#schivare
Explore tagged Tumblr posts
Text
“È molto difficile riuscire ad entrare in contatto diretto con una persona... Devi scansare aspettative, proiezioni, paure, credenze ed ossessioni. Poi forse arrivi alla persona.”
— Roberto Potocniak
#difficile#contatto#contatto diretto#persona speciale#persona#schivare#scansare#aspettative#proiezioni#paure#credenze#ossessioni#arrivare#frasi e citazioni#frasi tumblr#frasi#Roberto Potocniak
50 notes
·
View notes
Text
Day 4: Dodge
#drawing#draw#disegno#inchiostro#ink#inktober#moleskine#fineliner#tombow#dodge#tombow pen#tombowpen#tombowmarkers#tombow markers#aquamarker#schivare#unipin#uni pin#Inktober 2023#Inktober2023
5 notes
·
View notes
Text
4° giorno
Una sorta di palla (ghianda) avvelenata 😂
#pensieri per la testa#persa tra i miei pensieri#inktober#inktober 2023#ghianda#scoiattolo#disegno#disegnini#disegnare#dodge#schivare
3 notes
·
View notes
Text
Ma when in Rome cosa
4 notes
·
View notes
Text
Biden in Europa prova a schivare la controversia sulle bombe a grappolo
Il presidente Usa è arrivato domenica sera a Londra, dove incontra il premier Sunak e Re Carlo
0 notes
Text
Mi manca...
Lo zoccolare fino in spiaggia con mia madre che mi diceva "cammina bene alza quei piedi"...pinoli per terra da schiacciare con i sassi...
l'odore della siepe di caprifoglio dalla pensione trieste al bagno emilio e quello dei giornali dell'edicola, misto a quello del mare e degli abbronzanti e della piadina...
la cuffietta bianca della piadinara...quella anziana, la prima ..che faceva le piade tirate a mattarello con il bordo frastagliato e il pezzetto di carta marroncina per portarle via ...
la luce bianca del mattino e la bassa marea con le righe della sabbia sotto i piedi, i buchini dei cannolicchi e schivare i granchi
fare capannella con il tettuccio del lettino e il telo, il caldo sulla pelle...l'odore dell'abbronzante e il libro con sabbia tra le pagine...
e aspettare le 11 che non arrivavano mai per il bagno... il freddo dell'acqua al primo tuffo o l'andare giù piano piano con tutta la pelle d'oca... i rumori attutiti quando si è sott'acqua.... il cretino di turno che ti slaccia il bikini...le spalle di mio padre per salirci a fare i tuffi...
correre sulla sabbia bollente saltellando tra un'ombra e l'altra... stendersi al sole senza fare la doccia e sentire la pelle tirare con il sale che brucia appena sulla pelle un po' scottata sulle spalle ...
il fastidio della sabbia tra le dita e lavarsi i piedi nel rubinetto sotto le docce aspettando con il costume in mano per sciacquare anche quello...il profumo dello shampoo e il rigagnolo di schiuma e acqua sulla sabbia...
il cemento rigato e rosso e bollente della banchina del porto con le barche che partivano da Milano Marittima per la gita a Rimini e la voglia di tuffarsi lì ma la mamma non voleva...e stare in equilibrio sul muretto tra la banchina e gli scogli ad aspettare gli schizzi delle onde,
il mare grosso i rari giorni che faceva temporale e a fare il bagno tuffandosi dentro le onde e ci si riempiva il costume di sabbia..
la pizza che faceva la sorella della vedova di Emilio alle cinque...e io le confondevo poi sempre quelle due...la Maria e l'Anna
Il rullo per tirare il campo da bocce e il barattolo bucato con il talco per fare le righe...e le premiazioni delle gare al pomeriggio e se le coppie erano miste io ero un po' gelosa se mio padre giocava con la mamma della cecilia perchè era così bella...
e guardarti da lontano mentre giocavi a calcio sporco di sabbia dappertutto e cominciare a scoprire quell'emozione nuova quell'attrazione mai provata... ecco cosa vuol dire innamorasi...il dondolo dell'Hotel Miramare dove per la prima volta ho capito che potevo anche godere del mio corpo...
I giardini del tennis con la terra rossa e la giostra e l'odore dei pini...
le tonde alla sera su e giù per viale Roma e baci infiniti sulle panchine, le feste al Giardino D'Estate con Gianni Togni che cantava Luna..e le puntate all'ippodromo di Cesena e le gite al Parco Naturale che mi sembrava così lontano...
