troppo potere. Troppa responsabilità. Troppa Luce.
Non potremmo più accettare situazioni di compromesso, mancanze di rispetto, relazioni squilibrate, ruoli di salvatori o di vittime, invisibilità, impotenza, umiliazione, povertà.
Non potremmo più attribuire colpe all'esterno. Al carnefice di turno. All'aguzzino che abbiamo assoldato noi per confermare il nostro tanto affezionato ruolo di "martirio".
Dovremmo "risplendere".
E smetterla di rubare energia all'Altro, di incolparlo della nostra "non scelta".
Siamo noi che abbiamo aderito al ruolo. Siamo noi che ancora oggi lo "foraggiamo" di Energia. E noi dobbiamo portarlo a chiusura.
Non è l'Altro che "deve cambiare". Siamo noi che non ci sentiamo più confortevoli nelle dinamiche di disfunzione dell'Antica eredità traumatica e vogliamo rinascere a noi stessi.
Perciò noi dobbiamo muoverci nella Direzione che sentiamo accendersi dentro.
Non chiediamo all'Altro di facilitarci la strada, di benedirci, di assecondare la nostra trasformazione o la nostra "partenza".
Chiediamo a noi stessi di essere i più fervidi sostenitori del nostro straordinario processo di trasmutazione.
L'Altro non vuole, non può, non riesce a cambiare?
Va ascoltato, compreso. Ma non "preso in carico".
Se dobbiamo spostarci, spostiamoci da dove non c'è più nulla da dire o da fare. Non restiamo complici di un sistema che non cambia, che non si riconosce alcuna responsabilità, che non vuole o non può crescere.
C'è tanta gente che sta tanto tanto male intorno a noi.
Spesso non se ne accorge nemmeno. Non si problematizza.
A volte non può.
A volte invece non vuole. Troppa fatica affrontare. Troppo dolore dentro. Troppa paura di frantumarsi.
Spesso è la stessa struttura psichica ed emotiva ad impedire a priori di vedere o di sentire la disfunzione e il blocco emotivo.
Il male dei nostri Tempi sono i "disturbi di personalità" e le "patologie psichiatriche".
Essi rappresentano, a livello endemico e diffuso, la cristallizzazione pressoché definitiva di schemi di auto-distruttività, di violenza, di abuso etero o auto-inflitto.
Nell'individuo malato è il "corpus emotivo e psichico" che non ce la fa più a reggere l'eredità traumatica ed il carico ad essa conseguente.
Non si può fare nulla.
E' tardi.
Esistono professionisti per questo.
Impariamo a riconoscere, sentire ed ammettere ciò che "non può essere cambiato" e distinguerlo da ciò che invece ha una reale possibilità e volontà di trasformazione.
E' sano prenderne coscienza. E' giusto. Anche se fa male.
Non possiamo soccombere alla resa dell'Altro. Non possiamo sostituirci al suo dolore, alla sua scelta di "non vivere", all'impotenza, alla rabbia.
Possiamo solo operare scelte di salute per noi stessi.
Lavorare sul nostro prezioso sistema emozionale. Prendercene carico. E allontanarci da ciò che lo ferisce e lo annienta.
Questo è ciò che ci dobbiamo.
Dobbiamo ripetere al nostro Corpo sensibile e sensitivo innumerevoli volte al giorno: "Io sono qui per te".
Noi ci siamo per noi stessi.
Ora sì. Siamo presenti.
Non stiamo andando via. Non scappiamo più. Non ci nascondiamo dietro ai ruoli antichi. Non ci abbandoniamo.
Siamo qui. Fermi. Composti e risoluti. Amorevoli.
Pronti ad abbracciarci. Pronti a incoraggiare i nostri passi.
Pronti a trasmutare nel nuovo "schema".
Oggi ripetiamo più volte a noi stessi con amore e risolutezza: "Io sono qui per te. E non andrò più via".
Mirtilla Esmeralda
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DA GRANDI POTERI DERIVANO GRANDI FRAINTENDIMENTI
Post ad alto tenore nerd.
Ieri @nusta ha rebloggato un pool in cui si chiedeva quale superpotere avresti desiderato avere e subito sono tornato indietro di una trentina d'anni ai tempi in cui con @salfadog e gli altri sociopatici discutevamo notti intere sulle caratteristiche e le inaspettate implicazioni di avere determinati superpoteri.
Come puoi scegliere un superpotere se non è ben specificato come funziona?!
