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#solisti
zanimljivaekonomija · 2 years
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Bečki operski bal nakon dve godine pauze
Kao društveni vrhunac balske sezone 65. Bečki operski bal biće održan 16. februara 2023. godine u Državnoj operi nakon dve godine pauze uslovljene pandemijom koronavirusa.
U programu će učestvovati Bečki državni balet, orkestar i baletska akademija Državne opere, scenski orkestar Državne opere, plesna škola, solisti Kamila Nilund (sopran), Andreas Šager (tenor) i Lidija Baih (violina). Izvodiće se dela Karla Rosnera, Ludviga van Betovena, Frederika Šopena, Johana Štrausa sina, Franca Lehara, Jozefa Lanera i Roberta Štolca.
Među 5.000 gostiju iz zemlje i inostranstva okupiće se kulturni, politički i privredni predstavnici. Bal se odvija u vremenu potpuno novih izazova, pa će prvi put do sada poslati jasnu poruku društvene odgovornosti i solidarnost.  
U saradnji sa državnom televizijom ORF i partnerima poput Karitasa, Austrijskog Crvenog krsta i drugih humanitarnih organizacija Operski bal će omogućiti veliku humanitarnu akciju pod nazivom „Austrija pomaže Austriji“. Sredstva koja će se prikupljati su namenjena ljudima u zemlji kojima je neophodna pomoć. Cena karte iznosi 350 evra, a od svake prodate karte će 35 evra biti izdvojeno za humanitarnu akciju, kao i deset odsto od prometa gatsronomskih usluga. Donacije će se prikupljati i na licu mesta tokom cele večeri.
© Wiener Staatsoper/ Michael Pöhn
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musicollage · 11 days
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Manfredini, Vivaldi, Torelli, Corelli, Albinoni + Hunger — Trumpet Concertos. 1991 : Sony.
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musicwithoutborders · 8 months
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Emanuele Barbella / I Solisti Aquitani, Concerto per mandolino ed archi - 2. Andantino I Mandolinenkonzerte, 1991
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lospeakerscorner · 1 year
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Gran Concerto Estate 2023
Villa Mascolo sarà cassa armonica per le celebri arie di musica classica europea e partenopea con il Gran Concerto Estate PORTICI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – La lirica ritorna nella cittadina vesuviana dopo gli indimenticati fasti degli anni dei cafè chantant e del Teatro Eleonora Duse dove, però, per lo più andavano in scena Operette. Infatti, il Gran Concerto Estate 2023, a cura della…
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marcogiovenale · 1 year
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commiato dal musicista antonello neri
Il commiato dal musicista Antonello Neri, scomparso il 28 maggio, si terrà domani, martedì 30 maggio alle ore 15 al tempietto egizio del Verano, dove sarà proiettato il documentario Antonello Neri, di suo figlio Federico Ayrton. Antonello Neri: Iren – ImprovvisAzioni vesuviane (29 maggio 2010) Konsequenz (KNZ012) Musica e pianoforte: Antonello Neri Fair…
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cristinagherghel · 2 years
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(Cristina G.)
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kadinbakisi · 2 years
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Mary Jane Kimdir, Gerçek Adı Nedir, Solisti Kimdir?
Mary Jane Kimdir, Gerçek Adı Nedir, Solisti Kimdir?
Mary Jane ismiyle karşımıza şarkılar aslında bir gruba ait. Yabancı bir isme sahip olduğu için ilk bakışta Türk olduğu anlaşılmıyor. Tövbe, Mevsim Bahar gibi şarkılarıyla dikkat çeken grubun dört asil üyesi vardır. Gruptaki tek kadın olan Begüm Yiğit aynı zamanda grubun solistidir. 1990’lı yıllarda Kocaeli’nin İzmit ilçesinde başlayan grup tüm dünyaya yayılmıştır. Mary Jane gerçek adı nedir ?…
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kassaneiti · 9 months
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Aloin miettimään semmosta asiaa näin joulun alla, että minkälainen kuoro syntyy suomitumpusta
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diceriadelluntore · 6 months
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Storia Di Musica #319 - Black Country Communion, Black Country Communion, 2010
Il mese delle storia degli album delle band con "black" nel nome si conclude oggi. Vorrei ringraziare i suggerimenti, alcuni davvero interessanti, come Federica che mi ha suggerito i Beast Of Black (un gruppo heavy metal scandinavo che ama inserire le tastiere stile anni '80 nelle loro canzoni, e fa cover di qualsiasi cosa, persino di Michael Jackson e non solo dei Manowar), ma ho scelto per chiudere questa carrellata, necessariamente parziale e soprattutto cercando di andare oltre le scelte più ovvie (i Black Sabbath, già protagonisti di questa rubrica, o i Black Keys) un gruppo che ritengo estremamente interessante. L'ultima storia riguarda un supergruppo, che i più attenti hanno già percepito essere un'altra di quelle piccole passioni musicali personali. Questo è uno dei più recenti, e soprattutto uno tra i meglio amalgamati e capace di cose, a mio avviso, davvero notevoli. Tutto nasce quando, per una serie di concerti, Glen Hughes e Joe Bonamassa iniziano a suonare insieme nel 2009. Sono due personaggi grandiosi: Hughes, bassista, è stata una delle voci più belle degli anni '70. Iniziò con i Trapeze, prima un quintetto, poi un trio, che pubblicò nel 1970 due dischi bellissimi, Trapeze e Medusa, quest'ultimo uno dei dischi "tesoro nascosto" di quel periodo, poi nel 1973 viene chiamato a sostituire Roger Glover e Ian Gillian nei Deep Purple: è la seconda voce con David Coverdale in Burn, grandioso disco della band inglese, sebbene non venga accreditato tra gli autori per problemi legali. Continuerà nei Deep Purple fino al 1976, poi deciderà a lungo di andare a suonare un po' a piacere (i suoi anni da zingaro li ha sempre definiti), dischi solisti, cantante anche dei Black Sabbath al posto di Ozzy Osbourne e tante altre cose tra cui ricoveri, dipendenze, collaborazioni. Joe Bonamassa è uno dei più grandi chitarristi rock\blues di questa generazione, collezionista di strumenti vintage, amante del suono puro della chitarra con pochissimi effetti, fondatore e presidente della Keeping The Blues Alive Records, etichetta che permette ai giovani di avvicinarsi al genere e produce i più talentuosi giovani performer. Insieme a loro c'è il grande produttore Kevin Shirley (conosciuto come The Caveman, produttore e ingegnere del suono tra gli altri di Aerosmith, Iron Maiden, Journey, Rush, gli ultimi dischi dei Led Zeppelin) che è incaricato di trovare altri musicisti per un progetto di supergruppo. Shirley chiama due suoni amici: Derek Sherinian, tastierista ex Dream Theater, che furono prodotti da Kevin, e Jason Bonham, figlio del leggendario John "Bonzo", batterista come il padre. Scelgono come nome, in questa sorta di unione anglo americana (Hughes e Bohnam sono inglese, Bonamassa e Sherinian americani) Black Country Communion, dal nome della contea delle West Midlands che si chiamana così per l'effetto dello smog provocato sia dalle miniere che dalle fabbriche che usavano il carbone per l'energia.
