#Accademia di Francia
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"modificazioni. una serata poetica italo-francese" (villa medici, roma, 15 settembre 2016)
Registrazione dell’incontro “Modificazioni. Una serata poetica italo-francese”. Con Jean-Marie Gleize, Marco Giovenale, Michele Zaffarano. Interventi critici di Luigi Magno e Andrea Cortellessa. Roma, Accademia di Francia a Villa Medici, 15 settembre 2016. «L’incontro analizza la situazione attuale della poesia e della narrativa in Italia e in Francia, a partire dal romanzo di Michel Butor del…
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Luigi De Giovanni studio sutta e capanne di Ripa Specchia Lecce
Luigi De Giovanni studio sutta e capanne di Ripa Specchia Lecce
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Audrey Hepburn during Pierre Bonnard's art exhibition on 25 November 1971 at the Accademia di Francia a Roma in Villa Medici in Rome, Italy.
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Raoul Dufy Le peintre, la decoration et la mode des annees 1920-1930
Jean Forneris, Jean-Pierre Angremy
Umberto Allemandi & C., Torino 1985, 199 pagine, 30,5x21cm, ISBN 88-422-0604-0, Texte en Français
euro 25,00
email if you want to buy [email protected]
Catalogo della Mostra tenuta a Roma Accademia di Francia 24 ottobre 1995-7 gennaio 1996.
Curata da Sophia Krebs, conservatrice del Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, da cui provengono molte opere, e promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale, presieduta da Emmanuele F.M. Emanuele, la mostra raccoglie 160 tra dipinti, disegni, ceramiche, tessuti stampati e illustrazioni per libri.
Lo spettro operativo dell’artista nato a Le Havre nel 1877 e morto a Forcalquier nel 1953, era ampio come i suoi interessi: letteratura, cinema, teatro, ma soprattutto musica. Fu il padre, organista e direttore di coro, a insufflargli l’amore per Bach, Mozart, Chopin e Debussy (ai quali dedicò omaggi pittorici), ma sarà l’amico Othon Friesz a indirizzarlo verso le ricerche d’avanguardia pittorica.
Dopo una prima stagione d’impronta impressionista a inizio secolo, aderirà al movimento Fauve, con una predilezione per Matisse, che non lo abbandonerà mai, guidandolo nella «pittura di gioia», solo sfiorata nel 1908-09, da un’adesione al rigore cezanniano, mediato dall’amico Braque.
La mostra presenta marine, vedute urbane, sale da concerto, corse di cavalli, mazzi di fiori, interni borghesi, scene circensi, angoli d’atelier, dove si dispiega una pittura che semplifica le forme, miscelando arte colta e ingenuità del gusto.
06/10/24
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Verrà la luce - un omaggio a Walter Benjamin
Non posso far a meno di sventrarmi l’animo leggendo l’atroce storia di Walter Benjamin, spirito perdente perseguitato dalla sfiga in aeternum, roso da quel folletto dispettoso che pur ammattiva il Tasso. Re del fallimento quale sono, sento mie le sue acri sconfitte e prego per un finale migliore. Puntualmente respinto da Accademia e accademici, Benjamin aveva il dono funesto di viver sempre al momento sbagliato. Quando finalmente un pio editore gli proponeva un progetto o una rivista, ecco che questi dichiarava bancarotta prima d’avergli pagato il primo numero. Ma più tentava la vita, più il malefico coboldo s’accaniva sulle sue fragili spalle, ridendo dei suoi atroci scherni. Un giorno Benjamin trovò il coraggio di metter fine alle ipocrisie del suo matrimonio, lasciando la moglie Dora per darsi anima e sangue alla sua amante, la regista Asja Lacis, ma questa per tutta risposta lo liquidò malamente il giorno dopo (lui totalmente me). Come se non bastasse, fuggito a Parigi dalla Germania nazista, prese a pubblicare per l’Institute