#samson and dell
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thephotoregistry · 8 months ago
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Samson Dell
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court-of-fools · 2 years ago
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Guess what's coming up soon!! Yeah, it's the anniversary of Court of Fools!
With a little over a month to go, I'm hosting an interest check on if people would like to contribute to a sort of community collab picture!
Join the discord server to see the form, the link is in our pinned post!!
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curiositasmundi · 5 months ago
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[...]
È opaca la denominazione dello Stato, definito ebraico pur essendo abitato per oltre il 25 per cento da non ebrei (arabo-palestinesi musulmani e cristiani, cristiani non arabi, drusi, beduini, ecc.). È opaca la formula che descrive Israele come “unica democrazia in Medio Oriente”, perché la democrazia non si concilia con l’occupazione coloniale o l’assedio dei palestinesi. È opaca la forza militare di Israele, che dagli anni 60 dispone di un armamento atomico senza mai ammetterlo. Secondo il giornalista Seymour Hersh, Tel Aviv ha già minacciato una volta l’uso dell’atomica, nella Guerra del Kippur del 1973 (The Samson Option, 1991).
Ma più opaca di tutte le politiche è l’esistenza di una lobby sionista estremamente danarosa e attiva – soprattutto in Usa e Regno Unito – che fin dalla nascita dello Stato di Israele sostiene le sue politiche di colonizzazione, e che oggi appoggia l’ennesimo tentativo di svuotare la Palestina dei suoi abitanti. Si dice che Netanyahu sta spianando Gaza e attaccando anche la Cisgiordania solo per restare al potere, senza un piano per il futuro. Quasi un anno è passato dalla strage perpetrata da Hamas il 7 ottobre, e una rettifica si impone. È vero che Netanyahu teme di perdere il potere, ma un piano ce l’ha: la pulizia etnica in Palestina.
La lobby sionista ha istituzioni secolari negli Stati Uniti e Gran Bretagna e filiali ovunque. Influenza i giornali e li monitora, finanzia i politici amici. Denuncia regolarmente l’antisemitismo in aumento, mescolando antisemitismo vero e opposizione alle guerre di Israele. Nei Paesi europei operano vari gruppi di pressione tra cui l’Ong Elnet (European Leadership Network).
È chiamata a volte lobby ebraica, ma con l’ebraismo non ha niente a che vedere. Ha a che vedere con il sionismo, che è una corrente politica dell’ebraismo e che dopo molti conflitti interni ha finito col pervertire la religione. È nata nella seconda metà dell’800 e culminata nei testi e negli atti fondatori di Theodor Herzl e Chaim Weizmann. Per il sionismo politico, l’ebraismo non è una religione ma una nazione, uno Stato militarizzato, edificato in Palestina con uno slogan che falsificando la realtà era per forza bellicoso: la Palestina era “una terra senza popolo per un popolo senza terra”, data da Dio agli ebrei per sempre. Secondo il filosofo Yeshayahu Leibowitz, che intervistai nel 1991, Israele era preda di un “nazionalismo tendenzialmente fascista”. Non stupisce che Netanyahu e i suoi ministri razzisti si alleino oggi alle estreme destre in Europa e Usa.
Non tutti gli ebrei approvarono la ridefinizione della propria religione come nazione e Stato. In parte perché consapevoli che la Palestina non era disabitata, in parte perché la lealtà assoluta allo Stato israeliano imposta dalla corrente sionista esponeva gli ebrei della diaspora a sospetti di doppia lealtà.
Indispensabile per capire questa fusione tra religione e Stato militarizzato è l’ultimo libro di Ilan Pappe (Lobbying for Zionism on Both Sides of the Atlantic, 2024). Lo storico racconta, proseguendo lo studio di John Mearsheimer e Stephen Walt sulla lobby (2007), la nascita del sionismo nella seconda metà dell’800, e cita fra gli iniziatori le sette messianiche evangelicali negli Stati Uniti. Sono loro che con più zelo promossero e motivarono il movimento sionista. L’idea-guida del sionismo millenarista è che Israele ha un diritto divino a catturare l’intera Palestina. Se il piano si realizza, giungerà o tornerà il Messia. Questo univa nell’800 sionisti ebrei e cristiani. C’era tuttavia un tranello insidioso: per i sionisti cristiani, il Messia arriva a condizione che gli ebrei alla fine si convertano in massa al cristianesimo.
Il sionismo colonizzatore è oggi in difficoltà. “Non in mio nome”, è scritto sugli striscioni degli ebrei che manifestano contro la nuova Nakba (“Catastrofe”, in arabo) che il governo Netanyahu infligge a Gaza come nel 1948. E che infligge in Cisgiordania dal 28 agosto.
