#zitella
Explore tagged Tumblr posts
sunelrose · 4 months ago
Text
Io come Emma
11 notes · View notes
io-rimango · 11 months ago
Text
“ Valentina smettila con tutti questi malesseri che i quarant’anni arrivano in un attimo e te lo dico che se continui così sarai una zitella con venti gatti”
Buongiorno anche a te, mamma, quanta delicatezza alle 8.00 del mattino
23 notes · View notes
givemeanorigami · 1 year ago
Text
Indovinate chi ha iniziato l'anno scoprendo che una delle gemelle ha la fissa di volermi in coppia con quello che chiamano zio A., nonché ex della madrina della loro sorella aka quella che io chiamo mia nipote, perché essendo io zia, lui zio, dobbiamo "accoppiarci"?
Siamo alle sette meno venti del primo gennaio e io già con gli occhi al cielo.
5 notes · View notes
sentimentalismi · 1 year ago
Text
è successo davvero: sono tornata a casa con una notizia decente e felice perché mi sono fatta un regalo (due libri) e la reazione di mia madre è stata la seguente:: 'non si può vivere di studio e lettura, devi uscire a vivere sennò come lo trovi qualcuno?'
11 notes · View notes
fiordilota · 1 year ago
Text
"ma non ti vuoi sposare? Vabbè cambierai idea crescendo" ma io mi chiedo come non l'abbia cambiata tu l'idea dopo 30 anni di prigionia sorm
11 notes · View notes
harshugs · 2 years ago
Text
è arrivato quel periodo della vita nella quale le ex compagne di scuola rimangono incinte o hanno partorito 🫠
9 notes · View notes
persephoneflouwers · 1 year ago
Text
-
4 notes · View notes
luckysan69-bis · 3 months ago
Text
0 notes
sayyestoheavensayyestome · 9 months ago
Text
Zitella 4 ever
0 notes
mediumgayitalian · 11 months ago
Text
“I had a dream about you last night.”
“Oh, did you.” Will grins at him over his shoulder, up to his elbows in blood and fluids.
Nico kicks him. “Focus, stupid.”
“Yeah,” snarks Chiara, whose blood is currently splattering Will’s shirt. She reaches over and flicks Will on the forehead. “Focus in stitching the gaping gash in my leg, Solace.”
Nico frowns around his juicebox. “Hey. Lascialo stare. Only I call him Solace.”
“‘S my last name, Neeks.”
“Uh-huh. Everyone else can figure out something else to call you.”
“Possessive, are you.”
Nico smiles. “Don��t know what you’re talking about.”
“What’d you dream about, anyway?”
If Nico didn’t know Will so well, he’d take the casual tone for what it was. But he does, in fact, know Will and his horrible poker face, and notices the purse of his lips, the flick of his eyes in Nico’s direction every three seconds.
“Wouldn’t you like to know.”
“Everyone would,” huffs Chiara. “I have about forty dollars resting on you, di Angelo, and I will not be losing it.”
Nico sticks his tongue out at her. “Masticare lo zoccolo, zitella.”
“Hey!”
Will’s shoulders shake so hard he has to pause, trembling with the effort to hold back his laughter.
“I am trying to do a medical procedure, you two.”
Nico and Chiara speak at the same time.
“Yeah, in flip-flops.”
“Oh, are you? You’ve been flirting so long my numbing cream has started to wear off.”
That knocks Will back into doctor mode, eyes narrowing in focus. He is especially freckle-y today, not that Nico notices. And the sun is shining out the window at just the right angle to make Will’s curls look luminous. And his tongue sticks out of the corner of his perfect mouth, when he concentrates. And, gods, he’s wearing a shirt but the muscles in his /back/ —
“I can’t work with you oglin’ at me, Ghost King.”
“I’m not ogling at you.” Nico is a beautiful liar. Ignoring Will’s smirk, Chiara’s snickering, and his own flush is easy. “Why would I ever ogle at such an ugly person?”
“Because you’re in love with him, stupido. It’s embarrassing.”
“I think you should check her eyes, too, Solace.”
