#cose di puttane
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scritti-di-aliantis · 4 months ago
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Io non ero nata per fare la puttana. A scuola ero bravissima. Intelligente. Morto papà, ci siamo trovate in seria difficoltà. Io, mia madre e il mio fratellino Elia più piccolo di me di dieci anni. Mamma aveva un lavoro precario e malpagato. A stento sapeva fare la sua firma. L'hanno messa in mezzo: una grossa storia di prestanomi e fatture false. Ed è finita dentro.
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Dovevamo cavarcela, io ed Elia. Gli assistenti sociali, dei bassifondi fondamentalmente se ne fregavano: troppo lavoro. Cincischiavano. Un ricco commerciante della zona, vedovo, si è offerto dapprima di farci mangiare, poi di pagare delle bollette. Inevitabilmente, ha chiesto qualcosa in cambio. Da subito. Ero vergine, giovanissima, ingenua. Ma già una donna sviluppata. L'avrei potuto mandare in galera, se avessi voluto.
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Ma poi come avremmo mangiato. Quando ha saputo che avevo solo tredici anni è impazzito: mi voleva tutte le sere. All'inizio ho pianto di rabbia. Poi ho iniziato pure a godere, visto che comunque dovevo farlo. I vicini hanno fatto un po' di chiacchiere; le voci corrono. L'hanno denunciato ed è finito dentro per direttissima. Pure lui. Ma ormai avevo imparato tutto: come far drizzare il cazzo agli uomini maturi, cosa piace loro e soprattutto avevo capito che essere giovanissima mi dava un enorme potere contrattuale.
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Sono finita subito con un anziano protettore: che mi faceva lavorare tantissimo, ma mi trattava male. Sberle e sottomissione psicologica. E ogni sera, prima di farmi andare coi clienti, voleva il mio culo. Ne andava pazzo. Una mattina, invece di tornare a casa, ho preso Elia e siamo scappati con l'incasso della nottata. Sono stata l'amante esclusiva di un'agiata farmacista zitella a cui mi ero rivolta per un aiuto appena fuggita.
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Quando dopo tre mesi ho capito che mi voleva in esclusiva e che avrei dovuto rinunciare alla mia libertà, che avrei dovuto mandare Elia in un istituto da lei scelto, le ho rubato un po' di soldi, d'oro e siamo fuggiti di nuovo. E quindi oggi eccomi qui: sempre puttana, ma cerco di gestirmi da sola. Ho imparato a tirar fuori gli artigli. Dentro la borsetta ho sempre spray e coltello. Per questo il mio soprannome è 'l'arrotina'. Grazie a Internet seleziono anche i clienti. 100 euro in macchina in campagna per una sveltina.
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Se vuoi anche culo e bocca: 200 euro, pagamento sempre in anticipo. 800 euro per una notte intera. Però per una notte voglio il pagamento con bonifico anticipato e solo così vengo a domicilio. Chiedo e offro massima igiene. Preservativo d'obbligo e pasto a carico tuo. Elia lavora giù al porto, ha diciotto anni e si gestisce da solo. Comunque è bellissimo e le colleghe spesso gliela danno gratis, lo ospitano, lo sfamano. Lo divorano. Quindi sono libera di muovermi, anche in trasferta. Interessa?
Aliantis
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raccontidialiantis · 5 months ago
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Stimoli visivi, ultima spiaggia
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Ormai mi guardi come se fossi un oggetto d'arredamento. Mi faccio bella e quindi gli altri mi corteggiano. Loro lo fanno in modo neppure troppo discreto. Qualcuno mi fa chiare proposte, perché sono oggettivamente un gran bel pezzo di figliola.
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Lascio in giro per casa dei miei promemoria per te: un golfino oppure un paio di slip. Magari un reggiseno o un paio di calze. Tutto rigorosamente da lavare. Indumenti impregnati di me, del mio odore. Del richiamo femminile a cui non sei insensibile. Mi aggrappo al subliminale. Ma tu niente.
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Io qui a struggermi di desiderio per te e tu chissà dove sei, dopo il lavoro e a che ora rientrerai stasera. Non penso che a te. Non desidero altro dalla vita che le tue carezze all'anima; quelle più oscene poi regalale tutte al mio corpo. Hai un'altra? Mi ami ancora? Mi tradisci? Mi vuoi sempre?
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Provi per me qualcosa di più del solito, distratto: “ciao, cara; tutto ok?” Sento dai rumori in garage che forse stai rientrando. Mi farò trovare così: a gambe ben aperte. E tu allora onorami, rispettami, soddisfami, adorami come si conviene per la donna che uno sceglie per sé.
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È un invito dedicato solo a te e molto intimo, tra noi. Sono completamente depilata. Indosso il profumo che adori e che ti fa arrapare: me l'hai confessato una delle ultime, rare volte che abbiamo fatto l'amore. Quando godendo mi hai detto all'orecchio che vuoi solo me, che sono l'unica.
