#Album musicali
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MA FANNO LE COSE A MIA INSAPUTA E DOPO NON MI AVVERTONO !?
Perchè non me l'aveva mai detta nessuno, questa cosa?
La scoperta di oggi
L'album di De Andrè "ANIME SALVE" è nato in Romagna, esattamente nel piccolo comune di Longiano, dove fu registrato ed eseguito per la prima volta, nel 1996, in quel piccolo gioiello che è il Teatro Petrella.
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Una notizia che ignoravo completamente e che ora, mi piace condividere.
Certo che, come le vengo
a sapere male io, le cose !!
🥺😱
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#curiosità su Faber#Fabrizio De Andrè#musica#Album musicali#canzoni italiane#Teatro Petrella di Longiano#Youtube
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LADY JANE, tra meraviglia e futuro il canto senza tempo di ALESSANDRA CELLETTI
Dopo “Michelle” dei Beatles, una canzone-simbolo dei Rolling Stones, cancellando idealmente la storica rivalità tra i due leggendari gruppi. Fuori su tutti gli store e le piattaforme digitali LADY JANE nella suggestiva reinterpretazione di Alessandra Cell
Dopo “Michelle” dei Beatles, una canzone-simbolo dei Rolling Stones, cancellando idealmente la storica rivalità tra i due leggendari gruppi. Fuori su tutti gli store e le piattaforme digitali LADY JANE nella suggestiva reinterpretazione di Alessandra Celletti. L’evocativo arrangiamento piano e voce anticipa l’uscita di “Stop femicides”, il nuovo attesissimo album della pianista romana. Scritta…
#Aftermath album#ALESSANDRA CELLETTI#Alessandria today#arrangiamento piano voce#Arte e Musica#atmosfere musicali#Beatles contro Stones#brano storico#Cantautrice italiana#canzone simbolo#canzoni leggendarie#classico e moderno#cover Lady Jane#Femminicidio#Google News#interpretazione musicale#italianewsmedia.com#Keith Richards#Lady Jane#Lady Jane reinterpretata#Mick Jagger#musica al femminile.#musica di Alessandra Celletti#musica e femminicidio#musica e nostalgia#musica evocativa#musica internazionale#Musica italiana#musica senza tempo#nostalgia musicale
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Ricominciamo da 1
Sarebbe stato troppo facile citare Adriano Pappalardo per il rinizio dell’anno! 😂 Invece annuncio con piacere che canterò io un po’ di cover in cantina, ribattezzata Cantinota per l’occasione, e le condividerò sul canale YouTube… sono rehearsals, delle #proveincasa per cui l’audio è in presa diretta e sentirete le mie stecche, oltre a qualche nota giusta. 😜 Ma è provando all’infinito che si…
#adriano pappalardo#album#album musica#album musicale#buon anno#buon natale#canale youtube#cantinota#canzone#canzoni#canzoni originali#capodanno#cover#cover musica#cover musicali#cover youtube#editing#fine anno#fine dell&039;anno#letteratura#lettura#letture#loop sounds#media#Media e TV#millennial#millennials#music at home#music rehearsals playlist#Musica
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whos aftraid of little old me really the only song on this album
#i get it#it kinda slaps#the rest lazy#like if it was instrumentaly more interesting id shut my eye to the kinda generic lyrics that seem to overlap in half the songs#like ehhh#if she was gonna go alternative with the persona and the whole im different i dont care im in love with a rat ass man like ok#but musicaly she could have tried harder#fucking synth pop will kill me one day#the vibes shes tryna give off she could have had electric guitars drums big production instead of this#but thats a me problem i hate her synth pop and shes doing almost exclusivly that rn#wouldove couldove shouldove type vibes for the instrumentals would have been a hit here but alas#and florida!!! + clara bow#thats it thats the whole album
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Storia Di Musica #343 - Alice In Chains, Jar Of Flies, 1994
Le storie musicali ottobrine avranno come protagonista un formato musicale, perchè ho scelto 4 EP come protagonisti delle quattro domeniche di questo mese. Cos'è un EP? Un Extended Play è un supporto fonografico (in vinile, CD, musicassetta, download digitale o altro) che contiene pi�� tracce rispetto ad un singolo, ma che, similmente al mini LP, non può essere classificato come album discografico. La definizione è alquanto vaga e non esiste un limite preciso che stabilisca quando un EP non è più tale e diviene un album vero e proprio: per convenzione, si concorda che un disco con pochi brani e una durata di 25-30 minuti sia un EP ma, per esempio, le regole della Recording Academy per i Grammy stabiliscono che ogni pubblicazione con cinque o più tracce sopra i 15 minuti di durata dev'essere considerata "album", senza menzionare gli EP. Tuttavia nelle classifiche ufficiali di vendita sono sempre segnalati quando vengono commercializzati come tali, e la storia della musica popolare occidentale ci fa scoprire che è una forma di registrazione niente affatto secondaria: nasce addirittura negli anni '20 del 1900 come supporto che conteneva non una solo brano per lato, ma due o due più tre sull'altro lato. Nelle prossime storie ne racconteremo un po' la storia, anche inteso come mezzo di espressione alternativo, soprattutto in certi momenti specifici della storia musicale.
