#sai. perchè è la linguA italianA.
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raga perché tutte l'altre lingue simili, il polacco, il bielorusso, l'ucraino, c'hanno але/ale e il russo no? che scarsi. è tanto utile e carina.
#una bella congiunzioncina bisìllabe per collegare le mie idee <3#polski#беларуская#aspè- ma allora la tag per l'italiano deve essere#italiana#sai. perchè è la linguA italianA.#укрaïнська
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GIUSEPPE D’ALONZO & THE BOOGIE BOMBS
presenta
MATTINIERI DEL TEMPO
Guarda il video
youtube
Dopo un lungo periodo acustico Giuseppe D'Alonzo torna con un brano Rock, anzi dal sapore disco.
Non è proprio una novità per lui, in passato aveva già prodotto brani che strizzano l'occhio alla disco come “Non imitare mai” e “Tipico” ma questo è decisamente più ballabile, da qui l'idea del video con le bravissime ragazze del Boogie Bombs Crew girato dal videomaker Michele Macaluso.
“Boogie Bombs" è una crew tutta al femminile che nasce nel 2018 dall'unione di sei ballerine provenienti da diverse parti d'italia, conosciutesi e formatesi artisticamente a Roma, nella stessa accademia di danze urbane "urban dance academy".
Boogie bombs è l'insieme di sei linguaggi e personalità artistiche, sviluppatesi attraverso l'utilizzo e l'approfondimento di tecniche e stili di danza differenti unitesi con l'esigenza e la voglia di emanciparsi sotto lo stesso nome.
Affermate nella scena Romana ed italiana, prendono parte a diversi lavori teatrali, serate ed eventi di danza nazionali ed internazionali.
Ballerine per Redbull Dance your Style e Halfcourt.
Nel 2023 realizzano il primo evento che porta il loro nome "Dropping Bombs".
Tornando al brano il testo tratta un tema molto attuale, la cosiddetta guerra dei poveri, quella a cui stiamo assistendo sempre di più in questi anni.
La classe media è schiacciata verso il basso, ormai quasi sparita, l'inflazione ha fatto perdere molto potere di acquisto, quindi tutti, in un modo o nell'altro, cerchiamo di guadagnare di più. Ed ecco uscir fuori quelli che l'autore chiama i "mattinieri del tempo", quelli che vogliono arrivare sempre primi senza averne i titoli, gli arrampicatori sociali, i lecchini, chiamateli come volete, ma nei tempi di “magra” sono più attivi che mai, "si dispongono a corte come fanti che indossano sai". Fate attenzione quindi , sappiateli riconoscere e trattare nel modo opportuno perchè li troverete sempre nei corridoi della vita pronti a saltare la fila.
Il testo non risparmia nemmeno chi forse è responsabile di tutto questo, e si chiede anche perché siamo arrivati a tanto, da paese ricco, prospero e brulicante di persone capaci che eravamo..."forse il tempo non è più così, piegato, spezzato, umiliato da chi non risponde mai, dei propri guai"... una classe dirigente inappropriata, sia politica che amministrativa pubblica o privata che sia, decenni di guai senza un colpevole di cui non abbiamo fatto tesoro, ci dimentichiamo o ancor peggio ci abituiamo, siamo assuefatti alla corruzione e al malgoverno e quindi: di chi è veramente la colpa? Dei Mattinieri del tempo che arrivano nei posti di potere o di tutti noi che glielo permettiamo?
Tutto questo ballando e schitarrando a più non posso, è così che forse vanno dette le cose, con ironia, allegria ed un pizzico di pazzia!
Giuseppe D'Alonzo è un cantautore chitarrista di Pescara, fondatore dei Crabby's, band con cui ha pubblicato i singoli “L'uomo di Ieri”, “I was born yesterday” e “Free”.
Innamorato da sempre della musica Rock/Blues ha esordito come cantautore nel 2016 con il suo primo EP indipendente Bad Past, in lingua inglese.
A seguire ha pubblicato Realize (2017) e Mistake (2018) , Tornerà nel 2019 il suo primo album in Italiano, Strane Forme di Complicita' (2020) la conferma del suo nuovo amore per il cantautorato Italiano.
Vanta numerose collaborazioni italiane e internazionali, citiamo quelle con la singer songwriter di Londra Melanie Crew, la cantautrice italiana Patrizia Torrieri con cui ha pubblicato “Senza troppo mestiere” nel 2020.
“Decuisamente Labile” nasce invece nel 2021 da una collaborazione con Eleonora Toscani e prodotta dall'etichetta milanese Maninalto!
Nel 2022 pubblica “Fantasmi di Carta” EP di 16 brani che esce con un'anteprima video importante, realizzata da Michele Bernardi sul brano “Fantasmi di Carta”.
A seguire esce anche “Gravita'” accompagnato da un video in Puppet & Paper Cut Stop Motion.
Il 2023 è invece contraddistinto dall'uscita dal singolo “Come si fa”, accompagnato da un video in stop motion paper cut firmato da Gianni Donvito.
IL 2024 e' iniziato con la pubblicazione di “Canzoni per chi...” un featuring con Elisa Sandrini accompagnato da un video girato nella splendida Roma.
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Dopo un lungo periodo acustico Giuseppe D'Alonzo torna con un brano Rock, anzi dal sapore disco.
Non è proprio una novità per lui, in passato aveva già prodotto brani che strizzano l'occhio alla disco come “Non imitare mai” e “Tipico” ma questo è decisamente più ballabile, da qui l'idea del video con le bravissime ragazze del Boogie Bombs Crew girato dal videomaker Michele Macaluso.
“Boogie Bombs" è una crew tutta al femminile che nasce nel 2018 dall'unione di sei ballerine provenienti da diverse parti d'italia, conosciutesi e formatesi artisticamente a Roma, nella stessa accademia di danze urbane "urban dance academy".
Boogie bombs è l'insieme di sei linguaggi e personalità artistiche, sviluppatesi attraverso l'utilizzo e l'approfondimento di tecniche e stili di danza differenti unitesi con l'esigenza e la voglia di emanciparsi sotto lo stesso nome.
Affermate nella scena Romana ed italiana, prendono parte a diversi lavori teatrali, serate ed eventi di danza nazionali ed internazionali.
Ballerine per Redbull Dance your Style e Halfcourt.
Nel 2023 realizzano il primo evento che porta il loro nome "Dropping Bombs".
Tornando al brano il testo tratta un tema molto attuale, la cosiddetta guerra dei poveri, quella a cui stiamo assistendo sempre di più in questi anni.
La classe media è schiacciata verso il basso, ormai quasi sparita, l'inflazione ha fatto perdere molto potere di acquisto, quindi tutti, in un modo o nell'altro, cerchiamo di guadagnare di più. Ed ecco uscir fuori quelli che l'autore chiama i "mattinieri del tempo", quelli che vogliono arrivare sempre primi senza averne i titoli, gli arrampicatori sociali, i lecchini, chiamateli come volete, ma nei tempi di “magra” sono più attivi che mai, "si dispongono a corte come fanti che indossano sai". Fate attenzione quindi , sappiateli riconoscere e trattare nel modo opportuno perchè li troverete sempre nei corridoi della vita pronti a saltare la fila.
Il testo non risparmia nemmeno chi forse è responsabile di tutto questo, e si chiede anche perché siamo arrivati a tanto, da paese ricco, prospero e brulicante di persone capaci che eravamo..."forse il tempo non è più così, piegato, spezzato, umiliato da chi non risponde mai, dei propri guai"... una classe dirigente inappropriata, sia politica che amministrativa pubblica o privata che sia, decenni di guai senza un colpevole di cui non abbiamo fatto tesoro, ci dimentichiamo o ancor peggio ci abituiamo, siamo assuefatti alla corruzione e al malgoverno e quindi: di chi è veramente la colpa? Dei Mattinieri del tempo che arrivano nei posti di potere o di tutti noi che glielo permettiamo?
Tutto questo ballando e schitarrando a più non posso, è così che forse vanno dette le cose, con ironia, allegria ed un pizzico di pazzia!
Giuseppe D'Alonzo è un cantautore chitarrista di Pescara, fondatore dei Crabby's, band con cui ha pubblicato i singoli “L'uomo di Ieri”, “I was born yesterday” e “Free”.
Innamorato da sempre della musica Rock/Blues ha esordito come cantautore nel 2016 con il suo primo EP indipendente Bad Past, in lingua inglese.
