#Gestire una scuola di danza
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Scuola di Danza: Passi essenziali per avviare la tua
Aprire una scuola di danza è un’impresa entusiasmante. Richiede una pianificazione attenta e conoscenza dei requisiti necessari. Dalle elezioni della location all’ottenimento delle licenze, ogni aspetto è cruciale. È importante anche assoldare istruttori di danza qualificati e organizzare le classi di danza. Una buona strategia di marketing aiuta a attrarre studenti. Costruisci un’immagine…
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[ad_1] Introduzione: planet hollywood resort & casino lasvegas Planet hollywood resort e casinò lasvegasti portiamo lo sfarzo e il glamour di Las Vegas. Questo resort di fama mondiale è convenientemente situato sulla famosa Las Vegas Strip, il che lo rende ideale sia per i vacanzieri che per i viaggiatori d'affari. planet hollywood resort & casino lasvegas è la scelta migliore per le persone in cerca di una vacanza lussuosa ed emozionante grazie alla sua comoda posizione e all'ampio elenco di servizi e strutture di prim'ordine. Clicca per qui Novità del casinò. Alloggi di lusso con decorazioni tradizionali planet hollywood resort & casinò lasvegas Il tuo soggiorno sarà portato a nuovi livelli di eleganza e raffinatezza al Planet Hollywood Resort & Casino Lasvegas. C'è un'ampia varietà di camere e suite elegantemente arredate nel resort, ognuna con il suo stile speciale. Ogni camera è stata meticolosamente selezionata per offrire ai visitatori un soggiorno indimenticabile, sia che siano alla ricerca della raffinatezza moderna o dello sfarzo hollywoodiano della vecchia scuola. Temi indelebili adatti a qualsiasi preferenza Scegli tra argomenti noti come: Fantastico ritrovo a Hollywood Abbraccia lo sfarzo e il glamour dei giorni nostri di Hollywood con un'estetica moderna e caratteristiche convenienti. Suite Ultra Panoramica Le suite del Venetian Las Vegas offrono lusso privato e viste mozzafiato sulla Strip. Colonna sonora fantastica Scopri un'emozionante atmosfera da fumetto mentre entri nel mondo dei supereroi della Marvel. Suite PH-Baia Rilassati completamente nella tua vasca idromassaggio mentre ammiri le viste panoramiche del vivace skyline di Las Vegas. The Restaurant Experience: sapori per ogni appetito I ristoranti e le altre opzioni per mangiare al Planet Hollywood Resort and Casino non hanno eguali. Ci sono ristoranti per tutti i gusti, da quelli gestiti da chef stellati a quelli più rilassati. Un'esplorazione di sapori Il famoso hamburger dello chef Ramsay Goditi gli hamburger preparati da Gordon Ramsay, uno chef di fama mondiale. koi Sushi e grigliate robata ti aspettano in questo ristorante giapponese di lusso. Cibo dal mercato delle spezie Esplora il mondo attraverso le tue papille gustative in questo sontuoso buffet con cucine da tutto il mondo. L'Hollywood Cafè Goditi una versione moderna del tradizionale comfort food americano in un ambiente divertente e sociale. Vivi le stelle nel mondo dello spettacolo [embed]https://www.youtube.com/watch?v=t19r2l_ioio[/embed]Al Planet Hollywood Resort & Casino Lasvegas, non puoi aspettarti altro che spettacoli spettacolari. Il resort è noto per i suoi memorabili concerti e spettacoli dal vivo, che presentano regolarmente celebrità di prim'ordine. Spettacoli dal vivo: tutto lo splendore e il glamour che puoi gestire La Galleria P.H Partecipa a una notte di intrattenimento indimenticabile con artisti di alto livello e spettacoli stimolanti nei campi della musica, della danza e della commedia. Lounge aggiuntivo Rilassati in un ambiente vivace ed emozionante ascoltando musica dal vivo o dj set e sorseggiando cocktail artigianali. Il brivido senza fine dei tavoli da gioco Planet Hollywood Resort & Casino è un'emozionante area di gioco per chi ama giocare con puntate enormi. Entra in un'atmosfera di emozioni senza sosta e gioca ai tuoi giochi da casinò preferiti o partecipa a emozionanti tornei di poker. Premi in denaro e scommesse rischiose Giochi di carte Gioca a blackjack, roulette, craps o forse una o due mani di poker nell'area poker del casinò. Macchine per scommesse e poker elettronico Prova l'euforia mentre provi la tua mano al video poker o in una delle tante altre slot machine. Scommetti su sport e corse di cavalli su The Playing Field Lasciati coinvolgere dal brivido delle scommesse sportive mentre fai il tifo per le tue squadre preferite. Terapia terapeutica al dettaglio o shopping planet hollywood resort & casino lasvegas ospita un'ampia varietà di negozi alla moda, perfetti per lo shopping sfrenato.
Puoi acquistare di tutto, dai vestiti di lusso ai ricordi unici senza lasciare il resort. Spendi fino a quando non te lo puoi permettere Centro Commerciale dei Miracoli Vieni a dare un'occhiata a questo entusiasmante centro commerciale al coperto, che ospita più di 170 negozi, ristoranti e attrazioni. Negozio di icone PH Merce e cimeli che portano il nome di Planet Hollywood sono disponibili per l'acquisto. Servizi per il tempo libero e la rivitalizzazione planet hollywood resort & casinò lasvegas I servizi del Planet Hollywood Resort & Casino Lasvegas sono qui per rendere il tuo soggiorno il più piacevole possibile. Ti meriti il meglio, quindi concediti qualsiasi cosa, dalle rilassanti piscine alle spa a cinque stelle. Calma e rivitalizzazione Pool Deck presso l'Hot Spot Prendi un po' di sole e fai un tuffo in una delle piscine sul tetto più belle di Las Vegas, che offre anche una vista mozzafiato. La nostra Mandara Spa Goditi un po' di R&R tanto necessario con alcuni rilassanti trattamenti termali. Conferenze ed eventi: incontri memorabili planet hollywood resort & casino lasvegas è un luogo spettacolare per qualsiasi tipo di evento, dalle conferenze di lavoro ai matrimoni alle riunioni sociali. Il tuo evento sarà un successo strepitoso grazie alle nostre strutture moderne e ai servizi professionali di pianificazione degli eventi. Eventi significativi La Galleria P.H Questa location storica è perfetta per un evento su larga scala che richiede eleganza e raffinatezza. Sale conferenze Puoi scegliere tra una serie di sale conferenze adattabili che sono fornite di attrezzature all'avanguardia. Pro e contro Professionisti Contro Ottima posizione sulla Strip di Las Vegas, che offre facile accesso a vari intrattenimenti e ristoranti. Tariffe elevate rispetto ad altri hotel della zona. Atmosfera a tema con cimeli e decorazioni di Hollywood, che offre un'esperienza unica e visivamente accattivante. Alcuni ospiti potrebbero trovare il tema troppo kitsch o travolgente. Ampia gamma di opzioni per la ristorazione, inclusi ristoranti con chef famosi, che offrono diverse esperienze culinarie. Piano del casinò affollato e rumoroso, che potrebbe non piacere a chi cerca un'atmosfera più tranquilla. Varietà di opzioni di intrattenimento, come spettacoli dal vivo e concerti, intrattengono gli ospiti durante il loro soggiorno. Area piscina limitata con meno servizi rispetto ad altri resort di Las Vegas. Camere spaziose e confortevoli dotate di comfort moderni, che assicurano un piacevole soggiorno agli ospiti. Il resort può essere affollato e affollato, con conseguenti tempi di attesa più lunghi per servizi e strutture. Buon servizio clienti con personale cordiale e attento, che fornisce assistenza e soddisfa le esigenze degli ospiti. Alcuni ospiti hanno segnalato problemi con la pulizia e la manutenzione in alcune aree del resort. Accesso ai Miracle Mile Shops, un grande centro commerciale al coperto, che offre una vasta gamma di opzioni di vendita al dettaglio e di intrattenimento. Il resort manca di una vera caratteristica distintiva o di un punto di riferimento iconico, il che lo rende meno memorabile rispetto ad altri hotel di Las Vegas. planet hollywood resort & casino lasvegas: dove nascono i ricordi Per il meglio dell'eleganza, dell'intrattenimento e dell'eccitazione di Las Vegas, non andare oltre il Planet Hollywood Resort & Casino Lasvegas. Questo resort è un tesoro nascosto sulla Strip di Las Vegas grazie alla sua combinazione di temi ben noti, ristoranti gourmet, spettacoli emozionanti e un vivace casinò. Planet Hollywood offre di tutto: una piscina per rilassarsi, un ristorante gourmet e tavoli da gioco per tentare la fortuna. Rendi questo luogo famoso in tutto il mondo il luogo della tua prossima grande avventura. Per altri giochi, fare riferimento a Software di previsione del casinò. Domande e risposte I viaggiatori apprezzeranno il fatto che il Planet Hollywood Resort and Casino si trova a breve distanza (circa 3 miglia) dall'aeroporto internazionale McCarran.
Sì, il resort offre un utile servizio di navetta aeroportuale. Informati su prezzi e disponibilità mentre effettui la prenotazione. Il resort non accetta animali domestici, anche se gli animali di servizio sono sempre i benvenuti. Assolutamente! I biglietti per gli spettacoli e le prenotazioni per la cena presso locali famosi devono essere effettuati in anticipo per garantire la disponibilità. Soggiornando al Planet Hollywood Resort & Casino, potrete approfittare del centro fitness completamente attrezzato del resort. [ad_2] Source link
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Vieni a conoscere la nostra formazione
OPEN DAY / SABATO 26 FEBBRAIO dalle 17 alle 19
Il corso si prefigge di formare arteterapeuti, ovvero operatori capaci di intervenire nell’ambito della relazione d’aiuto utilizzando le potenzialità terapeutiche intrinseche nelle arti. La figura professionale che si intende formare in questo corso, anche tenendo presente le indicazioni della nuova legge sulle professioni, si caratterizza per la capacità di gestire, in équipe o individualmente, interventi educativi, di sostegno e riabilitativi in contesti sociali, comunitari e aziendali. I nostri diplomati saranno in grado di lavorare mediante l’uso integrato delle arti visive (pittura e fotografia), sceniche (teatro e danza), e della musica. L’arteterapeuta infatti si contraddistingue per la capacità di ricorrere organicamente e flessibilmente a differenti procedimenti artistici, in funzione del tipo di intervento richiesto, delle concrete esigenze dei clienti e anche delle sue personali inclinazioni. L’acquisizione delle competenze necessarie sarà raggiunta grazie a una metodologia che punta sull’apprendimento diretto, attivo ed esperienziale dei contenuti teorici e pratici. Il percorso didattico coniuga i modelli teorici dell’Arteterapia, della Psicoterapia della Gestalt e delle Belle Arti con l’apprendimento pratico nei laboratori, favorendo la comprensione profonda dei contenuti, utile tanto alla crescita personale quanto al futuro lavorativo. Il corso è rivolto ad artisti, psicologi, medici, insegnanti, educatori, fisioterapisti, counsellor, e a tutti coloro che aspirano a una professione che valorizzi il potenziale terapeutico dell'Arte.
Chi siamo
L’Associazione ArtiTerapeutiche nasce nel 2014 dalla collaborazione di due associazioni culturali, l’associazione FABER di Napoli e l’associazione ATMOS di Roma. Queste, sulla base di una idea condivisa, hanno unito la profonda esperienza sviluppata in ambito formativo e clinico dei loro professionisti e hanno dato vita ad una scuola di formazione per Arteterapeuti che oggi risponde alle indicazioni della Legge sulle professioni, L.4 del 14 gennaio 2013, ed è conforme alla Norma Tecnica UNI 11592:2015.
