#Borghi Umbri
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harveyphotography · 1 year ago
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Montone - Perugia
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campadailyblog · 5 months ago
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Umbria: Tesori Nascosti e Bellezze Naturali da Scoprire
L’Umbria è una regione italiana unica, chiamata il “cuore verde d’Italia”. È famosa per la sua vegetazione abbondante. Qui si trovano tesori nascosti e bellezze naturali in attesa di essere esplorate. Le città medievali come Perugia, Assisi, Spoleto e Orvieto sono affascinanti. Anche i borghi incantati di Gubbio, Spello e Bevagna offrono esperienze uniche. L’Umbria è un luogo magico per chi la…
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Casteldilago (Terni): Un Tesoro Medievale nel Cuore Verde dell’Umbria
Scopri il fascino di Casteldilago, un borgo incastonato tra le colline umbre, dove storia, natura e tranquillità si incontrano in un perfetto equilibrio.
Scopri il fascino di Casteldilago, un borgo incastonato tra le colline umbre, dove storia, natura e tranquillità si incontrano in un perfetto equilibrio. L’Umbria, conosciuta come il cuore verde d’Italia, offre paesaggi mozzafiato, borghi antichi e una natura incontaminata che la rendono una meta imperdibile per chi cerca una fuga dalla vita frenetica della città. Tra le sue numerose meraviglie…
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umbriasud · 1 year ago
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Ciclotrismo a Todi e Spello: pedalar cantando...
In Umbria per il fine settimana nuovi appuntamenti di cicloturismo, che stanno diventando sempre di più una grande attrattiva sia per i visitatori provenienti da fuori regione, che per gli umbri che si dedicano ad un turismo di prossimità, esplorando i percorsi ciclabili che attraversano i borghi medievali e le città d’arte dell’Umbria ed i sentieri ciclabili che attraversano vigneti, oliveti,…
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Weekend di musica e tradizione con "Borgo Band, quando la banda passò"
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messaggioinbottiglia · 2 years ago
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Ah i borghi Umbri, ma che ve lo dico a fa?
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freedomtripitaly · 5 years ago
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Vivendo a Roma per me l’Umbria è un po’ come il buen retiro, quando ho voglia di staccare con tutto, di immergermi nella natura me ne vado in Umbria. Questa terra è davvero intima ed introspettiva, non a caso è stata la patria di molti eremiti e di un uomo meraviglioso come Francesco d’Assisi. È una regione piena di valli, di fiumi e montagne, io consiglio di visitarla lentamente, scegliendo un posto dove dormire e poi esplorare i dintorni prossimi, senza spingersi troppo lontano, a volte lo stupore è nelle piccole cose. Vi suggerisco dei mini itinerari in diverse zone della regione che vi permettano di raggiungere i vari paesini in uno spazio temporale massimo di un ora e mezza. Mini Itinerari per un weekend in Umbria: La Val Nerina: una zona meravigliosa, molto in ombra rispetto ai luoghi famosi dell’Umbria, ma che regala attimi magici. Il Nera è un fiume molto nervoso, che segna delle valli profonde e anguste. Questa zona è perfetta per gli amanti della natura, infatti vi consiglio di andare a passeggiare nel Parco Fluviale del Nera, ovviamente di fermarvi alla Cascata delle Marmore, non solo per ammirare la cascata più grande del paese, ma se il tempo lo consente, per provare a fare rafting e river walking. Il paesaggio in questa zona è incredibile, mentre attraversavo le rapite mi sembrava di essere in Costa Rica non a due ore da Roma! Il Lago di Piediluco, si trova a poca distanza, è un ottimo luogo per rilassarsi ed entrare in contatto con sé stessi. Uno dei miei borghi preferiti della zona è Narni che oltre alle sue stradine medioevali ha un tesoro nascosto in Narni Sotterranea, con resti di ogni epoca della zona, da quella romana a quella medioevale, passando per le prigioni della Inquisizione. C’è una parte davvero molto toccante in cui si possono visitare delle celle e leggere chiaramente i messaggi dei prigionieri. Poco distante si trova anche il paesino di Amelia, dove ci sono dei palazzi davvero importanti per la storia dell’arte italiana, come Palazzo dei Frattini che rappresentò uno studio architettonico per il più famoso