#storia Uzbekistan
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Tashkent: tra storia e modernità, un legame speciale con i nostri lettori. Scopri la bellezza della capitale dell’Uzbekistan e un grazie speciale ai 549 lettori che ci seguono da questa città secondo Google Analytics
Tashkent, capitale dell’Uzbekistan, è una città che combina storia, cultura e modernità. Situata lungo le antiche rotte della Via della Seta, Tashkent è un crocevia di civiltà e tradizioni
Tashkent: il cuore pulsante dell’Uzbekistan.Tashkent, capitale dell’Uzbekistan, è una città che combina storia, cultura e modernità. Situata lungo le antiche rotte della Via della Seta, Tashkent è un crocevia di civiltà e tradizioni. Con una popolazione di oltre 2,5 milioni di abitanti, è il centro politico, economico e culturale del paese. Un viaggio attraverso la storia.Tashkent vanta una…
#Alessandria today#Alessandria Today mondo#Alessandria Today Tashkent#Alessandria Today Uzbekistan#arte applicata Uzbekistan#arte e cultura Uzbekistan.#attrazioni Tashkent#capitale Uzbekistan#Chorsu Bazaar#connessione culturale#connessione globale#crocevia civiltà#cultura Tashkent#cultura uzbeka#esplorare Tashkent#Google News#Hazrati Imam#italianewsmedia.com#legame culturale#lettori Google Analytics#Lettori internazionali#lettori Tashkent#lettori Uzbekistan#metropolitana di Tashkent#Pier Carlo Lava#ringraziamenti lettori#ringraziamento lettori internazionali#scopri Tashkent#storia Tashkent#storia Uzbekistan
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IL LAGO D’ARAL STA RINASCENDO DOPO 60 ANNI DI PROSCIUGAMENTO
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Un tempo il quarto lago d’acqua dolce più grande del mondo, il lago d’Aral divenne vittima delle politiche agricole dell’Unione Sovietica degli anni ’50. Le acque dei due fiumi che lo alimentavano furono deviate per la coltivazione del cotone, prosciugandosi e creando due bacini idrici molto più piccoli: il lago d’Aral settentrionale in Kazakistan e il lago d’Aral meridionale in Uzbekistan.
A seguito di quello che è stato considerato uno dei peggiori disastri ambientali della storia, il governo kazako ha avviato il progetto Syr Darya Control and Northern Aral Sea che si è concentrato sulla messa in opera di strutture per il controllo delle acque e sulla costruzione di una nuova imponente diga. Importanti misure sono state adottate per aumentare il volume e l’efficienza dell’accumulo di acqua nel Lago d’Aral settentrionale, migliorare la gestione delle risorse idriche, sviluppare la pesca e l’ecoturismo e migliorare la condizione ecologica della regione. Il progetto ha ottenuto di aumentare il volume dell’acqua del 42%, diminuire la salinità di quasi quattro volte e quintuplicare il volume di pesca annuale.
L’Uzbekistan sta ricostruendo le reti di irrigazione, modernizzando i sistemi di gestione delle acque e introducendo colture resistenti alla siccità. I sussidi agricoli per le tecnologie agricole a risparmio idrico stanno riducendo i consumi d’acqua del 40-50% e i fertilizzanti minerali del 25-30%. “Siamo riusciti a raggiungere accordi con i Paesi vicini sulle questioni relative al risparmio e all’equa distribuzione delle risorse idriche nei fiumi transfrontalieri”, ha osservato il ministro delle risorse idriche Nurzhan Nurzhigitov.
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Fonte: Governo del Kazakistan; immagine di Nasa
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Storia di X
Perché l'ignoto in matematica è definito con la lettera x?
Khorezm, IX secolo.
Nell’odierno Uzbekistan,
il matematico Al-Khwarizmi
gettò le basi della scienza per la risoluzione delle equazioni:
l’ "al-jabr", l'algebra.
Lo studioso non usava ancora formule
e scriveva equazioni a parole;
ad esempio chiamò
l'incognita "shey", "cosa"
e pubblicò in un libro le sue ricerche.
Nel XII secolo,
il libro di Al-Khwarizmi
arrivò in Spagna,
dove iniziarono a scrivere l'ignoto come
xei,
poiché in spagnolo antico
il suono [sh]
all'inizio di una parola era indicato dalla lettera X.
Successivamente la parola è stata ridotta a una lettera.
Anche nell’🇮🇹 rinascimentale,
l’incognita
era chiamata
“la cossa”
(Toscano, che sta per "la cosa" ).
