#settore energetico
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oraultima · 2 months ago
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pier-carlo-universe · 4 months ago
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Amag: Sindacati Preoccupati per il Futuro dell'Azienda e dei Servizi a Alessandria
Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil sollevano dubbi sulla vendita delle reti del gas e chiedono un piano industriale chiaro per garantire l'occupazione e i servizi.
Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil sollevano dubbi sulla vendita delle reti del gas e chiedono un piano industriale chiaro per garantire l’occupazione e i servizi. Le organizzazioni sindacali Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil, insieme alla RSU di Amag, hanno espresso preoccupazione per il futuro della società e dei servizi che attualmente fornisce alla città di Alessandria. In un…
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raffaeleitlodeo · 5 days ago
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Un’Europa sottomessa e senza bussola
Gli europei non si accorgono neppure più dove stanno andando, o forse fanno finta di non saperlo: sono un po’ sonnambuli e un po’ sottomessi al loro destino. Siamo all’agonia della politica estera comune europea, che per altro non è mai esistita, cullando nel settore difesa l’idea di una Banca per il Riarmo destinata a divorare altre risorse. Hanno sempre seguito l’agenda americano-israeliana, dall’Est Europa al Medio Oriente, e ora ne pagano le conseguenze.
La loro disonestà è tale da pensare che la guerra in Ucraina sia cominciata il 24 febbraio 2022 e non quando, nel gennaio 2014, il sottosegretario di Stato Usa Victoria Nuland, in una conversazione con il suo ambasciatore a Kiev, pronunciò la ormai famosa frase «Fuck the Eu», letteralmente «l’Unione europea si fotta».
Si discuteva ancora di un accordo tra il governo ucraino del filo-russo Viktor Janukovich e l’opposizione. Allora non c’era Trump alla Casa bianca ma Barack Obama e il suo vice era Joe Biden, che accorse a Piazza Maidan a celebrare il primo anniversario delle proteste mentre suo figlio Hunter guadagnava milioni di dollari in Ucraina nel settore energetico. E ora vorremmo stupirci se Trump trascina Zelensky a firmare l’accordo multi-miliardario sulle terre rare mentre Putin, diventato ormai a Washington un ��volenteroso dittatore», si offre di portargli quelle in possesso dei russi? Chi più ne ha più ne metta mentre ognuno si fa i propri conti in tasca e Macron, nella sua visita da Trump, reclama che l’Europa ha versato all’Ucraina il 60 per cento degli aiuti, più degli Stati uniti.
Ma il presidente americano si tappa le orecchie: questa guerra, nonostante le copiose commesse all’industria bellica americana, è un «cattivo affare» e bisogna chiuderla. C’è da pensare alla Cina. A raccontare la favoletta della «pace giusta» ormai insistono solo i giornali del mainstream, spiazzati dagli eventi. Ma quale pace giusta? Gaza e la Palestina sono la prova che in Europa non ci crede nessuno.
La sottomissione europea al complesso militar-industriale israelo-americano è totale. Pochi giorni dopo il massacro di Hamas del 7 ottobre, Biden spostava le portaerei nel Mediterraneo orientale e stanziava miliardi di dollari di aiuti militari per Israele: gli Stati uniti si sono immediatamente schierati non per la pace ma per una escalation del conflitto. E noi europei con loro, mascherando i nostri aiuti a Israele dietro la ormai sfiorita formula «due popoli e due stati». Il complesso militar-industriale israelo-americano si è schierato all’Onu con Putin e le dittature perché tra un po’ gli Usa riconosceranno l’annessione israeliana della Cisgiordania.
Chiediamo giustamente a Putin di ritirarsi dai territori occupati in Ucraina ma Israele occupa il Libano, ha esteso la sua presenza nel Golan siriano e si sta divorando la West Bank. Giustifichiamo tutto questo con la necessità di Israele di preservare la sua “sicurezza”, le stesse argomentazioni che usa Putin quando chiede alla Nato di tenersi lontana dall’Ucraina. Non è un caso che contro la risoluzione all’Onu che difendeva l’integrità territoriale dell’Ucraina abbiano votato contro Usa e Israele insieme a Russia, Bielorussia, Mali, Nicaragua, Corea del Nord e Ungheria (Iran e Cina si sono astenuti, si presume per la vergogna).
