#siamo tutti e due dei gemelli
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toronto [08/10/10]
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Al caro anon che ti insulta vorrei dire che il fatto che lui sia stato male dopo aver fatto un vaccino, anche se diagnosticato da due cardiologi ma va dimostrato il nesso di causalità, non vuol dire che i vaccini siano pericolosi. Le persone non sono tutte uguali, non siamo tutti dei gemelli identici. I vaccini seguono lo stesso iter di sperimentazione di tutti i farmaci e come tutti i farmaci possono dare effetti indesiderati di varia entità, prevedibili e non prevedibili, spesso anche dopo il loro uso nella popolazione generale (fase 4 o post marketing) e legati anche a fattori che non si conoscono perché non puoi saperlo se non si presenta. Ma vaccinarsi è sempre più vantaggioso del rischio che si possa presentare un effetto indesiderato. Si parla sempre di probabilità, e la probabilità che si manifestino sono irrisorie anche e soprattutto se teniamo conto delle milioni di dosi somministrate. Per ogni caso di "danno da vaccino" ci sono milioni di casi senza alcun danno. Ci sono come per tutti i farmaci controindicazioni e precauzioni, ma risultano sicuri ed efficaci. I vaccini svolgono egregiamente la loro funzione e le statistiche sono dalla loro parte, sappiamo che i vaccini hanno portato alla eradicazione e alla eliminazione di malattie gravi e ogni giorno proteggono tantissimi soggetti fragili dalla morte.
Sante parole... lo hai spiegato meglio di come avrei saputo fare io ma era esattamente quello che intendevo dire, grazie.
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Cosa c'è di più adatto, visto che si avvicina il cenone di capodanno, di una lista di romance con protagonisti chef, cuochi e pasticceri?
- Tentazioni deliziose, di Sherry Thomas
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Trama: Famosa a Parigi per i suoi piatti indimenticabili, Verity Durant è altrettanto impopolare a Londra per la sua scandalosa vita privata. Ma questa è l’ultima delle sorprese che attendono il suo nuovo datore di lavoro... Per Stuart Somerset – astro nascente della politica londinese –, l’affascinante Verity non è altro che una donna come tante, esattamente come il cibo è nient’altro che cibo, almeno finché non assaggia uno dei suoi piatti. C’è stata solo un’occasione in cui ha provato una sensazione così dirompente: la notte in ci ha incontrato una splendida sconosciuta che gli ha lasciato solo il ricordo di un’incredibile passione, per poi sfumare nel nulla. Da allora sono passati dieci anni, e quando Stuart incontra Verity, capisce che c’è solo una cosa che potrà finalmente saziare il suo appetito. Si tratterà solo di desiderio, di sete di vendetta, o anche del più delicato dei sentimenti? Il passato di Verity cela segreti che potrebbero separarli per sempre, proprio mentre loro cercano di assaporare il frutto delizioso dell’amore.
- Il segreto di un gentiluomo, di Laura Lee Guhrke
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Trama: Coronando il sogno di una vita, Maria Martingale vuole aprire a Mayfair una pasticceria con elegante sala da tè annessa. Tutto sembra filare liscio, ma l'altezzoso Phillip Hawthorne, marchese di Kayne, che abita lì accanto, cerca di metterle i bastoni fra le ruote. Così come aveva fatto dodici anni prima, impedendo che il proprio fratello minore avesse una storia d'amore con lei, figlia di un cuoco. Ora Phillip teme che la giovane cerchi di mandare a monte il matrimonio del fratello con una ricca ereditiera americana. Però le cose non stanno affatto come sembrano, e Maria non è più disposta a subire le interferenze di quell'uomo. Al quale, peraltro, sente di non essere affatto indifferente.
- Cannella e polvere da sparo, di Eli Brown
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Trama: Owen Wedgwood è un bravissimo cuoco, che lavora per il ricchissimo e potentissimo Lord Ramsey. Un giorno, siamo nel 1819, fa irruzione nel palazzo una banda di pirati, comandati dalla rossa Hannah Mabbot, che uccide Ramsey e tutti i suoi ospiti e rapisce il cuoco Wedgwood. Hannah, che tutti ritengono pazza e che proprio per questo ha un enorme ascendente sui suoi uomini, poche ore dopo gli propone/impone il patto: ogni domenica preparerà per lei un pranzo delizioso, in cambio resterà vivo. Owen accetta e resta quindi a bordo della Flying Rose. Accanto a lui, lo sguattero Joshua, a cui insegna a leggere e a scrivere, il gigantesco Apples, comandante in seconda e due gemelli cinesi. Mentre lotta per ricavare qualcosa di speciale dai miseri ingredienti della dispensa e dal pesce casualmente pescato dai marinai, Wedgwood impara che Hannah non è solo una spietata piratessa, capace di far divorare vivo un traditore dai gabbiani, ma una vittima dell'ipocrisia: è infatti rimasta orfana da bambina, a dieci anni è finita in un bordello, è fuggita per fare la ladra, è stata catturata e "salvata" da Ramsey, che l'ha utilizzata come concubina e le ha fatto fare un figlio. Hannah è dunque un'anticolonialista ante litteram, impegnata nella lotta contro i mercanti di oppio e di schiavi...
INEDITI IN ITALIANO:
- A Taste of Honey, di Rose Lerner
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Trama: Robert Moon ha rischiato tutto, compresa l'eredità conquistata a fatica da suo padre, per aprire la sua amata pasticceria Honey Moon nella strada più trafficata di Lively St. Lemeston. Ora rischia la bancarotta e la prigione per debitori. Quando arriva un grosso ordine di catering, accetta di chiudere la pasticceria per una settimana per soddisfarlo. C'è solo un problema: il suo apprendista è fuori città, quindi la sua bellissima commessa Betsy Piper deve aiutare Robert in cucina. Betsy ha trascorso l'ultimo anno cercando di convincere il suo determinato capo ad alzare lo sguardo dai suoi pasticcini e a notare che lei sarebbe una moglie perfetta. Ora i due sono soli in una cucina piena di dolci. Con solo una settimana per farlo innamorare di lei, sarebbe meglio che iniziasse questa seduzione...
- At the Sign of the Golden Pineapple, di Marion Chesney (alias M.C. Beaton)
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Trama: Gli amici più intimi della signorina Henrietta Bascombe rimangono sconvolti nel sentire che una signora bene educata come lei intende entrare nel commercio. Ma Henrietta è determinata a trasformare la sua miseria eredità in una fortuna aprendo un negozio di dolciumi a Londra per rivaleggiare con il famoso Gunther! E sembra riuscirci quando l'intero ton sembra accorrere al suo negozio diventato subito di moda. Ma poi a metterle i bastoni tra le ruote arriva l'orgoglioso conte di Carrisdowne che non vuole che suo fratello minore e il suo migliore amico passino i pomeriggi a osservare le commesse carine dietro il bancone di Bascombe.
- Miss Delectable, di Grace Burrowes
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Trama: La signorina Ann Pearson ha passato anni ad apprendere la difficile arte della cuoca professionista e a proteggere gelosamente la sua posizione nella cucina dell'elegante Coventry Club. Quando il colonnello Sir Orion Goddard le chiede di assumere un giovane apprendista, Ann preferisce rifiutare. Ma Orion è rispettoso, burbero e affascinante e si prende cura di una ragazza che gli altri hanno trascurato, e questa è una combinazione a cui Ann non può resistere.
- A Taste for Love, di Donna Bell
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Trama: Dopo essersi diplomata alla Fannie Farmer's School of Cookery nel 1910, Charlotte Gregory è pronta a dare una svolta alla sua vita. È entusiasta di avere l'opportunità di viaggiare, tenere conferenze e dare dimostrazioni di cucina sull'ultima rivoluzione culinaria: i fornelli a gas, e di certo non le importa che la compagnia del gas abbia assunto il bel Lewis Mathis per esibirsi alle sue lezioni. Lewis incoraggia il suo lavoro, in particolare la sua crociata per introdurre cibo fresco, appetitoso e nutriente per coloro che sono in convalescenza negli ospedali. Ma il giovane sovrintendente dell'ospedale, il dottor Joel Brooks, non è convinto che si debbano apportare dei cambiamenti. Quando Charlotte e Joel saranno costretti a organizzare un gala per la raccolta fondi per l'ospedale, questa coppia infiammabile esploderà?
L'irreprensibile Biddy Leigh, sottocuoca nella severa Mawton Hall, non vede l'ora di sistemarsi con il suo innamorato e di aprire la sua taverna. Ma quando il suo anziano padrone sposa la giovane ed enigmatica Lady Carinna, Biddy viene involontariamente trascinata in un mondo di intrighi, segreti e bugie. Costretta ad accompagnare la sua nuova padrona in Italia, Biddy porta con sé un vecchio libro di ricette di casa, The Cook's Jewel, in cui registra le sue osservazioni. Quando si ritrova coinvolta in una cospirazione omicida, Biddy si rende conto che i segreti che custodisce potrebbero essere la chiave per la sua sopravvivenza... o per la sua rovina.
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Cosa riesce a farti innamorare di una persona?
Bella domanda anon.
Ritengo ogni persona sia un soggetto a sé stante ed in quanto tale essa sia unica e speciale, non potranno mai esistere due individui uguali in tutto e per tutto, nemmeno i gemelli lo sono, eppure a livello estetico spesso possono apparire tali ai molti, ma ad un occhi attento o a quello dei loro cari nemmeno in questo caso lo sono e ciò poiché vi sarà sempre quel particolare che contraddistinguerà uno piuttosto che l'altro: una pagliuzza in più o in meno nell'occhio, una voglia in un punto particolare del corpo e così via e così anche chi dovrebbe essere identificato non lo è mai realmente.
È proprio questa unicità che contraddistingue una persona la prima caratteristica che mi affascina e che mi può portare a voler conoscere una persona in maniera più approfondita e non superficialmente. Non vi sono infatti caratteristiche che possiede solo una persona nello specifico, ma al contempo una caratteristica che in 100 possiedono può venire sviluppata in altrettanti modi di essere ed esprimersi, proprio per questo risultare insipida in alcuni soggetti ed invece sapida al punto giusto in altro casi e perciò suscitare la mia curiosità.
Non ritengo di essere una persona difficile in ambito amoroso quindi per farmi innamorare non occorre ricoprirmi di doni, che ritengo anche divenire superflui se continui e non necessari, oppure di parole e lusinghe cuore di sentimento e di dimostrazioni volte più ad esibire sé stessi che l'amore che si può provare per l'altro.
La prima "regola" che tutti dovremmo ricordarci per far innamorare una persona di noi, e non di una maschera oppure di un personaggio che ci siamo creati per conformarci alla convenzione sociale, è quella di essere noi stessi: belli, brutti, emotivi, riservati, studiosi, sportivi, eccentrici, timidi e così via. Se una persona riesce ad essere sé stessa e mi mostra il suo vero io già questa qualità può farmi innamorare, ciò dal momento in cui noto i suoi particolari, i cosiddetti pregi e difetti che plasmano quella persona e non un'altra.
Trovo i difetti particolarmente interessanti. Tutti siamo capaci di bearci dei pregi di una persona per la quale proviamo interesse e altresì siamo tutti soddisfatti quando in noi vengono notati e poi riconosciuti dei pregi, infatti facciamo di tutti perché siano ben visibili o pronti all'occorrenza; tuttavia, tutti, nessuno escluso, possediamo dei difetti che vogliamo sia nascondere, per paura del giudizio altrui,( sebbene io ritenga che il giudizio che temiamo di più e ci porti a nasconderli sia proprio il nostro) sia far amare all'altro in quanto ciò equivarrebbe per noi al riconoscimento del fatto di essere giusti. Osservando i difetti di una persona io posso innamorarmi di lei, sì perché in primis ciò che può risultare un difetto o una caratteristica negativa per l'altro può invece essere un particolare interessante o una caratteristica positiva per me; ad esempio: se una persona ritiene essere un difetto la timidezza, per me invece può risultare un pregio se mi piace che la persona con la quale interagisco arrossisca a un complimento. Al tempo stesso, come detto, anche una persona che riesce ad accettare i miei difetti, valorizzandoli e rendendoli belli può farmi cambiare idea su me stessa, farmi innamorare iniziando da farmi amare da me.