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Conservo come una cosa sacra l'eco delle tue frasi nella memoria. E le ripasso, di continuo. Chissà se mi vorrai, stasera? Sono tua, tua. Prendi possesso e gioisci appieno di ciò che ti appartiene per diritto d'amore. Il mio corpo prova dolore per la tua prolungata assenza, si sente mortificato.
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Mi hai fatta sentire desiderata, bella. Mi hai dato prova evidente del mio magnetismo animale su di te: mi saltavi addosso di continuo solo fino a poche settimane fa. Che cosa è successo, ultimamente?
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Mi piace quando mi comandi senza alcuna possibilità di replica e mi costringi a farti delle cose. O quando vuoi che mi esibisca solo per te: divento così un'attrice hard e devo dare il meglio di me stessa. Vuoi che ti stimoli, che tiri fuori la femmina più istintiva, la selvaggia affamata di sesso che si nasconde nel mio corpo.
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Non devo avere pudori, con te: me lo chiedi e io diligentemente eseguo. Metto allora in scena una raffinatissima piece teatrale, recitata con impegno e lasciva concentrazione per un pubblico molto ristretto ed esigente, con ricevimento finale in camerino.
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Quindi tu esigi, giudicami, umiliami pure e poi sfruttami. Niente fiori, per me. Fammi anche sentire l'ultima delle puttane, se ti farà piacere, ma per favore chiedi, imponiti, fammi anche del male, però considerami.
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Ecco: stai salendo le scale. Io ti sorriderò ancora, piena di femminilità ed evidente desiderio. Sarò ancora una volta irresistibile. Tu allora sii il mio eroe. Salva la mia anima dalla disperazione. Dammi un'ennesima notte di passione con te. Quella che fa male, quella che più peccato di cos�� non si può. Fatti amare dalla tua schiava.
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RDA
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orotrasparente · 10 months ago
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sto scrivendo questa cosa alle 6 di mattina e letteralmente per me stesso, quindi non sarà grammaticalmente impeccabile
non sono stati mesi facili, ti stai sentendo spesso solo nonostante tu abbia tanti amici con cui uscire, non dormi più, ti stai chiudendo in una bolla emotiva e non sai nemmeno spiegarti perché la tua autostima sta andando così tanto a puttane, stai facendo le cose per inerzia, ti limiti al compitino, non approfondisci più niente, odi tutto quello che fai, provi rabbia e allo stesso tempo stai cercando di compiacere tutti perché non ti senti apprezzato e meno ti senti voluto più cerchi di strafare per fare contenti gli altri ma adesso basta, devi fermarti un attimo e riorganizzare le idee, sei sempre stato quello che per ogni problema c’era una soluzione, devi ricostruire la tua vita ma non come stai facendo buttando 400 mattoni tutti ammassati senza un filo logico, riparti da un mattoncino, poi un altro e poi un altro ancora, prenditi il tempo che ti serve se hai bisogno di guarire, sei caduto più e più volte ultimamente ma non fa niente perché ti riprenderai ma adesso hai bisogno di prenderti cura di queste ferite, non puoi continuare a buttarci acqua ossigenata e tamponare, devi medicarti
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abr · 2 days ago
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"Trump fa retromarcia sui dazi"; ooops, "Trump alza i dazi alla Cina al 145%".
Giornaloni, Social e Sinistri Padroni dei medioman dalle fronti basse e menti sfuggenti sklerano veementi e impotenti, credono di cavarsela accusando The Donald di esser pazzo - mentre il demente certificato era il loro Biden. Sono come gattini che inseguono la luce del puntatore laser, non capiscono cosa stia succedendo.
Eppure sarebbe facile, basterebbe togliersi il paraocchi: cucù, spiaze ma basta guerre contro la Russia stando dietro al bullo che paga e protegge, né reti protettive fatte di petrodollari ai palestofanti; toglietevi dalle palle mentre gli uomini veri mettono all'angolo la Cina prima che questa sia pronta ad attaccare.
[per i più cani: non è leccar chiuli a Tchrumb o chichessia (del resto, per una puttana le altre sono tutte puttane), è VEDER LE COSE per come stanno succedendo: di qua le anatre sedute, di là il cacciatore appostato. Poi, se volete continuare ad abbaiare ai passanti e spisciottare in giro che vi diverte e credete sia vostro dovere farlo, prego fate pure chissene].
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ballata · 8 days ago
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Povertà o Sobrietà? Frugalità o Moderazione ? Misurazione ? Su tutte vince Controllo.
