#Comune di Milano Cultura
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parolequotidiane · 2 months ago
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Il 19 settembre chiudono le iscrizioni per MUSICANTE AWARD – PREMIO PINO DANIELE
a cura della redazione IL 19 SETTEMBRE CHIUDONO LE ISCRIZIONI PER IL LIVE MUSIC CONTEST “MUSICANTE AWARD - PREMIO PINO DANIELE”. Patrocinato dal Ministero dell’Università e della Ricerca.Nel 2025 i finalisti protagonisti di un grande evento a Napoli in memoria di PINO DANIELE, insieme ai grandi nomi della musica italiana. Fino al 19 settembre giovani artisti con conoscenze musicali…
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fashionbooksmilano · 7 months ago
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Taste the Fashion
Paola Buratto Caovilla
Skira, Milano 2001, 176 pagine, 180 ill.a colori, 24,5x29cm, ISBN 9788884911049
euro 50,00
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Vino e Moda. Due fra i più grandi testimoni del Made in Italy più autentico, entrambi frutto di tradizione artigianale, estro e creatività, simboli di seduzione, lusso, qualità ed eleganza. Vino e Moda accostati in un percorso intrigante e suggestivo, fatto di immagini e racconti, che si snoda fra i colori della natura e quelli dei maestri dell’Haute Couture, fra Bacco e Venere, fra bottiglie pregiate e disegni preziosi, fra le parole dei grandi della letteratura e le rappresentazioni immortali dei grandi dell’arte: un percorso scandito dalla creatività e dalla genialità. E nei pensieri tra moda e vino – mito, costume, cultura e seduzione – si ravvisa un comune denominatore che unisce il Bello. C’è un’unica filosofia che coniuga armonicamente due mondi diversi ma analoghi. Ci sono duemila anni di storia che si fondono in una modernità elegante e innovativa. Che si trovi nella platea di un défilé a New York o a Parigi o tra un filare e l’altro di uno dei vigneti in Toscana o che ti accolga al tavolo di lavoro o davanti a schizzi di accessori per le collezioni René Caovilla, realizzati raccogliendo suggestioni nei viaggi che punteggiano la sua vita, Paola Buratto Caovilla, veneziana di adozione, imprenditrice, cultrice d’arte e personaggio nel mondo della moda e della cultura internazionali, ha trasferito dalla categoria degli hobby a quella dell’impegno le passioni più grandi: quella per la natura, l’attività di scrittrice e l’amore per la moda, la cucina e l’“alta cultura” del vino. Un eclettismo che, abbracciando anche la sua passione per i giardini e l’arredamento, non deborda mai da binari di assoluta semplicità: è la caratteristica che ha consentito a Paola Buratto Caovilla di portare la bellezza e l’eleganza come qualità da tenere in sordina, privilegiando il sorriso per chiunque le consenta di scambiare trasparenza, cordialità e impegno.
11/04/24
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mezzopieno-news · 3 months ago
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NASCE IL FESTIVAL PER SALVARE LE MINORANZE LINGUISTICHE IN ITALIA
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In Italia esistono 12 minoranze linguistiche riconosciute e tutelate dalla legge, comunità storiche parlanti idiomi ascritti a varie famiglie linguistiche che vivono nel territorio del nostro Paese. Queste realtà hanno una forte identità e tradizioni spesso antiche che conservano e tramandano al di fuori di confini dei Paesi da cui sono provenute, a volte uniche superstiti di culture che si stanno perdendo. Per salvare questi scrigni di storia è nato in Basilicata ‘Il borgo dei suoni’ un progetto che a San Costantino Albanese, un piccolo Comune in provincia di Potenza, sta recuperando cultura e folklore di tante comunità linguistiche a rischio di scomparsa.
Tutto è iniziato intorno a una comunità arbëreshe (albanesi d’Italia) sorta a metà Cinquecento da un insediamento di popolazioni albanesi in fuga dall’invasione ottomana che conserva tratti ed elementi fondamentali della cultura di provenienza ma che, allo stesso tempo, si è rivelata ricettiva e sensibile alle influenze dell’area circostante da risultare anche un’espressione specifica della cultura della Val Sarmento. Qui è nato ad agosto 2024 il primo festival delle minoranze linguistiche, un incontro di gruppi da tutta Italia e un programma di iniziative che prevede, tra le altre, una scuola internazionale di etnografia audiovisuale realizzata con l’Università di Milano, la realizzazione di un archivio sonoro, incontri culturali, concorsi per le scuole e molta musica e canti tradizionali. Minoranze delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e di quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l’occitano e il sardo condividono le proprie radici.
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Fonte: Regione Basilicata; Diffusioni musicali; foto di Wojciech Pedzich 
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alessandro55 · 5 months ago
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L'albero della cuccagna
Nutrimenti dell'arte
Achille Bonito Oliva
Analisi storica Guido Guerzoni
Skira, Milano 2017, 254 pagine,brossura, 151 ill.a colori, 24x28cm, ISBN 9788857237107
euro 35,00
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Nell’immaginario collettivo la Cuccagna rappresenta il paese dell’abbondanza e il luogo del divertimento per antonomasia.
Il gioco che da questo mito prende il nome ha alle proprie spalle una lunga tradizione e una altrettanto arcaica memoria popolare. Simbolo di gioia e prosperità – ma anche della fatica e dell’impegno indispensabili a ottenerle – questa immagine è comune a tutte le culture europee, ed è presente nelle sue diverse varianti tanto nei riti diffusi sulle sponde del Mediterraneo, quanto nelle saghe nordiche. Molteplici sono i riferimenti concettuali che conferiscono a questa icona specifica un valore d’identità condivisa, che accomuna civiltà tra loro anche distanti. L’albero della cuccagna è, dunque, identificabile come motivo iconografico capace di una funzione narrativa e interpretativa del presente globalizzato, ma anche come metafora utile a generare riflessioni sul tema dell’alimentazione e della giustizia sociale. Attraverso un innovativo progetto espositivo in progress, partito nell’ambito di EXPO 2015 e conclusosi nel 2017, Achille Bonito Oliva ha selezionato 45 artisti per realizzare opere ispirate al tema arcaico dell’albero della cuccagna, costruendo una mostra diffusa su tutto il territorio nazionale, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, che ha coinvolto musei e fondazioni pubbliche e private. Nel libro l'installazione luminosa di Giovanni Albanese, la “camera a olio” di Per Barclay, la quercia di Gianfranco Baruchello, le opulenze contraddittorie e inquietanti di Bertozzi e Casoni, per arrivare a una varietà di punti di vista con Marzia Migliora, Goldschmied &Chiari, Alfredo Jaar, Sislej Xhafa, Patrick Tuttofuoco, Michelangelo Pistoletto, Luigi Ontani, Mimmo Paladino.
