#Caduta E Ascesa
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L'Icarus di Matisse è un Icaro particolare
ICARO L’Icarus di Matisse è un Icaro particolare. Pur simboleggiando infatti limite insito nella natura umana, è ritratto mentre ancora volteggia tra le stelle, un attimo prima della caduta. Esso rappresenta il desiderio dell’uomo di andare oltre, e di superare le stelle, il suo limite. Questa dissonanza è rappresentata dal contrasto tra il blu del cielo, colore della speranza e dell’infinito, e…
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Se vuoi sentirti sicuro, comincia pensando che non lo sarai mai. Che non esiste alternativa al flusso continuo di vita e morte, gioia e dolore, ascesa e caduta. Ne fai parte, felicemente se lo accetti, tristemente se ti opponi. Ma hai perso in partenza, perché stai combattendo avversari molto più forti di te: il destino, il corso dell'esistenza, il tempo.
Non devi arrenderti, devi soltanto cambiare strategia. Assumere la forma dell'acqua e non quella della pietra.
Tutti i muri si sgretolano, prima o poi. Il fiume va. E va al mare.
- Gabriele Romagnoli, “Solo bagaglio a mano”
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Shania Twain
Shania Twain, cantautrice canadese e regina del country pop, è una delle donne che hanno venduto più dischi della storia, più di cento milioni di copie.
Scrive testi che parlano d’amore, di empowerment femminile, descrive spaccati di vita quotidiana e mette in luce, con ironia e sarcasmo, il materialismo e la superficialità del mondo contemporaneo.
Più volte in testa alle classifiche mondiali, tre dei suoi album sono stati premiati come dischi di diamante.
Tra i numerosi premi ricevuti spiccano cinque Grammy Awards, due World Music Awards e ben 39 BMI Songwriter Awards.
È inserita nella Walk of Fame del Canada, nella Walk of Fame di Hollywood, nella Canadian Music Hall of Fame e nella Nashville Songwriters Hall of Fame. Le è stata anche dedicata una Barbie.
Per il suo impegno umanitario e per aver dato lustro alla storia della musica, è stata insignita col prestigioso Ordine del Canada.
Nata col nome di Eilleen Regina Edwards a Windsor, in Ontario, il 28 agosto 1965. Ha avuto un’infanzia difficile vissuta in ristrettezze economiche. Il suo patrigno, che l’aveva adottata insieme alle due sorelle dando loro il cognome Twain, picchiava la madre caduta in depressione che, per un periodo, era anche stata accolta in una casa rifugio per donne maltrattate.
Ha iniziato a cantare nei bar all’età di otto anni per aiutare la sua famiglia. L’esperienza nei locali notturni sono stati la sua prima palestra di vita.
A 13 anni è comparsa in un programma della CBC e ai tempi del liceo era la cantante di una band locale che faceva cover.
Quando, nel 1987, la madre e il padre adottivo sono morti in un incidente d’auto, si è trovata a prendersi cura delle sorelle e del fratello.
Nel 1991 ha firmato il suo primo contratto con la Mercury Nashville Records adottando il nome d’arte Shania, che, in una lingua nativa, significa “a modo mio“.
Nel 1993 è uscito il suo primo album, l’omonimo Shania Twain con cui si è fatta notare e anche criticare nella scena country per i suoi videoclip in cui metteva in mostra l’ombelico.
Due anni dopo, insieme al produttore Robert Lange, che intanto aveva sposato, ha pubblicato The Woman in Me rimasto per mesi al primo posto nelle classifiche country e che ha venduto dodici milioni di copie, vinto un Grammy e ottenuto due premi dall’Academy of Country Music.
Come on Over, del 1997, ne ha consacrato il successo internazionale. Rimasto in classifica per due anni consecutivi, con i suoi 40 milioni di copie, è stato il disco di musica country più venduto di tutti i tempi che le ha portato quattro Grammy.
Da allora la sua carriera musicale è stata tutta in ascesa, tour mondiali, importanti collaborazioni, i suoi brani usati per importanti campagne pubblicitarie e serie tv.
Una vita non priva di intoppi e arresti, ha superato la malattia di Lyme e un lungo periodo di depressione ma si è sempre rialzata, con la grinta e l’ironia che la contraddistinguono.
