#cucina mediterranea
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...perfette sintonie!
.🦋.
Friggitelli ~ pomodorini gialli ~ tonno ~ capperi ~ peperoncino ~ basilico.
Pochi minuti e tanta bontà!
🔸 @la-scigghiu
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Paccheri all'astice
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La cucina etnica: i sapori del mondo a portata di mano
La cucina etnica è diventata sempre più popolare in tutto il mondo, offrendo una varietà di sapori e ingredienti che possono essere gustati a portata di mano. Grazie alla globalizzazione e alla crescente diversità culturale, i ristoranti etnici stanno spuntando in ogni angolo delle città, offrendo piatti tradizionali di culture diverse. Continue reading La cucina etnica: i sapori del mondo a…
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#cucina africana#cucina asiatica#cucina etnica#cucina latinoamericana#cucina mediterranea#diversità culturale#globalizzazione#ingredienti#ristoranti etnici#sapori
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Quante foto abbiamo di cuori creatisi spontaneamente con il burro?
Non lo so eh, ma comunque un cuore oleoso e un pomodoro maciullato sono un bel pattern di natura morta
#self reflecting#reflection#photo#dubbio#olio su tela#olive oil#oil painting#cucina mediterranea#cucina#food#pomodoro
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Le Co-Scienze di tutti
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#Co-Scienze Gastronomiche#cucina mediterranea#Dipartimento di Agraria#pasti sostenibili#rete solidale#Università Federico II
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Guarda "Linguine panna e funghi" su YouTube
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Aglio nero: il superfood del momento e i suoi straordinari benefici
Un ingrediente unico per il benessere quotidiano. L’aglio nero sta conquistando sempre più spazio sulle tavole di chi cerca alimenti sani e funzionali.
Un ingrediente unico per il benessere quotidiano.L’aglio nero sta conquistando sempre più spazio sulle tavole di chi cerca alimenti sani e funzionali. Conosciuto come una versione potenziata del tradizionale aglio bianco, questo superfood offre numerosi benefici per l’organismo, senza gli effetti collaterali tipici come l’alito pesante. Ecco perché dovremmo iniziare a introdurlo nella nostra…
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Telefonate subito a Lollobrigida...
#lollobrigida#alimentare#ortofrutta#dieta mediterranea#cucina tradizionale#fdi#fratelli d'italia#cognati
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LASAGNE CIME DI RAPA SALSICCIA e SCAMORZA
É fra le ultime ricette quotate sulla mia tavola. Molto salutare, molto sfiziosa, molto mediterranea...., molto buona!
Ingredienti x 4 dosi:
250 gLasagne all’uovo
200 gSalsiccia
1 kgCime di rapa
200 gScamorza all'acqua
100 gParmigiano reggiano (grattugiato)
1 spicchioAglio
q.b.Peperoncino
q.b.sale
q.b.Olio extravergine d’oliva
Preparazione
Puliamo le cime di rape eliminando i gambi più coriacei e le foglie più dure o rovinate. Tagliamo le foglie a pezzi, mantenendo le cime intere. Laviamole e sbollentiamole in abbondante acqua salata per circa 5 minuti.
Mettiamo da parte le rape sbollentate e prepariamo una besciamella con 650 ml di latte/50g di burro/50g di farina/sale e noce moscata. Deve risultare piuttosto liquida.
Lasciatela raffreddare; nel frattempo sbudelliamo la salsiccia, schiacciamola a piccoli pezzetti e rosoliamola in una padella con un filo di olio caldo e sfumiamo con il vino bianco, lasciamo cuocere per 10 minuti.
Spegniamo quindi il fuoco e trasferiamo la salsiccia in un piatto (teniamola da parte).
Nella stessa padella, aggiungiamo uno spicchio d’aglio in camicia, un filo d’olio e del peperoncino fresco sminuzzato.
Una volta ben insaporito l’olio eliminiamo l’aglio e uniamo le cime di rapa.
Ripassiamole in padella per qualche minuto, in modo che si insaporiscano. Dovranno essere morbide. Aggiungiamo due cucchiai di besciamella per ammalgamare tutto.
