#Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
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"storie di pietra. sulle tracce di roger caillois": dal 13 ottobre a villa medici, roma
VILLA MEDICI / Académie de France à Rome Viale della Trinità dei Monti, 1 Mostra STORIE DI PIETRA Sulle tracce di Roger Caillois Dal 13 ottobre 2023 al 14 gennaio 2024 Curatori: Jean de Loisy e Sam Stourdzé Compagne delle nostre fantasticherie, le pietre, più antiche della vita, hanno esercitato sugli esseri umani un fascino di cui ognuno di noi condivide l’esperienza: una raccolta, un lancio,…
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COLLECTION, 150 fotografie della collezione Bachelot - Mostra a Villa Medici, Roma.
COLLECTION, 150 fotografie della collezione Bachelot – Mostra a Villa Medici, Roma.
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Audrey Hepburn during Pierre Bonnard's art exhibition on 25 November 1971 at the Accademia di Francia a Roma in Villa Medici in Rome, Italy.
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Villa Medici
Villa Medici è il secondo luogo che voglio farvi conoscere nei dintorni di Piazza di Spagna a Roma. Si trova sulla collina del Pincio ed ospita la prestigiosa Accademia di Francia fondata da Luigi XIV; l’edificio perciò è la residenza di artisti e ricercatori che operano nel campo della creazione artistica, della storia e della teoria delle arti, del restauro delle opere d’arte e dei monumenti, oltre ad essere sede di mostre ed eventi.
L’attuale struttura risale alla metà del XVI secolo voluta dal cardinale Giovanni Ricci da Montepulciano. Nel 1576 la splendida villa fu acquistata dal cardinale Ferdinando de Medici per ospitare la sua collezione d’opere d’arte.
Solo entrando nell’ampio giardino è possibile ammirare la ricca facciata interna della villa decorata con maschere, ghirlande, statue e bassorilievi, alcuni provenienti addirittura dall’Ara Pacis.
Passeggiando tra le sedici aiuole si possono vedere fontane, altre statue tra le quali il gruppo dei Niobidi e l’Arco rappresentato in un dipinto di Velazquez.
Grazie alla sua posizione, il giardino è un punto panoramico perfetto per godere di una stupenda vista su Roma, soprattutto al tramonto.
Il percorso di visita comprende anche la Gipsoteca che ospita i più bei calchi in gesso realizzati dai borsisti dell’Accademia di Francia a Roma nel corso dei secoli.
Si prosegue con lo Studiolo di Ferdinando de’ Medici chiamato anche Stanza degli Uccelli data la volta affrescata con un pergolato raffigurante piante ed uccelli che erano presenti a quel tempo nel giardino della villa e che Ferdinando amava mostrare ai suoi ospiti.
Infine, l’appartamento storico del Cardinale Ferdinando de’ Medici con fregi, soffitti a cassettoni, dipinti e mobili antichi.
#viaggi#villa medici#accademia di francia#ferdinando de medici#niobidi#panorama#appartamenti#gipsoteca#studiolo#arte#roma
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Balthus, La Chambre, 1952-1954 VS Raffaello Sanzio, Deposizione Borghese, 1507
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Étincelles / Scintille La grande mostra annuale dei Borsisti dell’Accademia di Francia di Villa Medici a Roma.
