#Jimin_WHO
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240720 Weverse Translation
Jin's Post ❇️
짜란다짜란다 https://weverse.io/bts/artist/0-145371486
He's good he's good
Trans cr; Aditi @ bts-trans © TAKE OUT WITH FULL CREDITS
#240720#jin#seokjin#jimin#MUSE by jimin#Jimin_Who#Jimin_MUSE#we love how much they support each other#🥺#weverse#post#photo#bts#bangtan
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"Who" hace historia como la primera y única canción en solitario de un solista coreano en pasar 100 días en el Top 10 de Spotify USA Daily Top Songs. 🔥
Es la tercera canción de un artista coreano o de K-pop de todos los tiempos en lograr esta hazaña. cr.JiminGlobal cr. Spotify
#park jimin#jimin#Jimin_Who#jiminshiii#amor a mis chicos jmjk#congratulations jimin#HISTORY MAKER JIMIN#PROUD OF YOU JIMIN#Jimin_MUSE#jimin spotify#Jimin_Who primera y única canción en solitario de k-solista en pasar 100 días en el Top 10 de Spotify USA Daily Top Songs
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No words needed.
Credit: @jung-koook
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the second question mark!!! it's WHO live performance on Jimmy Fallon! omg i miss my performer jimin 😭
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JIMIN Through the Queer Lens' Episode 01: 'Like Crazy'
#Jimin_MUSE#Jimin_Who#SmeraldoGardenMarchingBand#SGMB#Jimin#지민#ParkJimin#ThisisJimin#BTS#JiminOfBTS#LikeCrazy#Interpretation#Analysis#Queer#LGBT#LGBTQ#LGBTQ+#ThroughTheQueerLens#Bigernder#Nonbinary#gay#homosexual#homosexuality#bisexuality#bisexual#genderless#genderfluid#Youtube
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[✎ ITA] Weverse Magazine : Intervista al Team Jimin: Pdogg e GHSTLOOP, i produttori di MUSE | 07.08.24⠸
🌟 Weverse Magazine 🗞
"In un certo senso è come se l'amore diventasse la sua musa", ci hanno detto Pdogg e GHSTLOOP, i Produttori di 'MUSE', il Nuovo Album di Jimin
__ Intervista al Team Jimin: Pdogg e GHSTLOOP, i produttori di MUSEl __
__ di BAE JIAHN | 07. 08. 2024
Twitter | Orig. KOR
Jimin è tornato—e con tutto il sostegno del Team Jimin - ora anche noto come Smeraldo Garden Marching Band. Dopo aver capito quale direzione imboccare grazie a FACE, Jimin è ora pronto ad aprire un nuovo capitolo con MUSE. L'artista, che nell'album precedente implorava un potere superiore di essere “reso libero (Set me free)”, avrà davvero trovato la sua libertà? I produttori Pdogg e GHSTLOOP, i quali hanno lavorato ad entrambi gli album solisti di Jimin, ci hanno detto che “Jimin ha sempre tanta voglia di crescere e maturare” e hanno aggiunto che “è sicuramente più determinato di quanto non fosse nell'era di FACE.” Abbiamo fatto una chiacchierata con i produttori di MUSE, nonché membri della SGMB, riguardo la loro partecipazione all'ultimo album di Jimin.
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Congratulazioni per il vostro debutto (ride). Siete apparsi nel MV ufficiale di “Smeraldo Garden Marching Band (feat. Loco)” insieme a Jimin. GHSTLOOP: Onestamente, non mi aspettavo di esservi incluso (ride). Ma abbiamo deciso che se l'idea era quella di partecipare, avremmo seguito il concept e saremmo diventati una banda. È così che il Team Jimin è diventato la Smeraldo Garden Marching Band.
Pdogg: Abbiamo partecipato e l'abbiamo fatto per Jimin. Nel MV, suonavamo davvero i nostri rispettivi strumenti musicali e gli abbiamo suggerito tante idee riguardo l'estetica generale del video.
