#riversamento
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Il cosiddetto "sfogo", che tantissime persone ritengono indispensabile e naturale, genera in realtà un circolo di tossicità espanso.
Nel momento in cui una persona "usa" il prossimo per liberare la sua immondizia, per raccontarsi in lamentela, per dirigere la sua frustrazione verso l'esterno, crea soltanto un riversamento di negatività. Per un momento potrebbe anche sentirsi meglio, ma è un'illusione perché non ha risolto nulla dei problemi che l'affliggono, e il giorno seguente si troverà punto e a capo.
Non è intervenuta (f)attivamente né su di sè, né sulla situazione, non ha gestito in concreto niente, ha soltanto rigurgitato insoddisfazione, rabbia, dolore e spesso anche richiesta di attenzioni.
Se chi ascolta ha una coscienza simile farà lo stesso con qualcun altro, e via dicendo.
Bisogna imparare a svincolarsi da un cronico umore negativo, non a "sfogarlo". Oltretutto questa pratica è anche un modo balordo e stupido di concepire le relazioni umane, per non parlare del fatto che spesso si ritiene "amico" colui che ascolta le tue paturnie. Un amico semmai è quello che ti fa muovere il culo per uscirne, non per ascoltarti ad infinitum mentre nutri la tua inettitudine.
Suggerimenti per chi rifiuta un approccio psicologico o omeopatico:
non fingere di provare emozioni positive, chiediti piuttosto perché sei fissato soltanto sugli aspetti negativi
scrivi, tieni un diario, scarica un app dove annotare il tuo stato d'animo, questo serve a sciogliere il tuo umore, ma anche a renderti conto del tuo schifo interiore, perché va sistemato! - il diario al positivo è comunque un esercizio migliore (leggi qui)
comprendi dov'è davvero il tuo focus e che valori di vita hai, non scostarti mai da essi e se non ne hai impegnati a trovarli
scrivi su un foglio la persona che vuoi essere, tutte le volte che entri in frustrazione rileggilo
realizza che fino a oggi lamentarti non ti è servito a niente
frequenta o leggi libri di persone che trovano soluzioni e osservale, impara, prendi esempio
fai sport, non trovare scuse che non puoi andare in palestra, ci sono mille modi con cui puoi praticare movimento
trova una canzone preferita, che ti ricarica, che ti dà buon umore, tienila a portata di orecchie ogni volta che ti stai spegnendo
impara a gestire non soltanto a volere.
#zombie#società#società malata#svegliatevi#aprite gli occhi#sistema#verità#schiavi#consapevolezza#lavoro su di sè#conosci te stesso#auto osservazione#crescita personale#crescita interiore#discernimento#responsabilità#volontà#suggerimenti#paturnie#lamentela#sfogo
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Quindi prezzo minimo per gli agricoltori con conseguente riversamento del rincaro da parte della GDO sul consumatore finale, il quale, essendo radical chic e non camminando nel letame come Lollo, se è un lavoratore dipendente non merita alcun salario minimo
La cosa importante è che l'attuale governo possa intestarsi anche questo "successo" italico in Europa...
