#sistema americano
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aaquilas-blog · 6 months ago
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Perché sogno un'Unione Europea simile alla "vecchia America"?
Perché io sogno un Unione Europea stile “vecchia America”? Semplice, perché in oltre duecento anni della loro storia gli #USA non hanno mai rivaleggiato o tentato di invadere ed occupare altri stati come accade nel nostro vecchio continente… Perché ogni Stato, pur essendo uno stato a sé è unito con una sola moneta: il #dollaro. Perché per me il sistema americano rappresenta una forma perfetta…
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edsonjnovaes · 1 year ago
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O filtro de barro
Os filtros de barro estão presentes em muitas casas brasileiras, e de acordo com pesquisas realizadas por cientistas norte-americanos, e publicadas no livro “The Drinking Water Book”, de Colin Ingram, nossos filtros têm, provavelmente, o melhor sistema de purificação de água do mundo. Luiza Fletcher – Fundaj. 08 ago 2018 Os filtros de barro já foram testados por cientistas de várias…
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omarfor-orchestra · 2 years ago
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pier-carlo-universe · 5 months ago
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La macchina perfetta di Sean Black: La lotta di un uomo per la sua umanità. Recensione di Alessandria today
Il primo capitolo della serie di Byron Tibor di Sean Black, tra azione e introspezione
Il primo capitolo della serie di Byron Tibor di Sean Black, tra azione e introspezione La macchina perfetta, primo volume della serie Byron Tibor di Sean Black, è un thriller psicologico e d’azione che esplora il lato oscuro della guerra e il trauma che lascia nei sopravvissuti. Byron Tibor è un reduce tormentato dai fantasmi del passato e desideroso solo di tornare a casa dalla donna che ama.…
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falcemartello · 2 months ago
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Point of view
🧵Il disgelo tra Washington e Mosca apre la strada al disimpegno americano in Europa. L'espansionismo della Nato ad Est é stato bloccato. Mosca ha raggiunto il suo obiettivo strategico principale ed ha inflitto una sconfitta all'Alleanza Atlantica.
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Washington scarica le ricadute del conflitto sulle cancellerie europee. La Nato senza il coordinamento statunitense entrerà in una fase di redimensionamento. La ripresa delle relazioni diplomatiche tra Washington e Mosca spacca l'occidente.
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La nuova amministrazione americana provoca una ridefinizione dei rapporti di forza in occidente e destruttura i centri di potere a trazione progressista. Negli Stati Uniti il processo é già in corso,in Europa sarà inevitabile. L'unità dell'occidente non esiste più.
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L'establishment europeo potrebbe scegliere di continuare a sostenere Kiev e trasformare il conflitto nel Vietnam di Bruxelles. Le ricadute delle politiche sostenute dal potere europeo dal 2022 ad oggi impatteranno sul futuro del Vecchio Continente.
Il fallimento politico-militare dell'occidente in Ucraina é alla base dell'azione diplomatica dell'amministrazione Trump verso la Russia. Kiev non ha più capacità offensive-difensive. La riscrittura delle aree di influenza in Europa é conseguente.
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Prevedibile quindi un periodo molto buio in Europa purtroppo, prima che il sistema oppressivo di questa UE crolli. Temo che cercheranno di ridurre ancora le nostre libertà e di impoverirci maggiormente. Non vedo politici illuminati all'orizzonte.
L'eventuale disimpegno americano sarà causa di profonde spaccature politiche e porterà inevitabilmente a delle inedite trasformazioni in Europa.
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endless-ineffabilities · 4 months ago
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Il sistema giudiziario americano fa schifo.
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raffaeleitlodeo · 4 months ago
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Non si sa ancora il motivo dell’omicidio di Brian Thompson, l’AD della United Health Care, freddato a Manhattan, ma la reazione delle moltitudini che sui social hanno celebrato l’omicidio rivela comunque la verità che, in cuor loro, milioni di Americani hanno sognato una vendetta simile.
Di tutte le anonime e inappellabili forze che governano la vita quotidiana degli Americani, la sanità commerciale è quella che infligge costanti tormenti e sofferenze e le ingiustizie più crudeli ai cittadini inermi. In particolare, lo sono le assicurazioni mediche, un settore industriale da 4000 miliardi l’anno il cui business model consiste nel riscuotere esosi premi da clienti-ostaggio e successivamente minimizzare i servizi erogati traendo dalla differenza utili da capogiro (Per la United, $371 miliardi nel 2023).
Negli Stati uniti la sanità è del tutto asservita sul mercato privato, controllato da Big Pharma e Big Insurance (cui è del tutto assoggettata la professione medica). Il risultato è la colossale inefficienza di un sistema che deve tener conto di quei profitti (in USA la spesa sanitaria procapite ammonta a più di $12000 – il doppio dei $6000 di altri paesi industrializzati) a fronte di risultati e. aspettativa di vita inferiori. Il catalogo delle vessazioni ed angherie inflitte ai “clienti” per massimizzare i guadagni è praticamente un genere letterario a se.