Povertà è una ideologia politica ed economica. Controllo è godere di beni necessari, cibo non superfluo, vestiario necessario, casa calda. Povertà è una necessità statale per mezzi pubblici, necessario è il Controllo della salute per andare a piedi quando si può, superflua è l’automobile da 300 km e limiti a 70. Controllo vuol dire rendersi conto di ciò che si compra, del rapporto qualità prezzo:, saper scegliere perché necessario, conoscere la materia di cui sono fatti gli oggetti. Controlo vuol dire rifiutarsi di comprare robaccia che non dura per aumentarne la produzione. Moderazione è assaporare cibo: pane, l’olio, pomodoro, pasta, vino, imparando a conoscerli si impara anche a distinguere gli imbrogli,lo chef stellato da 350€ che pubblicizza patatine alla porchetta dell autogrill e rifiutarlo. Controllo è educazione elementare delle cose utili alla vita. Molti non distinguono la lana dal nylon, il lino dal cotone, il vitello dal manzo, un cretino da un intelligente, un simpatico da un antipatico perché la sola cultura è l’uniformità del linguaggio del reel. L'italia che fu agricola e artigiana non ha più educazione delle cose perché non ha più povertà, ma solo falsi studenti, falsi laureati in kefiah ( come gli asini creati nel 68) che protestano su arcobaleni, pronomi, musulmani, fluidi, ecc.
Ci crediamo stocazzo per un passato glorioso ma ci affidiamo a influenzer nietzschiani da Gintoneria che vivono nel loro universo di coca, dompero e puttane spacciandosi per guru. Le Ferrari a noleggio, i cerchioni lavati con champagne e i "povery", che poi siamo io e quakcuno di voi che non caccia mille euro per un bottiglione con fumogeno cafonal portato a spalla. Eì con un passato di Cesari siamo in mano a coglioni cocainomani. Non ci fidiamo dei nostri occhi, cervello palato, mani, ma abbiamo bisogno che ce lo indichino! E' solo un gran bazar dove, "poveri veri" si fingono ricchi sui social, comprano cose a rate e postano anche la loro merda nel cesso.
#ragionamento
#robertonicolettiballatibonaffini
#social
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solocanzoninelleorecchie · 2 months ago
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mi fa molto ridere che le stesse persone che mi dicono con toni accusatori "eh, tu su Tumblr sicuro ci hai provato con tutte" alimentando cose inutili e che non serve assolutamente far venir fuori (ho letto pure 4-5 puttanate sparate su un blog e il ché può essere anche parzialmente vero, non ho mai nascosto il mio animo da FARFALLONE visto il mio essere single da più o meno dieci anni, su Tumblr ci sto da 12 anni), le ritrovi casualmente dietro i blog dell'intera community di Tumblr-ragazzi, magari a sbavare per i cazzi pubblicati attraverso link e foto, come se poi appunto le stesse non facessero uguale. Ma tu guarda che combinazione. Fate quello che vi pare, insomma. La verità è che su Tumblr Italia TUTTI si conoscono con tutti. MOLTI hanno chiavato con MOLTI e bene hanno fatto se si sono sentiti di farlo. E bene fanno ancora di più se restano poi a farsi i cazzi propri poi però, sempre. Perché sennò scoperchiamo alcuni vasi di Pandora e non va bene più a nessuno.
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thecatcherinthemind · 5 months ago
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Non mi sembra normale che dopo mesi ancora non abbia capito che se non mi chiede di vederci nel weekend per me non è interessato. Non me ne faccio un cazzo dei fiori, dei messaggi e delle puttanate con cui può serenamente conquistare qualcuna che guarda ste cose. Io guardo il tempo insieme e se sto tornando ad elemosinarlo qualcosa di nuovo non torna.
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nonhosbattii · 8 months ago
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Perdona la domanda, ho letto il discorso sulla difficoltà nel fare amicizia.
Comprendo la difficoltà ma tu senti di frequentare ambienti dove possa essere fattibile fare amicizia con persone con tuoi interessi comuni?
Spesso per i ragazzi della nostra fascia d’età (dai 24 ai 30) ci si lascia un po’ andare per quanto riguarda vita privata e non coltiviamo le vecchie amicizie né cerchiamo di crearne di nuove.
Ti faccio un’esempio ancora più pratico, molti vorrebbero un corpo più atletico ma pochi si applicano per ottenerlo.
