#cose di puttane
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scritti-di-aliantis · 1 month ago
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Io non ero nata per fare la puttana. A scuola ero bravissima. Intelligente. Morto papà, ci siamo trovate in seria difficoltà. Io, mia madre e il mio fratellino Elia più piccolo di me di dieci anni. Mamma aveva un lavoro precario e malpagato. A stento sapeva fare la sua firma. L'hanno messa in mezzo: una grossa storia di prestanomi e fatture false. Ed è finita dentro.
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Dovevamo cavarcela, io ed Elia. Gli assistenti sociali, dei bassifondi fondamentalmente se ne fregavano: troppo lavoro. Cincischiavano. Un ricco commerciante della zona, vedovo, si è offerto dapprima di farci mangiare, poi di pagare delle bollette. Inevitabilmente, ha chiesto qualcosa in cambio. Da subito. Ero vergine, giovanissima, ingenua. Ma già una donna sviluppata. L'avrei potuto mandare in galera, se avessi voluto.
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Ma poi come avremmo mangiato. Quando ha saputo che avevo solo tredici anni è impazzito: mi voleva tutte le sere. All'inizio ho pianto di rabbia. Poi ho iniziato pure a godere, visto che comunque dovevo farlo. I vicini hanno fatto un po' di chiacchiere; le voci corrono. L'hanno denunciato ed è finito dentro per direttissima. Pure lui. Ma ormai avevo imparato tutto: come far drizzare il cazzo agli uomini maturi, cosa piace loro e soprattutto avevo capito che essere giovanissima mi dava un enorme potere contrattuale.
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Sono finita subito con un anziano protettore: che mi faceva lavorare tantissimo, ma mi trattava male. Sberle e sottomissione psicologica. E ogni sera, prima di farmi andare coi clienti, voleva il mio culo. Ne andava pazzo. Una mattina, invece di tornare a casa, ho preso Elia e siamo scappati con l'incasso della nottata. Sono stata l'amante esclusiva di un'agiata farmacista zitella a cui mi ero rivolta per un aiuto appena fuggita.
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Quando dopo tre mesi ho capito che mi voleva in esclusiva e che avrei dovuto rinunciare alla mia libertà, che avrei dovuto mandare Elia in un istituto da lei scelto, le ho rubato un po' di soldi, d'oro e siamo fuggiti di nuovo. E quindi oggi eccomi qui: sempre puttana, ma cerco di gestirmi da sola. Ho imparato a tirar fuori gli artigli. Dentro la borsetta ho sempre spray e coltello. Per questo il mio soprannome è 'l'arrotina'. Grazie a Internet seleziono anche i clienti. 100 euro in macchina in campagna per una sveltina.
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Se vuoi anche culo e bocca: 200 euro, pagamento sempre in anticipo. 800 euro per una notte intera. Però per una notte voglio il pagamento con bonifico anticipato e solo così vengo a domicilio. Chiedo e offro massima igiene. Preservativo d'obbligo e pasto a carico tuo. Elia lavora giù al porto, ha diciotto anni e si gestisce da solo. Comunque è bellissimo e le colleghe spesso gliela danno gratis, lo ospitano, lo sfamano. Lo divorano. Quindi sono libera di muovermi, anche in trasferta. Interessa?
Aliantis
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orotrasparente · 7 months ago
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sto scrivendo questa cosa alle 6 di mattina e letteralmente per me stesso, quindi non sarà grammaticalmente impeccabile
non sono stati mesi facili, ti stai sentendo spesso solo nonostante tu abbia tanti amici con cui uscire, non dormi più, ti stai chiudendo in una bolla emotiva e non sai nemmeno spiegarti perché la tua autostima sta andando così tanto a puttane, stai facendo le cose per inerzia, ti limiti al compitino, non approfondisci più niente, odi tutto quello che fai, provi rabbia e allo stesso tempo stai cercando di compiacere tutti perché non ti senti apprezzato e meno ti senti voluto più cerchi di strafare per fare contenti gli altri ma adesso basta, devi fermarti un attimo e riorganizzare le idee, sei sempre stato quello che per ogni problema c’era una soluzione, devi ricostruire la tua vita ma non come stai facendo buttando 400 mattoni tutti ammassati senza un filo logico, riparti da un mattoncino, poi un altro e poi un altro ancora, prenditi il tempo che ti serve se hai bisogno di guarire, sei caduto più e più volte ultimamente ma non fa niente perché ti riprenderai ma adesso hai bisogno di prenderti cura di queste ferite, non puoi continuare a buttarci acqua ossigenata e tamponare, devi medicarti
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raccontidialiantis · 2 months ago
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Stimoli visivi, ultima spiaggia
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Ormai mi guardi come se fossi un oggetto d'arredamento. Mi faccio bella e quindi gli altri mi corteggiano. Loro lo fanno in modo neppure troppo discreto. Qualcuno mi fa chiare proposte, perché sono oggettivamente un gran bel pezzo di figliola.
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Lascio in giro per casa dei miei promemoria per te: un golfino oppure un paio di slip. Magari un reggiseno o un paio di calze. Tutto rigorosamente da lavare. Indumenti impregnati di me, del mio odore. Del richiamo femminile a cui non sei insensibile. Mi aggrappo al subliminale. Ma tu niente.