for Social Research di Adorno, ma questi infastidito da Benjamin, troppo indipendente, gli voltò le spalle, negandogli così ogni sostegno economico. Fuggito a Marsiglia, in attesa d'un visto d’emergenza per l’America, scoprì che la sua biblioteca parigina, i suoi amati preziosissimi libri, faticosamente collezionati nel corso degli anni, erano stati requisiti dalla Gestapo e probabilmente bruciati, pisciati, calpestati senza ritegno. Ottenuto il visto per l’America e il permesso d’espatrio per salpare da Lisbona, Benjamin s’incamminò allora verso il confine spagnolo, stringendo a sé una borsa nera con dentro il suo mondo, manoscritti e pensieri incompiuti. Tuttavia, giunti a Portbou, sui Pirenei, lo gnomo venefico decise di tendergli un ultimo diabolico agguato: il permesso delle autorità francesi era stato revocato, sicché i profughi sarebbero stati ricacciati indietro a rischiar la vita nella Francia nazista. Sentendosi ormai disperato e sconfitto, Benjamin s’ammazzò allora di veleno, svanendo da tutto e tutti in pochi istanti. Per tragica ironia, il permesso francese arrivò il giorno dopo, sicché i suoi compagni poterono proseguire il viaggio. Come scrisse Hannah Arendt, sua cara amica: “un giorno prima Benjamin sarebbe passato senza difficoltà, un giorno dopo a Marsiglia si sarebbe saputo che in quel momento non si poteva passare per la Spagna. Solo quel giorno era possibile la catastrofe”. Arrivata negli Stati Uniti sotto l’ala protettiva di Adorno, Hannah Arendt pensava che i manoscritti di Benjamin, stretti in viaggio con sé, sarebbero stati accolti degnamente da Adorno, ma questi invece ne trascurò la pubblicazione con pigra indifferenza. Alcuni amici di Benjamin pagarono l’affitto di un loculo a Portbou per cinque anni. Dopodiché la salma fu gettata in una fossa comune ad eterno oblio. La borsa nera in cui Benjamin custodiva carte e manoscritti venne ritrovata soli molti anni dopo, ma ormai al suo interno non c’era più nulla, tranne polvere e cieco silenzio. Spero d’esser riuscito a rendere col mio post un flebile omaggio alla sua vita, ma voi che vivete come me di penosi inciampi e travagliose frane, ricordatevi di non cedere mai alla paranoia, non lasciatevi abbattere dai tragici dispetti del vostro demonico folletto, c’è una luce più avanti dove non si vede, il cammino è lungo, arduo assai e costa sangue e patimento, ma voi non fermatevi, credete, verrà la luce.
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Carlos Cruz-Diez El color en el plano El color en el espacio
Testi di Silviana Cruz, Laura Salas Redondo, Carlos Cruz- Diez
Gli Ori, Pistoia 2023, 240 pagine, 2 voll. con cofanetto, Illustrato a colori e con fotografie in bianco e nero, 17,5x24cm, ISBN 9788873369240, Testo Inglese e Spagnolo.
euro 60,00
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Carlos Cruz-Diez (Caracas, 1923 - Parigi, 1960)
Riconosciuto oggi come uno dei pionieri dell’arte ottico-cinetica, Carlos Cruz-Diez ha trentasette anni quando, nel 1960, decide di lasciare Caracas per stabilirsi a Parigi insieme alla famiglia. Dopo gli studi in accademia e una lunga esperienza come illustratore per riviste e agenzie pubblicitarie, capisce che solo in Europa avrà la possibilità di mantenere un dialogo costante con le nuove tendenze rivolte all’indagine delle dinamiche percettivo-sensoriali. L’inclusione nella seminale mostra collettiva Bewogen Beweging di Amsterdam nel 1961 dimostrerà che aveva ragione. Messe da parte le tecniche tradizionali apprese a scuola e le precoci prove con moduli geometrici in legno, in Francia la sua ricerca prenderà otto principali linee di azione sviluppate in un arco temporale piuttosto limitato, a testimonianza di una mente attiva e in costante sperimentazione.
