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afnews7 · 8 months ago
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Campi Flegrei, perché per il terremoto non è scattato It Alert?
http://www.afnews.info segnala: … va ricordato che l’attività vulcanica nei Campi Flegrei citata tra i rischi coperti da It-alert è ciò che causa il bradisismo, cioè la lenta deformazione del suolo della caldera, un processo di sollevamento che riguarda in particolare l’area di Pozzuoli, e che a sua volta ha vocato le numerosissime scosse nell’area, di cui 450 soltanto nell’ultimo mese, la…
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olitaly · 8 months ago
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captaindanielepoto · 1 year ago
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jacopocioni · 2 years ago
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Famiglia Sassetti terza parte
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Storia di una nobile famiglia fiorentina prima parte seconda parte TERZA PARTE DONNE ENTRATE IN CASA SASSETTI Elenco delle donne sposate con un componente della famiglia Sassetti, per mezzo di parentadi delle quali fino ad oggi si ha notizia. Raccolta fatta da Francesco di Giambattista Sassetti nel 1600. “E nota (che), che alcune si è trovato il nome e non il casato e d’altre per il contrario e tutte lì metteranno in quel modo che li sono arrivate per lì libri di ricordi di Paolo di Alessandro Sassetti e d’altri”. - La moglie di Dosso di Pierozzo di Federigo, che visse dal 4 1300 al 1350, si chiamò Pilla ma non si sa il casato; - La moglie di Banchino di Pacino d’Azzo Sassetti, si chiamò Niccolosa, di Simone vocato Magaldo; che visse dal 1250 al 1300; - La moglie di Manente poi di Banco Sassetti, che visse dal 1340 al 1380, si chiamò Ghilla Pilli; - La moglie di Pellaio di Sassettino di Banco Sassetti, che visse come sopra, si chiamò Filippa, ma non si sa il casato; - La moglie di Sassettino padre di Pellaio suddetto, che visse dal 1300 al 4 1350, fu dei Pellai o Pellari da S. Gimignano; ma non si sa il nome; - La moglie di Banco di Sassetto di Azzo Sassetti, che visse dal 1250 al 1300, fu dei Tornaquinci e non si sa il nome; - La moglie di Piero di Sassettino di Banco Sassetti, che visse dal 1320 al 50 o 70, ebbe nome Giovanna, ma non si è trovato il casato; - La moglie di Piero suddetto fu chiamata Cara, ma non s’è trovato il casato; - La moglie di Ghino di Banco di Sassetto Sassetti, che visse dal 1300 al 1340, fu degli Scolari, ma non si sa il nome; - La moglie di A’ Alessandro o Federigo Sassetti, che fu dal 1330 al 1380, fu dei Pazzi addimandata Simona; - La moglie di Federigo di Pierozzo di Federigo, che fu dal 1350 al 1390, fu dei Ghinazzi, addimandata Chiara; - Tommaso di Federigo di Pierozzo Sassetti, che visse dal 1370 al 1420, ebbe tre mogli: la prima Caterina Falconi da Lucignano, che non gli fece figlioli; la seconda Pippa Strozzi, della quale oltre le femmine ebbe Federigo e Bartolomeo la terza fu Betta Pazzi, della quale di masti ebbe Francesco, del quale è fatta lunga menzione in questo scritto; - La moglie di Bartolomeo di Tommaso di Federigo Sassetti, che visse dal 1420 al 1470, fu della Tosa; - La moglie di Bernardo di Gentile suddetto, che visse dal 1490 al 1560, fu del Vigna e addimandata Caterina; - La moglie di Tommaso di Federigo Sassetti, che visse dal 1481 al 1570, fu di Guasconi, addimandata Cammilla; - La moglie di Carle di Federigo suddetto, che visse dal 1500 al 1540, fu di Minerbetti, chiamata Gostanza; - La moglie di Vincenzo di Tommaso suddetto, che visse come sopra, e vel circa, fu degli Squarcialupi, chiamata Isabella; - La moglie di Galeazzo di Francesco di Tommaso Sassetti, che visse dal 1460 al 1515, fu de Valori, chiamata Fiammetta; - La moglie di Cosimo di Francesco suddetto, che visse dal 1464 al 1550, fu dei Niccolini, chiamata Maria; - La moglie di Teodoro di Francesco suddetto, che visse dal 1480 al 1515, fu de Nerli, addimandata Lena; - La moglie di Giambattista di Teodoro