#sai cosa mangi
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OPPURE, SE SEI UN BAMBINO...
Non voglio assolvere chi non ha avuto una educazione affettiva corretta perché ci sono anche ragazzi che in famiglie disfunzionali sono cresciuti in modo sano, magari grazie alla scuola.
Voglio solo evidenziare come sia necessario contrastare l’educazione stereotipata e come sia necessario l’intervento delle agenzie educative diverse dalla famiglia, la scuola soprattutto. Ma anche i media naturalmente hanno un peso enorme: tv, film, canzoni, pubblicità, social media.
Abbiamo assolutamente bisogno dell’educazione affettiva, dell’educazione al rispetto, del contrasto agli stereotipi. Ho fatto alcuni esempi, in questo ipotetico percorso di crescita, giusto per rendere più realistico questo bisogno.
Ecco cosa può succedere quando nasce un bambino, maschio.
Appena nato sei festeggiato perché sei maschio oppure, ti hanno festeggiato perché sei sano e bello.
Dopo un giorno sei registrato all’anagrafe con il cognome di tuo padre oppure potrebbero averti dato il doppio cognome.
Dopo tre giorni torni a casa con le tutine di supereroe oppure indossi delle bellissime tutine di tanti colori.
A un anno hai paura a dormire da solo ma ti dicono che sei un maschio e devi essere coraggioso oppure ti spiegano che mamma e papà sono nella camera affianco se hai paura.
A due anni hai già piena la cameretta di un certo tipo di giocattoli, da maschio oppure hai tanti giochi diversi incluse le pentoline per cucinare come papà e mamma.
A tre anni, poiché fai i capricci per mangiare, ti dicono che se mangi diventi forte come papà oppure ti dicono che mangiare è importante per diventare grande, in salute.
A quattro anni vai alla scuola dell’infanzia e ti dicono che puoi dare il bacetto a quella bimba che ti piace, anche se lei non vuole oppure ti spiegano che non si dà un bacetto a chi non lo vuole.
A cinque anni impari che puoi difenderti dal compagno prepotente restituendogli lo schiaffo oppure ti spiegano che se subisci prepotenze a scuola puoi chiedere aiuto ai genitori o all’insegnante.
A sei anni ti regalano libri solo con protagonisti maschi, perché sei un maschio oppure ti regalano tanti libri diversi perché non esistono libri per maschi o libri per femmine.
A sette anni ti sei fatto male e vorresti piangere ma ti dicono di fare l’uomo, piangere è da femminucce oppure ti medicano, ti lasciano piangere (perché le lacrime escono) e ti consolano con delle coccole.
A otto anni pensi che, se non puoi piangere, puoi dare un calcio alla sedia se sei arrabbiato oppure ti spiegano che puoi elaborare la rabbia parlandone.
A nove anni ti fanno capire che sei grande per avere le coccole oppure mamma e papà continuano a farti le coccole, finché le desderi.
A dieci anni tuo padre ti fa notare come sono belle le tette della ragazza dell’ombrellone affianco oppure tuo padre continua ad insegnarti il rispetto verso le donne.
A undici anni ti dicono che è sciocco che un maschio scriva e legga poesie, oppure ti dicono che scrivere poesie è un bellissimo modo per narrare ed elaborare le emozioni.
A dodici anni sei il più bravo in italiano ma ti dicono che poiché sei maschio dovresti essere il più bravo in matematica oppure ti spiegano che non esistono materie maschili o femminili in cui essere più bravi.
A tredici anni vorresti praticare danza ma non te lo permettono, perché sei un maschio oppure non ti costringono a fare calcio e sono felici che tu voglia fare danza.
A quattordici anni i tuoi compagni prendono in giro un compagno perché è gay e devi farlo anche tu per essere parte del gruppo oppure comprendi che puoi non seguire il branco e puoi ragionare con la tua testa.
A quindici anni hai la tua prima ragazza ma lei ti lascia e per la rabbia dici in giro che è una ragazza facile oppure ti confidi con un amico per sfogarti e pensi che ti innamorerai presto di un’altra ragazza.
A sedici anni hai un’altra ragazza ma sei geloso e le controlli il telefonino oppure sai che non il controllo non è sano in una relazione sana.
A diciassette anni insisti con la tua ragazza per avere rapporti sessuali oppure aspetti che anche lei sia pronta per fare l’amore.
A diciotto anni sui social ridi delle battute sessiste dei tuoi amici oppure, da adulto quale sei diventato, li inviti ad evitarle.
Potrei continuare, fare tanti altri esempi per l’infanzia, l’adolescenza, l’età adulta. Basta fare un giro attento soprattutto su Instagram per leggere in questi giorni, ma non solo, commenti rivoltanti sul consenso, sulla libertà delle donne, sulla negazione stessa della violenza.
Abbiamo bisogno di uomini che prendano tutti i giorni le distanze da tutto ciò e non solo quando succede qualcosa che provoca dolore. Facile addolorarsi per Giulia, più difficile non ridere della battuta sessista sull’aspetto di una donna o chiedere di evitarla. E potrei fare mille esempi del sessismo maschile diffuso, quotidiano, becero che alimenta la cultura della violenza e dello stupro.
Noi donne continueremo a fare quello che già facciamo ma sar�� abbastanza inutile finché davvero non si daranno da fare gli uomini, in modo deciso, forte, autorevole. Abbiamo bisogno che gli uomini facciano oggi quello che le donne hanno fatto negli anni Settanta del secolo scorso, una vera rivoluzione. Non sarà un percorso breve, ci vorranno anni anche perché in questo spaventoso backlash culturale che stiamo vivendo sul piano politico e sociale bisognerà andare molto controcorrente, ma è il momento di cominciare.
