#sviluppo della personalità
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La Liberation School dal punto di vista di una madre.
Mercoledì 25 giugno 1969 iniziò la prima Liberation School delle Pantere Nere ad East Bay, presso la chiesa del Buon Pastore, a Berkeley. Avendo udito í camion con gli altoparlanti che il giorno prima avevano annunciato in tutto il quartiere l'inizio della scuola, decisi di andarci con il mio maschietto di due anni per osservare la scena e vedere come potevo aiutare. Ciò che trovai fu una scuola ben organizzata e progressista, nel vero spirito del socialismo. Il primo giorno comparvero circa 10-15 bambini, di età dai quattro ai dieci anni. Ora, dopo più di una settimana, la frequenza varia da 25 a 30 ragazzi, A tutti viene dato un caloroso benvenuto nella « Grande Famiglia », come è chiamato il gruppo. Di fatto fui molto sorpresa quando parlando con una delle sorelle delle Pantere il primo giorno la sentii dire: « Potrebbe portare suo figlio tutti i giorni? ». Non molto sicura di ciò che un bambino vivace di due anni potesse imparare e/o offrire, decisi di dargli una possibilità e continuo a farlo con pochi rimpianti.
La giornata incomincia alle 9:00 con circa tre o quattro bambini. È servita loro una prima colazione di latte, frutta e cereali dallo staff delle Pantere e da volontari della comunità, molti dei quali sono anche attivi in altre organizzazioni. Appena quei pochi sono serviti, comincia il da fare per gli altri bambini che arrivano. […] L'insegnamento segue il programma delle Pantere e la conoscenza dei leader-chiave delle Pantere — Huey P. Newton, Eldridge Cleaver, Bobby Hutton, Bobby Seale soprattutto — costituisce quotidianamente una parte delle lezioni. Ai bambini si insegna anche a conoscere la società in termini di lotta di classe in modo chiaro, facilmente comprensibile per dei bambini. Ogni giorno della settimana è destinato ad uno studio particolare: un giorno si dovrà studiare la lotta di classe, un altro ci sarà un film su lotte come quella della Convenzione Democratica Nazionale di Chicago e venerdì è il giorno delle esperienze sul campo. I giorni delle esperienze sui campo sono organizzati attorno ad attività delle Pantere e sono programmati per dimostrare visivamente la natura razzista, di classe della società in cui i bambini vivono. Così i bambini un giorno visitarono la scena del massacro di polizia del 6 aprile 1968, che portò all'assassinio di Bobby Hutton. La classe vide anche il posto dove Huey P. Newton fu avvicinato dai maiali di Oakland e incastrato in una accusa di assassinio. Durante la settimana i bambini studiano gli avvenimenti di attualità, cultura rivoluzionaria e teoria della lotta di classe. L'educazione è ricevuta bene. I bambini imparano perché concetti chiave e complicati sono presentati in termini semplici. Definizioni come « liberazione significa libertà », « rivoluzione significa cambiamento », sono capite facilmente dai bambini ed ogni definizione è spiegata in maggior dettaglio durante il corso degli studi. Tutte le personalità chiave del partito delle Pantere Nere e nella politica sono identificate con grandi manifesti o fotografie, ognuno dei quali si contraddistingue per un particolare, cosi che i bambini non possano confondersi facilmente.
Chiara Saraceno, Dall'educazione antiautoritaria all'educazione socialista, De Donato editore (collana Temi e problemi), 1972¹, pp. 322-323.
#Chiara Saraceno#Dall'educazione antiautoritaria all'educazione socialista#comuni infantili#De Donato editore#filosofe#sociologia#anni '70#letture#leggere#libri#saggi#saggistica#Storia del XX secolo#liberazione#famiglia#politiche sociali#bambini#pedagogia#infanzia#storia delle donne#femminismo#Black Panthers#movimento del Sessantotto#contestazione giovanile#sviluppo della personalità#Bobby Seale#responsabilità#società#Huey P. Newton#Pantere Nere
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L'atto sessuale é un cerimoniale sacro all'interno del quale le anime si sposano, ma non solo, anche i corpi mentali, emotivi e fisici dei due partners entrano in uno spazio di comunanza e risonanza profonda.
Di due energie se ne forma una terza che é il connubio dell'energia di entrambi e questa energia di per sé ha già la natura di un vero e proprio concepimento.
Gli istinti non vanno certamente repressi, ma vanno ricondotti in una logica di cuore, di calore e di ascolto.Ecco perchè soprattutto nell'atto sessuale é importante onorare l'istinto dell'animale sacro che abita in noi e poi innalzare questo istinto per rincondurlo alla sua reale matrice divina.
Lo sviluppo dell'energia del cuore, lo sviluppo della vibrazione Cristica é il punto di partenza per uscire da schemi di egoismo, di falsa personalità e sacralizzare l'unione sessuale tra maschile e femminile.
Fiorella Calicchia
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Il Museo Copto: custode del patrimonio copto e della storia del cristianesimo in Egitto
Scopri la bellezza dell'Egitto attraverso pacchetti di viaggio in Egitto, vedrai il Museo Copto, che ospita la più grande collezione di antichità copte del mondo, aperto nel 1910. Il museo è stato istituito grazie agli sforzi di Markus Smika Pasha, una figura cristiana di spicco che era interessata a preservare il patrimonio copto. Smika Pasha raccolse manufatti copti e molti elementi architettonici da vecchie chiese in fase di ristrutturazione, che usò per costruire il museo e stabilire la sua collezione. Unisciti ai nostri tour in Egitto per vivere un'esperienza unica e indimenticabile.