Pare le/gli ARMY siano curiosə di sapere se è un riferimento ai fiori smeraldo che compaiono nel BTS Universe. Pdogg: Non è esattamente ciò cui puntavamo. La nostra banda è più simile alla Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band ideata dai Beatles. Stavamo cercando parole ed idee chiave e, ad un tratto, abbiamo pensato agli smeraldo. Quindi siamo partiti dagli smeraldo, che sono fiori immaginari, e siamo arrivati alla nostra Smeraldo Garden Marching Band—è così che è nato il nostro concept: è una banda musicale che racconta “The Truth Untold (le verità non ancora svelate)” riguardo l'amore, che è esattamente ciò che simboleggiano anche i fiori. La canzone Truth Untold” - nata nell'era e come concept di LOVE YOURSELF – è un brano triste, ma la Smeraldo Garden Marching Band ne dà una reinterpretazione più allegra.
In FACE, Jimin svela cosa ha provato durante la lunga pausa dal palcoscenico, causata dalla pandemia, mentre in MUSE c'è maggiore attenzione a termini e concetti quali “spettacolo” e “festa.”
Pdogg: Durante la pandemia, molte persone hanno sperimentato un periodo di depressione e scoramento, e Jimin non è stato da meno. Ha dunque preso la sua passione ed entusiasmo per la musica e li ha incanalati nelle sue canzoni. Ricordo quanto fosse felice d'essere a Los Angeles per le registrazioni di “Set Me Free Pt. 2”, in quei giorni di sole e bel tempo (ride). Quindi, sì, credo lavorare a FACE gli abbia fatto bene e l'abbia aiutato a venire a patti con i suoi sentimenti. L'idea che sta dietro a MUSE era di esprimere le emozioni di quel periodo. Ecco perché tutte le canzoni sono allegre e piene di speranza, persino romantiche.
È per questo che avete scelto l'amore come filo conduttore di MUSE? Pdogg: In fin dei conti, la felicità ha origine dall'amore, ma non è stato semplice per Jimin capire come parlare d'amore (ride), quindi – per iniziare – abbiamo discusso insieme come approcciarci al tema dell'amore in un contesto finzionale. E, come ho già menzionato, abbiamo pensato di creare una banda musicale fittizia come i Beatles hanno fatto con la band Sgt. Pepper’s ed affrontare così l'argomento.
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Anche l'idea di collocare il singolo principale, “Who”, verso la fine dell'album fa parte del concept? GHSTLOOP: Abbiamo organizzato i brani di modo che seguissero la storia narrata nell'album. A parte per “Closer Than This”, abbiamo anche lavorato alle tracce nell'ordine in cui appaiono nell'album. Col senno di poi, trovo sia piuttosto pazzesco (ride).
Pdogg: “Rebirth (Intro)” collega MUSE a “Set Me Free Pt. 2”, in quanto mostra come questo sia un nuovo capitolo per Jimin. Il testo e l'atmosfera montano gradualmente in entusiasmo con tono spumeggiante—quasi l'artista stesse valutando se può davvero esprimere quanto è felice. Poi parte “Interlude: Showtime” e viene introdotto il vero concept dell'album. Successivamente, “Smeraldo Garden Marching Band (feat. Loco)” ci guida ancor più alla scoperta del tema di questo progetto. Se lo si interpreta come una dichiarazione d'amore, un brano che aiuta a rivelare una verità altrimenti tenuta nascosta, allora il destinatario è la persona amata, ma volevamo anche fosse una dedica alle/i fan, ecco perché vi si possono trovare versi e riferimenti come quello al “12 giugno”.
“Slow Dance��� (feat. Sofia Carson) fa riferimento ad alcuni dei modi in cui si può esprimere il proprio interesse ed amore alla persona che si ha nel cuore, ecco perché il titolo è “Slow Dance (Ballare un lento/dolcemente)”: parla del desiderio di prendersi del tempo per conoscersi l'un l'altrə con calma. Poi raggiungiamo “Be Mine” che sviluppa ulteriormente questo concetto ed immagina la relazione nata da questa prima fase di conoscenza. L'idea originale era collocare il singolo principale dopo questo brano e renderlo una sorta di serenata, ma Jimin non riusciva a calarcisi appieno. Si è dunque chiesto se sarà mai veramente in grado di amare qualcuno, e quella domanda ha portato alla creazione di “Who”. L'album, dunque, parla della ricerca di questa donna immaginaria, ma di fatto “Who” è espressione reale di un senso di solitudine e melanconia, si fa portatrice di questi dubbi ed insicurezze riguardo un'ideale dolce metà, ecco perché l'abbiamo collocata a fine album.
