#Domenico Maggio
Explore tagged Tumblr posts
perfettamentechic · 6 months ago
Text
6 giugno … ricordiamo …
6 giugno … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2023: Pat Cooper, nato Pasquale Caputo, attore statunitense. Cooper nacque a Brooklyn, da Michael Caputo (Michele Caputo), un muratore italiano originario di Mola di Bari, e da Louise Gargiulo, nata anch’ella a Brooklyn da immigrati italiani. Recitò in circa 20 film a partire dall’inizio degli anni sessanta e divenne noto per il film Terapia e pallottole e il suo sequel Un boss sotto stress. Si…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
toosvanholstein · 6 months ago
Text
!Uitdagingen te over!
Er wachten weer keramische uitdagingen op me in het Italiaanse Gubbio. Met o.a. een uitdaging door de heilige Franciscus en een wolf. Of wat te denken van een halve meter hoge UOVO's, ei-vormen? En niet te vergeten een reeks borden om op te avonturieren.
Voor de vijfde keer! Voor de 5e keer alweer verkeer ik een aantal weken in deze ruimte: het atelier van Rampini Ceramiche d’Arte in het Italiaanse Gubbio. Die prachtige middeleeuwse stad in Umbrië. Een jubileum-verblijf zogezegd. Had ik dat kunnen bedenken toen ik hier voor ‘t eerst in 2019 belandde door deelname aan een expositie? Nee dus.Toen was ik nog volledig keramiek-onschuldig, nu staan er…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
cooperatoresveritatisinfo · 2 years ago
Text
Perchè la devozione del Rosario nel mese di maggio?
E’ dunque giunto il mese di Maggio dedicato alla Vergine Maria; è perché? perché è pieno delle sue feste: 8 maggio Madonna del Santo Rosario di Pompei con la sua meravigliosa Supplica che si dice anche il 7 ottobre; 13 maggio Nostra Signora di Fatima; Visitazione (31 maggio), e per il fatto di essere Madre di Dio e madre nostra il mondo cristiano commemora la festa della mamma la seconda domenica…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
viendiletto · 10 months ago
Text
Foiba di Basovizza e Monrupino (Trieste) – Oggi monumenti nazionali. Diverse centinaia sono gli infoibati in esse precipitati.
Foiba di Scadaicina sulla strada di Fiume.
Foiba di Podubbo – Non è stato possibile, per difficoltà, il recupero. Il Piccolo del 5.12.1945 riferisce che coloro che si sono calati nella profondità di 190 metri, hanno individuato cinque corpi – tra cui quello di una donna completamente nuda – non identificabili a causa della decomposizione.
Foiba di Drenchia – Secondo Diego De Castro vi sarebbero cadaveri di donne, ragazze e partigiani dell’Osoppo.
Abisso di Semich – “…Un’ispezione del 1944 accertò che i partigiani di Tito, nel settembre precedente, avevano precipitato nell’abisso di Semich (presso Lanischie), profondo 190 metri, un centinaio di sventurati: soldati italiani e civili, uomini e donne, quasi tutti prima seviziati e ancor vivi. Impossibile sapere il numero di quelli che furono gettati a guerra finita, durante l’orrendo 1945 e dopo. Questa è stata fina delle tante Foibe carsiche trovate adatte, con approvazione dei superiori, dai cosiddetti tribunali popolari, per consumare varie nefandezze. La Foiba ingoiò indistintamente chiunque avesse sentimenti italiani, avesse sostenuto cariche o fosse semplicemente oggetto di sospetti e di rancori. Per giorni e giorni la gente aveva sentito urla strazianti provenire dall’abisso, le grida dei rimasti in vita, sia perché trattenuti dagli spuntoni di roccia, sia perché resi folli dalla disperazione. Prolungavano l’atroce agonia con sollievo dell’acqua stillante. Il prato conservò per mesi le impronte degli autocarri arrivati qua, grevi del loro carico umano, imbarcato senza ritorno…” (Testimonianza di Mons. Parentin – da La Voce Giuliana del 16.12.1980).
