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La Magia del Villaggio di Natale a Grazzano Visconti: Un Natale da Favola tra Mercatini, Spettacoli e Attrazioni
Scopri il fascino unico del Villaggio di Natale a Grazzano Visconti, con mercatini tradizionali, artigianato, enogastronomia, e il nuovo Teatro di Natale, per un’esperienza natalizia indimenticabile.
Scopri il fascino unico del Villaggio di Natale a Grazzano Visconti, con mercatini tradizionali, artigianato, enogastronomia, e il nuovo Teatro di Natale, per un’esperienza natalizia indimenticabile. Il Villaggio di Natale a Grazzano Visconti è pronto ad accogliere visitatori di tutte le età dal 9 novembre 2024 al 6 gennaio 2025, offrendo una vasta gamma di attrazioni e atmosfere magiche che…
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L’ANTICA POMPEI TORNA VERDE CON 7000 NUOVI ALBERI
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È stato inaugurato il 14 marzo il nuovo “Percorso verde fuori le mura” del Parco archeologico di Pompei. In occasione della Giornata nazionale del Paesaggio, è stato aperto al pubblico l’itinerario nel verde che consente un percorso alternativo, inclusivo e accessibile a tutti, per addentrarsi nella città antica di Pompei e scoprirne nuovi luoghi abitati da verde e animali.
Negli scorsi mesi l’area è stata oggetto di un programma di rimboschimento per la valorizzazione della biodiversità, progetto che proseguirà con la messa a dimora nel corso dell’anno di più di 7.000 tra alberi e arbusti della Flora Pompeiana, le specie che dovevano essere presenti nella Pompei antica. Oltre a quello ambientale, il valore aggiunto del nuovo itinerario è l’aspetto inclusivo, nelle prossime settimane infatti il percorso sarà anche dotato di aree di sosta, di svago e di gioco esperienziali pienamente inclusive. Il Parco collabora da oltre un anno con la Cooperativa Sociale “Il Tulipano” che si occupa di persone con autismo e delle loro famiglie. I ragazzi della cooperativa si sono occupati dell’attività di raccolta di frutta e verdura, produzione di marmellate e succhi di frutta e hanno preso parte ai laboratori di progettazione partecipata delle aree inclusive. Un itinerario che coniuga, turismo, ambiente e attenzione ai più fragili per promuovere un parco archeologico che negli ultimi anni ha visto un numero di visitatori costantemente in crescita.
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Fonte: Napoli Today; foto di Yogi Misir
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L'Egitto si distingue come la destinazione più importante per i viaggiatori turchi.
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L'industria del turismo in Egitto sta vivendo un boom senza precedenti, con i viaggiatori turchi che giocano un ruolo fondamentale in questa notevole crescita. Solo nel 2024, 230 mila turisti turchi hanno visitato l'Egitto, con un incredibile aumento del 70% rispetto all'anno precedente. . È possibile visitare l'Egitto attraverso EGITTO TOURS forniti da Il Cairo top tours.
Secondo il rapporto del sito di notizie FTN, con voli diretti che collegano le principali città turche con il Cairo, Sharm el-Sheikh e altre destinazioni popolari, l'Egitto si sta preparando ad accogliere più visitatori turchi nel 2025. Prenota ora il tuo tour con ITINERARIO EGITTO per vedere la civiltà egiziana.
Il ministro egiziano del turismo e delle antichità Sherif Fathy ha espresso ottimismo alla Fiera del turismo EMITT 2025, dicendo: "ci aspettiamo che il numero di turisti turchi aumenti del 30% nel 2025", e questa previsione è in linea con l'ambizioso obiettivo dell'Egitto di attirare 30 milioni di turisti all'anno entro il 2030. È possibile prenotare i migliori viaggi da PACCHETTI DI VIAGGIO EGITTO consiglia di visitare siti Egitto.
Con il suo ricco patrimonio, paesaggi mozzafiato, facile accesso ai visti e crescente attenzione alla sostenibilità, l'Egitto sta consolidando la sua posizione come una delle principali destinazioni di viaggio e l'approccio proattivo del paese per attirare i turisti turchi – insieme alle sue diverse offerte – ha creato una formula vincente che dovrebbe guidare una crescita continua nei prossimi anni. Prenota ora il tuo tour Egitto Itinerario di 3 giorni o Egitto Itinerario di 6 giorni per visitare i migliori monumenti monumentali rinomati.
Come ha brillantemente riassunto Sherif Fathy in EMITT 2025, il settore del turismo in Egitto è su una traiettoria ascendente, con i viaggiatori turchi che svolgono un ruolo cruciale in questa storia di successo, e per coloro che cercano una combinazione di storia, relax e viaggi rispettosi dell'ambiente, l'Egitto è senza dubbio la destinazione scelta. Prenota Egitto Itinerario 4 giorni per vedere palazzi e storia antica. I luoghi turistici più importanti e più belli del Cairo per le famiglie. Trascorri le tue vacanze con la tua famiglia prenotando l'itinerario Egitto Tour di 1 giorno al Cairo per goderti il bel tempo al Cairo.
L'attrattiva dell'Egitto risiede nella sua combinazione unica di storia, cultura e bellezza naturale, dalle famose piramidi di Giza alle acque cristalline del Mar Rosso, Prenota ora il tuo tour in Egitto Itinerario di 10 giorni per esplorare quei siti incredibili. il paese offre una varietà di esperienze che soddisfano tutti i tipi di viaggiatori. È possibile prenotare i migliori viaggi attraverso EGITTO TOUR CLASSICI con i migliori prezzi da Il Cairo top tours.
L'apertura del Grand Egyptian Museum nel 2024 ha rafforzato l'attrattiva dell'Egitto, dopo decenni di preparazione, il museo ora ospita una delle più ampie collezioni di manufatti antichi al mondo, fornendo ai visitatori una visione profonda del ricco patrimonio del paese. È possibile prenotare tour in Egitto Itinerario di 5 giorni Per godere di meravigliose esperienze culturali.
Oltre ai suoi tesori storici, l'Egitto sta emergendo anche come destinazione sanitaria, e le località dell'Oasi di Siwa, Bahria e Assuan stanno guadagnando popolarità grazie alle loro sorgenti termali ricche di minerali, note per le loro proprietà curative, prenota l'itinerario di 8 giorni in Egitto per goderti l'avventura storica al cairo.
e queste destinazioni attirano i viaggiatori in cerca di relax e benefici per la salute, aggiungendo una nuova dimensione all'offerta turistica dell'Egitto. Prenota ora il tuo tour Egitto Family Tours per visitare i più famosi monumenti monumentali in Egitto.
@CAIRO TOP TOURS
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Questo articolo compare sul sito de La Repubblica, abbiamo già parlato di luminoso futuro di quei paraggi per scoperte ancora in corso, preghiamo aprire questo link:
Il parco fotovoltaico che minaccia Aquileia: “Siamo pronti a combattere, come fece Cesare”
dalla nostra inviata Brunella Giovara
La cittadina, sito Unesco, conserva tesori archeologici unici. Ma al suo fianco incombe il progetto di un maxi impianto grande trenta volte il campo di San Siro
02 Febbraio 2025 alle 01:00 3 minuti di lettura
Aquileia (Udine) — Cesare è stato qui, a difendere il confine dai barbari Elvezi (lo ha poi raccontato nel suo bestseller, De bello gallico). Ma anche oggi c’è da pugnare, per difendere Aquileia da un parco fotovoltaico gigante, in una battaglia «che noi combatteremo», dice fieramente il sindaco Emanuele Zorino. Al suo fianco, la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia. La Fondazione Aquileia. La Regione, due ministri.
E il popolo, che pure un tempo avrebbe preso a mazzate l’antichità in cui si inciampa ovunque, in questo sito Unesco fin dal 1998. «Siamo solo 3.223 abitanti, ma oggi sappiamo di essere custodi di un tesoro per conto terzi: l’umanità», dice Zorino. Non capita infatti a tanti (a parte i romani di Roma) di vivere dentro una città del 181 a. C., tra foro, mura, terme e mosaici (800, il primo è quello meraviglioso della Basilica, da 750 metri quadri). Più, molte tonnellate di resti sparsi, colonne in piedi o spezzate, capitelli, piramidi altissime di urne cinerarie. Patrimonio dell’Umanità, con un’area “core” di 155 ettari, poi allargata nel 2018 con una fascia di protezione di altri 245.
E di recente, ecco il progetto del Parco archeologico, con l’espansione della zona vincolata che arriverà a 391 ettari. Questo perché Aquileia è ancora molto da scoprire. Sotto, ci sono cose troppo interessanti per la Storia, perciò in città c’è il divieto assoluto di edificabilità, e fuori è molto difficile. Nei campi, si può arare al massimo per 75 centimetri, ma in certe aree solo per quaranta, data la possibilità di incappare in qualche reperto.
