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#social media e moda#trend fotografici#influencer e fotografia#stile fotografico contemporaneo#impatto digitale sulla moda
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Quali sono i gadget hi-tech più desiderati dell’estate 2023?
La tecnologia è sempre più integrata nella nostra vita quotidiana e grazie alla possibilità di indossarla e portarla sempre con sé, ci accompagna anche in estate, nel corso delle tanto attese vacanze. Nel corso degli ultimi 12 mesi, gli smartwatch sono stati i i gadget hi-tech più cercati in ambito elettronica outdoor, protagonisti del 27% di tutte le ricerche legate alla categoria. Ma quali sono le tendenze specifiche per l’estate 2023? Gadget hi-tech: quali i più ricercati? Secondo l’ultima indagine di idealo – portale internazionale di comparazione prezzi leader in Europa - il vero boom di questa estate è quello delle radio portatili, +45% di ricerche nel corso dell’ultimo mese rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Un trend un po’ vintage ma in linea con le esigenze del periodo estivo: godere di musica in piena libertà, grazie anche alle funzionalità bluetooth ormai incluse in tutte le principali radio digitali. Portabilità, grande amore per chi viaggi Tra le tendenze di questa estate, un grande ritorno è quello delle console portatili (+27% di ricerche rispetto alla scorsa estate), che stanno godendo di una nuova vita e sono pronti a far tornare la mobilità protagonista anche nel mondo del gaming. Tra gli altri dati emersi dall’indagine, interessante il boom legato all’acquisto di power bank, +22% rispetto all’estate 2022, sintomo che le batterie dei nostri smartphone non reggono più i ritmi a cui li sottoponiamo ed in estate avere sempre sottomano un power bank risulta quanto mai essenziale. Interessante, ancora il dato legato agli e-book reader: questa estate, a quanto pare, si leggerà di più. Le ricerche di questi dispositivi sono infatti salite del 13% rispetto allo scorso anno. Buoni risultati in questo periodo dell’anno anche per gli smartwatch, che fanno registrare una crescita di interesse dell’11% rispetto alla scorsa estate. Passione fotografica I dispositivi tech che, invece, in questo frangente fanno registrare un calo di preferenze sono le fotocamere. L’interesse nei confronti delle reflex è diminuito del 30% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ma i dati non sono particolarmente positivi neanche per gli obiettivi fotografici (-19%), le fotocamere istantanee (-16%), le fotocamere compatte e le fotocamere digitali mirrorless (-8%). Dati poco rosei anche per i droni (-22%) e per i tablet (-2%). Non è un caso che il comparto fotografico sia uno di quelli che registra costi molto più alti questa estate rispetto alla scorsa, basti pensare che una reflex rispetto ad un anno fa è arrivata a costare anche il 32% in più, con un aumento di oltre 500 euro. Lo stesso dicasi per le fotocamere compatte, che hanno registrato aumenti di circa il 30% e le fotocamere digitali mirrorless (+18%). L'inflazione non va in vacanza L’inflazione ha comunque colpito anche altre tipologie di prodotto dell’elettronica outdoor: i droni questa estate sono arrivati a costare il 21% in più, i power bank +18%, i tablet +14%, gli e-book reader +13% e le console portatili +8%. Ciononostante, comprare online dispositivi elettronici conviene particolarmente. Nonostante i rincari, infatti, chi è attento alle fluttuazioni dei prezzi online o si affida a un comparatore prezzi che lo fa professionalmente ha potuto risparmiare ingenti somme: acquistare una fotocamera compatta al momento giusto può far risparmiare fino al 39% rispetto al suo prezzo massimo. Allo stesso modo, comparando i prezzi, si può risparmiare oltre il 30% su droni e lettori MP3, oltre il 20% su e-book reader, power bank ed action cam ed oltre il 10% su reflex, tablet, console portatli e power bank. Read the full article
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Milano piace per film e spot: Galleria, Duomo e la Scala sono i set sempre più richiesti
Milano è un set sempre più richiesto da cinema, tv e per servizi fotografici. Il Comune di Milano nel 2018 ha rilasciato 717 autorizzazioni (erano 342 nel 2010) e anche per i primi sette mesi del 2019 si conferma il trend, con 462 richieste. I set preferiti sono Duomo, Galleria, Scala e Palazzo Reale (124 …
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The stylist, a support figure in creating a shooting, interprets and exalts a fashion collection through the creation of looks used in fashion shows, photographic services, catalogs and, in general, fashion communication. This professional deals with the art director in the ultimate rendering of a photographic service, collaborating closely with fashion designers, photographers and professionals to create complete communication campaigns that interpret new trends and capture eye-catching and original stories. Location thanks to @silviabordinphotography For more information www.cr3are.com ______________________________________ Lo stylist, figura di supporto nella creazione di uno shooting, interpreta ed esalta una collezione di moda attraverso la creazione di look utilizzati nelle sfilate, nei servizi fotografici, nei cataloghi e in generale, nella comunicazione del brand moda. Questo professionista si occupa di affiancare l’art director nella resa finale di un servizio fotografico, collaborando a stretto contatto con stilisti, fotografi e professionisti per creare campagne di comunicazione complete che interpretino le nuove tendenze e raccontino storie accattivanti ed orIginali. Location thanks to @silviabordinphotography per maggiori informazioni www.cr3are.com ______________________________________ #fashion #editorial #photoshoot #photograher #model #makeupartist #dcmua #beautyblogger #makeupartistworldwide #makeup #redlips #rubengalarreta #galarreta #galarretaboy #croptop #croptopformen #men #man #menswear #mensfashion #fashionlove #style #stylish #hot #dope #sick #top #cool #guy #boy (presso Cr3are)
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In preparazione per i nuovi impegni fotografici di questo inizio 2017:
Workshop!
Ne ho uno, in tema “ritratto ambientato” in centro Milano questa domenica - con docente Aldo Diazzi -, mentre ho prenotato un posto alla due giorni di work shop intensivo (due giornate da 8 ore di lezione e pratica) “La sede del ritratto”, con docente Efrem Raimondi che si terrà verso metà febbraio.
Il corso di Fotografia avanzato è il prossimo che prenoterò, non appena avrò maggiori notizie sugli orari, però.
Domenica prossima, oltretutto, continuerò la giornata fotografica incontrandomi con gli juzini (aka: fotografi iscritti al sito juzaphoto.com) milanesi per una sessione di street (e varia et eventuale) in zona piazza Gae Aulenti.
Attrezzatura
Infine, attendo l’arrivo del mio primo flash, lo Yongnuo YN 660 2,4 ghz.
Concerti et alia
Il 22 sera, invece, forse riesco a fare un altro po’ di scatti concertistici ai Reborn in March, ora impegnati nel Sanremo Rock & Trend Festival 2017, (ai quali vanno sempre i miei più calorosi auguri!)
Se, infine, si decidesse a nevicare finalmente, in questa Milano ora plumbea, farebbe felice questo lupo pentaxiano, spingendolo a darsi una sgranchita di zampe con la K-3 al collo e un sorrisone tutto zanne stampato in faccia!