Nel 2011 è stata protagonista di un reality dal titolo ‘Why Not? with Shania Twain‘ andato in onda sul canale americano ‘OWN’ di proprietà di Oprah Winfrey. Nel corso del programma, ha ripercorso tutte le tappe della sua vita, anche quelle dolorose causate dal divorzio col marito, l’infanzia e la difficile adolescenza.
Il 3 maggio dello stesso anno è uscito From This Moment On, il suo libro autobiografico.
Dal 1º dicembre 2012 è stata presenza fissa per due anni di seguito al Caesars Palace di Las Vegas con lo spettacolo residente Shania: Still the One.
Nel 2017 ha pubblicato l’album Now, seguito da un anno di tour promozionali prima di accettare la seconda residenza a Las Vegas Let’s Go! , che ha aperto il 6 dicembre 2019 che si è conclusa il 10 settembre 2022.
Nel luglio 2022 è stato pubblicato un documentario Netflix che ripercorre la sua carriera intitolato Not Just A Girl.
Il 3 febbraio 2023 è uscito il suo sesto album in studio, Queen of Me.
Shania Twain ha partecipato a concerti che hanno fatto la storia, a numerose trasmissioni televisive e recitato in serie tv e diversi film.
Ha sgomitato per farsi apprezzare oltre la sua bellezza e avvenenza fisica ma è stata di ispirazione per tante giovani musiciste, prima tra tutte, Taylor Swift.
È vegetariana e da anni vive in Svizzera.
Nel 2010 ha creato Shania Kids Can, organizzazione che si occupa di assistenza all’infanzia. Sostiene una serie di enti di distribuzione alimentare per persone indigenti.
È una donna grintosa, partita dal niente che è diventata una delle star più potenti del mondo musicale.
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Se vuoi sentirti sicuro, comincia pensando che non lo sarai mai. Che non esiste alternativa al flusso continuo di vita e morte, gioia e dolore, ascesa e caduta. Ne fai parte, felicemente se lo accetti, tristemente se ti opponi. Ma hai perso in partenza, perché stai combattendo avversari molto più forti di te: il destino, il corso dell'esistenza, il tempo. Non devi arrenderti, devi soltanto cambiare strategia. Assumere la forma dell'acqua e non quella della pietra. Tutti i muri si sgretolano, prima o poi. Il fiume va. E va al mare.
Solo bagaglio a mano, Gabriele Romagnoli
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“Andare oltre maya fu il compito assegnato al genere umano dai profeti nel corso dei millenni. Ergersi al di sopra della dualità della creazione e percepire l’unità del Creatore fu considerato il fine supremo dell’uomo. Coloro che si aggrappano all’illusione cosmica devono accettare la sua legge fondamentale di polarità: flusso e riflusso, ascesa e caduta, giorno e notte, piacere e dolore, bene e male, nascita e morte. Questo modello ciclico assume una certa angosciosa monotonia, dopo che l’essere umano è passato attraverso qualche migliaio di nascite; allora egli inizia a gettare uno sguardo di speranza oltre le coercizioni di maya. Squarciare il velo di maya significa penetrare il segreto della creazione. Lo “yogi” che, in tal modo, mette a nudo l’universo, è l’unico vero monoteista. Tutti gli altri venerano idoli pagani. Finchè l’essere umano resterà soggiogato dalle illusioni dualistiche della natura, finchè Maya sarà la sua dea, egli non potrà conoscere il vero Dio.” (Paramahansa Yogananda) art by_padmasana2000 ************************ “Going beyond maya was the task assigned to mankind by prophets over the millennia. Rising above the duality of creation and perceiving the unity of the Creator was considered the supreme goal of man. Those who cling to the cosmic illusion must accept its fundamental law of polarity: ebb and flow, rise and fall, day and night, pleasure and pain, good and evil, birth and death. This cyclical model takes on a certain distressing monotony, after the human being has passed through a few thousand births; then he begins to cast a hopeful glance beyond the compulsions of maya. To pierce the veil of maya means to penetrate the secret of creation. The "yogi" who, in this way, lays bare the universe, is the only true monotheist. Everyone else worships pagan idols. As long as the human being remains subjugated by the dualistic illusions of nature, as long as Maya is his goddess, he will not be able to know the true God." (Paramahansa Yogananda) art by_padmasana2000
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Se vuoi sentirti sicuro, comincia pensando che non lo sarai mai. Che non esiste alternativa al flusso continuo di vita e morte, gioia e dolore, ascesa e caduta. Ne fai parte, felicemente se lo accetti, tristemente se ti opponi. Ma hai perso in partenza, perché stai combattendo avversari molto più forti di te: il destino, il corso dell’esistenza, il tempo.