L’esperienza curatoriale ed espositiva, per molti versi straordinaria, di questa mostra è ora raccolta nel volume italiano/inglese edito da Skira che, accanto al saggio del curatore e a un’analisi storica firmata da Guido Guerzoni, documenta le 45 opere attraverso i contributi critici di professionisti del mondo della cultura contemporanea (critici, storici dell’arte, direttori di museo e curatori indipendenti) e la segnalazione delle innumerevoli collaborazioni e sponsorizzazioni – pubbliche e private – che hanno supportato artisti e musei.
Mostra 25 settembre 2015 - 10 marzo 2017 Oltre 40 sedi in Italia
23/06/24
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alessandrodag · 1 year ago
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Medici, Masters of Florence
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Los Medici, Señores de Florencia, (Medici: Masters of Florence) en su idioma original, es una serie que nos sitúa en la Europa del siglo XV, más específicamente en la región que conocemos hoy en día como la península italiana. Adentrándonos en el contexto del surgimiento de posiblemente una de las familias más influyentes y ricas de toda Europa, “los Medici”.
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Todo comienza en Florencia en el año de 1429, donde el principal de la familia de los Medici, “Giovanni de Medici” logra establecerse como un solido eslabón de la sociedad Florentina, a pesar de las acciones en contra de diversas familias de nobles que quieren acabar su influencia, como los Albizzi entre otros. En la serie nos muestran una serie de acontecimientos que causan que la trama nos enfoque en el desarrollo de los dos hijos principales de la familia y herederos del banco, Cosimo y Lorenzo de Medici, los cuales asumen el mando después de la misteriosa muerte de su padre envenenado, por consiguiente, veremos como estos dos personajes intentan mantener el legado de la familia a flote y como logran afrontan una serie de eventos que azotan a la Florencia de la época.
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A lo largo de las escenas, tanto el guion como el transcurso de los acontecimientos nos ponen al frente de escenarios históricos de la cultura Florentina y la Italiana en general, pero principalmente los que comprende a la región toscana, teniendo de principales protagonistas del entorno a Montepulciano, Pienza, San Quirico de Orcia y Bagno Vignoni, además de la propia Florencia que funciona como escenario principal y lugar donde residen la mayoría de los personajes principales residen y conviven.
Una de las cosas mas remarcables es como a través de la ambientación, el uso de la utilería y de disfraces, además de usar las mismas construcciones antiguas y algunos que otro efectos de cámara nos narran como era la arquitectura de la época, una arquitectura medieval que iba en transición entre el gótico y las nuevas corrientes que a lo largo de la serie veremos promulgadas por artistas y arquitectos como Filippo de Brunelleschi y Donato di Niccolò di Betto Bardi, comúnmente conocido “Donatello”, que van experimentando en esta nueva corrientes del renacimiento.
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Sin ningún tipo de duda la variedad de escenarios y la riqueza cultural que en ellos nos muestran es una deleite total, tempranamente en la serie nos ponen en contexto del entorno con edificaciones como La catedral de Pienza o el palacio Piccolomini, que nos muestran un poco de esta nueva arquitectura que se iba desarrollando en la Italia de 1400��s, esa postura clásica de las edificaciones, en contraste de otras edificaciones que portan mayor antigüedad así como Palazzo Comunal De Montepulciano
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O por otro lado mostrando su lado mas bélico con estructuras de carácter militar como el Castillo de odescalchi bracciano
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Que además de sus impresionantes tomas, poco a poco nos ponen en contexto de los hechos que van ocurriendo, entre intrigas y conspiraciones, enemistades políticas y conflictos abiertos, entre las familias, y abriéndonos a los sucesos mas globales, como la guerra entre Milano y Florencia por la ciudad de Luca, o la Aparición de la peste negra que azota inclemente a la ciudadanía Florentina y que tiene su desarrollo principal en torno a la Catedral de Santa María de las Flores y la construcción de su cúpula. Se percibe ampliamente la influencia de la religión en el día a día en la sociedad en general, y como los nobles y adinerados tratan de tomar ventaja sobre personajes de la Fe, ya sea con el uso de extorsión, soborno o incluso amenaza para así asegurarse favores dentro de la misma jerarquía religiosa, mostrando una vez más lo complejo de la situación y como los mismos protagonistas ni siquiera quieren formar parte de esto si no que se ven obligados a formar parte todo esto si es que quieren sobrevivir.
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Sin lugar a dudas la serie logra su cometido de envolvernos en el punto de vista de la época, arrastrando al espectado al medievo y casi que dándole una alabarda y mandarlo a la ciudad más cercana para que o muera en alguna disputa entre familias, o le dé disentería antes  de tan siquiera llegar, la forma de como abordar la vida de los personajes y sus objetivos, la decepción de algunos por no cumplirlos, o el odio de otros al verse impedidos en su cometido se siente y como la historia te narra dos realidades, la de antemano desde el punto de vista de Cosimo y los miembros de su familia, y por otro lado, la de la gente de las ciudades del comienzo del renacimiento.
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carmenvicinanza · 1 year ago
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Jessye Norman
https://www.unadonnalgiorno.it/jessye-norman/
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Jessye Norman, soprano statunitense, è stata una delle poche cantanti liriche nere ad ottenere la gloria a livello mondiale.
Una fortunata carriera fuori dal comune che le ha portato ben quattro Grammy Award.
Il colore scuro della sua voce e l’estensione vocale  le hanno consentito un ampio repertorio liederistico e operistico, da Wagner a Verdi. Ha incantato interpretando i ruoli principali in opere come Carmen e Aida e si è cimentata con successo anche in altri generi, come jazz e spirituals.
Si è spesso spesa in azioni umanitarie contro la povertà, per le persone senzatetto, a favore della gioventù, delle arti e della cultura.
Nata il 15 settembre 1945 ad Augusta, una cittadina della Georgia, in epoca segregazionista, è cresciuta cantando in chiesa, sua madre era pianista e suo padre cantava nel coro.
Dopo aver vinto una borsa di studio per la Howard University di Washington dove si è diplomata in musica, si è perfezionata all’Università del Michigan, passando poi al Conservatorio Peabody  di Baltimora.
Nel 1968 ha fatto la sua prima apparizione nel National Council Concert per il Metropolitan Opera House di New York.
Ha debuttato nel 1969 come Elisabeth nel Tannhäuser di Wagner all’Opera di Berlino, ruolo che ha ricoperto più volte nei maggiori teatri del mondo.
Nel 1972 è stata Aida di Verdi al Teatro alla Scala di Milano diretta Claudio Abbado (dove è tornata più volte, negli anni) e Cassandra in Les Troyens di Berlioz alla Royal Opera House di Londra.
