#zuppe italiane
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Ci sono luoghi che restano custoditi nella memoria, richiamati da canzoni, poesie, dove il cibo, il buon vino, aneddoti e storie si rincorrono, si mischiano, in maniera indissolubile.
Sono le trattorie tipiche di un tempo, quelle rimaste fedeli alla tovaglia a quadrettini rossi e bianchi ed ai bicchieri con la base smerigliata ottagonale.
Le trattorie o le osterie, meglio se “quelle di fuori porta“, rimaste celate ai flussi turistici, sono uno scrigno dell’anima. Un richiamo irrinunciabile per gli abitanti del posto, un tesoro per chi, da turista, da visitatore, da straniero, ha modo di imbattersi in loro e respirare l’aria antica e vera di una città, gustare i piatti tipici secondo le ricette tradizionali.
Tutti i centri italiani, piccoli e grandi hanno la propria “bettola”. Quella che nel corso degli anni ha visto avvicendarsi i vip del posto, quella in cui sono nati progetti politici, teatrali, musicali, letterari.
Di solito non finiscono mai su TripAdvisor, non hanno migliaia di recensioni. Perché la trattoria di una città non ha bisogno di fare fatturato, fanno storia e offrono buon cibo, quello di una volta, della tradizione, la vera ricetta della nonna, che poi, magari, è la persona grazie alla quale, quel luogo di sapori e profumi fu aperto.
Le trattorie tipiche devono essere apprezzate per la loro immutabilità, per la capacità di custodire la storia di una comunità, di conservare i ricordi di un tempo che non ci appartiene più e soprattutto riscoprire sapori di un tempo, immutati, conoscere, anche solo attraverso le foto, i personaggi che ne hanno dato lustro e notorietà.
Bologna, Roma, Milano, Napoli, Torino, Firenze, Palermo, Bari, hanno la trattoria tipica, l’osteria storica, la cassaforte dei ricordi di una città.
A Bologna e a Milano, così come a Roma, le trattorie tipiche si trovano in zone poco battute dai flussi turistici. A Napoli le puoi scoprire nascoste nei meandri dei vicoli del Decumano. Osterie di un tempo a Bari Vecchia, sulle colline fiorentine a Firenze, nel cuore antico a Torino e così via.
Per chi non è del posto, però, potrebbero esserci dei contraccolpi non da poco. Chi vi serve a tavola potrebbe avere un comportamento “troppo intimo”, poco professionale per così dire. E’ questo il bello della trattoria. Se avrete la fortuna di imbattervi in quella davvero storica in una delle cento città italiane, ricordatevi che la trattoria è una esperienza prima ancora che una sosta gastronomica, è come vivere per un’ora in “una stampa storica animata di quella città” dove il tempo si è fermato a tavola.
Il luogo dove potete ancora respirare l’aria degli stornelli e dei minestroni d’osteria, che non sono le zuppe di verdura, ma le lunghissime canzoni che un tempo gli avventori ideavano al momento, magari dopo aver alzato un po’ il gomito.
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ZUPPA DI PEPERONI ARROSTITI
La stagione delle zuppe è arrivata e se le ami questa di peperoni e verdure diventerà una delle tue preferite🥰
Buongiorno•❀.••.¸✿¸.• 𝓌𝒾𝓉𝒽 𝓁𝑜𝓋𝑒, 𝒮𝓉𝑒𝒻𝒶𝓃𝒾𝒶 Recipe now available at Cool Chic Style Confidential A photo of mine®
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ALMANACCO CIVITAVECCHIESE DI ENRICO CIANCARINI - Archeologica o contemporanea, la zuppa di pesce può essere il motore turistico di Civitavecchia.
di ENRICO CIANCARINI ♦ Quando Paolo Marchi, presidente della giuria della prima gara nazionale fra le zuppe di pesce italiane, ha affermato che “La zuppa di pesce di Civitavecchia è archeologica”, ho chiesto all’esperto chef Antonio Bedini se lo considerava un giudizio negativo o positivo. Lui mi ha risposto positivo, traducendolo fedele alla tradizione e identitario. Non contento della sua…
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Satya Prakash Gupta Italian Paper
What is typical Italian food?