Il pool comprendeva le seguenti mutazioni e dal momento che i vostri testicoli mi sembrano ben saldi, mi appresterò a farveli vacillare e poi rotolare sul pavimento:
Invisibilità
Telecinesi
Teletrasporto
Lettura della mente
Superforza
Mutaforma
Volo
Cura
Supervelocità
Precognizione
Invisibilità
Che cosa si intende esattamente per invisibilità? La completa trasparenza del proprio corpo oppure l'invisibilità neuropercettiva? Nel primo caso mi auguro che sia a comando sennò che vita di merda a scansare le macchine (e comunque saresti sempre visibile a sensori di calore o di movimento ambientale), se invece si parla di invisibilità neuropercettiva (sei visto ma il cervello non elabora la visione) dipende dal raggio del potere e se questo funziona anche per visione a distanza con dispositivi elettronici (se visto su uno schermo ma ignorato)
Telecinesi
Molto semplicemente: qual è il tuo raggio di controllo e quanto puoi sollevare? Puoi agire solo su oggetti a vista ed entro certe dimensioni/peso oppure anche su oggetti visti su schermo? La forza di sollevamento è variabile proporzionalmente alla volontà?
Teletrasporto
Ok, questa è difficile. Devi poter vedere il punto in cui ti teleporti? Basta conoscerne le coordinate o conservarne memoria? Esiste un meccansimo automatico di fuga qualora ti teleportassi in un punto in cui c'è un oggetto? Nel caso non esistesse, ti fondi con l'oggetto oppure chi ha resistenza inferiore riceve un danno? Puoi teleportare oggetti e persone? Le devi toccare o devono essere in un certo raggio da te? Qual è il limite o il raggio di azione?
Lettura della mente
Funziona a comando oppure 'ascolti' sempre? Riesci a filtrare i pensieri di fondo delle persone? Qual è il tuo raggio di 'ascolto'? Ascolti solo i pensieri coscienti oppure puoi scavare nei ricordi?
Superforza
Qua bisogna ancora scomodare la fisica e non ci sono domande ma solo constatazioni. La superforza non può essere cosi super. Ammesso che la la struttura muscolo-scheletrica e cutanea del soggetto riesca a sopportare la pressione del sollevamento di parecchie tonnellate, l'ambiente circostante non lo è! Se tu afferri e sollevi un blocco di cemento enorme i casi sono due: o le tue mani sbriciolano il blocco nel punto di presa o il peso fa penetrare i tuoi piedi nel terreno. Tertium non datur.
Mutaforma
Ti puoi trasformare in qualsiasi cosa o solo in esseri viventi? Devi toccare il soggetto (tipo 'copiare' il dna/struttura molecolare) o vederlo oppure puoi plasmarti a piacimento con la volontà? E' un'illusione oppure hai le caratteristiche biologiche del soggetto copiato? Dove va la differenza di massa?
Volo
Nessuna domanda, tranne per ciò che concerne la velocità ma vi invito a riflettere cosa significhi volare veloci senza adeguate protezioni contro l'attrito dell'aria e le basse temperature in quota.
Cura (healing, nell'originale)
Qua ho qualche dubbio se si riferisca a una rigenerazione di se stessi tipo Wolverine o alla cura delle ferite/malattie di un altro soggetto.
In ogni caso, anche qua dipende dalla velocità di risanamento e a che livello agisce il potere... mi spiego: non esiste uno stato 'sano' di un soggetto al quale 'ritornare' grazie a questo potere. Se questi non può essere indirizzato a una lesione specifica, quale sarebbe lo stato 'sano' originale? Viene curata anche l'artrosi o la flaccidità dei muscoli dovuta alla sedentarietà? L'invecchiamento cellulare? Questo potere ringiovanisce o, se funzionante solo su se stessi, non ti fa invecchiare o ammalare? Sei immortale?
Supervelocità
Vale lo stesso discorso del volo: quanto vai veloce? Il potere ti conferisce protezione all'attrito dell'aria e alla collisione con oggetti?
Precognizione
Quanto tempo prima 'vedi' le cose e come le vedi? Tipo senso di ragno che ti avverte di un generico pericolo imminente oppure dei flash con immagini dettagliate sul futuro? Riesci a capire oppure vanno interpretate? Puoi cambiare il corso degli eventi o solo vedere come obbligatoriamente andrà e correre ai ripari?