Poi è «arrivato il fulmine a ciel sereno», dice il presidente della Fondazione Aquileia, Roberto Corciulo, quando la Renantis Italia ha presentato in Comune il suo progetto, «che è a tutti gli effetti un impianto industriale», e che impianto. Cristiano Tiussi, direttore della Fondazione e archeologo: «La superficie complessiva è 210 mila metri quadri. Un’area pari a 30 volte il campo di gioco di San Siro». E un cavidotto interrato di quasi 6 chilometri (anche attraverso il centro abitato).
Dovrebbe quindi sorgere proprio a ridosso della zona cuscinetto, e soprattutto sopra la grande strada romana che da Aquileia arrivava a Tergeste (Trieste). Tiussi: «Ai suoi lati sorgevano i recinti funerari delle famiglie importanti, in parte individuati nell’Ottocento», durante i primi scavi. Mai dissepolti, “ma sono proprio qui sotto”. Tombe, quindi. «Monumenti funebri!», infatti qui vicino venne scoperto il Grande Mausoleo di Candia (il signor Candia era un magistrato), poi ricostruito in centro nel 1956. Un sepolcro con colonne e statua del morto (senza testa, però), e due leoni arrabbiati alla base. Tutto compreso, 17 metri di altezza.
Bisogna anche dire che, fin dalla nascita, la Fondazione Aquileia acquista terreni, con soldi che arrivano dalla Regione, per «blindare» i confini dell’area protetta. Altre aree le ha in uso, e ci fa ricerca, conservazione e restauro, e così favorisce lo sviluppo del turismo culturale (che «è il futuro dei nostri figli», aggiunge il sindaco). Quindi, gestisce vari appezzamenti, come la stalla Violin, il sepolcreto, la Südhalle dell’Arcidiocesi di Gorizia. Il fondo Cassis con la Casa dei putti danzanti, il fondo ex Moro con la Casa delle bestie ferite, e molti altri. E il Museo archeologico nazionale, quello Paleocristiano. Non i terreni dove è progettato il parco fotovoltaico, in mano a privati pronti ad affittarli per 50 anni a Renantis.
«Sarà come avere un capannone alto 8 metri, qui davanti», dice Monica Macor, che con il marito Dario porta avanti la Cantina Puntin (5 ettari, tutto biologico, e basta grattare la terra che vengono fuori cocci di anfore, manici, pezzi di marmo, forse qualche magica corniola). «Noi coltiviamo come i nostri bisnonni, senza chimica. E adesso ci arriva questo mostro in faccia. Non vedremo neanche più le montagne…». E il Carso, perché questo è sacro suolo non solo in quanto necropoli romana («una gigantesca città dei morti», dice Tiussi), ma pure prima retrovia del fronte, durante la Grande Guerra. Sede del primo cimitero, qui Maria Bergamas, una donna di Gradisca d’Isonzo che aveva perso il figlio in battaglia, scelse tra 11 bare di soldati sconosciuti quella che diventò il Milite ignoto. Da Aquileia partì il grandioso convoglio ferroviario diretto all’Altare della Patria. E basta girare dietro la Basilica patriarcale, per vedere le tombe degli altri dieci, qui sepolti, come pure la Bergamas.
E allora, perché disturbare un posto unico al mondo con il mega impianto? «Rovinerebbe pure il paesaggio…», dice Andrea Bellavite, direttore della Basilica. Il bel paesaggio della bonifica antica, e nel bel mezzo un capanòn da 210mila metri quadri, quando in tutto il Nordest si cerca di eliminarli, già simboli di una ricchezza aggressiva, ma così antiquati, e spesso vuoti.
È il contrasto tra due leggi, quella per l’attuazione del Green Deal (e la corsa agli impianti per energia rinnovabile) e quella della tutela dei beni culturali. Il ministro Giuli ha già detto no al progetto Renantis, sollecitato dal collega dei Rapporti con il Parlamento (Luca Ciriani, friulano). Quello dell’Ambiente sta valutando l’impatto, e tanto per non perdere tempo, la soprintendente Valentina Minosi ha proposto opposizione direttamente alla presidenza del Consiglio dei ministri. Deciderà quindi Meloni, sul futuro della piccola Roma.
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c'è questa cosa che secondo me mi farebbe stare bene (il lavoro, che mi piaccia o meno, è sempre la mia parte più dolente e condizionatrice) ossia quello di aprire un'impresa ricettiva a 360° - o forse 300° perché del pernottamento mi frega poco e niente. impresa che abbia come nodo principale l'unione tra il rurale e l'educazione, tra l'esperienza e la degustazione - insomma che unisca il turismo alla tradizione. acchittare tutta la parte davanti alla mia "villa" con tavoli rustici, panchine di pallet con cuscini, balle di fieno, tronchi di alberi tagliati e lavorati con bobine di legno recuperate e organizzare pomeriggi/serate a tema - ma non solo - dove si porta a tavola vini locali e ciò che ci offre stagionalmente la natura - meglio se me la offre la mia natura. fare la pizza nel mio forno esterno a legna, bruschette con formaggi del posto con marmellate fai da me (stesse marmellate - fichi, pesche, ciliegie, albicocche, melograno - che potrei rivendere in bellissimi contenitori con il logo della mia impresa) o con salsa tartufata (con tartufi trovati dai miei Lucky e Dik) o con pomodori buonissimi (che piantiamo io e mio papà). allo stesso modo, organizzare pomeriggi in tartufaia dove si fa esperienza della ricerca del tartufo (bianco, nero, moscato, estivo, uncinato - insomma, in base alla stagione) o si va negli uliveti, dove si prova l'ebbrezza sfiancante della raccolta delle olive (anche quelle ascolane e, perché no, organizzare sessioni di preparazione delle olive all'ascolana) con annessi assaggi finali del prodotto fresco. o ancora, organizzare pic nic negli uliveti, tra ulivi secolari, e passare del tempo con amici e famiglia (mi immagino stereotipicamente la tovaglia a scacchi rossa e bianca che risalta a contrasto con il verde dell'erba tagliata). ritornando alla preparazione del cibo, perché non fare sessioni in cui si fa la pasta all'uovo? con le uova delle mie galline? mangiarla poi con il sugo delle conserve di pomodoro che abbiamo fatto durante l'estate? (fare conserve = probabile attività? prendere nota). tenere in vita un territorio martoriato da fuga verso la città, terremoto, abbandono della vita rurale e riportarlo ad essere un valore aggiunto per me, la mia famiglia, ma anche per chi ne assapora anche giusto un po'. portare in alto le tradizoni della mia famiglia, e di quelle di famiglie vicine amiche, dove un aiuto a te equivaleva ad un aiuto a me. questo è quello che mi renderebbe soddisfatta.
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Autismo Abruzzo Onlus: Un Faro di Speranza per le Famiglie con Autismo
“Autismo Abruzzo Onlus” è un’associazione che si distingue per il suo impegno nel supporto alle famiglie con autismo. La sua missione è chiara: essere un punto di riferimento per chi affronta le sfide legate alla condizione dell’autismo, non solo dal punto di vista clinico, ma anche per le difficoltà che il contesto sociale e istituzionale spesso impone. Questa realtà è nata con l’obiettivo di ascoltare e dare voce a chi, a causa dell’autismo, si scontra quotidianamente con barriere culturali, burocratiche e sociali.
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Fondata da famiglie che conoscono in prima persona le difficoltà legate all’autismo, “Autismo Abruzzo Onlus” è diventata una risorsa fondamentale per chi vive questa realtà. L’associazione lavora instancabilmente per migliorare la qualità della vita non solo delle persone con autismo, ma anche delle loro famiglie. Oltre a fornire assistenza legale, informazioni e supporto strategico, propone una vasta gamma di iniziative mirate all’inclusione sociale e alla sensibilizzazione.
Le Sfide dell’Autismo in Abruzzo
La regione Abruzzo è stata pioniera nel trattamento di bambini e ragazzi con autismo, ma il problema degli adulti rimane ancora poco affrontato. L’associazione sottolinea che molte famiglie si trovano a gestire da sole le difficoltà legate alla mancanza di servizi adeguati. Tra le principali criticità emergono:
Scarsa informazione: La conoscenza dell’autismo è ancora limitata a livello sociale e istituzionale.
Inadeguatezza delle strutture: La mancanza di centri residenziali e di trattamenti uniformi penalizza molte famiglie.
Difficoltà burocratiche: Le famiglie si trovano spesso a dover combattere contro un sistema di assistenza complesso e poco accessibile.
“Autismo Abruzzo Onlus” si impegna a colmare queste lacune, stimolando le istituzioni ad ampliare l’offerta di soluzioni e opportunità per persone autistiche e le loro famiglie.
Il Progetto D.A.V.I.D.E.: Donare all’Autismo Valore, Inclusione, Diritti ed Emozioni
Tra le iniziative di punta dell’associazione spicca il progetto D.A.V.I.D.E., un acronimo che racchiude i valori fondamentali di inclusione e dignità. Nato a L’Aquila, questo progetto mira a costruire percorsi inclusivi per le persone con autismo, sfruttando al meglio le risorse locali. Grazie alla collaborazione con il Comune de L’Aquila, diverse abitazioni sono state destinate a iniziative rivolte a ragazzi nello spettro autistico e alle loro famiglie.