Foibe di Opicina, di Campagna e di Corgnale – “Vennero infoibate circa duecento persone e tra queste figurano una donna ed un bambino, rei di essere moglie e figlio di un carabiniere …” (G. Holzer 1946).
Foibe di Sesana e Orle – Nel 1946 sono stati recuperati corpi infoibati.
Foiba di Casserova sulla strada di Fiume, tra Obrovo e Golazzo. Ci sono stati precipitati tedeschi, uomini e donne italiani, sloveni, molti ancora vivi, poi, dopo aver gettato benzina e bombe a mano, l’imboccatura veniva fatta saltare. Difficilissimi i recuperi.
Abisso di Semez – Il 7 maggio 1944 vengono individuati resti umani corrispondenti a ottanta – cento persone. Nel 1945 fu ancora “usato”.
Foiba di Gropada – Sono recuperate cinque salme. “Il 12 maggio 1945 furono fatte precipitare nel bosco di Gropada trentaquattro persone, previa svestizione e colpo di rivoltella “alla nuca”. Tra le ultime: Dora Ciok, Rodolfo Zuliani, Alberto Marega, Angelo Bisazzi, Luigi Zerial e Domenico Mari”.
Foiba di Vifia Orizi – Nel mese di maggio del 1945, gli abitanti del circondario videro lunghe file di prigionieri, alcuni dei quali recitavano il Padre Nostro, scortati da partigiani armati di mitra, essere condotte verso la voragine. Le testimonianze sono concordi nell’indicare in circa duecento i prigionieri eliminati.
Foiba di Cernovizza (Pisino) – Secondo voci degli abitanti del circondario le vittime sarebbero un centinaio. L’imboccatura della Foiba, nell’autunno del 1945, è stata fatta franare.
Foiba di Obrovo (Fiume) – È luogo di sepoltura di tanti fiumani, deportati senza ritorno.
Foiba di Raspo – Usata come luogo di genocidio di italiani sia nel 1943 che nel 1945. Imprecisato il numero delle vittime.
Foiba di Brestovizza – Così narra la vicenda di una infoibata il “Giornale di Trieste” in data 14.08.1947. “Gli assassini l’avevano brutalmente malmenata, spezzandole le braccia prima di scaraventarla viva nella Foiba. Per tre giorni, dicono i contadini, si sono sentite le urla della misera che giaceva ferita, in preda al terrore, sul fondo della grotta.”
Foiba di Zavni (Foresta di Tarnova) – Luogo di martirio dei carabinieri di Gorizia e di altre centinaia di sloveni oppositori del regime di Tito.
Foiba di Gargaro o Podgomila (Gorizia) – Vi furono gettate circa ottanta persone.
Capodistria – Le Foibe – Dichiarazioni rese da Leander Cunja, responsabile della Commissione di indagine sulle Foibe del capodistriano, nominata dal Consiglio esecutivo dell’Assemblea comunale di Capodistria: “Nel capodistriano vi sono centosedici cavità, delle ottantuno cavità con entrata verticale abbiamo verificato che diciannove contenevano resti umani. Da dieci cavità sono stati tratti cinquantacinque corpi umani che sono stati inviati all’Istituto di medicina legale di Lubiana. Nella zona si dice che sono finiti in Foiba, provenienti dalla zona di S. Servolo, circa centoventi persone di etnia italiana e slovena, tra cui il parroco di S. Servolo, Placido Sansi. I civili infoibati provenivano dalla terra di S. Dorligo della Valle. I capodistriani, infatti, venivano condotti, per essere deportati ed uccisi, nell’interno, verso Pinguente. Le Foibe del capodistriano sono state usate nel dopoguerra come discariche di varie industrie, tra le quali un salumificio della zona”.