suddetto, che visse dal 1505 al 1565, e fu de Gondi, chiamata Maddalena; - La moglie di Federigo di Carlo di Tommaso Sassetti, che visse dal 4 1520 al 1580, fu de Machiavelli, addimandata Ginevra; - La moglie di Filippo di Galeazzo di Francesco Sassetti, che visse dal 1495 al 1555, fu de Mazzinghi, chiamata Lessandra; - La moglie di Filippo di Galeazzo suddetto, che visse come di sopra, fu dei Mori, chiamata Lessandra; - La moglie di Galeazzo di Filippo di Galeazzo, che visse dal 1550 al 1595 in circa, fu de Bicci, chiamata Diamante; - La moglie di Galeazzo di Federigo di Galeazzo, che visse dal 1555 e ancor vive, è dè Fortuna, che si dice da Rabbia Canina, chiamasi Lavinia; - La moglie di me Francesco di Giambattista di Teodoro Sassetti, che nacque a 12 aprile 1539, è ancora per la Dio Grazia, viva. Fu degli Strozzi, e si chiama Gostanza (che morì di gennaio 1592. Iddio gli abbia dato il vero riposo).
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Alberto Chiarugi Read the full article
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ars-solitudine · 1 year ago
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si, era davvero un bel posto. Denso di contenuti, vocato alle emozioni, ai sentimenti ed ai grandi temi della vita..sesso incluso. E fatta eccezione per chi tiene ancora la barra dritta il resto �� solo un volgare ed indecente dai e dai di inutilità.
Eh adesso se per piacere se mi togliete quello schifo di live dalla mia dash e magari proponete qualcosa di interessante e piacevole, vi ringrazio pure!
Ci avete messo i soldi qui dentro, i maledetti soldi ed è stato il vostro fallimento. Magari qualcuno con il cervello si ravvede e ridona identità all’unico social forse degno di essere chiamato tale.
@staff e togliete quella merda dalla dash. Inetti.
Un tempo Tumblr era davvero un bel posto
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rohanrider3 · 5 years ago
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Caleb Widogast Repurcussions Question...
Uh, Critters? I have...THOUGHTS about episode C2E102? Specifically related to our favorite scruffy wizard? 
Spoilers for C2 previous episodes but _especially C2E102_ (and the sci-fi movie Serenity) under the cut--
OKAY SO that part when they were all ‘giving gifts’ to Vocato, Liam straight up emphasizes that Caleb stares at the ocean floor beneath them for a good 30 seconds or so and then STRAIGHT UP GIVES THAT AVOCADO JERK THE AMULET.
Here’s the thing.
Unless I’m wrong, that’s the amulet that keeps him from being able to be Scry-ed upon. (Yes Trent Iky-thong knows Caleb is/was Bren but that’s a different freak out post). 
You know what else Caleb was using that amulet for? HIDING U’KATOA (u’katoa!)’s ORB FROM SIGHT. Remember back when Fjord coughed it up, and the Mighty Nein started freaking out because “Well NOW what do we DO with it?!” and Caleb took it, tied it into a kerchief around his neck, and reassured them that “this” (gesturing to the amulet) “makes me unable to be found, so this (gestures to orb) cannot be found as well either.”
But, um....it didn’t sound like Caleb gave the ORB to Vocato. He gave the AMULET. And KNEW what he was doing. (Unless I’m wrong, but when I was watching the episode it seems pretty clear that Caleb only gave Vocoto the amulet, not the orb!) 
So, to sum up: Caleb just full-knowingly gave away the one thing (we know of) keeping a literal army of angry Ukatoa worshippers from coming after the orb and its bearer. Add in the repercussions of the blood pact thing he and Fjord did way back when in the beginning? middle? of the campaign, and I’m VERY afraid (read: excited!) that the Ukatoa fanboys are going to descend upon Rumblecusp and very possibly go after our favorite scruffy wizard!! Is Caleb hoping to draw Ukatoa’s forces to Vocato and pull a Malcolm Reynolds (namely, bringing a horde of furious Reavers to duke it out with the smug Alliance fleet)? But HOW is he going to do that if HE still holds the orb?! Is he going to throw himself out as bait? What will happen?!
