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Domeniche a Teatro 2025: l’Omino del Pane e l’Omino della Mela apre la rassegna per famiglie. Al Teatro San Francesco di Alessandria una serie di spettacoli dedicati ai più piccoli
Il 2 febbraio 2025 prende il via l’edizione 2025 di “Domeniche a Teatro”, un evento organizzato da Piemonte dal Vivo con la collaborazione della Compagnia Teatrale Coltelleria Einstein di Alessandria e TING – Teatro d’Innovazione per le Nuove Generazioni
Una rassegna pensata per adulti e bambini.Il 2 febbraio 2025 prende il via l’edizione 2025 di “Domeniche a Teatro”, un evento organizzato da Piemonte dal Vivo con la collaborazione della Compagnia Teatrale Coltelleria Einstein di Alessandria e TING – Teatro d’Innovazione per le Nuove Generazioni in Piemonte. Pensata per famiglie, questa rassegna teatrale offre spettacoli dedicati ai più piccoli,…
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SAN BENEDETTO – L’omino del pane e l’omino della mela dei Fratelli Caproni è in scena domenica 15 dicembre al teatro Concordia di San Benedetto del Tronto, secondo appuntamento del cartellone Domenica in Famiglia, stagione teatrale per i piccoli realizzata dall’assessorato alla cultura del Comune di San Benedetto del Tronto con AMAT – con il contributo di MiBACT Direzione Generale dello Spettacolo e Regione Marche – il sostegno di BIM Tronto.
Ideato, scritto, scenografato, diretto e interpretato da Alessandro Larocca e Andrea Ruberti (i Fratelli Caproni) con le musiche Gipo Gurrado L’omino del pane e l’omino della mela mette in scena due buffi personaggi, mezzi cuochi e mezzi clown, creatori di storie fantasiose e di ricette, che hanno deciso di preparare un lauto pranzetto a tutti i bambini e di spiegare loro i segreti dei cibi più buoni e della loro realizzazione.
Ma uno dei due, molto sbadato, ha comprato solo una pagnotta e una mela, che non bastano per preparare un pasto per tutti. Così, tra una ricetta un po’ speciale e divertenti numeri di clownerie, i due iniziano un viaggio fantasioso all’interno dei cibi, fino ad entrare nel pane dove incontrano un buffo omino – l’Omino del pane appunto – che abita nella pagnotta e che non vuole saperne di farsi affettare.
Tra gag e pantomime, musiche divertenti e interazioni con il piccolo pubblico, i due cuochi-clown scoprono che questi magici omini abitano anche nelle mele, nelle banane, in tutti i frutti, in tutti i cibi più strani e accompagnano i bambini nel mondo del cibo alla scoperta dei mille segreti contenuti in tutti gli alimenti.
Prossimi appuntamenti con Domenica in Famiglia il 12 gennaio con Vassilissa e la Babaracca della compagnia Kuziba Teatro e il 16 febbraio Casa de Tábua proposto da André Casaca e Irene Michailidis di Teatro C’Art.
I biglietti di posto unico numerato a 8 euro (ridotto a 4 euro fino a 14 anni) sono in vendita alla biglietteria del Teatro Concordia (largo Mazzini 1) aperta la domenica di spettacolo dalle ore 15.30.
Informazioni: Teatro Concordia tel. 0735/588246; Ufficio Cultura del Comune, tel. 0735/794588 e 0735/794587, comunesbt.it; AMAT tel. 071/2072439, amatmarche.net; Call center dello spettacolo delle Marche 071/2133600.
Inizio spettacoli ore 16.30.
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Primavera Teatro. Presentata la XIV edizione della rassegna di teatro per bambini e ragazzi
Il teatro inteso come bottega di formazione, che fa ridere e diverte ragazzi e bambini ma che li aiuta nel percorso di crescita, torna con la quattordicesima edizione di Primavera Teatro. Casa Babylon continua a puntare con convinzione sulla straordinaria efficacia formativa dei linguaggi dell’Arte scenica per le nuove generazioni, e anche quest’anno propone la rassegna col prezioso sostegno dell’Amministrazione Comunale di Pagani, della Regione Campania, della Bimed e in sinergia con le scuole del territorio.
