#willymonteiroduarte

[trooperdrw]

[andrea-calisi]

A Willy Monteiro Duarte. Per non dimenticare. #willymonteiroduarte #noviolence #againstracism #illustration #art #illustrationoftheday #illustragram #artoftheday #drawing #againstviolence #asroma https://www.instagram.com/p/CE-L6KuhhUq/?igshid=qf9syruk0voj

[stripeout]

#Repost @dagocafonal • • • • • • #Repost @vignettaru with @make_repost ・・・ “Solo un immigrato”, che vuoi che sia. #willymonteiroduarte #colleferro #blm #italia #roma #vignette #satira #disegni https://www.instagram.com/p/CE-FooMo2Jd/?igshid=1cw27xgwfabkp

[thetuscansunflower]

Willy poteva essere mio figlio, mio fratello, mio nipote, mio amico, il mio vicino di casa, un mio futuro alunno, un ragazzo che incontro...#willy #willymonteiroduarte #cronaca #italia #iosonowilly #noviolenza #norazzismo #blacklivesmatter #everylifematters #ognivitaconta https://www.instagram.com/p/CE43YfDKPK9/?igshid=xy9un529wube

[francesco71blr]

Hanno ucciso il ragazzo di vent'anni

L'hanno ucciso per rabbia o per paura

Perché aveva negli occhi quell'aria sincera

Perché era una forza futura

#Bertoli

Giustizia per #WillyMonteiroDuarte

[e-o-t-w]

Eyes on the world #6

Recuperato il ritmo a lavoro (no, non è vero), entriamo nel vivo di settembre. Le sessioni d’esami ricominciano, le campanelle (si spera) tornano a suonare, le maledizioni lanciate per trovare un posto per l’auto vicino l’ufficio riemergono più corpose e fantasiose che mai.

Ma non facciamoci distrarre da tutto ciò perché definire ricca la settimana in procinto di concludersi è un eufemismo. Politica, salute, cronaca, intrattenimento, clima. La scelta è stata parecchio ardua.

Mettetevi comodi e prepariamo insieme questo pranzo domenicale a base di news. Partiamo! 👇🏼

🇬🇧 Impossibile non iniziare dalla #Brexit, che si arricchisce di un nuovo capitolo. Parliamo del governo del #RegnoUnito che, attraverso l’emanazione di una nuova legge sul commercio, ha stabilito di NON voler volontariamente rispettare, in alcuni punti, l’accordo già in atto con l’#UnioneEuropea. Il #WithdrawalAgreement è stato approvato dallo stesso primo ministro inglese #BorisJohnson e trasformato in legge lo scorso gennaio. La questione riguarda il ruolo dell’Irlanda del Nord, che è parte del Regno Unito e – da accordo – sarebbe dovuta rimanere in linea con le leggi europee per quanto riguarda i dazi e la circolazione di beni e servizi. Tuttavia, il governo britannico ha stabilito che potrà concedere aiuti di stato (fondi, per lo più) alle aziende nordirlandesi senza per forza attenersi a quanto pattuito - ricordiamo - in precedenza con l’Unione, o notificarlo. Queste avrebbero così un vantaggio (sleale) su quelle irlandesi in primis, “costrette” a rispettare gli accordi con Bruxelles. Non è tutto: il governo si assegnerebbe in modo del tutto arbitrario anche la facoltà di ignorare il diritto internazionale quando si parlerà di trasporto di beni. Una serie di mosse poco apprezzate dall’Unione che, in caso di mancato ritiro della legge, potrebbe far saltare l’intero Agreement, costringendo il Regno Unito alla temuta “hard” Brexit. Una prospettiva terribile per l’economia inglese, che si ripercuoterebbe sugli stati maggiormente collegati a loro sul piano commerciale. La fiducia tra le parti è ai minimi storici e si attende una riunione d’emergenza per capire le intenzioni di Johnson & co.

