#ti avrei dato tutto
Explore tagged Tumblr posts
booksreadbukowskianalove · 4 months ago
Text
[...] Accanto non è un posto per pochi, ma per pochissimi.
Accanto è per chi sa farti piangere, ma solo di gioia.
Accanto è per chi ti porta al cinema
quando stai male.
Accanto è per chi viene a bussare alla tua porta quando al telefono non vuoi rispondere.
Accanto è un posto che si merita solo chi sa farti sorridere sempre.
Ma accanto è anche un posto che stai cercando da troppo tempo. Ti meriti qualcuno che ti faccia sorridere, quando i tuoi sorrisi non sorridono. Ti meriti qualcuno che ti stia accanto, anche senza starti costantemente vicino, e che ti faccia sentire forte quando cadi ma non volevi.
Sei forte, perché ti rialzi ogni volta.
"Ti avrei dato tutto" - Nicolas Paolizzi
0 notes
littlegirl3108 · 1 year ago
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
1 note · View note
lucatoucan · 11 months ago
Text
comunque io lo dico
non m'han fatto votare i bastardi
Tumblr media
9 notes · View notes
ross-nekochan · 12 days ago
Text
Oggi sono ufficialmente ritornata nelle lande giapponesi.
Ora che sono arrivata mi è passato, ma nel mentre non è stato facile emotivamente perché... non volevo partire più.
Non è stata una vacanza semplice. È iniziata benissimo: mangiate astronomiche e gite a Napoli un giorno sì e l'altro pure. Poi però è arrivata la visita e l'operazione, a cui poi si è aggiunta pure la capatina al pronto soccorso perché il dermatologo era disponibile solo dopo il mio volo e dovevo accertarmi che la ferita in testa fosse a posto.
Mi dispiace aver dato stress e preoccupazioni alla madre della mia migliore amica (già ansiosa di suo), però allo stesso tempo sono super grata del fatto che mi abbiano ospitato perché, onestamente, senza questa possibilità probabilmente non sarei tornata (almeno non nelle mie zone).
È stata una vacanza strana perché per la prima volta non ho festeggiato con la mia famiglia e questo mi ha fatto sentire spesso un pesce fuori d'acqua in varie situazioni.
Vivere lontano mi ha reso più indulgente e permissiva nei confronti di comportamenti indubbiamente molesti (cassiera e poliziotta che chiedono:"ma che ti è successo in testa?"; della serie: ma un paio di cazzi vostri?!), perché, invece di incazzarmi, ho risposto con un sorrisetto sulle labbra come a dire "qua sono fatti così, non c'è niente da fare".
Una vacanza di alti e bassi anche emotivamente. Se Natale chiama famiglia, famiglia per me chiama amarezza - persino la mia migliore amica ha provato sgomento e un senso di malessere dopo essere venuta con me a trovare i miei nonni (gli unici con cui ancora mantengo un rapporto, anche se finto). Oltre l'amarezza, rimangono i traumi - usciti fuori come una valanga di melma nera dalla mia bocca un pomeriggio durante una passeggiata in cui, dopo decenni, ho pianto così tanto che non riuscivo quasi più a respirare, talmente singhiozzavo forte.
Tuttavia, anche se il tempo della mia permanenza è stato breve, sono venute appositamente a trovarmi tutte le persone con cui sono riuscita a creare un legame forte in questi anni e mi sono sentita estremamente grata di avere amicizie così nella mia vita.
Vivere lontano spesso ti fa sentire una monade persa nel globo e sapere di avere qualche legame rimasto, qualcuno che ti pensa e che ci tiene, aiuta a sentirsi meno soli.
Fossi rimasta qualche mese avrei cominciato di sicuro ad odiare di nuovo tutto, però due settimane sono troppo poche per odiare... quindi rimane solo l'amarezza del dover lasciare quel posto dove (per un po') ti senti nel TUO posto.
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
56 notes · View notes
worldofdarkmoods · 2 days ago
Text
Con me, chi semina distacco, raccoglie silenzio. Non è una minaccia, non è un ultimatum. È solo il risultato naturale di un cuore che ha imparato, a caro prezzo, quanto costi rincorrere chi non vuole essere raggiunto, quanto faccia male restare accanto a chi non riesce più nemmeno a vederti. Ho capito che non puoi trattenere nessuno, non puoi costringere qualcuno a restare, e soprattutto non puoi chiedere a una persona di darti ciò che non vuole o non sa dare.
