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tecnowiz · 1 year ago
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Come fare la polenta perfetta: le migliori app
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La polenta è un piatto della tradizione italiana, soprattutto del Nord, a base di farina di mais. Per ottenere una polenta cremosa e senza grumi, la cottura deve avvenire a fuoco lento, mescolando con cura. Vediamo come fare la polenta perfetta utilizzando le migliori app che ci aiutano nella cottura.
Scopri come preparare e fare una polenta perfetta, cremosa e senza grumi con l'aiuto delle migliori app per smartphone
Ma come fare la polenta perfetta? Quali sono i trucchi e i segreti per ottenere una consistenza morbida e cremosa, senza grumi e bruciature? E quali sono le ricette più sfiziose e originali per cucinare la polenta in modo diverso e creativo? Se sei alla ricerca di risposte a queste domande, sei nel posto giusto. In questo articolo ti mostreremo come fare la polenta perfetta, seguendo alcuni consigli pratici e utilizzando le migliori app per la cucina.
L'importanza di cuocere la polenta lentamente
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La polenta va cotta lentamente, mescolando spesso. Questo per: - Far addensare bene l'amido e ottenere una consistenza cremosa - Evitare la formazione di grumi - Cuocere uniformemente tutti gli ingredienti Cuocere la polenta a fuoco vivo invece causa bruciature sul fondo e grumi fastidiosi.
Come preparare la polenta perfetta
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Vediamo passo passo come fare una polenta cremosa sfruttando le app: - Scegli l'app e imposta tempo di cottura, tipo di polenta, etc. - Versa l'acqua in una pentola e portala ad ebollizione. - Aggiungi il sale e versa a pioggia la farina, mescolando con una frusta. - Mescola finché non si addensa, aiutandoti con l'app che avvisa quando mescolare. - Cuoci a fuoco dolce, mescolando quando l'app lo richiede. - Spegni il fuoco quando l'app indica che la polenta è pronta. - Lascia riposare qualche minuto prima di servire. Con queste app otterrai una polenta cremosa e senza grumi, proprio come la tradizione insegna!
Le migliori app per cuocere la polenta
Ecco le app che ti consigliamo di scaricare sul tuo smartphone o tablet, sia che tu abbia un dispositivo Android che iOS. Sono tutte gratuite e facili da usare, e ti aiuteranno a diventare un vero esperto di polenta.
Gustissimo
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Gustissimo è un sito Web  con anche una parte ottimizzata per dispositivi Mobili che vi offre oltre 5.000 ricette di cucina italiana, tra cui molte varianti di polenta. Potete cercare le ricette per portata, ingrediente, regione o difficoltà, oppure lasciarvi ispirare dalle proposte del giorno. Ogni ricetta è corredata da foto, ingredienti, dosi, tempi di preparazione e cottura, procedimento e suggerimenti. Inoltre, potete salvare le vostre ricette preferite, creare la lista della spesa e condividere le vostre creazioni sui social. Gustissimo vi insegna anche come fare la polenta con il Bimby, per un risultato rapido e garantito.
Giallozafferano
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Giallozafferano è l’app del famoso portale di cucina, che vi mette a disposizione oltre 2.500 ricette e videoricette di ogni tipo. Tra queste, non potevano mancare le ricette per fare la polenta in vari modi: classica, al forno, fritta, concia, taragna e molto altro. L’app è gratuita per Android e iOS nella versione base, che vi permette di consultare le ricette con foto e video, filtrarle per categoria, portata o occasione, salvare le vostre preferite e creare la lista della spesa. Se volete accedere a funzioni extra, come la modalità offline, l a possibilità di commentare le ricette e di ricevere suggerimenti personalizzati, potete sottoscrivere l’abbonamento Premium a 9,99 euro al mese.
Cucchiaio d’argento
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Cucchiaio d’argento è l’app ufficiale del celebre libro di cucina pubblicato negli anni '50 negli Stati Uniti. L’app vi propone solo ricette della dieta mediterranea, ispirate alla tradizione italiana. Potete scegliere tra due versioni: quella gratuita con 110 ricette e quella a pagamento con 1.100 ricette e altrettanti trucchi e consigli per la cucina. L’app è disponibile per Android e vi permette di cercare le ricette per parola chiave, ingrediente o categoria. Ogni ricetta è illustrata da foto, ingredienti, dosi, tempi di preparazione e cottura e procedimento. Potete anche salvare le vostre ricette preferite e creare la lista della spesa. Tra le ricette per fare la polenta troverete quelle classiche ma anche quelle più originali, come la polenta con i frutti di mare o la polenta dolce.