Ciononostante i governi occidentali accettano l’equiparazione fra antisemitismo e antisionismo, per timore delle denigrazioni e manipolazioni della lobby. Quasi tutti hanno fatto propria la “definizione operativa” dell’antisemitismo adottata nel 2016 dall’International Holocaust Remembrance Alliance (cosiddetta Definizione IRHA, legalmente non vincolante). Tra gli esempi indicati, l’antisionismo e le critiche di Israele. Il governo Conte-2 si è allineato nel gennaio 2020.
Difficile in queste condizioni monitorare e combattere l’antisemitismo. L’unica cosa certa è che la politica di Israele non solo svuota la Palestina e crea nuove generazioni di resistenti più che mai agguerriti, non solo rende vano l’appello ai “due popoli due Stati”, ma mette in pericolo gli ebrei in tutto il mondo. Nel lungo termine può condurre Israele stesso al collasso.
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princessofmistake · 8 months ago
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“Epicuro credeva che l’infelicità fosse colpa degli dei”. Il rabbino Bloom parlava a bassa voce, in modo diverso da come teneva di solito le sue conferenze, come se stesse ritornando alla propria vita prima della Kol Neshama. Eravamo seduti attorno al suo tavolo delle conferenze con le nostre copie del De rerum natura. “La divinità è qualcosa a cui noi umani per natura ci opponiamo. Qual è, per Epicuro, la radice centrale della nostra resistenza?”. “La paura”, dissi. “Temiamo l’ira di Dio”. Il rabbino Bloom annuì. “E possiamo essere biasimati per questo?Soffriamo disgrazie, tragedie e perdite, e tutto per mano del divino. Non è naturale avere paura? Da qui la missione di Epicuro: rimuovere la paura e quindi spazzare via l’infelicità umana. Per farlo, per convincerci che non abbiamo più bisogno di temere Dio, si propose di dimostrare che la divinità rimane del tutto indifferente alle nostre virtù e ai nostri peccati. Qual era la sua prova, signor Samson?”. “L’atomismo”, rispose Amir. “Vale a dire?”. “Vale a dire che l’universo come lo conosciamo”, disse Evan, intervenendo prima che Amir potesse rispondere, “la materia, i nostri sensi, tutto ciò che è tangibile, ha poco a che fare con Dio”. “Esattamente”. Era strano vedere Evan e Rabbi Bloom interagire in questo modo non contraddittorio, insegnante e studente. Era, immaginavo, ciò che doveva essere accaduto prima della morte della madre di Evan. “La mescolanza di particelle elementari ha creato il nostro mondo e non la volontà di Dio. Questa era la sua argomentazione, ed è qui che entra in gioco Lucrezio, per rendere questa idea – che esistiamo in virtù di leggi naturali, avulse dall’intervento di esseri supremi – abbastanza attraente da alleviare la nostra prodigiosa infelicità. Il suo scopo, in altre parole, era di liberarci”. Evan rosicchiava la sua penna. “Ma non è qui che sbaglia?”. Amir sbuffò. “Perché non lo chiedi a Lucrezio?”. “Dico sul serio”, disse Evan. “Riconoscere che temiamo Dio, che ci prefiggiamo di liberarci da Lui, penso che questa parte sia giusta. È una buona intuizione. Non possiamo liberarci rimuovendo Dio. Non funzionerebbe”. “Ma perché no?”, chiesi. “Se si credesse legittimamente che Dio non ha avuto alcun ruolo nella nostra evoluzione…”. “Perché non importa se Dio abbia partecipato alla creazione”. Evan si tolse la penna dalla bocca e iniziò a prendere appunti illeggibili sul suo taccuino. “Una volta che concedi anche la presenza periferica di qualche manifestazione divina, qualunque cosa ciò possa significare, è una fatica vana ignorarla. Sarebbe come chiudere gli occhi, allontanare il mondo e pensare che funzioni davvero, che tutto sia scomparso”. “Allora penso che abbia già compreso l’alternativa, signor Stark”, disse il rabbino Bloom. “Sì, lo so”, disse Evan. “Rivolgersi a Dio e non allontanarsene. Ma per farlo, ovviamente, bisogna prima crederci davvero”.