All'inizio ci provi. Cerchi di ignorare i segnali, di giustificare i silenzi, di accettare le distanze come momentanee, come qualcosa che passerà. Ti dici che forse sei tu quella sbagliata, che forse stai pretendendo troppo. E così ti aggrappi a ogni singolo gesto, anche il più piccolo, sperando che basti a compensare tutto quello che manca. Ma non è mai abbastanza. Perché quando qualcuno sceglie di seminare distacco, lo fa senza guardare indietro, senza accorgersi delle crepe che lascia, delle ferite che continua ad aprire.
E allora ti ritrovi lì, con il cuore in mano e una testa piena di domande a cui nessuno risponderà. Perché? Cosa ho sbagliato? Cosa avrei potuto fare di diverso? Ma le risposte non arrivano, e anche se arrivassero, non cambierebbero niente. Perché il distacco non nasce per caso. È una scelta, anche quando sembra involontaria. È una strada che l’altra persona ha deciso di percorrere, lasciandoti indietro, spesso senza nemmeno voltarsi.
E così, un giorno, smetti di rincorrere. Non perché non ti importi più, non perché il dolore sia svanito, ma perché capisci che continuare a inseguire è inutile. Capisci che, a un certo punto, il tuo silenzio diventa l’unica risposta possibile. Non è un silenzio rabbioso, non è un muro che alzi per fare male. È un silenzio che parla di resa, di un cuore che si è arreso all’evidenza che certe battaglie non si possono vincere. È il silenzio di chi ha dato tutto e si è accorto che non c’era nessuno disposto a fare lo stesso.
Ma quel silenzio fa male, più di qualsiasi parola. Perché in quel vuoto che resta c’è il rumore assordante delle emozioni che non puoi più condividere, dei sogni che non vedranno mai la luce, delle speranze che hai coltivato solo per vederle appassire tra le mani. E allora ti chiedi: "Perché continuo a sperare? Perché continuo a credere che qualcuno, un giorno, possa vedere il mio silenzio non come un addio, ma come una richiesta di aiuto?"
Eppure, anche se cerchi di convincerti del contrario, quella speranza resta lì, appesa a un filo sottile, pronta a spezzarsi al minimo soffio. Perché il tuo cuore vuole ancora credere, vuole ancora aggrapparsi a qualcosa, anche quando la mente sa già che non c’è più nulla da salvare. E così il ciclo ricomincia: il distacco, il silenzio, il vuoto, e poi ancora quella speranza che non ti abbandona mai del tutto.
Ma più passa il tempo, più ti rendi conto che quel ciclo è una prigione. E allora provi a fare una scelta diversa. Decidi che il tuo silenzio non sarà più solo una risposta al dolore che ti hanno inflitto. Diventa il tuo scudo, il tuo rifugio, il tuo modo di ricominciare. Non perché non soffri più, non perché hai dimenticato, ma perché finalmente hai capito che l’unica persona su cui puoi davvero contare sei tu.
Con me, chi semina distacco, raccoglie silenzio. Ma quel silenzio non è solo la fine. È anche un nuovo inizio, un modo per ritrovarmi, per imparare a camminare da sola, per costruire qualcosa che nessuno potrà mai spezzare. Anche se fa male, anche se il vuoto resta, so che un giorno quel silenzio sarà la mia forza. E forse, quando quel giorno arriverà, non avrò più bisogno di parole per spiegare chi sono, cosa voglio, e soprattutto cosa non accetterò mai più.
Anonimo🖤
18 notes · View notes
canesenzafissadimora · 2 months ago
Text
Quando me ne andrò, saprai quanto ti ho amato e tutto quello che ho fatto per te. Piangerai per ogni colpo, insulto, disprezzo, umiliazione, per tutta la cattiveria che mi hai dato, perché io sì che ti ho amato, ma ho sbagliato, avrei dovuto amare di più me stessa.
Tumblr media
Amy Winehouse
22 notes · View notes
der-papero · 4 months ago
Text
Tumblr media
GMaps mi ha ricordato, 2 settimane fa, di un viaggio accaduto 9 anni fa, che ha dato origine a tutto il casino che vivo oggi.
Questo screenshot era finito nelle bozze, volevo farci un post, ma Lilly è diventata il mio anti-Tumblr, quindi è complicato essere social di questi tempi :) non che io mi lamenti, anzi, ma ieri la mia stupenda chiacchierata con @neltempodiuncaffe ha riportato a galla la voglia di scriverlo, perché niente ti motiva di più di una persona che ti è vicina in un modo tale da capirti oltre i pensieri.