Fiera della Polenta
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La Fiera della Polenta a Vigasio in provincia di Verona, è una manifestazione enogastronomica che si svolge ogni anno nel mese di ottobre e novembre, per celebrare la polenta, un piatto tipico della cucina del nord Italia, realizzato con farina di mais e acqua. La Fiera offre ai visitatori la possibilità di assaggiare oltre cento portate diverse, tutte accompagnate dalla polenta, preparata con grani antichi di mais autoctoni. Inoltre, la Fiera propone anche spettacoli, musica, teatro e intrattenimento per tutta la famiglia. La Fiera della Polenta a Vigasio è organizzata dall’associazione Vigasio Eventi, con il patrocinio della Provincia di Verona e del Comune di Vigasio. Solitamente la fiera si svolge tra Ottobre e Novembre, presso gli impianti sportivi comunali di via Alzeri. L’ingresso è gratuito e la Fiera è aperta tutte le sere dalle 18.30 alle 23.30, sabato dalle 12 alle 24, domenica e festivi dalle 12 alle 23.30. Per maggiori informazioni sulla Fiera della Polenta a Vigasio, potete consultare il sito ufficiale, oppure scaricando l'app per smartphone Android e per dispositivi iOS.
Conclusione
La polenta è un piatto della tradizione che vale la pena preparare in modo impeccabile. Seguire alla lettera i consigli delle nonne è il metodo migliore, ma oggi la tecnologia ci viene in aiuto con app dedicate che guidano passo passo nell'intero processo di cottura.
Note finali
E siamo arrivati alle note finali di questa guida. Come fare la polenta perfetta: le migliori app. Ma prima di salutare volevo informarti che mi trovi anche sui Social Network, Per entrarci clicca sulle icone appropriate che trovi nella Home di questo blog, inoltre se la guida ti è piaciuta condividila pure attraverso i pulsanti social di Facebook, Twitter, Pinterest e Tumblr, per far conoscere il blog anche ai tuoi amici, ecco con questo è tutto Wiz ti saluta. Read the full article
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suburbandogsclub · 5 years ago
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Ma come si fanno i marshmallow? Con tutti questi video di ricette e pizze e dolci fatti in casa, che i vari algoritmi naturalmente propongono con grande accuratezza, nessuno riguardo i marshmallow? Forse era finita la copertura per la sezione cibo e quindi bisognerebbe chiedere a quelli della sezione fai-da-te, bricolage, oggetti riutilizzati, top 25 idee smart per la casa, top 25 creative ideas to recycle old stuff. Rubarsi un pò di banda da loro. Ehhiii Facebook, Youtube, mi ascoltate o solo quando vi pare a voi?
Però sono dei geni questi che hanno creato questi marshmallow, mentre rispondo a Patrick in merito ad un’asetticissima non conformità su dei granuli troppo scuri, questo cosetto morbido e flaccidoso mi regala un istante di totale oblio, dove tutto ciò che sento è il fruscio degli alberi esposti al sole di fronte a me, chioma verde, chioma rossastra, chioma verde, chioma arancio, un liquido sottofondo musicale, e un totale estraniamento, che si infittisce sempre di più nel momento in cui i miei denti affondano nell’irresistibile morbide(vole)zza, un cuscino, un letto ad acqua, una panna, un seno, un palloncino, l’incoscienza prima dell’attimo prima di addormentarsi. 
Non avrei pensato che ci si può perdere in un marshmallow, che poi io, da grande intenditore di dolci, non apprezzo nemmeno troppo. Infatti, finita l’estasi edonistica di cui sopra, la mia indole da dissacrante detrattore dei momenti romanticizzanti tipici dei film americani mi spinge a raccontarvi che quell’attimo è seguito da un molto più lungo e violento lasso di tempo in cui protagonista è l’immancabile presa di coscienza che addio denti, che zucchero alle stelle, che tutta quell’aria è già nello stomaco prima ancora di azzannare il morso. Insomma, un comunissimo e tranquillissimo finale a non lieto fine. 