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fashionbooksmilano · 1 year ago
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Givenchy Sfilate
Alexandre Samson, Anders Christian Madsen
Tutte le collezioni Con oltre 1200 illustrazioni
L'Ippocampo, Milano 2023, 632 pagine, 19,5x28,6cm, ISBN 978 88 6722 7013
euro 49,90
e-mail if you want to buy [email protected]
Tutte le collezioni Con oltre 1200 illustrazioni
La prima panoramica completa delle collezioni donna di Givenchy, dagli esordi a oggi, con le fotografie originali delle sfilate. Fondata nel 1952 a Parigi da Hubert de Givenchy, la maison diviene presto emblema di un’eleganza disinvolta, incarnata dalla memorabile musa Audrey Hepburn. Dopo il ritiro del fondatore, nel 1995, alla guida si avvicendano stilisti visionari e raffinati come John Galliano, Alexander McQueen, Julien Macdonald, Riccardo Tisci e Clare Waight Keller, fino all’attuale direttore creativo Matthew M. Williams, sempre attento alle più vive tendenze del nuovo decennio. Attraverso 179 collezioni haute couture e prêtà-porter, Alexandre Samson e Anders Christian Madsen raccontano la storia di un marchio audacemente creativo, in equilibrio fra sensualità, romanticismo e streetwear.
04/01/24
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kyda · 1 year ago
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non ho sopportato slewfoot per molte pagine ma ora che l'ho finito vorrei essere una strega che ha fatto un patto con il diavolo (che si chiama samson e lo aspettiamo per cena), vive nel bosco con i suoi animaletti demoniaci e ha delle gambe di capra e due piccoli horns sulla fronte
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bowmanstudios · 1 year ago
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GEAR
Microphones:
Sure sm57
Sure sm58
Audix i5
Sure Beta 52
Blue Snowball
Behringer C-2 (pair)
Samson C01
Rode NT1A
Hardware:
Scarlett 18i0 audio interface
Mackie 1402-VLZ PRO 14 channel mic/line analog mixer
Guitar amps and pedals:
Helix HX STOMP
Ibanez Turbo Tube screamer
Guitars:
Fender GC140SCE Concert Acoustic-Electric
Yamaha FX335C Dreadnought Acoustic-Electric
Ovation 1311 Natural Acoustic
Fender Nashville Telecaster
Fender Squire Bullet Telecaster
Fender Squire Jazz Bass
Mitchell MU40 Soprano Natural Ukulele
Yamaha CGS 102A Classical Guitar
Keyboards:
Nektar Impact LX61+
Roland U-20
Drums and percussion:
1 big tambourine
1 small tambourine
LP Medium twist shakers
Simmons Titan 50 electronic drum set
Sound Monitoring:
JBL Professional Linear Spatial Reference 3 Series powered studio monitors (pair)
Sony Professional MDR-7506 studio headphones
Sennheiser HD 201 studio headphones
KRK Classic 5 studio monitors (pair)
Computers and visuals:
Apple MacBook Pro 13 inch
Dell flat panel monitor
DAW/software:
Logic Pro X
Pro Tools 12
GarageBand
Avid/Apple/Native Instruments/SoundToys/FabFilter/Waves plugins
Helix HX Edit
Plugins:
Digital EQ’s:
Waves V-EQ4
Fabfilter Pro-Q
Digital Reverbs:
Waves Abbey Road Chambers
Waves H-Reverb Hybrid Verb
Waves Renaissance Reverb
Waves Manny Marroquin Reverb
Relab Development LX480 Reverb
Digital Compressors:
Waves Renaissance Compressor
Waves CLA-3A Compressor/Limiter
Waves Smack Attack
Waves DeEsser
Extras:
Waves SSL G-Channel
Waves Nx Ocean Way Nashville
Waves Z-Noise
Waves WLM Plus Loudness Meter
Waves Tune Real-Time
Waves Vocal Bender
Waves Torque
Waves CLA Bass
Waves Abbey Road J37 Tape
SoundToys Echoboy
VST’s:
Spectronics Keyscapes
Native Instruments Battery
Toontrack EZdrummer 3
Native Instruments Kontakt Electric Guitar
Accessories/miscellaneous/other studio features:
4 XLR cables
4 1/4 inch jack cables
Power supply cables
USB outlet strip
High speed internet and free WIFI
Pencils, pens and paper
Wireless printer available
5 mic stands
Shock mount, pop filter, and 3 windscreens
HEAROS Ultimate Softness earplugs
Mini Samsung T.V. with Roku entertainment
RIF6 electric record player with built-in speakers
Dean Markley Pro Mag humbucker pickup
Culilux 1/4” audio splitter
Rioddas external ODD&HDD disc drive
Pack of CDs for burning
Guitar pick maker with appropriate paper
3 microphone clips
Alesis sustain pedal
Radial PRO-DI passive direct box
