#scarcerato
Explore tagged Tumblr posts
avalonishere · 2 days ago
Text
Tumblr media
Alla faccia di tutti voi sinistri che usate fb per dimostrare tutta la vostra ignoranza con chi la pensa diversamente da voi, proprio come succede questi giorni! Adesso cercate di digerire la notizia e prendetevi un maalox gigante!
I DEFICIENTES
Non gli è parso vero ai deficientes, mezzo governo indagato?
Erano così presi dalla esaltazione della notizia, che già vedevano
traballare il governo, forse cadeva? e la Meloni? e Piantedosi,
Nordio e Mantovano? Tutti indagati!
PD, M5S, AVS e non so chi altri hanno occupato il parlamento.
C'è questa abitudine di occupare le cose degli altri. Gli operai
occupano la fabbrica in cui lavorano, ma non è la loro. Gli
studenti occupano la scuola dove studiano, ma non è la loro.
I parlamentari di sinistra occupano il parlamento dove lavorano
ma non è il loro. Ilaria Salis docet. Non è un caso che la ladra
di case stia a sinistra.
Perfino il PM era così euforico per la sua iniziativa da non
soppesare con attenzione la denuncia.
Peculato! Favoreggiamento! Non avrà consultato neanche
il codice penale per non perdere tempo.
Nessuno dei deficientes si è posto una domanda: "e se
Li Gotti ha scritto cavolate?
No! Era troppo bello vedere il presidente del consiglio
indagato, la stabilità di governo vacillare, le inevitabili
perdite economiche per il nostro paese, ma chi se ne frega!?
E poi è bastato un ex giudice della corte penale dell'Aia,
oggi in pensione, a smontare il castello di carte.
Invitato come grande esperto sul canal-sinistro La7,
CUNO TARFUSSER, questo il nome del giudice, ha
spiegato ad un attonito Formigli (nel programma di La7
Piazza sporca, no mi confondo, Piazza pulita) che non
c'è nulla.
Ma come, il Peculato?
Non si è mica appropriata dell'aereo?
E il Favoreggiamento?
Beh! Andavano indagati i 3 giudici della Corte d'appello,
sono loro che hanno scarcerato Almasri!
E ora?
I deficientes hanno occupato camera e senato fino a martedì.
Strepitano che la Meloni deve andare a riferire.
A riferire cosa?
Non avete capito che la Ragion di Stato impone di liberare
l'ingegnere iraniano, o rimpatriare qualcun altro?
Abbiamo la più grande piattaforma di estrazione in Libia
gestita dall'ENI. Due giacimenti a gas, chiamati
rispettivamente “Stuttura A” e “Struttura E”, situati
nell'area contrattuale D, al largo della Libia.
La produzione di gas inizierà nel 2026 e raggiungerà
un plateau di 750 milioni di piedi cubi di gas standard al giorno.
Capite, deficientes, che chi governa deve tutelare
l'interesse del paese?
Ma già! Voi che dovete capire? Siete deficientes!?
Il giudice Cuno Tarfusser
Dal profilo FB di Marina Siddi
21 notes · View notes
vintagebiker43 · 14 days ago
Text
+++#Ultimora! Roma, 21 gennaio 2025 (20:10).
Scarcerato e Osama Najim 'Almasri', capo della polizia giudiziaria di Tripoli, arrestato a Torino dalla Interpol su mandato della Corte Penale Internazionale per reati di stupri, torture, omicidio e crimini di guerra contro i migranti, anche minori, in fuga verso il Mediterraneo.
Il governo libera impunito un torturatore pluriomicida rompendo il rapporto con la #CPI alla quale era vincolato e che aveva contribuito a istituire, nel 1998.
SCANDALOSO !!!!!
😡😡😡😡😡😡😡😡😡😡😡😡😡😡
7 notes · View notes
ginogirolimoni · 13 days ago
Text
Tumblr media
Scarcerato Abedini, scarcerato Al - Masri, le prigioni italiane hanno le porte girevoli con la destra; dovrei dire “presunto” terrorista il primo e “presunto” torturatore dei lager libici il secondo, ma il fatto che siano stati entrambi scarcerati elimina la presunzione di innocenza e ci fornisce la certezza delle accuse che ricadono sul loro capo.
Del primo è apparso chiaro a tutti lo scambio di prigionieri: Abedini per Cecilia Sala, ma dubito che il semplice salvataggio di una giornalista italiana possa aver fatto scarcerare un pericoloso terrorista, colpevole di aver fornito ai terroristi mediorientali strumenti bellici che hanno ucciso diversi soldati americani, dev’esserci dell’altro, e lo testimonia il volo precipitoso di Giorgia Meloni a Mar-a -Lago per prendere ordini da Trump.