Uno degli obiettivi principali del progetto è creare un ponte tra le persone con autismo e il mondo esterno. Attraverso “L’Aquila Social Hub” e altre iniziative, l’associazione sta lavorando per offrire opportunità di vita indipendente, esperienze di turismo sociale e percorsi formativi per l’inserimento nel mondo del lavoro.
Un Impegno Costante per l’Inclusione Sociale
“Autismo Abruzzo Onlus” si pone come mediatore tra la società e il mondo dell’autismo, cercando di abbattere le barriere che spesso isolano le persone autistiche. L’associazione promuove la condivisione di esperienze e l’organizzazione di eventi mirati alla sensibilizzazione. Solo attraverso una maggiore consapevolezza sociale, infatti, è possibile creare un ambiente inclusivo e accogliente.
Tra le attività più significative rientrano progetti come “Weekend Respiro”, che offrono alle famiglie momenti di relax e scoperta del territorio, e il “Vivaio e Serra”, un’iniziativa che unisce inclusione e sostenibilità. Questi progetti testimoniano come l’associazione non si limiti ad affrontare le problematiche legate all’autismo, ma miri anche a valorizzare il territorio abruzzese.
Il Ruolo della Perdonanza Celestiniana nell’Ispirazione del Progetto
Un aspetto unico di “Autismo Abruzzo Onlus” è l’ispirazione tratta dalla Perdonanza Celestiniana, un evento storico e spirituale profondamente radicato nella città de L’Aquila. Questo principio di accoglienza e tolleranza è stato adattato al contesto moderno, dando vita a un progetto ambizioso che punta a unire solidarietà e inclusione.
Un Futuro di Speranza per le Famiglie con Autismo
Grazie all’impegno del presidente Dario Verzulli e del suo team, l’associazione continua a rappresentare un faro di speranza per le famiglie con autismo. Ogni giorno, “Autismo Abruzzo Onlus” lavora per garantire che nessuno sia lasciato indietro. Dalla consulenza legale alla realizzazione di eventi e progetti innovativi, l’associazione si dimostra un modello di dedizione e resilienza.
Conclusioni
“Autismo Abruzzo Onlus” non è solo un’associazione, ma una comunità di persone unite da un obiettivo comune: migliorare la vita di chi vive l’autismo. Attraverso progetti come D.A.V.I.D.E., iniziative di sensibilizzazione e azioni concrete, l’associazione sta cambiando il panorama dell’autismo in Abruzzo. La loro missione, semplice ma potente, è dare voce a chi spesso non ce l’ha.
Per maggiori informazioni, visita il sito ufficiale dell’associazione e scopri come contribuire al cambiamento.
Autismo Abruzzo Onlus
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TORNA IL TRENINO DI NATALE A NARDÒ: UN'ESPERIENZA MAGICA PER GRANDI E PICCINI
Nardò si prepara a vivere nuovamente la magia delle festività natalizie con il ritorno del tradizionale trenino di Natale. Un’attrazione immancabile per le famiglie, che ripercorrerà le principali vie della città, ormai completamente immersa nell’atmosfera festiva. Questo servizio gratuito, organizzato dall’Assessorato al Turismo e gestito da Salento Open Tour, offre un’occasione unica per…
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Manuel Dallori: dinner show, The Beach, Cava e innovazione. Ogni sera
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"Oggi molti sembrano puntare sui dinner show. Succede anche in Italia ma in realtà, purtroppo, non sono molti i locali che, come The Beach Luxury Club, propongono davvero spettacoli che prendono vita durante la cena. Per capirsi, un dj set o un artista che fa pianobar all'ora di cena o dopocena è difficile considerarli un vero show. Noi invece proponiamo vere performance collettive, con continuità, dal 2018".
Abbiamo incontrato Manuel Dallori, imprenditore e manager toscano che da sempre si occupa di intrattenimento, ristorazione e non solo. In realtà nel suo background c'è anche molto altro. "Nel mio percorso di crescita dovrei ringraziare molte persone. Un ruolo importante nel mio lavoro lo ha avuto la famiglia Versace, che mi ha aperto una visione completamente diversa del mondo", spiega Dallori, che oltre a gestire i suoi brand (The Beach Luxury Club, Cava Restaurants è Corporate Entertainment Director di Domina, una delle realtà italiane più affermate nel turismo nel mondo. "Non posso che sentirmi fortunato per continuare da tempo a lavorare con Domina, che offre un palcoscenico davvero internazionale, visto che i suoi resort sono frequentati da turisti di ben 32 nazionalità diverse. Se proponi un format in questo contesto, capisci subito se funziona oppure no... e soprattutto, che direzione devi prendere per andare incontro alle esigenze di persone di culture così diverse".
C'è una vera crescita del format dinner show?
"In diversi contesti, soprattutto quelli relativi al lusso come Lio ad Ibiza (e non solo) o l'Opera Saint Tropez il successo dei dinner show costante, anzi crescente. Purtroppo o per fortuna, però, organizzare veri spettacoli nei locali non è facile. C'è bisogno di un vero corpo di ballo, di coreografi, di scenografi, di costumi e costumisti, di lunghe prove, di artisti che si alternano tra loro, di show che cambiano col tempo. Ecco perché molti chiamano dinner show eventi con un un solo artista".
The Beach è un format di lusso?
"In un certo senso sì, ma il nostro è lusso accessibile. Proponiamo serate per tutti o quasi. Abbiamo ovviamente ogni tipo di Champagne e siamo contenti che alcuni dei nostri ospiti possano regalarsi una bottiglia speciale, ma non è necessario farlo per godersi i nostri dinner show. Cerchiamo poi di sorprendere tutti, proponendo, ad esempio, sempre pasta, pane e focacce fatti in casa, regalando ai nostri clienti qualcosa di semplice e allo stesso tempo speciale".
Come è possibile proporre spettacoli con continuità?
"E' dal 2018, quando abbiamo dovuto fermarci per un mese o due per via del Covid, che regaliamo emozioni con i nostri spettacoli. Riusciamo a farlo perché The Beach, a Sharm, è aperto tutto l'anno, mentre in Sicilia, proponiamo spettacoli dalla primavera alla fine dell'estate. Anche gli artisti hanno bisogno di continuità, per poter crescere. Dà soddisfazione vedere che artisti nati con noi poi lavorano in tutto il mondo, che so a Dubai, in tournée con il Cirque du Soleil. Mediamente, sul palco ogni sera mettiamo 12 artisti, tra ballerini, performer e coreografi. E non solo, ci vogliono anche i tecnici audio e luci, per confezionare spettacoli che emozionino davvero".
The Beach è spesso ospitato all'interno dei resort Domina, per cui il pubblico a volte è fatto da intere famiglie formate da persone di età molto diverse...
"I nostri spettacoli devono piacere a persone molto diverse tra loro, non solo per età. Anche per quel che riguarda la nazionalità. Russi, ucraini, italiani, svizzeri... hanno gusti musicali spesso molto diversi tra loro. Ad esempio, raramente proponiamo reggaeton e puntiamo più spesso su classici come quelli di Mina, o il repertorio anni '70, '80, '90"conosciuti in tutto il mondo.
Ti senti un innovatore?
"Non mi definirei un innovatore, ma un rinnovatore. Non amo ripetermi e voglio sempre che i miei locali come gli spettacoli cambino nel tempo. Senz'altro frequento altri spazi e sono sempre alla ricerca di idee da riproporre, cambiandole sempre, a modo nostro. Senz'altro oggi fare rivoluzioni è però impossibile, mentre cambiare sempre è necessario. Ad esempio, un tempo proponevamo un numero con il fuoco all'interno del dinner show ed oggi lo proponiamo all'ingresso, come anteprima della serata. Anche i ritmi cambiano. Fino a qualche tempo fa interrompevamo la cena per lo spettacolo, oggi abbiamo creato tre momenti diversi che si mescolano quindi con l'esperienza culinaria. In certi spettacoli, ad esempio in 'Welcome to my World', osiamo un po' di più, ma sempre in modo non volgare".
The Beach Luxury Club
https://www.instagram.com/thebeachluxuryclub/
Cava Restaurants
https://www.instagram.com/cavarestaurants_/
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Manuel Dallori: dinner show, The Beach, Cava e innovazione. Ogni sera
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"Oggi molti sembrano puntare sui dinner show. Succede anche in Italia ma in realtà, purtroppo, non sono molti i locali che, come The Beach Luxury Club, propongono davvero spettacoli che prendono vita durante la cena. Per capirsi, un dj set o un artista che fa pianobar all'ora di cena o dopocena è difficile considerarli un vero show. Noi invece proponiamo vere performance collettive, con continuità, dal 2018".