DeltaLab digital metronome
AKAI MPD218 beat pad
GiveBest electric heater
Behringer ULTRAACOUSTIC AT109 15-WATT acoustic guitar amplifier
OWC thunderbolt USB-C dock
APC surge protector
MOONGEL damper pads
Pick holder filled with guitar picks (floppy and hard) and a set of thumb picks
2 capos and clip on tuner
KORG TM-50 combo tuner and metronome
Mackie 1402-VLZ PRO 14 channel mic/line analog mixer
NEXIGO web cam
Big Knob passive monitor controller
The Bowman Studios, Dallas, Texas
Producers: Mason Bowman
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bibliotecasanvalentino · 8 months ago
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Ed eccoci di nuovo qui con la rubrica a cadenza mensile e precisamente l'ultimo giorno di ogni mese, curata dalla nostra utente e amica Valentina Pace
Questa rubrica nasce anche e soprattutto da una riflessione che ci accompagna da un po' di tempo: per una "piccola" biblioteca di un piccolo paese non è sempre facile stare al passo con le richieste, i suggerimenti, le necessità degli utenti e non. Per questo motivo, con l'aiuto di Valentina scopriremo nuovi autori e nuove letture, consigli e spunti di riflessione, insieme a curiosità e notizie sui nostri cari libri. E allora, diamo il benvenuto a questo nuovo spazio culturale dove si viaggerà alla scoperta delle case editrici indipendenti: ʟᴇᴛᴛᴜʀᴇɪɴᴅɪᴇ.
La casa editrice di questo mese è: Neri Pozza
Buona lettura a tutti!
APPUNTAMENTO CON LA MORTE di Julia Chapman
Il ritorno a casa di Samson O’Brien, pecora nera di Bruncliffe, ridente cittadina dello Yorkshire, non passa certo inosservato. I suoi concittadini non hanno dimenticato la sua fuga precipitosa avvenuta 14 anni prima, né l’assenza al funerale di Ryan Metcalfe, suo migliore amico, morto durante una missione in Afghanistan.
“È una canaglia. È nato sotto una cattiva stella e porta solo guai”. È questa l’opinione condivisa dai più, anche da Delilah Metcalfe, sorella minore di Ryan, che con Samson ha condiviso i giochi dell’infanzia, l’amore per il fratello e ha vissuto il suo abbandono come un tradimento. Ecco perché, quando scopre che è proprio lui ad aver preso in affitto l’ufficio al piano terra della Dales Dating Agency, l’agenzia matrimoniale che la donna sta cercando di salvare dalla bancarotta, Delilah non può proprio trattenersi dall’accogliere Samson con un bel gancio sulla mascella, di fronte allo sguardo sbalordito dei clienti del Tosone, il pub più frequentato del paese.
Eppure Samson non è il cattivo soggetto che tutti credono e Delilah non è la persona rabbiosa e irrisolta che ci appare all’inizio del romanzo. Infatti, un capitolo dopo l’altro, Julia Chapman ci rivela ciò che è accaduto nel loro passato e costruisce una struttura narrativa in cui, dopo aver diffidato l’uno dell’altra, i due protagonisti creano un sodalizio investigativo che li porterà a risolvere una serie di omicidi mascherati da incidenti.
COSA MI È PIACIUTO
In “Appuntamento con la morte” l’elemento mistery, tranne che nell'ultima parte, non è preponderante; al contrario, sembra quasi un escamotage per raccontare le dinamiche di una piccola comunità situata in una delle regioni più amene dell’Inghilterra, lo Yorkshire. Le descrizioni degli splendidi paesaggi sono vivide e vibranti e le relazioni tra i personaggi porteranno il lettore ad empatizzare con la coppia di improbabili investigatori.
Uno degli aspetti più gradevoli di questo cozy mystery aglosassone è il “sense of humour” tipicamente britannico che lo pervade, fatto di dialoghi effervescenti, battute spassose e situazioni al limite del farsesco.
Inoltre, i personaggi secondari sono così ben caratterizzati che il lettore non può fare a meno di affezionarsi a loro. George Capstick, ingenuo come un bambino, le simpaticissime sorelle Hird, Elaine Bullock, pessima cameriera, ma geologa esperta e amica fedele, l’agente Bradley e il meteoropatico Titch Harrison restano impressi nella memoria. Una menzione particolare spetta a Tolpuddle, lo splendido esemplare di Weimaraner, compagno devoto di Delilah e protagonista di alcune delle situazioni più divertenti del romanzo che, con la saggezza istintiva tipica dei cani, prova una simpatia immediata per il “reietto” Samson.