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Io qui a struggermi di desiderio per te e tu chissà dove sei, dopo il lavoro e a che ora rientrerai stasera. Non penso che a te. Non desidero altro dalla vita che le tue carezze all'anima; quelle più oscene poi regalale tutte al mio corpo. Hai un'altra? Mi ami ancora? Mi tradisci? Mi vuoi sempre?
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Provi per me qualcosa di più del solito, distratto: “ciao, cara; tutto ok?” Sento dai rumori in garage che forse stai rientrando. Mi farò trovare così: a gambe ben aperte. E tu allora onorami, rispettami, soddisfami, adorami come si conviene per la donna che uno sceglie per sé.
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È un invito dedicato solo a te e molto intimo, tra noi. Sono completamente depilata. Indosso il profumo che adori e che ti fa arrapare: me l'hai confessato una delle ultime, rare volte che abbiamo fatto l'amore. Quando godendo mi hai detto all'orecchio che vuoi solo me, che sono l'unica.
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Conservo come una cosa sacra l'eco delle tue frasi nella memoria. E le ripasso, di continuo. Chissà se mi vorrai, stasera? Sono tua, tua. Prendi possesso e gioisci appieno di ciò che ti appartiene per diritto d'amore. Il mio corpo prova dolore per la tua prolungata assenza, si sente mortificato.
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Mi hai fatta sentire desiderata, bella. Mi hai dato prova evidente del mio magnetismo animale su di te: mi saltavi addosso di continuo solo fino a poche settimane fa. Che cosa è successo, ultimamente?
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Mi piace quando mi comandi senza alcuna possibilità di replica e mi costringi a farti delle cose. O quando vuoi che mi esibisca solo per te: divento così un'attrice hard e devo dare il meglio di me stessa. Vuoi che ti stimoli, che tiri fuori la femmina più istintiva, la selvaggia affamata di sesso che si nasconde nel mio corpo.
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Non devo avere pudori, con te: me lo chiedi e io diligentemente eseguo. Metto allora in scena una raffinatissima piece teatrale, recitata con impegno e lasciva concentrazione per un pubblico molto ristretto ed esigente, con ricevimento finale in camerino.
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Quindi tu esigi, giudicami, umiliami pure e poi sfruttami. Niente fiori, per me. Fammi anche sentire l'ultima delle puttane, se ti farà piacere, ma per favore chiedi, imponiti, fammi anche del male, però considerami.
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Ecco: stai salendo le scale. Io ti sorriderò ancora, piena di femminilità ed evidente desiderio. Sarò ancora una volta irresistibile. Tu allora sii il mio eroe. Salva la mia anima dalla disperazione. Dammi un'ennesima notte di passione con te. Quella che fa male, quella che più peccato di così non si può. Fatti amare dalla tua schiava.
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RDA
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thecatcherinthemind · 2 months ago
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Non mi sembra normale che dopo mesi ancora non abbia capito che se non mi chiede di vederci nel weekend per me non è interessato. Non me ne faccio un cazzo dei fiori, dei messaggi e delle puttanate con cui può serenamente conquistare qualcuna che guarda ste cose. Io guardo il tempo insieme e se sto tornando ad elemosinarlo qualcosa di nuovo non torna.
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nonhosbattii · 5 months ago
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Perdona la domanda, ho letto il discorso sulla difficoltà nel fare amicizia.
Comprendo la difficoltà ma tu senti di frequentare ambienti dove possa essere fattibile fare amicizia con persone con tuoi interessi comuni?
Spesso per i ragazzi della nostra fascia d’età (dai 24 ai 30) ci si lascia un po’ andare per quanto riguarda vita privata e non coltiviamo le vecchie amicizie né cerchiamo di crearne di nuove.
Ti faccio un’esempio ancora più pratico, molti vorrebbero un corpo più atletico ma pochi si applicano per ottenerlo.
Non è una critica ma semplice curiosità, sembri una ragazza che tende a stare sulle sue e probabilmente anche intelligente e questo purtroppo non ti aiuta
Partiamo dal fatto che mi sono dovuta trasferire 3 volte. Le elementari in un paese, le medie in un altro e le superiori da un'altra parte ancora. I miei sono stati abbastanza permissivi ma non tanto dal lasciarmi fare attività al di fuori della scuola. Essendo piccola e lontana dai miei vecchi amici, né mio padre né mia madre mi hanno incoraggiata a mantenere i rapporti perché - appunto - non potevo spostarmi tra i vari paesi da sola. Le poche amicizie che avevo alle superiori le ho un po' perse per vari motivi. Chi si è fidanzato ed è semplicemente sparito e chi, preso dagli impegni del lavoro, pur cercando di organizzare qualche uscita, ha sempre detto "si può fare" senza mai effettivamente realizzarlo. Due mie care amiche negli anni delle superiori sono completamente cambiate, una prendendo giri strani di droga e alcol e cose varie di cui non volevo fare parte e l'altra semplicemente stando molto sulle sue e dedicandosi al lavoro nel ristorante della sua famiglia. Sono riuscita a mantenere i rapporti con un'altra ragazza delle superiori con cui condivido alcuni interessi ma detesta uscire la sera (es. no a bere nei locali e no a ballare). Quindi perlopiù quando riusciamo ad incastrare impegni si tratta di colazioni o cose molto tranquille. Ho avuto colleghe sul lavoro che avevano già famiglia e altre che erano completamente svitate. Del tipo che mi chiedevano di uscire e poi all'ultimo mi bidonavano oppure cambiavano piano senza dirmelo e se ne andavano in giro con altra gente. Una si è perfino trasferita dal nulla, ha smesso di scrivermi e dopo mesi e mesi mi ha riscritto solo per dirmi che era incinta.