Le mattinate teatrali si terranno come da consuetudine al Teatro Sant'Alfonso Maria de' Liguori di Pagani. “ Crediamo che in questo teatro possa nascere un polo di riferimento culturale, sul territori ci sono le forze e i contenuti necessari, con Primavera Teatro diamo il nostro contributo a questo progetto – Ha dichiarato durante la presentazione di questa mattina nel foyer del Sant'Alfonso il direttore artistico di Casa Babylon Teatro Nicolantonio Napoli, che ha proseguito: “ Proponiamo compagnie nazionali che sono in tournée in tutta l'Italia con i loro spettacoli. Tanti pensano che il teatro per ragazzi sia di serie C, ma non è il nostro caso, qui si fa teatro di serie A pensato e studiato per parlare ai ragazzi nel loro linguaggio”. Parole alle quali hanno fatto eco quelle del rappresentante dell'amministrazione cittadina, l'assessore Raffaele La Femina,che ha dichiarato: “ Gli ingredienti per fare bene ci sono tutti. Il Comune è affianco a Casa Babylon e alle associazioni e a tutti quelli che vogliono proporre iniziative belle ed importanti per la nostra città. Stiamo lavorando per rilanciare la cultura con un'offerta variegata”.
Dopo i saluti di rito, è stato il momento della presentazione degli spettacoli, tutti di caratura nazionale, inseriti all'interno della quattordicesima edizione di Primavera Teatro. Temi d'attualità, come il bullismo e la shoah, al centro degli spettacoli per ragazzi. Per i bambini, gli spettacoli sono incentrati sul tema delle favole della responsabilità.
Il programma
La rassegna comincia con uno spettacolo allegro e coinvolgente che tratta di uno dei personaggi più belli, misteriosi ed affascinanti per i bambini: Babbo Natale. lunedì 18 e martedì 19 dicembre 2018 Teatro dell’Orco presenta “Gennarino nel paese di Natale”. Un buffo personaggio, Gennarino, vince un concorso indetto da una fabbrica di Panettoni, e per premio vola nel Paese di Babbo Natale per incontrarlo, e dove scoprirà la magia della neve che è ancora più bella quando si comprende il vero senso del Natale.
Il secondo spettacolo della rassegna è l'immancabile appuntamento con il Giorno della Memoria. Primavera teatro è alla quattordicesima edizione, comincia a diventare grande come i suoi piccoli spettatori, ed allora ha fatto una scelta particolare e coraggiosa. Parlare della shoah dal punto di vista dei carnefici, per mostrare che quanto più il male sembra banale, tanto più occorre temerlo. Lunedì 28 e martedì 29 gennaio 2019 La Mansarda Teatro porterà in scena: “Non colpevole - processo ad un nazista modello”. L’11 Aprile del 1961 viene processato davanti al tribunale di Gerusalemme Otto Adolf Eichmann. Il criminale nazista nega ogni responsabilità personale di fronte ai quindici capi d’imputazione che gli vengono contestati, asserendo di aver obbedito solo ad ordini superiori. Così, con quella sua aria all’apparenza mite, con quel suo mostrarsi come un uomo tranquillo, “Normale”, Eichmann incarna perfettamente l’immagine spaventosa di un grigio, efficiente burocrate al servizio del male.
Giovedì 14 e venerdì 15 febbraio 2019 spazio ad un grande classico con I Fratelli Caproni, una delle più importanti realtà del teatro per ragazzi in Italia, con “I vestiti nuovi dell’imperatore” di Hans Christian Andersen. La trama esalta il gioco clownesco e attorale dei FRATELLI CAPRONI, che possono trasformarsi a piacimento in tutti i personaggi e creare sulla scena mondi invisibili, vestito compreso. I vestiti nuovi dell’Imperatore è una storia profonda, ricca di significato, di specchi, di sfumatura, di giochi: e dietro le peripezie degli attori c’è il tempo e lo spazio per la poesia, per svelare l’inganno che il vestito magico cuce per noi
“Ti aspetto fuori” è lo spettacolo che parla fuori dai denti del bullismo. Mercoledì 20 e giovedì 21 febbraio 2019 Casa Babylon Teatro presenta la sua produzione, che si articola attorno alle tematiche del bullismo e del cyberbullismo. È interpretato senza trucchi scenotecnici, con una lingua e un modo gestuale aspro e «vero», senza concessioni alla dizione e alle buone convenzioni teatrali. Ti aspetto fuori rende testimonianza di un dramma che riguarda tutti, i nostri ragazzi, la famiglia, la scuola. Racconta un giorno di scuola, di una classe di giovani e scatenati ragazzi, la più ‘disperata’ di un malandato istituto di periferia.