Palazzo Farnese a Roma. Collevalenza è un centro molto importante specialmente se siete cattolici, ospita il grande santuario di Madre Speranza, una delle figure più belle tra le donne beate del nostro secolo. Assisi Gubbio e dintorni Molte persone che vanno in Umbria per visitare le terre di San Francesco si limitano ad una sorta di pellegrinaggio sulla vita del Santo. Assodato che i percorsi francescani sono bellissimi e meritano sempre una visita sia che voi siate o meno credenti perché l’aspetto artistico e culturale sono fortissimi ed inoltre a parer mio questi luoghi sono carichi di un’energia fortissima che avvolge chiunque vi metta piede. Allontanandosi dai percorsi francescani vi consiglio di fare un salto a Trevi che è un borgo davvero meraviglioso, che conserva quasi tutte le costruzioni in pietra. Attenti alle vostre ginocchia perché buona parte del paesino è davvero in pendenza. Bevagna è uno dei borghi più curati dell’Umbria con balconcini pieni di fiori durante tutto l’anno, come molti dei paesini umbri ha un’architettura medioevale, non perdetevi il Palazzo dei Consoli, la chiesa di San Silvestro e quella di San Michele, anche la piazza antistante la chiesa è davvero bella. Se volete fare un salto nel passato a Bevagna le ultime due domeniche di giugno si celebra il Mercato delle Gaite, ossia una rievocazione storica medioevale curata in ogni suo aspetto. Poco distante troviamo Spello, anche esso inserito nei borghi più belli d’Italia. Questo paesino è avvolto dalle mura augustee ed infatti troviamo diverse imponenti porte per entrarvi come la Porta Consolare, risalente all’epoca romana, la Porta Venere con le torri di Properzio che si datano in età augustea. L’importanza di questo paesino è da datarsi prevalentemente all’epoca romana infatti all’interno del Palazzo Comunale c’è anche un museo molto interessante con dei manoscritti e resti davvero unici. Dell’epoca medioevale restano Palazzo Urbani, la Cappella Tega e la famosa Collegiata di Santa Maria Maggiore che ospita dei bellissimi affreschi del Pinturicchio, nella cappella Baglioni dedicati ai signori del tempo. Perugia e il Lago Trasimeno Se non siete mai stati a Perugia vi consiglio di farlo quanto prima, la città è davvero carina, molto curata, con una forte presenza di giovani dovuta all’università. Ancora oggi riprende la costruzione decisa dagli Etruschi più di 3000 anni fa e il centro storico è posizionato su di una acropoli raggiungibile con un teleferico. Tra i luoghi che non potete perdervi c’è sicuramente la Fontana Maggiore, famosa per le sue enormi vasche di marmo e i bassorilievi e l’Arco Etrusco, uno dei monumenti più grandi rimasto di quest’epoca, creato con blocchi enormi di marmo travertino. Testimonianza della forte presenza dello stato del Vaticano è la Rocca Paolina, che con la riunificazione d’Italia fu in parte abbattuta ed ora costituisce una testimonianza molto particolare perché è stata fusa e inglobata in altri monumenti cittadini. Per esplorare i dintorni di Perugia vi consiglio di fare un salto a Corciano, un bellissimo paesino tutto in pietra, che ospita tra l’altro alcuni dei miei ristoranti preferiti, l’unica cosa che non ho mai capito è come mai non ci sia mai nessuno per le strade! Diciamo che risulta super fotogenico. Se siete amanti delle ceramiche artigianali non potete perdervi Deruta, dove ancora oggi ci sono dei magnifici artigiani. Non potete perdervi la Chiesa della Madonna del Bagno, un luogo unico al mondo, al suo interno ci sono centinaia di ex voto dipinti su ceramica, come dei piccoli quadri che ritraggono la grazia ricevuta, è davvero un’opera insolita e unica. Una giornata potete dedicarla all’esplorazione del Lago Trasimeno, magari con un bel pranzetto a base di pesce di lago, oltre che bellissime passeggiate è possibile prendere un traghetto per visitare l’Isola Maggiore. Todi e Spoleto Spoleto è un luogo meraviglioso in ogni stagione, se capitate d’estate non perdetevi il Festival dei Due Mondi. Sicuramente il suo magnifico duomo è l’elemento che più la caratterizza la città e non solo per la sua magnifica facciata risalente all’anno 1000, ma anche per gli imperdibili affreschi del Pinturicchio e di Filippo Lippi. È incredibile pensare che in una cittadina così piccola ci siano così tante chiese, ma data la sua posizione strategica Spoleto fu conquistata da molti popoli e ognuno volle lasciare un segno, una cosa che non tutti sanno è che la Chiesa di San Salvatore, di fattura longobarda, fa parte di un patrimonio dell’UNESCO diffuso