Ora siamo pronti per comporre le lasagne:
Ricopriamo il fondo della lasagnera con un po di besciamella. Disponiamo il primo strato di lasagne. Ricopriamole con: cime di rapa, salsiccia (sbriciolandola ulteriormente) e scamorza. Completiamo con una spolverata di parmigiano grattugiato ed una macinata di pepe.
Procediamo in questo modo per altri 2o 3 strati.
Terminiamo ricoprendo l‘ultimo strato con la restante besciamella, con un po' di scamorza ed un’abbondante spolverata di parmigiano grattugiato e se è avanzata potete aggiungere anche qualche pezzettino di salsiccia!
Cuociamo le lasagne con cime di rapa in forno (preferibilmente ventilato) preriscaldato a 180°C per circa 25/30 minuti.
Se vi piace croccante in superficie, mettete del pangrattato e gli ultimi minuti usate il grill.
Buon appetito 😋
🔸 @la-scigghiu 🦋
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Risotto crudo - cotto di gamberi
Porzioni: 8 persone Preparazione: 1 ora Cottura: 15 minuti Difficoltà: Alta Costo: medio Ingredienti 800 gr. di riso Carnaroli o Arborio 1,5 Kg di Gamberoni Argentini L1 2 spicchi d’aglio 2 cipolle prezzemolo Sale q.b. Pepe 1/2 bicchiere di Brandy Olio extravergine d’oliva 80 gr. di burro Procedimento Dopo aver lavato accuratamente i gamberi, separate le teste dalle code. Con…
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Just found out about Sabir aka Lingua Franca Mediterranea, and it's so beautiful. The original Lingua Franca, namesake of all that would come, which developed in the Medieval Mediterranean as a combination of bare-bones Italian and Spanish mixed with all the languages of the sea for use of traders, pilgrims, travellers, slaves, pirates, and outlaws.
Key features of the lingua franca:
lack of distinction between singular and plural. Amigo means “the friend” as much as “friends.”
verbs use for the present, imperfect, and sometimes future a single infinitive and unconjugated form valid for all persons. Questi Signor star amigo di mi: these gentlemen are my friends
the imperative corresponds to the same infinitive form, but usually preceded by the pronoun
for the past tense, periphrastic forms such as mi estar andato (or andado, per influence of Spanish or Venetian dialect), in which estar is the most common auxiliary
adjectives distinguish masculine from feminine gender unless they end in -e (bono/bona, but prudente/prudente)
the future corresponds to a periphrastic form: bisogno mi andar (I need to go) “I will go.”
In interrogative sentences, the word order remains the same, and only the tone changes of voice, subject to the presence of interrogative pronouns to introduce the sentence, as in: cosa ti ablar? “what do you say?”
the vocabulary is a mixture of Italian, Spanish, and French, in many cases with multiple attested forms (bono/bueno, testa/cabeza)
-- https://weirditaly.com/2022/11/15/sabir-the-mediterranean-lingua-franca/
While it had different varieties... the most widespread and lasting one had a lexicon that was 65-70% Italian (with strong Venetian and Ligurian influences) and 10% Spanish, with words from other Mediterranean languages, such as Arabic, Catalan, Sardinian, Greek, Occitan, Sicilian, and Turkish. This auxiliary language connected European traders with Arabs and Turks; it was also spoken by slaves on Malta (in the so-called "bagnio"), Maghrebi corsairs, and European outlaws that sought shelter in Algiers. Morphology was very simple and word order very free. There was a strong use of prepositions to compensate for the lack of some word classes, such as possessive adjectives. It also had few verbal tenses: future was created with the modal bisognio ["need"], the past with past participles.
The name sabir is perhaps from Catalan saber, that is "to know"; lingua franca derives instead from Arabic lisān-al-faranğī. The latter term later came to mean any idiom connecting speakers from different cultures.