E dunque quello è anche il motivo per cui, mentre FACE ci mostra Jimin venire a patti con se stesso, MUSE ci parla e mostra anche altri soggetti? GHSTLOOP: Esatto. Nel suo primo album Jimin è alla ricerca di sé stesso, mentre nel secondo è un'altra la persona che sta cercando ed aspettando.
Pdogg: In un certo senso, è come se l'amore diventasse la sua musa.
GHSTLOOP: Abbiamo scritto FACE e MUSE più o meno nello stesso periodo.
Pdogg: Ma mentre ci lavoravamo, FACE è risultato essere piuttosto cupo e l'atmosfera delle tracce di MUSE non vi si sposava per nulla, quindi abbiamo deciso di dividere i brani in due album. A ben pensarci, se Jimin non avesse pasticciato e sperimentato un po' con i sintetizzatori KARMA, non esisterebbe neppure “Rebirth” e quel suo famoso crescendo (ride).
Potete parlarcene un po' più approfonditamente? Pdogg: Immagino abbiate visto nel documentario 'Jimin's Production Diary' come l'intro del suo primo album è nata da poche note alla tastiera suonate per caso da Jimin, un giorno che è passato dal mio studio. Ironicamente, è successo lo stesso con l'intro del nuovo album. È dal 2014 che usiamo sempre lo stesso studio per registrazioni come il coro in “Set Me Free Pt. 2” ed il ritornello di “All Day (feat. Tablo)” di RM e, tra le varie attrezzature, lì abbiamo anche un Korg KARMA—ovvero il sintetizzatore anni 2000 per eccellenza. Jimin vi ha suonato un paio di note e ha ideato questa melodia sognante. Dopo averla sentita, GHSTLOOP vi ha aggiunto gli strumenti a fiato ed io le percussioni. Dopodiché, Jimin ha aggiunto altre note e, questa volta, l'atmosfera era completamente diversa, ma ci siamo detti “Non male—proviamo a farci qualcosa.” Ed è così che è nata la prima canzone. Eravamo lì a ballare abbracciati gli uni agli altri, dovevamo davvero sembrare ridicoli (ride).
Nel dietro le quinte del video musicale di “Smeraldo Garden Marching Band (feat. Loco)”, Jimin ha detto che la canzone è stata piuttosto rapida da scrivere. Quale traccia vi ha dato maggiori problemi, allora? Pdogg: Forse “Who”? Credo sia quella che ci ha richiesto più tempo. Abbiamo davvero provato tanti approcci diversi, prima che il brano funzionasse. Alla fine abbiamo deciso di andare a New York e lavorare sul pezzo con Jimin, ed è ciò che abbiamo fatto.
GHSTLOOP: Ne abbiamo parlato con Jon Bellion, che ha prodotto la canzone, e Jimin ci ha spiegato tutto ciò che voleva includere. Jon ha quest'enorme lavagna bianca nel suo studio e mentre Jimin parlava della direzione che voleva prendere con il singolo, Jon era partecipe, commentava cose tipo, “Oh, quindi è questo che vuole esprimere” e si è annotato tutto (ride).
Pdogg: Ciò che Jimin voleva per “Who” era piuttosto chiaro. Ha lavorato a stretto contatto con noi per tutto il tempo, condividendo le sue idee. L'album precedente era profondo e personale, invece quello nuovo è più astratto e non riguarda necessariamente il solo Jimin. Credo ben rappresenti ciò che significa innamorarsi per i Millenials e i membri della Gen Z. La canzone è in inglese perché tratta una tematica comune alle persone di tutto il mondo, quindi ci è sembrato più sensato scriverla direttamente in inglese.
Riguardo alla main track del suo primo album solista, “Like Crazy”, sappiamo che è ispirata al film omonimo. Per questo nuovo album, vi siete forse ispirati a film o altro? Pdogg: Una figura che ci è rimasta particolarmente impressa è Olivia Hussey, l'attrice che ha interpretato 'Romeo e Giulietta (1968)'. Non ci siamo limitati a guardare vecchie clip, ma abbiamo scorso anche ciò che sta facendo oggigiorno e pregavamo, “Per favore, dacci qualche ispirazione!” (ride)
GHSTLOOP: Ci siamo ispirati a lei specialmente per i testi delle canzoni d'amore “Slow Dance” e “Be Mine”. Guardavamo i suoi film e poi ci chiedevamo, “Cosa diremmo noi se dovessimo interpretare quella scena?” Sì, quello è stato il nostro approccio. A ben pensarci, i brani che sono stati poi inclusi nell'album sono tutti quelli cui abbiamo lavorato seguendo quel processo mentale. Nelle nostre menti, avevamo già pronti video musicali per ognuna delle canzoni. Tanto che persino Jimin si atteggiava da regista di MV, a volte (ride).
