#sensibilità artistica
Explore tagged Tumblr posts
pier-carlo-universe · 10 hours ago
Text
"Ignare" di Pirandello: una potente riflessione contro la violenza di genere. In scena a Palermo la novella scandalosa di Pirandello, riletta da Lucia Incarbona
Domenica 1 dicembre 2024, alle ore 18:00, il Teatro Apparte di Palermo ospiterà una rappresentazione teatrale carica di significato: "Ignare", tratto dall’omonima novella di Luigi Pirandello e adattato dalla regista e attrice Lucia Incarbona.
Domenica 1 dicembre 2024, alle ore 18:00, il Teatro Apparte di Palermo ospiterà una rappresentazione teatrale carica di significato: “Ignare”, tratto dall’omonima novella di Luigi Pirandello e adattato dalla regista e attrice Lucia Incarbona. Questo spettacolo fa parte della rassegna “Trame e miraggi” 2024/2025, organizzata da Panormos Officina Artistica in collaborazione con L’Incanto di Iris e…
1 note · View note
dinonfissatoaffetto · 2 months ago
Text
Oh, quanto amiamo i bambini. Ma non li rispettiamo davvero. Tendiamo a pensare che abbiano menti meno sofisticate, capaci di emozioni intense, ma semplici. Di sicuro crediamo che i bambini non possano essere intelligenti e complessi quanto noi adulti. Diciamocelo, quali spe- ranze possono avere di capire la narrativa letteraria se molti di loro non sono neanche capaci di allacciarsi le scarpe?
E se invece avessimo sbagliato tutto?
Se i bambini fossero il pubblico perfetto per l'arte? Se fossero i lettori ideali per la narrativa letteraria? Se in realtà fossero equipaggiati meglio degli adulti per farsi coinvolgere profondamente dalle storie?
Se lo scopo di un'educazione artistica non fosse solo quello di accumulare nuove capacità, ma anche quello di risvegliare sensibilità a lungo sopite? Se la capacità di apprezzare l'arte fosse, non dico innata, ma attiva molto presto durante l'infanzia?
Be', allora dovremmo fare del nostro meglio per produrre degli ottimi libri per bambini.
- Mac Barnett
39 notes · View notes
thegianpieromennitipolis · 4 months ago
Text
Tumblr media
SENSI DELL'ARTE - di Gianpiero Menniti
LA CRISI VISTA DA BOTTICELLI
"La calunnia" (Uffizi, Firenze) viene considerata una tavola appartenente a una terra di mezzo, tra la fine delle illusorie certezze umaniste di matrice neoplatonica e l'inizio di una consapevolezza intensa e profonda.
Risale a un periodo compreso tra il 1491 e il 1495, anni di svolta nella Firenze che assiste alla scomparsa di Lorenzo de Medici e all'ascesa effimera del frate ferrarese Girolamo Savonarola, con la successiva costituzione della "repubblica" che vedrà in Niccolò Machiavelli il più acuto tra i suoi protagonisti.
Sandro Botticelli (1445 - 1510) di quell'età di mutamenti radicali se ne fece imprevisto interprete: da artista di profonda sensibilità, artefice che aveva dipinto la gloria della "Signoria" medicea, seppe tuttavia intuire prima del tempo l'esigenza espressiva della crisi incombente, di una cupa caduta, dell'inesorabile e lunghissimo scivolamento che lascerà solo vestigia mute in una Firenze ingessata nel vanto fuggevole di impareggiabili forme architettoniche e artistiche.
Le fiamme alte dei "fuochi delle vanità" non bastarono a illuminare fino in fondo le piazze della città: quanta produzione artistica venne bruciata, sacrificata sugli altari di una rivoluzione di parole.
Ma non quest'opera del maestro della "Nascita di Venere" e della "Primavera": un quadro che segna, nei suoi chiaroscuri e nella concitazione drammatica della scena, l'avvento del tragico e grandioso "rinascimento" cinquecentesco.
Con la "Natività mistica", del 1501, il ciclo inaugurato da "La calunnia" si chiuse in un delirante, inascoltato appello.