Mentre finisco di scrivere questo testo sul mio cellulare arriva la notifica dell’arresto di Turetta. Ogni volta che scriverete un commento duro su di lui ricordate di non ricominciare poi domani a praticare quel sessismo, anche benevolo che è pure peggio, chi ci porta a dover vivere queste tragedie.
Donatella Caione su: https://lapizzicallante.blog/2023/11/19/oppure-se-sei-un-bambino/#
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"Sai cosa? Penso che.."
"No, alt!"
"Cosa?"
"Perché?"
"Cosa 'perché?'"
"Perché 'pensi?'"
"Madonna, oh! Non cominciare con le tue domande del cazzo, eh!"
"Ok, se è del cazzo rispondimi"
"Eh, figa, sarà naturale pensare no?"
"No! Lascia stare quello che è naturale.. Naturale, poi.. È naturale pure scoreggiare, ma mica scoreggi sempre, no?"
"Ma che c'entra! No che non scoreggio"
"Sicuro? Perché c'è un odorino.."
"NON HO SCOREGGIATO! Arriva al punto!"
"Vabeh, vabeh! Assodato che una cosa 'naturale' mica è detto che la devi per forza fare, poniamo anche che tu VOGLIA farlo, ti chiedo: perché? Da dove arriva tutta 'sta voglia? Ne trai qualche giovamento? Stai meglio a pensare? Dopo che hai pensato, cos'è? Ti senti più leggero?"
"Ma no, cazzo! Ma che discorso è! Leggo cose, mi raccontano cose, succedono cose, ci rimugino e poi..."
"Bravo, poi...?"
"Eh.. Niente.."
"ECCO! Vedi? Il più delle volte pensi ed è comunque un esercizio fine a se stesso, come tagliare la pasta. Lo mangi un piatto di pasta con forchetta e coltello? No! Potresti? Sì! Ma 'poter fare' qualcosa e 'farlo' son due cose diverse!"
"Ma dai! Ovvio che stai perculando, il tuo è solo un esercizio di logica, che non porta a niente!"
"Dici? Va bene, mettiamola così, quanti dei grandi, preziosissimi pensieri che fai, risultano in una sensazione positiva, e quanti invece ti lasciano con qualcosa di negativo"
"S�� dai, ma se la metti così vinci facile, è ovvio che la maggior parte son pensieri negativi: le bollette, la salute, Salvini, il Milan.. È istintivo dare priorità ai problemi!"
"Ho capito, quindi facciamo pure finta che sia NORMALE sprecare energie su qualcosa che NON ci fa stare BENE, che già mi pare una cazzata, vogliamo pur ammettere che a volte i pensieri possono essere positivi?"
"Oooooh! Ecco, vedi che ci siamo?"
"Eh no! È che ci caschi come un coglione! Dimmi in totale onestà, ma devi essere onesto eh! Al 100%! Quanti bei pensieri positivi, poco dopo, non si rivelano altro che illusioni?"
"..."
"Ecco! Ma allora, se devi pensare per preoccuparti e star male, o se devi pensare solo per illuderti, cazzo pensi a fare?"
"Sì, però, figa... Stronzo pessimista, io volevo solo dirti che pensavo di portarti a mangiare dal Burger King"
"Mi pare un'ottima idea"
"Eh, ma mi hai fatto passare la fame, però! Ma, senti, Raggio-di-sole: a 'sto punto, che si campa a fare"
"Per l'amore, coglione! Per l'amore"
"Eh, bravo! Perché non è illusione quella!"
"Nah, l'amore degli altri, forse, spesso, ma il tuo, quello che parte da te, è sempre vero!"
"Eh.. Sarà.. Va a finire che lo stronzo pessimista adesso sono io"
"Ma va! Piuttosto, pensi di portami a bere, prima o poi?"
"No, ho smesso"
"Oh! Ma allora lo vedi che pensi cazzate?"
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Se ti sei innamorato una volta, sai ormai distinguere la vita dalla sopravvivenza. Solo l’amore, con la vibrazione delle sue folgorazioni, può favorire quel cedimento della mente che è necessario, perché la roccaforte della ragione, a differenza del cuore, è incapace di sfiorare la verità senza possederla.
Se ti sei innamorato una volta, sai ormai distinguere la vita da ciò che è supporto biologico e sentimentalismo, sai ormai distinguere la vita dalla sopravvivenza. Sai che la sopravvivenza significa vita senza senso e sensibilità, una morte strisciante: mangi il pane e non ti tieni in piedi, bevi acqua e non ti disseti, tocchi le cose e non le senti al tatto, annusi il fiore e il suo profumo non arriva alla tua anima. Se però l’amato è accanto a te, tutto, improvvisamente, risorge, e la vita ti inonda con tale forza che ritieni il vaso di argilla della tua esistenza incapace a sostenerla. Tale piena della vita è l’Eros. Non parlo di sentimentalismi e di slanci mistici, ma della vita, che solo allora diventa reale e tangibile, come se fossero cadute squame dai tuoi occhi e tutto, attorno a te, si manifestasse per la prima volta, ogni suono venisse udito per la prima volta, e il tatto fremesse di gioia alla prima percezione delle cose. Tale eros non è privilegio né dei virtuosi né dei saggi, è offerto a tutti con pari possibilità. Ed è la sola pregustazione del Regno, il solo reale superamento della morte. Perché “solo se esci dal tuo Io, sia pure per gli occhi belli di una zingara, sai cosa domandi a Dio e perché corri dietro di Lui.”
Umberto Galimberti
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Hey ciao! Sai perché i vegani non mangiano le uova? Vieni che te lo spiego!
Le galline ovaiole producono le uova tramite il mangime che consumano ( che sono pieni di antibiotici, quindi dal momento che consumi carne ti mangi sia antibiotici sia tumori e malattie che quelle povere anime hanno contratto all'interno dei lager per animali), le uova per la gallina servono per ridurre lo stress e calmarle e infatti le covano oppure beccano il guscio per prendere da esse il calcio.
Ogni volta che viene tolto un uovo alla gallina (sia negli allevamenti intensi che quelli BIO o quelli "del contadino") lei sarà estremamente stressata e sarà incentivata a produrne sempre di più, in continuazione...
Quando poi non ne produrrà più per lo sfinimento, verranno sgozzate.