Non è una critica ma semplice curiosità, sembri una ragazza che tende a stare sulle sue e probabilmente anche intelligente e questo purtroppo non ti aiuta
Partiamo dal fatto che mi sono dovuta trasferire 3 volte. Le elementari in un paese, le medie in un altro e le superiori da un'altra parte ancora. I miei sono stati abbastanza permissivi ma non tanto dal lasciarmi fare attività al di fuori della scuola. Essendo piccola e lontana dai miei vecchi amici, né mio padre né mia madre mi hanno incoraggiata a mantenere i rapporti perché - appunto - non potevo spostarmi tra i vari paesi da sola. Le poche amicizie che avevo alle superiori le ho un po' perse per vari motivi. Chi si è fidanzato ed è semplicemente sparito e chi, preso dagli impegni del lavoro, pur cercando di organizzare qualche uscita, ha sempre detto "si può fare" senza mai effettivamente realizzarlo. Due mie care amiche negli anni delle superiori sono completamente cambiate, una prendendo giri strani di droga e alcol e cose varie di cui non volevo fare parte e l'altra semplicemente stando molto sulle sue e dedicandosi al lavoro nel ristorante della sua famiglia. Sono riuscita a mantenere i rapporti con un'altra ragazza delle superiori con cui condivido alcuni interessi ma detesta uscire la sera (es. no a bere nei locali e no a ballare). Quindi perlopiù quando riusciamo ad incastrare impegni si tratta di colazioni o cose molto tranquille. Ho avuto colleghe sul lavoro che avevano già famiglia e altre che erano completamente svitate. Del tipo che mi chiedevano di uscire e poi all'ultimo mi bidonavano oppure cambiavano piano senza dirmelo e se ne andavano in giro con altra gente. Una si è perfino trasferita dal nulla, ha smesso di scrivermi e dopo mesi e mesi mi ha riscritto solo per dirmi che era incinta.
Cioè sinceramente io ci metto tutto l'impegno del mondo ma chissà perché va sempre a puttane😂
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der-papero · 5 months ago
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Tre sere fa, quando ho fatto questa foto, mi sono fermato un attimo a riflettere su come, lentamente, io stia ritrovando la mia vita, quella che avevo 10 anni fa, quella fatta delle mie passioni, dei miei spazi, dei miei tempi.
Nel 2014 non so cosa sia andato storto, ma iniziai a fare puttanate. Ogni volta, per correggere quella appena fatta, ne facevo una più grossa, per poi scappare in Germania, con la sicurezza che avrebbe messo a posto le cose, macché, ho continuato a farne qui, perché mi ero fondamentalmente perso e non riuscivo ad essere più quello di prima.
Ho provato a legarmi a tutti sperando di risolvere le cose, col risultato di fare peggio, le persone entravano nella mia vita, ci facevano quello che volevano e poi se ne andavano, lasciando un disastro. Il 2024 me ne ha portate via altre due, così, dopo anni insieme, senza motivo, dopo essersi prese un pezzo di cuore, sparite, senza una ragione, senza che io abbia torto un capello, nulla, ed è solo l'ultimo di tantissimi casi.
In tutto questo casino è nato il personaggio che ho costruito qui, che è un po' il risultato paradossale di tante cose, non sarebbe mai dovuto esistere, io qua non ce dovevo veni', diceva il saggio, e fortuna che poi mi ha donato due legami straordinari e al tempo stesso è diventato qualcosa di diverso e di allegro, ma il fatto rimane, non doveva esserci. Non rinnego quello che è oggi, ma se potessi premere un tasto e cancellare tutto, ma intendo tutto, forse sacrificherei anche questo, perché, almeno agli inizi, è stata l'ennesima puttanata fatta per non risolvere un problema.
Poi è arrivata Lilly nella mia vita, e qualcosa è cambiato profondamente. Lilly si è presa tutto, da ogni direzione, lasciandomi una porzione di tempo talmente limitata da iniziare a darle un valore immenso. Non procastino più, non cerco scuse o distrazioni, non esiste più "tanto c'è tempo", no, ogni secondo adesso ha un valore, e ho cominciato ad usarlo come 10 anni fa, con ciò che mi rendeva felice, con quei fogli e quella penna. La conseguenza di questo mio impegno costante, ogni sera, dedicato allo studio, oltre a ridarmi quello che ero prima, mi ha fatto permesso di vedere che da tempo ormai il vaso che doveva traboccare non c'era più, ma io mi illudevo che potesse ancora funzionare, e allora sì, ho iniziato a tagliare tutto quello che ho con gli altri, perché non sono più perso, e il mio tempo conta. Le persone che amo sono rimaste e non permetterò mai a nulla e a nessuno di portarmele via, ma il resto del mondo non mi interessa più, non mi sento più solo.
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anchesetuttinoino · 1 month ago
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11 marzo 2025
Solovyev: annullata l'intervista da Giletti dopo il veto dei democratici. E lui insulta la Picierno in diretta: "Miserabile bestia pietosa".
Il "caso Massimo Giletti" da Rai 3 sbarca a Rossiya 1, con Vladimir Solovyev, celebre giornalista russo famoso anche in Italia per essere il braccio armato televisivo di Vladimir Putin, che finisce per insultare selvaggiamente in diretta Pina Picierno, europarlamentare del Pd.
Ricapitoliamo: la sinistra italiana si scandalizza per la prevista ospitata di Solovyev a Lo stato delle cose, il talk del lunedì sera condotto da Giletti sul terzo canale.