19 notes · View notes
fashionbooksmilano · 1 year ago
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
I mondi di Gina Gina's Worlds
a cura di Chiara Sbarigia e Lucia Borgonzoni
Marsilio Arte, Venezia 2023, 192 pagine, 21,5x27,8cm, ISBN 9791254631263
euro 35,00
email if you want to buy [email protected]
La bersagliera, la fata turchina, la donna più bella del mondo, un simbolo della bellezza mediterranea, l’incarnazione della diva per eccellenza del cinema italiano, la testimone dell’Italia della rinascita, ma anche la fotografa, la scultrice, la pittrice. Una grande artista a tutto tondo: questa era Gina Lollobrigida. Irriverente, ironica, vulcanica, bella, la Lollo resta un simbolo dell’Italia nel mondo, non solo per essere stata una grande attrice, ma per aver deciso di confrontarsi anche con il mondo dell’arte. Possedeva una sensibilità artistica fuori dal comune e un grande amore per la vita: una vitalità che non l’ha mai abbandonata, una volontà incrollabile, oltre alla sua divorante passione per l’arte: tutte tessere molto importanti nella costruzione della sua carriera di attrice. Da icona del cinema italiano apprezzata ovunque ad accanita viaggiatrice dalla forte e carismatica personalità, nonché ambasciatrice FAO impegnata nel sociale con istituzioni come l’UNICEF e l’UNESCO. Il volume racconta la vita di questa grande artista attraverso le sue straordinarie fotografie, le affettuose testimonianze di Christian De Sica, Carlo Verdone, Gérard Depardieu, Alex Marshall, i testi critici delle curatrici e un saggio di Fabio Melelli.
08/11/23
25 notes · View notes
libriaco · 6 months ago
Text
Oggi, oggi, oggi
Non pensavo mai all’avvenire ed ero perfettamente felice.
Fulco di Verdura (*), [A Sicilian Childhood. The Happy Summer Days. 1976], Estati felici. Un'infanzia in Sicilia, Palermo, Edizioni Novecento, 1994
(*) FULCO SANTOSTEFANO della Cerda, duca di Verdura e marchese di Murata, è nato il 20 marzo 1899 a Villa Niscemi, presso Palermo. Ha combattuto nell’esercito italiano durante la prima guerra mondiale. Amante del disegno e dotato di una notevole sensibilità artistica, nel 1929 incominciò a disegnare gioielli in oro e smalto, dapprima per creare nuove montature o restaurare vecchi gioielli di famiglia. Nel 1937 partì per gli Stati Uniti, dove disegnò gioielli per Paul Iribe, Coco Chanel, e tutta l'alta societa americana ed europea. È tornato a vivere in Europa nel 1973 ed è morto a Londra il 15 agosto 1978. Pubblicato originariamente in inglese, dall’editore Waldenfel e Nicholson, Estati felici è stato riscritto in lingua italiana dallo stesso autore e pubblicato nel 1977. (Dal risvolto di copertina).
5 notes · View notes
abatelunare · 1 year ago
Text
Come tutte le creature di sensibilità artistica squisita, ella credeva, in arte, soltanto agli impulsi istintivi del suo gusto: non aveva preconcetti, non ammetteva consigli di competenti né imposizioni di critici (Salvator Gotta, Il primo re).
13 notes · View notes
istanbulperitaliani · 7 months ago
Text
Bedri Rahmi Eyüboğlu
Tumblr media
Nel vasto panorama dell'arte turca del XX secolo, pochi nomi risplendono con la stessa intensità di Bedri Rahmi Eyüboğlu. Nato nel 1911 e cresciuto in un'epoca di tumultuosi cambiamenti culturali, Eyüboğlu è noto per il suo stile distintivo che mescolava elementi tradizionali dell'arte turca, principalmente quella anatolica, con influenze contemporanee.
Le sue opere hanno avuto un impatto significativo sulla scena artistica turca del suo tempo ed è considerato uno dei più importanti artisti moderni della Turchia.
Eyüboğlu, morto nel 1975, aveva un'anima artistica poliedrica. Le sue opere letterarie e poetiche riflettono la sua elevata sensibilità artistica ed il suo profondo attaccamento alla lingua e alla cultura turca. Personalmente sono sempre rimasto impressionato dalle sue opere mosaicali. Queste si trovano in una nota pasticceria a Karaköy.