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FLASH NEWS - Differenza tra mandato con o senza rappresentanza
☞ FLASH NEWS – Differenza tra mandato con o senza rappresentanza ☜ L’accertamento sulla natura del mandato, con o senza rappresentanza è decisiva, in quanto nel mandato senza rappresentanza si hanno, a fini Iva, 2 rapporti (mandante mandatario e mandatario terzo), entrambi imponibili Iva. Nel mandato con rappresentanza, viceversa, esiste un solo rapporto Iva (mandatario/terzo) e il riversamento…
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I bonus legati alla mediazione e al gratuito patrocinio diventano pienamente accessibili in compensazione con il credito d’imposta maturato
I bonus legati alla mediazione e al gratuito patrocinio diventano pienamente accessibili con le istruzioni per utilizzare in compensazione i crediti d’imposta maturati. Con due risoluzioni datate 14 maggio, l’Agenzia delle Entrate ha istituito i codici tributo da indicare nel modello F24. In particolare le indicazioni riguardano le agevolazioni messe in campo con il Dlgs numero 28 del 2010 e con il DL numero 132 del 2014. In linea generale il pacchetto prevede le seguenti agevolazioni: - un credito d’imposta per le parti coinvolte in mediazioni civili o commerciali che giungono a un accordo, commisurato all’indennità corrisposta fino a un massimo di 600 euro; - entro lo stesso limite, quando la mediazione è demandata dal giudice, è previsto inoltre un bonus sul compenso corrisposto al proprio avvocato per l’assistenza nella procedura di mediazione; - un ulteriore credito d’imposta è previsto in relazione al contributo unificato versato dalla parte in giudizio a seguito della conclusione di un accordo di conciliazione fino a un massimo di 518 euro; - anche agli organismi di mediazione, poi, spetta un’agevolazione commisurata l’indennità non esigibile dalla parte ammessa al patrocinio a spese dello Stato fino a un importo massimo annuale di 24.000 euro; - infine, in campo c’è anche un credito d’imposta per l’avvocato della parte ammessa al patrocinio a spese dello Stato nelle procedure di mediazione e negoziazione assistita. Bonus mediazione e gratuito patrocinio: quali codici tributo utilizzare per la compensazione? Le regole operative per accedere alle misure sono state messe nero su bianco con due decreti del Ministero della Giustizia adottati di concerto con quello dell’Economia e delle Finanze il 1° agosto 2023. Coloro che hanno richiesto e ottenuto i bonus relativi ai procedimenti di mediazione civile e commerciale, previsti dall’articolo 20 del Dlgs n. 28 del 2010, e il credito d’imposta sul gratuito patrocinio regolato dall’articolo 15-octies dello stesso decreto e dall’articolo 11-octies del DL n. 132 del 2014 possono visualizzare gli importi maturati nel cassetto fiscale presente sul portale dell’Agenzia delle Entrate e utilizzarli seguendo le indicazioni fornite con la risoluzioni numero 23 e 24 del 2024. Quattro sono i codici tributo di riferimento. Codice tributoDenominazione7067Credito d’imposta – Incentivi fiscali mediazione civile e commerciale – indennità ODM e compenso avvocato - Articolo 20 del decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 287068Credito d’imposta – Incentivi fiscali mediazione civile e commerciale – contributo unificato - Articolo 20 del decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 287069Credito d’imposta – Incentivi fiscali mediazione civile e commerciale – ODM - Articolo 20 del decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 287070Credito d’imposta - patrocinio a spese dello Stato nella mediazione civile e commerciale e negoziazione assistita nei casi previsti dagli articoli 5, comma 1, e 5-quater, del decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28 e dall’articolo 3 del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 132 Agenzia delle Entrate - Risoluzione numero 23 del 2024 Bonus mediazione civile e commerciale: codice tributo e istruzioni per la compilazione del modello F24 Bonus mediazione e gratuito patrocinio: le istruzioni per la compilazione del modello F24 Dal punto di vista pratico, la sequenza di cifre che identifica il bonus relativo a mediazione e gratuito patrocinio va indicata nella sezione “Erario” del modello F24 in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati”. In caso di riversamento la colonna di riferimento è quella relativa agli “importi a debito versati”. È necessario, poi, indicare nell’apposito campo l’anno di riconoscimento del credito nel formato, per esteso, così come evidenziato nel cassetto fiscale. Entrambi i documenti, che riportano le indicazioni da seguire, specificano: “L’Agenzia delle Entrate, in fase di elaborazione dei modelli F24 presentati dai contribuenti, verifica che i contribuenti stessi siano presenti nell’elenco dei beneficiari trasmesso dal Ministero della Giustizia e che l’ammontare del credito d’imposta utilizzato in compensazione non ecceda l’importo indicato in tale elenco, pena lo scarto del modello F24, tenendo conto anche delle eventuali variazioni e revoche, anche parziali, successivamente trasmesse dallo stesso Ministero”. Read the full article