L'idea della band è di riprendere il suono vintage del rock anni '70 e di catapultarlo in una atmosfera contemporanea. Non sempre le individualità favolose dei singoli nei supergruppi funzionano come le aspettative vorrebbero, ma stavolta l'amalgama e la musica non lasciano dubbi: sebbene non sia un disco innovativo, Black Country Communion, che esce nel Settembre del 2010 è un disco di grande rock "classico", registrato in poco tempo, con pochi aggiustamenti, sincero, fiero e suonato alla grande. Basta l'intro di Black Country e la sua evoluzione hard rock, per capire che questo non è solo un omaggio ad uno dei periodi storici del rock, ma è la voglia di mostrarsi ancora capaci: sono tre minuti e quindici da antologia. One Last Soul, che fu il singolo di promozione, è più leggera ma prepara il terreno per una prima parte di disco stupenda: The Great Divide, Down Again, Beggarman con assolo favoloso di Bonamassa, ma soprattutto la stupenda Song Of Yesterday, che parte come uno slow blues, sale fino in cima e negli ultimi minuti sfodera una cavalcata che sa di ore passate a suonare insieme. Nella second parte, la bella No Time, la ripresa di uno dei brani che Hughes scrisse con i Trapeze, Medusa, che perde l'atmosfera folk prog della sua versione originale, diviene più muscolare e potente ma si mantiene convincente. Il disco si chiude con due brani molto particolari: Stand, che fa della complessità dei ritmi e della stratificazione degli stili (è il brano più progressive in repertorio) il suo fascino, Sista Jane è un brano in stile AC\DC e gli 11 minuti di Too Late For The Sun sono il commiato jam rock di questo disco, tra acrobazie strumentali da pelle d'oca. In tutto il disco, la voce di Hughes giganteggia, a ricordare che negli anni '70 era soprannominato The Voice of Rock, con la solidità tecnica di Bonamassa, di Bonham e di Sherinian a creare un suono che rimane convincente. Il progetto continuerà con un Black Country Communion II nel 2011, un tour in Europa, racchiuso in parte nello splendido Live Over Europe (con alcune gemme, tipo Burn dei Deep Purple, The Ballad Of John Henry di Mississippi John Hurt suonata dal solo Bonamassa, l'intro di Won't Get Fooled Again degli Who prima di Sista Jane) ma dopo Afterglow del 2012 Bonamassa si chiama fuori. Durerà poco, perchè il piacere è così tanto che già nel 2016 ritornano insieme, e proprio di questi giorni è l'uscita del loro ultimo lavoro, V, a 7 anni da BCCIV.
Questi sono i miei auguri di Pasqua. Decisamente rock.
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okuryazarlar · 2 years
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Mor ve Ötesi solisti Harun Tekin'in konuşması...
Ne demişti Mustafa Kemal Atatürk "Umutsuz durumlar yoktur. Umutsuz insanlar vardır. Ben hiçbir zaman umudumu yitirmedim."
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Saverio Mercadante (1795-1870) - Flute Concerto in E minor
1. Allegro maestoso 2. Largo 3. Rondo
Jean-Pierre Rampal Flute & I Solisti Veneti, Claudio Scimone Conductor
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13.08.24 OPETH KONSERİ (ZORLU PSM)
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Selam dostlar! Biraz geç oldu, araya çok tatil girdi derken konserleri ihmal etmiş gibi olmayalım hemen kaldığımız yerden devam edelim. “Zorlu Psm” iki gün üst üste “Sold Out” olan “Opeth” konserlerini geride bıraktı. Yılların dinleyicisi olarak organizasyonu düzenleyenler kadar bu durum beni de şaşırttı. “Scorpions” “Megadeth” hıncahınç dolan “Kçp” konserleri tamam ama “Opeth” her zaman Türk seyircisinin kalbinde taht kurmasını bilmiş bir grup olmasına rağmen kendileri de dahil olmak üzere hiç kimse iki gün üst üste tükenecek bilet kapasitesi beklemiyordu. Mikael benim katıldığım 13 Ağustos gösterisinde konser boyunca teşekkür etmek zorunda kaldı, adamın şaşkınlıktan gözleri açıldı. (Herifler her geldiğinde ayrı bir şeyimize şaşırıyor.) Ne olmuştu, nasıl olmuştu da “Opeth” grubu ülkemize son geldikleri sene olan “Rock Off 2019” festivalinden beri bu kadar hayran toplamayı başarmıştı? Cevabı her zamanki gibi konser alanında aldım; “Aşk” Öyle bir kalabalık, öyle bir sevgi vardı ki gruba karşı kelimeler kifayetsiz kaldı. Şarkıları birlikte söyleyenlermi dersin, muhteşem “Opeth” görselleri eşliğinde kendinden geçenmi, donmuş vaziyette “Eargasm” geçirenlermi.. Bu konserde bol bol seyirci gözlemleme fırsatım oldu ama konsere geçmeden önce şu adı sık sık şaka malzemesi yapılan müthiş “Opeth” grubundan biraz bahsedelim.
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“Opeth” ilk dönemlerini Progressive/Death Metal hatta “Doom/Death Metal” soundlarıyla geçiren “Heritage” albümü ve sonrasında neredeyse günümüze gelene kadar (Burası şokomelli, daha sonra bahsedeceğim.) “Progressive/Rock” Sound’u ve bence tanımlamaların yetmediği daha da enteresan Soundlar yakalamış, romantik, hoş logolu ama bir o kadarda içerisinde sertlik barındıran güzide İsveç’imizden bir grup. “Opeth” müzikal olarak tanımlamak için gerçekten zor bir oluşum, her zaman zordu. “Dream Theater”, “Tool” vs. gibi ağır progresifler arasında “Opeth”te müzikal açıdan yorumlamaya kalibremin fiziken yetmediği, daha ziyade “gönül yorumculuğu” yapmaya çalıştığım bir gruptu. “Heritage” dönemine girip Mikael, Brutal vokale en azından alb��mlerde ara vermeden önce de grup, tarzlarını bambaşka yerlere taşıyabileceğinin sinyallerini veriyordu. Herhangi bir “Opeth” dönemi albümünü ya da şarkısını konserde, evde, arabada, okulda dinlerken kendinizi bir orada bir burada bulabilirsiniz. Brutal vokallerle bezeli son derece sert bir müzik devam ederken bir anda, ortada hiçbir sebep yokken, aniden dinlediğiniz müzik sakinleşir, sizi çayırlara çimenlere götürür, kır manzarası, çiçekler, oh oradan mis gibi kokular geldi, hafif bir rüzgar, aa inek mi o? falan şeklinde pastoral pastoral takılırken yine birden tepenize çekiç gibi Mikael Brutalleri, aşırı hızlı Riffler, davulda durmaksızın vuran Twinler falan biner. Allah’ınız şaşar, çığlık atarsınız, direksiyon hakimiyetini kaybedersiniz. Dikkat edin bazı iyi “DSBM” grupları şarkılarının özellikle başlarında bu “Opeth” etkisi diyebileceğim şeyi kullanır. Bir dönemimizi manik depresif geçirmemizin en büyük sorumlusudur bu “Opeth” Ay’ın şehri, gönlümün sultanı.