E ai pulcini? Cosa gli accade?
Questo è un altro discorso che è sempre collegato e a cui tenevo rispondere.
Ai pulcini maschi, siccome non producono uova e la loro carne non viene venduta, verranno dislocati sopra ad un filo trasportatore che li condurrà poi alla morte, infatti verranno tritati, oppure vengo soffocati con del gas, dove moriranno dopo qualche giorno se non settimana di vita. Un'usanza comune negli allevamenti è "il taglio del becco", che viene effettuato senza anestesia per evitare che i pulcini si possano ferire l'uno con gli altri (nel becco ci sono delle terminazioni nervose, ciò le renderà ancora più stressate).
Mentre le femmine diventeranno galline ovaiole e vivranno tutta la loro vita in delle gabbie piccolissime e al buio. Siccome vengo nutriti (sia i pulcini maschi che le femmine) con mangime pieno di ormoni spesso quindi avranno le zampe troppo fragili per reggere il loro petto gigante (anche negli allevamenti a terra accade).

immagina di essere al loro posto per un attimo...
Come ti sentiresti? La trovi una cosa giusta e etica? Come ti sentiresti ad essere sfruttato per tutta la tua vita senza una minima possibilità di cambiamento, morire in dei modi macabri ed ingiusti ed essere di continuo stressati a tal punto che ti tagliano il becco per non andare ad uccidere gli altri tuoi coetanei?
Se sei un essere umano con un minimo di coscienza e bontà nel cuore e capisci che ciò che queste povere creature stanno vivendo non è vita, puoi diventare vegano ed iniziare ad alzare la voce per questi animali che non possono gridare tutta la sofferenza che hanno dentro.
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Prima di Ci sono giorni….
Ci sono giorni che si rivelano al mattino, quando apri gli occhi e vorresti girarti dall’altro lato e continuare a dormire ma il giorno ti reclama e devi alzarti. E ri-cominciare con la fatica di far girare ogni cosa per il solito verso. Quello giusto. Ci sono giorni che appena apri il balcone e respiri, neanche l’aria fresca ti sveglia dal torpore mentale. E ti accorgi che l’aria passa nei polmoni ma non lascia traccia di ossigeno. Lascia asfissia e ti sembra di non respirare perchè anche i polmoni si rifiutano di collaborare. Ci sono giorni fatti di colazioni insapori, dove il caffè non ha aroma ma solo l’amaro del chicco abbrunito e torrefatto, e al gusto senti solo il bruciato che aggiunge amarezza all’amarezza. E non c’è zucchero che basti mai ad addolcire l’amaro. Ci sono giorni che ti muovi per le stanze come un automa, pulisci, ordini, rassetti, soltanto perché inserita la tua personale presa alla corrente, parti in automatico, meccanicamente. Solo l’abitudine ti muove. Ci sono giorni che ti guardi allo specchio e non ti vedi. E quella che perplessa ti osserva dallo specchio è una che ti somiglia ma tu non sai chi è, né cosa vuole. E quel sorriso sardonico, forzato, non è il tuo, non ti somiglia. Ci sono giorni che cucini, prepari la tavola, mangi, lavi i piatti ma sei altrove. In un altrove che non sai dov’è, com’è e perché sei lì ma è l’unico posto dove non hai domande o risposte, né ragione o torto, né intelligenza o cretinaggine, né razionalità né follia. Stai e resti, immota e immobile, ferma e impassibile.
web
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All’età di 14 anni lasciai la casa
E si trasformò la rilevanza di principessa povera(me) e principessa ricca (mia sorella)
Che ha una casa ect ect
curata da mio padre che si prendeva cura di lei ed una cuoca a casa senza disguidi o crisi come succedevano in comunità caos in pratica ho vissuto in un ambiente chiuso internata dai 14 fino a dieci anni…e sta ancora durando questo periodo ..non so perché sinceramente è ancora per problemi familiari ma mi danno farmaci per stordirmi e farmi capire che nella vita non sono internata non sono povera perché avevo la pensione di invalidità che non estiste il lavoro …
È un periodo dissociativo per questo con la società esterna o mangi la merda o la merda con la panna per la mia psichiatra insomma qualcosa devo digerire della libertà che non mi danno in questo periodo di prova in una nuova comunità che sta vicina a casa e si chiama struttura residenziale riabilitativa la principessa ricca mi è venuta a trovare tre volte o due non ricordo…io che mi mangio le mani perché lei ha uno sugardaddy mentre io prima era la diva di tre Night club ed ora sono solo una borderline internata mi sento a volte alda merini <<ma magariiii >> dicono tutti ma se alda merini è stata internata come me ma era un genio come si definiva .Io per esempio sono un artista ho studiato e faccio delle animazione ma per il momento tutto sta da un’altra parte nel gruppo appartamento dove stavo prima …io che mi mangio le mani perché la principessa ricca esce ogni sera con le sue amiche di gruppo vanno in disco pum pum pum
Perché ha la patente a 22 anni ed io non l’ho. Mai avuta nemmeno una macchina ,
Ha una camera tutta sua con mega schermo e ps4
La principessa io..povera invece :
Posso solo avere pochi vestiti niente smanie poche scarpe niente smanie solo prodotti per il corpo e il viso dove miro tanto .. e sono molto grassoccia chissà i farmaci fanno anche questo effetto..non posso prendere da me stessa cose di estetica solo di prendere quei farmaci e dimostrare alla direzione che funzionino tenendomi come uno zombie ..senza emozioni..niente SMANIE!… dico solo che sto cercando una famiglia non mi vogliono mandare da mia madre solo perché è impazzita di dolore per me la mia situazione ….l’unica che mi comprende.piu voi che mi leggete ..grazie vi dico intanto ..
Sto aspettando un membro della famiglia di mio nonno miliardario con villa e piscina che mi venga a trovare buona giornata sii sempre. Misterioso perché non sai mai cosa potrebbe capitarti .buona giornata a tutti.
\Diadore dirige il borderline/
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Coldiretti Lancia la Campagna Digitale per l'Etichettatura Trasparente: “E Tu Sai Cosa Mangi?”
Coldiretti Alessandria ha avviato una nuova campagna digitale a sostegno dell'etichettatura trasparente, per garantire ai consumatori una maggiore chiarezza sull'origine dei prodotti alimentari.
Coldiretti Alessandria ha avviato una nuova campagna digitale a sostegno dell’etichettatura trasparente, per garantire ai consumatori una maggiore chiarezza sull’origine dei prodotti alimentari. L’obiettivo è raccogliere un milione di firme per una legge di iniziativa popolare che renda obbligatoria l’etichetta d’origine su tutti i prodotti alimentari in commercio nell’Unione Europea. Perché…
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App per leggere le etichette degli alimentari