24/03/24
#Carlos Cruz-Diez#arte ottico-cinetica#colore nel piano#colore nello spazio#art books#fashionbooksmilano
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Gastone Novelli e la scrittura francese d'avanguardia
REINVENTARE IL LINGUAGGIO Gastone Novelli e la scrittura francese d’avanguardia. Giovedì 16 gennaio 2025 dalle 18:00 alle 20:00 Grand Salon di Villa Medici Accademia di Francia a Roma — Villa Medici Viale della Trinità dei Monti, 1 - Roma Ingresso gratuito su prenotazione obbligatoria al link www.villamedici.it In occasione del centenario della nascita di Gastone Novelli, l’Accademia di…
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DOPO IL SUCCESSO DI “TUTTI AL MACELLO”
ACCADEMIA PLATAFISICA TORNA A CIMENTARSI CON BORIS VIAN E IL SUO ATTUALISSIMO SURREALE CAPOLAVORO
“GENERALI A MERENDA” PER LA REGIA DI ANTONIO CERVIGNI.
11-12 aprile 2024, ore 21
Teatro Porta Portese
Via Portuense 102 ROMA
Boris Vian, Raymond Queneau, Jean Paul Sartre, Simone De Beauvoir cenacolo intellettuale della Parigi postbellica, fervida, libertaria, irregolare, travolta dall’ondata di sconfitte della grande Francia nelle sue colonie ribelli.
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In Francia il diritto all'aborto entra in Costituzione
In Francia il diritto all'aborto entra in Costituzione. Sono stati 780 su 925 i voti a favore con cui il Parlamento Francese ha approvato l'inserimento del diritto all'aborto in Costituzione. Deputati e senatori, riuniti in Congresso nella reggia di Versailles, hanno dato il via libera alla modifica costituzionale. La Francia è il primo Paese che decide di inserire l'interruzione volontaria di gravidanza nella propria Carta fondamentale. Migliaia di persone riunite davanti ad un maxischermo su Place du Trocadéro a Parigi sono esplose di gioia. «Un messaggio universale» è stato il commento del presidente Emmanuel Macron, con la Tour Eiffel illuminata ad hoc per celebrare l'evento, con la scritta: “Mon corps, mon choix” ("mio il corpo, mia la scelta”). Non è mancata la reazione della Chiesa. La Pontificia Accademia per la Vita ha ricordato che «proprio nell'epoca dei diritti umani universali, non può esserci un diritto a sopprimere una vita umana». Mentre in una nota i vescovi francesi hanno lanciato un appello al digiuno e alla preghiera. Il ministro francese per l'uguaglianza di genere, Aurore Bergé, ha recentemente espresso la speranza che la misura adottata in Francia ispiri anche altri Paesi in Europa.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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"storie di pietra. sulle tracce di roger caillois": dal 13 ottobre a villa medici, roma
VILLA MEDICI / Académie de France à Rome Viale della Trinità dei Monti, 1 Mostra STORIE DI PIETRA Sulle tracce di Roger Caillois Dal 13 ottobre 2023 al 14 gennaio 2024 Curatori: Jean de Loisy e Sam Stourdzé Compagne delle nostre fantasticherie, le pietre, più antiche della vita, hanno esercitato sugli esseri umani un fascino di cui ognuno di noi condivide l’esperienza: una raccolta, un lancio,…
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#Abdelkader Benchamma#Académie de France à Rome#Accademia di Francia a Roma#Accademia di Francia a Roma – Villa Medici#Agnieszka Kurant#Albert Renger-Patzsch#Albrecht Dürer#Alexandre Isidore Leroy de Barde#Alicja Kwade#Ana Mendieta#André Breton#Andrea Branzi#Andrea Schiavone#Anne-James Chaton#Antonio Tempesta#Ariane Varela Braga#art#arte#Auguste Rodin#Aurélien Froment#Édouard Riou#Éric Feferberg#Étienne Chambaud#Évariste Richer#Brassaï#Carl Gustav Carus#Carl Spitzweg#Charlotte Perriand#Constantin Brancusi#Damien Hirst
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JOSÉ ANTONIO MONTAÑO, CARLOS MENA - LA MADRILEÑA
DXERUNT
José Antonio Montaño y Carlos Mena junto a La Madrileña redescubren el universo sonoro de Corselli en Dixerunt. A la venta el 28 de abril.
