#schivare
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ragazzoarcano · 2 years ago
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“È molto difficile riuscire ad entrare in contatto diretto con una persona... Devi scansare aspettative, proiezioni, paure, credenze ed ossessioni. Poi forse arrivi alla persona.”
— Roberto Potocniak
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annag-loves-drawing · 1 year ago
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Day 4: Dodge
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4° giorno
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Una sorta di palla (ghianda) avvelenata 😂
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pensierodelgiornoblog · 21 days ago
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Devi piegarti al vento altrimenti ti spezzi. - Ernest J. Gaines
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silviadeangelis · 3 months ago
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VENATURE DI BATTICUORE
Voce sommessa e affievolitabrandisce intagli di parolecoricate come foschia sull’alone del pensiero.Mendicano soffusi sognila prospettiva d’un dorsoamoroso di rara portatain cui schivare il sensoacuminato d’abbandonomastice d’un baccano ostilee irriverente.Si schiudono venature dibatticuore barricato nelleviscere silenti e un blunotturno piega scorze dismanie affondate in un’aridaamnesia…@Silvia…
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omarfor-orchestra · 2 years ago
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Gre in che senso sei di Forcella
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sauolasa · 2 years ago
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Biden in Europa prova a schivare la controversia sulle bombe a grappolo
Il presidente Usa è arrivato domenica sera a Londra, dove incontra il premier Sunak e Re Carlo
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scritti-di-aliantis · 2 months ago
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Il caffè delle tre. Non so sinceramente se questa cosa sia un mio problema o un mio lato positivo: non riesco a odiare nessuno. E non provo mai rancore o propositi di vendetta. C'è sempre una ragione per tutto. Preferisco glissare, evitare, schivare e passare per un ingenuo, anziché per uno cattivo, uno limitato mentalmente o roba simile. Tant'è.
Aliantis
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finestradifronte · 8 months ago
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Mi manca...
Lo zoccolare fino in spiaggia con mia madre che mi diceva "cammina bene alza quei piedi"...pinoli per terra da schiacciare con i sassi...
l'odore della siepe di caprifoglio dalla pensione trieste al bagno emilio e quello dei giornali dell'edicola, misto a quello del mare e degli abbronzanti e della piadina...
la cuffietta bianca della piadinara...quella anziana, la prima ..che faceva le piade tirate a mattarello con il bordo frastagliato e il pezzetto di carta marroncina per portarle via ...
la luce bianca del mattino e la bassa marea con le righe della sabbia sotto i piedi, i buchini dei cannolicchi e schivare i granchi 
fare capannella con il tettuccio del lettino e il telo, il caldo sulla pelle...l'odore dell'abbronzante e il libro con sabbia tra le pagine...
e aspettare le 11 che non arrivavano mai per il bagno... il freddo dell'acqua al primo tuffo  o l'andare giù piano piano con tutta la pelle d'oca... i rumori attutiti quando si è sott'acqua.... il cretino di turno che ti slaccia il bikini...le spalle di mio padre per salirci a fare i tuffi...
correre sulla sabbia bollente saltellando tra un'ombra e l'altra...  stendersi al sole senza fare la doccia e sentire la pelle tirare con il sale che brucia appena sulla pelle un po' scottata sulle spalle ...
il fastidio della sabbia tra le dita e lavarsi i piedi nel rubinetto sotto le docce aspettando con il costume in mano per sciacquare anche quello...il profumo dello shampoo e il rigagnolo di schiuma e acqua sulla sabbia...
il cemento rigato e rosso e bollente della banchina del porto con le barche che partivano da Milano Marittima per la gita a Rimini e la voglia di tuffarsi lì ma la mamma non voleva...e stare in equilibrio sul muretto tra la banchina  e gli scogli ad aspettare gli schizzi delle onde,
il mare grosso i rari giorni che faceva temporale e a fare il bagno tuffandosi dentro le onde e ci si riempiva il costume di sabbia..
la pizza che faceva la sorella della vedova di Emilio alle cinque...e io le confondevo poi sempre quelle due...la Maria e l'Anna
Il rullo per tirare il campo da bocce e il barattolo bucato con il talco per fare le righe...e le premiazioni delle gare al  pomeriggio e se le coppie erano miste io ero un po' gelosa se mio padre giocava con la mamma della cecilia perchè era così bella...
e guardarti da lontano mentre giocavi a calcio sporco di sabbia dappertutto e cominciare a scoprire  quell'emozione nuova quell'attrazione mai provata... ecco cosa vuol dire innamorasi...il dondolo dell'Hotel Miramare dove per la prima volta ho capito che potevo anche godere del mio corpo...
I giardini del tennis con la terra rossa e la giostra e l'odore dei pini...
le tonde alla sera su e giù per viale Roma e baci infiniti sulle panchine, le feste al Giardino D'Estate con Gianni Togni che cantava Luna..e le puntate all'ippodromo di Cesena e le gite al Parco Naturale che mi sembrava così lontano...