A seguire ha pubblicato Realize (2017) e Mistake (2018) , Tornerà nel 2019 il suo primo album in Italiano, Strane Forme di Complicita' (2020) la conferma del suo nuovo amore per il cantautorato Italiano.
Vanta numerose collaborazioni italiane e internazionali, citiamo quelle con la singer songwriter di Londra Melanie Crew, la cantautrice italiana Patrizia Torrieri con cui ha pubblicato “Senza troppo mestiere” nel 2020.
“Decuisamente Labile” nasce invece nel 2021 da una collaborazione con Eleonora Toscani e prodotta dall'etichetta milanese Maninalto!
Nel 2022 pubblica “Fantasmi di Carta” EP di 16 brani che esce con un'anteprima video importante, realizzata da Michele Bernardi sul brano “Fantasmi di Carta”.
A seguire esce anche “Gravita'” accompagnato da un video in Puppet & Paper Cut Stop Motion.
Il 2023 è invece contraddistinto dall'uscita dal singolo “Come si fa”, accompagnato da un video in stop motion paper cut firmato da Gianni Donvito.
IL 2024 e' iniziato con la pubblicazione di “Canzoni per chi...” un featuring con Elisa Sandrini accompagnato da un video girato nella splendida Roma.
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Non è proprio una novità per lui, in passato aveva già prodotto brani che strizzano l'occhio alla disco come “Non imitare mai” e “Tipico” ma questo è decisamente più ballabile, da qui l'idea del video con le bravissime ragazze del Boogie Bombs Crew girato dal videomaker Michele Macaluso.
“Boogie Bombs" è una crew tutta al femminile che nasce nel 2018 dall'unione di sei ballerine provenienti da diverse parti d'italia, conosciutesi e formatesi artisticamente a Roma, nella stessa accademia di danze urbane "urban dance academy".
Boogie bombs è l'insieme di sei linguaggi e personalità artistiche, sviluppatesi attraverso l'utilizzo e l'approfondimento di tecniche e stili di danza differenti unitesi con l'esigenza e la voglia di emanciparsi sotto lo stesso nome.
Affermate nella scena Romana ed italiana, prendono parte a diversi lavori teatrali, serate ed eventi di danza nazionali ed internazionali.
Ballerine per Redbull Dance your Style e Halfcourt.
Nel 2023 realizzano il primo evento che porta il loro nome "Dropping Bombs".
Tornando al brano il testo tratta un tema molto attuale, la cosiddetta guerra dei poveri, quella a cui stiamo assistendo sempre di più in questi anni.
La classe media è schiacciata verso il basso, ormai quasi sparita, l'inflazione ha fatto perdere molto potere di acquisto, quindi tutti, in un modo o nell'altro, cerchiamo di guadagnare di più. Ed ecco uscir fuori quelli che l'autore chiama i "mattinieri del tempo", quelli che vogliono arrivare sempre primi senza averne i titoli, gli arrampicatori sociali, i lecchini, chiamateli come volete, ma nei tempi di “magra” sono più attivi che mai, "si dispongono a corte come fanti che indossano sai". Fate attenzione quindi , sappiateli riconoscere e trattare nel modo opportuno perchè li troverete sempre nei corridoi della vita pronti a saltare la fila.
Il testo non risparmia nemmeno chi forse è responsabile di tutto questo, e si chiede anche perché siamo arrivati a tanto, da paese ricco, prospero e brulicante di persone capaci che eravamo..."forse il tempo non è più così, piegato, spezzato, umiliato da chi non risponde mai, dei propri guai"... una classe dirigente inappropriata, sia politica che amministrativa pubblica o privata che sia, decenni di guai senza un colpevole di cui non abbiamo fatto tesoro, ci dimentichiamo o ancor peggio ci abituiamo, siamo assuefatti alla corruzione e al malgoverno e quindi: di chi è veramente la colpa? Dei Mattinieri del tempo che arrivano nei posti di potere o di tutti noi che glielo permettiamo?
Tutto questo ballando e schitarrando a più non posso, è così che forse vanno dette le cose, con ironia, allegria ed un pizzico di pazzia!
Giuseppe D'Alonzo è un cantautore chitarrista di Pescara, fondatore dei Crabby's, band con cui ha pubblicato i singoli “L'uomo di Ieri”, “I was born yesterday” e “Free”.
Innamorato da sempre della musica Rock/Blues ha esordito come cantautore nel 2016 con il suo primo EP indipendente Bad Past, in lingua inglese.
A seguire ha pubblicato Realize (2017) e Mistake (2018) , Tornerà nel 2019 il suo primo album in Italiano, Strane Forme di Complicita' (2020) la conferma del suo nuovo amore per il cantautorato Italiano.
Vanta numerose collaborazioni italiane e internazionali, citiamo quelle con la singer songwriter di Londra Melanie Crew, la cantautrice italiana Patrizia Torrieri con cui ha pubblicato “Senza troppo mestiere” nel 2020.
“Decuisamente Labile” nasce invece nel 2021 da una collaborazione con Eleonora Toscani e prodotta dall'etichetta milanese Maninalto!
Nel 2022 pubblica “Fantasmi di Carta” EP di 16 brani che esce con un'anteprima video importante, realizzata da Michele Bernardi sul brano “Fantasmi di Carta”.
A seguire esce anche “Gravita'” accompagnato da un video in Puppet & Paper Cut Stop Motion.
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Dopo un lungo periodo acustico Giuseppe D'Alonzo torna con un brano Rock, anzi dal sapore disco. Non è proprio una novità per lui, in passato aveva già prodotto brani che strizzano l'occhio alla disco come “Non imitare mai” e “Tipico” ma questo è decisamente più ballabile, da queil'idea del video con le bravissime ragazze del Boogie Bombs Crew.
Il testo invece tratta un tema molto attuale, la cosiddetta guerra dei poveri, quella a cui stiamo assistendo sempre di più in questi anni. La classe media è schiacciata verso il basso, ormai quasi sparita, l'inflazione ha fatto perdere molto potere di acquisto, quindi tutti, in un modo o nell'altro, cerchiamo di guadagnare di più. Ed ecco uscir fuori quelli che l'autore chiama i "mattinieri del tempo", quelli che vogliono arrivare sempre primi senza averne i titoli, gli arrampicatori sociali, i lecchini, chiamateli come volete, ma nei tempi di “magra” sono più attivi che mai, "si dispongono a corte come fanti che indossano sai". Fate attenzione quindi , sappiateli riconoscere e trattare nel modo opportuno perchè li troverete sempre nei corridoi della vita pronti a saltare la fila. Il testo non risparmia nemmeno chi forse è responsabile di tutto questo, e si chiede anche perché siamo arrivati a tanto, da paese ricco, prospero e brulicante di persone capaci che eravamo..."forse il tempo non è più così, piegato, spezzato, umiliato da chi non risponde mai, dei propri guai"... una classe dirigente inappropriata, sia politica che amministrativa pubblica o privata che sia, decenni di guai senza un colpevole di cui non abbiamo fatto tesoro, ci dimentichiamo o ancor peggio ci abituiamo, siamo assuefatti alla corruzione e al malgoverno e quindi: di chi è veramente la colpa? Dei Mattinieri del tempo che arrivano nei posti di potere o di tutti noi che glielo permettiamo?