Quello di oggi, per partire, è uno degli EP più famosi della storia. Fu il primo EP a svettare tra i dischi più venduti di Billboard. Questo EP si intitola Jar of Flies e fu pubblicato dagli Alice in Chains il 25 gennaio del 1994. Gruppo formidabile, dell’ala hard rock del grunge di Seattle (anche se tentarono sempre di non apparire grunge), gli Alice in Chains (un omaggio sadomaso ad Alice nel Paese delle Meraviglie) si fondano nel 1987 quando Layne Staley incontra Jerry Cantrell. Ispirandosi più verso l’heavy metal che la psichedelia acida dei coetanei gruppi grunge, nel 1990 pubblicano il primo disco, Facelift, che li proietta alla ribalta delle cronache musicali. Subito dopo, con Sap, il primo di una coppia meravigliosa di fortunati EP, iniziano a suonare sonorità acustiche, lontano dal suono potente, distorto ed elettrico dei dischi “interi”, come Dirt del 1992, che a metà tra speed metal e Black Sabbath li fa diventare superstar. Ma come sempre nelle migliori storie rock arrivano i guai. Staley inizia una dipendenza pesantissima da alcol ed eroina, e per oltre un anno la band non si esibisce. Appena però sta meglio, in una settimana nel 1994, la band, in tenuta acustica con Mike Inez al basso e Sean Kinney alla batteria, sfoggia in 7 giorni, a detta degli stessi pieni di fumo, depressione ed alcol, questo capolavoro. Il titolo, Jar of Flies, prende spunto da un esperimento che Cantrell fece al liceo: in due vasi venivano poste due comunità di mosche, uno con molto cibo, l’altro con meno. Quella con più cibo prosperava molto più forte di quella con meno cibo, ma alla fine il sovrappopolamento finì per esaurire presto le risorse e la comunità morì, mentre l’altra continuò a vivere. Rotten Apple è una struggente ballata fatta apposta per la voce straziante di Staley, e vola per oltre 6 minuti. Nutshell, con scie sonora da pelle d’oca, è tanto favolosa quanto tetra e devastante nel testo (inizia così: Inseguiamo promesse mal stampate, affrontiamo il sentiero del tempo). I Stay Away è una traccia acida e psichedelica e che forse faceva capire i progetti futuri della band. Cantrell scrive No Excuses, che diventerà uno dei loro brani icona e canta con Staley la bellissima Don’t Follow. Whale & Wasp è strumentale, Swing Of This è una melodia diversa, quasi staccata al resto dell’album, così compatto sia musicalmente che emozionalmente. Nel 1995 la band scrive ancora un capolavoro, Alice in Chains, conosciuto come Tripod per la foto del cane a tre zampe in copertina, ancora numero 1 in classifica. Ma il tour che segue sarà di sole 7 date, per le condizioni sempre più disastrose di Staley, che comparirà per un ultimo concerto, la registrazione di un toccante MTV Unplugged del 1996, uscito anche come disco, e con una Nutshell da brividi. Morirà, isolato, depresso e distrutto, il 5 aprile del 2002, precisamente 8 anni dopo Kurt Cobain. La band si è riunita sotto l’egida di Cantrell nel 2005 e nel 2009 ha pubblicato Black Gives Way To Blue con un nuovo cantante, William DuVall, dai suoni iper heavy come i bei tempi ed è ancora in attività (Rainier Fog ultimo disco del 2018 e è da tempo annunciato un settimo album). Ascoltatene la malinconica bellezza.
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I Queen non sono propriamente un gruppo blues, ma una band rock britannica che ha esplorato diversi generi musicali, tra cui rock, pop, opera rock e, occasionalmente, elementi di blues.