Su Almastri, invece, la spiegazione è più semplice, senza la complicità delle bande armate libiche che tengono in campi di concentramento migliaia di migranti sub-sahariani pronti a sbarcare in Italia, il misero castello di carta della lotta all’immigrazione crollerebbe del tutto.
Per cui, Al - Masri è un criminale, uno che lucra sulla pelle dei migranti, che spreme la loro miseria, che si approfitta dei loro corpi facendone ciò che vuole per puro gusto del divertimento, e cancellandone le menti, cosa che fa ogni pensiero concentrazionario che si rispetti.
Arrestare e scarcerare due individui che lucrano sulla morte altrui non è un segno di forza per uno stato sovrano, ma un segno di estrema debolezza, e per fugare quest’alone di debolezza che ci stiamo creando nel mondo, questo governo sarà costretto a mostrare i muscoli con i più deboli: la scarsa opposizione interna e i migranti in patria, l’appiattimento sciocco e pericoloso col padrone USA Trump e col padrone del mondo virtuale, nonché futuro padrone di Marte, Musk.
2 notes · View notes
comefiorineldeserto · 2 months ago
Text
Bene bene bene, Impagnatiello condannato all’ergastolo. La domanda che mi sorge spontanea è: tra quanti anni verrà scarcerato per buona condotta?
Accetto scommesse
3 notes · View notes
anchesetuttinoino · 6 months ago
Text
Tumblr media
Nel 2022, il 14enne Gordon Gault è stato ucciso a colpi di machete in strada a Newcastle.
I suoi assassini Carlos Neto (18 anni) e Lawson Natty (18 anni) sono stati condannati rispettivamente alla pena di 9 anni e 2 mesi e 2 anni e 8 mesi.
Dopo soli 6 mesi di reclusione, Natty sarà scarcerato nel fine settimana a causa del sovraffollamento delle carceri.
Le autorità britanniche devono far spazio nelle carceri dopo gli arresti di massa dei manifestanti anti immigrazione?
6 notes · View notes
omarfor-orchestra · 2 years ago
Text
Fratm ingiustament scarcerato
1 note · View note
siciliatv · 2 days ago
Text
Tumblr media
L'operazione sul clan di Agrigento/Villaseta: un indagato scarcerato, un altro resta ai domiciliari I giudici del tribunale del Riesame di Palermo, inaccoglimento del ricorso presentato... #SiciliaTV #SiciliaTvNotiziario Read the full article
0 notes
alephsblog · 5 days ago
Text
0 notes
notiziariofinanziario · 12 days ago
Text
Tumblr media
Un altro straniero arrestato in Italia è stato scarcerato. Si tratta del comandante della polizia giudiziaria libica Najeem Osema Almasri Habish, sul quale pendeva un mandato della Corte penale internazionale per «crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi nella prigione di Mitiga, puniti con la pena massimo dell’ergastolo». L’arresto non è stato convalidato per un errore procedurale e l’uomo già nella serata di martedì 21 gennaio è stato rimpatriato su un aereo diretto nella capitale libica. Si è concluso con un colpo di scena, dunque, un giallo che per tre giorni ha tenuto col fiato sospeso apparati giudiziari, di polizia e dell’intelligence. Perchè Almasri non è un cittadino qualsiasi, come non lo era l’uomo dei droni Abedini, fortemente reclamato da Teheran. Ed anche in questo caso da Tripoli erano partite proteste per l’arresto - definito “arbitrario” - del comandante, membro di lunga data dell’Apparato di deterrenza per il contrasto al terrorismo e al crimine organizzato. Milizia che, rileva Amnesty, ha commesso «terribili violazioni con totale impunità nella prigione di Mitiga». Intanto si muove la Cpi. La Corte penale internazionale (Cpi) sta cercando, e deve ancora ottenere, chiarimenti da parte delle autorità italiane a proposito del rilascio del comandante della polizia giudiziaria libica Almasri. Lo ha scritto oggi la Corte sul suo sito. La Corte ricorda nello stesso comunicato il dovere di tutti gli Stati membri di cooperare pienamente con la Corte nelle sue indagini e nei procedimenti giudiziari dei crimini. La Cpi il 18 gennaio ha emesso un mandato di arresto a carico del libico. L’indomani l’uomo era stato arrestato dalle autorità italiane prima di essere rilasciato il 21 gennaio. Intanto monta lo scontro politico. «La premier Meloni deve venire urgentemente» in Aula alla Camera «a riferire» sulla vicenda che ha coinvolto Njeem Osama Elmasry, noto come Almasri. Lo hanno chiesto tutte le opposizioni (AVS, Pd, Più Europa, Italia viva, M5S e