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Un aggiunta finale, per essere 'scientificamente accettabili' di solito alcuni di questi poteri 'consumano' energia fisica che può essere giustificata con un maggiore introito calorico o più semplicemente con lo stratagemma grazie al quale si fa attingere il soggetto a un'energia 'cosmica' non meglio definita.
E io comunque scelgo healing, confidando che possa curare sia me stesso che gli altri.
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Le Donne e la resistenza
Ci sono voluti anni e anni,ci sono voluti decenni prima di dare un volto e un nome a loro, queste meravigliose creature.
Coraggiose, creative, generose,forti, determinate, trasformarono la loro invisibilità unendosi ai gruppi armati senza essere armate,cosa assolutamente vietata dal regime, rompemdo la regola della loro sottomissione in quanto donne, utili ma poi ovviamente scomode.
Non duró molto, ma il tempo giusto per ricordarle❤️
Onore a loro, madri, sorelle, figlie.
Grazie ❤️
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Ieri sono andata ad un concerto con un gruppo di persone per metà amici e per metà persone totalmente fuori dalla mia comfort zone e niente stasera una mia amica sorridendo (perché conosce tutte le mie fisime) mi ha raccontato che le hanno detto che mi hanno trovato simpatica e che non se lo aspettavano.
Sono rimasta muta.
Probabilmente qualche anno fa se mi avessero detto una cosa così sarei scoppiata di gioia, perché nonostante gli sforzi non sono mai riuscita ad uscire dallo stato di invisibilità in cui mi sono sempre sentita confinata.
Ho passato praticamente la mia intera adolescenza sentendomi non “considerata”, probabilmente anche tutta l’infanzia, e adesso che sono una sottospecie di giovane adulta e qualcuno inizia ad accorgersi di me
nulla.
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sono andato a un evento che doveva essere di musica ma che si è rivelato essere più una situazione sociale per persone estroverse; la specifica è necessaria dato non ero in compagnia: a invitarmi è stata una ragazza che passava dischi, ma a parte lei e l'organizzatore non conoscevo nessuno. ho faticato per quietare il disagio e per una buona ora ho anelato lo scudo di invisibilità che recentemente è stato inventato, fino al momento in cui sono finalmente riuscito a trovare un mio spazio, sedendomi su un puff a sorseggiare club mate in mezzo a persone che di sicuro non erano lì per la sola fruizione musicale, completamente relegata, quantomeno le prime ore, a una situazione di contorno. ho chiaccherato un minimo con la ragazza che conosco e poi un'altra persona; sono restato due ore, che ho trascorso a stare comodamente seduto con un accenno di sorrisetto come a dimostrare che no, non mi sentivo solo ed ero lì a godermi il pomeriggio pur non avendo amici intorno, ma la martellata di situazioni sociali attorno a me a un certo punto si è rivelata ingestibile, decidendo di tornare a casa con tutto il malumore per l'ennesima situazione sociale fallita
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I miei demoni li ho nutriti con l'accettazione e l'ascolto.
Li ho fatti sedere intorno a me, li ho chiamati per nome.
Da allora hanno smesso di farmi paura e sono diventati alleati potenti.
Avevano molti nomi:
Ricatto, rabbia, invisibilità, inadeguatezza, senso di colpa, ferita d'amore, dolore della perdita, paura...
Finché li ho combattuti o ignorati hanno divorato la mia vita e le mie relazioni.
Vanno abbracciati... solo così apriranno le porte della rinascita.
Ognuno di loro ha una storia da raccontare, ascoltala.
I demoni sono come i draghi, vanno placati, non vanno uccisi.
- Rielaborazione da un testo di Bride An Geal
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La camicia bianca: la scelta di chi vuol sentirsi a suo agio in una sorta di invisibilità, regalatagli dall'ovvia uniformità del suo vestire.
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21. Telecinesi o telepatia?
22. Saper volare o invisibilità?
Che difficile ! Direi telepatia e saper volare
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Non so perché le persone sono così entusiaste di rendere pubblici i dettagli della loro vita privata,dimenticando che l' invisibilità è un superpotere.
( Banksy)
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2-11-22 🫶🏻
2: eh sono ghiotto, non saprei che scegliere, vado molto al momento
11: serie TV direi
22: invisibilità tutta la vita
Grazie🌹
#compagnia#nuove compagnie#nuove conoscenze#tumblr italia#anonimi#domande#stanzadellenecessita#risposte#me
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