#photography#photographyworkshop#future events#portrait photography#efremraimondi#aldodiazzi#reborninmarch sanremorocketrendfestival juzaphoto
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Il debutto di a passion for fashion
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Il debutto di a passion for fashion
Il debutto di a passion for fashion
Nuovo Speciale Moda di “How to Spend It”. Si arricchisce così il Sistema Moda-Lusso del Sole 24 Ore: un’offerta completa e integrata ad alto valore aggiunto per le industry moda, beauty, gioielli, orologi e design.
Il numero speciale di How to spend it dedicato alla moda “A passion for fashion” è uscito venerdì 4 ottobre in edicola con Il Sole 24 Ore.
How to Spend It – l’edizione Made in Italy a firma Sole 24 Ore del celebre magazine del Financial Times dedicato alla moda e al lusso – a 5 anni dal suo esordio nel mercato italiano e a 2 anni dal lancio dello speciale Superior Interiors interamente dedicato al design, tiene a battesimo un nuovo speciale di HTSI portando per la prima volta in Italia A PASSION FOR FASHION, un numero monografico sulla moda femminile, haute couture e pret-à-porter, senza dimenticare gli accessori.
Una importante novità con due uscite all’anno – a ottobre e marzo in concomitanza con le sfilate delle fashion week – che arricchisce ulteriormente il Sistema Moda-Lusso del Sole 24 Ore: una piattaforma integrata di prodotti editoriali di alta qualità che vanno dal magazine How to Spend It, con i suoi numeri monografici speciali Superior Interiors e A Passion for Fashion, all’approfondimento settimanale del Sole 24 Ore .Moda, con gli Speciali del quotidiano e online.
Sul fronte dei periodici How To Spend It e Superior Interiors si rivolgono ad un pubblico alto spendente amante del lusso e del bello sempre alla ricerca del meglio in tema di moda, accessori, cosmesi, viaggi, alta cucina, auto, barche, sport e tecnologia da un lato e, dall’altro, design, casa, arredo, antiquariato e arte. Un lettore che ama spendere per investire nel bello e circondarsi di oggetti di pregio, interessato alle ultime novità per la casa, il lavoro e il leisure.
A questi si affianca ora A PASSION FOR FASHION che si rivolge al pubblico prettamente femminile per un racconto puntuale de ‘il meglio del meglio’ nella moda, con i grandi servizi fotografici, gli approfondimenti e le inchieste sulle nuove tendenze, il punto sulle collezioni di ogni stagione e la ricercata selezione di abiti, scarpe, borse, orologi, gioielli e altri accessori e prodotti del desiderio. E ancora le interviste ai migliori creativi del momento, i negozi assolutamente da non perdere in tutto il mondo, i talenti emergenti e le capsule. Un magazine a cui affidarsi e di cui fidarsi per le proprie scelte, grazie alle informazioni di servizio che facilitano l’accesso ai prodotti presentati, nell’ottica di una lettura non contemplativa, ma di azione.
“Sono felice, dopo il successo di Superior Interiors, di presentare al mercato italiano il secondo spin-off di How to Spend it. A passion for fashion spazia a 360° sul mondo della moda e rappresenta un ulteriore rafforzamento di How to Spend it nella direzione dei suoi lettori e del mercato. Raccontiamo il lusso in ogni sua espressione, con il taglio unico che contraddistingue il mensile del Sole 24 Ore fin dalla sua nascita: storie ed esperienze, immagini di qualità e narrazione del talento creativo e produttivo. E’ una prospettiva sul lusso inteso, prima di tutto, come tempo dedicato a sé e alle proprie passioni e un focus sullo shopping non solo come scelta di gratificazione, ma come identikit sensoriale e affettivo, personalizzazione opposta alla standardizzazione. Ci piace quello che ci assomiglia: per questo è importante capire i propri desideri e seguirli, accompagnati nelle scelte da un giornale di riferimento, iperselettivo e insieme estremamente pratico, con tutte le informazioni necessarie per passare dal sogno all’azione”. Parola di Nicoletta Polla Mattiot, responsabile dei magazine How to Spend It e IL, il maschile del Sole 24 Ore.
Non solo. In arrivo altre novità sul fronte dei periodici. Il 22 novembre How to Spend It si arricchirà di un altro numero speciale, Christmas, dedicato ai regali di Natale e in particolare all’alta gioielleria e orologeria e al lusso beauty. Mentre nel numero del 13 dicembre How to Spend It declinerà il tema del Natale sul fronte del food e del beverage, con il meglio degli accessori per la tavola e le ultime tendenze in occasione delle feste.
Accanto ai periodici, il Sistema Moda-Lusso del Sole 24 Ore conta sul grande spazio e attenzione che il quotidiano diretto da Fabio Tamburini dedica al business del settore moda e delle sue evoluzioni sia nelle pagine quotidiane di Finanza & Mercati e di Economia & Impresa sia nell’appuntamento del venerdì con .Moda, che ogni settimana racconta l’economia del sistema moda e delle sue filiere, così come del settore beauty.
In particolare la redazione di .Moda, coordinata da Francesca Padula, già forte dei due consueti Speciali Pitti Uomo di gennaio e giugno, a settembre in occasione della Milano fashion week ha curato il primo Speciale Moda femminile del Sole 24 Ore distribuito con una extra tiratura di 20.0000 copie nelle location esclusive delle sfilate più prestigiose, nonché in punti nevralgici della città e all’interno della fiera “White woman” in via Tortona. Un inserto di 38 pagine in italiano e inglese che ha riscosso un grande riconoscimento da parte degli investitori pubblicitari e allargato l’audience anche al pubblico dei buyer internazionali presente in città.
Sulla scorta di questo successo editoriale e pubblicitario sono ora in arrivo tre nuovi Speciali del Sole 24 Ore: il 13 novembre Speciale Beauty, il 19 novembre Speciale Orologi e il 3 dicembre Speciale Gioielli. Ogni Speciale sarà arricchito da un Dossier online sul sito www.ilsole24ore.com nel canale Moda24, che proporrà contenuti originali, approfondimenti, photogallery e video.
Sul fronte Beauty, in particolare, Il Sole 24 Ore rinnova e rafforza la proposta editoriale proponendo accanto ai magazine How to spend It, A passion for fashion e IL, che raccontano in ogni numero le nuove frontiere del settore, lo Speciale Beauty del quotidiano che sarà focalizzato su tre grandi settori dell’industria della cosmesi: make up, profumi, trattamenti di bellezza e analisi dei trend che impattano trasversalmente le aziende del settore, dal green alla shopping experience.
Anche per questo speciale è prevista una extra tiratura di 20.000 copie e una distribuzione speciale che mirerà ad intercettare il pubblico femminile giovane-adulto medio e alto spendente grazie alla presenza nelle migliori profumerie Douglas delle principali città italiane e nei principali atenei italiani.