La scienza delle equazioni
era nota come
“l’arte della cossa”
e gli specialisti che le risolvevano erano
i “cossisti”.
-Giovanni Semeraro
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Retrospettiva rurale e avanguardia Uzbeka. O viceversa.
C'era una volta in Uzbekistan una strana coppia, arrivata in Lambretta in abiti anni '50, dritta dritta per limonare duro in una cabina telefonica, facente parte della sceneggiatura di una retrospettiva cinematografica che nemmeno nei cineforum impegnati degli anni '70 se ne erano viste.
Qualcuno, mentendo solo per prendere le distanze, dice che fosse Uzbekistan proprio, altri narrano che l'Uzbekistan fosse in realtà un'area rurale come ce ne sono tante, ancora, nascoste tra beate e pie vergini che amavano invano le minchie e navigli caldi, placidi, secchi ed odorosi.
Un'area ferma nel tempo, sudata che infoia, tettuta e color paglia.
È lì che giace immemore, Sborrate sul Ticino, dove nasce la storia di un avanguardismo di retrospezione rurale, che all'osteria-bar-tabacchi ancora oggi il pescatore dice d'essersela fottuta, la rossa. Ma tutti lo sanno che la chiazza sui suoi pantaloni era piscio e non succo di gnocca.
(Sovracoperta, prima edizione in divenire).
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Tuliyeva Sarvinoz presenta la giovane scrittrice Saitkulova Matluba Karshi, pubblicazione di Elisa Mascia -Italia
Foto cortesia di Saitkulova Matluba Karshi – Uzbekistan FONDAMENTI TEORICI DELLA LOGISTICA E DELLA SUA STORIA Annotazione: L’articolo conduce uno studio sui fondamenti teorici della logistica e sul suo ruolo nell’economia mondiale, teorie provenienti dalla ricerca degli economisti, sulla storia della logistica e sull’applicazione della logistica per ridurre al minimo le riserve di materie prime…
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Saiyuki: origini parte 2
Come detto nel post precedente,l'opera di Wu Cheng'en è ispirata a sua volta ad un altro testo le Testimonianze sulle regioni occidentali del Grande Tang. Il libro venne scritto nel 646 d.C. da Bianji un discepolo di Xuanzang e descrive il viaggio del giovane Xuanzang da Chang'an (oggi Xi'an) verso l'Asia Centrale e forse anche in Asia meridionale tra il 629 e il 645 d.C. Il libro è costituito da 120.000 caratteri cinesi ed è suddiviso in 12 volumi nei quali è descritta la geografia, le terre, il clima, i trasporti marittimi, i prodotti locali,le persone, la lingua, la storia, gli usi e costumi, la religione, la cultura, la politica e via dicendo dei territori occidentali quali Xinjiang, Persia, Tajikistan, Bangladesh, Pakistan, India, Sri Lanka ecc. (ho messo i nomi odierni di alcuni dei territori occidentali visto che Tajikistan, Uzbekistan non esistevano all'epoca). L'opera ha un grande valore storico e archeologico,ad esempio fornisce informazioni sul fatto che a quel tempo esisteva già una cultura buddhista in Afghanistan nonché la prima testimonianza letteraria dell'esistenza dei Buddha di Bamiyan:Buddha di Bamiyan:
foto risalente al 1931 dal sito: http://www.uspolicyinabigworld.com/2009/10/29/us-diplomat-delivers-odd-resignation-in-afghanistan/bamiyan_buddha/
L'opera è importante anche per la storia indiana tant'è che gli archeologi lo usano per riempire alcuni vuoti della storia indiana. Il libro è noto anche per avere un'esatta descrizione delle distanze e dei luoghi dei diversi posti ed è servito anche come linea guida per lo scavo di molti importanti siti quali Rajagrha,il tempio a Sarnath,Ajanta,le rovine del monastero di Nalanda nel Bihar e le rovine di Vasu Bihar dell'antica città di Pundra.