Insomma, 9 anni fa, ad Agosto, ero in Sardegna per le vacanze, e mi arriva una telefonata, dei tizi a Stoccarda volevano organizzarmi un colloquio per capire se ci potesse uscire una fatica. Prima di quel momento, nonostante qualche offerta di lavoro dall'estero che vedevo di tanto in tanto nella mia casella di posta, rispondevo sempre ma-chi-m'u-fa'-fa' e le cancellavo. Non so chi mi cecò quel giorno e risposi "ma tentiamola, dai", insomma 5 colloqui telefonici e non si decidevano ad assumermi (voglio dire, se non ti sto bene mi mandi affanculo ma massimo al secondo, no?), al che mi rompo le palle e decido di andarci io da loro, fatto il colloquio in presenza, spariti subito dopo.
Avrei dovuto capirlo già all'epoca che i tedeschi erano delle cacche, ma io no, la tigna la tiro fuori solo quando c'è una cagata da fare, e infatti, passata la mia delusione, dopo due anni ci riprovo ed eccomi qua, a tenere lontana questa gente dalla mia vita e a provare a non dimenticare chi sono e da dove vengo, come fanno la maggior parte degli italiani che si trasferiscono qui (e che schifo pure loro, al pari dei tedeschi).
Non che un post simile io non l'abbia mai scritto, se vado indietro con gli anni, un pezzo qui e un pezzo là, potremmo mettere insieme le stesse parole, ma adesso qualcosa è cambiato, è come se quell'abbraccio che ricevo la mattina, quando la sento saltare sul mio letto dandomi la quotidiana ginocchiata nel basso ventre, avesse dato un senso alla mia presenza qui, la possibilità di rendere questo posto migliore, non per tutti, solo per lei. Mi piace pensare che aveva bisogno di me e tutto quello che è accaduto, le valigie, le lacrime, il dover ricominciare da capo, il dover guardare il cielo ogni giorno e ricordarmi di chi voglio bene più della mia vita, tutta questa zuppa è servita a ridare il sorriso ed il futuro a due occhioni ai quali non si riesce a dire di no.
38 notes · View notes
contanosoloidettagli · 6 months ago
Text
Se avessi saputo che sarebbe stata l'ultima volta in cui io e te ci saremmo parlati, ti avrei ricordato di quanto bene ti voglio. Ma nelle sciocchezze che ti ho detto per farti ridere, nei baci sulla fronte e nelle carezze che ti ho dato anche se le odiavi, nei saluti che ti ho portato da parte di tutti...c'era tutto l'amore possibile.
Senza dirtelo, ti stavo urlando che ti volevo bene e lo sapevi.
In quel tuo respiro affaticato e in quel tuo sguardo stanco, io sapevo che tu lo sapevi.
Però, credimi, se solo avessi saputo che i tuoi occhi non si sarebbero mai più aperti, ti avrei fatto un sorriso in più e ti avrei ringraziato per quel che sei e resterai sempre.
Non smetti mai di mancarmi, papà.
31 notes · View notes
raccontidialiantis · 2 months ago
Text
L’amore che ci lega
Tumblr media
Non posso fare a meno di sniffare, odorare e leccare tutto ciò che ti riguarda. Anche adesso che siamo assidue amanti in segreto. Io, la studentessa del quarto piano e tu, la quarantenne manager in carriera divorziata della mansardina. Ti lecco e annuso ovunque. L’attrazione sessuale ha moltissimo a che fare con odori e sapori del corpo della persona amata. Se ne ha un gran bisogno. Il tuo odore mi serve per ritrovarti tra la folla, in un pub o al supermercato sotto casa. Per capire se sei passata dove io sono in quel momento. O come surrogato del sesso quando non ci sei. Perché ti cerco di continuo. Mi urgi sempre. 
Tumblr media
Ed è solo colpa tua: mi sono innamorata di te a prima vista. Da quando mi sono trasferita qui per l’università e tu m’hai invitata a cena la sera stessa. Non ero mai stata con un’altra donna, prima di questa storia folle. E tu dopo un po’ di tempo me l’hai fatto sembrare così naturale, che non mi sono resa conto di cadere man mano nella tua infallibile rete. Fatta di seduzione, giochi intellettuali raffinatissimi, sguardi, carezze, sottintesi e baci sempre più arditi e frequenti. Le settimane passavano e a un certo punto, durante il giorno hai semplicemente iniziato a mancarmi: ovunque fossi, qualsiasi cosa stessi facendo, non vedevo l’ora di tornare a casa. 
Tumblr media
Per vederti, per avere un qualche contatto con te. Anche se magari ero fuori con degli amici simpatici e giusti per la mia età. Una vera ossessione d’amore. E poi volevo disperatamente provare il rapporto fisico con il tuo corpo slanciato e perfetto. Sognavo le tue bellissime labbra sulle mie, anche se tu nel primo periodo di studio reciproco, al momento del commiato m’avevi dato sempre solo un bacio sulla guancia. 
