#titanes del pacifico
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somosorigen · 2 years ago
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LAS PELÍCULAS DE MI VIDA 11 AÑOS DESPUES… PARTE I
PARTE I Es increíble como vuela el tiempo, como nos llenamos de nuevas cosas, como avanza el pensamiento, la tecnología y el mundo en general. Y el mundo del cine no es ajeno, nuestros gustos van cambiando conforme descubrimos nuevas cosas. Es entonces que hace 11 años  más menos, había publicado un listado de las películas favoritas de mi vida, y es curioso, pues ahora hay algunas que con el…
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elarianastreamikaelso · 1 year ago
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Posto sicuro
pov: dopo che Jason è quasi morto cadendo da un palazzo per mano di deathstroke. Jason si chiude in se stesso e t/n lo vuole aiutare.
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T/n stava tornando a casa dopo aver fatto un giro in città. Quando arrivò in soggiorno vide che c'erano tutti i Titans a parte Jason. "Ragazzi dove Jason?" Chiese t/n. "In camera sua." Rispose Dick.
T/n si diresse verso la stanza di Jason arrivata, busso alla porta e aspetto pazientemente che la porta si aprisse, ma si come non lo faceva "Jason sono io t/n ti devo parlare per favore apri la porta." disse t/n. T/n senti il suono di passi sempre più vicini finché la porta non si aprì e rivelò un Jason dall'aspetto spento. "Cosa c'è t/n?" Chiese Jason. "So che stai passando un brutto momento non provare a mentire perché lo saprei, quindi ora ti vesti e vieni con me" disse t/n. "non credo che lo faro." Disse Jason. "Non hai scelta o vieni normalmente o ti ci trascino fuori io dalla tua stanza." Disse t/n. "Va bene, va bene vengo dammi il tempo di cambiarmi." Disse Jason. T/n annui. "Ti aspetto di sotto non metterci troppo." Disse t/n.
T/n aspettava Jason in salotto da ormai mezz'ora finché finalmente non lo vide scendere le scale. "Oh, c'è l'hai fatta." Disse t/n alzandosi e dirigendosi verso l'uscita. Jason alzò gli occhi al cielo e la seguì. "Allora dove andiamo?". Chiese Jason. " è una sorpresa." Disse t/n e i due continuarono a camminare.
dopo mezz'ora di camminata t/n e Jason arrivarono al luogo stabilito. Jason si guardo in torno spaesato e poi guardo t/n che era salita su una grande roccia. "che cosa stai facendo?" chiese Jason. "vieni qui Jason." disse t/n. Jason sali anche lui sulla roccia prima di essere trascinato giù seduto con t/n. "questa J è la roccia del pensiero." disse t/n. "la roccia del pensiero?" chiese Jason confuso. "quando tutto è troppo per me vengo qui mi siedo su questa roccia e guardo il panorama o disegno per stare meglio con me stessa si può dire che è il mio posto sicuro e ora lo sto condividendo con te." disse t/n. "beh ti ringrazio per avermi portato nel tuo posto sicuro." disse Jason. I due restarono in silenzio, ma non i una silenzio imbarazzante anzi in un silenzio pacifico. restarono lì per ore prima di decidere di tornare a casa. durante il tragitto i due conversarono finche Jason si fermo all'improvviso. "J perchè ti sei fermato?" chiese t/n. "ti devo dire una cosa importante t/n."-disse Jason. "dimmi J sai che puoi dirmi tutto." disse t/n. "mi sei sempre piaciuta t/n e non ho mai avuto il coraggio di dirtelo e lo so che tu probabilmente non ricambierai i miei sentimenti, ma te lo dovevo dir. . ." disse Jason prima di essere fermato da delle labbra morbide e calde sopra le sue. t/n lo stava baciando Jason ricambio il bacio. t/n si stacco dal bacio "anche tu mi piaci J." disse t/n. Jason sorrise e ricongiunse le loro labbra.
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gcorvetti · 2 years ago
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Tanto per.
Dopo una lettura veloce e direi anche senza interesse, le notizie sono più o meno sempre quelle, tranne per il fatto che la guardia di finanza dice che gli evasori fiscali totali salgono in maniera esponenziale, allora quando i governi vogliono fare qualcosa di concreto ci riescono, perché non lo fanno al contrario? Biden da del dittatore a Xi, questo l'ho letto, lo insulta praticamente e come al solito parte all'attacco con l'arroganza che lo contraddistingue, dice che la Cina ha l'economia a pezzi, sicuro? Dice che Xi si è arrabbiato per i palloni spia, è successo quando un anno fa?, perché i dittatori lo fanno quando non sanno cosa sta accadendo, ma veramente sto magna hamburger crede che il dragone li spia con un pallone aerostatico? Almeno questo è quello che vuol fare intendere alla gente, poi dice che le sue alleanze nella zona del pacifico sono più forti, ma nell'articolo c'è scritto che con l'ambasciatore yankee sono arrivati a diversi accordi sull'economia e altre cose, ma allora sta minchiata di Biden è perché è rincoglionito? Bah.
Poi c'è la notizia del sommergibile disperso nei fondali dell'oceano per una gita a vedere il relitto del Titanic, roba che il biglietto costa quanto un'automobile e ci sono solo pochi posti; io dico, avete la testa piena di merda se andate nel fondo dell'oceano per il semplice fatto che là giù non sappiamo che pericoli ci siano, io anche gratis non ci andrei, poi in una notizia di oggi c'è che l'ex direttore della compagnia del sommergibile aveva sollevato preoccupazioni per la sicurezza prima di essere licenziato, della serie "stai zitto coglione che è l'affare del secolo", infatti mi sa che il tizio l'ha scampata bella, se quelli 'in fondo al mar' muoiono siccome sono miliardari penso che la compagnia avrà un pò di problemi legali. Sti ricchi non sanno più cosa farci dei soldi, che li dessero alla povera gente che sa cosa farci o che magari li investissero in maniera intelligente, non sia mai, tutto il futile possibile è sempre la cosa migliore per tutto; quando si pensa alle piramidi egiziane, alle grandi opere dei romani la cosa che ci si chiede è "come hanno fatto?", si ok avevano gli schiavi e tanti, ma quello che avevano era il tempo, non lo sprecavano e lo utilizzavano al meglio; c'è la leggenda dello Zed, questo manufatto enorme che fletteva il tempo, ma penso che è una cosa irreale e ha attinenza con la realtà solo come metafora. Va bè, divagare è inutile, parto con la routine giornaliera e buona immersione :D
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shefancdotcom · 10 months ago
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Check out this listing I just added to my Poshmark closet: Titanes Del Pacifico La Insurreccion Blu-Ray + Digital Code DVD Movie.
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freaknoobnews · 5 years ago
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Arte de Pacific Rim 
Director: Guillermo Del Toro 
Síguenos en YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCZV-podlOoHxwbYsG22J-XA #ConceptArt #PacificRim
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sticris · 6 years ago
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Mounstruo marino Legend of the cryptids
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balsamura · 7 years ago
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Perdón si no e subido dibujos o algo es que casi no eh tenido ideas de que dibujar xd
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ursidea · 7 years ago
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nahuelisma · 3 years ago
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Buenos días. ¿Como están?. Les deseo un gran y Hermoso (Feliz Día a todas las madres del Mundo).
Muy bien. Comencemos.
(Methuselah)
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Es una especie de animal híbrido. Haciendo referencia a una especie de roca viviente.
Cuenta con algunas características propias de las plantas.
Titanus (Methuselah) seria el ultimo de su especie. Originandose en la prehistoria de la Tierra.
También (Methuselah) era un patriarca bíblico del libro de Génesis. Algunos creen que el nombre (Methuselah) sirve de una forma simbólica para conectar a la creación con el diluvio y con el apocalipsis.