Cioè sinceramente io ci metto tutto l'impegno del mondo ma chissà perché va sempre a puttane😂
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curiositasmundi · 1 year ago
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Cose nuove che ho imparato questo mese:
1. I dinosauri -quasi tutti- erano piumati e non si sono affatto estinti dopo la malaparata dell’Asteroide. Hanno messo le ali, si sono ridotti di taglia e sono qui tra noi che cinguettano allegramente.
(Cioè già lo sapevo, ma da sto mese lo so meglio perché ne ho parlato con un tizio che ne sa e che ha anche le piume)
2. L’Hoverboard di Ritorno al futuro esiste già anche senza il futuro che ci aspettavamo, però si usa solo sull’acqua e necessita di un aquilone gonfiabile come propulsore, se ne consiglia l’uso col vento di una certa intensità.
3. Nella nuova (sic) disposizione della Dashboard da desk per sopperire alla mancanza di appositi tasti da cliccare (leggasi: collegamenti) per raggiungere i propri post o le bozze si deve andare a digitare sulla stringa dell’indirizzo del browser: https://www.tumblr.com/blog/nomedelblog/drafts e per i post: https://www.tumblr.com/blog/nomedelblog Vi premetto altresì che dopo tutte le puttanate aggiunte -e dai collegamenti visibili e funzionantissimi-, nel prossimo aggiornamento la tonalità della dashboard sarà marrone. Potrete comunque scegliere le sfumature da un’apposita palette a tendina, che andranno dal Beige-Sguarause al Ruggine-Deiezione ovina.
4. Per una svista ho preso l'Autostrada pedemontana veneta, andata fino alla prima uscita e ritorno da dove ero entrato (8 km) 3.70€. Al casello ho premuto il tasto rosso Help per dire a voce che è solo perché la benzina costa che non gli incendiavo tutto, razza di ladri cementificatori. Non prendetela mai, se non per incendiargli il casello.
5. I termine Antropocene è evocativo, ma non è corretto. A meno che non lo pronunciate Antropo ce n’è.
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malikmaluk · 3 months ago
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Notti indimenticabili con gente di cui non ricordo il nome
ubriachi fino a scordare le offese, ridendo fino a piegare l'addome
con lei che mi ritorna in mente
la mia nuova ragazza è una modella ma non è niente
ed arriviamo facendo rumore, tirando l'attenzione
con vestiti introvabili e pezzi d'autore
il fuoristrada non è mai lo stesso e manda fuori strada
chi ha pensato avessi perso
quando mangi sul mare quello che hanno appena pescato
con la città davanti, la guardi e resti incantato
e parli di cose inutili di cui non si vive senza
e sedere di fronte ad un ex è solo coincidenza
e chi mi odia e continua ad odiare
e le puttane continuano a posteggiare
e chiamare senza parlare
quindi spendo tutto ciò che ho in un paio di viola
per guardare a domani, guardarmi dentro e guardarmi attorno
Sai, ricordo tanto tempo fa quando, andavamo a vendere le cose col furgone per strada
eravamo costretto a lavarci con una bottiglia d'acqua in tre, dovevamo dividerci l'acqua
e mi ricordo che, sai, nel dietro il furgone loro si facevano, si bucavano
si facevano l'eroina e io guidavo la notte per tornare a casa.
Vivo la mia vita, l'ho vista mentre volo avanti e dietro
ho speso più tempo in aria che sul terreno
sentivo di essere il più coraggioso
e che si fotta chi sostiene che sorprendo ogni volta che stendo un testo
come se non avessi scritto la storia
dando a Napoli e le sue strade la giusta gloria
se osservi la mia immagine, non dovrò spiegare
perché anche quando ho torto riesco a farmi rispettare
voglio urlare, sentire l'eco da una montagna di soldi
chi ama ferire deve sapere incassare i colpi
messo a nudo da luce di riflettori
tu hai vissuto poco se non hai mai fatto errori
la paura che mi sentissi un fallito
per poi finire ad odiare chi ci è riuscito
ma ho due mani quindi due bicchieri
ed ho la faccia di chi ha fame
quindi vieni e brindiamo a chi eri ieri
Sai, la città da cui vengo, Napoli, è una città difficile, io la amo, è la città che mi ha cresciuto
però ti fa credere che il successo non sia possibile, e solo uno su un milione ce la fa
invece non è così, non devi mai arrenderti, mai piegarti
soprattutto bisogna difendere un amico quando sbaglia
Tutto questo vale poco se non hai qualcuno con cui condividerlo
io ho dovuto viverlo prima di scriverlo
sognavo un team basato sulla lealtà
e invece mi sono circondato di crudeltà
tu non provi ciò che provo, non ti piaccio fino a quando
non piaccio a tutto il globo, fin quando non prendo il volo, frà
rimarrò per sempre o rimarrò per sempre solo?
ed hanno il coraggio di dirmi che non rido mai
resto calmo perché solo chi ha torto alza la voce
ma quanti chiodi servono per mettermi in croce?
ho così tanta tristezza, sono aggrappato al mio passato
ma ogni volta che giro l'angolo sento uno sparo
è così facile farsi una pistola se è necessario
non è come nei film, non c'è mai un intermediario
dammi del tempo per ricominciare da capo
ma il tempo qui non aspetta, sa solo metterti fretta.