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Conclusa terza fase di rilascio acqua trattata di Fukushima
Si è conclusa oggi la terza fase di scarico delle acque trattate della centrale nucleare di Fukushima nell’oceano. Lo ha reso noto l’operatore dell’impianto, la Tokyo Electric Power (Tepco), al termine del riversamento di circa 7.800 tonnellate di liquido a partire dal 2 novembre scorso. L’operazione avviene attraverso un sistema avanzato di filtraggio (Alps) che rimuove la maggior parte…
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In questi giorni difficili di ansie e di paure, costretti a stare dentro le proprie mura di casa, con le notizie dei tg che si rincorrono di drammi e tragedie, i nostri pensieri incosciamente ripercorrono il nostro passato quando come diceva il vecchio saggio "si stava meglio quando si stava peggio". Forse è giunto il momento di riaprire il cassetto dei vostri ricordi e rivivere quei momenti che oggi sembrano lontanissimi. Le tue videocassette impolverate, le pellicole super 8 dei tuoi anni d'infanzia e dei tuoi avi defunti forse potranno servire per dimenticare il presente e rivivere quei momenti spensierati. Con i nostri macchinari sempre attivi e grazie ai corrieri possiamo garantire la continuità dei nostri servizi. Per qualsiasi necessità inviate pure le vostre richieste a [email protected] tel.3382084070 ..... #riversamentivideo #vhs #super8 #8mm #minidv #hi8 #umatic #pellicole #video #dvcam #betacamsp #betamax #musicassette #video2000 #vinile #supervhs #diapositive #imx #digitalbetacam #riversamento #35mm #digitale #dbvideo #blu #p2 #filmrestoration #filminidifamiglia #xdcam #hdcam #vcr Powered by @mgvideo (presso Perugia, Italy) https://www.instagram.com/p/B-B1i8eJeh8/?igshid=1cmsk19r1mfnf
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Che cosa è un witcher? Tutto quello che c'è da sapere
Il vasto universo letterario creato da Andrzej Sapkowski ruota attorno alla figura di Geralt di Rivia ed è proprio tramite questo personaggio che l'autore ci parla della professione che dà il nome alla saga letteraria, quella di witcher. Ma che cosa è un witcher (o strigo nella traduzione italiana)?
Geralt è un cacciatore e uccisore di mostri professionista, perennemente in viaggio da un regno ad un altro sempre alla ricerca di un nuovo incarico. Definirlo però come un semplice cacciatore di taglie non rende giustizia alla profondità del mestiere creato da Sapkowski. Oltre che essere una professione perfetta per adattarsi alla struttura a racconti della serie, il witcher è un mestiere molto antico e in quanto tale porta con sé una storia e dei rituali affascinanti.
Vediamo quindi tutto ciò che c'è da sapere sui witcher per comprendere al meglio il protagonista Geralt, i libri e anche la serie TV (a proposito, avete visto la presentazione dei personaggi fatta dagli attori?)
Nascita del mestiere: dalla Congiunzione delle Sfere alla Prova delle erbe
La figura del witcher nacque dopo la Congiunzione delle Sfere, l’evento fondatore dell’universo fantasy di Sapkowski, ossia una collisione tra più universi paralleli che causò il riversamento di creature in mondi diversi da quelli di appartenenza e in cui rimasero bloccati. Una grande quantità di mostri e creature malvagie si trovarono così intrappolate in un mondo in cui non erano benvenute e viste (non a torto) come minacce. Sorse quindi la necessità di avere professionisti addestrati per combattere e uccidere questi mostri e garantire il quieto vivere alle altre razze.
Perciò witcher non si nasce, ma si diventa. E non solo in seguito ad un lungo addestramento, quanto piuttosto dopo una profonda e violenta mutazione. I procedimenti che rendono possibile questo cambiamento sono conosciuti per intero solo dai diretti interessati, ma si sa che sono svolti su bambini per lo più umani, affidati ai witcher perché orfani, abbandonati da genitori che non possono crescerli o per tenere fede alla Legge della sorpresa (per saperne di più a riguardo date uno sguardo alle cose da sapere dei libri in vista della serie TV).