Abbiamo incontrato Manuel Dallori, imprenditore e manager toscano che da sempre si occupa di intrattenimento, ristorazione e non solo. In realtà nel suo background c'è anche molto altro. "Nel mio percorso di crescita dovrei ringraziare molte persone. Un ruolo importante nel mio lavoro lo ha avuto la famiglia Versace, che mi ha aperto una visione completamente diversa del mondo", spiega Dallori, che oltre a gestire i suoi brand (The Beach Luxury Club, Cava Restaurants è Corporate Entertainment Director di Domina, una delle realtà italiane più affermate nel turismo nel mondo. "Non posso che sentirmi fortunato per continuare da tempo a lavorare con Domina, che offre un palcoscenico davvero internazionale, visto che i suoi resort sono frequentati da turisti di ben 32 nazionalità diverse. Se proponi un format in questo contesto, capisci subito se funziona oppure no... e soprattutto, che direzione devi prendere per andare incontro alle esigenze di persone di culture così diverse".
C'è una vera crescita del format dinner show?
"In diversi contesti, soprattutto quelli relativi al lusso come Lio ad Ibiza (e non solo) o l'Opera Saint Tropez il successo dei dinner show costante, anzi crescente. Purtroppo o per fortuna, però, organizzare veri spettacoli nei locali non è facile. C'è bisogno di un vero corpo di ballo, di coreografi, di scenografi, di costumi e costumisti, di lunghe prove, di artisti che si alternano tra loro, di show che cambiano col tempo. Ecco perché molti chiamano dinner show eventi con un un solo artista".
The Beach è un format di lusso?
"In un certo senso sì, ma il nostro è lusso accessibile. Proponiamo serate per tutti o quasi. Abbiamo ovviamente ogni tipo di Champagne e siamo contenti che alcuni dei nostri ospiti possano regalarsi una bottiglia speciale, ma non è necessario farlo per godersi i nostri dinner show. Cerchiamo poi di sorprendere tutti, proponendo, ad esempio, sempre pasta, pane e focacce fatti in casa, regalando ai nostri clienti qualcosa di semplice e allo stesso tempo speciale".
Come è possibile proporre spettacoli con continuità?
"E' dal 2018, quando abbiamo dovuto fermarci per un mese o due per via del Covid, che regaliamo emozioni con i nostri spettacoli. Riusciamo a farlo perché The Beach, a Sharm, è aperto tutto l'anno, mentre in Sicilia, proponiamo spettacoli dalla primavera alla fine dell'estate. Anche gli artisti hanno bisogno di continuità, per poter crescere. Dà soddisfazione vedere che artisti nati con noi poi lavorano in tutto il mondo, che so a Dubai, in tournée con il Cirque du Soleil. Mediamente, sul palco ogni sera mettiamo 12 artisti, tra ballerini, performer e coreografi. E non solo, ci vogliono anche i tecnici audio e luci, per confezionare spettacoli che emozionino davvero".
The Beach è spesso ospitato all'interno dei resort Domina, per cui il pubblico a volte è fatto da intere famiglie formate da persone di età molto diverse...
"I nostri spettacoli devono piacere a persone molto diverse tra loro, non solo per età. Anche per quel che riguarda la nazionalità. Russi, ucraini, italiani, svizzeri... hanno gusti musicali spesso molto diversi tra loro. Ad esempio, raramente proponiamo reggaeton e puntiamo più spesso su classici come quelli di Mina, o il repertorio anni '70, '80, '90"conosciuti in tutto il mondo.
Ti senti un innovatore?
"Non mi definirei un innovatore, ma un rinnovatore. Non amo ripetermi e voglio sempre che i miei locali come gli spettacoli cambino nel tempo. Senz'altro frequento altri spazi e sono sempre alla ricerca di idee da riproporre, cambiandole sempre, a modo nostro. Senz'altro oggi fare rivoluzioni è però impossibile, mentre cambiare sempre è necessario. Ad esempio, un tempo proponevamo un numero con il fuoco all'interno del dinner show ed oggi lo proponiamo all'ingresso, come anteprima della serata. Anche i ritmi cambiano. Fino a qualche tempo fa interrompevamo la cena per lo spettacolo, oggi abbiamo creato tre momenti diversi che si mescolano quindi con l'esperienza culinaria. In certi spettacoli, ad esempio in 'Welcome to my World', osiamo un po' di più, ma sempre in modo non volgare".
The Beach Luxury Club
https://www.instagram.com/thebeachluxuryclub/
Cava Restaurants
https://www.instagram.com/cavarestaurants_/
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Torna l'Evento Goloso dell'Anno: "Cioccolato nel Monferrato" ad Altavilla Monferrato. Il 20 ottobre 2024, una giornata di degustazioni, laboratori e street food dedicata agli amanti del cioccolato e dei sapori del Monferrato
La dolce attesa è finalmente terminata: il 20 ottobre 2024, ad Altavilla Monferrato (provincia di Alessandria), torna l’evento più goloso dell’anno: "Cioccolato nel Monferrato".
La dolce attesa è finalmente terminata: il 20 ottobre 2024, ad Altavilla Monferrato (provincia di Alessandria), torna l’evento più goloso dell’anno: “Cioccolato nel Monferrato”. Un appuntamento imperdibile per grandi e piccini, con una giornata interamente dedicata al cioccolato e alle prelibatezze tipiche del Monferrato. Dalle ore 10.00, il borgo si trasformerà in un paradiso per gli amanti del…
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Il fenomeno dell’overtourism nella narrazione dei media contemporanei
Nell’osservare la ricorrenza di titoli sui giornali dedicati a questo tema ci accorgiamo che l’overtourism è uno dei fenomeni di questi anni in cui viviamo: questo fenomeno è visibile soprattutto nei luoghi al mondo di maggiore interesse turistico e l’Italia è una di queste destinazioni; le città d’arte italiane, bellezze paesaggistiche come la Costiera Amalfitana, le Cinque Terre, nonché la meritata fama della tradizione enogastronomica del Belpaese sono la motivazione per cui milioni di turisti da ogni angolo del mondo amano visitare l’Italia.
L’Italia è considerata una meta desiderata dagli amanti della Cultura e dell’Arte praticamente da sempre e questa epoca moderna, le cui radici storico-sociali sono nel Rinascimento, con la formazione in Europa degli Stati-Nazione nonché di un’arte e una cultura rinascimentale, ha visto sempre un pellegrinaggio verso le città italiane culla dell’arte.
Nel Settecento, ad esempio, le figlie e i figli delle più importanti famiglie aristocratiche europee completavano la loro educazione prima dell’ingresso in società (e quindi nelle responsabilità della vita adulta) con il Grand Tour; tra fine Ottocento e inizi ‘900 è cresciuto poi il numero dei tanti viaggiatori americani e britannici in visita nel nostro paese, moltissimi di loro appasionati d’arte o storici dell’arte. Come non ricordare ad esempio lo splendido saggio History of Painting in Italy, scritto dal critico d'arte britannico Jospeh Archer Crowe insieme a Giovanni Battista Cavalcaselle, 1864-66, scritto quando il contesto che circondava queste opere d'arte ammirate oggi da milioni di turisti era un'Italia animata dal pensiero risorgimentale. Oppure, il testo Florentine Painters of the Renaissance, pubblicato nel 1896, scritto dallo storico dell’arte Bernard Berenson e frutto degli studi fatti sulle opere conservate in Toscana, Umbria, Emilia Marche (e diffusamente in Italia settentrionale) e studiate sul posto a partire dal 1890.
La lista di grandi titoli che ancora oggi sono meravigliose letture scritte da tanti esperti stranieri nel passato è lunga e poi sono accadute molte altre cose.
Le attività umane corrispondono ai costumi e al contesto sociale, economico e politico di ogni epoca e il Turismo non è estraneo ovviamente a questa relazione. Nei decenni passati la maggior parte dei turisti stranieri in Italia era di origine europea e innanzitutto americana; oggi i numeri sono triplicati, complice il nuovo scenario pluralista della produzione industriale mondiale e della distribuzione delle ricchezze.
Tutto ciò dovrebbe essere un fenomeno positivo, perché significa che si è ampliato il target della clientela delle nostre aziende attive in questo settore e nel suo indotto, senza considerare il Valore Aggiunto determinato dall’accesso di ingenti capitali portati sul territorio iniettati nell’economia reale dai turisti attraverso, hotel, ristoranti, laboratori enogastronomici, taxi, negozi, souvenir, bookshop nei musei eccetera eccetera.
Ora, aprendo i titoli dei giornali che riportano le iniziative di protesta contro il fenomeno dell’overtourism e il moltiplicarsi degli appartamenti usati per affitti brevi è inevitabile concordare con la critica alla situazione attuale, ove ad esempio nei centri storici delle città più visitate d’Italia il numero degli appartamenti convertiti a questo nuovo uso è così alto che il tessuto sociale di quei quartieri è mutato e laddove ancora negli anni ottanta era possibile trovare un importante numero di cittadini di classe media, oggi la maggior parte degli appartamenti è convertita in affitti brevi per turisti, studi notarili, di avvocati, studi medici eccetera, nonché una minoranza di pochi, fortunatissimi che si possono permettere di abitare in aree così prestigiose.