#saiyuki#viaggio in occidente#buddha di Bamiyan#afghanistan#saiyuki: origini#vecchio post#Italian post#kazuya minekura
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la dissoluzione dell'URSS
La sera del 25 dicembre 1991, in un discorso televisivo di poco più di dieci minuti, Mikhail Gorbaciov, dopo aver spiegato la necessità ineludibile delle riforme intraprese dalla primavera del 1985, aver rivendicato la loro valenza storica e ribadito di essersi battuto per la sovranità delle repubbliche ma anche per la conservazione della loro Unione, prende atto che è prevalsa la linea di disgregazione dello Stato e rassegna le dimissioni da presidente dell'URSS. La bandiera rossa con la falce e il martello viene ammainata dal palazzo del Cremlino e il 26 dicembre 1991 l'URSS viene ufficialmente sciolta. Dalla dissoluzione dell'URSS nascono Stati indipendenti in Europa (Ucraina, Moldavia, Bielorussia, Estonia, Lettonia e Lituania), nel Caucaso (Georgia, Armenia e Azerbaigian), in Asia centrale (Kazakistan, Uzbekistan, Turkmenistan, Kirghizistan e Tagikistan) e, nella maggior parte di quello che era stato il territorio sovietico, la Federazione Russa. Significato della fine dell’URSS La dissoluzione dell'URSS è un evento di enorme portata storica che sconvolge l'ordine mondiale e pone fine all'epoca bipolare. Non è però solo un evento storicamente determinato, è anche un processo per comprendere il quale occorre tener conto dell'accumularsi e dell'intrecciarsi progressivo nel tempo di una molteplicità di aspetti, cause e fattori di crisi. Occorre considerare:
fattori di lungo periodo: l'arretratezza economica che è la condizione di partenza dell'esperienza sovietica e poi il deficit da superare a tappe forzate),
fattori di breve periodo: la stagnazione degli anni Settanta o la mancata ristrutturazione tecnologica dell'apparato produttivo,
fattori contingenti (come la perestrojka, l'esplodere dei nazionalismi o gli eventi degli ultimi mesi dell'URSS) che caratterizzano in modo più o meno persistente la storia sovietica: il rigido modello di potere burocratico-centralistico, la sovrapposizione fra partito e Stato, i limiti della pianificazione, lo sviluppo prioritario dell'industria pesante, la compressione dei consumi, il fallimento dei tentativi di riforme, la doppia economia, la formazione di una burocrazia privilegiata, la corsa agli armamenti, i problemi della democrazia, la spoliticizzazione e la crisi dei valori socialisti…,
fattori indotti in vario modo dall'esterno (come la guerra fredda o la rivoluzione informatica connessa alla crescente globalizzazione dell'economia).
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nessuno ha "sfasciato la Russia": la Russia si è sfasciata da sola.
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Khadicha Suleymanova: La Prima Avvocatessa Uzbeka e Pioniera della Giustizia
Un esempio di determinazione e coraggio per le donne uzbeke e il mondo del diritto.
Un esempio di determinazione e coraggio per le donne uzbeke e il mondo del diritto. Un’Eroina della Giustizia. Khadicha Suleymanova, nata il 3 luglio 1913, è stata una figura rivoluzionaria nella storia dell’Uzbekistan. Cresciuta in una famiglia intellettuale, ha dimostrato una determinazione straordinaria nel perseguire i suoi obiettivi, nonostante le sfide economiche e politiche del suo…
#Alessandria today#biografie di donne#carriera giuridica#Diritti delle donne#Diritti Umani#diritto criminale#diritto e società#diritto in Uzbekistan#diritto sovietico.#donne e politica#donne nel diritto#donne nella legge#donne nella storia uzbeka#Donne pioniere#Donne straordinarie#Emancipazione femminile#emancipazione femminile in Asia#figure ispiratrici#figure storiche#giustizia e diritto#giustizia per gli innocenti#giustizia sociale#Google News#Grande Terrore#ispirazione femminile#istituzioni legali#italianewsmedia.com#Khadicha Suleymanova#Khadicha Suleymanova borsa di studio#lotta per la giustizia
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In Uzbekistan c’è una delle città più antiche del mondo con circa 2700 anni di storia😱 Stiamo parlando di Samarcanda, città incrocio di culture che dal 2001 è patrimonio dell’umanità UNESCO! Il fulcro di Samarcanda è la scenografica piazza Registan, definita anche il luogo più straordinario di tutta l’Asia centrale. La particolarità di questo luogo è la presenza di tre madrase, ovvero scuole islamiche, caratterizzate da splendide decorazioni😍 Questa in foto è la madrasa più moderna del complesso: Tilya Kori, che in persiano significa "dorata" e deve il suo nome alle decorazioni interne. Il soffitto è infatti completamente ricoperto di lamine d’oro🌟 Siete mai stati in questa città?😊 https://www.instagram.com/p/CSaBGBXKIEw/?utm_medium=tumblr
