#Des Cucina
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gastronominho · 1 year ago
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Dia dos Namorados com uma nova lista
Veja mais sugestões de onde ir ou o que pedir
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newsintheshell · 1 year ago
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📢 Lo staff MAPPA di CAMPFIRE COOKING IN ANOTHER WORLD WITH MY ABSURD SKILL ha appena annunciato che la produzione di una seconda stagione della serie è stata confermata!
La prima stagione della commedia culinaria fantasy isekai, tratta dalla light novel di Ren Eguchi, è disponibile in streaming su Crunchyroll.
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silenziodorato · 2 years ago
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Anche stasera pizza fatta
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dedoholistic · 1 year ago
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Il Font – Informazione di Carattere
Ambiente ‘cucina’: dove collocarlo secondo il Feng Shui
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lillyslifestyle · 8 months ago
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4 dolci pasquali del Portogallo
Dopo avervi elencato 24 dolci natalizi passiamo ora a 4 dolci pasquali. Un vero viaggio goloso tra i sapori del Portogallo dal nord al sud del Paese. Cosa ne dite di stupire amici e parenti proponendo a tavola un dolce tipico portoghese? 1- Broinhas de abóbora da Páscoa Foto: teleculinaria.pt Le broinha sono un prodotto tipico e unico di Santa Comba Dão associato alla Pasqua, la cui origine si…
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dergarabedian · 2 years ago
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Hot Sale: Avon ofrece descuentos de hasta 55%
Del 8 al 10 de mayo se realizará la edición 2023 del Hot Sale, la actividad organizada de la Cámara Argentina de Comercio Electrónico (CACE), y la marca Avon participará en forma oficial con promociones de dos unidades por una, paquetes de productos seleccionados y descuentos de hasta 55%. Continue reading Untitled
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90days-90reasons · 2 years ago
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Milan Living Room Living room library - large industrial loft-style porcelain tile and black floor living room library idea with multicolored walls
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gastronominho · 5 months ago
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Olivo Cucina Italiana comemora 1 ano com show de Alex Cohen
Evento que celebra o primeiro ano de sucesso do empreendimento do Grupo BFW será realizado em 22 de junho, em Itaipava
Evento que celebra o primeiro ano de sucesso do empreendimento do Grupo BFW será realizado em 22 de junho, em Itaipava O Olivo Cucina Italiana, localizado em Itaipava (distrito de Petrópolis), vai comemorar o seu primeiro ano de sucesso com um evento especial. Além da apresentação do consagrado Alex Cohen, a casa contará com um menu harmonizado com entrada, prato principal e sobremesa, com o…
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annalobergh · 2 years ago
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Guarda "Linguine panna e funghi" su YouTube
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rocknread · 2 years ago
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Non Le Solite Mele di Elvira De Luca - Recensione
Non Le Solite Mele di Elvira De Luca – Recensione
Non Le Solite Mele è il libro che ha risvegliato in me la curiosità verso tutto ciò che con le mele si può fare, e non solo da mangiare! Ho avuto lo scorso anno interesse per la Pink Lady, scaturito dal nome, ma poi torno sempre alle classiche. Leggendolo ho scoperto una cosa pazzesca, cioè che ne esistono 7000 varietà conosciute, che si differenziano per sapore, colore, consistenza e,…
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lady--vixen · 2 months ago
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Stati alterati di coscienza
Scivolo in derapata sul pavimento liscio del supermercato. Maglietta e pantaloni neri, mollettone nei capelli, così com'ero in casa. Non me ne po' frega' de meno. Corsia vuota, inizio a ballare un pezzo che ho nella testa. Mi fermo davanti alle birre senza glutine facendo un giro su me stessa alla Michael Jackson. Un uomo mi vede. Sorrido. Mi sorride. E ricomincio a ballare passando di striscio tra un carrello e il culo importante di una signora. Detersivi per lavatrice, ammorbidenti, saponi. Sono viva, ta ta ta. Sono viva, ta ta ta. Una signora anziana mi dice "Visto che lei mi sembra sapere dove sono le cose, mi potrebbe trovare il sapone di marsiglia? Le saponette intendo." E io gliele trovo, le saponette che intende, e gliele porgo con un plié. Proseguo scivolando tra le corsie, lasciando una scia di sono viva ta ta ta, sono viva ta ta ta. Mi sono svegliata male, sentendo mancanza e nostalgia e bisogno di un abbraccio. Poi mi è venuto in mente un pensiero che nascondevo sotto il tappeto. L'ho trovato scritto in maiuscolo sul calendario in cucina, quello che non avevo ancora girato, troppo impegnata a prendere treni: VISITA con ONCOLOGA. A fine mese. Così il tempo della nostalgia ha lasciato spazio al tempo del ballo.da.sola nel supermercato.
Chissà qual era il pezzo che ballavo. L'ho scordato.
Stati alterati di coscienza dati dal non dormire. Prima o poi dormirò.