Tuttavia, la formazione storica dei Queen è composta da:
• Freddie Mercury (voce e pianoforte)
• Brian May (chitarra e cori)
• John Deacon (basso)
• Roger Taylor (batteria e cori)
Sebbene non abbiano mai pubblicato un album specificamente blues, alcune delle loro canzoni includono influenze blues o blues-rock, come “Sleeping on the Sidewalk” (dall’album News of the World) o “See What a Fool I’ve Been.”
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Imagine mixing Jazz, pop, rock, folk and traditional occidental and Japanese music. That's the promise of Sheena Ringo (or Shiina Ringo), a Japanese songwriter, singer and musician.
Hi, I already harassed and infodumped my best friend about her so it's tumblr's turn.
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[Id: photo of Sheena Ringo from her Wikipedia] I chose this pic because you can see her face really well and she has her signature haircut)
I won't tell you all of her story, just list some facts I love about her, you can see who she is on wikipedia
Before the album edition of her first single was released, it was said that the cover will be a picture of her in swimwear
Yes it was a picture of her in swimwear, when she was 7 and at the beach with her family :
She had an surgery that left 2 marks on her shoulder blades looking like 2 removed angel wings, she references these marks often - like in the clip of Kofukuron where she wears a top with 2 wings on the back (yes it is the top of card captor sakura)
Her stage name is Ringo because when she was in school her schoolmates picked on her and told she was red like an apple when she is embarrassed (Ringo means apple)
Her haircut is so iconic, many young girls wanted the same and the haircut was named "ringo haircut" ✨iconic✨
She did an album covering many musicians that influenced her music such as : Schubert, the Beatles, Bizet, Goethe, Edit Piaf, France Gall, Luiz Bonfa, Edward Grieg and Janis Lan - where she sings in french, japanese, english, german and espagnol.
She released an album where instead of using katakanas to describe the pronouciation of english words like everyone do, she used old ass kanjis that nobody knows and numerated the tracks using kanjis only used in administration. (shame that spotify didn't keep that and the musics name are in katakanas (it's for the better))
Once an interviewer asked how a kanji of one of her song was read. She bluescreened and forgot. (Youtube deleted the video, I'm so sad, it was hilarious)
Most of her song also have english and french name (a pain in the ass sometimes because youtube sometimes use english name but spotify only use japanese name). My favorite song - いろはにほへと- is called "Les couleurs chantent" (the colors sing) in french. いろはにほへと doesn't mean "the colors sing" in japanese. It's the old alphabet song !
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[id : the clip of Irohanihoheto, featuring Sheena Ringo in a traditionnal Kimono passing by a mythical fox wedding]
Just showing you the video because it's really pretty, she makes really pretty music videos.
She has written so many songs, it's indecent, like, take a look the wikipedia page dedicated to her songs. Please mind she also made songs with her rock band "Tokyo Incident" which is another separate page, otherwise it would be 3 miles long.
Speaking of indecent, she doesn't write songs for kids. She describes her music style as "Shinjuku style" as the part of Tokyo for business at day and debauchery at night. Again : ✨iconic✨
Let's talk about Tokyo Incident for a moment or should I say "Tokyo Jihen" ? She constantly switches between the two, like, make up your mind already!!
When she announced the end of her solo carrier to join Tokyo Incident, she had her iconic mole removed to symbolise the change. Here's the superb clip where she wraps up her solo carrier by stitching together abstracts of old videos and concluding it by the disapereance of the mole :
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(I love this video so much, it's really fun to find all of the references)
She is still relevant to this day ! She did the song to present Tokyo's Olympic games at the ending ceremony of Rio ! The song just before Shinzo Abe apparence, it's her !!!
This year (2024), she has a tour and I got a ticket. Yes that's not a fact. I just wanted to brag.
She made an album which is considered "perfect" musicaly. I. I. I don't even have words to describe it to you go listen to it. its tracks are mirroring each other and transitions are god-like : https://open.spotify.com/intl-fr/album/2i4fy6a51XTaZOYA8rIdRK
she inspired the character Nana. ✨ICONIC✨
She is a big inspiration to a lot of young singer in Japan, it is even said that debutant wanting to sing rock must sing Crime and Chatiment at least once in their carriere
I have so much to say about her beside the fact that I love her and you should throw an ear.
