#storie drammatiche
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pier-carlo-universe · 3 months ago
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Tramonto d'Inferno di Antonella Di Martino: Un Thriller Psicologico tra Vita e Morte. Recensione di Alessandria today
Antonella Di Martino esplora l'oscurità della mente umana in un thriller avvincente dove poche ore possono cambiare tutto.
Antonella Di Martino esplora l’oscurità della mente umana in un thriller avvincente dove poche ore possono cambiare tutto. In Tramonto d’Inferno, Antonella Di Martino ci presenta una storia di tensione e introspezione, un thriller psicologico che si svolge in poche, cruciali ore al tramonto. La narrazione segue Max, un uomo la cui decisione sembra irrevocabile: togliersi la vita prima che arrivi…
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mucillo · 3 months ago
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Tutti gli animali, Uomo compreso, sono di natura empatici, ma mentre i cani, le giraffe o i gorilla, hanno continuato ad esserlo, la Bestia Umana ha sepolto sotto la sabbia dell'indifferenza, l'EMPATIA che provava, temendo d'essere fragile dato che i sentimenti uccidono più di un coltello.  Giacomo Rizzolatti, dell'Università di Parma, scopri' che nel cervello umano sono presenti dei "neuroni-specchio" che ci consentono di far nostre le emozioni degli altri.
La presenza o l'assenza di questi neuroni spiega la differenza tra Noi e i Leghisti.
Senza, non c'é condivisione né appartenenza.  L' EMPATIA ci consente di metter dietro tutti i ragionamenti pratici, i perché e i percome di una vicenda, mette in risalto l'emozione e la partecipazione alla stessa.
Una barca che parte, carica di Uomini e Donne alla ricerca della Vita, il loro stringersi addosso per mitigare il freddo, per sconfiggere la Paura per trasmettersi l'un l'altro la Speranza, NON puo' lasciarci indifferenti.
Il nostro "non possiamo accoglierli tutti" é la patetica difesa che l'Egoismo mette in pratica per sconfiggere l' Empatia che vorrebbe invece farci aprire le braccia per accoglierli. 
E questo vale per tutte quelle storie che ci sfiorano ogni giorno.
Dalle più drammatiche, tipo una Donna che si brucia per disperazione, all'anziano costretto a rovistare nei cassonetti dell'immondizia per racimolare un po' di cibo.
Da un Popolo oppresso come quello Palestinese, ad un Popolo schiavo come quello egiziano.  La nostra EMPATIA ci costringe a fare i conti con noi stessi, con le nostre azioni, i nostri pensieri. Ci sbatte in prima linea nella guerra contro l'Indifferenza. Vi auguro di soffrire per chi soffre, di piangere per tutti coloro che piangono, di provare lo stesso freddo, la stessa fame o la stessa sete. Vi auguro di capire. Vi auguro di possedere la Maledetta Benedizione.  Solo cosi', forse, un giorno, facendo nostre le altrui difficoltà, riusciremo a fare qualcosa per fermarle. Avremo la capacità di accogliere le barche, proteggere le Donne umiliate e ferite dal "troppo amore" dei loro padroni, proteggere dall'insulto tutti coloro che amano in modo ritenuto stupidamente "diverso" saremo accanto a chi soffre, dividendo con lui la sua sofferenza, stringeremo le mani, abbracceremo i deboli, aiuteremo chi é caduto a rialzarsi. Saremo dentro il cuore degli altri.  Non vi dovete vergognare di provare questi sentimenti. Sono l'unica ragione valida per continuare a vivere, per dare uno scopo al quotidiano respirare, per dare un significato vero, alle nostre azioni. 
Senza EMPATIA non saremmo che foglie. Io ho la presunzione e il desiderio d'essere un Animale. Nonostante tutto. 