COSA NON MI È PIACIUTO
Come sempre quando un libro mi piace, mi trovo in difficoltà a evidenziarne gli aspetti negativi. Sinceramente, in questo caso, non ne ho trovato nessuno.
L’AUTRICE
Julia Chapman è lo pseudonimo di Julia Stagg, autrice di una serie di cinque romanzi, The Fogas Chronicles ambientata nei Pirenei francesi, pubblicata da Hodder. I delitti dello Yorkshire è una delle serie crime di maggiore successo in Inghilterra, di cui “Appuntamento con la morte” è il primo romanzo.
LA CASA EDITRICE
Neri Pozza è una casa editrice veneta rinomata e prestigiosa, fondata nel 1946 dall’omonimo scrittore e ha pubblicato, nel corso degli anni, opere di autori molto famosi della letteratura italiana come Carlo Emilio Gadda, Eugenio Montale, Goffredo Parise, Massimo Bontempelli, Giuseppe Berto ai quali si affiancano oggi nomi internazionali grandiosi quali Romain Gary, Natsuo Kirino, Tracy Chevalier, Eshkol Nevo, Herman Koch.
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ethanartsandstudios · 10 months ago
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A Voice Clip I recorded on the late night of February 29, 2024, after I did a voice chat on Nintega Dario's Discord Server.
Programs I used: Audacity Vegas Pro 19.0 Adobe Photoshop 2020
Microphone: Samson C03U Multi-Pattern (the same microphone that one of my animation idols, Alan Becker, creator of the Animator vs. Animation series uses to record his voice)
The following on here on who has recognized my voice: Grey DeLisle (voice actress) Nintega Dario (on his Discord server on his Voice Chat) Izabella Alvarez (actress and voice actress, known for her roles in Shameless, Westworld, Walk the Prank, and the current voice of Ronnie Anne Santiago in The Loud House, and it's former spin-off, The Casagrandes, on my public upload of my Cameo video from her where I announce and I appear physically at the end).
Fun Fact: Grey DeLisle and Nintega Dario were the first 2 people I got my chance to talk to in real time, as I did a video chat with Grey DeLisle from GalaxyCon Virtual back in 2022, and his on voice chat with Nintega Dario on his Discord server, where I talked to him. My conversation with them was used using the Samson C03U Multi-Pattern microphone and the Dell Inspiron 3501 (my current laptop computer with Windows 11 Operating System. When I got this back in 2021, it was originally a Windows 10 Operating System).
Soon this year, I might talk to Tara Strong in person when I'm at Chicago Comic & Entertainment (C2E2) Expo next month. This is to let anyone know more how my voice sounds like, even in real life if you see me in person.
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micro961 · 1 year ago
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This Is EllE - Il nuovo singolo “High Hopes”
Un’intensa rivisitazione del grande classico dei Pink Floyd sui digital stores e dal 5 gennaio nelle radio
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“High Hopes” è il nuovo singolo proposto dall’eclettica e poliedrica This Is EllE, sui principali stores digitali e dal 5 gennaio nelle radio in promozione nazionale. Produzione impeccabile dagli arrangiamenti attuali e di tendenza, ma che evidenziano la forte personalità dell’artista, una profonda maturità artistica raggiunta dopo tanti anni tra pubblicazioni e live in Italia e all’estero. Interpretazione vocale da brividi, autentica e sentita, dal forte impatto emotivo, che ben sposa la preziosa cura stilistica di un brano che ha fatto storia. “High Hopes”, famosissimo e meraviglioso brano dei Pink Floyd scritto da David Gilmour e dalla carismatica moglie Polly Samson, parla di come, crescendo, l’essere umano si ritrovi a non gioire più delle cose meravigliose che questa vita ci offre, dando spazio ad ansie, paure, desideri ed ambizioni sempre maggiori che portano solo a stare male e sempre più in solitudine: “L’erba era più verde, la luce era più luminosa, circondati di amici nella notte delle meraviglie”.