Il pensiero comune, che è stato la posa della prima pietra di quella che oggi è ArtiTerapeutiche, è la convinzione del potenziale terapeutico intrinseco alle arti; il nome stesso porta la valenza specifica che le arti assumono all’interno della più vasta cornice della relazione d’aiuto. Per noi l’arte è un’esperienza, prima ancora di essere un prodotto, ed è parte del processo naturale della vita, per cui la metodologia usata nella formazione pone attenzione all’insegnamento delle diverse forme che l’arte può assumere più come esperienze artistiche che come discipline. In queste si vanno a ricercare i germi del processo creativo; crediamo che nelle arti si esprima la capacità umana di restituire un’idea, una visione, un sentimento che dalla realtà si sposta in un territorio altro governato dal principio assoluto di libertà. Percorrere questo territorio è la nostra mission: il modo migliore di esercitare la professione di Arteterapeuta consiste nell’assumere un atteggiamento di totale apertura verso tutto ciò che accade, per sperimentare nuove e imprevedibili possibilità di essere e di esistere.
Presso
Artiterapeutiche Napoli
Ti aspettiamo!
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𝙇'𝘼𝘾𝘾𝘼𝘿𝙀𝙈𝙄𝘼 Nascosta tra la fitta boscaglia di Bowie, l’Accademia Umbrella venne creata per tenere al sicuro i mutanti dal mondo, ed il mondo dai mutanti. Nel corso degli anni si è vista crescere e mutare, allargarsi e permettere ad un maggior numero di mutanti di viverci, oltre che studiare e/o lavorarci. Da una semplice villa, ove un gruppo ristretto di mutanti impauriti imparava a gestire i propri poteri, ora è una vera e propria Reggia per gli inumani. Oltre a garantire un posto letto a chiunque lo richieda l’Accademia offre corsi extra, di intrattenimento e formazione, che possano donare ore di relax a tutti i mutanti che ne prendono parte. Seppur un luogo paradisiaco, per tutti coloro che non hanno altro posto dove andare, l’Accademia Umbrella sin dai suoi albori è conosciuta nella comunità inumana per essere ligia alle regole e fortemente severa con chi le infrange. Pertanto, nel corso degli anni, tali regole sono state trascritte ed incise sul grande muro presente nella Sala Grande, cosicché siano sempre visibili a chiunque. 𝙉.𝘽. Non tutti i mutanti sono obbligati a vivere in Accademia ma, anzi, è possibile, soprattutto per chi vi lavora, vivere all’esterno di essa, nelle città vicine. 𝙍𝙚𝙜𝙤𝙡𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡'𝘼𝙘𝙘𝙖𝙙𝙚𝙢𝙞𝙖: 𝘪. Per mantenere l’ordine e la sicurezza dell’Accademia, e di chi vi vive, è severamente vietato comunicare a inumani o umani esterni la localizzazione dell’Istituto. 𝘪𝘪. Seppur permesse relazioni tra inumani ed umani rivelare la propria identità a quest’ultimi è severamente vietato. Chiunque venga sorpreso a rivelare ad un umano informazioni riguardanti la società inumana verrà allontanato all’istante dall’Istituto. 𝘪𝘪𝘪. Nessun umano ha il permesso di entrare nell’Accademia, pertanto le relazioni tra inumani ed umani dovranno attenersi all’esterno dell’Istituto. 𝘪𝘷. E’ vietato lasciare l’Accademia senza autorizzazione dalle 9 di sera alle 7 di mattina. 𝘷. E’ severamente proibito introdurre armi di qualunque natura all’interno dell’Accademia. Chiunque venga sorpreso a possederne una sarà severamente punito e, in casi peggiori, allontanato dall’Istituto. 𝙂𝙞𝙩𝙚 𝙖𝙡𝙡'𝙚𝙨𝙩𝙚𝙧𝙣𝙤: Seppur vivere a contatto con gli umani non sia vietato, ed ogni mutante sia libero di andare e venire dall’Accademia durante tutto l’arco della giornata, sono state create giornate apposite dove poter uscire dall’Istituto e recarsi in città. Ogni gita sarà accettata unicamente dall’amministrazione dell’Accademia ma proposta dai rappresentanti d’Istituto. Saranno quindi gli alunni a scegliere la modalità della gita, se renderla una semplice uscita in città o una gita vera e propria in città più grandi, come Washington o Baltimora, o luoghi naturali come lago, mare o montagna. 𝙍𝙐𝙊𝙇𝙄 All’interno del gruppo è possibile trovare tre distinzioni di mutanti, che ricoprono diversi tipi di ruolo in Accademia. ▸ 𝘚𝘵𝘶𝘥𝘦𝘯𝘵𝘪: Mutanti inesperti, di qualunque età, che arrivano in Accademia per imparare a gestire il proprio potere. Quasi tutti i mutanti arrivano in Accademia anche per essere arruolati, in futuro, per missioni di salvataggio o di spionaggio. Tuttavia alcuni di loro decidono di rimanere in Accademia e divenire mentori o lavoratori. Gli studenti una volta arrivati in Accademia verranno sistemati nei dormitori, suddivisi in base al sesso, e inizieranno le lezioni normali, scegliendo se seguire anche corsi extra. ▸ 𝘔𝘦𝘯𝘵𝘰𝘳𝘪: I mentori primari sono coloro che scelgono di rimanere in Accademia, di loro spontanea volontà o perché scelti da altri mentori, per insegnare alle future leve. Ogni mentore si occupa di una determinata materia, alla quale viene preparato per due anni, sempre in Accademia, prima di poter insegnare. Come gli Studenti anche i mentori primari possono seguire corsi extra durante le ore di buco o nei weekend. Alcuni inumani vengono scelti per insegnare nei corsi extra agli studenti e ai mentori primari, divenendo così mentori secondari. ▸ 𝘓𝘢𝘷𝘰𝘳𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪: I mutanti che decidono di rimanere in Accademia e di prendersi cura dei loro simili sono i Lavoratori, che ricoprono vari ruoli all’interno della struttura. 𝙇𝘼𝙑𝙊𝙍𝙄 Di seguito un elenco dei lavori disponibili all’interno dell’Accademia: ▸ Rappresentante di istituto (max 3, solo per studenti) ▸ Mentore primario gestione dei poteri (max 10) - Luke Crain; Peter Martin; Medusa Kotova; ▸ Mentore primario lingue (max 2) ▸ Mentore primario spionaggio (max 1) ▸ Mentore primario arti marziali (max 2) - Eugene Martin; ▸ Mentore primario corso di sopravvivenza (max 1) ▸ Mentore primario creazione di armi e trappole (max 1) ▸ Mentore primario combattimento con armi da fuoco (max 4) ▸ Mentore primario combattimento con armi bianche (max 4) - Beatriz Adams; ▸ Mentore primario combattimento corpo a corpo (max 4) - Tobias Barnum; ▸ Cuoco (max 2) ▸ Aiuto cuoco (max 2) ▸ Cameriere (max 3) ▸ Mentore secondario corso di cucina (max 2) ▸ Bibliotecario: Eleanor Crain. ▸ Aiuto bibliotecario (max 2) - Autumn Morse; ▸ Mentore secondario club del libro (max 1) ▸ Mentore secondario corso lingue (max 2) ▸ Medico (max 2) ▸ Infermiere (max 2) ▸ Mentore secondario corso giardinaggio e medicinali (max 1) ▸ Mentore secondario corso di primo soccorso (max 1) ▸ Mentore secondario palestra (max 2) ▸ Mentore secondario yoga e meditazione (max 1) ▸ Mentore secondario basket (max 1) ▸ Mentore secondario tennis (max 1) ▸ Mentore secondario nuoto (max 1) ▸ Mentore secondario lacrosse (max 1) ▸ Mentore secondario giardinaggio (max 1) ▸ Mentore secondario danza (max 3, a seconda del tipo di ballo) ▸ Bagnino (max 2) ▸ Mentore secondario corso di musica (max 1) ▸ Mentore secondario corso di canto (max 1) ▸ Mentore secondario club di matematica e chimica (max 1) ▸ Mentore secondario corso di falegnameria (max 1) ▸ Mentore secondario club di pittura e disegno (max 2): Rashad Satrapi; ▸ Mentore secondario di teatro (max 1) 𝙈𝘼𝙏𝙀𝙍𝙄𝙀 Ogni materia è obbligatoria e come in una comune scuola gli orari occupano l’intera mattinata e parte del primo pomeriggio, esattamente dalle 8 del mattino alle 14 del pomeriggio con due pause stabilite, una di mattina ed una all’ora di pranzo. Di seguito un elenco delle materie settimanali: ▸ Gestione dei poteri ▸ Combattimento corpo a corpo ▸ Combattimento con armi bianche ▸ Combattimento con armi da fuoco ▸ Arti marziali ▸ Creazione di armi e trappole ▸ Corso di sopravvivenza ▸ Lingue straniere ▸ Spionaggio (livello base)
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Tarjei on an article for VG Rampelys. You can find the English translation in the pictures (cred. Skamenglish on twitter) and the original Norwegian article here: http://www.vg.no/rampelys/tv/musikal/skam-tarjei-i-ny-rolle-naa-synger-han/a/24012148/. __ Di seguito la traduzione italiana ©: Tarjei da Skam in un nuovo ruolo: ora canta. Tarjei Sandvik Moe (18) canterà e ballerà per il suo nuovo progetto: farà parte nel musical di Grease. Dovrete aspettare fino a gennaio 2018, ma allora potrete vedere Tarjei Sandvik Moe sul palco del teatro Chateu Neuf di Oslo. Il teatro ospita circa 1000 persone per cui lui reciterà e si divertirà nel ruolo di Doody in Grease. Dopo aver fatto l'audizione insieme ad altri 800 aspiranti ha ricevuto la parte nel musical. - Amo i musical! È ciò che mi ha spinto a recitare. Sapevo che ad un certo punto della mia carriera sarebbe arrivato il momento. Perciò è divertente che sia successo ad una giovane età. Sono così felice. - dice Moe a VG. Per la maggior parte delle persone è conosciuto come Isak in Skam - un ruolo che gli è valsa la nomination ai Gullruten come "Best Male Actor" e per cui ha vinto il "TV moment of the year" con il collega Henrik Holm. L'ultima stagione quasi sta per finire. - È triste, ma è anche bello avere altre cose da fare - dice il 18enne. Le prove per Grease iniziano questo autunno. - Interpreterò un vero tonto, Doody - dice alla VG. - È uno dei T Birds. Lui e Roger sono i losers del gruppo di fighetti. Doody è solo nella sua camera ed è più un ragazzo sensibile, mentre quando è con i ragazzi del gruppo cerca di atteggiarsi anche lui in modo cool anche se non può raggiungere esattamente il livello di Danny a cui risulta naturale. Credo sia un ruolo piuttosto divertente, dice. Come ci lavorerai su? - Forse anch'io sono un po' così - cerco di atteggiarmi da duro anche se non lo sono per niente. Ma, oddio, è un musical e questi personaggi sono dei veri archetipi e ti permettono di farlo emergere e metterlo in scena. Con Doody non c'è bisogno di ricorrere a Stanislavkji, dice Moe. - Puoi provare e renderlo divertente così da godertelo durante il musical ed è molto importante. Per non parlare dell'allenamento della voce, le prove di danza e di resistenza. Credo che sia così stancante recitare in un musical - ammette l'attore. - Sembra da pazzi cantare e ballare per così tanto tempo. In più devi ricordarti di recitare anche. Perciò prendo che andrò a correre un po' di più o correrò su e giù per le scale. Forse - aggiunge ridendo. Chissà se ci saranno delle "Summer Nights" per Moe in futuro. È "Hopelessly Devoted" alla recitazione e alla scuola. Questo mercoledì ha avuto il suo ultimo esame, matematica scritta e ha ancora un anno di liceo. Come riesci a gestire la carriera e la scuola? - È un po' tanto! Non sono quasi mai a casa perché sono sempre di corsa o su un taxi. Vado a scuola e lavoro ma sta andando bene, davvero. Il prossimo anno frequenterò tutte le materie più le lezioni pomeridiane di italiano, che tra l'altro mi