TLDR: Caleb is now almost certainly a glowing beacon screaming “HERE I AM ON RUMBLECUSP VERY SPECIFCALLLY” to U’katoa’s forces, he seemed to do it on PURPOSE, and given the previous blood pact with Fjord way back when I am EXTREMELY nervous/excited to see the ramifications of this decision. 
Bonus: Is he willing/trying to sacrifice himself for Fjord by playing Vocato and U’katoa plus his followers against each other? *excited hand claps* Is it Thursday yet?!!! 
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deeplyspirity8 · 5 years ago
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Tome Notas Ótima tarde. Take Notes Great afternoon. Creative by Jô Moreira Siga-me também no Instagram:  @jomoreira8, @jomoreira9, Twitter: @jomoreira8 Facebook: @jomoreira8.deeplyspirity Blogs: www.tumblr.com/blog/deeplyspirity, Que de alguma maneira está página possa lhe ajudar, deixe seus comentários, suas sugestões de melhorias. Ative as notificações das atualizações dos posters, poemas, reflexões, versos. Um forte abraço, deixo o meu carinho e afeto. ® Deeply Spirity Culture Brasil, November by 2019. #deiveleonardo #isadorapompeo #oracao #t #crist #digitalinfluencer #danielaaraujo #congressodelouvor #ministrodelouvor #liderdelouvor #priscillaalcantara #auladecanto #coverbrasil #cnicavocal #projetovocato #vocato #backvocal #aulademusica #assembleiadedeus #deiveleonardovideos #fe #yodicavilia #blia #amordedeus #louvores #m #ora #salva #worship #reino (em Macaé) https://www.instagram.com/p/B5DyceQhgR4/?igshid=vmb8yup9cw6i
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acertainidontknowwhat · 3 years ago
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Classics claim check: did the Romans proactively seek out children born with ambiguous genitalia—whom today we would call intersex—and kill them?
What are our sources? Livy, Pliny the Elder, and Julius Obsequens.
*To begin with, no ancient writer records the killing of a child born with ambiguous genitalia contemporary with the time they lived or are writing. All examples of the murder of intersex children are depicted as happening at some time in the past.
Infants or children who were labeled “semimas”, “androgynus”, or “hermaphroditus” are recorded among lists of ill-omens and portents that occurred during times of crisis. They are often listed alongside several other omens, for example a lamb born with a pig’s head, a pig born with a human’s head, a colt born with five feet, a child was born with an elephants head, it rained milk, it rained rocks, a cow spoke, the sky glowed red even though it was clear. (Liv. AUC XXXI.12; XXVII.11; XXVII.37; XXXIX.22.)
Pliny the Elder, NH VII.iii.34: “We call those who are born with sex characteristics of both ‘hermaphrodites’, called a long time ago ‘androgynus’ and considered portents, now however in pleasures/delights/as favorites” (Giguntur et utriusque sexu quos hermaphroditos vocamus, olim androgynos vocatos et in prodigiis habitos, nunc vero in deliciis.)
Julius Obsequens (4th/5th cent. CE) wrote a work (prodigiorum liber) listing the occurrence of portents/prodigies from the 3rd cent. BCE to the end of the 1st cent. BCE. It is believed that Obsequens’ primary source is Livy. Obsequens lists 9 cases of intersex children being killed, 8 of them by being thrown into a body of water, between 186 BCE and 92 BCE. However, like in Livy, all these instances are listed alongside other portents and date to a time of crisis for Rome, usually a military or political crisis.
Verdict: No, at least not in any systematic way. That intersex children are born or are found specifically during a time of crisis alongside other portents takes away from the credibility that intersex children were sought out by Roman religious officials and then killed. Livy's recording of portents, which Julius Obsequens reiterates, has a specific agenda. Portents and prodigies amplify the crises experienced by the Romans to a divine level. Hannibal's success against the Romans during the Second Punic War as recorded by Livy was seen as an overturning of nature itself and thus must have been accompanied by divine portents that reflected a universe turned on its head. Does this mean that Romans saw children born with ambiguous genitalia as unnatural or undesirable, yes probably. But more than anything it is a comment on the state of the Roman world during a particular moment.