Non tutti i bambini riescono però ad arrivare sino in fondo. Oltre alle classiche lezioni di teoria sui mostri da combattere e all’allenamento fisico, vengono sottoposti a diverse prove che ne mutano l’organismo. La Prova delle erbe è l’ultima e più brutale trasformazione a cui solo i più forti sopravvivono. Questa mutazione genetica permette loro di acquisire maggiore forza e resistenza, di essere più longevi, rapidi e agili dei comuni umani e di avere sensi più sviluppati e sensibili.
Dal punto di vista fisico, inoltre, la mutazione si riflette nel colore dei capelli e degli occhi, Geralt per esempio ha capelli e barba bianchi e occhi gialli, felini, capaci di adattarsi immediatamente ai cambi di luce e al buio. Tutto però ha un prezzo perché ciò li rende sterili e, secondo una concezione molto radicata, incapaci di provare emozioni umane.
Il periodo di addestramento si svolge a Kaer Morhen, la grande fortezza degli strighi, nascosta a chiunque non sappia dove si trovi (qui la mappa per orientarsi al meglio nel mondo di Geralt). Dopo aver completato gli studi, i witcher diventano professionisti erranti, sempre in viaggio alla ricerca di un lavoro e di un committente che li paghi, tornando a Kaer Morhen d’inverno, nel periodo più freddo e meno redditizio.
Armamentario del witcher: spade, elisir, segni e codice morale
Per poter svolgere la sua professione, un witcher ha in dotazione diversi oggetti fondamentali. Innanzitutto le sue due spade: una di comune acciaio, e l’altra d’argento, il materiale più efficace per indebolire e uccidere i mostri.
Portano poi sempre con sé un medaglione magico d’argento, in grado di avvertirli dell’approssimarsi di un pericolo o della presenza di magia intorno a loro. Il medaglione ha la forma dell’animale con il quale il witcher si identifica, nel caso di Geralt ha la forma di una testa di lupo. Per questo e per il colore dei capelli è anche conosciuto come il Lupo Bianco.
I witcher non sono maghi e non padroneggiano quest’arte, ma dispongono di segni, una forma di magia più rudimentale che produce effetti immediati. Il segno Igni per esempio evoca delle fiamme, mentre quello Aard una sorta di scudo telecinetico.
Prima di un combattimento, poi, si avvalgono di elisir che amplificano le loro abilità e rendono i sensi più rapidi e efficaci. Questi elisir o droghe sono comunque di diverso tipo e nella scorta che si portano sempre dietro ve ne sono alcuni che facilitano e velocizzano la guarigione o che aumentano la resistenza ai veleni.
Inoltre, i witcher non hanno un vero e proprio codice professionale a cui attenersi ma ci sono comunque degli imperativi che sono tenuti a rispettare. Per prima cosa devono cacciare esclusivamente mostri e quindi non gli umani. Un witcher quindi non può sostituirsi alla legge e fare giustizia sommaria come preferisce. Perciò sono tenuti ad essere neutrali a qualsiasi questione umana, politica e militare, che non riguardi i mostri. Non sono mercenari e non possono prendere posizione.
Geralt è però un personaggio a tutto tondo, l'incarnazione di un uomo moderno che non si limita ad eseguire passivamente il proprio compito, ma che si interroga tutto il tempo sul suo ruolo e sul vero significato di bene e male. Perciò si pone molte più remore di quanto non facessero i witcher del passato e non sempre mette mano alle spade per affrontare i cosiddetti "mostri".
Epoca d'oro dei witcher e declino
Anche i witcher hanno vissuto un'epoca gloriosa in cui venivano accolti e trattati alla pari di nobili ed eroici cavalieri impegnati nella difesa degli innocenti. Quei giorni sono però finiti da un pezzo e quando la storia di Geralt inizia, i witcher sono considerati per lo più un male necessario, brutali mutanti di cui è meglio non fidarsi ma a cui ci si deve rivolgere per arginare la piaga dei mostri.
Geralt agisce quindi in un mondo che gli è nemico, è costretto a fare buon viso a cattivo gioco e ad ingoiare di continuo il rospo, nascondendosi dietro un ironico e sprezzante cinismo. Al pari degli elfi e dei mostri, le persone temono i witcher proprio perché sono mutanti e hanno intessuto intorno a loro talmente tante credenze superstiziose che è difficile discernere la realtà.