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Sicuramente Jimin sarà stato dispiaciuto di non potersi esibire dal vivo con le sue nuove canzoni, visto che l'album è stato rilasciato dopo il suo ingresso nell'esercito. L'aspetto performativo è particolarmente importante per lui, d'altronde.
Pdogg: Sì, è davvero un peccato. Ed è proprio per quel motivo che abbiamo preparato una videoclip con l'esibizione di “Slow Dance”: perché Jimin teneva davvero al potersi esibire. Non ha potuto mostrare coreografie, visto che lì era accompagnato dalla band, ma se mai dovesse presentare la traccia in tour, potrebbe aggiungervi alcuni passi di danza, un lento. Quando avevamo concluso i lavori sull'album e mancavano solo più un mese o due al suo arruolamento, si attrezzava di microfono e faceva pratica nel canto e nel ballo come se si stesse preparando per una performance alla TV. Dice che la prima cosa che intende fare, quando avrà dei giorni di riposo dal servizio, è esercitarsi nel canto. Mi sembra davvero determinato a mostrare a tuttə quanto è migliorato ed i piccoli e grandi progressi che ha fatto, quando verrà congedato. Mi ha davvero colpito. La sua routine quotidiana era talmente piena—si svegliava presto ogni giorno per seguire corsi di inglese e lezioni di canto—che, ad un certo punto, non ho resistito e gli ho chiesto “Jimin, perché lavori così tanto?” e la sua risposta è stata che vuole ampliare la gamma di mezzi e forme espressive a sua disposizione, così da semplificare il lavoro di noi produttori e poter mettere a frutto tale esperienza nella stesura delle sue canzoni.
Sofia Carson ha partecipato a “Slow Dance” ed è anche apparsa nella live clip. Com'è nata questa collaborazione? Pdogg: La voce di Jimin ha un che di androgino e richiama l'atmosfera del pop occidentale, quindi abbiamo pensato non ci sarebbe stata male una collaborazione con un'artista d'oltreoceano ed il team A&R ha suggerito Sofia Carson. L'abbiamo anche vista recitare e cantare in un film e guardandola ho pensato “Wow!” È una cantante semplicemente fantastica e le loro voci si sposano bene insieme. Inoltre, Sofia ha studiato danza, quindi quello è un altro punto in comune con Jimin, sarebbero una coppia perfetta dovessero mai esibirsi insieme (ride).
Trovo che MUSE metta perfettamente in risalto la voce sensuale di Jimin. Cosa positiva, dato che quella nota seducente è un prerequisito fondamentale per le canzoni d'amore, e l'album ne è carico. GHSTLOOP: Lo scopo principale di Jimin era capire quali sono i suoi punti di forza nel canto e sfruttarli al meglio. Era anche piuttosto determinato ad apportare cambiamenti al suo stile canoro.
Pdogg: Quando abbiamo lavorato a FACE, Jimin era convinto di poter fare di meglio. Credo non fosse del tutto sicuro di poter esprimere appieno la visione che aveva per quel progetto. Questa volta, però, ha sperimentato con tanti stili e tonalità canore diverse così da trovare la soluzione perfetta per lui e rendere al meglio secondo gli obiettivi ed idee che si era prefigurato. Mentre per l'album precedente abbiamo adattato le canzoni affinché potesse raggiungere senza difficoltà anche le note più alte, che sono la sua specialità, questa volta non ci siamo limitati a quello ma abbiamo anche discusso molto su come potesse esprimersi al meglio, mostrando un approccio e caratteristiche sempre nuove e diverse per ogni brano, come cantando con tonalità più basse e profonde, oltre che in falsetto.
E riguardo questi cambiamenti, la sua voce in “Be Mine” sembra molto più minimal rispetto al cantato nelle sue tracce soliste incluse negli album dei BTS. Nel documentario Jimin’s Production Diary, vediamo che continua a preoccuparsi di non suonare troppo smielato, durante le registrazioni. Sembra veramente riflettere ed avere molto a cuore il suo modo di cantare.