Consíguelo AQUÍ
El director de orquesta, investigador y fundador de la orquesta de instrumentos de época La Madrileña José Antonio Montaño, lanza un exquisito trabajo de recuperación historicista producto de años de trabajo, que cobran vida en una cuidada grabación en torno a la figura del compositor Francesco Corselli, Maestro de la Real Capilla de Madrid durante cuarenta años
Este lanzamiento discográfico cuenta con cinco primeras grabaciones mundiales para Alto solo y orquesta, interpretadas por una de las figuras más destacadas a nivel internacional de la escena historicista, el contratenor Carlos Mena y otras dos primeras grabaciones mundiales de los compositores Giovanni Battista Sammartini y Mauro D’Alay.
Grabación realizada en enero de 2022 en la Real Academia de Bellas Artes de San Fernando en Madrid, el repertorio está compuesto por la Sinfonia in Sol Maggiore J-C39 y el Concertino a 4 stromenti in Sol Maggiore de Giovanni Battista Sammartini, Regina Caeli, Ave Regina, el Concertino a 4 en Re mayor, Lamentación 2ª de Miércoles Santo y Lamentación 2ª de Jueves Santo de Francisco Corselli, junto al Responsorio a Santa Cecilia también de Corselli y por último, el Concerto per 2 violini in Re minore de Mauro D’Alay.
José Antonio Montaño trabajó directamente el repertorio de esta grabación con las fuentes manuscritas encontradas en diversas entidades como el Archivo del Palacio Real de Madrid, la colección Blancheton o la Dresden Sächsische Landesbibliothek (Biblioteca estatal sajona de Dresde).
TRACKLISTING
JOSÉ ANTONIO MONTAÑO
DIXERUNT
CARLOS MENA - LA MADRILEÑA
Sinfonia in Sol Maggiore J-C39
1 Allegro ma non tanto
2 Grave
3 Allegro assai
4 Minuetto
5 Lamentación 2ª de Miércoles Santo*
6 Regina Caeli*
Concertino a 4 en Re mayor
7 Allegretto
8 Andantino
9 Vivo, ma non precipitato
10 Lamentación 2ª de Jueves Santo*
11 Ave Regina*
Concertino a 4 stromenti in Sol Maggiore*
12 Allegro
13 Affettuoso e piano
14 Presto
15 Responsorio a Santa Cecilia*
Concerto per 2 violini in Re minore*
16 Allegro
17 Largo
18 Presto
*(World premiere recording)
JOSÉ ANTONIO MONTAÑO:
Considerado por la prensa musical como “uno de los directores de orquesta españoles con más proyección del momento”, José Antonio Montaño desarrolla una exitosa y versátil carrera en teatros y auditorios de prestigio internacional a través de todos los géneros (ópera, ballet y sinfónico) abarcando un extenso repertorio que va desde un primer barroco hasta estrenos contemporáneos absolutos.
Fundador y director de la orquesta con instrumentos de época La Madrileña, es invitado a dirigir otras orquestas como la Sinfónica de Madrid, l’Orchestra Sinfonica di Milano, l’Orchestra del Teatro Carlo Felice de Génova, Orquesta Sinfónica de Castilla y León, Orquesta de la Comunidad de Madrid, Sinfónica de Galicia, l’Orchestra Accademia del Teatro La Scala de Milán, l’Orchestre de l’Opera Royal de Wallonie, l’Orchestre Symphonique de Saint-Étienne, Orchestra I Pomeriggi Musicali, Real Filharmonía de Galicia, Orquesta de Extremadura, entre otras, dirigiendo en los teatros y auditorios más destacados de España como el Teatro Real, Teatro de la Zarzuela, Teatro Monumental y Auditorio Nacional de Música de Madrid, Teatro Arriaga de Bilbao, Palacio de Festivales de Santander, Auditorio Baluarte de Pamplona, Teatro Romano de Mérida, Auditorio Ciudad de León. En Italia en el Teatro La Scala de Milán, Teatro Carlo Felice de Génova, Teatro Valli de Reggio Emilia, Comunale de Ferrara, Comunale de Treviso. En Francia en el Grand Théâtre Massenet de Saint-Etienne. En Rusia en el teatro Alexandrinsky de San Petersburgo y en Bélgica en la Opéra Royal de Wallonie-Liège.