Il Consiglio di Sicurezza ha poi approvato una brevissima risoluzione degli Stati uniti che chiede la «rapida fine della guerra», senza però citare la Russia come aggressore e senza far riferimento alla sovranità territoriale di Kiev. Francia e Gran Bretagna, che avrebbero potuto porre il veto, hanno preferito astenersi, spianando la strada alla versione di Trump che piace tanto a Israele. Da notare il doppio binario dell’Italia. Stiamo con l’Unione europea ma Meloni, con la scusa del Forum con gli Emirati, si è sfilata dalla cerimonia di Kiev per il terzo anniversario della guerra: prendiamo 40 miliardi di dollari di mancia dagli sceicchi membri del Patto di Abramo con Israele e la premier incassa le lodi sperticate di Trump.
Cosa volete di più? È il manuale della giovani marmotte di Trump. La Ue paga anni di sottomissione a Usa e Israele: Trump è l’anello mancante di decenni in cui abbiamo giustificato, partecipato o avallato guerre di occupazione e aggressione, dall’Iraq alla Libia, dall’Afghanistan alla Palestina, provocando la disgregazione di interi paesi e popoli, centinaia di migliaia di morti e milioni di profughi. Basti pensare all’Iraq nel 2003, dove tra i soldati si contava pure un nutrito contingente di ucraini. Fu un conflitto per «esportare la democrazia» che ha precipitato la regione nell’anarchia e nel terrorismo integralista più feroce.
In un momento in cui ci si indigna per le bugie e i travisamenti della realtà di Trump, bisogna ricordare che la guerra del 2003 fu la più grande fake news della storia recente, quando gli Usa giustificarono l’attacco con una campagna di stampa e propaganda mondiale che sbandierava il possesso da parte di Saddam Hussein di armi di distruzione di massa che non furono mai trovate. Venne persino esibita all’Onu dal segretario di stato Powell una falsa provetta con armi chimiche. Una tragica commedia. Nessuno dei responsabili ha mai pagato – né Bush né Blair – e abbiamo partecipato a quella guerra e alle altre senza fiatare. Ora ci tocca accettare le bugie di Trump e gli insulti del suo vice Vance a Monaco: sanno con chi hanno a che fare. I sottomessi europei. Alberto Negri, ilmanifesto.it, 26/02/2025
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falcemartello · 11 months ago
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AMMAZZA CHE FURBI.. ECCO LA BUFALA DELLE PALE EOLICHE Il settore energetico scozzese è finito nel mirino dopo che è stato scoperto che enormi generatori diesel venivano utilizzati per garantire il funzionamento di dozzine di gigantesche turbine eoliche. "Secondo il Sunday Mail, sono stati avvisati da un informatore che ha citato una serie di problemi di salute e sicurezza ambientale, uno dei quali era una mezza dozzina di generatori diesel in funzione fino a sei ore al giorno per sbrinare le turbine eoliche. "
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mezzopieno-news · 4 months ago
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IL FOTOVOLTAICO NEL 2024 STA CRESCENDO OLTRE OGNI PREVISIONE
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Dopo il record dell’ultimo anno, si rinforza sempre più la possibilità che il mondo si trovi nella condizione di voltare pagina. “Il 2023 è stato probabilmente il punto di svolta, segnando il picco delle emissioni nel settore energetico” secondo il rapporto appena presentato da Ember, l’importante organizzazione internazionale indipendente che si occupa della ricerca e analisi delle politiche energetiche globali.
Le rinnovabili hanno generato il 30% dell’elettricità globale nel 2023, trainate soprattutto dalla crescita del solare e dell’eolico. Nell’anno in corso le installazioni globali di impianti solari sono cresciute del 29% rispetto al 2023, anno che aveva già registrato un aumento dell’87% rispetto al 2022. Il calo della generazione di energia da fonti fossili è sempre più allargato e veloce. Le energie rinnovabili sono quasi raddoppiate nella produzione di elettricità globale dal 2000, spinte da un aumento esplosivo dell’energia solare ed eolica, dallo 0,2% del 2000 al 13,4% del 2023. La Cina è stata il principale contributore nel 2023, rappresentando il 51% della generazione solare globale aggiuntiva e il 60% della nuova generazione eolica globale. In combinazione con il nucleare, il mondo ha generato quasi il 40% della sua elettricità da fonti a basse emissioni di carbonio. Le emissioni di CO2 dalla generazione di energia globale hanno raggiunto un nuovo minimo storico, il 12% in meno rispetto al picco del 2007, quasi due terzi in meno negli ultimi dieci anni. L’energia solare è stata la fonte di generazione di elettricità in più rapida crescita per il 19° anno consecutivo.