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(Methuselah) es un Titan centinela con el don de poder camuflarse en su entorno. En resumen: Puede ocultarse a plena vista y puede camuflarse con cualquier horizonte y cualquier entorno rocoso.
También fue uno de los primeros Titanes antes de la rasa de Godzilla y de los otros titanes.
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Personalidad del Titan:
Según el doctor (Serizawa). Monarch clasifica a la criatura (Methuselah) como un protector. Como Godzilla, Kong, Mothra, Manda y Behemoth.
Según los orígenes. (Methuselah) a transportado y protegido a grupos de humanos y animales de forma liberada. ya que no es una criatura hostil a pesar de su intimidante apariencia. No esta en contra de los seres vivos que habitan en el planeta.
En resumen: Seria un (Titan pacifico).
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(Habilidades del Titan)
(Methuselah) cuenta con una gran durabilidad física que le permite protegerse de cualquier ataque y daño. Esta durabilidad se deriva principalmente a la naturaleza rocosa de (Methuselah). Debido a que la criatura es parte roca muy resistente.
También cuenta con algunas habilidades en combate cuerpo a cuerpo. Puede usar sus podersas mandíbulas, sus garras delanteras y sus cuernos para causar gran daño a sus enemigos.
La habilidad especial de esta criatura es que puede camuflarse a su entorno. Y puede hacerlo de una forma muy rápida y eficiente. Haciendose pasar como una Isla, Montaña y iceberg.
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emilianorivascanul · 3 years ago
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¿Quien es Striker Eureka?
striker eureka es un jeaguer de titanes del pacifico,titanes del pacifico es una pelicula donde se basa en que unos mounstros llamados kaijus,atacan a las ciudades y se implementan los jeaguers robots de hasta 75METROS A 90 METROS estos robots fueron diseñados para enfrentar a los kaijus,cada jeaguer tiene categorias como los modelos 1,que son jeaguer sin armas equipadas,fueron los primeros modelos los cuales tardaron 14 meses en fabricarse,depues siguen los modelos 2 ,depues los modelos 3 los cuales a partir de los modelos 3 se implementaron armas,depues siguen los modelos 4 lo cuales ya son un mas avansados y con mas armas equipadas,depues siguen los impresionantes modelos 5 los cuales son los mas avansados y todavia ahi pocos en servicio porque son los mas modelos
striker eureka,el jeaguer modelo 5,el mas rapido en todo el mundo,striker eureka es piloteado por padre eh hijo que son chuc hansen que es el padre y pilotea el hemisferio derecho y herc hansen que pilotea el hemisferio izquierdo,sriker eureka es un jeaguer australiano que fue construido para defender la costa australiana,striker eureka cuenta con un minimo de 10 bajas kaiju,striker eureka mide 79,2 metros,fue el primer modelo 5 en ser fabricado y el ultimo en servicio,striker eureka fue lanzado un 2 de noviembre del 2019,sriker eureka es uno de los jeaguer mas reconocidos ya que el y gipsi danger fueron los que ayudaron a cerrar el abismo,sriker eureka murio oh se destruyo mejor dicho ya que el cargaba un bomba termonuclear en la espalda la cual era la bomba la que ivan a tirar al abismo,pero ya no se pudo ya que un kaiju de categoria 5 lo golpeo y al golpearlo la compuerta de la bomba se atasco y ya no la pudieron soltar,y como striker eureka estba en desventaja ya que tenia dos kaijus contra el solo y gipsi danger perdio el hemisferio derecho y la pierna derecha ya estaba muy dañada no le quedo de otra a los pilotos activar la bomba para haci acabar con la vida de los kaijus,y gipsi pueda destruir el abismo,te estaras preguntando como destruiran el abismo si ya no tiene la bomba? pues gipsi danger es analago o mejor dicho con un motor nuclear el cual se puede detonar,y pues lo que hicieron fue saltar al abismo y destruir a gipsi en el abismo,y te preguntaras y los pilotos de gipsi mueren la repuesta es no,ya que ellos si tenia las capsulas de escape,no fue como los pilotos de sriker que al recibir el golpe del kaiju se daño la compuerta y los sistemas,pues striker eureka vuelve a parecer en una serie de netflix el cual es como sriker pero este es mas moderno y es un robot en honor ah striker eureka, el jeaguer es bercerker eureka,y es piloteado por una persona y es por chuck hansen y diras como es que sobrevivio si dijiste que murieron los pilotos,pues no el que piloteo a sriker en la mision del abismo fue el hijo herc hansen y el mariscal,el padre no lo pudo pilotear ya que se lastimo el brazo,un dato mas es que para hacer a striker fueron 100mil millones de dolares en el
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somosorigen · 3 years ago
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Titanes Del Pacífico... El Coraje Hecho Acero
Titanes Del Pacífico… El Coraje Hecho Acero
Historias de monstruos atacando ciudades, hay muchas. Sobre invasiones y destrucciones, otras tantas. Sin embargo lo que se proyecta en la mas reciente producción de Guillermo del Toro es algo pocas veces visto.  Continue reading
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thejonasworld · 3 years ago
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11 de Septiembre (parte 1)
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Las torres gemelas ! Siempre con el mismo chiste, las buenas costumbres no deben perderse.
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Oh una arañita como llegó eso ahí ? Es amigable te dice hola :3
Este escrito no solo es para desearte un feliz cumpleaños, es para poder agradecerte. Nuestros últimos meses como pareja, tal vez los dos últimos o tres meses no fueron buenos para los dos, comenzamos a tener problemas y se volvió muy difícil para ambos, siempre te decía que me tengas paciencia que estaba por una etapa difícil, que era el trabajo…por favor, acepta esta disculpa pero con todo el amor que te tuve que es realmente de corazón, desde el fondo de mi alma y espero que te llegue con la misma intensidad con la que estoy arrepentido de haber sido tan pero tan tonto. Si, ambos tuvimos la culpa, si, a veces más tú y a veces más yo, pero esta vez no es para decirte los errores que ru cometiste, es para que entiendas los míos. No entendía realmente porque estaba como estaba, porque me enojaba por cosas insignificantes, porque no quería ayudarte cuando tenías ganas, porque no quería hablar por teléfono, pensé que era porque ya hacía todo eso siempre en mi trabajo y no está del todo mal la razón pero eso no fue el motivo real… Estaba enojado y frustrado, enojado de que mi trabajo me consumiera tanto, de que no me salieran los depósitos como yo quería, de que la gente a través del teléfono se burle de mi, de que piensen que soy un tonto, cada vez que hablábamos y no podía hablar de algo, de abrir un tema para conversar me molestaba me enojaba que mi mente estuviera tan vacía o me pasaba que si decía algo y no reaccionabas de la forma en la que esperaba, me molestaba, no contigo, conmigo y ahí entra el segundo motivo. Me comencé a frustrar y no entendía porque, pensé que era porque no me estaba saliendo bien el trabajo. Pero no era eso, me di cuenta semanas después de que termináramos. Estaba frustrado porque todo lo que era por llamada era para mi una venta, contigo, con amigos, con mis padres. Estaba frustrado de no poder separar mi trabajo de mi vida. Y eso nos afectó, porque yo quería que las cosas se hicieran como yo quería, porque inconscientemente es lo que hago en el trabajo, tú sabias esto, de alguna forma siento que lo sabias, pero no lo entendías y por eso no podías ayudarme, dijiste bien cuando mencionaste que yo tengo problemas de adulto y es cierto, como adulto debo resolverlas y eso estoy haciendo, estoy mejorando y sépando mi vida de mi trbajo.