“Ascoltando queste parole viene voglia di fermarsi nel passato per non permettere al presente che attualmente stiamo vivendo, di andare a contaminare quella purezza tipica di quando siamo bambini, dove tutto è più vero, pieno di sogni e speranze senza i confini soffocanti che l’età adulta ci impone.” This Is EllE
Ascolta il brano
Storia dell’artista
This is EllE arriva così, dal nulla, da un passato di cui non scriveremo granché, perché crediamo che non abbia senso parlare di ciò che è stato, fuorviando il presente e più che altro, se vogliamo, anche perché il passato non ha vita alcuna! La sua voce rappresenta esattamente ciò che lei è: due lati di una stessa medaglia dove l’uno non può vivere senza l’altro, la notte e il giorno che si rincorrono nelle 24 ore. Dopo anni di salite e discese, andate e ritorni e forti esperienze, trova pace in questo suo progetto solista che racchiude un po’ ciò che finora è stato il suo viaggio, interiore ed esteriore, di vita artistica e non solo. Tutto ciò che c’è prima di questo è servito a This is EllE per arrivare qui dov’è, le numerosissime esperienze live e in studi di registrazione in Italia e all’estero, ogni singolo incontro con i vari musicisti e produttori, hanno segnato ed influenzato la sua vita accompagnandola fino ad oggi. L’uscita della cover dei Pink Floyd “High Hopes” segna l’inizio del suo primo lavoro ufficiale da solista totalmente autoprodotto (insieme al suo insostituibile compagno di avventure Matteo Petacca), carico di energia, emozioni, gioia, dolore e tutto ciò che si può citare quando davvero si dà tutto fino alla fine, una fine che in questo caso è solo l’inizio di un nuovo ed emozionante capitolo del libro della sua vita.
Instagram: https://www.instagram.com/_thisiselle_/
Facebook: https://www.facebook.com/theofficialellepage/
TikTok: https://www.tiktok.com/@_thisiselle_
Threads: https://www.threads.net/@_thisiselle_
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atlanticcanada · 2 years ago
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Convicted Nova Scotia murderer's stash of bitcoin at centre of wrongful death lawsuit
A legal battle is brewing in Nova Scotia over access to bitcoin owned by an ex-medical student recently convicted of fatally shooting a fellow student during a drug deal.
The lawyer who represents the victim's family says the cryptocurrency could be worth more than $200,000.
Last Saturday, a jury declared William Sandeson guilty of second-degree murder in the 2015 death of Taylor Samson, a 22-year-old physics student at Dalhousie University in Halifax.
Before his six-week trial began, Sandeson applied to the court to have his Dell laptop returned to him while he was in custody awaiting a second trial -- he was convicted of first-degree murder after the first trial, but the verdict was overturned on appeal.
In October 2022, Sandeson told the court his bitcoin account was worth between $8,000 and $10,000.
James Goodwin, a lawyer who represents Samson's family, says the court eventually approved Sandeson's request for the laptop, but Goodwin was granted an interim injunction blocking the move in December 2022 -- and the court will revisit the issue in May.
Samson's mother, Linda Boutilier, and her other son, Connor Samson, have filed a wrongful death civil lawsuit against Sandeson.
Goodwin says his clients are claiming special and general damages, and he says they want to make sure Sandeson's cryptocurrency remains available to the court if the family wins the civil lawsuit.
This report by The Canadian Press was first published Feb. 24, 2023.
from CTV News - Atlantic https://ift.tt/dyaQshR
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asimplechaos · 2 years ago
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Gooooooghgggh finally have settled on some design details so! Drawing refs for Gamua and Thyre, originally designed by @the-toybox-general, in my own style now--They kinda need it anyway, since they're gonna be more relevant in Samson and Dell.
Anywho, first up is Thyre, the god of Death and one of the lesser gods of Magic.
They didn't change a super lot from the original ref, mainly just got some marking tweaks and the like, hee hoo... Hardest part was figuring out their head, but that's on me for wanting the fountain pen motif!
Gamura will probably be tomorrow. Hand hurty and I am too impatient to wait and post them tother.
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court-of-fools · 17 days ago
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BACK IN BUSINESS! HOPEFULLY!
Hello hi yes I'm sooooo sorry it's been like. Three???? (what is time) years since anything substantial is happening. Long story short, I got knocked aside by a lot of health issues, as well as a hyperfixation taking hold for a surprisingly long time.
But! It's finally waning and I'm finally in a state where I feel mostly normal again, so! A small little update of what's what!
I (and the rest of the team) will be returning to working on the world that Court of Fools takes place in. Admittedly it will largely be Just Me for a good bit, I need to get my gamedev shoes broken back in, and figure out how I want to tackle things.
That being said, Court of Fools will not be the focus right now. Don't get me wrong, I love it, I KNOW there's stuff I could tweak and improve in the demo alone, BUT. Gonna start smaller. Ease myself back in.
As I said, we'll still be in the same world that Court of Fools takes place in, so have no worries--We'll likely be doing work on a smaller game or two before jumping into that big ol' ocean. Samson and Dell will be what we focus on for right now, and it will be a lot less dense than Court of Fools hopes to be.
As for how we're going to do that: Simply put, the community server is going to go on a small little silent period as the devs do things behind the scenes and not for the open eye, just to sort of take that aspect of 'performance' off of what we do and hopefully get us a lot more focused. I will share occasional visual development to my ko-fi supporter server, but those will probably be rather sparse.