Azione) prima delle comunicazioni alla Camera del ministro della Difesa, Guido Crosetto, sull’invio delle armi all’Ucraina. Vertice Schlein-Bonelli-Fratoianni: sul tavolo Almasri e Consulta Si è svolta una riunione improvvisata a tre, tra la segretaria del Pd Elly Schlein e i due leader di Avs, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni in Transatlantico. A margine dei lavori odierni sull’Ucraina, i tre si sono appartati su un divanetto per parlarsi. Tra gli argomenti affrontati, a quanto si è appreso, il caso del comandante libico e lo stallo sui giudici costituzionali, alla vigilia della nuova riunione del Parlamento in seduta comune. «Giorgia Meloni - ha attaccato la segretaria del Pd Elly Schlein - voleva inseguire i trafficanti di esseri umani in tutto il globo terracqueo, ne era stato arrestato uno libico in Italia e invece di dare seguito alle richieste della Corte penale internazionale che lo accusa di crimini di guerra e contro la dignità umana, lo hanno rimandato impunito in Libia. Il governo chiarisca immediatamente perchè Elmasry è stato scarcerato e lasciato andare». M5s, dal governo schiaffo per proteggere torturatore libico «Nordio venga in Parlamento a spiegare perché il torturatore libico Njeem Osama Elmasry Habish è stato rimesso in libertà invece di essere consegnato alla Corte penale internazionale, che riceve così l’ennesimo schiaffo dal governo Meloni dopo quello sull’immunità di Netanyahu. C’è il forte sospetto che vi sia stata la volontà politica di proteggere questo potente funzionario libico ’amico’ del governo Meloni sottraendolo alla giustizia internazionale per non far saltare gli accordi con Tripoli sulla gestione dei migranti. E’ solo una coincidenza che dopo il fermo dell’aguzzino libico, dai porti della Tripolitania sia partita un’andata di barconi con centinaia di migranti alla volta di Lampedusa? Perché questo silenzio imbarazzato da parte del governo? Forse perché questa vicenda avrebbe fatto luce sul sistema criminale libico a cui Meloni ha affidato, con i soldi degli italiani, la gestione dei migranti?». È quanto si legge in una nota dei parlamentari del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Esteri e Giustizia di Camera e Senato. Appendino: gravissimo volo di Stato per liberare un criminale «Chiediamo - ha affermato la vicepresidente del Movimento 5 Stelle Chiara Appendino intervenendo alla Camera - che la presidente Meloni e il ministro Nordio vengano in Parlamento a spiegare agli italiani perché sia stato liberato un torturatore. Il fatto non è grave ma gravissimo: ci devono spiegare perché un uomo con un mandato di arresto della Corte penale internazionale per crimini contro l’umanità sia stato rimandato a casa con tutti gli onori, addirittura con un volo di Stato. Io non riesco a credere che sia un errore, io non riesco a credere che il Ministro Nordio e tutto l’apparato non sapessero. Allora le possibilità sono due: o è stato un errore, ed è grave che un governo tratti con superficialità una questione di questo tipo, o c’è dietro la volontà di dare protezione e impunità a un criminale per convenienza politica. Ed è lo stesso atteggiamento con cui questo governo non ha mai avuto il coraggio di dire le cose come stanno su Netanyahu. L’Italia merita un governo che non sia complice dei criminali, ma che sta dalla parte del popolo». Avs chiede immediate dimissioni Nordio Il pressing sul governo arriva anche da Alleanza Verdi e Sinistra. «È finita con un aereo dei Servizi italiani che riporta a casa il torturatore accolto a Tripoli da una gran festa. Basta questo per chiedere le dimissioni di Nordio e un’informativa urgente per capire se siamo usciti dalla Corte Penale Internazionale. Ieri abbiamo depositato un’interrogazione per chiedere le circostanze dell’arresto a Torino di Njeem Osama Elmasry. Chiedevamo come mai un uomo con mandato d’arresto si aggirasse liberamente per il nostro Paese. Ma non abbiamo fatto in tempo neanche a fare i complimenti al lavoro della Digos di Torino!». Così in Aula il vicepresidente di Avs Marco Grimaldi chiedendo le dimissioni del ministro della Giustizia Carlo Nordio. Gli ha fatto eco Angelo Bonelli co-portavoce di Europa Verde e parlamentare di Avs osservando come «il rilascio del generale libico Almasri, accusato di gravissimi crimini