#soldato ucraino
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C'è una linea davvero sottile, che divide l'uso di un fucile dall'imbracciare invece uno strumento di pace, amore e bellezza. Vita. Siamo tutti molto più vicini di quanto non pensiamo.
Aliantis
P.s.: è un peccato che il pezzo sia stato tagliato 'ex abrupto' sul finale! 🙄
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Il video della decapitazione di un soldato ucraino scatena l'indignazione
Mosca reclama la verifica dell'autenticità delle immagin che sono sul web da martedì
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🇺🇦 FINANCIAL TIMES: “L’UCRAINA AFFRONTA LA SUA ORA PIÙ BUIA
“In questo momento, sto pensando di più a come salvare il mio popolo”, dice Mykhailo Temper. “È abbastanza difficile immaginare che saremo in grado di riportare il nemico ai confini del 1991”, aggiunge, riferendosi all’obiettivo del suo paese di ripristinare la sua piena integrità territoriale.
Un tempo sostenuti dalla speranza di liberare le loro terre, anche i soldati al fronte ora esprimono il desiderio di negoziare con la Russia per porre fine alla guerra. Yuriy, un altro comandante sul fronte orientale che ha dato solo il suo nome, dice di temere la prospettiva di una “guerra eterna”: “Sono per i negoziati ora”, aggiunge, esprimendo la sua preoccupazione che suo figlio – anche lui soldato – possa passare gran parte della sua vita a combattere e che suo nipote possa un giorno ereditare un conflitto senza fine.
“Se gli Stati Uniti chiudono il rubinetto, siamo finiti”, dice un altro ufficiale, un membro della 72a Brigata Meccanizzata, nella vicina Kurakhove.
L’Ucraina si sta dirigendo verso quello che potrebbe essere il momento più buio della guerra finora. Sta perdendo sul campo di battaglia nell’est del paese, con le forze russe che avanzano senza sosta, anche se a un costo immenso in uomini e attrezzature.
“La società è esausta”, afferma Oleksandr Merezhko, presidente della commissione per gli affari esteri del parlamento ucraino.
Allo stesso tempo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è sottoposto a crescenti pressioni da parte dei partner occidentali per trovare un percorso verso una soluzione negoziata, anche se c’è scetticismo sulla volontà della Russia di avviare colloqui in tempi brevi e preoccupazione per il fatto che la posizione dell’Ucraina sia troppo debole per garantire un accordo equo in questo momento. “La maggior parte dei protagonisti vuole una de-escalation qui”, dice un alto funzionario ucraino a Kiev.
L’amministrazione Biden è consapevole che la sua attuale strategia non è sostenibile perché “stiamo perdendo la guerra”, afferma Jeremy Shapiro, capo dell’ufficio di Washington dell’European Council on Foreign Relations. “Stanno pensando a come spostare quella guerra verso una maggiore quiescenza”.
Fonte: Financial Times
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Eyes on the world #208
Come può essere già settembre...
Mentre ci domandiamo come sia possibile, torniamo con un nuovo numero delle news il cui focus sarà sulla guerra in corso tra Israele e Hamas, quella tra Ucraina e Russia, uno sconfinamento mai avvenuto e le vicende di un noto social network.
Avete già capito tutto? Iniziamo 👇
🇮🇱 ISRAELE-HAMAS: IL CASO DI POLIOMELITE, LO SCONTRO CON HEZBOLLAH, L’ATTACCO IN CISGIORDANIA
1) Torniamo con il consueto update sulla situazione a Gaza. Domenica, l'esercito israeliano ha consegnato oltre 1,6 milioni di dosi di vaccino contro la poliomielite nella Striscia, dove è stato registrato il primo caso in 25 anni. La consegna, realizzata con l'aiuto delle Nazioni Unite, è avvenuta in un contesto di bombardamenti israeliani in risposta all'attacco di Hamas del 7 ottobre. La poliomielite, che può causare paralisi e morte nei bambini, è stata rilevata nelle fognature di Gaza, dove la popolazione vive in condizioni igienico-sanitarie precarie. La campagna vaccinale sarà gestita durante le pause umanitarie dai combattimenti, con l'OMS che chiede una tregua di sette giorni.
