#valeria parrella
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"Non sono buona ad aspettare. Aspettare senza sapere è stata la più grande incapacità della mia vita. Nell’attesa ho avuto lo spazio per costruire enormi impalcature di significato, e dieci minuti dopo farle crollare, per mia stessa mano. Poi riprendere da un punto qualunque, correggere il tiro di qualche centimetro per rendere la costruzione immaginata più solida. Vederla crollare di nuovo. […] Io non so aspettare e non voglio farlo, nell’attesa i mostri prendono forma e si ingigantiscono, mangiano le ore per crescere e mangiarmi."
Valeria Parrella - Lo spazio bianco
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Non c’è nulla di peggio che non avere nulla da recriminare a chi non si ama più, e non avere manco un nuovo amore tra le mani, e avercelo davanti quell’ex amore, spettro lugubre di quello che era stato, e non poterci fare nulla.
(VALERIA PARRELLA, Il cavaliere - racconto per Vanity Fair n. 30/31 del 09.08.2017)
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Almarina: Finding Freedom in the Most Unlikely Place
By Valeria Parrella.
Design by Holly Ovenden.
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Valeria Parrella, Almarina
Valeria Parrella, Almarina Esiste un’isola nel Mediterraneo dove i ragazzi non scendono mai a mare. Ormeggiata come un vascello, Nisida è un carcere sull’acqua, ed è lì che Elisabetta Maiorano insegna matematica a un gruppo di giovani detenuti. Ha cinquant’anni, vive sola, e ogni giorno una guardia le apre il cancello chiudendo Napoli alle spalle: in quella piccola aula senza sbarre lei prova a…
#italia#leggere#libri#politica#2024#Almarina#carcere#diritti#Einaudi#istruzione#libro#Nisida#romanzo#Scuola#Valeria Parrella
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i recently read a different take on this. where eurydice begs orpheus to look at her, not because she thinks he's ignoring her or anything, but because she knows she's dead and beyond saving, and it breaks her heart to see him so deep in denial that he's willing to go to the underworld to find her. when he looks at her he's facing the fact that she's gone, and he lets go of this ghost hope he was carrying around, to begin mourning in earnest. it was heartbreaking, and gorgeous, and so different from the other versions i'm familiar with. and it exposes the humanity that lies at the very heart of this myth, the interplay between grief and love and how harmful it can be.
"if i was orpheus i would simply not turn around" yes you would. if you were orpheus and you loved eurydice, you would. to love someone is to turn around. to love someone is to look at them. whichever version of the myth — he hears her stumble, he can't hear her at all, he thinks he's been tricked — he turns around because he loves her. that's why it's a tragedy. because he loves her enough to save her. because he loves her so much he can't save her. because he will always, always turn around. "if i was orpheus i would simply —" you wouldn't be orpheus. you wouldn't be brave enough to walk into the underworld and save the person you love. be serious
#for anyone wondering#it was “assenza: Orfeo ed Euridice” by Valeria Parrella#It's a theatre piece in Italian#She won a premio strega a while back so she might be famous enough for translation who knows
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Valeria Parrella e Massimo Osanna "Classici sovversivi. Mito e tragedia per la vita quotidiana", presentazione
[…]Per permettere all’antico di parlare con il nostro quotidiano, Massimo Osanna, direttore generale dei Musei italiani, per ognuno dei soggetti trattati illustra la storia e la fortuna (o sfortuna) iconografica, inquadra le fonti storiche, i ritrovamenti archeologici, tra ceramiche decorate e bassorilievi, statue e pitture, ricostruzioni topografiche e riferimenti all’arte classica. In queste…
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#Rizzoli Editore#Valeria Parrella e Massimo Osanna "Classici sovversivi. Mito e tragedia per la vita quotidiana
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Bambini in guerra che a scuola non tornano | il manifesto
Una bambina legge nella scuola dell’Unrwa usata come rifugio dai palestinesi - foto Ansa
Il primo giorno. Il primo giorno in classe è il primo giorno del mondo nuovo, il nostro pensiero va a Gaza: buco nero dell’umanità, inizio e fine di ogni principio etico e morale sull’esistere
Pubblicato 21 ore fa
Edizione del 12 settembre 2024
Valeria Parrella
Il primo giorno di scuola è importantissimo, è la notizia, perché la scuola salva la vita, come il servizio sanitario nazionale, né più né meno. E certo tra le istituzioni su cui si incardinano le democrazie ci sono entrambi.
E certo un pronto soccorso ti salva la vita sull’urgenza e la scuola pubblica te la salva sulla lunga percorrenza: sul resto dell’esistenza. E certo per noi sono i pilastri, il fondamento, il motivo per cui siamo sicuri che pagare le tasse non è solo un dovere ma anche un diritto, e questa cosa riesce ancora a essere vera, nonostante da anni i governi che si avvicendano non diano importanza né all’uno né all’altra, smantellandoli nel senso e nelle risorse.