Tumblr media
Che in verità, progressivamente nei giorni s’è prolungato. Per poi trasformarsi in una evidente e gradita leccata fino al collo, ove diventava un succhiotto di pochi secondi. Cose di tua lunga esperienza, che m‘accendevano di desiderio e mi facevano inumidire la fica. Tornavo a casa regolarmente stordita, pensando a te. Ogni sera, mentre mi leccavi rapida e sicura di te, io mi ti stringevo un po’ di più. Sperando che tu osassi molto altro. Perché io proprio non avevo il coraggio di andare oltre il nostro rapporto amicale e intimo.  
Tumblr media
Dopo pochi giorni dalla nostra conoscenza, ho iniziato ad avere dapprima semplice e genuina curiosità, poi un desiderio grande e sempre più intenso delle tue intimità. E quando ti venivo a trovare, mi sono sorpresa quasi senza accorgermene a chiudere gli occhi e odorare i tuoi golfini e i foulard che lasciavi sparsi in giro per casa. Lo faccio ancora, in verità. 
Tumblr media
Confesso ora pubblicamente anche di aver commesso una scorrettezza. E che Dio benedica il momento in cui l’ho fatto: una sera, dopo cena t’ho rubato un reggiseno e uno slip dal cesto dei panni sporchi. Per il puro gusto di portarmeli a letto e annusarmeli da sola, pensandoti e masturbandomi. Non si dovrebbe fare, ma dentro la mia mente e le mie zone erogene iniziava la forte necessità di te.
Tumblr media
Del furtarello ti sei accorta la sera stessa, perché dovevi fare una lavatrice. M’hai mandato subito un messaggio molto educato:
“ehi, bamboletta: per caso avessi preso per sbaglio un mio coordinato intimo dai panni sporchi? Se ti piaceva così tanto, potevi semplicemente chiedere: non credi? Ma tranquilla: continuo ad avere stima di te e a volerti bene. Baci baci.”
Tumblr media
Avrei voluto morire! Non sapevo come uscirne fuori, cosa risponderti. M’hai tolta d’impaccio tu, venendo a casa mia direttamente. Ho sentito il campanello, ho aperto e il mio cuore è impazzito: eri profumata e sensuale da mozzare il fiato. Sei entrata e io non avevo il coraggio di guardarti in viso. Tenevo gli occhi bassi. Tu mi ti sei piazzata davanti, hai sollevato il mio mento con due dita e m’hai detto a voce bassa e guardandomi fissa negli occhi: “sai che quando hai le guance rosso fuoco e sei imbarazzata mi fai morire, bambina dispettosa?” 
Tumblr media
Poi senza avere alcun dubbio in merito, sapendo ormai di andare sul velluto, m’hai baciata: un bacio che è durato forse buoni dieci minuti. Mi manovravi decisa, forte e sicura. Mentre mi infilavi le mani dappertutto e io non riuscivo a fermarle. Anzi: desideravo che entrassero più a fondo, ovunque tu volessi. La tua lingua comandava, scavava dentro la mia bocca. 
Tumblr media
Era padrona. Io la accoglievo e cercavo a mia volta di annodare le nostre lingue in un gioco stimolante ed eroticissimo, molto intimo. Le tue labbra sapevano di miele e di purissimo peccato. Non ero ancora esperta delle schermaglie tra donne; perciò mentre ci baciavamo e tu mi frugavi, mi sono limitata ad accarezzarti il viso e tenerti il capo, piangendo di felicità. Ma non staccavo la mia bocca dalla tua. Non volevo altro dalla vita, in quel momento.
Tumblr media
Tu dopo poco ti sei finalmente tolta il cappotto; sotto avevi una gonna ampia, che hai tolto in due secondi: avevi le autoreggenti senza gli slip. T’eri fatta bella da morire, per la nostra prima volta. Ti sei seduta, m’hai fatto cenno di inginocchiarmi davanti a te. Uno di quei comandi impliciti che non ammettono dinieghi. Ma anche io non volevo che quello. Quindi, decisa, a gambe ben larghe, sì da farmi osservare a lungo e chiaramente la cosa più bella e desiderabile che io abbia mai visto, hai preso la mia testa e l’hai tuffata tra le tue cosce, tenendo la tua mano ferma sulla mia nuca e premendomi contro di te. 
Tumblr media
Respiravo il tuo odore intimo molto aspro e forte. Finalmente. Ti assaporavo per la prima volta. Era la nascita della mia dipendenza fortissima da te. Quasi avevo un orgasmo, dalla contentezza. Mi hai detto: “sai, è veramente stupido annusare e leccare il mio intimo, quando invece puoi avere direttamente l’originale a tua disposizione! Ora stupiscimi: leccami, sbocconcellami, fammi venire. Voglio godere della mia ragazzina viziata preferita.”  Sono stata così, incollata al tuo inguine, per almeno mezz’ora. Il mio viso era tutto bagnato, totalmente coperto dal tuo miele. 