Quella del witcher è una professione in disfacimento, proprio come la fortezza di Kaer Morhen, un tempo maestosa ma che ormai porta i segni dell'avversione verso i suoi abitanti. La fortezza fu infatti attaccata e in parte distrutta dal popolino fanatico e spaventato. L'evento è ricordato con dolore dai witcher, dato che molti compagni perirono in quello che fu un vero e proprio massacro.
Gli altri witcher
Quando la narrazione di Sapkowski ha inizio, Geralt è uno dei pochi witcher rimasti nel continente. Anche se nella saga letteraria hanno un ruolo minoritario, si ha comunque modo di conoscere gli altri compagni con cui Geralt è cresciuto a Kaer Morhen.
Tra di loro ha un ruolo importante Vesemir, il più anziano del gruppo, sopravvissuto al massacro e considerato da tutti non solo un maestro, ma la figura più vicina ad un padre che abbiano mai avuto. Il witcher con cui Geralt è cresciuto e poi Eskel, sfigurato da una cicatrice, ma tra tutti il più tranquillo e razionale. Lambert e Coën sono invece i più giovani witcher, ancora idealisti e convinti che il loro mestiere sia una missione.
Oltre a quella del massacro di Kaer Morhen, Sapkowski ci parla anche di altri momenti dolorosi nella storia di questa professione, accennando ad alcuni witcher che avevano tradito la propria missione per diventare assassini mossi soltanto dal dio denaro.
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stampa&tributi del 27 luglio 2022
stampa&tributi del 27 luglio 2022
Per il nuovo Fisco ultima chiamata Sul contenzioso si tratta.Riforma tributaria. Evasione, pnrr a rischio senza analisi dei dati e nuova riscossione. Cartelle, motivazioni al sicuro. Esonero dei circhi dal canone unico su suolo pubblico, entro il 16 settembre invio dei dati per il ristoro delle perdite ai Comuni. Mancato riversamento imposta di soggiorno, applicabile la sanzione tributaria anche…
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Ciao a tutti, benvenuti in questo piccolo spazio di mondo che ho deciso di ritagliare per me stessa. Cosa sarà questa page tumblr? Un mio personale riversamento di pensieri e immagini. Ti piace? Resta. Non ti piace? Ciao.
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passaparola _ I (LETTEREDALFUTURO 22052021)
passaparola _ I (LETTEREDALFUTURO 22052021)
è stata sua zia la sciquina sborsa che ha dato il via all’ansia centrifugata per il gabinetto. goffaggine astrusa, una violenza che abusa senza senso. il rispetto è un’altra cosa. il ccioscarto, il riversamento smorto…. nulla di che, è evidente. ma c’è un altro bambino al mondo. che ha un’altra zia. al contrario delle zie, quei due vorrebbero giocare nello stesso etico TAO. nonostante il punto…
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Fukushima, al via terzo rilascio di acqua trattata nell'oceano
Prendono il via oggi le operazioni per il terzo rilascio dell’acqua trattata nell’oceano dalla centrale nucleare di Fukushima, nel nord est del Giappone. Lo ha confermato l’operatore dell’impianto, la Tokyo Electric Power (Tepco), che pianifica di pompare circa 460 tonnellate di acqua trattata al giorno fino al 20 novembre. L’imminente riversamento rappresenta il terzo dei quattro previsti…
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Acate. Fognatura ostruita in un civico di via Michele Amari.