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Giuseppe D'Alonzo è un cantautore chitarrista di Pescara, fondatore dei Crabby's, band con cui ha pubblicato i singoli “L'uomo di Ieri”, “I was born yesterday” e “Free”.Innamorato da sempre della musica Rock/Blues ha esordito come cantautore nel 2016con il suo primo EP indipendente Bad Past, in lingua inglese. A seguire ha pubblicato Realize (2017) e Mistake (2018) , Tornerà nel 2019 il suo primo album in Italiano, Strane Forme di Complicita' (2020) la conferma del suo nuovo amore per il cantautorato Italiano. Vanta numerose collaborazioni italiane e internazionali, citiamo quelle con la singer songwriter di Londra Melanie Crew, la cantautrice italiana Patrizia Torrieri con cui ha pubblicato “Senza troppo mestiere” nel 2020.“Decuisamente Labile” nasce invece nel 2021 da una collaborazione con Eleonora Toscani e prodotta dall'etichetta milanese Maninalto! Nel 2022 pubblica “Fantasmi di Carta” EP di 16 brani che esce con un'anteprima video importante, realizzata da Michele Bernardi sul brano “Fantasmi di Carta”. A seguire esce anche “Gravita'” accompagnato da un video in Puppet & Paper Cut Stop Motion. Il 2023 è invece contraddistinto dall'uscita dal singolo “Come si fa”, accompagnato da un video in stop motion paper cut firmato da Gianni Donvito
Il 2024 e' iniziato con la pubblicazione di “Canzoni per chi...” un featuring con ElisaSandrini accompagnato da un video girato nella splendida Roma.Presenza sui social media:https://www.instagram.com/gidalonzo/https://www.youtube.com/@Giuseppedalonzohttps://soundcloud.com/giuseppedalonzo
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Il testo invece tratta un tema molto attuale, la cosiddetta guerra dei poveri, quella a cui stiamo assistendo sempre di più in questi anni. La classe media è schiacciata verso il basso, ormai quasi sparita, l'inflazione ha fatto perdere molto potere di acquisto, quindi tutti, in un modo o nell'altro, cerchiamo di guadagnare di più. Ed ecco uscir fuori quelli che l'autore chiama i "mattinieri del tempo", quelli che vogliono arrivare sempre primi senza averne i titoli, gli arrampicatori sociali, i lecchini, chiamateli come volete, ma nei tempi di “magra” sono più attivi che mai, "si dispongono a corte come fanti che indossano sai". Fate attenzione quindi , sappiateli riconoscere e trattare nel modo opportuno perchè li troverete sempre nei corridoi della vita pronti a saltare la fila. Il testo non risparmia nemmeno chi forse è responsabile di tutto questo, e si chiede anche perché siamo arrivati a tanto, da paese ricco, prospero e brulicante di persone capaci che eravamo..."forse il tempo non è più così, piegato, spezzato, umiliato da chi non risponde mai, dei propri guai"... una classe dirigente inappropriata, sia politica che amministrativa pubblica o privata che sia, decenni di guai senza un colpevole di cui non abbiamo fatto tesoro, ci dimentichiamo o ancor peggio ci abituiamo, siamo assuefatti alla corruzione e al malgoverno e quindi: di chi è veramente la colpa? Dei Mattinieri del tempo che arrivano nei posti di potere o di tutti noi che glielo permettiamo?
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Giuseppe D'Alonzo è un cantautore chitarrista di Pescara, fondatore dei Crabby's, band con cui ha pubblicato i singoli “L'uomo di Ieri”, “I was born yesterday” e “Free”.Innamorato da sempre della musica Rock/Blues ha esordito come cantautore nel 2016con il suo primo EP indipendente Bad Past, in lingua inglese. A seguire ha pubblicato Realize (2017) e Mistake (2018) , Tornerà nel 2019 il suo primo album in Italiano, Strane Forme di Complicita' (2020) la conferma del suo nuovo amore per il cantautorato Italiano. Vanta numerose collaborazioni italiane e internazionali, citiamo quelle con la singer songwriter di Londra Melanie Crew, la cantautrice italiana Patrizia Torrieri con cui ha pubblicato “Senza troppo mestiere” nel 2020.“Decuisamente Labile” nasce invece nel 2021 da una collaborazione con Eleonora Toscani e prodotta dall'etichetta milanese Maninalto! Nel 2022 pubblica “Fantasmi di Carta” EP di 16 brani che esce con un'anteprima video importante, realizzata da Michele Bernardi sul brano “Fantasmi di Carta”. A seguire esce anche “Gravita'” accompagnato da un video in Puppet & Paper Cut Stop Motion. Il 2023 è invece contraddistinto dall'uscita dal singolo “Come si fa”, accompagnato da un video in stop motion paper cut firmato da Gianni Donvito
Il 2024 e' iniziato con la pubblicazione di “Canzoni per chi...” un featuring con ElisaSandrini accompagnato da un video girato nella splendida Roma.Presenza sui social media:https://www.instagram.com/gidalonzo/https://www.youtube.com/@Giuseppedalonzohttps://soundcloud.com/giuseppedalonzo
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Tutto questo ballando e schitarrando a più non posso, è così che forse vanno dette le cose, con ironia, allegria ed un pizzico di pazzia!
Giuseppe D'Alonzo è un cantautore chitarrista di Pescara, fondatore dei Crabby's, band con cui ha pubblicato i singoli “L'uomo di Ieri”, “I was born yesterday” e “Free”.Innamorato da sempre della musica Rock/Blues ha esordito come cantautore nel 2016con il suo primo EP indipendente Bad Past, in lingua inglese. A seguire ha pubblicato Realize (2017) e Mistake (2018) , Tornerà nel 2019 il suo primo album in Italiano, Strane Forme di Complicita' (2020) la conferma del suo nuovo amore per il cantautorato Italiano. Vanta numerose collaborazioni italiane e internazionali, citiamo quelle con la singer songwriter di Londra Melanie Crew, la cantautrice italiana Patrizia Torrieri con cui ha pubblicato “Senza troppo mestiere” nel 2020.“Decuisamente Labile” nasce invece nel 2021 da una collaborazione con Eleonora Toscani e prodotta dall'etichetta milanese Maninalto! Nel 2022 pubblica “Fantasmi di Carta” EP di 16 brani che esce con un'anteprima video importante, realizzata da Michele Bernardi sul brano “Fantasmi di Carta”. A seguire esce anche “Gravita'” accompagnato da un video in Puppet & Paper Cut Stop Motion. Il 2023 è invece contraddistinto dall'uscita dal singolo “Come si fa”, accompagnato da un video in stop motion paper cut firmato da Gianni Donvito
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Scrivere una fanfiction? - Write a fanfiction?
Scusate in anticipo il lungo papiro che vi ritroverete davanti e per quanti riguarda il fandom che ho taggato, ne parlo alla fine, dopo tutta la premessa su di me. Questo post è in italiano ma ho intenzione di mettere la versione tradotta da Google Translate appena finisce la parte italiana, basta scorrere la pagina fino alla scritta “English Version (With Google Translate)”.
Sorry in advance the long papyrus that you will find in front of you and as regards the fandom that I have tagged, I will talk about it at the end, after all the premise about me. This post is in Italian but I intend to put the translated version by Google Translate as soon as the Italian part ends, just scroll down the page until it says “English Version (With Google Translate)”.
Mi sto chiedendo se fare o no un tentativo di scrittura di fanfiction dopo tanti anni di sola lettura.
Ormai non ricordo neanche più quanti anni avevo quando ho cominciato a leggere le prime fanfiction e le prime ship (Fuffy, Fleurmione, Liley, Fangrai), so che su Fanfiction.net sono iscritto da Novembre 2012 quando ho cominciato a salvare fic Swan Queen tra le favorite e le story allerts ma è da prima di incontrare Emma e Regina che mi sono addentrato in questo mondo di storie ispirate alle mie serie e racconti preferiti.
Non ho una grande preparazione grammaticale, ho finito la scuola dell’obbligo italiana e i pochi tentativi che ho dato a quella successiva era praticamente una scuola tecnica per computer ma non ho mai finito il primo anno e quindi non studio seriamente da quando avevo 18 anni. Quando scrivo un post o qualsiasi cosa ho sempre il timore di usare troppo le varie “,” “:” “;” ecc., tendo a scrivere molto velocemente con la tastiera e se non fosse per i correttori automatici spesso lascerei parole scritte nell’ordine sbagliato o con errori di cui non mi sono accorto (ma se mi mettessi a scrivere prenderò l’abitudine di rileggere bene tutto quello che scrivo); non ho un verso senso di come deve essere la grammatica di una storia e ho la sensazione che scriverei quello che sembrerà di certo il lavoro di un principiante o di un bambino. Una cosa però devo ammetterla: ai tempi della scuola mi piaceva scrivere e inventare storie e una volta ne ho fatta pure leggere una alla mia insegnante.
Da anni grazie alla fanfiction non faccio altro che immaginare nella mia testa come cambierei io la storia di base o i personaggi di un determinato fandom e come mi piacerebbe che andassero le cose, ma la mia scarsa preparazione e il fatto che leggo praticamente solo storie in inglese tradotte in automatico da Chrome con translate non mi ha mai fatto provare a cimentarmi.