Assistiamo quindi a una sorta nuovo ceppo della Gentrificazione.
Era prevedibile tutto questo? Si!
Si poteva fare qualcosa per mantenere nei quartieri dei centri storici un tessuto sociale inclusivo? Si!
Si sta facendo qualcosa per correggere gli effetti collaterali del nostro successo commerciale nel mercato del turismo?
Ma soprattutto, una ricetta fatta di demonizzazione del turista e applicazione cieca di norme liberticide della libera impresa o ipotizzabili contingentamenti agli ingressi pedonali nei centri storici (vedrete che ci arriveranno, è solo questione di tempo se gli diamo corda), aree archeologiche e musei come se non ci fosse un domani è veramente secondo noi una ricetta appropriata?
La cieca applicazione di norme liberticide sta a questo fenomeno come la ztl sta alla mobilità in macchina; in merito a quest’ultima infatti ci si domanda se chi ne disegna le mappe e le regole sappia quali difficoltà incontra una famiglia con dei bambini piccoli a prendere i mezzi pubblici, in qualsiasi orario, dalla periferia al centro, con un passeggino. O se hanno mai provato a godere del servizio del trasporto pubblico organizzando una passeggiata in centro con dei genitori anziani.
E, no: lasciare nonna a casa sempre, non è una risposta ricevibile! Abbiamo toccato un altro tema, è vero, ma le meschine difficoltà causate da una politica (e un potere) troppo distante dalla vita quotidiana dei cittadini vengono dalla stesso sonno della ragione!
Parlando degli appartamenti usati come affitti brevi, se ci deve essere una limitazione nel numero di questi, ebbene ci si augura verrà fatta sviluppando un calcolo progressivo come si fa per le tasse. Devono essere tutelati innanzitutto quelle famiglie che hanno ad esempio appena una seconda casa investita su quel mercato e dai cui incassi ricava sostentamento un nucleo familiare: in anni di costo della vita crescente non è ricevibile nulla che non parta da una premessa di questo tipo.
Voglio ricordare infatti a quanti pensano che questa questione non li riguarda perché abitano in aree lontane o meno vicine ad aree di interesse turistico che tutte le persone che lavorano negli hotel, che hanno un taxi o che lavorano nei musei nella maggior parte dei casi vivono in aree della periferia o dell’hinterland di una città e che gli stipendi di queste persone entrano in circolo innanzitutto in quei territori, quindi ad esempio il custode di un museo che fa fare i lavori a casa di mamma anziana in un paesino del Lazio o delle Marche paga la ditta che fa i lavori coi soldi guadagnati grazie al vituperato “overtourism” di cui sopra.
Sui numeri, si pensi ad esempio che il solo numero delle guide turistiche attive sul territorio nazionale può benissimo essere affiancato per volume ai dipendenti delle più grandi aziende attive in Italia (e quando parliamo di guide turistiche parliamo di professioniste che altrimenti dovrebbero trovare un impiego nell’organico del Ministero dei Beni Cultura ad esempio, il che vuol dire, che Dio benedica la licenza che gli permette almeno di guadagnare come guide turistiche perché nemmeno con due nuovi Piani Marshall saremmo in grado di coprire quei numeri con l’impiego pubblico)
Sicché, è importante che ogni iniziativa di controllo dell’overtourism non si traduca in una ricetta che causerà ulteriore depressione economica in questo paese!
Parliamo ora delle attività commerciali.
Sapete chi è ad avere difficoltà a sostenere l’affitto e le spese nei centri storici? Gli artigiani e, onestamente, in questa categoria mi sento di inserirci anche tutti quei concittadini che hanno fantasia, competenze e buona volontà e che hanno aperto un laboratorio, un negozio, un’attività commerciale che rende orgogliosi del prodotto fatto secondo la tradizione e con grandi competenze.
Non hanno invece difficoltà chi ricicla denaro sporco.
Non hanno difficoltà le holding e le catene.
La questione dell’overtourism è stata sollevata con le premesse sbagliate, ma possiamo prendere qualcosa di buono da questo errore: iniziamo a riservare gli spazi commerciali a chi vende la qualità e la cultura artigianale del nostro Paese. Lo Stato e il prelievo fiscale dovrebbe sostenere e premiare chi fa un prodotto di qualità e spostare il carico su chi fa altro (portando altresì un’inevitabile degrado). Si consideri anche che il turista vorrebbe trovare nel centro della città la “vetrina” di quanto abbiamo di meglio. Noi dobbiamo permettere alle aziende che fanno il grande prodotto Made in Italy di essere visibili sullo scaffale e nel negozio del centro storico.
Chi parla di overtourism senza mettere al centro delle proprie ricette il supporto all’iniziativa privata e l’inclusione sociale ed economica altro non è che una sirena il cui canto vuole solo farci naufragare contro una scogliera!
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La Porta di Sulukule
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La Porta di Sulukule, un tempo nota come Porta di Pémpton, fa parte delle Mura Teodosiane di Istanbul, costruite nel V secolo per difendere Costantinopoli.
Originariamente chiamata "Porta di Pémpton", riferendosi al villaggio al quinto chilometro dal Milion. Sull'architrave è presente l'iscrizione:
Portarum val + ido firmavit limine muros Pusaeus magno non minor Anthemio.
"Pusaeus, che non inferiore al grande Antemio ha consolidato le mura con le salde porte". Non sappiamo esattamente quando visse questo Pusaeus, un Pusaeus fu console nel 467, ma non è certo che sia quello dell'iscrizione.
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Durante l'epoca ottomana la porta assunse il nome ottomano di Sulukule per via della vicinanza al quartiere di Sulukule, abitato dalla comunità Rom. Negli ultimi anni, il quartiere è stato sottoposto a gentrificazione che ha causato lo sfollamento di molte famiglie e critiche per la perdita della sua autenticità culturale. Un aspetto che sta interessando tutti i quartieri popolari-storici di Istanbul, dove il concetto di rinnovamento urbano il più delle volte coincide con la speculazione edilizia e lo sfollamento dei meno abbienti dai luoghi in cui hanno vissuto da sempre.
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Top 20 videogiochi più venduti di sempre | Classifica
**Top 20 Videogiochi più Venduti di Sempre: Classifica Completa**
Il mondo dei videogiochi è in continua evoluzione, con nuovi titoli e generi che emergono ogni anno. Tuttavia, alcuni giochi hanno raggiunto livelli di successo e popolarità così elevati che hanno fissato record di vendite che sembrano quasi impossibili da battere. In questo articolo, esploreremo la classifica dei 20 videogiochi più venduti di sempre, fornendo un quadro chiaro delle produzioni che hanno catturato l'immaginazione di milioni di giocatori in tutto il mondo. Top 20 videogiochi più venduti di sempre | Classifica
### 1. **Minecraft**
**Vendite: Oltre 250 milioni di copie**
Minecraft, sviluppato da Mojang Studios, è il gioco più venduto di sempre. Lanciato nel 2011, questo gioco sandbox permette ai giocatori di costruire e esplorare mondi generati proceduralmente. La sua semplice ma potente meccanica di costruzione ha conquistato giocatori di tutte le età, contribuendo al suo successo globale.
### 2. **Grand Theft Auto V**
**Vendite: Circa 185 milioni di copie**
Grand Theft Auto V, creato da Rockstar Games, è un capolavoro del genere open-world. Rilasciato nel 2013, il gioco offre una vasta mappa da esplorare e una trama avvincente, mantenendo la sua popolarità grazie anche al suo pluripremiato multiplayer, GTA Online.
### 3. **Tetris**
**Vendite: Circa 100 milioni di copie**
Il classico Tetris, sviluppato da Alexey Pajitnov, è uno dei giochi di puzzle più iconici di tutti i tempi. Introdotto nel 1984, ha visto numerose versioni e adattamenti, contribuendo alla sua impressionante cifra di vendite.
### 4. **Wii Sports**
**Vendite: Circa 82 milioni di copie**
Wii Sports, un gioco che è stato un titolo di lancio per la Nintendo Wii, ha attirato milioni di giocatori grazie alla sua esperienza di gioco interattiva. Lanciato nel 2006, ha avuto un enorme impatto grazie alla sua capacità di coinvolgere famiglie e amici.
### 5. **PlayerUnknown’s Battlegrounds (PUBG)**
**Vendite: Circa 70 milioni di copie**
PUBG, sviluppato da PUBG Corporation, ha rivoluzionato il genere battle royale dal suo rilascio nel 2017. Il suo successo è dovuto alla sua intensa esperienza multiplayer e alle sue meccaniche di gioco innovative.
### 6. **Pokémon Red/Blue/Green/Yellow**
**Vendite: Circa 60 milioni di copie**
I giochi Pokémon per Game Boy hanno dato il via a una delle franchise più amate di sempre. Rilasciati tra il 1996 e il 1998, Pokémon Red e Blue sono stati il primo passo nel mondo dei Pokémon per milioni di giocatori.