che si chiama appunto i Longobardi in Italia. Io sono sempre stata affascinata dal Ponte delle Torri risalente all’epoca romana, è fatto tutto in travertino e si trova un po’ sotto il livello odierno della città, per me è un ottimo punto panoramico dove rilassarsi e magari meditare. Molto vicino da Spoleto si trova Monteleone di Spoleto paesino importantissimo perché nei primi del ‘900 un contadino mentre zappava l’orto scoprì la più grande biga d’oro etrusca mai rinvenuta al giorno d’oggi. Purtroppo fu immediatamente venduta, in maniera poco lecita, al Metropolinan Museum di NYC. Negli ultimi anni ci si sta molto impegnando per riportarla in patria, ma al momento consiglio una visita al museo di Monteleone per scoprire di più sulla storia di questo inestimabile reperto. Non perdetevi una visita a Todi, città propriamente medioevale, oltre le bellissime chiese e le piazze spaziosi, vi consiglio di vedere il Palazzo dei Priori dove spesso fanno delle interessanti mostre fotografiche. Todi rappresenta un perfetto esempio di una città risalente all’epoca dei Liberi Comuni, un tuffo nei nostri libri di storia delle superiori. Poco più a valle della città si trova una chiesa che personalmente amo molto la Chiesa della Consolazione, ha uno stile molto più cinquecentesco e si pensa venga da un progetto del Bramante, è molto diversa dal resto della cittadina ed è immersa nella natura, il colpo d’occhio è bellissimo. Orvieto: questa bellissima città si trova proprio al confine con la Sabina, il suo centro storico è meraviglioso, in stampo completamente medioevale, le tre cose che consiglio di vedere assolutamente sono: il Duomo, Orvieto sotterranea, che si può visitare solo con una visita guidata, ma è senza dubbio incredibile, ti fa tornare indietro nei secoli in un’epoca molto più oscura e il Pozzo di San Patrizio, uno dei luoghi più fotogenici della città. Scendere nel pozzo fa quasi girare la testa, è come una chiocciola che penetra nel terreno, come una vite, i gradini sono molto bassi e larghi in modo da rendere il cammino più facile. Se vi resta tempo allungatevi a Città della Pieve, un borgo interamente costruito in mattoni a vista e domina la Val di Chiana, la vista è spettacolare da qualsiasi punto vi troviate, le costruzioni religiose danno esempio della bellissima arte romanica, la cattedrale ospita anche dei quadri del Perugino. Molto interessante è il Convento di San Francesco, la storia narra che nel 1280 un gruppo di francescani comprò un oratorio appartenente a dei monaci benedettini per farci un convengo molto modesto e una chiesa buia accanto, nei secoli la chiesa è stata modificata varie volte adeguandosi agli stili che sono successi, mentre dell’antico convento resta solo un muro con delle piccolissime finestre in corrispondenza delle celle dei frati. Spero che i miei suggerimenti sull’Umbria vi siano piaciuti, mi raccomando non tornate a casa senza aver mangiato e magari comprato, un piatto di pici al tartufo nero e una grigliata di maiale, si dice che il maiale sia l’alimento che non può mancare in nessuna tavola umbra. https://ift.tt/2C7n1L1 Quattro itinerari per un weekend di relax in Umbria Vivendo a Roma per me l’Umbria è un po’ come il buen retiro, quando ho voglia di staccare con tutto, di immergermi nella natura me ne vado in Umbria. Questa terra è davvero intima ed introspettiva, non a caso è stata la patria di molti eremiti e di un uomo meraviglioso come Francesco d’Assisi. È una regione piena di valli, di fiumi e montagne, io consiglio di visitarla lentamente, scegliendo un posto dove dormire e poi esplorare i dintorni prossimi, senza spingersi troppo lontano, a volte lo stupore è nelle piccole cose. Vi suggerisco dei mini itinerari in diverse zone della regione che vi permettano di raggiungere i vari paesini in uno spazio temporale massimo di un ora e mezza. Mini Itinerari per un weekend in Umbria: La Val Nerina: una zona meravigliosa, molto in ombra rispetto ai luoghi famosi dell’Umbria, ma che regala attimi magici. Il Nera è un fiume molto nervoso, che segna delle valli profonde e anguste. Questa zona è perfetta per gli amanti della natura, infatti vi consiglio di andare a passeggiare nel Parco Fluviale del Nera, ovviamente di fermarvi alla Cascata delle Marmore, non solo per ammirare la cascata più grande del paese, ma se il tempo lo consente, per provare a fare rafting e river walking. Il paesaggio in questa zona è incredibile, mentre attraversavo le rapite mi sembrava di essere in Costa Rica non a due ore da Roma! Il