GHSTLOOP: Esatto. Come ha già menzionato Pdogg, Jimin voleva ampliare la gamma di generi e tecniche canore a sua disposizione, ecco perché ha deciso di sperimentare così tanti stili. Rispetto al periodo di FACE, ora è molto più sicuro e stabile – anche emotivamente – ed è quindi molto più facile espandere il suo raggio artistico. Se avete notato una qualche differenza tra “Be Mine” e le sue canzoni precedenti, significa che ce l'ha fatta, che Jimin è riuscito nel suo intento, e noi con lui.
Quali sono le differenze principali nel suo modo di cantare da solista rispetto a quando canta con i BTS? Pdogg: Ognuno dei membri dei BTS sfrutta al massimo i propri punti di forza e nel caso di Jimin si può dire questi siano gli acuti e le note alte. Ma per i suoi lavori solisti, Jimin ha mostrato una gamma canora più ampia. Visto che “Who” è in inglese, vi si è approcciato come se si trattasse di un brano pop americano, sfruttando tecniche vocali mai provate prima. Il nostro obiettivo era presentare il suo cantato in modo che suonasse leggermente diverso rispetto a ciò cui siamo abituati. Inoltre, è sempre interessante sentire i vari vocalist di un gruppo fare a turno in una canzone, specialmente quando si tratta dei BTS perché i membri hanno voci talmente uniche e distinte tra loro, quindi con Jimin abbiamo cercato di registrare anche le sue canzoni soliste sottolineando al meglio il contrasto tra le note alte, quelle basse ed il falsetto, così da rendere più interessante l'ascolto e mantenere alta l'attenzione del pubblico.
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Dopo il rilascio di FACE, Jimin ha dichiarato “Ora sono sicuro della direzione da prendere d'ora in avanti. Ci sono tante cose che voglio fare e provare.” Quale pensate sia la sua forza motrice, ciò che lo spinge sempre a migliorarsi? Pdogg: Si impegna sempre al massimo per migliorare se stesso. Anche quando non aveva più promozioni all'attivo, ha continuato ad esercitarsi nel canto fino al giorno del suo arruolamento, come se ne sentisse davvero la necessità. Dopo FACE, il suo forte senso di responsabilità lo ha guidato a fare ancor meglio per il nuovo album, ed è proprio quella determinazione che lo ha spinto ad esercitarsi ancor più duramente. Persino quando ha finito di registrare tutte le parti vocali per MUSE ed eravamo quasi pronti al rilascio, Jimin non ha smesso di far pratica canora, al punto che ci siamo chiesti, ‘Ehm, forse dovremmo registrare anche questo?’ (ride) Perché, sì, i suoi progressi erano costanti, davvero impressionante.
GHSTLOOP: Persino il remix acustico.. se esiste è proprio perché Jimin continuava ad esercitarsi così duramente che sarebbe stato un peccato non registrarne i risultati (ride).
In MUSE troviamo anche una canzone dedicata alle/i fan, “Closer Than This.” L'approccio a questo tipo di tracce è forse diverso, rispetto al resto? Pdogg: È ormai tanto tempo che GHSTLOOP ed io lavoriamo con i BTS e sappiamo bene quanta sia la loro gratitudine nei confronti delle/i fan, anche se non potremo mai coglierne la portata fino in fondo, non quanto i membri stessi. Per quanto riguarda le fan song, solitamente Jimin ha le idee estremamente chiare rispetto a ciò che vuole esprimere con questi brani. Si annota tutte le conversazioni ed esperienze condivise con le/i fan, come se si trattasse di scrivere una lettera. Quando gli ho chiesto, mi ha spiegato che son tutte cose ed esperienze vissute insieme alle/i fan ed i relativi riferimenti tematici. Quindi è da questi elementi che partiamo per delineare la direzione da seguire. Nel caso di “Closer Than This”, abbiamo deciso di tenere come focus i concerti dei BTS. Ecco perché troviamo versi come "Finché i nostri giorni non si tingeranno nuovamente di viola" ed il testo fa sempre riferimento ai momenti condivisi da Jimin con l'ARMY. Per la parte corale – cantata da bambini – ci siamo prefigurati il giorno in cui i BTS saranno di nuovo tutti e sette insieme e andranno a trovare le/gli ARMY in concerto.