Typical Italian foods and dishes include assorted appetizers (antipasti Misti), all types of Pasta, risotto and pizza, soups (minestrone and zuppe) and delicious meat and fish dishes.
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Con il Brodetto Festival le Marche conquistano Londra
Di Daniele Pace @ItalyinLDN @ICCIUK @ItalyinUk @inigoinLND Le Marche conquistano Londra con il Brodetto Fest, giunto alla 21° edizione e in trasferta nella terra di Albione, dopo essere stato in altre città europee come Barcellona. Con il Brodetto Festival le Marche conquistano Londra Dopo la Fiera mondiale della Pesca di Barcellona, le Marche conquistano anche Londra grazie al successo del Brodetto Festival, la manifestazione che sta girando l'Europa per promuovere l'evento che celebra le zuppe di pesce e che si terrà a Fano dal 1 al 4 giugno prossimi (qui il link al sito ufficiale). Anche il pubblico britannico, che parlasse italiano o meno, ha infatti partecipato con entusiasmo all'evento, anzi alla serie di eventi dell'edizione londinese del Brodetto Festival. Il Brodetto Fest, o meglio l'evento il cui nome completo è International Brodetto and Fish Soup Festival, è stato organizzato a Londra lo scorso weekened e sostenuto da un nutrito numero di enti istituzionali, dal Comune di Fano alla Regione Marche, dal Ministero degli Esteri all'Ente Nazionale Turismo, dalla Camera di Commercio delle Marche alla Confesercenti. All'edizione di Londra hanno partecipato anche l'Ambasciata d'Italia in Regno Unito, insieme a Ice-Italian Trade Agency e Istituto di Cultura, il Circolo MIE di Londra con l'Associazione Cuochi Italiani in UK, Aperievents Londra e Italy Today UK e tante altre realtà marchigiane, che hanno contribuito a realizzare i vari momenti del Festival. Il primo, un’esperienza unica nel ristorante Rossodisera di Hampstead, giovedì sera, alla presenza di 150 ospiti e a cui hanno partecipato tanti operatori del settore enogastronimico e del turismo marchigiano, che hanno intrattenuto gli ospiti dell'Ambasciata e del MIE con lo chef Carmelo Carnevale. Poi l’appuntamento di venerdì, organizato da Ice - Ita Londra all’Istituto Italiano di Cultura, dove la delegazione marchigiana ha tenuto una conferenza per presentare l’evento e la sua terra alla stampa britannica specializata e non. Ad introdurre l'evento, Riccardo Smimmo, vice capo missione all'Ambasciata d'Italia, insieme al direttore dell'Ita Londra, Giovanni Sacchi, e Stefania Gatta dell'ufficio Enit, mentre dalle Marche sono giunti l’Assessore allo Sviluppo Turistico Etienn Lucarelli, il presidente della Confesercenti di Pesaro e Urbino e del Brodetto Fest Stefano Fiorelli, il presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati Mirco Carloni, che hanno accompagnato il Festival nella trasferta londinese. ... Continua a leggere su www. Read the full article
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Book Recommendations: National Soup Month
Soup’s On by Mark Reinfeld
In this definitive guide to vegan soups, award-winning chef Mark Reinfeld gives you all the tools and tips to create easy, flavorful meals - within thirty minutes or less. Prepare to feast upon a wide array of plant-based soups-from consommés to stews, chowders to raw and dessert soups. From a selection of stocks to irresistible toppings and accompaniments, these inspired recipes cover a broad spectrum of international cuisine. Soup's On! contains an inspiring foreword by Dr. Neal Barnard and is divided into six sections: The Art of Soup Creation; Vegetable-based Soups; Soups and Stews with Grains, Legumes and Pasta; Creamy Blended Soups; Raw and Dessert Soups; and Garnishes and Sides.