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“Nature”, “Death”, “Love”, “Heartbreak”, “Sorrow”, “Seasons”, “Occultism”… “Metal Archives”ta “Opeth” hakkında yazan şu temalara bir bakın. Belliki otçu baba türbesi gibi bir yer burası. Aklınıza ona göre mukayyet olun. Peki bu kadar anlatı bir Metal müzik dinleyicisi olarak “Opeth” sevgimizi anlatmaya yetiyor mu? Yetmiyor efendim alakası bile yok. “Opeth” solisti Mikael dediğimiz, Dünyanın en iyi Brutal vokal yapan adamlarından biri olan şahıs (Belki de en iyisi, konu epey tartışılır.) “Opeth”in solistliğini üstlenirken aynı zamanda “Katatonia”nın “Death/Doom Metal” icra ettiği güzide zamanların zirvesinde, Jonas Renkse’nin ses tellerinden ameliyat olması ve bir daha asla eskisi gibi Brutal vokal yapamayacak olması sebebiyle “Katatonia”nın “Brave Murder Day” albümündeki vokal kayıtlarını yapmıştır. Mikael, bence Dünyanın en iyi “Death/Doom Metal” albümü olan, asla yerine başka bir şeyi koyamayacağım bu eserde vokal yapması dışında yıllarca “Bloodbath” grubunun solistliğini de üstlendi. Kısacası, Martin Mendez, Fredrik Akesson, yeni davulcuları Waltteri ve klavye, perküsyona bakan Joakim gibi çok yetenekli müzisyenler dışında biz sadece “Opeth” izlemeye gitmiyorduk. “Opeth”ten çok daha fazlasıyla hasret giderip, kucaklaşacaktık. İşte böyle bir duygu atmosferi hakimdi güzel bir Ağustos akşamı “Zorlu Psm”ye.
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Ortam güzel, ortam neşeli, ortam kalabalık! Zorlu’nun dış kapılarından girdiğimiz anda neredeyse yola kadar taşmış olan bir kalabalık bizi karşılıyor. Aylar öncesinden “Sold Out” olan konser e kolay değil biraz sırada beklenecek. Kontroller sonrası “Psm” tarafına geçtiğimizde, bizi bildik, tanıdık o güzel, neşeli amfi karşılıyor. Dostlarla takılmalar, konuşmalar, özleşmeler, kavuşmalar hep burada gerçekleşiyor. Ortalamanın biraz üstü fiyattaki pahalı biralarımızla takılırken eski konserlerden bahsediyoruz. Konser saati yaklaşırken içeriye geçiyoruz, “Avm” yürüyen merdivenlerinden iniyoruz, “Merch” standı aşağıda duruyor, şöyle bir göz atıyoruz, dolapta yer, cepte para kalmadı dercesine gözümüz yaşlı standın başından ayrılıyoruz. (Bu seferki “Merch”lerde gayet başarılıydı, alanlar güzel günlerde kullansın.) Alana girdiğimizde henüz yukarısı da kalabalık olmasına rağmen doğru düzgün duracak yer kalmadığını görüyoruz. Hemen orta bir yerlere sıkışmak ve konser boyunca sıkışmamak lazım. Tuvalet yapılırsa bir daha aynı yere tekrar ulaşılamayabilir. Aldık pozisyonlarımızı, tuttuk çişimizi beklemeye başlıyoruz. Etraftan gelen “Ama siz çok uzunsunuz” “Pardon” “Biraz kenara çekilir misiniz” gibi klasikleşmiş cümleleri bertaraf ettikten sonra (Bu konu hakkında ayrıca bir not alacağım buraya yazmayayım şimdi hiç. Daha iyi konser alanları yaratabiliriz, yaratamıyorsak eğer birbirimize saygı, sevgi ve karşılıklı anlayışla yaklaşabiliriz sevgili dostlar. Bizim kitlenin bunu gerçekleştirebilecek potansiyeli var.) (Yine yazmış oldum neyse...) sahnede kıpırtılar gözlemliyoruz. Rüya gibi bir atmosferde uzaklarda bir yerlerde “Opeth” grubu sahneye çıkıyor.
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“Seven Bowls” introsu sonrası “Opeth” “The Grand Conjuration” ile hiç affetmeden dükkanı açıyor. “Opeth” büyüsü ve mistisizmi daha dakika bir, gol bir bizi sarıyor. Konser boyunca epey bir yerde kendimi müziklerine kaptırıp mal gibi sahneye bakakaldığım çok an oldu. Başta yazdığım etki “The Grand Conjuration”da başımıza bela olmuşken bu nispeten uzun “Opeth” şarkısı bitişinde ben, nasıl hissetmem gerektiğine henüz karar verememiştim. Sakin mi? Öfkeli mi? Büyülenmiş mi? D şıkkı hepsi. İlk dinlediğim ve benim için çok özel bir yeri olan “Opeth” şarkısı “Demon Of The Fall” çalınmaya başladığında masaya yeni bir şık eklendi, Ortadoğu’da kartlar yeniden dağıtıldı. Hemen Demonic moduma girdim, Full şarj olduktan sonra Start tuşuna basılan robot gibi şöyle önce bir kendime geldim sonra derhal kafa sallamaya başladım. “Opeth”in bu konserlerde kullandığı sahne ekranları ve görselleri o kadar iyi, o kadar başarılı ki “Demon Of The Fall” çalınırken arkada gözüken dağ manzaralarında kendimi oraya tırmanırken hayal ettim. Aklıma çok sevdiğim “Death” grubunun “The Sound Of Perseverance” albüm görselini getirdim daha da gaza geldim. Bu muazzam ve yorucu şarkı sonrası iyi ayarlanmış “Setlist”lerine, “Opeth” 2014 çıkışlı “Pale Communion” albümünün ilk şarkısı olan “Eternal Rains Will Come” koymuş. Demoniclik bitti pastorale devam birazda dinlenelim, huzur bulalım kısmına geçtik, “Opeth”in “Nature”, “Seasons” temaları ile şenlendik.
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Grup elemanlarının profesyonelliği üst düzey olduğu için sahne performansları da üst düzeydi. Özellikle Mikael seyirci iletişimi konusunda “Frontman”liğin kitabını yazdı diyebilirim. Konser boyunca seyirciye pena fırlatmayı ihmal etmedi, sürekli iletişim halinde kaldı vs. İlk günkü konserde güzel ülkemizin ne kadar güzel olduğunu anlatmanın yanı sıra Mikael, kendisinin iyi bir Erkin Koray hayranı olduğundan ve Erkin Koray plaklarını toplamayı çok sevdiğinden de bahsetti. (İkinci günkü konserde sanırım İbrahim Tatlıses üzerinden bir şaka döndürmüş.) Türkçe Rap’in sevilen isimlerinden Sagopa Kajmer ile çektirdiği fotoğraf zaten şimdiden efsaneler arasında yerini almıştı. Anlayacağınız Mikael ve “Opeth” grubu ülkemizle gayet içli dışlıydı. Konser boyunca gitarlar çok iyi duyuldu, davul başta biraz sıkıntılıydı fakat sonradan düzeldi. (Davulcu arkadaşıma göre pek düzelmedi, ben alıştım sanırım.) Klavyenin büyülü kullanımı ve perküsyonların müziğin geneline kattığı baharat tadı lezizdi. Mikael belki eskisi kadar Brutal’lerde yükselmiyor, uzatmıyordu ama turnenin sonu sayılırdı ve adamımızın artık yaşı da vardı.