Attraverso MUSE, Jimin ha potuto aprire il proprio cuore alle/gli ARMY e svelare la sua truth untold (verità/parole ancora non condivisa/e). E voi? C'è forse qualche verità non detta che vorreste ora condividere con Jimin? Pdogg: Vorrei semplicemente dirgli che apprezzo tutto il suo strenuo impegno. Solo quello. Per noi produttori non c'è nulla di meglio che un artista che lavora duramente. Ha continuato ad esercitarsi fino al giorno del suo arruolamento affinché l'album potesse diventare un dono prezioso per le/i fan. Gli sono davvero grato e sono estremamente fiero di lui (ride). Ora non mi resta che aspettare e sperare concluda il servizio militare senza problemi ed in buona salute.
GHSTLOOP: Vale lo stesso per me. Come ha detto Pdogg, quest'album è tutto merito del grandissimo impegno e duro lavoro di Jimin, è grazie a lui se anche io ho potuto tenere duro e continuare a lavorare con impegno. Credo sia stata proprio la sua determinazione a trasmettermi l'energia positiva necessaria per portare a termine questo progetto. Gli sono davvero grato. Jimin, torna sano e salvo e quando avrai finito, dobbiamo assolutamente lavorare insieme a qualcosa di nuovo! (Ride).
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS ⠸
#Seoul_ItalyBTS#TradITA#ITA#Traduzione#Intervista#BTS#방탄소년단#Jimin#지민#Jimin_MUSE#Weverse_Magazine#Jimin_WHO#GHSTLOOP#Pdogg#SGMB#SmeraldoGardenMarchingBand#TeamJimin#070824#Youtube
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The snippets from 'MUSE' HIGHLIGHT MEDLEY are soooooo good.
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ALREADY #1 ON BILLBOARD 🔥💯
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240721 Big Hit’s Instagram Post
연습실 미공개 영상 🕺🎤 🐤: 아미 기대해😎 #지민 #Jimin #Jimin_Who #Jimin_MUSE
Unreleased rehearsal video 🕺🎤 🐤: Look forward to it, ARMY 😎 #Jimin #Jimin_Who #Jimin_MUSE
Trans cr; Aditi @ bts-trans © TAKE OUT WITH FULL CREDITS
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Jungkook Jimin sido enviados a los Grammy 2025!
Las presentaciones de Jimin Jungkook para los premios Grammy cr. a TheGrammyGuru
JIMIN presentaciones para los GRAMMY
Album of The Year (MUSE)
Best Pop Vocal Album (MUSE)
Record of The Year (Who)
Song of The Year (Who)
Best Pop Solo Performance (Who)
Jungkook presentaciones para los GRAMMY
Album of The Year (GOLDEN)
Best Pop Vocal Album (GOLDEN)
Record of The Year (Standing Next To You)
Song of The Year (Standing Next To You)
Best Pop Solo Performance (Standing Next To You)
Best Pop Duo/Group Performance (3D)
Best Music Video (Standing Next To You)
#park jimin#jeon jungkook#지민#jimin#정국#jungkook#jiminshiii#galletita#jikook#kookmin#amor a mis chicos jmjk#Jungkook Jimin sido enviados a los Grammy 2025#cr. a TheGrammyGuru#SNTY#Who#3D#Jimin_MUSE#JungKook_GOLDEN#Jimin_Who#Standing Next To You JungKook#Las presentaciones de Jimin Jungkook para los premios Grammy
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WHO MV Teaser
It sounds so good! The first thing I can hear is the electric guitar rhythmic cords and then the strumming of acoustic guitar before Jimin sang the words: 'Who is my heart waiting for?'
It looks like it is set up in a nostalgic scene, giving the retro vibe of the cars passing by too.
And Jimin looks so good! Jimin, with his blond hair, in jeans and leather jacket and Chelsea boots! 🔥 HOT!
I am so looking forward to listening to 'WHO' full track, together with the entire Muse album on release day, this Friday, 19th July 2024.