“Con il Sistema Moda-Lusso del Sole 24 Ore abbiamo voluto creare in sinergia con le redazioni del Gruppo nuove occasioni di racconto e approfondimento del comparto in tutte le sue declinazioni, sempre con il massimo della qualità narrativa. In questo modo rispondiamo da un lato alla necessità di ampliare i contenuti rivolti al pubblico femminile e, dall’altro, di aumentare gli approfondimenti su alcune industry, come il Beauty, che hanno molto da raccontare”. Così commenta Federico Silvestri, Direttore Generale di 24 ORE System, concessionaria di pubblicità del Gruppo 24 ORE, che aggiunge: “Con A Passion for Fashion di How to spendi It, in particolare, abbiamo raccolto un’adesione molto alta di importanti brand del settore che hanno sposato l’iniziativa cogliendone l’alto profilo. Con gli Speciali del Sole 24 Ore sulla Moda femminile, sul Beauty e Accessori abbiamo dato al mercato nuovi spazi di approfondimento trasversale che soddisfano le esigenze delle aziende di raccontarsi attraverso la cifra qualitativa delle redazioni del Gruppo. Con questi nuovi prodotti riusciamo inoltre a raggiungere un target nuovo e più ampio garantito anche dalle extra distribuzione mirate e dalle edizioni bilingue che hanno riscosso grande successo presso gli operatori internazionali.”
Gli appuntamenti con il Sistema Moda-Lusso del Sole 24 Ore:
4 ottobre: A Passion for Fashion – Speciale Moda di How to Spend It
ogni venerdì: .Moda del Sole 24 Ore
8 novembre: Superior Interiors – Speciale Design di How to Spend It
13 novembre: Speciale Beauty del Sole 24 Ore
19 novembre Speciale Orologi del Sole 24 Ore
22 novembre Christmas – Speciale Natale di How to Spend It
29 novembre Speciale orologi – del mensile IL
3 dicembre Speciale Gioielli del Sole 24 Ore
13 dicembre How to Spend It
Nuovo Speciale Moda di “How to Spend It”. Si arricchisce così il Sistema Moda-Lusso del Sole 24 Ore: un’offerta completa […]
Elena Luviè
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Sulla fine deprimente di Madonna. Nonostante l’uscita di un nuovo disco, la diva che ha spostato sempre più in là i limiti del lecito (e del sesso) è diventata una donna ordinaria, casalinga, patetica
Uno sposo femmina s’inchina, sfila la giarrettiera alla sua sposa, la ragazza alla sua sinistra, dai capelli corvini, pelle ambrata, e gambe sinuose. Questo sposo femmina si rialza, mette la lingua in bocca alla sua seconda sposa, la bionda alla sua destra, dalle curve generose, e labbra tumide; poi si gira di scatto, e cerca e ritrova la bocca della sposa mora, a cui passa e mischia sapori, e umori suoi, e della rivale. Era il 2003, 16 anni fa, un’eternità fa: l’ultima, vera provocazione di Madonna. I media si scatenarono, parlarono di ‘linguistico’ passaggio di testimone, invece era il calo del sipario, l’ultimo guizzo pop prima che Britney Spears entrasse e uscisse dai rehab, Christina Aguilera si sformasse, e Madonna venisse inghiottita dalla menopausa.
Tutto finisce, per carità, ma su una fine così deprimente, chi ci avrebbe scommesso? Dopo quella fiammata, sono seguiti sì altri dischi, altre tournée, ma nessuno ha acceso più niente, provocato critiche, smosso alcunché. Britney e Christina forse torneranno, lo spero ma ci credo poco, lei no, perché il problema di Madonna non è – come si è da poco lagnata con Vogue Uk – la sua età, no, il problema di Madonna si chiama internet, vedi alla voce social. Lei ha regnato come una tiranna sul mondo della musica finché eravamo analogici, e non connessi. Arrivato il web, dovendo fare i conti con una realtà sconosciuta, impalpabile e ingovernabile, Madonna è diventata una tra le tante e, complici scelte di vita mediocri, non degne di una star, si è imposta una gara con chi non le riconosce merito, gioca altri giochi, con regole inedite. Per chi è stata la più grande, ora è inutile postarsi sui social, suicida diventare come gli altri; inutile su un palco mimare sesso orale, e reclamare carne giovane a soddisfacimento di vampate senili; è inutile sfilare sul red carpet a chiappe scoperte, inutile iniettarsi botox su botox. È passato il suo tempo, non c’è nulla da fare, né da sperimentare, specie per chi è stata con valore in vetta.
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Il prossimo 14 giugno esce il suo nuovo album, Madame X, e per l’ennesima volta si parla di disco del ritorno, della resurrezione, di chissà che. Sì, le premesse appaiono migliori delle precedenti, stavolta pare che Madonna vi abbia lavorato duro, costruendosi a traino e immagine un alter ego a più facce, a cardine di un progetto molteplice. Ma che cosa vuoi creare di nuovo, e migliore, e più intrigante di tutte le Madonne che hanno colorato gli anni ’80 e ’90 dominandoli, quando ogni sua nuova uscita, ogni nuovo singolo, segnava una (ri)nascita, un rinnovamento esistenziale, un intrigo, una battaglia verso l’autodeterminazione di lei e di te donna, di lei e di te etero/bisex/pansessuale, di lei e di te come persona unica, sacra, e irripetibile. Ce n’erano, al tempo, di tabù da infrangere, ce ne sono ancora ma Madonna non ha più voglia, capacità, inventiva. Non funziona più. Leggi l’intervista a Vogue Uk: appare una donna irriconoscibile, che si lamenta dell’età, e delle amarezze e delle delusioni che la vita e i figli le hanno dato, e le danno. Una Madonna che incolpa i social, ovvero – orrore degli orrori! – una Madonna disconnessa al presente. Lei che il presente lo modellava, lo guidava impostandogli ritmo e regole che gli altri dovevano seguire per essere qualcuno, dopo di lei. Oggi, invece, ecco una donna delusa dagli uomini, stufa di toyboy che non la capiscono (o è lei che non capisce loro?), rei di rapporti soddisfacenti eccome, a letto, ma improduttivi fuori.
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“Madonna Sex” è il libro fotografico provocatorio del 1992, realizzato da Steven Meisel
In un vile confronto col suo passato, Madonna appare il museo di se stessa, una donna che ha accumulato traguardi e vittorie incredibili, che ha segnato in lungo e in largo il costume, e c’è ben più da imparare, prendere a modello tra i suoi vecchi lavori, che in quello che oggi fa e farà. Quando da cattolica dedicava dischi blasfemi al papa e gli rompeva l’anima, alzando il dito medio ai valori familiari, e mimando indecenti masturbazioni; quando mostrava orgogliosa in retro copertina com’era brava a prenderlo in bocca tutto, fino in gola, e quando era al centro di saffiche orge; quando sfidava il sesso il più estremo e indicibile, in libri fotografici scrigni di fantasie morbose, sessualità esibite a molestia di vecchi, e si portava a letto Naomi Campbell, top model lesbiche, e nessun maschio poteva saziarla, fosse Prince, o Lenny Kravitz. Quando era sadomaso e legava Willem Dafoe a letto facendosi poi da lui sodomizzare sul pavimento, in una finzione cinematografica camp, kitsch, tutto quello che volete ma che vale oro se comparata all’annaspamento odierno; e quando in bianco e nero se ne andava in giro per le strade di Miami nuda, sfatta, bellissima, la regina di ogni sudicio desiderio, a chiederlo in bocca al primo che passa e a metterti in bocca ogni bestemmia, costringendoti a fare i conti coi tuoi limiti etici, di buon gusto, sociali. Ti stremava a furia di provocazioni e di asticelle del pudore programmaticamente alzate sempre più in alto, e però nessuno ce la faceva a starle dietro, nemmeno musicalmente, perché il trend lo dettava lei. Allora era dannatamente avanti, irraggiungibile, e si doveva prendere posizione su di lei, e su quello che faceva e diceva e il sesso che esibiva (The Madonna Connection, ne fu la prova: saggio sul fenomeno Madonna, icona di riferimento di una subcultura da cui cercare morale riparo).