Stabilità,presenza,rispetto,lealtà,fedeltà, complicità, sincerità e fiducia sono caratteristiche che se combinate, equilibrate tra loro nel giusto mix mi fanno innamorare di una persona la quale dimostra di essere in qualche modo solida e matura abbastanza per poter far battere il mio cuore ad un ritmo maggiore e farmi pensare di poter costruire qualcosa di solido e duraturo,non sono fatta per lo stare insieme un giorno e lasciarsi il successivo.
Mi fanno innamorare le dimostrazioni d'affetto, di interesse e la voglia di farmi sentire apprezzata, voluta e cercata. Mi piace se mi si chiede come sto e si ascolta con vero interesse la risposta, ed ancora di più se coglie che magari dietro alle parole sto bene in realtà c'è della tristezza; se ricevo il messaggio del buongiorno o della buonanotte perché la persona fa caso ai miei orari e decide di mandarmeli per farmi svegliare col sorriso o se ha deciso di ricordarmi che mi pensa anche se occupata; mi strappa un sorriso sentire la voce di una persona che mi chiama o mi manda un vocale senza un motivo preciso, ma solo per farmi sapere che mi pensa.
Mi fanno innamorare i "mi manchi", i "ho visto questa o quella cosa ed ho pensato a te", i "ti penso", i "appena torno voglio stare con te", i "sei importante" e così via; mi fanno innamorare i gesti spontanei, farti senza bisogno che vengano chiesto: gli abbracci, stringere una mano, offrire ascolto se mi si vede triste, una coperta o una giacca se sento freddo, compagnia per la solitudine, un fiore colto da un prato, una lettera ecc.
Il modo di parlare o quello di camminare di una persona mi intrigano e possono suscitare in me curiosità, possono farmi innamorare se particolari,se noto una cadenza o un avvento particolare, se si aprono o chiudono le vocali, se mentre cammina prima muove il piede destro o il sinistro se sta scritto oppure no e tutti altri dettagli che possono diventare speciali per me e farmi riconoscere una persona tra le altre come unica al mondo.
Mi fanno innamorare due occhi che cercano i miei, che non hanno paura di sostenere il mio sguardo, che come io scruto il loro colore, la loro luce, la loro storia abbiano voglia di fare altrettanto con i miei; due mani calde o fredde, più o meno grande oppure più o meno morbide che però sanno stringere al momento giusto e mai per forza; un profumo scelto apposta per essere quello con il quale potrei identificare il suo arrivo o riconoscerlo in mezzo ad altri.
Le sorprese sono gesti che mi regalano ricordi ed esperienze che posso continuare a riportare alla mente e rivivere sempre con gioia, non serve esse siano di grande portata, perché quelle che apprezzo di più sono quelle semplici, creative e fantasiose, quelle che vengono dal cuore e dalla voglia del momento di vedermi sorridere non dettate dal fatto di dovermi stupire ad ogni costo o da convenzioni sociali per le quali per sorprendere il gesto deve essere estremo o ina qualche modo eclatante.
La premura mi fa innamorare, la complicità mi fa innamorare, la simpatia mi fa innamorare se non estremizzata al ridicolo, la cura, ma soprattutto la bellezza interiore, la sua essenza, il suo colore, la sua luce.
Per questo motivo ci sono caratteristiche che mi fanno innamorare di una persona, ma ogni persona in quanto unica potrebbe averne che non conosco e che potrebbero farmi innamorare e farmi dire in seguito che è stato merito loro se ho sviluppato questo sentimento.
Grazie della domanda.
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La storia di un uomo inutile
Aurelio Cozzolino vive in un paese a Nord di Napoli definito negli anni '70 un ramo della corona di spine. La sua famiglia di sarti antichi si è sollevata dalla mediocrità per fare il salto nell'eccellenza. Tutta la famiglia è coinvolta nella produzione, Aurelio, secondogenito ha studiato architettura, è un bravo disegnatore, la maggior parte dei modelli di successo sono il frutto della sua matita. Ma Aurelio non si vuole occupare di altro, sfugge ai problemi pratici, è omossessuale convinto. E' un trentenne alto, magro, biondo e di gentile aspetto Da alcuni mesi è Assessore all'ecologia al comune, non voleva farlo, ma la famiglia lo ha obbligato, si deve ricambiare l'aiuto dato alla Cozzolino Maison per penetrare nel mercato americano dell'abbigliamento. L'assessore deve far si che la raccolta rifiuti venga assegnato per cinque anni ad un'azienda segnalata da Don Domenico Scicchitano il capo camorra della zona Aurelio malgrado il suo impegno pubblico, pratica con accanimento i vizi soliti: prostituti, gioco d'azzardo. E si è indebidato irrimediabilmente. Con gli usurai garantisce Do Scicchitanno. Ma i guai non arrivano mai da soli ed Aurelio è stato beccato dagli sbirri nel negozio dell'egiziano Aqabal Khan, dove si spaccia droga e si prostuiscono giovani medio orientali. Quella notte il prostituto che è insieme ad Aurelio ha una crisi per overdose e gli muore accanto. Aurelio non si è accorto di niente anche lui inebetito da una potente dose di cocaina Gli sbirri lo tengono sotto sorveglianza dopo gli esposti anonimi sulla irregolarità dell'appalto “monnezza”, sono stati chiamati dall'egiziano, loro informatore, fanno irruzione ed arrestano Aurelio. Il mattino dopo si rende conto che gli sbirri avrebbero chiuso gli occhi sulle sue trasgressioni se avesse svelato i rapporti tra i politici e Don Scicchitano. Il giudice Pitteri per dargli tempo per riflettere ha disposto l'arresto domiciliare di Aurelio nella villa Cozzolin, nel fiordo di Furore. La sorveglianza avviene sia con la cavigliera, sia con una pattuglia ferma sulla provinciale. Dalla villa parte un vottolo scavato nella roccia che conduce alla spiaggia non visibile dalla strada. Aurelio così può ricevere di nascosto visitatori via mare. Così ha ricevuto dal fratello un cellulare anonimo, Appena sveglio Aurelio mette la caffettiera sul fornello e dopo un caffè triplo riflette. Si è reso conto che la maggior parte degli usurai sono prestanome del Don. Davanti alla tazza di caffè tiepida Aurelio riflette, sa bene che dando a Pitteri Don Scicchitano si cancelleranno tutti i debiti. Non deve rischiare, il padrino ha molti amici in tribunale che potrebbero chiudere i pericolosi spifferi. E lui lo è. Pitteri gli deve garantire una nuova identità, il trasferimento in un luogo segreto e sicuro, solo allora fornirà le prove che incastrano i politici e Don Scicchitano. Si affaccia alla terrazza, all'imbocco del fiordo è apparso un motoscafo blu con i vetri curati. Arrivato a metà dell'insenatura il motoscafo spegne il motore e accosta alla riva. non Dal motoscafo scendono due tizi nerovestiti, con occhiali scuri, i guardaspalle di Don Scicchitano, non si muove mai senza di loro. Giunti al culmine della gradinata il primo guardaspalle, da voce: Cozzolino siamo i gemelli Piccolomini ti abbiamo trovato. Il Don è molto dispiaciuto e preoccupato. Ti vuole parlare. Egli è qui!” e mostrano il motoscafo in basso. Dall' oblò di prua spunta una mano, fa un gesto di richiamo. Aurelio obbedisce, scende velocemente e sale a bordo. Don Scicchitano, alto due metri, largo un metro e mezzo, tutto in lui è over size, è seduto su un divanetto, ne ingombra i tre quarti. Aurelio cerca di rimpicciolirsi e gli siede accanto. Il Don lo guarda in silenzio, poi gli prende la mano destra, la carezza, con tono sussurrato, morbido, da voce bianca: “Mio piccolo Aurelio cuore del mio cuore, cosa mi combini, ti sei fatto beccare dagli sbirri, stai chiacchierando troppo con quel figlio di puttana di Pitteri. Ti hanno promesso una nuova identità ed un rifugio sicuro. Con me non esistono rifugi sicuri, ti troverei ovunque. Sei fuori di una montagna di soldi e non hai di che pagare. Ho parlato con tuo padre, ho libertà di azione grazie a queste sue parole: la famiglia non farà fronte ai vizi di un uomo inutile, un nulla pieno di niente. A questo punto non ho scelta, tra qualche ora troverebbero il tuo cadavere sulla riva del fiordo, così non paghereresti nulla, così sarebbe anche una lezione per tutti che con Don Scicchitano non si sgarra. E così si risolverebbe anche l'altro problema, non avresti tempo di pentirti e non sveleresti gli affari di famiglia. Ti lascerei alle cure dei gemelli Piccolomini che provvederebbero con sollecitudine e tu arriveresti alla fine con grosse sofferenze. Ti è chiaro tutto il quadro? Ma sono buono e ti faccio scegliere, se hai il coraggio di fare da te, uomo inutile, come ti chiama tuo padre. Ora scendi, devo fare colazione, ho molta fame. Aspetto qui tue notizie insieme ai miei gemelli” Aurelio rimane in silenzio, si limita ad annuire. Scende dal motoscafo, imbocca la gradinata e ritorna sulla terrazza. Sul tavolino la caffettiera, il caffè è ancora tiepido , se ne versa una tazza, cerca di non pensare a nulla. Non ha scelta. Nel vecchio armadio c'è un cassetto segreto sfuggito alla perquisizione, prende dei documenti e li infila in una busta a soffietto. Si prepara un mix di pillole, lo versa in una abbondante dose di whisky torbato. Scende lentamente sulla spiaggia sorseggiando la bibita. Si spoglia, manda un cenno di intesa verso il motoscafo del Don, si tuffa e si allontana nuotando verso l'uscita del fiordo accompagnato dal motoscafo. La cavigliera manda il segnale di allarme. I poliziotti accorrono, a metà della gradinata si accorgono di un corpo che galleggia a pancia in giù davanti agli scogli all'ingresso del fiordo. Il motoscafo ha preso il largo. Sulla riva, un mazzo di chiavi, il cellulare anonimo, un libro con la copertina rossa dal titolo l'utilità dell'inutile, la busta a soffietto indirizzata a Pitteri. Aurelio Cozzolino uomo inutile ha chiuso i conti. Foto di copertina generata con Copilot per Cinque Colonne Magazine Read the full article
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Genova, "Tricapodanno" tre giorni di grande musica e spettacolo targata Mediaset
Genova, "Tricapodanno" tre giorni di grande musica e spettacolo targata Mediaset The Kolors venerdì 29 e Mr Rain sabato 30 al Porto Antico e poi, il 31 dicembre, il concerto di Capodanno in Piazza De Ferrari con un cast stellare: Albano, Orietta Berti, Articolo 31, Rocco Hunt, Iva Zanicchi, Fausto Leali, Michele Bravi, Mietta, Luigi Strangis, Matteo Romano, Gemelli Diversi, Ivana Spagna, Gaia, Sophie and The Giants, Enrico Nigiotti, Big Boy, Paolo Meneguzzi, Leo Gassman, Berna, Federica, Wax, con la partecipazione speciale di tutta la scuola di "Amici". È questo il programma della tre giorni di grande musica e spettacolo targata Mediaset, con il sostegno di Regione Liguria e Comune di Genova, per salutare il 2023 e iniziare insieme nel modo migliore il 2024. Tutti i concerti saranno a ingresso gratuito. La serata del 31 dicembre, come per quella di grande successo andata in scena 12 mesi fa, sarà condotta da Federica Panicucci e, oltre a poter essere ascoltata sulle frequenze di Radio 105, R101, Radio Monte Carlo, Radio Subasio, Radio Norba, Radio Bruno, Radio Piterpan, sarà trasmessa in diretta su Canale 5, subito dopo il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nel corso della diretta su Canale 5 saranno aperti dei collegamenti con la Piazza di Bari dove Mariasole Pollio di Radio 105 presenterà le esibizioni di Ermal Meta, Coez e Frah Quintale. "Saremo a Genova con tutte le nostre sette emittenti - commenta Paolo Salvaderi, amministratore delegato RadioMediaset -. Prima del Capodanno, faremo due date importantissime, il 29 e il 30 dicembre, in cui, a partire già dal pomeriggio, i nostri conduttori coinvolgeranno il porto di Genova. Un crescendo di emozioni per arrivare agli spettacoli dei The Kolors e di Mr Rain, fino al successivo deejay set delle nostre emittenti. Uno vero e proprio show che non finisce solo con la performance dell'artista e che vedrà protagoniste le nostre radio". "Una scelta dovuta, quella di Genova, visto il successo dello scorso anno con più di 3 milioni di spettatori e con uno share altissimo - commenta Giancarlo Scheri, direttore di Canale 5 -. Un successo sicuramente di immagine, con un prodotto di qualità raggiunto grazie a una piazza De Ferrari bellissima, ma anche con il supporto di un cast che ha riempito di musica e di allegria la città, conquistando anche il pubblico dei più giovani. È quindi con grande piacere che abbiamo deciso di tornare a Genova anche quest'anno". "Siamo davvero orgogliosi e felici di questo Tricapodanno targato Mediaset – commenta il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – che quest'anno si fa in tre con altrettanti concerti di grandissima qualità musicale e artistica. Il concerto di San Silvestro dello scorso anno era stato uno straordinario successo, da tutti i punti di vista. Oltre a portare nelle televisioni di 3milioni di spettatori le immagini di Genova e della Liguria con uno share superiore al 20%, aveva attirato in piazza migliaia di giovani e meno giovani, animando la notte genovese e fungendo da attrattiva per i turisti desiderosi non solo di scoprire la nostra magnifica regione, ma di poter vivere una serata di musica e divertimento. Quest'anno siamo certi che i risultati saranno ancora migliori, grazie a una proposta articolata su tre serate, capace di parlare a tutti e di portare sul palco artisti che hanno fatto la storia della musica italiana con i cantanti più amati dai giovani. Genova e la Liguria – conclude – sono sempre più centrali grazie a straordinarie iniziative culturali e a grandi eventi come questo, confermandosi una regione capace di essere attrattiva in ogni periodo dell'anno". "Un Capodanno lungo tre giorni perché Genova va vissuta a lungo. Triplicando gli eventi di piazza di fine anno vogliamo triplicare anche le emozioni dei genovesi e, soprattutto, dare possibilità ai turisti di affacciarsi alla nostra città potendo vivere giorni ricchi di iniziative fino a tarda sera. – commenta il sindaco di Genova Marco Bucci - Cercheremo di soddisfare le esigenze di ogni appassionato regalando momenti di grande divertimento. Vi aspettiamo in piazza!". Sono intervenuti anche il presidente della Camera di Commercio di Genova Luigi Attanasio e il presidente del Porto Antico Mauro Ferrando.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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-Pronto?