“How about you check deez fuckin’ nuts —”
“Alright,” Will says exasperatedly, before they can escalate too much and end up knocking a shelf off the wall. Again. “You’re done, Chiara. Take this ambrosia and scram. Don’t do anything strenuous and rip your stitches, ‘cause I’m not doin’ them again.”
She wastes no time bounding out of there. As soon as she’s gone, Will turns to face Nico, grinning.
“So,” he says, stretching out the syllable, grin wide and crooked, “you had a dream about me?”
Nico glances both ways, making sure no one’s watching. Then he darts forward to press a kiss to Will’s lips, relishing in the smell of his herbal shampoo, the chapped skin of his lips. Will grabs the side of his face and holds him longer, far past the quick peck he’d aimed for, kissing him until he smacks his boyfriend’s shoulder and pulls away, laughing. Will grins triumphantly, like he has the upper hand.
And, well.
Nico can’t have that.
“Yeah, lemme tell you about my dream.” He smooths his hands over Will’s shoulders. “This shirt was gone, for starters.”
“Mm. What else?”
“We certainly weren’t in the infirmary.”
“No?”
“No,” Nico breathes, breath hot on Will’s ear. He shivers. Nico smirks. “My cabin, dark, some low music playing…”
Will gasps. “Yeah?”
“…No one to bother us, you looking pretty as a picture on my bed…gagged.”
“Kinky.” Will shudders, hands sliding into Nico’s hair.
“Mhm. My dream come true.”
“That’s your dream?”
“Yes.” Nico pauses. “Dark, comfortable, warm…” He grins, wide and sharklike. “And finally, finally…quiet.”
It takes a second for it to sink in.
“Oh, you jackass!”
Nico cackles, stumbling back at Will’s shove. “Your — your face!”
“You jerk! I despise you!”
“Oh my gods,” he wheezes. He tries to calm himself, but one look at his boyfriend’s bright red cheeks sets him off again. “Oh my gods!”
Will huffs. Despite his embarrassment, he’s visibly struggling to hold on to his scowl, mouth twitching. “I’m breaking up with you. I’m gonna go date someone who appreciates me.”
“Nobody appreciates you more than I do, Sunshine,” Nico says, grinning. He presses a kiss to Will’s glowing cheek. “You’re just so easy to tease.”
Will rolls his eyes. “Whatever. I gotta work. Leave me alone.”
Nico presses another kiss, lingering until he feels him smile. “Okay, okay. I’ll see you at dinner, okay? Te amo.”
“…I love you too. Asshole.”
279 notes · View notes
io-pentesilea · 4 months ago
Text
Mi chiedo quale contorto ragionamento porti gli uomini a pensare che donna sui social equivalga a povera zitella disperata in cerca d'amore barra sesso barra avventure.
Ripigliatevi!
Buona domenica.
Barbara
P.S. a scanso di equivoci... ALCUNI uomini.
Tumblr media
73 notes · View notes
scritti-di-aliantis · 1 month ago
Text
Tumblr media
Io non ero nata per fare la puttana. A scuola ero bravissima. Intelligente. Morto papà, ci siamo trovate in seria difficoltà. Io, mia madre e il mio fratellino Elia più piccolo di me di dieci anni. Mamma aveva un lavoro precario e malpagato. A stento sapeva fare la sua firma. L'hanno messa in mezzo: una grossa storia di prestanomi e fatture false. Ed è finita dentro.
Tumblr media
Dovevamo cavarcela, io ed Elia. Gli assistenti sociali, dei bassifondi fondamentalmente se ne fregavano: troppo lavoro. Cincischiavano. Un ricco commerciante della zona, vedovo, si è offerto dapprima di farci mangiare, poi di pagare delle bollette. Inevitabilmente, ha chiesto qualcosa in cambio. Da subito. Ero vergine, giovanissima, ingenua. Ma già una donna sviluppata. L'avrei potuto mandare in galera, se avessi voluto.