Tumblr media
Godevi. Gemevi piano, muovevi i fianchi in mille modi, per farmi entrare meglio con la lingua e per offrirti tutta a me. Ti piaceva. Mentre ti mordicchiavo dolcemente, ti leccavo e succhiavo, perché ormai ero pazza d’amore per te. Non so come, ma sono riuscita anche a togliermi i vestiti di dosso: volevo essere completamente nuda e offrirmi a te tutta. Umile e folle di te. Pronta a tutto. Infine, strusciavo tutto il mio corpo contro la tua passera, per bagnarmi e ricoprirmi del tuo amore. Per farti marcare il territorio. Tu sorridevi, contenta e vincitrice. E continuavi, generosa, a venire e a regalarmi così il tuo miele. Sei abituata a ottenere tutto, dalla vita. 
Tumblr media
Tra l’altro, appena denudata, la prima cosa che ho fatto è stata cercare di infilare un mio seno nella tua fica. Era molto che desideravo fartelo. Tu hai iniziato a ridere contenta e mentre la contraevi, per cercare di trattenere il mio capezzolo turgido, m’hai detto: “ah, ah: vedo che non ti manca l’inventiva, bambina! Però adesso io mi giro e tu leccami il culo. Molto intensamente. Fammi morire dalla passione. Completa il sortilegio, la magia che mi lega a te. E mentre lecchi il mio ano, toccami le mammelle, sorreggimele dolcemente. Accarezzamele. Perché mi devi eccitare tutta e far inturgidire anche i capezzoli. Voglio offriteli fra un po’. Sono i cioccolatini di ‘benvenuta dentro il mio cuore’ che ho portato stasera per te.”
Tumblr media
Infine, siccome sei una leonessa dominante e fiera, dopo esserti trastullata con le mie leccate e i miei primi, goffi tentativi di far godere una donna, messi in atto cercando in fretta nella mia mente un inesistente bugiardino del sesso proibito, m’hai presa e rivoltata come un leone con la sua gazzella quotidiana. M’hai distrutta con la passione, col tuo corpo e col sesso. Non sapevo che l’amore tra due donne potesse essere così intenso e gratificante. M’hai fatta venire mille volte. M’hai fatta innamorare ancor più di quanto nella mia mente non fossi già tua, tua, tua. 
Tumblr media
RDA
12 notes · View notes
booksreadbukowskianalove · 4 months ago
Text
In fondo nessuno sorride se non c'è qualcuno che gli dia ragione di farlo.
"Ti avrei dato tutto" - Nicolas Paolizzi
0 notes
angelap3 · 2 months ago
Text
Tumblr media
[ Questo è per te ]
è il mio intero cuore
è il libro che ti avrei letto
quando fossimo stati vecchi
Adesso sono un'ombra
Sono senza pace come un impero
Tu sei la donna
che mi ha reso libero
Ti ho vista guardare la luna
Non hai esitato
ad amarmi con essa
Ti ho vista onorare gli anemoni
colti tra le rocce
mi hai amato con essi
Sulla sabbia liscia
tra i ciottoli e la spiaggia
mi hai accolto nel cerchio
meglio ancora di come si accoglie un ospite
Tutto ciò è accaduto
nella verità del tempo
nella verità della carne
Ti ho vista con un bambino
mi hai portato al suo profumo
e alle sue visioni
senza chiedermi sangue
Su tantissimi tavoli di legno
adornati con cibo e candele
mille sacramenti
che hai portato nel tuo cesto
Ho visitato la mia creta
Ho visitato la mia nascita
fino a quando sono tornato piccolo
ed impaurito abbastanza
da nascere di nuovo
Ti ho voluta per la tua bellezza
mi hai dato più di te stessa
Hai condiviso la tua bellezza
questo è tutto ciò che ho appreso stanotte
mentre ricordo gli specchi
dai quali sei scomparsa
dopo che hai donato loro
ciò che essi ti chiedevano
per la mia iniziazione
Adesso sono un'ombra
desidero ardentemente
giungere alla fine del mio peregrinare
e vado avanti
con l'energia della tua preghiera
e procedo
in direzione della tua preghiera
poiché tu sei inginocchiata
come un mazzolino di fiori
in una grotta di ossa
dietro la mia fronte
e mi muovo in direzione di un amore
che hai sognato per me
Leonard Cohen, Questo è per te
11 notes · View notes
moderata-crisi · 2 months ago
Text
credo di aver superato davvero tutto del rapporto che avevamo.