Lunedì 18 marzo 2019 c'è lo spettacolo in lingua inglese di “The Play Group Teatro le Nuvole” con un grande classico: Hamlet. Il Play Group presenta quella che è considerata la più grande opera teatrale di lingua inglese mai scritta: l'Amleto di Shakespeare. Una storia di tradimenti e vendette, che resta l'opera di Shakespeare più popolare e conosciuta, mai eguagliata sul palcoscenico e nei film. Uno spettacolo che è pensato appositamente per accompagnare le scuole nel percorso di formazione sulle lingue straniere, tanto che alle classi che parteciperanno saranno consegnati materiali didattici di preparazione da utilizzare nell'avvicinamento allo spettacolo.
Giovedì 21 e venerdì 22 marzo 2019 arrivano dei fuoriclasse del panorama teatrale italiano: la compagnia Crest di Taranto. Portano in scena “Biancaneve. La vera storia”.Biancaneve, una delle fiabe più conosciute al mondo, nasce in Germania e la sua storia originale è piuttosto lontana dall’immaginario americano di Walt Disney. Questa storia vuole ridarle la luce che le è propria e portare per mano tutti i bambini “dietro le quinte” della favola, lì dove prendono forma e vita i personaggi, i loro sentimenti e le loro azioni, talvolta buoni e talvolta cattivi. Proprio come uno spettacolo: un po’ comico, un po’ emozionante; o come la vita: un po’ dolce, un po’ irritante, un po’ divertente, un po’ inquietante,
Giovedì 28 e venerdì 29 marzo 2019 c'è la Compagnia del Ragazzi con “Il Mago di Oz”. Questa versione teatrale de Il Mago di Oz, tratta dal libro di L. Frank Baum è interpretata da attori/ragazzi per parlare ai ragazzi della loro stessa età di collaborazione reciproca e di autostima. La storia narra di Dorothy e del suo cagnolino Totò, che la signorina Gulch, una odiosa megera senza cuore, vuole fare abbattere, perchè nel cercare di afferrarlo, le ha morso la gamba. Alla fine i quattro protagonisti capiscono allora che solo aiutandosi a vicenda possono acquisire fiducia in se stessi per essere felici.
Giovedì 4 aprile 2019 torna il teatro in lingua straniera, stavolta in francese. La Mansarda Teatro propone uno dei classici di Molière: “Les précieuses ridicules”. Una delle commedie più brillanti del giovane Molière, quella che, a detta della critica, rivela in pieno il suo talento comico. L’attualità di questa commedia, che mette alla berlina la società dell’immagine la rende assolutamente idonea ad essere rappresentata per un giovane pubblico, che non fatica ad immedesimarsi nelle vicende delle due preziose. Di qui l’idea di alcuni slittamenti che ci rimandano alle mode attuali ed agli oggetti culto, quelli senza i quali sei out.
La chiusura è per venerdì 12 aprile 2019 con la favola musicale di “Pierino e il Lupo” nella particolarissima versione del Novapolis Ensemble Quintet. Di quest’opera, che nella versione originale di S. Prokofiev è per orchestra e voce recitante, il Novapolis Ensemble propone un personale adattamento per quintetto di fiati, fiati (flauto, oboe,clarinetto, fagotto, corno) piccole percussioni, voce recitante e videoproiezioni. La presenza di diapositive arricchisce ulteriormente la narrazione della storia prestandosi particolarmente a stimolare l’attenzione anche dei più piccoli. Ogni personaggio è rappresentato da un tema musicale, affidato ad un particolare strumento. Una voce recitante narra la fiaba mentre la musica commenta ogni scena illustrando il carattere, i sentimenti e descrivendo le azioni di ciascun personaggio.
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Materiali informativi sulla rassegna al link: https://drive.google.com/open?id=1SP_56WPilgCjvtAHHmrVcAUYkN0TDt_n
Foto al link: https://drive.google.com/open?id=1EEPndoUQCrQ2xdNIWRJ08DkmmclgLJ6U
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Marcos, l’uomo cresciuto tra i lupi, oggi ha a 72 anni e vuole tornare nei boschi. Ma il mito del “buon selvaggio” è una prodigiosa bugia
Infine. Divenne un clown, un freak, un fenomeno da baraccone. L’ultimo degli ‘uomini-lupo’.
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Di Marcos Rodríguez Pantoja si è parlato molto, la sua storia non è una crudele ma eroica novella di Rudyard Kipling, è una storia dell’orrore.