Lago di Piediluco, si trova a poca distanza, è un ottimo luogo per rilassarsi ed entrare in contatto con sé stessi. Uno dei miei borghi preferiti della zona è Narni che oltre alle sue stradine medioevali ha un tesoro nascosto in Narni Sotterranea, con resti di ogni epoca della zona, da quella romana a quella medioevale, passando per le prigioni della Inquisizione. C’è una parte davvero molto toccante in cui si possono visitare delle celle e leggere chiaramente i messaggi dei prigionieri. Poco distante si trova anche il paesino di Amelia, dove ci sono dei palazzi davvero importanti per la storia dell’arte italiana, come Palazzo dei Frattini che rappresentò uno studio architettonico per il più famoso Palazzo Farnese a Roma. Collevalenza è un centro molto importante specialmente se siete cattolici, ospita il grande santuario di Madre Speranza, una delle figure più belle tra le donne beate del nostro secolo. Assisi Gubbio e dintorni Molte persone che vanno in Umbria per visitare le terre di San Francesco si limitano ad una sorta di pellegrinaggio sulla vita del Santo. Assodato che i percorsi francescani sono bellissimi e meritano sempre una visita sia che voi siate o meno credenti perché l’aspetto artistico e culturale sono fortissimi ed inoltre a parer mio questi luoghi sono carichi di un’energia fortissima che avvolge chiunque vi metta piede. Allontanandosi dai percorsi francescani vi consiglio di fare un salto a Trevi che è un borgo davvero meraviglioso, che conserva quasi tutte le costruzioni in pietra. Attenti alle vostre ginocchia perché buona parte del paesino è davvero in pendenza. Bevagna è uno dei borghi più curati dell’Umbria con balconcini pieni di fiori durante tutto l’anno, come molti dei paesini umbri ha un’architettura medioevale, non perdetevi il Palazzo dei Consoli, la chiesa di San Silvestro e quella di San Michele, anche la piazza antistante la chiesa è davvero bella. Se volete fare un salto nel passato a Bevagna le ultime due domeniche di giugno si celebra il Mercato delle Gaite, ossia una rievocazione storica medioevale curata in ogni suo aspetto. Poco distante troviamo Spello, anche esso inserito nei borghi più belli d’Italia. Questo paesino è avvolto dalle mura augustee ed infatti troviamo diverse imponenti porte per entrarvi come la Porta Consolare, risalente all’epoca romana, la Porta Venere con le torri di Properzio che si datano in età augustea. L’importanza di questo paesino è da datarsi prevalentemente all’epoca romana infatti all’interno del Palazzo Comunale c’è anche un museo molto interessante con dei manoscritti e resti davvero unici. Dell’epoca medioevale restano Palazzo Urbani, la Cappella Tega e la famosa Collegiata di Santa Maria Maggiore che ospita dei bellissimi affreschi del Pinturicchio, nella cappella Baglioni dedicati ai signori del tempo. Perugia e il Lago Trasimeno Se non siete mai stati a Perugia vi consiglio di farlo quanto prima, la città è davvero carina, molto curata, con una forte presenza di giovani dovuta all’università. Ancora oggi riprende la costruzione decisa dagli Etruschi più di 3000 anni fa e il centro storico è posizionato su di una acropoli raggiungibile con un teleferico. Tra i luoghi che non potete perdervi c’è sicuramente la Fontana Maggiore, famosa per le sue enormi vasche di marmo e i bassorilievi e l’Arco Etrusco, uno dei monumenti più grandi rimasto di quest’epoca, creato con blocchi enormi di marmo travertino. Testimonianza della forte presenza dello stato del Vaticano è la Rocca Paolina, che con la riunificazione d’Italia fu in parte abbattuta ed ora costituisce una testimonianza molto particolare perché è stata fusa e inglobata in altri monumenti cittadini. Per esplorare i dintorni di Perugia vi consiglio di fare un salto a Corciano, un bellissimo paesino tutto in pietra, che ospita tra l’altro alcuni dei miei ristoranti preferiti, l’unica cosa che non ho mai capito è come mai non ci sia mai nessuno per le strade! Diciamo che risulta super fotogenico. Se siete amanti delle ceramiche artigianali non potete perdervi Deruta, dove ancora oggi ci sono dei magnifici artigiani. Non potete perdervi la Chiesa della Madonna del Bagno, un luogo unico al mondo, al suo interno ci sono centinaia di ex voto dipinti su ceramica, come dei piccoli quadri che ritraggono la grazia ricevuta, è davvero un’opera insolita e unica. Una giornata potete dedicarla all’esplorazione del Lago Trasimeno, magari con un bel pranzetto a base di pesce di lago, oltre che bellissime passeggiate è possibile prendere un