Sul campo, nella notte tra sabato e domenica, Israele ha attaccato il gruppo libanese Hezbollah, che ha risposto con il lancio di droni e razzi verso Israele, intercettati dall’esercito israeliano. Gli scontri hanno causato la morte di tre libanesi e un soldato israeliano, oltre a danneggiare infrastrutture in Libano. Israele ha dichiarato che l’attacco è stato preventivo per fermare un imminente attacco di Hezbollah, mentre Hezbollah ha affermato che la sua azione era una risposta a un precedente attacco israeliano. Entrambe le parti hanno sospeso temporaneamente le ostilità, ma il primo ministro israeliano Netanyahu ha avvertito che il conflitto non è finito. Le tensioni tra Israele e Hezbollah, alimentate dalla guerra a Gaza, sono aumentate negli ultimi mesi. Il ministro della Difesa israeliano ha dichiarato lo stato d’emergenza e il leader di Hezbollah ha promesso di continuare a sostenere i palestinesi di Gaza. Intanto, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato di monitorare la situazione e di sostenere il diritto di Israele a difendersi, pur cercando di ridurre le tensioni. Nonostante le tensioni, si stanno svolgendo trattative per un cessate il fuoco a Gaza. Analisti suggeriscono che né Israele né Hezbollah vogliono un'escalation del conflitto a causa di considerazioni interne.
Iniziata la settimana, nella notte tra martedì e mercoledì, l'esercito israeliano ha lanciato una vasta operazione militare in quattro città della Cisgiordania, territorio rivendicato dai palestinesi ma in gran parte sotto controllo israeliano. L'operazione, che coinvolge centinaia di soldati, droni e mezzi corazzati, è stata paragonata a quelle su larga scala condotte durante la seconda Intifada vent'anni fa. L'obiettivo dichiarato è contrastare "attività terroristiche" e ha portato alla morte di almeno 20 palestinesi, tra cui sei combattenti di Hamas. L'esercito ha bloccato le strade principali e istituito posti di blocco, soprattutto a Jenin e Tulkarem. L'operazione è proseguita nel corso della settimana, con Israele che ha arrestato e ucciso anche un comandante del Jihad Islamico. L'operazione è stata criticata duramente dal segretario generale dell'ONU, António Guterres, e ha suscitato preoccupazione negli Stati Uniti, che hanno ribadito l'importanza di proteggere i civili. Intanto, il Programma alimentare mondiale dell'ONU ha sospeso temporaneamente la consegna di aiuti a Gaza dopo che un suo veicolo è stato colpito da proiettili.
🇺🇦 UCRAINA-RUSSIA: DRONI E MISSILI SU KIEV E NON SOLO. ATTIVATE MISURE D’EMERGENZA
2) Lunedì mattina la Russia ha lanciato un massiccio attacco con droni e missili contro diverse città ucraine, tra cui Kiev, colpendo 15 regioni su 24. L'attacco ha causato almeno sette morti in varie località, tra cui Lutsk, Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia e Zhytomyr. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riferito che oltre 100 missili e circa 100 droni sono stati lanciati dalla Russia, con l'obiettivo principale di colpire le infrastrutture energetiche ucraine, già bersaglio di attacchi precedenti. Le esplosioni hanno causato interruzioni di corrente e acqua nella capitale e in altre città. L'azienda energetica DTEK e l'ente pubblico Ukrenergo hanno adottato misure d'emergenza per stabilizzare il sistema. Il ministro dell'Energia ucraino, German Galushchenko, ha descritto la situazione come complicata, accusando la Russia di voler lasciare l'Ucraina senza elettricità. Anche il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, ha condannato l'attacco, definendolo un crimine di guerra e ha ribadito la richiesta di poter colpire obiettivi militari in Russia.
🇯🇵 SPAZIO AEREO GIAPPONESE VIOLATO DALLA CINA PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA
3) Lunedì, un aereo militare cinese ha violato per la prima volta lo spazio aereo giapponese, causando una forte reazione da parte del governo giapponese. Il ministero della Difesa giapponese ha riferito che un aereo di sorveglianza Y-9 è entrato nel territorio giapponese per circa due minuti. Il governo giapponese ha definito l'incidente una violazione della sovranità nazionale e una minaccia alla sicurezza, dichiarandolo "totalmente inaccettabile". Negli ultimi anni, ci sono state tensioni tra Cina e Giappone riguardo a isole contese nel Mar Cinese Orientale, ma mai sconfinamenti aerei.