spaventano, ma Carl Martin Eggesbø, che interpreta Eskild, ha vissuto in italia perciò mi farò aiutare da lui. Userò qualsiasi contatto italiano che ho per non fallire. Oltre a Grease ha molti altri possibili progetti di cui però non può ancora parlare. Sembrano un sacco di cose! - Non ho scelta! Devo prendere il mio diploma scolastico! E non ho avuto tempo per frequentare lezioni di lingue quest'anno, non ce l'ho fatta. Perciò ora devo farlo, dice. Hai pensato di prenderti una pausa? - No. Gli piace variare Il suo obiettivo è avere una carriera da attore - avere una formazione nella recitazione e nella scrittura di copioni. Come sceglierai i tuoi ruoli in futuro? - Scelgo ciò che penso sarà divertente da interpretare. Ed è anche bello spaziare tra cose sempre diverse. Voglio recitare in diversi generi ed interpretare diversi tipi di ruoli, dice Moe. Il suo collega di Skam ha recentemente firmato un accordo con la Panorama Agency che ha dichiarato che Holm non interpreterà più "personaggi omosessuali" per un po'. Morten Hegseth Riiben della VGTV ha iniziato una discussione sul fatto che l'omosessualità sia un ruolo o meno. Cosa pensi di questo dibattito? - Non considero l'omosessualità un tipo di ruolo. Spero che non intendessero che interpretare un omosessuale sia un ruolo perché spesso è del tutto irrilevante il fatto che il personaggio sia gay o meno. Dove ti vedi tra cinque anni? - È bello lavorare in Norvegia, credo che sia bello rimanere qui per il momento. Penso di essere un attore di 18 anni molto fortunato. Non molte persone lavorano in serie tv, film e teatro allo stesso tempo mentre cercano di finire la scuola. Sembra stancante. - No. La cosa più stancante è annoiarsi, per questo cerco di fare qualcosa tutto il tempo. Se non ho niente da fare allora sì che mi stanco! Il direttore Sterri: «È stato...WOW» - Non è male che il cast abbia già fatto grandi cose in televisione. Ma per noi spetta al tuo talento e Tarjei ha passato il test facendo scintille, sottolinea Tom Sterri (56). Lui dirige Grease così come ha fatto nel 1999 e nel 2008. Passerà l'estate cercando di aggiornare la versione del 2018. Come ha avuto la parte di Doody Tarjei? - Prima di tutto ha alle spalle un'audizione di tre anni durante le stagioni di SKAM. Perciò il fatto che sia un bravo attore lo sappiamo tutti molto molto bene. Ne abbiamo avuto la conferma quando ha fatto qualcosa di completamente diverso per la sua audizione. Ha colto il personaggio al primo colpo. E ci ha mostrato anche che può essere ironico, precisa Sterri, il quale ammette di essere un fan di Skam. È rimasto sorpreso dall'abilità di ballare e cantare di Moe. - Non ne avevamo idea. E poi si presenta e fa una canzone davvero intricata. Ha dato il massimo con un certo impatto e sentimento. Si capisce che ama cantare. Ed è stato semplicemente «Wow». Ha funzionato dannatamente bene, dice ildirettore che continua: - Ha partecipato a diverse audizioni di ballo e anche se non sapeva cosa stava facendo il primo giorno, si è buttato e si può dire che ha un senso del ritmo. È stato una continua sorpresa. Tarjei ha una presenza scenica fuori dal mondo. Quando è sul palco è l'unico che vorresti guardare, indipendentemente dal fatto che sia stato in tv o meno.
#tarjei sandvik moe#isak valtersen#skam#skam season 4#vg tv#vg rampelys#grease#grease norway#grease norge
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Vorrei chiederle una cosa. Un anno fa ero anoressica. Facevo danza classica e mangiavo poco. In un anno e mezzo le cose sono cambiate e ho iniziato a prendere montagne di farmaci e ho anche cambiato abitudini alimentari. Ho preso tantissimi chili. Non posso fare molto movimento per questioni di salute. Ho iniziato una dieta. in sti giorni sono ricaduta in depressione e ho ripreso qualche chilo. Ho smesso di andare dallo psicologo e ora ne sto cercando un altro. A scuola sto subendo bullismo-
credo che manchi un pezzo.
In ogni caso, questo è il tipico esempio di quel che si parlava prima: non sono io la persona giusta per gestire questi problemi, ma lo psicologo. Purtroppo in questo caso la dieta è solo un’altra manifestazione del disagio complessivo e io posso fare ben poco.
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5 anni dopo
premetto che non so se sarò esaustiva in questo testo, sicuramente una volta finito di scrivere mi verranno in mente altre mille cose ma fa niente. non so nemmeno a chi né perché io stia scrivendo questa cosa. credo che fingerò di scrivere alla Francesca sedicenne che schifava l’umanità e repostava su tumblr, che metteva collanine di merda e aveva gusti discutibili sia in musica che in vestiario. un po’ come se io fossi (il che in realtà è così) la versione più grande di me stessa che, direttamente dal futuro, venga a raccontare cosa succederà alla Francesca sedicenne nei prossimi 5 anni.
mi pare un bel gioco!
Cara Francesca sedicenne, un bel giorno ti taglierai i capelli ancora più corti di quanto li avevi tagliati il 31 dicembre in preda ad un attacco di ribellione nei confronti del sistema e ti dirò di più, farai anche la frangetta. sai cos’altro farai? ti metterai con il tuo migliore amico, ci farai sesso, starai con lui un annetto circa per poi venire tradita e lasciata. piangerai. romperai i coglioni a TUTTI. non capirai più niente. Ti diplomerai, già incredibile ma vero, perderai la testa per quella cazzo di maturità tra danza e studio non ci capirai più nulla e avrai molteplici crisi. uscirai dal liceo con un bell’89. ti porterai dietro dei bei ricordi delle superiori, nonostante il trash pazzesco, avrai delle brave amiche su cui contare per divertimento e consolazioni varie. tutta felice andrai in vacanza per la prima volta con le amiche e ti divertirai un sacco tra sbronze, after, acqua cristallina ed avventure varie. purtroppo non sai ancora gestire le avventure e ci rimani sotto per qualche tempo. poi arriva l’università. ti iscrivi a scienze dell’educazione nell’università degli studi di Bergamo. sei da sola, ma tanto anche le tue amiche lo sono poiché avete scelto facoltà diverse come le vostre personalità d’altronde. per la prima volta non ci metti più 5 minuti per raggiungere il tuo luogo di studio, bensì un’ora e mezza, ma non ti preoccupare non sarai sola. conoscerai una ragazza che ci metterà addirittura più tempo di te perché abita in alta valle. è una simpaticona e nel giro di poco farai amicizia. condividerete pareri, ansie pre-esame, amori andati male e pettegolezzi vari. capirai che l’università non è come la scuola e che dovrai fare una scelta, o meglio LA scelta; quella che andrà poi ad influenzare tutto il resto. capirai che da grande vorrai fare l’insegnante di ballo e comincerai a lavorare a scuola quindi studiando e lavorando non potrai avere una media alta come quella alle superiori. incolperai te stessa per un po’, ti sentirai stupida, ma poi pian piano capirai. prenderai la patente. già pazzesco. questa cosa ti cambierà la vita perché non solo potrai andare dove ti pare senza elemosinare dei maledetti passaggi, ma potrai andare ad insegnare in nuove scuole e comincerai pian piano ad affermarti come insegnante (facendo anche qualche soldo). conoscerai un ragazzo sul treno ed avrai una relazione con lui. ti mollerà per la ex. soffrirai. che stupida perdita di tempo, ti ha solo usata, prosciugata e voleva anche obbligarti a fare una cosa che non volevi fare. è necessario però che tu soffra per poi arrivare ad un momento di pace interiore. andrai in vacanza di nuovo con le tue amiche e sarà molto meglio della volta precedente. sai come ci si diverte. sai molte più cose di prima e passi la vacanza migliore, anzi l’estate migliore della tua vita. arriva un altro anno di università e anche qui sei pronta, sai gestirti, sai come funziona, riesci ad insegnare, studiare, allenarti, ballare ed uscire senza problemi. ormai sei un drago dell’organizzazione. arriva un compleanno di un’amica e un’altra relazione che possiamo definire la tua prima vera storia d’amore. fidati di lui ma ricordati chi sei. arriva una pandemia globale, non ridere è davvero così lo so che non ci credi e pensi che stia esagerando o che sia una metafora ma è esattamente così. credo che te lo racconterò un’altra volta. comunque adesso le restrizioni si sono allentate e si spera per il meglio, sinceramente credo proprio che arriverà un meglio e che sto andando davvero dalla parte giusta. fidati di me. o meglio, di te. fai esattamente il cazzo che vuoi, che ti fa stare bene. amati e ricordati che studiare è come andare in palestra e viceversa. sei il tuo corpo e la tua mente, lo so che ora ti sembra un discorso astruso e da rincoglionita ma capirai. adesso ho 21 anni.
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Strong Is The New Skinny.
da un indagine europea del quotidiano inglese “Telegraph”.
“… il numero di bodybuilders femminili è in aumento. Questa tendenza è in fortissima ascesa nelle palestre, dove “Strong is the new skinny” è un mantra sempre più popolare e di successo, ripetuto da un esercito crescente di donne che si pompano muscolose con il ferro.”
Le Donne con un Fisico Muscoloso ora sono più Attraenti delle Coetanee.
da un indagine del quotidiano inglese “Indipendent”
di Rachel Hosie – Friday 26 January 2018
Il magro non è più considerato la forma del corpo più attraente per le donne, secondo gli studi. Secondo una ricerca dell’Università del Missouri-Kansas City, gli ideali di bellezza stanno cambiando, con un’enfasi crescente che viene ora posta su corpi in forma, tonificati, muscolosi e sani. Il cambiamento negli atteggiamenti coincide con un numero crescente di donne che scoprono i benefici dell’allenamento con i pesi in palestra, L’autrice principale dello studio, Frances Bozsik, spiega che “magro e tonico” è ora il fisico che le donne aspirano a raggiungere.
Valutando le foto dei concorrenti che partecipano al concorso di bellezza Miss USA, le partecipanti allo studio (78 donne universitarie) hanno aiutato i ricercatori a stabilire che le vincitrici sono diventate sempre più muscolose negli ultimi anni.
“C’è uno spostamento nella figura femminile ideale verso una che ora include l’apparenza della forma fisica attraverso la muscolatura”, afferma Bozsik. Anche che tra le celebrità femminili, magrezza e muscolosità stanno diventando onnipresenti.
Il Dossier Americano del 2019 di Teen Bodybuilding Statistics.
di Lisa LaGrou September 6, 2019.
Da uno studio condotto da Teen Bodybuilding Statistics dimostra: le “immagini del corpo mostrate nei media popolari della cultura occidentale sono diventate sempre più grandi, magre e muscolose. Molte ragazze si sono rivolte a comportamenti di potenziamento muscolare per ottenere l’aspetto presentato dai media.