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Zebiniso Meiliyeva presenta la giovane scrittrice Umirzakova Farangiz - Uzbekistan
Foto cortesia di Umirzakova Farangiz – Uzbekistan Umirzakova Farangiz UzbekistanIstituto pedagogico Uzbekistan-Finlandia, Facoltà di pedagogia e cultura fisica, Dipartimento di storia, studente del 4° anno Storia delle madrase durante l’era timuride.L’importanza delle madrase nella spiritualità, per questa istituzione educativa delle persone. Probabilmente non esiste una definizione che riveli…
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Indonesia 🇮🇩 Batu Karas ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 🇬🇧 You know when you are very tired, you close your eyes... but a little hand gets you asking for another story please!? 🙏 . Or when she's sleeping... you prepare a coffee in the garden of the guest house, you sit in the hammock and at that precise moment: "mom, hello let's go to the beach?" 😱 . You pack 400 things in 5 seconds ... no worries, you will forget "that only thing" you will really need. 😥 . Once at sea there is no longer the sunbathing, reading a beautiful book ... book? What's this? 🤔 . You will only have to play. Sand castles, baths then, after a few seconds, you are exhausted: "mom I am hungry, shall we eat anything? Let's go to the lady with yellow veil who prepares great noodles! 🍜 . Hadn't we come here to relax? 😂 I'm kidding, we have learned a lot, first of all: sharing with love. ● ● ● ● 🇮🇹 Avete presente quando sei stanchissimo, ti si chiudono gli occhi da soli... ma una manina ti tira la maglia e ti chiede ancora un'altra storia please!? 🙏 . O quando sta dormendo... Ti prepari un caffè fumante nel giardino della guest house, ti accomodi sull'amaca e in quel preciso istante: "mamma, ciao andiamo al mare? " 😱 . E prendi 400 cose da mettere nello zainetto in 5 secondi... che poi tanto "quella cosa" di cui avrai bisogno non ci sarà. 😥 . Incremiamola tutta... Pianti vari... La crema proprio non piace. 😯 . Una volta al mare non esiste più il prendere il sole, leggere un bel libro... Libro? Cos'è? 🤔 . Si gioca, punto. Ci si tuffa, si fanno castelli di sabbia, si cucina con le pentoline comprate in Uzbekistan per il suo compleanno... Poi, dopo che sei sfinito: "mamma ho fame, cosa mangiamo di buono, andiamo dalla signora con il motorino e il velo giallo che fa i noodles buoni buoni? " 🍜 . Ma non eravamo venuti qui per rilassarci un pochino? Relax? Non ci ricordiamo più il vero significato di questa parola... Però abbiamo imparato davvero cos'è condividere e quando la sera tutti dormono... Beh capisci che hai il cuore pieno di felicità. ❤️ (presso Batukaras Beach) https://www.instagram.com/p/Bz2vYGpIjVr/?igshid=1ae3ygybn15se
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Global Slavery Index 2016
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Global Slavery Index 2016
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The results of Global Slavery Index 2016, compiled by the Walk Free Foundation. According to the researchers, were diffused: 45.8 million people live in conditions of slavery.
Researchers considered 24 vulnerabilities in four groups: protection of civil and political rights, social and economic health, personal security and refugee populations and from conflicts. The analysis was conducted by analyzing the situation in 167 countries, by carrying out random checks and surveys sometimes at the state level (as in India) sometimes through interviews (42,000 in 53 different languages). Many the difficulties encountered: measure the number of people in the state of modern slavery is often very difficult because of the hidden nature of this crime and low levels of identification of victims.
About a quarter of new slaves are localized in 5 countries: India, China, Pakistan, Bangladesh and Uzbekistan where they produce goods for Western Europe, Japan, North America and Australia markets. The highest number of slaves lives in India (18 million), but if you look at the percentages of the total population and refers to the modern slavery to lead the ranking is the DPRK: according to the research, 4.37% of the population in the North Korean lives in slave-like conditions.
Since the last report, the number of slaves grew considerably (about 30%). In 2014, they were 35.8 million; now, according to the researchers of the Walk Free Foundation, it increased by more than ten millions.
Surprisingly no country is “free”. In the US live over 57 thousand slaves. And in Japan, according to the researchers, there would be 290 thousand (over 2 persons per thousand). Lowest prevalence of modern slavery (referring to the population) was found in Luxembourg, Ireland, Norway, Denmark, Switzerland, Austria, Sweden and Belgium, the United States and Canada, and Australia and New Zealand.