📱 ARRESTATO IL FONDATORE DI TELEGRAM PAVEL DUROV, INDAGATO PER LE ATTIVITÀ ILLEGALI SUL SOCIAL
Pavel Durov, fondatore di Telegram, è stato arrestato all'aeroporto di Le Bourget, vicino a Parigi, con l'accusa di complicità in attività illegali facilitate dalla piattaforma di messaggistica, che non collabora con le forze dell'ordine e non modera i contenuti. Telegram, con 950 milioni di utenti globali, è noto per la crittografia end-to-end, la possibilità di iscrizione anonima e la creazione di grandi gruppi. Tuttavia, queste caratteristiche hanno reso la piattaforma un rifugio per attività illegali, come traffico di droga, truffe e diffusione di pornografia illegale, causando preoccupazioni sulle responsabilità della piattaforma. Il magistrato francese incaricato del caso ha inizialmente esteso la sua custodia cautelare per un massimo di 96 ore, ma poi Durov è stato rilasciato su cauzione da 5 milioni di euro, con il divieto di lasciare la Francia. Telegram ha risposto alle accuse affermando di rispettare le normative del Digital Services Act (DSA) e negando qualsiasi responsabilità per gli abusi sulla piattaforma. Durov, che ha una doppia cittadinanza emiratina e francese, è noto per la sua resistenza a collaborare con i governi, suscitando critiche per l'uso di Telegram in attività illegali. Mercoledì è stato formalmente incriminato per 12 reati legati all'uso dell'app.
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Giusto un paio di brevi per concludere 👇
🇺🇸 La vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris ha rilasciato la sua prima intervista da candidata alla presidenza, affiancata dall'aspirante vicepresidente Tim Walz. Harris ha difeso l'operato del presidente Biden e ha ribadito il suo impegno per una "nuova era politica", criticando la gestione dell'immigrazione di Trump e promettendo di non interrompere la fornitura di armi a Israele. Durante l'intervista, Harris non ha affrontato temi riguardanti la sua identità o proposto misure concrete per i primi giorni della presidenza, rimanendo vaga su gran parte del programma. Ha inoltre dichiarato di essere aperta a includere un Repubblicano nel suo governo.
🇩🇪 Sabato, l'ISIS ha rivendicato l'attacco avvenuto venerdì sera a Solingen, Germania, in cui un uomo ha accoltellato e ucciso tre persone, ferendone gravemente altre cinque durante una festa cittadina. Il principale sospettato, un siriano di 26 anni, si è consegnato alla polizia, ma non ha fornito prove del suo legame con il gruppo terroristico. L'attacco è stato descritto dall'ISIS come una vendetta per i musulmani. L'uomo, giunto in Germania nel 2022, aveva ottenuto asilo dopo che la sua richiesta era stata inizialmente respinta. La polizia ha arrestato altre due persone in relazione all'attacco.