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“Zorlu Psm”nin orta, arka bölümlerinde ben kendi adıma güzel verimli bir sesi konser boyunca alabildim. Özellikle arka bölümde olan kısa boylu dinleyiciler haklı olarak pek bir şey görememekten şikayetçi oldu. Sahne önü zaten Full’dü. Uzak görüş, oturmalı bölüm için Mikael kendisi de bu durumu bir Müslüman şakasıyla süsleyerek “Oradan görebildiğiniz kadarıyla nasılız?” gibi bir şey söyledi. Bir yorum olarak genel alanların kademeli sistemle arka tarafa doğru yükselerek gitmesinin sağlanması taraftarıyım. Bu şekilde herkesin optimum bir görüş açısına kavuşması sağlanabilir. “Dorock XL Fitaş Venue” sahnesinin en sevdiğim yanı bu anlattığım sisteme sahip olması ve genel alanın sahneden arkaya doğru değil daha ziyade yan taraflara doğru geniş olmasıdır. Yine de daha önce Zorlu stüdyoda oturarak izlemiş olduğum “Empyrium” konseri gibi “Opeth” konseri de her ne kadar pek bir şey gözükmese de oturmalı düzende iyi şekilde dinlenebilecek konserlerden olabilir. “Saturnus” grubu için de buna benzer bir yorumum olmuştu.
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“The Drapery Falls” “Her şeyi unut, benimle birlikte düş” dercesine etrafımızı sarıyor. Trans haline geçtiğimiz, duygudan duyguya savrulduğumuz bu şarkı sonrası hepimizin bildiği, çok sevdiği, inzivaya çekildiğimiz zamanlarda “Playlist”imizin başında duran “In My Time Of Need” geliyor. “Opeth” ne kadar büyük bir grup abi ya bölümü burada gerçekleşiyor. Bütün seyircinin bu şarkıya eşlik ettiğini gözlerimle gördüm, kulaklarımla duydum. Bu harika anları geride bıraktıktan sonra başka bir sevgiliye; “Face Of Melinda”ya geçiyoruz. Mikael gerçekten enteresan bir adam. Ben bir insanın sahnede çok kısa aralarla hem bu kadar şeytani olup hem de akabinde bu kadar romantik olabilmesine hayret ediyorum. Gerçekten özel bir insan… “Heir Apparent” çalınırken aklım tekrardan sahnedeki ekran kullanımı ve görsellere gidiyor. Mikael ve gitarların durduğu alt bölüm, Davul, klavye ve perküsyonun bulunduğu bir üst bölüm ve bunlarında üzerinde duran dev ekranla birlikte sahnede üçe bölünmüş gibi duran, özellikle ortadaki ekranın ince bir film şeridini andıran konumuyla sahne kadrajı harikaydı. Başta değinmeye çalıştığım müjdeyi verecek olursam eğer, Mikael malumunuz tekrardan albümlerde Brutal vokal kullanımına geri dönüyor. Birkaç hafta önce yayınlanan yeni Single’ları “S1” bunun habercisi niteliğinde. Klibi de son derece sinematik olan bu şarkıda korku temaları, inler, cinler, periler, musallatlar yoğun şekilde kullanılmış. Konserde gördüğümüz yukarıda bahsetmeye çalıştığım film şeridi metaforlu “Opeth” sahnesi ve yeni çıkan Single ile yayınlanacak albümü düşündüğümüzde kolaylıkla söyleyebilirim ki “Opeth” tarafına bizi çok daha sinematik şeyler bekliyor. Neden olmasın belki “Rammstein”dan alışık olduğumuz film tadındaki klipleri korku/gerilim temaları halinde “Opeth”ten de ilerleyen zamanlarda görebiliriz.
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Bu korku temasının biraz daha “Hollywood” vari olacağını belirtmem gerekiyor. Çok ciddi şeyler beklememek lazım. Bu noktada aklıma tabi ki yine İsveçli “Ghost” grubu geliyor. “Ghost” görsellerinin daha renksiz bir hali bizi ilerleyen süreçte karşılayabilir. Konsere geri dönecek olursak eğer daha da geriye dönmem gerekiyor. Çok sevdiğim bir arkadaşımın telefonu (O kendini biliyor.) “Ghost Of Perdition” şarkısının açılışıyla çalardı. Yıllardır bir anda böğüren Mikael ile gelen telefon sesiyle yaşamaya alışmış olan ben, bu şarkı konserde çalındığında yine şöyle bir etrafıma bakındım ulan bizim elemanın telefonumu çalıyor diye. Şaka bir yana hiç affetmeden giren bu şarkı sonrası tamamen dağıldık. Hemen üzerine aşırı iyi bir görsel desteğiyle birlikte “Sorceress” çalınmaya başlandı. Yani konserden bir an vazgeçtim, al çerezini kolanı otur film gibi ekranda akan görselleri seyre dal düşüncesi geldi geçti kafamdan. Bu anları gerçekten tekrar yaşamak isterdim. Bol bol görüntü aldım, yapabildiğim kadar kadraj yaptım hehe. “Opeth” bu şarkı sonrasında sahneye kısa süre veda ederken biz biraz soluklanmaya çalışıyoruz. Bereket tekrar sahneye döndüklerinde Mikael hemen gelecek şarkıya girmek yerine uzun bir tartışmanın fitilini ateşliyor. “Black Rose Immortal” hafif şekilde çalınıyor gibi yapılıyor ama hemen kesiliyor ve Mikael seyirciyle akıl oyunları oynamaya başlıyor. Son olarak bir şarkı çalınacak ve bu “Black Rose Immortal”mı olacak yoksa seyircinin hep bir ağızdan bağırdığı bambaşka bir şarkımı ya da Allah’ın bildiğini kuldan saklamayalım parçası “Deliverance”mi? “Black Rose Immortal”mı? “Deliverance”mi? Limon! Sirke! Yunus idi, Hızır idi derken finalde ilk gün konsercileri olan bizim bahtımıza tekrardan “Black Rose Immortal” düşüyor. (Deliverance tahmin ettiğiniz gibi ertesi gün çalınıyor.)