(Claudio Khaled Ser)
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diceriadelluntore · 10 months ago
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Storia Di Musica #321 - Okkervil River, The Stage Names, 2007
Fino a 15 giorni fa non conoscevo questo gruppo, e la sua storia variegata e spassosa. Non conoscevo ovviamente nemmeno il loro modo di fare musica, che mi ha colpito davvero tanto. Will Sheff, voce e chitarra, Zach Thomas al basso e al mandolino e Seth Warren alla batteria sono tre amici sin dal tempo del liceo, e vivono nel New Hampshire. Si trasferiscono dopo il college ad Austin, in Texas, e mettono su una band: prendono nome dal titolo di un racconto di Tat'jana Nikitična Tolstaja (che discende da un ramo minore dei Tolstoj), contenuto nella raccolta Sotto Il Portico Dorato, che si intitola Sul Fiume Okkervil, che è un breve fiume che passa per San Pietroburgo: Okkervil River. Siamo a fine anni '90 del '900 e i nostri registrarono un album autoprodotto composto da sette canzoni intitolato Stars Too Small To Use. Iniziano a fare concerti, la band si allarga (Jonathan Meiburg alla fisarmonica e poi all'organo). Nel 2002 la famosa etichetta indipendente Jagjaguwar li mette sotto contratto: Seth Warren abbandona per seguire la carriera accademica a Berkely e viene sostituito da Mark Pedini alla batteria. Nello stesso anno pubblicano il loro primo LP, Don't Fall In Love With Everyone You See. Un anno dopo si spostano a San Francisco, Warren ritorna in gruppo, e pubblicano Down The River Of Golden Dreams. La band ha continui cambi di formazione, ma raggiunge una certa forma quando Travis Nelsen sostituisce Pedini alla batteria e si aggiunge un altro chitarrista, Howard Draper. Con questa formazione, nel 2005, pubblicano il loro lavoro più riuscito, che li fa conoscere in maniera decisiva anche oltre la scena indipendente: Black Sheep Boy è osannato dalla critica e vende benissimo per un disco indipendente, tanto che la band lo pubblica nel 2006 anche in Europa e ne fa uscire un mini EP in accompagnato, Black Sheep Boy Appendix. Zach Thomas esce dal gruppo e viene sostituito da Pat Pestorius. Il suono è un folk rock ricco, delicato, gioioso ma sono le idee dei testi di Sheff che stupiscono, in una sorta di costruzione di musica cabaret dove il racconto, a volte stucchevole, di ciò che succede intorno a lui è il fulcro della musica degli Okkervil River. E prova maestra è il disco di oggi, uscito nell'Agosto del 2007 e quasi da subito un classico della musica indipendente.
The Stages Names è, come suggerisce il titolo, una riflessione ironica e senza peli sulla lingua sull'essere un'artista e sulle storie che l'esserlo nasconde. Our Life Is Not A Movie Or Maybe prende in giro il già allora evidente e potente ingigantimento di qualsiasi cosa succeda nella vita di chiunque, o per meglio dire, la voglia di rendere le cose della vita molto più drammatiche o epiche di quello che sono (It's just a life story, so there's no climax\No more new territory, so pull away the IMAX). Unless It's Kicks è una analisi sul rapporto artista fan, A Hand To Take Hold Of The Scene è la prima genialata, infatti è una canzone che racconta della trama di due programmi TV, Cold Case (famoso anche in italiana, sulla squadra dell'FBI chiamata a risolvere i casi irrisolti di anni precedenti) e Breaking Bonaduce (una sorta di documentario su Danny Bonaduce, famoso attore bambino degli anni'70, che raccontava dei suoi problemi familiari da adulto) in cui furono usate canzoni della band (in Cold Case Black Sheep Boy). Savannah Smiles è la storia di Shannon Wilsey, famosa pornostar americana, che prese il suo nome d'arte da un film, Savannah Smiles del 1982: la sua è una storia tragica, poichè dopo un incidente stradale dove rimase sfregiata, decise di suicidarsi per non essere vista "brutta". Plus Ones è un piccolo capolavoro: l'espressione indica nelle liste dei concerti le aggiunte che gli ospiti dei backstage hanno per le entrate, ed è un testo quasi non sense che aggiunge uno o più unità a famosi titoli di canzoni: ? and the Mysterian che scrissero 96 Tears diventano 97, le 50 Ways To Leave Your Lover di Paul Simon diventano 51 e così via, citando anche i The Byrds di Eight Miles High, i R.E.M. di 7 Chinese Bros., David Bowie in TVC15 ed altri. You Can't Hold The Hand Of A Rock And Roll Man cita nel titolo un testo di una canzone di Joni Mitchell, Blonde In The Bleachers, e cita nel testo un quadro di Marchel Duchamp, La Sposa Messa A Nudo Dai Suoi Scapoli, Anche. John Allyn Smith Sails è dedicata alla vita e al suicidio del poeta confessionale John Berryman (originariamente John Allyn Smith). La canzone si conclude rielaborando la tradizionale canzone popolare Sloop John B (resa famosa dai Beach Boys), paragonando la morte a un viaggio di ritorno a casa. Non posso non citare anche Title Track (che cita Hollywood Babylonia di Kenneth Anger) e la toccante A Girl In Port, canzoni misteriosa e dolente. Le canzoni hanno una gioiosa musicalità e il disco va persino in classifica su Billboard. Will Sheff si mostra un cantautore davvero poliedrico e la band gira a mille, usando spesso solo strumenti acustici (tranne in Title Track e poche altre occasioni). Un piccolo gioiello scoperto in questo mese di Aprile, che con la seconda copertina capite benissimo a cosa è dedicato (almeno spero....)
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princessofmistake · 4 months ago
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Lei iniziava a parlare e il tono di voce calava di un’ottava, sprofondando in una storia. Di solito quello era il suo stile, si metteva a blaterare da una cosa all’altra, le storie si rincorrevano. Vorticavano fuori dalla sua testa solo per tornare la settimana dopo con la stessa premessa. “Ecco, senti questa storia Little Dog, questa ti farà impazzire. Sei pronto? Ma ti importa un po’ delle cose che ti dico? Bene. Perché io non mento mai.” E poi partiva una storia familiare, punteggiata dalle stesse pause drammatiche e dalle stesse inflessioni duranti i momenti di suspense o le svolte cruciali. Io seguivo le frasi con il labiale, sottovoce, come se stessi guardando lo stesso film per l’ennesima volta, un film fatto dalle parole di Lan e animato dalla mia immaginazione. In quel modo collaboravamo.