Salvatore Cultraro, Acate (Rg), 15 marzo 2021.- Grave emergenza igienico-sanitaria in via Michele Amari. Da settimane, ormai, un guasto alla rete fognaria, sta mettendo letteralmente in crisi una incolpevole famiglia residente in zona, nonché i residenti delle abitazioni limitrofe. Il problema sarebbe dovuto al cattivo riversamento dei liquami della abitazione privata nel condotto fognario comunale…
Acate. Fognatura ostruita in un civico di via Michele Amari. was originally published on ITALREPORT
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[...] L'oggetto del contendere sono oltre un milione di tonnellate di acqua contaminata da trizio (un isotopo radioattivo dell'idrogeno), raccolta in serbatoi vicino alla centrale di Fukushima Daiichi. Per tenere raffreddati i resti dei reattori, in attesa dello smantellamento, bisogna farvi circolare un flusso continuo di acqua, che viene recuperata, purificata da gran parte dei radionuclidi, e riutilizzata. Ma all'acqua pompata si aggiunge quella che si infiltra dal sottosuolo. Una serie di interventi, con barriere sotterranee e sistemi di pompaggio e drenaggio, hanno molto ridotto queste infiltrazioni ma non le hanno eliminate. C'è quindi un surplus di acqua che ogni giorno va eliminato dal circolo e stoccato.Quest'acqua conserva una certa radioattività perché i sistemi di purificazione eliminano gli isotopi più pericolosi come il cesio-137, ma non il trizio, un isotopo radioattivo dell'idrogeno che entra a far parte dell'acqua stessa e sarebbe molto oneroso da separare.Stoccare o smaltireCosì, finora si sono accumulate oltre un milione di tonnellate di acqua radioattiva, stoccate in un migliaio di cisterne sul posto, e ogni giorno se ne aggiunge di nuova. Ma lo spazio sta finendo. L'esaurimento, già previsto per il 2020, è stato ritardato al 2022 grazie alla costruzione di nuove cisterne, ma non si può continuare così, se non altro perché in zona i siti stabili, elevati e pianeggianti, che offrono la maggiore sicurezza, stanno finendo."E in ogni caso lasciare l'acqua lì non è una buona idea, perché se arrivano nuovi terremoti, cicloni o alluvioni si può disperdere", spiega Casolino. "È già successo col terreno radioattivo rimosso dalla superficie per decontaminare l'area. L'hanno accatastato in giganteschi sacchi di iuta, ma qualche anno fa è arrivato un tifone che ne ha trascinato via una parte, disperdendolo di nuovo nell'ambiente."Perciò, anni fa una task force del Ministero dell'economia giapponese ha esaminato a fondo cinque opzioni per liberarsi dell'acqua: farla evaporare, rilasciare l'idrogeno in atmosfera in forma gassosa, iniettarla negli strati profondi del sottosuolo, conservarla in depositi sotterranei, o diluirla e scaricarla nell'oceano. Nel 2016 quel gruppo di studio ha concluso che per sicurezza, costi e tempi, quest'ultima era la scelta migliore. Un'idea condivisa dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica (IAEA), dalla Nuclear Regulation Agency del Ministero dell'ambiente giapponese, e dalla TEPCO (Tokyo Electric Power Company), l'operatore che gestiva l'impianto e ora ne cura lo smantellamento.Già due anni fa, peraltro, il direttore della TEPCO, Takashi Kawamura, aveva presentato il riversamento in mare come una decisione già presa, suscitando in patria un allarme analogo a quello dei giorni scorsi e facendo poi una rapida marcia indietro.Il trizioI rischi concreti, come si diceva, sono in realtà irrisori. Anche se manca ancora un piano concreto su come procedere allo smaltimento, l'idea è diluire l'acqua per ridurre la radioattività entro standard di sicurezza accettabili – si parla dell'ordine dei 60.000 becquerel (Bq) per litro (un Bq è una disintegrazione di un nucleo al secondo) – e poi riversarla via via nell'oceano, al largo, in tempi che vanno da 5 a una quindicina d'anni.Sia la quantità complessiva di trizio da smaltire sia le dosi giornaliere previste non superano quelle rilasciate da altri impianti nel loro normale funzionamento. Per esempio, in Francia l'impianto di lavorazione del combustibile esausto di La Hague rilascia ogni anno nella Manica 12.000 miliardi di Bq, circa dieci volte la radioattività di