Poco dopo essermi traferito in California, da studente, ho contratto una meningite virale. Recatomi al locale pronto soccorso, un esame ha confermato la diagnosi e il medico mi ha detto che, data la gravità, si imponeva un ricovero immediato. All’apprendere che non ero assicurato, però mi ha comunicato che non c’era nulla che potesse fare per me e mi ha dimesso con un paio di compresse analgesiche (12 ore dopo ero sotto tenda a ossigeno in un ospedale statale, tenuto per legge a somministrare cure.) La lezione sulla locale concezione sanitaria, si è completata con le bollette da molte migliaia di dollari arrivate in seguito (con minacce di pignoramento), non solo dall’ospedale curante, ma da quello che mi aveva messo alla porta.
Una goccia nel mare u in un mare di malasanità governata da algoritmi aziendali e anonimi funzionari col mandato di negare i benefici promessi dai contratti assicurativi. Chiedete ad una Americano per strada e saprà snocciolare una litania di aneddoti horror. Partorienti dimesse il giorno della nascita per carenza di assicurazione. Decine di migliaia di dollari fatturati per visite al pronto soccorso. Cure negate perché procedure essenziali vengono dichiarate “elettive” dagli assicuratori o “eccessive” (compreso, in caso di anziani, perché “è stata già raggiunta la logica aspettativa di vita”). Ogni anno 650000 americani dichiarano bancarotta per spese mediche. Solo questa settimana ha fatto notizia l’annuncio del colosso assicurativo Anthem: avrebbe continuato a rimborsare le anestesie chirurgiche ma “per un numero limitato di minuti.”
In questo quadro fa ridere l’idea che gli immigrati vengano in America “per approfittare della sanità pubblica.” Sono giustificati semmai gli avvertimenti dei consolati che consigliano ai turisti di premunirsi prima di visitare un paese dove un osso ingessato ti può rimandare a casa con debiti per decine di migliaia di dollari.
È il mercato bellezza. Se non vuoi perdere alla roulette non entrare nel casinò.
Non c’è da sorprendersi allora che alla notizia dell’omicidio, così tanti Americani abbiano avuto lo stesso pensiero, maturato in anni di paura e disgusto e notti in bianco passate a pensare come poteri permettersi d salvare la pelle mentre gli assicuratori brindavano.
Quando è stato ucciso Thompson si apprestava a brindare con gli azionisti un altro trimestre di stratosferici fatturati sulla pelle degli “assistiti.”
Al di là dei motivi che potranno venire acclarati, il gesto violento di Manhattan ha immediatamente assunto riflessi di lotta di classe - o delle forme patologiche che ne hanno preso il posto nella distopia ballardiana in cui viviamo. In attesa che si insedi un governo di diretta proprietà delle corporation e dei miliardari che le gestiscono. Luca Celada, Facebook
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colonna-durruti · 22 days ago
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Alberto Negri
Armi e tecnologie, a chi conviene il genocidio
PROFITTI Boeing, Lockheed Martin e RTX sono tra i principali fornitori di tecnologie militari all’esercito israeliano. Dietro di loro si celano fondi d’investimento internazionali
Perché Israele non può fermare le guerre e noi non possiamo fermare il genocidio di Gaza? Perché è parte integrante del complesso militare industriale israelo-americano e anche del nostro, che mascheriamo. Dagli anni ’50 Tel Aviv ha ricevuto dagli Usa oltre 260 miliardi di dollari di aiuti militari.
Soltanto nell’ultimo anno e mezzo, dall’attacco di Hamas del 7 ottobre, hanno superato i 20 miliardi di dollari. Israele, allo stesso tempo, è all’avanguardia nella ricerca scientifico-tecnologica militare, è uno dei maggiori esportatori di armi e contemporaneamente uno dei maggiori clienti delle americane Boeing, General Dynamics, Lockheed Martin e RTX (Raytheon Technologies).
Queste società sono tra i principali fornitori di tecnologie militari, come caccia F-35, missili avanzati e sistemi di difesa aerea, utilizzati dall’esercito israeliano.
Dietro queste aziende si cela una struttura finanziaria globale: i fondi d’investimento internazionali noti come le «Big Three»: Vanguard, BlackRock e State Street. I tre fondi d’investimento sono tra i maggiori azionisti di rilievo delle principali compagnie di armamenti e di molti settori. Vanguard, BlackRock e State Street detengono quote significative in Boeing, Lockheed Martin e RTX, influenzando la gestione e le strategie di queste società. L’aumento delle spese militari e l’acquisto di armamenti da parte di Israele sono strettamente collegati ai profitti di queste aziende.
Lockheed Martin ha fornito i caccia F-35 a Israele, considerati un pilastro delle sue capacità militari. Gli F-35 il 26 ottobre hanno eliminato in un giorno l’80% delle difese anti-aeree iraniane.
Boeing è responsabile della vendita di velivoli da combattimento e missili, mentre RTX ha fornito avanzati sistemi missilistici e difese aeree. Ogni vendita non solo rafforza l’apparato bellico israeliano ma genera anche grandi profitti. Le Big Three svolgono un ruolo di primo piano nell’alimentare una rete economica che beneficia direttamente dalle tensioni geopolitiche e militari.