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240719 - BTS on TikTok
bts_official_bighit: ARMY, who watched this video until the end, will not lose anything. 😉 #지민 #Jimin #Jimin_Who #Jimin_Muse #NewMusic
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[✎ ITA] Weverse Magazine : Recensione : Jimin Si È Ritagliato Un Posto Speciale Tra le Star del Pop | 24.07.24⠸
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Jimin Si È Ritagliato Un Posto Speciale Tra le Star del Pop
__ Uno sguardo a MUSE, il nuovo album dell'idol __
__ di SEO SEONGDEOK | 24. 07. 2024
Twitter | Orig. KOR
Nonostante sia stato impossibile evitare il parziale silenzio calato dopo l'ingresso dei BTS nell'esercito, i ragazzi hanno saputo evitare il vuoto totale continuando a pubblicare non solo un singolo dopo l'altro, ma anche album, EP e video. Siamo ormai talmente abituatə a seguire i rilasci dei loro album, sebbene impegnati al militare, che sembra quasi una pratica normale, ma di fatto è ancora una cosa piuttosto rara in questa industria, e c'è un motivo: quando un artista rilascia nuova musica, solitamente procede poi a pubblicizzarla attraverso apparizioni di persona – ad esempio in TV o tenendo concerti. L'EP di j-hope, HOPE ON THE STREET VOL.1 non è un semplice album—è anche un documentario in 6 parti che segue l'idol nella riscoperta delle sue origini e della danza come fondamento della sua identità. L'album di RM, Right Place, Wrong Person, prende l'esperienza maturata attraverso progetti individuali – mixtape incluse -, vi aggiunge la forza creativa di una vera e propria squadra di collaboratori e condensa il tutto in tracce e relativi video musicali. Se dovessimo stabilire cos'è cambiato tra i BTS pre e post militare, in entrambe queste fasi i loro progetti sono riprova del livello cui si trova il gruppo, nonché un abbozzo della loro direzione per il futuro.
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E allora cosa possiamo dire dell'album di Jimin, MUSE? Iniziamo ricordando come, facendo fede al suo titolo, FACE - rilasciato l'anno scorso – avesse come scopo quello di porsi con sicurezza ed onestà faccia a faccia con se stesso. Nelle interviste rilasciate per l'occasione, Jimin ha spiegato chiaramente qual era il contesto in cui è nato questo progetto. Ha infatti rivelato lo smarrimento provato durante il tour BTS PERMISSION TO DANCE ON STAGE, raccontando di averne parlato con i membri e di aver ricevuto il loro incoraggiamento a riguardo. I ragazzi, infatti, gli hanno consigliato di trasporre quei sentimenti nella sua musica. Il risultato di tale sperimentazione è stata “Like Crazy”, una canzone che lo ha risollevato completamente da quel senso di vuoto ed impotenza. Sebbene il termine “face (faccia/viso)” possa anche indicare la natura multisfaccettata dell'artista, è più probabile il significato preponderante riguardi la presa di coscienza e volontà di fronteggiare se stesso dimostrata da Jimin. Inoltre, l'artista è stato chiaro nel dire che non ha usato giri di parole e che ha riversato nei testi tutti i suoi pensieri più onesti, senza lasciare adito ad ulteriori interpretazioni nascoste.
Una musa, invece, è la fonte d'ispirazione per l'artista. Questo nuovo album include il singolo “Closer Than This”, rilasciato poco prima della fine delle vacanze natalizie del 2023, nonché la più recente traccia pre-release, “Smeraldo Garden Marching Band” featuring Loco, il cui titolo è notoriamente un riferimento ai fiori smeraldo – un elemento celeberrimo del BTS Universe. Non solo gli smeraldo appaiono nel video musicale, ma questi finzionali fiori blu fanno da cornice anche alle foto teaser.
Non risulta difficile presumere che per Jimin - che finalmente sembra aver trovato un po' di serenità e sicurezza - le/i fan e gli altri membri del gruppo siano fonte sostanziale di ispirazione. “Closer Than This” è, infatti, una riflessione sul viaggio compiuto dal gruppo e dalle/i fan fin dal primo incontro, nonché un modo per guardare con aspettativa al momento in cui questo breve periodo di pausa finirà e i BTS e l'ARMY si beeranno di nuovo delle luci della ribalta color viola tuttə insieme. E come se una canzone non fosse sufficiente, “Smeraldo Garden Marching Band” ribadisce chiaramente: “Tutto ciò che non siamo riuscitə a dire finora / Ed i vostri sentimenti più nascosti / Ora vi dirò tutto”.