-Salve, chiamo per l’annuncio di quella casa a Montesputo, in provincia di Rimini.
-Ah, salve, mi dica. È interessata all’immobile?
-Guardi, in realtà sì, e vorrei sapere di più a riguardo.
-Certo! Allora, si tratta di un trilocale interrato nella cripta 57 del cimitero di Montesputo, 3400€ mensili utenze escluse, non arredato e con un solo bagno abitato da un demone delle paralisi del sonno ma glielo dico subito: si tratta di un appartamento molto richiesto in una zona super fornita della provincia di Rimini. Non possiamo affittarlo a chiunque.
-Sì, infatti mi sono mossa giusto in tempo… le volevo chiedere, l’appartamento è spazioso per tre persone?
-Assolutamente. Nel salotto è anche presente un sarcofago per gli ospiti e l’angolo cottura presenta anche uno splendido ricettario su una stele di terracotta con la scrittura cuneiforme.
-Capperi, un affare. Pure il ricettario con la scrittura cuneiforme!
-Ho bisogno di farle alcune domande logistiche. Lei è interessata a un affitto annuale o stagionale?
-Annuale. Ecco, a proposito di questo: siamo tre colleghi, tutti referenziati, quindi a questo proposito volevo dirle che può stare tranqui-
-Tre colleghi?
-Sì. Io e due ragazzi. Pulitissimi, super precisi nei pagamenti, e soprattutt-
-Razza?
-Come, scusi?
-Mi deve dire la razza dei coinquilini. Sa, il proprietario del seminterrato nel cimitero di Montesputo ha bisogno di sapere con certezza chi inalerà la muffa della sua cripta. Non affittiamo a gente non referenziata. Tra l’altro il demone del bagno ha anche delle chiare tendenze xenofobe.
-Cavoli. Ma come è arrivato lì?
-È stato generato a Rovigo e poi è stato scaricato nella cripta di Montesputo dopo la morte della signora che aveva posseduto per cinque decenni. Ma non cambi argomento: mi dica di che razza sono i suoi coinquilini.
-Ah. E vabè, che dire… razza italica. Uno di Piano di Sorrento a pelo lungo, uno di Martina Franca in Puglia, molto giovane, a pelo ruvido.
-Sporcano?
-Le ho detto che sono pulitissimi. Uno ha pure referenze lavorative da più di dieci anni, insomma…
-Capisco. E lei?
-Io sono di Napoli.
-Te🅱️🅱️oni, quindi.
-Praticamente.
-Guardi, non voglio darle false speranze: la cripta di Montesputo si trova in una posizione strategica e ben servita e per questo è estremamente richiesta. Il primo ospedale è a 160km dalla casa, il primo supermercato a soli quarantacinque minuti a piedi, converrà con me che si tratta di un’occasione irresistibile per chi cerca affitto nella zona.
-No ma infatti, mi rendo conto…
-Comunque veniamo ai fatti: per la cripta proponiamo un contratto 16+4, fideiussione bancaria e deposito cauzionale di 24k €.
-24k? Per la cripta?
-Guardi che mica è l’unica a volere quest’appartamento esclusivo, eh. Abbiamo ricevuto proposte pure da Luca Cordero di Montezemolo e Sabrina Ferilli, non stiamo mica qui a pettinare le bambole.
-Ho capito.
-Voi tre che mestiere fate?
-Lavoriamo nel settore del marketing.
-Qual è il vostro tema natale?
-Cosa?
-Segno zodiacale, ascendente, luna. Avanti, non ho tempo da perdere.
-Ah! E che dire… sono Scorpione, ascendente Ariete e luna in Gemelli.
-Luna in Gemelli, ha detto?
-Sì.
-… è stato un piacere, ma devo lasciarla. Affittiamo solo a famiglie. Buona giornata.
…
…
-Allora? Che ha detto?
-Mi ha staccato il telefono in faccia quando le ho detto che ho la luna in Gemelli.
-Dai, non abbattiamoci. Sarà per il prossimo annuncio.
…
…
-Robé, avevo sbagliato! Ho la luna in Cancro! IN CANCRO!
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nella foto: donne nere nel mercato degli schiavi in Libia (...) numerosi reportage giornalistici e relazioni di organizzazioni umanitarie, hanno denunciato fatti gravissimi compiuti dai carcerieri che, avrebbero il dovere di proteggere le giovani donne . In particolare, si apprende di due minorenni somale che, dopo reiterate violenze sessuali e torture disumane da parte dei carcerieri, tentano più volte il suicidio. Noi come organizzazione umanitaria siamo a conoscenza di molte storie, strazianti ed inaccettabili, di alcune migranti alle quali abbiamo prestato assistenza. Pertanto, vogliamo sottoporre alla Vostra attenzione la storia, a lieto fine, di una giovane della Sierra Leone, che può essere testimonianza dei crimini commessi nei campi governativi libici . M.K. fu portata in Tunisia, dopo un naufragio, da una nave di salvataggio, in cui persero la vita 53 persone. L’equipaggio di salvataggio portò la giovane donna e un bambino di sei anni, rimasto orfano, in un ospedale di Tunisi con la promessa di ritornare a riprenderli dopo 3 giorni. Tuttavia, l’equipaggio non fece ritorno. M.K, quindi, fece domanda d’asilo e dopo otto mesi di attesa, ebbe risposta negativa . Per tale ragione, la giovane donna fu costretta a ritornare in Libia nei campi di al-Zawiya. M.K. arrivò al campo nel 2018, insieme ad altre quattro donne giovanissime e fu chiesto loro un riscatto di 1000 euro . La giovane, tuttavia, non aveva la possibilità di pagare e per questo, fu torturata e violentata dai carcerieri . Dopo alcuni mesi, la ragazza seppe di essere rimasta incinta di due gemelli in seguito ad uno stupro. Nonostante la gravidanza, però, M.K. veniva violentata tutti i giorni. Questo era il prezzo da pagare per avere un po’ di cibo, per potere andare in bagno e per potere essere lasciti in pace per un po’. Nel campo di al-Zawiya, c’erano anche altre giovani donne in gravidanza che venivano abusate. “La notte, ricorda M.K., si sentivano pianti ed urla disumane provenienti dalla “stanza delle torture ”. Una notte, addirittura, una sua compagna fu lasciata partorire da sola, fuori dal campo, e del piccolo neonato non si ebbero più notizie dopo la sua nascita. Tuttavia, le condizioni di salute di M.K si aggravarono e fu portata in Tunisia, dove trovò l’assistenza di un medico di nome Dr Mongi Slim. Il dottore della Mezzaluna Rossa tunisina fu per lei un sostegno medico ma soprattutto umano. Durante la sua permanenza in ospedale, la giovane incontrò una giornalista svedese che decise di salvarle la vita, aiutandola a riaprire il suo fascicolo tramite UNHCR. Nel 2019 M.K. ottenne lo stato di rifugiata in Svezia e da allora aspetta di essere insediata insieme ai suoi figli. Ci domandiamo, quindi, alla luce di questi orrori commessi, come un governo può tradire, attraverso il memorandum d’intesa Italia - Libia, i valori fondamentali che il nostro ordinamento tutela e la nostra Costituzione difende. (...) Di fronte all’orrore delle torture e delle violenze fisiche che le donne subiscono tutti giorni, noi non vogliamo chiudere gli occhi ma ci sentiamo in dovere di lottare e di chiedere al Parlamento italiano di prendere posizione contro i lager libici, di interrompere i finanziamenti e le missioni di addestramento alla Guardia costiera Libica (Operatori Sanitari nel Mondo)
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Episodio 1 - la prova
Sono stata concepita una notte tra gennaio e dicembre a cavallo tra il 1980 e il 1981, mia madre dice che era gennaio perchè ha partorito nove mesi dopo precisi, infatti sono nata il 19 settembre del 1981 alle 17.46 in un paese del New Jersey, sono della vergine (cuspide bilancia, quella della bellezza) ho la luna nei gemelli (in quarta casa, la casa proprio della casa) e l’ascendente in acquario (quello delle persone che tipicamente quando le vedete pensate siano un poco eccentriche). Oggi volevo però iniziare parlando dei miei, un piccolo post, un piccolo testo, una briciola al giorno, qualcosa che ripercorresse le mie vicissitudini perchè ho deciso di fare così. Solo che per parlare di me prima di tutto devo parlare dei miei genitori, da dove sono venuti e chi erano, del resto i miei primi ricordi appartengono a loro, i miei primi ricordi sono i ricordi della loro vita, della loro felicità, delle loro sensazioni, delle loro decisioni, dei loro disagi e insicurezze, delle loro vittorie e assenze e delle loro rinunce, in questo non si può non dare ragione a Freud, non ho studiato psicologia, ma se tanto mi da tanto all’inizio noi siamo nostra madre e nostro padre o chi per loro. I miei sono due boomer, nel senso generazionale del termine, ma non in quello culturale, mia madre nata a Natale (proprio il 25 dicembre) del 1959 e mio padre in un caldo agosto del 1953, tutti e due figli del dopo guerra, nessuno dei due ha evidenze del boom economico che attraversava la penisola perchè il contesto in cui nacquero era ancora immerso nella fine del 1800, un piccolissimo paese della Calabria costiera, ma se conoscete la Calabria, di costiero ha solo qualche metro e poi si sale fino alle cime che internamente d’inverno sono innevate ancora oggi. Le strade non erano asfaltate, non c’erano macchine, i miei nonni si muovevano a piedi o con i muli, vivevano ancora in quelle casone da due stanze e cucina a legna, niente tubature, nè acqua calda, con bagno fuori, ovviamente senza scarico, avevano troppi figli a testa che del resto pesavano fino un certo punto perchè poi toccava alle sorelle maggiori crescerli o alle cugine o a tutte insieme. Mia madre porta il nome della sua prima sorella morta di pertosse e che lei non ha mai visto perchè nata sesta di otto (gli otto vivi), sesta di otto figli, viveva in una filiera di case di cugini e parenti e stavano tutti insieme a crescersi a vicenda, mi disse che mia nonna aveva cercato di mandarla a vivere da una sua cognata che non poteva avere figli per aiutarla in qualche modo in casa e nei campi, ma lei non volle e dopo qualche giorno scappò di notte per tornarsene a casa e allora questa cosa mia nonna non la fece mai più. Accadeva, non di rado. Io ho una zia, di cui parleremo, che venne affidata ad una sorella della madre (quindi ad una sua zia) perchè lei e il marito non riuscivano ad avere figli e quindi tieni prendi il mio, tanto io ne ho altri sei. Adozione regolarmente portata a termine e bambina cresciuta con questo senso di abbandono