contro l’umanità dalla Corte Penale Internazionale e dalle testimonianze strazianti di migranti torturati nei campi di detenzione, è una vergogna nazionale che getta un’ombra inquietante sul nostro Paese. Meloni deve venire subito a riferire in Aula, spiegando il ruolo di Palazzo Chigi in questa vergognosa operazione, e deve assumersi la piena responsabilità politica di quanto accaduto. Al tempo stesso - ha rilanciato Bonelli -, il Ministro Nordio non può sottrarsi alle sue responsabilità: il suo dicastero ha commesso un’omissione gravissima, consentendo la scarcerazione e il trasferimento di un criminale. Nordio deve rassegnare immediatamente le dimissioni». La decisione della Corte d’appello di Roma È stata la Corte d’appello di Roma, competente in questi casi, a disporre la liberazione del comandante, che era detenuto al carcere delle Vallette, dopo essere stato arrestato dalla digos a Torino, dove era arrivato sabato per assistere alla partita di calcio Juventus-Milan. Non è consentito, si legge nell’ordinanza, l’arresto di iniziativa della polizia giudiziaria senza l’interlocuzione preventiva tra il ministro della Giustizia e la Corte d’appello della Capitale. Nordio è stato interessato lunedì, dopo aver ricevuto gli atti dalla questura di Torino e non ha fatto pervenire alcuna richiesta in merito. La Corte d’appello ha quindi dichiarato «l’irritualità dell’arresto» ed ordinato «l’immediata scarcerazione». Ha supervisionato le prigioni, tra cui quelle di Mitiga, Jdeida, Ruwaimi e Ain Zara Quello del libico finito nel mirino della Cpi è un curriculum pesante. Secondo Amnesty, nel 2021 Osama Njeem è stato nominato direttore dell’Istituto di riforma e riabilitazione della polizia giudiziaria di Tripoli. In questa posizione, ha supervisionato le prigioni, tra cui quelle di Mitiga, Jdeida, Ruwaimi e Ain Zara, formalmente sotto il controllo della polizia giudiziaria. Dal 2016, ha diretto il reparto della polizia giudiziaria della prigione di Mitiga. Nell’agosto 2023, l’Apparato di deterrenza «ha partecipato a scontri tra le milizie a Tripoli, utilizzando armi esplosive con effetti su larga scala. Questi scontri hanno causato almeno 45 morti e oltre 164 feriti, tra cui vittime civili». Critica l’opposizione, che aveva invitato a rispettare l’indicazione della Corte penale internazionale. Per Nicola Fratoianni di Av, «la giustizia deve fare il suo corso nei confronti di un trafficante di esseri umani». Sulla stessa linea Arturo Scotto del Pd. «Parliamo di uno dei capi della mafia libica. L’Italia aderisce alla Cpi e dunque deve essere conseguente con i trattati internazionali». Libico arrestato in Italia sabato scorso era in Germania Sabato scorso il comandante libico si trovava in Germania dove si è presentato ad un autonoleggio per chiedere se poteva riconsegnare a Fiumicino l’auto che avrebbe preso a noleggio. È quanto si è appreso da fonti informate. Lo stesso giorno la Corte penale internazionale ha spiccato il mandato d’arresto nei suoi confronti. In quelle ore un funzionario della Corte dell’Aja ha preso contatto con un funzionario di sicurezza dell’ambasciata italiana in Olanda per comunicargli che Almasri sarebbe entrato in Italia, dove è stato poi arrestato la sera del 19. Richiesta arresto Almasri il 2 ottobre, sabato l’ok Cpi Il mandato d’arresto per Njeem Osama Almasri Habish - sempre secondo quanto si è appreso - è stato chiesto dal procuratore della Corte penale internazionale lo scorso 2 ottobre. La decisione di procedere con il “warrant of arrest”, è stata presa, a maggioranza, sabato scorso dalla Camera dell’organismo avendo deciso che ci sono «ragionevoli motivi» per ritenere che Njeem abbia commesso crimini che ricadono nella giurisdizione della Corte e che il suo arresto «appare necessario». Read the full article
0 notes
primepaginequotidiani · 12 days ago
Photo
Tumblr media
PRIMA PAGINA Avvenire di Oggi giovedì, 23 gennaio 2025
0 notes
sbircialanotiziamagazine · 14 days ago
Text
0 notes
vintagebiker43 · 2 years ago
Text
È il 1952. Albert Kesselring, ex comandante delle forze armate naziste e responsabile diretto delle Fosse Ardeatine e della Strage di Marzabotto, è stato appena scarcerato per presunte serie ragioni di salute, riuscendo a evitare, così, prima una condanna a morte e poi anche l’ergastolo.
