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La seduzione è un' arma divina
Willy Pasini
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12.08.24 | things done today:
🍉 English
read an article | science inventions & roswell incident 🛸 (textbook general english)
read Salvation on Sand Mountain by Dennis Covington (ch. 7)
🍉 Spanish
babadum
🍉 French:
voix passive exercises (textbook level A2/B1)
🍉 German
babadum
📖: Intimità by Willy Pasini
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TRADIMENTO: COME RECUPERARE LA FIDUCIA NELLA PERSONA❓
Il tradimento è un tema che divide e fa sperimentare diverse emozioni.
Forse alcuni di voi, sanno di cosa stiamo parlando: magari siete stati traditi anche voi.
Alla fine com’è andata❓Siete riusciti a perdonare❓Come siete riusciti ad avere di nuovo fiducia nei confronti di chi vi ha deluso❓
Tradimento: di cosa parliamo❓
Il tradimento è uno di quegli eventi che può far davvero male: al nostro equilibrio, alla nostra autostima.
La parola tradimento sembra derivare dal latino “trado”, composto da trans, che implica l’atto di consegnare qualcosa a qualcuno e do, che vuol dire “dare”.
L’etimologia del termine non sembra portare alla luce una valenza negativa del tradimento: eppure quando ne sentiamo parlare, quasi tremiamo.
Come non farlo: il tradimento è considerato una violazione, una trasgressione, una rottura. D’altronde viene a mancare quel patto che esiste tra due persone, che decidono di condividere la propria vita, insieme.
Le diverse interpretazioni di tradimento
Il tradimento non ha per tutti lo stesso valore: ognuno di noi, in base ai propri valori, pensieri, convinzioni, considera il tradimento in maniera diversa.
C’è chi considera come tradimento “il sol mentire all’altro” e chi, invece, pensa che si possa parlare di tradimento, solo quando il proprio partner ha un vero e proprio rapporto fisico con una terza persona.
E non finisce qui: certi lo considerano quasi una cura. Un punto da cui ripartire per riscoprirsi. Insomma un unico termine, ma con diverse interpretazioni.
Perché si arriva a tradire❓
Cerchiamo di rispondere a questa domanda facendo riferimento ai risultati di uno studio, da cui è emerso come il 47% delle persone arrivi tradire per fuggire dai problemi presenti nel proprio rapporto. Ebbene sì, spesso si tradisce per ovviare a delle problematiche presenti.
Il 36% dei soggetti, invece, ha affermato di aver tradito, semplicemente, per noia: in questo caso non si fugge da problemi, ma da una routine che evidentemente inizia ad essere stretta.
La restante parte ha affermato di aver tradito, per poter provare un brivido di follia, per trasgredire, per sentirsi vivi.
Il tradimento è perpetuato da persone che hanno varie necessità.
(Willy Pasini, psichiatra e sessuologo, in “Amori infedeli”)
Quali sono le conseguenze di un tradimento❓
Sicuramente scoprire di essere stati traditi non è bello. Non è semplice, nemmeno quando vi sono delle avvisaglie.
Ma cosa succede quando scopriamo di essere stati traditi e proprio non ce lo aspettavamo❓
“Quando la scoperta avviene in maniera fortuita, inaspettata e improvvisa, emozioni come paura, rabbia, gelosia, odio e senso di abbandono si scatenano contemporaneamente, irrompendo nella coscienza tranquilla di chi credeva di essere in un rapporto di coppia solido”. Questo è quanto affermato dalla psicoterapeuta Lucia Portella. Dunque, a seguito di un tradimento, ci ritroviamo a sperimentare stati emotivi negativi. Perché❓Perché crolla tutto: il noi, i progetti fatti insieme, le aspettative future.
E questo non può che lasciare l’amaro in bocca, tanta incertezza e vulnerabilità. Ma soprattutto tante domande e sensi di colpa: ci si chiede se la colpa è la propria. Se si sarebbe potuto fare qualcosa per evitare tutto questo. La propria autostima subisce così un crollo. Tutto il mondo sembra cadere addosso.
Perdono si o perdono no❓
Abbiamo visto che il tradimento, generalmente, porta con sé emozioni contrastanti e pensieri negativi: senso di svalutazione e di colpa. Chi sa di aver subito un tradimento, arriva a mettersi in discussione: è raro che questo non succeda.
Ma un tradimento può essere perdonato❓Ecco: questo è un altro aspetto che divide. C’è chi pensa che chi tradisce una volta, lo farà sempre. Ricordate la tipica frase, “la volpe perde il pelo, ma non il vizio❓” Ecco, in sintesi, alcuni la pensano proprio così.
C’è chi, invece, crede che si possa riuscire a perdonare un tradimento. Ma a questo punto, chi ha ragione e chi no❓
Beh iniziamo con il dire che nessuno ha la verità in tasca.