che porta appresso ancora oggi e che non l’ha mai fatta vivere serenamente, è una persona che non ha mai chiuso il cerchio, non se n’è mai fatta una ragione e ha cercato di combattere questa fame di amore riversando il suo malessere sulla persone che più le stavano vicine, come mia madre, ma di certo ha sofferto, di certo soffre ancora oggi, so per certo che i genitori adottivi l’hanno amata profondamente, ma lei non ne è mai venuta a capo e nel frattempo gli anziani muoiono e le cose restano incompiute, anche l’amore rifiutato, però chi lo sa cos’è giusto? Peròl di questo parleremo quando toccherà a mia zia. Mio padre a livello geografico invece era più isolato, ma il gruppo di case in cui viveva anch’esso era pieno di persone che abbandonavano i figli al loro destino mentre andavano a lavorare i campi. Papà è il secondo di cinque figli di cui due gemelli, i miei nonni paterni non avevano esagerato considerando che un parto è arrivato doppio e nonostante ciò mia nonna in casa aveva l’aiuto della cognata rimasta single (zitella) e quindi seconda madre dei sui nipoti e seconda nonna per me, ma di certo nonna e sua cognata convivevano, ma non si amavano profondamente, questo lo so. Il paese dei miei è grande di estensione, oggi totalmente abbandonato, mentre fino ancora agli anni ‘90 le frazioni erano vive e ognuno aveva il suo centro vitale, commerciale e religioso che io ricordo ancora, spero però di ricordare tutto quello che ho da dire. In Italia c’era gente che viveva in città, già in appartamenti, con riscaldamento, cucina a gas, bagno interno con tubature, acqua calda e istruzione soprattutto e poi c’erano i posti del sud, ancora oggi abbandonati al loro destino per motivazioni che non tocca a me discutere o analizzare, ognuno se ne farà la propria ragione. Mio padre ha preso la terza media che era già adulto con due figli per poter aprire un’attività commerciale in Italia, perchè in America nessuno gli aveva chiesto nulla del genere e aveva comunque aperto una ditta di landscaping. Mia madre tutt’ora ha la solo la quinta elementare, ma io un diploma sulla fiducia glielo darei perchè scrive in modo grammaticalmente impeccabile ed è molto più curiosa e acculturata di un italiano medio preso a caso nel cesto.
#atarassia#diario#episodio 1#bozze#idee per le memorie#memorie#poi devo metterlo in qualche modo in una sezione#vedo come#di nuova me#vita#io che mi racconto
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ti sei mai lasciato trasportare indietro nel tempo da una canzone? due note, e un turbinio di ricordi ti esplode dentro, e tu non hai più 26 anni, non vivi più a Torino: sei una sedicenne , senti il profumo delle ciliegie e dentro sentila confusione più totale. e ti senti sbagliata, sopraffatta da ciò che provi, overwhelmed by yourself si dice in inglese. io sento in diffusione "I follow rivers" e sono così risucchiata nel mio mondo interiore che mi perdo e perdendomi mi lascio cullare dalle onde del mio essere, mi lascio trasportare e navigo, navigo alla deriva, non ho più il controllo. non sono mai cambiata, dentro ho sempre il caos e non comprendo me stessa anche se mi ostino tanto nel farlo. un'immagine per aiutarti: una ragazzina mora, in riva al mare al tramonto, la musica alta, la testa che ondeggia, il cuore pesante però anche leggero, il futuro che sembra lontanissimo. ero così fottutamente ingenua, e innamorata pazza. volevo tatuarmi Kurt Cobain sul braccio, non ero nè di destra nè di sinistra, pensavo che non sarei stata mai dipendente da qualcuno, figurati da un uomo. pensavo un sacco, e per sfogarmi scrivevo tutto su un quadernino con la copertina nera. mi sentivo invincibile come solo un adolescente può. 10 anni dopo, in un altra città, fumo una sigaretta alla finestra guardando la luna e con spotify in riproduzione casuale. ho tante cicatrici addosso adesso, mi sento molto fragile a volte, molto spesso. mi hanno spezzato il cuore e lo spirito due volte ma non per questo ho smesso di credere nell'amore, nel futuro, nelle persone buone, e in fondo anche un pò in me stessa. sempre fedele a quello che sento, vado avanti alla cieca, penso tanto e agisco poco forse, una laurea magistrale in giurisprudenza e un master ma del mondo lavorativo non so ancora un cazzo. gli adulti sono dei bambini cresciuti solo fuori, questo so. e siamo tutti un pò incasinati. malinconica come sempre, non riesco a scrivere un testo decente che non sia un flusso confuso e scoordinato di pensieri, cos'è che voglio fare nella vita? magistratura? l'avvocato? la giornalista? "Volevo scrivere un libro, sai". Il mio sogno nel cassetto che non ho neanche per gioco provato a realizzare. sono una cagasotto. però in realtà sono anche audace e ho rischiato tanto, ho dato il mio cuore in mano a qualcuno che me li ha distrutto due volte e continuo ancora a credere come vedi. nelle cose, nel karma, nel destino. se non è coraggio questo. ma la verità è che non potrei fare altrimenti, perchè io questa sono. oversharing love, overthinker, parole inglesi che mi descrivono perfettamente ma anche no. sole e luna insieme, una condanna e una benedizione sai. e poi l'astrologia. sono Gemelli con Luna in Cancro e ascendente Leone. egocentrica di natura, forte, regale, ma poi con il cuore di panna. perennemente nostalgica. sono stata la reginetta del ballo che poi molla tutto e si mette a scrivere su tumblr fuma tante sigarette e sta sveglia fino all'alba per pensare, in silenzio e in pace. e mi sembra una vita intera ormai che cerco qualcuno che riesca a comprendermi nel profondo e che combaci con me. l'ho trovato? boh. forse dovrei prima trovare me stessa, che mi sono un pò persa, non scrivo più come prima, non leggo più di tanto, ascolto musiche francesi e da un anno ho perso ogni logicità per questo ragazzo che come ti dicevo mi ha spezzato già il cuore. ma io credo nelle cose nelle persone in quello che sento e quindi ci sto ancora insieme. forse sono folle e ancora una sedicenne incompresa che vuole fare la dura e misteriosa ma invece ha solo il casino nella testa. e chiaramente scrivo con il telefono in mano le lucine di natale che mi fanno compagnia e la luna sempre alta nel cielo, e sciolgo un pò di pensieri senza un punto finale. quanto sono complicata. o forse poi non lo sono tanto, sono solo un tornado una tempesta che ha bisogno di porto sicuro in cui calmarsi, e fermarsi. .-e continuo a chiedermi se l'ho trovato, questo mio porto, quando invece dovrei iniziare a far pace con l'idea che la mia ancora sono e sarò sempre, io.
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Haikyuu Quarta Stagione
“Non è divertente non provare cose nuove se sai che esistono”.
E anche questa stagione è andata. E io sono sopravvissuta. Perché ogni volta rischio la morte per arresto cardiaco, e ogni volta miracolosamente sopravvivo.
Sinceramente avevo dimenticato quanto sia bello Haikyuu, quante cose belle abbia.
Amo questo cartone, amo i suoi personaggi, le evoluzioni, l’adrenalina, le squadre, le strategie di gioco.
Sono due le cose che non ho amato di questa stagione, e le dico subito così da togliermi i sassolini dalle scarpe: le pause di metà puntata, e i disegni. Prima durante le pause avevamo i personaggi che tiravano la palla e facevano gli idioti, ora ci hanno dato questi animaletti che simboleggiano i vari personaggi e sono sì carini, ma, vi prego, ridateci i personaggi! #petizione. E poi ci sono i disegni, e ammetto di aver impiegato oltre metà stagione per accorgermene, ma a un certo punto ho visto un salto talmente disegnato male che non ho potuto non notarlo. Tornate a fare i vecchi disegni! #petizioneparte2
Ora passiamo alle cose belle.
Il ritmo come sempre è davvero ottimo. Anzi forse hanno spinto un po’ sull’acceleratore nella prima parte, ma è comprensibile visto che va bene il ritiro, la preparazione e gli allenamenti, ma quello che volevo vedere erano i nazionali, quindi capisco che non si siano soffermati troppo sulle cose precedenti.
A proposito di cose precedenti, il ritiro io non me lo aspettavo. Quando ho finito di vedere la terza stagione, con la Karasuno che riesce a qualificarsi per i nazionali vincendo contro la Shiratorizawa, io pensavo che la quarta stagione iniziasse subito con loro che approdano ai nazionali, non mi aspettavo un ritiro, anzi due, e addirittura un’amichevole.
Ma tutto questo ha il suo perché, e mi è piaciuto.
Kageyama viene invitato al Ritiro giovanile nazionale, dove quindi si ritrova circondato da giovani brillanti nella pallavolo, mentre Tsukkishima viene chiamato per un ritiro delle matricole promettenti della prefettura, dove può allenarsi e fare pratica.
Mi sono chiesta perché non avessero invitato anche Nishinoya a questo secondo ritiro, perché è obiettivamente uno dei giocatori più bravi e “epici” della Karasuno. Ma la serie mi ricorda che Nishinoya non possiede esattamente un tale livello di maturità per poter essere invitato a un ritiro del genere, è troppo coglione in pratica, quindi si attacca. #legit
Hinata chiede se c’è un invito anche per lui da qualche parte, e con tutta la delicatezza del mondo Tsukkishima gli fa notare che lui è troppo pippa per poter essere chiamato a un ritiro di qualsiasi tipo. Il Ritiro giovanile nazionale poi, è fantascienza per lui.
Grazie Tsukki per la tua onestà sempiterna.
Tra l’altro Tsukki si fa notare anche per la sua profonda empatia e per il suo commovente senso di amicizia, visto che per tutto il ritiro non caga Hinata di pezza. Hinata che, siccome non è stato invitato, ha deciso di autoinvitarsi. Giustamente.
Parliamo un attimo di questo.
Non sono dispiaciuta o infastidita che Hinata non sia stato chiamato, perché Hinata è ancora un giocatore molto scarso e poco versatile, ma trovo immaturo ed infantile che il vecchio allenatore della Shoratorizawa che l’abbia invitato non tanto per le sue capacità ancora scarse, ma, sostanzialmente, perché invidioso.