... In Molière's The Sicilian... a Turkish slave meets Don Pedre and proposes to sells himself to him saying: «Chiribirida ouch alla Star bon Turca, Non aver danara: Ti voler comprara? Mi servir a ti, Se pagar per mi; Far bona cucina, Mi levar matina, Far boller caldara; Parlara, Parlara, Ti voler comprara?» ["I am a good Turk, but I have no money; do you wish to buy? I will serve you, if you pay for me; I'll make good food, I'll get up in the morning and boil water; say, say, do you wish to buy?"] Don Pedre replies: «Chiribirida ouch alla, Mi ti non comprara, Ma ti bastonara, Si ti non andara; Andara, andara, O ti bastonara.» ["I will not buy you, but I'll beat you if you don't leave; leave, leave, or I'll beat you."]
-- https://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_franca_mediterranea
The infinitive was used for all verb forms and the lexicon was primarily Italo-Romance, with a Spanish interface. As in Arabic, vowel space was reduced, and Venetian influences can be seen in the dropping of certain vowels and intervocalic stops.
-- https://en.wikipedia.org/wiki/Mediterranean_Lingua_Franca#Origins
In 1830, a Lingua Franca-French dictionary... was published in Marseille for the sake of new colonists entering Algeria. The arrival of French in Algeria is considered the end of Lingua Franca, which had known its "golden age" in the 17th century... As shown below, an example of Lingua Franca is quoted in Molière's comedy The Bourgeois Gentleman. At the beginning of the Turkish ceremony, the Mufti chants what follows: Se ti sabir Ti respondir Se non sabir Tazir, tazir. Mi star Mufti: Ti qui star ti? Non intendir: Tazir, tazir. ["if you know, respond; if you don't know, be quiet, be quiet. I am the Mufti; who are you? You do not understand: be quiet, be quiet."]
-- https://fr.wikipedia.org/wiki/Lingua_franca#Exemple
Lingua Franca... is the oldest pidgin for which we have a decent amount of data. The first text in what is clearly Lingua Franca dates from 1353, but there is also material from the 13th century which may represent an earlier version of the language. It is quite likely that it had existed for some time by then, and it has even been suggested that the origins of the language lies in a simplified trade Latin used by Jewish traders. As the use of Lingua Franca spread in the Mediterranean, dialectal fragmentation emerged, the main difference being more use of Italian and Provençal vocabulary in the Middle East, while Ibero-Romance lexical material dominated in the Maghreb. After France became the dominant power in the latter area in the 19th century, Algerian Lingua Franca was heavily gallicised (to the extent that locals are reported having believed that they spoke French when conversing in Lingua Franca with the Frenchmen, who in turn thought they were speaking Arabic)... Eritrean Pidgin Italian... displayed some remarkable similarities with it, in particular the use of Italian participles as past or perfective markers.
-- https://web.archive.org/web/20160304115405/https://pantherfile.uwm.edu/corre/www/franca/edition3/foreword.html
Bonus: there apparently was a Romance language in post-Roman North Africa, now completely extinct. It developed from a specifically African variety of Latin that Saint Augustin spoke, with influence from Punic (Carthaginian) and Berber; it survived the Arab conquests and died out only in the Early Modern period.
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Quando sei a Napoli e vai a mangiare al ristorante spesso non c'è neanche bisogno di chiedere un piattino: te lo porta il cameriere per farti condividere il cibo o per i gusci delle vongole e non lo trovi mica nel conto. Quando prendi una pizza, se chiedi, te la dividono in quanti spicchi vuoi per condividerla o per facilitarti il compito e non costa nulla il taglio. Se aspetti il tuo turno fuori al locale affollato, il ristoratore spesso ti serve fritturine in cuoppi di carta da cucina per ingannare l'attesa e non le ritrovi nel conto. Se prendi un caffè al bar, compreso nel prezzo, ti danno il caffè, un'ampia scelta di zucchero, un bicchiere d'acqua a tua scelta, Iiscia o frizzante, e talvolta anche un piccolo cioccolatino incartato posizionato al bordo del piattino. Se vai al pub, prima di prendere l'ordine, posizionano sul tavolo bottiglioni di tutte le salse che esistono al mondo senza metterle in conto. Alla fine di un buon pasto c'è quasi sempre il cameriere che ti chiede se può offrirti un amaro, un limoncello o un caffè. A Napoli nella ristorazione è rimasta ancora l'antica tradizione dell'ospitalità mediterranea. A Napoli mangiare fuori è un gesto d'amore tra te, chi te lo prepara e questa città che abbraccia chi la ama.