La lingua è proprio il più grande fattore che mi ha sempre fermato da provare anche le più piccole cose visto che la community inglese delle fanfiction è decisamente più ampia e riconosciuta di quella italiana e io sono uno che prima leggeva solo su Fanfiction.net, e ora anche se continuo ad usarlo, sono soprattutto su AO3. Con anni di storie tradotte, serie guardate in lingua originale con i sottotitoli e una piccola preparazione di base a scuola ho imparato molto inglese ma ancora oggi se devo scrivere un post in inglese da qualche parte lo traduco con translate e praticamente non parlo la lingua ma sto cercando di migliorare in maniera “casalinga” ovvero continuando con i sottotitoli e provando a rivedere cose già viste (film, serie ecc.) in inglese e con anche i subs eng per associare il suono delle parole alla scrittura. Questi sono i motivi per cui, vista la mia già poca preparazione in materia, le storie che pubblicherei sarebbero in italiano ma con AO3 come piattaforma principale e visto che il grosso del pubblico legge in inglese, non saprei neanche se ne varrebbe la pena fare tutto il lavoro che ci vuole dietro ad una storia (aspiro a farne una lunga, ma ne parlerò dopo) se poi i fandom a cui mi rivolgo non la leggerebbero per via della lingua diversa (e non so se in altre lingue i lettori usano il mio “trucco” di tradurre con Chrome o translate).
Non sono uno che progetta “il grande schema”: che pensa troppo in anticipo dove vuole andare con una storia, i personaggi, quando vuole finire...magari con il tempo e i tentativi la cosa cambierebbe ma in genere uso l’istinto quando mi immagino una storia e posso solo sperare che alla fine ne venga fuori qualcosa di sensato e soddisfacente che non mi faccia rimpiangere il lavoro svolto.
Non so quasi niente del mondo dietro la creazione di fanfiction, sono sempre stato solo un lettore, per cui non seguo nessuna community, blog o gruppo su cosa e come fanno gli autori i propri lavori ed è già tanto (grazie alle note degli autori) se so che cosa è un beta tester anche se io non ne avrei uno e non saprei come cercarlo, soprattutto nella mia lingua; il problema poi e che sono una persona molto timida e parlo di rado con qualcuno in chat vocali e pochissime volte con messaggi privati e anche se uso i social tutto i giorni (twitter, instagram, tumblr, facebook), anche in quel mondo solo soprattutto un lettore, postando pochissimo (twitter, instagram, tumblr,) o per nulla (instagram, facebook).
Le domande alla fine di tutto questo sono: visto tutto quello che vi ho raccontato sulla mia preparazione e le mie capacità, il fatto di non appartenere alla principale lingua dei siti in cui scriverei, il non sapere se e come porterò a termine quello che comincio, se avrò la pazienza di provare questa nuova cosa che da anni mi attira... insomma, dovrei provarci comunque? Devo dare almeno un tentativo? Vedere se ne sono in grado? Per me il mondo delle fanfiction sembra proprio il posto dove anche dei principianti alla scrittura come me possano provare a scrivere la propria versione di ciò che gli piace e ama e vorrei sapere se c’è posto anche per me e i sicuri disastri che creerei.
Domanda solo per chi legge in inglese: Eventualmente, versioni più piccole e corte delle mie fanfiction le leggereste (tipo qui su tumblr) se le posto dopo averle tradotte con Translate? Perché se per voi una traduzione del traduttore è troppo male allora magari evito di peggiorare quello che già sarebbe un lavoro abbastanza semplice.
E veniamo finalmente al fandom che ho taggato:
Skimmons/BioQuake
Perchè proprio Skimmons? (p.s. ho sempre preferito il vecchio nome ship, ma mi vanno bene entrambi). Skimmons è una ship che ho sempre adorato fin dalla prima stagione, e anche se negli ultimi anni la presenza del fandom su di essa è calata parecchio e per quanto capisca che nel mondo AOS è Fitzsimmons la nave principale (contro cui non ho nulla ed è una delle poche ship etero che non mi da fastidio vedere con le mie characthers preferite), ho e avrò sempre un debole per Daisy e Jemma insieme e rimangono una delle mie OTP più alte personalmente, affianco a nomi grandi come Swan Queen, Faberry, Supercorp e Clexa; inoltre sono uno shipper quasi unicamente Femslash (con poche eccezioni come Harmony e Snowbarry) e la maggior parte delle mie ship sono non canoniche (purtroppo!).
Forse proprio perché Skimmons a confronto di quelle altre ship ha un fanbase più piccola e vengono postate sempre meno storie che sento il bisogno di provare a crearne una mia versione, un mio modo per cui queste due dovrebbero stare insieme e riscrivere cosi la loro storia. Perché è proprio questo che vorrei provare a fare: io ho un debole per le storie che modificano gli avvenimenti canonici per farne la versione di quella particolare Ship; leggo anche molti AU ma ho sempre un sorriso sul volto quando trovo una storia che riscrive una serie o un film nella versione che a noi shipper di quella particolare coppia avremmo amato se fossero state canon.
La mia idea sarebbe di fare un tentativo di ripatire dall’inizio di AOS e provare a fare ogni puntata la mia versione, iniziando simile ai veri episodi e pian piano variando sempre più cose finendo in una direzione totalmente diversa con trame sempre più originali (evitando cosi trame e personaggi che non mi hanno mai entusiasmato troppo) e apparizioni crossover di altri fandom (ma praticamente solo dei personaggi, non le storie) perché una mio piacere segreto è immaginare le mie varie ship che interagiscono nello stesso universo (con questo non sto pensando ad una mega combinazione di tante ship ma solo non avrei problemi ogni tanto a farne apparire qualcuna, anche solo per poco, in una delle mie storie).
Ma Skimmons sarebbe solo la mia prima storia principale il “grande progetto” da fare con calma, postare per bene su AO3 e scritto nel tempo e quindi non escludo lavori molto più piccoli in tutti i vari fandom che amo quando mi viene l’ispirazione. Anche questo appunto “grande progetto” è una vera incognita e potrei non riuscirci neanche perché per farlo prima di tutto dovrei rivedere ogni episodio per ogni capitolo, trovare le idee per la mia versione, scriverle, rileggere e correggere, essere soddisfatto di cosa viene fuori… insomma è tutto un tale casino che potrei facilmente schiantarmi e rinunciarci, decidendo magari di ripiegare solo per cose più piccole e veloci.
Ed eccoci finalmente giunti alla fine, 1500 parole più tardi e almeno qualche ora a scrivere per spiegare non solo a chi avrà il coraggio di leggere tutto, ma anche a me stesso, i motivi e le domande che avevo dentro di me da tirare fuori e scrivere la mondo per vedere se questa è una strada che dovrei tentare.
By Kira
English Version (With Google Translate):
I'm wondering whether or not to make an attempt at writing fanfiction after so many years of read-only.
By now I don't even remember how old I was when I started reading the first fanfictions and the first ships (Fuffy, Fleurmione, Liley, Fangrai), I know that on Fanfiction.net I have been registered since November 2012 when I started saving fic Swan Queen between favorites and story allerts but it was before meeting Emma and Regina that I entered this world of stories inspired by my favorite series and stories.
I do not have a great grammar preparation, I finished the Italian compulsory school and the few attempts I gave to the next one was practically a technical school for computers but I never finished the first year and therefore I have not studied seriously since I was 18. When I write a post or anything I am always afraid of using too many "," ":" ";" etc., I tend to type very quickly with the keyboard and if it were not for the automatic correctors I would often leave words written in the wrong order or with errors that I did not notice (but if I started to write I will get into the habit of rereading well everything I write); I have no sense of what the grammar of a story must be and I have a feeling that I would write what will certainly look like the work of a beginner or a child. But I have to admit one thing: in school I liked to write and invent stories and once I even had my teacher read one.
For years thanks to fanfiction I have been imagining in my head how I would change the basic story or the characters of a certain fandom and how I would like things to go, but my poor preparation and the fact that I practically read only stories in English automatically translated from Chrome with translate never made me try my hand.
Language is precisely the biggest factor that has always stopped me from trying even the smallest things since the English fanfiction community is much larger and more recognized than the Italian one and I am one who previously only read on Fanfiction.net, and now even though i keep using it i am mostly on AO3. With years of translated stories, series watched in the original language with subtitles and a little basic preparation in school I learned a lot of English but still today if I have to write a post in English somewhere I translate it with translate and I practically do not speak the language but I am trying to improve in a "home" way, that is continuing with subtitles and trying to review things already seen (films, series, etc.) in English and also with subs eng to associate the sound of words with writing. These are the reasons why, given my already poor preparation on the subject, the stories I would publish would be in Italian but with AO3 as the main platform and since the bulk of the public reads in English, I wouldn't even know if it would be worth doing everything the work that goes into a story (I aspire to make a long one, but I'll talk about it later) if the fandoms I am addressing would not read it because of the different language (and I don't know if in other languages the readers use mine "Trick" to translate with Chrome or translate).