Capire le etichette degli alimentari può essere un vero rompicapo. Tra ingredienti sconosciuti, valori nutrizionali e claim salutistici, orientarsi diventa un'impresa. Ecco perché le app per leggere le etichette degli alimentari sono diventate strumenti essenziali per chi desidera fare scelte alimentari consapevoli.
Scopri i segreti degli alimenti con le app per leggere le etichette degli alimentari. Decifra ingredienti, controlla valori nutrizionali e fai scelte consapevoli per la tua salute
Ti sei mai chiesto cosa ci sia davvero dentro i prodotti che acquisti al supermercato? Sai come interpretare le informazioni nutrizionali e gli ingredienti che compaiono sulle confezioni? Se la risposta è no, non sei il solo. Molti consumatori si trovano spesso in difficoltà a decifrare le etichette alimentari, che possono essere confuse, ingannevoli o incomplete. Per fortuna, esistono delle app scanner che leggono le etichette alimentari e che ti aiutano a scoprire la verità sui cibi che mangi e a fare scelte più consapevoli e salutari.
Cos’è un’app per leggere le etichette degli alimentari?

Un’app per leggere le etichette degli alimentari è un’applicazione per smartphone o tablet che ti permette di scansionare il codice a barre di un prodotto alimentare e di visualizzare le informazioni relative alla sua composizione, qualità, origine e impatto ambientale. In questo modo, puoi confrontare facilmente diversi prodotti e scegliere quello che più si adatta alle tue esigenze e preferenze.
Quali sono i vantaggi di un’app per leggere le etichette degli alimentari?
Un’app per leggere le etichette degli alimentari ti offre diversi vantaggi, tra cui: - Decifrare le etichette alimentari: spesso le etichette alimentari usano termini tecnici, sigle o additivi che non sono facilmente comprensibili. Un’app per leggere le etichette degli alimentari ti traduce questi termini in un linguaggio semplice e chiaro, e ti spiega cosa significano e quali sono i loro effetti sulla salute. - Scanner le etichette alimentari: non sempre hai il tempo o la voglia di leggere attentamente le etichette alimentari, soprattutto quando sei di fretta o hai tanti prodotti da scegliere. Un’app per leggere le etichette degli alimentari ti permette di scansionare il codice a barre di un prodotto in pochi secondi e di avere una panoramica immediata delle sue caratteristiche. - Controllo gli ingredienti alimentari: se hai delle allergie, intolleranze, diete particolari o semplicemente vuoi evitare certi ingredienti, un’app per leggere le etichette degli alimentari ti aiuta a identificare la presenza di sostanze potenzialmente nocive o indesiderate, come zuccheri, grassi, sale, coloranti, conservanti, OGM, glutine, lattosio, ecc.

- Valutare la qualità dei prodotti alimentari: non tutti i prodotti alimentari sono uguali, e spesso il prezzo non è un indicatore affidabile della loro qualità. Un’app per leggere le etichette degli alimentari ti fornisce una valutazione oggettiva e indipendente della qualità di un prodotto, basata su criteri scientifici e certificati, come la freschezza, la provenienza, la tracciabilità, il rispetto delle norme igieniche e sanitarie, ecc. - Scegliere prodotti più sostenibili: se ti preoccupi dell’ambiente e vuoi ridurre il tuo impatto ecologico, un’app per leggere le etichette degli alimentari ti aiuta a scegliere prodotti più rispettosi del pianeta, che hanno una minore impronta di carbonio, che non contengono ingredienti di origine animale, che sono biologici, equosolidali, a km zero, ecc.
Quali sono le migliori app per leggere le etichette degli alimentari?
Esistono diverse app per leggere le etichette degli alimentari, ma non tutte sono uguali. Alcune sono più complete, altre più semplici, alcune sono gratuite, altre a pagamento, alcune sono disponibili solo per alcuni paesi, altre per tutto il mondo. Tra le app più popolari e apprezzate, possiamo citare: Yuka (Android/iOS)

Yuka è un’app francese che ti permette di scansionare oltre 1 milione di prodotti alimentari e cosmetici e di avere una valutazione della loro qualità, basata su un algoritmo che tiene conto degli ingredienti, dei valori nutrizionali, degli additivi e dell’impatto ambientale. Ogni prodotto riceve un punteggio da 0 a 100 e un colore (verde, giallo, arancione o rosso) che indica il suo livello di salubrità. Inoltre, l’app ti suggerisce dei prodotti alternativi più sani e ti offre dei consigli per migliorare la tua alimentazione. Yuka è disponibile gratuitamente per iOS e smartphone Android, ma solo in Francia, Belgio, Svizzera e Spagna. Open Food Facts (Android/iOS)

Open Food Facts è un’app collaborativa e open source che ti permette di scansionare oltre 1,5 milioni di prodotti alimentari provenienti da tutto il mondo e di visualizzare le informazioni relative agli ingredienti, ai valori nutrizionali, agli additivi, alle allergie, alle certificazioni, ecc. Ogni prodotto riceve un punteggio da A a E e un colore (verde, giallo, arancione o rosso) che indica il suo impatto sulla salute, basato sul sistema Nutri-Score. Inoltre, l’app ti permette di contribuire al database aggiungendo o modificando le informazioni sui prodotti. Open Food Facts è disponibile gratuitamente per iOS, e cellulari Android e in diverse lingue. CodeCheck (Android/iOS)