La collezione di antichità del museo riflette la storia copta dai suoi primi inizi in Egitto attraverso la sua prosperità come centro leader per il cristianesimo nel mondo. Le origini del cristianesimo copto in Egitto risalgono alla visita di San Marco ad Alessandria nel I secolo d.C. I manufatti esposti al museo riflettono la fusione dell'arte copta con le culture tradizionali tra cui faraonica, greca, romana, bizantina e ottomana, e il suo sviluppo nella sua personalità e identità. Oppure esplora la ricca storia con Tour di Pasqua in Egitto . Per chi cerca un'esperienza unica in questa stagione. Cairo Top Tours è la scelta migliore per le escursioni a terra in Egitto e la migliore destinazione turistica del mondo.
La vasta collezione del museo comprende manoscritti squisitamente illuminati, icone, legno finemente intagliato ed elaborati affreschi decorati con scene religiose e resti di antichi monasteri e chiese. Cairo Top Tours offre Crociera sul Nilo e Crociera sul Lago Nasser in Egitto che soddisfano tutte le vostre esigenze, tra cui Tour Classici Egitto. Unisciti a noi per un viaggio indimenticabile!
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ARSENALE K CHANNEL - Circolo Ricreativo delle Bestie di Satira:
🎙Dalla conferenza stampa di fino anno del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin
(19 dicembre 2024)
Persona un po’ diversa, ma altrettanto affabile nei rapporti umani, energica e molto perspicace, era Silvio Berlusconi. Ha fatto davvero moltissimo, così come Jacques Chirac, per lo sviluppo delle relazioni russo-italiane. Nonostante ciò che accade oggi, sentiamo che nella società italiana c’è una certa simpatia per la Russia, così come da parte nostra c’è simpatia per l’Italia.
Tutti loro hanno dato un contributo molto significativo allo sviluppo delle relazioni bilaterali e alla politica mondiale. Lavorare con loro era proficuo. Erano personalità con la propria opinione, concentrate sul conseguimento del massimo risultato per i loro rispettivi Paesi e sul rafforzamento della sovranità del proprio Stato.
Per fortuna gli stiam simpatici. In effetti gli stiamo facendo accurata manutenzione a ville e yacht "sequestrati". Siamo decisamente MOLTO simpatici ❤️
Segui ➡️ 🌐 t.me/ArsenaleKappa 🅰️ 💥💥
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🔴 Processo Open Arms, Salvini assolto perché "il fatto non sussiste".
Quante brutte notizie, poveri sinistrati. Già hanno incassato l'abolizione alle multe ai novax, e mò pure questa. Passo dopo passo sembrano sempre più inutili e fastidiosi parassiti.
Segui ➡️ 🌐 t.me/ArsenaleKappa 🅰️ 💥💥
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"Tutto ciò che è buono è costoso, e lo sviluppo della personalità è più costoso di ogni altra cosa. Vi costerà la vostra innocenza, le vostre illusioni, la vostra certezza."
C.G. Jung
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Il Sole
"La Fecondità della Vita".
La "Generatività" è un Dono riservato alle frequenze dell'Energia Femminile.
Essa si muove attraverso la produzione incessante di movimenti e atti creativi che provengono dalle profondità di noi stessi.
Ciascun essere umano può attingere a questo straordinario Dono. Esso è cinetico, estroverso, gentile e potente.
Quando la Generatività è "libera di esprimere se stessa" si affida all'Energia Maschile per produrre nella Materia tutte le condizioni necessarie affinché possa rendersi tangibile e feconda.
Se ci sono dei blocchi traumatici ad interrompere il flusso creativo, è necessario ripulire i campi di manifestazione e dialogare con gli automatismi traumatici ereditati dal Passato.
Non sempre il "problema" è partito da noi, dalla nostra attuale esperienza incarnazionale.
Ma la "soluzione", in ogni caso, è nostra.
E' nostra piena Responsabilità guarire ciò che limita o inibisce il pieno sviluppo dei Doni, siano essi ostacolati a livello umano o spirituale.
Solo noi possiamo prenderci carico delle nostre Ferite.
Non è realistico attendere la comprensione, l'aiuto o l'approvazione degli altri. Potrebbero non arrendersi mai all'evidenza, o negare fino all'ultimo respiro la complicità nel perpetrare la disfunzione, pur di proteggere il loro vissuto doloroso e insicuro.
Nessuno nasce "cattivo" o "violento", "anaffettivo" o "dipendente".
Il comportamento, nell'età adulta, è la somma di diversi fattori ereditari e personali.
Non è obbligatorio "cambiare". Non è necessità percepita da tutti procedere verso il miglioramento. Cambiare richiede sforzo, fatica e, a tratti, dolore immenso.
Ci sono dei "benefit" nell'interpretare il proprio ruolo disfunzionale. Altrimenti tutti si precipiterebbero in massa a partecipare all'Evoluzione.
Il Potere è uno di questi "benefit". Chi fin da piccolo assorbe nei nuclei familiari la "dominanza sociale" non sente la spinta al Cambiamento di status.
Il "riconoscimento a prescindere", anche se velato, viene interiorizzato velocemente a livello di personalità e offre una vantaggiosa posizione di preminenza, che difficilmente verrà messa in discussione.
Chi si sente "schiacciato" o "debole", invece, sarà più facilmente portato a trovare modalità alternative di esprimere il proprio ruolo nei Sistemi di aggregazione e sarà maggiormente motivato a partecipare al Movimento di Trasformazione.
E questo a prescindere dal Genere di appartenenza o dalla Classe sociale d'origine.
Quando però, il "presunto dominante" si scopre più debole di tutti, allora la possibilità di trasformazione si rende un'opzione anche per lui.