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Fonte: Ember; foto di Pixabay
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unita2org · 3 months ago
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BLACKROCK & C. / COME PUO’ IMPLODERE IL SUO GIGANTESCO POTERE
Inchieste 29 Novembre 2024  di Andrea Cinquegrani Inchiesta bomba, nel Texas, per le connection a botte da miliardi di dollari intrecciate dai colossi della finanza speculativa per realizzare maxi profitti in campo energetico ai danni dei cittadini. Al centro di intrighi & business c’è il ‘Cartello’ realizzato in modo scientifico dai tre big del settore, ossia ‘BlackRock’, ‘Vanguard’ e ‘State…
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susieporta · 27 days ago
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Stamattina ho ricevuto questo messaggio. Non vi nascondo che mi ha smosso dentro qualcosa, e come non potrebbe??
Ma ho dovuto fare un grande lavoro su di me per non sentirmi il bello,buono e bravo della situazione.
Chi lavora nel settore della sofferenza e del dolore causato dalle disillusioni della vita, sa bene che quel dolore è fonte di guadagno economico.
Quel settore è uno dei più proficui che c'è.
Un istinto naturale dell'essere umano è quello di trovare un Messia, un salvatore, un eroe, che si batta per noi e nel quale impersonificare e incarnare il proprio viaggio.
Sarebbe disposto a pagarlo anche a peso d'oro.
A quel punto diventerà ancora più facile mettere questo eroe sul piedistallo.
Credergli ciecamente, professando la sua religione.
L'eroe non lo può deludere perché è perfetto, invincibile, invulnerabile.
Non può commettere errori perché lui deve essere per noi quella vetta irraggiungibili che ci mostra tutte le nostre indeguatezze di poveri peccatori del peccato originale.
E cosa succede poi quando l'eroe sbaglia?
Cosa succede quando l'eroe dirà una frase che va contro i nostri ideali e il nostro sentiere?
Tutto l'amore che provavamo si trasformerà in odio, mettendolo in croce.
Ecco perché le relazioni più o meno vanno così.
Tutto quello che era amore diventa odio quando l'eroe non sta lì a compiacerci.
Quando non sta lì a battersi per noi.
Quando non sta lì a essere simbolo di purezza e perfezione.
Quando smette di dire quello che le nostre orecchie vogliono ascoltare.
Io non voglio essere l'eroe di nessuno.
Io adoro sbagliare e cercare di correggermi.
Io non voglio stare su nessun piedistallo perché so che più il piedistallo è alto, più sarà fragoroso il botto che ne deriva quando quel piedistallo si sgretolerà.
Io non sto qui a redimere i peccati di nessuno.
Io non cammino sulle acque o moltiplico pani e pesci (letteralmente, perché figuratamente cerco di farlo ogni giorno).
Io sto qui perché voi siete lo specchio di me e io mi rispecchio in voi.
Grazie ai quesiti che mi ponete io inizio a elettrificare delle sinapsi che prima avevano le ragnatele.
Inizio a fare una pratica e una operatività che un tempo neanche mi sognavo di fare.
Perciò questa è stata la mia risposta
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Io sono solo un viandante che condivide ciò che ha scoperto.
Nulla di più nulla di meno.
Ho la capacità di vedere in me quello che vedo negli altri e di vedere negli altri quello che vedo in me.
Tutto qui.
Come sai nulla accade per caso e quando qualcuno entra in contatto con me, sia per lavoro e sia nella vita privata mi chiedo sempre cosa posso imparare.
Ieri sera mentre facevo la diretta ho imparato tanto anche io dalle persone con cui lavoro.
È un continuo scambio energetico e di coscienza.
È una bella sensazione che dà senso a ciò che prima un senso sembrava non averne.
Gabriel Darn
alchimia epica
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arcobalengo · 2 years ago
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🗞️ ANSA: "Negli ultimi due anni 722 tra le più grandi imprese del mondo hanno realizzato quasi mille miliardi di extra-profitti all'anno".