Alla prossima 👋
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In una sala gremita, presso Francavilla al Mare, Rino Rocchelli sorride alla platea e ringraziando, dopo aver ricevuto un premio dedicato alla memoria del figlio, dice una frase molto significativa: “La Verità è stata trovata, non la Giustizia”. Non si può riassumere meglio quello che è successo il 24 maggio del 2014. Andy Rocchelli era un talento fotografico riconosciuto, i suoi reportage dai territori dell’ex Unione Sovietica erano precisi nello stile e riconoscibilissimi, la stima del suo lavoro era evidente e non deve essere riscoperta. Coprendo la questione del Donbas nei mesi dei referendum non riconosciuti del 2014, Rocchelli morirà insieme al collega e amico Andrej Mironov sotto il fuoco dalla parte ucraina nei pressi di Slovjiansk. Rimarrà ferito ma vivo il corrispondente francese William Roguelon. La notizia sconvolse l’industria fotografica nel profondo, furono tantissimi i presenti al funerale di Rocchelli a Pavia, e il ricordo addolorato dei ragazzi e delle ragazze di Cesuralab, realtà fotografica che Andy fondò anni prima insieme ad un pugno di altri fotografi, è un’immagine fortissima che rimarrà impressa a tutti i presenti. Il caso Rocchelli purtroppo si evolverà in una questione politica, da una parte i filo ucraini in Italia considereranno la questione argomento di propaganda filorussa, dall’altra molti canali simpatizzanti proprio dei filorussi useranno Rocchelli per descrivere gli ucraini come atroci assassini. È un’ingiustizia nell’ingiustizia, poiché la morte di Rocchelli rimane un dolore umano: un collega è rimasto brutalmente ucciso mentre faceva il suo mestiere, e chiunque abbia voluto indagare per capire chi fosse il colpevole di quest’atrocità ha fatto il suo sacrosanto dovere. Invece le indagini saranno sempre inquinate dalle urla di varie tifoserie, in particolare quando verrà arrestato Vitalij Markiv nel 2017. Il soldato ucraino venne accusato dell’uccisione dei reporter poiché era presente sulla collina da dove sono partiti i colpi, la quale era presieduta dal reparto della Guardia Nazionale di cui Markiv faceva parte e da uno dell’esercito. Il processo sarà piuttosto teatrale, ucraini presenti sempre in aula accoglieranno ogni volta Markiv con l’urlo “Slava Ukraïni!” e la risposta “Heroiam slava!” (Gloria all’Ucraina! Gloria agli Eroi!). Secondo il governo ucraino Markiv è vittima di un processo persecutorio fatto nell’isterismo di trovare un colpevole. Dall’altra parte le autorità italiane denunceranno chiaramente gli ostacoli posti dalle autorità ucraine durante le indagini nel tentativo di sabotarle. Il processo, il 3 novembre del 2020, finisce con l’assoluzione di Markiv che arriva per un errore formale. In un battito di ciglia Markiv se ne torna in Ucraina accolto da eroe. Il suo paese è già governato dal presidente Zelenskiy, che su questo tema non ha mai pronunciato una sillaba negli incontri oramai super amichevoli tra i nostri paesi. Solamente lo sforzo di due reporter italiani, Giuseppe Borello e Andrea Sceresini, porterà nuovi dettagli che metteranno luce su chi è colpevole di quello che è successo.
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In tutto questo sulla famigerata lista ‘Myrotvorec’ il nome di Rocchelli era presente e orribilmente segnalato come: “liquidato”. Come se fosse stato un nemico politico, non un giornalista che svolgeva il suo lavoro. Ma su quella lista molti corrispondenti italiani ci finiscono ancora oggi, le autorità ucraine dicono che non la ritengono ufficiale e non ha peso, ma i nomi ci sono e uffici stampa, comandanti, soldati, fixer che sono legati a ideologie di estrema destra invece la leggono come fosse il Vangelo.Sulla morte di Rocchelli bisogna rimanere solidi “rompicoglioni”: quello che gli è successo è un crimine di guerra ed essere obiettivi significa che, se piangiamo i colleghi morti in Donbas sotto i bombardamenti dell’artiglieria russa, si deve anche puntare il dito su chi è responsabile nella Difesa ucraina, perché una famiglia ha perso un figlio, un’attivista che era voce autorevole per i diritti umani come Mironov non c’è più, colleghi si stringono nel dolore di un fratello ucciso ed è semplicemente insopportabile che su mille strette di mano e abbracci non venga detta la frase: la questione va chiusa per il bene della Giustizia. Qualcuno potrà pensare che Rocchelli si sia trovato nel posto sbagliato e queste cose capitano quando ci si immischia in una guerra. Questo pensiero è sbagliato e può esserlo per due motivi: o non fai il reporter e non conosci le dinamiche oppure sei fazioso, perché un reporter è sempre nel posto giusto quando la sua esperienza e il suo intuito lo portano dove la storia è presente. Gli incidenti capitano, ma qui parliamo di un’uccisione intenzionale.
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unknown
🇺🇦🇷🇺 Il video mostra la conversazione radio tra i soldati russi e i militari ucraini della 128ª Brigata che hanno deciso di arrendersi dopo il fallito attacco.