Foiba di Vines – Recuperate dal Maresciallo Harzarich dal 16.10.1943 al 25.10.1943 cinquantuno salme riconosciute. In questa Foiba, sul cui fondo scorre dell’acqua, gli assassinati dopo essere stati torturati, finirono precipitati con una pietra legata con un filo di ferro alle mani. Furono poi lanciate delle bombe a mano nell’interno. Unico superstite, Giovanni Radeticchio, ha raccontato il fatto.
Cava di Bauxite di Gallignana – Recuperate dal 31 novembre 1943 all’8 dicembre 1943 ventitré salme di cui sei riconosciute. Don Angelo Tarticchio nato nel 1907 a Gallesano d’Istria, parroco di Villa di Rovigno. Il 16 settembre 1943 – aveva trentasei anni – fu arrestato dai partigiani comunisti, malmenato ed ingiuriato insieme ad altri trenta dei suoi parrocchiani, e, dopo orribili sevizie, fu buttato nella foiba di Gallignana. Quando fu riesumato lo trovarono completamente nudo, con una corona di spine conficcata sulla testa, i genitali tagliati e messi in bocca.
Foiba di Terli – Recuperate nel novembre del 1943 ventiquattro salme, riconosciute.
Foiba di Treghelizza – Recuperate nel novembre del 1943 due salme, riconosciute.
Foiba di Pucicchi – Recuperate nel novembre del 1943 undici salme di cui quattro riconosciute.
Foiba di Surani – Recuperate nel novembre del 1943 ventisei salme di cui ventuno riconosciute.
Foiba di Cregli – Recuperate nel dicembre del 1943 otto salme, riconosciute.
Foiba di Cernizza – Recuperate nel dicembre del 1943 due salme, riconosciute.
Foiba di Vescovado – Scoperte sei salme di cui una identificata.
Altre foibe da cui non fu possibile eseguire recupero nel periodo 1943 – 1945: Semi – Jurani – Gimino – Barbana – Abisso Bertarelli – Rozzo – Iadruichi.
Foiba di Cocevie a 70 chilometri a sud-ovest da Lubiana
Foiba di San Salvaro
Foiba Bertarelli (Pinguente) – Qui gli abitanti vedevano ogni sera passare colonne di prigionieri ma non ne vedevano mai il ritorno.
Foiba di Gropada
Foiba di San Lorenzo di Basovizza
Foiba di Odolina – Vicino Bacia, sulla strada per Matteria, nel fondo dei Marenzi.
Foiba di Beca – Nei pressi di Cosina.
Foibe di Castelnuovo d’Istria – “Sono state poi riadoperate – continua il rapporto del CLN – le foibe istriane, già usate nell’ottobre del 1943”.
Cava di bauxite di Lindaro
Foiba di Sepec (Rozzo)
27 notes · View notes
ilblogdellestorie · 8 months ago
Text
Tumblr media
Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Francesco Zizzi, Raffaele Iozzino. Sono i nomi dei cinque agenti barbaramente assassinati dalle Brigate Rosse il 16 marzo 1978 durante il vigliacco rapimento di Aldo Moro, anch'egli ritrovato senza vita il 9 maggio dello stesso anno. Servitori dello Stato che hanno dato la vita per difendere la nostra democrazia, la nostra Repubblica e le sue Istituzioni. A loro e a tutte le vittime di quella drammatica stagione della nostra storia, va il nostro commosso ricordo e la nostra profonda gratitudine. A noi tutti spetta il compito di ricordare e onorare il loro sacrificio, affinché quegli anni bui non tornino mai più.