Mentre si fatica a pagare le bollette, il carrello della spesa si svuota e si fa più caro, le piccole imprese chiudono e i risparmi evaporano, l'aspettativa di benessere precipita e la spesa pubblica finisce per rimpolpare nuovi ordini per Pfizer e carri Leopard in dote a Zelensky... Qualcuno intanto si strofina le mani.
👉 "45 aziende del settore energetico - segnala Euronews - hanno ottenuto in media 217 miliardi di euro all'anno di profitti inaspettati, mentre le aziende di altri settori, tra cui quello alimentare e delle bevande, quello bancario e quello farmaceutico, hanno registrato un'impennata dei guadagni."
👉 È il caso di "Google, Microsoft e Apple" ad esempio, come conferma SkyTg24. "Risultati economici ancora alle stelle: 57 miliardi di profitti".
👉 Scrive invece il Fatto che "L’italiana Leonardo, la francese Thales e la tedesca Hensoldt hanno registrato un più 50%, mentre Bae Systems un più 30%". Introiti enormi anche per le americane Lockheed Martin, Boeing e Raytheon, che il mese scorso sfilavano spensierate in piazza alle parate del Pride.
Per dirla alla Pippo ("è strano come una discesa, vista dal basso, somigli tanto a una salita"): le emergenze, le crisi e i sacrifici di qualcuno sono opportunità golose per qualcun'altro, e in questo caso sono veri e propri trasferimenti fiscali.
⚠️ I ceti medi e bassi vengono impoveriti, divenendo nuovo amalgama precario e ricattabile, mentre la super-classe finanziaria consolida il primato e indirizza e guida governi e parlamenti a proprio vantaggio.
Un vantaggio che, vale la pena rifletterci su, non può essere misurato solo in termini di sperequazione delle risorse e di finanze accumulate, ma anche di potere, di esercizio del potere, di potere trasformativo sulla società e di controllo della stessa.
https://t.me/canalemiracolomilano
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scienza-magia · 4 days ago
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Centrale nucleare che ricicla i rifiuti da fissione
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Il Canada sempre più vicino all’energia infinita grazie a un reattore nucleare che riutilizza i propri rifiuti. Moltex Energy Canada ha recentemente annunciato che nuove ricerche confermano la capacità innovativa del suo reattore Stable Salt Reactor – Wasteburner (SSR-W) nel consumare combustibile nucleare usato, una scoperta che segna un progresso fondamentale nel settore energetico. Questo avanzamento potrebbe infatti consentire di ridurre significativamente la quantità di rifiuti nucleari prodotti, trasformando un problema di lunga data in una risorsa energetica. Centrale nucleare che “mangia” i propri rifiuti La ricerca, condotta da team in Nuovo Brunswick, Ontario, Regno Unito e Stati Uniti, è stata sottoposta a revisione paritaria e ha dimostrato che il SSR-W è in grado di consumare la maggior parte degli elementi transurani (TRU) presenti nei combustibili esausti dei reattori Candu canadesi. Questi elementi, derivanti dal processo di fissione nucleare, mantengono la loro radioattività per millenni, rappresentando un grave problema di gestione a lungo termine. Riduzione innovativa dei rifiuti nucleari A differenza dei reattori tradizionali, che accumulano questi elementi nel tempo, il SSR-W è progettato per riutilizzarli come combustibile. Questa tecnologia rappresenta una soluzione innovativa per affrontare la gestione dei rifiuti nucleari, riducendo il loro volume, la loro radiotossicità e la produzione di calore. Una gestione avanzata che permette non solo di abbattere i rifiuti, ma anche di ottimizzare l’uso delle risorse energetiche. Ciclo del combustibile e il processo di riciclo Secondo lo studio, grazie a un ciclo di riciclo ripetuto del combustibile, è possibile ottenere un equilibrio tale che la concentrazione di tutti gli actinidi (elementi radioattivi) si riduce progressivamente durante la combustione nel reattore. La combustione degli actinidi può continuare indefinitamente. La combinazione di questo processo e della separazione dei prodotti di fissione durante il riciclo porta a una riduzione sostanziale del volume dei rifiuti nucleari. Flessibilità e efficienza nel ciclo del combustibile Un aspetto cruciale emerso dalla ricerca è la flessibilità del ciclo del combustibile, resa possibile dal riciclo continuo, dal rifornimento in linea e dalla chimica avanzata del sale fuso. Questi elementi permettono di variare il rapporto di conversione e di ottimizzare ulteriormente l’efficienza del processo. Verso un ciclo chiuso Il SSR-W, un reattore a sale fuso di spettro rapido con una potenza termica di 1200 MW, è in grado di eliminare circa 425 kg di actinidi ogni anno, pari