traghetto per visitare l’Isola Maggiore. Todi e Spoleto Spoleto è un luogo meraviglioso in ogni stagione, se capitate d’estate non perdetevi il Festival dei Due Mondi. Sicuramente il suo magnifico duomo è l’elemento che più la caratterizza la città e non solo per la sua magnifica facciata risalente all’anno 1000, ma anche per gli imperdibili affreschi del Pinturicchio e di Filippo Lippi. È incredibile pensare che in una cittadina così piccola ci siano così tante chiese, ma data la sua posizione strategica Spoleto fu conquistata da molti popoli e ognuno volle lasciare un segno, una cosa che non tutti sanno è che la Chiesa di San Salvatore, di fattura longobarda, fa parte di un patrimonio dell’UNESCO diffuso che si chiama appunto i Longobardi in Italia. Io sono sempre stata affascinata dal Ponte delle Torri risalente all’epoca romana, è fatto tutto in travertino e si trova un po’ sotto il livello odierno della città, per me è un ottimo punto panoramico dove rilassarsi e magari meditare. Molto vicino da Spoleto si trova Monteleone di Spoleto paesino importantissimo perché nei primi del ‘900 un contadino mentre zappava l’orto scoprì la più grande biga d’oro etrusca mai rinvenuta al giorno d’oggi. Purtroppo fu immediatamente venduta, in maniera poco lecita, al Metropolinan Museum di NYC. Negli ultimi anni ci si sta molto impegnando per riportarla in patria, ma al momento consiglio una visita al museo di Monteleone per scoprire di più sulla storia di questo inestimabile reperto. Non perdetevi una visita a Todi, città propriamente medioevale, oltre le bellissime chiese e le piazze spaziosi, vi consiglio di vedere il Palazzo dei Priori dove spesso fanno delle interessanti mostre fotografiche. Todi rappresenta un perfetto esempio di una città risalente all’epoca dei Liberi Comuni, un tuffo nei nostri libri di storia delle superiori. Poco più a valle della città si trova una chiesa che personalmente amo molto la Chiesa della Consolazione, ha uno stile molto più cinquecentesco e si pensa venga da un progetto del Bramante, è molto diversa dal resto della cittadina ed è immersa nella natura, il colpo d’occhio è bellissimo. Orvieto: questa bellissima città si trova proprio al confine con la Sabina, il suo centro storico è meraviglioso, in stampo completamente medioevale, le tre cose che consiglio di vedere assolutamente sono: il Duomo, Orvieto sotterranea, che si può visitare solo con una visita guidata, ma è senza dubbio incredibile, ti fa tornare indietro nei secoli in un’epoca molto più oscura e il Pozzo di San Patrizio, uno dei luoghi più fotogenici della città. Scendere nel pozzo fa quasi girare la testa, è come una chiocciola che penetra nel terreno, come una vite, i gradini sono molto bassi e larghi in modo da rendere il cammino più facile. Se vi resta tempo allungatevi a Città della Pieve, un borgo interamente costruito in mattoni a vista e domina la Val di Chiana, la vista è spettacolare da qualsiasi punto vi troviate, le costruzioni religiose danno esempio della bellissima arte romanica, la cattedrale ospita anche dei quadri del Perugino. Molto interessante è il Convento di San Francesco, la storia narra che nel 1280 un gruppo di francescani comprò un oratorio appartenente a dei monaci benedettini per farci un convengo molto modesto e una chiesa buia accanto, nei secoli la chiesa è stata modificata varie volte adeguandosi agli stili che sono successi, mentre dell’antico convento resta solo un muro con delle piccolissime finestre in corrispondenza delle celle dei frati. Spero che i miei suggerimenti sull’Umbria vi siano piaciuti, mi raccomando non tornate a casa senza aver mangiato e magari comprato, un piatto di pici al tartufo nero e una grigliata di maiale, si dice che il maiale sia l’alimento che non può mancare in nessuna tavola umbra. Quattro itinerari per scoprire al meglio l’Umbria in autunno e non solo, una regione con molti tesori nascosti e una grande spiritualità
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dudewayspecialfarewell · 6 years ago
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Piccolo decalogo per non marchigiani
Piccolo decalogo per non marchigiani
1. Ussìta è un participio passato in romagnolo. Il paese devastato si chiama Ùssita.
2. C'è una ragione se le Marche sono al plurale: le differenze (culturali linguistiche culinarie) fra entroterra (che comincia a macerata, 20 km dal mare) e la costa sono enormi. E persino fra la costa (Portonovo- Porto Sant'Elpidio) e le cittadine sui colli le differenze sono notevoli.