Here's a top 5 of Sheena Ringo's song (not especially my favorite, 5 that represents her) :
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(a little more calm for the chill people)
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This one was diffused in the big screen of Shibuya, I wonder how it didn't cause an accident because this song makes me GAYER. Also the mv got one million view in 3 days (https://billboard-japan.com/d_news/detail/16338/)
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From her latest album Sidenote : this movie made one of the fan in the fangroup I am bleed.
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Have a good listen ! And thanks for your patience ! (do we still add a long text potato nowaday ?)
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A COMPLETE UNKNOW
I film sui musicisti vivono su una sostanziale ambiguità: li amiamo perché amiamo la musica dei musicisti di cui raccontano la storia? Oppure li amiamo perché sono dei bei film? O per entrambe le cose? Naturalmente, vale anche il contrario: se detesto i Queen è difficile che possa apprezzare “Bohemian Rhapsody” (io effettivamente detesto i Queen e so che ammetterlo mi creerà dei nemici). Naturalmente amando (e come potrebbe succedere il contrario a uno della mia età?) Bob Dylan, sono davvero in imbarazzo a dover commentare (per poi giudicare) un film come “A Complete Unknow” di James Mangold tratto dal libro di Elijah Wald, “Dylan Goes Electric!". Partiamo dal libro e non dal film, poiché il suo titolo specifica già esaurientemente di cosa si occupa il film di Mangold. Non già quindi un film, onnicomprensivo sulla vita del menestrello di Duluth, ma un film sulla “scelta elettrica” di Mr. Robert Zimmerman. Al capezzale di Woody Guthrie, che lo incorona idealmente suo erede spirituale, Dylan giovane ragazzo sembra sposare la causa della country music e del folk, tanto che Pete Seeger lo prende sotto la sua ala protettrice portandolo con sé e procacciandogli non pochi ingaggi a cominciare dalla partecipazione al Newport Folk Festival. Detto per inciso, chi di noi non ha mai guardato e riguardato il giovane Bob che canta Mr. Tambourine Man in qualche video su You Tube, proprio a Newport? Ma torniamo al film di Mangold che ci porta velocemente ad una data simbolo per la musica di Dylan, ovvero il 25 luglio del 1965, quando a Newport davanti ad una platea divisa e ribollente, decide di non sottostare più ai canoni della folk music, sempre rigorosamente acustica e piena zeppa di messaggi politicamente e socialmente impegnati, per abbandonarsi alla chitarra elettrica ed incominciare quella lunghissima, strabiliante, lirica, onirica e poetica cavalcata che non conosce generi definiti una volta per tutte, che non conosce canoni e non rivendica stili, una cavalcata che dopo il Nobel per la letteratura (il primo per un musicista), non sembra ancora terminata. Dopo 55 album, centinaia e centinaia di canzoni, di liriche, di poesia in musica, di libri e anche di pittura, credo che Dylan abbia detto molto di sé nel 2020 in “I Contain Multitudes”, lungo brano singolo, una dolce melodia di oltre cinque minuti. Nel verso, mutuato da Walt Whitman, Bob Dylan ci dice che ha contenuto e contiene moltitudini, questo è l’unico incontestabile messaggio che ci ribadisce, quasi come in un manifesto poetico. Non stupisce quindi che Bob, che si fece chiamare Dylan in onore di Dylan Thomas, si appropri di un verso di un altro grande poeta americano, un verso che lo fotografa alla perfezione. Abbiamo divagato? Sì abbiamo divagato, ma come non farlo di fronte ad un film dedicato ad uno dei più grandi poeti viventi? Il film si ferma molto, molto prima di tutto questo, ma in nuce mostra bene i tormenti di Dylan e la sua incapacità di restare fedele ad un genere e ad un genere molto codificato. Non restò fedele nemmeno a Sylvie Russo, quando sulla scena comparve una nuova figura femminile, con la quale aveva grande affinità musicali ed intellettuali, Joan Baez. Il racconto cinematografico di questa “prima vita” di Dylan, che ne fa Mangold, è suggestivo e misurato, puntuale e anche poetico. Ma la domanda vera è, come dicevo all’inizio, quanto pesa la musica di Dylan nel gradimento del film? Eh, pesa tanto, tantissimo. Il colore smorto, i mezzi piani, il ritmo cadenzato, la notevole bravura di Timothée Chalamet che lo interpreta, sono tutti elementi preziosi, ma chissà se invece di Dylan, il regista avesse raccontato la vita di una mezza calzetta, se il risultato sarebbe stato lo stesso… È la domanda che vale per ogni film su un musicista, ma che per Dylan diventa ineludibile.