Tornata negli Stati Uniti, nel 1973 ha debuttato al Lincoln Center di New York. Dieci anni dopo è stata di nuovo Cassandra al fianco di Placido Domingo al Metropolitan Opera nell’ambito dei festeggiamenti per il centesimo anniversario del teatro newyorkese in cui si è esibita in oltre 80 recital.
Nel 1997, a 52 anni, è stata la persona più giovane a ricevere il Kennedy Center Honor, conferito alle persone che si sono distinte per il loro contributo all’arte e alla cultura.
Il presidente Obama l’ha premiata con la National Medal of Arts, la più alta onorificenza statunitense. Università prestigiose come Yale, Harvard e la Juilliard le hanno conferito lauree ad honorem.
Nel 2015 ha vinto il Premio Wolf per le arti nella musica.
Si è esibita in importanti occasioni pubbliche e cerimonie come l’insediamento di Reagan e Clinton a presidente degli Stati Uniti e per il sessantesimo compleanno della regina Elisabetta II.
Ha cantato La Marseillaise per la celebrazione del bicentenario della rivoluzione francese a Parigi dove le è stato conferito il titolo di Commandeur de l’ordre des Arts et des Lettres e la Legione d’Onore.
Ha eseguito la prima del ciclo di canzoni Woman life song, alla Carnegie Hall, su testi di Toni Morrison, Maya Angelou e Clarissa Pinkola Estés.
Alla sua figura si è ispirato il film francese Diva, del 1981.
Nel 1990 è stata nominata Ambasciatrice Onoraria presso le Nazioni Unite.
Si è spenta il 30 settembre 2019 a New York per complicazioni legate ad una lesione al midollo spinale risalente al 2015.
Per la sua voce, padrona di ogni sfumatura e la grande personalità era stata soprannominata Just Enormous.
In ogni sua interpretazione ha lasciato il segno di una personalità e sensibilità ammalianti.
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Milano, a Palazzo Reale la mostra di Vincent Peters “Timeless time” 
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Milano, a Palazzo Reale la mostra di Vincent Peters “Timeless time”.    Dal 12 gennaio al 26 febbraio, Palazzo Reale porta a Milano gli scatti senza tempo del fotografo Vincent Peters con la mostra a ingresso gratuito dal titolo “Timeless Time”, una selezione di novanta lavori in bianco e nero in cui la luce è protagonista nel raccontare le storie dei soggetti ritratti. La mostra, promossa da Comune di Milano-Cultura, prodotta e organizzata da Palazzo Reale e Nobile Agency, è curata da Alessia Glaviano, Curator & Head of Global PhotoVogue. Christian Bale, Kim Basinger, Monica Bellucci, Vincent Cassel, Laetitia Casta, Cindy Crawford, Penelope Cruz, Cameron Diaz, Matt Dillon, Michael Fassbender, Scarlett Johansson, Milla Jovovich, John Malkovich, Charlize Theron, Emma Watson sono solo alcuni dei personaggi famosi i cui ritratti, realizzati tra il 2001 e il 2021 da Vincent Peters, sono esposti a Palazzo Reale. Quello ritratto da Vincent Peters è il mondo delle star e delle celebrities, un moderno Olimpo in cui i ritratti sfumano in un’atmosfera da cinema neorealista italiano. I suoi scatti sono infatti composti da un sovrapporsi di strati che dialogano tra loro completandosi: ciascun elemento che converge e si condensa in ogni suo singolo scatto, forma uno strato che non perde mai la propria identità e distinzione. È proprio nell’incontrarsi di questi strati singolari che ogni immagine di Peters arriva a raccontare una storia, fino a diventare un film in un solo fotogramma. Nel percorso della mostra, grazie a Cinecittà, sono esposti anche i primissimi scatti del progetto “Timeless Talent”, un racconto fotografico realizzato da Peters dei mestieri e dei talenti degli storici studi cinematografici che, oggi come in passato, ne fanno punto di riferimento della creatività del cinema e della televisione nazionale e internazionale. Un progetto di valorizzazione del talento dell’art department, dei falegnami, degli operai, pittori, macchinisti, elettricisti, tecnici dello sviluppo della pellicola e di tutti gli artigiani di Cinecittà, che da dietro la macchina da presa e al fianco dei registi, contribuiscono alla creazione dei capolavori realizzati negli studi. Con uno stile senza tempo, i lavori di Vincent Peters esposti nell’ Appartamento dei Principi al piano nobile di Palazzo Reale sono valorizzati da un allestimento curato da Silvestrin & Associati che esalta le potenti immagini in bianco e nero e al tempo stesso sposa la bellezza delle signorili sale quattrocentesche che lo ospitano. Vincent Peters Nato a Brema, in Germania, nel 1969, all’età di vent’anni si trasferisce a New York per lavorare come assistente fotografo. Tornato in Europa nel 1995, ha lavorato per diverse gallerie d'arte e su progetti personali e nel 1999 ha iniziato la sua carriera presso l'agenzia di Giovanni Testino come fotografo di moda. Negli anni Vincent Peters si specializza nei ritratti di celebrità, scattando campagne leggendarie per riviste di tutto il mondo, distinguendosi con il suo stile cinematografico. Il suo portfolio comprende lavori per brand come Armani, Celine, Hugo Boss, Adidas, Bottega Veneta, Diesel, Dunhill, Guess, Hermes, Lancome, Louis Vuitton, Miu Miu, Netflix, solo per citarne alcuni. Le sue opere sono state esposte in gallerie d'arte internazionali tra cui, ad esempio, Camera Work a Berlino, Fotografiska a Stoccolma e il prestigioso Art Basel in Svizzera. Info Ingresso gratuito, da martedì a domenica, dalle 10 alle 19.30 (ultimo ingresso ore 19), giovedì apertura serale fino alle 22.30 (ultimo ingresso ore 22). Lunedì chiuso palazzorealemilano... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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grusik · 2 months ago
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Struttura G079 | 2024 OUT NOW! "G R A T O S O G L I O" G0079 Ecco il mio ultimo lavoro realizzato a Milano nel quartiere Gratosoglio, tappa più recente del progetto curato dall’Ufficio Arte negli Spazi Pubblici del Comune di Milano e YesMilano conosciuto come: "Un nome in ogni quartiere". La storica Skate Bowl di via Saponaro ha un grande potenziale di aggregazione giovanile ed è un prezioso spazio sportivo per gli skaters locali e non solo. L'opera è la prima realizzata grazie al sostegno di Fondazione Claudio De Albertis, istituita da Borio Mangiarotti, e di Fondazione di Comunità Milano. La produzione infatti coinvolge importanti realtà milanesi ed è frutto dell’ascolto e della collaborazione con la comunità di skaters del quartiere, raccolta in un collettivo informale e gestita dall’associazione Street Is Culture, coinvolgendo nella progettazione tecnici dei colori, skater e fruitori dello spazio. “Un nome in ogni quartiere” prevede l'esecuzione di interventi artistici partecipati nelle varie zone di Milano, coinvolgendo la comunità locale nella realizzazione di opere che diventeranno un punto di riferimento per la zona, generando un racconto territoriale che contribuisce alla costruzione identitaria dei quartieri stessi e della città nel suo insieme. Un ringraziamento particolare va al Comune di Milano, YesMilano, Fondazione Claudio De Albertis, Borio Mangiarotti, Fondazione di Comunità Milano, Street Is Culture A.P.S, Bottiglieria Popolare, Caparol Italia, tutti i ragazzi delle bellissime realtà sociali che si impegnano per portare arte e cultura nel quartiere, a tutti gli assistenti. Foto by Tommaso Matteocci. by GIULIO VESPRINI
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aki1975 · 3 months ago
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Jacques-Louis David - Parigi - Malmaison - Napoleone valica il Gran San Bernardo - 1803
Napoleone ha costituito uno spartiacque nella storia d’Italia: la generazione cresciuta sotto il suo dominio ha sviluppato ideali che hanno portato al Risorgimento.