Tumblr media Tumblr media
Insieme alla moglie Eren, ha realizzato molti mosaici ad Ankara e ad Istanbul, soprattutto negli anni '60, con una produzione artistica rivolta negli spazi pubblici che sono ancora visibili oggi. Una cosa che mi piace molto perché sono concepiti per non essere dentro un museo o galleria d'arte. Chiudo il post con gli ultimi versi di una sua poesia "Hele bir başlasın" (Che inizi proprio adesso). "Hele bir duyulsun uzaktan (Che si senta lontano) Yaylı çıngırakları (Il tintinnio dei campanelli) Yıldızlar seslensin, (Che le stelle sussurrino) Hele bir armut ağacı temmuzu yüklensin, (Che un albero di pero si carichi come a luglio) Hele bir kerrecik daha yalınayak yere değsin içimdeki çocuk…" (Che un'altra volta il bambino dentro di me possa camminare a piedi nudi sulla terra).
La mia Vita a Istanbul: consigli e informazioni turistiche. Disponibile come GUIDA per delle ESCURSIONI in città.
Scrivi una e-mail a: [email protected]
Seguici anche su www.facebook.com/istanbulperitaliani
2 notes · View notes
francolancio · 8 months ago
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Ci ha lasciato Katsumi Komagata (1951-2024), designer e illustratore giapponese di grande sensibilità artistica. Adoro la sua poetica fatta di semplici forme e colori. I suoi meravigliosi libri sono dedicati ai bambini e a chi come noi fa di tutto per rimanere in quel mondo magico.
One-stroke è la sua propria casa editrice e in Italia LazyDog ha pubblicato una sua bella monografia.
Qui una sua intervista in occasione di una sua mostra in Italia da Mutty  
5 notes · View notes
sergiodb · 9 months ago
Text
STREET ART
Viaggio dal brutto al bello, basta avere fantasia e sensibilità artistica. ..:: SdB ::..
Tumblr media
2 notes · View notes
pier-carlo-universe · 1 month ago
Text
Roberta Giacobbi: Artista e Autrice di Alessandria Today – Un Viaggio tra Acqueforti e Scrittura. Roberta Giacobbi espone la sua mostra personale di acqueforti "Acquafortis" dal 18 ottobre all'11 novembre 2024 a La Morra
Roberta Giacobbi è un’artista e autrice di Alessandria Today, nota per il suo talento versatile nel mondo dell'arte e della scrittura.
Roberta Giacobbi è un’artista e autrice di Alessandria Today, nota per il suo talento versatile nel mondo dell’arte e della scrittura. Oltre a contribuire con articoli e riflessioni su Alessandria Today, la sua espressione artistica si riflette anche in una serie di opere grafiche di grande impatto, come dimostra la sua prossima mostra personale di acqueforti intitolata “Acquafortis”, che si…
0 notes
gregor-samsung · 2 years ago
Text
“ Mentre la vita pubblica e persino quella privata assumono i caratteri dello spettacolo, è in atto un contromovimento che cerca di modellare lo spettacolo, il teatro, tutte le forme di espressione artistica, sulla realtà — di annullare la differenza stessa tra arte e vita. Entrambe le tendenze diffondono un senso dell’assurdo caratteristico della sensibilità contemporanea. Va notata la stretta connessione tra un eccesso di elementi spettacolari, il cinismo dell’atteggiamento disincantato ormai diffuso anche tra i bambini, l’impermeabilità alla sorpresa o alle emozioni violente e la conseguente indifferenza a distinguere tra illusione e realtà. Siamo troppo ciniche [scrive Joyce Maynard di se stessa e di una bambina di quattro anni che ha portato al circo], per non intuire il trabocchetto nel gioco di prestigio, l’imbottitura del Santa Claus dell’Esercito della Salvezza, i trucchi della telecamera negli show pubblicitari alla TV (“Non è la mano di un folletto che spunta fuori dalla lavatrice,” mi dice Hanna, “è soltanto un attore coi guanti.”) Non diversamente al circo... ella si appoggiò indietro sul sedile imbottito, la mia bambina di quattro anni... prevedendo capitomboli e scivoloni, severa, sveglia, triste, saggia, matura, disincantata, più assorta nello zucchero filato che affascinata dal Più Grande Spettacolo del Mondo. [...] Avevamo assistito, impassibili, a spettacoli ben più straordinari, tutto il nostro mondo era un’indigestione per gli occhi, un circo a dieci piste con cui non avrebbero potuto competere neppure i Ringling Brothers. Un uomo ficcò la testa nelle fauci di una tigre e io lo indicai alla mia gelida, imperturbabile amica, con espressioni di sbalordimento esagerato, e quando essa non si curava di guardare... le giravo la testa verso la tigre, la costringevo a seguire il numero. La tigre, penso, avrebbe potuto staccare la testa al domatore con un morso, inghiottirlo in un boccone e tramutarsi in scimmia e lei non avrebbe battuto ciglio. Davanti a noi almeno due dozzine di clown ammucchiati in una Volkswagen cercavano di uscirne senza che Hanna capisse qual era lo scopo di tutto ciò. Non è solo perché sa che escono da una botola che Hanna non riesce a entusiasmarsi. Anche se non fosse a conoscenza del trucco, non dimostrerebbe maggiore interesse.