Me arrepiento de no haber respondido tus llamadas cuando lo hacías, de haberte dejado de lado, de no haber diferenciado entre mis amigos, mi familia y mi novia a un cliente.
Desde este escrito te escribo y espero lo entiendas con todo el cariño, sufrimiento y lágrimas que a mi me costo entender y aceptar : ¡GRACIAS! Gracias Shinji! Gracias por haber terminado con nuestra relación y ayudarme a mejorar, gracias por tomar la decisión difícil, sé que fuiste influenciada por Tayler de algún modo, pero lo hiciste. Debía y debo mejorar muchísimo desde fuera de nuestra relación para ser alguien mejor, para ser un buen novio.
Tengo que sincerarme contigo, yo tampoco ya no te amaba, lo entendí hace poco. ¿Te acuerdas que decías que eras dependiente de mi? No sé si realmente eras dependiente de mi, pero yo si lo era de ti. De todo este mierdero de mi trbajo tu eras mi paz, aún que no contestara tus llamadas, eras mi lugar pacifico. Y si, ya no te amaba, si te sentías culpable por pensar que solo eras tú. No, no lo eras, pero dependía de ti y confundí eso. Eso no quiere decir que no te haya querido, porque en el fondo te quise muchísimo, demasiado. Solo recuerda que esto no signifique que no pueda llegar a amarte de una forma sana.
Sabes que cuando yo entiendo las cosas es para mi mucho más fácil superar, avanzar y mejorar, ¿verdad ? Cuando me fui de Ecuador te prometí que volvería siendo mejor, ¿lo recuerdas ? Y sigue siendo mi promesa. Shinji, voy a ser grande, no solo económicamente, sino emocional y mentalmente. Shinji, tú sabes que será así, ¿verdad ? Mi capacidad de mejorar y aprender es muy grande. Pero todo eso querré compartirlo con alguien y ese alguien quiero que seas tú.
Shinji, regresaré en un año a Ecuador, quería hacerlo en navidad (mucho antes de que me termines ese era mi plan, pero visto lo que paso no se podrá ) pero no es tiempo, aún no habré aprendido lo suficiente, aún no habré crecido lo suficiente, así que será antes de tu cumpleaños 19, aparte necesito tiempo suficiente para tener un buen lugar en mi empresa y que no tengas que hacer el mismo trabajo que hago yo, sé que no quieres trabajar en un call Center, no tienes porque hacerlo, tú tienes que estudiar, espero que siga siendo diseño gráfico tu aspiración. Sé que ucrania te parece aburrido, pero es un lugar de muchas oportunidades y definitivamente de aprendizaje muy variado y de cosas baratas, No quiero que pienses que serás un parásito que solo va vivir Acosta mia, no será así, créeme.
Shinji, se que estás con Tayler, pero de algún modo siento y no sé porque que algo te falta, algo de lo que el té da no es suficiente. Sabes que me quieres, en lo fondo lo sabes y lo sientes, piensas en el “ ¿que habría pasado si el nunca se hubiera ido?” O “¿la distancia acabo nuestro amor?” Preguntas como esas debes en cuando rondan por tu mente, verdad ? Por la mia también. Yo siento que estamos destinados a estar el uno para el otro. No sé porque siento eso, con Nicole o con Sol jamás sentí eso cuando se fueron y eso que ellas se fueron cuando “las amaba “.
Así que quiero que esté año hagas lo que dijiste que harías, entenderte, mejorar. Si tienes o quieres experiementar con otra pareja, hazlo. Inicia una relación o termínala o vacila, no se, prueba, pero céntrate en ti y entender que hay alguien que de verdad te aprecia. Yo lo haré a mi manera, del lado más difícil, sin pareja, quiero sanar muy bien y volverme a conocer.
La siguiente vez que estemos, quiero que sea la definitiva, querernos sin prisa, sin cosas tóxicas con peleas tontas sin lastimarnos, con peleas graves que siempre arreglemos, con el gato y medio que habíamos acordado y por supuesto sin obligarte a nada, quiero una relación llena de felicidad y tristezas, de sexo y amor, de paz y caos, de amor y jamás de odio.
Si aceptas este año y esta posibilidad de hacer las cosas bien ahora. Tendrás que responder una pregunta, tendrás que responderla de la misma forma en la que yo te la haga:
Publicaré una foto en mi ig, y la pregunta estará en la descripción, si aceptas publicarás una foto en tu ig, con la respuesta en la descripción. No te preocupes, no será una pregunta capciosa o comprometedora, la entenderás apenas la veas.
(Solamente una petición y entiendo sino quieres cumplirla, no es tu obligación, no le des tu florecita a nadie más, si? Si hay alguna petición que tú quieras pedirme, hazla)
Permitámonos volvernos a conocer :,) deja que mis problemas de adulto no sofoquen la relación y que tu falta de compresión sentimental pueda aclararse. Dejar que la relación que tuvimos se oxigene.
Una cosa más en esta parte: No te fuerces a superarme, ni a entender lo que sientes por mi, no vas a poder en ninguna de las dos, porque cuando me veas todo eso no habrá servido. Shinji … paréntesis: quieres que te llame Shinji o Raven? Ya sabes Shinji el de evangelion te pareces a el. Tiste y llorón pero con grandes capacidades o Raven la de los jóvenes titanes, ya sabes por lo gótica ( deberías pitarte el cabello de morado) y con serios poderes mentales, guiño guiño….. Shinji, la distancia nos quitó mucho, no permitas que después de estar cerca, siga siendo el eco de la distancia lo que te aleje.
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jgmail · 3 years ago
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Contra la tecnología y el capital
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Por Eugene Nechkasov (Asrk Svarte)
Basado en el primer capítulo del libro La identidad pagana en el siglo XXI
Traducción de Juan Gabriel Caro Rivera
 Hoy vamos a profundizar en la crítica contra el sistema capitalista mundial a partir de doctrinas económico-políticas y filosóficas que cuestionan el progreso científico y tecnológico, además del desarrollo urbano de la civilización.
 Es un hecho reconocido que el capitalismo se desarrolló y triunfó gracias a la revolución industrial de los siglos XVIII y XIX. Este proceso supuso una transformación y transición cualitativa del trabajo artesano y gremial al mundo de las fábricas y las manufacturas. Uno de los hitos y símbolos más significativos del desarrollo tecnológico del capitalismo, y que sin lugar a dudas tuvo un gran impacto en la Modernidad, fue la aparición de la cinta transportadora introducida en el trabajo de las fábricas por Henry Ford (1863-1947). La instauración de las cadenas de montaje llevó al abaratamiento, aceleración y ampliación de toda una gama de productos industriales. Ford también es conocido por haber introducido el crédito entre sus propios trabajadores para que de ese modo pudieran comprar los coches que ellos hacían y de ese modo aumentar su consumo.
 Muchos de los críticos del capitalismo, como el filósofo francés Jean Baudrillard (1929-2007), consideran que su éxito y difusión se debió al desarrollo tecnológico, el cual va desde las máquinas industriales y sistemas logísticos hasta la aparición de formas de intercambio virtual y consumo de signos. No obstante, si queremos comprender lo esencial de esta crítica y de los argumentos esgrimidos contra el capitalismo, debemos estudiar la concepción de la economía del pensamiento conservador y de derecha del siglo XX.
 El filósofo tradicionalista Julius Evola (1898-1974) sostiene que el mundo moderno, es decir, el mundo tal y como existe hoy en día, es el resultado de una inversión y un proceso de degeneración de los principios tradicionales, lo cual ha conducido a la degradación de la vida y el orden de las cosas. Vivimos un proceso de decadencia generalizada y la actual simbiosis entre el capitalismo y el avance tecnológico no es otra cosa que la encarnación de esta decadencia que es caracterizada por la revuelta de las clases bajas y la imposición del orden socioeconómico. Evola consideraba que el mundo moderno era una revuelta de las clases burguesas y proletarias que no contaban con ninguna idea de la sacralidad y que solamente pensaban en los beneficios económicos o el trabajo productivo. Tales ideas sin duda se hacen eco de las críticas que hizo en su momento Werner Sombart (1863-1941) a la sociedad burguesa.