a circa 25 tonnellate metriche nel corso della sua vita utile. Il sistema consente di mantenere una costante necessità di rifornimento con TRU riciclati dai combustibili Candu, riducendo notevolmente la presenza di plutonio-239 nei combustibili esausti. Inoltre, il carico finale del reattore potrebbe essere riciclato e riutilizzato come nuovo combustibile per un altro SSR-W, completando così il ciclo del combustibile nucleare, dando vita a una “loop chiusa” nell’intero processo. Questo approccio non solo riduce l’impatto ambientale, ma permette anche una gestione più sicura e durevole dei rifiuti nucleari. Una nuova era dell’energia nucleare Moltex Energy sta sviluppando tre tecnologie avanzate per migliorare ulteriormente la sostenibilità e l’efficienza energetica: il SSR-W che utilizza rifiuti nucleari riciclati come combustibile, il processo WAste To Stable Salt (WATSS) per il riciclo dei rifiuti nucleari e i serbatoi di stoccaggio termico GridReserve, che consentono al SSR-W di funzionare come una centrale di energia di punta. Il primo impianto WATSS è previsto per essere inaugurato a Point Lepreau nel Nuovo Brunswick, con il primo SSR-W che entrerà in funzione all’inizio degli anni 2030. Una rivoluzione nel settore energetico L’introduzione della tecnologia SSR-W di Moltex Energy potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione nel settore dell’energia nucleare. L’uso dei rifiuti nucleari come risorsa, combinato con il riciclo avanzato, non solo ridurrebbe drasticamente i rifiuti ma potrebbe anche rendere l’energia nucleare una fonte di energia più pulita e sostenibile. Questo approccio innovativo offre un’opportunità unica per un futuro a zero emissioni e una gestione più sicura delle risorse nucleari. Read the full article
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notiziariofinanziario · 7 days ago
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Saipem, società italiana di servizi e soluzioni per il settore energia e infrastrutture, e Subsea7, società norvegese attiva nella fornitura di progetti e servizi offshore per il settore energetico, hanno raggiunto un accordo sui principali termini di una possibile fusione. La Proposed Combination darebbe vita a un leader globale nel settore energy services, con la società risultante dalla fusione che sarà ridenominata Saipem7 e avrà un portafoglio ordini aggregato di 43 miliardi di euro, Ricavi per circa 20 miliardi di euro ed EBITDA di oltre 2 miliardi di euro. Avrà un'organizzazione globale con oltre 45.000 persone, fra cui più di 9.000 ingegneri e project manager, e potrà contare su una forte complementarità in termini di presenza geografica, competenze e capacità, flotte navali e tecnologie, al servizio di una base di clienti globale. Gli azionisti di Saipem e Subsea7 deterranno in misura paritetica (in rapporto 50-50) il capitale sociale della Combined Company. Gli azionisti di Subsea7 riceveranno 6,688 azioni di Saipem per ogni azione Subsea7 detenuta. Subsea7 distribuirà un dividendo straordinario di 450 milioni di euro immediatamente prima del perfezionamento dell'operazione. Ci si aspetta che la Proposed Combination generi un valore significativo per gli azionisti di Saipem e Subsea7. Si prevedono sinergie annuali pari a circa 300 milioni di euro dal terzo anno successivo al completamento della fusione, con costi one-off connessi all'ottenimento di tali sinergie pari a circa 270milioni di euro. CDP Equity, Eni e Siem Industries hanno sottoscritto un Memorandum of Understanding separato, in cui si sono impegnati a sostenere la Proposed Combination e concordato i termini di un Patto Parasociale che sarà efficace dal completamento della stessa. In tale ambito è previsto che il Presidente del Consiglio di Amministrazione della Combined Company sia designato da Siem Industries, mentre l'Amministratore Delegato sia designato da CDP Equity ed Eni. In aggiunta, è attualmente previsto che Alessandro Puliti sia nominato Amministratore Delegato della Combined Company, mentre è attualmente previsto che John Evans sia nominato Amministratore Delegato della società che gestirà il business Offshore della Combined Company. La Combined Company sarebbe creata mediante fusione per incorporazione transfrontaliera di Subsea7 in Saipem, ai sensi della normativa UE, con quest'ultima ridenominata Saipem7. La Combined Company avrebbe sede legale a Milano e le sue azioni sarebbero quotate sia sulla borsa di Milano che su quella di Oslo. Siem Industries (azionista di riferimento di Subsea7) risulterebbe titolare di circa l'11,9% del capitale sociale della Combined Company, mentre Eni e CDP Equity (azionisti di riferimento di Saipem) ne