On a different note, according to Diodorus Siculus (c. 90 BCE–c. 30 BCE) and Aulus Gellius (c. 125 CE–180 CE), some intersex people could be quite successful in the ancient Mediterranean world.
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a-tarassia · 3 years ago
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Non sono passati i due referendum che sono praticamente tra i pochi esempi di richieste dal basso più recenti. Quello di cui parlo non è la decisione della CC, che potrebbe essere didatticamente legittima, ma mi chiedo: è davvero questa la cosa giusta?
Il diritto ormai è passato in mano alla massa, non discutiamo più di evoluzioni e trasformazioni sociali, ormai sui social si decide cosa sia un diritto e cosa non lo è, cosa si può fare legalmente, ma secondo costume e sentimento, e cosa no, se il diritto vero e proprio prima o poi ci arriva questo è un fatto suo, problema che noi, pubblico digitale abbiamo già discusso, affrontato e risolto secondo la legge della strada lastricata di pixel.
Quindi come mai per andare incontro ad un chiaro segnale di necessità che il popolo esprime, qualcosa a cui ancora tiene per davvero, come eutanasia e legalizzazione, siamo ancora in braccio ai cavilli sul linguaggio o sull’esposizione scritta col culo? È giusto così? Ok, è giusto così. Allora in un mondo giusto, giusto come abbiamo deciso di procedere, un partito che davvero sia vocato ai cittadini dovrebbe prendere in mano questo sentimento popolare e trasformarlo in decreto legge, per lo meno provarci. E invece da quanti anni non ci sono proposte concrete in sede parlamentare che rispondano a nostre vere esigenze? Io non parlo mai di politica, o meglio, io non parlo più di politica, perchè non c’è più nulla da dire, questa che ci governa non è politica, non lo è nel senso per cui ne sia giustificata l’esistenza. Non è nemmeno il caso di fare distinzioni tra un nome o un altro, non si scontrano nemmeno più, hanno paura di prendere posizione, hanno paura di perdere voti e legittimità, la legittimità. Parliamo di legittimità. I giovani non votano e non è nemmeno più questione di astensionismo, l’astensionismo vale forse fino a noi nati negli anni 80, che ormai siamo belli che adulti da un po’, i giovani, quelli veri non si astengono, se ne fottono. Le leggi se le fanno sui social, che la CC le approvi o no. I colpevoli li troviamo nei tribunali del web, che ci sia un giudice oppure no. E quando per davvero mi serve che la politica mi fiancheggi per qualcosa in cui credo la politica essa stessa non c’è, quindi a me cosa cazzo me me ne fotte?  Questo non si chiama più astensionismo, è menefreghismo bello e buono e non si cura delegando le decisioni a data da destinarsi.
Also, Anne Oakley, Buffalo Bill, Toro Seduto e compagnia bella erano fenomeni da circo, non eroi, eppure sono parte di una cultura americana molto radicata e che ha concorso e formare un popolo, se non tutto almeno quello del far west, quindi tanto, erano dei personaggi famosi, si esibivano, le loro gesta erano sempre gesta dietro un compenso. Una volta una tipa che rubava per pagarsi la coca fu arrestata e fornì un nome falso, Anne Oakley, il primo a fare uscire la notizia sui giornali , che la Oakley fu arrestata perchè una tossicodipendente che rubava, fu Hearst il magnate della stampa americana, tutti gli altri giornali lo hanno seguito a ruota ricopiando la notizia e la Oakley vera ha dovuto chiedere i risarcimenti intentando tantissime cause di diffamazione, poi vinte, ma a che pro. Volevo dirvelo così per divertimento.
Sabato abbiamo fatto una festa a casa, senza alcun motivo, eravamo i soliti, ognuno ha portato circa due bottiglie di alcol a testa tipo che abbiamo iniziato a mangiare alle 20 e alle 2 stavamo organizzando un torneo di freccette e aprendo una nuova bottiglia di gin. Ad un certo punto eravamo tutti concordi che era un peccato poter fare ste cose solo nel weekend, sarebbe bello potersi divertire sempre. Dovremmo smettere di lavorare. Da qualche parte qualcosa è andato storto and we are going along with this, that’s the problem.
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ars-solitudine · 3 years ago
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Il pregiudizio è vocato alla fallibilità.