### 7. **Super Mario Bros.**
**Vendite: Circa 58 milioni di copie**
Super Mario Bros., lanciato nel 1985 per il Nintendo Entertainment System, ha definito il genere platform. Con il suo gameplay innovativo e il suo design affascinante, è diventato uno dei giochi più influenti e venduti di tutti i tempi.
### 8. **The Legend of Zelda: Breath of the Wild**
**Vendite: Circa 35 milioni di copie**
Il capolavoro open-world di Nintendo, rilasciato nel 2017, ha rivoluzionato la serie Zelda con il suo vasto mondo esplorabile e le meccaniche di gioco libere. Ha ricevuto un'acclamazione universale e ha contribuito enormemente alle vendite della Nintendo Switch.
### 9. **Call of Duty: Modern Warfare (2019)**
**Vendite: Circa 30 milioni di copie**
Call of Duty: Modern Warfare ha rappresentato un grande successo per la franchise Call of Duty. Rilasciato nel 2019, ha catturato l'interesse dei fan con la sua campagna coinvolgente e il multiplayer dinamico.
### 10. **FIFA 21**
**Vendite: Circa 29 milioni di copie**
FIFA 21, l'ultima edizione della popolare serie di giochi di calcio di EA Sports, ha continuato la tradizione di successo del franchise, offrendo aggiornamenti costanti e miglioramenti alla sua formula di gioco collaudata.
### 11. **Gran Turismo 5**
**Vendite: Circa 27 milioni di copie**
Gran Turismo 5, lanciato nel 2010 per PlayStation 3, è stato uno dei simulatori di guida più apprezzati della sua generazione, con una vasta selezione di auto e circuiti.
### 12. **Red Dead Redemption 2**
**Vendite: Circa 27 milioni di copie**
Red Dead Redemption 2 di Rockstar Games, rilasciato nel 2018, ha ricevuto elogi per la sua narrazione immersiva e il suo ampio mondo aperto, diventando uno dei titoli più venduti di recente.
### 13. **The Elder Scrolls V: Skyrim**
**Vendite: Circa 30 milioni di copie**
Rilasciato nel 2011, Skyrim è un RPG open-world di Bethesda che ha catturato i cuori di molti giocatori con il suo vasto mondo e la libertà offerta.
### 14. **Pokémon Sword/Shield**
**Vendite: Circa 25 milioni di copie**
Pokémon Sword e Shield, lanciati nel 2019, hanno portato la serie Pokémon alla Nintendo Switch, attirando una nuova generazione di giocatori con le loro nuove meccaniche e Pokémon.
### 15. **The Sims 4**
**Vendite: Circa 30 milioni di copie**
Il quarto capitolo della popolare serie di simulazione di vita, The Sims 4, ha continuato a conquistare giocatori con la sua profondità di personalizzazione e le sue espansioni regolari.
### 16. **Super Smash Bros. Ultimate**
**Vendite: Circa 30 milioni di copie**
Rilasciato nel 2018, Super Smash Bros. Ultimate ha riunito personaggi da vari giochi Nintendo e non solo, offrendo una vasta selezione di combattenti e modalità di gioco.
### 17. **Mario Kart 8 Deluxe**
**Vendite: Circa 38 milioni di copie**
Mario Kart 8 Deluxe, lanciato per Nintendo Switch, ha ampliato il successo del titolo Wii U con nuove funzionalità e un gameplay migliorato, facendolo diventare un successo di vendite.
### 18. **Demon’s Souls**
**Vendite: Circa 25 milioni di copie**
Demon’s Souls, un gioco di ruolo d’azione sviluppato da FromSoftware, ha guadagnato un seguito devoto grazie alla sua sfida e alla sua atmosfera unica.
### 19. **Assassin’s Creed Valhalla**
**Vendite: Circa 25 milioni di copie**
Assassin’s Creed Valhalla, lanciato nel 2020, ha attirato giocatori con la sua ambientazione vichinga e le sue meccaniche di gioco coinvolgenti.
### 20. **Among Us**
**Vendite: Circa 25 milioni di copie**
Among Us, sviluppato da InnerSloth, è esploso in popolarità durante la pandemia, grazie al suo gameplay di deduzione sociale e alla sua capacità di coinvolgere gruppi di amici.
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Pensieri e riflessioni sulle vacanze
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Pensieri e riflessioni sulle vacanze Pensieri e riflessioni sulle vacanze, idee, opinioni e meditazioni di vari autori famosi sulle villeggiature, le ferie, le vacanze, il turismo e i viaggiatori. Le vacanze non sono in alcun modo un'alternativa alla congestione e al trambusto delle città e del lavoro. Tutt'altro. Le persone cercano di rifugiarsi in un'intensificazione delle condizioni della vita ordinaria, in un deliberato aggravamento di quelle condizioni: più lontano dalla natura, più vicino all'artificio, all'astrazione, all'inquinamento totale, a livelli ben al di sopra della media di stress, pressione, concentrazione e monotonia: questo è l'ideale dell'intrattenimento popolare. Nessuno è interessato a superare l'alienazione; il punto è immergersi in essa fino all'estasi. Ecco a cosa servono le vacanze. Jean Baudrillard L'inerzia fisica e mentale totale è altamente gradevole, molto più di quanto ci permettiamo di immaginare. Una spiaggia non solo consente tale inerzia, ma la impone, eliminando così ordinatamente tutti i problemi di colpa. È ora l'unico posto nel nostro mondo iperattivo che lo fa. John Kenneth Galbraith Più che semplici rituali annuali in cui ci colleghiamo con amici e familiari, le vacanze sono anche esercizi di autodefinizione. Nel concedere tempo lontano dalle esigenze della vita quotidiana, le vacanze rivelano ciò che le persone scelgono di fare piuttosto che ciò che sono obbligate a fare. Cindy Sondik Aron A volte la vacanza serve a ripristinare la pace nelle famiglie. Ma è necessario trovare il metodo giusto. Mio fratello ha fatto così: dopo un intero anno passato ad appiccicarsi con la moglie, ha detto: «Carme’, quest’anno voglio fare una vacanza salutare». «Genna’, e come si fa una vacanza salutare?» «Salutammece ccà, ce acchiappammo ’o ritorno!» Alessandro Siani Le vacanze sono pensate per rinfrescare la prospettiva di tutti. Non importa quanto possano essere stanchi quando tornano al lavoro, i vacanzieri sono stati rinfrescati emotivamente e intellettualmente. La loro efficacia nel loro lavoro è probabilmente migliorata e, in generale, sono dipendenti migliori per il tempo libero. Robert J. Fischer
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Pensieri e opinioni sulle vacanze Ciò che distingue un vero samurai dagli altri personaggi è che il combattente originale cammina sempre con la morte al suo fianco e si allena sempre, con la mente sopra ogni cosa, invece di andare in vacanza, anche quando è un giorno festivo. Carl William Brown siamo stati un bel pezzo a litigare, a scannarci, e alla fine abbiamo deciso che sarebbe stato meglio prenderci una vacanza o divorziare. Ne abbiamo discusso pacatamente, da persone mature, e abbiamo optato per il divorzio poiché potevamo spendere solo una certa somma. Eppoi, una vacanza alle Bermuda dura due settimane, laddove un divorzio dura tutta la vita. Woody Allen Questi giovani non difettano né di carattere, né di buone attitudini, né di diligenza: ma non si è lasciato loro il tempo di darsi una direzione, piuttosto sono stati abituati, fin dall'infanzia, a ricevere una direzione. Allorquando furono abbastanza maturi per «essere inviati nel deserto», venne fatto invece qualcos'altro - li utilizzarono, li alienarono da sé stessi, li educarono all'essere quotidianamente usati, di tutto questo crearono per loro una teoria di doveri - e ora non possono farne a meno e non vogliono altro. Resta il fatto che a questi poveri animali da tiro non si possono rifiutare le «ferie» - come viene chiamato questo ideale d'ozio di un secolo stremato dal troppo lavoro: in cui è concesso una volta tanto abbandonarsi alla pigrizia e rincretinirsi e bambineggiare a proprio piacimento. Friedrich Nietzsche Ogni anno, all'inizio dell'estate, si leggono dotte analisi sulle ferie scaglionate, le vacanze «mordi e fuggi», le partenze ragionevoli (intelligenti, sembra eccessivo). Poi arriva Ferragosto ed è tutto come sempre: la gente, se appena può, a casa non ci sta. Mordiamo sì, ma solo se non ci lasciano fuggire lungo autostrade affollate. Non si capisce se siamo costretti (uffici chiusi, negozi pure), o invece amiamo il rito collettivo e i suoi aspetti barbarici: resse, code, attese, sofferenze e lamentele. Beppe Severgnini Non sono mai andato in vacanza con mio padre, anche perché mio papà le sue ferie, una quindicina di giorni in Agosto, li trascorreva a tinteggiare l'appartamento sotto la guida vigile, attenta e un po' fastidiosa di mia madre. Erano gli anni del boom economico in Italia, ma in casa nostra di soldi ne giravano pochi. In seguito avremmo potuto anche andarci in villeggiatura, ed in effetti in alcune occasioni sia io, sia mia madre, avevamo fatto delle vacanze, ma mio padre mai, ormai si era abituato e non ne sentiva nemmeno la mancanza. Ora io non mi ricordo bene quei mesi d'agosto di tanti