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armandoandrea2 · 24 days ago
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“Sto ccà”
(“Sto qua”, versione tradotta in Italiano)
Sto, qua, Isabella, sto qua.
Che c’è? Non mi vedi?
Già, non puoi vedermi,
ma sto qua, sono in mezzo ai libri,
tra le carte antiche,
dentro ai cassetti del comò.
Mi trovi quando il sole entra di sguincio,
s’intrufola di taglio
e fa brillare queste cornici dorate
d’argento
grandi e piccoline
di legno pregiato
acero noce palissandro mogano
sembrano finestrini e finestrelle
aperte sul mondo…
Mi trovi quando il sole si fa rosso
prima che tramonti
dipingendo d’oro i rami degli alberi
e s’infila tra le foglie
per farsi guardare.
Altrimenti mi potrai trovare
quando è notte
in cucina, per cercare qualcosa da mangiare
un pezzetto di formaggio, un’insalata,
quel poco che ti sostiene lo stomaco
e poi te ne vai a letto.
Prima della luce dell’alba poi
mi trovi alla scrivania,
con la penna tra le dita
e gli occhi al cielo,
pensando a ciò che ti ho raccontato
e non ho scritto
e chissà se non sia stato un bene
che questi pensieri si siano persi,
distratti, e stanchi di essere pensati,
che volteggiano nell’aria insieme a me.
E se guardi lassù
può succedere
che se ci sono le nuvole
mi trovi.
Il vento straccia le nuvole
e, così, come viene viene,
puoi trovare certi occhi che ti guardano.
Sotto una fronte larga larga
e lunga
e due solchi lungo il viso…
sì, li puoi trovare.
Eduardo De Filippo
Era l’anno 1963, e l’autore si rivolge alla compagna Isabella per narrarle di ciò che sarà oltre la vita terrena, e del sentimento che li lega: “Sai, quando non ci sarò più, guarda bene, perché, in tanti segni, io mi paleserò e tu mi troverai”.
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gregor-samsung · 1 month ago
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" «Tu, vieni con me!», intimò una guardia di sicurezza in borghese a mia madre. «Perché?». «Lo sai benissimo perché!». La trascinò per il braccio facendola sfilare lungo la coda infinita delle casse, i pantaloni di tre taglie più grandi, su cui inciampava a ripetizione per tenere il passo dell'uomo. Ci spintonò dentro a quello che sembrava più uno sgabuzzino che un ufficio. Il capo della sicurezza era già lì a darci il benvenuto, le sue lenti da vista appoggiate pigramente sulla testa grassa e pelata. «Mia mamma non ha fatto nulla. Perché ci avete portato qui?». La guardia che ci aveva trascinato nel cubicolo strappò la borsa dalle mani di mia madre. Lei oppose resistenza, ma lui la lanciò immediatamente al capo. Senza mai toglierci lo sguardo di dosso, il ciccione ne estrasse un tubetto di fondotinta già parzialmente rimosso dalla confezione di plastica. Ce lo sventolò sotto gli occhi con fare derisorio e schioccò la lingua per esprimere disapprovazione. La donna che mi aveva predicato l’onestà fino a vomitare, a quanto pare era una ladra. Peggio, aveva scelto di rubare il fondotinta più economico del negozio, neanche lontanamente vicino al suo colore, perché in Italia cosmetici per neri non esistevano. Ma i veri ladri erano loro.
Il nuovo centro commerciale aveva già risucchiato la vita delle maggiori attività indipendenti della valle. Ci erano riusciti esibendo la crème de la crème della cucina italiana: risotti scotti e patate troppo unte, verdure bagnate di sale e spruzzate di pesticidi insieme a banane più verdi delle lattughe. La rete di consegna del pane caldo fatto a mano collassò quasi subito. Per risparmiare pochi spiccioli, papà fu uno dei primi traditori a surgelare lotti di pane dal centro commerciale, per poi scongelarli giorno per giorno. Prima ci avventuravamo fino a Celadina per comprare la carne direttamente dal macellaio di fiducia, col grembiule sempre macchiato di sangue. Adesso caricavamo nel carrello polpette ibride e bistecche impanate precotte. Fu poi il turno della pizza. Quella calda e filante sfornata dal forno a legna del nostro pizzaiolo fu sostituita da quella congelata e smunta di una nota marca. E quel poco che avevamo risparmiato nell'affare del diabolico centro commerciale, lo perdevamo ogni volta che c’impilavamo mozzarella e prosciutto, nel tentativo di imbellire la pizza precotta e di renderla mangiabile. Il colosso aziendale aveva fatto piazza pulita, distruggendo quei piccoli riti quotidiani che tessevano la rete di un’intera comunità. Famiglie che facevano giornalmente avanti e indietro dalla lattaia, dal panettiere, in merceria, dal sarto, dal ciabattino. Scambiando due chiacchiere con Giulio, mentre suo figlio ci metteva una vita a tagliarti una fetta di salame. O facendo gossip con Marino, il sarto che non osava sollevare un ago prima di metterti un bel bricco di caffè sul fornello. Adesso se n’erano andati tutti, un’intera generazione di disoccupati. Le strade del centro divennero un deserto. Al loro posto, estranei monitoravano il nuovo centro commerciale attraverso telecamere di sicurezza. "
Marilena Umuhoza Delli, Negretta. Baci razzisti, Red Star Press (collana Tutte le strade), 2020. [ Libro elettronico ]
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lunamarish · 1 day ago
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Sai, quando non ci sarò più, guarda bene, perché, in tanti segni, io mi paleserò e tu mi troverai.