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I Modà: La band italiana più in voga del momento. Un viaggio tra successi, biografia e il brano più amato
I Modà sono attualmente una delle band italiane più in voga, con una carriera costellata di successi e un seguito di fan in continua crescita.
I Modà sono attualmente una delle band italiane più in voga, con una carriera costellata di successi e un seguito di fan in continua crescita. Biografia dei Modà Fondati a Milano nel 2002, i Modà sono composti da Francesco “Kekko” Silvestre (voce), Diego Arrigoni (chitarra), Stefano Forcella (basso), Claudio Dirani (batteria) e Enrico Zapparoli (chitarra). Il loro stile musicale è una fusione…
#adattabilità nel tempo#aggiornamenti musicali#album Modà#Alessandria today#analisi musicale#apparizioni radiofoniche#armonie vocali#arrangiamenti musicali#Arriverà#Artisti Italiani#Autenticità artistica#band italiana#biografia Modà#branding artistico#canzoni Modà#carriera musicale#celebrazione della musica#classifiche musicali italiane#Claudio Dirani#collaborazioni artistiche#collaborazioni musicali#Come un pittore#composizione musicale#comunità di fan#comunità musicale#concerti Modà#connessione emotiva#contributo alla cultura popolare#contributo alla musica#creatività musicale
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Acrostico
Double debut album officially released on October 26, 2023.
Genre: electroacoustic music, musique concrète, drone/dark-ambient, electronic, experimental, noise, tape music.
✶✴✶
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Tracciare l'attività del pensiero umano, studiarne evoluzione e mutamenti, andamenti, particolarità, come di un organismo dalla forma incostante il cui corpo coincide con il proprio tempo. Se le sue attività potessero essere tradotte e convertite in un evento sonoro complesso, in una partitura grafica leggibile da un'intelligenza cibernetica, esse sarebbero il canto dell'identità, e l'identità vera è molteplice.
Lo scorrere del suo tempo non è lineare come quello stabilito all'esterno, bensì è architettura di rievocazioni radunate da una volontà priva di un significato apparente, all'interno di passaggi, stanze, corridoi, attraversando porte e utilizzando chiavi. Avere accesso a tutti questi ambienti comporta essere ovunque in ogni momento, sgretolarsi e ricomporsi altrove, dentro un corpo ermetico dove i suoni sono l'alfabeto con cui è scritto.
Servirsi delle macchine per trascrivere la propria mente, per prenderne nota.
In un costante processo di analisi del se, cercando, collezionando, catalogando oggetti, eventi e creature musicali, costruendo legami e connessioni, come farebbe un alchimista che scruta le testimonianze della sua anima ad ogni suo nuovo esperimento, ed ogni esperimento è un tentativo. Ogni tentativo è un suono. Ogni suono è un luogo, ed ogni luogo è un ricordo.
Tutto ciò che è ascoltato scompare nel buio segreto del silenzio, per poter sempre riapparire, poiché parte integrante di quell'entità che una sola cosa è e che tutte le cose potrebbe essere.
…
To trace the activity of human thought, to study its evolution and changes, its trends, its peculiarities, like an organism of inconstant form whose body coincides with its time. If its activities could be translated and converted into a complex sound event, into a graphic score readable by a cybernetic intelligence, they would be the song of identity, and true identity is multiple.
The flow of its time is not linear like that established outside, but is an architecture of re-enactments and structures brought together by a will without apparent meaning, within passages, rooms, corridors, through doors, using keys. Having access to all these environments means being everywhere at all times, crumbling and reassembling elsewhere, inside a hermetic body where sounds are the alphabet with which it is written.
Using machines to transcribe one's mind, to take note of it.
In a constant process of analysis of the self, searching, collecting, cataloguing objects, events and musical creatures, building links and connections, as an alchemist would do who scrutinises the evidence of his soul with each new experiment, and each experiment is an attempt. Every attempt is a sound. Every sound is a place, and every place is a memory.
Everything that is heard disappears into the secret darkness of silence, only to reappear again and again, as an integral part of that entity that one thing is and that all things could be.