anni fa, ma una cosa la so per certo, sono stati i periodi più belli della mia vita. Carl William Brown Quando si tratta dei mesi estivi, la maggior parte delle persone inizia a pensare a dove andrà in vacanza. Questo è il periodo dell'anno in cui la maggior parte delle persone si prende una pausa dal lavoro perché i bambini non vanno a scuola. È il momento perfetto per trascorrere del tempo insieme e riprendersi dallo stress che spesso si sperimenta nella vita di tutti i giorni. Cindy Crawford L’attuale concetto occidentale di ferie risulta feroce, quanto la concezione stessa del lavoro, non soltanto perché interferisce in modo profondo con il senso della libertà, ma perché ne trasforma e deforma il significato. Nel periodo di ferie, milioni di persone sono obbligate a divertirsi, così come nel resto dell’anno sono obbligate a lavorare senza tregua, a sognare di trovare un lavoro o a guarire dai guasti e dalle malattie, causate da un’attività lavorativa coatta e quotidiana. Silvano Agosti Io amo molto visitare le città d'arte in vacanza. In ferie vado a cercarmi l'asfalto come un cane da punta cerca il fagiano. Che c'è di meglio di Madrid in agosto? Forse Ibiza in agosto, ma bisogna essere normali. Invece del pedalò, il metrò. Al posto del passeggio in riva al mare, la coda davanti al museo. Invece del cocco fresco, l'aranciata calda. Poi torno a casa bella smunta, ma con un cervello così. E due balle il doppio. Luciana Littizzetto
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Riflessioni sulle ferie Le società capitalistiche prima riducono in povertà una marea di persone e poi incaricano i sociologi ed i professori di statistica di fare delle ricerche sulla povertà ed è così che si scopre che i poveri in genere non hanno molti soldi, sono numerosi, sono di solito poco istruiti, anche se non sempre, provengono in genere dalle zone povere del territorio e così via dicendo, spendono poco, vanno poco a teatro, non vanno in ferie, sono volgari, si lavano poco, e chi più ne ha, più ne metta. Carl William Brown Fortuna che ogni anno arrivano, puntuali, le vacanze. Così ci leviamo ’sti occhi stanchi da gallina che fatica a fare ancora l’uovo, ’sto colorito del gelato leccato da un bambino, con tutti i gusti mischiati. E, con le vacanze, giunge il tempo di mollare gli ormeggi. Staccare la spina. Darsi pace. D’estate io desidero solo mettermi sulla sdraio e stare lì. Ferma. Voglio che l’unica cosa che si muove in me sia la forfora. E se qualcuno mi chiede: “Cosa fai stasera?”, ho già pronta la risposta: “Niente. Al massimo tolgo la pelle ai peperoni”. Luciana Littizzetto Sulla carta le vacanze sono sempre fantastiche. Dovrebbero servire a salvare il matrimonio, a rimettervi in salute, a promuovere la pace mondiale, a conferire uno splendore nuovo alla pelle... La verità è che, se le trascorrete nel modo giusto, sono peggio del lavoro. Sono come una crociera con la diarrea. Si spendono un sacco di soldi per dormire negli aeroporti, trascinarsi dietro valigie che pesano il doppio di noi, mangiare cibo impossibile da identificare e affidare la nostra incolumità a gente mai vista prima. Erma Bombeck Ogni “impiegato” ne ha una. Sono nuvole maligne che stanno celate dietro le montagne anche 12 mesi, ma quando s'avvedono che il loro uomo sta per andare in ferie gli piombano sulla testa scaricandogli in nuca un quadrato di grandine in un metro per un metro e lo accompagnano implacabili. Paolo Villaggio Usare una macchina fotografica placa l'ansia che chi è motivato dal lavoro prova per il fatto di non lavorare quando è in vacanza e dovrebbe divertirsi. Hanno qualcosa da fare che è come un'imitazione amichevole del lavoro: possono scattare foto. Susan Sontag Io sono un liberista assoluto, e penso che ogni restrizione sia un limite al sano progresso economico dell'umanità, per questo agli assassini non solo vieterei di andare in carcere, edifici che tra le altre cose abolirei subito, insieme a tutti quei sordidi personaggi che animano il mondo della politica e della giustizia, ma darei loro anche un bella ricompensa. Magari una vacanza premio in Cina, perché no? Carl William Brown Oh, perché non possiamo staccarci da tutto questo, solo io e te, e alloggiare con le mie pulci sulle colline? Voglio dire, fuggire nella mia loggia sulle colline. S.J. Perelman, Will B. Johnstone e Arthur Sheekman Se solo per una volta riflettessimo su ciò che vogliamo ottenere dalla vita come facciamo con due settimane di vacanza, saremmo sorpresi dai nostri falsi standard e dalla processione senza meta delle nostre giornate impegnate. Dorothy Canfield Fisher
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Riflessioni e pensieri sulle ferie Se fai le vacanze in motocicletta le cose assumono un aspetto completamente diverso. In macchina sei sempre in un abitacolo; ci sei abituato e non ti rendi conto che tutto quello che vedi da quel finestrino non è che una dose supplementare di TV. Sei un osservatore passivo e il paesaggio ti scorre accanto noiosissimo dentro una cornice. In moto la cornice non c'è più. Hai un contatto completo con ogni cosa. Non sei uno spettatore, sei nella scena, e la sensazione di presenza è travolgente. Robert Maynard Pirsig Alcuni studiosi sostengono che le energie che occorrono per quindici giorni di vacanza equivalgono a quelle consumate in due mesi di lavoro. In compenso quello che si spende in quindici giorni di vacanza corrisponde a quello che si guadagna in due mesi di lavoro. Eros Drusiani Vedendo alcune mie conoscenti in montagna durante le vacanze natalizie, mi vengono in mente i ricordi dei bei tempi dell'università, quando io dovevo lavorare ai festivi, sempre, mentre parecchie mie compagne di corso andavano a divertirsi, l'estate al mare, e d'inverno sulla neve! Carl William Brown Le vacanze sono diventate in un certo senso uno status symbol e un metro di misura per capire quanto siamo bravi a tenere il passo con i Jones. Questo è un altro percorso che porta direttamente alla "trappola della ricchezza artificiale". Sebbene io sia un convinto sostenitore del prendersi del tempo per viaggiare e visitare altri luoghi, devi tenere a mente che le vacanze non sono investimenti a lungo termine. La strategia qui è semplice: non usare le tue carte di credito per finanziare i tuoi viaggi. Potresti vivere nel lusso e nel relax durante le vacanze, ma chiediti quanto ti sentirai rilassato quando arriveranno le bollette. J. J. Childers La morte di alcuni operai in un incidente stradale ci appare quasi come una drammatica liberazione; quella di alcuni ricchi vacanzieri in un disastro aereo ci sembra già più simpaticamente umoristica; infine, la morte di alcuni devoti in pellegrinaggio a Lourdes si rivela invece tragicamente comica. Carl William Brown Le vacanze sono viste come un antidoto al lavoro. Sono una medicina, un rimedio per contrastare gli effetti del lavoro... Le vacanze ci permettono di stare lontani dal lavoro, di cambiare i nostri schemi giornalieri, di alterare la nostra routine, di riconfigurare le nostre azioni e abitudini, di riscoprire noi stessi. Al Gini C'è gente che, una volta avuto un incarico, si identifica con l'impresa, si spende, si prodiga, Ë sempre disponibile, studia, osserva, impara, inventa nuove soluzioni. E c'è un'altra categoria di persone che, pur rispettando il contratto, fa solo il minimo richiesto. Utilizza tutte le ferie, tutti i permessi di maternità o di malattia, stacca nel preciso istante in cui cessa l'orario di lavoro e non vi dedica più un solo pensiero. Non si fa coinvolgere, non studia, non innova. Entrambi, legalmente, fanno il loro dovere. Ma, dal punto di vista della vita sociale, fra loro c'è una differenza incolmabile. Francesco Alberoni Ogni anno, all'inizio dell'estate, si leggono dotte analisi sulle ferie scaglionate, le vacanze «mordi e fuggi», le partenze ragionevoli (intelligenti, sembra eccessivo). Poi arriva Ferragosto ed è tutto come sempre: la gente, se appena può, a casa non ci sta. Mordiamo sì, ma solo se non ci lasciano fuggire lungo autostrade affollate. Non si capisce se siamo costretti (uffici chiusi, negozi pure), o invece amiamo il rito collettivo e i suoi aspetti barbarici: resse, code, attese, sofferenze e lamentele. Beppe Severgnini