La più dura è proprio la Picierno, che sui social scrive: "Giletti annuncia che ospiterà nella sua trasmissione in onda su Rai 3 Solovyev, che è un propagandista russo colpito da sanzioni Ue. Chiedo al Direttore di rete e alla Commissione di Vigilanza di intervenire per impedirlo: il servizio pubblico italiano non può essere in alcun modo megafono della disinformazione russa". Una slavina politica che induce Giletti ad annullare l'ospitata del giornalista di Mosca parlando però di "una occasione persa".
In tutta risposta, Solovyev attacca la Picierno nel corso del programma che conduce sul primo canale russo con parole durissime. Con fare teatrale, il giornalista russo legge i tweet di politicie commentatori italiani: "Si è scatenata l'artiglieria pesante", sottolinea con tono beffardo per poi dedicarsi alla Picierno, con tanto di nome storpiato. "La sua bocca puzza di tirannia", scandisce in italiano prima di tornare alla sua lingua madre: "Ecco cosa devi capire, miserabile bestia pietosa, che vai contro a tutti i principi della democrazia europea".
E ancora, in italiano, tra gli sghignazzi degli ospiti presenti: "Ma va, idiota patentata. Se tu osi, schifosa bestia*, accusare me di disinformazione allora cosa dovresti dire a Donald Trump che sostiene che voi europei siete dei bugiardi. Cosa dici al Cyber-king americano Sachs, che sostiene che la vostra russofobia è pazzesca. Siete impazziti". Infine, agitando la mano, l'ultimo affronto all'europarlamentare dem: "Vergogna della razza umana, ecco chi sei. E notate: si intromettono negli affari del giornalismo italiano ma hanno paura di intromettersi nelle elezioni romene".
💥 Nel post lo stamp dell'imbarazzante tweet della MBP e il video della trasmissione di Solovyev. 👆
Aggiungiamo qualche nota biografica sull'esemplare di schifosa bestia* (cit) Pina Picierno. E' la deputata PD ora europarlamentare, che nel 2014 riuscì a farsi seppellire da insulti social all'indomani della sua dichiarazione: "Con 80 euro si fa la spesa per due settimane". Dimenticava, la poverina, che lei pranzava alla bouvette a prezzi modici, e comunque pagava con i soldi di un nutritissimo stipendio. La sua spesa da 80 euro per 15 giorni probabilmente si limitava a smalti per le unghie, creme solari e altre puttanate da mettersi su quella faccia di cazzo. Perchè non puoi davvero andare in giro con la tua faccia original a dire ste puttanate.
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Ogniuno ha i deficienti politici che si merita...noi la Picierno
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curiositasmundi · 2 years ago
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Cose nuove che ho imparato questo mese:
1. I dinosauri -quasi tutti- erano piumati e non si sono affatto estinti dopo la malaparata dell’Asteroide. Hanno messo le ali, si sono ridotti di taglia e sono qui tra noi che cinguettano allegramente.
(Cioè già lo sapevo, ma da sto mese lo so meglio perché ne ho parlato con un tizio che ne sa e che ha anche le piume)
2. L’Hoverboard di Ritorno al futuro esiste già anche senza il futuro che ci aspettavamo, però si usa solo sull’acqua e necessita di un aquilone gonfiabile come propulsore, se ne consiglia l’uso col vento di una certa intensità.
3. Nella nuova (sic) disposizione della Dashboard da desk per sopperire alla mancanza di appositi tasti da cliccare (leggasi: collegamenti) per raggiungere i propri post o le bozze si deve andare a digitare sulla stringa dell’indirizzo del browser: https://www.tumblr.com/blog/nomedelblog/drafts e per i post: https://www.tumblr.com/blog/nomedelblog Vi premetto altresì che dopo tutte le puttanate aggiunte -e dai collegamenti visibili e funzionantissimi-, nel prossimo aggiornamento la tonalità della dashboard sarà marrone. Potrete comunque scegliere le sfumature da un’apposita palette a tendina, che andranno dal Beige-Sguarause al Ruggine-Deiezione ovina.
4. Per una svista ho preso l'Autostrada pedemontana veneta, andata fino alla prima uscita e ritorno da dove ero entrato (8 km) 3.70€. Al casello ho premuto il tasto rosso Help per dire a voce che è solo perché la benzina costa che non gli incendiavo tutto, razza di ladri cementificatori. Non prendetela mai, se non per incendiargli il casello.