Gli amici che poi non avresti rivisto più, quelli che rivedi solo lì...e quelli che sono ancora con me ......il primo primissimo bacio sul dondolo della casa in affitto ...
il rumore degli aerei con la pubblicità...la pizzeria da Duilio e il cinema Italia all'aperto ...le lacrime quando era ora di tornare e il grano nei campi era già mietuto e le arature portavano l'autunno...
Mi manca la felicità pura e spensierata di quel periodo quando ancora tutto poteva essere e ogni cosa era nuova e da scoprire ...e che non è stata mai più.
130 notes
·
View notes
Text
OGGI COME ALLORA
Che il fascismo sia tornato è innegabile e chi dice il contrario o è fascista o mente. Nessuno ti picchierá per strada se non ti togli il cappello al passaggio di una divisa, né ti costringerà a bere intrugli nauseabondi (almeno per ora), ma le manovre del governo non sono più soltanto caratterizzate da tagli all'istruzione, alla sanità e alla cultura, ma sono apertamente indirizzate alla repressione e al soffocamento del dissenso. Iniziano a essere minate le libertà fondamentali: gli scioperi vengono vietati, gli antiabortisti entrano nei consultorio, le università vengono militarizzate, l'informazione è censurata o manipolata al fine di creare consenso. Se non ti allinei vieni licenziato, multato, arrestato, picchiato. A suon di leggi, decreti e ordinanze aumentano le restrizioni e il controllo per darci la sensazione di sentirci in pericolo e farci credere di aver bisogno di protezione dal nemico di turno: lo straniero, la femminista, l'ecologista, il "comunista". Ci vogliono buoni e servili per sfruttarci come hanno sempre tentato di fare. Questo 2024 non è così distante dagli anni '20 del secolo scorso, ma oggi come allora i fuochi di Resistenza esistono e riprendono vigore. Gli studenti che scendono in piazza a schivare i manganelli dimostrano di conoscere la storia meglio di chi li vuole zittire. Che fare, dunque? La verità è che il fascismo c'è sempre stato, oggi sta soltanto prendendosi il palcoscenico, ma se lo spettacolo, pagato da noi, è di bassa qualità, lo spettatore ha il diritto di fischiare, alzarsi e buttare gli attori principali giù da palco.
108 notes
·
View notes
Text
Stasera sto guardando i mondiali di atletica a Glasgow e mi è tornato in mente quando a scuola ci facevano allenare per i giochi della gioventù che si svolgevano al palazzetto dello sport in città. Io, ero lo specialista del salto in lungo e l'abilità in allenamento non era saltare più in lungo possibile staccando bene senza toccare la plastilina, ma bensì schivare la merda di gatto quando si cadeva nella sabbia.
#post che si potevano evitare#ricordi discutibili#allenarsi in una scuola di campagna#sopportatemi#ve vojo bene
95 notes
·
View notes
Text
Vivere è stare svegli
e concedersi agli altri,
dare di sé sempre il meglio,
e non essere scaltri.
Vivere è amare la vita
con i suoi funerali e i suoi balli,
trovare favole e miti
nelle vicende piú squallide.
Vivere è attendere il sole
nei giorni di nera tempesta,
schivare le gonfie parole,
vestite con frange di festa.
Vivere è scegliere le umili
melodie senza strepiti e spari,
scendere verso l’autunno
e non stancarsi d’amare.
Angelo Maria Ripellino
24 notes
·
View notes
Text
"E i ricordi sembrano lame che da tempo provo a schivare."