La storia della letteratura italiana, ai cui albori vi è la volgarizzazione del latino soprattutto in chiave goliardica e l’influenza di altre culture (Chretien de Troyes e i minnesanger cortesi) può essere descritta secondo le seguenti tappe.
1059 - Il normanno Roberto il Guiscardo riceve dal Papa il potere sull’Italia meridionale
1077 - Gregorio VII accoglie a Canossa Enrico IV all’apice della lotta per le investiture
1095 - Urbano II lancia la prima crociata, atto di forza politica dopo aver prevalso sull’Impero nella lotta per le investiture.
1168 - Fondazione di Alessandria
1176 - Federico Barbarossa sconfitto a Legnano dai Comuni della Lega Lombarda. Da quel momento l’Italia del Nord, in assenza di sovrani, è territorio dei Comuni.
1189 - Terza crociata con Filippo Augusto di Francia, Enrico I d’Inghilterra e Federico Barbarossa
1202 - Nella quarta crociata, Zara viene assediata a vantaggio di Venezia
1220 - Nipote del Barbarossa e figlio dell’ultima esponente dei Normanni di Sicilia, Costanza d’Altavilla, Federico II è eletto imperatore. Si sviluppa la scuola siciliana (Cielo d’Alcamo, Giacomo da Lentini) in un ambiente di confluenza fra la cultura araba filosofica e scientifica e quella normanna e cavalleresca: l’amor cortese è ideale, non reale.
1224 - Cantico della Creature (San Francesco)
1260 - Nella battaglia di Montaperti, i ghibellini prevalgono sui guelfi a Firenze, ma Farinata degli Uberti impedisce la distribuzione della città.
1266 - Carlo d’Angiò, fratello di Luigi IX, sconfigge Manfredi a Benevento. Gli Angioini dominano l’Italia meridionale.
1277 - dopo la battaglia di Desio, i Visconti a capo del Comune di Milano
1282 - I siciliani, dopo il trasferimento della capitale da Palermo a Napoli, insorgono nei Vespri.
1284 - Pisa è sconfitta da Genova nella battaglia della Meloria
1289 - Con la battaglia di Campaldino sono i guelfi a prevalere a Firenze
1301 - Carlo di Valois, fratello di Filippo il Bello, favorendo i Neri, entra a Firenze. Dopo aver mandato in esilio l’amico Guido Cavalcanti e il cognato Corso Donati, Dante è esiliato a sua volta mentre è a Roma in una ambasceria con Bonifacio VIII. A Firenze domina l’amor gentile (“Tanto gentile e tanto onesta pare”).
1306 - 1321 Divina Commedia
~ Tu sei il mio maestro e il mio autore
~ l’amico mio e non de la ventura
~ nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice ne la miseria
~ divenir del mondo esperto de li vizi umani e del valore
~ loco d’ogni luce muto
~ la gente nova e i subiti guadagni 
~ Libertà va cercando ch’è sì cara come sa chi per lei vita rifiuta
~ State contenti, umana gente, al quia; ché se potuto aveste veder tutto, mestier non era parturir Maria
~ facesti come quei che va di notte, che porta il lume dietro e sè non giova, ma dopo sè fa le persone dotte
~ Credete Cimabue nella pittura, tener lo campo, e ora ha Giotto il grido, si che la fama di colui è scura
~ Tu proverai sì come sa di sale lo pane altrui, e come è duro calle lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale
~ I' mi son un che, quando / Amor mi spira, noto, e a quel modo / ch'e' ditta dentro vo significando
~ O voi ch’avete li ’ntelletti sani, mirate la dottrina che s’asconde sotto ’l velame de li versi strani
1338 - Il Canzoniere (Petrarca), opera che non presenta più l’anelito mistico medioevale della Commedia, ma proprio per questo risulta connotata da una malinconia che segna la fine di un’epoca. L’amore di Petrarca è platonico, incapace di esprimere la vita vera eppure è più partecipato della lezione stilnovista.
~ E veggio ’l meglio, et al peggior m’appiglio
~ Italia mia, benché 'l parlar sia indarno
Solo et pensoso
Solo et pensoso i piú deserti campi / vo mesurando a passi tardi et lenti, / et gli occhi porto per fuggire intenti / ove vestigio human / l’arena stampi. / Altro schermo non trovo che mi scampi / dal manifesto accorger de le genti, / perché negli atti d’alegrezza spenti / di fuor si legge com’io dentro avampi: / sì ch’io mi credo omai che monti et piagge / et fiumi et selve sappian di che tempre / sia la mia vita, ch’è celata altrui. / Ma pur sí aspre vie né sí selvagge / cercar non so ch’Amor non venga sempre / ragionando con meco, et io co’llui.
1349 - 1351 Decameron (Boccaccio), eredità dell'enciclopedismo classico (Ovidio) e medioevale (Novellino), testimonianza della Peste nera, ma anche espressione di un mondo nuovo, lontano dagli ideali cavallereschi e dal misticismo medioevale, capace di aprirsi alla società comunale e borghese del tempo. Personaggi delle novelle sono: il mercante abbindolato Andreuccio da Perugio, l’innamorato Federigo degli Alberighi, Nastagio degli Onesti e il suo amore tossico, il venditore di reliquie Frate Cipolla, ….
1378 - tumulto dei Ciompi
1381 - Venezia e Genova si scontrano nella battaglia di Chioggia
1434 - Con il rientro dall’esilio a Venezia, Cosimo il Vecchio estende il potere dei Medici a Firenze. Per contrastare i dissidi fra le fazioni comunali, emergono le Signorie.