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corallorosso · 3 years ago
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Trentino, i due orsi del Casteller sono stati castrati: basta con questa persecuzione! È di questi giorni la notizia della castrazione degli orsi, tristemente famosi, detenuti in condizioni pietose al centro vivaistico del Casteller, in provincia di Trento. Un ulteriore episodio crudele e triste di una vicenda sicuramente gestita malissimo, da parte del presidente Maurizio Fugatti e dall’assessora Giulia Zanotelli. Intorno a questa storia aleggia un alone di mistero oscuro. Il lager del Casteller, io ci abito vicino, quindi lo conosco molto bene, è diventato un luogo simbolo di orrore e dolore. Due orsi, M49 e M57, giacciono lì reclusi, da oltre un anno, privati della libertà solo perché hanno predato qualche capo di bestiame (M49) e per un attacco provocato a un avventore (M57). Sono reclusi in un posto pressoché inaccessibile, chiuso come fosse un luogo soggetto a segreto militare. Diverse le richieste di visite da parte di associazioni ambientaliste per verificare le condizioni di questi due animali; nessun comunicato ufficiale o bollettino emanato dai veterinari (sic) che seguono questi animali. Denunce di maltrattamenti sono state depositate da cittadini e associazioni; ci sono stati interventi della stampa anche internazionale, di televisioni che hanno riportato una situazione davvero incivile. Tutto in silenzio, tutto occultato. E una nuova ispezione del Cites (Commercio internazionale di animali e piante in pericolo), effettuata nel giugno scorso, evidenzia la castrazione dei due orsi; privati ora di tutto! Condannati all’ergastolo in una struttura ancora una volta giudicata “non certo ottimale” per questi animali selvatici. E il silenzio che ruota intorno a questa vicenda trentina, di malagestione di questi animali selvatici che, lo ricordo, sarebbero protetti da leggi internazionali, è davvero allucinante. Silenzio da parte della magistratura, silenzio politico generale, a parte due consiglieri di minoranza (Filippo Degasperi di Onda Civica e Lucia Coppola di Europa Verde); in un territorio che si dice vocato al rispetto della biodiversità, si continua a detenere orsi in condizioni pietose, con palesi maltrattamenti incivili. E, se non fosse per i vari ricorsi al Tar, o al Consiglio di Stato attivati da associazioni animaliste, il presidente Fugatti e la sua giunta avrebbero decretato l’abbattimento di mamma orsa JJ4. Insomma, una politica persecutoria verso questi animali. E da una parte il leader maximo della Lega, Matteo Salvini, che esulta e gioisce nel vedere mamma orsa con i cuccioli, mentre il suo braccio operativo sul territorio trentino, il presidente Fugatti, con tutta la sua giunta, continua a perseguitare gli orsi del Casteller, rifiutando qualsiasi confronto e secretando tutto ciò che concerne la vicenda. E, personalmente, penso che i veterinari che seguono tali animali qualche responsabilità sulle condizioni di M49 e M57 la debbano sentire; mi chiedo come sia possibile per un medico veterinario accettare di essere parte di un programma di gestione simile. Insomma, una vicenda davvero tristissima, che getta ancora una volta un’ulteriore ombra sul Trentino, che si professa garante della biodiversità, ma nei fatti gestisce i grandi carnivori con metodi non certo sostenibili. Marco Ianes
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abr · 5 years ago
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«Tornassi indietro, rifarei tutto uguale». Il primo segnale che qualcosa non andava avremmo forse dovuto coglierlo il giorno che Conte andò per la prima volta in Lombardia, il 27 aprile, un paio di mesi dopo il primo caso di Codogno. Insomma, dal premier di un Paese che piange 35 mila morti e conta 235 mila casi di Covid-19 ci si sarebbe potuto aspettare qualche dubbio in più sulla propria performance. Ma gli indizi, da allora, si sono succeduti e moltiplicati: un tratto sovrano, non sovranista ma proprio sovrano, una leggera megalomania, una folie de grandeur sembra essersi impadronita dell’ex avvocato del popolo, trasformando la narrazione dell’umile figlio della patria strappato alla sua amata professione, in quella del padre della patria vocato a una missione salvifica. (...)  Naturalmente è bastato dire «Stati Generali» per evocare un sospetto di sovranità, anche se in realtà molto sfortunata, perché l’esito della manovra politica di Luigi XVI per risolvere la grande emergenza del suo regno fu così orribile da restare proverbiale. Ma siamo certi che Conte non avesse di certo in mente quel Borbone quando ha usato la fatidica immagine. Secondo alcuni dei suoi critici si immaginava piuttosto come un predecessore del decapitato, il Re Sole. Secondo altri, più cattivi, il Borbone cui rischia di assomigliare è di un altro ramo: Franceschiello, l’ultimo re delle Due Sicilie. (...) Forse non è estraneo un elemento di improvvisazione che nella cultura politica di Conte è quasi inevitabile, viste le origini. (...) Ma certo il nostro Conte è un premier per caso, asceso a Palazzo Chigi per mancanza di un leader vincente alle elezioni, e rimastoci grazie a un ribaltamento di maggioranza. Il fatto è che l’uomo ha un eloquio indubbiamente fluente, forse retaggio di oratoria da avvocato, è intelligente e ha una certa simpatia fisica, e certe volte ci si affida un po’ troppo.  (...)