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carmenvicinanza · 5 months ago
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Fiona Apple
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Fiona Apple, pianista, compositrice e cantautrice è tra le artiste più interessanti della sua generazione.
Tra i tanti premi e nomination ricevute, spiccano tre Grammy e due MTV Video Music Award.
Nel 2023 la rivista Rolling Stones l’ha inclusa tra le 200 cantanti più brave di tutti i tempi.
Ha composto ballate con liriche drammatiche e intimiste che testimoniano la sua personalità tormentata e i problemi psicologici cominciati dalla violenza sessuale subita a dodici anni da uno sconosciuto, nel garage di casa.
All’anagrafe Fiona Apple McAfee-Maggart, è nata a New York il 13 settembre 1977, dall’unione tra Brandon Maggart e Diane McAfee, entrambi attori che si sono separati quando lei era ancora molto piccola.
A otto anni ha iniziato a suonare il piano e a undici ha scritto la sua prima canzone.
La sua ascesa artistica è iniziata quando, nel 1994, un’amica ha fatto ascoltare una sua cassetta a Kathryn Schenker (che ha prodotto anche Sting e Smashing Pumpkins), per la quale lavorava come babysitter, che le ha subito procurato un contratto con la Sony.
Ha esordito a soli diciotto anni con Tidal del 1996, disco di platino che ha venduto oltre tre milioni di copie solo negli Stati Uniti e con cui ha partecipato al primo festival tutto al femminile della storia, il celebre Lilith Fair. L’album ha riscosso subito un grande successo di pubblico e di critica e le ha portato il primo Grammy Award nella categoria Best New Artist in a Video per il brano Criminal.
Il suo carattere difficile e la resistenza ad accettare le leggi dello star system che la voleva sex-symbol a tutti i costi, mal si adeguavano alle sue ambizioni artistiche. Nel 1997, agli Mtv Video Music Awards, ritirando il Best New Artist Award, ha dichiarato che quel mondo faceva schifo e concluso con la frase della scrittrice Maya Angelou Go with yourself.
Nel 1999 è uscito il suo secondo album When The Pawn Hits The Conflicts He Thinks… che ha venduto oltre un milione di copie ottenendo il disco d’oro e portandole ulteriori candidature ai Grammy. Il disco è entrato nel Guinness dei Primati come album dal titolo più lungo mai entrato nelle classifiche statunitensi, è infatti, una poesia di 90 parole.
Tra i vari progetti collaterali, nel 1998 ha contribuito anche alla realizzazione della colonna sonora del film Pleasantville interpretando Across the Universe dei Beatles.
Il terzo album di inediti, Extraordinary Machine, è uscito nel 2005, portandole il disco d’oro, una candidatura ai Grammy e molte recensioni positive dalla critica. La casa discografica ne aveva bloccato l’uscita ritenendolo poco vendibile, allora venne distribuito in rete, tanto da mobilitare i suoi fans in una raccolta di firme e coniare lo slogan “FreeFiona!
Nel 2006 ha interpretato una cover di Sally’s song inclusa nell’edizione speciale della colonna sonora del film di Tim Burton Nightmare Before Christmas.
Nel 2011 ha partecipato all’album di cover in onore del cantante Buddy Holly, Rave on Buddy Holly, interpretando il famoso brano Everyday.
Nel 2012 ha pubblicato il quarto album, un altro titolo lunghissimo, The Idler Wheel Is Wiser Than the Driver of the Screw and Whipping Cords Will Serve You More Than Ropes Will Ever Do, svettato subito alla terza posizione della classifica statunitense.
Dopo quasi otto anni di parziale assenza dalle scene musicali, nel 2020, ha pubblicato Fetch the Bolt Cutters, interamente registrato a casa sua, che è stato uno degli album maggiormente acclamati nella storia della musica, vincitore del Grammy Award al miglior album di musica alternativa nel 2021.
Fiona Apple ha iniziato come una tenera e languida cantautrice di storie intrise d’angoscia e malinconia, in eterna lotta con il music business, con un carattere difficile e ribelle che l’ha portata a porsi contro chi voleva affibbiarle etichette di bella, sexy e ricca. Oggi è un’artista che non ha dimenticato nulla, che ha imparato a convivere col caos dei suoi sentimenti, pronta ad accusare in pieno ogni nuova ferita. E ad apprezzarne morbosamente le ripercussioni.
Tra uscite di scena, silenzi infiniti e improvvisi ritorni, la sua carriera è un grande gioco di magia che continua a lasciarsi dietro applausi e commozione. Prosegue così come vuole lei, coi suoi tempi e la sua libertà.