Sto, qua, Isabella, sto qua. Che c'è? Non mi vedi? Già, non puoi vedermi, ma sto qua, sono in mezzo ai libri, tra le carte antiche, dentro ai cassetti del comò. Mi trovi quando il sole entra di sguincio, s'intrufola di taglio e fa brillare queste cornici dorate d'argento grandi e piccoline di legno pregiato acero noce palissandro mogano sembrano finestrini e finestrelle aperte sul mondo… Mi trovi quando il sole si fa rosso prima che tramonti dipingendo d'oro i rami degli alberi e s'infila tra le foglie per farsi guardare. Altrimenti mi potrai trovare quando è notte in cucina, per cercare qualcosa da mangiare un pezzetto di formaggio, un'insalata, quel poco che ti sostiene lo stomaco e poi te ne vai a letto. Prima della luce dell'alba poi mi trovi alla scrivania, con la penna tra le dita e gli occhi al cielo, pensando a ciò che ti ho raccontato e non ho scritto e chissà se non sia stato un bene che questi pensieri si siano persi, distratti, e stanchi di essere pensati, che volteggiano nell'aria insieme a me. E se guardi lassù può succedere che se ci sono le nuvole mi trovi. Il vento straccia le nuvole e, così, come viene viene, puoi trovare certi occhi che ti guardano. Sotto una fronte larga larga e lunga e due solchi lungo il viso… sì, li puoi trovare.
Eduardo De Filippo
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t-annhauser · 23 hours ago
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olive
Oggi abbiamo fatto 10 chili di olive ammaccate, pestate col pestello e snocciolate una a una che manco la Saclà. Domenica hanno raccolto le olive, abbiamo scelto le migliori e il resto lo hanno portato al frantoio, mi sono sentito molto @pgfone. Io le olive vere, quelle attaccate agli alberi, non le avevo mai viste, come tutti i lombardi pensavo che nascessero direttamente nei barattoli, come il tonno, e l'unico ulivo di cui avevo sentito parlare era quello che faceva da testiera al letto di Ulisse e Penelope, una cosa mitica come l'Unicorno o i sette savi di Sion. Su al nord l'olio non si usava, noi a Moglia usavamo lo strutto e per condire l'insalata l'olio Sasso, i pomidori erano già troppo esotici per noi. Al pumdòr. Invece le patate, curiosamente, le chiamavamo anche pom de tera, alla francese, perché come tutti sanno il dialetto della Bassa è contaminato essenzialmente da due lingue: la Franza e la Spagna. Ma sto divagando. Evviva le olive, l'oro verde, una sola oliva, opportunamente schiacciata, può ungerti tutta la cucina, come in quell'episodio di Mr. Bean dove per ridipingere in un sol colpo il locale mette un petardo dentro un secchio di pittura e lo fa esplodere, solo che le olive ti dipingono tutto di verde oliva. (olive si chiamano anche i testicoli, ma noi di Moglia, sempre per via dell'influenza francese, li chiamavamo œuf, uova).
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occhietti · 11 months ago
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PRONTUARIO
PER IL BRINDISI DI CAPODANNO
Bevo a chi è di turno, in treno, in ospedale, cucina, albergo, radio, fonderia, in mare, su un aereo, in autostrada, a chi scavalca questa notte senza un saluto, bevo alla luna prossima, alla ragazza incinta, a chi fa una promessa, a chi l’ha mantenuta, a chi ha pagato il conto, a chi lo sta pagando, a chi non è invitato in nessun posto, allo straniero che impara l’italiano, a chi studia la musica, a chi sa ballare il tango,
a chi si è alzato per cedere il posto, a chi non si può alzare, a chi arrossisce, a chi legge Dickens, a chi piange al cinema, a chi protegge i boschi, a chi spegne un incendio, a chi ha perduto tutto e ricomincia, all’astemio che fa uno sforzo di condivisione, a chi è nessuno per la persona amata, a chi subisce scherzi e per reazione un giorno sarà eroe, a chi scorda l’offesa, a chi sorride in fotografia, a chi va a piedi, a chi sa andare scalzo,
a chi restituisce da quello che ha avuto, a chi non capisce le barzellette, all’ultimo insulto che sia l’ultimo, ai pareggi, alle ics della schedina, a chi fa un passo avanti e così disfa la riga, a chi vuol farlo e poi non ce la fa, infine bevo a chi ha diritto a un brindisi stasera e tra questi non ha trovato il suo.
- Erri De Luca
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