Se all'inizio potrebbe affidarsi all'aggressività, alla depressione o al disprezzo per gli altri e per se stesso, per esorcizzare il proprio senso di fallimento e vulnerabilità, in un secondo momento si potrebbe profilare per lui l'occasione concreta di una revisione più profonda dei vissuti.
Non per tutti. Non sempre. Molto raramente.
Ma questo fa parte del Viaggio della Vita: c'è chi viene a sperimentare l'incarnazione con obiettivi ed esperienze diverse.
I Forti e i "Risolti" di questa Epoca sono coloro che amano la Vita.
Fino in fondo. E nonostante tutto.
Sono qui per proteggerla. La vivono come un Dono prezioso. La accarezzano con dolcezza e affetto.
Sono coloro che rispettano fino in fondo la loro autentica Bellezza. Coloro che "generano" progresso e abbondanza per tutti, senza mai sacrificare o disonorare se stessi e i propri talenti.
Ci sono.
Non sono utopia.
L'Evoluzione ci ha regalato Uomini e Donne nuovi.
Che non temono di Amare ed essere Amati. Di Generare e di affidare il loro Dono creativo nelle sapienti mani dell'Energia Maschile.
Sono tanti.
E sono pronti a direzionare il Nuovo, a viverlo nella totale pienezza e maestosità.
Per noi ora giunge il momento di "crederci".
In questi giorni vedremo delle "timide anteprime di Futuro". Le percepiremo avvicinarsi a noi. Le "riconosceremo". Vibreranno alla nostra stessa frequenza Cristallina.
Ci riempiranno il Cuore.
Saranno attimi. Perché i tempi non sono ancora maturi.
Ma ci regaleranno un trailer emozionante di ciò che si sta progressivamente affacciando alle nostre Vite.
Ameremo questa anticipatoria "dimensione di pienezza" con tutto il Cuore. E saremo colmi di sincera Gratitudine.
La Fede ci ha salvati tante volte. Ora tocca nuovamente a lei.
E' tempo di piena fiducia in Noi stessi e nella nostra Generatività.
Nello Spirito che ci alberga. Che tutto sa e tutto muove.
E' tempo di Nuovo.
E' tempo di Vita.
Mirtilla Esmeralda
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Cocteau A-Z
Luca Scarlini, Marco Dotti
Electa, Milano 2022, 232 pagine, 17 x 24 cm, brossura, ISBN 9788892822580
euro 34,00
email if you want to buy [email protected]
“Il più grande capolavoro della letteratura è solo un dizionario fuori posto.” (Jean Cocteau, Le Potomak, 1919) Jean Cocteau ha attraversato il Novecento con grazia inusuale e leggerezza incommensurabile, ritrovandosi fatalmente in tutti gli incroci più rilevanti, senza mai diventare istituzionale. Romanziere, drammaturgo, sceneggiatore, cineasta, performer, disegnatore, uomo di moda e costume, autore di articoli, canzoni, testi per il cabaret, ma soprattutto poeta. A questa personalità caleidoscopica che ha attraversato, innovato e plasmato le arti del Novecento, Electa dedica il quinto volume della collana Enciclopedia A-Z, dopo Rodari, Savinio, Steinberg, Woolf. Il volume ripercorre, attraverso 124 lemmi, la libertà, la vita, le arti e l’unicità di Cocteau. Cocteau raccoglie su di sé un’infinità di ruoli in tutte le arti, con una voracità che è già postmoderna, nel tentativo di ridefinire personaggi e identità. Il primo reagente della sua sensibilità è la danza e, subito dopo, la performance. In scena è attore di se stesso, non soltanto un personaggio della sua scrittura scenica, ma il portavoce del suo verbo, la più vera incarnazione di sé, inseguita per tutta la vita. Cocteau A-Z racconta aspetti noti e altri meno frequentati dell’esistenza dell’artista: le corride, il giornalismo, la boxe, a fianco di Panama Al Brown, il teatro, Edith Piaf e Coco Chanel, l’opera, la danza, la provocazione, fino all’assunzione nell’ufficialità, al momento di diventare accademico di Francia, seppur insignito con una favolosa spada ornata di gioielli disegnata da lui stesso e da Cartier. Non si contano le opere, i progetti, le mostre: un vortice creativo che esplode a inizio secolo e si dipana nei decenni successivi. Il volume è arricchito da illustrazioni e fotografie, talvolta rare, per narrare uno dei protagonisti “inevitabili” per definire lo sviluppo delle arti del Novecento.
31/01/23
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#Cocteau#Jean Cocteau#Edith Piaf#Coco Chanel#opera#danza#Irving Penn#Berenice Abbott#Romaine Brooks#Amedeo Modigliani#Enciclopedia A-Z Electa#fashionbooksmilano
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«[...] l’improvvisa, penetrante percezione di qualche difetto, che si accende e si spegne quasi immediatamente, è seguita con altrettanta rapidità da un violento impulso di cavarsi gli occhi, di squarciarsi la gola, di piantarsi un pugnale nello stomaco o di lacerarsi il ventre. I pazienti di questo tipo possono inoltre, talora, avere impulsi suicidi, come quelli di buttarsi giù dal balcone o di lasciarsi cadere in un precipizio, impulsi che si originano in condizioni analoghe e sembrano del tutto immotivati. Essi svaniscono con tale rapidità che è ben difficile che il nevrotico abbia il tempo materiale di porli in atto. D’altra parte, l’impulso di gettarsi dall’alto di una casa o di un dirupo può divenire di colpo così violento che chi ne è assalito deve aggrapparsi a qualcosa per non ubbidirlo e non cadere. Oppure può condurre a un vero e proprio tentativo di suicidio. Anche in questo caso, tuttavia, il paziente non ha alcuna nozione realistica della finalità della morte; è un poco come se pensasse di potersi lanciare dal ventesimo piano di un grattacielo per poi alzarsi da terra e tornare a casa. In genere, sono cause accidentali ed esterne ad impedire tentativi del genere. Se mi è consentito il paradosso, nessuno potrebbe stupirsi più del nevrotico qualora egli potesse accorgersi di essere morto.»