Mentre la popolazione civile di Gaza e Cisgiordania continua a soffrire per le operazioni militari e l’occupazione, le aziende belliche e i loro principali azionisti vedono aumentare i propri profitti grazie alle vendite crescenti di armamenti.
Ecco perché si parla di complesso militar-industriale israelo-americano. Ha un preciso significato bellico, finanziario e di potere globale. Israele ha un’influenza sproporzionata per quanto riguarda le vendite di armi. Al mondo è il 97° paese per popolazione ma il nono maggiore esportatore di armi. In settori come l’intelligenza artificiale e la cybersecurity è in testa alla leadership mondiale. Gaza e la Palestina sono il laboratorio dello stato ebraico. Come scrive nel suo libro (Laboratorio Palestina, Fazi) il giornalista premio Pulitzer Antony Loewenstein, ebreo australiano.
«Molti paesi vendono armi – dice Loewenstein – ma ciò che rende unica l’industria israeliana è il mix di armi, tecnologie di sorveglianza e tecniche che si combinano per creare un sistema completo per il controllo di popolazioni “difficili” e si basano su anni di esperienza in Palestina».
Il complesso militar-industriale di Israele – e di conseguenza anche degli Usa – utilizza i Territori occupati palestinesi come banco di prova per le armi e le tecnologie di sorveglianza che esporta in tutto il mondo, a partire dall’intelligenza artificiale. L’adozione di tecnologie di Ia è stata accelerata dalla Unità 8200, il reparto d’élite dell’intelligence israeliana, oggi composta per il 60% da ingegneri ed esperti tech, il doppio degli informatici arruolati dieci anni fa.
Eppure tra i palestinesi si muore sempre di più. Secondo le testimonianze di ex soldati e analisti raccolte dal Washington Post, la fiducia nell’Ia ha portato le forze armate israeliane a ridurre alcuni passaggi di controllo, con il risultato di aumentare il numero di obiettivi ritenuti legittimi. Anche se questi comportano un maggior rischio di vittime tra i civili. Dalla proporzione di 1:1 del 2014 (un civile “sacrificabile” per colpire un membro di Hamas di alto livello) si è passati a 15:1 o persino 20:1 nel conflitto attuale, stando alle fonti del Washington Post.
Tutto questo naturalmente non ferma Israele e la crescita del suo apparato militar-industriale sempre più integrato in quello americano. La startup israeliana Wiz, leader nella cybersicurezza, è nel mirino di Google. Il conglomerato di Bezos aveva già provato ad acquistarla la scorsa estate per 23 miliardi di dollari ma aveva ricevuto un secco no. Ha quindi deciso di alzare l’offerta, secondo il Wall Street Journal, a circa 33 miliardi di dollari.
Ci si chiede spesso come mai gli americani e gli europei non facciano pressioni concrete su Netanyahu per limitare le stragi a Gaza che ormai superano i 50mila uccisi (70mila secondo fonti come Lancet). La realtà è cheStati uniti e Gran Bretagna sono direttamente impegnati nelle operazioni militari: il 70% dei voli di ricognizione sui bersagli da colpire a Gaza e in Libano nel 2024 sono stati compiuti da aerei americani e britannici. Ma soprattutto non c’è azienda europea importante che non abbia accordi con l’Israel Innovation Authority, agenzia governativa incaricata di finanziare progetti innovativi. Per esempio Stellantis si è unita ad altre aziende italiane come Enel, Leonardo STMicroelectronics, che hanno aperto laboratori di ricerca e sviluppo in Israele, o Sparkle, Snam e Adler che hanno concluso accordi con l’Israel Innovation Authority e con startup israeliane nel settore high-tech.
Ecco perché Israele non può mai perdere una guerra e noi europei non faremo nulla per fermare Netanyahu. Anche il riarmo europeo, che beneficerà le industrie belliche del continente e americane, renderà Israele più forte e influente. Come e perché muoiono a Gaza e in Medio Oriente lo sappiamo bene.
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3nding · 3 months ago
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23 gennaio 2025 Negli Stati Uniti stanno succedendo due cose anomale e mai viste prima, non così.
Uno, agli enti di salute pubblica federali controllati dal HHS (il servizio sanitario nazionale) come CDC, FDA, NIH è stato imposto di interrompere ogni comunicazione con l'esterno fino a nuova comunicazione. Anche la condivisione di documenti (guide, regolamenti, social media, aggiornamenti e diffusione tramite siti web) deve essere preventivamente approvata dal presidente. E' di prassi una breve interruzione ai cambi di presidente, ma non fino a nuova comunicazione. Non con una nuova pandemia che potrebbe essere in preparazione.
Due, sono stati annullati a tempo indeterminato tutti gli incontri degli studi di settore del NIH, in pratica delle commissioni che valutano le richieste di finanziamento.