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Amo la cucina etnica, molto piatti si avvicinano alla cucina mediterranea, solo con aggiunta di spezie che adoro.
Stasera ho preparato questo piatto tipico marocchino lo zaalouk, a base di melanzane e pomodoro, con l'aggiunta di paprika, cumino, peperoncino e alla fine un limone spremuto e del prezzemolo.
Spacca di brutto.
L'ho mangiato con della feta.
Marocco
Grecia
Nel giorno della repubblica Italiana
Ok. 😅
#tuttapposto
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Cosa mangiano gli italiani sotto l’ombrellone?
LIVELLO B1
Si sa, gli italiani sono buongustai e anche in estate, sotto l’ombrellone, non perdono le buone abitudini. La pausa pranzo diventa un momento di socialità in cui gustare, secondo le proprie preferenze, piatti tipici della cucina mediterranea.
Partiamo da un grande classico dell’Italia meridionale: la Frittata di pasta. Una golosità della cucina napoletana, di solito preparata con avanzi: la pasta della sera prima, uova, un po' di formaggio, quello che si trova in frigorifero e un po’ di fantasia. Una ricetta facile e irresistibile.
Tipici del Sud Italia, in particolare della Sicilia, sono anche gli Arancini chiamati anche Arancine. Gli Arancini sono palle di riso fritte nell’olio bollente con dentro ragù, carne trita al sugo, o mozzarella e prosciutto.
La Parmigiana di melanzane è una celebre ricetta regionale italiana nota anche come Melanzane alla parmigiana. Questo piatto, anche se è molto calorico, è davvero squisito.
Se invece vuoi stare più leggero, puoi scegliere un’insalata fredda di pasta o di riso. La ricetta è molto semplice, bisogna scegliere il tipo di pasta (farfalle, penne, fusilli, paccheri) o il tipo di riso e condirlo con i tuoi ingredienti preferiti. Solitamente gli italiani condiscono pasta o riso con tonno, pomodorini, olive, capperi, mozzarella. Insomma, a te la scelta!
Se invece non hai voglia di cucinare, le panetterie italiane offrono sempre grandi gioie! Per esempio, focacce e panini. La focaccia è un pane schiacciato e molto morbido e unto. Può essere cotto al forno.
VOCABOLARIO
Buongustai: chi ha buon gusto in fatto di cibi o di bevande; amante della buona tavola. Irresistibile: cui non è possibile resistere. Carne trita: carne tagliata in piccoli pezzi. Celebre: molto famoso.
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PinzimOlio: L’Olio Alessandrino e Verdure di Stagione Protagonisti alla Fiera di San Baudolino, Degustazioni, show cooking e consigli di salute per celebrare le eccellenze enogastronomiche del territorio alessandrino
Domenica 10 novembre 2024, nella storica cornice della Fiera di San Baudolino, l’olio alessandrino sarà protagonista di un evento dedicato, “PinzimOlio”, in Camera di Commercio ad Alessandria
Domenica 10 novembre 2024, nella storica cornice della Fiera di San Baudolino, l’olio alessandrino sarà protagonista di un evento dedicato, “PinzimOlio”, in Camera di Commercio ad Alessandria. Dalle 10:30 alle 11:30, i visitatori potranno scoprire e degustare l’olio extravergine locale abbinato a verdure di stagione, un binomio perfetto che celebra la dieta mediterranea e la qualità dei prodotti…
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Speciale Natale: Maccarruni a ra tamarra, albori della cucina calabrese.
Maccarruni a ra tamarra, sapori intensi, forti e variegati, grazie anche alla grande biodiversità della regione a cui appartiene: stiamo parlando della cucina calabrese, con i suoi piatti di origine contadina diventati vere e proprie specialità.
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