La sovraesposizione a illusioni prefabbricate distrugge rapidamente la loro efficacia rappresentativa. La componente illusoria del reale non produce, come sarebbe prevedibile, una intensificazione del senso della realtà, ma genera, nei confronti della realtà stessa, uno stato di allarmante indifferenza. Il nostro senso della realtà si trova allora a dipendere, per quanto sembri strano, dalla nostra disponibilità ad accettare l’aspetto illusorio del reale. Persino la comprensione razionale delle tecniche illusorie non annulla la nostra capacità di considerare l’illusione prodotta come una rappresentazione della realtà. La smania di conoscere i trucchi del prestigiatore, come l’interesse suscitato recentemente dagli effetti speciali di un film quale Guerre stellari, hanno in comune con lo studio della letteratura il desiderio di apprendere dai maestri dell’illusione lezioni sulla realtà stessa. Ma quando si riscontra un’indifferenza totale persino per la meccanica dell’illusione, è prevedibile il collasso della stessa idea di realtà, che dipende in ogni suo elemento dalla distinzione tra natura e artificio, realtà e illusione. Tale indifferenza rivela l'erosione della capacità di interessarsi a qualsiasi cosa esterna al sé. Così la bambina impassibile, che ha già visto tutto, si riempie di zucchero filato e quanto succede non le importerebbe neppure se non sapesse in che modo ventiquattro clown riescono a infilarsi in una macchina. “
Christopher Lasch, La cultura del narcisismo. L’individuo in fuga dal sociale in un’età di disillusioni collettive; Nuova postfazione dell’autore, traduzione di Marina Bocconcelli, Fabbri (collana Saggi Tascabili), 1992. [Libro elettronico]
[Edizione originale: The Culture of Narcissism: American Life in an Age of Diminishing Expectations, W. W. Norton, New York City, 1979]
8 notes · View notes
thebeautycove · 2 years ago
Photo
Tumblr media
THoO - HIDDEN SHADES - Universe THoO Collection - Collaborazione Artistica con Iris Roth - Eau de Parfum - Novità 2023 - When a scent keeps you from complications, or rather knocks your cortisol out… This new THoO creation reminds me of the bright emptiness of essentiality, the sudden glimmer of an idea, a slight thought that prelude a creative gesture. Something related to raw material that, once shaped, is simply defined as art. ••••• Che belle suggestioni in questa fragranza che ha parole semplici da regalarmi per descriverla, che racconta di gesti antichi mai dimenticati, di una bellezza eterna e docile, ammansita da mani sapienti, sporche di passione e lentezza. Tanta sensibilità creativa traspare in questo nuovo racconto tratto dall’universo olfattivo di THoO. Hidden Shades è espressione dell’ultima collaborazione artistica con Iris Roth, designer e maestra ceramista che predilige il contatto diretto con una Natura sincera, la cura artigianale nel plasmare la materia grezza, nelle sue mani l’argilla ritrova la sua anima, l’essenzialità della forma, un’estetica organica rispettosa e rassicurante. Nella fragranza è ben delineata questa sequenza di contrasti aromatici tra duttilità, fragilità, solidità. Come argilla centrata sul tornio le note si sollevano sagomate da stecche e mirette, ecco la fresca ruvidezza degli agrumi far da preludio alla dolcezza golosa della prugna mirabelle. Nel gentile soffio floreale di gelsomino e fiore di ciliegio si scorge il profilo sinuoso del jus mentre la sensazione di compattezza e levigatezza è affidata a sandalo, cisto e patchouli così morbidi sensuali, attraenti, impeccabilmente modellati da vaniglia, tonka, muschi.