1454 - Con la Pace di Lodi, la Milano di Francesco Sforza, Venezia e la Firenze di Cosimo il Vecchio creano le condizioni per lo sviluppo del Rinascimento.
1478 - Congiura dei Pazzi
1483 - Orlando innamorato (Boiardo)
1490 - “Chi vuol essere lieto, sia. Del doman non c’è certezza” (Lorenzo de’ Medici). Le rime di Lorenzo, l’erudizione di Poliziano, la concretezza di Leon Battista Alberti rappresentano l’apice dell��Umanesimo prima che le vicende politiche ne decretino la fine.
1494 - Calata di Carlo VIII poi sconfitto a Fornovo, chiamato da Ludovico il Moro. I francesi, finita la Guerra dei Cent’anni, si rivolgono ad un’Italia ricca e divisa.
1498 - Morte di Savonarola
1513 - Il principe (Machiavelli, tanto homini nullum par elogium) in cui sono affrontate, senza vincoli morali, le virtù - quelle del leone e della volpe - che possono condurre alla nascita dello Stato. Ciò che stava avvenendo presso gli altri Paesi europei e non accadrà in Italia.
"Venuta la sera, mi ritorno a casa ed entro nel mio scrittoio; e in sull'uscio mi spoglio quella veste cotidiana, piena di fango e di loto, e mi metto panni reali e curiali; e rivestito condecentemente, entro nelle antique corti delli antiqui huomini, dove, da loro ricevuto amorevolmente, mi pasco di quel cibo che solum è mio e ch'io nacqui per lui; dove io non mi vergogno parlare con loro e domandarli della ragione delle loro azioni; e quelli per loro humanità mi rispondono; e non sento per quattro hore di tempo alcuna noia, sdimentico ogni affanno, non temo la povertà, non mi sbigottisce la morte: tutto mi transferisco in loro".
1516 - Orlando furioso (Ariosto). È il poema dell’immaginazione, dell’ironia, della fantasia: dipinge un mondo cavalleresco consapevole della sua fine, ma senza lo scherno di Cervantes che scriverà cento anni dopo, nel mondo successivo a Lepanto e alla scoperta dell'America. Senza valori cortesi o cristiani, con la perdita della ragione di Orlando sentenzia in metafora la fine del Rinascimento.
“Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, / le cortesie, l’audaci imprese io canto”
1518 - Mandragola (Machiavelli)
1525 - Prose de la volgar lingua (Bembo)
1526 - Sonetti lussuriosi (Aretino)
1528 - Il cortegiano (Castiglione)
1530 Carlo V e Clemente VII (Giulio de’ Medici) ripristinano il potere dei Medici a Firenze. Ricordi (Guicciardini).
1552 - Baldus (Teofilo Folengo)
1555 - Galateo (Della Casa)
1559 - Pace di Cateau - Cambresis: Milano e Napoli sotto la dominazione spagnola
1563 - Emanuele Filiberto trasferisce la capitale del Ducato a Torino
1581 - Gerusalemme liberata (Tasso), effetto della battaglia di Lepanto (1571)
1589 - Della ragion di Stato (Botero)
1623 - Adone (Marino)
1647 - Rivolta popolare di Masaniello
1706 - A seguito della guerra di successione spagnola, Milano passa all’Austria
1737 - Si estingue la dinastia dei Medici: Firenze entra nell’orbita dell’Austria
1751 - La locandiera (Goldoni), donna borghese che intende sedurre i suoi nobili ospiti, è l’opera più famosa di un autore che supera lo schematismo della commedia dell’arte e inscena personaggi borghesi con un intreccio e un canovaccio preciso.
1763
Il giorno (Parini)
Storia dell’arte nell’antichità (Winkelmann)
1764 - Dei delitti e delle pene (Beccaria)
1798 - Le ultime lettere di Jacopo Ortis (Foscolo) da cui traspare la delusione per il Trattato di Campoformio
1803 - Alla sera (Foscolo)
Forse perché della fatal quïete / tu sei l'immago, a me sì cara vieni, / o Sera! E quando ti corteggian liete / le nubi estive e i zeffiri sereni, / e quando dal nevoso aere inquïete / tenebre e lunghe all'universo meni / sempre scendi invocata, e le secrete / vie del mio cor soavemente tieni / Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme / che vanno al nulla eterno; e intanto fugge / questo reo tempo, e van con lui le torme / delle cure onde meco egli si strugge; / e mentre io guardo la tua pace, dorme / quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.
1806 - Vita (Alfieri)
1807 - Sepolcri (Foscolo)
All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne confortate di pianto è forse il sonno / della morte men duro? / Celeste è questa corrispondenza d’amorosi sensi / egregie cose il forte animo accendono l’urne de’ forti
1816 - Con la pubblicazione dell'articolo "Sulla maniera e sull'utilità delle traduzioni" di Madame De Stael, in Italia si innesca il dibattito fra classico e romantico. Il romanticismo, reazione al regime neoclassicista francese, assegna all'arte (Schelling) la facoltà creatrice per eccellenza ponendo al centro la natura, il popolo, la Nazione, il Medioevo.
1821 - Ei fu (Manzoni)
Ei fu. Siccome immobile, / dato il mortal sospiro, / stette la spoglia immemore / orba di tanto spiro, / così percossa, attonita / la terra al nunzio sta, / muta pensando all’ultima / ora dell’uom fatale; / né sa quando una simile / orma di piè mortale / la sua cruenta polvere / a calpestar verrà. / Dall’Alpi alle Piramidi, / dal Manzanarre al Reno, / di quel securo il fulmine / tenea dietro al baleno; / scoppiò da Scilla al Tanai, / dall’uno all’altro mar. / Fu vera gloria? Ai posteri / l’ardua / sentenza / Ei si nomò: due secoli, / l’un contro l’altro armato, / sommessi a lui si volsero, / come aspettando il fato; / ei fe' silenzio, ed arbitro / s’assise in mezzo a lor.
1828 - Sonetti (Belli)
1831 - Canti (Leopardi)
"Virtù viva sprezziam, lodiamo estinta" (Nelle nozze della sorella Paolina)
1832 - Le mie prigioni (Pellico)
1842
I promessi sposi (Manzoni)
~ Pensino ora i miei venticinque lettori
~ Si racconta che il principe di Condé dormì profondamente la notte avanti la giornata di Rocroi
~ Che vuol ch’io faccia del suo latinorum
~ Sopire, troncare, padre molto reverendo: troncare, sopire
~ All’avvocato bisogna raccontar le cose chiare: a noi tocca poi a imbrogliarle
~ Addio, monti sorgenti dall’acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l’aspetto de’ suoi più familiari; torrenti, de’ quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendìo, come branchi di pecore pascenti; addio! Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana!