🔥 Vi avevo già parlato in precedenza degli #incendi che stanno mettendo in ginocchio la #California. Nell’ultima settimana, anche in #Oregon la situazione si è fatta critica, con intere città e quartieri bruciati e decine di migliaia di persone costrette ad evacuare. A Portland, oltre 400 mila abitanti tra giovedì e venerdì hanno ricevuto l’allerta dalle autorità locali e oltre la metà di queste ha dovuto allontanarsi (in tutto lo stato ammontano ormai a oltre 500 mila). La California stessa continua a bruciare, con 10 persone trovate morte a causa dell’incendio “#BearFire”. Mercoledì mattina, il fumo ha coperto interamente la baia di #SanFrancisco, impedendo persino al sole di attraversare la nube. Le luci di auto e grattacieli sono rimaste accese a causa della scarsa visibilità, con il cielo colorato di un suggestivo quanto terrificante arancione. Gli incendi di quest’anno hanno coperto oltre 800 mila ettari di territorio californiano (circa 8.000 km quadrati), ovvero le stesse dimensioni dell’intera Umbria. Anche le temperature si sono alzate vertiginosamente, con i 49,4° toccati ad esempio a Los Angeles. Stessa sorte è toccata allo stato di Washington, con l’incendio “Cold Springs” che – tra le altre cose – ha ridotto in cenere gran parte della cittadina di Malden. Cosa influisce sulla vastità e la potenza sprigionata da questi fenomeni? Una motivazione su tutte: il cambiamento climatico. Ma anche trascurare le foreste, la siccità e attività di prevenzione non sufficienti.

🇮🇹 Era la notte tra il 5 e il 6 settembre quando a #Colleferro, nei pressi di Roma, il ventunenne #WillyMonteiroDuarte è morto in seguito alle ferite riportate in una rissa. Quattro ragazzi tra i 22 e i 26 anni sono stati fermati con l’accusa di omicidio preterintenzionale in primis, poi tramutato in “volontario” pochi giorni dopo. Il tutto aggravato da futili motivi. Sembra che Willy sia intervenuto in soccorso di un amico, preso di mira dai quattro, e che in seguito l’attenzione si sia spostata su di lui. L’autopsia ha confermato numerosi traumi tra addome, torace e collo. I fermati avevano tutti dei precedenti, soprattutto per spaccio e lesioni. I funerali si sono tenuti ieri (12 settembre) all’interno del campo sportivo di Paliano, in presenza anche del premier #GiuseppeConte (anche lui in camicia bianca per rispettare quanto la famiglia aveva richiesto). Il colore bianco infatti è considerato simbolo di lutto quando si parla di un giovane. La rabbia e la voglia di giustizia che tutti proviamo non deve distrarci da un quadro più grande che aleggia sullo sfondo di questa tragedia. Non si è parlato esplicitamente di omicidio a sfondo razzista, ma è una possibilità da tenere in conto. A prescindere dalla pena esemplare che tutti speriamo queste persone ricevano, è bene porre anche l’attenzione sulle motivazioni di fondo del gesto, cosa li ha spinti ad avere questa ferocia nei confronti di un ragazzo più piccolo, solo e disarmato. Il problema è culturale, di istruzione, di mentalità. Temi ai quali non viene dato il giusto rilievo da moltissimo tempo ormai. La vera giustizia per Willy verrà fatta quando si inizierà a lavorare per cambiare davvero tale situazione, non certo “limitandosi” a incarcerare per un congruo numero di anni gli assassini.

🇧🇾 Continuano senza sosta le proteste in #Bielorussia, in seguito ai sempre più probabili brogli alle ultime elezioni del 9 agosto scorso che hanno portato all’ennesima conferma del leader uscente #AlexanderLukashenko. Per il quarto fine settimana di fila, oltre 100 mila persone si sono riversate sulle strade della capitale #Minsk per chiedere le sue dimissioni. Tuttavia, un ulteriore tassello si è aggiunto alla storia: la scomparsa della leader dell’opposizione #MariaKolesnikova. Mercoledì 9 settembre, la sua avvocata l’ha “ritrovata” in un centro di detenzione della capitale, incarcerata con l’accusa di tentato colpo di stato. La stessa legale, il giorno dopo, ha diffuso un comunicato in cui la leader dichiarava di essere pronta a parlare delle violenze subite dagli agenti e testimoniare indicando nomi e ruoli di chi avrebbe commesso i reati. Le sue ricostruzioni delineano un quadro piuttosto inquietante, seppur realistico. Stando a quanto detto, sarebbe stata caricata su un minivan contro la sua volontà (e con un sacco in testa) e portata al confine con l’Ucraina dai servizi segreti bielorussi. Avrebbe dovuto scegliere tra l’abbandonare il paese “intera o a pezzi” o essere incarcerata per 25 anni. Nel cercare di farle lasciare lo stato con la forza, la leader avrebbe strappato il suo passaporto pur di non essere espatriata. Confermano tale tesi anche altri due esponenti dell’opposizione, trasportati a Kiev con lo stesso modus operandi, mentre ulteriori due sono stati arrestati. È previsto domani un incontro tra il leader russo Vladimir Putin e lo stesso Lukashenko, con il primo intenzionato a proseguire nell’invio di milizie in borghese per creare maggiori disordini e "giustificare” la violenza della polizia locale sui manifestanti.