deterrebbero, rispettivamente, circa il 10,6% e circa il 6,4%. La Combined Company si articolerà in quattro business: Offshore Engineering & Construction, Onshore Engineering & Construction, Sustainable Infrastructures e Offshore Drilling. Il business Offshore Engineering & Construction sarà incorporato in una società con una propria autonomia operativa, denominata Subsea7 e operante con il marchio "Subsea7 - a Saipem7 Company", ed è attualmente previsto che sia guidata da John Evans. La nuova società ricomprenderà tutte le attività di Subsea7 e il segmento Asset Based Services di Saipem e rappresenterà circa l'83% dell'EBITDA del Gruppo (calcolato sui 12 mesi precedenti al 30 settembre 2024). La nuova società avrà il proprio headquarter a Londra. "Con questa operazione creiamo un leader globale di grande valore industriale e tecnologico - ha detto l'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi - Saipem nel corso degli ultimi anni ha compiuto un percorso di continuo miglioramento delle performance operative e finanziarie che l'ha portata in una posizione di eccellenza tale da potere essere protagonista di questa trasformazione significativa: un grande risultato che valorizza pienamente il sostegno che abbiamo fornito nel nostro ruolo di azionisti". "Assieme a Eni abbiamo lavorato in sintonia e con successo al perfezionamento di una grande operazione industriale - ha commentato l'amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Dario Scannapieco - L'unione delle attività di Saipem e Subsea7 rappresenta un significativo rafforzamento di aziende ad alta tecnologia e affermate nei mercati di riferimento e che da oggi, sfruttando la loro complementarietà, danno vita a una realtà destinata a diventare leader mondiale nel settore". "L'accordo per la fusione di Saipem con la norvegese Subsea 7 rappresenta un perfetto esempio di come il pubblico può valorizzare operazioni industriali imponenti - ha dichiarato il ministro dell'Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti - Con questa fusione, infatti, si costruisce un colosso mondiale del settore dell'ingegneria energetica ma con sede in Italia, a Milano". Read the full article
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dtpnews · 9 days ago
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Rotterdam Port più vulnerabile alle tariffe energetiche statunitensi, afferma il CEO
Il capo del più grande porto europeo vede potenziali tariffe statunitensi su materie prime energetiche come petrolio e gas come un rischio maggiore per il commercio della struttura con il paese rispetto ad altri settori. “La stragrande maggioranza del nostro commercio con gli Stati Uniti è nel settore energetico”, ha dichiarato in un'intervista Boudewijn Siemons, amministratore delegato…
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pier-carlo-universe · 5 months ago
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Il Buonsenso ha Vinto: Vannia Gava Sostiene l'Energia Nucleare per la Decarbonizzazione
Il Vice Ministro all'Ambiente spinge per tecnologie innovative nella lotta al cambiamento climatico
Il Vice Ministro all’Ambiente spinge per tecnologie innovative nella lotta al cambiamento climatico Il Vice Ministro all’Ambiente e alla Sicurezza Energetica, Vannia Gava, ha espresso il suo sostegno all’energia nucleare come elemento cruciale per la decarbonizzazione del sistema energetico italiano, in seguito all’esito dei lavori del Consiglio Ambiente dell’UE. Gava ha evidenziato come…
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perfettamentechic · 15 days ago
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16 febbraio: M'illumino di Meno
Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili #rai Edizione 2025 di M'illumino di Meno: lo spreco energetico nel settore del fast fashion #RiduciSprechiFashion #SostenibilitàNellaModa #ModaSostenibile #ConsumoConsapevole #SostenibilitàFashion #perfettamentechic
Il 16 febbraio è una data importante per l’Italia, poiché segna la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili. Questa iniziativa è stata istituita dal Parlamento italiano con la legge 34/2022, e rappresenta un’opportunità per riflettere sull’importanza del risparmio energetico e sulla sostenibilità. La Giornata Nazionale del Risparmio Energetico è conosciuta…
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falcemartello · 2 years ago
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Triumphierender Tod: Schädel mit Lorbeerkranz und Uroboros (Triumphant Death: Skull with Laurel Wreath and Ouroboros) by Anonymous (c. 16th century)
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Le ragioni degli allarmisti.