#album#full album#debut album#record#double record#double album#electroacoustic music#electronic music#electroacoustic#experimental music#experimental#noise#noise music#musique concrete#concrete music#acousmatic music#acousmatic#ambient#ambient music#tape music#avantgarde music#avantagarde#sound design#abstract#contemporary#dark ambient#drone#drone music#original music#Youtube
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grazie, dolce @turuin , per il tag 🧚🏻♀️
Your top comfort albums:
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sono i primi che mi sono venuti in mente, e direi che il risultato è parecchio rappresentativo dei miei improbabili mix and match musicali
link to make yours
mi sento di taggare, senza obbligo alcuno: @mafaldinablabla , @de-anima , @steffanao , @a-new-kind-of-water , @flameheart28
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AGA: nuovo singolo e tour
A un anno di distanza dal suo ultimo album ufficiale Imagine, torna con un nuovo singolo Alessandro “Gomma” Antolini in arte AGA, compositore, performer creativo e fondatore dell’etichetta Drummer Caffè. Uno dei progetti musicali più originali e appassionanti emersi dal sottobosco musicale romagnolo in questi ultimi anni, costantemente in bilico tra musica e arte, molto apprezzato sia in Italia…
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Luci a San Siro è un brano musicale del 1971 interpretato da Roberto Vecchioni incluso nel proprio album Parabola e, successivamente, in Robinson, come salvarsi la vita.
Le parole sono dello stesso Vecchioni, mentre la musica è di Andrea Lo Vecchio e Giorgio Antola.
Nonostante non sia mai stato pubblicato come singolo, è universalmente riconosciuto come uno dei brani più significativi e importanti della carriera di Vecchioni, nonché come un classico della canzone italiana.
Il brano vinse nel 1996 il Premio Lunezia per la qualità del testo.
La canzone era già stata pubblicata qualche mese prima su un 45 giri inciso da Rossano, in una versione con testo completamente diverso e dal titolo Ho perso il conto.
Nel nuovo testo Vecchioni ricorda il suo amore giovanile per Adriana, la sua vicina di casa e fidanzata dal 1964 al 1968, che diventerà la "musa ispiratrice" di moltissime sue canzoni (da Mi manchi ad Archeologia), con cui si recava presso la Montagnetta di San Siro con la sua Fiat 600 grigia targata MI 860399, regalatagli dal padre nel luglio 1962 per il superamento a pieni voti dell'esame di maturità.
Il testo è inoltre un omaggio a Milano e alla giovinezza passata, oltre che un atto d'accusa verso l'ambiente dei produttori musicali.
Il brano di Vecchioni è ritenuto tra i più influenti e significativi della musica d'autore italiana; il suo collega e amico Francesco Guccini, interpretandola durante un proprio concerto, espresse il rammarico per non averla composta egli stesso.
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Storia Di Musica #329 - Diaframma, Siberia, 1984
Nella scatola ritrovata in soffitta, questo disco stava sotto un altro, con la copertina leggermente rovinata dall'umidità (e che sarà protagonista di una prossima Storia di Musica). All'interno c'era il bigliettino da visita di un negozio di dischi, Data Records 93, Via dei Neri, Firenze. Il disco di oggi è l'inizio di una delle più intense e importanti storie musicali italiane degli ultimi 40 anni nel nostro paese. Tutto inizia a Firenze, fine anni '70, quando l'onda punk in Europa è al massimo livello: in un liceo si formano i CFS, con Federico Fiumani alla chitarra e due suoi amici, Gianni Cicchi (batterista) e Salvatore Susini (bassista). Suonano cover delle band punk rock britanniche, nel 1980 Susini se ne va e viene sostituito dal fratello di Cicchi, Leandro, e nascono così i Diaframma, nome scelto per la comune passione dei tre per la fotografia (il diaframma fotografico è il meccanismo usato in ottica per regolare la quantità di luce che deve attraversare un obiettivo). Sin da subito, si appassionano alle sonorità post punk che in quegli anni saranno chiamate darkwave, ispirati a gruppi leggendari come i Joy Division o i primissimi The Cure di Robert Smith. Nel 1981 conoscono Nicola Vannini, un giovane cantante, e gli propongono di entrare nel gruppo: pubblicano in pochi mesi due canzoni unite in un singolo, Pioggia/Illusione Ottica e poi Circuito Chiuso (1982) e Altrove (1983). Vannini non si ambienterà mai del tutto, e poco prima delle registrazione del loro primo disco, viene sostituito da Miro Sassolini. Nelle stesse settimane, vengono scritturati da una neonata casa editrice musicale, la IRA Records di Firenze: fondata da Alberto Pirelli insieme alla moglie Anne Marie Parrocel diviene una delle etichette più attive e creative del panorama italiano. Ne è esempio il primo disco prodotto, Catalogue Issue, una compilation con alcune delle più interessanti band del territorio, tra cui oltre che i Diaframma si ricordano i Litfiba, i Moda, ed gli Underground Life. Pirelli coniò lo slogan nuova musica italiana cantata in italiano, dando consistenza all'impegno delle 4 band sull'utilizzo della lingua italiana nella musica alternativa del nostro paese, contro l'anglofila e l'alglofonia dominante di quegli anni.