“l’ascesa del bodybuilding femminile, il culto dei muscoli è un must tra le teenagers, lo rivelano studi europei e americani.”
Le Curve mettono i Muscoli: Il Nuovo Culto della Ragazza di Successo.
“Accantonati i modelli di magrezza eccessiva, ora le donne e le ragazze puntano ai muscoli per aumentare il sex appeal. Il Body Building è la disciplina che spopola tra le giovanissime.”
Anche in Italia il fenomeno sta esplodendo tra le giovanissime. Zainetto minimalista in spalla jeans attillatissimi e muscoli scolpiti assumono naturalmente posture perfette e scultoree. Esibiscono in spiaggia fisici cesellati e scolpiti come opere d’arte. La moda teenager diventa minimalista evidenziando le curve scolpite e le posture perfette dei loro corpi perfetti.
Belle dentro e belle fuori. Equilibrate, solari dai volti sereni non sono vittime di mode maniacali ed estreme essendo fisicamente bellissime sanno di poter dare valore a qualsiasi abito e accessorio indossino. Qualsiasi stile vogliano sposare possiedono le “fisique du role” per indossare tutto con risultati eccezionali.
Spesso eccellono nello studio ed in qualsiasi disciplina sportiva, mostrando doti e capacità fisiche spinte da una fortissima autostima ed orgoglio verso se stesse, ragazze che spesso sono in grado di superare atleticamente i ragazzi.
Sui Social diventano delle vere regine di bellezza ammirate da maschi e femmine, ma non dedicano molto tempo sui social dove solitamente vengono sommerse da ondante di “like” ma preferiscono dedicarsi al corpo, alla salute, alla femminiltà e ad una mente sana.
Dalla Scuola alla Sala Pesi è il nuovo Must delle ragazze di successo.
Il tabù del magro è bello si stà sgretolando di fronte a questo nuovo culto, esse adorano i loro muscoli e non gli importa nulla dei pregiudizi.
Le braccia e le spalle muscolose diventano degli strumenti esclusivi di seduzione, addominali a tartaruga e le misure toraciche maggiorate diventano un simbolo di bellezza possente e di una postura scultorea. Si sentono orgogliose, soddisfatte e attraenti. Si piacciono e sanno di piacere. Esprimono con forza un aspetto vitale, positivo e sano. Hanno una cura della loro immagine estremamente femminile e si sentono valorizzate.
Nelle anonime folle umane delle città emergono come figure dominanti e attraenti e non passano mai inosservate qualsiasi abito indossino. Sicure di se stesse esibiscono con disinvoltura fisici scolpiti, muscolosi e perfetti.
Ottengono il massimo dei risultati nel vivere quotidiano, essendo uno sport individuale che parte da una competizione con se stesse i rendimenti sono sempre buoni se non addiritture ottimi, maggiore attenzione, memoria ed energie in tutto.
Il loro rapporto con il corpo è cambiato, i muscoli conferiscono un controllo totale che possono gestire centimetro per centimetro potenziando la sicurezza in se stesse e l’autostima. Le insicurezze spariscono come un brutto ricordo di un incubo soppiantato da un corpo da sogno.
Si sentono rispettate e non temono più di essere vittime di bullismo o abusi, essere molestate, sottomesse perchè deboli o schernite per i difetti fisici. Statisticamente molte di loro potenziano i risultati del Body Building con corsi di difesa personale. Padrone del proprio corpo e della loro forza fisica non temono nessuno.
L’Ultima Moda delle Donne? Farsi i Muscoli.
A cura di Alberta Mascherpa del 21/03/2018 di estratto dal sito delle mamme bimbisaniebelli.
���La donna oggi piace e si piace non solo magra ma anche tonica e muscolosa. E così dopo anni in cui il modello vincente era la donna grissino, ora l’ultima moda delle donne punta ai muscoli. Accantonati i modelli di magrezza eccessiva, ora le donne puntano ai muscoli per aumentare il sex appeal.”
Natalia Kutzenova la culturista che ha conquistato il mondo
Lo Sportello di Forum – Silvia la prorompente culturista romana costretta ad esibirsi sui tacchi tutto il giorno.
I Concorsi di Bellezza nel Mondo diventano sempre più Muscolari.
I dati degli ultimi 10 anni nelle varie regioni del mondo civilizzato dimostrano che i classici concorsi di bellezza in gran parte sono stati soppiantati da concorsi per ragazze con una tonicità muscolare. Solo negli Stati Uniti negli ultimi anni sono nate 600 competizioni di bodybuilding femminile (negli anni 90 erano poco più di una decina) e nel mondo sono migliaia ed in continua crescita. Considerando che la maggioranza delle bodybuilders non competono ma lo praticano come professioniste per se stesse in un rapporto europeo il rapporto è di circa 1 a 50. Per quanto riguarda le adolescenti il 48% desiderano un corpo più tonico e muscoloso, avere volumi e curve scolpite.
Bellissima super campionessa e super modella teenager Texana di Body Building.
Lo dice la Scienza.
Il Body Building è uno sport per Donne.
“Le nuove generazioni vogliono essere muscolose. Questa è la nuova tendenza in fatto di bellezza femminile.”
fonte assocarenews.
Studi scientifici hanno dimostrato che uomini e donne hanno una diversa proporzione di fibre muscolari, quindi il muscolo di un uomo è diverso dal muscolo di una donna, e di conseguenza anche l’allenamento deve essere differente per sfruttare al meglio le caratteristiche sesso-correlate. Nello specifico, il muscolo femminile contiene il 35% in più di fibre rosse di tipo I rispetto al muscolo maschile e, per contro, gli uomini presentano una percentuale maggiore di fibre bianche di tipo II.
Come si traduce in termini pratici per l’allenamento? I muscoli femminili vanno in contro ad affaticamento più lentamente rispetto ai muscoli maschili; inoltre, la donna presenta una resistenza più alta e un recupero muscolare più rapido. Gli uomini presentano una generazione della forza e un rilassamento muscolare più veloci. In termini pratici, significa che la donna risponde meglio a degli esercizi con un numero più alto di ripetizioni e un numero maggiore di esercizi ad ogni seduta di allenamento. Al contrario, l’uomo risponde meglio ad esercizi con un numero più basso di ripetizioni e un carico più importante.
Per quanto riguarda l’attività aerobica la donna risponde meglio a un tipo di attività continua e regolare, di intensità intermedia, rispetto a un tipo di allenamento ad alta intensità e a intervalli. Questa differenza tra fibre maschili e femminili ci suggerisce inoltre che la donna, avendo una concentrazione superiore di fibre rosse, è maggiormente predisposta ad utilizzare i lipidi, durante l’allenamento, come substrato energetico principale, al contrario degli uomini che utilizzano prevalentemente il glicogeno. Un allenamento continuo è più efficace nel bruciare il grasso sottocutaneo, localizzazione caratteristica della donna.
I Vantaggi dello Sviluppo Ipertrofico Muscolare nelle Donne.
Ossa e Osteoporosi: Il Bodybuilding rafforza il tessuto osseo conferendo maggiore densità ostacolando l’Osteoposi, creando una scheletro osseo più potente e resistente a fratture e stress meccanici estremi. Le Bodybuilders sono donne che anche dopo i 50 anni non soffrono di osteoporosi ma hanno ossa cosi dure da permettegli ancora allenamenti veramente estremi.
Prevenzione degli infortuni: l’allenamento con i pesi rinforza i muscoli e i tendini, e più forti sono, meno sono le possibilità di infortuni. Rafforzare i muscoli che circondano le articolazioni è uno dei modi migliori per prevenire e recuperare da un infortunio.
Grasso: l’aumento della massa magra demolisce il grasso corporeo aumentando il metabolismo innalzando il consumo costante di calorie anche a riposo, la massa muscolare cresce insieme al Testosterone endogeno e si mantiene bruciando grassi corporei anche dopo l’allenamento.
Postura: La corretta postura ed un’immagine femminile più attraente i muscoli tonici e ben sviluppati esaltano le curve femminili. Al contrario degli uomini le donne bodybuilders mantegno una straordinaria elasticità e flessibilità che le rende atlete straordinariamente complete. La donna puà unire il Bodybuilding anche ad attività come la danza, discipline acrobatiche e arti marziali aumentando i vantaggi.
Bodybuilding e Cosmesi. Questo tipo di alllenamento aumenta la produzione di Testosterone Endogeno a beneficio di pelle, capelli e unghie. Dona una pelle lucida e setosa eliminando le tipiche imperfezioni giovanili. Capelli più forti e radiosi, unghie molto più resistenti.
Cuore: al contrario degli esercizi aerobici che appaiono più “femminili” ma stresano maggioramente il cuore e perdite importanti di liquidi e sali minerali, l’esercizio aerobico e complementare ma non prioritario. Mentre nel Bodybuilding l’esercizio diventa Anaerobico con notevoli vantaggi: maggiore consume ed impiego degli zuccheri e grassi, utilizzo e non spreco dei sali minerali dovuti alla bassa sudorazione, meno affaticamento di organi come il cuore, reni ect
Si riduce il rischio di diabete: una malattia in tragico aumento nelle società industrializzate. L’allenamento con i pesi può migliorare il modo in cui lo zucchero viene metabolizzato, riducendo il rischio di diabete.
Resistenza: I muscoli femminili tollerano molto di più l’affaticamento e l’enduranze facendo delle donne delle atlete con un grado di resistenza eccezionali.
Potenza Esplosiva: sempre più spesso il body building diventa la base per aumentare forza e prestazioni in tutti gli sport femminili, soprattutto negli ambiti della difesa personale sempre più ragazze affiancano il potenziamento fisico dei pesi per ottenere una forza esplosiva di una massa muscolare poenziata.
Estetica e Plasticità: la qualità delle fibre muscolari rosse che sono specializzate nella reale crescita muscolare permettono il vero sviluppo muscolare estetico-plastico a vantaggio di un estetica completamente modellabile. Un privilegio questo che conferisce alle donne di scolpire e plasmare rivoluzioni fisico estetiche di notevole impatto.
Longevità: e oramai consuetudine vedere donne di 50 anni che praticano body building apparire come bellissime 30 enni. Questo sport mantiene alto il tasso di testoterone endogeno che con l’età tende a decadere mostando flaccidità dei tessuti e delle fibre.
Autostima: la padronanza di un corpo muscoloso e prestante conferisce una sicurezza psicologica ed una potente autostima, fascino e sex appeal.
Il Body Building Femminile il futuro dello sport mondiale.
Nello sport agonistico alle atlete non basta più essere solo delle campionesse nelle competizioni, ma vogliono essere campionesse anche nella bellezza e nel sex appeal.
Innumerevoli ricerche scientifiche sostengono che Il mondo dello sport femminile a livello planetario cambierà grazie a loro. In tutte le discipline sportive professionali ed olimpioniche le atlete assomigliano sempre di più a culturiste. Anche negli sport agonistici le donne curano la propria estetica con i muscoli diventando dei veri e propri riferimenti mondiali di bellezza, sensualità e forza. Olimpioniche ma esteticamente belle e perfette nelle simmetrie.
Il Body Building conferisce alle atlete prestazioni mai raggiunte prima, elevando il ruolo dello sport agonistico femminile a livelli spettacolari alla pari se non oltre quelli maschili.