15 notes · View notes
gregor-samsung · 7 months ago
Text
" 8 maggio 1945
Serata a St. James Park per vedere la celebrazione della Giornata della Vittoria. Tutto assai tranquillo lungo il fiume illuminato, tra le Guardie a Cavallo e il Palazzo. Nessuno gridava o cantava o si ubriacava. La gente stava seduta sull'erba a coppie, tenendosi per mano. Erano felici, credo, perché c'era la pace e non c'erano più le bombe. «La pace non mi piace», dissi a Henry. «Chissà dove mi assegnano, dopo il Ministero per la Sicurezza Interna». «Al Ministero dell'informazione?» chiesi, cercando di provare interesse. «No. No, non accetterei. È pieno di funzionari assunti con contratti a termine. Cosa ne diresti degli Interni ». «Basta che vada bene a te, Henry», dissi io. Poi la Famiglia Reale comparve sul balcone e la folla cantò, con molto decoro. Non erano capi carismatici come Hitler, Stalin, Churchill e Roosevelt, solo una famiglia che non aveva fatto del male a nessuno. Avrei voluto Maurice accanto a me. Avrei voluto ricominciare. Anch'io avrei voluto essere parte di una famiglia. «Molto commovente, non è vero?» disse Henry. «Bene, ora di notte potremo dormire tranquilli», come se notte dopo notte avessimo mai fatto altro che dormire tranquilli. "
Graham Greene, Fine di una storia, traduzione di Alessandro Carrera, Prefazione di Scott Spencer, Postfazione e cura di Domenico Scarpa, Collana La memoria n. 1295, Palermo, Sellerio, 2024¹; pp. 190-191.
[Prima edizione originale: The End of the Affair, London: William Heinemann, 1951]
6 notes · View notes
fashionbooksmilano · 1 year ago
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Domenico Gnoli
Testi di Daniel Soutif, Marco Bazzini, Stefano Pezzato e una biografia di Claudio Zambianchi
Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato 2004, 210 pagine, 19 x 27 cm, ISBN 88 85191 24 X
euro 75,00
email if you want to buy [email protected]
Volume pubblicato in occasione della mostra Domenico Gnoli al Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci 22 febbraio - 9 maggio 2004
In mostra oltre 220 opere di tutte le fasi della sua produzione: dai disegni, di cui molti inediti, alle scenografie e bozzetti teatrali, alle numerose illustrazioni per riviste, dai primi dipinti alle rare sperimentazioni astratte di fine anni ’50, dalla serie di sculture eseguite nel 1968 ai più noti dipinti degli anni 1966-69.sculture,
08/06/23
orders to:     [email protected]
ordini a:        [email protected]
twitter:@fashionbooksmi
instagram:         fashionbooksmilano
                         designbooksmilano
tumblr:               fashionbooksmilano
                         designbooksmilano
16 notes · View notes
b0ringasfuck · 2 years ago
Note
I terroni sono tutti mafiosi. Per 30 anni l'hanno protetto
Gli anonimi sono tutti stronzi, mi scrivono sempre delle grandi cazzate.
Salvatore Carnevale (Galati Mamertino, 23 settembre 1923 - Sciara, 16 maggio 1955)
Domenico Barranco (Cefalù, 12 gennaio 1922 - Cattolica Eraclea, 18 maggio 1955)
Giuseppe Spagnolo (Cattolica Eraclea, 28 settembre 1900 - Cattolica Eraclea, 13 agosto 1955)
Pasquale Almerico (Camporeale (PA), 2 luglio 1914 - Camporeale (PA) 25 marzo 1957)
Vincenzo Di Salvo (Licata (AG), 5 novembre 1922 - (Licata (AG), 18 marzo 1958)
Vincenzo Savoca (N.D., 1924 - Palermo, 5 novembre 1958)
Clemente Bovi (N.D., 1926 - Corleone, 8 settembre 1959)
Cosimo Cristina (Termini Imerese, 11 agosto 1935 – Termini Imerese, 5 maggio 1960)
Paolo Bongiorno (Cattolica Eraclea, 30 luglio 1922 – Lucca Sicula, 27 settembre 1960)
Giovanni Marchese (Alcamo, 22 ottobre 1922 - Alcamo, 18 febbraio 1962)
Carmelo Battaglia (N.D.– Tusa, 24 marzo 1966)
Orazio Costantino (Castroreale Terme (ME), 24 gennaio 1931 – Casteldaccia (PA), 27 aprile 1969)
Pietro Scaglione (Palermo, 2 marzo 1906 – Palermo, 5 maggio 1971)
Giovanni Spampinato (Ragusa, 6 novembre 1946 - Ragusa, 27 ottobre 1972)
...
prevalentemente sindacalisti, giornalisti, politici, magistrati e FDO...