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der-papero · 1 month ago
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Tre sere fa, quando ho fatto questa foto, mi sono fermato un attimo a riflettere su come, lentamente, io stia ritrovando la mia vita, quella che avevo 10 anni fa, quella fatta delle mie passioni, dei miei spazi, dei miei tempi.
Nel 2014 non so cosa sia andato storto, ma iniziai a fare puttanate. Ogni volta, per correggere quella appena fatta, ne facevo una più grossa, per poi scappare in Germania, con la sicurezza che avrebbe messo a posto le cose, macché, ho continuato a farne qui, perché mi ero fondamentalmente perso e non riuscivo ad essere più quello di prima.
Ho provato a legarmi a tutti sperando di risolvere le cose, col risultato di fare peggio, le persone entravano nella mia vita, ci facevano quello che volevano e poi se ne andavano, lasciando un disastro. Il 2024 me ne ha portate via altre due, così, dopo anni insieme, senza motivo, dopo essersi prese un pezzo di cuore, sparite, senza una ragione, senza che io abbia torto un capello, nulla, ed è solo l'ultimo di tantissimi casi.
In tutto questo casino è nato il personaggio che ho costruito qui, che è un po' il risultato paradossale di tante cose, non sarebbe mai dovuto esistere, io qua non ce dovevo veni', diceva il saggio, e fortuna che poi mi ha donato due legami straordinari e al tempo stesso è diventato qualcosa di diverso e di allegro, ma il fatto rimane, non doveva esserci. Non rinnego quello che è oggi, ma se potessi premere un tasto e cancellare tutto, ma intendo tutto, forse sacrificherei anche questo, perché, almeno agli inizi, è stata l'ennesima puttanata fatta per non risolvere un problema.
Poi è arrivata Lilly nella mia vita, e qualcosa è cambiato profondamente. Lilly si è presa tutto, da ogni direzione, lasciandomi una porzione di tempo talmente limitata da iniziare a darle un valore immenso. Non procastino più, non cerco scuse o distrazioni, non esiste più "tanto c'è tempo", no, ogni secondo adesso ha un valore, e ho cominciato ad usarlo come 10 anni fa, con ciò che mi rendeva felice, con quei fogli e quella penna. La conseguenza di questo mio impegno costante, ogni sera, dedicato allo studio, oltre a ridarmi quello che ero prima, mi ha fatto permesso di vedere che da tempo ormai il vaso che doveva traboccare non c'era più, ma io mi illudevo che potesse ancora funzionare, e allora sì, ho iniziato a tagliare tutto quello che ho con gli altri, perché non sono più perso, e il mio tempo conta. Le persone che amo sono rimaste e non permetterò mai a nulla e a nessuno di portarmele via, ma il resto del mondo non mi interessa più, non mi sento più solo.
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pescettaspelacchiatas · 13 days ago
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girovago per Andria. E penso che il centro storico andriese è il più bello che ci sia.
oggi niente dolcezza o bellezza. un abbraccio ed un bacio finto con mia zia. vedere la gente ben vestita. non sono ragazza da queste cose. sono del centro storico di Andria. di cose perdute che sono state e persone dimenticate con poche cose e poche idee. ci vivo dentro e per quanto lo apprezzo prendo sempre le vie più facili per evitare le persone più difficili.
il ragazzo che ormai avrà 20 anni, il padre in carcere per spaccio e lui che fa ancora il corriere. già da piccolo, mi ricordo, girava veloce da una parte all'altra, per pagare l'avvocato e far uscire il padre. ci è riuscito? no. si è rovinato la fedina penale.
la vecchiaccia inquietante e malata che cammina lenta e ti guarda fissa. si perde sempre per andare a casa sua e chiede aiuto alla gente per farsi accompagnare. è meglio starle alla larga perchè quella è una Rosa Cabarcas. da ragazza si è scopata il figlio e metteva a fare le puttane le ragazze che le stavano sotto. eppure ora è una vecchietta che si perde e non sa come tornare a casa.
e le famiglie rifiutate dai genitori? come la mia, come quella dei miei vicini. siamo gente odiata e costretti ai margini di una società fatta di stress uscite e soldi spesi.
gente come mia zia con indosso oltre al cappotto firmato anche quell'espressione del cazzo finta di chi fa la bella vita e si lamenta.
se cammino conosco queste strade le loro storie e le persone che ci abitano veramente come le mie tasche. posso raccontarti i loro scheletri nell'armadio e posso dirti tutto quello che non vedi.
posso sputarti in un occhio e dirti che ti aiuterebbe a vederci meglio.
forse alla fine anch'io sono come loro, per quanto dolce e buona posso essere, ne faccio parte.