Dell’attimo di oblio si diceva, del punto, quell’oggetto geometrico che viene spiegato alle elementari, cosa che trovo di una violenza inaudita, Come si può far credere a un bimbo che esista qualcosa che non ha spazio nè tempo, benchè voi lo immaginiate in uno spazio bianco (perchè bianco poi? perchè i quaderni sono bianchi credo, ci avete mai fatto caso che non si riesce a pensare mai a qualcosa senza collocarlo da qualche parte, fosse anche un ambiente tutto bianco tipo dove finiscono, sempre nei film americani, i protagonisti quasi verso la fine del film, quando stanno per morire, ma poi nel finale miracolosamente ritornano nella realtà però nel frattempo hanno visto l’al di là che è appunto uno spazio vuoto tutto bianco senza spigoli), che lì dentro ci si possono ammassare infinite cose, che tanto ci vanno tutte e nessuna, visto che il punto ha una dimensione che va da -nonesiste a +nonesiste. Ma perchè agli incontri scuola famiglia nessuno litigava mai con gli insegnanti che brutalmente spiegavano il punto nella lezione di geometria? E non parlo nemmeno tanto della violenza di voler piazzare un paradosso spazio temporale nella testa di un 7enne, parlo della più romantica accezione metaforica, americanizzante (anni 90, oggi ce l’ho coi film americani), del concetto del punto. In altre parole, vada per la forzatura di spiegare una cosa che la mente umana, figurarsi quella di un bimbo, non può capire, ma il diretto corollario che il punto a ben vederlo non è altro che la nostra condizione perenne, che voi bimbi da qui a un pò dovrete affrontare, in quanto entità in divenire senza inizio, fine, forma, spazi interni ed esterni, beh, questo è ovviamente inaccettabile. 
Che io sappia, nessuno si è mai lamentato delle spiegazioni sui punti. Molto male. 
Mentre scolavo la pasta e sentivo la musica, ero immerso completamente nella solita fumosa nuvola di sovrappensieri che mi accompagna in questa azione così automatizzata. Data la particolarità del giorno, la mia testa se n’è andata a fare il conto di quelli che normalmente mi chiamano per gli auguri sul presto. Mia mamma stamattina è stata intensa, non so se n’è accorta, forse sì, ma di sicuro non era voluta la cosa. Carmela, lo zio, la nonna abbiamo detto chiama stasera. Giuro su dio che veramente ho pensato “ah ma pa ancora non ha chiamato”. E’ durato niente, anzi, quanto l’inebriante morso al marshmallow, oppure quanto la distanza tra l’inizio e la fine di un punto. Inutile dire che anche qui il ritorno alla realtà è somigliata molto alla testata che dai nella notte al letto. Che poi era pura statistica, il giorno del compleanno è davvero un giorno normalissimo da 18 anni a questa parte. Però non era comunque un pensiero onesto, perchè lui era il primo a chiamare, e non di certo per via dell’agenda, in cui ci sono tuttora segnati i compleanni e onomastici di gente che uno dice boh, bensì perchè, anche se siamo tipi semplici e non ci facciamo regali a natali compleanni feste comandate, alla forma ci teniamo comunque. 
Quindi ecco, se può consolare il mondo, questo giorno non è che sia tanto peggiore con la quarantena, la solitudine in Olanda, e tutto il resto. Andavo bene in geometria, quindi la storia del punto mi è sembrata fin da subito un’antifona chiara. Chiedo solo di capire come sono fatti i marshmallow, e poi un pò di crema di cassata andrà più che bene. O, visto che di questi tempi si usa dissimulare la tristezza con la poetica altisonante cercando di risultare meno sfigati, chiedo solo di non essere una stella, ma una pietra sulla riva. 