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Opinioni e riflessioni sulle vacanze In queste ferie dovremmo cercare di esercitare una sola disciplina umana: la sublime arte dell'evitare. Evitate gente, evitate... Due sole cose non evitiamo di fare. Leggere. Leggere tanto. Che in fondo è il modo più comodo di viaggiare. E poi stare attenti. A quello che ci capita e ci è successo durante l'anno. Per capire. «Nella vita non sono i segni che mancano. Quello che manca è il codice.» Lo dice Pennac e io ci credo". Luciana Litizzetto Le vacanze sono la tua migliore opportunità dell'anno per vivere davvero, per uscire dalla scatola del lavoro come vita, dal pilota automatico e riscoprire le tue passioni, i tuoi entusiasmi, i tuoi amici, la tua famiglia e la vitalità di partecipare al mondo al di fuori del blocco mentale della carriera. Gli scienziati sociali hanno scoperto che le esperienze di svago aumentano l'umore positivo, agiscono come un cuscinetto contro gli insuccessi della vita e aprono la porta ai momenti migliori della nostra vita. John De Graaf Andare in vacanza è anche uno stress. Avete presente le file che dobbiamo fare in aeroporto? Non finiscono mai, ci stai ore e ore. Un signore, arrivato finalmente allo sportello dopo un sacco di tempo, si sentì domandare dalla guagliona dietro al banco: «Allora, dove ve ne andate di bello?». «A fatica’, aggio finito ’e ferie…» Alessandro Siani. Non mi piacciono molto le vacanze. Preferisco di gran lunga un giorno libero ogni tanto quando non ho voglia di lavorare. Quando mi trovo di fronte a un'intera settimana in cui non ho altro da fare che divertirmi, non so da dove cominciare. Per me, il divertimento arriva fugacemente e senza preavviso; non posso divertirmi con determinazione per un'intera settimana alla volta. Robertson Davies Citazioni e battute divertenti sulle vacanze Aforismi e citazioni sul mare Un estate al lago Citazioni e pensierio sul lago Quotes on vacation Aforismi sul viaggio Riflessioni sul viaggio Italia in breve (E-book) Job tourism in Lombardy Turismo e viaggi Turismo enogastronomico Luoghi più belli del mondo The Lake District Aforismi per argomento Aforismi per autore Pensieri e riflessioni Saggi e aforismi Read the full article
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L’Insolito Posto: Un’Eccellenza per il Turismo Sensibile e Accessibile
Nel cuore del territorio padovano, a Saonara, si trova una struttura ricettiva unica nel suo genere: “L’Insolito Posto”. Non è solo una casa vacanze sociali, ma un vero e proprio progetto innovativo di inclusione e sensibilizzazione verso la disabilità. Questa struttura rappresenta un esempio concreto di come sia possibile coniugare turismo, accessibilità e sostenibilità ambientale in un’unica esperienza di soggiorno. Qui, l’incontro tra persone, storie e culture è il vero protagonista, in un contesto privo di barriere fisiche, sensoriali e culturali.
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Un Turismo Accessibile e Sensibile
L’Insolito Posto si distingue per la sua missione di promuovere un turismo non solo accessibile, ma anche “sensibile”. Il concetto di “turismo sensibile” va oltre l’eliminazione delle barriere fisiche per le persone con disabilità; mira a creare un ambiente inclusivo per tutti, in cui ogni ospite, con o senza disabilità, possa vivere un’esperienza piacevole, stimolante e significativa. La struttura è priva di ostacoli fisici e sensoriali, rendendo gli spazi accessibili non solo a persone con disabilità motorie, ma anche a chi ha esigenze sensoriali particolari.
In un mondo in cui la parola “accessibilità” è spesso sinonimo di minime modifiche strutturali, L’Insolito Posto dimostra come l’accessibilità possa essere integrata in un progetto di inclusione più ampio, dove la diversità è vista come un valore e non come un limite. Chi sceglie questa struttura non solo gode di un soggiorno confortevole, ma contribuisce anche a promuovere una nuova forma di turismo che mette al centro la dignità e i diritti di tutte le persone.
Una Struttura a Basso Impatto Ambientale
L’Insolito Posto non si distingue solo per il suo impegno verso la disabilità, ma anche per la sua attenzione all’ambiente. La struttura è costruita con tecnologie ad alta efficienza energetica, che riducono l’impatto ambientale e favoriscono la sostenibilità. Questo aspetto è particolarmente rilevante in un’epoca in cui la consapevolezza ambientale è una priorità crescente. Offrendo soluzioni ecologiche e moderne, L’Insolito Posto rappresenta un modello virtuoso di ospitalità sostenibile, dimostrando come sia possibile unire l’attenzione all’ambiente e l’inclusione delle persone con disabilità.
Le sue camere, suddivise in 7 ambienti di diversa metratura, sono tutte progettate per essere accessibili e accoglienti. La struttura può ospitare fino a 25 persone, offrendo quindi una soluzione ideale per famiglie, gruppi di amici, aziende o scuole che cercano un ambiente inclusivo e privo di barriere.
Un Luogo di Formazione e Inclusione Lavorativa
Oltre alla sua funzione turistica, L’Insolito Posto si distingue anche per il suo impegno nel campo dell’inclusione lavorativa. La struttura collabora con le AULSS (Aziende Unità Locali Socio Sanitarie) e altri enti di riferimento per offrire tirocini formativi e stage scolastici a persone con disabilità o svantaggiate. In questo contesto, l’Insolito Posto diventa un luogo dove non solo si soggiorna, ma si lavora attivamente per l’inclusione sociale e professionale.
Questo approccio rende la struttura un punto di riferimento per chi desidera integrare il proprio soggiorno con momenti di crescita personale e professionale. Offrendo un’opportunità concreta di formazione, L’Insolito Posto dimostra come il turismo possa diventare anche uno strumento per abbattere le barriere culturali legate alla disabilità.
I Servizi Offerti
L’Insolito Posto offre una gamma di servizi che vanno oltre l’ospitalità. La struttura dispone di sale riunioni e conferenze, rendendola ideale per eventi aziendali, workshop o corsi di formazione. Inoltre, vengono organizzati buffet, rinfreschi e cene per eventi speciali, creando così un ambiente flessibile e adattabile a diverse esigenze.
Situata a soli 3 km dall’uscita autostradale di Padova Zona Industriale Interporto, la struttura è facilmente raggiungibile e dispone di un ampio parcheggio gratuito, videosorvegliato e dotato di una stazione di ricarica per veicoli elettrici. Questo dettaglio sottolinea ulteriormente l’impegno della struttura verso la sostenibilità ambientale.
Scoprire il Territorio Padovano
Immersa nel verde del territorio padovano, L’Insolito Posto offre anche la possibilità di esplorare alcune delle principali attrazioni turistiche della zona. A pochi chilometri si trovano luoghi di interesse storico e culturale come la Basilica di Sant’Antonio, la Cappella degli Scrovegni e il centro storico di Padova. La posizione strategica della struttura permette quindi di unire il relax di un soggiorno immerso nella natura con la possibilità di visitare alcune delle perle del patrimonio artistico e culturale italiano.
La Cooperativa Sociale “Il Glicine”
L’Insolito Posto è gestito dalla Cooperativa Sociale senza scopo di lucro “Il Glicine”, fondata nel 1999 con l’obiettivo di offrire servizi a persone con disabilità o in situazioni di svantaggio. La cooperativa è attiva nella gestione di diversi progetti, tra cui centri diurni, comunità alloggio e appartamenti protetti. Inoltre, gestisce la Fioreria Millepetali e il vivaio, contribuendo ulteriormente all’inclusione lavorativa di persone con disabilità.
Questo impegno sociale è al centro della missione de L’Insolito Posto, che vuole essere non solo un luogo di soggiorno, ma anche uno spazio in cui si promuove la diversità e l’inclusione. La cooperativa crede fermamente che la diversità sia un valore, e questo si riflette in ogni aspetto della gestione della struttura.
Conclusione
L’Insolito Posto rappresenta un esempio virtuoso di come sia possibile coniugare turismo, sostenibilità e inclusione sociale. Grazie a un’attenzione particolare alla disabilità, questa struttura offre un’esperienza di soggiorno accessibile e sensibile, promuovendo l’inclusione lavorativa e il rispetto per l’ambiente. Scegliere L’Insolito Posto significa non solo soggiornare bene, ma anche fare del bene, contribuendo a un progetto di turismo che mette al centro il valore della diversità e dell’inclusione.
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Bonus Vacanze 2024: Una Spinta al Turismo Italiano
Bonus Vacanze 2024: Una Spinta al Turismo Italiano. L’estate si avvicina e con essa il desiderio di partire per le vacanze. Per sostenere le famiglie italiane e incentivare il turismo interno, il Governo ha rinnovato il Bonus Vacanze anche per il 2024. Vediamo di cosa si tratta e come beneficiarne. Cos’è il Bonus Vacanze? Il Bonus Vacanze è un contributo economico per le famiglie italiane,…
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