Gli amici che poi non avresti rivisto più,  quelli che rivedi solo lì...e quelli che sono ancora con me ......il primo primissimo bacio sul dondolo della casa in affitto ...
il rumore degli aerei con la pubblicità...la pizzeria da Duilio e il cinema Italia all'aperto ...le lacrime  quando era ora di tornare e il grano nei campi era già mietuto e le arature portavano l'autunno...
Mi manca la felicità pura e spensierata di quel periodo quando ancora tutto poteva essere e ogni cosa era nuova e da scoprire ...e che non è stata mai più.
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unevaguedeprintemps · 2 months ago
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Questo è il luogo e queste sono le circostanze in cui sono stati compiuti i crimini sui quali gli inquirenti stanno indagando con l’ipotesi di reato di molestie sessuali collettive. Ben prima che tale ipotesi venisse avanzata e formulata, io stessa (per prima) avevo scritto qui su X (post disponibile nella cronologia), in riferimento ai fatti di capodanno, della pratica, in voga nel mondo arabo, delle “molestie collettive” in luoghi pubblici, taharrush gamea, in quanto quello che è accaduto rimanda proprio a quel fenomeno.
Impressiona che un giovane esponente della comunità islamica in tv abbia affermato che le donne che vanno in piazza Duomo debbano aspettarselo, ovvero aspettarsi di essere stuprate.
La nostra società libera, civile e democratica rischia di essere irreversibilmente trasformata in una società incivile, dove la libertà è repressa, in particolare quella delle donne, una società che ricalca il modello islamico.
Gli extracomunitari islamici non solo non intendono integrarsi, rispettare le nostre leggi e i nostri valori, ma pretendono che siamo noi ad adeguarci ai loro vergognosi e primitivi costumi, quindi che le donne stiano a casa se non vogliono essere violentate dal branco di uomini.
Questi i risultati malati prodotti dalla cultura del buonismo, del progressismo involutivo, del giustificazionismo, del politicamente corretto, del globalismo, dell’immigrazionismo sfrenato, che impongono di tacere, accettare, piegarsi, accogliere, nascondere la verità, per schivare l’accusa di razzismo.
Abbiamo creato la società criminale islamica nel cuore dell’Occidente, dove pure la polizia è stata delegittimata e i processi mediatici si fanno a chi indossa la divisa. I criminali invece, se islamici, vengono protetti e difesi. Succede in Gran Bretagna, in Germania, in Francia. E anche in Italia.
Azzurra Barbuto (X)
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francescosatanassi · 11 months ago
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OGGI COME ALLORA
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Che il fascismo sia tornato è innegabile e chi dice il contrario o è fascista o mente. Nessuno ti picchierá per strada se non ti togli il cappello al passaggio di una divisa, né ti costringerà a bere intrugli nauseabondi (almeno per ora), ma le manovre del governo non sono più soltanto caratterizzate da tagli all'istruzione, alla sanità e alla cultura, ma sono apertamente indirizzate alla repressione e al soffocamento del dissenso. Iniziano a essere minate le libertà fondamentali: gli scioperi vengono vietati, gli antiabortisti entrano nei consultorio, le università vengono militarizzate, l'informazione è censurata o manipolata al fine di creare consenso. Se non ti allinei vieni licenziato, multato, arrestato, picchiato. A suon di leggi, decreti e ordinanze aumentano le restrizioni e il controllo per darci la sensazione di sentirci in pericolo e farci credere di aver bisogno di protezione dal nemico di turno: lo straniero, la femminista, l'ecologista, il "comunista". Ci vogliono buoni e servili per sfruttarci come hanno sempre tentato di fare. Questo 2024 non è così distante dagli anni '20 del secolo scorso, ma oggi come allora i fuochi di Resistenza esistono e riprendono vigore. Gli studenti che scendono in piazza a schivare i manganelli dimostrano di conoscere la storia meglio di chi li vuole zittire. Che fare, dunque? La verità è che il fascismo c'è sempre stato, oggi sta soltanto prendendosi il palcoscenico, ma se lo spettacolo, pagato da noi, è di bassa qualità, lo spettatore ha il diritto di fischiare, alzarsi e buttare gli attori principali giù da palco.
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raccontidialiantis · 2 months ago
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Bagno
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Lo faccio per me. Il contatto con l'acqua calda e il sapone sembra rigenerare anche l'anima. Sono dieci minuti di puro relax e benessere. Ci resto ancora un po'. Socchiudo gli occhi e la radio accompagna i miei pensieri tranquilli. Lo faccio per lui. Dopo il bagno, depilazione accurata e ora la mia pelle è liscia e delicata come la seta: voglio che le sue mani trasmettano al suo cervello quello che occhi, orecchie e naso sanno solo anticipare.
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Avrà l'acquolina in bocca; desiderio e testosterone a mille. Mi diverte sempre e mi solletica, ‘sta cosa! Voglio essere la pietanza gustosa che non vedrà l'ora di consumare. Impiegherò un'ora e mezza solo per spalmare creme, massaggiarmi, truccarmi, profumarmi e vestirmi. Voglio essere bella e desiderata da chiunque incontrerò stamattina, mentre mi recherò in piazza all'angolo stabilito, dietro l'edicola e di fronte al bar Centrale.