Ultimo-Neve al sole
#amore#frasi belle#frasi#dolore#ricordi di te#ricordi#ultimo#frase canzone#tristezza#mancanza#frasi canzoni#frasi cantanti#amore finito#amore mio#amore perduto#frasi d'amore
22 notes
·
View notes
Text
Ieri s’è sposata mia sorella. Credo di non aver realizzato finché non l’ho vista in piedi con mio padre all’altare. Soltanto la sera prima avevo irriso bonariamente i miei scommettendo un paio di birre col buon Angelo su quante volte sarebbero crollati, col sardonico risultato che loro si son fatti roccia sorgiva, commuovendosi il giusto, mentre io son scoppiato a piangere e da lì non ho più smesso. Troppi pensieri d’amore represso, dolore ipogeo, parole non dette: mia sorella razzista omofoba antivax e complottista, il sempre più arduo discuter invano, a schivar nolente bombe e mine. E volerle bene nonostante tutto e ancora, conoscendo la sua sofferenza che è anche la mia, così uguali e diversi. Quando studiava ancora medicina, i professori la consideravano un genio, la migliore del suo corso, la più brillante, e lo era davvero. Avrebbe potuto fare ed essere qualunque cosa avesse voluto. Poi le si ruppe qualcosa, anni d’infinita crisi e non sapersi, una vita fuori corso. Infine, lo strappo, la rinuncia a tutto, cambiando lavoro e vita. Ora lavora come social media manager ed è bravissima in quel che fa (ma lo sarebbe in qualsiasi cosa decidesse di tentare). Il mese scorso, passando dalla cucina, ho notato che il bidone della carta traboccava di fogli e quaderni. Ho cominciato a leggerne il contenuto: vecchi appunti di medicina, esami pianti e sudati, storie inventate (anche lei scrittrice), pagine di diario, pensieri, sfoghi, pezzi di anima scartati e gettati via alla rinfusa. Senza farmi scoprire, ho raccolto tutto e l’ho nascosto al sicuro in camera mia. Sono un accumulatore seriale, è vero, ma non potevo permettere che tutta quella pena andasse perduta. Posso capire perché l'ha fatto, il dolore che le provoca tenersi la caduta ancora a vista. Può fare tabula rasa se vuole, allontanare da sé le pagine d'un passato in cui più non leggersi, lo accetto, vorrà dire che conserverò io i pezzi d'una vita che non è più. Chissà, magari un giorno, ormai in pace, tornerà a cercare quei sogni buttati di rabbia e spregio e allora io, beh, saprò cosa fare.
#comunque mi farò una playlist con le canzoni della chiesa#ce ne sono alcune troppo belle#e giù a piangere#per ridere un po' invece bastano le bolle di sapone
92 notes
·
View notes
Text
Nella prima metà degli anni ‘60 due donne , giornaliste e scrittrici, si mettono in macchina e da nord a sud intervistano 1018 uomini. Di età e condizioni sociali diverse. Un viaggio sociologico e antropologico complicato che mirava a capire il punto di vista maschile su argomenti che riguardavano la sfera intima della coppia, la condizione della donna ed il sesso. Era impensabile per l’epoca che due donne parlassero così apertamente di tali argomenti.
La verità è che non se ne parla mai abbastanza…e tantissimi rimangono tabù. Quest epoca di iper-informazione ci sottopone ad un maxi bombardamento che non riesce tuttavia a nutrire nel modo giusto coscienze, cervelli e cuori.
Mio malgrado reputo alcune di quelle interviste attuali. La condizione della donna, il sesso, i diritti civili…questo paese sembra pronto a tutto e invece io lo trovo a tutto impreparato.
La gente non è attenta all altro. La gente non è più abituata a “sentire” l’altro. Mi fa paura un mondo così. Forse è per questo che coltivo la mia solitudine e in un modo che quasi atterrisce rifiuto gli altri.
Che mondo è quel mondo che mi costringe a farmi queste domande. (Non giudizi. Solo domande.)
(1) come e' possibile essere circondati da persone che dicono di volerti bene e che non si accorgono che sei incinta due volte?
(2) come e' possibile che mentre lavori con i bambini, studi per formare i ragazzi, studi anche per distruggere quelli che porti in grembo?
(3) come e' possibile che facendo l'amore non eviti, due volte, conseguenze che non vuoi?
(4) come e' possibile che affidi a internet la gestione della tua salute?
(5) come e' possibile che te ne vai in vacanza con le persone che non hai sentito di amare per considerarle alleate?
(6) come e' possibile che dopo avere seppellito in giardino quelli che hai considerato rifiuti organici pensavi di poterla fare franca?
(7) come e' possibile che una gravidanza ti crei vergogna, cosi come pure un aborto medico, preferendo diventare un animale primitivo che continua a navigare come se nulla fosse nella modernita' felice della famiglia del Mulino Bianco?
Solo domande. Nessun giudizio.
Domande come stilettate che non so schivare da giorni.
E questo libro…che pure poco ha a che fare con questa vicenda mi conduce su strade che non voglio percorrere perché non vi trovo nulla di buono.
8 notes
·
View notes
Text
Vorrei saper schivare alcune domande per evitare di pensare a quanto io sia una delusione per me stessa.
12 notes
·
View notes
Text
Gre in che senso sei di Forcella
#quante volte mi sei passata accanto senza che me ne accorgessi?#scusa ero troppo impegnata a schivare i motorini sai com'è
1 note
·
View note
Text
Nulla sarà come prima.