Ma, come meritoriamente Cartabellotta ha lanciato l’appello Salviamo il Servizio sanitario nazionale, così ugualmente dobbiamo fare con la scuola pubblica, salvarla dalla fatiscenza delle strutture, dalla privazione delle risorse, dall’ingaggio truffaldino dei docenti, dalle graduatorie umilianti, dall’emigrazione colpevole, dal reclutamento sine ratione dei docenti di sostegno.
Dobbiamo salvare la nostra scuola dall’indebolimento dell’idea stessa di Scuola, costretta a viversi come un’azienda, con i presidi che si devono chiamare dirigenti. Come se fosse una cosa privata, in cui va meglio chi produce, e di cui però non si sanno valutare i meriti.
E nessuna prova invalsi ha mai provato nulla.
E nessuna corsa alle iscrizioni ha mai provato nulla.
E nessuna graduatoria di «quanti cento alla maturità» ha mai provato nulla.
Da sud a nord la prova di una buona scuola è che ci sono ragazzi che vengono dalle situazioni famigliari più disparate, dalle condizioni economiche e psicofisiche più diverse, e si ritrovano negli stessi banchi, ad ascoltare le stesse parole, a studiare dagli stessi testi, a confrontarsi con le stesse paure, a criticare o amare gli stessi professori.
Entrano insieme ed escono insieme e riescono a dividere tutto. È questa la buona scuola.
Un posto dove sappiamo che i nostri figli sono al sicuro, dove si sentono liberi, dove possono fare domande, ricevere risposte, e anche sconfessarci.
Lì si crea il cittadino, in quel momento lì.
E noi questa cosa la sappiamo, la sappiamo da sempre perché è stato lo strumento con cui si sono emancipate le nostre madri, la sappiamo perché, assieme al voto, è il vero lascito di cui parla Cortellesi nel suo bel film. La sappiamo perché c’è un’ondata di populismo che parte da Trump e arriva a palazzo Chigi in cui si dice il contrario, ci si permettono ignoranze, e grammaticali, e istituzionali, e di contenuti. Si avallano le stesse come se questo garantisse una maggiore aderenza alla realtà. Quando l’unica cosa che garantisce è maggior servaggio. Chi è ignorante può essere condotto, chi studia è libero.
Noi lo sappiamo da sempre, è per questo che mentre ci arrivano nelle chat foto di primi giorni di scuola, di ragazzine con i trolley rosa e giovani genitori alle prese con l’inserimento, il nostro pensiero va a quelle ragazzine a cui è negata l’istruzione, a chi un primo giorno di scuola non ce l’ha perché dei governi oscurantisti vogliono le donne come schiave, e sanno che la prima catena nasce dall’analfabetismo.
Mentre ci arrivano le foto delle nostre bambine che incerte sui passetti vanno a conoscere il mondo il nostro pensiero va a quelle bambine costrette in casa, nei campi, come nei racconti di Carlo Levi: non era molto tempo fa, che una bambina o un asino per portar la gerla erano la stessa cosa, picchiate uguale, asservite uguale, ammogliate senza scelta.
E ma appunto, noi lo guardiamo appena girandoci di 50 anni dietro, ma qui e ora, proprio nello stesso smartphone sul quale ci arrivano le speranze e le emozioni e i saluti delle mamme dei liceali, lì dove ci diciamo «buon primo giorno!» in quello stesso smartphone ci arrivano le immagini senza volto delle stesse bambine, nate qualche meridiano più in là.
Proprio perché sappiamo che il primo giorno di scuola è il primo giorno del mondo nuovo, il nostro pensiero va a Gaza, buco nero dell’umanità, inizio e fine di ogni principio etico e morale sull’esistere. Abominio sotto gli occhi di tutti, luogo perduto- vicino, lontano- dove si scavano a mani nude corpi di altri bambini che la scuola l’avrebbero amata come l’amiamo noi.
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"Ecco cosa mi stava insegnando quel viaggio: la forza non è essere forti, ma capire quando non puoi esserlo. Proteggersi più che sfidarsi."