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greenbor · 6 months ago
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Guido Mazzolini scelto da https://patriziacavalleri.tumblr.com/
La vita, questa incognita sorda. Sorride di luce e quando meno te l’aspetti arriva il colpo basso, lo sgambetto della sorte. Il dolore è un accessorio compreso nel mazzo e ce l’hai sulla pelle, dal primo momento, dalla prima boccata di ossigeno che ti brucia i polmoni. Si vive e si soffre. Qualcuno di più, qualcuno di meno. Il dolore è uno scandalo incomprensibile e genera la rivolta delle coscienze. Nessuno merita la sofferenza, ma questa colpisce tutti, anche gli innocenti. E non esiste un senso, non c’è. Succede e basta. A volte è sufficiente questo concetto per farci abbracciare l’oblio e considerare la vita un’anarchica successione casuale di eventi. Tutto capita e senza un motivo. Molto meglio pensare così, meno doloroso e più semplice. Ma la domanda resta sepolta e come un seme porta frutti. Tutto quello che succede genera interrogativi profondi che bruciano nella mente come piccoli fuochi. Ignoriamo la verità, ma continuiamo a cercarla, e quando ci arrendiamo le affibbiamo nomi meschini. Fato, casualità, destino. Ma che significa? Siamo davvero marionette comandate da un burattinaio talmente idiota e sadico da consegnarci a drammatiche storie di sofferenza? O forse c’è altro, una verità nascosta, un luccichio nel buio, l’esistenza di una risposta differente?
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alessandro55 · 6 months ago
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National Geographic I grandi fotografi
Leah Bendavid-Val
White Star, Vercelli 2006, 336 pagine, 28x31cm, ISBN 8 022 64 734240
euro 30,00
email if you want to buy [email protected]
Il volume presenta le fotografie apparse negli ultimi anni sulla rivista National Geographic (dal '98 il magazine è pubblicato anche in italiano), delle quali racconta i retroscena narrando le storie degli uomini e delle donne che le hanno realizzate. Queste immagini consentono di gettare uno sguardo originale sul mondo della natura e degli animali. Riandando talvolta indietro nel tempo, esse raccontano anche come National Geographic abbia saputo creare nei decenni uno stile fotografico inconfondibile, per quanto capace di evolversi di pari passo con i continui mutamenti della realtà che documentava. In cinque capitoli vengono illustrati i tre grandi temi della Society: la natura, sulla terraferma e negli abissi marini, la cultura, negli Stati Uniti e nel mondo, e la scienza, dall'astronomia all'archeologia alle scienze umane. Pagina dopo pagina, l'abilità e l'inventiva senza pari dei fotografi della rivista si dispiegano attraverso queste immagini suggestive, accompagnate dai racconti delle loro avventure sul campo, divertenti o drammatiche, ma sempre appassionanti. Leah Bendavid-Val descrive i brillanti risultati ottenuti dai fotografi dal punto di vista tecnico, giornalistico e artistico.
Le fotografie illustrano il lavoro di 110 fotografi, fra i quali Sam Abell, William Albert Allard, Jodi Cobb, David Doubilet, Stuart Franklin, David Alan Harvey, Chris Johns, Emory Kristof, Frans Lanting, Gerd Ludwig, Steve McCurry, Nick Nichols, James Stanfield e molti altri.
20/08/24
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patriziacavalleri · 1 year ago
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La vita, questa incognita sorda. Sorride di luce e quando meno te l’aspetti arriva il colpo basso, lo sgambetto della sorte. Il dolore è un accessorio compreso nel mazzo e ce l’hai sulla pelle, dal primo momento, dalla prima boccata di ossigeno che ti brucia i polmoni. Si vive e si soffre. Qualcuno di più, qualcuno di meno. Il dolore è uno scandalo incomprensibile e genera la rivolta delle coscienze. Nessuno merita la sofferenza, ma questa colpisce tutti, anche gli innocenti. E non esiste un senso, non c’è. Succede e basta. A volte è sufficiente questo concetto per farci abbracciare l’oblio e considerare la vita un’anarchica successione casuale di eventi. Tutto capita e senza un motivo. Molto meglio pensare così, meno doloroso e più semplice. Ma la domanda resta sepolta e come un seme porta frutti. Tutto quello che succede genera interrogativi profondi che bruciano nella mente come piccoli fuochi. Ignoriamo la verità, ma continuiamo a cercarla, e quando ci arrendiamo le affibbiamo nomi meschini. Fato, casualità, destino. Ma che significa? Siamo davvero marionette comandate da un burattinaio talmente idiota e sadico da consegnarci a drammatiche storie di sofferenza? O forse c’è altro, una verità nascosta, un luccichio nel buio, l’esistenza di una risposta differente?