La ricerca nei laboratori, in ogni laboratorio, viene fatta pensando un progetto che sia solido, competitivo, coerente con le proprie competenze ed il proprio curriculum, contattando i collaboratori giusti, scrivendolo e presentandolo ad un ente finanziatore entro le finestre previste, ed aspettando e sperando in una risposta positiva entro alcuni mesi. E' una procedura lunga, che richiede una quantità enorme tempo ed energie, e le probabilità di successo sono scarse. Ma il sistema è questo. Non essere finanziati significa non poter lavorare e pubblicare, e diventare meno competitivi per le prossime richieste di finanziamento. Ricevere il finanziamento in ritardo invece significa non poter portare avanti la sperimentazione in corso o programmata, non poter acquistare reagenti, non poter rispettare gli impegni presi coi partner, non poter pagare lo stipendio ai collaboratori e probabilmente perderli.
Ed il NIH è un ente finanziatore molto importante, non solo per ricercatori americani, e la revisione delle decine e decine di migliaia di progetti sottoposti è una procedura lunga e faticosa. La sua interruzione, se non sarà molto breve, sarà difficile da recuperare senza creare problemi alla ricerca.
E' un problema solo americano? No. Intanto il NIH finanzia molti progetti al di fuori degli US. Ma poi la ricerca non è come costruire automobili, o estrarre petrolio, che porta vantaggio solo a chi lo fa. Scoprire un nuovo meccanismo nella cancerogenesi, o nella tossicità di una sostanza, o nella resistenza agli antibiotici di un ceppo resistente, a prescindere che sia stato fatto in Giappone, o in Germania, o negli Stati Uniti, sarà utile a tutta la comunità scientifica, senza bandiere e divisioni, ed a tutti i pazienti che auspicabilmente prima o poi ne trarranno vantaggio ovunque siano.
Aggiornamento del 25/01. Purtroppo dopo due giorni il problema sta crescendo invece di rientrare. Alle agenzie federali continuano ad arrivare nuove indicazioni e limitazioni. I viaggi sono sospesi, se non quelli per rientrare in sede. Questo ha fatto saltare praticamente in tempo reale incontri e riunioni pianificati da mesi e che ora saranno rimandati a data da definire. Sono sospesi anche gli acquisti, probabilmente considerati comunicazione con l'esterno (il diavolo si nasconde nei dettagli, nell'interpretazione delle parole) . Per necessità particolari bisogna rivolgersi ad un referente del governo. Il blocco degli acquisti non è un problema solo per la ricerca "normale", riguarda anche il Clinical Trial Center del NIH, il campus dove sono ricoverati i pazienti che stanno partecipando a trial clinici per cure oncologiche. Fonti riferiscono che al momento assistenza e posti letto sono coperti, dipende per quanto tempo. Però iniziano ad essere rimandati o annullati alcuni appuntamenti per la somministrazione dei farmaci. E per quei pazienti (se sono inseriti in un trial non hanno patologie blande) interrompere i trattamenti non è un opzione.
Nel frattempo il governo ha nominato Matthew Memoli come acting director del NIH, in attesa che il senato approvi la nomina di Jay Bhattacharia. Due che durante la pandemia hanno sostenuto il primo che fosse pericoloso, il secondo che fosse inutile vaccinare per covid-19 chi non era anziano o fragile. Ma per ora per il NIH l'importante è uscire dall'emergenza.
Links https://www.food-safety.com/articles/10079-fda-cdc-ordered-to-temporarily-pause-all-external-communications-obtain-trump-admin-approval https://www.nature.com/articles/d41586-025-00231-y https://thehill.com/policy/healthcare/5103559-trump-administration-halts-nih-grant-making-process/ https://www.washingtonpost.com/health/2025/01/21/trump-hhs-cdc-fda-communication-pause/ https://www.cidrap.umn.edu/misc-emerging-topics/scope-communications-hold-federal-health-agencies-expands https://edition.cnn.com/2025/01/24/health/nih-scientists-purchase-supplies-trump-administration-pauses-communications/index.html https://www.science.org/content/article/trump-freeze-continues-nih-gets-temporary-leader
Ettore Meccia, fb
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curiositasmundi · 7 months ago
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[...] In sintesi, nell’incontro del 29 marzo 2022 a Istambul, russi e ucraini erano sul punto di raggiungere un compromesso con un testo redatto dagli ucraini e accettato provvisoriamente dai russi come possibile base di un accordo: nel testo era previsto che Kiev avrebbe rinunciato all’adesione alla NATO, diventando uno Stato permanentemente neutrale e senza armi nucleari. Malgrado la neutralità, l’Ucraina avrebbe potuto avvicinarsi alla Ue, in quanto non erano previsti divieti espliciti al suo ingresso nell’Unione. Inoltre, le due parti si sarebbero impegnate a risolvere pacificamente la disputa sulla Crimea nei successivi quindici anni. I garanti dell’intesa sarebbero stati i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (inclusa la Russia) insieme a Canada, Germania, Israele, Italia, Polonia e Turchia. Tuttavia, secondo le dichiarazioni di Victoria