Zuppe by Mona Talbott
A Chez Panisse graduate, Talbott was chosen by Alice Waters to be Executive Chef of the innovative Rome Sustainable Food Project at the American Academy in Rome. There, while cooking for the Academy’s creative community of scholars, historians, artists, archaeologists, and architects, Talbott perfected a repertoire of dishes made from local, seasonal, organic ingredients. Central to the menu are soups.
Inspired by the traditions of cucina povera, the so-called “cuisine of the poor” that has been the source of so many brilliant Italian dishes, Talbott’s recipes waste nothing, employ the concept of arrangiarsi (“making do”), and skillfully transform leftovers. And, in another nod to the wisdom and economy of traditional kitchens, she also points out which soups can easily be made into one-dish meals with the addition of a single ingredient such as a poached egg, a piece of grilled toast, or even clams.
Much more than a collection of remarkable soups, Mona Talbott’s Zuppe is also a wise and gentle tutorial on the “the beauty and delicious rewards of frugality” and how the humblest foods can be the most profoundly satisfying. In addition to 50 recipes, Talbott shares approaches and techniques that can change the way a cook thinks about economy, improvisation, and using all the flavors and nutrients inherent in each ingredient.
Superfood Soups by Julie Morris
Acclaimed superfood chef Julie Morris has chosen 100 favorites packed with nutrient-dense and plant-based whole foods such as vegetables and fruits, legumes and grains, nuts and seeds. Plus, she boosts each dish with such scientifically lauded superfoods as chia, medicinal mushrooms, turmeric, and kale. From a comforting Smoky Pumpkin Soup with Candied Seed Clusters, to an irresistibly inventive Watermelon Goji Gazpacho, to the tasty Cacao Black Bean Soup, every health-giving bowl delivers deeply nourishing deliciousness that satisfies on every level. Along with beautiful color photographs, the book is full of helpful soup-making advice and information about the health rewards of superfood soups, including soup cleanses and rejuvenating broths.
Soup of the Day by Ellen Brown
Whether it’s a bowl of chicken soup when you’re sick, a thick and hearty gumbo in winter, or a refreshing gazpacho on a hot summer day, soup is a timeless favorite. In Soup of the Day, Ellen Brown presents more than 150 classic and inventive recipes, most of which were collected from top restaurants across the nation. Try the Tortilla Soup from Fearing’s in Dallas, the Cream of Celery Soup from Bayona in New Orleans, the Cheddar Soup with Bacon from The Soupbox in Chicago, or Ellen’s own New England Clam Chowder. With the recipes are explanations on how to create great stocks, cook perfect garnishes, and even bake delicious breads. Make your favorite or try something new - it’s a soup lover’s dream!
Soup for Two by Joanna Pruess
From Rainy Day Tomato Bisque with Mini Grilled Cheese Sandwiches to Tuscan White Bean Soup with Sage, the recipes in this innovative collection will sustain and nourish home chefs the way the best homemade soups should. The number of ingredients is modest and the techniques are easy, but the resulting dishes are nothing less than spectacular. The way Joanna Pruess cooks for two doesn’t mean you’re left with lots of half-empty containers cluttering your refrigerator shelves. In every case, from Mom’s Chicken Noodle to Swiss Chard, Potato, and Sausage, these soups require ingredients that can be easily procured in small portions. Try them all!
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Una coccola tutta vegetale! Guarda il video qui sotto 👇🏻
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INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
500 g di borlotti cotti
700 g di cime di rapa
500 g di cardoncelli
1 carota
1 cipolla
1 costa di sedano
peperoncino a piacere
2 spicchi d’aglio
sale
olio extravergine d’oliva
PROCEDIMENTO:
Pulisci le cime di rapa dividendo la parte centrale più tenera dalle foglie esterne più dure e dai gambi. Sfibrate i gambi dalle fibre più coriacee;
Preparate un soffritto molto grossolano di carota, sedano, cipolla e peperoncino;
Mettetelo in una pentola con un filo d’olio e fate soffriggere il tutto fino a far ammorbidire le verdure. Unite poi le foglie più coriacee e i gambi delle cime di rapa e coprite con due o tre mestoli di acqua di cottura dei fagioli. Salate, coprite con un coperchio e lasciate cuocere per 15/20 minuti;
Pulite i cardoncelli con un foglio di carta da cucina umido e tagliateli a cubetti di circa un cm per lato;
In una padella mettete un filo d’olio e insaporitelo con uno spicchio d’aglio. Quando l’aglio sarà dorato unite i funghi, salateli, copriteli e fateli cuocere;
Fate lo stesso con le cime di rapa più tenere, facendole saltare leggermente in un filo d’olio insaporito con uno spicchio d’aglio, poi ;
Frulla i borlotti con le cime di rapa e poi passa tutto a un setaccio per eliminare le fibre e le bucce dei legumi;
Impiatta mettendo alla base la crema di fagioli e cime, disponi poi qualche borlotto lasciato intero, i funghi e le cime di rapa appena scottate. Buon appetito!