Sarà un Rinascimento tutto femminile in ogni disciplina sportiva, non saranno più le sportive di serie B solo perchè la donna non può competere con gli uomini. Il body building femminile è già da un decennio un fenomeno mondiale in esplosione, dove in tutti i settori delle competizioni femminili sta diventando la base per il miglioramento delle prestazioni fisiche: dal nuoto al tennis, dalla danza, alla ginnastica alle olimpiadi la muscolarità delle atlete aumenta di continuo facendo cadere barriere secolari ed innalzando il livello di competizione e spettacolo straordinarie. Una rivoluzione questa che sta coinvoglendo anche il lavoro, la moda ed il costume in molte regioni del mondo.
Un modello questo che ispira le nuove generazioni che sanno di essere molto più muscolose del passato, geneticamente predisposte a sviluppare masse muscolari e prestazioni eccezionali senza dover ambire alla competizione. Le ragazze di oggi hanno le spalle larghe e fisici atletici ed al contrario del passato ne valorizzano la bellezza. Grandi società ed aziende internazionali di molti settori e non solo sportivi stanno già investendo su un futuro radioso per queste ragazze agoniste e non.
Virginia (Spagna) Cintura Nera di Karate e Body Builder
Alexandra Raisman e Simone Biles i Muscoli del Successo.
Campionesse e appassionate praticanti di Ginnastica Acrobatica e Danza preferiscono esibire fisici scolpiti di muscoli per raggiungere prestazioni ed un sex appeal superiori.
Tifani Wittman la Campionessa Culturista Ungherese di Sollevamento Pesi
Tifani Wittman campionessa di sollevamento pesi grazie al Body Building a soli 19 anni è considerata una delle atlete più famose, affascinanti e sexy in Europa nei suoi workouts esegue stacchi da terra da 230kg e oltre.
Lorena Manolica campionessa di Canoa Sprint allenando imuscoli con il body building.
Lorena Manolica mentre si allena con il Body Building.
Paige Selenski Hockey su Prato.
Esibiscono fisici muscolosi e scultorei dove estetica, bellezza e sex appeal dominano indiscussi in tutte le discipline sportive.
Supremazia Totale negli Sport di Combattimento grazie al Body Building.
Bella Backe 22 anni Culturista e Campionessa Svedese di Kick Boxe K1 2014, 2015 e 2016.
Jay Fuchs 50 anni Ju Jitzu, Muay Thai e Body Building. Modella e Campionessa non c’è limite alla sua potenza fisica, esibisce una supremazia fisica da super uomo.
Nelle competizione di velocità una pura Esplosione di Potenza.
Il Nuovo Look della Ragazza di Successo 2020. Strong Is The New Skinny. Strong Is The New Skinny. da un indagine europea del quotidiano inglese "Telegraph". "... il numero di bodybuilders femminili è in aumento.
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Pingu’s English e Tec insieme per il Summer Camp 2019
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Pingu’s English e Tec insieme per il Summer Camp 2019
Un nuovo modo di intendere le vacanze estive, dove sport e inglese vanno a braccetto e fanno fruttare appieno il talento di ogni bambino partecipante. E’ il Pingu’s English & Tec Summer Camp, organizzato dalla Polisportiva Sport Communication in collaborazione con la scuola d’inglese gestita da Federica Amici, che si terrà dal 17 giugno al 2 agosto presso la splendida struttura del Moretti Country House.
Il centro estivo sarà riservato ai bambini dai 4 ai 13 anni e prevederà molteplici attività legate allo sport e alla formazione linguistica. Un format innovativo che coniugherà divertimento, attività all’aperto e conoscenza della principale lingua estera utilizzata in tutto il mondo. Il programma sarà centrato principalmente sull’intera giornata, dalle 8.30 alle 17.30, pranzo compreso, ma saranno resi disponibili anche piani di sola mattinata e, assoluta novità, singoli giornalieri. Tante le attività previste dal lunedì al venerdì. Calcio, tennis, volley, calciotennis e giochi di gruppo. Laboratori, film e giochi in inglese comporranno la fascia mattutina dell’English Time, mentre la Ground Souls Dance Studio si occuperà delle varie discipline legate alla danza. Infine, assoluta primizia, il pomeriggio ludico a cura della Natural Toys e un servizio di aiuto compiti. Sede del camp, come detto, la efficiente struttura del Moretti Country House che mescola, in un tutt’uno di bellezza: armonia, tranquillità, spazi verdi e sicurezza, visti gli spazi recintati lontani dai parcheggi.
Previsti due open days per testare i servizi e conoscere lo staff che seguirà passo dopo passo la crescita dei ragazzi: sabato 18 e 25 maggio, infatti, sarà possibile partecipare a mezza giornata di prova gratuita, propedeutica poi all’eventuale partecipazione. Molto vantaggiose anche le quote di partecipazione: dai 150 euro a settimana per la giornata completa, fino agli 80 per la mezza giornata e 40 per l’ingresso giornaliero. Previste agevolazioni per i tesserati Boca Girl, figli degli iscritti ai campionati Tec e alla Pingu’s English.
“Abbiamo voluto offrire una soluzione innovativa e alternativa ai soliti camp estivi – afferma Emanuele Trementozzi, presidente della Polisportiva Sport Communication e titolare del marchio Tec – Abbiamo voluto coniugare sport, divertimento e cultura, partendo dall’importanza oramai fondamentale della lingua inglese. Quest’estate a vincere sarà il talento”. Per info e prenotazioni Pingu’s English Civitanova 0733/472468; 320/1742733.
Oltre alla presenza costante degli organizzatori Emanuele Trementozzi e Federica Amici, il Pingu’s English Summer Camp si avvarrà della collaborazione di istruttori qualificati e, soprattutto, abituati a gestire gruppi eterogenei di bambini. Centrale nell’attività sarà Joris Verrucci, diplomato Isef e già allenatore di Scuola Calcio, nonché maestro di tennis. “E una nuova iniziativa della nostra Polisportiva, sostenuta come sempre dal mondo Tec – afferma Verrucci – Sport e cultura si fondono in un’esperienza unica, che siamo convinti sia accolta con entusiasmo da tutti”
Per la danza preziosa collaborazione della maestra Gaia Torchia, mentre i pomeriggi ludici saranno gestiti da Mariana di Natural Toys. Durante il Summer Camp, inoltre, si alterneranno altri collaboratori che hanno sposato con entusiasmo il progetto Pingu’s English & Tec.
“La nostra proposta è alternativa – afferma Federica Amici – e, soprattutto, sa coniugare servizio e professionalità ad un costo accessibile a tutti”.
Resta aggiornato sulle mie attività
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Racconto numero uno
Titolo: Erano le due
Musica: Max Richter - On The Nature of Daylight
Valeria aveva corso tutta la mattinata e finalmente si sedette, tirando un sospiro di sollievo. Era in orario, fortunatamente.
Per essere in tribunale alle 14 di giovedì aveva dovuto chiedere un permesso, accordato settimane prima, ottenuto solo in cambio della sostituzione di un collega la mattina di venerdì, che sarebbe stato di riposo.
"Non possiamo lasciare un reparto scoperto, senza un'infermiera diventa difficile gestire tutto, cerchi di capire..."
"Ma ne ho bisogno, si tratta di una cosa importante, la prego"
"Dovrà accordarsi con qualche suo collega, mi dispiace. Se chiamo qualcuno da fuori devo pagarlo di più e in questo momento la struttura non può permetterselo".
Valeria aveva quindi contattato Luigi, l'unico con cui avesse avuto modo di chiacchierare durante l'orario di lavoro. Una donna con quel bel culo poteva chiedere qualsiasi cosa ad un uomo come lui, paladino del femminismo a parole, ma mastro fornaio di calde battute misogine al sapore amaro di molestia; Luigi acconsentì al cambio di turno ma il prezzo pattuito oltre alla rinuncia del riposo seguente, fu un invito a cena, che riuscì a strappare a Valeria quasi immediatamente, come se lei ne fosse felice. In realtà si vergognava molto di aver accettato quel compromesso, ma ne aveva bisogno.
Il mercoledì sera Valeria aveva cercato nell'armadio l'abbigliamento più consono, affondando le sue piccole mani in una montagna di vestiti stropicciati e logori, quelli che usava solitamente per andare a lavoro, in quanto al suo arrivo avrebbe indossato una divisa; c'erano dei pantaloni di colore blu scuro, stirati e piegati, sul fondo dell'armadio. Trovò anche una giacca di un blu più acceso che le sembrò perfetta. Il mattino seguente si era pentita dell'accostamento di tonalità, ma la sua preoccupazione aveva lasciato spazio ad una miriade di immagini sfocate del suo passato; il primo incontro con Daniele, il giorno del loro matrimonio, le litigate dopo la cerimonia perché la suocera aveva osato insultare il vestito di sua madre e lui non si era schierato, la piccola Rachele che correva sulla sabbia di una spiaggia ligure, il primo natale della bimba, il primo giorno di scuola, le sue prime scarpette da danza consunte e gettate via a malincuore, il giorno del suo saggio; ma anche la seconda gravidanza, la paura di perdere Andrea, le settimane passate a guardarlo dal vetro del reparto di terapia intensiva, la sua ripresa quasi miracolosa, il grembiulino azzurro costantemente sporco di terra, le litigate tra fratelli per il telecomando, il desiderio che i bambini stessero zitti e la lasciassero riposare alla fine dei turni massacranti, la stanchezza costante, la mancanza di comunicazione con suo marito, che si era presto trasformata in assenza di desiderio sessuale. Si era voltata ad osservare il letto, stropicciato solo dal suo lato; quello di Daniele era ormai intonso da mesi, ma lei continuava a dormire a sinistra, nella speranza che lui tornasse, che prendesse posto in quello che era stato il loro talamo nuziale e che ora sembrava un freddo materasso in una casa disabitata. Valeria sapeva benissimo che non sarebbe successo, non sarebbe tornato, era stata lei a cacciarlo di casa. "Sarò cornuta, ma almeno non sono fessa" si era giustificata per mesi con amici, parenti, persino con sé stessa allo specchio. Si sarebbero divisi tutto, lei non voleva più vederlo, non poteva sopportare di dividere la casa e le sue abitudini con un uomo che non era stato capace di starle vicino nei momenti difficili e che aveva cercato conforto in un'altra donna. Non le interessava la macchina, non voleva portargli via la casa, non puntava nemmeno a metà del suo patrimonio, il suo unico problema era: che ne sarà dei bambini?
Non voleva lasciarli crescere a Daniele, nonostante si fosse sempre dimostrato un buon padre per loro; temeva, forse irrazionalmente, che lui trasmettesse loro il concetto sbagliato di fuga dai problemi, di abbandono, di tradimento, come se l'affidamento esclusivo al padre potesse essere per loro l'ingresso in una spirale infinita di giustificazionismo, al di sopra di ogni morale. Non poteva permetterlo. Quel pomeriggio avrebbe combattuto per i suoi figli, per il loro bene e per il suo stesso orgoglio.
Aveva preso i vestiti puliti e li aveva sistemati in macchina, prima di dirigersi a lavoro. Il turno, nonostante la brevità, le sembrò infinito. All'una scappò velocemente e corse a timbrare il cartellino per l'uscita; incrociò lo sguardo di Luigi alla macchinetta del caffè, che la scrutò come se fosse un premio in palio che era convinto di poter assolutamente vincere e sfoggiare sulla parete del salotto. Valeria si sentì a disagio, ma non potè fare altro che salutarlo e ringraziarlo; d'altro canto era andato a lavoro solo per sostituire lei. Corse alla sua auto e la mise in moto, sentendo le gambe tremare. I bambini erano da settimane dai nonni paterni, i più vicini, Valeria li avrebbe finalmente rivisti e sperava di portarli a casa con lei il pomeriggio stesso; Daniele aveva approfittato dell'ospitalità dei suoi genitori per stare con i figli, nonostante lui e Valeria si fossero accordati per lasciarli all'infuori della faccenda. I bambini non sarebbero stati presenti alla prima sentenza del tribunale, li avrebbero convocati solo in caso di necessità.