5. I termine Antropocene è evocativo, ma non è corretto. A meno che non lo pronunciate Antropo ce n’è.
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muffa21 · 20 days ago
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UNA RISATA CI SEPPELIRÀ
La strada è una cosa più viva e più noiosa della vita che viviamo di questi tempi. Vecchie, scolorite, scorie del Novecento non riusciamo ad apprezzare il canto d’un ubriaco senza scoprire quale cava di dolori stia all’origine di quelle note. Scorriamo sul telefono i commenti sotto al video - Internet. Il nuovo Colosseo. Per gente che non ha più voglia di scarpinare dentro la polvere della via Emilia, ma che ha comunque ancora appetito di gente trafitta, crocifissa, dilaniata - e i commenti sotto al video ci informano: Mango - La rondine. E un fiotto di dopamina ci annichilisce i nervi tesi, tra la risata e il rimorso. E non apriamo più bocca per chiedere l’ora o per sapere dov’è che è sepolto Sant’Agostino o “Dov’è che posso trovare un posto in cui mangiare bene e con poco?” (Questo, detto fra noi, è l’unico motivo che mi spinge sempre a dare delle monete a chi me le chiede. Non la pietà, non il bene, non l’empatia. Ho dato soldi alle peggiori merde umane del pianeta. L’unico motivo sta nel fatto di aver chiesto. Non “per favore”, solo chiesto. E per chiedere, elemosinare, ci vogliono le palle. E pare che oggi le abbiano rubate tutte come pere ormai buone per essere gettate nel macero).
Le strade, vive e noiose, hanno perduto le loro propaggini di carne e di voci e di orecchie, e hanno messo solitarie radici morte all’interno dei nostri apparati digito-neurali. Il tempo e lo spazio - roba che, badate bene, non esiste e che abbiamo sempre saputo non esistere come “gli schiavi hanno sempre saputo e i re hanno sempre saputo nel fondo della loro incoscienza di non essere schiavi o re per volere o diritto divino” - il tempo e lo spazio si informano e ci informano che vivono al di là della pura realtà della materia, e che quei numeri sulla schermata iniziale del telefono e quei punti di luce sulla mappa di luce e di nebbia sul telefono è la vera bibbia in cui credere. È divertente sapere che la via dei negozi sta là, e che la via delle puttane sta là, e che la via della malora sta qua, ancora prima di avere messo piede sulla Vigentina, a Pavia, o su Via Italia, a Monza, a sulla Favorita, a Palermo. E se magari arrivi e le puttane non ci stanno, pensi subito L’ufficio tecnico o la città stessa, chissà, avrà sbagliato a credersi così mentre qua sta scritto con firma di Re che le cose stanno cosà.
La strada, però, rimane viva, benché noiosa. Noi morti dentro gli schermi, intorno al parlottare delle cuffie, sopra pagine di libri o di taccuini, ogni tanto, per qualcuno che si risveglia dal torpore, sembriamo - siamo - vivi.
Dentro i giardini delle case i mandorli sbocciano in fiore e attorno ai fiori i passeri cantano e sopra i passeri la pioggia di marzo e il canto degli ubriachi e noi che pariamo morti e le radio che annunciano morte e la Morte che attende di raccoglierci tutti e regalarci sonno e, un’istante prima del sonno, la tardiva consapevolezza dei mandorli, dei fiori, dei passeri, della pioggia, degli ubriachi, dello spreco immane, e di Se stessa. La consapevolezza che è meglio morire di noia nelle strade vive, che morire e avere apprezzato solo la testa morta delle Terra, decapitata e spalmata su una mappa per sembrare più viva e più divertente. Una risata ci seppellirà.
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malikmaluk · 6 months ago
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Notti indimenticabili con gente di cui non ricordo il nome
ubriachi fino a scordare le offese, ridendo fino a piegare l'addome
con lei che mi ritorna in mente
la mia nuova ragazza è una modella ma non è niente
ed arriviamo facendo rumore, tirando l'attenzione
con vestiti introvabili e pezzi d'autore
il fuoristrada non è mai lo stesso e manda fuori strada
chi ha pensato avessi perso
quando mangi sul mare quello che hanno appena pescato
con la città davanti, la guardi e resti incantato
e parli di cose inutili di cui non si vive senza
e sedere di fronte ad un ex è solo coincidenza
e chi mi odia e continua ad odiare
e le puttane continuano a posteggiare
e chiamare senza parlare
quindi spendo tutto ciò che ho in un paio di viola
per guardare a domani, guardarmi dentro e guardarmi attorno
Sai, ricordo tanto tempo fa quando, andavamo a vendere le cose col furgone per strada
eravamo costretto a lavarci con una bottiglia d'acqua in tre, dovevamo dividerci l'acqua
e mi ricordo che, sai, nel dietro il furgone loro si facevano, si bucavano
si facevano l'eroina e io guidavo la notte per tornare a casa.