CodeCheck è un’app tedesca che ti permette di scansionare oltre 20 milioni di prodotti alimentari e cosmetici e di avere una valutazione della loro qualità, basata su criteri scientifici e indipendenti, come il sistema Nutri-Score, il sistema NOVA, il sistema EWG, ecc. Ogni prodotto riceve un punteggio da 1 a 10 e un colore (verde, giallo, arancione o rosso) che indica il suo livello di salubrità. Inoltre, l’app ti offre dei consigli personalizzati in base alle tue preferenze, allergie, diete, ecc. CodeCheck è disponibile gratuitamente per iOS e telefonini con sistema Android, ma solo in Germania, Austria e Svizzera. Edo (Android/iOS)

Edo è un’app che ti permette di scansionare il codice a barre di un prodotto alimentare e di avere una valutazione della sua qualità, basata su un punteggio da zero a dieci, una sintesi delle caratteristiche positive e negative, la presenza di allergeni o intolleranze, e una lista di alternative più sane. Edo è disponibile gratuitamente per Android e melafonini con sistema iOS12. Food Scanner ( Android/iOS)

Food Scanner è un’app che ti permette di scansionare il codice a barre di un prodotto alimentare e di visualizzare le informazioni relative agli ingredienti, ai valori nutrizionali, agli additivi, al sistema Nutri-Score, e alla compatibilità con le tue preferenze alimentari (vegetariano, vegano, senza glutine, ecc.). Food Scanner è disponibile gratuitamente sul Play Store di Google per Android e su App Store di Apple per iOS.
Conclusione
Le app per leggere le etichette degli alimentari sono degli strumenti utili e pratici che ti aiutano a conoscere meglio i prodotti che acquisti e consumi, e a fare scelte più consapevoli e salutari. Ti basta avere uno smartphone o un tablet e scansionare il codice a barre di un prodotto per avere tutte le informazioni che ti servono. Che aspetti? Prova subito una di queste app e scopri la verità sui cibi che mangi!
Note finali
E siamo arrivati alle note finali di questa guida. App per leggere le etichette degli alimentari. Ma prima di salutare volevo informarti che mi trovi anche sui Social Network, Per entrarci clicca sulle icone appropriate che trovi nella Home di questo blog, inoltre se la guida ti è piaciuta condividila pure attraverso i pulsanti social di Facebook, Twitter, Pinterest, Tumblr e Instagram per far conoscere il blog anche ai tuoi amici, ecco con questo è tutto Wiz ti saluta. Read the full article
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Capitolo Due - Di sogni uccisi e versi divisivi
Se prendi una torta e ne mangi un pezzo, sai che è vera. Non ha importanza se la torta è buona o no, se ti piace o no, se sembra buona o se sembra finta; a questo punto l’unica cosa che ha davvero rilevanza è il fatto che la torta sia vera, che tu possa mangiarla perché ciò costituisce un dato innegabile. E di fronte a te, a quel punto, si pone una serie infinita di possibilità: puoi mangiarla,…