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SI MANGIA
Omin, quando ordina al ristorante, mi chiede sempre se voglio il riso. Io però non ho capito se il riso è il piatto principale dove si aggiunge il Kebab o se è solo un contorno del kebab che è il piatto principale. Però a me quel riso lungo, senza sapore, anche se ha un cappello di zafferano e dei chicchi di melograno sparsi qua e la, non piace. Mi fa venire tristezza pensando ai risotti e agli arancini. Gli ho fatto vedere anche una foto con gli arancini e gli ho spiegato come erano fatti. Ma lui mi ha guardato strano, pensando con orrore che arrotolavamo il riso a farne un a palla invece di mangiarlo civilmente dal piatto con la forchetta. Gli dico che non voglio il riso e immancabilmente mi arriva con il Kebab. Che poi il Kebab e fatto di carne, di pesce, di pecora e agnello, ed è buonissimo con carni fresche e gustose. Carni che sanno di carne e non di polistirolo come le carni di certi supermercati. Poi vi sono le zuppe di lenticchie o di orzo, in cui si spreme il succo d’arancia, come si fa pure sulle carni. C’è anche il loro piatto nazionale, un pentolino pieno di vegetali, carne (possibilmente con un pò di grasso) e patate. Si mette tutto in forno e poi nel brodo si bagna il loro pane sottile e appena fatto, mentre la parte solida viene schiacciata a fare un purè che si spalma sul pane. Si beve yogurt, molto liquido con delle erbe aromatiche. Preferisco evitarlo e mi portano un succo d’arancia dolcissimo e profumato. Omin mi parla di tutte le varietà di yogurt e formaggi che vi sono, mi spiega cosa sono tutti quei dolci coloratissimi che vendono sulle loro bancarelle e mi ha portato nella gelateria San Marco, l’unica in cui fanno il gelato italiano. Però non ha capito che cosa sia l’arancino. Se ritorno gliene devo portare un vassoio, di quelli di Famulari di Messina. Magari li mangiano con il Kebab. O mangiano il Kebab con l’arancio: io sta cosa, cosa si mangia con che cosa, non è che l’ho capita
Omin, when he orders at the restaurant, he always asks me if I want rice. However, I did not understand if the rice is the main dish where the Kebab is added or if it is just a side dish of the kebab which is the main dish. But I don't like that long rice, without flavor, even if it has a saffron hat and pomegranate grains scattered here and there. It makes me sad when I think about risotto and arancini. I also showed him a photo with the arancini and explained how they were made. But he looked at me oddly, thinking with horror that we rolled the rice into a ball instead of eating it civilly off the plate with a fork. I tell him I don't want rice and it invariably comes with the Kebab. Hovwever, the Kebab is made of meat, fish, sheep and lamb, and is very good with fresh and tasty meats. Meats that taste like meat and not polystyrene like the meats of certain supermarkets. Then there are the lentil or barley soups, in which the orange juice is squeezed, as is done on meats. There is also their national dish, a saucepan full of vegetables, meat (possibly with a little fat) and potatoes. Everything is put in the oven and then their thin, freshly bread is soaked in the broth, while the solid part is crushed to make a puree that is spread on the bread. You drink yogurt, very liquid with aromatic herbs. I prefer to avoid it and they bring me a very sweet and fragrant orange juice. Omin talks to me about all the varieties of yogurt and cheeses there are, he explains to me what all those colorful sweets they sell on their stalls are and he took me to the San Marco ice cream parlor, the only one where they make Italian ice cream. But he didn't understand what arancino is. If I return I have to bring him a tray, one of Famulari di Messina's. Maybe they eat them with Kebab. Or they eat Kebab with arancino: still, I haven’t understood what you eat with what.