È da quando ha iniziato a giocare a pallavolo che a Hinata viene ripetuto che è scarso, che è troppo basso, che è una pippa, e a quanto pare non conosce nemmeno le basi fondamentali della pallavolo (Karasuno, magari una lezioncina fategliela), e che sa sì saltare ed è velocissimo, ma che senza Kageyama non ha utilità. E vedere che nonostante tutto Hinata non si arrende, non perde l’entusiasmo, e continua a pretendere di stare sul campo, di giocare, e di toccare anche lui la palla, deve riempire di non poca invidia il vecchio allenatore Tanji Washijō (mai saputo che si chiamava così, son dovuta andare a cercarlo lol), che da giovane si trovava nella stessa situazione di Hinata, perché anche lui basso, ma che al contrario del nostro piccoletto si è dato per vinto. Quindi per lui è inaccettabile che Hinata possa dimostrare che invece si può fare.
Un atteggiamento di questo tipo lo potrei accettare molto meglio da un coetaneo di Hinata, da un quindicenne, non da un uomo adulto di oltre settant’anni (sì, ho cercato anche l’età), e da cui ci si aspetterebbe una certa maturità e magari anche saggezza. Il problema non è la gelosia, perché quello è un sentimento umano, il problema è che quest’uomo dovrebbe avere la forza d’animo di passare oltre, riconoscere la determinazione di Hinata e incoraggiarlo.
La cosa bella è che, anche se l’allenatore lo fa rimanere solo come raccattapalle, Hinata non si scoraggia, rimane al ritiro, e osserva. E osservando, impara. Perché finora è sempre stato sul campo a esercitarsi, mentre adesso ha la possibilità di vedere come si muovono gli altri giocatori, e di vedere l’andamento di una partita da prospettive diverse.
Hinata è un personaggio semplicemente fantastico e ha tutta la mia stima. In continua evoluzione, dinamico, determinato, simpatico, scemo, ma pieno di sfumature geniali e sorprendenti (lo stesso Daichi afferma che a volte Hinata è ancora un vero e proprio mistero anche per loro). Per me rappresenta un raggio di sole in questa serie, che mi diverte e mi dà calore. Non è solo un personaggio che ti piace o che ami, ma a cui vuoi proprio bene.
In realtà questo vale per tutti i giocatori della Karasuno. Voglio bene a tutti, perché ognuno di loro impara a farsi voler bene.
Anche quello stronzo di Kageyama, che rimane sempre un po’ egocentrico e scontroso, come dimostra durante l’amichevole con la Dateko quando dice senza tanti complimenti a Nishinoya di essere tra i piedi.
Che momento trigghered è stato.
Trigghered per tutti (me compresa, perché Nishinoya non si tocca), ma non per lo stesso Nishinoya, che invece di infastidirsi e mandare Kageyama a quel paese, capisce subito cosa intende dire e agisce di conseguenza.
Ma il peggio esplode quando Kageyama si lascia andare a uno scoppio d’ira con Asahi perché non schiaccia le sue alzate, facendo riemergere per un momento quel Re Dispotico che era alle medie.
Kageyama è un personaggio estremamente umano, e lo amo per questo. Mentre Hinata si evolve più dal punto di vista del gioco ma rimanendo sempre la stessa persona, l’evoluzione di Kageyama, già un alzatore formidabile, è più psicologica e introspettiva. Ed è un percorso fatto di alti e bassi il suo, ci sono momenti in cui la vecchia personalità riemerge, perché si può sì cambiare, ma il suo carattere rimane quello, e la trovo una cosa molto realistica.
Uno dei momenti più belli di questa quarta stagione è quando Hinata incorona Kageyama Re del campo mettendogli un asciugamano piegato a mo’ di corona sulla testa. Asciugamano che Kageyama gli tira in faccia, perché questi due hanno un modo di dimostrarsi affetto tutto loro.
Ma vediamo di arrivare alla ciccia, e parliamo dei nazionali.
Due partite hanno giocato in questa stagione. DUE. Se andiamo avanti così, io viva al finale di Hakyuu non ci arrivo, non credo che il mio cuore potrà reggere.
Vado di spoiler cattivi perché voglio finire in fretta questo commento. Denunciatemi.
Una buona parte di me sospettava che avrebbero vinto contro l’Inarizaki, perché mi sembrava strano che giocassero solamente due partite in questi nazionali dopo che hanno sudato tanto per arrivarci.
MA QUESTO NON MI HA IMPEDITO DI MANGIARMI LE DITA E PREGARE TUTTI I SANTI DURANTE TUTTA LA PARTITA.
Una delle cose bellissime di Haikyuu è che riesce sempre a mettere in campo personaggi nuovi e interessanti, senza mai risultare ripetitivo. E non è che a questi nuovi personaggi viene data più importanza e prendono il sopravvento, no, anche quelli che conosciamo già continuano ad essere esplorati e gli viene dedicato spazio.
E su questi ultimi Haikyuu mi ha regalato delle vere e proprie perle in questa quarta stagione.
Ma prima i personaggi nuovi, e ce ne sono quattro che mi sono piaciuti.
Abbiamo Kōrai Hoshiumi (nome che ho dovuto chiedere a @dilebe06 perché non sapevo dove e come cercarlo), da me soprannominato “Il Targaryen” perché ha i capelli platinati ed è mezzo pazzo: non poteva esserci soprannome migliore.
Un giocatore piccolo come Hinata, un ragazzo orgoglioso che se la lega al dito quando le altre persone rimangono scioccate di fronte alle sue abilità perché non sembra possibile che un piccoletto come lui possa essere così bravo. Hoshiumi rappresenta la rabbia contro i pregiudizi, e ha ragione.
Abbiamo poi i due gemelli Osamu e Atsumu Miya detti Amamiya, una coppia vincente e talentuosa che prova e mette in atto la veloce di Hinata e Kageyama perché... quale momento migliore di provare a fare una cosa del genere se non durante i nazionali? Tanto noi siamo i super brothers, possiamo fare tutto. Copioni!
Beh però, tanto di cappello a loro perché ci provano... e ci riescono.
Mi sono piaciuti molto entrambi (Atsumu mi ha dato feels di Oikawa, quindi capirai...), ma ho nel cuore Osamu perché deve sopportare quello stronzetto di suo fratello.
Poi c’è il capitano della squadra, Shinsuke Kita, detto anche Shin, di cui mi sono subito innamorata perché se ti chiami Shin il mio cuore vola: un ragazzo freddo e logico nel dare le sue opinioni e per questo temuto dai suoi compagni di squadra, un giocatore non straordinario e non uno dei più bravi, ma è il cervello della squadra e ha fede nelle sue abilità, non in un modo arrogante, ma perché è sicuro di non sbagliare mai. Nonostante l’apparenza fredda tiene molto ai suoi compagni (la scena di Atsumu col raffreddore... awwww), è molto metodico e ripetitivo, e non va mai nel panico perché non c’è motivo di agitarsi per qualcosa che fai quotidianamente. Sei forse nervoso quando devi mangiare? Ecco, per lui vale lo stesso discorso con la pallavolo.
È uno di quei giocatori che non spicca durante una partita e che non rimane impresso per il suo talento, ma è uno di quelli grazie ai quali la squadra è unita, va avanti e vince.
E ora i vecchi personaggi, partendo dai membri della Karasuno.
Avrei davvero voluto abbracciare Tanaka in questa stagione. Sono molto contenta e grata che gli abbiano riservato uno spazio serio e introspettivo, e non abbiano continuato a dipingerlo sempre e solo come un idiota della squadra.
È vero che ce l'hanno sempre mostrato come un bravo giocatore sul campo, ma una cosa del genere ci voleva proprio.
Mi è dispiaciuto per lui nel sentirgli dire che si sente un mediocre in mezzo ai talenti della sua squadra: Asahi è l'asso ed è una bomba a schiacciare, Kageyama è un formidabile alzatore e con Hinata fanno la loro veloce, Nishinoya spacca nel ricevere, Tsukishima è ottimo nel murare ed è anche molto intelligente... lui in cosa è bravo?
La sua insicurezza e il suo senso di inadeguatezza li ho trovati molto umani e credibili.
Uno dei punti di forza della Karasuno è che non vieni mai lasciato da solo. In questo frangente Tanaka può contare sulle alzate incredibili di Kageyama, che anche se continua ad avere un carattere un po' di merda non è più il re dispotico di una volta e capisce di doversi adeguare ad ogni schiacciatore della squadra.
La schiacciata parallela di Tanaka è semplicemente incredibile, e mi ha fatta morire come tutti i compagni di squadra corrono verso di lui per festeggiare, e poi c'è quell'asociale annoiato di Tsukishima che si congratula a modo suo.
Ma se ho amato Tanaka, come posso descrivere quello che ho provato per Nishinoya?
Non so se l’ho mai detto prima, ma io ho un debole per Nishinoya. È un bravo coglione, e io adoro i personaggi così. Mi piace un sacco il fatto che nella vita di tutti i giorni sia il più grande cretino sulla faccia della terra, per poi prendere molto seriamente la pallavolo nel momento in cui entra sul campo da gioco.
Capisco il discorso di non averlo invitato al ritiro perché non sembra avere una certa maturità - “l’incidente sexy” rimarrà per sempre uno dei momenti più esilaranti di Haikyuu - ma durante la partita contro l’Inarizaki Nishinoya si è completamente riscattato: ho adorato il suo approfondimento, la sua nostalgia, il suo racconto dell’infanzia, la sua serietà, il suo silenzio, i suoi palpabili nervi tesi per l’essere preso di mira, la sua ammissione di avere avuto paura. È sembrato quasi saggio.
E voi non lo avete invitato al ritiro perché dite che non è abbastanza maturo?
#giustiziapernishinoya
Nishinoya è quello che salva la palla con i salvataggi dell’ultimo secondo - salvataggi epici - e lo adoro per questo. Mi fa venire dei colpi tremendi, ma lo adoro. Ed è quello a cui piace provare cose nuove perché è questo il vero divertimento: ecco perché riceve la palla con un palleggio sulle dita piuttosto che con il solito bagher. Bello anche Kinoshita che lo incita a muoversi perché “se sei spaventato, fatti aiutare”.
E io qui mi sono commossa.
Nishinoya ha rotto il ghiaccio, e da quel momento in poi sono stata con la lacrima facile.
Mi sono mangiata gli ultimi episodi perché Haikyuu è così: quando cominci una partita la devi finire, non esiste interromperla e continuare la visione il giorno dopo. Se aspettassi, non arriverei al giorno seguente.
Se Nishinoya mi ha commossa, Hinata ha proprio rotto la diga delle mie ghiandole lacrimali.
VOGLIAMO PARLARE DELLA SUA PRIMA RICEZIONE IN PARTITA???
Nishinoya è il mio eroe personale, ma il vero eroe di questa storia è Hinata, e questa quarta stagione è sulla sua evoluzione, sul suo riscatto, su come stia scoppiando come giocatore.
Adoro l’amore di Hinata per la pallavolo, fa venire voglia di giocare pure a me. Il suo entusiasmo è contagioso, e lo dimostra quando incoraggia quel ragazzo alto al ritiro facendogli capire che l’essere così alti è una vera fortuna. La cosa bella di quella scena è che Hinata lo incoraggia senza volerlo: l’ho detto che questo è uno scemo e un genio allo stesso tempo.
Ma sto tergiversando.
La sua prima ricezione in partita è bellissima: è il frutto della sua attenta osservazione, della sua voglia di provare qualcosa di diverso perché lui non è solo quello che fa la veloce, è il suo coraggio di mettersi in gioco.
La sua buona riuscita lascia tutti di stucco, perché nessuno si sarebbe mai aspettato una cosa simile da Hinata - ora la finirete di sottovalutarlo?? - e volevo mandarli tutti a cagare quando perdono il punto e si buttano giù di morale. Immagino quanto possa essere frustrante, ma avete perso un punto, non la partita, e avete visto cosa ha fatto Hinata??? Vogliamo parlarne?!
Hinata non sta nella pelle dalla contentezza, ma siccome Kageyama è un grandissimo pezzo di stronzo - ma gli vogliamo bene per questo - afferma di non aver visto la ricezione, e io rido tantissimo.