 El filósofo alemán Oswald Spengler (1880 - 1936), después de hacer un análisis de una gran cantidad de pueblos de todo el mundo, llegó a la conclusión de que el espíritu y la cultura de las naciones perece cuando estas se convierten en civilizaciones. Spengler consideraba que la metafísica es el estadio superior que puede alcanzar toda cultura y es el momento cuando florece el principio mítico-simbólico (arcaico) que todo pueblo tiene en su interior. En la medida en que la civilización se hace más compleja, comienza a predominar el arquetipo fáustico del ingeniero y la cultura empieza a osificarse, lo que conlleva la aparición de formas mecánicas, estáticas y estériles de vida (una especie de enfriamiento inercial del movimiento). Por lo tanto, una vez que las culturas y los pueblos alcanzan el estado de la civilización no les espera otra cosa que la muerte y la decadencia.
 Friedrich Georg Jünger (1889-1977), conocido representante de la “revolución conservadora”, estudio la tecnología desde la mitología griega y llegó a la conclusión que la tecnología nacía a partir de un principio titánico. Jünger incluso llegó a decir que las fabricas industriales y los proyectos tecnológicos que se alza sobre el paisaje son la ropa que usan los titanes, ya que el crujido de las máquinas es música para sus oídos. F. G. Jünger posteriormente escribió en su libro sobre Los mitos griegos que los titanes son los enemigos y antagonistas por excelencia de los dioses, siendo el principal objetivo de los titanes la lucha contra toda forma de orden sagrado (el arquetipo de Fausto puede ser considerado como titánico). De allí que Jünger llegará a la conclusión que la lucha entre los dioses y los titanes – a la Titanomaquia – es el conflicto alrededor del cual gira toda la historia de la humanidad.
 El hermano mayor de Friedrich Georg, el gran escritor y filósofo alemán Ernst Jünger (1895-1998), llegó a conclusiones parecidas. En sus últimos escritos, especialmente en su libro La emboscadura, Ernst Jünger describió el siglo XX como un proceso mediante el cual el hombre terminaba por convertirse gradualmente en un rehén de la tecnología. El ejemplo más claro de este proceso era el Titanic, una maravilla de la ingeniería humana que, mientras era capaz de moverse, hacia que la gente pudiera deleitarse en la cubierta o disfrutar tranquilamente del viaje en los camarotes, rodeados por el paisaje oceánico. Pero cuando el barco se hundió todos los pasajeros se convirtieron en rehenes de esta máquina a la que confiaron sus vidas. En otras palabras, la tecnología no hace otra cosa sino secuestra la vida humana por medio de la comodidad, el consumo y la posibilidad de acceder a sus productos, y todo eso culmina en el hecho de que nuestro bienestar individual y social acaba por están vinculado al funcionamiento y desarrollo de los inventos tecnológicos.
 Y es aquí donde llegamos al meollo filosófico que los críticos del progreso tecnológico siempre atacan: el problema radica en que los fundamentos mismos de la existencia humana terminan por ligarse a la tecnología alimentada por el desarrollo capitalista.
 Tal problema fue estudiado detalladamente por Martin Heidegger (1889-1976). Heidegger explica que la esencia de la tecnología ha cambiado radicalmente a lo largo de la historia. La palabra técnica proviene del griego τέχνη y era usada originalmente para referirse a actividades como la poesía y la artesanía. En ese sentid, hacía referencia a objetos individuales y artísticos que no tenía nada que ver con la banda transportadora de la era industrial. Sin embargo, la tecnología moderna ha degenerado y perdido su esencia original hasta convertirse en una parodia perversa de la misma, volviéndose la Gestell o Dispositivo. Heidegger denomina Gestell al poder y al consumo que la tecnología ha terminado por imponer sobre el hombre, los pueblos y la naturaleza. Lo más importante aquí tiene que ver con el cambio que ha producido en la forma en que el hombre ve el mundo: anteriormente, el hombre veía en la naturaleza todo aquello que era bello, siendo el medio ambiente un lugar donde se desarrollaban nuestros sentimientos románticos y un reflejo de lo sagrado donde cada pueblo y cultura existía. Pero ahora los seres humanos solo ven en la naturaleza una fuente para extraer recursos y materias primas con tal de crear mercancías. La naturaleza deja de ser un espacio pacifico y es reducida a un objeto que puede ser explotado.
 Heidegger ilustra esta metamorfosis de la idea de naturaleza usando un ejemplo muy conocido: el Rin (uno de los ríos más importantes de Alemania, rodeado de grandes leyendas y conocido por haber presenciado las luchas donde de los celtas, los romanos y, posteriormente, los franceses contra los alemanes) fue transformado completamente por la técnica. Si una vez el Rin pudo ser considerado la fuente de inspiración de los himnos de Hölderlin, uno de los poetas favoritos de Heidegger, ahora su flujo es alterado por la construcción de una central hidroeléctrica que cambia no sólo el paisaje sino también la esencia misma del río: deja de ser el río que es mencionado en el Cantar de los Nibelungos o la frontera occidental manchada por la sangre de los alemanes y los celtas/franceses para transformarse en un simple apéndice de una central eléctrica. Esta construcción se incrustó dentro de este río y lo transformó: el Rin es de ahora en adelante un motor, un elemento al servicio de la ingeniería que solo es útil para mover y hacer girar las turbinas que producen energía, por lo que ahora no es más que “trabajo”. La construcción de esta central hidroeléctrica transforma la esencia del Rin y lo hace pasar de ser un lugar de fantasias a convertirse en un simple trabajador. La antítesis de la central hidroeléctrica sería el puente, el cual conecta las dos orillas, siendo una especie de “coronación” del río. Por supuesto, el puente no transforma de un modo negativo la esencia del mismo.
 Podemos extender el ejemplo del Rin al resto de la naturaleza, siendo el hombre una parte de ella. Para la tecnología la tierra se convierte en un depósito de minerales que puede ser extraído y utilizado por la industria; los ríos, los vientos, las mareas y los océanos deben convertirse en trabajadores que produzcan energía; los bosques tienen que suministrar materiales, mientras el mundo animal y el vegetal nos proporcionan alimentos; en caso de que la tierra no tenga nada que ofrecer, puede ser utilizada (=convertida) como lugar de almacenamiento o vertedero de residuos. Incluso los seres humanos y los pueblos son considerados y clasificados según estándares económicos que miden su “fuerza” de trabajo, los precios y servicios que pueden proporcionar.
 Otra de las consecuencias y críticas que se han hecho en contra de la expansión transnacional del capitalismo y la división global del trabajo que implica, tiene que ver con la estandarización de las normas, parámetros, algoritmos y ritmos de producción y logística. En otras palabras, la simbiosis entre el capitalismo y la tecnología es el motor por excelencia de la globalización y el aplanamiento de todas las culturas y valores que existen en el mundo. Las diferencias entre los pueblos, las identidades tradicionales, los valores, la estética, la cultura, la lengua, etc., son destruidos o deformados por esta única matriz pos-burguesa que nos impone unos mismos valores, un único estilo de vida al interior de estas megalópolis de cristal y hormigón, unas normas de servicio y atención estándar, y los mismos menús o normas de producción basadas en la ISO (1). Todo esto se aplica no sólo a los países que han sido víctimas de la expansión del colonialismo, sino también a la misma Europa: la unificación de las normas y la revolución de los estilos han dejado una profunda y creciente herida en la cultura, la estética y los valores del Viejo Mundo.