Non devi arrenderti, devi soltanto cambiare strategia. Assumere la forma dell’acqua e non quella della pietra.
Tutti i muri si sgretolano, prima o poi.
Il fiume va. E va al mare.
Gabriele Romagnoli
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Roma / Il crepuscolo degli dèi: riapre alle visite il Santuario Siriaco del Gianicolo (e svela i suoi segreti) [LE FOTO]
Roma / Il crepuscolo degli dèi: riapre alle visite il Santuario Siriaco del Gianicolo (e svela i suoi segreti) [LE FOTO] Quattro giornate di visite gratuite, tra ottobre e novembre
Redazione Riapre le sue porte al pubblico il Santuario Siriaco del Gianicolo con quattro giornate di visite gratuite, tra ottobre e novembre, in un luogo che dalle origini di Roma fino alla tarda antichità è stato testimone della ascesa e della caduta delle religioni pagane ed è oggi più che mai pieno di fascino. Il complesso, inizialmente considerato un luogo di culti siriaci, dopo gli ultimi…
#antica roma#archeologia#Attis#culti#culti antichi#Daniela Porro#editto di Tessalonica#eventi#Museo Nazionale Romano#notizie#Osiride#paganesimo#riapertura#Roma#Roma antica#santuari#santuario#Santuario Siriaco del Gianicolo#Soprintendenza Speciale di Roma#Soprintendenza Speciale Roma#Teodosio#Tevere
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SEGA Saturn compie 30 anni: ascesa e caduta di una console visionaria
SEGA Saturn compie 30 anni: ascesa e caduta di una console visionaria Negli anni ’90 l’industria dei videogiochi stava vivendo una rivoluzione, tecnica e culturale, di cui SEGA era assoluta protagonista: ripercorriamo l’ascesa del Saturn, una console visionaria. Powered by WPeMatico Negli anni ’90 l’industria dei videogiochi stava vivendo una rivoluzione, tecnica e culturale, di cui SEGA era…
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Selvaggia Lucarelli, Il vaso di pandoro. Ascesa e caduta dei ferragnez, Paperfirst by il fatto quotidiano, 2024
scheda del libro: Il vaso di Pandoro Il 15 dicembre del 2023 Chiara Ferragni, fashion blogger e imprenditrice digitale di fama internazionale all’apice del suo successo, viene multata dall’Antitrust per promozione ingannevole. L’accusa è quella di aver spacciato un’operazione commerciale per un’iniziativa benefica destinata alle cure di bambini malati di tumore. La caduta dalla vetta è…
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Hunger Games - La ballata dell'usignolo e del serpente: Come Nasce un Villain
Hunger Games - La ballata dell'usignolo e del serpente, è film prequel della saga con protagonista Jennifer Lawrence, in cui scopriamo la giovinezza del presidente Snow.
I cattivi, si sa, che sia sul grande schermo, in una serie tv o sulle pagine di un libro sono sempre i più apprezzati. Ma nella vita incontrare narcisisti e megalomani è una vera e propria disgrazia ma quando si racconta una storia, invece, sono quelli che sortisco più effetto sul pubblico e di solito tutto ne giova. Amati, si, dal pubblico e ancora di più dagli attori che li interpretano, che dichiarano puntualmente di divertirsi molto quando li interpretano, gli antagonisti spesso però rimangono, appunto, antagonisti, dovendo cedere il cono di luce ai protagonisti, avvolte meno interessanti, ma pur sempre eroi designati e destinati a vincere. Il prequel di Hunger Games invece ribalta tutto: l’adattamento dell'omonimo romanzo di Suzanne Collins, pubblicato nel 2020, ci racconta l'origine dei giochi dal punto di vista del villain.
In sala lo scorso novembre, il film, diretto nuovamente da Francis Lawrence, regista anche di altri due capitoli della saga, ha il punto di vista del giovane Coriolanus Snow (Tom Blyth), il futuro e terribile presidente Snow, che renderà la vita molto difficile a Katniss Everdeen (Jennifer Lawrence). Ma prima di avere la bianchissima barba di Donald Sutherland, Snow è stato un 18enne intelligente e brillante, ma in difficoltà economiche. Lo troviamo infatti pronto a tutto pur di risollevare le sorti economiche della famiglia, caduta in disgrazia dopo la ribellione del padre.