The community server will still be open, technically, and people can still go there, I guess, but I wouldn't really go into it expecting a hub of activity. The very most you'll see from us dev is probably just community moderation duties. So--You choice to be there, but not really recommended at the moment.
I had resolved to do all this once the new year had started, so here's to keeping the momentum for the new year!
So yeah, that's about it: We're not dead, we are still gonna do stuff, it's simply the whims of life that bogged us (mainly me) down.
Major updates and things will be posted here for the time being, since twitter/X is... Yeah.
See you around!
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fidembeats · 6 years ago
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@kckushmusic X Fidem Beats Exclusive Studio Cook Up! Please Subscribe to My Youtube Channel --> https://www.youtube.com/c/FidemBeats (Shot By Darren Myers) #studio #rap #hiphopmusic #np #nowplaying #ableton #flstudio #maudio #samson #dell #musician #music
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princessofmistake · 9 months ago
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[...] scrisse una sola parola sulla lavagna con la calligrafia più lussureggiante che avessi mai visto: tragedia. “Perché, come esseri umani, scriviamo, leggiamo e studiamo e, nella nostra forma più atavica, godiamo di rappresentazioni della sofferenza?”. I suoi occhi vagarono lentamente per la stanza. Amir, dopo essersi guardato intorno con cautela, alzò la mano. “Signor Samson?”. “Perché siamo sadici”. “Siamo sadici. E come mai?”. “Ehm”. Si fermò a pensare, sorpreso che la sua prima risposta non fosse bastata. “Direi che abbiamo un desiderio naturale di vedere gli altri soffrire”. “Un piacere intrinseco nell’essere testimoni della sofferenza, intende?”. Amir guardò Davis in agguato. “Sì”, disse a disagio. “Una spiegazione esatta, anche se sconcertante. Altri?”. “Catarsi”, dissi, d’improvviso, proprio mentre Davis stava per andare alla carica. Le teste si voltarono a fissarmi: il ragazzo di Brooklyn aveva qualcosa da dire sulla questione del tragico in letteratura. La signora Hartman strinse gli occhi interessata. “Come si chiama?”. “Ari Eden”, dissi, consapevole degli sguardi che stavo ricevendo. “E per catarsi cosa intende, signor Eden?”. “Qualcosa che ci purifica”, dissi. “Dandoci la possibilità di liberare pietà e paura”. “Quando proviamo pietà e paura?”. “Ogni giorno”, dissi. “Le nostre vite sembrano più piccole delle vite dei greci. Meno importanti, meno grandiose. Ma proviamo comunque dolore, almeno su scala minore”. [...] La signora Hartman fece roteare il gesso tra le dita. “Allora la tragedia per lei sopperisce a uno scopo sociale positivo o negativo?”. Pensai alle ore solitarie che avevo trascorso nella biblioteca di Borough Park, immerso in mondi lontani – sussurri, sogni a occhi aperti, cose dorate e sublimi – dove aveva preso forma la mia solitudine. “Positivo”. “E perché?”. “Perché ci permette di sperimentare ciò che non vedremo mai di persona”. Poi Sophia alzò la mano. “La tragedia non ci salva”. Sophia teneva gli occhi fissi sulla lavagna. “La tragedia non allarga la nostra immaginazione né ci proietta in una luce più nobile”. “Che cosa fa allora, signorina Winter?”. “Ci appiattisce. Ci trasforma in polvere”.