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Una cosa che personalmente odio sono i meridionali che rinnegano le proprie origini o che cercano di parlare con accenti del nord cioè ma parla comu manceeee (parla come mangi, non so se si capisca il senso), mentre poi ci sono io che invece cerco in tutti i modi di mantenere il mio accento salentino più strong possibile nonostante mi sposti da una parte all’altra del nord da tipo un decennio
:( guarda io non giudico mai queste cose, sono d'accordo con te che come si dice "il mio accento/dialetto è politico" e lo è anche la mia lingua, che non vedo che fastidio debba dare agli altri, ma so bene anche che tante persone cercano di integrarsi anche a discapito delle proprie origini per tanti motivi, lo vedo anche con tanti marocchini che si sentono in dovere di prendere le distanze e di criticare continuamente la comunità perché sai, a milano siamo diventati i nemici numero uno ormai. Mi toglie veramente il fiato però quando si mettono a fare i razzisti con me figli di meridionali, o gli stessi meridionali che però sono emigrati quando milano era ancora "bellissima" eh tutta l'italia era bella e funzionava negli anni '60 e la gente andava in pensione a 40 anni non so, forse ma forse è anche questo il problema 😭😭
#asks#che poi bella...c'era corruzione e una marea di problemi socio-culturali#e se non ci fosse stato quel livello di corruzione forse non saremmo così nella merda oggi. ma ok
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› Random starters 01
Non può essere reale, deve essere di nuovo un incubo
Come si fa a provare tanta antipatia per una persona che non si è nemmeno conosciuta?
Quanti ne hai uccisi? E catturati?
Perché non mangi qualcosa? Forse il peso di un po’ di cibo nello stomaco ti farà scendere dal piedistallo.
Non ho paura di morire
Credo ci sia qualcosa di sbagliato in me
L’unic@ sopravvissut@ di tutta la famiglia eh? Condoglianze
L’equivoco è stato quando hai provato a spararmi o quando mi hai mancat@ per sbaglio?
Appena sono arrivat@ ho sentito la storia di una donna che aveva ucciso i suoi figli e poi si era tolta la vita. Non riuscivo a capire se era stata coraggiosa o stupida. Poi ho smesso di preoccuparmene. Che importanza ha com’era se tanto adesso è morta?
È difficile fare piani per il futuro quando il futuro non è mai ciò per cui hai fatto piani
Il semplice fatto che una cosa sia possibile non implica che sia destinata a succedere.
Ti prego, non farmi del male. Lasciami tornare a casa.
Ma perché devi sempre essere così idiota?
Non temere, ci vuol molto più di un urlo umano per svegliare tutti questi morti.
Hai del sangue sulle mani.
Molti sono terrorizzati, scommettono su chi sia l’assassino e molti puntano su di te.
Perché mi dici questo? Non ho risposte, lei ne aveva e se n’è andata.
Ti dispiacerebbe ascoltarmi per un cazzo di secondo?
Non puoi punire qualcuno per quello che è.
Qualunque cosa mi dirai rimarrà tra noi due, te lo giuro. Croce sul cuore.
Ha soltanto [età] anni!
Cerca di non parlare a vanvera, [nome], tu non sai niente!
Lezione numero uno, fiocco di neve. Non puntarla su chi non vuoi uccidere.
Saltiamo questa parte se vogliamo andare avanti, abbiamo poco tempo. Inoltre hai un aspetto di merda.
Quando vuoi bene a qualcuno, il dolore fa parte del pacchetto.
Non ho chiesto il tuo aiuto!
Lui/lei era la mia famiglia.
Non posso fingere di essere migliore solo perché lo vuoi tu.
› Like or reblog if you take/use it