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la-mia-vita-naturale · 6 years ago
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Perché la #merenda è un momento importante per i bimbi...ma anche per i grandi! Non dovete mai tralasciare lo Spuntino! A patto che sia corretto! Quindi via le "schifezze" ricche di zuccheri semplici e grassi saturi, diamo spazio alle ricette casalinghe oppure ai prodotti della natura come la frutta e la frutta secca! Ognuno di noi ha differenti esigenze, perciò non esiste lo spuntino perfetto...dovete trovare quello che fa per voi 😉 a patto che sia salutare: Una combinazione di carboidrati complessi, proteine e vitamine ah, e non dimenticate i grassi sani (frutta secca...). Ricordatevi anche di praticare una sana attività fisica! Qualche idea? Non perdete il video di domani su IGtv, un trailer di ciò che faccio a lezione 🤗 #lamiavitanaturale #cleaneatingdiet #cleaneat #mamgiaresano #pesoforma https://www.instagram.com/p/BoKeA4piHCc/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=tyjkxhs98jew
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tortmusso · 5 years ago
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Lo so che nessuno di noi pensa alla #Pasqua ma vi lascio ugualmente un’idea carina da preparare con i vostri #bambini sperando che possa portarvi un po’ di spensieratezza e di gioia ❤️ BISCOTTI COLOMBINE 🕊 125 gYogurt bianco naturale (1 vasetto) 270 gFarina 00 25 gFarina di mandorle (mandorle frullate) 125 gZucchero 50 gBurro 1uovo (piccolo) 1 bustinaLievito in polvere per dolci 1limone (solo scorza grattugiata) q.b.Zucchero a velo Versate, in una ciotola: lo yogurt bianco e il burro sciolto. Mescolate e dopo unite lo zucchero, l’uovo, la farina 00, la farina di mandorle, il lievito e la scorza grattugiata di un limone. Impastate fino ad ottenere un impasto liscio ma allo stesso tempo morbido e appiccicoso. Coprite la ciotola con un panno e trasferitela in frigorifero, per un’ora. Dopo formate un cordoncino e assottigliatelo in due punti al centro. Dopo formate un altro cordoncino e posizionatelo sopra, formando una U ( guardate nelle mie stories il video 😚) Al termine spolverizzate i biscotti con zucchero a velo e cuoceteli in forno a 190x 15 m . Non devono cuocere troppo o colorirsi troppo. Saranno anche leggermente morbidi al tatto. Sfornate e fate raffreddare ✅SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE QUI LE MIE RICETTE, SOSTIENIMI LASCIANDO UN COMMENTO O UN ❤️ e se le provi, mandami la foto o taggami 😍 Credit @lericettedigessica #giallozafferano #foodblogger #instagood #recipe #igersitalia #igersicilia #foodie #firstpost #ricettadelgiorno #cucinare #cucinaitaliana #estimatoreselettivo #food #foodie #igers #instafood #italianfood #cucinaitaliana #biscotti #bimby (at Italien, Rom) https://www.instagram.com/p/B-WZmLfpkW6/?igshid=1k5ecrus1tpuf
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tmnotizie · 6 years ago
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SAN BENEDETTO – Prenderà il via il prossimo 5 aprile il progetto Pappa Fish. Alici, suri, moli, sgombri, vongole, pannocchie e totani ma anche la trota salmonata e/o fario: sono solo alcune delle tipologie di pesci e molluschi che, a seconda della disponibilità e della stagione e interpretate in ricette appetitose, arriveranno sulla tavola degli alunni che usufruiscono delle mense scolastiche delle primarie e dell’ infanzia di San Benedetto.
L’iniziativa, promossa dalla Regione Marche e finanziata all’70% con fondi Statali, Regionali ed Europei FEAMP (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca) della programmazione 2014 -2020, a cui si unisce lo stanziamento del Comune, nasce per incentivare un’alimentazione corretta nelle scolaresche e contemporaneamente valorizzare il mare, i suoi prodotti e la tradizione marinara che contraddistingue San Benedetto. Ma parallelamente intende dare la possibilità di far conoscere la qualità del prodotto ittico allevato nella nostra Regione.
La Campagna “Pappa Fish” per l’anno scolastico 2018-2019, condotta da  Partners in Service srls, “Start Up Innovativa” titolare del Centro di Educazione Ambientale CEA “Ambiente e Mare” riconosciuto Regione Marche, ha ottenuto il Patrocinio della Fondazione Umberto Veronesi. Tale  patrocinio nasce dalla condivisione degli obiettivi progettuali posti in essere da PIS Srl,  Centro di Educazione Ambientale, che attraverso l’inserimento del pesce fresco a mensa, in particolare quello azzurro, e l’attività educativa di supporto condotta nelle scuole è in linea con i progetti di divulgazione sui corretti stili di vita a tavola promossi da Fondazione Umberto Veronesi, da sempre convinta dell’importanza di conoscere fin da piccoli ciò che possiamo fare in prima persona per difendere la nostra salute.