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Poi, il declino: lento, eroticamente insopportabile. Guy Ritchie, le maternità, la fissa di credersi un’attrice, e una regista, (è stata un’ottima Evita, e lì avrebbe dovuto fermarsi, Oscar in mano); anni di vita ordinaria che artisticamente la prosciugano a forza di affrontare il patetico, casalingo quotidiano. Madonna si è così annoiata, tentando di trovare improbabili vie di uscita scrivendo libri di fiabe, e nella Kabbalah (ribattezzandosi Esther, se n’è accorto qualcuno?), e partorendo album scialbi, da dimenticare. Da tempo avrebbe dovuto optare per un furbo, opportuno ritiro, spassandosela con chi e come vuole, evitandoci questo tedio, questa delusione infinita per chi ha visto in lei, e giustamente, e doverosamente, come essere femmine libere e trasgressive, fiere di fot*ere il mondo, dopo esserselo messo sotto i piedi.
Esagero? Allora qualcuno mi faccia notare che c’è di diverso tra Medellín e qualsiasi altra canzonetta che gira in rete.
Barbara Costa
L'articolo Sulla fine deprimente di Madonna. Nonostante l’uscita di un nuovo disco, la diva che ha spostato sempre più in là i limiti del lecito (e del sesso) è diventata una donna ordinaria, casalinga, patetica proviene da Pangea.
from pangea.news http://bit.ly/2VKqyec
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Motorola One: ecco alcune immagini reali
Nuovo Articolo http://www.nerdpool.it/2018/07/03/motorola-one-ecco-alcune-immagini-reali/
Motorola One: ecco alcune immagini reali
Il 2 Agosto Motorola terrà un evento durante il quale verrà presentato con molta probabilità Motorola One, primo smartphone dell’azienda ad avere la notch bar superiore.
Fino ad ora, infatti, l’azienda è stata una delle poche a non aver implementato questa tacca sui propri dispositivi, adottando comunque un design al passo con i tempi (infatti gli ultimi device Motorola dispongono di ampi display in 18:9). Evidentemente, però, alla fine anche per questa azienda è giunto il momento di seguire il trend adottato dalla maggior parte dei competitors attuali.
E proprio di questo nuovo smartphone sono state pubblicate nelle ultime ore alcune immagini reali che ci mostrano la scocca posteriore. Quest’ultima è realizzata in vetro, e possiamo vedere chiaramente la presenza di una doppia camera posteriore posta verticalmente sul lato sinistro della scocca, con i sensori fotografici separati. Al centro, infine, troviamo il logo di Motorola dove viene alloggiato anche il sensore biometrico per il riconoscimento delle impronte.
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Interview by Josip Jagic for Be-Mag Magazine: So, what has been going on since the release of the Blade Diary? You have been exhibiting, your work was featured in La Gazzeta dello Sport? The BLADE DIARY never stopped since the first picture in 2011. Even though after the last tour in 2013 the work was less visible (for many reasons) if you check the blog and the dates of the posts, you can see there was always something going on. Doing the editing for the book, writing it, designing the object, dealing with the incredible numbers of problems that happened during the print of the first edition (it got printed 4 times before the good batch) hand made them, getting published on L' Espresso, doing the first exhibition at Gazebook as emerging photographer, presenting the book at MatteLab together with the first personal exhibition, a collective one at Minimum, Huck magazine, La Gazzetta Dello Sport, and this last show at Magazzini Fotografici in Naples, which is the first ever one month long exhibition about blading in a real gallery, took other four years of hard work. At the moment I'm hand making the second edition of the book that will be available before Xmas at Leporello bookshop in Rome, Micamera bookshop in Milan, Tipi bookshop in Bruxell and Hedonskate in Poland, for the peoples who didn't made to do the donation time trough my website. By the middle of the month I'll be in Palermo at Minimum to design and print the next exhibitions for the end of this year. Beside the BLADE DIARY, my new video project #RESEARCHONMOVEMENTSANDTIME with his first installment SAETTANTI BOUMMM! got awarded at one of the main video dance contest in Europe called La Danza In 1 Minuto, with the production prize. This means a budget to produce a short movie that was suppose to have a national premiere in a Theater in Turin in march 2018, but the production is suspended due to personal reasons. It will take about a year more to see the light. The project, in short, is about the act of blading as art performance, and comes from almost four years of research on contemporary dance. I'm very interested in performances lately and that's the reason why there is a - very punk - ramp in the exhibition in Naples too. There wasn't time to build a "real" performance and we did just a little session during the vernissage, but is definitely something I'd like to improve if I could find some budget to do so.
What do you think is the most important thing rollerblading photography taught you and brought you in the past few years? That peoples love blading when is presented in a way they can relate with.
Looking back, who was your favorite photographer from our old publications, early Be-Mag, Daily Bread, Fourinarow, Crazyroller, Unity? Dan Busta.
With almost nobody doing print magazines anymore, if an issue a year is considered a regular publication, where do you think rollerblading photography is going? On independent publish, like every other field of photography. Hermanos of Ivan Narez, Chapter 2 of Dom West, Delfon Dio of Cayenne Project shoted by Dominik Wagner are a good example. Of course having a magazine would help working on bigger project than a tour or a crew pubblication/exhibition. Like it was for the BLADE DIARY with Blading.info first and Be-Mag then. I've got very lucky and I'll always be thankful to Jojo and the whole crew. I'd love to see that happen again, every time is a win win game for blading as a whole. A magazine should be a gravity center for these kind of forces and work as an art collective, which is pretty much what we already are. It's more a matter of organization, because things happen regardless.
What do you think we've lost, when creating an emotional bond with rollerblading, with the loss of print magazines? It was always special to get a new issue of Be-Mag or Daily Bread in the mail, to me it was a fucking festivity :) Without magazine we've lost it all. A magazine makes culture, sets opinion and trends, builds role models and give advertisers a place to put money. You guys should put your shit together. We need that. Oh and #fuckrollernews stop clicking on that site would help a lot. It's all explained on the BLADE DIARY book that is on line for free.
What's next on your list? What do you want to do with your rollerblading photography? At the moment I'm focused on exhibitions, the short movie re-organization, the research/rehearsals on performances and I'm getting more involved with Flabby Muscles. In italy we are also working on the CIB, the Italian Blading Championship that will start officially in 2018. With photography I'll work on new zines at some point, and if there would be a real blading magazine, I'd love to shoot interviews and tours.