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Gotik bir köprüyle bezenmiş albüm kapağına sahip “Opeth”in “Morningrise” albümünden “Black Rose Immortal” açın şu an dinleyin. Nasıl? Kendinizden geçtiniz dimi yirmi dakika boyunca. İşte bunun konserde canlı çalındığını hayal edin. Yirmi dakika, belki daha fazla süre boyunca duygudan duyguya geçiyorsunuz, bir süre geçtikten sonra şarkının hiç bitmeyeceğini hissetmeye başlıyorsunuz. Şarkı, “Opeth” sizi ele geçirmiş, bir kara delik misali içeride sıkışıp kalmışsınız “Loop”ta dönüyorsunuz, etrafınızdaki yıldızlar, gezegenler de sizinle birlikte dönüyor. Vahşi ve hızlı bir şekilde başladığınız yolculuğunuz sizi yormuş, zaman geçtikçe yaşlanıyorsunuz, sakinleşiyorsunuz, müzikte sakinleşiyor, uzay boşluğu, sessizlik, hiçlik… Bu ve buna benzer daha anlatamayacağım tonlarca çeşitli duyguyla birlikte şarkıyı dinlemiyoruz, “Opeth”i sahnede izlemiyoruz resmen yaşıyoruz. Bu şarkı bitiyor, konser bitiyor ve ben aklımdan hala “Opeth” tanımlamaya uğraşıyorum. Bugün bu tanımı kendimce daha iyi yapabileceğimi düşünüyorum. “Opeth” bir “Sanat” grubu arkadaşlar. Seversin, sevmezsin, anlarsın, anlamazsın ayrı konu ama “Opeth” her zaman bulunduğu yerde “Sanat” için var olmaya devam edecek bir grup. Aşk, Nefret, Doğa, Öfke, Mistisizm, Büyü kelimelerini aklımda düşünürken hepsinin üzerine bir sünger çeker gibi Mikael’in Brutal vokalini duyuyorum ve rüyadan uyanıyorum.
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Evet… “Sanat” dolu geçen bir “Opeth” konserinin daha sonuna geliyoruz. Kendimi toparlamaya çalışıp, konser alanında çıkışa doğru ilerlerken her zamanki gibi bir “Opeth” konserinden daha mutlu olarak ayrılıyorum. İki gün “Sold Out” şekilde verilen konser serisinden olan tek hayal kırıklığım iki farklı günde çalınan iki farklı şarkı oluyor. “Black Rose Immortal” dinleyenler olarak biz “Deliverance” de dinlemek isterdik, keza ikinci gün konsere gidenler için de tam tersi geçerlidir muhakkak. Maalesef herkes her iki konsere de katılamıyor ve dinleyemediği eser insanın aklında kalıyor. Bu da işin nazarlığı olsun diyoruz. Konser alanından çıkıyoruz, merdivenlerden yukarıya, kapılardan geç hoop tekrardan amfidesin. “Opeth” konseri kritikleri bitmiyor, belki elli kişiyle konuşuyorum. “Nasıldı abi?” “Ses iyi miydi” “Çok iyilerdi abi ya” cümleleri havada uçuşuyor. Çok güzel anılarla evin yolunu tutuyoruz, bir sonraki “Opeth” konserini dört gözle bekliyoruz. Yeni albüm, yeni “Opeth”, yine yeni yeniden Mikael Brutal vokali diyoruz. Hepinizi gözlerinizden öpüyoruz. Nice konserlere!
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seoul-italybts · 1 month
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[✎ ITA] Weverse Magazine : Intervista al Team Jimin: Pdogg e GHSTLOOP, i produttori di MUSE | 07.08.24⠸
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🌟 Weverse Magazine 🗞
"In un certo senso è come se l'amore diventasse la sua musa", ci hanno detto Pdogg e GHSTLOOP, i Produttori di 'MUSE', il Nuovo Album di Jimin
__ Intervista al Team Jimin: Pdogg e GHSTLOOP, i produttori di MUSEl  __
__ di BAE JIAHN | 07. 08. 2024
Twitter  |  Orig. KOR 
Jimin è tornato—e con tutto il sostegno del Team Jimin - ora anche noto come Smeraldo Garden Marching Band. Dopo aver capito quale direzione imboccare grazie a FACE, Jimin è ora pronto ad aprire un nuovo capitolo con MUSE. L'artista, che nell'album precedente implorava un potere superiore di essere “reso libero (Set me free)”, avrà davvero trovato la sua libertà? I produttori Pdogg e GHSTLOOP, i quali hanno lavorato ad entrambi gli album solisti di Jimin, ci hanno detto che “Jimin ha sempre tanta voglia di crescere e maturare” e hanno aggiunto che “è sicuramente più determinato di quanto non fosse nell'era di FACE.” Abbiamo fatto una chiacchierata con i produttori di MUSE, nonché membri della SGMB, riguardo la loro partecipazione all'ultimo album di Jimin.
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Congratulazioni per il vostro debutto (ride). Siete apparsi nel MV ufficiale di “Smeraldo Garden Marching Band (feat. Loco)” insieme a Jimin. GHSTLOOP: Onestamente, non mi aspettavo di esservi incluso (ride). Ma abbiamo deciso che se l'idea era quella di partecipare, avremmo seguito il concept e saremmo diventati una banda. È così che il Team Jimin è diventato la Smeraldo Garden Marching Band.
Pdogg: Abbiamo partecipato e l'abbiamo fatto per Jimin. Nel MV, suonavamo davvero i nostri rispettivi strumenti musicali e gli abbiamo suggerito tante idee riguardo l'estetica generale del video.
Pare le/gli ARMY siano curiosə di sapere se è un riferimento ai fiori smeraldo che compaiono nel BTS Universe. Pdogg: Non è esattamente ciò cui puntavamo. La nostra banda è più simile alla Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band ideata dai Beatles. Stavamo cercando parole ed idee chiave e, ad un tratto, abbiamo pensato agli smeraldo. Quindi siamo partiti dagli smeraldo, che sono fiori immaginari, e siamo arrivati alla nostra Smeraldo Garden Marching Band—è così che è nato il nostro concept: è una banda musicale che racconta “The Truth Untold (le verità non ancora svelate)” riguardo l'amore, che è esattamente ciò che simboleggiano anche i fiori. La canzone Truth Untold” - nata nell'era e come concept di LOVE YOURSELF – è un brano triste, ma la Smeraldo Garden Marching Band ne dà una reinterpretazione più allegra.
In FACE, Jimin svela cosa ha provato durante la lunga pausa dal palcoscenico, causata dalla pandemia, mentre in MUSE c'è maggiore attenzione a termini e concetti quali “spettacolo” e “festa.”
Pdogg: Durante la pandemia, molte persone hanno sperimentato un periodo di depressione e scoramento, e Jimin non è stato da meno. Ha dunque preso la sua passione ed entusiasmo per la musica e li ha incanalati nelle sue canzoni. Ricordo quanto fosse felice d'essere a Los Angeles per le registrazioni di “Set Me Free Pt. 2”, in quei giorni di sole e bel tempo (ride). Quindi, sì, credo lavorare a FACE gli abbia fatto bene e l'abbia aiutato a venire a patti con i suoi sentimenti. L'idea che sta dietro a MUSE era di esprimere le emozioni di quel periodo. Ecco perché tutte le canzoni sono allegre e piene di speranza, persino romantiche.