3. Le Marche sono attraversate “a pettine” da fiumi che scorrono paralleli da ovest a est. Significa che ogni cittadina sul mare ha il “suo” entroterra naturale. Da Civitanova arrivi naturalmente a Macerata Tolentino Caccamo Muccia (Chienti); da Porto Recanati, Treia, San Severino, Sefro (Potenza). La distanza sembra minima, ma fra Tolentino e San Severino ci sono differenze enormi. E non è una questione di campanile. Le differenze sono maturate e si sono rafforzate nei secoli, quando proprio le vie fluviali (esattamente quelle che qui portarono i Piceni, percorse dal Lazio verso est) erano le più sicure e battute. Questo spiega il ruolo, e la peculiarità, di Camerino, posto proprio a cavallo del crinale fra le due valli, a guardia di entrambe. Ma è solo un esempio.
4. Le Marche rurali e quelle dell'industria sono due mondi separati che si intersecano. Il boom degli anni '60-'70 (poltrona Frau, o i più recenti successi di Nero Giardini e di tutto il calzaturiero nel civitanovese) nasce da capitali accumulati con l'agricoltura, e quelli che oggi sono imprenditori hanno origini contadine non remote. Ma oggi fra l'economia di un piccolo paese come Fiastra (agricoltura, allevamento e il turismo indotto dal lago) e quella di un borgo come Tolentino, che è un importante distretto industriale, ci sono differenze che, a guardare solo le macerie, non si percepiscono. Come non si percepisce che molti di coloro che nelle cittadine hanno redditi medio-alti hanno spesso capitalizzato in case, soprattutto al mare. C'è una spaccatura fra chi ha la seconda casa (e vi ha trovato rifugio e conforto) e chi, magari anziano, non solo non ha più niente, ma capisce che non riuscirà a vedere la ricostruzione.
5. Le Marche non hanno solo paesi, hanno paesi formati da borghetti minuscoli. Acquacanina ha 121 abitanti, e 11 frazioni. Questo la dice lunga sul senso di sicurezza offerto dal regno del Papa, che in fondo consentiva ai contadini di vivere tranquilli anche al di fuori delle cinte murarie. Quattro case, una chiesa e un cimitero: la ricetta del paesello. Un paesello diffuso, sparpagliato su decine di chilometri quadrati, sempre uguale e sempre diverso.
6. A questo si aggiunge la particolare predisposizione di monaci (soprattutto francescani in cerca di solitudine) a fondare chiese e chiesette in luoghi impervi o fuori mano. È questo il patrimonio che, anche, è andato perduto. Ma si è perduto perché già prima era fatiscente (non tutto, sappiamo di Sant'Eutizio restaurato e venuto giù lo stesso). Un patrimonio enorme sì, ma spesso fatto di quattro pietre squadrate, nessun ornamento. Tracce preziose per chi? I cartelli gialli che indicavano i luoghi interessanti sono stati sostituiti da quelli marroni, ma la gente passa oltre lo stesso e visita Norcia, Assisi, Visso, i grandi (!) centri. Gran parte di quello che è morto è morto anche di incuria, e di ignoranza (compresa quella dei residenti). Luoghi carichi di storia millenaria, non toccati dalla devastazione delle guerre ma dai terremoti precedenti. Terremoti, e qualche raro incendio: ecco i nemici naturali dei paeselli.
7. Spesso i contadini del maceratese hanno trattato male, molto male, i campi e le bestie. I marchigiani dell'interno, almeno fino a una generazione fa, non sono uomini romantici sensibili alla bellezza del paesaggio. Hanno restaurato male le loro case. I vecchi edifici sono stati sostituiti o affiancati da case con portoncini di vetro e metallo. Hanno rimpiazzato i portelloni di legno alle finestre con le tapparelle di plastica. Dopo l'inizio dell'èra turistica (anni '80), in posti come Fiastra si è costruito come se si fosse sul mare (in fondo, il lago di Fiastra serve proprio a prendere il sole e a farci il bagno). E, comunque, in genere gli edifici nuovi sono venuti su random, seguendo il gusto del geometra di turno. Solo nell'ultimo decennio si è cominciato a rispettare un po' di più la pietra, a seguire uno stile (spesso genuinamente kitsch) che prende in prestito stilemi montagnardi facendo il verso al Tirolo.