– Karen Horney “Nevrosi e sviluppo della personalità La lotta per l’autorealizzazione”
Da ciò credo che sia palese che l'unica soluzione, che l'unica ‘cura’ alla nevrosi sia la filosofia. La psicoterapia è solo un coadiuvante, gli psicofarmaci magari possono tenere a bada i pensieri depressivi, le fantasie, ma per liberarsi dalla nevrosi e quindi di se stessi, un aiuto sostanziale può arrivare fondamentalmente dalla filosofia.
“I tuoi pensieri non ti appartengono” cit.
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okay che dire di queste due prime archon quest della 4.0? io e bestie ne abbiamo ampiamente discusso in questi ultimi giorni.
l'introduzione a fontaine è estremamente interessante e convincente (e dark!!), l'act 1 per questa regione penso sia il migliore uscito finora (non ricordo plot twist/sorprese particolari negli act 1 precedenti, a parte la 'morte' di morax all'inizio della quest di liyue), inoltre facciamo subito la conoscenza di quasi tutti i personaggi principali che ci accompagneranno nei prossimi mesi di gioco (e che cast!).
la nazione della giustizia fontaine, chiaramente ispirata al connubio fra una immaginaria francia dal retrogusto steam punk ed altre città europee, in cui vivono umani agghindati in abiti d'altri tempi e creature fantasy chiamate mélusine, è ovviamente stupenda; gli sviluppatori si sono superati e il tutto risulta molto sontuoso. la città principale è un'utopia acquatica di bianco e blu, al punto che anche la 'metro' è in realtà un tipico battello che scorre sui numerosi flussi d'acqua. tutto si concentra nell'esaltare i concetti di bellezza, arte, cultura, sviluppo tecnologico e drammaticità. un mondo sottomarino è disponibile per l'esplorazione ed era la cosa che mi preoccupava di più prima della release perchè è risaputo che nella maggior parte dei giochi le sfide sott'acqua sono noiose o macchinose, è spesso complicato controllare il pg, ma sembra che abbiano svolto un ottimo lavoro anche sotto questo punto di vista, da quel poco che ho potuto vedere. i fondali sono bellissimi e i movimenti estremamente fluidi.
a livello di trama, adoro che abbiano inserito l'esistenza di una profezia tragica (di cui dovremo ovviamente evitare l'avverarsi ANCHE SE IO QUASI CI SPERO IN UN BAD ENDING ma non accadrà mai ahah) e la lore riguardante l'hydro dragon. nulla di incredibilmente originale (considerando peró il fatto che la lore di genshin é diventata molto articolata), ma sono elementi che in un contesto fantasy apprezzo sempre moltissimo.
MA PARLIAMO DEI NOSTRI BENIAMINI
furina/focalors: I'M OBSESSED !!!! ammetto che nel trailer e nelle prime immagini che circolavano, la pretty hydro archon non mi aveva convinto al 100% perchè 1. l'ennesimo archon femmina con capelli bianchi sfumati e molto giovane d'aspetto dopo nahida mi sembrava un'occasione sprecata, per lo meno mi sarei aspettata una donna adulta 2. l'outfit non mi pareva abbastanza 'maestoso' per il dio di questa regione, soprattutto se lo confrontiamo con l'abito di navia 3. è tutta blu...come la stragrande maggioranza dei pg cryo/hydro (ma essendo appunto l'hydro archon posso anche passarci sopra lol). cioè mi piaceva in linea di massima ma non mi faceva strappare i capelli. nonostante ciò, dopo averla vista in game sono rimasta piacevolmente sorpresa e mi sono del tutto ricreduta. sia il character design che il vestito sono adatti al personaggio (adoro gli occhi di colore diverso e i guanti bianco/nero, quasi a simboleggiare il concetto di innocenza vs colpevolezza), bello il cappello e i vari dettagli, adoro il fatto che sia stata lei a presentarsi a noi a inizio quest per darci il 'benvenuto' e non viceversa, e, a differenza di molti che so che detestano la sua personalità, a me piace molto la sua attitudine da mocciosetta saputella che va pazza per gli spettacoli (praticamente vive nel teatro/tribunale?) e che è estremamente eccentrica ma è già sicuro che il suo personaggio si rivelerà anche parecchio angst (l'easter egg della fontana in cui si sente lei che piange disperata la dice lunga ahah). mi sono innamorata della sua doppiatrice inglese, è spettacolare, perfetta per questa sassy lost child. insomma, se se la giocano bene ha tutte le carte in tavola per divenire il mio archon preferito insieme al caro vecchio zhongli.
lyney: lui molto carino in generale ma dio santo se mi fa cagare il suo outfit (salvo solo il cilindro e quello pseudo strascico a coda di rondine). bello il fatto che il suo carattere sia l'opposto sia di quello della sorella e sia di quello di freminet, ed è un bel personaggio carismatico, essendo appunto un prestigiatore famosissimo. il suo spettacolo di magia con omocidio è stata una delle parti migliori dell'act 1. non vedo l'ora di provare il suo gamestyle.
lynette: onestamente mi piace più del gemello, il suo costume mi ricorda molto quello delle pattinatrici su ghiaccio ed è veramente deliziosa: mi piacciono i dettagli azzurri sul nero generale, la coda e le orecchie da gatto (finte, presumo ahah), il body scollato, i collant scuri, il fiocco enorme che le lega i capelli. non mi sarei mai aspettata che lei e fratello facessero parte dei fatui lol. presumo che si parlerà molto del loro rapporto con arlecchino (e con childe?)