🇺🇸 Non solo gli incendi infiammano la situazione negli Stati Uniti d’America. Tra il coronavirus dilagante, nuove violenze della polizia e la campagna elettorale continua, gli americani hanno senza dubbio di che preoccuparsi. #DonaldTrump è tornato a far parlare di sé (ha mai smesso?) per alcune dichiarazioni presenti nel nuovo libro di #BobWoodward, giornalista molto autorevole del Washington Post. Parecchi giornali e tv ne hanno ripreso alcuni passaggi, pur non essendo ancora in vendita. Quello più controverso è risultato essere il minimizzare volutamente la gravità della pandemia, pur essendo consapevole dei rischi legati ad essa. I motivi? “Per ridurre il panico”. Per mesi ha screditato ogni misura anti-contagio, irriso chi portasse una mascherina, diffuso presunte terapie prodigiose, criticato aspramente i lockdown imposti dalle amministrazioni locali. Quello che emerge dalle affermazioni rilasciate a Woodward a febbraio è che Trump fosse quindi ben conscio della pericolosità del coronavirus, ma che abbia agito in questo modo “per il bene degli americani”. Lodevoli sicuramente le buone intenzioni, ma tra il preoccuparsi moltissimo e ignorare/irridere le misure anti-contagio c’è un oceano di vie di mezzo sicuramente migliori di quanto è stato (non) fatto finora. Altri stralci trapelati hanno confermato la poca stima che il presidente prova per il suo predecessore Barack Obama, il suo ritenere la questione del razzismo sistemico non problematica come in altri paesi e il non provare alcun amore verso la “comunità nera”. Nel frattempo, lo stesso Trump ha ricevuto per la seconda volta la nomination al #Nobel per la pace da un deputato norvegese, Christian Tybring-Gjedde, per via degli accordi portati avanti tra Israele ed Emirati Arabi sotto la sua supervisione.

🇦🇺 Da tempo non scorre buon sangue tra #Cina e #Australia. La situazione ha radici risalenti agli scorsi mesi, quando il governo australiano ha avanzato la richiesta di avviare un’indagine indipendente per far luce sulle responsabilità in merito all’origine e alla diffusione del coronavirus. Ciò diede inizio a una guerra commerciale tra i due paesi. La Cina ha bloccato alcune esportazioni verso l’Australia, che ha risposto impedendo l’acquisizione di un’azienda di prodotti caseari locale da parte di una società cinese poiché “contraria all’interesse nazionale”. Il primo ministro australiano #ScottMorrison ha inoltre proposto una legge che consentirebbe al ministro degli Affari Esteri di poter modificare o cancellare del tutto accordi già in essere con paesi percepiti come “dannosi” per la politica estera australiana. Ogni riferimento alla Cina è puramente voluto. Ha peggiorato ulteriormente la situazione l’arresto (ad inizio settembre) di una popolare giornalista dalla doppia nazionalità di nome #ChengLei. Non ci sarebbero accuse a suo carico, solo colloqui diplomatici per comprendere al meglio una situazione ancora fumosa. Dal 14 agosto sarebbe in “sorveglianza residenziale in un luogo designato”: sostanzialmente, la polizia cinese può arrestare un presunto sospetto, trattenendolo fino a sei mesi anche senza un’accusa e senza la possibilità di contattare qualcuno (nemmeno gli avvocati). I media australiani ipotizzano che le critiche mosse alla Cina dalla giornalista contro la gestione del coronavirus abbiano giocato un ruolo nella vicenda. Non finisce qui. Martedì 8 settembre, due giornalisti australiani hanno lasciato la Cina dopo essere stati coinvolti nell’indagine riguardante Cheng Lei. Raggiunta l’ambasciata, hanno atteso che i due paesi negoziassero l’iniziale divieto ad abbandonare il paese, per poi partire in direzione Australia. Nello stesso tempo, l’ambasciata cinese a Canberra ha reso noto che, lo scorso giugno, diversi giornalisti cinesi sarebbero stati interrogati dai servizi segreti australiani. Questi avrebbero fatto irruzione nelle loro case e sequestrato loro pc e smartphone, in totale violazione dei loro diritti.