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Spagnolo, nato nel giugno del 1946, famiglia molto povera, Andalusia. Il papà si trasferisce a Madrid, operaio in una fabbrica di mattoni – la mamma di Marcos muore. Il papà da solo non ce la fa a badare a Marcos e ai suoi due fratelli. Si risposa. I fratelli di Marcos vengono spediti da alcuni familiari, a Barcellona, lui, il più piccolo, resta con il papà. Trasferimento a Cardeña, ancora Andalusia, campagna. Marcos bada a un paio di maiali. La matrigna lo obbliga a rubare le ghiande dai campi del vicino. Con quelle Marcos nutre i maiali e si nutre. La matrigna lo mena. A sei anni, Marcos viene mandato in montagna, da un pastore, a portare al pascolo le sue pecore. Il pastore dice a Marcos: ‘tuo padre ti ha venduto – a me’. Il pastore abusa di Marcos. Il pastore un giorno muore. Marcos resta da solo. Marcos sa come trovare cibo nel bosco. Piuttosto che tornare dalla sua famiglia, preferisce stare tra le bestie selvatiche. “A sette anni entra in contatto, da quello che dice, con i lupi. Ha fatto amicizia con volpi e serpenti, aveva in odio il cinghiale. Parlava, dice, con un misto di grugniti e ululati. ‘Non so dire in quale lingua, ma ho parlato’”.
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Marcos vive nei boschi della Sierra Morena dal 1953 al 1965, per dodici anni. Quando la polizia lo scopre, ha 19 anni, è avvolto in una pelle di daino, ha capelli lunghi e attorcigliati. Cerca di fuggire. Urla. Gli agenti lo catturano, gli legano mani e polsi, lo portano in un convento di Madrid, dalle suore, che Dio rammendi ciò che la natura ha deturpato.
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Di Marcos si torna a parlare, con prepotenza, nel 2010, quando Gerardo Olivares gira un docufilm di un certo successo, Among Wolves. Di Marcos si torna a riparlare oggi perché, più di cinquant’anni dopo i fatti, il ragazzo dei boschi, oggi un anziano settantenne, in pensione, che abita in Galizia, nel minuscolo borgo di Rante, non ne vuole sapere degli uomini, non è mai riuscito a integrarsi nel consesso umano, vuole tornare nei boschi. Dopo un articolo di Silvia R. Pontevedra, pubblicato da El Pais il 29 marzo scorso, si è mossa la stampa inglese: per il Guardian Matthew Bremner è andato in Spagna, ha incontrato Marcos, ha ricostruito in modo dettagliato la sua vicenda, ha scritto un reportage denso di spunti, How to be human: the man who was raised by wolves.
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Come dire, la stampa acconcia tutto a festa. Così, una storia tragica – diciamo che Marcos non è Mowgli – evolve in racconto pop. In effetti, chi di noi non ha sentito l’urgenza di lasciare la città – specchio della mente polimorfica della creatura umana, icona della ‘cultura’ – per i boschi, ululando in coro con i lupi?
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La storia di Marcos, piuttosto, ricorda quella di un idiota dostoevskijano. Marcos fa tanti lavori nella sua vita tra gli umani – dal barista al muratore allo spazzino – ma non trova la pace boschiva. Gli uomini, resi scaltri dal ‘mondo’, lo vessano, lo giocano, lo prendono in giro. Una volta Marcos è beccato per spaccio di ‘maria’: il suo padrone gli aveva detto che era un farmaco e di darlo a tutti gli avventori che ne avessero fatto richiesta. Al di là degli sketch occasionali – la prima volta che ascolta una radio, Marcos pensa che lì, in quella scatola di legno e metallo, siano rinchiusi degli uomini, per questo la spacca – colpiscono due cose. Marcos non conosce l’importanza del denaro, che è il verbo principale delle relazioni tra gli uomini. E non conosce le sottigliezze della retorica: “Quando un uomo parla, di solito intende un’altra cosa da quella che dice. Tra gli animali non è così”, dice Marcos, invero con una certa malizia.
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Come si sa, nel 1800 fu catturato l’uomo-lupo più celebrato d’Europa. Si chiamava Victor dell’Aveyron, e nessuno riuscì a ricostruirne la storia né a capire chi fossero i genitori. Aveva vissuto nei boschi del Massiccio centrale francese: beccato una prima volta nel 1797, scappò ripetutamente dalle grinfie umane fino a essere predato da alcuni cacciatori nel 1800. Era nudo, non sapeva parlare, mangiava ghiande, frutti spontanei, insetti. Divenne un ‘freak’ che attizzò l’entusiasmo dell’intelligenza del tempo, presa a speculare intorno alle doti del ‘buon selvaggio’. Quando l’interesse cominciò a scemare, Victor fu spedito, dal 1811, in una casa privata, prossima a un istituto per sordomuti, morendo, dimenticato, nel 1828.
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Gli uomini – insegnano gli uomini cresciuti nei boschi – fanno davvero paura, allora.