Tutto è pronto per il primo disco: scritto tutto da Federico Fiumani, prodotto da Ernesto De Pascale (che fu anche grande giornalista di musica) Siberia esce nel Dicembre del 1984. È un album in cui l'eleganza e la forza espressiva della musica incontra la poetica decadente di Fiumani, che nella voce di Sassolini trova un interprete perfetto del suo pensiero musicale e artistico. 8 brani che sono una carrellata di immagini che regalano sensazioni fredde, pungenti, dominate dalle falciate chitarristiche tipiche della musica del periodo e dal ritmo sincopato della batteria, e illuminati dai testi romantici e decadenti di Fiumani. Siberia, che apre il disco, è già l'emblema: una chitarra malinconica, il basso dai toni ombrosi ed un elegante sassofono accompagnano una voce tenebrosa rendendo il brano misterioso, Aspetterò questa notte pensandoti,\nascondendo nella neve il respiro,\poi in un momento diverso dagli altri\io coprirò il peso di queste distanze…\di queste distanze… di queste distanze. Non da meno Neogrigio, angosciante, turbinante, ventosa, capolavoro per i più sconosciuto. Impronte è una dolente poesia ritmata (Ho preferito andare prima di esser lasciat\Prima che il cuore da solo scivolasse nel buio\Insieme ai ventagli ingialliti\Resti un lampo intravisto oltre i vetri del treno\Nello spazio improvviso sopravvive in un sogno), e arriva un altro capolavoro: Amsterdam, dal leggendario ritornello (Dove il giorno ferito impazziva di luce\Dove il giorno ferito impazziva di luce) è una speranza di uscita dal dolore, e l'anno dopo, nel 1985, diventerà un formidabile duetto con i Litfiba di Piero Pelù e Ghigo Renzulli, band amica\nemica di quei tempi e destinata d un futuro radioso. Delorenzo è una ode baudeleriana, incentrata su un asfissiante basso, Memoria è un altro brano di discesa nell'oscurità, potente e misterioso, Specchi D'Acqua dal ritmo incalzante e quasi galoppante, è una fuga dagli incubi (Forse non sento le voci\Che mi allontanano\Sempre più in fretta\Dal ricordo latente\Di quei giorni sofferti), chiude il disco Desiderio Dal Nulla, trepidante, spasmodica, che continua nei suoi testi decadenti a raccontare il disagio.
Il disco fu osannato dalla critica dell'epoca, ma vista anche la dimensione indipendente del progetto, vendette poco. I Diaframma si fanno però un nome nella scena musicale alternativa italiana: è meno cupo ma altrettanto bello 3 Volte Lacrime, del 1986 e dopo Boxe (1988), un po' deludente, Fiumani scioglie il gruppo e lo riforma prendendo le redini anche del canto: pubblicherà con i nuovi Diaframma In Perfetta Solitudine (1990), che segnerà la sua volontà di continuare una carriera solista, tra cantautorato e musica rock, incisiva a volte a tratti scostante, con in primo piano la sua poesia dei testi, mai mancata.
Questo disco verrà ripubblicato in cd per la prima volta nel 1992, con aggiunta di altri due brani Elena e Ultimo Boulevard e nel 2001 con Amsterdam cantata con i Litfiba e numero brani live. Nel 2012, per il suo centesimo numero dell'edizione italiana, la rivista Rolling Stone Italia lo inserisce nella classifica del 100 migliori dischi italiani addirittura al 7.mo posto. È una riscoperta per almeno due generazioni: persino io lo comprai, non conoscendoli e non sapendo che nella soffitta di casa era, integro e impolverato, uno dei dischi più compiuti, affascinanti e belli non solo della stagione new wave post punk degli anni '80, ma dell'intera musica italiana.
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Fiona Apple
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Fiona Apple, pianista, compositrice e cantautrice è tra le artiste più interessanti della sua generazione.