L'occasione per farsi notare arriva con la decima edizione degli Hunger Games creati da Casca Highbottom (Peter Dinklage), preside dell'Accademia. A ogni studente meritevole viene affidato uno dei tributi dei giochi: insieme dovranno conquistarsi il favore del pubblico che li guarda, perché è stato deciso di trasformare quello che era un sacrificio in un grande spettacolo. A Snow capita Lucy Gray Baird (Rachel Zegler), del 12esimo distretto. Gracile, ma con un punto a favore per quanto riguarda l'intrattenimento: canta e suona la chitarra.
La trama di questo Hunger Games è divisa in tre atti, proprio come una tragedia greca. Abbiamo ascesa, apice e caduta, ma al centro non ci sono i giochi, né il rapporto tra i protagonisti. È l'anima di Snow che vediamo mutare. Da ragazzo pieno di speranze ad arrampicatore sociale, fino a perdere completamente ogni scrupolo. Si è spettatori della creazione di un villain.
Il fascino del film lo si trova proprio in questo: non capita spesso di poter seguire dall'inizio la storia di un antagonista, vedendo il mondo attraverso i suoi occhi e le sue motivazioni. E il superamento progressivo di ogni morale.
C'è un grande sfoggio di costumi e scenografie, ma il vero punto di forza sono gli attori. Se con fuoriclasse del calibro di Viola Davis non c'è alcun dubbio, è bello vederla divertirsi con un ruolo così sopra le righe come quello della Dr.ssa Volumnia Gaul, mentore di Snow, sono proprio Blyth e Zegler a stupire: il primo ha il giusto mix di carisma e ambiguità che disorientare lo spettatore, la seconda si esibisce in diversi numeri musicali in cui mostrara tutto il proprio talento come cantante (già apprezzato in West Side Story di Steven Spielberg). Insieme, i due, funzionano benissimo, non facendo mai capire davvero chi ha il controllo e chi invece sta subendo la manipolazione dell'altro.
È interessante come in un prodotto di intrattenimento quale è senza dubbio Hunger Games - La ballata dell'usignolo e del serpente ci sia anche una critica all'intrattenimento a tutti i costi: se tutto può diventare spettacolo non c'è limite a quello che si può mostrare. Perdendo così intenzione e significato. Tutto diventa mercato.
Elogio della complessità, data dalla comprensione delle motivazioni di un cattivo come Snow, critica alla smania di apparire, un invito a restare umani: il film di Francis Lawrence è uno young adult perfetto per il suo target, che prova a farlo anche pensare. E non è una cosa scontata.
In conclusione Hunger Games - La ballata dell’usignolo e del serpente, prequel della saga con Jennifer Lawrence è un film perfetto per il suo pubblico. Uno young adult che intrattiene ma che allo stesso tempo invita il pubblico a farsi qualche domanda. Un grande sfoggio di costumi e scenografie, ma a fare davvero la differenza sono i due giovani protagonisti.
Perché ci piace
- Per aver reso il punto di vista del villain quello principale.
- I protagonisti Tom Blyth e Rachel Zegler.
- Le canzoni, interpretate e suonate da Zegler.
- Viola Davis e Peter Dinklage.
- Costumi e scenografie.
Cosa non va
- Non tutte e tre le parti in cui è diviso il film funzionano al meglio.
- Il finale è sembrato un po’ frettoloso.
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Napoleone | Andrea Frediani
Imperatore, conquistatore e straordinario condottiero: l’epica ascesa e la caduta di un uomo destinato alla grandezza Una vita rocambolesca, straordinaria, eternamente in bilico tra passione e guerra, quella di Napoleone Bonaparte. La sua leggenda nasce e cresce impetuosa, irrompendo sulla scena europea con un��irruenza che sconvolge i vecchi assetti e annuncia un’era di libertà, in un continuo…
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La Biblioteca di Assurbanipal (VII secolo a.C.) è la più antica biblioteca sistematicamente organizzata conosciuta al mondo, fondata a Ninive dal re neo-assiro Assurbanipal (r. 668-627 a.C.) per preservare la storia e la cultura della Mesopotamia . A metà del XIX secolo furono scoperti a Ninive oltre 30.000 testi, ma si pensa che la collezione originale fosse molto più ampia.