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unfilodaria · 5 months ago
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In questo scrivere frenetico di queste ultime ore (allontano il pensiero) mi chiedo se appaio o sono troppo indulgente con me stesso. Se tendo, come è facile per tutti, allontanare da sé le proprie responsabilità e con il dito indice indicare ed addossarle ad altri. Il ruolo di povera vittima è quello più facile “Non ti ho tradito. Dico sul serio. Ero... rimasto senza benzina. Avevo una gomma a terra. Non avevo i soldi per prendere il taxi. La tintoria non mi aveva portato il tight. C'era il funerale di mia madre! Era crollata la casa! C'è stato un terremoto! Una tremenda inondazione! Le cavallette! Non è stata colpa mia! Lo giuro su Dio!” (The Blues Brothers… la miglior autoassoluzione di sempre). E forse, anzi sicuramente, lo faccio anch’io (se ne sono stato accusato allora un fondo di verità ci sarà). Non è facile ma cerco di essere abbastanza critico con me stesso, anche se ammetterlo non è mai facile (il scus… strozzato di Fonzie). Anzi che io ricordi, delle persone che io conosco sono rare quelle che sanno riconoscere le proprie responsabilità, fare due passi indietro e ammettere di aver sbagliato.
Di cazzate nella mia vita ne ho fatte fin troppe, spesso non ho chiesto scusa, ancor più spesso non mi sono manco reso conto di aver sbagliato, fatto una cazzata, ferito qualcuno. Ma quando me ne rendo conto o quando, a malincuore, me lo sbattono in faccia e me ne fanno prendere coscienza, come Fonzie lo scusa mi si strozza in gola ma alla fine in qualche modo ammetto e riparo. Anzi a volte vado oltre e in uno slancio di “generosità” mi accollo anche ciò che non è dipeso da me.
Nella vita si sbaglia. Il non ammetterlo è il primo errore. Il non vedersi e pesarsi è il secondo. Il non ammettere mai, neanche dinanzi ad un “plotone di esecuzione” é il terzo. Io sbaglio, ammetto di sbagliare, di essere in difetto e difettato. Cerco di non autoassolvermi perché se la mia vita è così e tante cose sono andate a puttane, sotto sotto è forse anche sopra sopra la colpa é solo mia o in gran parte mia.
Come si dice? Chi va per questi mari questi pesci piglia. Mi chiamano Simon Pietro, per gli amici Pietro, e tiro su reti piene zeppe di cazzate.
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inutilipensieri · 1 year ago
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SU GIULIA CECCHETTIN
Vedo amiche che giustamente fanno appello agli uomini, che devono condividere questo dolore e aiutarci a combattere la cultura patriarcale. Leggo decaloghi condivisibilissimi.
Io stavolta vorrei concentrarmi sul concetto di "bravo ragazzo" o di "brav'uomo".
- Se, con i tuoi amici maschi, senti il bisogno di ribadire la tua eterosessualità commentando il culo di ogni essere di sesso femminile che ti passa accanto, o condividendo foto di giovani donne sconosciute in costume da bagno per commentarne le tette (e magari sei pure fidanzato o sposato, Dio non voglia con prole), o vantandoti del fatto che tuo figlio ti ha detto che se fosse ricco, spenderebbe tutti i suoi soldi in puttane (sì, una volta ho sentito anche questa) NON SEI UN BRAVO RAGAZZO/UOMO e SÌ, STAI CREANDO I PRESUPPOSTI PER UCCIDERE UN'ALTRA GIULIA.
- Se taci di fronte ai tuoi amici che si comportano così, forse NON SEI UN BRAVO RAGAZZO/UOMO come credi, anche se non condividi il loro pensiero. Meglio soli che con un mucchio di stronzi. Non hai la forza morale per gestire la solitudine? Diventa adulto. Anche se magari hai più di 40 anni. CRESCI.
- Se hai problemi con le donne che ti rispondono a tono, magari snocciolando dati, esempi e numeri, quando dici una cazzata - sia essa legata alla politica, alla cultura, allo sport o a qualunque altro argomento - e ti senti in diritto di zittirle con insulti solitamente rivolti al loro corpo, prese in giro, e con atteggiamenti paternalistici del tipo: "guarda che io lavoro da molto più tempo di te", anche se poi si copre che non è vero, o addirittura con messaggi privati aggressivi che ti servono a spiegare alla donna che ha osato contraddirti come dovrebbe vivere la sua vita, cosa dovrebbe pubblicare, ma anche cosa dovrebbe dire o pensare, SÌ, SEI COME L'ASSASSINO DI GIULIA e NO, NON SEI UN BRAVO RAGAZZO/UOMO.
- Se usi la manipolazione mentale - love bombing, gaslighting, tentativo di instillare pena o sensi di colpa - per tenerti accanto una persona e/o per testare costantemente il suo affetto per te e/o per averla in pugno, NON SEI UN BRAVO RAGAZZO/UOMO e SÌ, SEI COME L'ASSASSINO DI GIULIA, solo che non hai ancora ucciso. Non fisicamente, intendo.
- Se ti senti in diritto di dire alla tua fidanzata/compagna/moglie cosa dovrebbe fare, come si dovrebbe vestire, cosa dovrebbe pensare, chi dovrebbe vedere e pretendi che sia meno intelligente di te, guadagni meno di te, sia comunque sempre "meno di te", e che si comporti come un soprammobile che dove la metti, sta, NON SEI UN BRAVO RAGAZZO/UOMO e soprattutto SEI L'ASSASSINO DI UN'ALTRA GIULIA.