(Ph: Noell Oszvald)
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studentessamatta · 2 days ago
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Francisco Zubarån — Sant'Agata, 1630 L'agonia di povera Sant'Agata! The agony of poor Saint Agata! Celebrating the Sacred Breasts of a Saint Lanfranco — St. Petere Healing St. Agata, 1614 Santi del Martirio: L’arte Crudele della Roma di CaravaggioSaints of Suffering: The Gruesome Art of Caravaggio’s Rome Durante l'era barocca a Roma, in particolare durante gli anni drammatici di Caravaggio, molti artisti concentrarono la loro attenzione sulla rappresentazione di scene strazianti di martirio—immagini cruente di individui torturati il cui dolore li elevava alla santità. Queste composizioni potenti e viscerali erano più di semplici espressioni artistiche: facevano parte di una strategia calcolata della Chiesa per riconquistare i fedeli, sfruttando la paura e la venerazione. Raffigurando l’agonia e il sacrificio supremo dei santi, queste opere drammatiche, illuminate da luci teatrali, spingevano gli spettatori a riflettere sulla propria salvezza spirituale.During the Baroque era in Rome, particularly during the dramatic years of Caravaggio, many artists turned their focus to depicting harrowing scenes of martyrdom—gruesome images of tortured individuals whose suffering elevated them to sainthood. These powerful, visceral compositions were more than artistic expression; they were part of the Church's calculated strategy to draw the faithful back into its embrace. By showcasing the agony and ultimate sacrifice of saints, these dramatic, spotlighted works played on both fear and reverence, compelling viewers to reflect on their own spiritual salvation.Alcuni poveri martiri furono stirati fino alla morte, altri colpiti a martellate, molti decapitati, e alcuni bruciati vivi—come San Lorenzo, che affrontò il suo destino su una griglia infuocata. Secondo la leggenda, mostrò un’incredibile resistenza dicendo ai suoi carcerieri romani: "Girami, da questa parte sono cotto!" Leggenda o verità? Sta a voi giudicare.Some poor individuals were stretched to death, others met the hammer’s blow, many were beheaded, and some were burned alive—like Saint Lorenzo, who famously endured his fate on a fiery grill. According to legend, he displayed remarkable defiance by telling his Roman captors, "Turn me over; I’m done on this side!" Legend or truth? That’s for you to decide. Ambrogio Bergognone, Sant'Agata, 1515--1520 La storia di Sant’Agata: Martirio e MiracoliThe Story of Sant’Agata: Martyrdom and Miracles E poi c’è Sant’Agata. Il suo tormento? Le furono tagliati i seni—un destino così atroce che è quasi insopportabile da immaginare. Ancora oggi, solo il pensiero mi fa rabbrividire.And then, there’s Santa Agata. Her torment? She had her breasts cut off—a fate so harrowing it’s almost unbearable to think about. Even now, the very thought of it makes me wince.Agata nacque nel 235 da una famiglia nobile di Catania che, a causa delle persecuzioni, viveva in clandestinità la fede cristiana. Il proconsole romano Quinziano, venendo a sapere che Agata, appena quindicenne, si era consacrata a Dio, la fece arrestare. Durante la detenzione, la giovane fu sottoposta ad atroci torture, durante le quali le furono strappate le mammelle con grosse tenaglie. La notte dopo il supplizio, un angelo venne in suo soccorso per consolarla e medicarla. Le ferite guarirono rapidamente e, miracolosamente, il suo seno ricrebbe.Agata was born in 235 to a noble family in Catania that practiced Christianity in secret due to persecution. The Roman proconsul Quinziano learned that the 15-year-old Agata had devoted her life to God and had her arrested. While imprisoned, she was subjected to horrific torture, during which her breasts were torn off with large pincers. The night after her torment, an angel appeared to comfort and heal her. Her wounds healed quickly, and miraculously, her breasts regrew. Festa di Sant’Agata: Una Celebrazione di Fede e TradizioneThe Festival of Saint Agata: A Celebration of Faith and Tradition Ogni anno, dal 3 al 5 febbraio, Catania si anima con uno dei più grandi e sentiti festival religiosi al mondo, dedicato a Sant’Agata, l’amata patrona della città. Venerata per la sua incrollabile fede, si crede che protegga Catania dalle calamità, in particolare dalle eruzioni dell’Etna.Every year from February 3rd to 5th, Catania, Sicily, bursts to life with one of the world's largest and most passionate religious festivals, honoring Sant’Agata, the city's beloved patron saint. Revered for her unwavering faith, she is believed to shield Catania from disasters, particularly the fiery eruptions of Mount Etna.La festa è un magnifico connubio di devozione, tradizione e spettacolo. Imponenti processioni attraversano le strade cittadine, portando le sacre reliquie di Sant’Agata su uno splendido fercolo d’argento. I devoti, vestiti con le tradizionali tuniche bianche, avanzano all’unisono, mentre i fuochi d’artificio illuminano il cielo notturno e l’aria si riempie di musica, preghiere e di