#BLADE DIARY#BE-MAG#Magazzini Fotografici#checking in#interview#Naples#blading#skating#in line skating#rollerblading#press#exhibtion#web
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MAC Technique: the art of makeup in 13 workshop
MAC Technique: l'arte del makeup in 13 corsi
Il makeup è quell’arte accessibile a tutti che permette alle donne (e non solo) di perfezionarsi, in primis, ma anche di interpretarsi a seconda del mood o dell’occasione. E mentre c’è chi nasce già portato per sfumare con un pennello kabuki o per delineare con precisione un eyeliner, c’è anche chi non ha ancora imparato la self-confidence necessaria per sfoggiare uno smoky eye in pieno giorno. Proprio per questo MAC lancia MAC Technique, una serie di 13 corsi di trucco che si focalizzano su diverse tecniche, accompagnando i clienti attraverso un crescendo professionale e artistico personalizzabile: dalle basi della bellezza di Going Natural e Grooming Basics, alla praticità del Day to Night e All Day Fabulous, fino alle tecniche professionali di Studio Ready e alle tendenze di On Trend, ogni corso è supportato dalla APP MAC Technique che permette di creare note complete di foto e video.
A leggerli cosi, questi corsi, potrebbero sembrare i classici “tanto fumo e niente arrosto”, quelli più d’immagine che altro. Invece no, i nomi sono tanto d’impatto quanto le tecniche che si possono imparare.
Ad esempio, io ho partecipato al Day to Night dove Michele Magnani - Global Senior Artist per MAC Cosmetics - ci ha insegnato tutti i trucchi per creare un makeup che tenga tutto il giorno e che sia poi adattabile a un look più serale.
Ecco i “trucchi” che più mi hanno impressionato.
Perché l’idratazione prima di tutto
Perché l'idratazione importante è da considerarsi come il primo step per un makeup impeccabile e che tiene tutto il giorno? Perché se la pelle si disidrata andrà a prendere i liquidi che le mancano dal fondotinta traducendo il tutto in un trucco non uniforme e talvolta che sbavato. Ecco quindi che i prodotti consigliati da Michele Magnani sono: FIX PLUS, TIME CHECK (crema idratante che si sdoppia come primer) e FAST RESPONSE. Quest'ultimo è un vero e proprio asso nella manica, si usa di giorno sul contorno cocchi per lisciarlo, drenarlo e cancellare i segni della stanchezza ma è anche perfetto per correggere le sbavature di rossetti ed eye-liner.
Come perfezionare l'incarnato in naturalezza
Il primo suggerimento? D’estate tenete il fondotinta in frigo, aiuterà la texture a durare più a lungo e l’applicazione sara estremamente piacevole. Secondo? Per un effetto pelle impeccabile usate il WATERWEIGHT FOUNDATION (NC30) con il pennello 190: è leggero, idrata e perfeziona, funzionando anche a livello fotografico.
Il blush e il punto luce
Per le pelli olivastre un blush rosato è l’opzione migliore e il trucco di Magnani è di applicarlo per poi scaricarne il colore passando sopra il pennello del fondotinta precedentemente usato. In questo modo si otterrà un rossore naturale. Per la sera si può creare un punto luce picchiettando un lipgloss nude sullo zigomo superiore.
Come creare uno smoky eye con facilità in 3 minuti
E qui ho imparato il trucco migliore, quello che permette di creare uno smoky eye in 3 minuti uguale su entrambi gli occhi (cosa assolutamente non scontata).
Si inizia disegnando con un Crayon Khôl una bordatura imperfetta alle ciglia superiori, che continua dall'angolo esterno dell'occhio su in verticale finchè la linea non tocca l'osso della cavità oculare e finisce in orizzontale verso il centro dell'occhio. Questo schizzo approssimativo si sfuma con il pennello 219 per creare la base per l'ombretto. Cambiando poi il pennellocon il 200, si applica il colore scuro dall'angolo esterno fino a metà occhio, mentre la tonalità media dall'angolo interno verso la metà. Sempre in modo approssimativo con un chiaro creo uno spot (bottone) centrale. Infine con il pennello 224 in setole naturali mischio i colori con un movimento rotatorio. Et voila!
Per dare il tocco finale e aprire ancora di più lo sguardo con la matita e il pennello 219 enfatizzo la rima inferiore dall'angolo esterno fino a metà occhio e applico mascara a volontà.
Come avere labbra morbide e lisce
Per mantenere le labbra morbide e lisce basta usare il Lip Scrub una volta ogni 10 giorni, mentre per prepararle al meglio prima del rossetto basta una passata di PREP AND PRIME LIP. A finire il look il rossetto è a piacimento, scegliendo fra colori nude di giorni e bold la sera.
MAC Technique: i 13 corsi
Siete curiosi di sapere in cosa consistono tutti i corsi?
Ecco qui l’elenco completo.
GOING NATURAL. Impara l’arte del “No Makeup-Makeup”. Scopri i segreti per preparare la pelle, stendere la base, scegliere le tonalità giuste per creare una pelle dall’aspetto perfetto e impeccabile.
DAY TO NIGHT. Un makeup per un look dal doppio effetto, che può essere indossato di giorno e di sera. Impara come esaltare i tuoi tratti per conferire un tocco di freschezza immediata alla pelle o per scegliere un look completamente nuovo.
THE STYLED EYE. La lezione presenta tutti i tipi di look per il makeup degli occhi: voluttuoso, smoky, glossy e grafico. Impara le tecniche per sfumare o valorizzare, per delineare o definire, per un blending di classe, ciglia e sopracciglia.
BEAUTY BASICS. L’applicazione del makeup è solo una questione di tecnica. Questo workshop è ideale sia per chi è agli inizi sia per chi, più esperto, desidera imparare tecniche nuove. I M·A·C Artist mostreranno come valorizzare i tratti del viso e vivere la bellezza in una prospettiva nuova e fresca.
ALL DAY FABULOUS. Come mantenere la freschezza del makeup per tutto il giorno? I M·A·C Artist svelano i loro segreti per creare look che rimangono perfetti nel tempo. Dalle formule a lunga durata alle tecniche segrete, ogni suggerimento aiuterà a prolungare la durata del makeup.
FRESH, LUMINOUS, LUXE. Il makeup deve regalare una sensazione di benessere e avere un effetto di benessere sulla pelle. In questo incontro si impareranno i segreti per l’applicazione delle texture per ottenere look sempre freschi e luminosi.
LIGHT AND BRIGHT. Impara a creare una pelle trasparente, dal tono uniforme, luminosa con la collezione Lightful C di M·A·C.
SCULPT AND SHADE. Un contouring ben fatto può cambiare completamente la forma del viso. Impara come enfatizzare i tuoi punti di forza creando dimensione, simmetria e definizione, sfumando e valorizzando l’ovale.
STUDIO READY. Questa lezione è dedicata al makeup dal massimo impatto. Impara le tecniche provate e testate dai Makeup Artist di M·A·C sulle passerelle e negli studi fotografici.
CELEB CHIC. Crea look ispirati alle celebrità, personalizzati con i segreti dei Makeup Artists M·A·C.