Il traffico intasava la città, ma Valeria aveva fatto il possibile per arrivare in tempo; parcheggiata l'auto ad una decina di isolati, si era fatta di corsa la strada verso il tribunale per non tardare.
Arrivò trafelata, il suo avvocato era lì ad aspettarla. Erano le 13.50, il giudice sarebbe arrivato a minuti. L'avvocato di Daniele era seduto dal lato opposto della stanza, esaminava delle cartelle e guardava impaziente l'orologio; ad un certo punto si alzò e chiese di poter fare una telefonata fuori dall'aula. C'erano alcuni studenti di giurisprudenza che presumibilmente facevano il tirocinio e stavano tirando fuori chi il computer e chi il taccuino per prendere appunti. Di Daniele neanche una traccia.
Lo attesero per minuti che a Valeria sembravano ore, ma invano: non si sarebbe presentato. In quel momento Daniele era su un’automobile con Rachele ed Andrea. "Andremo un po’ a Genova” aveva detto a sua madre pochi giorni prima, “li porto dai genitori di Valeria”. I bambini avevano lavato i denti e preparato la valigia, sapendo che avrebbero finalmente mangiato le torte di nonna Linuccia. “Andiamo in vacanza dai nonni” disse loro “ma non ditelo a mamma che poi si spaventa come quando siamo in macchina d’estate”. Non poteva sopportare l’idea che li avrebbe persi dopo la sentenza; era sicuro che la giustizia non l’avrebbe aiutato per nulla, che i suoi figli sarebbero stati assegnati alla sua ex e che li avrebbe persi. Non poteva sopportarlo assolutamente, non voleva essere visto per sempre come il cattivo della storia. "Voglio che si ricordino di me come uno che li ha portati per l’ultima volta in vacanza" si era giustificato davanti alle insicurezze di sua madre per giorni “sarò a Torino per la sentenza, li porto giù oggi e il prima possibile rientro per la sentenza di giovedì”.
"Mi raccomando” gli aveva detto lei “se non ti presenti non li vedi mai più”
“Come se invece avessi speranza...Valeria me li toglie, ne sono sicuro”
“Non puoi saperlo, non fare pazzie e non partire prevenuto. Vai e senti cosa deve dirti il tuo avvocato”
Daniele l’aveva rassicurata che si sarebbe presentato, ma non era nei suoi piani. Quando quel giovedì mattina la madre lo aveva chiamato per avere notizie dei bambini, lui l'aveva rassicurata di averli lasciati a Genova dai suoceri e di aver spiegato loro tutta la situazione; raccontò di essersi preso degli insulti dal suocero, di aver persino litigato con una cognata impicciona, di aver cercato un hotel per i due giorni in cui era stato lì, di essersi goduto delle passeggiate coi bambini, che in un certo senso ringraziava la sua azienda e le ferie forzate. Si lamentò del mare troppo sporco e dell’inquinamento, della puzza di pesce e delle pasticcerie troppo care per fare colazione sul lungomare. Parlò per interi minuti del più e del meno, finché non disse ai suoi genitori di doversi mettere nuovamente in viaggio per tornare su a Torino “sono in autogrill, ma devo ripartire”. Erano le 12.30.
In realtà Daniele non era sull’autostrada per Torino e non era mai andato a Genova; era in una stazione di servizio sull’autostrada francese e stava portando i suoi figli via con sè. Rachele dormiva profondamente, Andrea batteva le mani a ritmo di una canzone allegra che il papà aveva messo in auto. “Quanto manca?” aveva chiesto in continuazione, “Pochi minuti” aveva risposto Daniele altrettante volte durante la mattinata. Non aveva intenzione di rivelare a nessuno dove sarebbe andato; avrebbe fatto perdere le sue tracce e quelle dei suoi figli, in un gesto di follia che gli sembrava la soluzione più logica. Erano le due di un giovedì pomeriggio quando Valeria, seduta nell’aula di un tribunale, si ritrovò a sudare freddo, in attesa di ottenere l’affidamento di due bambini che non avrebbe più visto. Ed erano le due di un giovedì pomeriggio anche quando Daniele decise di portarli con sé per sempre, in un posto che ancora non aveva deciso.
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ANCONA – Successo per la seconda edizione de “Il Gran ballo del Tricolore”, iniziativa organizzata in collaborazione dall’Assessorato alle Politiche Educative e dall’Assessorato alla Partecipazione Democratica, svoltosi ieri al Salone delle Feste del Teatro delle Muse.
Il ballo, che quest’anno ha visto la partecipazione dei ragazzi delle scuole secondarie di primo grado Pinocchio e Pascoli, è stato presentato dall’Associazione Danze Ottocentesche come lieto finale di un percorso di danza effettuato dai ragazzi a scuola grazie all’adesione dei loro Dirigenti Scolastici e docenti.
Durante l’iniziativa, il Salone delle Feste del Teatro delle Muse ha ospitato anche una mostra sulla bandiera italiana, cornice più che appropriata per l’evento.
Secondo gli organizzatori l’esperienza già fatta lo scorso anno ha permesso di gestire al meglio l’evento, che si è concluso con un ballo a cui i ragazzi hanno invitato genitori, Dirigenti e docenti presenti in sala.
“Questo appuntamento – ha sottolineato l’assessore alle Politiche Educative, Tiziana Borini – ha rappresentato un modo piacevole per studiare la nostra storia (ieri anniversario unità d’Italia) e un’occasione per sperimentare il rispetto reciproco tra maschi e femmine attraverso il rispetto delle regole della danza”.
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Pensieri
È andata anche questa. Questa giornata forse che ha determinato la fine di qualcosa. Avevo riposto in quella scuola i miei sogni e come te, anche io, gli ultimi passi li ho lasciati su quel palco, nel nostro luglio.
Vedere la tua seconda mamma in totali lacrime e dispiacere è una delle cose più brutte. È finita la carriera artistica di un talento tanto, troppo forte e alternativo che però non aveva forza in questo paese. Tutti sappiamo la bravura di questa persona, si vede dalle persone che ha cresciuto e che sono arrivate oltre la cima. Lei teneva tanto a quel lavoro, ci metteva tutta la sua passione, tutto il suo sapere, il suo essere grande nonostante le cose non sono mai andate bene del tutto. Una persona con un lato morale che superava tutto. Una persona che ti lascia quel suo voler conoscere e sapere e di conseguenza proteggere la tua persona.
Una persona. Non solo un’insegnante o una mamma. Una persona che lascia quel suo alle persone. La stessa che ci guardava dicendo “vi prego fatemi fare il saggio”, la stessa che quel giorno mentre eravamo in moto ci indicò con tutta la mano, la lascio cadere sullo sterzo ridendo, la persona che ci chiama “Romeo e Giulietta”, la stessa che ci spinge a resistere e lottare e aspettare, la stessa che ha voluto seguire il suo cuore e noi nonostante tutto, la stessa che ci ha sempre detto “si vede che siete innamorate”, la stessa che ci ha fatte crescere nella danza. Io in te ho visto delle potenzialità crescere ed espandersi, ho visto in te, da subito quell’emozione e quella luce che è diventata sempre più forte e che tutti han notato, qualcosa che nessuno ha e che invece tu riesci al meglio a gestire, ho visto in te pulizia di movimento e realtà, verità e purezza dei tuoi passi e sentimenti annessi.
Io a quella scuola però devo tutto. Mi ha fatto conoscere l’amore della mia vita, che sei tu. La persona della mia vita, la mia persona. La mia vita. Il mio tutto ed in particolare la mia danza. Chi? Proprio tu. Ti ho dedicato ogni singolo passo fatto da inizio scorso anno ad oggi. Tutto è sempre stato perfetto, e scriverò esattamente cosa vali per me. Ha regalato sogni, realtà, bellezza. Ha dato qualcosa che nessuno può minimamente immaginare. Una persona bravissima che ha preferito chiudere la sua attività per noi. Una seconda mamma.
E tu resti sempre la persona della mia vita, ora e sempre vita mia.
Sei tu.
Ti amo amore mio
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A Pontelagoscuro si è conclusa la prima edizione del nuovo corso di Totem Art Festival, contesto virtuoso in cui il teatro si fa «strumento di evoluzione sia per lo spettatore che per l’attore».
Se la questione delle barriere economiche (American First di Trump) e patriottiche (l’Ungheria di Orban) è ormai tornata a essere assoluta protagonista nel dibattito pubblico e politico internazionale, il rapporto dell’arte con il territorio promosso da Teatro Nucleo suggerisce una possibile prospettiva ostinata e contraria e, con il Totem Art Festival, prova a sublimare nell’esperienza estetica un mondo senza barriere. Un mondo nel quale il teatro rappresenta un autentico linguaggio universale e, ribaltato il pessimismo pirandelliano, chiunque ha uguali diritti di cittadinanza e nessuno è clandestino.
Dopo cinque edizioni sostanzialmente riservate alle location del Teatro Julio Cortázar e del Parco Solomoni, il Totem si apre, infatti, alla contaminazione di ambienti di vita quotidiana per agirvi direttamente dall’interno, dalla Piazza Buozzi al cortile del Centro Civico, dalla casa priva di Carla (per sole donne) alle��scuole Carmine della Sala (primaria) e Braghini Rossetti (dell’infanzia).
L’orizzonte dell’esperienza artistica e antropologica dei due giorni cui abbiamo assistito è quello emotivo e poetico di un’arte che prova a organizzare il vuoto (di risorse, di senso comunitario, di visione politica), che evita – per esempio – di indagarsi quale manifestazione sintomatica dell’estro fantasmatico di un artista e, così facendo, cerca di sfuggire a ogni compromesso riduzionista dell’atto spettacolare a oggetto di consumo per, quindi, riaffermare il perturbante legame che intreccia etica ed estetica – dimostrato da diversi progetti pedagogici, d’intrattenimento e di formazione e dall’aver eretto il contesto en plein air (tale può essere considerato anche lo spazio aperto del Teatro Cortázar) a luogo prioritario nel quale attuare il proprio desiderio di autenticità condivisa con il pubblico.
Non è più la tensione all’avanguardia o un anelito rivoluzionario a muovere la direttrice artistica Natasha Czertok, la cui intenzione appare muoversi in uno splendido ossimoro, la provocazione degli interessi pubblici nel privato. La Czertok, infatti, rivendica con orgogliosa lucidità le proprie radici nel Terzo Teatro, di chi «vive ai margini, spesso fuori o alla periferia dei centri e delle capitali della cultura» (Manifesto del Terzo Teatro, Eugenio Barba) e, allo stesso tempo, si pone in curiosa attesa e ascolto di ogni possibile germe di tensione e rinnovamento, di ricerca di un’arte performativa concepita quale momento di incontro con una precisa comunità storico-sociale, quella di Pontelagoscuro, scampolo di confine tra Emilia e Veneto, terra non lontana dalla Lombardia, nonché ambiente affine – almeno idealmente dopo le migrazioni degli anni ’50 – alle Marche, dunque stabile perché radicata, ma anche hic et nunc perché di passaggio e attraversamento.