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I piaceri e i giorni : la moda
Roma Capitale 1870-1911
catalogo a cura di Maristella Casciato, fotografie Araldo De Luca,
Marsilio Editori, Venezia 1983, 108 pagine , cm.22x22 , ISBN 978-8831746038
euro 22,00
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Roma, Accademia di Francia, Villa Medici, 10/3-17/4/ 1983
Curatore della mostra e del progetto di allestimento Vera Marzot con la supervisione e i preziosi suggerimenti di Umberto Tirelli
Mostra dedicata alla moda romana tra '800 e '900
11/06/21
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instagram: fashionbooksmilano, designbooksmilano tumblr: fashionbooksmilano, designbooksmilano
#Roma Capitale 1870-1911#fashion exhibition catalogue#Collezione Umberto Tirelli#Vera Marzot#fashion books#fashionbooksmilano
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Raoul Dufy
Il pittore, la decorazione e la moda degli anni 1920-1930 Le peintre, la décoration et la mode des anneés 1920-1930 Fanny Guillon-Laffaille Umberto Allemandi, Torino 1995, pp. 112, 6 ill. b/n, 138 ill. col., cm 21x30,5, ISBN 9788842206040 euro 25,00
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Roma, Accademia di Francia, Villa Medici, 24 ottobre 1995 - 7 gennaio 1996 28/11/20
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#Raoul Dufy#decorazione#moda#pittura#anni venti#anni trenta#art exhibitioncatalogue#Dufy#art deco#suggestioni moda#fashion inspirations#fashionbooksmilano
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Throwback Thursday: la vista mozzafiato dalla terrazza del giardino di Villa Medici, aperta in occasione di @openhouse.roma 2017 Accademia di Francia a Villa Medici - Bartolomeo Ammannati (1576) #villamedici #academiedefrance #accademiadifrancia #openhouseroma #OHR17 #opengramroma2017 #OpenHouseRomaHP #architetturapu #architettura #architecture #archilovers #architecturelovers #archdaily #lovesdomus #divisare #tbt #vivoarchitettura #visitlazio #yallerslazio #archiporn #ohrlovers #igerslazio #igersroma #yallerslazio #yallersroma #yallersitalia #lazioisme #volgoroma #roma #quiriters (presso Villa Medici - Villa Médicis) https://www.instagram.com/p/Byp-65wIFu0/?utm_medium=tumblr
#villamedici#academiedefrance#accademiadifrancia#openhouseroma#ohr17#opengramroma2017#openhouseromahp#architetturapu#architettura#architecture#archilovers#architecturelovers#archdaily#lovesdomus#divisare#tbt#vivoarchitettura#visitlazio#yallerslazio#archiporn#ohrlovers#igerslazio#igersroma#yallersroma#yallersitalia#lazioisme#volgoroma#roma#quiriters
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da oggi, 13 ottobre, a villa medici: "storie di pietra. sulle tracce di roger caillois"
VILLA MEDICI / Académie de France à Rome Viale della Trinità dei Monti, 1 Mostra STORIE DI PIETRA Sulle tracce di Roger Caillois Da oggi, 13 ottobre 2023, fino al 14 gennaio 2024 Curatori: Jean de Loisy e Sam Stourdzé Compagne delle nostre fantasticherie, le pietre, più antiche della vita, hanno esercitato sugli esseri umani un fascino di cui ognuno di noi condivide l’esperienza: una raccolta,…
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#Abdelkader Benchamma#Académie de France à Rome#Accademia di Francia a Roma#Accademia di Francia a Roma – Villa Medici#Agnieszka Kurant#Albert Renger-Patzsch#Albrecht Dürer#Alexandre Isidore Leroy de Barde#Alicja Kwade#Ana Mendieta#André Breton#Andrea Branzi#Andrea Schiavone#Anne-James Chaton#Antonio Tempesta#Ariane Varela Braga#art#arte#Auguste Rodin#Aurélien Froment#Édouard Riou#Éric Feferberg#Étienne Chambaud#Évariste Richer#Brassaï#Carl Gustav Carus#Carl Spitzweg#Charlotte Perriand#Constantin Brancusi#Damien Hirst
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Musei in Musica 2018. A Roma, una notte di Arte e Musica tra le opere dei Musei in Comune
Musei in Musica 2018. A Roma, una notte di Arte e Musica tra le opere dei Musei in Comune
Sabato 1 dicembre 2018 torna nella Capitale “Musei in Musica“. Cittadini e visitatori, acquistando il biglietto d’ingresso di 1 euro, potranno visitare i Musei Civici straordinariamente aperti di sera, dalle 20:00 alle 02:00, e usufruire di un ricco programma di mostre, concerti e spettacoli dal vivo, selezionati con l’avviso pubblico “Musei in Musica 2018” diffuso da Zètema Progetto Cultura. L’in…
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#Accademia di Francia a Villa Medici#Auditorium Parco della Musica#Concoso#Instagram#Musei in Musica#Museo#Museo Nazionale di Castel Sant&039;Angelo#Palazzo delle Esposizioni#Roma#Visita#Zètema Progetto Cultura
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Spirale by PatrizioNapolitano
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Festival di Film di Villa Medici (2^edizione) A Villa Medici l’Accademia di Francia presenta la seconda edizione del Festival di Film di Villa Medici, nuovo festival di cinema dedicato agli artisti e ai cineasti che esplorano le pratiche contemporanee dell’immagine in movimento.