 Alain de Benoist (nacido en 1943), famoso ideólogo francés de la Nueva Derecha, ha sido un acérrimo crítico del progreso y de las teorías económicas de los siglos XX y XXI. En su libro Objetivo: decrecimiento. Por una ecología integral, Alain de Benoist vincula la producción y explotación excesivas de los recursos naturales al hiper-consumo de bienes y servicios por parte de la población. Se trata de dos procesos interdependientes: el uno estimula al otro y por eso podemos hablar de un proceso monótono de acumulación. Este proceso de acumulación lo vemos encarnado en los indicadores de crecimiento que aparecen en los gráficos económicos. Estos procesos monótonos son una expresión idealista de aspiraciones relacionadas con el crecimiento y la expansión constante, firme, irrestricta e irreversible del progreso.
 El biólogo Gregory Bateson (1904-1980), que estudio mucho los procesos monótonos, señaló que estos son mortales para la vida y que conducen a la muerte de los sistemas y los seres vivos. Por ejemplo, el aumento constante de la presión del vapor en la caldera de una locomotora terminará por provocar el desequilibrio de todos los mecanismos y acabará provocando una explosión; además, el aumento de la frecuencia de la vibración dentro de la estructura provocará una serie de resonancias destructivas. Por lo tanto, el sistema capitalista necesita de “válvulas que le permitan regular el vapor” – como las crisis económicas cíclicas o las guerras y expansiones planetarias – con tal de introducir estos excedentes de la producción en nuevos mercados y pueblos que a su vez se convertirán en nuevos consumidores.
 Es a partir de este razonamiento que Alain de Benoit sostiene, basándose en las estadísticas que nos ha dado el siglo XX, que el creciente consumo y explotación de los recursos del planeta conducirá de forma inevitable e irreversible a una crisis no sólo ecológica, sino también sociopolítica. El problema no sólo radica en que el planeta tiene límites, recursos finitos y mercados que aún no han sido abiertos, sino que también la inercia de la producción y el progreso, por su misma naturaleza, no conoce frenos o medios para detenerse: es por eso que todo ello conllevará a una crisis sistemática. Alain de Benoist dice que la industria actual requeriría de siete planetas como la tierra si quiere mantener el crecimiento del consumo en términos de población y desarrollo previstos para los países en desarrollo.
 El pensador finlandés Kaarlo Pentti Linkola (nacido en 1932) es sin duda el crítico más consecuente del consumismo de la civilización moderna, especialmente por su énfasis en el problema del consumo y la destrucción ecológica. Linkola es conocido por sus ataques al excesivo crecimiento de la población mundial, al cual agrega otro problema que Alain de Benoist identifica como la necesidad de cambiar la consciencia de la población. Es un imperativo político reducir tanto la explotación de los recursos naturales como el consumo. Sin embargo, Linkola reconoce que cualquier intento de poner en práctica semejante programa llevará a un levantamiento de la población o al ataque de otro Estado.
 Esto último debemos tenerlo en cuenta, especialmente al analizar la brecha que existe entre los ingresos y el consumo de los países desarrollados del Norte y los países en desarrollo/pobres del Sur: existe una especie de matiz implícito que va más allá del desequilibrio económico. El problema radica en que los países pobres del Sur, a pesar de su desastrosa situación, quieren tener un nivel de ingresos y consumo equivalente al de los países ricos del Norte. Por lo que podemos concluir que ninguna de las “fuerzas” dentro de estos países crítica o quiere cambiar el statu quo del Sistema mundial (exceptuando, por supuesto, a los islamistas radicales, pero lo que ellos pretenden es corregir la distribución de mercancías y el volumen de consumo de las mismas y no rechazan este proceso en sí). El consumismo ha calado tan hondo dentro de la conciencia humana que cuestionarlo no solo provoca la ira de los ricos, sino también de las clases medias y bajas.
 Y tal situación no se resuelve con el transito hacia el consumo de signos virtuales como las marcas comerciales, la mitología publicitaria, los intentos de marketing o el consumo de símbolos para presumir nuestro tal y como son descritos por Jean Baudrillard. El comprar la marca A en lugar de la marca B simplemente no captamos el hecho de que la una y la otra son estampadas, en última instancia, sobre los objetos reales, siendo todas ellas visual y funcionalmente indistinguibles entre sí.
 Las teorías y prácticas que se oponen activamente a todas estas tendencias anteriormente descritas suelen ser clasificados bajo el rotulo de “primitivismo”. Pero este término no deja de ser desafortunado, debido a que en nuestro vocabulario cotidiano todo lo que es denominado “primitivo” es considerado como negativa y poco “progresivo”, pues el pensamiento moderno erróneamente considera que el progreso significa algo “mejor” o más “perfecto”
 El escritor y filósofo ruso León Tolstoi (1828-1910) acuñó un término más adecuado: minimalismo, que en parte recuerda al concepto estadounidense de pueblo llano o vida sencilla. No obstante, estas son teorías, actitudes y prácticas críticas o alternativas que tienen por objetivo oponerse a la simbiosis existente entre el capital y la tecnología.
 Dentro del primitivismo existen dos vertientes:
 1.      La primera es el primitivismo de izquierdas o anarco-primitivismo, el cual defiende las ideas utópicas de la izquierda representadas por la igualdad absoluta, la desaparición de la propiedad, el Estado, la violencia y la explotación (no solo sobre las personas sino también sobre los animales, las plantas, etc.). El primitivismo de izquierda promueve las comunas colectivas y proclama como máximo objetivo la desaparición de la civilización. John Zerzan (nacido en 1943) es un antropólogo estadounidense que afirma que los humanos deben renunciar a toda cultura simbólica como el lenguaje, la escritura y la supuesta “excepcionalidad” humana, con tal de regresar a la naturaleza y convertirse en animales. Se puede decir que este primitivismo de izquierdas es una versión radical del “noble salvaje” de Jean-Jacques Rousseau (1712-1778).
2.      La segunda corriente sería el primitivismo de derechas que quiere restaurar lo sagrado y la autenticidad del estilo de vida de los hombres que se ha ido perdiendo debido a la decadencia histórica en que nos encontramos. Esta corriente no niega la jerarquía dentro de las clases y las sociedades, tampoco la violencia, la propiedad (tanto privada como comunal) y la estatalidad, postulando en su lugar el regreso a los valores aristocráticos. El primitivismo de derecha idealiza a las sociedades y las formas de vida de la Antigüedad, la Edad Media o las sociedades nómadas del Turán. En Estados Unidos existe la imagen de la Frontera, que idealiza la conquista de las nuevas tierras que existían al interior del continente.
 Sin embargo, la crítica de derecha a la idea de progreso reconoce que es imposible regresar sin más al pasado, a pesar de su apego a las imágenes antiguas. Lo importante de esta tendencia es el rechazo del statu quo actual representado por la decadente sociedad moderna sustentada por el capitalismo financiero internacional y sus mecanismos de alienación. Se trata de buscar la libertad y abandonar la envoltura de la vida cómoda en que existimos: es mejor vivir en un mundo duro y “pobre” que llevar una vida vacía y sin ideales.
 Es por eso que se hace un llamado a la desurbanización y la eliminación de las grandes metrópolis y ciudades. Las ciudades son campos de concentración para miles de personas y resulta imposible alimentar o mantener estas poblaciones utilizando los campos, las tierras cultivables y los bosques que quedan junto a ellas. Además, las ciudades promueven el mercantilismo y las relaciones crediticias, lo cual las convierte a priori en el lugar por excelencia para el desarrollo y afianzamiento de la burguesía y el futuro proletariado, es decir, los tipos de existencia humana que nacen de la caída y la degeneración de la estructura estamental de las sociedades indoeuropeas.