En el campo operístico de música antigua, ha dirigido títulos como: La vera costanza o Il mondo della luna de F. J. Haydn, Don Giovanni de W. A. Mozart, Il matrimonio segreto de D. Cimarosa, Il tutore burlato de V. Martín y Soler, L’Orfeo de C. Monteverdi, Dido & Aeneas de H. Purcell, La contadina de J. A. Hasse, La serva padrona de G. B. Pergolesi, Il sacrificio di Abramo de C. de Rossi, que combina con otros como Il barbiere di Siviglia e Il viaggio a Reims de G. Rossini, Don Pasquale y Rita de G. Donizetti, Don Giovanni Tenorio de R. Carnicer, I Puritani de V. Bellini o La Bohème de G. Puccini por citar solo algunos.
En 2016 funda la orquesta de instrumentos de época La Madrileña, con la que desarrolla diversos proyectos de interpretación e investigación musicológica, con repertorios del siglo XVIII, en destacados teatros, auditorios y festivales.
CARLOS MENA:
Formado por la Schola Cantorum Basiliensis (Basilea, Suiza) donde estudió con sus maetros R. Levitt y R. Jacobs, Carlos Mena es invitado regularmentea salas de conciertos como la Musikverein de Viena, Philarmonie de Berlín,Teatro Colón de Buenos Aires, Bellas Artes de México D.F. Opera City Hall de Tokyo. Osaka Symphony Hall, Sidney Opera House… Mena ha interpretado los roles principales de Radamisto y Rinaldo de Haendel en el Festival de Salzburgo y Concertgebouw de Amsterdam, A MidsummerNight’s Dream de Britten en el Teatro Real de Madrid, Ascanio in Alba deMozart en el Barbican Center de Londres entre otros muchos roles.
Ha grabado alrededor de 50 recitales para Harmonia Mundi, Sony, Mirare, IBS Classical, Passacaille… ganando numerosos premios internacionales. Ha sido artista residente del BOZAR de Bruselas, del Centro Nacional de Difusión Musical de Madrid y de la Orquesta Ciudad de Granada.
Carlos Mena se prodiga igualmente como director de orquesta con orquestas como la Sinfónica de Portugal, OCRTVE Ciudad de Granada, y las sinfónicas de Principado de Asturias, Córdoba, Navarra, Bilbao y Galicia.
LA MADRILEÑA:
La Madrileña, creada y dirigida por el director José Antonio Montaño, se ha consolidado desde su fundación como una de las orquestas de instrumentos de época más importantes de España.
La Madrileña orienta su trabajo a la recuperación y difusión del patrimonio musical principalmente del siglo XVIII con una especial atención a los autores relacionados con España. Sirviéndose de instrumentos concretos tanto del periodo barroco como del clásico, La Madrileña ofrece la ejecución más apropiada para cada uno de estos repertorios aplicando precisos criterios históricos de interpretación.
Sus actuaciones han sido retransmitidas por Radio Nacional de España y han tenido lugar en destacados teatros y auditorios como el Teatro Real, el Auditorio Nacional de Música, la Real Academia de Bellas Artes de San Fernando, el Palacio de Cibeles o el Palacio Real de Madrid así como en diferentes Ciclos como el de la Temporada.
Musical de Patrimonio Nacional, así como en diversos Festivales como el de Arte Sacro de la Comunidad de Madrid o el de la Real Maestranza de Caballería de Ronda, Málaga.