ONTREND. Scopri i look più trendy della stagione ideati dai makeup artist che creano le tendenze nei backstage di oltre 500 sfilate ogni stagione. Gioca con le nuove tecniche e scopri altri particolari sui trend del makeup e dei prodotti.
SPECIALOCCASION. In questo incontro si scoprono le tecniche per creare look che non passeranno inosservati nelle occasioni speciali.
GROOMING BASICS. Scopri i prodotti ideali, gli strumenti e le tecniche utili per un aspetto sempre impeccabile, di uomini e donne,: dallo skincare al priming, al tono cutaneo alla texture alle sopracciglia. Semplici segreti per donare eleganza a ogni look.
M·A·C Technique è un corso su appuntamento, dura circa 2 ore e costa € 60,00. Il costo è redimibile in prodotti.
MAC Technique: the art of makeup in 13 workshops
Makeup is the art accessible to everyone that allows women (and not only) to perfect themselves and also to change according to the mood or opportunity. And while there are those who were born already knowing how to use a kabuki brush or how to accurately outline an eyeliner, there are those who have not yet learned the self-confidence needed to show off a smoky eye in the daylight. This is why MAC launches MAC Technique, a series of 13 make-up workshops that focus on a variety of techniques, accompanying customers through a customizable professional and artistic path: from the basics of beauty of Going Natural and Grooming Basics, to the convenience of Day to Night and All Day Fabulous, up to Studio Ready's professional techniques and On Trend's trends, each course is supported by APP MAC Technique that lets you create complete notes of photos and videos.
Yet reading these name say everything and say nothing, but I can assure you that even if you are a professional or a beauty addicted you will definitely learn something. For example, I participated at Day to Night workshop where Michele Magnani - Global Senior Artist for MAC Cosmetics - taught us all the tricks to create a makeup that holds through the day and how to transform it for the night. Like this, it’s nothing major but there is a trick I’ve learned that really revolutionized the way I do my smoky eye.
How to create a perfect smoky eye in 3 minutes
It begins by drawing with a Crayon Khôl an imperfect edge to the upper eyelashes that continues from the outer corner of the eye up vertically until the line touches the bone of the eye cavity and ends horizontally towards the center of the eye. This rough sketch must be blended with brush 219 to create the base for eye shadow. Then changing the brush with the 200, apply the dark color from the outer corner to the center, while the mid-tone from the inner corner to the center again. Always roughly create a central spot with the higher shade. Finally, with brush 224, blends the colors with a rotating motion. Et Voila! Try it, it’s a game changer!
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Artefiera Bologna 2018
di Carlo Maccà
--- L'ARTEFIERA di Bologna, l'appuntamento annuale più importante in Italia per chi è interessato alla fascia alta del mercato dell'arte "figurativa" (lato sensu), da qualche anno concede specifica attenzione alla fotografia d'arte, prima ospitando le gallerie specializzate in un settore riservato, quest'anno (12 in tutto) distribuite fra gli altri stand, ma individuate con segnalazioni particolari. I cartelli erano visibili da lontano, ma non hanno evitato alle mie gambe, non più in grado di dilettarsi di maratone e gran fondo, di percorrere in lungo e in largo i due lunghissimi padiglioni che ospitano ARTEFIERA. Due le ragioni: l'una, autori di fotografia vengono presentati da molte gallerie generaliste; l'altra, è troppo facile rendersi conto che la fotografia è diventata per molti artisti un mezzo tecnico indispensabile per realizzare le proprie immagini. Una valutazione approssimata di quello che ho visto direbbe che almeno un terzo degli autori presenti ed attualmente operanti è ricorso in qualche modo alla fotografia. Ed è forse in questo settore che si trova la risposta al quesito: Dove sta andando la fotografia?, più chiaramente che nella fiera riservata al mercato della fotografia, il MIA di Milano, dove entra la fotografia d'avanguardia, ma non quella applicata ad altri fini artistici.
Figura 1. ©Giacomo Costa: Rovina 13
Il catalogo delle gallerie e degli autori esposti si può consultare sul sito della fiera: http://www.artefiera.it/espositori/catalogobrespositori-2018/5547.html
Quasi sempre ci si trova una sola immagine per autore, e neppure per tutti, se numerosi. Per un' informazione mirata alle opere in mostra è preferibile il sito "aziendale" di ciascuna galleria (per ogni autore citato ne darò il nome) piuttosto che quello personale dell'autore, dove può essere difficile orientarsi .
Già abbiamo notato che la fotografia imperversava al di fuori dei "suoi" 12 stand. Il sito Artribune in un suo post del 4 Febbraio intitolato Il meglio di Arte Fiera Bologna. La top 10 delle opere d’arte che ci sono piaciute di più indicava al 9° posto un'installazione tutta fotografica di Pamela Diamante, al 4° scorci di Giacomo Costa (Guidi&Schoen, GE) su edifici di quartieri urbani che "restituiscono il senso di claustrofobia generato dallo spazio cittadino" (Figura 1), al 3° composizioni fotografiche di Armin Linke (Vistamare, PE) che "combina una vasta gamma di tecniche dell'immagine al fine di esplorare i confini fra finzione e realtà" e, nel caso, fa entrare intenzionalmente nell'opera gli spettatori (Figura 2, ci sono anch'io), ma anche, e troppo potentemente come spesso avviene per le opere sotto vetro, i punti luce.
Figura 2. ©Armin Linke
E, per non farci mancar niente, al 2° posto viene classificata una teoria di pannelli in cemento raffiguranti silhouette di bimbi stanti in pose visibilmente attinte da scatti fotografici (Valerio Berruti, MARCOROSSI ARTECONTEMPORANEA, MI); all'8° posto un video d'una performance dotata come di regola della sua brava dose di sadismo. Nessuna delle gallerie della sezione PHOTO figura nella selezione di Artribune; una fotografa, Silvia Camporesi ,viene soltanto citata come candidata alla selezione fra le Top 10 (per questa autrice veramente meritevole, che qui esponeva per MLB di Ferrara, la visita al sito privato è d'obbligo).
Fra i fotografi adottati dalle gallerie d'arte della Main Section d'Artefiera si impone per fama e successo mondano il cinese Liu Bolin (Boxart, VR) con immagini della serie Hiden in Italy, nelle quali letteralmente fagocita la propria persona, stante nella posa d'una figura dell'Esercito di terracotta, contro la veduta di monumenti della storia e/o dell'arte, come il Colosseo o la Reggia di Caserta. L'artista, messo a punto il gioco con immagini di protesta politica e sociale in Cina e altrove, ora lo applica per la soddisfazione delle esigenze d'immagine, pubblicità e commercio del gran mondo capitalista (e, legittimamente, delle esigenze proprie). Le opere qui esposte (piuttosto futili per forma e sostanza, a mio parere) si sono presto trasferite, assieme ad un'altra settantina, al complesso del Vittoriano di Roma per l'antologica dell'autore che chiuderà l'1 luglio.
Impossibile esaminare tutte le fogge in cui la fotografia viene usata per comporre opere da parte di tanti autori, che si qualifichino o meno come fotografi. Peculiare è la Glass Gellage Technique con cui il ceko Michal Macku (presentato da Paci Contemporary (BS) come fotografo/scultore) ottiene le sue immagini tridimensionali (Figure 3 e 4).