Tumblr media
Ma poi come avremmo mangiato. Quando ha saputo che avevo solo tredici anni è impazzito: mi voleva tutte le sere. All'inizio ho pianto di rabbia. Poi ho iniziato pure a godere, visto che comunque dovevo farlo. I vicini hanno fatto un po' di chiacchiere; le voci corrono. L'hanno denunciato ed è finito dentro per direttissima. Pure lui. Ma ormai avevo imparato tutto: come far drizzare il cazzo agli uomini maturi, cosa piace loro e soprattutto avevo capito che essere giovanissima mi dava un enorme potere contrattuale.
Tumblr media
Sono finita subito con un anziano protettore: che mi faceva lavorare tantissimo, ma mi trattava male. Sberle e sottomissione psicologica. E ogni sera, prima di farmi andare coi clienti, voleva il mio culo. Ne andava pazzo. Una mattina, invece di tornare a casa, ho preso Elia e siamo scappati con l'incasso della nottata. Sono stata l'amante esclusiva di un'agiata farmacista zitella a cui mi ero rivolta per un aiuto appena fuggita.
Tumblr media
Quando dopo tre mesi ho capito che mi voleva in esclusiva e che avrei dovuto rinunciare alla mia libertà, che avrei dovuto mandare Elia in un istituto da lei scelto, le ho rubato un po' di soldi, d'oro e siamo fuggiti di nuovo. E quindi oggi eccomi qui: sempre puttana, ma cerco di gestirmi da sola. Ho imparato a tirar fuori gli artigli. Dentro la borsetta ho sempre spray e coltello. Per questo il mio soprannome è 'l'arrotina'. Grazie a Internet seleziono anche i clienti. 100 euro in macchina in campagna per una sveltina.
Tumblr media
Se vuoi anche culo e bocca: 200 euro, pagamento sempre in anticipo. 800 euro per una notte intera. Però per una notte voglio il pagamento con bonifico anticipato e solo così vengo a domicilio. Chiedo e offro massima igiene. Preservativo d'obbligo e pasto a carico tuo. Elia lavora giù al porto, ha diciotto anni e si gestisce da solo. Comunque è bellissimo e le colleghe spesso gliela danno gratis, lo ospitano, lo sfamano. Lo divorano. Quindi sono libera di muovermi, anche in trasferta. Interessa?
Aliantis
Tumblr media
30 notes · View notes
canesenzafissadimora · 2 months ago
Text
Aver vissuto settant’anni ti rende terribilmente perspicace. Indovini le mosse degli altri con una precisione che, lì per lì, ti spaventa: dovesse incominciare, la vita di relazione, a diventare noiosa… Ma poi no, capisci che non corri quel rischio, non se hai dai sessantacinque agli ottantacinque anni oggi, non corri il rischio di ripiegarti su te stessa, di cadere in depressione, di cedere al solipsismo lamentoso perché si stende davanti a te un paesaggio sconosciuto, una terra tutta da scoprire: la vita oltre l’età della pensione. Un ventennio libero da responsabilità vincolanti, da modelli cui adeguarsi a malincuore pena l’emarginazione. Soprattutto libera da tutte quelle caricature che ci hanno disegnato addosso. Parlo alle donne: niente inerme nonnina e niente vedova pietrificata dalla solitudine, niente zitella in caccia e niente similgiovane fatta rifatta e plastificata. Lo decidiamo noi che vecchie siamo. E per favore mettiamo in soffitta gli stereotipi.
Tumblr media
Lidia Ravera
10 notes · View notes
raccontidialiantis · 3 hours ago
Text
Punti di vista, affari di gusto e olfatto
Tumblr media
-Sono brutta. Non mi calcola nessuno. Mi prendono in giro sin da quando ero ragazza.
-Smettila!
-No: sono veramente brutta, nessuno mi si fila…
-Allora oltre che brutta sei scema…
-Aooooh… Che vuoi dire?
Tumblr media
-Ma secondo te perché perdo tutto questo tempo con te? Non ti sei accorta che mi struggo di passione se solo mi ti appendi al braccio? Che così mi sento un vero cavaliere medievale e cammino a un palmo dal terreno? Che ti difenderei da qualsiasi drago?