quasi perché non riesco ancora a superare l'essere stato accusato di aver rispettato un boundary che mi era stato dato in maniera estremamente chiara: "se litighiamo non voglio che ti fai sentire tu per primo, appena mi passa torno io"
abbiamo litigato di lì a poco, non mi sono fatto sentire espressamente per questo motivo (perché le avrei scritto letteralmente dopo 2 ore dato che per me era finita lì) e al suo ritorno sono stato accusato di essere un manipolatore che usa il trattamento del silenzio per generare dipendenza emotiva
7 notes · View notes
ross-nekochan · 2 months ago
Text
Un mio collega (praticamente quello che sento come il più stretto da quando abbiamo cambiato postazione e ci siamo trovati ad essere vicini) si chiama Ishiguro (letteralmente "pietra nera" - non mi chiedete perché, è un cognome e quindi va preso per quello che è senza domande come con i cognomi italiani).
Dicevo, ho sto collega che si chiama Ishiguro e che è, secondo me, l'emblema della freddezza/distanza sociale dei giapponesi ma che sotto sotto dimostra anche gentilezza e timidezza.
Infatti lui è il tipo che una volta si è arrabbiato tantissimo con me per una cosa stupida, ma qualche minuto dopo, si è scusato ammettendo che se l'era presa troppo con me perché era arrabbiato per altri motivi.
È dall'altroieri che sono a conoscenza del fatto che sarei stata spostata di dipartimento, ma il nostro superiore ancora non aveva fatto sapere niente a nessuno. Ieri però era arrivata una richiesta che in tutto e per tutto avrei dovuto prendere in carico io, ma, sapendo del trasferimento imminente e per evitare inutili transizioni, volevo evitare di gestire e quindi l'ho lasciata lì per un po' non sapendo cosa fare. Alla fine decido di parlare di questa situazione alla mia ex tutor che mi dice:"Poiché il nostro superiore non ha ancora dato la comunicazione ufficiale, devo fare finta di non sapere niente e purtroppo non posso gestire ufficialmente quella mail. Per cui chiedi a Ishiguro o a qualcun altro di farlo e se ti chiedono qualcosa d�� loro soltanto che ti è stato detto di non gestire nuovi casi, senza dare troppe spiegazioni". Essendo questa (dire le cose a metà come fossero mezze bugie) una delle poche cose al mondo che proprio NON SO FARE (perché sono il tipo che o dico tutto o non dico niente), alla fine non c'ho avuto proprio cuore o coraggio di dire una cosa del genere e quindi alla fine sta mail è rimasta così fino a fine giornata.
Poco prima di andare via però il nostro superiore dice che la mattina seguente alle 10:00 ci sarà un meeting. Poco dopo, Ishiguro (ignaro di tutto) mi dice:"Rossella domani puoi gestire quella mail? È lo stesso pattern di sempre quindi non penso ci siano problemi..." e io mentre bevo acqua dalla bottiglia un po' così dico:"Sì, domani la faccio".
Stamattina il nostro superiore dà la notizia e dice che, anche se improvvisamente, è stato deciso che io sarò spostata. Al che, poco dopo, Ishiguro manda un messaggio su Teams e fa:"Scusa Rossella, ieri ti ho chiesto di gestire quella mail ma non sapevo di questa cosa, quindi ora la gestirò io" e rispondo con:"Ovviamente non c'è problema, ero consapevole che nessuno sapesse. Grazie comunque".
E niente, il mio cuoricino, a quel messaggio ha fatto leggermente crack. 💔
20 notes · View notes
mrfilippa · 3 months ago
Text
penso sia ora di fare i conti con tutto il casino che è ed è stato il fandom di PO e mettere mano anche in particolare sulla situazione del mio heritage blog che ho.
Non voglio fare nessun callout, semplicemente voglio solo sfogarmi di tutto quello che è successo.
In a nutshell: mesi fa il fandom di tumblr di PO si era spaccato in due con io in mezzo (ma come tutte le cose io sto sempre in mezzo ;_;), e penso anche altra gente, per le solite ship wars e frecciatine (povero Glass Joe, tipo Gesù in croce). Quindi abbiamo le fazioni di C e di B.