Spesso, si sceglie di fare semplicemente quello che si sente, a prescindere da tutto. Soprattutto se in gioco ci sono anni di relazione, progetti importanti o figli. In tal caso la parola perdono, tende ad assumere una specifica valenza: ovvero il provare a darsi un’altra possibilità e riscoprirsi.
Chi riesce a perdonare o perlomeno ci prova, parte dal presupposto che qualcosa è andato storto: qualcosa che si potrebbe aggiustare, con impegno e costanza, soprattutto se dall’altra parte c’è qualcuno che si è davvero pentito e cerca in tutti i modi di dimostrarlo.
A questo punto, la domanda è ovvia: come fare per recuperare la fiducia❓Come riuscire a fidarci di nuovo, dopo un tradimento❓
Come recuperare la fiducia dopo un tradimento❓
Sicuramente è importante incrementare la consapevolezza circa le debolezze proprie e quelle del proprio rapporto e capire che chi ha tradito, poteva sicuramente avere un altro comportamento, ma che in un modo tutto suo ha cercato di mettere in evidenza qualcosa che non andava.
Sicuramente alla base ci deve essere una vera voglia di ricominciare e di non colpevolizzare l’altro che, in ogni caso, deve dimostrarci davvero di essere pentito e che è disposto a ripartire secondo presupposti più chiari, solidi e sani.
Dopo essere stati traditi, sicuramente può capitare di aver paura di ritrovarsi di nuovo in questa situazione. E’ comprensibile.
Come attutire i rischi❓
“Definite degli standard specifici relativi a come volete essere trattate/i, stabilite dei limiti che non volete siano superati e fate in modo che siano rispettati in una nuova relazione”, afferma Schorn.
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La cultura attuale dell'apparire, per come ci viene trasmessa, funziona da cassa di risonanza del narcisismo.
- Willy Pasini
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Bookcrossing
Oggi sono passato dalla postazione di bookcrossing poco distante da casa mia.
I libri che ho lasciato in precedenza sono già spariti. Il che è assai positivo. Vuol dire che qualcuno ne è rimasto incuriosito. Per contro, è stato fatto un po’ di ricambio. Tolte un paio di letture per ragazzi e qualche thriller di quelli che vanno per la maggiore, questi gli autori presenti: Raffaele Morelli, Willy Pasini, Gianna Schelotto, Paolo Crepet e Erich Fromm. Ho lasciato giù due libri “doppi” (nel senso che li avevo già, ma non mi ricordavo di averli), uno che non leggerò mai e uno che ho letto ma non mi ha convinto troppo. E ho preso Crepet e Fromm. Due in cambio di quattro. Ci può stare, dài.
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Willy PASINI, Il CORPO in PSICOTERAPIA, Raffaello Cortina editore, 1981. Indice del libro
Willy PASINI, Il CORPO in PSICOTERAPIA, Raffaello Cortina editore, 1981. Indice del libro
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ALTA MAREA 2018 …Maratea tra Natura e Cultura XXIII edizione
ALTA MAREA 2018 …Maratea tra Natura e Cultura XXIII edizione
LE ARITIMIE DELL’ANIMA con LUIGI CHIARIELLO – WILLY PASINI – GIANLUCA MECH
La rassegna letteraria Alta Marea 2018 …Maratea tra Natura e Cultura, ideata e realizzata dall’Agenzia Letteraria Delia, in collaborazione con il Comune di Maratea, ispirata al tema “La danza del pensiero”, prosegue la XXIII edizione con una serata dedicata alle aritmie dell’anima.
Domenica 12 Agosto(ore 21.30 –…
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Mentre la contentezza è una cosa a cui ci si può "allenare", che si può coltivare e vivere anche a lungo, la felicità è un picco, un guizzo, uno stato d'animo non programmabile e non "dilatabile" nel tempo.
Willy Pasini
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Foto di coppia con bambini
Ho deciso a tavolino di liberarmi di un po’ di libri, sono anni che l’ho deciso.
C’è una intera sezione della mia biblioteca che non mi appartiene più, che occupa spazio fisico e psicologico che da tempo non ho voglia di riservarle: è la sezione che ha a che vedere con quella che è stata la mia militanza politica. C’è poca roba e tutta in edizione non di pregio, dacché son da sempre stato propenso a spendere più soldi in fumetti che in politica, però mi pesa.
Poi c’è la sezione dei libri di cui mi posso liberare tranquillamente: gialli, fantascienza, diciamo letteratura d’evasione. Ha fatto il suo dovere, bon! Non ha senso conservarla.
Poi ancora c’è della saggistica e della divulgazione scientifica irrimediabilmente deperita: che si può fare di un Economica Boringhieri sulla geologia della luna dato alle stampe nella prima metà degli anni settanta? Di un Willy Pasini, di un Alberoni? Niente.