Il comandante della divisione ucraina ha contattato i russi tramite la radio di soccorso (è una radio linea le cui coordinate i russi distribuiscono sulle posizioni dei soldati ucraini col aiuto dei droni, garantendogli la sicurezza e l'assistenza medica nel caso di resa).
L'ufficiale ucraino ha comunicato di volersi arrendere, di avere cinque soldati feriti e di non voler più combattere, ha chiesto ai russi di cessare il fuoco e ha fornito le coordinate della propria posizione.
Il soldato russo, dopo le verifiche, ha chiesto le unità russe di cessare il fuoco d'artiglieria e ha risposto agli ucraini: "Amici, non preoccupatevi, aspettate dove siete, nessuno vi bombarderà più. Andrà tutto bene".
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Verità o propaganda?
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Discorso di oggi 24\02\2023 di Volodymyr Zelensky in occasione primo anniversario dello scoppio della guerra e della commemorazione dei caduti ucraini.
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"Il 24 febbraio 2022 milioni di noi hanno fatto una scelta: non una bandiera bianca ma una blu e gialla. Non fuggire, ma affrontare. Resistendo e combattendo. E' stato un anno di dolore, di lacrime, di fede e di unità. E durante quest'anno siamo rimasti invincibili. E sappiamo che il 2023 sarà l'anno della nostra vittoria!
L'Ucraina ha ispirato e unito il mondo. E non si fermerà fino a quando gli assassini non saranno assicurati alla giustizia. Il mondo ha visto di cosa è capace l'Ucraina. Sono i nuovi eroi: i difensori di Kiev, i difensori dell'Azovstal.
Le imprese realizzate da intere città. Karkhiv, Chernihiv, Mariupol, Kherson, Mykholaiv, Gostomel, Volnovalka, Bucha, Irpin, Okhtyrka: città eroiche. Le capitali dell'invincibilità. Un anno fa, in questo giorno, proprio da questo luogo, verso le sette del mattino, mi sono rivolto a voi con una breve dichiarazione. È durata solo 67 secondi. Conteneva le due cose più importanti, allora e adesso. Che la Russia ha iniziato una guerra su vasta scala contro di noi. E che tutti noi siamo forti. Siamo pronti a tutto. Sconfiggeremo tutti. Perché siamo l'Ucraina. È così che è iniziato il 24 febbraio 2022. Il giorno più lungo della nostra vita. Il giorno più difficile della nostra storia moderna. Ci siamo svegliati presto e da allora non ci siamo più addormentati".
"Oggi dopo un anno di guerra decisiva per l'indipendenza ucraina, oggi in questo posto valoroso, voglio dire a tutti voi, a tutti quelli che combattono per l'Ucraina e a chi vive con l'Ucraina nel cuore, che sono orgoglioso di voi, noi tutti siamo orgogliosi di ognuno di voi e che questo orgoglio vada per le strade e le trincee, si diffonda per le piazze e le città, si diffonda per i cuori e i Paesi esteri, parli a tutti. L'Ucraina è viva".
"Soldato ucraino, tu sei la persona più importante, la persona grazie alla quale sono vivi milioni di ucraini, il motivo per cui suonerà " Gloria all'Ucraina " ed io ringrazio tutti quelli che hanno resistito da febbraio dell'anno scorso, e quelli che tuttora, stanno dando all'Ucraina questa indistruttibilità. Il vostro sforzo, avvicina la nostra vittoria, è grazie a voi se l'Ucraina esisterà, grazie a tutti quelli che state difendendo e restituendo sicurezza al Paese.
Ogni giorno dipende da te, soldato ucraino. Sei la persona più importante, sei la ragione per cui sono oggi ancora vivi milioni di ucraini. Sei il motivo per cui infine, suonerà la vittoria"
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"Sicuramente ci saranno negoziati, speriamo che ci possa essere un vertice di pace a cui partecipino quanti più partner possibili. Oggi c'è più interesse a conseguire una pace come la vogliamo noi. Abbiamo dalla nostra parte la comunità internazionale. Noi abbiamo fatto la nostra parte, ma la Russia ha intrapreso solo azioni aggressive. Sono convinto che raggiungeremo la vittoria, che la vittoria alla fine sarà nostra e spero che questo possa succedere nel corso di quest'anno. Abbiamo tutte le condizioni affinché questo avvenga.