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Dedicato a te Che sai il sapore dei miei baci Che fai la stronza, ma mi piaci Che a far l'amore godi veramente
Dedicato a te Che mi hai raccolto con le ossa rotte Che mi hai gonfiato l'anima di botte Ma l'hai difesa senza in cambio niente Non mi dire no, fatti accarezzare Litighiamo ancora un po', giusto per scopare
Chi l'ha detto, "Non si può stare male e amare, amare veramente"? Mentre ti guardo non è semplice Dire cosa sei per me E non ci riesco
E se ti piace, non respirare, moriamo ancora un po' Lo so che a far la pace non sei capace, ma neanche a dirmi no Una stella illumina, nei tuoi occhi una città
Dedicato a te Che sei un po' pazza, un po' ribelle Che mangi troppe caramelle Che dici tutto senza dire niente
Dedicato a te Che non hai tempo per truccarti, sì Che dai la colpa sempre agli altri E mi fai voglia senza fare niente Non mi dire no, lasciati guardare Che da solo non ci sto, solo come un cane
Chi l'ha detto, "Non si può stare male e amare, amare veramente"? Mentre ti guardo non è semplice Dire cosa sei per me E non ci riesco
E se ti piace, non respirare, moriamo ancora un po' Lo so che a far la pace non sei capace, ma neanche a dirmi no Una stella illumina, nei tuoi occhi una città
Irama
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Memo per me
In fondo sarebbe tutto abbastanza semplice: fai le cose che ti fanno stare bene, se c'è il sole vai al mare, se hai fame mangi, se hai voglia bevi il vino buono che te lo puoi permettere, se hai sonno dormi. se non sei malato, non sei poverissimo, non vieni da uno di quei posti nel mondo e sono tanti, in cui è decisamente una sfortuna nascere, tipo il wisconsin o lastra a signa, sei fortunato. Hai la fortuna di poterti permettere il malessere che si cura parlando, hai una discreta dose di libero arbitrio a disposizione e la cosa buffa è che non sai che fartene. Ecco. Facci qualcosa che sia solo per te. Stai bene. Leggi cose buone che spostano i pensieri. Viaggia anche a caso. dimenticati del tempo, di se c'è campo, delle scadenze. Piangi una volta tanto finché non resta niente per cui piangere, lascia la nostalgia nel cassetto dedicato e dimentica la chiave, curati i denti, il sonno, alimentati bene. Ama. Tanto. Senza risparmio. Non perdi nulla. Non si muore diceva qualcuno, non per questo. È vero. Goditi ogni momento di affetto. Di figlia. Di chi ami. Non lasciar andare nulla che ti prema davvero. Non ci si arrende sulle cose che ci stanno nel cuore. Non per orgoglio, tantomeno per paura. Rischia qualcosa. Anche qualcosa di più. prenditi in giro. ogni volta che stai per prendertela. ogni volta che ti senti permaloso. Non temere: la cosa peggiore che ti può succedere non la conosci, la migliore puoi provare a immaginartela e cercarla.
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PROGETTO ACQUA E SALUTE
PROGETTO ACQUA E SALUTE Progetto Acqua & Salute
Negli ultimi anni è cresciuta la consapevolezza, che noi siamo quello che ingeriamo Progetto acqua e salute Ha come obbiettivo, portare Tutta una serie di informazioni sull’acqua e sull’importanza che essa ha, per la salute e la salvaguardia del benessere del nostro organismo. Queste problematiche vengono spesso sottovalutate Fino all'insorgere di patologie e malattie. L’acqua e il corpo umano

Quindi Scegliere ciò che beviamo, Significa scegliere in modo intelligente di tutelare la nostra Salute e il nostro benessere.