neuvillette: in teoria non è un nome da donna lol? comunque sono rimasta molto sorpresa dal fatto che a quanto pare sia uno dei pg meno amati fra quelli introdotti, per ora???? capisco che la fanbase di questo gioco si concentri sulle waifu ma trovo molto improbabile che non ci sia hype riguardo questo giudice che è SENZA DUBBIO l'hydro dragon ;) dalle prime immagini/trailer sembrava un uomo estremamente freddo e intimidatorio invece si è rivelato molto diverso, gentile ed educato, molto disponibile, mi piace tantissimo e non vedo l'ora di sapere tutto su di lui e sul suo legame con furina. esteticamente non è esattamente il mio tipo di personaggio ma è proprio affascinante e ha degli occhi stupendi. bella la divisa, a parte quei cosi che penzolano tipo aghi della bilancia.
freminet: che dire, è yurio. yurio di yuri on ice. però è caratterialmente la sua antitesi, perchè freminet è timido, timido da morire e ti viene voglia di proteggerlo. a me piace un sacco, capisco che non spicca se paragonato ad altri personaggi però ho la sensazione che la sua storia sarà importante nelle prossime patch. apprezzo tantissimo capelli, lentiggini e occhi però l'outfit da diver è un pochettino anonimo. mi piace nell'insieme ma non è nulla di nuovo onestamente, e avrei preferito dei pantaloni più lunghi (perchè non possono essere tutti xingqiu ahahah). il pezzo che mi piace di più è il cappellino. comunque i need more <3
navia: regna incontrastata come regina della moda, un outfit come il suo credo di non averlo mai visto su nessun altro pg femminile in game. non le si può dire nulla, è meravigliosa. anche come personalità è esattamente come mi aspettavo. l'act 2 che si è concentrato sulla morte di suo padre è stato un filino tedioso (e moooolto dark!), ma la perdono. pensavo che lei si sarebbe confermata la mia fav della regione ma furina le ha soffiato il posto da sotto il naso. peró, essendo lei geo, mi aspetto scintille e meraviglie per risollevare l'elemento geo da questo piattume in cui è caduto da tempo 😭
charlotte: è yanfei ma versione giornalista. non mi dice nulla e se lo dico io che adoro le pinkhaired girls allora è grave...next
sygewinne e wriothesley: non sono ancora apparsi quindi evito di commentarli, peró il tipo non mi dispiace esteticamente.
clorinde: ha troppe mommy vibes, palesemente la raiden/sara di fontaine lmao. secondo me in realtá è un pg super tenero, nonostante sia apparsa per due minuti e non abbia fatto altro che combattere e testimoniare in un processo....capisco perchè tutti siano impazziti per lei, esteticamente è una vera bellezza, é elegantissima e i capelli sono top. il pezzo che apprezzo di piú del suo abito/divisa é il cappello, mi piace anche il fatto che i decori sulle spalle ricordino le divise militari d'altri tempi . spero che abbia la doppia arma come childe (spada e pistola) ✌
la OST é magica, it fits into my aesthetic so much <3<3 romantica, orchestrale, malinconica. molto ghibli. è tutto il pomeriggio che ascolto in loop alcune track.
attending solo un pc nuovo per poter riprendere possesso del mio account lol (e salvare quel cretino di childe).
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☆ 𝒕𝒂𝒌𝒆𝒏,
☆ 𝒊𝒅𝒆𝒏𝒕𝒊𝒕𝒚 𝒄𝒂𝒓𝒅
☆ 𝒏𝒐𝒎𝒆: Marilla Hanoz
☆ 𝒅𝒂𝒕𝒂 𝒅𝒊 𝒏𝒂𝒔𝒄𝒊𝒕𝒂: 01/02/2013
☆ 𝒔𝒆𝒈𝒏𝒐 𝒛𝒐𝒅𝒊𝒂𝒄𝒂𝒍𝒆: Driade
☆ 𝒍𝒖𝒐𝒈𝒐 𝒅𝒊 𝒏𝒂𝒔𝒄𝒊𝒕𝒂: Dearez
☆ 𝒍𝒆𝒈𝒂𝒎𝒊: Enilla, sorella maggiore
☆ 𝒔𝒐𝒄𝒊𝒂𝒍𝒎𝒆𝒅𝒊𝒂: @/scitgces
☆ 𝒂𝒕𝒕𝒊𝒗𝒊𝒕𝒂̀ 𝒆𝒙𝒕𝒓𝒂𝒄𝒖𝒓𝒓𝒊𝒄𝒐𝒍𝒂𝒓𝒆: Club di Danza e Club del Giornalino
☆ 𝒂𝒍𝒍𝒊𝒏𝒆𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐: Buona
☆ 𝒄𝒐𝒓𝒔𝒐: Alfea
☆ 𝒈𝒆𝒏𝒆𝒔: Fata
☆ 𝒎𝒂𝒕𝒆𝒓𝒊𝒂 𝒆𝒙𝒕𝒓𝒂𝒄𝒖𝒓𝒓𝒊𝒄𝒐𝒍𝒂𝒓𝒆: Animali magici e cura delle creature fantastico-magiche, viaggi astrali e sogni lucidi
☆ 𝒈𝒖𝒊𝒅𝒆𝒍𝒊𝒏𝒆: Marilla è nata il primo febbraio 2013 su Dearez, in una famiglia segnata da conflitti. Cresciuta con la sorella Enilla e la tata, che le fece da figura materna, mostrò fin da piccola una grande maturità. Nonostante l'intelligenza emotiva, faticava a comprendere concetti logici e a sviluppare le sue abilità magiche. La sua adolescenza la portò a iscriversi ad Alfea, entusiasta di allontanarsi dai genitori e di studiare insieme alla sorella. È una ragazza calma, sognante ma anche passionale, con un equilibrio tra delicatezza e forza creativa. La sua gentilezza, curiosità e altruismo la rendono molto amata.