“un tratto sovrano, non sovranista, sovrano proprio ...”  
via https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/si-sente-re-sole-ma-giuseppe-conte-solo-quot-premier-239298.htm
Antonio Polito associa il CdS a Ripubblica nel bombardamento di Giuseppi. Oramai resiste peggio di un Saddam Hussein qualunque, da dentro un tombino: manco la minaccia delle “armi di distruzione di massa” può usare. La tristezza è che è un terrone così da sempre, ma solo da quando (parte de) il PD lo vorrebbe scaricare  - senza però pagar dazio elettorale, eh! - allora la stampona paludata collusa peggio della magistratura, se ne accorge. 
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dudewayspecialfarewell · 4 years ago
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Saranno state le tre di notte e il giorno dopo dovevo andare a lezione. Come ogni mercoledì non ero andato alla festa organizzata dal Buddy System, una specie di organizzazione che rendeva l'esperienza Erasmus dannatamente simile ad un viaggio organizzato in crociera. Per quanto possa sembrare assurdo, preferivo frequentare vecchi traditi dal nuovo regime capitalista, puttane e i peggiori bar di Praga piuttosto che passare una notte con adolescenti sgallettanti e impauriti che bevevano litri d' alcool per farsi coraggio e scopare a colpo sicuro con ogni donna o uomo che gli capitasse a tiro. Tanto, la bellezza di una persona è qualcosa che dipende sempre da quanto alcool si ha in corpo. Ero già a letto per potermi alzare presto il giorno dopo e come ogni mercoledì i miei coinquilini rientravano in casa alla spicciolata, alle prime luci del mattino. Vivevamo in quattro in dieci metri quadrati e avevamo un solo bagno. Nella confusione generale di gente che rientra sbronza marcia, decido di alzarmi e andare a bere un bicchiere d'acqua, mi sento come immerso in una specie di torpore ovattato finché non sento bussare alla porta. La apro, perché oramai per me è quasi un automatismo aprire a chiunque e a qualsiasi ora, dato che siamo in un dormitorio e ciò significa che praticamente non esiste una vera e propria privacy, sono quasi convinto di non trovare nessuno di fronte e di aver sentito un rumore diverso al quale il mio corpo ha risposto con un gesto abituale, invece mi trovo di fronte una ragazza col vestito da sera, io resto sulla porta ancora mezzo stordito e non capisco cosa ci faccia lei di fronte a me a quell'ora, mormora qualcosa, dice che cerca un mio coinquilino, non può credere che lui stia male, lui è "Machine (for) parties" l'uomo che festeggia due giorni di fila senza fermarsi mai e poi dorme 12 ore per riprendersi. Quella sera MP è a letto che suda febbricitante col suo pigiama da fricchettone e la grande testa coperta dai suoi boccoli rossicci. Faccio entrare la ragazza che bussa alla porta, gli apre il ragazzo che dorme nel letto a fianco di MP, lei lo vede a letto disteso, lo sveglia e lui la riconosce, sorridono. Si scambiano due battute, poi lei si stende a fianco a lui mentre l'altro coinquilino decide di passare la notte dalla fidanzata e lascia la stanza sola per i due amanti ( vivevamo in due stanze che dividevano i dieci metri quadrati dell'appartamento). Io mi metto a letto mentre il ragazzo con cui divido la stanza continua a scoreggiare imperterrito e a puzzare di alcool, quasi come una ciminiera che fuma nella notte. Che culo aveva avuto MP a trovarsi una donna così, ma in fondo la capisco. MP non è un uomo che trovi tutti i giorni dietro l'angolo e quando ti trovi a un oceano e migliaia di chilometri da casa e riesci a trovarti qualcuno che ti tira sù e non ti fa sentire il peso della solitudine, quella persona diventa un'àncora, diventa parte di tutte le piccole cose fondamentali cose che solo le persone che sono sempre in viaggio sanno capire. Fa parte di quel bagaglio che è L'INDISPENSABILE, tutto quello a cui non si può (per nessun motivo) rinunciare, ciò che le persone abituate a vivere dentro la propria casa non riescono a capire, poiché per questi ultimi tutti gli oggetti sono parte di un universo che non può mancare di nessun tassello. Ero invidioso MP. Pensavo a quando vivevo in appartamento e non riuscivo a permettermi le bollette, quando giorno facevano 6 gradi e di notte morivo