#ricordi assassini
Explore tagged Tumblr posts
Text
Caro Tumblr,
Ogni tanto ti riapro, torno a leggere i miei post e guardo i miei re blog…
Quando ti apro mi chiedo, chi è che c’è ancora che ti utilizza, se c’è del bene almeno in te o anche qui è diventato tutto orribile. Insulti si fake news, spazzatura su spazzatura.
In te ho sempre visto il bello dell’internet, una spalla nei momenti di sconforto, una parola dolce in mezzo a tanto male. Sei stato spesso l’amico che non avevo nella vita reale. Quello che non giudica e ti lascia parlare.
Mi piace anche, leggere cosa provavo, mi piace pensare a come sono cresciuta e maturata, ricordare cosa era importante nella mia vita e mi portava a scrivere. Trovo un po’ di conforto in questo. Adesso ti riguardo, cerco di capire cosa è cambiato, mi fa riflettere sul bene che ho e su quello che non c’è più.
Ti ringrazio caro Tumblr per tutto questo sai?
Martina
1 note
·
View note
Text
Senza immagine Dio vaga in paradiso ma preferirebbe fumarsi un sigaro o mangiarsi le unghie, e così via. Dio è il proprietario del paradiso ma agogna la terra, le grotticelle assonnate della terra, l’uccellino alla finestra di cucina, perfino gli assassini in fila come sedie scassate, perfino gli scrittori che si scavano l’anima col martello pneumatico, o gli ambulanti che vendono i loro animaletti per soldi, anche i loro bambini che annusano la musica e la fattoria bianca come un osso, seduta in braccio al suo granturco e anche la statua che ostenta la sua vedovanza, e perfino la scolaresca in riva all’oceano. Ma soprattutto invidia i corpi, Lui che non l’ha. Gli occhi apri-e-chiudi come una serratura che registrano migliaia di ricordi, e il cranio che include l’anguilla cervello - tavoletta cerata del mondo - le ossa e le giunture che si giungono e si disgiungono – e c’è il trucco -, i genitali, zavorra dell’eterno, e il cuore, certo, che ingoia le maree rendendole monde. Lui non invidia più di tanto l’anima. Lui è tutto anima, ma vorrebbe accasarla in un corpo e scendere quaggiù per farle fare un bagno ogni tanto. Anne Sexton - Terra
36 notes
·
View notes
Text
Scelti per voi
Fonte: pixabay.com
Una piccola scelta di libri “certificati” dai bibliotecari per distrarvi nel migliore dei modi durante le vacanze. Si tratta di novità, di titoli non recentissimi ma che magari vi sono sfuggiti e meritano attenzione, e di opere da cui sono stati tratti ottimi film.
Se non l’avete ancora letto vi consigliamo L’animale più pericoloso di Luca D’Andrea, del 2020. Ma qual è l’animale più pericoloso? Se non ci si lascia sviare dall’immagine di copertina, si può intuirlo fin dalle prime righe di questo avvincente giallo che ha come tema (argomento di scottante attualità) la salvaguardia dell’ambiente. A parte l’idea di fondo dell’adolescente rapita che ricorda il pregevole La ragazza nella nebbia di Donato Carrisi, la storia si dipana in maniera diversa, dalla location (le montagne della Val Pusteria), ai moventi dei crimini, allo stile, agile, moderno, mai banale. Anche il finale diverge, ma su questo, naturalmente, non sveliamo nient’altro. Rispettata in pieno l’unica regola cui i gialli dovrebbero essere sottoposti: quella di inchiodare il lettore alle pagine, fino alla conclusione.
Pare che le case di ringhiera della vecchia Milano siano una continua fonte di ispirazione per scrittori e assassini: dopo i gialli di Francesco Recami orientati sulla figura dell’ex tappezziere in pensione Amedeo Consonni, è il vice-commissario Enea Zottìa che deve occuparsi di una serie di crimini in un vecchio stabile malandato nel cuore di Milano nell’ultimo libro di Marco Polillo I delitti di corso Garibaldi. Ma le indagini ci porteranno anche a Viboldone, frazione di San Giuliano Milanese e sede di un’antica Abbazia, e all’isola di San Giulio sul lago d’Orta (ebbene sì, proprio nel luogo in cui C’era due volte il barone Lamberto!), dove le vicende, soprattutto sentimentali, dei protagonisti troveranno il loro più naturale scioglimento.
Ambientato sul lago di Como è I milanesi si innamorano il sabato di Gino Vignali, il cui titolo si ispira al famosissimo I milanesi ammazzano al sabato di Scerbanenco (da cui è stato tratto anche un film per la regia di Duccio Tessari). “Dopo la fortunata tetralogia riminese con protagonista Costanza Confalonieri Bonnet, Gino Vignali cambia atmosfere e personaggi ma mantiene intatti il tono scanzonato e il ritmo incalzante che contraddistinguono i suoi fortunati gialli. Suspense, erotismo, umorismo sono gli ingredienti vincenti di un romanzo che, giocando abilmente con dubbi e ossessioni, incertezze e desideri, incanta il lettore in un riverbero di luci e ombre. Come l’acqua del lago, quando sembra calma ma non lo è”.