 El fundamento económico de nuestras sociedades debe ser la agricultura, la permacultura, el pastoreo y la caza. Estos últimas son practicadas por el primitivismo de derecha, ya que el primitivismo de izquierda, apegado a la no violencia, prefiere la recolección y el friganismo (2). No obstante, el problema es volver a las “normas” históricas pasadas rechazando los elementos dañinos del sistema capitalista, que ha impuesto innovaciones como los transportadores de las granjas avícolas, los mataderos o los cultivos transgénicos. Todo esto representa la intromisión negativa de la tecnología en la esfera de la agricultura de subsistencia, ya que sin bebederos automáticos, comederos, máquinas de ordeñar o cuidos y fertilizantes de alta tecnología estos animales y cultivos simplemente mueren o no se desarrollan de forma adecuada (aquí podemos aplicar la imagen del Titanic de E. Jünger, porque nos hemos vuelto rehenes de la tecnología).
 Es por eso que debemos buscar una forma de cambiar las relaciones económicas, rituales, reglas y formas de vida al volver a un modo de vida tradicional. El tradicionalismo es partidario de la simplificación y es necesario encontrar una forma de evitar la aparición y el fortalecimiento del capital.
 ¿Cómo y por qué desaparecen los excedentes de las cosechas, los botines, las artesanías y las mercancías que el sistema capitalista convierte en “capital” que debe ser depositado en los bancos o usado en negocios con tal de multiplicar y acrecentar el mismo para volver a repetir este proceso?
 Para solucionar este problema vamos a recurrir a tres autores del siglo XX conocidos por haber estudiado las culturas y las relaciones económicas de las sociedades arcaicas: el sociólogo Marcel Mauss (1872-1950) y la economía del don, el sociólogo Georges Bataille (1897-1962) y la economía del potlatch y el antropólogo Robert Hertz (1881-1915) y la economía de los funerales. Todos ellos se dedicaron a estudiar a las sociedades y pueblos de Oceanía, Polinesia y Asia, además de observar a los indígenas de América del Norte y del Sur. Lo interesante es que estos investigadores encontraron en la historia y la etnografía la existencia de prácticas similares en los pueblos europeos e indoeuropeos.
 Marcel Mauss, en su famoso Ensayos sobre el don, disecciona la compleja estructura de las relaciones económicas de los pueblos polinesios y revela que la acumulación de productos, botines, artesanías y algunos bienes valiosos obtenidos por el comercio con los colonos europeos tienen como propósito conseguir cosas con tal de que toda riqueza u objetos valiosos sean dilapidados y destruidos en una cierta fecha y/o enviados a la deriva en barcos.
 Los pueblos polinesios tienen por costumbre celebrar grandes reuniones tribales cada uno o dos años: en ese momento se reparte la riqueza que han acumulado. Los regalos son distribuidos de acuerdo al estatus de la persona que los da y siguen las complicadas reglas de reciprocidad practicadas por cada clan. El valor “de mercado” de ciertas cosas no es fijo y puede variar de acuerdo a si los regalos son ofrecidos por un pescador al jefe local o viceversa. Normalmente los pobres reciben una riqueza fabulosa durante estas fiestas, mientras que los miembros acomodados de la tribu se desprenden de sus posesiones hasta finalmente quedar sin nada. Pero esta redistribución de las cosas no es definitiva, ya que los grandes grupos tribales se aseguran de recordar cuidadosamente la cadena y la estructura de los estatus de cada cual, es decir, el hecho de quién dio a quién algo y cuánto le ha dado. De ese modo se puede decir que en la siguiente reunión los regalos recibidos serán devueltos de una forma igualmente deliberada y excesiva. La riqueza no es acumulada como capital, sino destruida.
 Sin duda, podemos considerar que las sagradas tradiciones del don también existían en los antiguos pueblos indoeuropeos. Mauss dice que los polinesios creen que cada regalo u objeto tiene un espíritu especial que lo vincula a su lugar de nacimiento y a su antiguo propietario. Todo regalo entregado en una fiesta lleva en su interior espíritus y estos espíritus deben volver a quienes los entregan por medio de una compleja cadena tribal, geográfica (algunos espíritus sólo pueden moverse hacia el Occidente y otros solamente hacia el Oriente) y de jerarquías implícitas. Si el espíritu que acompaña cada cosa no “vuelve” al lugar del que salió, es decir, a su casa, causará problemas y terminará por convertirse en un demonio. Todo don entregado como “capital” esta condicionado por unas reglas y en el habita el oscuro lado demoniaco de los objetos. Cuando uno se deshace de un gran número de posesiones y objetos no solo está pagando las deudas que se contraen con los seres humanos, sino también con los espíritus. Las prácticas europeas relacionadas con la reciprocidad y la limpieza ritual de los regalos procedentes de tierras lejanas hacen parte de los restos que han quedado de estas tradiciones en ese continente.
 Este es un claro ejemplo donde las tradiciones sagradas de un pueblo impiden que el “capital” circule libremente y sea “invertido” en algún lugar y de ese modo multiplicado como riqueza.
 G. Bataille profundizo en el tema del lado demoniaco de la producción, especialmente porque le prestó mucha atención a la práctica de la destrucción ritual de todos los excedentes. Estudio especialmente la práctica del potlatch, la cual fue descubierta entre los indios de Norteamérica y cuyas huellas encontramos en todo el Viejo Mundo. Practicas parecidas al potlatch pueden ser vistas en Oceanía y Polinesia. El potlatch es considerado esencialmente como una práctica que busca destruir durante una gran fiesta todos los excedentes de riqueza que no pueden ser regalados o que no pueden ser recibidos por nadie. Consiste en quemar y ahogar las cosas que se han obtenido, sin hablar de consumir de forma excesiva y ritual (durante una fiesta colectiva que dura varios días) los dones que se han obtenido de la tierra y la caza.
 Las sociedades arcaicas no almacenaban los excedentes de su trabajo que no pudieran ser regalados a nadie, por lo que estos excedentes se convertían en la “parte maldita” y eran destruidos ritualmente con tal de que no se convirtieran en una amenaza para la sociedad. Y es aquí donde por fin comprendemos que pensaban las sociedades tradicionales con respecto a la acumulación: no se debe acumular nada ni para uno mismo ni para la comunidad, sino conservar únicamente lo necesario.
 Un ejemplo muy interesante del potlatch lo podemos encontrar entre los montañeses Kalasha (3) que viven en el norte de Pakistán. Este pueblo tiene la tradición de que si alguien quiere elevar su estatus o conseguir mayor autoridad dentro de la sociedad, así como el derecho a usar ciertas ropas y establecer mesas sagradas talladas por la familia (jestak), se debe dar la fiesta más grande que se pueda. Esta fiesta dura varios días y a ella asisten incluso los habitantes de los pueblos vecinos, siendo costeada y atendida por el anfitrión que la convoca. Puede que al final no le quede nada al organizador de la fiesta, pues en ciertas ocasiones hasta pierden sus casas, pero después de haberla hecho tienen derecho a convertirse en ancianos venerables o jefes de la aldea. Aquí también se puede encontrar un eco lejano de la máxima de que la aristocracia verdadera no posee absolutamente nada.
 Finalmente, podemos completar esta imagen con las investigaciones que hizo R. Hertz sobre los rituales funerarios polinesios. Hertz señala que las familias y las tribus acumulaban durante años una enorme cantidad de alimentos, ganado y joyas (“capital” condicionado) con un único fin: hacer un rito funerario majestuoso para uno de sus parientes o un líder tribal. La comida y el sacrificio que se practica en el banquete ritual se hacen en honor del miembro que ha fallecido en proporción al estatus del mismo. También se creía que era una forma de compensar a los muertos para que estos fueran al otro mundo en paz.