☆ 𝒔𝒕𝒐𝒓𝒚𝒍𝒊𝒏𝒆: Marilla nacque il primo febbraio del 2013, nel pianeta Dearez. Crebbe in un ambiente ostile, i genitori erano spesso in disaccordo e litigavano molto frequentemente. La sua infanzia la passò maggiormente con la sorella Enilla, Principessa erede al trono, e la loro tata. Quest'ultima la considerava più una figura genitoriale, della madre e il padre stessi. Malgrado tutto, era probabilmente la persona più educata e paziente in tutto il palazzo, se non regno. Aveva molta maturità, anche ad un'età molto infantile. Questo grazie a Lila, soprannome che aveva affibbiato alla sorella, lei le imparò molto, e fu come una guida per la piccola durante la sua infanzia. Seppur avesse un'ampia intelligenza emotiva, non si poteva dire lo stesso per quella logica. Ci metteva tempo per comprendere nozioni semplici, e anche nello sviluppo delle sue abilità magiche. Finalmente arrivò l'adolescenza, e così arrivò anche la sua iscrizione ad Alfea. Era contenta di allontanarsi per un po' dai genitori, ma soprattutto non vedeva l'ora di intraprendere il percorso di studi con sua sorella.
☆ 𝒑𝒆𝒓𝒔𝒐𝒏𝒂𝒍𝒊𝒕𝒚: Marilla è una persona molto ribelle, ha molto spesso qualcosa da ridire o dimostra il suo dissenso tramite le sue azioni. Tende a starsene sempre in compagnia di amici, e quando si trova da sola in ambienti pubblici, inizia a parlare anche con gli sconosciuti. Le piace molto divertirsi con attività come la danza. Si fida fin troppo delle persone anche di coloro che ha appena conosciuto. Si offende spesso, le basta sentire un futile commento negativo verso la sua persona per avercela a vita.
☆ 𝒄𝒖𝒓𝒊𝒐𝒔𝒊𝒕𝒊𝒆𝒔 𝒂𝒏𝒅 𝒔𝒆𝒄𝒓𝒆𝒕𝒔: 1. Odia la notte, per lei dormire è uno spreco del suo tempo.
2. Se non ci fosse stata la sorella, non sarebbe voluta diventare Regina. Secondo lei è un ruolo troppo importante per una personalità come la sua. 3. Ama il rosa.
4. Non adora i trucchi troppo vistosi, preferisce un makeup più neutro.
5. Difenderebbe con tutta se stessa sua sorella.
6. È vegetariana.
☆ 𝒑𝒐𝒘𝒆𝒓𝒔 𝒂𝒏𝒅 𝒂𝒃𝒊𝒍𝒊𝒕𝒊𝒆𝒔:
Ha il controllo di qualsiasi tipo di polvere/sabbia, la può manipolare e darle una forma. Non ha molte abilità, ma è una delle migliori nell'atletica e nella corsa.
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Non so bene che cosa ha imparato il mio figlio di due anni sulle Pantere o sulle lotte rivoluzionarie, benché abbia tratto giovamento dalla disciplina e dall'interazione quotidiana con gli altri bambini. Ma una cosa è sicura: il partito delle Pantere Nere ha centrato un concetto molto rivoluzionario a proposito dell'educazione. Viene l'autunno, i « piccoli cambiatori-del-mondo » marceranno a scuola ben nutriti in cibo e pensiero per insegnare agli altri quanto hanno imparato. Cresceranno pienamente capaci di porsi di fronte alla « struttura di potere », alla classe dominante, in modo significativo, pienamente preparati a condurre qualsiasi lotta sia necessaria a ricreare l'America secondo linee piú umane, giuste, socialiste. Forse mio figlio con il tempo capirà la cosa piú importante — che « Fascismo è il grosso (avaro) affarista ».
TUTTO IL POTERE AL POPOLO TUTTO IL POTERE AI GIOVANI
Chiara Saraceno, Dall'educazione antiautoritaria all'educazione socialista, De Donato editore (collana Temi e problemi), 1972¹, p. 325.
#Chiara Saraceno#Dall'educazione antiautoritaria all'educazione socialista#comuni infantili#De Donato editore#filosofe#sociologia#anni '70#letture#leggere#libri#saggi#saggistica#Storia del XX secolo#liberazione#famiglia#politiche sociali#bambini#pedagogia#infanzia#storia delle donne#femminismo#Black Panthers#movimento del Sessantotto#contestazione giovanile#sviluppo della personalità#Bobby Seale#responsabilità#società#Huey P. Newton#Pantere Nere
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L’idea secondo la quale ciò che noi tutti ricerchiamo non sia tanto l’appagamento libidico, quanto invece un rapporto interpersonale, entrava infatti in diretto contrasto con tutti i principi che fino a quel momento avevano rappresentato il fondamento della psicoanalisi. Parlare di relazione interpersonale non significa solo fare riferimento a un rapporto d’amore, significa piuttosto sottolineare la funzione che ogni rapporto per noi significativo — ad esempio un rapporto d’amicizia — può avere per lo sviluppo della nostra personalità. I rapporti sono così fondamentali che potremmo dire che ciò che noi oggi siamo è la diretta risultante delle esperienze relazionali che abbiamo vissuto in passato. La possibilità di instaurare nuove e positive relazioni interpersonali ci introduce in mondi inesplorati, ove le dimensioni conoscitive e le possibilità di sviluppo sembrano crescere l’una sull’altra. La nostra vita psicologica è fatta di relazioni, di essa si nutre e per esse si perpetua.