È per questo che avete scelto l'amore come filo conduttore di MUSE? Pdogg: In fin dei conti, la felicità ha origine dall'amore, ma non è stato semplice per Jimin capire come parlare d'amore (ride), quindi – per iniziare – abbiamo discusso insieme come approcciarci al tema dell'amore in un contesto finzionale. E, come ho già menzionato, abbiamo pensato di creare una banda musicale fittizia come i Beatles hanno fatto con la band Sgt. Pepper’s ed affrontare così l'argomento.
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Anche l'idea di collocare il singolo principale, “Who”, verso la fine dell'album fa parte del concept? GHSTLOOP: Abbiamo organizzato i brani di modo che seguissero la storia narrata nell'album. A parte per “Closer Than This”, abbiamo anche lavorato alle tracce nell'ordine in cui appaiono nell'album. Col senno di poi, trovo sia piuttosto pazzesco (ride).
Pdogg: “Rebirth (Intro)” collega MUSE a “Set Me Free Pt. 2”, in quanto mostra come questo sia un nuovo capitolo per Jimin. Il testo e l'atmosfera montano gradualmente in entusiasmo con tono spumeggiante—quasi l'artista stesse valutando se può davvero esprimere quanto è felice. Poi parte “Interlude: Showtime” e viene introdotto il vero concept dell'album. Successivamente, “Smeraldo Garden Marching Band (feat. Loco)” ci guida ancor più alla scoperta del tema di questo progetto. Se lo si interpreta come una dichiarazione d'amore, un brano che aiuta a rivelare una verità altrimenti tenuta nascosta, allora il destinatario è la persona amata, ma volevamo anche fosse una dedica alle/i fan, ecco perché vi si possono trovare versi e riferimenti come quello al “12 giugno”.
“Slow Dance” (feat. Sofia Carson) fa riferimento ad alcuni dei modi in cui si può esprimere il proprio interesse ed amore alla persona che si ha nel cuore, ecco perché il titolo è “Slow Dance (Ballare un lento/dolcemente)”: parla del desiderio di prendersi del tempo per conoscersi l'un l'altrə con calma. Poi raggiungiamo “Be Mine” che sviluppa ulteriormente questo concetto ed immagina la relazione nata da questa prima fase di conoscenza. L'idea originale era collocare il singolo principale dopo questo brano e renderlo una sorta di serenata, ma Jimin non riusciva a calarcisi appieno. Si è dunque chiesto se sarà mai veramente in grado di amare qualcuno, e quella domanda ha portato alla creazione di “Who”. L'album, dunque, parla della ricerca di questa donna immaginaria, ma di fatto “Who” è espressione reale di un senso di solitudine e melanconia, si fa portatrice di questi dubbi ed insicurezze riguardo un'ideale dolce metà, ecco perché l'abbiamo collocata a fine album.
E dunque quello è anche il motivo per cui, mentre FACE ci mostra Jimin venire a patti con se stesso, MUSE ci parla e mostra anche altri soggetti? GHSTLOOP: Esatto. Nel suo primo album Jimin è alla ricerca di sé stesso, mentre nel secondo è un'altra la persona che sta cercando ed aspettando.
Pdogg: In un certo senso, è come se l'amore diventasse la sua musa.
GHSTLOOP: Abbiamo scritto FACE e MUSE più o meno nello stesso periodo.
Pdogg: Ma mentre ci lavoravamo, FACE è risultato essere piuttosto cupo e l'atmosfera delle tracce di MUSE non vi si sposava per nulla, quindi abbiamo deciso di dividere i brani in due album. A ben pensarci, se Jimin non avesse pasticciato e sperimentato un po' con i sintetizzatori KARMA, non esisterebbe neppure “Rebirth” e quel suo famoso crescendo (ride).
Potete parlarcene un po' più approfonditamente? Pdogg: Immagino abbiate visto nel documentario 'Jimin's Production Diary' come l'intro del suo primo album è nata da poche note alla tastiera suonate per caso da Jimin, un giorno che è passato dal mio studio. Ironicamente, è successo lo stesso con l'intro del nuovo album. È dal 2014 che usiamo sempre lo stesso studio per registrazioni come il coro in “Set Me Free Pt. 2” ed il ritornello di “All Day (feat. Tablo)” di RM e, tra le varie attrezzature, lì abbiamo anche un Korg KARMA—ovvero il sintetizzatore anni 2000 per eccellenza. Jimin vi ha suonato un paio di note e ha ideato questa melodia sognante. Dopo averla sentita, GHSTLOOP vi ha aggiunto gli strumenti a fiato ed io le percussioni. Dopodiché, Jimin ha aggiunto altre note e, questa volta, l'atmosfera era completamente diversa, ma ci siamo detti “Non male—proviamo a farci qualcosa.” Ed è così che è nata la prima canzone. Eravamo lì a ballare abbracciati gli uni agli altri, dovevamo davvero sembrare ridicoli (ride).
Nel dietro le quinte del video musicale di “Smeraldo Garden Marching Band (feat. Loco)”, Jimin ha detto che la canzone è stata piuttosto rapida da scrivere. Quale traccia vi ha dato maggiori problemi, allora? Pdogg: Forse “Who”? Credo sia quella che ci ha richiesto più tempo. Abbiamo davvero provato tanti approcci diversi, prima che il brano funzionasse. Alla fine abbiamo deciso di andare a New York e lavorare sul pezzo con Jimin, ed è ciò che abbiamo fatto.
GHSTLOOP: Ne abbiamo parlato con Jon Bellion, che ha prodotto la canzone, e Jimin ci ha spiegato tutto ciò che voleva includere. Jon ha quest'enorme lavagna bianca nel suo studio e mentre Jimin parlava della direzione che voleva prendere con il singolo, Jon era partecipe, commentava cose tipo, “Oh, quindi è questo che vuole esprimere” e si è annotato tutto (ride).
Pdogg: Ciò che Jimin voleva per “Who” era piuttosto chiaro. Ha lavorato a stretto contatto con noi per tutto il tempo, condividendo le sue idee. L'album precedente era profondo e personale, invece quello nuovo è più astratto e non riguarda necessariamente il solo Jimin. Credo ben rappresenti ciò che significa innamorarsi per i Millenials e i membri della Gen Z. La canzone è in inglese perché tratta una tematica comune alle persone di tutto il mondo, quindi ci è sembrato più sensato scriverla direttamente in inglese.
Riguardo alla main track del suo primo album solista, “Like Crazy”, sappiamo che è ispirata al film omonimo. Per questo nuovo album, vi siete forse ispirati a film o altro? Pdogg: Una figura che ci è rimasta particolarmente impressa è Olivia Hussey, l'attrice che ha interpretato 'Romeo e Giulietta (1968)'. Non ci siamo limitati a guardare vecchie clip, ma abbiamo scorso anche ciò che sta facendo oggigiorno e pregavamo, “Per favore, dacci qualche ispirazione!” (ride)
GHSTLOOP: Ci siamo ispirati a lei specialmente per i testi delle canzoni d'amore “Slow Dance” e “Be Mine”. Guardavamo i suoi film e poi ci chiedevamo, “Cosa diremmo noi se dovessimo interpretare quella scena?” Sì, quello è stato il nostro approccio. A ben pensarci, i brani che sono stati poi inclusi nell'album sono tutti quelli cui abbiamo lavorato seguendo quel processo mentale. Nelle nostre menti, avevamo già pronti video musicali per ognuna delle canzoni. Tanto che persino Jimin si atteggiava da regista di MV, a volte (ride).