 Hertz describe prácticas que se asemejan mucho a la “economía de los muertos”, es decir, a los ricos entierros de la nobleza y a las ofrendas periódicas de alimentos y cosas necesarias que se le daban a los antepasados muertos para que fueran al más allá (ropa, zapatos, armas, utensilios). Además, era común que durante el potlatch se entregara parte del excedente de la cosecha como sacrificio destinado a los difuntos o a los dioses.
 Encontramos remanentes de estas prácticas – como podemos ver, el don, el potlatch y el sacrificio terminan por fundirse y convertirse en una sola cosa – en las fiestas funerarias y festivas de la Edad Media europea. Todo esto también está relacionado con el simbolismo de la riqueza pura, la cual no se invierte en ninguna forma de “ganancia” económica o crecimiento porcentual, sino que simplemente se deja que brille y sea la expresión del estatus de la aristocracia o la riqueza misma del templo. El famoso Cantar de los Nibelungos tiene numerosas escenas donde las mujeres pasan meses tejiendo y cosiendo costosos vestidos y telas que regalan junto con oro al rey cuando este parte a visitar a otro gobernante.
 Podemos denominar estas prácticas culturales como la “economía de Dionisio”.
 Las prácticas que hemos descrito hasta aquí son las alternativas y opciones que pueden adoptar los defensores del “primitivismo” de derecha (ya que el primitivismo de izquierda considera irrelevantes todo lo que tiene que ver con lo sagrado, la aristocracia, los dioses, la jerarquía y el estatus) con tal de evitar la acumulación de excedente. Todo esto se combina en la práctica con la creación de una economía independiente, denominada vida fuera de la red, es decir, vivir por fuera del Sistema global y la creación de estructuras locales. Se trata de excluir o minimizar de forma conscientes todos los vínculos que nos puedan unir al sistema socio-económico creado por el Estado (y el mundo), por lo que es necesario construir redes económicas alternativas cerradas que solo involucren a las comunidades y personas afines a estas. Tampoco se deben excluir prácticas económicas que involucren la fuerza (el saqueo, el tributo) y, en parte, la artesanía comunal-gremial.
 El lema de “honrar lo local, negar lo global” sería la concreción de esta práctica. Las sociedades arcaicas, las comunidades religiosas, los pequeños grupos ideológicos y las comunidades tradicionalistas cerradas viven de este modo hoy en día.
 Concluiremos con la observación que hizo Kaarlo Pentti Lincola de que la religiosidad es la cualidad por excelencia que impide a la sociedad de consumo excederse y reducir el mundo a un conjunto de materias primas y recursos explotables.
 Libros de referencia:
 Bataille, Georges, La parte maldita
Bateson, Gregory, Espíritu y Naturaleza
Benoit, Alain de, Objetivo: decrecimiento. Por una ecología integral
Baudrillard, Jean, La sociedad de consumo
Hertz, Robert, La muerte y la mano derecha
La doctrina del primitivismo radical
Alexander Dugin, Una cuarta camino. Hacia la cuarta teoría política
Kaczynski, Theodore, El Manifiesto Unabomber
Lincola, Kaarlo, ¿Puede Prevalecer la Vida?
Mauss, Marcel, Ensayos sobre el don
Soral, Alain, Comprender el Imperio. Mañana, la gobernanza global o la revuelta de las naciones
Thoreau, Henry, Walden, o la vida en los bosques
Heidegger, Martin, "El origen de la creación artística"
Heidegger, Martin, Conceptos fundamentales de la metafísica
Heidegger, Martin, ¿Por qué nos quedamos en la provincia?
Spengler, Oswald, La decadencia de Europa.
Julius Evola, Cabalgar el Tigre.
Jünger, Friedrich Georg, Mitos griegos
Jünger, Friedrich Georg, La perfección de la técnica
Jünger, Ernst, La emboscadura
 Notas del Traductor:
 1. La Organización Internacional de Normalización (ISO en inglés) es una organización para la creación de estándares internacionales compuesta por diversas organizaciones nacionales de normalización. Fundada el 23 de febrero de 1947, la organización promueve el uso de estándares privativos, industriales y comerciales a nivel mundial.
2. El término friganismo o movimiento frigano (inglés: freeganism) designa un estilo de vida anticonsumista, con una participación limitada en la economía convencional, mínimo consumo de recursos y mejor aprovechamiento de los mismos. Una de estas estrategias es evitar el consumismo innecesario,​ y otra la recolección de alimentos que han sido previamente tirados a la basura o descartados por estar próxima o pasada su fecha de caducidad.
3. Kalash o kalās o kalasha, hace referencia a una etnia que habita en las fronteras septentrionales del Pakistán, en los valles de Rukmu, Mumret y Biriut correspondientes a la cordillera del Hindukush. Se trata de un pueblo indoeuropeo al cual se le ha atribuido un origen griego o de otra rama proto-indoeuropea cercana. Según otros investigadores, como Michelangelo Naddeo, los kalasha serían descendientes de un antiguo pueblo que habitó el centro de Europa antes de la llegada de los pueblos indoeuropeos y que se diseminó por Asia alrededor del año 1.000 a.C., a lo largo de la Ruta de la Seda, y que tendría como descendientes modernos a la nación húngara, quienes migraron de Asia Central a Europa alrededor del año 1.000 d.C. Esta teoría está sólidamente sustentada en las similitudes entre el arte y la simbología religiosa de los Kalash y aquella encontrada en el Asia Central, así como hallazgos en Europa Central que datan de antes del año 1.000 a.C.
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daechvita · 5 years ago
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El halado viento que soplaba gracias a la hora y el lugar, lograba relajarle. Con parpados cerrados y un cigarrillo entre los labios, Sanbaek recuerda cómo es que un don nadie como él había acabado en el barco más grande del mundo, indomable, inhundible. A veces la gente solía decirle que la suerte que tenía debajo de la manga, valía mucho más que cualquier dinero en el mundo y aunque a él le encantaría concordar con ello, de suerte la gente no come y eso lo había vivido en carne propia. Ahora, podría darle un poco de crédito a todos esos cretinos que alguna vez le llamaron todo un suertudo, especialmente luego de ganarse en una apuesta dos boletos para poder subirse al Titanic, el barco más grande y poderoso que cruzaría el pacifico entero hasta dejarlos en américa, el país de las ilusiones, de los nuevos comienzos, donde Sanbaek pretendía conseguir todo lo que anhelaba. Pintar, crear y dibujar, era una de sus muchas pasiones y aunque viajó por el mundo en un intento burdo de alcanzar la fama como un pintor, la suerte no le había sonreír tanto.
Exhala el humo del cigarrillo, dejando que el viento se lo lleve junto con sus pensamientos, obligándose a prestar atención a un apresurado paso de unos lustrosos zapatos sobre la cubierta del transpacífico. Incorporándose en la pequeña banquita logre distinguir la figura gallarda, alta y estilizada de un hombre, el mismo hombre había visto por la mañana en el área de primera clase. “No seas ridículo, ¿Cuándo alguien así se podría fijar en ti?” es la cuestión que su acompañante le había dado, y sinceramente, estaba de acuerdo. Aun así, eso no impidió que el joven pintor siguiera la figura oscurecida, captando justamente el momento donde algo perturbable y mórbido se llevaba a cabo; un intento notable de suicidio. - ---No lo haga. --- -bueno, mierda, ¿qué más podía hacer que extender una de sus manos e intentar llamar su atención? - ---No lo haga, déjeme… ayudarle a volver a cubierta. --- - / @dicnysxs​
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elencelebrindal · 5 years ago
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Name changes - Techniques (long post)
Disclaimer: I’m following the English wiki for the names.