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Forse i boschi educano a una ferocia che è chiamata ‘bene’ nella civiltà umana. Forse sono le parole, la destrezza verbale, l’origine del male – corruzione, menzogna, sopruso. Tramite le parole si convince, si seduce, si stordisce. Di certo, è un assurdo tornare allo ‘stato di natura’: l’uomo è uomo perché decide di sradicarsi dalla natura, di recidere i propri rapporti vitali con la natura. L’uomo piega la natura ai propri bisogni.
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Recentemente ho parlato con Jan Brokken. Lo scrittore olandese che ha fatto del ‘romanzo biografico’ un genere d’eccellenza, dopo aver dato voce a Dostoevskij (ne Il giardino dei cosacchi), ha ricostruito la leggenda di Jungle Rudy (così il libro appena edito da Iperborea). Rudy Truffino, morto nel 1994, olandese di origini italiane, negli anni Cinquanta lascia il mondo degli uomini per Canaima, la giungla venezuelana, all’epoca un luogo per lo più inesplorato. Conosceva i ragni e non disdegnava la compagnia dei serpenti, Rudy, ma dialogava anche con Werner Herzog, che andò a fargli visita, nei primi anni Ottanta, mentre lavorava a Fitzcarraldo. “Tutti vogliamo un luogo vergine dove rifugiarci dal mondo. Tutti siamo, in fondo, ‘Jungle Rudy’. Ma alla fine, non abbiamo il coraggio di andare fino in fondo”, mi dice.
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Mi domando il senso di fino in fondo. So che retrodatare la Storia a uno stato preadamitico è una idiozia. So, però, che l’uomo, per sua natura, non è ‘sociale’ – e questo significa che ciascuno di noi (per esito alfabetico?) non sa stare né con i propri simili ma neppure con gli altri esseri animati. Ma queste, appunto, sono speculazioni inessenziali su una vicenda – quella di Marcos – eccezionale, da cui è inutile trarre morali planetarie.
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Di per sé, la bestia – il lupo – è significativa perché c’è un uomo che la eleva a simbolo di qualcosa che gli manca. Altrimenti, se ti preda, ti uccide e stop.
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Ne Il Conte di Kevenhüller Giorgio Caproni dice tutto, meglio. “La Bestia che cercate voi/ voi ci siete dentro”. (d.b.)
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SAN BENEDETTO – Prende il via il 24 novembre “Domenica in Famiglia“, la stagione teatrale per i più piccoli realizzata dall’assessorato alla cultura del Comune di San Benedetto del Tronto con AMAT – con il contributo di MiBACT Direzione Generale dello Spettacolo e Regione Marche - il sostegno di BIM Tronto.
Il primo dei quattro appuntamenti di cartellone (inizio spettacolo ore 16.30) è con la Compagnia Occhisulmondo che, in coproduzione con Fontemaggiore, propone Greta la matta creazione collettiva di Massimiliano Burini, Matteo Svolacchia e Giulia Zeetti. Spettacolo vincitore della menzione speciale al Premio Scenario Infanzia 2014. Greta la matta è una fiaba contemporanea che mescola la narrazione in rima, la danza e il teatro di figura e che si adatta alla nostra realtà, dove spesso la diversità è costretta a nascondersi o ad essere allontanata.
Ispirato al quadro Dulle Griet (Margherita la pazza) di Bruegel il Vecchio, datato 1561, il libro per bambini di Geert De Kockere, con le meravigliose immagini dell’illustratore belga Carll Cneut, narra della dolce bambina Greta diventa una vecchia strega cacciata dal paese, decide di andare al diavolo come le suggeriscono, trova la bocca spalancata del demonio, ci entra, si aggira tra avanzi rancidi e puzzolenti di uomini donne e bambini mal digeriti.
Chiama il diavolo ma lui non risponde, pazza di rabbia si trafigge con una spada e muore stecchita in una doppia pagina color rosso sangue. Proprio per questo finale – che non presenta quel lieto fine che ci si potrebbe aspettare da un racconto per bambini – il libro ha riscosso un enorme successo ha suscitato posizioni contrastanti nella comunità degli studiosi di pedagogia.
Prossimi appuntamenti a seguire L’omino del pane e l’omino della mela con I Fratelli Caproni (15 dicembre), Vassilissa e la Babaracca della compagnia Kuziba Teatro (12 gennaio) e Casa de Tábua proposto da André Casaca e Irene Michailidis di Teatro C’Art (16 febbraio).