Ma il mio momento preferito di questa partita, di questa quarta stagione, e in generale uno dei miei preferiti di tutta Haikyuu, è il punto finale.
Mentre guardavo la partita, siccome immaginavo la loro vittoria, mi sono chiesta come avrebbero vinto, chi e in che modo avrebbe segnato il punto decisivo, e speravo davvero che non si sarebbe conclusa con la classica alzata di Kageyama e conseguente schiacciata di Hinata, perché sarebbe stato troppo banale e anche ripetitivo.
Il modo in cui è finita è andata oltre le mie aspettative.
Hinata e Kageyama che murano la loro stessa veloce messa in atto dai fratelli Miya è qualcosa di poetico, bello, giusto e romantico tutto insieme.
I due hanno visto con i loro occhi come la loro specialità non sia poi così speciale, e che non è invincibile, quindi, invece che chiudersi nella rabbia e nella frustrazione come avrebbero potuto fare, hanno fatto tesoro di questa lezione e agito di conseguenza.
(Questi adolescenti sono più maturi di Tanji Washijō lol)
Come commenta Tsukishima, solo loro potevano murare quella veloce: questa è poesia.
E sì, è anche romantica. Perché questi due scemi non si sono mica messi d’accordo, sono saltati per murare nello stesso momento, senza dirsi niente, con lo stesso obiettivo: scusate ma qui li devo proclamare anime gemelle.
Ho guardato tre stagioni di Haikyuu sapendo della ship di Hinata e Kageyama ma senza mai shipparli perché non ci sono mai riuscita, ma guardando quella scena e al suo significato, beh, il mio cuore vola.
Hinata e Kageyama si completano a vicenda: uno è solare e scarso, l’altro non sa socializzare in modo adeguato ed è formidabile; uno schiaccia e l’altro alza. Poco importa se passano l’80% del tempo ad insultarsi, tutti noi sappiamo che sono fatti l’uno per l’altro.
MI È PARTITA LA SHIP.
Ma andiamo avanti con le considerazioni veloci.
Mi sono piaciute molto alcune cose: come Asahi che cerca nella sua timidezza di incoraggiare Nishinoya come il compagno ha fatto con lui decine di volte in passato (Asahi sei sempre il mio cucciolone), o come Tsukishima che sa di potersi fidare di Hinata quando capisce di non riuscire a murare gli avversari.
Mi piace molto il personaggio di Sugawara, che non evolve e non è interessante, ma proprio per questo dà equilibrio alla serie, e si fa comunque notare per la sua arguzia e le sue capacità strategiche.
Carinissimi, e in un certo modo anche commoventi, i tre ragazzi del terzo anno: Sugawara, Asahi e Daichi. I più grandi, i più saggi, i più tranquilli. Le radici della squadra, il motivo per cui la Karasuno esiste ancora. Spesso mi dimentico che nel momento in cui dovessero perdere una partita, sarebbe la loro ultima con quella squadra, quindi immagino quanto ci debbano tenere e comunque non voglio pensare ai pianti che si faranno e che mi farò quando tutto sarà comunque finito.
Apprezzo molto tutti quei personaggi di contorno, come l’allenatore o gli spettatori, che commentano le partite in diretta: i loro commenti sono sempre molti utili per seguire meglio l’andamento e per capire le azioni svolte.
Ci sono mille scene e momenti che mi hanno fatta piegare dalle risate, come i commenti dei ragazzi, il rapporto intriso di odio tra Tsukishima e Kageyama, Hinata che si dimentica di schiacciare perché troppo contento per il salto, Tanaka che “fraintende il fatto di aver frainteso” (lol tutta la vita), o il povero Tsukki che viene incastrato a fare da baby sitter per Hinata e Kageyama.
Haikyuu è un incredibile e ottimo mix tra risate e lacrime, perché a fine partita non puoi fare altro che piangere di gioia, e liberarti di tutta la tensione accumulata durante il match.
Ed è sempre bellissimo come questo anime riesca a farti amare anche le squadre avversarie, rendendole sfaccettate e tridimensionali invece che dipingerli come dei cattivi antipatici da sconfiggere. La trovo una cosa molto matura e un bel passo avanti rispetto ad altri cartoni.
Ultimissime cose.
Kenma, sei intelligente, machiavellico e hai un cervello incredibile, eppure non hai entusiasmo e voglia di giocare. Non sai quanta rabbia mi fai. Tsukkishima uguale (o dovrei dire, Fiaccoshima?)
Come faccia un coglione strambo, lunatico, esibizionista, eccentrico come Bokuto ad essere uno dei tre migliori giocatori del Giappone, Dio solo lo sa.
Hinata, Kageyama, Nishinoya... tutti bellissimi, ma il vero re di Haikyuu per me rimarrà per sempre Oikawa, il cui cameo vale oro.
Voto: 8.4
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Piccola lista di Romance con scambi epistolari
Cosa c’è di più romantico di una lettera d’amore? Nulla secondo me. E trovo comunque che le lettere in generale siano tremendamente romantiche, per questo ho pensato di proporvi una piccola lista di romanzi che contengono lettere d’amore o corrispondenze epistolari.
Pomeriggio d’amore (Love in the afternoon) di Lisa Kleypas
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Trama: Beatrix Hathaway si trova più a suo agio in mezzo alla natura che non nelle sale da ballo. Nonostante le Stagioni trascorse a Londra, non è mai stata seriamente corteggiata né conquistata, e si è rassegnata a un futuro senza amore. Quando l’amica Prudence le rivela il proprio disappunto per le noiose lettere che riceve dal suo papabile fidanzato, il capitano Christopher Phelan impegnato nella guerra di Crimea, Beatrix si offre di rispondere al suo posto. Ciò che inizia come un innocente inganno, tuttavia, si trasforma inaspettatamente in qualcosa di profondo e passionale per entrambi, e Beatrix si scopre innamorata. Al suo ritorno, Christopher sarà più che mai determinato a fare sua la donna che attraverso quelle lettere lo ha definitivamente conquistato…
A Sir Philip con amore (To Sir Philip with love) di Julia Quinn
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Trama: Eloise Bridgerton ha ormai ventotto anni compiuti ed è ancora senza marito. A spezzare il grigiore delle sue giornate arrivano le lettere di sir Phillip Crane, un botanico rimasto vedovo con due gemelli da crescere.
Dopo un anno di corrispondenza lui le chiede di sposarlo, ma quando finalmente si incontrano, Eloise scopre che Phillip, più che una compagna, cerca una madre per i suoi figli. Riuscirà il suo amore a fare breccia nel cuore apparentemente insensibile di Phillip?
La mia opinione: mi piace rileggere molti dei romanzi della serie Bridgerton, in particolare il secondo, il quarto, il settimo, ma probabilmente quello che rileggo più spesso è il quinto, questo. Eloise a volte come personaggio è troppo, lo ammetto, ma mi fa sempre ridere tanto.
Amare un libertino (When He Was Wicked) di Julia Quinn
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Quando Michael Stirling, il più audace libertino di Londra, incontra Francesca Bridgerton è amore a prima vista. Un amore non ricambiato: Francesca sta per sposare suo cugino John.E anche se un evento improvviso libera Francesca da qualunque vincolo, Michael non osa confessarle il proprio amore e per dimenticarla parte per l’India. Ma al suo rientro, inaspettatamente, Francesca gli chiede consiglio per trovare un buon marito: potrà Michael sopportare di gettarla tra le braccia di un altro?
La mia opinione: non il mio preferito della serie #Bridgerton, ma sicuramente tra i miei preferiti, e sicuramente per me il più romantico, perchè lui la ama in silenzio da anni, e c’è un lungo e duraturo scambio epistolare, e come vi dicevo, io trovo le letttere terribilmente romantiche. Qui lo struggimento c’è, ma a livelli normali e poi alla fine ripaga.
Summer Breeze, di Catherine Anderson (inedito in italiano)
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1889. Rachel Hollister non ha messo piede fuori di casa, un ranch in mezzo alle prateria, da ben 5 anni. Vive tra l’altro non nell’intera casa ma solo in una stanza e mezza e tiene barricato tutto il resto. Il terrore l’attanaglia al solo pensiero di uscire. Ma non è sempre stata così, tutto ebbe inizio cinque anni prima quando tutti i suoi famigliari durante un pic nic furono uccisi a colpi di pistola da un misterioso omicida posto su un rilievo. Uno ad uno caddero davanti ai suoi occhi ma la pallottola destinata a lei si limitò a sfiorarla e farla svenire. Il colpevole dovette crederla morta e Rachel sopravvisse, ma da allora non è più uscita di casa. Sopravvive grazie ad un anziano ranchero che lavorava con i suoi e che le porta cibo e vende i suoi dolci, tramite una fessura tra le assi che barrano le porte. Poi però un giorno lui non viene al loro solito appuntamento settimanale. E’ stato ferito e al suo posto si presenta il giovane ranchero, un forestiero, che lo ha trovato e curato. Rachel dovrà superare le sue paure e fidarsi di lui se viole sopravvivere…. anche perchè chi ha ucciso la sua famiglia la tiene d’occhio e aspetta solo che lei esca per finire la partita.
La mia opinione: questo in realtà è uno dei romance che preferisco, ma in effetti ha una trama piuttosto pesante, perchè avere una storia d’amore con un’agorafobica è senza dubbio problematico. Il protaginosta maschile impiega quasi mezzo libro solo a convincerla a fidarsi di lui e farlo entrare nel suo regno e ci riesce in gran parte grazie al suo cane. Ho veramente ammirato la sua pazienza, il coraggio di Rachel e anche i suoi limiti che in fondo sono credibili. Un romanzo interessante, romantico ma anche pieno d’azione e introspezione, molto intimo con i due nostri eroi chiusi in casa all’oscuro di chi voglia uccidere Rachel. E soprattutto contiene una stupenda lettera d’amore.
Caro nemico (My Dearest Enemy) di Connie Brockway
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Tra di loro c'erano troppe cose: una proprietà che entrambi volevano ed un destino che non potevano condividere.Avery Thorne ha un unico desiderio: ereditare al più presto Mill House, la proprietà dello zio Horatio. Ma i suoi sogni vengono infranti dalla lettura del testamento: per cinque anni la tenuta sarà affidata a Lilian Bede, un'intraprendente suffragetta, che la erediterà definitivamente se saprà dimostrare di essere una buona amministratrice.La prima reazione di Avery è di rancore e di folle vendetta, ma qualcosa gli farà cambiare idea…
La mia opinione: anche questo è un gran bel libro in generale e molto divertente anche, forse non andrebbe in questa lista poichè non è certo romanticissimo di per sè, ma io trovo terribilmente romantici gli scambi epistolari, in generali, e questo libro si basa proprio su uno scambio epistolare tra due cosiddtti nemici. Perciò per me è molto romantico.
My sweet folly, di Laura Kinsale
Inedito in italiano
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Trama: La moglie di un uomo anziano inizia quasi per caso una corrispondenza col giovane cugino del marito, militare in India. Le lettere diventano presto un vero e priprio flirt a cui però lui pone fine confessandole un giorno di essere sposato. Anni dopo. rimasta vedova, Folly si ritrova convocata nella dimora inglese dello stesso, ora diventato responsbile della sua figliastra. Ma l’uomo che incontra non sembra poter essere quello che le scriveva quelle stupende lettere, sembra solo un povero pazzo.
La mia opinione: l’ho voluto mettere in lista perchè qui le lettere hanno molta importanza all’inizio del libro, ma...non lo consiglio, già dal secondo capitolo il libro diventa confuso e sconclusionato.
When a Scot Ties the Knot di Tessa Dare
Inedito in italiano
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Trama: Una ragazza che odia le folle pur di evitare il suo debutto in società e di non presenziare alla Stagione londinese si inventa un finto fidanzato al fronte (siamo nel periodo delle guerre napoleoniche). Per renderlo più realistico gli da un nome scozzese, un grado, e gli scrive pure delle lettere che invia sul serio, convinta giaceranno in qualche ufficio postale all’estero per sempre. Ma in verità nelle truppe la fronte c’è un soldato omonimo del suo immaginario amore che riceve tutte le sue lettere e che, finita la guerra, bussa alla sua porta.