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Sicuramente Jimin sarà stato dispiaciuto di non potersi esibire dal vivo con le sue nuove canzoni, visto che l'album è stato rilasciato dopo il suo ingresso nell'esercito. L'aspetto performativo è particolarmente importante per lui, d'altronde.
Pdogg: Sì, è davvero un peccato. Ed è proprio per quel motivo che abbiamo preparato una videoclip con l'esibizione di “Slow Dance”: perché Jimin teneva davvero al potersi esibire. Non ha potuto mostrare coreografie, visto che lì era accompagnato dalla band, ma se mai dovesse presentare la traccia in tour, potrebbe aggiungervi alcuni passi di danza, un lento. Quando avevamo concluso i lavori sull'album e mancavano solo più un mese o due al suo arruolamento, si attrezzava di microfono e faceva pratica nel canto e nel ballo come se si stesse preparando per una performance alla TV. Dice che la prima cosa che intende fare, quando avr�� dei giorni di riposo dal servizio, è esercitarsi nel canto. Mi sembra davvero determinato a mostrare a tuttə quanto è migliorato ed i piccoli e grandi progressi che ha fatto, quando verrà congedato. Mi ha davvero colpito. La sua routine quotidiana era talmente piena—si svegliava presto ogni giorno per seguire corsi di inglese e lezioni di canto—che, ad un certo punto, non ho resistito e gli ho chiesto “Jimin, perché lavori così tanto?” e la sua risposta è stata che vuole ampliare la gamma di mezzi e forme espressive a sua disposizione, così da semplificare il lavoro di noi produttori e poter mettere a frutto tale esperienza nella stesura delle sue canzoni.
Sofia Carson ha partecipato a “Slow Dance” ed è anche apparsa nella live clip. Com'è nata questa collaborazione? Pdogg: La voce di Jimin ha un che di androgino e richiama l'atmosfera del pop occidentale, quindi abbiamo pensato non ci sarebbe stata male una collaborazione con un'artista d'oltreoceano ed il team A&R ha suggerito Sofia Carson. L'abbiamo anche vista recitare e cantare in un film e guardandola ho pensato “Wow!” È una cantante semplicemente fantastica e le loro voci si sposano bene insieme. Inoltre, Sofia ha studiato danza, quindi quello è un altro punto in comune con Jimin, sarebbero una coppia perfetta dovessero mai esibirsi insieme (ride).
Trovo che MUSE metta perfettamente in risalto la voce sensuale di Jimin. Cosa positiva, dato che quella nota seducente è un prerequisito fondamentale per le canzoni d'amore, e l'album ne è carico. GHSTLOOP: Lo scopo principale di Jimin era capire quali sono i suoi punti di forza nel canto e sfruttarli al meglio. Era anche piuttosto determinato ad apportare cambiamenti al suo stile canoro.
Pdogg: Quando abbiamo lavorato a FACE, Jimin era convinto di poter fare di meglio. Credo non fosse del tutto sicuro di poter esprimere appieno la visione che aveva per quel progetto. Questa volta, però, ha sperimentato con tanti stili e tonalità canore diverse così da trovare la soluzione perfetta per lui e rendere al meglio secondo gli obiettivi ed idee che si era prefigurato. Mentre per l'album precedente abbiamo adattato le canzoni affinché potesse raggiungere senza difficoltà anche le note più alte, che sono la sua specialità, questa volta non ci siamo limitati a quello ma abbiamo anche discusso molto su come potesse esprimersi al meglio, mostrando un approccio e caratteristiche sempre nuove e diverse per ogni brano, come cantando con tonalità più basse e profonde, oltre che in falsetto.
E riguardo questi cambiamenti, la sua voce in “Be Mine” sembra molto più minimal rispetto al cantato nelle sue tracce soliste incluse negli album dei BTS. Nel documentario Jimin’s Production Diary, vediamo che continua a preoccuparsi di non suonare troppo smielato, durante le registrazioni. Sembra veramente riflettere ed avere molto a cuore il suo modo di cantare.
GHSTLOOP: Esatto. Come ha già menzionato Pdogg, Jimin voleva ampliare la gamma di generi e tecniche canore a sua disposizione, ecco perché ha deciso di sperimentare così tanti stili. Rispetto al periodo di FACE, ora è molto più sicuro e stabile – anche emotivamente – ed è quindi molto più facile espandere il suo raggio artistico. Se avete notato una qualche differenza tra “Be Mine” e le sue canzoni precedenti, significa che ce l'ha fatta, che Jimin è riuscito nel suo intento, e noi con lui.
Quali sono le differenze principali nel suo modo di cantare da solista rispetto a quando canta con i BTS? Pdogg: Ognuno dei membri dei BTS sfrutta al massimo i propri punti di forza e nel caso di Jimin si può dire questi siano gli acuti e le note alte. Ma per i suoi lavori solisti, Jimin ha mostrato una gamma canora più ampia. Visto che “Who” è in inglese, vi si è approcciato come se si trattasse di un brano pop americano, sfruttando tecniche vocali mai provate prima. Il nostro obiettivo era presentare il suo cantato in modo che suonasse leggermente diverso rispetto a ciò cui siamo abituati. Inoltre, è sempre interessante sentire i vari vocalist di un gruppo fare a turno in una canzone, specialmente quando si tratta dei BTS perché i membri hanno voci talmente uniche e distinte tra loro, quindi con Jimin abbiamo cercato di registrare anche le sue canzoni soliste sottolineando al meglio il contrasto tra le note alte, quelle basse ed il falsetto, così da rendere più interessante l'ascolto e mantenere alta l'attenzione del pubblico.
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Dopo il rilascio di FACE, Jimin ha dichiarato “Ora sono sicuro della direzione da prendere d'ora in avanti. Ci sono tante cose che voglio fare e provare.” Quale pensate sia la sua forza motrice, ciò che lo spinge sempre a migliorarsi? Pdogg: Si impegna sempre al massimo per migliorare se stesso. Anche quando non aveva più promozioni all'attivo, ha continuato ad esercitarsi nel canto fino al giorno del suo arruolamento, come se ne sentisse davvero la necessità. Dopo FACE, il suo forte senso di responsabilità lo ha guidato a fare ancor meglio per il nuovo album, ed è proprio quella determinazione che lo ha spinto ad esercitarsi ancor più duramente. Persino quando ha finito di registrare tutte le parti vocali per MUSE ed eravamo quasi pronti al rilascio, Jimin non ha smesso di far pratica canora, al punto che ci siamo chiesti, ‘Ehm, forse dovremmo registrare anche questo?’ (ride) Perché, sì, i suoi progressi erano costanti, davvero impressionante.