12 notes · View notes
pietroalviti · 2 months ago
Text
Ceccano, i vigili ritrovano un'auto rubata e la riconsegnano al proprietario
Era stata rubata a Ferentino nello scorso mese di maggio: la polizia municipale di Ceccano l’ha ritracciata in via Domenico Misserville, nei pressi del serbatoio, durante un pattugliamento. Il proprietario dell’auto, una Dacia bianca, andrà oggi a riprendersi la sua auto.
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
perfettamentechic · 6 months ago
Text
23 maggio … ricordiamo …
23 maggio … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2023: Domenico Minutoli, attore italiano. Conseguì gli studi di Maturità Artistica, lavorando fin da giovane come attore teatrale, televisivo e cinematografico. Inoltre, diresse alcuni spettacoli teatrali. (n.1947) 2017: Roger Moore, attore britannico,  noto per la partecipazione alle serie televisive Ivanhoe (1958-1959), Il Santo (1962-1969) e Attenti a quei due (1971-1972), nonché per essere…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
telodogratis · 4 months ago
Text
#NewsPA - Dichiarazione consiglieri Democrazia Cristiana: "Tanto ÿ stato fatto, molto ancora c¿ÿ da fare ma invitiamo tutti ad abbassare i toni"
Dichiarazione dei consiglieri della Democrazia Cristiana Domenico Bonanno, Salvatore Di Maggio, Viviana Raja, Salvatore Imperiale e Giovanna Rappa.  ​Read More Dichiarazione dei consiglieri della Democrazia Cristiana Domenico Bonanno, Salvatore Di Maggio, Viviana Raja, Salvatore Imperiale e Giovanna Rappa.   Feed RSS – Comune di Palermo  Notizia 
0 notes
pinojangany · 6 months ago
Text
youtube
Il 30 maggio 2024 le classi III della Domenico Folis dell'IC di Pino Torinese si sono incontrate con le classi analoghe dell'Ecole Sainte Marie di Jangany nel sud Madagascar. Nonostante le difficoltà immaginabili di connessione è stata un'esperienza emozionante che ha coinvolto direttamente i bambini di due mondi lontani non solo geograficamente ma culturalmente. A fronte della tensione e aspettativa dei bambini della Folis immaginate quella dei bambini della scuola di Jangany coinvolti in un'esperienza tecnologica inimmaginabile pochi anni fa. Le domande (come ti chiami, come state, quale è il piatto che vi piace di più, come andate a scuola, quale è il gioco che vi piace di più…), le canzoni didattiche, i due cortili, i bachi da seta, la storia con il plastico, le foto e gli scritti e disegni dell'IC di Pino nelle aule di Jangany… tutto questo è stato straordinario.
Il commento dei bambini della III B
Il collegamento ci ha reso molto felici perché abbiamo finalmente visto e parlato con gli amici di Jangany. Abbiamo anche imparato qualche parola in francese!
Ci ha emozionato tanto sentire le loro canzoni e cantare noi per loro.
Siamo rimasti colpiti dalle loro pettinature, con le treccine e i riccioli neri. Loro sono molto belli!
Ci ha sorpreso il silenzio e l'educazione dei nostri amici, i loro insegnanti non hanno mai dovuto riprendere o richiamare nessuno, tutti alzavano la mano per parlare. 