Contrariamente a quanto spesso ripetuto, la Biblioteca di Assurbanipal non è stata la prima biblioteca al mondo. Le biblioteche esistevano a Sumer , annesse alle case degli scribi, ai templi e ai palazzi del primo periodo dinastico (2900-2334 a.C.). Anche gli accadi e i babilonesi avevano biblioteche, così come i precedenti re assiri. Gli scribi dell'antica Mesopotamia tenevano anche biblioteche private separate da quelle a cui avrebbero fatto riferimento nel palazzo , nella scuola o nel tempio . La Biblioteca di Assurbanipal è solo la più antica organizzata sistematicamente per preservare una raccolta completa di conoscenze (non limitata a un argomento o tipo di lavoro) e, per l'importanza delle tavolette ivi rinvenute, la più significativa. StudiosoPaul Kriwaczek scrive:
[La Biblioteca di Assurbanipal] non era la prima o l'unica grande raccolta di documenti mai istituita nell'antica Mesopotamia, ma sembra che fosse un archivio fondato appositamente per preservare l'eredità del passato. La preoccupazione del re di conservare le ricchezze letterarie della sua cultura cuneiforme , affinché potessero essere lette dagli studiosi del lontano futuro, è evidenziata dal colophon associato a molte delle tavolette conservate: "Per il bene dei giorni lontani". (250)
Non è chiaro quando Assurbanipal fondò la biblioteca ma, secondo Kriwaczek e altri studiosi, probabilmente avvenne verso la fine del suo regno, qualche tempo dopo la seconda campagna di Elam del 647 a.C., anche se è chiaro che i testi furono acquisiti prima. Se è così, la biblioteca è rimasta in piedi solo per circa 30 anni. Fu bruciato nel sacco di Ninive nel 612 a.C. da una coalizione di babilonesi, medi e persiani durante la caduta dell'impero neo-assiro .
I nemici degli Assiri cercarono di cancellarne ogni ricordo dalla storia, ma, per ironia della sorte, quando la biblioteca cadde, le pareti in rovina seppellirono le tavolette cuneiformi di argilla che erano i libri, e i fuochi li cuocerono e li preservarono. Queste tavolette furono scoperte oltre 2.000 anni dopo dagli archeologi Sir Austen Henry Layard e Hormuzd Rassam in un ritrovamento che è stato definito da molti studiosi tra i più importanti dell'era moderna.
Alfabetizzazione e ascesa al potere
Assurbanipal era il figlio di mezzo del re neo-assiro Esarhaddon (r. 681-669 aEV) che aveva scelto il figlio maggiore, Sin-iddina-apla, per succedergli. Assurbanipal fu inviato all'edubba ("Casa delle Tavolette"), la scuola degli scribi, e ricevette l'istruzione standard necessaria per diventare uno scriba . Molto probabilmente anche suo fratello minore, Shamash -shum-ukin, era istruito poiché è noto che la loro sorella, Serua-eterat (lc 652 a.C.), era alfabetizzata, come evidenziato da una lettera esistente in cui rimprovera la cognata . (moglie di Assurbanipal) per pigrizia nelle sue abitudini di studio.
Serua-eterat nota come la negligenza di sua cognata riguardo all'istruzione potrebbe portare vergogna alla famiglia, suggerendo che anche i suoi fratelli fossero alfabetizzati. È anche improbabile, non importa quanto progressista possa essere stato Esarhaddon nell'educare le sue figlie, che avrebbe trascurato lo stesso per i suoi figli, sebbene non sia chiaro se Sin-iddina-apla abbia ricevuto lo stesso livello di istruzione di Assurbanipal o Serua- eterat.
Sin-iddina-apla morì nel 672 a.C. e Esarhaddon scelse Assurbanipal come suo successore. Per evitare gli stessi problemi che dovette affrontare quando salì al potere, dovendo combattere i suoi fratelli per il trono del padre Sennacherib (r. 705-681 a.C.), costrinse i suoi stati vassalli a giurare fedeltà ad Assurbanipal in anticipo. La madre di Esarhaddon, Zakutu (dal 728 al 668 a.C. circa), una donna potente a corte, sostenne suo figlio e suo nipote nell'emettere il Trattato di Zakutu, costringendo tutti i territori sotto il dominio assiro, così come i membri della corte, ad accettare Assurbanipal come successore indiscusso di Esarhaddon. Quando salì al trono dopo la morte di Esarhaddon nel 669 aEV, Assurbanipal non affrontò alcuna resistenza e poté fare ciò che voleva.
