#scheggie
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topcat77 · 2 years ago
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Paolo Scheggi
 "Volumi (blu) "1964
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desimonewayland · 8 months ago
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Paolo Scheggi - Zone riflesse, 1965
Tornabuoni Art
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thunderstruck9 · 2 years ago
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Paolo Scheggi (Italian, 1940-1971), Inter-ena-cubo, 1967. Modules of die-cut cardboard and plexiglas, 100 x 100 x 10 cm.
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moonrockworld · 2 years ago
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Paolo Scheggi, Inter-ena-cubo, 1968, Moduli di cartone azzurro fustellato e plexiglas
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queerographies · 9 months ago
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[Corpi invisibili][Antonia Caruso]
Corpi Invisibili: La Storia dei Margini Italiani dall’Inizio del Novecento al 2020 Titolo: Corpi invisibiliTesto di: Antonia CarusoIllustrazioni di: Chiara Mela, Meo e SonnoPostfazione di: Luce ScheggiEdito da: Becco GialloAnno: 2024Pagine: 160ISBN: 9788833143033 La sinossi di Corpi invisibili di Antonia Caruso Cosa succede quando un corpo viene ignorato, nascosto o ne viene proposta una…
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marcogiovenale · 1 year ago
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bau @ mart
Presentazione di BAU 19 al Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto Mart > Archivio del ‘900 domenica 28 gennaio alle 15.Durante l’incontro, Duccio Dogheria farà gli onori di casa, Antonino Bove e Guido Peruz illustreranno il progetto BAU e il contenitore n. 19 fresco di produzione.Poi ci saranno in ordine misto proiezioni video (Sara Giordani e Giuseppe Calandriello) e…
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ftwk · 2 years ago
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dunkelwort · 1 year ago
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Pata Asemica
Pata Asemica, collective exhibition within the event Alingue e Apostrofi, Festival degli universi supplementari e dei nuovi (A)linguaggi, Duccio Scheggi, Marco Garophalo, Giuseppe Calandriello curators, Stecca 3, Milano, 8-9-10/09/2023.
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adrianomaini · 1 year ago
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Binda ora scucchiaiava in un gavettino di castagne bollite
Binda ora scucchiaiava in un gavettino di castagne bollite https://ift.tt/juXm1Ns                                                                  Dintorni di Triora (IM). Foto: Alessandro Spataro Monte Gerbonte (fotografia di Elisa Longinotti). Fonte: Elisa Longinotti, Op. cit. infra Una mappa dei luoghi calviniani. Fonte: Elisa Longinotti, Op. cit. infra                                                                                      Tappa 3                                                                        Creppo - Monte Gerbonte Alle nove e un quarto arrivò su Colla Bracca assieme alla luna, ai venti era già al bivio dei due alberi, per la mezza sarebbe stato alla fontana. In vista di San Faustino prima delle dieci, dieci e mezzo a Perallo, Creppo a mezzanotte, per l’una poteva essere da Vendetta in Castagna: dieci ore di strada a passo normale, sei ore a dir tanto per lui, Binda, la staffetta del primo battaglione, la più veloce staffetta della brigata (Paura sul sentiero in RR I, p. 246). Binda ora scucchiaiava in un gavettino di castagne bollite, sputacchiando le pellicole rimaste appiccicate. […] Si incamminò. -Vado da Serpe, in Gerbonte, - disse.- Forza Binda,- gli dissero i compagni. Lui già svoltava dietro allo sperone di roccia, aveva perso di vista il casone, si lasciava alle spalle il dirupo nero di cespugli (Paura sul sentiero in RR I, p. 252). - Al Culdistrega,- disse quello con i baffi neri, - così non c’è da scavare la fossa […]. Li condussero su per il sentiero di rocce, con le armi alle reni. Il Culdistrega era l’apertura d’una caverna verticale, un pozzo che scendeva nella pancia della montagna, giù giù, non si sapeva fin dove (Uno dei tre è ancora vivo in RR I, p. 273). I tedeschi, con quattro o cinque cannoni e lanciabombe, tirano sulla parete superiore del costone diroccando case e casoni a San Faustino. Fu allora che cadde, ferito dalle scheggie, il garibaldino Petrin di Creppo. Le sorti della battaglia arridono ai nazisti: essi riescono a piazzare le mitragliatrici sul costone e a battare e isolare i nostri centri di fuoco. Alle nostre mitraglie non resta che ritirarsi (Le battaglie del comandante Erven, dal racconto di Italo Calvino in L’epopea dell’esercito scalzo, p. 237). Attraverso la dettagliata descrizione del percorso che Binda fa in Paura sul sentiero, è possibile provare a ripercorrere il tragitto che la staffetta faceva per avvisare i vari distaccamenti dell’arrivo dei nemici. Quindi raggiunta colla Bracca sulla strada extraurbana che unisce San Giovanni dei Prati a Aigovo, passando attraverso i sentieri nel bosco da Perallo e Creppo, dopo dieci ore di strada si raggiunge un luogo chiamato Castagna in direzione di Realdo. Il tragitto prevedeva di attraversare il torrente Argentina all’altezza del vecchio ponte di Loreto (oggi identificato come il ponte di Mauta) che dista dieci minuti di cammino ripido verso valle, partendo da Loreto, piccolo borgo di case arroccate sull’argine sinistro del torrente Argentina, che è stato un crocevia strategico durante la guerra di liberazione delle forze partigiane contro i nazi-fascisti. Questo tragitto notturno di Binda unisce punti centrali della Valle Argentina che sono stati luoghi protagonisti delle battaglie partigiane. Gli abitanti di questi paesi, per lo più contadini: «hanno dimostrato nella guerra partigiana un entusiasmo, uno spirito combattivo, una solidarietà» tale da apportare un contributo profondo alle Brigate Garibaldine. Così spesso Calvino li nomina nei suoi scritti, come in Liguria magra e ossuta dove leggiamo: «da Castelvittorio
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pikasus-artenews · 2 years ago
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PAOLO SCHEGGI. Making Spaces Negli anni Sessanta due opere di Paolo Scheggi sono entrate nella collezione della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.
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momamama · 3 years ago
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topcat77 · 3 years ago
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Paolo Scheggi
Inter-Ena-Cubo, 1969
punched cardboard modules, in Plexiglas box
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theegoist · 4 years ago
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Paolo Scheggi (Italian, 1940–1971) - Nero, Black acrylic on three superimposed canvases, 70.0 x 70.0 x 5.0 cm (1962)
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thunderstruck9 · 3 years ago
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Paolo Scheggi (Italian, 1940-1971), Zone riflesse, 1964. Acrylic on three superimposed canvases, 60 x 60 x 6 cm.
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moonrockworld · 2 years ago
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Paolo Scheggi, Interfiore, 1968
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sunjongpyo · 5 years ago
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PAOLO SCHEGGI
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