In Europe, there are over a million and two hundred thousand “new slaves”. Despite having the lowest regional incidence of modern slavery in the world, this remains a problem in Europe. The worst situation is in Macedonia, the best occurs in Austria, Belgium, Denmark, France, Germany, Ireland, Luxembourg, Norway, Spain, Sweden, Switzerland and the United Kingdom. But even in these countries the cases of slavery are not lacking. In Germany new slaves are 14500 (0.018 percent of the population), the same percentage in France and in the United Kingdom. Much worse the situation in Italy: according to Walk Free Foundation, there are almost 130 thousand slaves (0.02 of workers).
Modern slavery is influenced by several factors related to the presence or absence of protection and respect for the rights, physical safety and security, access to the necessities of life, such as food, water and health care, and patterns of migration, displacement and conflict.
C.Alessandro Mauceri
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ASCOLI PICENO – Un viaggio lungo 8 mesi, una sfida che ha attraversato 2 continenti e 12 paesi, il desiderio di mettersi alla prova e di raccontare la disabilità da un’altra prospettiva. Tutto questo è I to Eye.
I to Eye è un progetto ardito che vuole spronare le persone a scoprire la vita con le sue infinite possibilità, desidera incoraggiarle a oltrepassare i propri limiti perché come dice spesso il suo protagonista, “non esistono grandi o piccoli problemi, ma solo il modo in cui questi vengono affrontati”. I to Eye è un viaggio lungo 8 mesi in sella ad un tandem, una sfida lunga 2 continenti e 12 paesi, è il desiderio di mettersi alla prova e di raccontare la disabilità da un’altra prospettiva.
I to Eye è un’avventura iniziata a Roma venerdì 1° marzo per volontà di Davide Valacchi, un ragazzo di 28 anni che non vede dall’età di 9. I to Eye è sinonimo di amicizia perché non potrebbe esistere senza il supporto di Michele Giuliano e Samuele Spriano. I to Eye ha un obiettivo ambizioso: viaggiare ed entrare in contatto con associazioni e federazioni che gravitano attorno al mondo dei non vedenti, capire come la disabilità visiva possa inserirsi nei diversi contesti socio-culturali e dimostrare che un tandem può essere un influente mezzo di inclusione sociale.
Inoltre, come spiega Davide: “Raccontare e farci raccontare sono i nostri intenti: lo scambio di idee ed esperienze è la prima motivazione che ci ha spinti a intraprendere questo viaggio, con la speranza di smuovere gli animi rispetto alle possibilità che un disabile può avere nella vita.
Un tandem può cambiare l’intera esistenza di un non vedente: noi tre del progetto I to Eye vogliamo dimostrarlo perché è l’unico mezzo di trasporto che gli permette di avere un ruolo attivo nel movimento su lunghe distanze e di godere delle infinite sfumature sensoriali di un viaggio. L’esperienza mi ha insegnato che un tandem può essere un potente mezzo di inclusione sociale per chi ha problemi alla vista, abbattendo alcune delle barriere imposte dalla disabilità”.
Ma chi è Davide? Quando gli viene chiesto di descriversi, risponde: “Sono originario di Ascoli ma vivo da anni a Bologna, dove sto per sostenere l’esame di abilitazione come psicologo clinico. Molto determinato, ho ideato il progetto I to Eye e intendo portarlo in giro per il mondo. A Bologna ho conosciuto Michele in un bar ed è stata subito amicizia, un’amicizia fraterna e spontanea, come quelle che si hanno da bambini.
L’incontro con Samuele è invece avvenuto in un campeggio durante un viaggio sul Gargano, grazie ad un’amicizia in comune… l’immediata sintonia e la condivisione di interessi e idee hanno fatto il resto! Non vedo da 18 anni, ma credo che la disabilità possa essere messa sullo stesso piano di un qualsiasi altro problema della vita… siamo noi che decidiamo se essere disabili o meno!”.
Michele, 37 anni, sardo di origine ma cresciuto in un piccolo paese dell’Appennino bolognese, è cuoco di professione e da 6 anni ha scelto di abbandonare l’automobile per spostarsi unicamente in bicicletta. In questo primo viaggio ha cercato delle risposte e un arricchimento personale. La sua genuinità e la sua ironia hanno reso il percorso più divertente!
