“Le cose che vivi sulla pelle ti cambiano… ti cambiano per sempre. Le spalle diventano più forti e più grandi, ma quello che le sorregge… lo spirito, a volte è sempre un po’ più stanco.”
Se sei una di quelle persone che vede del buono in tutti, che crede nelle persone, che si fida e affida a loro e sei riuscito a superare i 25 anni con questo pensiero, spiegami come hai fatto. Spiegami perché non ti hanno tradito così tanto da farti cambiare, o cosa ti ha dato ragione di restare. Spiegami come hai fatto ad essere così resiliente da non accettare il male.
Non c’è idea piú sciocca che credere di conquistare una donna offrendole lo spettacolo del proprio ingegno. L’ingegno non corrisponde in questo alla bellezza, per la semplice ragione che non provoca eccitamento sensuale; la bellezza sí. Tutt’al piú si può conquistarla in questo modo, quando l’ingegno appaia un mezzo di acquistare potenza, ricchezza, considerazione – valori di cui per riflesso la donna, lasciatasi conquistare, godrebbe anche lei. Ma l’ingegno, come stupenda macchina che si muove disinteressatamente, lascia indifferente qualunque donna. Verità che non dovresti dimenticare.
(Cesare Pavese)
La scelleraggine delle donne mi spaventa, non già per me, ma perché vedo la miseria del mondo. S’io divenissi ricco o potente, ch’è impossibile, perché ho troppo pochi vizi, le donne senza fallo cercherebbero di allacciarmi. Ma in questa mia condizione, disprezzato e schernito da tutti, non ho nessun merito per attirarmi le loro lusinghe. Oltre che ho l’animo così agghiacciato e appassito dalla continua infelicità, ed anche dalla misera cognizione del vero, che prima di avere amato, ho perduto la facoltà di amare, e un Angelo di bellezza e di grazia non basterebbe ad accendermi: tanto che così giovane, potrei servir da Eunuco in qualunque serraglio.
Ma, ciò che vorrei dirti, è questo: vorrei che con me ti sentissi libero di spogliarti di quest'armatura perché non serve se ho l'abilità di leggerti dentro. Spogliati di questa armatura perché sei bello con tutte le tue insicurezze e non pensare mai di star esponendo il fianco perché ci sono io a proteggere ogni parte di te, forse specialmente quella fragile ed insicura che tendi a nascondere sempre.
Sappi che io ti capisco, che condivido con te gioie e timori, che anche se a volte le mie parole possono sembrarti echi di un mondo lontano, in verità sono lì per te, per curare le tue ferite e per dimostrarti che non è come credi, che solo le persone che ti amano ti capiscono perché sanno veramente chi sei fino in fondo.
Ecco, tutto ciò per dirti di lasciarti andare: non avere paura, ci sono io con te e ci sarò sempre, nel bene e nel male.
La mia situazione famigliare e le mie relazioni passate mi hanno portato ad essere quella che sono oggi, "un disastro di ragazza" come mi definisco io. Non so cosa vogliano dire amore, rispetto e unità famigliare perché non ne ho mai avuto esperienza in casa. Só solo di insulti, litigi, prepotenze, dispetti. I miei non hanno mai dialogato in modo costruttivo, ne tra di loro e ne con me. Non si scambiavano sorrisi e gentilezze, tanto da arrivare a non sopportarsi e non dividere neanche più la stessa stanza per i pasti. E la situazione non è migliorata certo con le mie relazioni personali. Ho incontrato persone false, irrispettose, prepotenti, manipolatrici. Ho dato tutta la mia fiducia all'amore sperando di poter trovare quello che nella mia famiglia non ho mai trovato, stabilità e sicurezza. Ma non è stato così e adesso sbaglio anche solo per paura di stare male di nuovo, alla minima avvisaglia. E la mia mente si chiude e passo dei momenti angoscianti, aggravando più di quelle che sono le situazioni reali e i problemi. Io vivo tutto con un filtro grigio applicato sul cuore.
Ho pensato spesso all'amore, inteso come sentimento, talmente tante volte che credo sia stato un unico pensiero. Che mi ha accompagnato nel corso della mia vita.
Non ho mai compreso se davvero io abbia mai amato, se ne sono stato davvero capace. Essendo cresciuto in un ambiente anaffettivo.
Un dubbio. Spesso ho pensato come risposta che in fondo, come ogni cosa, si può sempre imparare ad amare. Come s'impara l'amore per i propri figli quando diventi genitore, come quando impari a soffrire nel dolore o a mantenere la calma quando tutto intorno è il caos.
Che poi "imparare" non è neanche il verbo giusto, forse è più adatto "scoprire". Perché certe capacita o si hanno dentro oppure è difficile produrle a comando. Ho citato il dolore prima. Si può imparare a soffrire fisicamente gestendo il dolore, ma la sofferenza interiore o la sai sopportare di natura o implodi.
Sapete quando si parla di risorse interne, quelle capacità inaspettate che escono nel momento del bisogno. Ecco questo intendo.
Penso che per saper dare valore all'amore bisogna non averne mai abusato. Come quando brancoli nel buio, i tuoi occhi poi si abituano e cominciano a vedere gli ostacoli e gli oggetti anche senza la luce. Se sei stato nel buio dell'indifferenza un raggio d'amore lo noti subito seguendolo senza indugi.
Senza un perché senza calcoli, del resto "fu così che l'innocente Psiche, senza accorgersene, s'innamorò di Amore". Come scritto ne La favola di Amore e Psiche di Apuleio.
Ti accorgi che il sentimento verso una persona cambia quando per lei si trova sempre un minuto, da dedicarle, quando questa persona si sente desiderata da te. Quando noti che i suoi occhi reagiscono al tuo sguardo dilatandosi, come quelli di un gatto in penombra.
Ultimamente mi chiedo come si possa vivere senza provare sentimenti, emozioni o passioni. Come quelli che dicono di non provare nulla. Quasi come se fosse un super potere di cui vantarsi.
Mentre io provo tutto, anche quando non sarebbero affari miei o fatti della mia vita. A volte, di alcune persone, sento la loro profondità. Una profondità che tocca vette altissime, rendendole ai miei occhi come persone speciali.
Con alcuni sentimenti bisogna proteggersi, come se fossero una brutta influenza, perché debilitano lo spirito e il corpo. Fanno perdere il tempo, che è prezioso.
I sentimenti generano impulsi, che si chiamano emozioni.
Le emozioni, in quanto tali, prima o poi se ne andranno. Credo.