di freddo, giacendo sul divano della cucina coperto da cappotti e coperte sporche recuperate per strada, tutto febbricitante. Avrei tanto voluto che qualcuno bussasse alla mia porta dicendomi che era ancora tutto apposto, che le cose si sarebbero aggiustate, avrei desiderato qualcuno che mi abbracciasse e mi dicesse che ero importante. Ma MP non era importante come modello di vita, come un mentore o un guru per quella ragazza, lei aveva bisogno di lui per tutto il tempo che gli dedicava per le feste, per andare a fare shopping, aveva bisogno della straordinaria verve votata al divertimento di MP e i suoi amici servivano per essere certa di non essere mai sola, di non dover affrontare mai la vita con le proprie forze. La ragazza confidava di poter passare tutta la durata dell'Erasmus in quel vortice di stimoli e colori variopinti, che si crea quando ci si fa permeare da una cultura e un ambiente diversi, quando li si fanno arrivare dritti al cuore e al cervello e agli occhi e in tutto il corpo, che diventa un'antenna che riceve e ritrasmette questi stessi stimoli positivi agli altri. Ma se il mondo fosse fatto solo di persone che ricevono stimoli dagli altri, se il mondo fosse incapace di produrre qualcosa di sostanzialmente diverso da quello che siamo abituati a vedere, allora in questo caso saremmo persone che rimandano migliaia, milioni, miliardi di volte le stesse informazioni ripetute in infiniti modi diversi, ma senza nessuna originalità. Alcune persone di dubbio quoziente intellettivo nella norma, sostengono che l'uomo non cambia mai e che resta sostanzialmente sempre lo stesso. Ecco questo tipo di persone sono le stesse che si appioppano sempre ad un MP. Certo andare alla ricerca di questa originalità, privandosi volontariamente dello stimolo degli altri o ponendo un filtro tale che non permetta, se non ad una ristrettissima cerchia di amici, di riuscire ad influenzare le nostre emozioni, potrebbe sembrare una scelta masochista e inutile, ma la verità è che questa ricerca non si fa per scelta razionale, ma per vocazione. Vocazione significa essere chiamati, in questo caso ad una missione più difficile della gente comune da un qualcosa che è dentro la natura di chi sente questa chiamata, che a volte fa sentire fuori luogo o addirittura superiori in situazioni nelle quali non si è davvero superiori a nessuno. Essere chiamati significa avere un bisogno esistenziale, che porta a non accontentarsi di ciò che ci viene fornito, ma che spinge a ricercare al di fuori delle apparenze, il che in genere implica il fatto che chi vive questo tipo di vita resta ai margini di ogni relazione sociale perché sta antipatico a tutti, ha scarsi risultati nello studio o nel lavoro, poiché mentre le persone normali seguono un percorso chiaro e stabilito che le porta a raggiungere i propri obbiettivi con i sacrifici imposti e decisi sul tracciato che si sceglie, chi è “vocato” cerca in tutti i modi possibili di uscire dal seminato per andare a cercare qualcosa d'indefinito, che porta via un sacco di forze e tempo prezioso, che lo rende in genere insoddisfatto della ricerca e della propria vita. Per quanto questo discorso possa sembrare autoreferenziale e assolutamente sconnesso all'evento sopra presentato, vorrei far presente al signor lettore che molto spesso nel paese in cui si parla la lingua che sto usando per scrivere, si cerca di deprimere ogni discorso che voglia portare al di fuori della tradizione e delle norma, forse perché è un paese con una grande tradizione che influenza molto spesso il nostro modo di pensare anche oltre quelli che sono i più empirici e logici motivi. Infatti possiamo facilmente capire che parlare di una classificazione, anche se approssimativa, non può che aiutare a chiarire quali sono i fenomeni più tipici ad esso legati, e la chiarezza dell'esposizione non può che portare benefici a tutti. Ma ciò, sicuramente, non consola dalla solitudine tutti coloro che scelgono di non dipendere da altre persone per condurre la propria vita, anche se bisogna ammettere che in genere i “ vocati” scoprono cose nuove ogni giorno, quindi di non smettono mai di meravigliarsi della straordinaria capacità di rinnovarsi che ha il mondo. Però si meravigliano mentre gli altri scopano.