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October is Italian Heritage Month! Time for some zuppe!!! From the shoot we did for the Caruso Family Cookbook. Endive Soup & Pasta Fagioli. . . . . . #italian #italianheritagemonth #zuppe #foodporn #professionalphotographer #losangelesphotographer #danahursey #foodphotography #foodphotographer #artdirector #professionalfoodphotographer #danahurseyphotography #italianfood #endivesoup #pastafagioli #soup #caruso #cookbook #cookbookphotography #workbookartist #photopolitic #wrangglerartists #AtEdgePhotographer #komyoon #thegroupishere #losangelesphotographer (at Los Angeles, California, USA) https://www.instagram.com/p/B4NVn1sAG7X/?igshid=1reu70aa1n4e0
#italian#italianheritagemonth#zuppe#foodporn#professionalphotographer#losangelesphotographer#danahursey#foodphotography#foodphotographer#artdirector#professionalfoodphotographer#danahurseyphotography#italianfood#endivesoup#pastafagioli#soup#caruso#cookbook#cookbookphotography#workbookartist#photopolitic#wrangglerartists#atedgephotographer#komyoon#thegroupishere
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Ohhhh thank you sweet baby Jesus, my food assistance came through today. I haven’t been able to afford groceries in months. #fulltimecollegestudentproblems
Vegan Italian pasta zuppe
4 cups vegetable broth A few handfuls of spinach 1 can fire-roasted diced tomatoes 1 can chickpeas, drained 1 bag acini di pepe (or whatever pasta you like) Black pepper Italian seasoning
Boil the veggie broth, then add the tomatoes, chickpeas, spinach, and seasonings. I let that sit until the spinach is soft, then mix in the pasta. And serve! Super cheap, easy, & filling. I have 3 containers full of soup after having 2 bowls for dinner.
So thankful to have food again, omgggg.
#vegan#vegan soup#italian soup#vegan italian#vegetarian#vegan on a budget#vegetarian soup#cheap vegan#vegan recipe#what vegans eat#zuppe#soup#pasta soup
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RISO INTEGRALE CONAD V.NAT.BIO G500
Caratteristiche del Prodotto:
Sottovuoto
Riso 100% italiano
Ideale per zuppe e insalate
Il riso è un cereale di origine cinese largamente coltivato in tutto il mondo, ma soprattutto in Oriente e in Italia. Si divide in tre sottospecie: l'Indica, coltivata soprattutto in India, la Javanica, coltivata soprattutto in Indonesia, ed infine la Japonica, da cui derivano tutte le razze italiane. Naturalmente senza glutine, rappresenta un'importante alternativa al grano, versatile e apprezzato in diverse culture. Il Riso Integrale Verso Natura Bio è un prodotto 100% italiano.
Da chicchi piccoli e tondi, si ottiene attraverso una lavorazione delicata che priva il chicco solo della patina più esterna, permettendogli così di preservare i più importanti principi nutritivi. Adatto alla preparazione di molte ricette, è particolarmente indicato per zuppe, timballi e fantasiose insalate. Nella pratica confezione sottovuoto, mantiene intatto tutto il valore nutritivo di ogni singolo chicco e ne preserva la freschezza.
Verso Natura è la linea Conad dedicata a chi, come te, sceglie con cura i prodotti che consuma, perché sa che ogni scelta può aiutare a migliorare il proprio benessere e quello dell'ambiente. I Bioprodotti Verso Natura sono il risultato di una produzione agricola che garantisce un uso responsabile delle risorse naturali e assicura l'utilizzo di procedure e sostanze che rispettano i corretti cicli della natura e della biodiversità.