“Pappa Fish –dice l’assessore alla cultura Annalisa Ruggieri– si suddivide in due fasi. La prima educativa che è già iniziata mentre quella di somministrazione prenderà il via il prossimo 5 aprile. La mensa scolastica non è solo il luogo in cui si nutrono i bambini, ma è un momento essenziale per educarli alla sana alimentazione. Così, insieme al pesce fresco, i bambini potranno nutrirsi anche di capacità e competenze per essere protagonisti attivi delle proprie conoscenze, esperienze e scelte di consumo. In questo saranno preziosi gli incontri informativi e di sensibilizzazione previsti in classe che fanno parte integrante del progetto”.
“Un progetto –spiega la dott.ssa Annamaria Rinaldi, dirigente Servizio Refezione Scolastica- cui parteciperanno tanti bambini. Sostituiremo al pesce congelato il fresco con i piatti che dipenderanno da ciò che verrà pescato. Come servizio distribuiamo 1300-1400 pasti giornalieri suddivisi in 500 per i bimbi della primaria e 800 per quelli dell’ infanzia. Alcune classe dei tre Isc cittadini hanno iniziato un’attività didattica che si completerà con il Concorso Libera Creatività Adriatico a Tavola con l’elaborazione di una fiaba, collage, lavori con il pongo, redazione di una filastrocca che abbia come tema centrale il pesce”.
“È noto a tutti –afferma la dott.ssa Barbara Zambuchini responsabile del progetto Pappa Fish- quanto il pesce fresco sia indispensabile in un’alimentazione sana ed equilibrata, tra gli alimenti maggiormente consigliati per le sue notevoli proprietà nutrizionali e per i benefici che apporta all’organismo. Oltre alla somministrazione del pesce fresco locale nelle mense, il progetto si sviluppa anche a scuola con un percorso di sensibilizzazione svolto con la preziosa collaborazione dei docenti e grazie al personale qualificato del Centro CEA “Ambiente e Mare.
Ci saranno laboratori sensoriali con i bambini che potranno vedere e toccare le specie ittiche che andranno poi a tavola, il gioco del principe azzurro sulla falsariga di quello dell’ oca basato sul mare e per la scuola primaria anche un video educativo in cui si potrà notare tutta la filiera del pesce azzurro. Inoltre grazia alla ditta Blu Shark i bambini potranno osservare come si producono le alici marinate. Ed infine ecco una gita al porto ed al mercato ittico”.
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peccatidigola568 · 6 years ago
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La bufala su cosa succede al vostro corpo quando bevete Coca Cola!!
La bufala su cosa succede al vostro corpo quando bevete Coca Cola!!
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Un video che circola in rete descrive gli effetti di una lattina esagerando rispetto alla realtà. La moderazione nel consumo è d’obbligo, ma pochi sorsi non mandano in tilt l’organismo
SE VUOI ESSERE AGGIORNATA SULLE MIE RICETTE ISCRIVETEVI NEL MIO GRUPPO DI FACEBOOK PECCATI DI GOLA 568-RICETTE BIMBY E NON SOLO E NELLA NOSTRA PAGINA DI FACEBOOK RICETTE DI CUCINA
Circola fin dal 2010 ed è stato…
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ricettecucoworld · 8 years ago
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iomangioigrillini · 8 years ago
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8) Il grande raccolto. Spostiamoci in cucina…
Il 23 gennaio festeggiavo il traguardo del secondo mese di allevamento e insieme mi preparavo a mettere fine alla mia (spero solo prima) esperienza da allevatore. Ora stavo concentrando le mie attenzioni sui metodi migliori per raccogliere gli esemplari dalle vasche, senza provocare un'invasione di grillini per ogni dove, e per darmi da fare in cucina con questa “nuova” materia prima senza mettere a repentaglio la salute di nessuno dei miei familiari e commensali. Non tutti gli esemplari avevano a questo punto completato il loro ciclo di mute, ma vista anche la difficoltà a convivere in un ambiente ristretto come un appartamento con la colonia schiamazzante, mi ero dato una settimana di tempo per restituire la calma all'addormentamento dei miei bimbi, e la stanza sacrificata all'allevamento al suo uso primario di ambiente condiviso.