Samuele, 25 anni, è nato e cresciuto a Gorla Maggiore. Amante dello sport e della natura, studia e intraprende da anni numerose discipline delle arti marziali, delle quali condivide profondamente stile di vita e valori. La sua esperienza nei viaggi on the road e la sua innata capacità di protendersi verso l’altro rappresentano appieno il progetto I to Eye!
In questa storia intessuta di coraggio, vitalità e speranza hanno giocato un ruolo fondamentale anche Diego Guerriero e Cassandra Poggioli de Il Tandem Volante, due ragazzi dinamici e generosi originari di Piacenza che acquistano e riparano queste particolari biciclette per poi donarle ad enti e associazioni che si occupano di disabilità visiva e/o cognitiva.
Sono stati loro due a fornire il primo strumento necessario per compiere quella che suona come un’impresa. Davide, Michele e Samuele hanno persino dato un nome al loro mezzo speciale: Esmeralda.
Dopo un grave danneggiamento, in Iran è stato acquistato un nuovo tandem grazie al contributo decisivo della famiglia Faraotti – Fainplast – e con Baghera i ragazzi sono giunti sino a Dušanbe, dove il mezzo è stato donato a Siyovush, un ragazzo non vedente di trent’anni che lavora come insegnante di inglese nella scuola speciale di Isor, un sobborgo della capitale tagika.
In questo primo step Davide, Michele e Samuele hanno percorso 12.000 chilometri. Sono partiti da Roma e hanno attraversato Slovenia, Croazia, Serbia, Bulgaria, Turchia, Iran, Turkmenistan, Uzbekistan, Tagikistan, Kirghizistan, Kazakistan.
Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione di Montura, Biotex, Ama Aquilone, Comune di Ascoli Piceno, Makeitalia, Fainplast, Radio Ascoli, Fondazione per lo Sport Silvia Rinaldi Onlus, Rotary E-Club Roma, Rotary E-Club Due mondi, Panathlon Ascoli Piceno e Fermo, CBM Italia Onlus, Cantine di Castignano.
Domenica 1° dicembre alle ore 17 presso il Green Park – Circolo Sportivo Fondazione Carisap i ragazzi saluteranno tutte le persone che li hanno seguiti durante il viaggio, racconteranno dettagli e impressioni che non sono trapelati dalle narrazioni su Facebook, rispondere a tutte le domande e alle curiosità dei presenti e soprattutto accenneranno i progetti futuri.
Seguirà un ricco buffet. Prenotazione obbligatoria entro sabato 30 novembre ai numeri 339.4925860 – 0736.341250.
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Le opportunità turistiche della Repubblica dell'Uzbekistan. Un viaggio tra storia, cultura e sviluppo economico
L'Uzbekistan, situato al centro dell'antica Via della Seta, rappresenta una delle mete turistiche più affascinanti e ricche di patrimonio culturale nel mondo.
L’Uzbekistan, situato al centro dell’antica Via della Seta, rappresenta una delle mete turistiche più affascinanti e ricche di patrimonio culturale nel mondo. Il settore turistico in Uzbekistan non è solo un’opportunità per esplorare le sue meraviglie storiche e naturali, ma svolge anche un ruolo cruciale nello sviluppo economico e culturale del Paese. I gioielli storici dell’Uzbekistan:…
#Alessandria today#attrazioni storiche#biosfera Chotkal#Bukhara#Google News#infrastrutture turistiche Uzbekistan.#italianewsmedia.com#Khiva#patrimonio UNESCO#Pier Carlo Lava#progetti di sviluppo Uzbekistan#promozione turistica#Registan#Samarcanda#storia e cultura#Sviluppo economico#Turismo Culturale#turismo ecologico#turismo in Uzbekistan#Turismo Montano#Turismo Sostenibile#UZBEKISTAN#Via della Seta#viaggi in Asia centrale
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Ucraina: la costituzione di uno stato ultranazionalista nel cuore dell’Europa
Stefano Zecchinelli • 22 novembre 2018 •