Vivo la mia vita, l'ho vista mentre volo avanti e dietro
ho speso più tempo in aria che sul terreno
sentivo di essere il più coraggioso
e che si fotta chi sostiene che sorprendo ogni volta che stendo un testo
come se non avessi scritto la storia
dando a Napoli e le sue strade la giusta gloria
se osservi la mia immagine, non dovrò spiegare
perché anche quando ho torto riesco a farmi rispettare
voglio urlare, sentire l'eco da una montagna di soldi
chi ama ferire deve sapere incassare i colpi
messo a nudo da luce di riflettori
tu hai vissuto poco se non hai mai fatto errori
la paura che mi sentissi un fallito
per poi finire ad odiare chi ci è riuscito
ma ho due mani quindi due bicchieri
ed ho la faccia di chi ha fame
quindi vieni e brindiamo a chi eri ieri
Sai, la città da cui vengo, Napoli, è una città difficile, io la amo, è la città che mi ha cresciuto
però ti fa credere che il successo non sia possibile, e solo uno su un milione ce la fa
invece non è così, non devi mai arrenderti, mai piegarti
soprattutto bisogna difendere un amico quando sbaglia
Tutto questo vale poco se non hai qualcuno con cui condividerlo
io ho dovuto viverlo prima di scriverlo
sognavo un team basato sulla lealtà
e invece mi sono circondato di crudeltà
tu non provi ciò che provo, non ti piaccio fino a quando
non piaccio a tutto il globo, fin quando non prendo il volo, frà
rimarrò per sempre o rimarrò per sempre solo?
ed hanno il coraggio di dirmi che non rido mai
resto calmo perché solo chi ha torto alza la voce
ma quanti chiodi servono per mettermi in croce?
ho così tanta tristezza, sono aggrappato al mio passato
ma ogni volta che giro l'angolo sento uno sparo
è così facile farsi una pistola se è necessario
non è come nei film, non c'è mai un intermediario
dammi del tempo per ricominciare da capo
ma il tempo qui non aspetta, sa solo metterti fretta.
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unfilodaria · 8 months ago
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In questo scrivere frenetico di queste ultime ore (allontano il pensiero) mi chiedo se appaio o sono troppo indulgente con me stesso. Se tendo, come è facile per tutti, allontanare da sé le proprie responsabilità e con il dito indice indicare ed addossarle ad altri. Il ruolo di povera vittima è quello più facile “Non ti ho tradito. Dico sul serio. Ero... rimasto senza benzina. Avevo una gomma a terra. Non avevo i soldi per prendere il taxi. La tintoria non mi aveva portato il tight. C'era il funerale di mia madre! Era crollata la casa! C'è stato un terremoto! Una tremenda inondazione! Le cavallette! Non è stata colpa mia! Lo giuro su Dio!” (The Blues Brothers… la miglior autoassoluzione di sempre). E forse, anzi sicuramente, lo faccio anch’io (se ne sono stato accusato allora un fondo di verità ci sarà). Non è facile ma cerco di essere abbastanza critico con me stesso, anche se ammetterlo non è mai facile (il scus… strozzato di Fonzie). Anzi che io ricordi, delle persone che io conosco sono rare quelle che sanno riconoscere le proprie responsabilità, fare due passi indietro e ammettere di aver sbagliato.
Di cazzate nella mia vita ne ho fatte fin troppe, spesso non ho chiesto scusa, ancor più spesso non mi sono manco reso conto di aver sbagliato, fatto una cazzata, ferito qualcuno. Ma quando me ne rendo conto o quando, a malincuore, me lo sbattono in faccia e me ne fanno prendere coscienza, come Fonzie lo scusa mi si strozza in gola ma alla fine in qualche modo ammetto e riparo. Anzi a volte vado oltre e in uno slancio di “generosità” mi accollo anche ciò che non è dipeso da me.
Nella vita si sbaglia. Il non ammetterlo è il primo errore. Il non vedersi e pesarsi è il secondo. Il non ammettere mai, neanche dinanzi ad un “plotone di esecuzione” é il terzo. Io sbaglio, ammetto di sbagliare, di essere in difetto e difettato. Cerco di non autoassolvermi perché se la mia vita è così e tante cose sono andate a puttane, sotto sotto è forse anche sopra sopra la colpa é solo mia o in gran parte mia.
Come si dice? Chi va per questi mari questi pesci piglia. Mi chiamano Simon Pietro, per gli amici Pietro, e tiro su reti piene zeppe di cazzate.
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inutilipensieri · 1 year ago
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SU GIULIA CECCHETTIN
Vedo amiche che giustamente fanno appello agli uomini, che devono condividere questo dolore e aiutarci a combattere la cultura patriarcale. Leggo decaloghi condivisibilissimi.
Io stavolta vorrei concentrarmi sul concetto di "bravo ragazzo" o di "brav'uomo".
- Se, con i tuoi amici maschi, senti il bisogno di ribadire la tua eterosessualità commentando il culo di ogni essere di sesso femminile che ti passa accanto, o condividendo foto di giovani donne sconosciute in costume da bagno per commentarne le tette (e magari sei pure fidanzato o sposato, Dio non voglia con prole), o vantandoti del fatto che tuo figlio ti ha detto che se fosse ricco, spenderebbe tutti i suoi soldi in puttane (sì, una volta ho sentito anche questa) NON SEI UN BRAVO RAGAZZO/UOMO e SÌ, STAI CREANDO I PRESUPPOSTI PER UCCIDERE UN'ALTRA GIULIA.