Tumblr media
Pregevole il flacone realizzato a mano con nuance che ricordano le tonalità di ceramica, argilla e terracotta. Creata da Maurizio Cerizza. Eau de Parfum 75 ml. Online qui ©thebeautycove   @igbeautycove
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
2 notes · View notes
thegianpieromennitipolis · 2 years ago
Photo
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
SENSI DELL’ARTE - di Gianpiero Menniti 
TRACCE DI MONDO
Egon Schiele (1890 - 1918) è uno dei molti artisti banalmente interpretati da una critica “patografica” che riduce la libertà d’espressione a riflesso della psiche. Così, quest’originale e geniale pittore è stato inteso alla luce delle sue presunte turbe di uomo irrisolto, ossessionato dalle pulsioni, immerso in una soggettività patologica. Ha ragione Massimo Recalcati: letta in quest’ottica, l’arte diventa misera cosa. Ma qui, la sua critica a un forzato psicologismo e la sua visione dell’inconscio dell’opera, proposta d’origine lacaniana, non è sufficiente: conduce fino a una soglia e non l’attraversa. Non può varcarla. Scrive Lacan: 
«Il reale è ciò che resiste al potere dell’interpretazione. Il reale non coincide con la realtà poiché la realtà tende a essere il velo che ricopre l’asperità scabrosa – «inemendabile» – del reale.» 
La sensibilità, estrema, di un artista, corrisponde alla sua capacità di scorgere oltre la realtà delle cose: la sua personalità altro non è che l’espressione di un’epoca intrecciata con una storia personale, crogiolo vivente di molteplici fonti, variamente assorbite, costitutive di una dimensione culturale e sentimentale, infine stagliate su una tela. Anche se l’interpretazione artistica fosse cosciente, questo non implica l’emergere di stati profondi nei quali fonti misteriose abbiano messo radici. Scrivo nel mio “Sarà dipingere!”:  
«L’urto lacaniano è un risveglio che tende ad annullare lo scenario artificioso dell’io: questo risveglio non è più una forma che riflette il soggetto ma un apparire concreto e insormontabile che in un tratto di colore o in un oggetto o in un luogo, rifondano la percezione, la svuotano per fare spazio all’imprevedibile.»
Proseguendo, nello stesso testo aggiungo:  
«La parola manca. Ma non all’arte. Che possiede il fragore di un fulmine muto. Non risponde alla domanda. Ma rende “visibile” il “pensabile”. Un pensabile vagheggiato nel processo creativo e che, poi, all’improvviso, appare. Ed ecco la ragione di un inconscio dell’opera che trascende l’autore. Di qui, il motivo per il quale un’opera d’arte, un dipinto, una poesia, è un enigma che non si lascia mai spiegare fino in fondo, ma può solo essere compreso, solo interpretato. Entro un limite invalicabile. Come il punto ombelicale di un sogno che lo stesso Freud volle risarcire di una muta barriera che nessun acume può violare.»
Se tutto questo è vero, allora neanche Schiele, pur conducendo l’osservatore sul culmine della soglia, può accompagnarlo oltre.  Ma lo lascia attonito al cospetto di una visione sostenibile per tracce: “Il cieco”, tela del 1913 (collezione privata) recupera una rappresentazione simbolica di straordinaria inventiva: la figura di un essere umano senza la vista intorno al quale sorge l’immaginario infinito della sua mente, la proiezione di forme create dal tatto, dall’odorato, dal gusto, dall’udito.  Immagini interpretate, vissute come analogia di memorie conservate, intrise di una sensualità più acuta, di una percezione più complessa. Tracce di mondo. Di un mondo nascosto.  Impetuose e tragiche per l’anelito a una visione impossibile. “Il cieco” reclina il capo.  Come ciascuno di noi di fronte alla soglia che ci separa dal mistero.