La vittoria dell'Ucraina è "inevitabile" se gli occidentali mantengono la parola ha sottolineato a Kiev. Se rimaniamo uniti come un pugno, se tutti i partner restano uniti, abbiamo tutto quello che serve per farcela, per arrivare alla vittoria entro quest'anno.
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"Il momento peggiore in quest'anno di guerra è stato Bucha, quello che ho visto a Bucha... Quando ho visto Bucha subito dopo la liberazione ho pensato che il diavolo fosse arrivato a camminare sulla terra", ha infine aggiunto il leader ucraino visibilmente commosso.
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Slava Ukraini !
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Da Mosca l’attacco di Zakharova ai giornalisti italiani Rai Battistini e Piagnerelli: “Coinvolti nell’aggressione alla Russia, sembrano organi nazisti” Ormai è esploso del tutto il caso tra la Russia e il giornalismo italiano, almeno la parte che non tende verso posizioni filoputiniane. Colpa, o merito, del servizio Rai sul Tg1 di Stefania Battistini e Simone Traini in cui sono state immortalate le fasi dell’offensiva ucraina nella regione russa di Kursk. Oggi la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, ha attaccato ancora i media italiani . Zakharova contro giornalisti e media italiani: “Coinvolti nell’aggressione alla Russia” Per Zakharova, l’attività dei giornalisti di media occidentali – non solo la Rai ma anche la Cnn, il New York Times e altri ancora – entrati nella regione russa di Kursk dall’Ucraina è una “prova del loro coinvolgimento diretto nell’attuazione di un’aggressione ibrida su larga scala contro la Russia”. “Contro alcuni di questi rappresentanti dei media stranieri sono già stati aperti procedimenti penali per aver attraversato illegalmente il confine di Stato”, ha poi aggiunto la portavoce in un’intervista al giornale Vzglyad, poi ripresa sul suo canale Telegram. Per Zakharova, “i resoconti dei media occidentali dalla regione di Kursk perseguono una serie di obiettivi, tra cui la protezione dei crimini di Kiev, la manipolazione dell’opinione pubblica e la creazione del contesto necessario per un ulteriore sostegno occidentale alle forze armate ucraine”. “Questi pseudo-reporter possono essere qualificati solo come traditori della professione che si sono abbassati a partecipare direttamente alla fabbricazione e diffusione della propaganda ucronazista”, ha affermato ancora la portavoce. Zakharova contro la Rai e Ilario Piagnerelli: serviz Dopo il caso di Battistini e Traini, Mosca ha poi attaccato direttamente – sempre tramite Zakharova – il giornalista Rai Ilario Piagnerelli. Il servizio messo sotto accusa è quello in cui il reporter riprende – a sua insaputa – un soldato ucraino con dei simboli neonazisti. L’accusa di Mosca è quella di “elogiare i neonazisti ucraini mentre posano in reportage indossando simboli delle SS“. “Come sapete, le autorità russe hanno aperto un procedimento penale contro i giornalisti italiani per aver attraversato il confine russo illegalmente, ma questo, secondo me, non è il reato più grave dei dipendenti della Rai” ha detto la portavoce russa. “I media occidentali continuano a impegnarsi nella riabilitazione mirata dei neonazisti ucraini e nella revisione delle decisioni del tribunale di Norimberga”, ha detto ancora Zakharova citando poi direttamente Piagnerelli. “In precedenza, il corrispondente Piagnerelli aveva già riferito di storie su Bucha e su un neonazista defunto di Pravi Sektor, che è bandito in Russia“, “ora ha raggiunto un nuovo livello dopo aver fatto un’intervista in cui mostra un uomo che indossa un cappello con il segno della divisione SS “Leibstandarte Adolf Hitler”, ha affermato la portavoce. Poi l’accusa finale: “I media italiani ricordano sempre di più il Volkischer Beobachter (Osservatore popolare, il giornale organo ufficiale del Partito nazista). Aspettiamo la reazione ufficiale di Roma” ha concluso Zakharova che poi è ritornata sull’argomento ironizzando sul fatto che il cronista italiano abbia cancellato il post sui social del reportage in cui si vede il soldato ucraino nazista: “L’italiano amante dei neonazisti ucraini si è innervosito. Perché?”