- Se durante le conversazioni provi, da un lato, a difendere la naturale propensione dell'uomo a usare la violenza "perché è così da sempre" (spoiler di un'archeologa: non è vero) e dall'altro affermi che le donne sono emotive e quindi "meno razionali", punto primo: devi fare pace con il tuo cervello. O sei un essere accecato dalla violenza , e quindi irrazionale, e allora accetti che la donna con cui stai ti tenga in gabbia a casa e ti faccia uscire, se ne ha voglia, con un bel guinzaglio; oppure, se sei così razionale perché sei un uomo, allora la smetti di difendere "la naturale propensione alla violenza". Le due cose cozzano, genio. Non puoi essere contemporaneamente sia più intelligente che incline alla perdita di controllo. Punto secondo: se la pensi così, SEI ESATTAMENTE COME L'ASSASSINO DI GIULIA.
***
Allora, amici maschi, io non vi dico cosa dovete fare. Detesto quando lo fanno con me, perché dovrei farlo io con voi? Mi rifiuto, siete adulti.
Detto questo, però, vi chiedo: vi sentite DAVVERO dei bravi ragazzi?
Non serve che rispondiate A ME. Rispondete a voi stessi e poi agite di conseguenza.
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turuin · 3 months ago
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Days 81 - 84
Friday - Day 81
Totale caffè, 2. Pranzato con risotto alla milanese, visto Lost Highway (bellissimo, ma Lynch è una sicurezza per me), cenato fuori nel locale dove ho suonato con un ottimo hamburger di Black Angus. Vari amari, prosecco, birra.
Saturday - Day 82
Totale caffè, 2. Pranzato al cinese fusion, grave errore di valutazione. Mangiato diversi tipi di sushi (highlight: quello con le fragole sopra, spettacolare) e altri piatti tra cui un buon ramen con pancetta di maiale, brodo e verdure. Ma tutto ciò mi ha riempito tanto che non ho cenato affatto, non ne sentivo il bisogno.
Sunday - Day 83
Totale caffè 2. Quando tua figlia ti chiede le lasagne, tu fai le lasagne. A pranzo, dunque, lasagne, e a cena hamburger casalinghi e patate arrosto.
Monday - Day 84
Totale caffè 2. Depressione da rientro in ufficio. A pranzo: calamari fritti, seppia fritta, cavolo viola e pomodori arrosto. A cena: tre pezzi di pinsa con verdure varie alla pinseria sotto casa (highlight: quella con i peperoni).
Sto facendo fatica a stare dentro con i tempi delle cose che vorrei fare ogni giorno. Il disegno, un po' di pesi, gli esercizi per la chitarra. Una doccia. Una colazione decente. Non vedere le facce di merda per il minuto di ritardo sulla timbratura (attenzione: non ad arrivare in ufficio. Per arrivare, arrivo giusto: è che bisogna avviare questo sito per timbrare dal proprio PC nonostante la porta d'ingresso registri già il dipendente,e questo sito fa schifo al cazzo). Però pezzo dopo pezzo, cerco di non rinunciare proprio a tutto. Non ho ancora prenotato l'hotel a Milano e sospetto che io e il collega, il 16, finiremo per dormire in auto. La connessione è sparita per l'intero weekend - il cavo fibra era stato scollegato nell'armadio di strada. Tecnico rincoglionito? Sabotaggio? Sta di fatto che ciò ha mandato a puttane la mia idea di guardare El Topo oppure La Montagna Sacra. Recupererò.
Porgo il fianco alle critiche come San Sebastiano trafitto dalle frecce, non mi interessa più nulla. Vorrei essere sereno, e ogni tanto mi riesce - un abbraccio prolungato con le persone che riempiono la mia vita, una risata o due sui letti, un sorriso al momento giusto - e quindi cerco di accontentarmi. Cerco di ricordarmi che after all it's only a game.
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crazy-so-na-sega · 2 years ago
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Essi vedono riflessa nelle cose la loro stupidaggine e la loro bontà; noi altri vediamo qualcosa di diverso nelle cose: la nostra natura enigmatica, le nostre contraddizioni, la nostra saggezza più profonda, più dolorosa, più diffidente.
la Volontà di potenza -Nietzsche
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Martirio di San Matteo -Caravaggio
-"Tu e voi tutti dell'Accademia intera, non avete occhi per vedere quello che ho fatto. Non è vostra colpa. Ma delle maniere di pittura in cui cresceste, che vi tengono lontani da cercare il vero. Voi applaudite l'ovvio, ma io non vi sfido! non vi vedo! Voi siete già morti".
-"A me sembra di respirare ancora".
-"Villano vaccaro di un lombardo; a te non è permesso di insultare illustri artisti, hai da sta' ar posto tuo".
-"Lo posto a me destinato tu non può ne manco sognarlo...illustrissimo omo de puttane".
-Nietzsche - Maestro del sospetto Twitter
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lunamarish · 6 months ago
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Mangiare troppo, abbuffarsi e poi pentirsi, è un vizietto che condividiamo in tanti. Un’altra peccaminosa delizia della vita, assai meno condivisa, è l’abbuffata di libri. Sere fa, a cena fuori, un amico scrittore e un’amica che lavora in una famosa casa editrice, raccontavano che i romanzi, belli o brutti che siano, tranne rare imprevedibili eccezioni, vendono poco o niente. Un libro che nel 2000 veniva comprato da cinquantamila lettori ed era considerato un discreto successo, oggi ne avrebbe cinquemila di lettori, più o meno il 10%. Una percentuale così scarsa da incutere spavento, non solo a noi scrittori che, in fondo, chissenefrega no? ma a noi italiani tutti perché il risultato è un Paese ottuso, perdente.