Tra i tanti premi e nomination ricevute, spiccano tre Grammy e due MTV Video Music Award.
Nel 2023 la rivista Rolling Stones l’ha inclusa tra le 200 cantanti più brave di tutti i tempi.
Ha composto ballate con liriche drammatiche e intimiste che testimoniano la sua personalità tormentata e i problemi psicologici cominciati dalla violenza sessuale subita a dodici anni da uno sconosciuto, nel garage di casa.
All’anagrafe Fiona Apple McAfee-Maggart, è nata a New York il 13 settembre 1977, dall’unione tra Brandon Maggart e Diane McAfee, entrambi attori che si sono separati quando lei era ancora molto piccola.
A otto anni ha iniziato a suonare il piano e a undici ha scritto la sua prima canzone.
La sua ascesa artistica è iniziata quando, nel 1994, un’amica ha fatto ascoltare una sua cassetta a Kathryn Schenker (che ha prodotto anche Sting e Smashing Pumpkins), per la quale lavorava come babysitter, che le ha subito procurato un contratto con la Sony.
Ha esordito a soli diciotto anni con Tidal del 1996, disco di platino che ha venduto oltre tre milioni di copie solo negli Stati Uniti e con cui ha partecipato al primo festival tutto al femminile della storia, il celebre Lilith Fair. L’album ha riscosso subito un grande successo di pubblico e di critica e le ha portato il primo Grammy Award nella categoria Best New Artist in a Video per il brano Criminal.
Il suo carattere difficile e la resistenza ad accettare le leggi dello star system che la voleva sex-symbol a tutti i costi, mal si adeguavano alle sue ambizioni artistiche. Nel 1997, agli Mtv Video Music Awards, ritirando il Best New Artist Award, ha dichiarato che quel mondo faceva schifo e concluso con la frase della scrittrice Maya Angelou Go with yourself.
Nel 1999 è uscito il suo secondo album When The Pawn Hits The Conflicts He Thinks… che ha venduto oltre un milione di copie ottenendo il disco d’oro e portandole ulteriori candidature ai Grammy. Il disco è entrato nel Guinness dei Primati come album dal titolo più lungo mai entrato nelle classifiche statunitensi, è infatti, una poesia di 90 parole.
Tra i vari progetti collaterali, nel 1998 ha contribuito anche alla realizzazione della colonna sonora del film Pleasantville interpretando Across the Universe dei Beatles.
Il terzo album di inediti, Extraordinary Machine, è uscito nel 2005, portandole il disco d’oro, una candidatura ai Grammy e molte recensioni positive dalla critica. La casa discografica ne aveva bloccato l’uscita ritenendolo poco vendibile, allora venne distribuito in rete, tanto da mobilitare i suoi fans in una raccolta di firme e coniare lo slogan “FreeFiona!
Nel 2006 ha interpretato una cover di Sally’s song inclusa nell’edizione speciale della colonna sonora del film di Tim Burton Nightmare Before Christmas.
Nel 2011 ha partecipato all’album di cover in onore del cantante Buddy Holly, Rave on Buddy Holly, interpretando il famoso brano Everyday.
Nel 2012 ha pubblicato il quarto album, un altro titolo lunghissimo, The Idler Wheel Is Wiser Than the Driver of the Screw and Whipping Cords Will Serve You More Than Ropes Will Ever Do, svettato subito alla terza posizione della classifica statunitense.
Dopo quasi otto anni di parziale assenza dalle scene musicali, nel 2020, ha pubblicato Fetch the Bolt Cutters, interamente registrato a casa sua, che è stato uno degli album maggiormente acclamati nella storia della musica, vincitore del Grammy Award al miglior album di musica alternativa nel 2021.
Fiona Apple ha iniziato come una tenera e languida cantautrice di storie intrise d’angoscia e malinconia, in eterna lotta con il music business, con un carattere difficile e ribelle che l’ha portata a porsi contro chi voleva affibbiarle etichette di bella, sexy e ricca. Oggi è un’artista che non ha dimenticato nulla, che ha imparato a convivere col caos dei suoi sentimenti, pronta ad accusare in pieno ogni nuova ferita. E ad apprezzarne morbosamente le ripercussioni.
Tra uscite di scena, silenzi infiniti e improvvisi ritorni, la sua carriera è un grande gioco di magia che continua a lasciarsi dietro applausi e commozione. Prosegue così come vuole lei, coi suoi tempi e la sua libertà.
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