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Lo capirò dagli sguardi gentili degli anziani, dall'espressione improvvisamente muta e seria dei ragazzi, che cercheranno di incrociare i miei occhi. Mentre incedo, lenta e tranquilla, con un accenno di gioia sul viso. Magari ne guarderò appena uno e gli fermerò i battiti per due secondi, lo so. Sarà ancora più evidente dalle lame taglienti lanciatemi dalle donne di mezz'età frustrate, che dovrò schivare con un sorriso, piegandomi un po’ alla Matrix.
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Quelle serene mi sorrideranno complici e mi faranno un cenno d'intesa. Loro sanno bene cosa si prova a essere giovani e bellissime. Farò la svampita e dal bar qualcuno farà a gara per offrirmi un caffè e un cornetto, mentre lo aspetto. Succede ogni domenica. Quando lui arriverà, fingerò un lieve imbarazzo, ma so già che mi tremeranno le gambe e che per un attimo saremo il centro dell'attenzione. Sarò il suo prezioso giocattolo.
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Mi colmerà di attenzioni, mi porterà al centro commerciale per farmi acquistare ciò che vorrò, e man mano che passeranno le ore sentirò crescere in lui il desiderio insopprimibile di avermi. Sarò la caramella che scarterà. Gli concederò tutta me stessa: anima e tacchi compresi, perché mi ama. Perché lo amo, perché l'amore è una recita a soggetto e io la faccio per me. La faccio per lui. Ultimo spruzzo di profumo prima di uscire, sistematina alle autoreggenti velatissime… borsetta, cellulare, preservativi, chiavi… clack.
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RDA
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pgfone · 1 year ago
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Stasera sto guardando i mondiali di atletica a Glasgow e mi è tornato in mente quando a scuola ci facevano allenare per i giochi della gioventù che si svolgevano al palazzetto dello sport in città. Io, ero lo specialista del salto in lungo e l'abilità in allenamento non era saltare più in lungo possibile staccando bene senza toccare la plastilina, ma bensì schivare la merda di gatto quando si cadeva nella sabbia.
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canesenzafissadimora · 7 months ago
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Vivere è stare svegli
e concedersi agli altri,
dare di sé sempre il meglio,
e non essere scaltri.
Vivere è amare la vita
con i suoi funerali e i suoi balli,
trovare favole e miti
nelle vicende piú squallide.
Vivere è attendere il sole
nei giorni di nera tempesta,
schivare le gonfie parole,
vestite con frange di festa.
Vivere è scegliere le umili
melodie senza strepiti e spari,
scendere verso l’autunno
e non stancarsi d’amare.
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Angelo Maria Ripellino
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tuttononeniente-13 · 10 months ago
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"E i ricordi sembrano lame che da tempo provo a schivare."
Ultimo-Neve al sole
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papesatan · 1 year ago
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Ieri s’è sposata mia sorella. Credo di non aver realizzato finché non l’ho vista in piedi con mio padre all’altare. Soltanto la sera prima avevo irriso bonariamente i miei scommettendo un paio di birre col buon Angelo su quante volte sarebbero crollati, col sardonico risultato che loro si son fatti roccia sorgiva, commuovendosi il giusto, mentre io son scoppiato a piangere e da lì non ho più smesso. Troppi pensieri d’amore represso, dolore ipogeo, parole non dette: mia sorella razzista omofoba antivax e complottista, il sempre più arduo discuter invano, a schivar nolente bombe e mine. E volerle bene nonostante tutto e ancora, conoscendo la sua sofferenza che è anche la mia, così uguali e diversi. Quando studiava ancora medicina, i professori la consideravano un genio, la migliore del suo corso, la più brillante, e lo era davvero. Avrebbe potuto fare ed essere qualunque cosa avesse voluto. Poi le si ruppe qualcosa, anni d’infinita crisi e non sapersi, una vita fuori corso. Infine, lo strappo, la rinuncia a tutto, cambiando lavoro e vita. Ora lavora come social media manager ed è bravissima in quel che fa (ma lo sarebbe in qualsiasi cosa decidesse di tentare). Il mese scorso, passando dalla cucina, ho notato che il bidone della carta traboccava di fogli e quaderni. Ho cominciato a leggerne il contenuto: vecchi appunti di medicina, esami pianti e sudati, storie inventate (anche lei scrittrice), pagine di diario, pensieri, sfoghi, pezzi di anima scartati e gettati via alla rinfusa. Senza farmi scoprire, ho raccolto tutto e l’ho nascosto al sicuro in camera mia. Sono un accumulatore seriale, è vero, ma non potevo permettere che tutta quella pena andasse perduta. Posso capire perché l'ha fatto, il dolore che le provoca tenersi la caduta ancora a vista. Può fare tabula rasa se vuole, allontanare da sé le pagine d'un passato in cui più non leggersi, lo accetto, vorrà dire che conserverò io i pezzi d'una vita che non è più. Chissà, magari un giorno, ormai in pace, tornerà a cercare quei sogni buttati di rabbia e spregio e allora io, beh, saprò cosa fare.
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