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Raoul Dufy
Le peintre, la décoration et la mode des années 1920-1930 - Il pittore, la decorazione e la moda degli anni 1920-1930
Testi di Jean Forneris, Dora Perez-Tibi e Fanny Guillon-Laffaille.
Umberto Allemandi & C., Torino 1995, 112 pagine , 138 ill. col., 6 ill. b/n
euro 25,00*
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Roma, Accademia di Francia, Villa Medici, 24 ottobre 1995 - 7 gennaio 1996
Dipinti e opere decorative (ceramiche e tessuti, tappezzerie e progetti per la moda). Mostra dalla quale, proprio perché vastamente rappresentativa di tutta l' operosità di Dufy risaltano con nitore i limiti assai netti nei quali resta avvinto un pittore in certi suoi anni celebrato come protagonista, e poi più correttamente restituito ai suoi talenti precipui di felice decoratore
Pittore, lui nato nel 1877 a Le Havre, nei luoghi dunque ove Boudin aveva insegnato a Monet giovane a dipingere en plein air, Raoul lo fu prima, quasi fatalmente, sulla scia di un impressionismo ormai al tramonto. Subito appresso, assieme all' amico Marquet, e come lui soggiogato da Matisse, Dufy carica di colore acceso la tavolozza, e si rende fauve: comincia allora quell' attenzione, che rimarrà sempre in lui tratto saliente del carattere, al racconto di un mondo festante e gioioso, trascritto velocemente sulla tela in cromie eccitate e progressivamente sempre più indipendenti dal dettato del disegno. Ma anche quella fauve è una breve stagione: un viaggio all' Estaque al seguito di Braque orienta infatti Dufy verso un proto-cubismo di stretto ossequio cézanniano, maniera nella quale egli indulge sino alla guerra. Intanto, sono iniziate le collaborazioni, subito proficue, con il sarto Paul Poiret di Parigi e con la casa Bianchini-Férier di Lione: e nei disegni per abiti, ma più ancora nei progetti per tessuti, Dufy trova finalmente una sua misura di stile. Il segno si spezza e vagola ovunque come impazzito, saturando lo spazio in un tripudio di colori memori talora della prima formazione fauve, talora in cerca di accordi rarefatti di tono, e di grazie quasi orientali (come in Paris, grande arazzo del ' 34). E' la sua vena più felice, questa: l' unica realmente sua, e che quando riesce a sfociare intatta nella pittura (Le champ de blé à Coliboeuf, 1933), sollevandola da ansie che non le appartengono, consente a Dufy di attingere ad una sua fresca autenticità. E' ancora Matisse a condurlo, più di ogni altro: da lui, dai suoi problematici anni Venti, Dufy mutua la linea flessuosa e indolente, e il senso dell' autonomia di un colore che non si sottomette all' egida del disegno, e risuona senz' ombra sulla pagina pittorica. Dufy, su questa via che l' avrebbe condotto alle soglie della grande decorazione, si ferma a mezzo: trattenuto da un animo che non sa e non vuole rinunciare a incantarsi delle gioie minute dell' occhio di fronte allo spettacolo mutevole della natura, e di quella società un po' sforzatamente felice di cui rimase il cantore perfetto.