I biglietti di posto unico numerato a 8 euro (ridotto a 4 euro fino a 14 anni) sono in vendita alla biglietteria del Teatro Concordia (largo Mazzini 1) aperta la domenica di spettacolo dalle ore 15.30. Informazioni: Teatro Concordia tel. 0735/588246; Ufficio Cultura del Comune, tel. 0735/794588 e 0735/794587, comunesbt.it; AMAT tel. 071/2072439, amatmarche.net; Call center dello spettacolo delle Marche 071/2133600.
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di Stefania Mezzina
SAN BENEDETTO – Al Teatro Concordia torna ” Domenica in Famiglia”. Il cartellonre è stato presentato oggi dall’assessore alla cultura Annalisa Ruggieri, con Gilberto Santini, direttore dell’ AMAT e con Luigi Contisciani, presidente di BIM Tronto.
Realizzato dai due enti con il contributo di MiBACT Direzione Generale dello Spettacolo e della Regione Marche e con il sostegno di BIM Tronto, il programma è dedicato ai più giovani e propone quattro titoli per trascorrere una giornata diversa con tutta la famiglia.
Nel suo intervento l’assessore Ruggieri ha sottolineato “la crescita del progetto teatrale avviato sin dall’insediamento dell’amministrazione Piunti, con scelte mirate ad una apertura verso le famiglie”.
La soddisfazione per la risposta ottenuta dagli utenti è stata espressa da Gilberto Santini, così come da Luigi Contisciani, nel promettere, visto il grande successo riscosso dal progetto, un sostegno ancor maggiore da parte del Bim Tronto, che nella prossima stagione teatrale,, quella del 2020/2021, porterà a cinque gli spettacolo in cartellone in Domenica in Famiglia.
Quest’anno saranno quattro gli appuntamenti, (nel 2018-2019 erano stati tre) a partire dal prossimo 24 novembre. Il via alla rassegna lo dà la Compagnia Occhisulmondo (in coproduzione con Fontemaggiore) con Greta la matta – tratto dal libro illustrato per bambini Greta la Matta di Carll Cneut e Geert De Kockere –, una creazione collettiva di Massimiliano Burini, Matteo Svolacchia e Giulia Zeetti. Spettacolo vincitore della menzione speciale al Premio Scenario Infanzia 2014, Greta la matta è una fiaba contemporanea che mescola la narrazione in rima, la danza e il teatro di figura e che si adatta alla nostra realtà, dove spesso la diversità è costretta a nascondersi o ad essere allontanata.
A seguire, il 15 dicembre, I Fratelli Caproni in L’omino del pane e l’omino della mela, scritto, diretto e interpretato da Alessandro Larocca e Andrea Ruberti. Due buffi personaggi, mezzi cuochi e mezzi clown, creatori di storie fantasiose e di ricette, hanno deciso di preparare un lauto pranzetto a tutti i bambini. Ma uno dei due, molto sbadato, ha comprato solo una pagnotta e una mela… come faranno?
Domenica 12 gennaio la compagnia Kuziba Teatro porta in scena Vassilissa e la Babaracca con Bruno Soriato e Annabella Tedone e la regia di Raffaella Giancipoli. Vassilissa è una bambina brava e ubbidiente che finisce nelle grinfie della matrigna. Una bambolina magica, lasciatale dalla mamma in punto di morte, la aiuterà ad affrontare i momenti più difficili e a scoprire che per essere amati non è necessario rinunciare al proprio modo di essere rispettando il confine tra ubbidienza e ribellione.
L’ultimo appuntamento è domenica 16 febbraio con Casa de Tábua. Proposto da Teatro C’Art Comic Education – André Casaca e Irene Michailidis attori, musicisti, autori e interpreti – lo spettacolo mette scena un incontro inatteso tra due mondi che rivela il lato buffo del quotidiano: lui con la sua casa viaggiante, lei con la sua casa sonora; lui con il suo silenzio impacciato, lei con le sue abitudini precise e ritmiche. Quasi a dirci che in un mondo in cui la vita normale viene vissuta in modo assurdo, il clown può vivere l’assurdo in modo normale.
A fianco alle Domenica in Famiglia cinque altri appuntamenti sono riservati alle scuole, con appuntamenti mattinieri: Aspettando Natale di e con Ferruccio Filipazzi (il 19 dicembre), Federico Condottiero e la Città Ideale dell’Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata ATGTP (il 15 gennaio), Martina tremenda nello spazio di Realtà Debora Mancini (il 26 febbraio), Lingua blu della compagnia Anfiteatro (il 9 marzo) e, da ultimo, Pinocchio in 3D dei marchigiani Lagrù Teatro (il 25 marzo).