A. Carotenuto - L'anima delle donne
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Il Direttore di Coldiretti Campania Salvatore Loffreda riceve il Premio due Principati 2024
Il direttore di Coldiretti Campania 𝗦𝗮𝗹𝘃𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗟𝗼𝗳𝗳𝗿𝗲𝗱𝗮 fra i premiati dell’edizione 2024 del prestigioso “Premio Due Principati”, un riconoscimento attribuito alle personalità che si sono distinte per ingegno, dedizione e professionalità contribuendo in modo significativo allo sviluppo e alla visibilità della regione. Queste le motivazioni del riconoscimento: “Originario di Piedimonte Matese, ha…
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Premio Anima 2024: i protagonisti dell'arte e dell'impegno sociale I vincitori della XXIII edizione del Pr... #arteecultura #inclusionesociale #premioanima #sostenibilità #vincitori2024 https://agrpress.it/premio-anima-2024-i-protagonisti-dellarte-e-dellimpegno-sociale/?feed_id=7972&_unique_id=6732f880077ef
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LA FERITA KARMICA DEI NON AMATI
“Chi ti ha ferita non è più qui, non ti sta più ferendo nel qui e ora, ma lo stai facendo tu a te stessa rievocando quel ricordo all'infinito.
La tua mente è rimasta come "incollata" nel passato perché la mente tende a essere simile alla colla. Questa è la sua natura.
Deve essere riportata nel qui ed ora, resa libera e flessibile, uno strumento di comprensione e non uno strumento di tortura.
Cerca di capire che stai punendo te stessa nel presente per qualcosa che ti è successo nel passato.
Quello che ti è successo è dentro di te e ti è rimasto appiccicato addosso, e per fortuna TU NON SEI CIÒ CHE TI È SUCCESSO, tu sei colei che ha vissuto un'esperienza negativa, ma TU NON SEI QUELLA ESPERIENZA anche se ti è rimasta appiccicata addosso, per questo che puoi scegliere di lasciarla andare quando vuoi...
Un lenzuolo può sporcarsi, non è vero?
Ma lo sporco può essere rimosso mettendolo in lavatrice, e questa è la prova che quello che è successo al lenzuolo - lo sporco - non è diventato parte integrante del lenzuolo stesso dato che può essere rimosso.
È la coscienza... la presa di coscienza dal 'cuorÈ che ti renderà libera dal passato.
Certo, ricorderai, ma non soffrirai più una volta che avrai liberato il cuore.
Sarai libera dal dolore.
Radicati nel momento presente.
Riporta te stessa continuamente nel qui e ora.
È qui e ora che sta accadendo la tua vita reale, non nel passato.
Dai energia al tuo qui e ora e comincia a ricostruire la tua felicità.
Non farti rubare la vita dalla memoria e dall'immaginazione negativa.
Il passato non esiste più, qui e ora conta solo ciò che vuoi da te stessa e dalla tua vita.
Vivi la tua vita...
Non fartela sottrarre dal passato.”
Per spiegare la ferita dei non amati, voglio cominciare dal punto di vista dei bambini, in particolare, il rapporto bambini-genitori.
Cos’è la ferita dei non amati?
Normalmente con non amati, intendiamo bambini che non sono stati voluti, accettati dai genitori, che non hanno ricevuto l’amore o la protezione dei genitori e che poi sono cresciuti con un deficit affettivo (di solito si parla di genitori anaffettivi ecc.).
Questo ovviamente crea un problema nello sviluppo cognitivo e affettivo del bambino, che poi soffrirà e avrà problemi nelle sue relazioni.
Però, in questa occasione, volevo anche vedere le cose da nuovi punti di vista, quindi dal punto di vista karmico. Dunque non psicologico, ma molto più profondo.
Dal perché le cose vanno così.
Il non riconoscimento che ferisce: i bambini hanno così bisogno d’amore?
Primo punto: poniamo l’attenzione su un fatto interessante, ovvero che spesso si parla del fatto che i bambini hanno bisogno d’amore per crescere, svilupparsi.
Questo può essere vero fino a un certo punto, un po’ lo abbiamo spiegato, perché i bambini hanno bisogno che delle loro parti vengano riconosciute affinché possano germogliare, svilupparsi, crescere e maturare.
Su questo siamo pienamente d’accordo.
Però c’è un piccolo dettaglio che spesso sfugge: i bambini non hanno ancora una personalità, quindi quando nascono sono corpo, coscienza e amore.
I bambini nascono già connessi al flusso d’amore.
Questo proprio da subito, dalla nascita. È un dato di fatto.
Quindi, in realtà, i bambini non hanno poi tutto questo grande bisogno di amore di cui si parla spesso. Sono già in una condizione d’amore.
È insolito come punto di vista, proprio perché tiene conto della condizione spirituale, karmica e coscienziale del bambino. Non è un punto di vista fisiologico, né psicologico, ma più profondo, delle scienze esoteriche tibetane e sufi.
Quindi, qual è il problema? Il problema, da un punto di vista esoterico e karmico, è che difficilmente il genitore è in grado di riconoscere l’amore del bambino.
Questo crea i danni.
Ripeto, molte volte è il genitore che non riesce a riconoscere l’amore del bambino. E questo succede ripetutamente.
Il bambino non ha tutto questo bisogno d’amore, ha più bisogno che il genitore riconosca il suo amore verso il genitore stesso.
Il bambino ha bisogno che il genitore riconosca la sua essenza, coscienza, amorevolezza, ma questo accade raramente, perché il genitore è così preoccupato e gli sta così addosso che raramente quando si mette in ascolto o cerca una connessione.