Valeria Parrella, Quel tipo di donna
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The Italian Library #9, all'IIC il premio Strega con Ornella Tarantola
Di Pietro Nigro Si terrà il 23 maggio prossimo alle 18.30 The Italian Library # 9: Premio Strega, incontro con Ornella Tarantola presso l'Istituto Italiano di Cultura di Londra. The Italian Library #9, all'IIC il premio Strega con Ornella Tarantola Si terrà il 23 maggio 2024 alle ore 18.30 ora locale all'Istituto Italiano di Cultua di Londra The Italian Library #9: Premio Strega. Con Ornella Tarantola. L'incontro è dedicato a 12 candidati al premio Strega i quest'anno che Ornella racconta ed insieme a Marco Gambino ne legge degli estratti. Quale di questi voi vorreste leggere per primo? Un po’ come tornare ai tempi della libreria quando tra una chiacchiera e l’altra si consigliavano quali romanzi leggere. Quello che sarà scelto da più persone sarà il vincitore di Italian Library. All'incontro si parlerà dunque e si leggeranno: - Sonia Aggio, Nella stanza dell’imperatore (Fazi), proposto da Simona Cives. - Adrián N. Bravi, Adelaida (Nutrimenti), proposto da Romana Petri. - Paolo Di Paolo, Romanzo senza umani (Feltrinelli), proposto da Gianni Amelio. - Donatella Di Pietrantonio, L’età fragile (Einaudi), proposto da Vittorio Lingiardi. - Tommaso Giartosio, Autobiogrammatica (minimum fax), proposto da Emanuele Trevi. - Antonella Lattanzi, Cose che non si raccontano (Einaudi), proposto da Valeria Parrella. - Valentina Mira, Dalla stessa parte mi troverai (SEM), proposto da Franco Di Mare. - Melissa Panarello, Storia dei miei soldi (Bompiani), proposto da Nadia Terranova. - Daniele Rielli, Il fuoco invisibile. Storia umana di un disastro naturale (Rizzoli), proposto da Antonio Pascale. - Raffaella Romagnolo, Aggiustare l’universo (Mondadori), proposto da Lia Levi. - Chiara Valerio, Chi dice e chi tace (Sellerio), proposto da Matteo Motolese. - Dario Voltolini, Invernale (La nave di Teseo), proposto da Sandro Veronesi. Per prenotare cliccare QUI ... Continua a leggere su Read the full article
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Premio Strega 2024, annunciati i dodici finalisti
Premio Strega 2024, annunciati i dodici finalisti. È stata annunciata la selezione ufficiale della dozzina di finalisti dell'edizione 2024 del Premio Strega, il riconoscimento letterario promosso dalla Fondazione Bellonci e Strega Alberti Benevento con il sostegno di Roma Capitale e Camera di commercio di Roma. Prevalgono i nomi femminili: 7 finalisti su 12 sono donne. Ad ambire ad entrare nella cinquina finale - che verrà proclamata mercoledì 5 giugno al Teatro Romano di Benevento - sono: Sonia Aggio con "Nella stanza dell'imperatore" (Fazi), proposto da Simona Cives; Adrián N. Bravi con "Adelaida" (Nutrimenti), proposto da Romana Petri; Paolo Di Paolo con "Romanzo senza umani" (Feltrinelli), proposto da Gianni Amelio; Donatella Di Pietrantonio con "L'età fragile" (Einaudi), proposto da Vittorio Lingiardi; Tommaso Giartosio con "Autobiogrammatica" (minimum fax), proposto da Emanuele Trevi; Antonella Lattanzi con "Cose che non si raccontano" (Einaudi), proposto da Valeria Parrella; Valentina Mira con "Dalla stessa parte mi troverai" (Sem), proposto da Franco Di Mare; Melissa Panarello con "Storia dei miei soldi" (Bompiani), proposto da Nadia Terranova; Daniele Rielli con "Il fuoco invisibile. Storia umana di un disastro naturale" (Rizzoli), proposto da Antonio Pascale; Raffaella Romagnolo con "Aggiustare l'universo" (Mondadori), proposto da Lia Levi; Chiara Valerio con "Chi dice e chi tace" (Sellerio), proposto da Matteo Motolese; Dario Voltolini con "Invernale" (La nave di Teseo), proposto da Sandro Veronesi. L'annuncio è stato dato nella conferenza stampa nel Tempio di Vibia Sabina e Adriano, a Roma, mentre la serata finale si terrà giovedì 4 luglio nel giardino del Museo nazionale Etrusco di Villa Giulia. «Le opere presentate quest’anno al premio Strega dagli Amici della Domenica offrono un panorama frastagliato e contraddittorio, ma esaustivo, sulla narrativa contemporanea in lingua italiana», ha spiegato Melania G. Mazzucco, presidente del Comitato direttivo. «Abbondano le narrazioni oblique e non finzionali, composite, di taglio saggistico, memoriale o confessionale. Ma ritorna il romanzo d’impianto più classico», conclude Mazzucco.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Life for Gaza a Napoli