I biglietti di posto unico numerato a 8 euro (ridotto a 4 euro fino a 14 anni) sono in vendita alla biglietteria del Teatro Concordia (largo Mazzini 1) aperta la domenica di spettacolo dalle ore 15.30.
Informazioni: Teatro Concordia tel. 0735/588246; Ufficio Cultura del Comune, tel. 0735/794588 e 0735/794587, comunesbt.it; AMAT tel. 071/2072439, amatmarche.net; Call center dello spettacolo delle Marche 071/2133600.
Inizio spettacoli ore 16.30
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CAGLI – Una delle più apprezzate compagnie italiane apre la ricca stagione 2019 2020 del Teatro Comunale di Cagli. Elledieffe – La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo, propone una delle più amate commedie del repertorio eduardiano, Ditegli sempre di sì con la regia di Roberto Andò. Protagonisti sul palco Gianfelice Imparato nei panni del protagonista Michele Murri mentre Carolina Rosi è la sorella Teresa.
Il Teatro Comunale di Cagli è stato scelto dalla compagnia per l’allestimento e l’anteprima italiana dello spettacolo, appuntamento con il pubblico il 23 ottobre 2019 alle 21.00.
Ditegli sempre di sì è uno dei primi testi di Eduardo, una commedia molto divertente che, pur conservando le sue note farsesche, suggerisce serie riflessioni sul labile confine tra salute e malattia mentale. La produzione è di Elledieffe – La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo assieme a Fondazione Teatro della Toscana; dopo il debutto a Cagli lo spettacolo andrà in scena sui maggiori palcoscenici italiani. La compagnia prosegue così il suo lavoro di diffusione e valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale della famiglia De Filippo, una delle più antiche della tradizione teatrale italiana.
Michele Murri il protagonista è stato per un anno in manicomio e solo la fiducia di uno psichiatra ottimista gli ha permesso di ritornare alla vita normale. Michele è un pazzo tranquillo, socievole, cortese, all’apparenza l’uomo più normale del mondo, ma in verità la sua follia è più sottile perché consiste essenzialmente nel confondere i suoi desideri con la realtà che lo circonda. Eccede in ragionevolezza, prende tutto alla lettera, ignora l’uso della metafora, puntualizza e spinge ogni cosa all’estremo, tornato a casa dalla sorella Teresa si trova a fare i conti con un mondo assai diverso dagli schemi ai quali si era abituato in manicomio. Tra equivoci e fraintendimenti alla fine ci si chiede: chi è il vero pazzo? E qual è la realtà vera?
Ditegli sempre di sì è un’opera vivace e colorata, una commedia molto divertente che riesce però a suggerire serie riflessioni sul labile confine tra salute e malattia mentale.
Il regista Roberto Andò sottolinea «Con grande emozione mi accosto alla regia di un testo di Eduardo, raddoppiata dall’onore di dirigere la compagnia intestata a un grande amico e straordinario interprete: Luca De Filippo. Ditegli sempre di sì è una commedia in bilico tra la pochade e un vago pirandellismo, un congegno bizzarro in cui Eduardo si applica a variare il tema della normalità e della follia, consegnando al personaggio di Michele Murri, il protagonista, i tratti araldici della sua magistrale leggerezza.»
Con questo spettacolo si apre la stagione 2019 2020 del Teatro Comunale di Cagli, un cartellone ricchissimo e diversificato, con appuntamenti che vanno incontro ai gusti di diverse tipologie di pubblico. Grande attenzione anche ai prezzi dei biglietti, sempre molto vantaggiosi.
Nel cartellone ci sono 21 appuntamenti tra prosa, comicità, danza, opera e musica, ma il direttore dell’Istituzione Teatro, Sandro Pascucci, ha promesso anche tante sorprese nei prossimi mesi.
Questo il calendario degli spettacoli in programma.