Anche l'ordine con cui tengono le fotografie di ricordo del nostro gemellaggio, che avevano in classe, e il plastico della scuola ci ha sorpreso.
Siamo stati anche molto contenti di rivedere Padre Tonino che abbiamo così potuto salutare.
0 notes
marcogiovenale · 6 months ago
Text
oggi, 31 maggio, a roma, allo studio campo boario: presentazione di "minimo strutturale", di eda özbakay
a Roma, oggi, 31 maggio alle ore 18:30 nell’ambito di Libridine 2024 (incontri a cura di Domenico Adriano, Alberto D’Amico, Marco Giovenale) presso lo Studio Campo Boario – viale Campo Boario 4a Francesca Perinelli presenta MINIMO STRUTTURALE di Eda Özbakay (pièdimosca edizioni – collana glossa curata da Carlo Sperduti,…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
fiorile-arte · 23 years ago
Text
2002
gennaio ‐ Angelo Barile ‐ Le bimbe nei boschi ‐ a cura di Edoardo Di Mauro marzo ‐ Bruno Mangiaterra ‐ Purchè si parli di esistenza ‐a cura di Gabriele Perretta maggio ‐ Domenico Piccolo ‐ Hiatu ‐ a cura di Edoardo Di Mauro settembre ‐ Isra Tansini ‐ A roll in the hay ‐ a cura di Harry J. Bubbins ottobre ‐ Paolo Maggi ‐ L’imbuto bianco ‐a cura di Edoardo Di Mauro novembre ‐ Mario Volpi ‐ La grande odalisque ‐a cura di Gabriele Perretta
1 note · View note
lamilanomagazine · 6 months ago
Text
Pescosolido, il Carabiniere Giuseppe Petricca festeggia 101 anni: una grande festa a casa del militare
Tumblr media
Pescosolido (Frosinone), il Carabiniere Giuseppe Petricca festeggia 101 anni: una grande festa a casa del militare 101 anni ed ancora festa grande nella giornata del 26 maggio presso l'abitazione dell'Appuntato dei Carabinieri Giuseppe Petricca nel Comune di Pescosolido. A festeggiarlo, insieme ai familiari, alle autorità comunali, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Frosinone, Col. Gabriele Mattioli, accompagnato dal Cap. Domenico Cavallo, Comandante della Compagnia di Sora, ed i Comandanti delle Stazioni di Sora, Bruno Avitabile, e di Vicalvi, Claudio Corsetti. Una bella festa quella condivisa con il "collega" Petricca che ha ancora bene in mente i momenti del servizio attivo che ha raccontato con meticolosa lucidità al Colonnello Mattioli. Grande l'emozione che ha pervaso tutti i presenti al festeggiamento, conclusosi con il rituale taglio della torta e con la consegna, da parte dell'alto ufficiale, di un dono inviato direttamente dal Comandante Generale dell'Arma, il Generale di Corpo d'Armata Teo Luzi. Non semplicemente una ricorrenza, ha sottolineato il Colonnello Gabriele Mattioli, ma la volontà di cingere in un abbraccio fraterno chi ha portato con onore l'Uniforme dei Carabinieri in tempi sicuramente più difficili dei nostri, ed ha trovato nei valori che essa incarnava, ed incarna, motivazioni e virtù che lo hanno accompagnato per la vita. Nato a Sora il 26 maggio del 1923, l'Appuntato Petricca Giuseppe è figlio di Pietro ed Alati Mariagrazia. Dopo un'infanzia in famiglia, nel corso della quale consegue la licenza elementare, quasi a 19 anni, l'11 maggio del 1942, in pieno secondo conflitto mondiale si arruola nell'Arma dei Carabinieri, quale Carabiniere a Piedi. Tra i documenti, gelosamente ancora in suo possesso, troviamo il suo numero di matricola, 43726. Nell'agosto del 1942, dopo aver conseguito anche l'abilitazione di autista di automezzi, viene inviato in Albania con il gruppo Skutari dove rimane fino alla firma dell'armistizio. Immediatamente dopo, con