un’intensa atmosfera di comunità e fede.The festival is a spectacular blend of devotion, tradition, and spectacle. Grand processions wind through the city's streets, with Sant’Agata’s sacred relics paraded in a magnificent silver carriage. Locals, dressed in traditional white tunics, move in unison, while fireworks light up the night sky, and the air fills with music, prayers, and an electric sense of community and faith. The La processione di Sant'Agata https://youtu.be/7oytxWf2_wY Olivette e Minne di Sant’Agata: Dolci TradizionaliOlivette and Breasts of Sant’Agata: Traditional Sweet Treats Oltre alle imponenti processioni e ai suggestivi fuochi d’artificio, la festa di Sant’Agata è celebrata anche con dolci tradizionali, tra cui le Olivette di Sant’Agata e le Minne di Sant’Agata. Questi dolci a base di mandorla e le celebri paste a forma di seno sono tributi culinari alla storia e al sacrificio della santa.In addition to the grand processions and dazzling fireworks, the festival of Sant’Agata is also celebrated with traditional sweets, including Olivette di Sant’Agata and Minne di Sant’Agata. These breast-shaped pastries and almond-based confections serve as edible tributes to the saint’s story and sacrifice. Che significa “minne”?Minne di Sant' Agata! What does "Minne” mean? La parola "minne" in Minne di Sant’Agata deriva dal dialetto siciliano e significa "seni." È il plurale di "minna," che corrisponde all’italiano "mammella." Queste piccole tortine a cupola, sormontate da una ciliegia, simboleggiano la sofferenza di Agata e rappresentano un segno di devozione da parte dei suoi fedeli.The word "minne" in Minne di Sant’Agata comes from the Sicilian dialect, meaning "breasts." It is the plural form of "minna," which corresponds to the Italian word "mammella." These small, dome-shaped cakes, topped with a cherry, symbolize Agata’s suffering and stand as a testament to the devotion of her followers. Cosa c’entrano le olive con Agata?What do olives have to do with Agata? Ho scoperto le Olivette di Sant’Agata grazie alla mia amica Maria Louisa, un’ottima cuoca originaria di Catania. Mi ha raccontato che questi dolcetti a forma di oliva, realizzati con pasta di mandorle, ricoperti di zucchero e colorati di verde, erano una presenza immancabile nella sua casa nei mesi di gennaio e febbraio. Secondo la tradizione, la loro forma si ispira a un miracolo nella vita di Agata. Mentre fuggiva dai suoi torturatori, si fermò per allacciarsi un sandalo e vide improvvisamente spuntare un ulivo selvatico. L’albero la nascose dai suoi inseguitori e le offrì i suoi frutti per nutrirsi. Una storia di fede e resistenza—i miracoli non mancano mai!I first learned about Olivette di Sant’Agata from my friend Maria Louisa, a wonderful cook from Catania. She shared with me that these olive-shaped candies, made from almond paste, coated in sugar, and dyed green, were a staple in her home during January and February. According to tradition, their shape comes from a miracle in Agata’s life. As she fled from her torturers, she stopped to fasten her sandal and witnessed a wild olive tree suddenly sprout before her. The tree concealed her from her pursuers and provided its fruit for nourishment. Miracles abound!Ecco la ricetta di Maria Louisa per preparare le tradizionali Olivette di Sant’Agata siciliane!Here is Maria Louisa's recipe for making Traditiohnal Sicilian Olivette di Sant'Agata! Olivette of Sant'AgataTraditional Sicilian Olivette di Sant'Agata Istruzioni e ingredienti per 8 porzioni. Tempo di preparazione: 30 minuti.Instructions and ingredients for 8 servings. Preparation time: 30 minutes. 200 g di mandorle200 g di zucchero2-3 cucchiai di rum o maraschino 40 g di acqua Zucchero per la copertura Colorante alimentare verde 7 oz (200 grams) almonds, shelled7 oz (200 grams) sugar2-3 tablespoons rum or maraschino3 tablespoons (40 gr) waterSugar for coating(Green food coloring Passaggi della PreparazioneSteps for Preparation Immergere le mandorle in acqua bollente per qualche secondo, poi eliminare la pelle. Tritarle con 100 g di zucchero. Sciogliere il restante zucchero in un pentolino con l’acqua fino a formare uno sciroppo. Aggiungere il rum, il colorante verde e il composto di mandorle. Impastare fino a ottenere una consistenza liscia. Formare piccole palline, modellandole a forma di olive, e passarle nello zucchero. Lasciare riposare per alcune ore prima di servire.Blanch the almonds in boiling water for a few seconds, remove the skins, and grind together with 100 grams of sugar. Heat the remaining sugar and water in a saucepan until syrupy. Remove from heat, add rum, a few drops of green food coloring, and the almond mixture. Knead until smooth. Roll small portions into olive shapes and coat in sugar. Let rest for a few hours before serving. Read the full article
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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La signora delle camelie: il dramma di Dumas rivive al Teatro Astra di Torino. Un viaggio tra romanticismo e denuncia sociale sotto la regia di Giovanni Ortoleva.