Ottieni sconti esclusivi su Vikishop.it.
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Con il Brodetto Festival le Marche conquistano Londra
Di Daniele Pace @ItalyinLDN @ICCIUK @ItalyinUk @inigoinLND Le Marche conquistano Londra con il Brodetto Fest, giunto alla 21° edizione e in trasferta nella terra di Albione, dopo essere stato in altre città europee come Barcellona. Con il Brodetto Festival le Marche conquistano Londra Dopo la Fiera mondiale della Pesca di Barcellona, le Marche conquistano anche Londra grazie al successo del Brodetto Festival, la manifestazione che sta girando l'Europa per promuovere l'evento che celebra le zuppe di pesce e che si terrà a Fano dal 1 al 4 giugno prossimi (qui il link al sito ufficiale). Anche il pubblico britannico, che parlasse italiano o meno, ha infatti partecipato con entusiasmo all'evento, anzi alla serie di eventi dell'edizione londinese del Brodetto Festival. Il Brodetto Fest, o meglio l'evento il cui nome completo è International Brodetto and Fish Soup Festival, è stato organizzato a Londra lo scorso weekened e sostenuto da un nutrito numero di enti istituzionali, dal Comune di Fano alla Regione Marche, dal Ministero degli Esteri all'Ente Nazionale Turismo, dalla Camera di Commercio delle Marche alla Confesercenti. All'edizione di Londra hanno partecipato anche l'Ambasciata d'Italia in Regno Unito, insieme a Ice-Italian Trade Agency e Istituto di Cultura, il Circolo MIE di Londra con l'Associazione Cuochi Italiani in UK, Aperievents Londra e Italy Today UK e tante altre realtà marchigiane, che hanno contribuito a realizzare i vari momenti del Festival. Il primo, un’esperienza unica nel ristorante Rossodisera di Hampstead, giovedì sera, alla presenza di 150 ospiti e a cui hanno partecipato tanti operatori del settore enogastronimico e del turismo marchigiano, che hanno intrattenuto gli ospiti dell'Ambasciata e del MIE con lo chef Carmelo Carnevale. Poi l’appuntamento di venerdì, organizato da Ice - Ita Londra all’Istituto Italiano di Cultura, dove la delegazione marchigiana ha tenuto una conferenza per presentare l’evento e la sua terra alla stampa britannica specializata e non. Ad introdurre l'evento, Riccardo Smimmo, vice capo missione all'Ambasciata d'Italia, insieme al direttore dell'Ita Londra, Giovanni Sacchi, e Stefania Gatta dell'ufficio Enit, mentre dalle Marche sono giunti l’Assessore allo Sviluppo Turistico Etienn Lucarelli, il presidente della Confesercenti di Pesaro e Urbino e del Brodetto Fest Stefano Fiorelli, il presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati Mirco Carloni, che hanno accompagnato il Festival nella trasferta londinese. ... Continua a leggere su www. Read the full article
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Insalata Del Fatore | Best Italian Restaurants in Port Chester - Alba's Restaurant
Zuppe di Pesce served in a Alba's restaurant in Port Chester NY. It is Mixed seafood with fresh herbs & tomato broth, it does not take long to prepare. Visit:- https://bit.ly/38C1Cuh
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The very best of comfort food, in my world, is soup or "zuppa" in Italian or "minestra" when pasta is added. There is a world of Italian zuppe e minestre to be enjoyed in winter, the very best season for comfort food. My very special class on this subject runs on August 22 one of the coldest months of the year, come along and enjoy a class where you will learn how to make heart warming meals and where you will enjoy an unforgettable four course dinner. To book follow the link in the bio, and btw this is a "Zuppa di cozze e fagioli" like we make in Abruzzo, bean and mussel soup, delicious. #comfortfood #soup #winter #abruzzo #recipetesting (at La Cucina di Sandra, Cooking Classes & Food Events)
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Per l’estate Insal’Arte vi propone il Buon Piatto
Per l’estate Insal’Arte vi propone il Buon Piatto
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