Figure 3 e 4. ©Michal Macku
In molti altri casi si tratta di combinazioni o fusioni digitali di immagini diverse, con risultati non sempre brillanti come per quelle in cui eccelle Liu Bolin, o quelle che realizza con una certa dose di humor Giuseppe Mastromatteo (29 Arts in Progress, MI) nella serie Indepensense. Ammirando le immagini composite di Alberto Rinella (XXS Aperto al Contemporaneo, PA) che sintetizzano suggestivamente dettagli ambientali urbani (Figura 5) veniva voglia di toccar con dito per capire se "Intersezione analogica su stampe fotografiche" non significhi semplicemente Fotomontaggio, o Collage, o l'uno e l'altro.
Figura 5. ©Alberto Rinella
Più esplicito e senza timore di apparire antiquato, Davide Bramante (Fabbrica EOS, MI, main section) dichiara le proprie opere come esposizioni multiple non digitali (Figura 6) E c'è da complimentarsi, oggi che il dichiarare un'opera Fotografia la confina ad un livello commerciale inferiore a quello delle "vere Opere d'Arte". Tanto più che grazie agli smartuffoni siamo tutti fotografi !
Figura 6. ©Davide Bramante
Sempre a proposito di opere composite, ad Artefiera ho imparato che per promuovere il fotografo ad Artista basta inquadrare le stampe di ogni scatto in singole cornici e appenderle a parete tutte insieme, vuoi armoniosamente disposte con un ritmo preciso, vuoi a caso ma in perfetto ordine geometrico. Come per l'opera Kitchen di Marcela Cernadas (Michela Rizzo, VE), che però dai 64 pezzi in catalogo (8x8 pezzi quadrati) nello stand espositivo passava a 36 (6x6) pezzi. Banalità e Kitsch sono due stigmate del Moderno: ma non sempre l'una si sublima nell'altro (come inteso da Gillo Dorfles, recentemente scomparso), e neppure il decorativo si sublima nell'arte.
In altra direzione si muove Edouard Taufenbach (1988, Parigi), che aderisce a quel trend (si può tradurre con andazzo?) di fotografia "sperimentale" consistente nel suddividere l'immagine di un soggetto in multipli scatti e ricomporla mediante collage materiali o digitali. La tecnica ha i suoi maestri: chi ha presente David Hockney? Ma perché parlare, come spesso sento dire per vari epigoni, di "scomposizione cubista" quando questa variava continuamente il punto di vista mentre quelli nemmeno muovono l'obiettivo rispetto al soggetto? ché poi, quando questo è il corpo umano, Jack lo Squartatore sapeva scomporre meglio.
Figura 7. ©Marco Maria Zanin.
Quanto ai fotografi che nella modernità si muovono nel flusso della tradizione, le gallerie sia della MAIN SECTION che del settore PHOTO (queste generalmente partecipanti anche al MIA) preferivano presentare autori già affermati in Italia e nel mondo e ben presenti sul nostro mercato. Al di fuori di quelli, nella mia personale classifica dei più degni di nota metto il veneto Marco Maria Zanin (Spazio Nuovo, RM), la cui opera è a mano a mano transitata dalla rarefazione delle nebbie nella bassa padovana alla evocativa finezza strutturale di oggetti inanimati (Figura 7).
Figura 8. ©Giuseppe Ripa
L'unico stand, e il più ampio di tutti, riservato alla personale (però adesso si deve dire Solo Show) di un fotografo era quello di Romberg Foto (LT) con la serie Seaside di Giuseppe Ripa, una revisione di qualità professionale d'un tema ormai abusato: rifiuti e rottami (Figura 8).
Figura 9. ©Hélène Veilleux, dalla serie 38mo Parallelo Nord.
Cito infine la francese Hélène Veilleux (VISIONQUEST 4ROSSO, GE) che nella serie 38mo Parallelo Nord ha fotografato attraverso un filtro rosato (reale o digitale?) monumenti del regime nord-coreano con i visitatori ad esso allineati, dando al tutto un aspetto smorto e mesto che ne spegne il trionfalismo. Uno dei pochi casi in cui l'alterazione dei valori cromatici (che molti operano in post-produzione con intenti estetici) ha un reale impatto sul significato dell'immagine.
Non mi rimane che scusarmi cogli autori delle opere che ho rifotografato negli ambienti della Fiera con tutti gli inconvenienti del caso e le conseguenti infedeltà, spero non gravi.
#Artefiera Bolgna#Mia photo#Pamela Diamante#Giacomo Costa#Armin Linke#Valerio Berruti#Silvia Camporesi#Michal Macku#Liu Bolin#Giuseppe Mastromatteo#Alberto Rinella#Davide Bramante#Marcela Cernadas#Gillo Dorfles#Edouard Taufenbach#David Hockney#Marco Maria Zanin#Giuseppe Ripa#Hélène Veilleux#Carlo Maccà
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[ARTICOLO] [M+USE] Come i BTS sono diventati delle star mondiali partendo da zero “Ultimamente i BTS sono il gruppo più voluto e desiderato.
Il 21 maggio hanno vinto il premio “Top Social Artist” all’edizione del 2017 dei Billboard Music Awards tenutasi alla T-Mobile Arena a Las Vegas, US.
Hanno sorpassato le star mondiali Justin Bieber, Selena Gomez, Ariana Grande e Shawn Mendes, e sono diventati il primo gruppo K-Pop a vincere il premio.
I BTS sono il primo gruppo K-Pop vincitore di un premio ai Billboard Music Awards. Inoltre è ancora più significativo in quanto sono i primi vincitori a ricevere il premio sul palco, essendo la categoria “Top Social Media Artist” stata creata solo nel 2011.
◇ Gli idol del “miracolo” creati da un piccolo paese
L’obiettivo finale dei BTS è “buona musica”. I compositori e gli scrittori della musica dei BTS includono dai 3 ai 10 musicisti.
Attualmente in molte grandi compagnie di entertainment ci sono molti compositori, scrittori, arrangiatori che lavorano per creare una canzone. Inoltre molti musicisti invece di produrre come solisti creano dei team per fare musica.
Questa è una collaborazione per creare una canzone che dura solo tre minuti. Il compositore Bang Sihyuk ha detto a MBN Star “quando lavoro ad una canzone il mio obiettivo è quello di creare una canzone che molte persone possano voler ascoltare.”
I BTS hanno debuttato nel 2013 con il loro album “2 COOL 4 SKOOL”. Hanno continuato a pubblicare album, rilasciandone 14 in totale. I BTS hanno acquisito riconoscenza da parte del pubblico parlando delle storie della gioventù in ogni album.
La loro popolarità è cresciuta rapidamente specialmente da quando hanno iniziato la loro serie di “HYYH”. Le canzoni, i testi e la musica era di tendenza e dava buoni risultati in quel periodo. Hanno fatto un’accurata scelta sulle tendenze musicali nel mercato internazionale e hanno creato trend nel mercato nazionale.