BEVI BENE, VIVI MEGLIO

Bere è importante

Sai cosa BEVI ? Bere e cucinare con acqua pura fa bene , ed è fondamentale per il nostro organismo e la nostra salute
Un acqua pura deve essere priva di micro-organismi, inquinanti chimici e di qualsiasi altra sostanza nociva Sai cosa MANGI ? Durante la cottura il cibo assorbe L’acqua e tutte le sostanze in essa presenti.

Inoltre L’utilizzo di acqua non pura rischia di alterare le proprietà del cibo quali colore, odore e sapore.

La semplice bollitura, non è in grado di eliminare gli inquinanti chimici che possono essere presenti nell'acqua. Per mangiare sano, salvaguardando la salute, è quindi fondamentale cucinare con acqua pura e di alta qualità. Quindi Scegliere ciò che beviamo, Significa scegliere di tutelare la nostra Salute e il nostro benessere. Siamo fatti di Acqua e la difesa della nostra salute comincia dall’acqua E con l’acqua

Il 70% del corpo è acqua. NOI siamo quello che che beviamo Chiedi liberamente per informazioni e domande Compila la richiesta qui di seguito Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.Nome *NomeCognomeEmail *Commento o messaggioAccettazione GDPR *Acconsento a che questo sito conservi le informazioni inviate così che possano rispondere alla mia richiesta.Invia Read the full article
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Petto di Pollo: Proprietà nutrizionali
E’ un’abitudine molto diffusa alimentarsi con il petto il pollo ma sappiamo le vitamine che contiene?
Come risaputo il petto di pollo è un alimento di origine animale povero di grassi e privo di carboidrati ma altamente proteico. Proprio per le sue caratteristiche è un alimento utilizzato nelle diete di dimagrimento e per gli sportivi che praticano il culturismo per fare massa
Il petto di molto è molto versatile, si può infatti cuocere in molti modi come ad esempio alla piastra, in padella (con o senza olio), alla brace, al forno, bollito al vapore ecc… ma per questioni igieniche se ne sconsiglia vivamente l’assunzione a crudo

Il Petto di pollo contiene un discreto quantitativo di vitamine, tra tutte spicca la vitamina PP detto niacina, ma contiene anche la vit. B6, B12, B1, B2 e la vit. B5. Oltre alle vitamine contiene anche i tipici Sali minerali contenuti nelle carni quali il ferro, il fosforo e lo zinco e piccole dosi di selenio.
100g di petto di pollo apporta un valore energetico di 100Kcal suddivise nel 93% da proteine e il 7% da lipidi (1/3 saturi e 2/3 insaturi, di cui 1/3 monoinsaturi e 1/3 polisaturi).
#petto di pollo#petto di pollo proprietà nutrizionali#proprietà nutrizionali#piatto dietetico#dieta#culturismo#colesterolo#vitamine gruppo b#sai cosa mangi#pollo#carne#carne bianca#fosforo#ferro#zinco#vitamine#proteine#lipidi#dimagrire#dieta dimagrante
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SVILENTE
Francesco Lollobrigida ha affermato che svilente non è il lavoro nei campi, ma stare sul divano e gravare sulle spalle altrui col reddito di cittadinanza.
Ma analizziamo questo ribaltamento della logica con un esempio concreto.
«E così vorresti un lavoro?» «Sì». «In quale settore?». «Vorrei lavorare come contadino». «Ok, sono tre euro l'ora senza contratto». «Non ci penso proprio». «Ah, quindi sei convinto che lavorare nei campi sia svilente?». «Non posso lavorare per tre euro l'ora senza alcuna tutela». «Ti fanno schifo i contadini, vero? Pensi che l'agricoltura sia roba per gente inferiore? Pensi che ci sia da vergognarsi? Invece sai cosa ti dico? Il lavoro nei campi è un'attività dignitosissima e dovresti sprofondare sotto terra (quella terra che non rispetti) per aver pensato il contrario. Sei un classista. Quello che mangi è stato prodotto dai contadini che tanto disprezzi». «Mio padre era un contadino. Sono stato io a chiedere un lavoro come contadino! Ma non per tre euro l'ora in nero!». «Eh, certo, il signorino preferisce stare sul divano. Non vogliamo mica sporcarci le mani? Tanto c'è il reddito di cittadinanza!». «Di sicuro preferisco il reddito di cittadinanza a un ricatto». «Sei parassita e classista!». [L'Ideota]
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