8. Paesaggio montano bello, non sublime. Castelluccio è sublime, altri borghi sono (erano) graziosi. Altri ancora, trasudanti cacca di pecora e fumo di camino che tira male, non sono turisticamente attrattivi. Altri (Cingoli, Castelraimondo) hanno visto le loro montagne sventrate dalle cave di pietra. Altri, come Frontignano, Bolognola, Ussita, Fiastra, hanno conosciuto fra gli anni '80 e '90 un boom turistico fatto per metà da oriundi (perlopiù romani) che sistemavano la casa dei genitori per venirci a passare agosto (sugli Appennini la densità di sagre e feste intorno a Ferragosto è [era] pari a quella della costa romagnola), e per metà da marchigiani della costa che qui sono venuti a costruire la seconda casa. Una moda che sembra declinata (e comunque molte di quelle case non ci sono più).
9. I marchigiani non sono né meglio né peggio né più caparbi né più mollaccioni di umbri lombardi o friulani. Basta con la retorica. Spesso i marchigiani dell'interno sembrano e sono “tosti” perché abituati a combattere con un contesto naturale duro, con estati brevi, calde e spesso siccitose e inverni lunghi, freddi, umidi. E una terra secca e piena di pietre da cui al massimo puoi spremere un po' di granaglie (per gli animali). Niente olio, come in Umbria, né vino.
10. La variante della ss. 77 oggi sembra una tragedia minore. Anzi, per fortuna c'è.
Che cosa abbiamo perso, o potremmo perdere, seguendo la memoria e un po' la geografia:
1. Le grotte dei frati nella gola del Fiastrone. La storia dei benedettini eremiti nell'anno Mille o dei francescani dissidenti è sempre bellissima, soprattutto se raccontata durante la breve, facile passeggiata nel bosco. E passeggiando si incontrano viti selvatiche e cacchi di fico. Eredità dei frati, o di qualche contadino?
2. Le carbonaie che incontri passeggiando per la valle del rio Sacro (Fiastra). Sì, perché un carbonaio ancora c'è. Si chiama Checco, ha 90 anni circa e lo fa ancora, il carbone, partendo dalla legna di qui, leccio e roverella. A casa sua (che naturalmente non vuole lasciare) ha solo un focolare, e il tetto bucato per far uscire il fumo. Abita esattamente sopra casa mia. Lo ha visto tutta Italia, al Tg della 7, alle 20:10 del 1 novembre.
3. (Digressione a proposito della valle del rio Sacro: se si gira a destra, dopo un po' si arriva alle cascate dell'Acquasanta, uno dei tanti punti del monte da cui una sorgente spruzza gentilmente i viandanti di acqua vaporizzata, una vera manna, d'estate. E nella valle ci sono anche le aquile. Tutto questo il terremoto non lo ha toccato, però)
4. L'abbazia di S. Maria di Rio Sacro, Meriggio, frazione di Acquacanina. Romanico purissimo, anno Mille. Una chiesa importante nella zona e che subì nel tempo alcune trasformazioni. Rimessa a posto dopo il '97, era stata appena riaperta che già dovettero chiuderla dopo il terremoto del 24 agosto. Conteneva un crocefisso ligneo, rubato negli anni '70, come tante cose di qui finite sul mercato antiquario. Si vocifera che il committente fosse un prelato della costa.
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supersergiofabi · 3 years ago
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Festival del Cinema di Spello e dei borghi umbri #spello #festival #umbria #festivaldicinema https://www.instagram.com/p/CbPlH5qsi0p/?utm_medium=tumblr
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labastigliaspello · 3 years ago
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Autunno in Umbri
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🍂Cartoline d’autunno in Umbria. Percorrendo stradine tortuose che affiorano tra un colle e un altro, i vigneti di #Sagrantino che si colorano quasi magicamente di mille sfumature cha dal giallo ocra arrivano fino al rosso rubino, lo spettacolo dei nostri borghi: #Assisi, Spello, #Bevagna.
Vieni a vivere la magia dell’autunno in Umbria a  La Bastiglia Hotel Spa Ristorante.
 Per informazioni e prenotazioni:
tel: 0742 651277
 www.labastiglia.com
#ristoranteumbria #hotelespa #spa #Umbria #Spello #labastiglia
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harveyphotography · 3 years ago
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📍 Greppolischieto - Piegaro (PG)
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thejoniest · 3 years ago
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POSTCARD 04 @ Citta di Castello
Descending into the Tiber Valley under a sunny blue sky, I made my way through the town of Santa Fiora and across flat countryside to Fighille. Arriving in the hamlet of Fighille, I left behind the region of Tuscany and entered Umbria. Fighille was the centre for ceramics for many centuries due to its high quality clay deposits.