-Ma… che cazzo dici? Sei sposato con una vera Dea; una gnocca che levati… ma che vuoi, da me? Lasciami perdere, per favore. Non mi illudere, che poi ci credo. Vai a quel paese, vai… ma come ti permetti...
Tumblr media
L’ho presa per un braccio immediatamente, portata nel magazzino stoccaggio pneumatici della ditta in cui lavoriamo. Poi l’ho inchiodata a una pila di ruote di trattore e l’ho baciata. L’ho girata e le ho messo direttamente una mano tra le cosce, perché non ne potevo proprio più e lei, sgranando gli occhi dalla sorpresa, ma comunque felicissima di essere finalmente desiderata da un uomo, mi ha detto che non potevamo rischiare il licenziamento. Ci siamo ricomposti e siamo tornati ognuno al proprio posto di lavoro.
Tumblr media
La sera stessa, con la scusa di un improvviso ritrovato interesse per il calcetto, sono andato dritto a casa sua. Lei non ha neppure fatto a tempo ad aprire e dire: “ciao, non ti aspettav…” che in trenta secondi l’ho spogliata e quindi le ho fatto provare tutto ciò che una donna di quarant’anni deve assolutamente provare, semplicemente perché ne ha diritto. Ogni donna deve poter godere delle gioie che può darle un uomo con gli attributi. L’ho assaggiata, leccata e fatta godere in tutti i modi possibili. Dio, se era felice! E io più di lei.
Tumblr media
Mi spiace tantissimo per mia moglie, che da giovane era una fotomodella e ancora oggi è una femmina stupenda. Ma per questa donna piccola, zitella, dal poco seno, naso aquilino, gambe a X e tutti i complessi del mondo nella testa, io ho proprio perso la trebisonda. Il suo sapore mi ha catturato definitivamente. Il suo odore m’è entrato nell’anima. La voglio. Di continuo. Non so neppure io come sia potuto accadere. Boh?!? Perché l’amore è semplicemente un mistero. Una trappola in cui però ognuno vuole assolutamente cadere. Il prima possibile.
Tumblr media
RDA
7 notes · View notes
angelap3 · 9 months ago
Text
Tumblr media
La parola di oggi è MUGHETTO.
Che non è solo il nome proprio di una piantina, è uno sblocca-ricordi.
Un paio di giorni fa si giocava in spiaggia, con i bambini Gi Ghi Ge Ghe ed è spuntato Mughetto.
" Cos'è il mughetto, Angela?"
Eh già.
È la gentilezza unita alla perfezione.
Non è più un fiore " alla moda", probabilmente perché è perenne e non rende al mercato.
Da bambina  ammiravo le sue campanelle, immaginando fossero il richiamo per le fate.
Avevo una vicina, Olga ,una donna molto anziana, "zitella", così una volta si diceva,che amava farsi chiamare Signorina.
Era nota in paese perché ogni primavera riusciva a creare un giardino di bellezza ineguagliabile: zinnie, dalie, tulipani e, accanto ad un piccola fontana, mughetti.
Ne spuntavano tanti, amanti dell'umidità, forti, turgidi, brillanti.
Un giorno le chiesi di regalarmi una piantina.
Non lesinava mai i suoi doni di ricchi mazzi floreali.
Ma quella volta mi disse no.
" Chi pianta il mughetto, muore entro l'anno " mi disse.
Non obiettai. 
Preferivo vivere e comunque,mi rassegnai.
Probabilmente non era il momento giusto per il trapianto...oppure era meglio lasciare i mughetti alla loro spontaneità.
Passarono gli anni e un giorno, improvvisamente, Olga morì, serenamente.
Mi trasferii e non seppi più nulla del suo giardino coltivato come una missione d'amore.
A volte penso che vorrei ripassarci.
A volte preferisco il ricordo di quei colori, quella luce, quella esplosiva bellezza e Olga, magra e sottile, ingobbita a zappare la terra.
(Angela P.)
17 notes · View notes
idettaglihere · 1 year ago
Text
gif e foto eliminate perché le mie insicurezze hanno preso il sopravvento e mi hanno ricordato che non sono come le tipe fighe su qui bensì la zia zitella e bruttarella
19 notes · View notes