La mia opinione: la premessa è stupenda, le lettere di cui possiamo leggere qulche pezzo, davvero divertenti, ma quando il soldato bussa alla porta di lei, bello come il sole e lei lo respinge....(e lo respinge per quasi tutto il libro) ci chiediamo perchè? Va bene non fidarsi subito di uno sconosciuto, ma già dopo poche poche pagine si capisce che lui è un uomo d’onore...e ho già detto che è molto bello? Quindi tutta questa mania di respigerlo mi ha dato proprio fastidio.
Un’irresistibile furfante (A Rogue by Any Other Name) di Sarah MacLean
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Trama: Sono passati dieci anni da quando il giovane marchese di Bourne ha perso tutto al gioco. Ora, divenuto comproprietario della bisca più famosa di Londra, è determinato a riprendersi l’eredità e vendicarsi. Per questo deve sposare lady Penelope Marbury, il cui padre possiede non solo le terre che gli appartenevano ma anche le informazioni necessarie a distruggere l’uomo che lo ha rovinato. Per Penelope, che ci ha rimesso la reputazione quando il fidanzato l’ha respinta, Bourne rappresenta l’accesso a un mondo di piaceri inesplorati. Per Bourne, lei è solo una pedina del suo piano, non aspettandosi certo di ritrovarsene poi innamorato….
La mia opinione: non il mio preferito della MacLean (quello è Nine Rules to Break When Romancing a Rake), ma comunque carino e scritto molto bene. L’unica cosa che non mi ha convinto a pieno è che sembra l’insieme di trame e personaggi simili che ho già letto in romanzi di altre autrici, ma se voi non avete letto tantissimi romance, non avrete questa impressione di già visto che ho avuto io. L’ho messo in questa lista perchè all’inizio di ogni capitolo l’autrice riporta un pezzettino di alcune lettere che i protagonisti si sono scambiati da giovani.
Saprò ritrovarti (Till Next We Meet) di Karen Ranney
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Trama: Il capitano Harry Dunnan, dei Fucilieri scozzesi di stanza in Nordamerica, si è sposato per convenienza. Quando la moglie Catherine inizia a scrivergli, il colonnello Adam Moncrief, suo superiore, accetta di rispondere al suo posto. Ne nasce un’intima corrispondenza in cui due anime si rivelano, finché Dunnan muore. Divenuto duca di Lymond, Adam è incapace di dimenticare Catherine e si reca da lei. Scopre allora che non si tratta della creatura che gli ha aperto il cuore, bensì di una donna distrutta per la morte dell’uomo che ha amato attraverso le lettere, e drogata al punto di rischiare la vita. Per ritrovare colei di cui si è innamorato, Adam dovrà combattere contro un fantasma e il segreto che egli stesso ha nel cuore…
La mia opinione: Karen Ranney è sempre una garanzia di trame ricche di pathos.A me piace quindi non esito a consigliarla.
Nobile satiro (Noble Satyr) di Lucinda Brant (libro dichiaratamente ispirato al libro La pedina scambiata di Georgette Heyer)
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Trama: Abbandonata alla Corte di Versailles, Antonia Moran attira le attenzioni lascive del predatorio Comte de Salvan. Lei orchestra la sua fuga sfruttando i legami familiari con l’onnipotente Duca di Roxton, un nobiluomo che le hanno consigliato di evitare. Ma Roxton è un nobile soccorritore, o il più spregevole dei satiri? La fiducia incondizionata di Antonia in lui potrebbe salvarlo, e distruggere lei.
Vi chiederete certamente perchè l’abbia messo in questa lista visto che dalla trama sembra non contenga lettere... Ebbene ha diritto a stare in questa lista perchè l’autrice ha scritto a compendio di questo romanzo ( e dei successivi due della serie Roxton) un volume intero di lettere che i protagonisti si sono scambiati durante la loro vita. Il libro in questione si intitola Eternamente vostro e se amate i romanzi epistolari è certamente imperdibile, a patto però che leggiate i romanzi a cui si accompagna, altrimenti non lo potrete capire e apprezzare a pieno.
Lettere d’amore (Bandera’s bride) di Mary McBride
Per anni John Bandera ha scritto lettere a una ragazza del Sud del Mississipi Emily Russell, spacciandosi per un suo amico bianco, poichè lui come mezzo sangue temeva di venire respinto. Ma quando lei gli ha proposto il matrimonio lui sempre per timore di un rifiuto quando lei l’avesse visto ha smesso di scriverle. Emily però ora è in grossi guai e ha deciso di raggiungerlo in cerca di aiuto nonostante lui l’abbia respinto....
When the Earl Met His Match by Stacy Reid
inedito in italiano
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Trama: Quando Hugh Winthrop, il futuro conte di Albury, decide di pubblicare un annuncio per trovare una moglie su un giornale londinese, non si aspetta che una sconosciuta gli risponda per dirgli solamente che sbaglia a cercare un’unione di convenienza invece che d’amore. Scambia diverse missive con lei sulla vera natura dell'amore, e ne rimane incuriosito. Finchè un giorno riceve una sua lettera in cui all’improvviso gli da ragione, poichè anche lei non crede più all’amore e pochi minuti dopo l’arrivo della missiva la misteriosa sconosciuta bussa alla sua porta bellissima e incinta offrendogli un matrimonio di convenienza.
La mia opinione: libro molto carino. Il conte è muto e non crede nell’amore ma si innamora come una pera cotta della protagonista fin da subito. Mi ha fatto sorridere vederlo ripetere che lui non l’amava quando accetta un figlio non suo, le da qualsiasi cosa lei chieda, la bacia, la corteggia, le massaggia i piedi gonfi....solo la protagonista non si rende conto che è cotto. Peccato per alcune scene inverosimili e coincidenze forzate e inutili che lo rendono meno realistico di quanto avrebbe potuto essere.
Aggiungo in calce altri due romance inediti in italiano che dalle trame sembrano incentrati proprio su delle lettere, ma su cui non ho ancora potuto indagare a fondo. Quando li leggerò ve ne potrò parlare più approfonditamente:
A Delicate Deception by Cat Sebastian
The Lost Letter di Mimi Matthews
#stacy reid#lucinda brant#karen ranney#sarah maclean#laura kinsale#tessa dare#Connie Brockway#Catherine Anderson#Julia Quinn
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UN RACCONTO MEMORABILE
(racconto creato con collage da commenti memorabili)
Ieri mio figlio era in collegamento uonlain con la scuola, l’ho aiutato nell’interrogazione. Ho dovuto farlo perché mio figlio è un ignorantone e non so da chi abbia preso.
Lo sto aiutando a passare l’anno scolastico, diversamente lo aiuterò a passare un anno demmerda.
Aveva la verifica di geografia, la prof gli faceva le domande e io gli suggerivo le risposte:
- Gli abitanti di Roma. - I romani. - Di Anzio? - Gli anziani. - Albano? - Romina. - Lodi? - Al Signore.
Ha preso quattro, fetente di una prof. Così pure io c’ho fatto la figura demmerda.
Ora siamo tutti in sofferenza per sto coviddi, ma spero di poter uscire. Ho bisogno di vacanze e l’estate prossima voglio andare al mare.
Mia moglie Derelitta vuole andare a Senigallia, ma io in mezzo ai senegalesi non ci voglio andare. Troppo prestanti, questi mi fottono la moglie. No, si prendessero mia suocera.
Quando incontrai mia moglie fu subito fulmine a ciel sereno, scrissi Tavor sulla sabbia quell’estate. Era l’estate in cui Nek cantava “Aulin non c’è” e Venditti “Ogni Voltaren”.
Quando la conobbi era in sovrappeso, ai matrimoni a cui eravamo invitati, mentre le ragazze cercavano di prendere al volo il bouquet, Derelitta prendeva al volo il buffet.
Partecipammo anche a un matrimonio tra un nostro amico italiano e una ragazza egiziana, la settimana prima io andai all’addio al celibato di lui e la mia ragazza al dio annubilato egizio.
Quando poi ci sposammo il prete ci dichiarò marito e botte.
Oggi mia moglie è diventata vegana, ora pesa solo 140 Kg. Lei dice di essere una convinta vegana e si dice fiera di esserlo, sono d’accordo con lei sull’essere fiera, nel senso che per me è una Fiera compresa di bancarelle, giostre e parcheggi.
Quando è di corsa a pranzo mangia una foresta al volo e via al lavoro.
Mia figlia Dhebhorah con tre acca, l’adoro è la mia vita. Guai a chi me la tocca, è piccina ancora ha 54 mesi e beve ancora dalle zinne di mia moglie.
Il pediatra ha detto che dovevamo spezzarla già da un bel po’ di tempo. Ma che vuol dire spezzarla? Ho guardato se per caso ci fosse una linea tratteggiata come quella dei cracker, ma niente.
Anche mio figlio Edoardo l’adoro, quando nacque sulla targhetta non avevano messo la virgola ai chili, c’era scritto Edoardo 2840 Kg. Volevo cambiargli subito il nome, magari in Edosauro. Che spavento.
A volte credo di non aver fatto molto nella vita, mi ricordo che avevo studiato a scuola di personaggi storici come Alessandro Magnum P.I., quello a trent’anni aveva conquistato il mondo di allora. Oggi siamo tutti mezzi falliti.
Per esempio, alla cena dei coetanei ho ritrovato Antonio, ancora oggi disegna caz*i alla lavagna come da giovane a scuola. Solo che Antonio oggi a scuola è il professore.
Oppure Caio, quello ancora da quando c’aveva quattro anni aspetta che il nonno gli ridia il nasino. Mo’ il suo nonno è morto, chissà dove minchia l’ha messo il suo nasino.
Poi c’è Cosimo detto Gesù, perché uguale uguale al Cristo. Coi capelli lunghi e la barba fa il Vigile Urbano e quando è di turno in paese tutti lo pigliano per il culo. Dicono che fa l’apostolo di blocco, che quando mette la paletta per fermarti fa il Cristop, quindi è facile incrociarlo per strada agli incroci.
Per non parlare di Rocco, un erotomane fin da piccolo infilava il pisello ovunque anche nella neve, lo chiamavamo Rocco Siffreddo.
Sono diventato zio, mia sorella Concettina ha due gemelli maschi di 26 mesi si chiamano Grana e Padano.
I parti gemellari non sono una novità in famiglia. Mia cugina ha avuto due gemelli maschi anche lei, siccome suo marito è un fervente tifoso della Juve li hanno chiamati Christian e Oronaldo così quando li chiamano esce il bomber.
Io tutti questi nomi stranieri mica li capisco come per esempio Giasmyne, Naomy, Gionatan, Gennifer o Sciantal, abbiamo dei nomi così belli in Italia. Basta poco e diventano stranieri anche i nostri nomi pensate ad Annunzyatah, Gyuseppynah o Charmelyna.
Nel nostro paese ci sono molte persone di buona volontà, anche di figli di buona donna a dire il vero, ma anche persone di cuore. Come le suore del convento delle Carmeline Scalze in Autoreggenti. Hanno creato una pizzeria d’asporto per racimolare fondi per i disagiati, è una pizzeria “suor dinazione”.
Stiamo vivendo in un mondo avariato, non si capisce più niente. Ora ci sono anche questi terrapiattisti.
Ho visto l’altro giorno un’intervista in televisione a uno di questi, diceva che l’Australia non esiste che è una bufala. Mia madre che era vicino a me è andata in ansia, ora si chiede dove minchia è finito suo fratello, zio Tonio, che emigrò in Australia cinquant’anni fa.
Spesso faccio figure demmerda, settimana scorsa ero sull’autobus e vicino a me c’erano delle persone che parlavano d'invenzioni e dei luoghi d’origine.
Uno diceva che il ragù l’hanno inventato a Ragusa, un altro che il cesso a Chicago, un altro che a Lampedusa inventarono le lampade e sulla tangenziale la pasta alla puttanesca. Allora incuriosito mi sono intromesso e ho chiesto che cosa hanno inventato a Pompei. Mi hanno guardato male e poi ridevano di me.