C mi ha spesso contattato per mediare con B, ma già in quel periodo mi ero allontanato da tutti, anche perché in fondo non mi sono mai sentito parte del fandom:
diciamo che a C avevo chiesto come mai ci fosse hetalia come tw nel server e scovando un po' avevo scoperto che la persona che aveva chiesto il tw aveva un post del 2020 che diceva che i fan di hetalia fossero dei nazi. Capirei il tw per altre ragioni, ma non questa. Hetalia non è mai stato content per estrema destra. Di questa cosa non l'ho mai accennata perché non mi sembra il caso di far ragionare gente che fa hetalia = nazi. Ho preferito lasciare perdere pensando che C forse in fondo gli stia bene che ci sia gente del genere e non penso sia così sciocco da farsi passare inosservato il fatto che quella persona avesse certi post nel suo blog principale... Vabbè, io ci sarò se quella persona volesse cambiare idea su hetalia.
B aveva iniziato a interagire di meno con noi di PO e quindi il suo server era tipo il deserto e sinceramente non mi piaceva il fatto che attaccasse molto ship diverse dalla sua e che fosse pesa nei confronti di Glass Joe e i suoi fans.
Poi è successo che B è stata na stronza nei confronti di un minorenne (scrivendogli roba zozza e insultandolo) e questa capa si è buttata fuori dal fandom giustamente perché anche le sue amicizie più strette si sono rese conto dell'andazzo (l'ha mandata a cagare persino la sua amica più stretta, facendo persino chiudere il server che avevano insieme di PO). Era già una persona esagerata per certi pov, però con sta storia ha esagerato, perché ha fatto del male a una persona, in particolare un minorenne.
Che poi lo strano che era una persona contro le ship little mac (17 anni) x gli altri boxer e aveva un atteggiamento molto duro nei confronti di ship con Glass joe e capisco che sia tipo un nonnino, ma quando si tratta di adulti, lascia vivereeeeeeee. Cosa ti ha fatto di male la Burnt Bread (glass joe x aran ryan)?
Ci sono rimasta male per il suo comportamento perché in generale non stavo malissimo in sua compagnia, visto che nei miei confronti era più aperta di altri fan di PO ed era con lei che realizzavo i meme o le art più divertenti.
Purtroppo le interazioni sociali sono sempre una roulette russa, non sai mai se il mutual con cui parli spesso e crei roba bella sia una persona decente o meno.
Già quando si accaniva per certe ship avrei dovuto capire che qualcosa non andava in B, ma il fatto che avessi anche una vita al di fuori di internet non mi ha dato modo di riflettere su quello che succedeva qui. Come i miei amici irl che usano tumblr sanno (penso), da quando mi sono trasferito mi piace di più stare nel mondo reale che online, anche perché da giovane ho sofferto tantissimo la solitudine e sinceramente mi rendo conto che il mondo online è troppo tosto da gestire e che faccio super fatica ad interagire e spesso leggo i messaggi senza mai interagire nei vari server.
So che B non potrà mai leggere sto post perché ha smesso di seguirmi su Deviantart, instagram e tumblr e perché non conosce l'italiano, però... perché l'hai fatto? Perché hai buttato benzina su sto fuoco? Perché quando te la prendevi con quello che non piaceva (ship con glass joe, glass joe stesso, meme fatti male di deviantart, etc...) oppure quando influenzavi la gente a shippare/fare headcanons con personaggi o serie a cui non fregava una beata minchia non ti sei fermata subito? Perché hai fatto del male a quel ragazzino? Sinceramente di preciso non so cosa gli hai fatto, ma deve essere stato qualcosa di traumatico per avere avuto poi contro persino la tua amica più stretta. E nemmeno hai detto nulla, semplicemente te ne sei andata in un altro fandom. Perché?
Perché... perché...?
Da tua mutual dal 2021 sono rimasta sconvolta ma sinceramente è, purtroppo, il gioco delle interazioni sociali, non sai mai chi hai davanti, specialmente dietro uno schermo.
Per quanto riguarda C, sarei tentata di nuovo di togliermi da quel server, ogni volta che ci entro sto male.
Solo B di tutto il fandom, spero per lei che l'abbia tenuto con sé, sa qual è la mia OTP (niente di ché, due adulti consenzienti) e vi anticipo a chi leggerà che si, il motivo per cui sto male a stare in quel diamine di server di C è per via di questa ship.
Io vorrei tanto disegnare, scrivere, parlare della mia ship, ma quando so che in quel server c'è qualcuno che vuole che hetalia, solo perché la ritiene roba nazi, sia trigger warnata, allora io mi blocco. Mi sento sbagliato nell'amare sto anime e mi sento schifata dagli altri.
Io purtroppo shippo crosshipping, ovvero shippo persone di serie, anime, videogiochi diversi. E la mia otp di adesso, di cui ne avevo parlato con B, c'entra Hetalia.
Finisco qua la confidenza sulla mia OTP perché è già tanto dire tutto ciò e penso che i più attenti di voi si siano accorti chi shippo, ammetto di non essere capace di nasconderlo...