[...]
Biblioteche assire e divinazione
Sembra che fosse in questo periodo, c. 647/646 a.C., che per primo concepì una biblioteca universale che ospitasse il sapere collettivo del passato. La letteratura mesopotamica fu composta per la prima volta c. 2600 a.C. in Sumer, e i testi sumerici furono poi conservati in caratteri accadici dopo il 2334 a.C. con gli Accadici, gli Ittiti , i Babilonesi, i Cassiti e gli Assiri che continuarono questa tradizione fino ai suoi tempi.
In quanto scriba esperto, Assurbanipal sarebbe stato consapevole di ciò, e forse avendo recentemente distrutto Babilonia ed Elam, riteneva che ciò che era accaduto a loro potesse accadere anche a lui, ai suoi figli e ai loro figli. Una biblioteca, contenente tutta la conoscenza degli ultimi 2.000 anni, preserverebbe però la sua cultura, così come la sua storia personale. Inoltre, la creazione di una risorsa che includa una raccolta completa di testi di divinazione potrebbe aiutarlo ad anticipare e rispondere a qualsiasi minaccia al suo impero.
Le biblioteche assire esistevano già a quel tempo – così come le biblioteche sumeriche, accadiche e babilonesi – ma queste contenevano, in gran parte, testi amministrativi e divinatori, copie di decreti e trattati reali, documenti fondiari e fiscali e accordi commerciali . Tra i documenti conservati nelle biblioteche reali assire, i testi divinatori erano i più importanti, come spiega lo studioso Stephen Bertman:
La divinazione si basava sull'idea che l'associazione equivale alla causalità: cioè, se due eventi insoliti si verificano nelle vicinanze, l'uno è responsabile dell'altro. Pertanto, se un re moriva dopo un'eclissi, si giungeva alla conclusione che l'eclissi prefigurava la sua morte. Allo stesso modo, se una stella cadente veniva avvistata la notte prima di una vittoria militare, un avvistamento successivo avrebbe preannunciato un altro successo militare. Per gran parte della storia della Mesopotamia, la divinazione veniva utilizzata per guidare gli affari di stato. Pochi governanti prenderebbero o agirebbero in base a una decisione importante senza prima consultare i propri indovini reali. Per predire il futuro, i veggenti mesopotamici studiavano i fenomeni celesti e meteorologici ed esaminavano gli organi e le viscere degli animali sacrificali... In effetti, l'antico veggente era come il moderno meteorologo che usa la sua competenza professionale per prevedere cosa ci riserva il futuro. (169)
Le conclusioni di questi veggenti venivano scritte nei testi divinatori in modo che potessero essere consultate da altri. Il padre di Assurbanipal aveva una biblioteca di testi divinatori e così anche suo nonno, Sennacherib, e il suo bisnonno, Sargon II (r. 722-705 aEV), e così via nel passato. Assurbanipal decise di espandere la propria biblioteca, che avrebbe mantenuto i testi essenziali di divinazione e gli altri ma avrebbe incluso opere di ogni genere provenienti da ogni parte del suo impero, le quali, una volta riposte al sicuro negli scaffali, sarebbero state conservate per sempre, circondate dal proteggere le mura della grande città di Ninive.