Tre giorni di eventi, tra laboratori, performance urbane, spettacoli di circo, danza e teatro. E poi, una mostra fotografica (Oggi so di Francesca Marra), «giochi antichi al giardino della scuola dell’infanzia Braghini Rossetti», un mercatino in piazza, un «progetto di poster art ispirato agli spettacoli dell’edizione 2018». Se, di certo, non bastano i numeri a sintetizzare la portata dell’ambizioso tentativo operato da Teatro Nucleo di «attivare» una trasformazione del e nel borgo di Pontelagoscuro, altrettanto sicuramente (i numeri) rendono l’idea dello sforzo messo in atto dalla «compagnia di origine argentina che da più di 40 anni opera sul territorio estense» (fondata nel 1974 a Buenos Aires da Horacio Czertok e Cora Herrendorf, nel 1978 venne trasferita a Ferrara in seguito alla repressione di Videla) e della sua strenua volontà di crescita in stretta sinergia con le realtà associative locali (Comitato Vivere Insieme, Pro Loco, Biblioteca Bassani, Istituto Comprensivo Cosmè Tura, Cooperativa Il Germoglio, Associazione Un bel dì).
Sin con Salvatore Sciancalepore e Rocco Suma, nostro spettacolo di esordio al Totem Art, rappresenta splendidamente la portata narrativa del tango. Accompagnati da musiche più o meno celebri del genere (Por una cabeza di Carlos Gardel e Alfredo Le Pera, Tango to Evora di Loreena McKennitt, Misterienzo di Electrocutango), i due interpreti maschili cui Mario Coccetti affida la coreografia riescono a dissimulare con realismo la complessa verità di una relazione che, nata infuocata, va – tra passione e delusione, tra amore e freddezza – lentamente spegnendosi (nonostante alcuni passaggi risultino didascalici, sono opportunamente compensati da sfumature più ironiche).
È seguito, al cortile del Centro Civico, Shame in Italy, diritti? No, grazie, performance di Simona Argentieri ispirata «agli scandali nei settori tessile e calzaturiero che in Asia, Est Europa e nelle nostre regioni da nord a sud coinvolgono milioni di lavoratori, a cui sono negate dignità professionale e condizioni minime di sicurezza». Vestiti ammassati come rifiuti «da idolatrare a totem simbolico» e semplici movimenti coreografici se ne restituiscono l’idea di fondo, ossia quella del rischio, della standardizzazione, della miseria cui intere generazioni (sia di lavoratori, sia di cittadini) sono state consegnate da un’ansia di consumo tanto propria, quanto indotta, allo stesso solo in nuce lasciano apparire i contorni di una possibile soluzione (il riciclo differenziato).
Chiude questa prima giornata, all’interno dello stupefacente Teatro Cortázar, lo spettacolo Digito ergo sum della compagnia Gandomi-Lorenzetti, «atto unico tragicomico, nato dalla necessità di sensibilizzare il pubblico al tema dell’identità e delle dinamiche relazionali nell’epoca digitale», realizzato grazie al Premio Giovani Talenti Creativi 2016 del Comune di San Lazzaro (BO).
Scelto «grazie all’intenso lavoro della giuria composta da Teatro Nucleo, Manuela Rossetti (regista e storica del teatro), dal collettivo Altre Velocità di Bologna e dalla Giuria dei ragazzi composta da due classi delle scuole medie dell’Istituto Comprensivo Comsè Tura» (Selezione call Totem Arti Festival), lo spettacolo soffre tremendamente un’interpretazione sembrata, in realtà, arrangiata e un testo troppo piegato sul facile sarcasmo nei confronti di un fenomeno, la rivoluzione digitale, nei confronti del quale sarebbe opportuna ben altra analisi per offrirsi credibile.
La nostra ultima giornata ha visto in scena un ensemble misto di «professionisti di teatro, educatori esperti in ambito teatrale e persone con disabilità congenita fisica e cognitiva» con Il corpo traduce. Lodevole per la caratura disciplinante di sensibilità complesse da strutturare all’interno di una coreografia rigorosa come quella realizzata dal Gruppo Teatro Danza Fragile, siamo rimasti increduli dall’aver assistito a un allestimento declinato sull’occultamento della sensibilità dietro l’apparente normalità scenica in cui lo spettacolo si disvela. Una scomparsa che, se dal un lato depriva ingenuamente l’arte della propria connotazione espressiva, dall’altro tradisce l’assunzione di un anacronistico e pericoloso paradigma di integrazione e non di inclusione. Ossia di un’ottica normativa eterodiretta e, di conseguenza, incapace di sostenere l’idea che con la e nella disabilità possano affermarsi creativamente le differenze delle singole individualità, modalità esistenziali irriducibili a ogni astratto modello di appartenenza a categorie di abilità o disabilità. Il corpo traduce contraddice non solo le proprie nobili intenzioni nel fiume di parole, video e didascalie in cui si presenta, ma anche negando la possibilità che ogni persona possa contribuire a valorizzare e valorizzarsi attraverso le relazioni artistiche, sociali e di tutti i giorni e, quindi, di essere portatrice di una propria connaturata e originale dignità.
A far calare il sipario su questa sesta edizione del Totem Art Festival, Dialoghi con Trilussa di Teatro Potlach, sontuosa prova d’attrice di una Daniela Regnoli in stato di grazia nel gestire il corpo, la voce e lo spazio. Spettacolo��in romanesco, Dialoghi con Trilussa ha convinto, in modo particolare, per la capacità di utilizzare la poesia tragicomica, satirica e dissacrante del maestro Trilussa per sbeffeggiare i potenti di un tempo (in taluni aspetti non così tanto diversi da quelli di oggi), oscillando tra ironia e malinconia, tra amore e tristezza con splendido equilibrio e ritmo sostenuto.
Provando a fare un bilancio dell’esperienza, rispetto all’imponenza delle premesse, non ogni singolo evento (almeno delle giornate di sabato e domenica) ha suonato all’unisono con la condivisibile impostazione di «individuare lavori che […] aiutassero a porre domande sul tema delle relazioni e ad approfondire la nostra indagine in tal senso».
Soprattutto il processo di «coinvolgimento del territorio […] attraverso la selezione degli artisti […] tramite la call Totem Arti Festival 2018» sembra ancora da affinare. Tuttavia l’impressione è che il complessivo progetto di «rigenerazione urbana, dell’apertura alla bellezza, del diritto/dovere alla cultura, della articolazione di una proposta culturale partecipata, in un’ottica di maggior coinvolgimento degli abitanti del territorio non solo per quanto concerne la fruizione culturale, ma anche in termini di audience engagement» non risulti inficiato dall’uscita dalle confortevoli braccia delle location abituali; e che tanto meno lo sia la sua audace proposta di «una partecipazione pratica della comunità alla progettazione e realizzazione di eventi/momenti socio-culturali capaci di significare, modificare e, talvolta, migliorare il contesto urbano in cui si agisce». Nella virtuosa convinzione che un’arte scevra delle proprie stesse sovrastrutture e grotowskianamente povera sia effettivamente in grado di provocare positivamente il rapporto dei cittadini col proprio ecosistema.
Dialoghi con Trilussa. Foto Di Giulia Paratelli
Il corpo traduce. Foto Di Daniele Mantovani
Gli eventi sono andati in scena all’interno di Totem Art Festival location varie, Pontelagoscuro 19, 24-25-26-27 maggio
Tutti i giorni INTERVENTI CREATIVI a cura di Silvia Meneghini e della classe I F della scuola media Ferruccio Mazza di Barco
dalle ore 19 alle ore 23 Teatro Julio Cortázar OGGI SO mostra fotografica di Francesca Marra
sabato 26 maggio IL BAULE IN PIAZZA Mercatino in collaborazione con la Proloco
ore 18:00 Giardino della Scuola Braghini Rossetti SIN Teatro fisico e danza contemporanea coreografia Mario Coccetti con Salvatore Sciancalepore e Rocco Suma produzione Associazione Culturale Cinqueminuti con il sostegno di De Micheli Festival e Teatro Due Mondi Compagnia Progetto S / CINQUEMINUTI – Reggio Emilia Selezione call Totem Arti Festival
ore 20:00 Cortile Centro Civico Pontelagoscuro SHAME IN ITALY, DIRITTI? NO, GRAZIE performance danza urbana di Simona Argentieri produzione Babel Crew
ore 21:30 Teatro Cortazar DIGITO ERGO SUM di e con Ulduz Ashraf Gandomi e Cecilia Lorenzetti voce Fabrizio Carbone regia Alessandra Tomassini aiuto regia Fabrizio Carbone Marta Sappa adattamento drammaturgico Camilla Mattiuzzo movimenti di scena Daniela Mariani sound designer Marianna Murgia lighting designer e locandina Daniela Gullo costumi Jone Filippi Elena Sueri video proiezioni Aras Ashraf Gandomi tecnico audio Fabio Vassallo progetto realizzato grazie al Premio Giovani Talenti Creativi 2016 del Comune di San Lazzaro (BO) Selezione call Totem Arti Festival
domenica 27 maggio IL BAULE IN PIAZZA Mercatino in collaborazione con la Proloco
ore 15:00 Wunderkammer BICICLETTATA COLLETTIVA in collaborazione con Fiab e con animazioni a cura di Andrea Zerbin
ore 17:00 Teatro Cortázar IL CORPO TRADUCE regia Cinzia Cervi aiuto regia Elena Bonfa’, Beatrice Ferrari, Adele Gazzotti con Chiara Atti, Giulia Barban, Francesco Chierici, Marco Chierici, Matteo Fusi, Massimo Peroli, Taryn Soriani e con Cinzia Cervi, Beatrice Ferrari, Adele Gazzotti, Chiara Scaglianti voce Sergio Fortini video Beatrice Ferrari testi di Fragile Teatro Danza
ore 21:30 Teatro Cortázar DIALOGHI CON TRILUSSA di Teatro Potlach con Daniela Regnoli regia Pino Di Buduo
Estetica dell’apertura / Totem Art Festival A Pontelagoscuro si è conclusa la prima edizione del nuovo corso di Totem Art Festival, contesto virtuoso in cui il teatro si fa «strumento di evoluzione sia per lo spettatore che per l’attore».
#Adele Gazzotti#Alessandra Tomassini#Associazione Culturale Cinqueminuti#Beatrice Ferrari#Cecilia Lorenzetti#Chiara Atti#Chiara Scaglianti#Cinzia Cervi#Cora Herrendorf#Daniela Regnoli#Elena Bonfa&039;#Fragile Teatro Danza#Francesca Marra#Francesco Chierici#Giulia Barban#Horacio Czertok#Julio Cortázar#Marco Chierici#Mario Coccetti#Massimo Peroli#Matteo Fusi#Natasha Czertok#Pino Di Buduo#Premio Giovani Talenti Creativi#Recensione DIALOGHI CON TRILUSSA#Recensione IL CORPO TRADUCE#Recensione SHAME IN ITALY#Recensione SIN#Rocco Suma#Salvatore Sciancalepore
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Ascoltiamo i nostri giovani – Intervista a Caitanya Cintamani dasi
Il gruppo di Mayapur Youth Entertainment Seva
Anche se il seguente non è un nuovo articolo e Caitanya Cintamani (che è un’insegnante di Music Methodology e Vaisnava Acarya Legacy e Bhajan presso la Kirtan Academy di Mayapur e una kirtaniya molto apprezzata) è tornata alla sua casa a Leicester, nel Regno Unito, dove lei e sua madre servono entrambi come pujari nel tempio ISKCON, questa intervista che ha dato nel maggio 2013 a iskcondesiretree.com è ancora molto interessante e attuale per avere un’idea di cosa voglia dire crescere e vivere in una famiglia vaisnava e in una comunità dell’ISKCON, e quali sono alcune delle aspettative e proposte che i giovani vorrebbero esprimere ai loro genitori, ai devoti più anziani e ai leader dell’ISKCON.