Un ottimo documentario pubblicato da VOXKOMM https://www.youtube.com/watch?v=l8HXoZwfp6o&bpctr=1542738812&fbclid=IwAR2D6EYUwZm1xFfZ_wfJggPzRPA7KSmDcqr1ZvCQ2AJbGBKvJFkCYsg34dE ha messo in risalto le responsabilità degli imperialismi USA ed UE nel sostegno alle forze neonaziste ucraine con l’obiettivo (cito testualmente): ‘’La costituzione di uno Stato ultranazionalista nel cuore d’Europa’’ 1. Il tutto rappresenta ‘’una base di supporto e di addestramento per l’estrema destra di tutto il mondo ’’, operazione di sciacallaggio a cui hanno partecipato, spalleggiati dalla intelligence corrotta, anche i neofascisti italiani, con la presenza di Francesco Fontana, manutengolo del guru Gabriele Adinolfi e dello stragista Stefano delle Chiaie. L’organizzazione CasaPound si è confermata parte di una internazionale della criminalità organizzata, tollerata purtroppo aldilà di ogni limite legale. Su questi argomenti si è scritto in abbondanza (giustamente), la pecca, dal punto di vista dell’analisi inerisce al, troppe volte sottovalutato, ruolo di Israele nella costruzione di un regime ultranazionalista, baluardo del neocolonialismo occidentale in funzione antirussa. La presenza israeliana nel golpe ucraino e nei pogrom anti-russi è un elemento, a dir poco, decisivo. Il canale russo Sputnik riporta lo sforzo di quaranta attivisti israeliani i quali si sono rivolti alle autorità giudiziaria per chiedere la fine delle esportazioni di armi al regime di Kiev: “Un gruppo di oltre 40 attivisti per i diritti umani ha presentato un esposto alla Corte Suprema, chiedendo lo stop alle esportazioni di armi israeliane verso l’Ucraina. Sostengono che le armi vengono usate da forze che elogiano apertamente l’ideologia neonazista,” — scrive Haaretz; “Sebbene queste armi siano ora puntate contro i russi, occorre tener conto della significativa probabilità che in futuro vengano utilizzate verso altri obiettivi, compresi attacchi ai membri delle minoranze in questo Paese”, si legge nell’esposto degli attivisti 2. La parte finale del testo mi sembra eloquente, rileggiamo: ‘’occorre tener conto della significativa probabilità che in futuro vengano utilizzate verso altri obiettivi, compresi attacchi ai membri delle minoranze in questo Paese’’. Tutto ciò potebbe lasciar presupporre un giro – illegale – di armi dai neonazisti ucraini ai coloni sionisti, con tanto di gemellaggio fra le due destre radicali: quella ucraina (nazifascista) e quella ebraica (sionista). Uno squadrista di Settore Destro insieme ad una sostenitrice di Israele La propaganda del Battaglione Azov mostra fucili Tavor, dalla licenza israeliana, nelle mani dei nazisti antisemiti di Settore Destro, malgrado le proteste dei pacifisti israeliani. Il governo israeliano trama sulla pelle degli ebrei anti-militaristi, appoggiando ‘’una base di supporto e di addestramento per l’estrema destra di tutto il mondo ’’, una estrema destra più nazista che fascista del tutto subalterna e funzionale alla geopolitica americana. La questione è diventata di pubblico dominio grazie ai giornalisti di The Electonic Intifada, quindi Asa Winstanley ha documentato come: ‘’La propaganda online di Azov Battalion mostra fucili Tavor dalla licenza israeliana nelle mani del gruppo fascista, mentre attivisti israeliani per i diritti umani protestavano contro le vendite di armi all’Ucraina che finirebbero alle milizie antisemite. In una lettera “sulle licenze per l’Ucraina” ottenuta da The Electronic Intifada, l’agenzia per le esportazioni di armi del ministero della Difesa israeliano afferma di “prestare attenzione alle licenze” agli esportatori di armi “in pieno coordinamento col ministero degli Esteri ed altre entità governative” 3. Sionismo e neofascismo hanno un orizzonte strategico comune, non si tratta di mera tattica politica. L’analista Max Blumenthal ha documentato, in modo estremamente dettagliato, l’antisemitismo dei golpisti ucraini: ‘’Secondo The Telegraph, Biletskij nel 2014 scrisse che “la missione storica della nostra nazione in questo momento critico è guidare le razze bianche del mondo in un’ultima crociata per la sopravvivenza. Una crociata contro gli untermenschen guidati dai semiti”. In un campo di addestramento militare per bambini l’anno scorso The Guardian notò diversi istruttori Azov con tatuaggi nazisti e razzisti, tra cui svastiche, il teschio delle SS e la scritta “White Pride”. Un miliziano di Azov spiegava a The Guardian che combatte la Russia perché “Putin