La Biblioteca
Come suo padre prima di lui, Assurbanipal aveva un interesse particolarmente vivo per la divinazione ed era ansioso di acquisire tutti i testi sull'argomento che non possedeva già. La sua corrispondenza con scribi e veggenti dopo c. Il 647 a.C. mostra una crescente preoccupazione per il futuro e per la propria salute e benessere personale. Inviò gruppi, che ovviamente includevano scribi, in tutto l'impero per proteggere questi e altri testi, che sarebbero poi stati copiati e ospitati nella sua biblioteca. In una lettera allo scriba Shadunu, Assurbanipal (o un rappresentante del re) scrive:
Dovrai cercare e inviarmi... riti, preghiere, iscrizioni su pietra, e tutto ciò che è utile ai reali come testi di espiazione per le città, per allontanare il malocchio nei momenti di panico, e quant'altro sia necessario nel palazzo, tutto ciò che è disponibile, e anche tavolette rare di cui non esistono copie. Ho scritto al sorvegliante del tempio e al magistrato capo che devi riporre le tavolette nel tuo magazzino e che nessuno ti tratterrà alcuna tavoletta. E nel caso in cui tu vedessi qualche tavoletta o testo rituale che non ho menzionato, e che sia adatto al palazzo, esaminalo, prendine possesso e mandamelo. (Kriwaczek, 251-252)
L'acquisizione dei testi divinatori ha dato impulso all'intera impresa. Assurbanipal desiderava tutto ciò che era stato scritto ma soprattutto quelle opere che potessero guidarlo nelle scelte giuste riguardo al suo futuro. Lo studioso Marc Van De Mieroop commenta il processo di scrittura delle acquisizioni:
I manoscritti non venivano semplicemente raccolti, ma venivano copiati secondo un formato standard per la biblioteca. La scrittura cuneiforme e la disposizione della tavoletta erano uniformi, e alla fine di ciascuna tavoletta veniva fornito un identificativo attestante che apparteneva alla biblioteca di Assurbanipal. Questi pedici o colofoni potrebbero essere semplici francobolli con il testo "palazzo di Assurbanipal, re dell'universo, re d' Assiria", ma spesso indicavano estesamente che i testi precedenti erano stati copiati attentamente da una tavoletta originale, e che la copia era stata rivista e controllata. In effetti, gli scribi erano attenti nel loro lavoro. Indicavano nelle loro copie quando trovavano una rottura nella tavoletta originale e quando ripristinarono una lacuna, corressero errori e, molto raramente, indicarono le varianti riscontrate in diversi manoscritti originali. Lo scopo della biblioteca è indicato dai colofoni, cioè da una dicitura finale che fornisce informazioni sulla natura e sul luogo di conservazione della tavoletta. I testi venivano conservati per fornire versioni autorizzate che potessero essere utilizzate da rabdomanti ed esorcisti. Molti manoscritti contenevano presagi ed era importante che fosse registrata una versione corretta. Inoltre, venivano conservati i testi letterari e accademici, poiché gli specialisti il cui compito era proteggere il re e lo stato a volte avevano bisogno di citarli nei loro rapporti, e l'accuratezza di queste citazioni era importante. (261-262)
Gli apprendisti scribi firmavano il loro lavoro dopo che ne era stata controllata l'accuratezza da un superiore. A volte aggiungevano anche avvertimenti contro il ritiro di un tablet dalla biblioteca e la non restituzione. Un frammento del poema babilonese Il povero di Nippur , trovato tra le rovine della biblioteca di Assurbanipal, si conclude con un avvertimento nei versi: "Chiunque toglie questa tavoletta, possano [gli dei] portarlo via! Possa egli non avere discendenti". , nessuna prole... Non portate via le tavolette! Non disperdete la biblioteca!"
Ogni tavoletta, una volta copiata e controllata, veniva riposta su uno scaffale o in un angolo lungo le pareti della biblioteca. I testi non venivano copiati solo su tavolette di argilla ma anche su tavolette per scrivere : pannelli di avorio o legno ricoperti di cera su cui si poteva inscrivere la scrittura cuneiforme. Molti di questi testi – sia tavolette che tavole da scrittura – furono portati da Babilonia dopo che questa cadde sotto Assurbanipal nel 649/648 a.C. Secondo Van De Mieroop, una registrazione di questi testi indica 2000 tavolette e 300 tavole per scrivere "confiscate per lo più dalle biblioteche private di sacerdoti o esorcisti babilonesi" acquisite per la biblioteca nell'anno 648 aEV (261).
Man mano che la collezione della biblioteca cresceva, era responsabilità del capo bibliotecario (custode della biblioteca) mantenerla e sostituire le tavolette usurate o rotte. La collezione era ospitata nell'edificio destinato a biblioteca reale e nel Palazzo Nord e comprendeva opere di carattere amministrativo, astronomia, astrologia, botanica, corrispondenza personale e reale, corrispondenza estera, decreti reali, testi di divinazione, testi religiosi e inni , iscrizioni storiche, letteratura e testi medici. Tra le opere più famose della collezione c'erano il Mito di Adapa , il Mito di Etana , l' Enuma Elish e L'epopea di Gilgamesh ., tutte storie originali riguardanti la creazione del mondo, la caduta dell'uomo e il grande diluvio che, fino alla scoperta della biblioteca nel XIX secolo, si pensava fossero originali della Bibbia .