Vorrei tanto che il fandom di PO fosse più chill e con meno casini...
e parlando sempre di B, devo capire che fare con tutta la roba che negli anni ha fatto per Aran Ryan, visto che ho un heritage blog su di lui. Che fare?
rebloggare tutto ma mai pubblicare niente, damnatio memoriae?
oppure mettere tw e spiegare la mia scelta? avrei la collera di chi è stato ferito da lei.
che fare?
che fare?
non vorrei che questa scelta decreti la fine di quel heritage blog.
avevamo fatto tante cose insieme e non mi hai mai giudicato per quello che sono. perché l'hai fatto? B, perché?
Caro S, nemmeno tu leggerai questa lettera aperta, ma mi dispiace per il male che ti hanno fatto, sia prima che dopo. Non meritavi tutto sto odio solo perché postavi roba diversa dalla nostra e nemmeno l'odio di B. Spero che la vita sia meno stronza con te.
ultima cosa: internet non è la vita vera, le ship altrui non sono problemi, così come i personaggi preferiti di altri. Trattate la gente con riguardo, uno schermo e il fatto di stare in continenti diversi non vi da motivo in più di fare del male.
Uscite a toccare l'erba
10 notes · View notes
stunmewithyourlasers · 3 months ago
Text
Grazie mamma,con l'ennesimo consiglio intriso di rinfacciamento per aver fatto x e non y,con l'ennesimo silenzio di risposta ad una mia argomentazione( il tutto mentre ti droghi il cervello su facebook) mi hai dato una buona motivazione per sparire dai radar un paio di settimane e fare digital detox perché mi mancava pure il senso di colpa di non aver partecipato al bando del concorso x che è un treno che passa non si sa ogni quanto,di cui mi pentirò e in cui praticamente avrei dovuto fare una rinuncia agli studi,mollare un percorso in cui sono ad 1/3 o un 1/4 dato che ho solo completato il primo ciclo di studi su due e manco le specializzazioni,dato che orario lavorativo+studio+tirocini obbligatori di circa 800/1000 ore in due anni è una tripletta inconciliabile (tralascio le lezioni perse,ma tirocini i cui orari non li gestisco io e lavoro come dovrebbe conciliarli uno?).
Dai,con la ragazza all'estero che è triste per la solitudine e perché non trova una casa dato che il mercato immobiliare/affittuario è fottuto a livello globale(+vabb la distanza ma la bici l'ho voluta io come si suol dire),con le preoccupazioni per il futuro in un mondo fottuto e in un paese che lascio stare,la vita che scorre,gatti che vomitano random in casa e io che devo fare avanti e dietro uni-casa due volte al giorno con mezzi perché hanno fatto orari del cazzo spezzati e devo pensare al cane(quindi non posso fermarmi in facoltà con dei buchi di 3 ore),mi mancava solo questo pensiero extra.
Grazie di cuore
9 notes · View notes
canesenzafissadimora · 12 days ago
Text
Ho capito che dimenticare una persona e smettere di amarla sono due cose diverse.
Ti ho dimenticato perché non rincorro il tuo ricordo anche quando fugge via da me, perché lascio andare ciò che c'è stato senza sentire il peso di ciò che non è andato come avrei voluto.
Ti ho dimenticato perché ti penso raramente, quando piove specialmente
ma in verità quasi mai
e non mi coglie più una nostalgia improvvisa tutte le volte che mi accorgo che non ci sei
tranne qualche volta che mi metto a pensare che qualcuno può essere tutto ciò che hai e poi ad un tratto sparire
e non c'è niente che tu possa fare
ecco, in quel caso tremo un po'.
Ti ho dimenticato perché vedo altre persone senza vederti dentro di loro, perché se inciampo per sbaglio su una nostra foto nella galleria del cellulare mi vien solo da pensare che è proprio bello l'amore, prima di sapere che ti farà male
e quasi sorrido, piuttosto che diventare triste
quasi ti ringrazio
per tutto ciò che mi hai dato senza chiedere niente in cambio.
Ti ho dimenticato perché se mi ritorni in mente non sono senza fiato,
perché quando parlo di te non ho più mal di stomaco
e perché sto bene così
ma credo che dimenticare qualcuno e smettere di amare siano due cose profondamente diverse
perché io t'ho dimenticato nel senso che non fai più parte della mia vita e l'ho accettato,
ma amo ancora te tipo nella parte più profonda di me, dove nessuno può guardare e manco io, alla fine
dove mi manchi sempre
dove esisti solo tu
però non fai più male.
Tumblr media
Marzia Sicignano
16 notes · View notes