Ma il punto cardine di tutto il discorso non è lo spazio fisico o psicologico che certi libri usurpano; il punto è che sono invecchiato. Ne ho parlato col mio amico Valerio, interlocutore fedele di tutti i pensieri più cinici. La domanda che ci siamo fatti, l’uno indipendentemente dall’altro, è: “vogliamo lasciare ai nostri eredi l’onere di disfarsi di cose senza pregio, che col passare del tempo non hanno conservato interesse? Tra le mille altre cose di fronte alle quali si chiederanno che fare, nell’angoscia di metter mano alle cose di un genitore?” La risposta ovviamente è un no deciso.
Tutto questo, a tavolino, già da qualche anno. Nella pratica fino a oggi non ho fatto nulla; fino a oggi che, stimolato dall’esempio di Valerio che si è già disfatto di un terzo dei suoi libri, ho voluto cominciare.
Diciamo che sono sollevato, il risultato di questo che è stato solo un test su un unico scaffale Ivar Ikea è migliore del previsto, ma devo premunirmi di fronte a certi rischi insiti nell’operazione.
Ad esempio.
Questi tre libri sono una foto di coppia degli anni settanta: condensano il nuovo approccio alla sessualità della mia generazione, e il nuovo approccio alla educazione dei figli.
Il sesso si voleva improntato a una certa apertura, non usiamo il termine libertà che è troppo, e ruotava attorno ad alcune leggi: il diritto al piacere da parte della donna, l’accettabilità di (quasi) tutto in un contesto di rapporto d’amore. Era un approccio tutt’altro che libertario, anzi era molto bacchettone perché in definitiva aveva bisogno di santificare il sesso tramite l’amore, o per meglio dire l’Amore; ed a tratti era ridicolo, come quando affermava il diritto al piacere da parte della donna, come fosse una scoperta: bastava solo leggere i miti dell’antica Grecia per capire quanto la pretesa fosse assurda.
Però all’epoca questo approccio sembrava una grande novità, ed ogni coppia intellettualmente aperta ci teneva ad adeguarsi a questo standard, e in casa metteva in bella mostra “Due +”, la rivista simbolo della nuova coppia col suo famoso inserto sigillato un cui i lettori potevano rivolgere agli specialisti le domande più scabrose: “Mio marito vuole che gli dia i baci lì, mi dica, dottore, è normale?” Risposta immancabile: se c’è amore si può fare.
Poi, quando queste nuove coppie hanno messo al mondo dei figli, è arrivata la nuova pedagogia alla Bruno Bettelheim: i bambini non sono altro che piccoli adulti, e i genitori devono essere genitori perfetti, come appunto recita il titolo del libro in primo piano: vale a dire non devono far altro che lasciarli esprimere, senza coercizioni ed inibizioni. Mi vien da chiedermi quanti equivoci, quanto disadattamento, quanto disagio e quanti guasti abbia prodotto questa pedagogia...
Ecco, se mentre armato di buona volontà sto mettendo da parte i libri di cui disfarmi mi fermo a pensare queste cose, il lavoro si complica. Sergio, tre libri come questi li devi semplicemente metter tra quelli da dar via, o tra quelli che forse possono interessare qualche biblioteca qui per le valli, o se no tra quelli da portare direttamente al macero.
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A CHE COSA SERVE LA COPPIA? di Willy Pasini
A CHE COSA SERVE LA COPPIA? di Willy Pasini
A che cosa serve la coppia? Con questa domanda dal chiaro intento provocatorio, Willy Pasini da inizio a un’originale analisi della nostra sfera più intima, quella privata, per poi inoltrarsi nel territorio affascinante e misterioso del rapporto tra uomo e donna. Unendo al rigore scientifico il caratteristico stile narrativo, l’autore scompone e osserva da tutte le possibili angolazioni la vita…
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read Salvation on Sand Mountain by Dennis Covington (ch. 6)
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passé simple exercises (textbook level A2/B1)
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daily routine exercises (textbook vol. I)
📖: Intimità by Willy Pasini
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L’autostima L’autostima è un fiore che va annaffiato ogni giorno. Il potere è dentro di noi, è nella cura che abbiamo di noi stessi, nella capacità di volerci bene. Willy Pasini
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Numerose persone provano l'ansia del fallimento e di conseguenza non vogliono correre rischi.
Willy Pasini, Autostima
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❤️
[...] amarsi senza litigare, come i porcospini che se sono troppo vicini si pungono, ma se sono troppo lontani hanno freddo.
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E forse aveva ragione Borges quando parlava dell'aspirazione a una felicità «moderata».
Willy Pasini
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Generosità Vere E False
Nell’edizione italiana del più importante saggio di Vladimir Jankélévitch – mancano alcuni dei…
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