Uno dei nostri obiettivi è promuovere delle attività per le nuove generazione dell’ISKCON. Pertanto, siamo felici di condividere con voi un’intervista che abbiamo avuto con Caitanya Cintamani devi dasi, coordinatore di Mayapur-Youth Entertainment Seva.
Come ti senti in quanto ragazza giovane nell’ISKCON?
Caitanya Cintamani dd: Mi sento molto fortunata per essere nata nell’ISKCON e cresciuta in un’atmosfera cosciente di Krishna. Ringrazio spesso Srila Prabhupada per avermi dato la possibilità di far parte di questo movimento da una “fonte interna” e per il fatto che sono stata sotto la sua protezione per tutta la vita. Non saprei veramente dove sarei altrimenti.
Secondo te cosa potrebbe imparare la ISKCON da altre organizzazioni per coinvolgere maggiormente i giovani?
Caitanya Cintamani dd: Per i giovani, l’istruzione è molto, molto importante. Quando ero più giovane, per un breve periodo io e mia sorella abbiamo frequentato una scuola cattolica. Così, non solo abbiamo appreso i valori del cristianesimo, ma abbiamo anche imparato a conoscere le altre principali religioni del mondo, e siamo riusciti a rimanere al passo con i nostri studi accademici. L’ambiente era molto professionale. Ma negli anni successivi, quando ho frequentato la Gurukula, ho sperimentato due estremi opposti. In una Gurukula, potresti sperimentare un’atmosfera di apprendimento totalmente spirituale, e in un altra potresti sperimentare un ambiente molto accademico. Non c’è molto equilibrio. Anche se capisco che siamo ancora in fase di perfezionamento, il sistema educativo nell’ISKCON necessita di molti miglioramenti per poter trovare un equilibrio tra l’educazione spirituale di cui abbiamo bisogno, e l’apprendimento accademico che ci serve per sopravvivere nel mondo materiale . L’ISKCON deve ancora creare un sistema educativo standardizzato a livello mondiale che copra entrambe queste esigenze in modo elastico e professionale, con insegnanti qualificati ed equilibrati, che siano spiritualmente e psicologicamente motivati.
Quali sfide affronta un giovane dell’ISKCON nella società esterna?
Caitanya Cintamani dd: Penso che i tempi stiano cambiando per l’ISKCON. Le persone accettano molto di più cose nuove o alternative rispetto a quello che consideravano prima “normale”. Da bambina, mentre crescevo e andavo a scuola, ho trovato molto difficile avere delle relazioni con i bambini non devoti e, a loro volta, essi hanno trovato difficoltà ad avere una relazione con me, e a volte ho dovuto confrontarmi con ostilità o bullismo. Ma ora trovo che i bambini, gli adulti, e gli anziani, sono molto curiosi di conoscere il nostro stile di vita, vogliono sapere perché facciamo quello che facciamo. Direi che ci può aiutare l’essere aperti e rispondere alle domande con pazienza, piuttosto che cercare di nasconderci. Quando le persone scoprono che stai nascondendo le tue convinzioni, lo percepiscono come qualcosa di cui noi ci vergogniamo.
Dall’età di 11 anni ho vissuto a Mayapur, quindi non sento molto le differenze tra ciò che è laico e ciò che è spirituale. È una benedizione essere in grado di praticare apertamente la coscienza di Krishna con devoti che la pensano allo stesso modo, ma è una terribile esperienza se non puoi farlo. Ogni volta che esco da un ambiente devozionale mi sento molto a disagio!
Spesso senti questa espressione “porta il Santo Dham nel tuo cuore” così ovunque tu vada dovrebbe diventare Vrndavana o Mayapur Dham. È una lezione che impari veramente solo nella separazione dalla compagnia dei devoti, ma a volte, quando percepisci questo, non c’è un mondo materiale, ogni luogo è spirituale. Allora le differenze diventano decisamente più gestibili.
Pensi che i giovani vengano ascoltati quando ci sono situazioni che devono essere comprese e affrontate, hai qualche suggerimento?
Caitanya Cintamani dasi
Caitanya Cintamani dd: Ho solo un suggerimento: dobbiamo far crescere i giovani. Ho scoperto che nelle comunità di devoti, poiché tutti ti conoscono da quando eri un bambino, non riescono a vederti in modo diverso. Esitano a permettere ai giovani di gestire le cose perché vedono ancora i loro piccoli bambini vaisnava! Ma facendo così, perdono davvero una grande risorsa; una nuova e giovane prospettiva per vivere e diffondere la coscienza di Krishna. Tutto si riduce alla legge di aspettativa: i devoti che ora sono anziani, all’età a 17, 18 anni aprivano dei templi… Guardate il vostro bambino di 17 anni – pensate che potrebbero andare nel bel mezzo del nulla e gestire un tempio? No? Bene, la ragione per la quale questo non succede è perché non ve l’aspettate assolutamente! Vi potrebbe sorprendere il fatto di quanti ragazzi possano assorbire e capire le cose se li lasciassimo fare. Non possiamo rendere incapaci i giovani aspettandoci da loro solo che finiscano la scuola, imparino la mrdanga e vadano regolarmente al tempio. Pensa a qualcuno che conosci e che è nel movimento da 20 anni e non è mai stato iniziato. Pensi che sia strano? Eppure tuo figlio/figlia, è nato in questo movimento, ora è cresciuto, ha una famiglia e non ha ancora aderito formalmente alla missione di Prabhupada né segue un guru? Come mai nei confronti dei giovani non abbiamo le aspettative che abbiamo da devoti che hanno aderito all’ISKCON più tardi nella vita? Non siamo così diversi da loro. Ad un certo punto tutti dobbiamo decidere di volerci unire alla Missione del Sankirtana di Sri Caitanya. Smettetela di farci le coccole! Penso che questo sarà di grande aiuto.
Qual è il tuo coinvolgimento come giovane nel programma di predica dell’ISKCON?
Caitanya Cintamani dd: Coordino il nuovo Mayapur Youth Entertainment Seva (M-YES!). Ci impegniamo a coinvolgere i giovani di Mayapur intrattenendo la comunità con vari spettacoli nell’Auditorium del Samadhi, insegniamo arti come la recitazione, la danza, la musica, la pittura, le arti marziali, il cucito ecc. Abbiamo il piacere di avere circa 15-20 giovani devoti molto dedicati che ci aiutano e tengono regolarmente dei programmi.
(Da iskcondesiretree.com)
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#tacfiteu #parmalegion #dancestudiofornovo #openday #sabato9settembre #ore17 #unoccasioneperprovare Tacfit innovativo sistema di allenamento complementare all’attività sportiva e in grado di aiutare a gestire lo stress nell’attività lavorativa, nello sport e nella vita quotidiana. Tacfit è una disciplina nata per acquisire le capacità di gestire i fattori che generano stress, dovuti a un tipo di allenamento specifico, ad attività sportive o lavorative. Una delle sue caratteristiche è il recupero da esercizio ad alta intensità; quando infatti superiamo una determinata soglia cardiaca, andiamo in quella che viene chiamata una “soglia nera”; perdiamo certe capacità cognitive, uditive, visive, capacità di prendere le decisioni e anche capacità motorie. Per un operatore o uno sportivo a determinati livelli è essenziale poter ritornare alla soglia di capacità cognitiva “presente”, in modo da prendere la decisione giusta e utilizzare gli skill necessari per fare uno sport o altro. Tacfit è codificato per stimolare un certo tipo di reazioni chimiche e fisiche per imparare a lavorare “dentro” queste reazioni, diventare resilienti e poterle gestire in lunga durata, in maniera efficiente e per prevenire infortuni. Se riesco a gestire un gesto atletico in maniera corretta quando sono al limite delle mie possibilità cardiache e riesco a ritornare a un controllo cardiaco corretto, riuscirò infatti a gestire il movimento. Tutti possono iniziare a praticare Tacfit, dal ragazzo che non ha mai praticato sport all’atleta avanzato che ha bisogno di acquisire capacità per eccellere nella sua disciplina: “Il beta test è stato eseguito su determinate tipologie di persone, come operatori a livello militare, persone che vivono in un contesto stressogeno costante – ha precisato Coach Gallazzi -, ma lo stress lo viviamo tutti, dal manager all’operaio, allo studente e così via. Il Tacfit ha livelli di progressione che lo rendono adatto a tutti”.
Una disciplina in rapida crescita, un sistema di preparazione atletica innovativo ed estremamente efficace. Intervista al Coach Alberto Gallazzi, World Educational Director, durante il Workshop di Parma 17 Giugno 2017 presso @shinkitai_palestra (presso Dance Studio Fornovo - scuola di danza)
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SAN BENEDETTO – Si è svolta all’Auditorium Comunale Tebaldini di San Benedetto la cerimonia di premiazione dei migliori atleti del Piceno da parte del Coni provinciale. Questo l’elenco dei premiati.
Stelle Coni al merito sportivo
Designatore degli arbitri della Can di Serie B e già arbitro di Serie A Emidio Morganti: targa Coni: “L’emotività non è facile da gestire per un arbitro. Una precisazione scherzosa: sono di Ascoli e vivo a San Benedetto, quindi gioco sempre in casa”.
Stelle Coni e diploma al merito sportivo 2017 ad Ivo Panichi. Ha iniziato l’attività dirigenziale nel 1985. Ha creato gli impianti sportivi dell’Elettrocarbonium.
Bernardino Campitelli, Stella Coni, direttore del Tirassegno di Offida.
World Sporting Academy, Stella d’argento per merito sportivo nella ginnastica artistica.
Medaglie al valore sportivo
Federico Del Zompo, campione italiano di Vela, gareggia a Trieste: “La vela è uno sport bello quanto difficile. Spero di poter proseguire a lungo anche perché l’età non è così limitante come in tanti altri sport”.
Carlotta Paoletti, Campionessa Italiana di Boxe, gareggia con l’Ascoli Boxe: “Ho deciso di dedicarmi alla boxe perché non è il sesso che contraddistingue la passione per questo sport al quale mi sono avvicinata da sola vedendo la palestra vicino alla scuola”.
Premio speciale ad Anais Pedroni per i risultati sportivi ma anche quelli scolatici, atleta di pattinaggio, Pluricampionessa italiana, due volte campionessa italiana, gareggia alla Roller Green di Monteprandone: “Ringrazio chi mi ha conferito questo premio, io frequento il Liceo Sportivo a San Benedetto e così riesco a coniugare lo sport con lo studio”.
Palme di Bronzo
Gabriella Ricci, tecnico, di Cossignano, Asd Universo, nella danza sportiva.
Elena Konyukhova Elektrostal della World Sporting Academy di San Benedetto, ginnastica artistica.
Graziano Ciotti, di Cossignano, settore arti marziali, fondatore Asd Offida nel 1976.
Targhe Coni
Lisa Maria Ioctu, Delphinia Nuoto.
Emma Silvestri, Collection Atletica Samb.
Asd Rugby Samb.
Asd Collection Atletica Samb
Serafina Olmo, professoressa educazione fisica, Ufficio Scolastico Regionale.
Sandro Marcantoni, ufficio Sport Comune Ascoli Piceno.
Alessandro Amadio, ufficio Sport Comune San Benedetto.
Fabrizio Pasquali, responsabile arbitri Serie A pallavolo.
Ernesto Vagnoni, regista e autore di cronometraggio sullo sport.
Nazzareno Di Marco, atletica, lancio del disco.
Asd Stella del Mare.
Asd Borgo Solestà.
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