È talmente eccitato, talmente ansioso e impaurito, talmente preoccupato per la sua educazione (parlo soprattutto dei primogeniti) che non si mette lì in ascolto e sente realmente la situazione, riuscendo a cogliere ciò che sta veramente succedendo.
Se poi parliamo di un adulto che ha il cuore chiuso, accade come nell’innamoramento, in cui due cuori semi-chiusi possono aprirsi un attimo e sperimentare di nuovo la connessione col cuore, provare veramente amore, provare il proprio flusso d’amore che si apre anche verso l’altro.
Con la nascita di un figlio, se il cuore dei genitori non è proprio completamente bloccato, si apre un po’.
Il bambino appena nato ha già il cuore aperto, ecco perché è così facile per tutti aprire il cuore di fronte a un bimbo.
Abbiamo già riflettuto sul fatto che un cuore aperto può far aprire un altro cuore, perché entra in risonanza, anche se è mezzo aperto, può entrare in risonanza.
Un bambino piccolo prima che venga scollegato dal suo cuore e dalla sua essenza, prima che venga “male-educato”, cioè condizionato dal sistema, dalla famiglia, dai genitori è aperto e amorevole, ma dopo un po’ anche lui si chiude.
A volte nemmeno il bambino che è puro amore permette ai genitori di aprirsi.
Altre sì, ma, come nell’innamoramento, nei primi mesi c’è questa totale apertura, poi piano piano, si torna nel classico tran tran, tutto torna nuovamente abitudine, tutto torna meccanico, la novità sparisce, il cuore si chiude e cominciano gli schemi familiari.
Qui ha inizio l'educazione tramite gli schemi familiari, dove i cuori si chiudono e non c’è più feeling tra bambino e genitori.
In questa fase il bambino non si sente più importante, riconosciuto come prima, e ai genitori sembra che quasi non gli interessi più.
Aspetto è ancora più evidente se dovesse nascere un secondo o terzo figlio.
Il cuore si richiude, le ferite prevalgono e tornano le vecchie dinamiche anche col figlio piccolo.
Quello che bisogna comprendere è che tutti da bambini vogliono essere amati per ciò che sono.
E questo avviene soprattutto dai quattro ai sei anni, fase in cui i bambini si mettono in mostra.
Cosa dovrebbe fare un genitore allora?
Riconoscere l’amore del bambino.
Riconoscere i suoi talenti, le sue capacità e unicità.
Riconoscere che, a una certa età, è un individuo adulto. Anche se è ancora un bambino, comincia a formarsi un io, comincia a sentire sé stesso e cerca l’indipendenza.
Se queste fasi non vengono vissute correttamente, il bambino, invece di una serie di passaggi di crescita, vivrà un totale non riconoscimento.
E questo porta poi a sentirsi non accettati, non amati, o, come si suol dire: “Ti amo solo se, ti accetto solo se, ti riconosco solo se”.
Tutto questo produce la ferita dei non amati.
Ma ripeto, la cosa interessante che ho osservato è che: i bambini piccoli non hanno tanto bisogno d’amore. Hanno più bisogno che il loro amore venga riconosciuto.
Ecco, usciamo da questa visione medievale che i bambini siano delle scatole vuote e che bisogna riempirgli la testa di idee, comportamenti, morale, altrimenti non possono vivere. Assolutamente no. Loro sono già amore.
Il problema molto spesso è che i bambini non sentono che il loro amore viene riconosciuto, non sentono che le loro caratteristiche vengono riconosciute ed è per questo che non si sentono né amati né accettati. Ecco una profonda ferita.
Se noi non li si tormenta con le nostre dinamiche psicologiche, possono stare benissimo, cioè hanno solo bisogno di mangiare, bere, dormire, un letto, protezione e basta… Non hanno chissà quale bisogno.
È importante non confondere le cose.
Quando noi genitori pensiamo che il bambino abbia bisogno di mille cose, spesso siamo noi a proiettare su di loro i nostri bisogni infantili irrisolti, le nostre paure, le nostre ansie. Le stiamo proiettando tutte sul bambino e gli stiamo caricando la mente di un sacco di messaggi negativi, sbagliati, di paura, ansia, pericolo…
Allora, siccome mi piacciono le prove e cercare le prove, deve esserci sempre qualcosa di razionale in tutti questi discorsi…
Proviamo con questo esercizio di osservazione.
Avete mai osservato un bambino di due, tre, massimo quattro anni quando cade?
Dà una bella capocciata e teoricamente si fa male.
Cosa succede se ci sono i genitori lì?
Il bambino piange quando cade? No.
E cosa fa?
Guarda i genitori.
Il bambino non piange, guarda i genitori.
Se i genitori prendono paura, entrano in ansia, in panico, allora il bambino piange.
Se i genitori sorridono, magari gli massaggiano la testa un minuto, lui torna a giocare, ma non piange (a meno che veramente non si sia fatto un taglio e prende paura).
Ecco, osserviamo che noi trasmettiamo continuamente paure ai nostri figli.
E se vi ricordate, più una persona ha paura, più le si chiude il cuore.
E più un bambino chiude il cuore, meno sente l’amore dei genitori, ma ancora meno i genitori sentono il cuore del bambino, perché i cuori sono chiusi.
Chi vive in paura, panico, ansia o anche rabbia ha già il cuore chiuso. E questo può influire nella chiusura del cuore del bambino.
Perché tutto questo discorso? Innanzitutto per mettere l’accento su tutta una serie di dinamiche. Non c’è solo una dinamica, ma esistono dinamiche, dentro dinamiche, dentro dinamiche.
Roberto Potocniak
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