~ E Dio non turba mai la gioia de’ suoi figli, se non per prepararne loro una più certa e più grande
~ La sventurata rispose
~ Comanda chi può e ubbidisce chi vuole
~ Il coraggio, uno non se lo può dare
~ Il buon senso c’era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune
1848 - Cinque giornate di Milano e prima guerra di indipendenza
1849 - il generale Oudinot e Luigi Napoleone (poi Napoleone III) costringono alla resa la Repubblica Romana di Mazzini e Garibaldi
1859 - Seconda guerra di indipendenza ed armistizio di Villafranca
1861 - Proclamazione del Regno d’Italia
1866 - Terza guerra di indipendenza e annessione del Veneto
1870 - Sconfitta francese di Sedan e conquista di Roma capitale d’Italia
1877 - Odi barbare (Carducci)
San Martino
La nebbia a gl’irti colli / piovigginando sale, / e sotto il maestrale / urla e biancheggia il mar; / ma per le vie del borgo / dal ribollir de’ tini / va l’aspro odor de i vini / l’anime a rallegrar. / Gira su’ ceppi accesi / lo spiedo scoppiettando: / sta il cacciator fischiando / sull’uscio a rimirar / tra le rossastre nubi / stormi d’uccelli neri, / com’esuli pensieri, / nel vespero migrar.
Pianto antico
L’albero a cui tendevi / la pargoletta mano, / il verde melograno / da’ bei vermigli fior, / nel muto orto solingo / rinverdì tutto or ora, / e giugno lo ristora / di luce e di calor. / Tu fior de la mia pianta / percossa e inaridita, / tu de l’inutil vita / estremo unico fior, / sei ne la terra fredda, / sei ne la terra negra / né il sol più ti rallegra / né ti risveglia amor.
1881 - I Malavoglia (Verga)
1896 - X Agosto (Pascoli)
San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l'aria tranquilla / arde e cade, perché sì gran pianto nel concavo cielo sfavilla. / Ritornava una rondine al tetto: l'uccisero: cadde tra i spini; ella aveva nel becco un insetto: la cena dei suoi rondinini. / Ora è là, come in croce, che tende quel verme a quel cielo lontano; / e il suo nido è nell'ombra, che attende, che pigola sempre più piano. / Anche un uomo tornava al suo nido: l'uccisero: disse: Perdono; / e restò negli aperti occhi un grido: portava due bambole in dono. / Ora là nella casa romita, / lo aspettano, aspettano in vano: egli immobile, attonito, addita / le bambole al cielo lontano. / E tu, Cielo, dall'alto dei mondi sereni, infinito, immortale, / oh! d'un pianto di stelle lo inondi quest'atomo opaco del Male!
1889 - Il piacere (D’Annunzio)
1902 - La pioggia nel pineto (D’Annunzio)
1908 - L’umorismo (Pirandello)
1916 - Il porto sepolto (Ungaretti)
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marcogiovenale · 1 month ago
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da oggi, 12 ottobre, a milano, al mudec: "dubuffet e l'art brut"
Si inaugura oggi, 12 ottobre, al MUDEC, la grande mostra dedicata all’art brut che, attraverso oltre 70 opere fra disegni, dipinti, sculture e opere tessili, racconta la straordinaria potenza espressiva di una delle concezioni artistiche più significative e rivoluzionarie del Novecento, teorizzata dal celebre artista francese Jean Dubuffet. 12 ottobre 2024 – 16 febbraio 2025 MUDEC – via Tortona…
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gdsradio7 · 3 months ago
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Valerio Adami. Pittore di Idee
Celebra i Sessantacinque anni di Carriera e ricerca uno dei Maggiori Artisti Italiani del Dopoguerra. Giovanni Cardone  Fino al 22 Settembre 2024 si potrà ammirare a Palazzo Reale Milano la mostra antologica dedicata a  Valerio Adami . Pittore di Idee  a cura di da Marco Meneguzzo, con il coordinamento generale di Valeria Cantoni Mamiani.  L’ esposizione è promossa da Comune di Milano – Cultura…
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weirdesplinder · 3 months ago
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FESTIVALETTERATURA DI MANTOVA, VIDEOGIOCHI e DUNGEONS & DRAGONS
Quest'anno il Festivaletteratura di Mantova 2024 ha deciso di dedicare uno spazio esclusivo a tutti gli amanti del celebre gioco di ruolo fantasy Dungeons & Dragons. Da da mercoledì 4 settembre 2024 a domenica 8 settembre 2024 sarà possibile giocare alcune storie originali scritte per l’occasione da autori e autrici presenti a Mantova: Fabio Geda, Marino Niola, Fiore Manni e Michele Monteleone, Marco Malvaldi e Samantha Bruzzone. Sotto l’esperta guida dei dungeon master dell’associazione Amici Ludici, ciascuno potrà sedersi e svestire i panni di comune cittadino per indossare quelli di un bardo, di una guerriera o di un paladino. Lo spazio D&D sarà aperto da mercoledì 4 a domenica 8 settembre. Per poter giocare è necessario acquistare il biglietto nella fascia oraria desiderata. I turni di gioco saranno mercoledì 4 e giovedì 5 ore 16:00 / 21:00 – venerdì 6 ore 10:00 / 16:00 – sabato 7 ore 10:00 / 16:00 / 21:00 – domenica 8 ore 10:00 / 16:00. Le partite avranno una durata variabile, tra le due e le tre ore. Si prega di arrivare sul luogo dell’evento almeno 10 minuti prima dell’inizio.
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Il Festivaletteratura dedicaherà anche due incontri con l'autore al tema videogiochi.
Il primo incontro è THE LAST OF US E LO SPIRITO DEL TEMPO con Lorenzo Fantoni e si terrà alle ore 21:00 in Piazza Leon Battista Alberti, ingresso libero, il giorno venerdì 6 settembre.
Lorenzo Fantoni, ha dedicato al videogioco The Last of Us un capitolo del suo libro: Vivere mille vite. Come i videogiochi ci hanno cambiato il futuro
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Trama: I videogiochi sono indiscutibilmente il medium che in pochissimo tempo è diventato il più ricco, diffuso, criticato e culturalmente rilevante di tutti i tempi. Qui si passano in rassegna le tappe fondamentali del percorso che ha portato quel sistema di intrattenimento a diventare una parte fondamentale della nostra cultura, ma lo si fa in modo confidenziale, intrecciando storia personale e universale. Si parla di tecnologia e famiglia, di scoperte continue, sale giochi, curiosità, notti insonni. E genitori nerd che portano in casa un Atari e poi ti restano accanto, anche quando non ci sono più.
Il secondo incontro si intitola FINAL FANTASY, LA SERIE INFINITA con Eleonora C. Caruso e si terrà sabato 7 settembre alle 19:00 in Piazza Leon Battista Alberti, ingresso libero.