GHSTLOOP: Persino il remix acustico.. se esiste è proprio perché Jimin continuava ad esercitarsi così duramente che sarebbe stato un peccato non registrarne i risultati (ride).
In MUSE troviamo anche una canzone dedicata alle/i fan, “Closer Than This.” L'approccio a questo tipo di tracce è forse diverso, rispetto al resto? Pdogg: È ormai tanto tempo che GHSTLOOP ed io lavoriamo con i BTS e sappiamo bene quanta sia la loro gratitudine nei confronti delle/i fan, anche se non potremo mai coglierne la portata fino in fondo, non quanto i membri stessi. Per quanto riguarda le fan song, solitamente Jimin ha le idee estremamente chiare rispetto a ciò che vuole esprimere con questi brani. Si annota tutte le conversazioni ed esperienze condivise con le/i fan, come se si trattasse di scrivere una lettera. Quando gli ho chiesto, mi ha spiegato che son tutte cose ed esperienze vissute insieme alle/i fan ed i relativi riferimenti tematici. Quindi è da questi elementi che partiamo per delineare la direzione da seguire. Nel caso di “Closer Than This”, abbiamo deciso di tenere come focus i concerti dei BTS. Ecco perché troviamo versi come "Finché i nostri giorni non si tingeranno nuovamente di viola" ed il testo fa sempre riferimento ai momenti condivisi da Jimin con l'ARMY. Per la parte corale – cantata da bambini – ci siamo prefigurati il giorno in cui i BTS saranno di nuovo tutti e sette insieme e andranno a trovare le/gli ARMY in concerto.
Attraverso MUSE, Jimin ha potuto aprire il proprio cuore alle/gli ARMY e svelare la sua truth untold (verità/parole ancora non condivisa/e). E voi? C'è forse qualche verità non detta che vorreste ora condividere con Jimin? Pdogg: Vorrei semplicemente dirgli che apprezzo tutto il suo strenuo impegno. Solo quello. Per noi produttori non c'è nulla di meglio che un artista che lavora duramente. Ha continuato ad esercitarsi fino al giorno del suo arruolamento affinché l'album potesse diventare un dono prezioso per le/i fan. Gli sono davvero grato e sono estremamente fiero di lui (ride). Ora non mi resta che aspettare e sperare concluda il servizio militare senza problemi ed in buona salute.
GHSTLOOP: Vale lo stesso per me. Come ha detto Pdogg, quest'album è tutto merito del grandissimo impegno e duro lavoro di Jimin, è grazie a lui se anche io ho potuto tenere duro e continuare a lavorare con impegno. Credo sia stata proprio la sua determinazione a trasmettermi l'energia positiva necessaria per portare a termine questo progetto. Gli sono davvero grato. Jimin, torna sano e salvo e quando avrai finito, dobbiamo assolutamente lavorare insieme a qualcosa di nuovo! (Ride).
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS ⠸
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nesirov · 1 year
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Yenə həzin bir musiqi və kədərli bir hekayə...
Duman'ın solisti olan Kaan Tangöze, 2002-ci ildə bir bara konsert vermək üçün gedir. Konsertdən əvvəl o, 6 ildir sevgili olduğu, Türkiyə gözəli olan Ahu Paşakay ilə dava edir. Normalda Kaan'ın heç bir konsertini qaçırtmayan Ahu, o gecə konsertə gəlmir. Kaan'ın gözləri bütün gecə Ahu'nu axtarır. Və o Ahu'nun onu əff etməsi üçün ona yazdığı bütün musiqiləri tək-tək səsləndirməyə başlayır. Ah, Haberin yok ölüyorum, Köprüaltı, Senin gibi və s... Kaan'ın “ Bal ” mahnısını səsləndirdiyi sırada, Ahu'nun özünü otağında asaraq intihar etdiyi xəbərləri gəlir. Kaan bu hadisəndən sonra 15 gün evdən çıxmır və dərin bir depressiyaya düşür. Və bu hadisədən sonra o bir daha “ Bal ” mahnısını səsləndirmir. Günlərin bir günü açıq havada bir konsert vaxtı, izləyicilər “ Bal ” sədalarını səsləndirməyə başlayır. Kaan, izləyicilərə arxasını çevirərək səmanı göstərir və son dəfə “ Bal ” mahnısını səsləndirir. Ardınca isə “ Haberin yok ölüyorum ” musiqisini səsləndirərək izləyicilərlə bir növ kədərini paylaşır.
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kelimebahcesi · 6 months
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Öyle bir şeye denk geldim ki hissettiğim şeyin ne olduğunu bile bilmiyorum ama sizinle paylaşmak isterim... Bu şarkının solisti Halil'in en büyük hayali bir albüm çıkarmak ve şarkılarını birçok insana duyurmaktı. Hayallerini gerçekleştirmek için inancı ve azmi yeterince fazlaydı. Ama parası yoktu. Grup arkadaşlarıyla yaptıkları şarkıları bir albümle beraber piyasaya çıkarmayı çok istiyordu. Bu yüzden bir fabrikada çalışıyor ve albüm için para biriktiriyordu. Bu süreçte yaptıkları ne olur gitme şarkıları internette çok fazla dinlenip birçok insana ulaşınca grup konser verebilmek için sponsor bile bulmuş ve ilk konserleri için hazırlıklar başlamıştı. Nihayet hayallerin gerçeğe dönüşeceği anlar yaklaşıyor derken Halil, ilk konserlerinden üç gün önce çalıştığı fabrikadaki patronun arabasını yıkarken elektrik akımına kapılıp hayatını kaybetmiş. Bir sürü gerçekleşmeyi bekleyen hayallerin, güzel günlerin arefesinde öylece hayattan kopan Halilden geriye başta "ne olur gitme" olmak üzere birkaç şarkı kalmış işte. Onun vefatından sonra grup arkadaşları Halil'in anısına bir albüm çıkarmışlar. Sonra da zaten grup dağılmış. Albümün adı beni çok etkiledi. Hayaller odası. Halil şarkı yaptıkları o küçük odaya hayallerimin odası dermiş. Ben hayallerini yarıda bırakmak zorunda kalan, hayallerinden kopan insanları görünce çok çok üzülüyorum. Kader tabi bazı şeyler ama insan yine de yüreğine çöken hüzüne engel olamıyor ki.. Eskiden dinlediğimde de zaten çok üzülürdüm bu şarkıda, artık solistinin hayallerini düşünüp daha da çok üzülüyorum. O yüzden çok dinleyip kanser etmemek lazım kendimizi, hayaller için.
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gianlucacrugnola · 7 months
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The Gutter Twins - Saturnalia
Il primo e unico disco su lunga distanza dei The Gutter Twins, Saturnalia ha una gestazione molto lunga e complessa, Greg Dulli e l’amico fraterno Mark Lanegan lavorano insieme a queste tracce sin dall’inizio del millennio, una collaborazione attiva tra Dulli e Lanegan che parte dai progetti solisti di Lanegan a sua volta coinvolto dal gruppo di Dulli post-Afghan Whigs, i Twilight Singers, in…
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