i suoi commilitoni, viene catturato dalle truppe tedesche e portato in Germania in un campo di reclusione. È proprio Giuseppe, infatti, che ci tiene a sottolineare che il suo luogo di detenzione era molto diverso da un Lager, e lo dice con la voce malinconica pensando al triste destino delle migliaia di persone deportate proprio in quel posto. Viene liberato l'8 maggio del 1945 dalle truppe alleate e rientra in Italia nel luglio successivo. Giunto in Italia viene destinato in Trentino Alto Adige, in particolare in quello che era all'epoca il Comando Legione Carabinieri di Bolzano, dove viene impiegato in alcune Stazioni del territorio. Nel 1950 arriva il suo trasferimento alla Legione Carabinieri di Ancona e, nel 1963, viene trasferito al Comando Legione Carabinieri Lazio, in particolare alle Stazioni di Castro dei Volsci, Ripi e Torrice, che ha anche comandato per lungo tempo, fino al 1970 quando il 30 settembre viene collocato in congedo. E' stato decorato con la Croce al Merito di Guerra, per la partecipazione al secondo conflitto mondiale, decorazione che gli viene concessa anche una seconda volta nel giugno del 1956 per la detenzione in Germania dopo l'8 settembre 1943. Fedele, da sempre, ai valori della Patria l'ha servita per decenni, prendendosi cura dei tanti cittadini che gli sono stati affidati nei vari comandi in cui ha prestato servizio. Un uomo semplice ma fiero, gentile ed accogliente, avvolto dall'affetto dei suoi familiari, che nel racconto ancora chiarissimo della sua storia riesce a suscitare grande ammirazione. Una giornata felice, quella vissuta a Pescosolido, dai militari dell'Arma, conclusasi con un bellissimo taglio di torta ed un brindisi.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
asc27 · 6 months ago
Text
Call for Transformation - Frontier AI
Il 28 maggio si terrà l'evento "Call for Transformation - Frontier AI" presso la Pontificia Università Lateranense, organizzato da Valentina Augello di 12Querce. L'obiettivo dell'evento è presentare le aziende italiane che stanno già utilizzando con successo l'intelligenza artificiale. Gli interventi sono suddivisi in settori, tra cui tavolo business, tavolo giustizia, tavolo tecnico e tavolo etico.
Il nostro CEO, Nicola Grandis, parteciperà alla sessione tecnica insieme al Dr. Andrea Castellano, Vice Resp. Nazionale Dipartimento Legalità e Sicurezza Fratelli d'Italia, e a Luca Sambucci, Membro del Board Industriale di AIxIA, parlando della sicurezza nell'era dell'I.A.
Agli altri tavoli potrete ascoltare il Dr. Gianluca Raponi, Presidente della Piccola Industria di Frosinone Unindustria; il Prof. Mario Risso, Direttore del Dipartimento di Scienze Economiche, Psicologiche e della Comunicazione all'Università Niccolò Cusano; il Dr. Domenico Crescenzo, CEO di Screevo; il Dr. Pierluigi Simonetta, CEO di Beam Digital; il Dr. Fabrizio Penna, Capo della Missione Unità PNRR del MASE; il Dr. Stefano Quinizzi, CEO di HEU; il Prof. Gianfranco Basti, Professore di Filosofia della Natura e della Scienza alla Pontificia Università Lateranense; il Dr. Alfonso D'Amodio, PhD in Filosofia; e il Dr. Lorenzo Nasi, CEO di Change2.
All'evento sarà presente anche il Sottosegretario di Stato per la Transizione Digitale, Sen. Alessio Butti.
Tuttavia, l'interesse per questo evento è molto alto, ma ci sono ancora alcuni posti disponibili. Se volete partecipare, scrivete un'e-mail a “[email protected]”. 
Tumblr media
0 notes