è ebreo”. Parlando con The Telegraph, un altro elogiava Adolf Hitler, dicendo che l’omosessualità è una “malattia mentale” e la dimensione dell’Olocausto “è una grave domanda”’’. Ciononostante, Biletskij (fondatore del Battaglione Azov) riconosce al sionismo il merito di essersi “impegnato a ripristinare l’onore della razza bianca”, promulgando leggi che vietano di ‘‘mescolare le razze’’. Non soltanto gli USA, la Gran Bretagna e la UE, anche Israele è ossessionata dalla russofobia al punto da finanziare una ondata antisemita mondiale. I fascisti antisemiti italiani, a partire proprio da CasaPound, hanno legami di qualche tipo con il MOSSAD israeliano? Grande Israele o Grande Khazaria? Il giornale israeliano The Times of Israel, giornale di centro-sinistra con diversi giornalisti fuoriusciti da Haaretz, pubblicò nel 2014 un importante documento che rivela il sogno dell’estrema destra ebraica: ricostituire il Regno della Khazaria contro la Russia ortodossa. Che cos’è la Khazaria? Ce lo spiega lo storico della sinistra ebraica (critica verso il sionismo), Shlomo Sand: ‘’Questo impero medievale dimenticato occupava un’area enorme, dal Volga alla Crimea e dal Don all’attuale Uzbekistan. Scomparve dalla Storia nel secolo XIII quando i Mongoli invasero l’Europa distruggendo tutto al loro passaggio. Migliaia di Khazari, fuggendo dalle orde di Batu Khan, si dispersero nell’Europa Orientale. La loro eredità culturale fu insperata’’ 4. Per altri storici come Marc Bloch ed Arthur Koestler i khazari vanno identificati con gli aschenaziti le cui comunità, differenziandosi dai sefarditi, ebbero un ruolo determinante nella pulizia etnica della Palestina storica. In questo modo, il sionismo aschenazita ha deturpato la storia ebraica spingendo le comunità giudaiche dell’est Europa su posizioni politiche intolleranti e proto-coloniali. Diversi studiosi – come ad esempio James Petras – definiscono lo Stato d’Israele uno Stato neofascista, alludendo a questa (triste) parabola. Per il giornalista Wayne Madsen, Israele vorrebbe costituire uno Stato neo-ebraico, o meglio neo-sionista, nel cuore dell’Europa 5 e ideologicamente russofobo. Un progetto che cammina parallelamente alla sovversione neofascista sostenuta da USA ed UE. Ancora una volta, imperialismo e fondamentalismo religioso (evangelico e sionista) mettono a repentaglio la pace nel mondo. Un piano eversivo destinato, vista la portata della Resistenza filo-russa, al fallimento. Un fallimento che potrebbe portare ad un declino del mondo unipolare a dominio USA. La russofobia è una “malattia” dalle radici antiche che ha sempre portato conseguenze nefaste, come la storia insegna. https://www.youtube.com/watch?v=l8HXoZwfp6o&fbclid=IwAR1iMnKhLetaNsiKpipd9k-I8z-DlrAAmhgMp_TW4fqfYQagTSYrhIWPezU&bpctr=1542904084 https://it.sputniknews.com/mondo/201807096216024-neonazismo-Azov-paramilitari-diritti-umani-Donbass/?fbclid=IwAR0wUWitwf7MSvKN1Ajsgmfg42K4CYF0qXx5aeePmgKmRM8N05Jx_sNbLsA http://aurorasito.altervista.org/?p=1361&fbclid=IwAR0mCJXtUdxmMhEu-wFQ_ikRg6uLIdkaYuxdnZBmKfaz8UWPGcZHANRGsw4 http://unmondoimpossibile.blogspot.com/2016/06/linvenzione-del-popolo-ebraico-di.html https://www.strategic-culture.org/news/2014/12/03/israel-secret-plan-for-second-israel-in-ukraine.html?fbclid=IwAR1_4gm4EyyzwdAg8jHs1pVdh5oifiell7l9dk0vr-LjG6vo3GAYZqgKF44
Preso da: http://www.linterferenza.info/esteri/ucraina-la-costituzione-uno-ultranazionalista-nel-cuore-delleuropa/
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Uzbekistan: Il Tesoro Nascosto dell’Asia Centrale
Un viaggio tra storia, cultura e meraviglie architettoniche
Un viaggio tra storia, cultura e meraviglie architettoniche Biografia dell’autore Fayzulloyev Abramat è uno studente universitario del terzo anno presso l’Università di Economia e Pedagogia. Appassionato di storia, cultura e turismo, dedica il suo tempo alla scoperta delle meraviglie dell’Asia Centrale, con particolare attenzione all’Uzbekistan, la sua terra natale. Attraverso i suoi scritti,…
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