Con questa notizia, termina la carrellata delle news “principali”, lasciando spazio alla zona “menzioni d’onore”, più folta che mai: - Un devastante incendio ha distrutto il più grande campo per migranti della Grecia, sull’isola di #Lesbo. Circa 13 mila le persone ospitate, quando la capienza massima prevista è di ¼, e altissimo ancora il numero di sfollati. Le condizioni sono pessime. - Il GP di Monza di #F1 ha regalato emozioni. Pessima giornata per le Ferrari: freni in tilt per Vettel e spaventoso incidente per LeClerc. A vincere è, a sorpresa, l’Alpha Tauri di Pierre Gasly, in cima a un podio inedito con Sainz e Stroll. Capitolo mercato piloti: Sebastian Vettel sarà alla guida dell’Aston Martin nella prossima stagione, che gareggerà al posto dell’attuale Racing Point. - #NovakDjokovic è stato eliminato dagli US Open per una squalifica rimediata durante il match contro Carreno Busta. Il serbo ha lanciato la pallina senza guardare verso i teloni posti alle sue spalle, colpendo involontariamente una giudice di linea. Il regolamento è chiaro: esclusione dal torneo. Oggi andrà in scena la finale maschile tra Thiem e Zverev, mentre il torneo femminile è stato vinto dalla Osaka. - Piovono critiche su due film usciti recentemente su Netflix e Disney+: #Cuties, commedia drammatica francese accusata di “sessualizzare” bambine undicenni, e #Mulan, che nei titoli di coda ha ringraziato tra gli altri la regione dello Xinjiang per aver fornito alcune location per la realizzazione del film. Si tratta del territorio con all’interno i noti campi di “rieducazione” per le minoranze uigure. - Una serie di accoltellamenti sono andati in scena lo scorso weekend a Birmingham, nel Regno Unito. Il bilancio ammonta a 1 morto e 7 feriti. Le indagini sono ancora aperte. - Come avevamo anticipato la settimana scorsa, non si sono fatte attendere nuove minacce da parte di Al Qaeda al settimanale Charlie Hebdo in seguito alla ripubblicazione delle famose vignette su Maometto. - Leone d’Oro per il miglior film vinto da Nomadland di Chloé Zhao. - A Compton (25 km a sud di LA), uno sconosciuto ha aperto il fuoco contro due vice sceriffi, che si trovano attualmente in condizioni critiche. - In Utah (USA), la polizia ha sparato a un tredicenne in seguito all’aiuto chiesto dalla madre per fermare una crisi dovuta all’autismo del ragazzo. Pur non rappresentando una minaccia per nessuno, gli agenti hanno deciso di utilizzare le armi da fuoco su di lui, ferendolo alle caviglie, alla spalla e alla vescica. Ulteriori commenti? Superflui. - Dal 2024, i film candidati all’Oscar per “miglior film” dovranno rispettare alcuni requisiti di inclusione nella trama, personaggi, persone che hanno lavorato alla produzione e alla promozione dello stesso. Riguarderanno genere, orientamento sessuale, appartenenza a minoranze e disabilità. - Finisce il cammino dei Milwaukee Bucks nei playoff NBA. C’è fermento per capire cosa deciderà il probabile MVP Giannis Antetokounmpo. Rimarrà solo per l’ultimo anno di contratto, rinnoverà o chiederà di essere scambiato? - Violento incendio, senza gravi conseguenze, nel porto di Beirut. La zona, come ricorderete, era stata interessata da una gigantesca esplosione il 4 agosto scorso, che provocò oltre 200 vittime. - Ricomincia la #PremierLeague: il campionato di calcio inglese ha inaugurato la stagione 2020/21 con uno dei numerosi derby di Londra tra il neopromosso Fulham e l’Arsenal. I Gunners si sono imposti per 3-0. - Dopo 16 anni insieme, Jane Fraser sarà la prima donna a diventare CEO di una grande banca degli USA: Citigroup. - Gli USA hanno revocato il visto ad oltre 1.000 studenti e ricercatori cinesi, tutti sospettati di poter essere usati dalla Cina per sottrarre tecnologie e informazioni sensibili per la sicurezza nazionale. - Procedura di impeachment avviata contro il presidente del Perù Vizcarra, accusato di aver ostacolato un’indagine per utilizzo illecito di fondi pubblici a suo carico. - Dure proteste a Bogotà (Colombia) in seguito alla diffusione di un video dove un uomo, prima di morire, veniva ripetutamente colpito con

un taser da due poliziotti. Il bilancio è di 150 persone ferite, tra manifestanti e poliziotti, almeno 70 arresti e 8 morti. - Anche il Bahrain inizierà ad avere relazioni diplomatiche con lo stato di Israele, seguendo l’esempio recente degli Emirati Arabi Uniti.

È tutto per oggi. Alla prossima 👋

[geompaolo]

Favorite tweets: Si naviga a vistain questa disumana esitenza.#WillyMonteiroDuarte #giustiziaperWilly #Jacovitti #Jacofollowers pic.twitter.com/l5oBcpvrab— Andrea Iacovitti (@aiiaco) September 8, 2020

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