Dal 17 al 22 dicembre 2024, il TPE Teatro Astra di Torino ospita una delle opere più celebri di Alexandre Dumas figlio, “La signora delle camelie”. Adattata e diretta dal giovane regista Giovanni Ortoleva, questa produzione affronta il dramma romantico con una lente contemporanea, intrecciando critica sociale e riflessioni sul patriarcato e il classismo. Un classico rivisitato: La signora delle…
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telodogratis · 2 months ago
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Addio a papà Giacomo, muore e lascia moglie e 4 figli
[[{“value”:” Ci sono storie davvero drammatiche; storie che, se non avessimo la certezza che si tratta di cruda realtà, diremmo a chiare linee che sono il frutto della folle mente di un regista drammatico. Parliamo di tragedie che sconvolgono l’Italia intera. La rabbia, mista a quel senso di impotenza, ti travolgono, inevitabilmente. Parliamo di giovani esistenze strappate prematuramente alla…
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alemicheli76 · 2 months ago
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LA STRAGE DELLE INNOCENTI Kit di sopravvivenza per le vittime di violenza di genereDi Gian Ettore Gassani
Un’indagine, tra storie drammatiche e strazianti, sulla guerra silenziosa contro le donneCon i contributi di:Simona e Vittoriana Abate,Cristiana e Michele Arditi di Castelvetere,Marina Baldi,Maria Grazia Bortolussi,Roberta Bruzzone,Cataldo Calabretta,Stefano Callipo,Anna Maria Casale,Daniela Cavallini,Maddalena Cialdella,Marcella Ciapetti,Sonia D’Agostino,Valerio de Gioia,Giovanna De Maio,Maria…
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lalacrimafacile · 5 months ago
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Questo è "This Is Us": Un Viaggio Emotivo Senza Pari
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Preparati a Piangere: Benvenuti nel Mondo di "This Is Us"
Guardare "This Is Us" è un'esperienza che ti tocca nel profondo, una giostra emozionale che ti farà piangere a ogni episodio. La serie drammatica, creata da Dan Fogelman, si distingue per la sua capacità di raccontare eventi drammatici con un rispetto e una sensibilità che raramente si vedono in televisione. La storia della famiglia Pearson, con i suoi alti e bassi, ci ricorda che dietro ogni sorriso c'è una storia, e dietro ogni lacrima, un insegnamento.
Montaggi Temporali: Un Puzzle Ben Costruito
Ah, i salti temporali! Un esercizio per la memoria (e i fazzoletti)
Una delle caratteristiche distintive di "This Is Us" è l'uso magistrale del montaggio per raccontare la storia su diversi piani temporali. Ogni episodio ci porta avanti e indietro nel tempo, svelando pezzi di un puzzle che gradualmente si completa.
Il trucco e gli effetti speciali sono utilizzati con maestria per distinguere le varie epoche: i capelli brizzolati di Jack, le rughe appena accennate di Rebecca, e i cambiamenti fisici dei tre fratelli - Kevin, Kate e Randall - sono curati nei minimi dettagli.
Questo permette agli spettatori di orientarsi facilmente e di immergersi completamente nella narrazione.
Un Cast Stellare: La Recitazione Che Senti Nel Profondo
Gli attori: maestri della lacrima e del sorriso
Milo Ventimiglia e Mandy Moore, che interpretano Jack e Rebecca Pearson, sono il cuore pulsante dello show. La loro chimica sullo schermo è palpabile e ogni scena insieme è carica di un'emozione autentica che trasmette tutto il peso delle loro vite intrecciate.
Milo Ventimiglia, con il suo sorriso dolce e gli occhi tristi, incarna perfettamente il padre e il marito devoto, mentre Mandy Moore porta una delicatezza e una forza incredibili al personaggio di Rebecca, una madre e moglie che affronta ogni sfida con grazia.
Sterling K. Brown, Chrissy Metz e Justin Hartley, nei ruoli dei tre fratelli Randall, Kate e Kevin, portano sullo schermo performance che sono un vero e proprio tour de force emotivo. Brown, in particolare, con il suo ritratto di Randall, un uomo in perenne ricerca di se stesso, riesce a trasmettere una gamma di emozioni che va dalla gioia più pura al dolore più straziante, il tutto con una autenticità disarmante.
Inoltre è pazzesco come ogni episodio ci siano nuovi personaggi con cui il pubblico entra in sintonia, nonostante il breve cameo. Questa serie è fatta di persone, di relazioni ed emozioni.
Lacrime e Risate: L'Essenza di "This Is Us"
Perché guardare "This Is Us" è come una seduta di terapia (ma più economica)
Ogni episodio di "This Is Us" è un viaggio emotivo. La serie riesce a bilanciare perfettamente momenti di strazio con attimi di pura gioia, creando un ritratto della vita che è tanto realistico quanto edificante.
Le storie dei Pearson ci ricordano che, nonostante le difficoltà e le tragedie, c'è sempre spazio per l'amore, la redenzione e la crescita personale. "This Is Us" non è solo una serie televisiva, è una lezione di vita. Ci insegna che ogni esperienza, buona o cattiva, ci forma e ci rende ciò che siamo.