Tra i tanti video in rete ne avevo visto uno nel quale alcuni allevatori nel sud est asiatico raccoglievano i grilli facendoli arrampicare sulle pareti delle vasche (togliendo via via i cartoni delle uova e sbattendoli per far cadere gli animali, come si fa normalmente per pulire l'allevamento e sostituire i cartoni ormai sporchi e inutilizzabili) per raccoglierli poi con una busta di plastica sorretta da una gruccia di metallo, così da tirar via mucchi di insetti contemporaneamente. Lo faceva anche un bambino di 5 anni, poteva essere così difficile? Dopo una prima prova con questo sistema, finita nel più tragicomico dei modi con tre grilli nella busta e trecentocinquanta a saltare da tutte le parti, mi sono arreso all'evidenza di doverli raccogliere a mano, praticamente uno a uno, o comunque a piccole manciate. La differenza principale era infatti tutta nell'altezza del bordo della vasca, che per quel che riguarda l'allevamento nel video era di circa un metro, mentre nel mio caso non arrivava nemmeno alla metà.
Non posso dire che sia stato semplice, tanto che ho diviso in due tempi il momento del raccolto, iniziando con quelli della vasca dove erano confluiti gli elementi più in forma e terminando qualche giorno dopo con i grilli della seconda. Ora il problema si spostava sul sistema meno cruento e più comodo per trasferire i grillini dalla busta di plastica alla pentola, dove avrei fatto velocemente bollire per 2/3 minuti gli esemplari così da tenere a freno eventuali batteri presenti. Anche qui la consultazione della rete mi ha aiutato a stabilire una procedura, che è consistita fondamentalmente nel lasciare per circa una mezz'ora nel congelatore le buste di insetti, così da rendere possibile il trasferimento degli elementi nella pentola. Non so quanto ciò sia vero (se ne sai più di me, caro lettore, contribuisci!), ma da quel che ho letto i grillini sono capaci di sopravvivere anche a temperature rigide, abbassando quasi a zero i loro ritmi vitali. Nella sostanza, comunque, mediante questo procedimento ero in grado di aprire la busta congelata senza veder schizzare fuori centinaia di esemplari, e potevo procedere con la veloce bollitura.
Mentre pensavo a come avrei poi cucinato quei circa 600 grammi complessivi di grillini che rappresentavano il mio raccolto, mi ero dato due regole fondamentali, una delle quali anche per rispetto verso quegli animaletti che mi avevano comunque tenuto compagnia per tutto quel tempo.
La regola numero uno consisteva nel fatto di non eliminare nessuna parte dell'animale. Le zampette dei grilli sono infatti problematiche da mangiare, e se le avete osservate in qualche fotografia capirete certamente il perché. Sono interamente ricoperte di piccoli aculei, così che gli animali possano arrampicarsi ovunque, e non è difficile che si incastrino nei denti, nel palato o nella parte inferiore della lingua quando si masticano. Tutti quelli che hanno già fatto di questa attività un business lo sanno bene, e infatti si premurano di toglierle prima di procedere con le loro ricette. Io non ho voluto scartare nulla, e non nego che ciò abbia comportato qualche problema a me e alle persone che hanno avuto la curiosità, il coraggio, la voglia di assaggiare il prodotto del mio allevamento.
La regola numero due era meno hard: il primo assaggio sarebbe stato rigorosamente “nature”, senza condimenti, così da poter assaporare al meglio questo nuovo gusto. I grillini sarebbero stati nel forno il tempo giusto per diventare croccanti (attenzione a controllare bene il punto di cottura, perché qualora si iniziassero a bruciacchiare assumerebbero un sapore abbastanza orribile), adagiati su carta da forno senza alcun tipo di marinatura o condimento. Né sale, né zucchero, né limone, né peperoncino.
Non posso negare di aver avuto qualche titubanza nell'infilare in bocca la prima manciata di grillini, ma la curiosità di conoscere questo nuovo sapore ha avuto decisamente la meglio...  
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videoricettebimby · 5 years ago
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Tiramisù per bimby TM6 TM5 TM31
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videoricettebimby · 5 years ago
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Nuggets di pollo per bimby TM6 TM5 TM31
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videoricettebimby · 5 years ago
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Pizzette soffici alla philadelphia per bimby TM6 TM5 TM31
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videoricettebimby · 5 years ago
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Crema alle fragole per bimby TM6 TM5 TM31
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videoricettebimby · 5 years ago
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Risotto piselli e speck per bimby TM6 TM5 TM31
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videoricettebimby · 5 years ago
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Biscotti da inzuppo integrali per bimby TM6 TM5 TM31
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videoricettebimby · 6 years ago
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Treccia di pane con fave pecorino e salame per bimby TM6 TM5 TM31
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videoricettebimby · 6 years ago
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Risotto alla parmigiana per bimby TM6 TM5 TM31
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