Sono state centinaia le richieste di biglietti extra ricevute per partecipare al concerto pacifista Life for Gaza, in programma domani 25 febbraio al Palapartenope di Napoli ma non vi è assolutamente modo di aggiungere tagliandi al sold out registrato al botteghino con diversi giorni di anticipo. Eugenio Bennato Tuttavia coloro che hanno mostrato solidarietà e compassione con il popolo palestinese, in questa fase di genocidio subito da Israele, possono ugualmente esprimere la propria vicinanza aderendo alla campagna di donazioni ancora attiva sulla piattaforma web Produzioni dal Basso o visitando il sito internet www.pergaza.it. Sarà anche possibile donare 1 euro mangiando una pizza Stop War alla pizzeria Pizza Social Lab adiacente al Palapartenope. La somma andrà a Medici Senza Frontiere. I cancelli di ingresso apriranno alle 18 e a partire dalle 18.50 comincerà quello che è annunciato come un concerto/evento per la pace, promosso dalla Comunità Palestinese Campania e da Assopace Palestina per sensibilizzare l’opinione pubblica, sostenere la causa del popolo palestinese e raccogliere fondi da destinare a Medici Senza Frontiere e Palestinian Medical Relief che operano nei territori occupati dalle azioni di guerra. Nel cast multiplo figurano musicisti, cantanti, attrici, scrittori, fotoreporter, illustratori. Fiorella Mannoia Tra questi, Laura Morante, Enzo Gragnaniello, Osanna, Fiorella Mannoia, Franco Ricciardi, Eugenio Bennato, La Maschera, 99 Posse, Daniele Sepe con Capitan Capitone e i Fratelli della Costa, Elisabetta Serio, Francesco Forni, Dario Sansone, E Zézi, Sandro Joyeux, Ciccio Merolla, Valerio Jovine, Giovanni Block, Massimo Ferrante, Capone & BungtBangt, Lino Cannavacciuolo, Suonno D’ajere, Ars Nova, Carlo Faiello, Marzouk Mejri, Pietro Santangelo Quartet, Nicola Caso, Anastasio, Helen Tesfazghi & Afroblue, Alorem, Frente Murgero Campano, Vauro, Mimmo Lucano, Ascanio Celestini, Valeria Parrella, Alessandro Rak, Rosaria De Cicco, Eduardo Castaldo, Antonio Biasiucci. Condurranno la serata l’attrice Dalal Suleiman e la speaker radiofonica Sara Lotta. Aderiscono anche Moni Ovadia, Sabina Guzzanti, Piero Pelù, Ferzan Özpetek, PeppOh, Marisa Laurito, Saverio Costanzo, Alessandro Bergonzoni, Antonella Stefanucci, Kabìla, Alan De Luca, Lino D’Angiò, Fiorenza Calogero, Claudia Megrè, Fede Torre, La Terza Classe, Il Parto delle Nuvole Pesanti, Annibale, Maurizio Braucci e Falastin Hurra - Collettiva di fumettisti e illustratori italiani e internazionali per la Palestina libera. Laura Morante Ancora: Pagine Esteri, Cultura e libertà per la Palestina, Femminile Palestinese, Memoria in movimento, Santari per Gaza-Napoli, Donna in Nero Napoli, Donne per la pace Napoli, Free Assange Napoli, Rete studentesca per la Palestina. Con il supporto di Time 4 Stream, Pibiesse, Radio zar zak, Pizza Social Lab e Kosmopolis. Read the full article
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Valeria Parrella rilegge “Memorie di Adriano”, in ilLibraio.it
Valeria Parrella rilegge “Memorie di Adriano” VAI A: Valeria Parrella rilegge “Memorie di Adriano”: “Mi ha straziato l’amore” – ilLibraio.it https://www.illibraio.it/news/dautore/memorie-di-adriano-1421151/?fbclid=IwAR0Ac9wJlrweEi6Q_2fhGn7HzvraHVcb5SD7XHWcDOhM9745aDNCvSUsg20
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Il Teatro Nuovo di Napoli presenta "Classici Sovversivi", un viaggio in sei tappe per addentrarsi nel sentiero perennemente attuale del mito tragico. A cura di Valeria Parrella, drammaturga, scrittrice e giornalista, gli incontri avranno inizio martedì 21 novembre 2023 alle ore 19:00 presso il Teatro Nuovo di Napoli.
Il format dei Classici Sovversivi è stato ideato e condotto da Valeria Parrella al Salone del Libro di Torino per sette anni, e ora arriva a Napoli per sei appuntamenti che si svolgeranno ogni martedì fino ad aprile 2024.Il titolo “Classici Sovversivi” rappresenta il concetto secondo cui ciò che è classico, archetipico, che proviene dall’epica, dal mito o dalla tragedia, è universale e risorge…
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