Nuland, quell’accordo non vide la luce a causa delle ingerenze statunitensi e britanniche: «In quel periodo l’Ucraina ci avevo chiesto suggerimenti sull’andamento di queste trattative. E divenne chiaro per noi, così come per i britannici, che le principali condizioni poste da Putin erano inserite in un allegato a questo documento e includevano limiti a precisi tipi di sistema di armamenti che l’Ucraina avrebbe dovuto avere dopo l’accordo. Questo avrebbe sostanzialmente ucciso le forze armate ucraine», ha dichiarato la diplomatica americana in un’intervista. La questione ruoterebbe, dunque, intorno alle strategie occidentali per l’Ucraina. La Nuland è nota per avere in passato preso parte ad azioni che hanno destabilizzato la politica ucraina, in particolare con la “rivoluzione di Maidan” del 2014, quando era assistente del Segretario di Stato per gli affari europei e eurasiatici. Allora, Nuland aveva fatto pressione sull’ex presidente ucraino Viktor Janukovic perché accettasse un accordo di libero scambio con l’UE; successivamente è stata fotografata in piazza Maidan durante i disordini del 2014 mentre distribuiva del cibo ai manifestanti. In seguito al golpe che ha portato alla cacciata di Janukovic, inoltre, è diventata virale la registrazione di una telefonata in cui la diplomatica americana parlava con l’ambasciatore USA a Kiev circa chi avrebbe dovuto sostituire Janukovic tra i rappresentanti dell’opposizione: alla dichiarazione dell’ambasciatore, secondo cui sul punto avrebbero dovuto consultare anche i capi europei, la Nuland rispose con la celebre frase “fuck the UE” (“l’UE si fotta”), cosa che ha suscitato l’imbarazzo dimesso delle cancellerie europee. Moglie del politologo neoconservatore Robert Kagan, cofondatore del Progetto per un nuovo secolo americano (Project for the New American Century), è membro del Council on Foreign Relations, la Nuland è considerata un falco antirusso, protagonista delle vicende che hanno preceduto i disordini di Maidan e presente a Kiev in quegli stessi giorni, ben informata sul quadro geopolitico eurasiatico e russo in particolare. Le sue ultime dichiarazioni rivelano le determinanti influenze di Washington e Londra nel sabotare le trattative del 2022, così come i preponderanti interessi che la sfera anglo-americana ha in Ucraina, smentendo allo stesso tempo l’ipotesi che a far fallire i negoziati siano stati i crimini di guerra russi, in molti casi smentiti da indagini e testimonianze successive. Sebbene la stampa occidentale continui a negare che l’Occidente abbia avuto un ruolo nell’influenzare i negoziati, le affermazioni della Nuland sembrerebbero suggerire che USA e Gran Bretagna non abbiano voluto un’Ucraina neutrale, scegliendo piuttosto di continuare a utilizzare il Paese est europeo come “bastione” antirusso.
L’ex segretario di Stato USA rivela come Washington ha sabotato gli accordi tra Russia e Ucraina
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t-annhauser · 25 days ago
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Hanno presentato l'F-47, il nuovo caccia americano, un grande strumento di morte, il più grande, il più forte, il più potente, il più deterrente, il caccia che solo a nominarlo metterà in chiaro chi comanda in cielo e in terra, un solo centimetro quadrato di lamierino varrà quanto il PIL del Burundi e dell'Eritrea messi insieme. Farà coppia con il B-21, il nuovo bombardiere stealth che dicono fonti ben informate verrà inaugurato entro l'anno, inaugurato con un bel bombardamento di prova, adesso non si sa bene se in medio-oriente, sullo Yemen o in qualche altro disgraziato paese che si può bombardare senza incorrere nel biasimo della comunità internazionale. Sì, perché ci sono paesi che per qualche ragione, forse perché non hanno un buon P.R. oppure un ufficio stampa allineato con il sistema occidentale, che si possono bombardare per giusta causa e il loro bombardamento non comporta rimozione di punti sulla patente liberale. Insomma il più forte ha sempre ragione e finché ci troviamo dalla stessa parte anche noi staremo dalla parte della ragione, in qualità di stato cliente e faro ausiliario di democrazia, luce di posizione.
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gregor-samsung · 5 months ago
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" In fondo, il nostro problema intellettuale è che noi amiamo l’America. Gli Stati Uniti sono stati uno di quei paesi che hanno sconfitto il nazismo, ci hanno mostrato la strada da seguire per la prosperità e la distensione. Se vogliamo accettare pienamente l’idea che oggi stiano tracciando la strada che porta alla povertà e all’atomizzazione sociale, è indispensabile ricorrere al concetto di nichilismo. Quanto alle ragioni tecniche, un’altra cosa che mi spinge a utilizzare questo concetto è la constatazione che i valori e il comportamento della società americana sono oggi profondamente negativi. Come per il nichilismo tedesco […], questa negatività è il prodotto di una decomposizione del protestantesimo, solo che non si verifica allo stesso stadio.