Quando rientra in Germania, accolto dal cancelliere Adenauer, Kesselring dichiara non solo di non essere affatto pentito delle sue azioni, ma che, anzi, gli italiani gli avrebbero dovuto erigere un monumento.
Quando glielo riferiscono, Calamandrei non dice nulla. Si ritira nel suo ufficio, prende carta e penna e scrive un componimento in versi liberi di una forza evocativa e politica che ha pochi eguali dal Dopoguerra a oggi.
“Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio dei torturati
più duro d'ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA”.
Ancora oggi questo testo dovrebbe essere letto nella Scuola Pubblica. Soprattutto oggi, nei mesi in cui si celebra il 75esimo anniversario della Carta costituzionale.
@Lorenzo Tosa
6 notes · View notes
uominiedonneblog · 2 months ago
Video
youtube
Sophie Codegoni ora che Alessandro Basciano è stato scarcerato ha paura ...
0 notes
telodogratis · 2 months ago
Text
Alessandro Basciano smaschera Sophie sulle sue ospitate a “Verissimo”
[[{“value”:” Alessandro Basciano smaschera Sophie sulle sue ospitate a “Verissimo”. Il noto influencer e dj, è stato ospite nel podcast di Fabrizio Corona poche ore dopo essere stato scarcerato. Il rilascio è avvenuto per la decisione del giudice di revocare la misura cautelare disposta per stalking e minacce nei confronti della sua ex compagna, Sophie Codegoni. Durante l’intervista, Basciano ha…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
viunews · 3 months ago
Text
Altavilla Milicia, scarcerato l'uomo accusato della strage: la Procura si oppone
Altavilla Milicia, scarcerato l'uomo accusato della strage: la Procura si oppone
La Procura di Termini Imerese ha presentato ricorso al Tribunale del Riesame contro l’ordinanza del gip Valeria Gioeli, che ha disposto la scarcerazione di Giovanni Barreca. L’uomo, accusato di aver ucciso la moglie Antonella Salamone e i figli Emanuel e Kevin durante un presunto esorcismo ad Altavilla Milicia, è stato dichiarato incapace di intendere e di volere in una perizia commissionata dal…
0 notes
rassegnanotizie · 3 months ago
Link
Questa mattina, Piacenza è stata scossa dalla tragica morte di una ragazzina di origine albanese, che stava per compiere 13 anni. La giovane, studentessa di liceo, è precipitata dal balcone di casa sua, in un cortile condominiale di via IV Novembre, di fronte alle storiche mura rinascimentali della città. Al momento dell'incidente, era presente un ragazzo albanese di 15 anni, con cui la vittima avrebbe avuto una relazione, che sembrava intendersi interrompere. Il ragazzo è stato trattenuto per un'interrogazione presso il comando provinciale dei Carabinieri fino a tarda notte. Gli investigatori del Nucleo investigativo di Piacenza, coordinati dalla procuratrice Grazia Pradella e da un pm della procura per i Minori arrivato da Bologna, hanno esaminato la situazione. Dopo averlo interrogato, il ragazzino è stato rilasciato e ha potuto tornare a casa. Secondo quanto riportato dal quotidiano Libertà di Piacenza, la sua versione sostiene che la morte della ragazza sia stata un gesto volontario. Il corpo della giovane è stato trasportato all'Istituto di Medicina Legale di Pavia, dove sarà effettuata un'autopsia all'inizio della prossima settimana. Gli amici della ragazza, intervistati dal giornale, sembrano increduli al pensiero che potesse suicidarsi, affermando che "non era il tipo da buttarsi" e che stava pianificando un viaggio a Parigi con la madre. Hanno anche accennato a una relazione instabile tra i due giovani, suggerendo che ci potessero essere dei problemi. Le indagini dei carabinieri hanno l'obiettivo di chiarire la dinamica e i movimenti della ragazza nelle ore precedenti alla caduta, nonché di valutare un eventuale coinvolgimento di coetanei. Questo è stato specificato anche dalla Procura per i minorenni, con il procuratore Giuseppe Di Giorgio a coordinare le indagini per cercare di comprendere meglio la situazione e fare luce su quanto accaduto. La comunità è in lutto e cerca risposte in un momento così tragico e difficile.
0 notes