tutto il trizio stoccato a Fukushima. Le massime concentrazioni di trizio rilevate nella zona di La Hague sono state di 7 Bq al litro, e al largo di Fukushima i livelli previsti sono ancora inferiori, con stime intorno a 1 Bq al litro e picchi massimi di pochi Bq al litro.Questi valori si scostano poco dalla radioattività da trizio già presente nel mare per effetto del fondo naturale e delle varie emissioni umane, e non superano quella di molti corsi d'acqua dolce. "Senza contare tutti gli altri radionuclidi", aggiunge Casolino."Già nel 2013 avevamo calcolato che il cesio-137 e lo stronzio-90 dispersi dall'incidente di Fukushima, pur inquinando molto il mare negli immediati dintorni della centrale, avevano prodotto un aumento del tutto trascurabile della radioattività non appena ci si allontanava un po'. Nei primi 100 chilometri di mare davanti alla costa nord-orientale del Giappone le perdite hanno aggiunto meno di una parte su 100.000 alla radioattività già presente in natura con isotopi come il carbonio-14 e il potassio-40. Su tutto il Pacifico era meno di una parte su 100 milioni."La radioattività ora in gioco non solo è molto inferiore, ma riguarda il trizio, che è molto meno pericoloso: all'esterno del corpo è innocuo perché le particelle beta che emette non superano lo strato morto della pelle; quello che beviamo, a differenza di altri radionuclidi, non si concentra nei tessuti ma per lo più viene eliminato con l'acqua. Perciò, anche se la sua radioattività per dimezzarsi (emivita) impiega 12,3 anni, la sua emivita biologica nel corpo è di 10 giorni, come per tutta l'acqua. Infatti la sua tossicità resta incerta e i limiti ammessi nell'acqua potabile sono molto variabili: il più stringente è quello dell'Unione Europea, a 100 Bq al litro, mentre l'Organizzazione mondiale della Sanità consiglia una soglia 100 volte più alta, di 10.000 Bq al litro, e l'Australia ammette oltre 76.000 Bq al litro.Quanto a livelli di trizio, quindi, l'acqua marina "contaminata" dallo svuotamento delle cisterne di Fukushima sarebbe addirittura potabile anche in Europa.La vera preoccupazione dei pescatoriIl vero problema non è dunque sanitario o ambientale ma sociale: l'opposizione allo scarico dell'acqua viene soprattutto dalle cooperative di pescatori locali, che si stanno riprendendo con immensa fatica dai danni dello tsunami e dell'iniziale contaminazione del pesce, e sono terrorizzati dall'idea di vedere di nuovo svanire la fiducia riconquistata.Per il trizio, viste le scarse prove di tossicità, non sono stabiliti limiti nel cibo. Dato che non si concentra nell'organismo, un livello di 1 Bq al litro nell'acqua corrisponderà a circa 1 Bq al chilogrammo nel pesce (a La Hague vicino agli scarichi si sono rilevati valori fino a 20 volte maggiori).Una parte di questo trizio può essere un po' più pericoloso di quello nell'acqua perché si fissa nelle molecole biologiche, e può essere incorporato nei tessuti e restarvi anche per anni. Quanto trizio sia metabolizzato così, e quanto più rischioso sia in questa forma, è dibattuto, ma i calcoli eseguiti sotto le ipotesi più varie mostrano che – per quanto pesce si possa mangiare – l'esposizione equivalente resta comunque largamente al di sotto anche degli standard di sicurezza dell'acqua europei. In linea di principio, quindi, non c'è ragione di temere per la commestibilità del pesce."Il problema però è un altro", rimarca Casolino. Riassumendo liberamente quanto ha detto in un'intervista uno dei leader dei pescatori: se gli scienziati ci assicurano che il pesce non sarà contaminato, noi ci crediamo; ma non crediamo che riuscirete a convincerne i consumatori.Dopo le dichiarazioni del ministro, il governo si è affrettato a precisare che nulla è ancora stabilito, e prima di qualsiasi decisione attende un ulteriore rapporto da un comitato di esperti. Ma come Harada ha lasciato trasparire, l'idea prevalente è che la scelta sarà lo smaltimento in mare.
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THE EMIGRANT
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THE EMIGRANT
THE GREAT ACTOR ERMETE ZACCONI, ONE OF THE BEST EXAMPLES OF “VERISM” OF THE ITALIAN SILENT CINEMA.