I am not one who designs "the grand scheme": who thinks too far in advance where he wants to go with a story, the characters, when he wants to end ... maybe with time and attempts it would change but generally I use instinct when I I imagine a story and I can only hope that in the end something sensible and satisfying will come out that does not make me regret the work done.
I know almost nothing about the world behind the creation of fanfiction, I've always been just a reader, so I don't follow any community, blog or group about what and how the authors do their work and that's already a lot (thanks to the authors' notes) if I know what a beta tester is even if I don't have one and I don't know how to look for it, especially in my language; the problem then is that I am a very shy person and I rarely speak with someone in voice chats and very few times with private messages and even if I use social media all day (twitter, instagram, tumblr, facebook), even in that world only above all a reader, posting very little (twitter, instagram, tumblr,) or not at all (instagram, facebook).
The questions at the end of all this are: given everything I have told you about my preparation and my skills, the fact that I do not belong to the main language of the sites where I would write, not knowing if and how I will finish what I am starting , if I have the patience to try this new thing that has attracted me for years ... well, should I try it anyway? Should I at least give it a try? See if they are capable of it? For me, the world of fanfiction seems to be the place where even beginners to writing like me can try to write their own version of what they like and love and I would like to know if there is room for me too and the sure disasters I would create.
Question only for those who read in English: Eventually, smaller and shorter versions of my fanfictions would you read them (like here on tumblr) if I post them after having translated them with Translate? Because if a translation of the translator is too bad for you then maybe I avoid worsening what would already be a fairly simple job.
And we finally come to the fandom I tagged:
Skimmons/BioQuake
Why Skimmons? (p.s. I have always preferred the old name ship, but both are fine). Skimmons is a ship that I have always loved since the first season, and even if in recent years the presence of the fandom on it has dropped a lot and as much as I understand that in the AOS world it is Fitzsimmons the main ship (against which I have nothing and it is one of the few straight ships that I don't mind seeing with my favorite characthers), I have and will always have a soft spot for Daisy and Jemma together and they remain one of my highest OTPs personally, alongside big names like Swan Queen, Faberry, Supercorp and Clexa; I am also an almost uniquely Femslash shipper (with a few exceptions like Harmony and Snowbarry) and most of my ships are non-canonical (unfortunately!).
Maybe because Skimmons compared to those other ships has a smaller fanbase and fewer and fewer stories are posted that I feel the need to try to create my own version, my way in which these two should be together and thus rewrite their history. Because this is exactly what I would like to try to do: I have a weakness for stories that modify canonical events to make them the version of that particular Ship; I also read a lot of AUs but I always have a smile on my face when I find a story that rewrites a series or a movie in the version that we shippers of that particular couple would have loved if they had been canon.
My idea would be to make an attempt to replay from the beginning of AOS and try to make each episode my version, starting similar to the real episodes and gradually varying more and more things ending in a totally different direction with more and more original plots (avoiding so plots and characters that have never thrilled me too much) and crossover appearances by other fandoms (but practically only characters, not the stories) because my secret pleasure is to imagine my various ships interacting in the same universe (I'm not thinking of a mega combination of many ships but only I would have no problem every now and then to make some of them appear, even if only briefly, in one of my stories).
But Skimmons would only be my first main story, the "big project" to be done calmly, post well on AO3 and written over time, and therefore I do not rule out much smaller jobs in all the various fandoms that I love when inspiration comes to me. Even this "great project" is a real unknown and I might not even succeed because to do it first of all I would have to review each episode for each chapter, find ideas for my version, write them, reread and correct them, be satisfied with what comes out ... in short, it's all such a mess that I could easily crash and give it up, maybe I decide to fall back only for smaller and faster things.
And here we are finally at the end, 1500 words later and at least a few hours to write to explain not only to those who have the courage to read everything, but also to myself, the reasons and questions I had inside of me to pull out and write the world to see if this is a path I should try.
By Kira
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11 e 46? btw che bello trovare un'altra italiana in questo fandom omg :33
Omg ora non so in che lingua scrivere visto che vorrei postare la risposta, ahahaha! Quindi credo che risponderò in entrambe le lingue, sai stile sottotitoli. Hai presente la sensazione quando incontri un italiano all’estero? Bene, sono in quel mood ed è fantastico. Cominciamo!
11. What are you planning to work on next?
11. Sto lavorando su una fic in cui Griffin vede Valtor nella sua forma demoniaca per la prima volta. Nella mia storia non può controllare questa lato di sè ed è completamente alla mercè delle Tre Antenate. Sarà molto emotiva con un po’ di angst e molte lacrime. Voglio sia tragica e per questo mi sto impegnando. Non è facile, alcuni temi sono molto complessi e dolorosi, e non voglio rinunciare ad un lato un po’ più poetico, quindi sto scegliendo attentamente le parole. Non so quando sarà completa, ma credo che in tempi relativamente brevi potrai leggerla, se vuoi.
I’m working on a fic where Griffin gets to see Valtor’s demon form for the first time. In my story he has no control over his demon side and he’s completely at the Three Ancient Witches’ mercy. There will be emotional stuff going down and bit of angst and a lot of tears. I want it to be tragic and that’s why I’m giving all of myself. It’ not easy, some themes are really uncomfortable and triggering and I don’t wanna give up on a more poetic side, so I’m choosing the words carefully. Idk when it will be ready, but It will be ready in a relatively short time!
46. Past or present tense?
Dipende dal punto di vista in cui sto scrivendo. Se voglio usare la prima o la seconda persona, userò probabilmente il presente in quanto lo trovo più autentico e accattivante. Ti dà uno sguardo migliore su ciò che sta accadendo e ti trascina dentro la storia perchè segui passo passo ogni emozione, ogni gesto che il personaggio compie: è come se tu diventassi il personaggio. Per la terza persona preferisco il passato.
It depends on the PoV I’m writing in. If I i feel like using the first or the second person, I will probably use the present tense as I perceived it as more authentic and captivating. It’s like it can gives you a better insight of what’s happening and it really drags you into the story ‘cause you’re following step by step every emotion, every gesture the character’s making: it feels like you turn into the character. For a third person PoV I prefer the past tense.
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Cercando Alaska, John Green
Scheda del libro
Titolo originale Looking for Alaska
Autore John Green
1ª ed. originale 2005
1ª ed. italiana 2009
Pagine 324
Genere Romanzo
Lingua originale inglese
Sinossi Miles Halter, sedici anni, colto e introverso, comincia a frequentare un'esclusiva prep school dell'Alabama. Qui lega subito con Chip, povero e brillantissimo, ammesso alla scuola grazie a una borsa di studio, e con Alaska Young, divertente, sexy, attraente, avventurosa studentessa di cui tutti sono innamorati. Insieme bevono, fumano, stanno svegli la notte e inventano scherzi brillanti e complicati. Ma Miles non ci mette molto a capire che Alaska è infelice, e quando lei muore schiantandosi in auto vuole sapere perché. È stato davvero un incidente? O Alaska ha cercato la morte? Non accusatemi di aver spoilerato, l'ho preso da Amazon!
Dettagli
Inizio lettura: martedì 3 Febbraio 2015, sera, intorno alle 23
Fine lettura: mercoledì 4 Febbraio 2015, notte, intorno alle 3
Da Settembre a Febbraio ho dato 5 esami (+ 2 scritti e 1 rifiutato), ho scritto la tesi, mi sono laureata. Non avevo parecchio tempo tra le mani da dedicare alla lettura di libri che non fossero di Jane Austen. Quando ho avuto un momento, ho letto per tutta la notte. Se non fosse stato per lo meno interessante, questo non sarebbe potuto accadere. Divoro libri enormi in pochissimo tempo (sono arrivata a leggere “Qualcosa di buono” della Modignani in un giorno, ma non so se conta visto che lo so a memoria), ma solo se suono buoni. Devo ammettere che l'avevo cominciato il giorno stesso in cui l'avevo acquistato, ma non andai oltre le prime 10 pagine - la tesi mi chiamava.