Etichettare l'estetica del video come puramente rètro non sarebbe giusto, c'è molto di più. Con i suoi colori intensi, lo stile teatrale e le coreografie di gruppo, il video ricorda più uno dei primi film a colori – sullo stile de The Wizard of Oz (Il Mago di Oz) per intenderci. A questo proposito, “Smeraldo” è il nome italiano di un colore nonché pietra preziosa, e la strada di mattoni gialli che appare nel suddetto film conduce la protagonista dal celeberrimo mago nella Città di Smeraldo. Dunque non è poi così strano che anche i tre produttori principali del brano facciano dei brevi cammeo nel video musicale.
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“Smeraldo Garden Marching Band”, con il suo stile circense ed allegro, è il terzo brano dell'album, ma cosa possiamo dire della prima canzone—la prima traccia dopo che Jimin si è posto faccia a faccia con se stesso, nello scorso album—“Rebirth (Intro)”? Il sound vivace e rasserenante di questi primi accordi in stile gospel si fonde quasi impercettibilmente con la breve marcetta di “Interlude: Showtime”—uno staccato musicale che forse ricorderà quello che sentiamo all'inizio di “Face-off”, seppur privo della svolta drammatica— e lo show può cominciare. Con questa intro, magistralmente studiata dall'artista, Jimin ci annuncia che è pronto ad iniziare.
Seguono un paio di canzoni d'amore dal sound ed il ritmo piuttosto differenti. Il duetto R&B “Slow Dance” è la dimostrazione di ciò che si può ottenere unendo abilità canore senza pari ad una melodia coinvolgente. Star della famiglia Disney, Sofia Carson ha dimostrato d'essere una delle voci migliori tra i suoi colleghi. È anche apparsa nel ruolo di musicista nel film Netflix, Purple Hearts, ed il suo brano non ha fatto che rendere il trailer della pellicola in un vero e proprio video musicale, calando appieno lo spettatore nel mondo del film. La traccia successiva, “Be Mine”, è un brano seducente dal sound afrobeats, sebbene gli accenni folk – tipici del genere – qui siano leggermente smorzati in favore di un'atmosfera più pop. Invece che concentrarsi su ritmi complessi e dinamiche botta-e-risposta, questo brano incorpora l'inconfondibile cantato pop di Jimin – ricco di entusiasmanti acuti e note alte – in una trama dal gusto latin pop. Verso la fine, la canzone presenta anche sintetizzatori simili a quelli del R&B fine anni '90 – inizio anni 2000, richiamando sottilmente il sound di artisti quali Anthony Hamilton e Omarion. Quando Jimin scrive canzoni d'amore, quello è esattamente ciò che ci possiamo aspettare.
Proseguendo, l'album prepara la strada per “Who”, naturale evoluzione di ciò che l'idol ci ha dimostrato più e più volte di saper fare. Canzone leggermente più veloce, il suo ritmo—la cui vera complessità giace nascosta sotto un beat apparentemente semplice e dal gusto funk—trae ispirazione ed elementi dal rock e dalla dance, invece di limitarsi puramente al R&B. Sebbene questa sia una formula già cementata tempo fa dai Neptunes ed usata più volte in passato, non avevamo ancora mai assistito ad un tentativo da parte di Jimin, ma sono sufficienti le sue doti canore per rendere quest'esperimento totalmente inedito. Il fatto che abbia voluto l'accompagnamento alla chitarra dimostra che Jimin sa perfettamente il fatto suo.
Tutto sommato, "MUSE" è un album più breve, ma l'artista dedica la giusta importanza e tempo nel dimostrare quanto è cambiato e quali sono le sue intenzioni. Lo stile è variegato al punto giusto e non preclude una visione d'insieme studiatamente coerente. Non si tratta di un'accozzaglia di successi dance, hip hop e ballate, né di un album che cerca di adeguarsi alle tendenze del momento. Jimin è sempre stato pronto a questa svolta e presto vedremo come questa pop star svilupperà questo suo nuovo genere del tutto personale.
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS ⠸
#Seoul_ItalyBTS#TradITA#ITA#Traduzione#Recensione#BTS#방탄소년단#Jimin#지민#Jimin_MUSE#Weverse_Magazine#Jimin_WHO#240724#Youtube
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