Distruzione della Biblioteca
Assurbanipal era orgoglioso della sua educazione e altrettanto soddisfatto della sua biblioteca. Nelle sue iscrizioni scrive:
Io, Assurbanipal, all'interno del palazzo, compresi la saggezza di Nabu [il dio dell'apprendimento]. Tutta l'arte della scrittura... di ogni tipo, mi sono fatto padrone di tutte... Ho letto le astute tavolette di Sumer e l'oscura lingua accadica che è difficile da usare correttamente; Mi sono divertito a leggere le pietre incise prima del [Grande] diluvio ... Il meglio dell'arte degli scribi, opere che nessuno dei re che mi hanno preceduto aveva mai imparato, rimedi dalla sommità della testa alle unghie dei piedi, selezioni non canoniche, insegnamenti intelligenti, qualunque cosa riguardi la maestria medica di [gli dei] Ninurta e Gula , ho scritto su tavolette, controllato e fascicolato e depositato nel mio palazzo per l'esame e la lettura. (Kriwaczek, 250-251)
Sfortunatamente, sebbene sia ricordato come il più colto e colto tra i re neo-assiri, Assurbanipal è anche noto come il più brutale. I re assiri, soprattutto quelli del periodo neo-assiro (912-612 a.C.), hanno la reputazione di adottare politiche dure nei confronti dei loro nemici ma, anche tra questi, Assurbanipal si distingue come eccessivamente crudele. Le sue politiche spietate, tuttavia, avrebbero infine contribuito alla caduta dell'impero assiro.
Sebbene le sue iscrizioni e i suoi rilievi chiariscano che era orgoglioso della distruzione di Elam, così facendo rimosse uno stato cuscinetto tra il suo impero e la terra dei Medi e dei Persiani che, con la scomparsa di Elam, si trasferirono e fondarono comunità. Assurbanipal morì per cause naturali nel 627 a.C. ma, a differenza di suo padre, non aveva provveduto equamente ai suoi figli per quanto riguarda la successione. Suo figlio Ashur -etel-ilani gli succedette ma subito dopo essere salito al trono fu sfidato dal fratello gemello, Sin-shar-ishkun, dividendo l'impero assiro in una guerra civile.
Mentre i due fratelli combattevano, i nemici degli Assiri – inclusi Babilonesi, Cimmeri, Medi, Persiani e Sciti – riconobbero la loro opportunità proprio come aveva fatto Assurbanipal anni prima nel lanciare la sua campagna contro Elam. Una coalizione guidata da medi e babilonesi scese sulle città assire nel 612 aEV, saccheggiandole e distruggendole. La grande biblioteca di Ninive crollò mentre la città bruciava e, col tempo, le sue rovine furono rivendicate dalla terra e rimase sepolta per i successivi 2000 anni.
Conclusione
Nel 19° secolo, le spedizioni archeologiche furono finanziate dalle istituzioni occidentali allo scopo di trovare prove fisiche per corroborare le narrazioni bibliche. A quel tempo la Bibbia era considerata un'opera del tutto originale e il libro più antico del mondo. Nessuno sapeva nemmeno che esistesse la civiltà sumera e quasi tutto ciò che si sapeva dei babilonesi e degli assiri proveniva dalla Bibbia. Ciò che gli archeologi trovarono invece furono le diverse civiltà della Mesopotamia la cui storia fu svelata quando fu decifrata la scrittura cuneiforme.
Tra c. 1850-1853, Layard e Rassam scoprirono le tavolette della Biblioteca di Assurbanipal sepolte tra le rovine di Ninive (nella moderna Kouyunjik, Iraq), e nel 1872 lo studioso George Smith aveva tradotto L'epopea di Gilgamesh e stabilito che il racconto biblico di il Grande Diluvio non era un racconto originale ma una rielaborazione di un antico mito sumero e babilonese.
Man mano che i testi della Biblioteca di Assurbanipal venivano ulteriormente tradotti, la conoscenza del passato si ampliava notevolmente e per questo motivo la scoperta della Biblioteca di Assurbanipal è considerata da alcuni studiosi la più significativa del XIX secolo e una delle più importanti di tutte. tempo. Oltre 2.000 anni dopo che Assurbanipal concepì la sua biblioteca e la sua speranza che la sua cultura sarebbe stata ricordata "in giorni lontani", il suo desiderio fu esaudito e cambiò per sempre il modo in cui le persone comprendevano la storia del mondo.
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