Acquistato (quando, dove e perchè): 26 Settembre 2014, nuovo a metà prezzo (7€) - compravendita Facebookiana. Perchè mi interessava (una mia amica lo stava leggendo), e poi volevo leggere altro di questo scrittore dopo “Colpa delle Stelle”, che non mi è piaciuto per nulla.
Rating: ★★★½ (Amazon ★★★★½)
I say...
Il tema di questa lettura è “riscoprire l'autore”. Quando un libro non mi interessa più di tanto, diventa mio solo se è un grande affare. Ho comprato Colpa delle Stelleperchè tutti lo stavano leggendo, era il libro del periodo e bla bla bla.
Bene, a me ha fatto piangere. Per quanto fosse insulso.
Mi sono sentita perfino male per il fatto che mi facesse schifo, voglio dire tutto il mondo lo adora! mentre io, come mio solito, andavo controcorrente. Bene, il risultato è che sono tutti un branco di pecore che seguono il gregge.
John Green non mi aveva fatto una buona impressione, ma avevo deciso di dargli un'altra occasione. Ovviamente, se non fosse stato per Facebook, col cavolo che l'avrebbe avuta. Avevo in libreria Cercando Alaska, e casualmente una mia amica l'aveva letto quell'estate (al mio “Com'è?” alzò le spalle e disse “Bello”) quindi ero incuriosita.
Leggere il primo romanzo di un autore significa scoprire il suo vero “io”. Poi comincia a vendersi, a scrivere come vogliono gli altri. Poi comincia ad invecchiare, ad essere più filosofico. Poi comincia a pensare ad altre cose, ad osservare altre cose, a considerare importanti altre cose. Magari nel frattempo ha messo su famiglia, e le sue priorità sono altre. Magari scrive per vendere. Insomma, provate a leggere Northanger Abbey ed Emma di Jane Austen, e capirete.
Cercando Alaska e Colpa delle Stelle non potrebbero essere più diversi. E menomale.
Il libro è diviso in due sezioni, “Prima” e “Dopo”. I capitoli sono catalogati a seconda dei giorni che mancano/dopo l'evento che segna il punto focale del romanzo. Non ti accorgi che ci stai arrivando tranne quando sei all'ultima pagina della prima sezione, ma per allontanarsene è troppo sbrigativo. E’ decisamente più bello di Colpa delle Stelle, i ragazzi sono ragazzi e non dei filosofi 85enni intrappolati nel corpo di due sedicenni - e apprezzo tantissimo. E poi, la maggior parte dei protagonisti ha una libreria ben fornita…!
Il romanzo è abbastanza divertente e i personaggi ben delineati. Ovviamente Alaska è la più psicotica, degli altri puoi ben immaginare i movimenti, i pensieri, le sensazioni. Di lei no. E si gioca tutto su questo.
Quindi sono rimasta parecchio delusa quando sono riuscita ad individuare da sola il motivo della sua fuga. La regola è se ci arrivo io può chiunque.
Ma rimane il Grande Forse. Miles lo ricerca per tutto il romanzo, pensa che sia fosse qualcosa che ha a che fare col suo futuro… e alla fine lo trova questo Grande Frose, ma riguarda solo Alaska: si è uccisa? O è stato un incidente?
Il romanzo è concluso in maniera frettolosa (ma del resto, dopo che è morta e si è capito perchè è scappata, che senso ha rimuginarci su?) e forse un po’ scontata… credo che la frase che rappresenti meglio il romanzo sia “Everyone wants to talk about how he died, too. But who cares? One moment in his whole life. I care more about how he lived” (Glee).
Dopo aver detto tutto e niente, la conclusione è
è bello
ve lo consiglio
non è scritto alla CDC come Colpa delle Stelle
è adatta a quasi tutte le età
i personaggi sono simpatici (e menomale)
Citazioni
Noi siamo indistruttibili nella misura in cui crediamo di esserlo. Miles
Vado alla ricerca di un Grande Forse. Miles
Se gli esseri umani fossero precipitazioni atmosferiche, io sarei stato un pioggerella, lei un ciclone. Miles
Non sono sicuro se sono depresso. Voglio dire, non sono esattamente triste, ma non sono nemmeno esattamente felice. Posso ridere, scherzare e giocare durante il giorno, ma a volte quando sono solo di notte mi dimentico come mi sento. Miles
Straight and fast. Alaska (è più bella in inglese)
I’M THE MOTHER FUCKING FOX Takumi
Note
Intorno al 2014 il signor Green ha twittato che (a quanto pare per la seconda volta) qualcuno stava scrivendo la sceneggiatura per la trasposizione filmica del romanzo. Nel 2018 ancora niente, mentre i film di Colpa delle Stelle e Città di Carta sono già usciti. Io continuo a sperare. Anche perché, se prendono Kaya Scodelario come Alaska sono già al cinema.
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Lista da tenere aggiornata delle cose che non si possono dire ad alta voce {Roncola, 24 Dicembre, 1:54am}
Il sangue che cola non è spaventoso, ma anzi, è lento e denso, rilassa perché ha un colore caldo e perché è caldo, non lo senti perché quando esce ha la tua stessa temperatura corporea. Se è troppo fa male, se è troppo poco da fastidio, se è il giusto lo capisci perché si crea una bella goccia che ha proprio la classica forma della goccia. Non deve sporcare, non deve dar nell’occhio, basta che copra il taglio.
Farsi del male aiuta a capire i propri limiti e a controllarsi, si è capaci di controllare i propri gesti, se un movimento è troppo brusco fa male, se è troppo lieve è una carezza, le carezze vanno bene per le ragazze, i movimenti bruschi servono a farti male. È un limite mentale quello del dolore, con calma e allenamento si riesce a raggiungere l’esatto bilanciamento tra troppo e troppo poco. È importante sapere come difendersi conoscendo anche i propri limiti fisici, per quelli mentali ci si può lavorare, la soglia del dolore è solo un limite mentale.
L’ottimizzazione fisica è la base, bisogna assolutamente avere un fisico del quale ci si può fidare, raggiunto questo obiettivo il resto sarà più facile.
Che senso ha sapere dell’esistenza di qualcosa ma non poterne avere accesso senza conoscerne il funzionamento? Le droghe sono da provare per potersene tenere alla larga, prestare molta attenzione però a quelle che si sanno essere nocive, quelle puoi anche evitarle.
I meme, le barzellette su schermo, sono cose antiche, solo una su un milione è davvero di buon gusto, tutte le altre sono scontate. I memer sono falliti senza un minimo di inventiva, persone che s’illudono di essere artisti perché hanno fatto un liceo artistico o perche gliel’ha detto la mamma quand’erano piccoli.
Le persone sono numeri, vale chi la società dice che possa valere, ognuno vale per se stesso più di ogni altra persona perché tutti mettiamo al centro noi stessi, chi dice che la regola non è valida ha ragione, si, ma chi non mette al centro se stesso ha perso nella vita e non potrà mai ambire ad essere qualcuno, che vada a fare il prete.
Le religioni sono cuscinetti di salvataggio per chi non ha le palle di accettare la realtà come la scienza la definisce. (Questa è scontata al giorno d’oggi)
È giusto fare favori agli altri ed è giusto rispettare la legge perchè essa non si limita ad essere soltanto un codice scritto di tipo legislativo, ma anche un codice morale giusto e imprescindibile. (o meglio, secondo la nostra idea di coesione è un codice giusto)
Pagare le tasse aiuta tutti a lungo andare, ma scommetto che la maggior parte di quelli che si lamentano dei “politici corrotti” non hanno il coraggio di ammettere che se fossero al potere sarebbero pure loro corrotti.
Se non mi sta bene un’atteggiamento di una persona provo a farglielo notare con garbo, questo è giusto
Se una persona mi annoia provo a farglielo capire con garbo, questo è giusto?
Quando mi annoio mi giro e faccio altro, di solito ho molto da fare, ma magari sto ignorando qualcuno che avrebbe voluto fare o dire qualcosa e che non potrà mai più farlo
Il suicidio non è un peccato, non è un disonore, è un atto estremo che può scaturire da diverse emozioni di base come la paura, la rabbia, la delusione...
Sette miliardi sono troppi, si dovrà levare qualcuno prima o poi.