Abbiamo imparato a mangiare bene, anzi, raffinatamente. In tv o nelle conversazioni si chiacchiera di cibarie a più non posso, ma a leggere bene non ci bada quasi nessuno; eppure, credo non esista attività più eccitante o delizia peccaminosa che leggere, di nascosto dal mondo, un romanzo, una biografia, un saggio.
Chi mai rinuncerebbe a respirare? Come i pesci nascono con le branchie noi nasciamo con gli occhi, la mente e il cuore, siamo fatti per vivere e leggere, per fare esperienza attraverso le vite di personaggi storici o di fantasia, per districarci nelle trame che in vita nostra non ci capiterebbero forse mai, per imparare a essere grandi. Certi libri sono scorciatoie per il paradiso o per l’inferno. Non leggerli è pura follia, rimbambimento suicida, condannarsi alla eterna mediocrità.
Non mi è mai capitato di conoscere qualcuna o qualcuno che abbia rinunciato a farsi una magnifica scopata. Eppure, tutte queste migliaia di persone non hanno mai letto Kafka, Edgar Lee Masters o Stevenson, né Cent’anni di solitudine, Beppe Fenoglio, Conrad o il Gattopardo.
C’è un detto maschilista e un po’ coglione riferito alle scopate non fatte: “Ogni lasciata è persa”, più poetico e onnicomprensivo a Napoli “Tutto ‘o lassato è perduto”: potremmo dire lo stesso di centinaia di libri che non abbiamo letto, castrandoci per sempre della gioia di averli fatti nostri.
Ma non è che noi italiani abbiamo improvvisamente smesso di leggere. È che leggiamo qualunque robaccia ci passi sotto gli occhi alla velocità della luce sui cellulari e sugli schermi via Internet. Siamo diventati dei guardoni. Leggere su Facebook o su Instagram è diventato compulsivo come abboffarsi di patatine fritte davanti alla tv. Non leggere è come andare a cena nel ristorante di uno chef pentastellato e accontentarsi di un hot dog. Sui social non vai oltre tre righe e passi a un altro boccone di notizia vera o fake, commento, citazione, foto di uno/a sconosciuto/a mentre pela le patate o festeggia il compleanno. Abbuffate che poi ti lasciano vuoto lo stomaco della mente ma t’insozzano il cervello di puttanate. Perché per “leggere” hai letto, e non ne puoi più. È come scegliere di masturbarsi sulla foto di un attore o di un’attrice, quando lei o lui sono venuti personalmente a prenderci sotto casa con una spider per portarci via.
Capisco, staccare tutto e prendere un libro o leggere un eBook, in orgogliosa solitudine, di questi tempi, può sembrare come andare dagli Appennini alle Ande sui pattini. Poi però voli e ti salvi la vita per sempre. I libri sono passaporti che abbattono tutte le frontiere. Sono le prime cose da comprare, come lo spazzolino da denti o un vestito per uscire. I libri si abitano come le case. Sono gli amici che non ti abbandoneranno mai, neppure da vecchi, quando si è inevitabilmente soli.
Divorare tre piatti di carbonara di seguito, ti abboffa. Il porno, dopo un po’, disgusta. Leggere roba buona è come sniffare cocaina sana, che infatti non esiste. Drogarsi con i libri invece sì, esiste, è pure sano e ti puoi fare di esperienze incredibili, sempre di più, con una voluttà che aumenta anche quando la sessualità diminuisce o sei costretto, per l’età, a cibarti con una minestrina.
Leggere è sexy e misericordioso. Comprate libri e abboffatevi di loro, voglio vedere il sugo delle parole colarvi dalle labbra e quegli occhi, dio quegli occhi angelici e barbarici che solo i grandi lettori hanno, al ritorno da uno dei loro incredibili viaggi fra le pagine di un autore conosciuto o sconosciuto.
Diego Cugia
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jetaime03 · 3 months ago
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NUOVA BIO:
Ciao a tutti.
Nel corso della mia vita ho scritto innumerevoli volte chi io sia e su chi io sia davvero.
Un espressione che ho coniato è stata "quando penserai a me, pensa a tutte le cose sbagliate" e forse, anche io sono ultima per sentirmi prima, anche io sono ancora le cose sbagliate.