È un promemoria costante che, non importa quanto oscura possa sembrare la notte, il sole risorge sempre. E noi, con i nostri fazzoletti pronti, siamo qui per viverla insieme a loro. Personalmente credo che sia una delle serie TV drammatiche più belle ed emozionanti che io abbia mai visto. Sicuramente farò un rewatch molto presto.
Spero che anche voi abbiate apprezzato This Is Us e se non l'avete ancora visto...correte!
Per altri contenuti tenete d'occhio i miei ultimi post. Stay Emotional!
La vostra EasyTears
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campadailyblog · 6 months ago
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Salvini salta Papeete, ma si prepara a un autunno caldo incentrato sull'autonomia e sulle pensioni, affermando: "Mi ritirerò solo se verrò arrestato".
Sono le sei di sera a Milano Marittima, con il sole che tramonta sulle sedie e sui baldacchini. Un tempo era l’era del gin tonic, dell’arte cubista in costume da bagno, e delle storie drammatiche di un vice primo ministro in topless che ha rovesciato regimi. Ora si vede Matteo Salvini tornare in albergo mano nella mano con sua figlia, accompagnato passo dopo passo dalla sua guardia, Francesca…
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enkeynetwork · 9 months ago
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micro961 · 10 months ago
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Altrove - Animali
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Un efficace mix di cantautorato e world music per un brano dirompente di denuncia sociale
«”Animali” racconta tre storie, tre drammatiche vicende con riferimenti specifici ad accadimenti ricorrenti nella nostra società e che segnano uno stigma su una falla del sistema. Tre storie che si fanno simbolo di ogni sopruso, di ogni oltraggio, di ogni trasgressione alla Dichiarazione universale dei diritti umani.» Altrove
“Animali” è il nuovo singolo di Altrove (al secolo Ashai Lombardo Arop), primo tassello di un nuovo percorso musicale per l’artista genovese, dopo l’esordio del 2023 con l’album Tossica Animica, positivamente accolto dalla critica.
Una canzone caratterizzata da un testo duro di denuncia sociale, dove le voci delle vittime raccontano in prima persona storie drammatiche di soprusi e violenze, quando l’essere umano dimostra di utilizzare solo la parte più bestiale di sé, quella che lo avvicina agli animali del titolo.
Dal punto di vista musicale il brano è parte di un nuovo progetto discografico di Altrove, che affina la ricerca tra cantautorato e world music. Nato voce e chitarra è stato arrangiato poi da Stefano Saletti (creatore dello storico gruppo world Banda Ikona) con una mistura di percussioni dell’Africa Occidentale (dun dun e djembe, suonati dal vivo da Ruggero Artale) con l’intento di dare quella pasta sonora tipica del repertorio musicale dei popoli di quella regione. Questi suoni legati a tradizioni vive ma antiche sono commissionati e integrati con suoni più contemporanei come una chitarra distorta e un beat elettronico.
“Animali” è stata scritto da Ashai Lombardo Arop (Altrove) e prodotta da Stefano Saletti. Fabrizio De Carolis si è occupato del master presso il Reference Studio Roma.
Nata a Genova da madre italiana e padre Sud sudanese. Attrice, danzatrice e cantautrice. Ha lavorato con La Banda di piazza Caricamento diretta da Davide Ferrari, con la quale ha partecipato al primo disco; è stata la Cenerentola di Francesco Di Giacomo nel suo ultimo spettacolo "Cenerentola. La parte mancante" all'auditorium Parco della Musica di Roma; ha partecipato come corista e autrice nel disco jazz sperimentale Electric Sheep del collettivo omonimo, diretto dal trombettista Angelo Olivieri; ha lavorato con l'Orchestra di Piazza Vittorio, partecipando anche al film "Il Flauto Magico" nel ruolo di fata. Negli anni ha avuto modo di collaborare con Marcello Colasurdo, Antonio Infantino, NCCP, Carlo Faiello, Maurizio Capone, Arakne Medoterranea, Lino Canavacciuolo, Lina Sastri e molti altri. Tutto questo avveniva parallelamente al percorso lavorativo di attrice, danzatrice e insegnante di danze “etniche” e popolari, teatrodanza e movimento creativo. Il 20 gennaio 2023 pubblica “Tossica Animica” album d’esordio, con cui raccoglie preziose critiche. Il videoclip del singolo “Tossica animica” viene selezionato e proposto da Metromusic e viene premiato al concorso Doremifasud al C.I.Q. di Milano. Ad agosto 2023 il brano ”La Terra all’Umano” vince il premio come miglior brano Ecogreen del concorso ECOFUTURO del MEI (Meeting delle Etichette Indipendenti). Il 2 settembre 2023 Altrove vince il contest MUSAQ (Music & Street Art Quiliano) sempre in partnership con il MEI di Faenza. A febbraio 2024 esce “ANIMALI” il nuovo singolo, parte di un nuovo progetto discografico che affina la ricerca fra cantautorato e musica world.
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