. Il post del giornalista Rai Ilario Piagnerelli A stretto giro è arrivato il post di Piagnerelli, in cui ha spiegato la sua versione dei fatti: “Sono cresciuto con un nonno partigiano, di quelli veri, che oggi non avrebbero dubbi nel distinguere tra invaso e invasore, tra chi resiste e chi occupa. Sono stato educato ai valori della Costituzione. Mi rammarico profondamente di aver dato voce, anche se per pochi secondi, a un soldato ucraino che solo dopo la messa in onda del reportage ho notato indossare una patch con un simbolo nazista. Esiste in Italia una rete di profili pro-invasione legati a Mosca, che dedica le sue risorse a screditare il lavoro mio e degli altri inviati. Fingono sconcerto, ma hanno trovato in quell’immagine un formidabile argomento di propaganda anti-ucraina”. Poi la promessa: “Quella appena conclusa è stata la mia quindicesima trasferta in Ucraina. In due anni e mezzo ho prodotto decine di servizi e centinaia di dirette. Tra i servizi pubblici europei, la Rai è probabilmente quello che sta raccontando il conflitto con maggiore assiduità. I nostri reportage vengono spesso distribuiti in Eurovisione. Anche per questo subiamo attacchi, come quelli, recentissimi, seguiti allo scoop mondiale di Stefania Battistini. Il nostro lavoro continuerà a essere libero da condizionamenti e improntato al massimo rigore”.
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Il Papa: 'Troppi ragazzi morti nella follia della guerra'
Il Papa, al termine dell’udienza generale, ha mostrato un rosario e un Vangelo di un giovane soldato ucraino morto in guerra. “Ho nelle mani un rosario e un libro del Nuovo Testamento lasciato da un soldato morto nella guerra. Questo ragazzo si chiamava Oleksandr, Alessandro, 23anni. Alessandro leggeva il Nuovo Testamento e i Salmi e aveva sottolineato” il Salmo129 (‘Dal profondo a te grido o…
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Canada: sono più nazisti o più stupidi?
DA COSÌ A COSÌ Il presidente della Camera dei comuni canadese Anthony Rota si è ipocritamente scusato per aver invitato al Parlamento un anziano soldato ucraino della divisione SS Galizia durante la visita di Vladimir Zelenskyj. Ma il danno all’immagine del Canada è stato catastrofico e ha messo a nudo il vero sentiment occidentale: in pochi secondi di filmato si è dissolto ogni tentativo di…
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LA GUERRA DI PIERO
Due contadini con fucile si incontrano ma la divisa é diversa, uno spara l'altro muore.
La guerra, da sempre fatta dai padroni contro il popolo.
Un soldato ferito del 51° Regimento, 106a Divisione Aviotrasportata, si dirige verso le linee russe ma viene attaccato da un drone ucraino, perché si sta arrendendo. Si salva per miracolo, ulteriormente ferito.
Al secondo drone è terrorizzato e chiede pietà.
Sono i russi che gli lanciano acqua e antidolorifici, poi una radio per comunicare.
"Non siamo stati noi" gli dicono i russi, "Capisco" risponde lui.
Verrà evacuato dai russi e si salverà.
Il popolo è il popolo ma qualcuno si fa strumento di morte per i padroni.
Questo lo porta fuori dal suo gruppo naturale, l'umanità.
Noi sappiamo con chi stare, sappiamo qual'è la parte giusta, con chi è ancora umano.
SIC SEMPER TYRANNIS
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Video #decapitazione soldato ucraino. “I responsabili paghino” #UkraineWar #UkraineRussiaWar #news #tfnews #12aprile #esteri #cronaca
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Più di 200 prigionieri russi e ucraini fanno ritorno alle loro case
In un raro momento di cooperazione russo-ucraina i due paesi hanno scambiato più di 200 prigionieri appartenenti ai rispettivi eserciti. Una tra i prigionieri ucraini è Valeria Karpilenko che si era sposata con un soldato ucraino nel sotterraneo della fabbrica Azovstal di Mariupol
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