Molte volte io mi vedo come una Dea(non prendetemi per pazza), non come se fossi venerata ma come se mi venerassi io: mi vedo preziosa, proprio come le cose piccole che non costano niente, ma che hanno un grande valore come la gentilezza e il calore di un abbraccio. Quando pensi a me pensa al vento fresco sulla faccia: sono puro spirito che incontra la materia, amore che si sente non solo tra le gambe ma dentro al cuore; e perché no, anche con il desiderio di amare in modo carnale, concreto, sicuro e stabile. Ma molte volte, riflettendo, incontro la mia solitudine, non quella di chi è arrivato a capolinea ma quella di chi è da solo con sé stesso: essere l'artefice del mio destino, essere quella bambola, magari non vuota ma piena di occhioni grandi color nocciola che dentro c'hanno pure il proprio cuore e qualcosa di più; o i capelli folti arruffati che più li accarezzi più li vuoi arruffare perché vuoi prenderti tutto e lasciare il tuo passaggio. Quando pensi a me pensa alle cose che vanno a puttane, molte volte vorrei sulla pelle tramite segni rossi o tramite carezze: non è da tutti farsi vedere fragili, deboli, con la forza che viene meno e che ti porta a cadere e a dimenticarti davvero chi sei fino a depositarti come incresciosa e dimenticata polvere sui mobili. Ho capito che incontro solo e soltanto anime disgraziate, anime che hanno sofferto e che per un po'di calore hanno deciso di bruciare: maybe i am in this type of people. Se ti parlo di me ti parlo di un principe e di una principessa, ti parlo di un maschiaccio e di una femminuccia, ti parlo del principe che ho dentro: lui ti sorride, ti tende una mano, è gentile e sicuro di sé avanza con regalità nella vita; cammina con dignità come un leone senza mai perdere la tenerezza verso sé stesso e chi lo circonda: è dignitosamente autorevole. Poi vorrei parlarti della principessa: lei è il fuoco bruciante che alimenta la notte e la illumina, è quella forza dirompente di chi deve ed è forte oltre che scomoda. Lei è quella forza che ti spinge ad alzare la testa, lei è la mano che trovi in fondo al tuo braccio per essere rialzata* dopo ogni brutta caduta: è il coraggio, è quella voglia matta e sinuosa di esistere e viversi, è come se fosse una lupa che esiste nel cosmo. Se ti parlo di me ti parlerò della mia voglia matta di vivere senza slanci, perché so che le passioni, quelle vere e vivide le vivo nel qui ed ora. Ti parlerò delle mani che ho dato e che mi hanno incontrato, non solo sulle mani ma sul viso: schiaffi morali. Ti parlerò di me, del mio mondo, del mare e di mille altre cose: ti parlerò del tuo sorriso che sa essere bellissimo perché hai affrontato così tante cose che splende come le più luminose stelle nelle notti più belle di giugno.
Ti parlerò del dolore e di quanto è difficile affrontarlo, specie col cuore fragile che c'ho, o forse con la testa mia bastarda incazzata che non smette di avere pensieri e di pensare. Voglio un cuore di scorta, ma proprio quando ti vedo sorridere insieme a me capisco traboccante di orgoglio per me stesso, felicità, forza amore e pazienza assieme a mille altre debolezze. Ti parlerò di come aggiusto me stessa per far vedere il cuore, perciò leggimi, come se fossi una poesia piena di musica ma dal significato nascosto come fiori ermetici e delicati, questo perché l'amore è quel sentimento che si sente subito ma che si capisce quando si cresce. Perciò amami, amati, con tutto quello che hai addosso; questo perché io ho tutto di me e prendo tutto di te, se ne vale la pena. Perciò ricordatelo anche tu nonostante tutto anima disgraziata: anche tu hai un bellissimo sorriso. -Valentina, Joshua.
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dhr-ao3 · 7 months ago
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BLOODY SLUTTY AND PATHETIC | Traduzione in Italiano
BLOODY, SLUTTY, AND PATHETIC | Traduzione in Italiano https://ift.tt/07DYHjA by Lunaa_slytherin Secondo il mio modesto parere, ci sono solo tre cose che gli uomini dovrebbero essere: sanguinari, puttane e patetici. E, nei giorni migliori, Draco Malfoy può essere tutte e tre le cose. Quando l'eroina di guerra Hermione Granger e il criminale di guerra tatuato ad Azkaban Draco Malfoy sono costretti a sposarsi come parte della controversa Legge di Riconciliazione di Shacklebolt, combattono apertamente la partita e l'un l'altro - le loro risse pubbliche sono riportate senza fiato dalla stampa. In segreto, un Draco profondamente traumatizzato si gode le attenzioni di Hermione e desidera un vero matrimonio con lei, anche se la vicinanza forzata alla magia della famiglia Black irrita la cicatrice maledetta che Bellatrix le ha lasciato sul braccio, ricordandole perché non potrà mai fidarsi veramente di lui o perdonarlo. Poi Hermione scopre che il sangue di Draco lenisce la cicatrice... e Draco è disposto a scambiare il suo sangue per il suo corpo. Words: 6385, Chapters: 1/21, Language: Italiano Fandoms: Harry Potter - J. K. Rowling Rating: Explicit Warnings: Graphic Depictions Of Violence Categories: F/M, Gen, M/M Characters: Hermione Granger, Draco Malfoy, Theodore Nott, Pansy Parkinson, Harry Potter, Ginny Weasley, Ron Weasley, Susan Bones, Bill Weasley, Charlie Weasley, George Weasley, Luna Lovegood, Neville Longbottom, Cho Chang, Marcus Flint, Lucius Malfoy, Narcissa Black Malfoy, Original Characters Relationships: Hermione Granger/Draco Malfoy, Neville Longbottom/Pansy Parkinson, Theodore Nott/Everyone Additional Tags: Enemies to Lovers, Slow Burn, marriage law, Forced Marriage, Post-War, Angst, Post-Traumatic Stress Disorder - PTSD, Pining Draco Malfoy, Morally Grey Draco Malfoy, Jealous Draco Malfoy, Possessive Draco Malfoy, Morally Grey Hermione Granger, BAMF Neville Longbottom, Tattooed Draco Malfoy, Therapy Made Me Worse So I Started Writing Fanfic, Azkaban Tattooed Draco Malfoy via AO3 works tagged 'Hermione Granger/Draco Malfoy' https://ift.tt/H8PGazl June 18, 2024 at 04:43PM
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