Eleonora è fan di lunga data del videogioco Final fantasy, e al settimo capitolo della saga di Hironobu Sakaguchi ha dedicato un podcast, Honey Bee Inn. Ma è anche autrice di diversi romanzi, tra cui:
Doveva essere il nostro momento
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Trama: Una ragazza è seduta su una ruota di scorta bucata, in mezzo al nulla della campagna novarese. I suoi capelli, un tempo rosa zucchero filato, ora sono un garbuglio di colori improbabili. Pochi riconoscerebbero in lei Cloro, celebrità di internet con milioni di follower in tutto il mondo. Insieme a lei, a tentare di riparare un'auto che ha macinato migliaia di chilometri, c'è Leo, trentaquattrenne disilluso, che dalla vita non ha avuto nulla di ciò che si aspettava – e dire che non si aspettava molto. Soltanto uno come lui, senza niente da perdere, avrebbe accettato di partire da Milano alla volta dell'entroterra catanese per recuperare un amico finito in una presunta setta in cui si vive come negli anni Novanta. La setta esiste davvero, all'interno di una masseria abbandonata, ed è guidata da Zan, un uomo ambiguo e magnetico convinto di aver compreso la Verità dopo un lavoro da incubo come moderatore di una piattaforma. Leo rimane alla masseria per tre mesi, ma si accorge di Cloro solo quando lei gli chiede un passaggio per Milano. Inizia così il loro viaggio in auto dalla Sicilia alla Lombardia, sedici ore previste che si dilatano in cinque giorni, attraverso varie tappe in città e paesini dalle atmosfere sempre più surreali, perché l'Italia sta per entrare in lockdown. Leo e Cloro, che non potrebbero essere più diversi, durante il viaggio ricostruiscono le loro vite e le ragioni che li hanno portati alla masseria, discutono, si fraintendono, si allontanano e si avvicinano di nuovo, più simili di quanto entrambi siano disposti ad accettare.
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blogexperiences · 4 months ago
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Alla Fabbrica del Vapore di Milano, l’opera di Jean Marie Barotte
La Fabbrica del Vapore di Milano accoglie, dal 4 al 31 ottobre prossimo, la prima importante retrospettiva dedicata all’opera di Jean-Marie Barotte (1954-2021), promossa da Comune di Milano – Cultura e Fonds Barotte Madau con l’associazione T.Art e prodotta da Fonds Barotte Madau e Fabbrica del Vapore. La mostra, allestita nello Spazio Messina al piano terra, è curata da Chiara Gatti e Marco…
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adrianomaini · 5 months ago
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Allieva di Giuseppe Balbo e di Enzo Maiolino
Allieva di Giuseppe Balbo e di Enzo Maiolino https://ift.tt/LxaZMN7 Gabriella Allara, La Porta del Capo a Bordighera, 1967. Fonte: dzen.ru Col patrocinio del Comune di Bordighera - assessorati alla Cultura e al Turismo - Gabriella Allara espone i suoi "Ritratti a Matita e Sanguigna" nella suggestiva sede dell'ex chiesa Anglicana dal 26 dicembre 2009 al 10 gennaio 2010 con il seguente orario di tutti i giorni: 15,30/19. L'inaugurazione della mostra si terrà alle 17 del 26 dicembre. Ingresso libero. Gabriella Allara nasce a Bordighera, dove vive e lavora. Figlia d'arte. Il padre, Giuseppe, stimato pittore e fondatore della Galleria d'Arte "La Certosa", è stato commemorato nel 2008 in occasione del centenario della nascita con un'esposizione presso l'ex chiesa Anglicana. Artista figurativa. Le sue tecniche più usate sono l'acquerello, la tempera, l'olio e la china. Conosciuta soprattutto per il suoi "carrugi", suggestivi lavori eseguiti in china bianca su nero, ritraenti angoli caratteristici dei paesi dell'entroterra ligure ricco di scorci. Ha scritto di lei il professor Giacomo Migone: "… possiede le innate, peculiari doti, privilegio delle creature elette, che volgono all'elevazione della mente e alla commozione del cuore, dinanzi al mistico richiamo della natura. Pur denotando istintive predisposizioni nell'interpretazione di soggetti paesaggistici, evocativamente resi, sente particolarmente attrazione per lo studio della figura". Allieva di Giuseppe Balbo e di Enzo Maiolino. Dopo un periodo di silenzio artistico, causato da motivi familiari, torna al pubblico dal 1992 con mostre collettive e dal 2005 con la mostra "Ritratti a matita e sanguigna", riprendendo un'attività espositiva che in passato aveva caratterizzato la sua produzione. Ha esposto in collettive e personali in tutto l'entroterra del Ponente ligure, a Bordighera, Vallecrosia, Ventimiglia, Sanremo, Imperia, Principato di Monaco, Milano, Parma, Biella, Villefranche sur mer, Mentone. Francesco Mulè, Gabriella Allara all'Anglicana, Sanremo Buongiorno!, 23 dicembre 2009    Gabriella Allara, Bordighera Alta. Fonte: dzen.ru Si è svolta ieri pomeriggio, nella sala polivalente di Vallecrosia, l'inaugurazione della mostra 'Ritratti a matita e sanguigna' della pittrice Gabriella Allara. Carlo Alessi, Vallecrosia: inaugurazione della mostra di Gabriella Allara, Sanremo.news, 24 maggio 2010  Gabriella Allara Gabriella Allara Gabriella Allara Gabriella Allara Gabriella Allara Gabriella Allara Gabriella Allara Riportando di seguito alcuni riconoscimenti ottenuti da Gabriella Allara, si sottolinea che qui sopra vengono pubblicate immagini (da lei gentilmente concesse) di altre sue opere: Medaglia d’Oro Circolo Amici della Pittura di Apricale, Medaglia d’Oro a Vallecrosia, Medaglia d’Argento a Villefranche S/Mer, Primo Premio a Molini di Triora, Terzo Premio a Coldirodi, Secondo Premio a Vallecrosia, Terzo Premio Trofeo Internazionale “Mosè Bianchi 1977” di Milano, Secondo Premio al Concorso Internazionale “La Bitta d’Oro” di Milano, numerose altre targhe e coppe. Adriano Maini via Aspetti rivieraschi https://ift.tt/dkwYLXr June 08, 2024 at 11:39AM
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tarditardi · 5 months ago
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130esimo Anniversario della canzone "Torna a Surriento”, a Sorrento il 28/06
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In occasione del 130esimo anniversario della nascita della canzone “Torna a Surriento” del Maestro Ernesto De Curtis (1894), il Comune di Sorrento desidera omaggiare questa celebre canzone, che negli anni è stata reinterpretata dai più grandi tenori e pop star del mondo, uno tra tutti Luciano Pavarotti. 