- Se taci di fronte ai tuoi amici che si comportano così, forse NON SEI UN BRAVO RAGAZZO/UOMO come credi, anche se non condividi il loro pensiero. Meglio soli che con un mucchio di stronzi. Non hai la forza morale per gestire la solitudine? Diventa adulto. Anche se magari hai più di 40 anni. CRESCI.
- Se hai problemi con le donne che ti rispondono a tono, magari snocciolando dati, esempi e numeri, quando dici una cazzata - sia essa legata alla politica, alla cultura, allo sport o a qualunque altro argomento - e ti senti in diritto di zittirle con insulti solitamente rivolti al loro corpo, prese in giro, e con atteggiamenti paternalistici del tipo: "guarda che io lavoro da molto più tempo di te", anche se poi si copre che non è vero, o addirittura con messaggi privati aggressivi che ti servono a spiegare alla donna che ha osato contraddirti come dovrebbe vivere la sua vita, cosa dovrebbe pubblicare, ma anche cosa dovrebbe dire o pensare, SÌ, SEI COME L'ASSASSINO DI GIULIA e NO, NON SEI UN BRAVO RAGAZZO/UOMO.
- Se usi la manipolazione mentale - love bombing, gaslighting, tentativo di instillare pena o sensi di colpa - per tenerti accanto una persona e/o per testare costantemente il suo affetto per te e/o per averla in pugno, NON SEI UN BRAVO RAGAZZO/UOMO e SÌ, SEI COME L'ASSASSINO DI GIULIA, solo che non hai ancora ucciso. Non fisicamente, intendo.
- Se ti senti in diritto di dire alla tua fidanzata/compagna/moglie cosa dovrebbe fare, come si dovrebbe vestire, cosa dovrebbe pensare, chi dovrebbe vedere e pretendi che sia meno intelligente di te, guadagni meno di te, sia comunque sempre "meno di te", e che si comporti come un soprammobile che dove la metti, sta, NON SEI UN BRAVO RAGAZZO/UOMO e soprattutto SEI L'ASSASSINO DI UN'ALTRA GIULIA.
- Se durante le conversazioni provi, da un lato, a difendere la naturale propensione dell'uomo a usare la violenza "perché è così da sempre" (spoiler di un'archeologa: non è vero) e dall'altro affermi che le donne sono emotive e quindi "meno razionali", punto primo: devi fare pace con il tuo cervello. O sei un essere accecato dalla violenza , e quindi irrazionale, e allora accetti che la donna con cui stai ti tenga in gabbia a casa e ti faccia uscire, se ne ha voglia, con un bel guinzaglio; oppure, se sei così razionale perché sei un uomo, allora la smetti di difendere "la naturale propensione alla violenza". Le due cose cozzano, genio. Non puoi essere contemporaneamente sia più intelligente che incline alla perdita di controllo. Punto secondo: se la pensi così, SEI ESATTAMENTE COME L'ASSASSINO DI GIULIA.
***
Allora, amici maschi, io non vi dico cosa dovete fare. Detesto quando lo fanno con me, perché dovrei farlo io con voi? Mi rifiuto, siete adulti.
Detto questo, però, vi chiedo: vi sentite DAVVERO dei bravi ragazzi?
Non serve che rispondiate A ME. Rispondete a voi stessi e poi agite di conseguenza.
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scritti-di-aliantis · 2 months ago
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Semplicemente adoro quando ti vedo girare per la città come una bellissima gazzella, libera e serena. Ridi con le amiche. Solo io so invece quanto ami la costrizione e la schiavitù. Quanto ti piace la sottomissione. La mia soddisfazione raggiunge l'apice quando capisco che le forze ti abbandonano, che stai iniziando a soffrire: quando il trucco si scioglie e le lacrime sgorgano.
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Quello è il segnale che vorresti solo essere amata, coccolata. Ma io ti sculaccio, ti pinzo, ti frusto forte e ti fotto in modo molto selvaggio, durissimo. E tu mi maledici, mi dici cose orribili. In quei momenti, se avessi un coltello me lo pianteresti in pancia. Vedo l'odio, nei tuoi occhi. È la sopravvivenza. Ma io devo sentirti strillare, per sborrarti finalmente dentro felice. Godo solo se urli. E tu, malgrado tutto, mi ami da impazzire.
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Però me lo confessi solo per messaggio! E quando tornerai qui domani, dopo il "ciao, amore" di rito, ti inginocchierai e, mani dietro la schiena pronta per le manette, aprirai la bocca: sai che la primissima cosa che voglio da te è che mi tiri fuori la sborra dai coglioni e che succhi il mio uccello come la più esperta delle puttane. Devo sentirti ingoiare golosa e contenta tutta la tua voglia di schiavitù.
Aliantis
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