[continua]
#Libero De Mente#Commenti Memorabili#ironia#racconto#battute#frasi#ridere#divertente#vita#strafalcioni#vaffanculo#si vaffanculo#ci sta sempre bene un vaffanculo
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Oroscopo di Chirya: dal 28 Agosto al 3 Settembre 2023
Oroscopo di Chirya: Cari tutti, ecco le previsioni astrologiche dal 28 Agosto al 3 Settembre 2023. Anche Agosto, mese vacanziero per antonomasia, ci saluta con tanti bei aspetti di congiunzioni e presenze in Vergine, uno stellium che promette equilibrio e toni bassi di collaborazione. Questi aspetti invitano i Toro ad affrontare tutte le questioni irrisolte, per gli Scorpione un periodo fortunato, invece per i Bilancia una settimana con tanto lavoro e denaro. Per gli innamorati Ariete e Pesci difficoltà di comunicazione e una scelta che non si può rimandare. Altro evento straordinario la Super Luna Piena di Giovedì 31 agosto nel segno dei Pesci. Questa Luna Piena concretizza le nostre emozioni, facendo chiarezza nelle nostre relazioni e avere successo nei vostri progetti. Venere ancora retrograda nel Leone annuncia ai segni di fuoco soddisfazioni insperate. Sotto questi aspetti siamo chiamati ad affrontare la quotidianità che con le vacanze abbiamo messo da parte, i pianeti in Vergine e ci donano la lucidità e la metodicità per affrontare i nostri impegni, mentre Marte in Bilancia ci farà accettare i necessari compromessi. Oroscopo di Chirya: uno sguardo segno per segno Ariete Cari Ariete, Marte vi insidia, vi sfida a confrontarvi con qualcosa che pesa sulla vostra vita, facciamo chiarezza e cambiamo quello che non vogliamo più. Ottima settimana per i rapporti sociali, per prendervi cura della persona amata, le decisioni sono dietro la porta, non fatevi prendere dal desiderio di fare tutto e in fretta, prendetevi il vostro tempo, e chiedete agli amici di cui vi fidate, sono lì vi daranno la mano di cui avete bisogno. Una figura femminile sarà molto importante per i nati nella terza decade. Toro Oroscopo di Chirya: Cari Toro, in questa settimana, nonostante gli aspetti positivi, qualche ombra c’è da affrontare, non mentite a nessuna donna, mi raccomando. Accettate un invito durante una gita o in un viaggio di lavoro, ve ne verrà solo bene. Siete gli amati dalle stelle in questa settimana, letteralmente rinati pieni di entusiasmo e con tante energie, soprattutto sul lavoro. Il periodo, importante per l’amore, potreste incontrare qualcuno che cercavate da tanto con cui andare veramente d’accordo. Gemelli Cari Gemelli, la quotidianità del rientro dopo le vacanze, vi pesa, i tanti aspetti negativi in Vergine vi rendono polemici, poco inclini al dialogo e all’ironia, che invece è la vostra arma maggiore. Marte in Bilancia vi darà tanta energia e sesto senso, giornate più semplici da affrontare. Il periodo fatto di miele e peperoncino, Venere rende l’amore fortunato, e potrete approfittare di tanti piaceri Fatto talmente positivo che si manterrà fino all’autunno, rendendovi ricercati e ammirati. Cancro Oroscopo di Chirya: Cari Cancro, i pianeti in Vergine in aspetto positivo vi donano tanta energia e anche voglia di realizzare progetti vecchi e nuovi, anche se Marte in Bilancia vi mette tanti bastoni fra le ruote, dovete mantenere nervi saldi, e non mescolate l’amore con il lavoro, vi ritroverete in una situazione strana. Le stelle promettono di essere generose con i cuori solitari, accettate inviti, incontri e uscite per incontrare gente nuova, godrete di momenti romantici e misteriosi. Leone Cari Leone, la settimana con Venere favorevole, vi regala tanti successi in amore. Alcuni di voi sono pronti per parlare di matrimonio o di progetti di vita. Unico neo non causate e non siate gelosi, Marte potrebbe rendervi troppo esuberanti, in ogni senso. Pensate agli affari e al rientro dalle vacanze, i due aspetti positivi che vi coinvolgono possono aiutarvi, sia in amore che nel lavoro, non affrontate con arroganza la quotidianità, ma riflette prima di prendere decisioni importanti. Vergine Cari Vergine, per voi tutto può accader, un matrimonio, il lavoro dei sogni, l’amore della vita, e perché no una vincita al gioco. Plutone amico della terza decade vi ispira per l’ultima volta quelle soluzioni profonde ad alcuni malesseri che si agitano nel vostro intimo. Saturno opposto, invita la prima decade ad essere intimisti, riflessivi e a tagliare i ponti con il passato. Ascoltate tutto e non decidete ancora, non ora, sfoltite gli appuntamenti e impegnatevi solo per cose che ritenete veramente importanti, e che vi emozionano. Bilancia Cari Bilancia, Marte nei primi gradi del segno vi rende energici, e capaci di grandi sforzi, scegliete con cura gli amici di cui fidarsi e andate dritto per la vostra strada. Attenzione alle decisioni potenzialmente definitive, di cui poi potreste pentirvi, che è poi il vostro maggior cruccio. Con il passaggio dei pianeti che ora sono in Vergine ma che tra poco passeranno nel vostro segno, potreste vederla in maniera diversa. Cosa fare allora, quello che sapete fare meglio, procrastinare le decisioni se non siete estremamente sicuri che è quello che volete. Scorpione Cari Scorpione, per voi il periodo è baciato dalla fortuna, avrete dalla vostra parte tanti aspetti favorevoli da realizzare almeno la metà dei vostri progetti. Il rientro sarà sicuramente positivo, e con la garanzia di un futuro luminoso. Anche sul lavoro è in fase di chiarimento cosa cambiare e cosa rimanere, in questo momento di rientro alla normalità. Il giusto momento ecco la scelta che dovete effettuare questa settimana per sgombrate le cose inutile e fortificare l’essenziale, in modo da trovare le risposte che cercate. Sagittario Cari Sagittario, questa settimana è difficile, con questa configurazione astrologica, questo sarà il momento di parlare con la persona che amate e dire tutto ciò che avete nel cuore. Nel fine settimana evitate battibecchi inutili, i pianeti in Vergine e Saturno in Pesci vi rendono ancora polemici e poco propensi al compromesso. Vi potreste ritrovare a discutere e Marte positivo vi potrebbe rendere troppo drastici nel portare avanti le vostre idee. Fate e datevi concretezza, non fantasie e tenete i piedi per terra, siate pratici. Capricorno Cari Capricorno, la settimana parla d’amore, di tenerezze, di gesti gentili, troverete le parole più tenere che mai potevate pensare di dire. Possibile un incontro inaspettato per i solitari, potrebbe essere molto interessante. Sentirete da una parte la forza di Marte, l’energia e il bisogno di comunicare del Sole e di Mercurio, queste due facce possono portare tante nuove idee che d’altra parte si scontrano con lo status quo, queste energie vanno sfruttate al meglio, senza soccombere alle emozioni. Acquario Oroscopo di Chirya: Cari Acquario, questa settimana Marte favorisce l’amore. Per la terza decade del segno però Giove e Urano possono provocare litigi o imprevisti da affrontare. Per fortuna Marte in aspetto molto positivo vi rende intuitivi, energici e determinati. Saprete difendere i vostri risparmi, e vi sentirete pieni di ottimismo, entusiasmo e grinta. Venere opposta in Leone, potrebbe sfidarvi, a cercare soluzioni a situazioni che si trascinano da tempo, aspettate il meglio è dietro l’angolo. Siate pronti a riprendere la vostra quotidianità dopo le vacanze con un bel sorriso stampato sulle labbra. Pesci Cari Pesci, settimana pesante, con aspetti non proprio simpatici, e qualche momento di crisi. Per qualcuno è il momento di farsi ridare quei soldi che avete dato o prestato, le stelle daranno la possibilità di incontri interessanti e particolari, o di qualche progetto per legalizzare un’unione. Potreste sentirvi attratti dalle cose nuove e strane, dagli amori passionali e fugaci, non impegnatevi, sbaglierete. Evitate di prendere decisioni non vostre solo per accontentare qualcuno, anche lì sbaglierete. Read the full article
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Bari: inaugurata “Casa Alhena”, la prima esperienza di convivenza tra persone con disabilità
Bari: inaugurata “Casa Alhena”, la prima esperienza di convivenza tra persone con disabilità. Si è tenuta ieri mattina, in via Castromediano 139, a San Pasquale, a Bari, l’inaugurazione di “Casa Alhena”, progetto che promuove la prima esperienza di convivenza tra persone con disabilità finanziato nell’ambito del Pnrr. Il progetto è gestito dalla cooperativa sociale Occupazione e Solidarietà, in stretta collaborazione con la ripartizione Servizi alla Persona in attuazione del PON Metro Servizi a bassa soglia domiciliari, a ciclo diurno e di prima accoglienza del Comune di Bari. All’inaugurazione sono intervenuti l’assessora al Welfare Francesca Bottalico, la referente del servizio sociale professionale Antonella Bacchi, la direttrice del CSM area 4 Francesca Scorpiniti e il presidente di Occupazione e solidarietà Giuseppe Moretti. Nel corso dell’evento sono state illustrate le peculiarità del progetto, che prevede la convivenza di sei adulti con disabilità, quattro dei quali già inseriti nella struttura, autosufficienti, impegnati in percorsi di autonomia, autodeterminazione e inclusione socio-lavorativa e individuati dai Servizi sociali del Comune di Bari e/o dal CSM - Centro di Salute Mentale. Casa Alhena, che prende il nome dalla terza stella più luminosa della costellazione dei Gemelli, persegue due obiettivi complementari: il primo rivolto ai destinatari nell’espressione di autonomia e inclusione, nella speranza che l’esperienza di coabitazione possa dare nuova energia alla vita degli ospiti della casa, il secondo, invece, rivolto in maniera più generica al contesto locale, che è chiamato alla realizzazione di un modello di welfare “comunitario” innovativo. «Promuovere politiche sociali rivolte all’autonomia abitativa e lavorativa e all’autodeterminazione delle persone più vulnerabili rappresenta una delle sfide più grandi che abbiamo raccolto e costruito in questi dieci anni - ha dichiarato Francesca Bottalico -. Le esperienze di co-housing e dei gruppi appartamento, come quello inaugurato oggi, vanno in questa direzione, offrendo occasioni per la costruzione di comunità e la condivisione di legami significativi in grado di incidere contro le solitudini individuali che spesso possono portare al sorgere di una patologia. Quella odierna è una delle prime esperienze avviate nel Mezzogiorno e offre concretamente l’opportunità di cambiare in meglio la vita delle persone grazie all’utilizzo dei fondi Pnrr, che il Welfare ha già interamente investito e reso operativi». «Siamo molto soddisfatti di aver avviato questa nuova esperienza di co-housing, questa volta destinata alle persone con disabilità - ha evidenziato Giuseppe Moretti -. Si tratta di un’azione pilota, assolutamente sperimentale, che vede già protagonisti quattro adulti, tre dei quali già occupati. Casa Alhena è un appartamento a tutti gli effetti, dove i conviventi potranno sentirsi pienamente a casa e ricreare un loro ambiente familiare». Casa Alhena nasce in un appartamento di 130 metri quadrati con tre camere da letto, cucina, soggiorno, uno spazio comune dedicato al tempo libero e al relax e due grandi balconi. Gli ospiti di Casa Alhena saranno seguiti quotidianamente nella gestione delle loro attività e della convivenza e nei percorsi di autonomia lavorativa e sociale da un’equipe di operatori sociali composta da un coordinatore/psicologo, un educatore e un assistente sociale, con la supervisione dei Servizi sociali dell’assessorato al Welfare e del CSM.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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