Tre anni fa era "solo" il lavoro, con annessi e connessi, con le difficoltà che con il passare del tempo ci hanno messo di fronte ad una situazione a dir poco di disagio o meglio ancora catastrofica….ma il fondo lo dobbiamo ancora raggiungere: in Italia la magistratura in cui tutti speravano ha detto, in buona sostanza o puntura o non mangi. E non è che le cose vadano molto diversamente in altre parti del mondo: tanto per dire, in Canada i giudici hanno detto che sia gli arresti dei manifestanti che il blocco dei conti bancari sono assolutamente legittimi.
Ora i mutui sono triplicati per non parlare di benzina alimenti e bollette, ma arriverà il salvatore, il Q o il guru di turno.
No. L'unico salvatore che ci potrà mai essere ce l'hai di fronte allo specchio.
Leva la maschera amico e amica mia.
È una semplice questione di raziocinio: pensi che ti possano salvare il culo i ricorsi in tribunale? Credi ancora che i mezzi approntati dal sistema possano volgersi in tuo favore? Credi ancora in politica e giustizia? Perché se sei ancora a questo punto, forse la questione coso19 non ti ha dato una lezione sufficiente.
Hanno inoculato i bambini, e già questo dovrebbe bastare.
Gli artefici di tutto ciò che è accaduto negli ultimi tre anni sono tutti ancora in posti di comando, con tanto di segreto militare.
Le case farmaceutiche protagoniste della campagna vaccinale stanno ancora beatamente facendo soldi a palate.
Ovunque si parla di reazioni avverse anche fatali, morti improvvise, ma tutto procede come se niente fosse.
Si mandano armi ad uno Stato con cui non abbiamo niente a che fare, ma è perché l'articolo 11 della costituzione va reinterpretato in chiave gialloblù.
Insetti.
Casa a classi energetiche.
Auto a combustione estinte,
Gli UFI…
E queste sono solo alcune piccole pennellate di un quadro esposto a Davos che definire dimmmerda è un eufemismo.
È servito comprarti l'auto euro 5 anche se la vecchia funzionava ancora benone? No. Te l'hanno bloccata comunque: se l'obsolescenza programmata non basta, te ne impedisco l'uso per legge.
Ora, credi davvero che per le case non sarà lo stesso, e che la ristrutturazione che hai già in mente ti basterà per schivare la mannaia di questi criminali? La tua ristrutturazione non basterà mai, perché sposteranno gli standard sempre più in là: lo hanno già fatto con le auto e hanno visto che il popolo bue accetta tutto, perché non farlo su qualcos'altro che per loro è infinitamente più redditizio?
Ma la vera domanda è un'altra: ancora non ti basta? Ancora non hai capito che l'unica salvezza non verrà dall'esterno, ma solo da te stesso , dal tuo cambiamento, e dall'unione di tanti uomini che si sono guardati allo specchio e hanno deciso che si sono rotti i coglioni?
Stanno continuando ad alzare l'asticella.
Forse è il caso di bloccargli la mano, e infilargli quella asticella su per il culo.
Ma non solo un pezzettino. Non un pezzo per volta.
No. Tutta insieme. Tutta in una volta con insetti, casa a classi energetiche, auto elettrica, siringa, armi e green pass.
Perché questi stanno andando spediti verso crediti al carbonio, moneta digitale a tempo e ci manca un tanto così per lo sdoganamento definitivo dell'eutanasia obbligatoria al raggiungimento di una certa età.
Possiamo ancora prendere in mano l'asticella, possiamo ancora cambiare le cose cambiando noi stessi, le nostre credenze, finendola di applaudire chi recita.
Nessun mercante fa affari senza la complicità di chi compera la sua merce.
Siamo ancora in tempo.
Nulla sarà come prima.
Ma nulla deve essere come prima, perché è proprio quel PRIMA che ci ha portato a questo.
Fabiano Mazzoni.
95 notes
·
View notes
Text
Oggi pomeriggio ho fatto basta in ufficio prima del solito, rientrato appena in tempo per schivare l'ennesimo temporale. Birretta fresca sul divano a finestre aperte. Un altro blog che seguivo ha chiuso i battenti, mi dispiace. Per adesso resto, con il mio pseudodiario in questo spazio, incrocio spesso casuale di vite anche molto lontane tra loro.
40 notes
·
View notes