Regia/Director: Febo Mari – Soggetto e sceneggiatura/Story and Screenplay: Febo Mari – Fotografia/ Director of photography: Natale Chiusano, Segundo De Chomón – Interpreti/Cast: Ermete Zacconi (L’emigrante/The Emigrant), Valentina Frascaroli (Sua figlia/his daughter), Enrichetta Sabbatini (Sua moglie/His wife), Felice Minotti (l collega/The colleague), Amerigo Manzini (Il Conte/The Count, non appare nella copia/does not appear in this copy), Lucia Cisello (La mezzana/The procuress, non appare nella copia/does not appear in this copy).
vimeo
THE EMIGRANT An elderly man decides to leave his small town to seek his fortune in South America and ensure a better life for his wife and daughter. The film displays the difficult stages of preparation for the travel abroad: the sale of the poor furniture to raise the money for the trip, the purchase in the marketplace of the needed working tools, the departure attended by the entire village. The journey by ship, despite the poor conditions of the third-class travelers, is full of hope, however, reached his destination, the immigrant realizes that for a man of his age to find work is not that simple. The film, played by the great stage actor Ermete Zacconi, is one of the best examples of Italian realism in the silent era of cinema. The video is a copy from the film (which is only a fragment of the original film) print held by the Museo Nazionale del Cinema: 35mm, positive, acetate, 486 m, 24′ at 18 fps, black and white, Italian intertitles, silent.
ELENCO DIDASCALIE / LIST OF INTERTITLES: • L’Emigrante • L’emigrante: Comm. Ermete Zacconi / Sua moglie: Enrichetta Sabatini. / Sua figlia: Valentina Frascaroli / La mezzana: Lucia Cisello / Il conte: Amerigo Manzini • Un robivecchi spoglia la casa misera per il prezzo del viaggio • Al mercato • La marra e la vanga paesane feconderanno le terre d’oltremare • Sono ancora senza lavoro a causa della crisi. Ho qualche promessa ma spero che i guadagni di Maria e le tue economie ti basteranno fino a che io trovi lavoro. • Nel paese della chimera • Le fatiche più gravose. • L’impresa da una parte di paga in vettovaglie che si consumano nel recinto del cantiere. • Dopo un’ora si ritorna al lavoro ed al pericolo. • All’ospedale • Caro padre, sono certa che tu stai bene e pensi a noi come noi possiamo dire di te. Ti scrivo io soltanto perché.. • Scrivo io soltanto perché la mamma non sta troppo bene. Io vado sempre al lavoro, ma il denaro non basta perché le medicine costano care. Perciò la mamma en-… • trerà all’ospedale per raccomandazione d’un bravo signore. Non ti affliggere però non è cosa grave e speriamo esca presto. Ti bacio. Quando ritorni? Tua figlia.
Un uomo non più giovane decide di lasciare il suo piccolo paese per cercare fortuna in Sud America e garantire un futuro migliore alla moglie e alla figlia. Il film ci mostra le tappe dolorose della preparazione al viaggio: la vendita dei poveri mobili per raccogliere i soldi del viaggio, l’acquisto al mercato degli strumenti di lavoro, la partenza accompagnato dall’intero villaggio. Il viaggio in nave, pur nelle condizioni misere dei viaggiatori di terza classe, è colmo di speranza, tuttavia, giunto a destinazione, l’emigrante si rende conto che per un uomo della sua età trovare lavoro non è così semplice. Gli uomini in cerca di lavoro sono tanti e la paga, per i semplici braccianti è assai misera e il lavoro è duro e pericoloso. Nel corso di un lavoro di cantiere l’emigrante ha un grave incidente che lo rende invalido. L’azienda per cui lavorava, però lo costringe a firmare un documento in cui si prende la responsabilità dell’incidente avvenuto, per evitare che si possa rifare con l’assicurazione. Il frammento conservato dalla Cineteca del Museo si ferma qui, mentre i resoconti d’epoca permettono di ricostruire il tragico epilogo in cui la moglie muore e la figlia si lascia sedurre da un ricco conte. Il film è uno dei migliori esempi del realismo del cinema muto italiano, interpretato dal grande attore di teatro Ermete Zacconi. Il video è un riversamento della copia in pellicola conservata dal Museo: 35mm, positivo, triacetato, 486 m, 24′ a 18 fps, bianco e nero, didascalie italiane, muto.
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