L’unico di cui ti puoi fidare sei tu
L’unico che ti ama sei tu
Sorridere è una fatica mentale
Le funzioni religiose sono una perdita di tempo, e non dire che “dura solo un’oretta e mezza la messa” perché sicuramente prima di andarci dovrai prepararti, tirarti insieme, smettere di fare le tue cose, staccare la testa dai tuoi affari, per far questo ci vuole almeno un’altra “mezz’oretta”. Dopo la messa ci vuole del tempo prima che tu possa effettivamente ritornare a lavorare e spesso non ci si riesce.
Ognuno ha peccato, non nel senso religioso, ma nel senso che ha mancato in qualcosa, ha sbagliato, ha fatto qualcosa di cui si pente e che non sa nessuno.
Scopare è il più grande dei piaceri fisici/mentali dell’uomo se non si contano le droghe
L’aborto dev’essere legittimato, ognuno deve avere possibilità di scelta anche se sarebbe una cosa sbagliata, anche se scelta incosciente, anche se sciocca o infantile.
È sbagliato dividere i ruoli maschili e femminili come donna=casa, uomo=lavoro spesso non è così e anzi, la cosa dovrebbe essere bilanciata, spesso gli uomini agiscono seguendo l’istinto della prevalsa, ossia credono di essere nel giusto ma stanno solo facendo a gara a chi ce l’ha più grosso
Ricollegandovi alla precedente, l’istinto della prevalsa si nota molto di più e più nettamente nelle società-calcistiche, quelle, come la nostra italiana, in cui vige un culto straordinario del “gioco del pallone” quasi come se esso fosse un Dio. Il calcio rende calciatori anche i tifosi, chi pratica o guarda una partita di calcio è più incline all’istinto della prevalsa, mente più spesso in modo da far vincere la sua squadretta mentale e in generale è una persona di mediocre senso umano e collaborativo che preferisce di gran lunga darsi arie perché “la mia squadra è fortissima” e ripetendo a memoria la formazione fiero di sapere qualcosa in più di te che lo ascolti e che di calcio non te ne frega niente.
In linea di massima, il calciatore inteso come “persona che segue o pratica il calcio con buona frequenza” è la persona costituente la maggior parte della società calcistica, è facilmente manipolabile e impone il suo credo ad ogni costo perché lui ha sempre ragione.
Il mediocre sostiene che la pallavolo sia uno sport femminile e perciò da gay
Il classico analfabeta digitale sceglie la playstation perché non sa come funziona il gaming su computer e perché preferisce il joystick alla tastiera senza aver mai usato la tastiera
Non è indispensabile avere una compagnia di amici perché fino a 25 anni gli amici sono solo compagni, ossia persone che nelle tue circostanze ti accompagnano per un po’ nel tuo crescere, gli amici vengono dopo.
È di gran lunga meglio starsene soli con se stessi che uscire con i compagni, aiuta a capire oggettivamente cosa c’è che non va in ciò che ti circonda, funziona meglio se si è da soli.
La manualità è fondamentale per lo sviluppo personale, esser intuitivi e curiosi aiuta a sviluppare il problem solving, fondamentale per sopravvivere.
Il Natale è una festa mediatica: nel periodo natalizio va a crearsi tutto un ambiente volto allo spreco e al finto benessere come quello post bellico che manco morissimi di fame tutti i giorni, a Natale non serve il cenone, mi fa cagare mangiare lo zampone con i cugini, ma è bello che possiamo riunirci sotto lo stesso tetto a giocare e a parlare, questo è importante.
Scopare senza preservativo è nettamente meglio.
Non puoi fare commenti di tipo politico se hai 17 anni, non sai nemmeno come farti una sega.
Se hai una sorella carina e vogliosa non capisco perché non dovresti farci sesso, basta stare attenti.
Se hai lasciato la scuola prima del diploma non vali niente, sei un manovale qualunque che magari guadagna sulla carta anche più di un laureato, ma che umanamente non conti un cazzo, sei incapace nei rapporti con gli altri, di poca cultura, superficiale, irresponsabile.
Se sostengo che una cosa sia sbagliata la critico, ma se poi faccio anch’io quella cosa significa che ci ho riflettuto e mi sono preso i miei rischi, anziché criticarmi perché: “eh ma dicevi che non si doveva fare”, trova un modo per convincermi che ho sbagliato e che sono stato incoerente.
Giudico i tuoi comportamenti ma non mi interessa davvero ciò che fai, credo solo che io farei ogni cosa in modo diverso e migliore.
Se chiedi aiuto significa che non ce la fai da solo, hai in qualche modo perso una sfida con te stesso, è giusto saper lavorare in gruppo collaborando, è invece sbagliato farsi aiutare tanto da dipendere dagli altri, l’indipendenza è fondamentale.
Avere un idolo è un disonore, idolatrare qualcuno comprende la voglia di essere come quella persona, è sbagliato, bisogna sempre essere unici, ognuno dev’essere idolo per se stesso.
Non esiste l’inferno, né tantomeno il paradiso, muoriamo tutti terminando allo stesso modo nel vuoto cosmico, goditi pertanto la vita divertendoti, senza peli sulla lingua, fai ciò che ti pare nei limiti della decenza e della giustizia imposti dalla tua società.
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Sono all'inaugurazione di VOCABOLARIO SENTIMENTALE, la mostra che Momusso terrà qui in Santeria Paladini 8 per una settimana. L'idea alla base delle sue illustrazioni è splendida: inventare una parola per tutte quelle situazioni e quelle emozioni che non riusciamo a definire con le parole della lingua italiana. Una delle mie preferite è questa: "pigiamenica" - La domenica, il giorno della settimana che non sai se sei ancora o già in pigiama. Ma perchè io sono un rozzo, in realtà ce ne sono tante altre, romantiche e divertenti. Brava Martina! #art #illustration #drawing #draw #picture #artist #sketch #sketchbook #paper #pen #pencil #artsy #instaart #beautiful #instagood #gallery #masterpiece #creative #photooftheday #instaartist #graphic #graphics #artoftheday #andreaspinelliart #momusso #vocabolariosentimentale #parole #emozioni #mostra #santeria (presso Santeria Paladini 8)
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GIUSEPPE 'D’ALONZO & THE BOOGIE BOMBS
presenta
MATTINIERI DEL TEMPO
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Dopo un lungo periodo acustico Giuseppe D'Alonzo torna con un brano Rock, anzi dal sapore disco. Non è proprio una novità per lui, in passato aveva già prodotto brani che strizzano l'occhio alla disco come “Non imitare mai” e “Tipico” ma questo è decisamente più ballabile, da queil'idea del video con le bravissime ragazze del Boogie Bombs Crew.
Il testo invece tratta un tema molto attuale, la cosiddetta guerra dei poveri, quella a cui stiamo assistendo sempre di più in questi anni. La classe media è schiacciata verso il basso, ormai quasi sparita, l'inflazione ha fatto perdere molto potere di acquisto, quindi tutti, in un modo o nell'altro, cerchiamo di guadagnare di più. Ed ecco uscir fuori quelli che l'autore chiama i "mattinieri del tempo", quelli che vogliono arrivare sempre primi senza averne i titoli, gli arrampicatori sociali, i lecchini, chiamateli come volete, ma nei tempi di “magra” sono più attivi che mai, "si dispongono a corte come fanti che indossano sai". Fate attenzione quindi , sappiateli riconoscere e trattare nel modo opportuno perchè li troverete sempre nei corridoi della vita pronti a saltare la fila. Il testo non risparmia nemmeno chi forse è responsabile di tutto questo, e si chiede anche perché siamo arrivati a tanto, da paese ricco, prospero e brulicante di persone capaci che eravamo..."forse il tempo non è più così, piegato, spezzato, umiliato da chi non risponde mai, dei propri guai"... una classe dirigente inappropriata, sia politica che amministrativa pubblica o privata che sia, decenni di guai senza un colpevole di cui non abbiamo fatto tesoro, ci dimentichiamo o ancor peggio ci abituiamo, siamo assuefatti alla corruzione e al malgoverno e quindi: di chi è veramente la colpa? Dei Mattinieri del tempo che arrivano nei posti di potere o di tutti noi che glielo permettiamo?
Tutto questo ballando e schitarrando a più non posso, è così che forse vanno dette le cose, con ironia, allegria ed un pizzico di pazzia!