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gregor-samsung · 4 years ago
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“ Il governo USA non è mai stato un tenace sostenitore della giurisdizione universale, ma da quando singoli e gruppi hanno cominciato a utilizzare il diritto internazionale per contrastare determinate pratiche impiegate nella guerra globale al terrorismo, ha assunto una posizione apertamente avversa. Nel 1998 gli Stati Uniti si opposero all’approvazione dello Statuto di Roma che istituí la Corte Penale Internazionale (nel 2002) come tribunale permanente nei processi contro individui accusati di genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra. Nel 2005, un rapporto del Pentagono commissionato da Donald Rumsfeld e intitolato La strategia di difesa nazionale degli Stati Uniti d’America ammoniva che: “La nostra forza di Stato nazionale continuerà a essere messa in discussione da coloro che useranno la strategia dei deboli ricorrendo a forum internazionali, cause giudiziarie e terrorismo”. L’amministrazione Bush associava le minacce legali contro la violenza di Stato degli USA al terrorismo. Anche il governo israeliano ha cominciato a vedere con crescente preoccupazione l’impiego della guerra giuridica. Già nel 2001 Ariel Sharon, al tempo ministro degli Esteri israeliano, venne incriminato da un tribunale belga in relazione ai noti crimini di guerra commessi nel 1982 a Beirut contro i rifugiati palestinesi dei campi di Sabra e Shatila. Da allora, la stampa ha riferito che numerose cause sono state intentate contro politici israeliani, alti ufficiali dell’esercito e capi dei Servizi Segreti di diversi paesi. Benché nessuno di questi procedimenti si sia concluso con una condanna, il governo israeliano ha affiancato esperti in diritto internazionale ai propri reparti operativi e ha consigliato a ex politici e ufficiali di astenersi dal visitare determinati paesi europei. Inoltre, i funzionari governativi che hanno esaminato, insieme ad accademici ed esperti provenienti da vari think tank e ONG, le cause intentate contro cittadini israeliani, hanno riscontrato ovviamente che i rapporti pubblicati dalle ONG per i diritti umani sono spesso utilizzati come prove incriminanti. Scrivendo per il Begin-Sadat Center for Strategic Studies (BESA Center) dell’Università di Bar-Ilan, un centro che si prefigge di portare avanti un “progetto sionista, conservatore e realistico, per raggiungere la sicurezza e la pace in Israele”, Elizabeth Samson, un avvocato specializzato in diritto internazionale e in diritto costituzionale, sostiene che coloro che ricorrono alla guerra giuridica “non stanno lottando contro un occupante o cercando di opporsi a un’incursione militare – ma stanno lottando contro le forze della libertà, stanno lottando contro la voce della ragione, e stanno attaccando coloro che hanno la libertà di parlare e agire alla luce del sole”. L’arma impiegata dal nemico, prosegue Samson, “l’abbiamo creata con le nostre mani – è lo Stato di diritto, un’arma pensata per sottomettere dittatori e tiranni che viene oggi abusata in loro favore, e viene manipolata per sovvertire la vera giustizia e la verità indiscutibile” [corsivo degli autori]. Il nemico cui fa riferimento questo passaggio sono le ONG progressiste per i diritti umani e la paura della guerra giuridica è la paura del rispecchiamento – tra progressisti e conservatori – e di una possibile inversione di significato assegnato alla storia della violenza. L’indignazione di Samson è ispirata a una precisa visione storica del diritto internazionale, che fin dal XVII e XVIII secolo è stato uno strumento al servizio degli stati sovrani e delle loro imprese imperiali. In una prospettiva storica, perciò, lo sforzo delle ONG per i diritti umani di utilizzare il diritto internazionale come un’arma contro gli stati sovrani, soprattutto se dominanti, è considerata una forma di appropriazione illegittima della legge, un tentativo di alterare un idioma preesistente che privilegia i paesi potenti cui viene riconosciuta l’autorevolezza morale di dichiarare la legittimità o meno del ricorso alla violenza. La legge diviene guerra giuridica, e i diritti umani una minaccia, nel momento in cui vengono rivolti contro gli stati dominanti e i loro esponenti. È in quel preciso istante che la legge diventa un’azione bellica e viene improvvisamente percepita – dagli stati sovrani, dai parlamenti e, in questo caso, anche dai centri studi come BESA e NGO Monitor – come una forza violenta e una minaccia. In quanto manifestazione attuale di ciò che secondo Edward Said è la “guerra semiotica” che avviluppa la questione palestinese, l’attacco alla minaccia della guerra giuridica dei diritti umani deve essere inteso come una lotta semiotica intorno alla legittimità della violenza israeliana di Stato e al significato dei diritti umani. Se [...] dopo la fondazione di Israele i diritti umani sono serviti da quadro interpretativo che ha contribuito a legittimare la dominazione e a proteggere lo Stato da una perpetua minaccia esistenziale, durante lo scorso decennio si è potuto osservare un crescente attacco ai diritti umani da parte dello Stato e dei suoi rappresentanti, perché l’attivismo per i diritti umani ha lottato per superare l’identificazione tra soggetto umano e soggetto nazionale. “
Nicola Perugini, Neve Gordon, Il diritto umano di dominare, traduzione di Andrea Aureli, edizioni nottetempo (collana conache), 2016¹; pp. 98-101.
[Edizione originale: The Human Right to Dominate, Oxford University Press, 2015]
P.S.: Ringrazio @dentroilcerchio per avermi consigliato la lettura di questo saggio che esamina e denuncia l’uso strumentale dei diritti umani da parte dei gruppi dominanti.
P.P.S.: Internet può essere un posto bellissimo e sorprendente.
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