Ma insomma, da cosa sono motivati gli allarmisti visto che si si approfondisce bene la scienza ci dice che non c’è nessun motivo di preoccupazione per il futuro del pianeta?
Perché hanno questa agenda che vede al primo posto l’eliminazione dei fossili quando abbiamo visto che negli ultimi 16 anni tutti gli sforzi e i miliardi spesi non hanno prodotto nessun risultato utile sulla riduzione della CO2?
(Vedi QUI)
https://twitter.com/fortnardelli/status/1660316504804425728?s=20
R. Lindzen risponde così: “ Sin dal tempo della prima Giornata della Terra, il movimento ambientalista ha capito che il settore energetico, la ragione del nostro tenore di vita e del nostro benessere in occidente, è fondamentale e deve essere tenuta sotto controllo.
Ho spesso sentito dire che la specie umana ha un impulso totalitario, specialmente dopo la rivoluzione industriale con il crescente potere dell’uomo sul mondo. Fenomeni come comunismo, fascismo e nazismo hanno esaurito la loro spinta storica.
Oggi, come modalità di controllo delle persone, sembra esserci rimasto l’ambientalismo. Un risultato di questa operazione è che ci saranno un po’ di persone che guadagneranno miliardi, sfruttando adeguatamente la spinta ecologista.
Il secondo risultato sarà molto dannoso per tutto il resto della società. Non ci sarà più energia a buon mercato, il che impoverirà la parte più debole dei cittadini, e avrai concentrato immense quantità di potere in poche mani”.
(Fortunato Nardelli)
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mezzopieno-news · 5 months ago
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ITALIA, AUMENTO RECORD DI FONTI RINNOVABILI (+25%) E CALO D’EMISSIONI (-6%)
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I dati relativi al primo semestre 2024 segnano un forte avanzamento delle fonti rinnovabili in Italia, con una crescita del 25% ed una significativa diminuzione delle emissioni di CO2 (-6% contro -4% dell’Eurozona). L’analisi rileva il minimo storico per il contributo delle fonti fossili (38%) nella produzione di energia elettrica (10 punti percentuali in meno rispetto al semestre precedente).
Il miglioramento del mix energetico è stato spinto dal rimbalzo dell’idroelettrica (+65% dai minimi storici del 2022-’23), mentre nuovi importanti cali hanno riguardato l’utilizzo del carbone (-60% dopo il -30% del 2023), ormai ridotto ai minimi termini, e il gas naturale (-5%). In aumento marginale i consumi di petrolio. Il calo dei combustibili fossili è soprattutto concentrato nel settore elettrico (-32%), grazie al notevole incremento della quota delle fonti di energia rinnovabile nella generazione di elettricità, salita nel semestre al 44% della richiesta, il nuovo massimo storico.
In Europa un crollo della domanda di carbone nel semestre è stato del 24% mentre quello di gas naturale del 4%. I dati raccolti dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile ENEA, indicano che l’indice composito ISPreD (Indice Sicurezza energetica, Prezzi dell’energia e competitività, Decarbonizzazione) che sintetizza lo stato della transizione energetica italiana, risulta in miglioramento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+10%). Rispetto al secondo trimestre 2023 l’ISPreD risulta in leggero miglioramento nelle dimensioni decarbonizzazione e prezzi dell’energia e competitività e in miglioramento più consistente nella dimensione della sicurezza energetica.
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Fonte: ENEA; foto di Rawpixel
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luigiviazzo · 16 days ago
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Il 16 febbraio 2025 si terrà la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili, conosciuta come "M'illumino di meno". L'edizione del 2025 sarà incentrata sul tema dello spreco energetico nel settore del fast fashion e sulle alternative virtuose che promuovono il riuso e la valorizzazione degli abiti.  
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