Il nazismo apparve nella sua prima fase dopo che, tra il 1880 e il 1930, il protestantesimo ebbe cessato di essere una religione attiva. Il nazismo corrisponde a un’esplosione di disperazione durante la sua fase zombi, a un’epoca in cui i valori protestanti, positivi e negativi, continuavano a persistere nonostante il venir meno della pratica religiosa. La fase zombi del protestantesimo americano è stata complessivamente positiva. In linea di massima va dalla presidenza di Roosevelt a quella di Eisenhower, e ha visto la nascita dello Stato sociale, delle università che assicurano un insegnamento esteso a tutti e di qualità e il diffondersi di una cultura ottimistica che ha conquistato il mondo. Questa America aveva recuperato i valori positivi del protestantesimo (alto livello di istruzione, egalitarismo tra i bianchi) e stava cercando di liberarsi dei suoi valori negativi (razzismo, puritanesimo). La crisi attuale corrisponde, viceversa, all’approdo allo stadio zero del protestantesimo. Ciò ci consente di comprendere al contempo sia il fenomeno Trump che la politica estera di Biden, tanto il deterioramento interno quanto la megalomania esterna, come pure le violenze che il sistema americano esercita sui propri cittadini e su quelli degli altri paesi. La dinamica tedesca degli anni Trenta e la dinamica americana attuale hanno in comune il fatto di essere animate dal vuoto. In entrambi i casi, la vita politica funziona senza valori, non essendo che un movimento tendente alla violenza. Rauschning definiva il nazismo non diversamente da ciò. Prima di abbandonarlo, fu membro del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori (NSDAP): questo conservatore, per così dire “normale”, non poteva tollerare la violenza gratuita. Nell’America di oggi vedo un pericoloso vuoto di pensiero e di idee, condito dall’ossessione per il denaro e il potere, i quali non possono essere in sé dei fini, dei valori. Questo vuoto conduce all’autodistruzione, al militarismo, a una negatività endemica: in sostanza, al nichilismo. "
Emmanuel Todd, La sconfitta dell'Occidente, traduzione di Alessandro Ciappa e Michele Zurlo, Fazi Editore, 2024.
[Edizione originale: La Défaite de l'Occident, Paris, Gallimard, janvier 2024]
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cindergothin · 3 months ago
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Anora - (2024) Sean Baker // ★★★★★
Apesar da semelhança narrativa com “uma linda mulher” que muitos comentaram e que sim, tem seu fundo de verdade já que aqui também somos apresentados a uma mulher sonhadora, que luta pra sobreviver em meio a desigualdades sociais de renda e gênero e que de repente tem todas as oportunidades de mudar de vida oferecidas em uma bandeja de ouro. A diferença entre os filmes é o diretor Sean Baker, sua visão crua e real sobre personagens marginalizados, com camadas e personalidade profundas por vezes duais e claro, seu casting sempre intuitivo e certeiro.
O filme passa por um romance conturbado mas com elementos narrativos que revelam mais do que o superficial e escancaram os extremos da modernidade e do capitalismo, de um lado temos Any uma jovem mulher que ganha a vida como stripper, no lado sombrio de Nova York que vive uma vida nada confortável e que em um dia de trabalho conhece Ivan, um herdeiro folgado que brinca de homem longe e a custa dos pais mas que vira criança quando deve lidar com as consequências de suas escolhas. Any que pela primeira vez pode realizar seus sonhos de menina, como casar na Disney e ter uma vida de princesa logo se vê casando em Las Vegas, o auge da vida louca sem compromisso e cheia de vícios, algo que claramente passa pela cabeça da personagem que prefere arriscar tudo a ter que voltar pro buraco que saiu.
Tudo vai por agua abaixo quando descobre que seu principe na verdade é um sapo, que a descarta como se fosse nada e bagunça sua realidade e destrói seus sonhos, ela sabe que se deixou enganar, Ani viveu a vida real e tenta manter tudo sob seu controle mas aos poucos vai caindo na real até desabar em cima de Igor, personagem que já sabia tambem como as coisas acabam pra pessoas como eles, que estão a mercê dos caprichos de quem tem mais do que eles. É durante uma tentativa desesperada de recuperar o controle que Ani percebe que ela perdeu, que não tem como vencer vindo de onde ela vem, mesmo todo o dinheiro e glamour nunca permitiram que gente como ela acesse certos lugares ou que tenha direito a felicidade. Nova Iorque se torna cada vez mais fria e vazia conforme a realidade se aproxima e agora a espera do lado de fora do carro.
Não é a primeira vez que Baker contrasta o brilho e a ilusão com a dureza e realidade do que é a America e o Sonho Americano, cria personagens que mesmo com a pior das origens ainda são capazes de sonhar e se iludir em um sistema que falha com quem vive às margens não só da sociedade americana mas como um todo, um sistema que valoriza e instiga uma realidade de sucesso e excesso que jamais permite que algumas pessoas um dia alcance.
Anora é o terceiro e aclamado longa de Sean Baker que já um dos diretores mais necessários da geração, que coloca um espelho de volta pra sociedade sem nunca julgar seus personagens conflituosos com seus erros e acertos e uma visão empática e realista, sem vilões ou mocinhos, apenas pessoas.
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anchesetuttinoino · 6 months ago
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La causa palestinese è sacrosanta.