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#raoul dufy#dufy#poiret#bianchini-férier#tessuti#moda#ceramiche#tappezzerie#dipinti#fashionbooksmilano#1920-1930#anni venti
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JESI – Tra i migliori talenti Millennials del nostro paese c’è anche il giornalista marchigiano Daniele Bartocci. Nell’imponente location dell’Accademia di Francia a Roma, alla presenza di insigni professori, onorevoli, professionisti, imprenditori e big dello sport e dello spettacolo, il giovane jesino è stato proclamato vincitore del premio per talenti ‘Myllennium Award’, il primo premio generazionale in Italia (che vanta la Medaglia di bronzo del Senato) organizzato dal Gruppo Barletta, leader nel mercato immobiliare, e dedicato ai Millennials ovvero i nati tra gli anni Ottanta e i primi anni Duemila.
La serata, condotta da Pierluigi Pardo e Margherita Granbassi, ha visto premiare il talento di 30 giovani menti italiane in vari ambiti (sportivo, imprenditoriale, cinematografico, scientifico…). Il Comitato d’Onore, composto tra gli altri dal Presidente del Coni Giovanni Malagò e dal Direttore Generale Presidenza Consiglio dei Ministri Francesco Tufarelli, e il Comitato Tecnico del Premio formato da alte cariche dirigenziali e campionesse olimpiche come Giulia Quintavalle e Silvia Salis, hanno voluto premiare lo jesino Daniele Bartocci nella Sezione Saggistica sportiva, grazie ad un elaborato inedito (di circa 40 pagine) di carattere storico su Julio Velasco, personaggio tra i più vincenti della storia dello sport mondiale ed ex allenatore della Tre Valli Volley Jesi in serie A2.
All’Accademia di Francia (Villa Medici) hanno partecipato oltre 500 ospiti tra cui il cantante Irama che ha sfoggiato una spettacolare live performance. Tra i tanti ospiti invitati e presenti Fausto Brizzi, Vincenzo Spadafora, Silvia Salis, Paolo Genovese, Shayna Taylor, Rhada Arora, Tiziana Rocca e Giulio Base, l’ex velina Ludovica Frasca, Maurizio Venafro, Cristiana D’Attorre, Francesco Lucarelli, Matteo Garrone, Andrea Leone, Maria Rosaria Rossi.
Applausi anche al Comitato Scientifico formato da Paolo Barletta, ideatore e ad del Gruppo Barletta, Bernabò Bocca, presidente Federalberghi, Riccardo Capecchi, segretario generale Agcom, Paolo Del Brocco, ad Rai Cinema, Giovanni Malagò, presidente Coni, e Francesco Tufarelli, dg Presidenza del Consiglio.
Per Daniele Bartocci è il quinto premio nazionale, in ambito comunicazione sportiva e giornalismo, vinto negli ultimi mesi, dopo i successi in passato in vari progetti come Talenti per la Crescita e Google Eccellenze Digitali.
Bartocci a fine 2018 era stato premiato come giornalista ad Overtime Festival, a inizio anno all’Ordine dei Giornalisti di Napoli per il Premio giornalistico nazionale Mimmo Ferrara, quindi a Torino dallo storico capitano juventino Beppe Furino per la cerimonia di Racconti Sportivi 2019 in occasione del Salone del Libro.
Un mese e mezzo fa, inoltre, Bartocci era stato premiato da Guido D’Ubaldo (segretario nazionale Ordine Giornalisti e storica firma del Corriere dello Sport) come miglior giornalista under 30 al Premio Renato Cesarini insieme a giornalisti del calibro di Sandro Sabatini di Mediaset e Luca Marchetti di Sky Sport.
Grazie al contributo di un ampio reperto storico e documenti ingialliti mai visti in circolazione, Bartocci è riuscito a vincere anche 1.000 euro e ad andare oltre le ‘solite’ trattazioni riportate in fonti di tipo tradizionale, dimostrando in maniera originale come Julio Velasco sia stato in grado di esprimere e rappresentare, nel corso degli anni e a partire dal 1980, un modello universalmente valido per l’incremento della performance sociale, sportiva e motivazionale. Il percorso sportivo del ‘Re Mida’ Julio Velasco partì nel lontano 1983, proprio nelle Marche, alla guida del team Latte Tre Valli Jesi (serie A2)
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