“HYYH pt.1” ha come tema il rischio e l’instabilità della giovinezza. “HYYH pt.2” è l’ultimo pezzo che completa la loro serie in due parti riguardante la gioventù. In questo album i membri hanno parlato dell’energia, che si ha in questa età, nel correre in avanti nonostante la rischiosa e instabile realtà. E “WINGS Extension” è un album che dà conforto e messaggi di speranza alla gioventù di oggi che sta soffrendo.
In questo modo danno una direzione chiara al pubblico definendo il tema di ogni album. Inoltre i video musicali, i video e i servizi fotografici hanno dei messaggi nascosti e questo ha fatto esaltare i fan. Loro si esibiscono anche con coreografie di gruppo sincronizzate che rapiscono il pubblico. Una delle ragioni per cui le canzoni dei BTS sono così popolari è perché i loro testi sembrano parlare con i giovani. I BTS stanno parlando delle loro storie attuali ma gli ascoltatori si ritrovano in queste canzoni perché anche la vita dei giovani oggi sta affrontando situazioni simili.
La ragione più grande del perché la popolarità dei BTS si è espansa sul mercato mondiale è perché sono un gruppo completo. Molti dei membri hanno abilità nel comporre e nella scrittura dei testi. E inoltre ci mostrano esibizioni di alto livello e coreografie su larga scala.
Quando riguardi i movimenti dei BTS dal loro debutto fino ad oggi capisci che i BTS non hanno raggiunto questi risultati per puro caso ma sono arrivati qui attraverso progetti e impegno. La grandezza del loro fandom sta crescendo costantemente fin dal loro debutto.
Un’altra delle ragioni per cui dobbiamo osservare questi ragazzi da vicino è il fatto che loro sono cresciuti con regolarità, passo dopo passo partendo da zero e da una piccola compagnia di entertainment arrivando a dove sono oggi. I membri hanno raggiunto obiettivi impossibili versando il loro sudore e continuando grazie alla loro passione. Più in alto saliranno, più giovani potranno coltivare i loro sogni sotto la luce dei BTS.”
Traduzione a cura di Bangtan Italian Channel Subs (©CiHope) | Trans ©Peachisoda
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Milano piace per film e spot: Galleria, Duomo e la Scala sono i set sempre più richiesti
Milano piace per film e spot: Galleria, Duomo e la Scala sono i set sempre più richiesti
Milano è un set sempre più richiesto da cinema, tv e per servizi fotografici. Il Comune di Milano nel 2018 ha rilasciato 717 autorizzazioni (erano 342 nel 2010) e anche per i primi sette mesi del 2019 si conferma il trend, con 462 richieste. I set preferiti sono Duomo, Galleria, Scala e Palazzo Reale (124 …
Continue reading “Milano piace per film e spot: Galleria, Duomo e la Scala sono i set…
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Book fotografico costo per giovani al primo photobook
Book Fotografico Costo
Alle prese con il primo book?
Scopriamo, per i giovani attenti alla moda e all'immagine, il costo book fotografico
Sempre più giovani sono attratti dalla possibilità di sperimentare la vita da modello o modella sul set, essendo attenti ai principali trend sui social network, del glamour e della moda.
Quanti ragazzi e ragazze desiderano conoscere il book fotografico costo per arricchire il loro profilo e la loro immagine in maniera originale e creativa?
Un book fotografico giovani completo di tutto ciò che serve per apprezzare la nostra personalità e l'impatto che sappiamo dare all'immagine può esserci offerto solo da un fotografo professionista, abituato da anni, se non decenni, a trattare con tale soggetto tematico. Il fotografo di fiducia saprà inoltre guidare i ragazzi alla formalizzazione del book fotografico costo.
Quali sono i passi che portano alla realizzazione di un book fotografico giovani, in preparazione di progetti fotografici più articolati?
Senz'altro concordare la location del photoshoot: i giovani sono spesso molto creativi in merito a questo aspetto e chiederanno al fotografo riprese in esterna, durante il tramonto o in luoghi particolarmente appartati o immersi nella natura.
Book fotografico costo: come calcolarlo
Il prezzo finale può essere determinato inoltre da particolari pose richieste dal giovane alla ricerca dello scatto perfetto: panoramiche, primi piani, piano americano, figura intera richiedono diverse competenze da parte del fotografo professionista, così come un'attrezzatura specifica.
E' inoltre possibile cambiare abito e noleggiare gadget per una resa tematica più forte, specialmente se il book fotografico costo è calcolato sulla base di un prezzo legato a diverse occasioni speciali (San Valentino, festeggiamento di anniversari o mesiversari, etc.). Alla fine i ragazzi potranno richiedere una versione online del book fotografico appena prodotto, così come una photogallery da mostrare a tutti gli amici sui social.
Le immagini saranno ovviamente di stampo professionale, ottimizzate per Facebook, Instagram o Twitter (includendo eventuali cover e loghi), con eventuale consulenza d'immagine e consegna del composit book finale: il prezzo di questi servizi non è di norma superiore ai 150 - 170 Euro, rappresentando un costo contenuto di fronte alla moltitudine di servizi che il vostro fotografo di fiducia potrà offrire ai giovani aspiranti modelli.
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Il matrimonio che stai organizzando ti sembra banale o incompleto? Vorresti arricchirlo con dei semplici dettagli che possono fare la differenza sulla buona riuscita del tuo giorno più bello? Continua a leggere e scoprirai le tendenze del 2017.
Puoi usare vari modi per sorprendere i tuoi invitati: uno tra questi è organizzare il ricevimento per il tuo matrimonio in un bel prato verde magari fronte lago per un pic-nic alternativo elegant chic con coperte di vari colori e cestini in vimini per contenere il menù di nozze.
Un altro buon metodo per arricchire un matrimonio è allestire un piccolo chioschetto dove gli sposi potranno servire ad esempio fresche limonate e dare così la possibilità agli invitati di dissetarsi e rilassarsi magari su morbidi cuscini, in questo modo si potrebbe con un piccolo contributo aiutare gli sposi ad alleggerire il monte spese di un matrimonio che si sa essere molto dispendioso.
Inoltre per tutto il corso della giornata può essere interessante arricchire una classica confettata aggiungendo qualche caramella sfiziosa e creare quindi un vero e proprio candy bar così che gli invitati possano gustare le vostre caramelle preferite.
Un altro piccolo accorgimento è quello di creare un corner per gli innovativi photobooth, cioè veri e propri book fotografici che vi rimarranno per sempre; in particolare sono simpatici i kissing booth (angolo dei baci).
Infine per completare la giornata in bellezza, i nuovi trend 2017 propongono un piccolo angolo per soli uomini dove è possibli gustare whisky e fumare sigari in compagni degli amici.
Rendi il tuo matrimonio unico ed indimenticabile per i tuoi invitati e lasciali senza parole con nuovi dettagli che faranno la differenza.
Dettagli originali trend 2017
Il matrimonio che stai organizzando ti sembra banale o incompleto? Vorresti arricchirlo con dei semplici dettagli che possono fare la differenza sulla buona riuscita del tuo giorno più bello?
Dettagli originali trend 2017 Il matrimonio che stai organizzando ti sembra banale o incompleto? Vorresti arricchirlo con dei semplici dettagli che possono fare la differenza sulla buona riuscita del tuo giorno più bello?
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