Tuttavia vorrei fare una domanda agli studenti scesi in piazza oggi: com'è che se si parla di sovranità palestinese siete d'accordo ma se si parla di sovranità italiana strillate al fascismo?
Ovvio che le situazioni siano diverse, tuttavia ci sono mille modi di perdere la propria sovranità: con le bombe, con i carri armati, con i golpe finanziari, con i vincoli esterni. Un popolo sovrano è libero di autodeterminarsi, altrimenti è uno schiavo.
Il problema, cari ragazzi, è che finché non sventolerete il tricolore in quelle piazze e continuerete ad annacquare una giusta battaglia in un mare di schwa, asterischi e boiate woke, resterete sempre utili idioti del sistema. Oltre che una perfetta emanazione di quell'imperialismo americano che dite di odiare.
Matteo Brandi
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b0ringasfuck · 3 months ago
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HONESHTAAAA: è merito di Trump se c'è la tregua in Palestina, Biden CATTIVO
e altre varie sfumature di rossobrunismo.
I governi in Israele (ma anche in Italia) non stanno in piedi senza il consenso americano, un consenso indipendente dal presidente che è un fantoccio prevalentemente a uso interno. Fuori dalla nostra bolla "occidentale" si sa chi permette questo massacro.
Prova ne è per esempio che Meloni è diventata magicamente atlantista e anti-putiniana appena eletta. Salvini che non conta un cazzo, e infatti i suoi deliri putiniani continuano, come le sparate sull'età pensionabile senza che le politiche di governo cambino, è utile per giocarsi la carta "verginità" al prossimo giro.
La disaffezione dalla politica attiva, voto incluso, ha come conseguenza che quando un presidente (o un Parlamento FWIW) viene eletto, è stato deciso prima delle elezioni e comunque poco cambia tra scelta A e scelta B. More on this later [*].
L'estrema destra israeliana è semplicemente funzionale alla stessa gente che veramente decide i destini "democratici" di Israele. Utili coglioni. È chiaro che se ti sei guadagnato un pubblico di assassini dementi non hai bisogno che la sua "rappresentanza" sia particolarmente svegia. E man mano che questo pubblico di disagiati cresce... fino per dire a superare il 30% come da noi... poi ti trovi una classe politica di nutellari col rutto.
Qua ti rivolgi a una platea di dementi al grido di "porti chiusi", ma nessuno di chi decide le sorti delle elezioni ha intenzione di "chiudere i porti", se c'è qualcuno che anche tra i burattini che ci troviamo al governo che ci crede veramente, è perchè purtroppo non c'è bisogno di gente particolarmente sveglia per truffare una fetta consistente di elettorato.
Per carità, le aspirazioni della classe dirigente sono quelle di avere una rappresentanza politica di coglioni fascisti. Ti costano meno, fanno il loro lavoro e riducono il rischio che prendano il tuo posto.
A me va benissimo che vi stia sul culo il PD come i Democratici. Sono quelli che stanno tirando la volata ai fasci...
Ma proprio in quest'ottica non si può leggere il fatto che la tregua sia arrivata con Trump come merito di un'amministrazione di fasci e a discredito dei "meno fasci".
Si può leggere come una cordata di fasci e "meno fasci" nella direzione di diventare ancora più fasci.
Per dire, in Italia, la classe dirigente ha interesse a far sparire da domani il PD? Proprio sparire... NO. C'è bisogno di qualcuno che si pigli le colpe delle politiche fallimentari degli ultimi decenni, e questo qualcuno per l'interesse della classe dirigente del paese deve per forza essere più a "sinistra" di qualche cosa d'altro, per rinfrancare l'idea che la colpa è delle idee di sinistra.
Peccato che nonostante la "sinistra" si faccia sempre più destra, inanelliamo più fallimenti di prima, non c'è stata affatto una ripresa del potere d'acquisto, un miglioramento dei servizi, un aumento della competitività... né da noi né in qualsiasi altro posto dove s'è riproposta la stessa dinamica (il blairismo, la SPD con il piano Hartz, Macron...) L'unica che va relativamente meglio è la Spagna e per un po' l'Est Europa con le carrettate di soldi che ha preso dal resto degli europei per diventare il terzista a basso costo di chi quei soldi glie li ha dati.
La classe dirigente aspira a un futuro senza il PD, senza nessuna opposizione? SI. Basta vedere la parabola del PCI negli ultimi 30 anni. Aspira anche ad avere una rappresentanza politica di coglioni fascisti.
Ci potrà arrivare? È veramente per loro il sistema più economico e funzionale per governare? Boh. [citazioni di Huxley e Orwell e bla bla bla].
Gli US aspirano a fare del medio oriente una colonia? SI.
Se siete convinti che la miglior strategia per la classe dirigente americana per rendere il medio oriente una colonia fosse quella di continuare a bombardare la Palestina indiscriminatamente... vi siete sostanzialmente arresi all'idea di avere un "nemico" invincibile che non ha nemmeno bisogno di arrivare a compromessi.
Israele è bravissimo a fare la vittima e ancor di più la sua estrema destra che si è lamentata delle pressioni di Trump e Trump è bravissimo a fare grandi sparate e non mantenere le promesse.