Mercoledì 30 ottobre 2019 ore 21.00
Ascanio Celestini
BARZELLETTE
Scritto e diretto da Ascanio Celestini – Musiche dal vivo Gianluca Casadei
Anteprima Nazionale
Venerdì 1 novembre 2019 ore 17.00
Balletto di Mosca La Classique
IL LAGO DEI CIGNI di Piotr Ilic Cajkovskij
Art director Elik Melikov
Esclusiva Regionale
Domenica 10 novembre 2019 ore 17.00
Associazione Culturale Il Vascello
C’È QUALCOSA INVECE DI NIENTE
Scritto e diretto da Piero Benedetti
Sabato 16 Novembre 2019 ore 17.00 e ore 21.00 • Domenica 17 Novembre 2019 ore 17.00
Compagnia Neverland
LA BELLA E LA BESTIA, UNA ROSA PER LA VITA
Musiche originali di Stefania Paterniani e Giov Lor – Libretto, regia e coreografie di Simona Paterniani
Anteprima Nazionale
Giovedì 21 novembre 2019 ore 21.00 Superfino Arborio Teatro Comico
Giovanni Vernia
VERNIA O NON VERNIA
Di Giovani Vernia, Giampiero Solari, Paola Galassi
Anteprima Nazionale
Sabato 30 novembre 2019 ore 21.00 Superfino Arborio Teatro Comico
San Costanzo Show
SEI PERSONAGGI IN CERCA DEL SETTIMO
Regia Oscar Genovese – Direzione Artistica Paola Galassi
Anteprima Nazionale
Venerdì 6 dicembre 2019 ore 21.00
Compagnia Balletto di Milano
LA VIE EN ROSE – BOLERO
Musiche di Maurice Ravel e canzoni di autori francesi
Direttore artistico Carlo Pesta – Coreografie di Adriana Mortelliti
Sabato 14 dicembre 2019 ore 21.00
Matthias Martelli
MISTERO BUFFO edizione speciale 50 anni di Dario Fo
Regia Eugenio Allegri
Prima regionale
Giovedì 19 dicembre 2019 ore 21.00
Edison Studio
DAS CABINET DES DR. CALIGARI (1919)
Regia di Robert Wiene – Versione restaurata da Cineteca di Bologna
Proiezione con live computer soundtrack
Domenica 5 gennaio 2020 ore 17.00
Compagnia Italiana di Operette
LA BAJADERA Operetta in tre atti
Regia Flavio Trevisan – Musiche Emmerich Kálmán – Libretto Bela Jembach – Alfred Grunwald
Novità stagionale
Sabato 18 gennaio 2020 ore 21.00
Mario Lavezzi
E LA VITA BUSSÒ
50 anni di musica d’autore in concerto
Anteprima italiana
Giovedì 6 febbraio 2020 ore 21.00
Marche Teatro
DOLORE SOTTO CHIAVE – SIK SIK L’ARTEFICE MAGICO Due atti unici di Eduardo De Filippo
Con Carlo Cecchi e Angelica Ippolito – Regia di Carlo Cecchi
Anteprima nazionale
Martedì 18 febbraio 2020 ore 21.00
Giorgio Pasotti e Mariangela D’Abbraccio
HAMLET
Regia di Alessandro Angelini
Anteprima Nazionale
Sabato 29 febbraio 2020 ore 21.00 La musica a Teatro
QUEENMANIA RHAPSODY
Per rivivere a teatro il mito dei Queen
Regia di Daniele Sala – Con un contributo straordinario in video di Katia Ricciarelli
Domenica 8 marzo 2020 ore 17.00
AMAT – Andar per Fiabe
I VESTITI NUOVI DELL’IMPERATORE
Di e con I Fratelli Caproni
Sabato 20 marzo 2020 ore 21.00
TPE – Teatro Piemonte Europa
GIULIETTA di Federico Fellini
Con Roberta Caronia – Regia Valter Malosti
Anteprima Nazionale
Venerdì 3 aprile 2020 ore 21.00
La musica a Teatro
ABBA DREAM
Musica dal vivo, video e danza – Regia Daniele Sala
Venerdì 17 aprile ore 21.15 – Sabato 18 aprile 2020 ore 17.30 e 21.15
Compagnia Aller-Retour Théâtre – Paris
IL MEDICO PER FORZA di Moliére
Regia Danuta Zarazik – Produzione AIDAS Città di Versailles
Prima Nazionale
Venerdì 8 maggio 2020 ore 21.00
Orchestra e coro Raffaello
TOSCA di Giacomo Puccini
Opera lirica in tre atti – Direttore Stefano Bartolucci
Venerdì 15 maggio 2020 ore 21.00 Superfino Arborio Teatro Comico
Paolo Migone
BEETHOVEN NON È UN CANE di Paolo Migone
Regia di Daniele Sala
I carnet abbonamento della Stagione 2019 – 2020
Carnet ingressi Classico – Sette ingressi a € 100,00
Ditegli sempre di si – Il lago dei cigni – La vie en rose Bolero – Dolore sotto chiave – Sik Sik l’artefice magico – Hamlet – Tosca
Carnet ingressi Comico superfino arborio – Tre ingressi a € 30,00
Vernia o non Vernia: questo è il problema – Mistero Buffo – Beethoven non è un cane
Ridotto Young – Forever young: meno 25 e oltre 65 anni
www.teatrodicagli.it
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