Continuing on, my trail led past meadows and agricultural farms. I was keeping an eye out for their famous fruit, the tomato. There is nothing more tasty than an Italian grown, ripe tomato, picked straight off the vine. Full of flavour in its ripe red colour, the tomato is a very important part of the Italian cuisine. Do you ever wonder why they are so deeply flavoured? It's simply because they are locally grown and allowed to ripen on the vine as opposed to other parts of the world where they are picked whilst still green in order to facilitate distribution. That has me thinking of a caprese salad, deliciously layered tomato and Italian mozzarella cheese topped with fresh sweet basil and seasoned with salt and olive oil.
Anyway, I hiked up into the medieval village of Citerna. Located at the top of a flat-topped hill and built on a motte with a fortified wall around the centre, the village was a recipient of the "Borghi più Belli d'Italia" (most beautiful village in Italy) award. Much of its beauty is steeped in the stone buildings, the city gates and medieval arcaded passageway along with the uninterrupted views of the meadows and woodlands below.
What goes up must go down and so down the hill I went again, winding around a country road, hiking around the edges of the mountains in the Tiber Valley into Citta di Castello, the largest town in Umbria. Located on the slopes of the Appenine Mountains near the Tiber River, the town was founded by an ancient Umbri circa 3rdC BC. It serves as the main economic centre in the region.
Housed in a Renaissance palace that was converted into a gallery is a vast collection of paintings and arts and considered as one of the main public art galleries in Italy. The gallery documents works from 13th to 20th centuries with a particular focus on the Renaissance period and Raphael's early works. The two facades of the "Standard of the Holiest Trinity" hanging in the gallery are considered as Raphael's first work.
One of the oldest paintings is a gilded 13thC panel with the enthroned Madonna and Child made by an anonymous painter of medieval art. Since he was never identified, he was named Master of Citta di Castello.
The palace itself was built mid-16thC as a wedding gift. Facing the garden the palace was famous throughout Europe for its collection of exotic plants. In 1907 the palace was acquired by a local artist who restored it and donated it five years later to the city to house the Municipal Art Gallery.
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televaltiberina · 4 years ago
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La bellezza di Citerna protagonista su “Linea Verde Tour”. La puntata in onda sabato 24 aprile. Paladino e Conti: “Felici di continuare a valorizzare il Borgo”
La bellezza di Citerna protagonista su “Linea Verde Tour”. La puntata in onda sabato 24 aprile. Paladino e Conti: “Felici di continuare a valorizzare il Borgo”
Citerna tra i borghi umbri protagonisti della puntata di “Linea Verde Tour” in onda sabato 24 aprile su Rai 1 dalle ore 12.Focus centrale sarà il cammino di San Francesco e, in particolare, i territori che maggiormente hanno risentito dell’influenza e della presenza del Santo.Citerna, riconosciuto anche come uno dei borghi più belli d’Italia, luogo dove storia, natura, bellezza e spiritualità si…
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umbriasud · 2 years ago
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La bellezza dei borghi umbri e il rischio spopolamento: iniziativa della Cisl
La questione è il rischio di spopolamento di territori che si caratterizzano per la propria bellezza, storia e tradizioni e che devono essere ripensati per essere vissuti dalla popolazione e promossi a fini turistici. Tutto questo per dare una prospettiva di futuro per il territorio e per i suoi giovani. E’ il motivo per cui si è tenuto a Sant’Anatolia di Narco, in Valnerina, “La bellezza dei…
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corciano-trasimeno-online · 4 years ago
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Il Borgo dei Borghi, il sindaco Betti: "Orgogliosi del supporto Anci nella sfida" https://wp.me/p2T7vp-aqx “È con grande orgoglio che il nostro Comune ringrazia Anci Umbria per aver invitato tutti i Comuni umbri a sostenere Corciano nella gara tu... #Anci, #IlBorgoDeiBorghi, #Rai, #Rai3 #corciano #corcianonline #umbria #CRONACA
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supersergiofabi · 3 years ago
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@meno_di_trenta FESTIVAL del cinema città di Spello e dei borghi umbri #fireworks #fuochidartificio (presso Delfina Palace Hotel) https://www.instagram.com/p/CQUQoEoqr-x/?utm_medium=tumblr
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