Su primera grabación Requiem de José de Nebra (1758) publicada por el sello Pan Classics fue calificada por la crítica especializada como “histórica”, “excelente”, “exquisita”, “idónea”, “elegante”, “muy cuidada” o “rebosante de sutilezas” y ha contribuido de manera notable a la divulgación del patrimonio musical español inédito.
ONLINE
JOSÉ ANTONIO MONTAÑO: WWW.JOSEANTONIOMONTANO.COM / Facebook Instagram
CARLOS MENA: Facebook
LA MADRILEÑA: WWW.LAMADRILEGNA.COM / Facebook / Instagram
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La Scultura del giorno: l'Odalisca di Pradier
La scultura del giorno che vi propongo oggi è la sensuale Odalisca di James Pradier, realizzata dall’artista franco-svizzero nel 1841. Jean Jaques Pradier, era nato il 23 maggio 1790 a Ginevra in Svizzera, città che successivamente fu annessa alla Francia rivoluzionaria. Nel 1813 vinse l’ambito premio di Roma e divenne un pensionato della prestigiosa Accademia di Francia a Roma dove ebbe modo…
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#antonietta bandelloni#arte#arte bellezza#english#La scultura del giorno#Michelangelo Buonarroti#scultura
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Villa Medici
Villa Medici è il secondo luogo che voglio farvi conoscere nei dintorni di Piazza di Spagna a Roma. Si trova sulla collina del Pincio ed ospita la prestigiosa Accademia di Francia fondata da Luigi XIV; l’edificio perciò è la residenza di artisti e ricercatori che operano nel campo della creazione artistica, della storia e della teoria delle arti, del restauro delle opere d’arte e dei monumenti, oltre ad essere sede di mostre ed eventi.
L’attuale struttura risale alla metà del XVI secolo voluta dal cardinale Giovanni Ricci da Montepulciano. Nel 1576 la splendida villa fu acquistata dal cardinale Ferdinando de Medici per ospitare la sua collezione d’opere d’arte.
Solo entrando nell’ampio giardino è possibile ammirare la ricca facciata interna della villa decorata con maschere, ghirlande, statue e bassorilievi, alcuni provenienti addirittura dall’Ara Pacis.
Passeggiando tra le sedici aiuole si possono vedere fontane, altre statue tra le quali il gruppo dei Niobidi e l’Arco rappresentato in un dipinto di Velazquez.
Grazie alla sua posizione, il giardino è un punto panoramico perfetto per godere di una stupenda vista su Roma, soprattutto al tramonto.
Il percorso di visita comprende anche la Gipsoteca che ospita i più bei calchi in gesso realizzati dai borsisti dell’Accademia di Francia a Roma nel corso dei secoli.
Si prosegue con lo Studiolo di Ferdinando de’ Medici chiamato anche Stanza degli Uccelli data la volta affrescata con un pergolato raffigurante piante ed uccelli che erano presenti a quel tempo nel giardino della villa e che Ferdinando amava mostrare ai suoi ospiti.
Infine, l’appartamento storico del Cardinale Ferdinando de’ Medici con fregi, soffitti a cassettoni, dipinti e mobili antichi.
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Balthus, La Chambre, 1952-1954 VS Raffaello Sanzio, Deposizione Borghese, 1507
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COLLECTION, 150 fotografie della collezione Bachelot - Mostra a Villa Medici, Roma.
COLLECTION, 150 fotografie della collezione Bachelot – Mostra a Villa Medici, Roma.
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Gastone Novelli e la scrittura francese d'avanguardia
REINVENTARE IL LINGUAGGIO Gastone Novelli e la scrittura francese d’avanguardia. Giovedì 16 gennaio 2025 dalle 18:00 alle 20:00 Grand Salon di Villa Medici Accademia di Francia a Roma — Villa Medici Viale della Trinità dei Monti, 1 - Roma Ingresso gratuito su prenotazione obbligatoria al link www.villamedici.it In occasione del centenario della nascita di Gastone Novelli, l’Accademia di…
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