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space-finally · 5 years ago
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Why are A\vocato stans
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marastonirappresentanze · 5 years ago
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TENUTA LA RISERVA
The conquest of innovation in quality drinking.
Ner Piceno un nome che evoca storicamente un territorio naturalmente vocato alla viticoltura, alla storia non solo fatta di gesta da tramandare ma anche di buona cucina e tanta bellezza...Ma per noi tutto questo è in calice di rosso, il nostro migliore rosso, appunto il Ner Piceno. Fluido e limpido nel bicchiere si mostra in attraverso un colore rosso rubino carico e impetrabile che sfuma verso l'esterno in magnifici riflessi granati. Questo colore lo deve di certo alla generosità cromatica del Montepulciano che insieme al Sangiovese costituiscono questo vino. Al naso, previa necessaria ossigenazione si apre in un intenso tripudio di profumi che inebriano e raccontano di fiori come la viola e la rosa e ancor più di frutti rossi come il ribes, amarena e prugna in confettura. Avvolge l'olfatto un tocco speziato di pepe nero ed in chiusura una piacevole nota balsamica. In bocca entra avvolgente, delicata la sensazione di pseudo calore, buona la morbidezza. Il tannino presente è vellutato capace di rinnovare il desiderio del piacere della beva. Molto equilibrato, elegante e armonico, ha il pregio di rimanere a lungo in bocca, con la persistenza che hanno solo i grandi vini. I dodici mesi di affinamento in legno perfezionano i tratti del Ner Piceno, tracciandone un'identità unica. A tavola trova affinità gustative con arrosti di carni rosse, primi piatti importanti a base di carne
#marastonirappresentanze #bartenders #cantineitaliane #winelovers #tenutalariserva #ristoranteitaliano #trattoriaitaliana #ristorante #vinoitaliano #wine
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jairoflima · 6 years ago
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#Repost @projetovocato @adregionalpampulha @adbhoficial (@get_repost) ・・・ REFLEXÃO As vezes vamos contra DEUS, achando que a culpa é toda dEle, nos perguntamos porque passamos por tantas circunstâncias? e vivemos como cegos, achando que perdemos nosso lugar de filho ou que Ele não nos ama mais. A cegueira é tanta que não vemos que Ele nos quer dar um abraço, que ele nos ama com amor que não dá pra explicar, pois Ele não te pergunta porque? Porque erraste? E antes de poder falar do passado, nos atravessam suas palavras e sua voz, pois se alegra tanto que tenha voltado para casa, que não indague, que descanse que não aconteceu nada, que durma em seus abraços e que saiba que tenho uma nova vida, que tenho dono e que sou amado. Isso é amor de Pai, amor de Deus. @YodiCavilia #ministrodelouvor #liderdelouvor #congressodelouvor #ministração #louvor #vocalcoach #coach #culto #ensaiodoLouvor #ensaiovocal #cantoraGospel #BackVocal #kitdeEnsaio #ministeriodeLouvor #cantorGospel #gospelMusic #Vocato #ProjetoVocato #Music #coverGospel #técnicaVocal #Canto #aulasDeMusica . (em AD Regional Pampulha) https://www.instagram.com/p/BvO3PZtl54i/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1w3i9d1kaow7v
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