They’re in order from Bronze to Silver to Gold, and then there’s Specters, God Warriors and Marina Generals. Obviously, it’s not all of them. I don’t remember everything, and there’s not all the Italian translation on the sites I can use as a reference.��
Bronze Saints
Pegasus Meteor Fist Fulmine di Pegasus (just listen to it)
Pegasus Comet Fist Cometa di Pegasus
Pegasus Rolling Crush Spirale di Pegasus (if I remember correctly)
Rozan Shō Ryū Ha Colpo Segreto del Drago Nascente
Rozan Ryū Hi Shō Colpo del Drago Volante (manga only, in the anime is the same as above)
Rozan Hyaku Ryū Ha Colpo dei Cento Draghi Nascenti
Rozan Kō Ryū Ha Pienezza del Dragone
Diamond Dust Polvere di Diamanti
Kol'co  Anelli del Cigno
Aurora Thunder Attack Vortice Fulminante dell’Aurora Holodnyj Smerč Aurora del Nord
Nebula Chain Catena di Andromeda
Thunder Wave Onda del Tuono (I’ve only heard this once, I think...)
Rolling Defense (or Circle Defense) Difesa Circolare (only once) He also says an entire sentence for this: “Catena di Andromeda, disponiti a difesa!” Which is, in my opinion, kinda accurate in the middle of a battle
Nebula Stream Nebulosa di Andromeda Nebula Storm Tempesta di Andromeda
Phoenix Illusion Demon Fist Fantasma Diabolico
Phoenix's Wings Rise Ali della Fenice
Ryūsei Ken Pugno delle Meteore
Silver Saints
Stringer Nocturne Melodia della Notte Stringer Fine Requiem Finale Death Trip Serenade Sinfonia dell’Eterna Quiete
Eagle Toe Flash Volo dell’Aquila Reale
Thunder Claw Cobra Incantatore
Marble Tripper (I’m not sure about this one) Dita d’Argento
Air Shield Barriera d’Argento
Kaitos Spouting Bomber Getto d’Acqua Devastante
Million Ghost Attack Inganno di Asterione or Croce d’Argento
Swirl of Flame Lobi di Fiamma
Aurora Burning Aurora Infuocata
Black Wing Shaft Ala Nera di Damian
Ra's Al Ghul Gorgonio Stratagemma della Gorgone
Corneolos Onda d’Urto
Dead End Fly Labirinto Oscuro
Great Mountain Smasher Assalto Frantumante
Phantom Arrow Freccia di Betelgeuse
Gold Saints
Athena Exclamation Urlo di Atena
Crystal Wall Muro di Cristallo Crystal Net Rete di Cristallo Stardust Revolution Per il Sacro Ariete - Rivoluzione Stellare Starlight Extinction Onda di Luce Stellare
Great Horn Per il Sacro Toro
Galaxian Explosion Esplosione Galattica Another Dimension
Dimensione Oscura Genrō Maō-Ken
Fantasma dell’Oscurità
Praesepe Underworld Wave Strati di Spirito
Lightning Bolt Zanna del Leone Lightning Plasma Per il Sacro Leo
Tenbu Hōrin Per il Sacro Virgo Tenma Kōfuku Abbandono dell’Oriente (I love this) Rikudō Rinne Volta di Minosse (Hell YEAH!) Tenkū Haja Chimimōryō Elevatevi Spiriti. Danzate Ombre delle Tenebre
Rozan Hyakuryu Ha Colpo dei Cento Draghi Nascenti (again) Rozan Shō Ryū Ha Colpo Segreto del Drago Nascente Rozan Ryuu Hi Shou Colpo del Drago Volante (same as before, always used the name above) Rozan Kou Ryuu Ha Pienezza del Dragone
Restrinction Onde di Scorpio Scarlet Needle Cuspide Scarlatta (I LOVE this so much) Antares Ago della Cuspide - Antares
Atomic Thunderbolt Sacro Sagitter (why) And we also have the melody of his Cloth: Eufonia 
Excalibur Exalibur
Diamond Dust Polvere di Diamanti Kol'tso Anelli del Cigno (this doesn’t make sense on him, but... okay) Freezing Coffin Sarcofago di Ghiaccio Aurora Execution Per il Sacro Aquarius (I cannot take this seriously since I watched LoS)
Royal Demon Rose Rosa di Sublime Bellezza Piranhan Rose Rosa di Fatale Incanto Bloody Rose Rosa Bianca
Specters
Maximum Destruction / Maximum Precaution (i don’t knoooowwwwww, I always thought it was Greates Caution) Castigo Infernale
Cosmic Marionette Domino Cosmico Wings of Hell Battito d’Ali Colossale (TLC)
Garuda Flap Ali di Garuda Galactica Illusion  Illusione Galattica
Remo Swivel Difesa Turbinante Whirlpool Crusher Vortice dell’Acheronte
Balance of Curse Maledizione della Bilancia
Greed the Live Brama di Vita
Howling Inferno Urla Infernali
Reincarnation Espiazione dell’Anima (yes, this is very cool)
Deep Fragrance Profumo Letale
Ugly Eruption Eruzione Silky Thread Gabbia degli Inferi Fairy Thronging Farfalle Spettrali
God Warriors
Titanic Hercules Braccia di Titano
Wolf Cruelty Claw Denti del Lupo Northern Wolf Pack Fist Lupi nella Tormenta
Force Frost Universe Freezing Nevi di Asgard Great Ardent Pressure Caldo Soffio del Meriggio
Stringer Requiem Melodia delle Tenebre
Harness Amethyst Teca Viola dell’Ametista Unity of Nature Anime della Natura Sword of Fire Spada di Ametista
Viking Tiger Claw Bianchi Artigli della Tigre Blue Impulse In Nome dei Ghiacci Eterni di Asgard (this is so ridiculous, come on)
Sword of Odin Spada di Asgard Bravest Dragon Blizzard Occhi del Drago
Marina Generals
Aurora Borealis Aurora Boreale
God Breath Vortice del Pacifico Rising Billows Flutti degli Abissi
Flashing Lacer Lancia di Nettuno Maha Roshini Unione Spirituale
Golden Triangle Triangolo d’oro
Eagle Clutch Volo dell’Aquila Possente Wolf’s Fang Zanne del Lupo Queen Bee’s Stinger Puntura della Libellula (from a bee to a dragonfly and I don’t know why) Vampire Inhale Ali del Vampiro Serpent Strangler Spire di Serpente Grizzly Slap Zampata dell’Orso Bruno Big Tornado Gorgo di Scilla
Salamander Shock Occhi della Salamandra
Dead End Symphony Dolce Melodia del Flauto Dead End Climax Dolce Melodia di Requiem
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javisuzumiya02 · 4 years ago
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1 habiendo dicho que a jimmy le gustan los kaijus y los robots,un buen momento padre e hijo seria que el y lincoln vieran titanes del pacifico 2 que le daría mas miedo a jimmy las arañas o que de la nada linda actué como un chica normal 3 no se que idea tienes para un encuentro entre lincoln y coockie pero en el episodio galletas se descubre que lincoln hace fantásticas galletas así que talvez eso ayude
1- Ohh, dije que al que le gustan los kaijus es a Stanley no a Jim.
2- Jim no le tiene miedo a las arañas, sobretodo porque sabe identificar cual es inofensiva y cual es venenosa. Lo de Linda se le haría extraño nada mas.
3- Cookie no la tengo contemplada si te soy sincero.
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