- In copertina: Maria Casalanguida, “Nulla dies sine linea”, 2010, collezione privata
17 notes · View notes
agrpress-blog · 3 days ago
Text
Gabriele Lavia, Arianna Ninchi e Silvano Spada Premio Teatro nella X Edizione del Franco Cuomo International Award  La cerimonia per la X edizione&nbs... #albertocuomo #ariannaninchi #francocuomo #gabrielelavia #internationalaward #palazzogiustiniani #premioteatro #silvanospada #veliaiacovino https://agrpress.it/gabriele-lavia-arianna-ninchi-e-silvano-spada-premio-teatro-nella-x-edizione-del-franco-cuomo-international-award/?feed_id=8272&_unique_id=6743e9b5c8b6f
0 notes
latuavocedinotte · 12 days ago
Text
Si può essere artisti e amatori, va bene uguale. Ma trovo l'assenza di sensibilità artistica un peccato mortale. Se nel tuo cuore germoglia l'estro creativo, o se il tuo cuore è smosso innanzi al Bello, allora avrai accesso a me non tanto più facilmente, bensì autenticamente
0 notes
micro961 · 1 month ago
Text
Equarantacinque - Il nuovo singolo “Stupida Favola”
Il racconto di una storia d’amore ormai finita
Tumblr media
La band veneziana Equarantacinque pubblica il nuovo singolo “Stupida Favola”, disponibile sugli stores digitali e nelle radio in promozione nazionale dall’11 ottobre 2024. Il brano conferma la capacità del gruppo nell’attirare a sé un pubblico sempre più ampio, travolto a pieno dalle sonorità e dal senso dei testi. Questa volta, il tema centrale è la fine di un amore: la sensibilità con cui vengono trattate le emozioni più intime e autentiche è sorprendente. Si celebrano i bei momenti trascorsi con la persona amata, senza mai lasciarsi buttare giù. L’energia è positiva e coinvolgente, volta a far scatenare la fanbase giovane e affiatata, che rende le esibizioni dal vivo una vera e propria festa collettiva. Con il loro sound, capace di conquistare, Equarantacinque continuano a crescere nel panorama musicale, confermando il loro forte legame con il pubblico e la loro capacità di far vibrare ogni emozione.
Ascolta il brano
Storia della band
Gli Equarantacinque sono una band veneziana composta da Filippo Baldan (bassista), Matteo Mannocci (chitarrista), Marco Zara (batterista), Sebastiano Zorzi (cantante) e Stefano Schraulech (chitarrista). A soli due anni dalla formazione, sono già riconosciuti come una delle realtà̀ più̀ promettenti del panorama musicale indipendente italiano. La pubblicazione del loro nuovo singolo, “Stupida Favola”, prevista per l’11 ottobre 2024, segna una nuova fase creativa e produttiva per la band. Prodotto da ALIBI (Davide Oro), questo brano è destinato a consolidare la loro identità̀ artistica e a proiettare il loro lavoro verso nuovi orizzonti. Dopo un’estate 2024 ricca di concerti nelle province venete, dove hanno raccolto sempre più̀ consensi, gli Equarantacinque si preparano a un futuro pieno di energia e innovazione. La loro forza risiede nelle esibizioni live, che non sono semplici performance, ma vere e proprie esperienze di festa e coinvolgimento totale per il pubblico. Questo legame con i fan è il cuore pulsante del loro percorso, e i loro concerti sono diventati appuntamenti imperdibili per chi cerca autenticità e passione. Il viaggio degli Equarantacinque è cominciato nel novembre 2022, con l’obiettivo di esplorare sonorità̀ che fondono influenze diverse in uno stile unico. Il nome della band è ispirato alla E45, la più̀ lunga strada europea, simbolo del percorso che hanno intrapreso insieme. Da allora, hanno continuato a crescere, passando dalla pubblicazione del primo singolo “Brucio dentro” nel gennaio 2023, fino a “Amore liquido” nel novembre 2023, una collaborazione con Antonio Frodella che ha segnato una tappa fondamentale nella loro maturazione musicale. Nel 2024, la band ha consolidato il suo percorso con il singolo “Se potessi decidere”, confermando il loro talento nel raccontare tematiche attuali e personali. La vittoria al concorso band di Spinea e il prestigioso secondo posto nella categoria band al concorso “Je so pazzo” a Roma sono stati ulteriori riconoscimenti del loro valore artistico. Ora, con “Stupida Favola”, gli Equarantacinque sono pronti a scrivere un nuovo capitolo, guardando al futuro con determinazione. Il loro viaggio musicale è appena iniziato, e come la E45, si prospetta lungo, affascinante e pieno di nuove avventure.
Instagram: https://www.instagram.com/equarantacinque_
Facebook: https://www.facebook.com/people/E45/100089056906142/Tik Tok: https://www.tiktok.com/@equarantacinque_?_t=8ipxO47au3t&_r=1
0 notes