L’evento si terrà il 28 Giugno alle ore 21.00, presso il Chiostro di San Francesco e prevede un concerto gratuito ed una performance di Painting T-Shirt sul tema “Torna a Surriento” ad opera di giovani artisti di arte contemporanea. 
A reinterpretare “Torna a Surriento” e altre celebri canzoni della cultura Sorrentina e Napoletana sarà il tenore Giuseppe Serra, prodigio della lirica italiana.  Ha solo 23 anni e si è esibito, oltre che in Itala, (Festival di Spoleto, Costa Smeralda, Milano etc ), in numerosi concerti in giro per l'Europa, o durante i suoi tanti tour in Germania con ben 5 date andate immediatamente sold out. Indimenticabile per questo artista è senz'altro l'aver aperto il concerto di Ricky Martin, o quello della magnifica Kalye Minogue, oltre a quello di Umberto Tozzi e tanti altri artisti illustri. Parigi lo ha ospitato per un evento alla Sorbona, come l'Hotel Ritz di Londra e il Charlton Hotel in Svizzera.
“Il 28 Giugno a Sorrento l’appuntamento è immancabile. L’omaggio a un brano così famoso in tutto il Mondo, che canta l’amore, le meraviglie di questo paese unico e il romanticismo dei suoi inimitabili scorci,  regalerà autentiche emozioni!”, spiega Nello Simioli, organizzatore dell’evento. “Per me è un grande onore poter organizzare a Sorrento questo evento, avendo vissuto lontano per moltissimi anni. Mio Papà Franco Simioli è stato uno dei massimi esponenti dell’arte di fare Turismo in questo angolo di Paradiso, dirigendo prima l’Azienda di Soggiorno e Turismo e poi la Fondazione del Turismo di Sorrento. Mi sono ispirato a lui e il grande amore che aveva per la Penisola Sorrentina!”.
Non ci sarà solo musica a Sorrento per "Turna a Surriento” il 28 giugno 2024. Andrà in scena anche un evento di T Shirt Painting, l’arte di dipingere su t-Shirt.  Artisti di arte contemporanea, durante il concerto, dipingeranno soggetti iconici connessi al testo della canzone “Torna a Surriento”, omaggiandole al pubblico in sala…in un perfetto incontro tra tradizione e modernità.
La location che ospita l’evento è unica: il Chiostro di San Francesco è unameravigliosa costruzione che fu ristrutturata dai padri francescani nel  XIV secolo. Accanto sorege anche la bellissima chiesa dedicata al Santo protettore d’Italia. Questo Chiostro, di struttura quadrangolare, caratterizzato da portici sui 4 lati e archi in tufo di stile arabeggiante, divenne punto focale delle attività sorrentine perché utilizzato, oltre per le pratiche religiose, anche come sede delle riunioni cittadine e dove era custodito il sigillo delle scritture comunali. Ebbene, proprio a testimoniare la volontà del Sindaco Massimo Coppola di mantenere inalterate le tradizioni, valorizzandone e amplificandone il messaggio culturale e sociale ancora oggi nel “Chiostro” si tengono concerti, mostre, vernissage e tanto altro.
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djs-party-edm-italia · 5 months ago
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130esimo Anniversario della canzone "Torna a Surriento”, a Sorrento il 28/06
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In occasione del 130esimo anniversario della nascita della canzone “Torna a Surriento” del Maestro Ernesto De Curtis (1894), il Comune di Sorrento desidera omaggiare questa celebre canzone, che negli anni è stata reinterpretata dai più grandi tenori e pop star del mondo, uno tra tutti Luciano Pavarotti. 
L’evento si terrà il 28 Giugno alle ore 21.00, presso il Chiostro di San Francesco e prevede un concerto gratuito ed una performance di Painting T-Shirt sul tema “Torna a Surriento” ad opera di giovani artisti di arte contemporanea. 
A reinterpretare “Torna a Surriento” e altre celebri canzoni della cultura Sorrentina e Napoletana sarà il tenore Giuseppe Serra, prodigio della lirica italiana.  Ha solo 23 anni e si è esibito, oltre che in Itala, (Festival di Spoleto, Costa Smeralda, Milano etc ), in numerosi concerti in giro per l'Europa, o durante i suoi tanti tour in Germania con ben 5 date andate immediatamente sold out. Indimenticabile per questo artista è senz'altro l'aver aperto il concerto di Ricky Martin, o quello della magnifica Kalye Minogue, oltre a quello di Umberto Tozzi e tanti altri artisti illustri. Parigi lo ha ospitato per un evento alla Sorbona, come l'Hotel Ritz di Londra e il Charlton Hotel in Svizzera.
“Il 28 Giugno a Sorrento l’appuntamento è immancabile. L’omaggio a un brano così famoso in tutto il Mondo, che canta l’amore, le meraviglie di questo paese unico e il romanticismo dei suoi inimitabili scorci,  regalerà autentiche emozioni!”, spiega Nello Simioli, organizzatore dell’evento. “Per me è un grande onore poter organizzare a Sorrento questo evento, avendo vissuto lontano per moltissimi anni. Mio Papà Franco Simioli è stato uno dei massimi esponenti dell’arte di fare Turismo in questo angolo di Paradiso, dirigendo prima l’Azienda di Soggiorno e Turismo e poi la Fondazione del Turismo di Sorrento. Mi sono ispirato a lui e il grande amore che aveva per la Penisola Sorrentina!”.
Non ci sarà solo musica a Sorrento per "Turna a Surriento” il 28 giugno 2024. Andrà in scena anche un evento di T Shirt Painting, l’arte di dipingere su t-Shirt.  Artisti di arte contemporanea, durante il concerto, dipingeranno soggetti iconici connessi al testo della canzone “Torna a Surriento”, omaggiandole al pubblico in sala…in un perfetto incontro tra tradizione e modernità.
La location che ospita l’evento è unica: il Chiostro di San Francesco è unameravigliosa costruzione che fu ristrutturata dai padri francescani nel  XIV secolo. Accanto sorege anche la bellissima chiesa dedicata al Santo protettore d’Italia. Questo Chiostro, di struttura quadrangolare, caratterizzato da portici sui 4 lati e archi in tufo di stile arabeggiante, divenne punto focale delle attività sorrentine perché utilizzato, oltre per le pratiche religiose, anche come sede delle riunioni cittadine e dove era custodito il sigillo delle scritture comunali. Ebbene, proprio a testimoniare la volontà del Sindaco Massimo Coppola di mantenere inalterate le tradizioni, valorizzandone e amplificandone il messaggio culturale e sociale ancora oggi nel “Chiostro” si tengono concerti, mostre, vernissage e tanto altro.
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