Se c'era la necessità di far credere che si sarebbero interrotti i bombardamenti indiscriminati sulla Palestina, qual miglior momento che il passaggio da un presidente all'altro? Tra i diversi side effect positivi per la classe dirigente: ulteriore polarizazione tra le fan base di fascio e "meno fascio".
Hey guarda... sono migliore di te... sono "meno fascio". Lavoro per la desindacalizzazione, odio gli scioperi, mi piacciono "ordine und disciplinen, ma "meno" e mica sono un ANARCO-INSURREZIONALISTA KOMUNISHTA come te che scioperi e non posso andare al centro commerciale... bla bla bla... È merito di Biden se c'è la tregua.
Hey guarda... sono superfascio... e porto la paaaace.
Verità: nessuno dei 2 1 schieramenti era interessato alla pace. Ma ci si sposterà ancora un po' più a destra.
Questo POV non inficia il fatto che le amministrazioni democratiche siano costituite da FdM.
Dare il merito a Trump per la tregua invece è rossobrunismo... è la strategia del "tanto peggio, tanto meglio".
AUGURISSIMI a far campagna elettorale per i fasci dicendosi di "sinistra".
[*] la differenza è sempre più piccola, ma se nemmeno voi percepite la differenza tra dire apertamente che so che i gay vadano sterminati e non dirlo, si fa passare l'idea che sia OK che i gay vengano sterminati. Non è una bella strada da intraprendere a passo di corsa solo per sostenere che eh signora mia A è UGUALE a B, è tutto un magna magna.
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diceriadelluntore · 4 months ago
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Casus (Ri)belli
Qualche tempo fa, su Instagram, lessi un post di Pier Paolo Spinazzé, conosciuto anche con lo pseudonimo Cibo, street artist veronese che copre con stupendi graffiti di cibo le scritte fasciste e naziste sui muri, sui cartelli stradali, sui ponti, soprattutto nella zona del veronese. In esso, Cibo mostrava un messaggio di una persona che lo seguiva, nel quale la stessa si lamentava del fatto che usasse spesso salumi e pizza per coprire le svastiche o gli slogan di Forza Nuova, sottolineando la sua poca attenzione per i vegani. Cibo con una efficace battuta definì la situazione: dalla padella fascista alla brace nazivegana.
Questo episodio mi è venuto in mente in merito alla ormai notissima vicenda di Luigi Mangione. Le migliaia di meme, magliette, adesivi, pagine dedicate hanno trasformato questo ragazzo in una sorta di nuovo eroe popolare mondiale. Un eroe che va bene per tutte le stagioni: è simbolo dell'anticapitalismo, dell'anarchismo, della dimenticata lotta di classe.
Indagando sulla sua persona, si scopre che non è proprio il testimonial perfetto: famiglia facoltosissima, prestigiosa università dell'Ivy League frequentata, idee spiattellate sui social che ammiccano, e probabilmente qualcosa di più, al conservatorismo americano. Ha sparato all'amministratore delegato della UnitedHealthcare Brian Thompson (se le prove lo confermeranno) una delle grandi società di assicurazioni sanitari statunitensi per lotta di classe? Perchè era simbolicamente uno dei pilastri di un sistema abominevole? Perchè gli Stati Uniti sono l'unico paese dei primi 33 più sviluppati a non avere un sistema parauniversale di Sanità Pubblica? Io credo proprio di no. È stata probabilmente una questione personale.
Pertanto, mi sembra che questa sia una perfetta situazione di Heterogonie der Zwecke, l'eterogenesi dei fini, definizione coniata da Wilhelm Wundt per descrivere una situazione in cui le azioni umane possono riuscire a fini diversi da quelli che sono perseguiti dal soggetto che compie l’azione. Non credo infatti che Mangione volesse ideologizzare la sua azione, per quanto minuziosamente architettata. E non credo che nemmeno abbia mai pensato di diventare un idolo, e in questo non posso esimermi dal sottolineare che lo è diventato anche perchè è fuggito in pieno stile da film, è bello, è atletico (le immagini a torso nudo prese dai profili personali sono gettonatissime e esempio lampante che si sessualizza facilmente anche un maschio).
Ho pensato che una quindicina di anni fa, se fosse capitato, questo sarebbe stato il punto centrale di interessanti e stimolanti discussioni: non è un atto ideologico, per lo meno nel senso generale che ha acquisito, secondo la mia idea, in modo così esponenziale e inconsapevole. Eppure allo stesso tempo, è un gesto che racchiude in sè la rabbia e la frustrazione di una o più generazioni, in questo trasversalmente, che si trovano a ragionare e ad affrontare quei problemi complicatissimi, che riguardano la salute delle persone, i costi per affrontarli, i sacrifici.
Rimane un grande esempio di come siamo spinti a ragionare, oppure a seguire, gli avvenimenti che ci circondano. Ma non in senso paranoico complottista, è più un adeguamento di un fatto a pulsioni che dopo tutto conosciamo, che sfioriamo nelle nostre menti.
Continuamente nascono i fatti a confusione delle teorie. Carlo Dossi
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