Giuseppe D'Alonzo è un cantautore chitarrista di Pescara, fondatore dei Crabby's, band con cui ha pubblicato i singoli ���L'uomo di Ieri”, “I was born yesterday” e “Free”.Innamorato da sempre della musica Rock/Blues ha esordito come cantautore nel 2016con il suo primo EP indipendente Bad Past, in lingua inglese. A seguire ha pubblicato Realize (2017) e Mistake (2018) , Tornerà nel 2019 il suo primo album in Italiano, Strane Forme di Complicita' (2020) la conferma del suo nuovo amore per il cantautorato Italiano. Vanta numerose collaborazioni italiane e internazionali, citiamo quelle con la singer songwriter di Londra Melanie Crew, la cantautrice italiana Patrizia Torrieri con cui ha pubblicato “Senza troppo mestiere” nel 2020.“Decuisamente Labile” nasce invece nel 2021 da una collaborazione con Eleonora Toscani e prodotta dall'etichetta milanese Maninalto! Nel 2022 pubblica “Fantasmi di Carta” EP di 16 brani che esce con un'anteprima video importante, realizzata da Michele Bernardi sul brano “Fantasmi di Carta”. A seguire esce anche “Gravita'” accompagnato da un video in Puppet & Paper Cut Stop Motion. Il 2023 è invece contraddistinto dall'uscita dal singolo “Come si fa”, accompagnato da un video in stop motion paper cut firmato da Gianni Donvito
Il 2024 e' iniziato con la pubblicazione di “Canzoni per chi...” un featuring con ElisaSandrini accompagnato da un video girato nella splendida Roma.Presenza sui social media:https://www.instagram.com/gidalonzo/https://www.youtube.com/@Giuseppedalonzohttps://soundcloud.com/giuseppedalonzo
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La lista dei desideri, Sylvia Day
Scheda del libro
Titolo originale Wishlist
Titolo italiano La lista dei desideri
Autore Sylvia Day
1ª ed. originale 2 Dicembre 2005
1ª ed. italiana 26 novembre 2013
Editore Mondadori
Pagine 78
Genere Short story contemporanea (ehi, l’ha scritto l’autrice sul suo sito!)
Lingua originale Inglese
Sinossi Quando Stephanie suonò il campanello e Nick andò ad aprire indossando solo un cappello da Babbo Natale e un grembiule con scritto “Bacia il cuoco”, lei non ebbe esitazioni. Lasciò cadere la borsa e gli saltò addosso.
Dettagli
Inizio lettura: 29 Marzo 2015
Fine lettura: 29 Marzo 2015
Tempo di lettura: 1,1 ore, 162 parole al minuto
Acquistato (quando, dove e perchè): leggere dopo.
Rating: ★★½
I say...
Dopo la pseudorecensione di Cinquanta sbavature di Gigio e la mia pseudoconfessione sul fatto che leggo libri pseudohotpornografici (ma dove?), nella mia inbox mi è arrivato un messaggio anonimo in cui mi consigliavano di leggere Sylvia Day. Bene, ho cercato tutti i suoi libri online e, ad ora, ne ho letti due.
…Ok, anonimo confessore io ti consiglio di leggere Alina Reyes, a questo punto. Perchè chi mi ha consigliato Sylvia Day SICURAMENTE ha letto le Cinquanta Sfumature.
Ora, molto probabilmente la colpa è mia, mi sono avvenutarata nel mondo della Day con due suoi romanzi brevi (e c’è Orgoglio e Piacere che mi aspetta, prima o poi, visto che non riesco a liberarmi di Orgoglio e Pregiudizio e la trama sembra interessante - 10 a 0 che, alla fine, si mettono insieme).
Ma torniamo alla Lista. La storiella è divertente: lui è innamorato di lei, lei non lo calcola e poi puff! a Natale lui trova la di lei Lista di desideri cattiva scoprendo di essere al centro di non poche e ben delineate fantasie sessuali. Che lui si divertirà a soddisfare.
Mi è piaciuto molto il fatto che, sebbene stiamo parlando di 78 striminzite pagine, i personaggi sono ben delineati. Riesci a capire i problemi di Steph e i desideri di Nick, ad anticipare le mosse di lei… ma non quelle di lui (mi riferisco alla “preparazione” prima di affrontare Steph nel finale, non voglio spoilerare).
Sono convinta che il libro si poteva bruciare con qualche pagina in più, quindi sono contenta, per una volta, che sia così breve.
Note
Grazie mille a chi mi ha consigliato questa autrice. Sebbene finora non mi sia piaciuta al 100% (siamo al 75, dai), mi fa sempre piacere conoscerne di nuove! :D
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E se poi mi innamoro, pazienza, Erika Favaro
Scheda del libro
Titolo E se poi mi innamoro, pazienza
Autore Erika Favaro
1ª ed. originale 28 gennaio 2014
Editore Piemme
Pagine 262
Genere Contemporary Romance
Lingua originale Italiano
Sinossi Carlotta vive a Venezia, ha quasi trent'anni, molti pregi: è ironica, creativa, affettuosa. E un unico grande difetto: è afflitta da pigrizia cronica. Lei non è che odi il lunedì, odia tutti i giorni della settimana, se sono lavorativi. Il suo sogno - nonché buon proposito per l'anno nuovo - è quello di smettere di lavorare. Certo avrebbe un sacco di tempo libero, ma lo impiegherebbe in modo costruttivo leggendo, iscrivendosi a un corso di pittura, organizzando cenette per gli amici e, perché no, facendo la fidanzata. Questa probabilmente sarebbe la sua maggiore occupazione. Anche perché, in un paese come l'Italia, affidarsi ai sussidi sarebbe quantomeno incauto e non essendo una figlia di papà avrebbe bisogno di qualcuno che si occupi di lei, non solo in senso metaforico. Così, quando, durante la notte di Capodanno, sotto il vischio, esprime il desiderio di trovare il suo principe azzurro (in alternativa a una vincita all'Enalotto) e aprendo gli occhi vede Felix - bello sguardo, bel sorriso, forse un po’ troppo sportivo, ma nessuno è perfetto - pensa di aver risolto tutti i suoi problemi. Forse però questa rigorosissima organizzazione dei sogni non tiene conto di un piccolo particolare: l'amore, quello vero, se ne infischia dei buoni propositi e fa sempre e inevitabilmente di testa propria.
Dettagli
Inizio lettura: 03 Aprile 2015
Fine lettura: 06 Aprile 2015
Tempo di lettura: 6,8 ore (buttate, che nessuno mi ridarà indietro), 179 parole al minuto
Acquistato (quando, dove e perché): nel pacchetto della mia amica. Perchè lo spiego tra M dice.
Rating: ½ (proprio perchè devo dare un voto)
I say...
Ci sono libri che non dovrebbero essere scritti. Questo è uno di quelli. La cosa che mi preoccupa è che ci sono critiche positive dappertutto. Persone che dicono che la protagonista è la Bridget Jones italiana.
Che vi siete fumati?
La protagonista è Carlotta, una donna pigra ed insolvente. Motivo per cui, leggendo la trama, mi ha subito colpito - insomma, io sono come lei. L’ho letto perchè volevo sapere come se la sbrigava lei con questa pigrizia cronica.
E come la supera?
Col nulla.
Puff! Si scopre che è malata!
Puff! E’ la tiroide la risposta a tutti i suoi problemi!
Puff! E’ per questo che è pigra, grassa e depressa!
MA DAI. MA DAI. MA DAI.
Siamo seri!?
Voglio dire, gira e rigira, l’ha pure vinta. L’ho già detto MA DAI!?
Il romanzo gira tutto intorno a lei. Sul fatto che odia lavorare. Sul fatto che è convinta che il suo capo sia innamorato di lei. Ah, poi attenti a guardarla che ‘sta tipa ha la denuncia per mobbing pronta (sembra una di quelle persone che conosce una parola altisonante e la usa in ogni frase per farsi vedere).
La mezza stella è data ai copywriters e a chi si occupa di grafica: se un libro si deve giudicare dalla copertina, questo ne vale 5! Dovreste essere denunciati per pubblicità ingannevole!
Citazioni
Mi convinco per un attimo che ci sono problemi più gravi dei miei e, se possibile, persone ancora più stanche. Non ho mai guardato al peggio per consolarmi, non funziono così, lo trovo sbagliato. Le consolazioni, le bugie che raccontiamo come palliativo, non servono, e quando smetti di crederci ci sbatti addosso con ancora più forza.
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