Non intendiamo certo tralasciare l’ultimo Simenon, L’orsacchiotto, anche questa opera di introspezione, di scavo profondo nella psiche umana aperto a più interpretazioni, una delle quali può essere che non è possibile mantenere sempre il controllo su tutto, anche ad altissimi livelli professionali: dopo una intera esistenza trascorsa all’insegna del più assoluto dominio di sé, una sola deroga al perfetto meccanismo esistenziale che il protagonista si è imposto può costare un prezzo inestimabile.
Torna nell’ultimo romanzo di Fabio Stassi, Notturno francese, il simpatico counselor della rigenerazione esistenziale Vince Corso, ma in questo caso, come per Simenon, l’indagine è introspettiva: un viaggio parallelo nei ricordi dell’infanzia e in treno, lungo la Costa Azzurra, terra d’origine del nostro detective-bibliofilo, trapiantato in Via Merulana. Finalmente sarà svelato il mistero del padre mai conosciuto a cui Vince indirizza cartoline nell’unico luogo che di sicuro aveva frequentato, almeno per una memorabile notte, ovvero il mitico Hotel Negresco.
Folgorante fin dall’incipit, la lettura di Perle ai porci (il titolo originale suona: God Bless You, Mr. Rosewater, or Pearls Before Swine) rende pienamente ragione a Umberto Eco che annoverava Kurt Vonnegut tra i suoi scrittori preferiti:
Uno dei protagonisti di questa storia, storia di uomini e donne, è una grossa somma di denaro, proprio come una grossa quantità di miele potrebbe essere, correttamente, uno dei protagonisti di una storia di api.
Ironico, dissacrante, politicamente scorretto, bizzarro, surreale, a metà strada fra America di Kafka e i racconti di Carver; uno stile veloce, tagliente; un lessico moderno e spiazzante. Se poi vi affezionate a questo autore, allora vi consigliamo Ghiaccio-nove, anche questo composto in una forma originalissima che sconcerta il lettore con la sua imprevedibile fantasia che scardina completamente gli schemi narrativi tradizionali. Strutturato a brevi capitoli sullo stile del Tristram Shandy di Sterne è un libro trasgressivo, esilarante fino al demenziale, davvero “uno dei tre migliori romanzi dell’anno scritto dal più grande scrittore vivente” come lo accolse Graham Greene nel 1963, anno della pubblicazione. Una potente satira della società contemporanea, che punta in particolare alla condanna della guerra, argomento quanto mai tristemente attuale.
Lo spaccone di Walter Tevis è un romanzo di formazione in cui il protagonista svolge il suo “apprendistato” (come lo definisce Fabio Stassi nella prefazione all’edizione minimum fax) nelle sale da biliardo dove sbarca il lunario spennando ‘polli’ grazie al suo non comune talento. Ma la conquista della consapevolezza comporta un prezzo molto alto: la coscienza del proprio valore si paga con la perdita della libertà. Un libro con i fiocchi che non poteva non ispirare un capolavoro come il film di Robert Rossen del 1961 con un Paul Newman perfettamente incarnato nella parte di Eddie Felson, The Fast, ‘lo svelto’. A voi il piacere di scoprire le differenze (che ci sono, e anche notevoli) tra il libro e il film. Newman rivestirà lo stesso ruolo nel 1986 come mentore del giovane Tom Cruise in Il colore dei soldi, per la regia di Scorsese, sempre dal sequel di Tevis.
Da La morte corre sul fiume di Davis Grubb è stato tratto nel 1955 per la regia di Charles Laughton un film talmente bello e originale proprio dal punto di vista tecnico da far rimpiangere che si tratti dell’unico exploit come regista da parte del celeberrimo attore britannico. Tratto da una drammatica storia vera, il romanzo si dispiega su più piani narrativi: il tema fiabesco, reso da Laughton con splendide immagini dello sfondo naturale notturno, il noir e la denuncia del fanatismo religioso. “La storia è qualcosa di più, se possibile, dei fatti che la compongono, è un’omelia nera, una lunga e cupa ballata atroce almeno quanto le filastrocche infantili che di tanto in tanto la interrompono, risuonando nel vuoto”.
Non è una storia dell’orrore, come il precedente Dracula, che tanta popolarità diede al suo creatore, Bram Stoker: Il gioiello dalle sette stelle è soprattutto un racconto d’avventura, i cui protagonisti, sorta di Indiana Jones tra le mummie, sono morbosamente infatuati dalla passione per la storia egizia. A metà tra il romanzo gotico di stampo ottocentesco e l’egittomania molto diffusa all’epoca, tanto da influenzare anche Conan Doyle e Poe, è un romanzo piacevole e adatto come lettura per le vacanze. Tra culto della reincarnazione, sarcofagi, ricerche archeologiche, luoghi affascinanti come il misterioso Egitto e la nebbiosa Londra, abbiamo anche la possibilità di scegliere tra due finali, perché il pubblico non gradì il primo e costrinse l’autore, pare, a riscriverne uno nuovo nella seconda edizione uscita nel 1912, anno della sua morte. In questa ristampa di ABEditore del 2022 sono presenti entrambe le varianti.
#luca d'andrea#francesco recami#marco polillo#gianni rodari#gino vignali#Georges Simenon#fabio stassi#kurt vonnegut#walter tevis#paul newman#martin scorsese#davis grubb#charles laughton#Robert Mitchum#bram stoker
16 notes
·
View notes
Text
Dieci anni dalla strage di Parigi dopo le vignette di Charlie Hébdo su Maometto. Lacrime e ricordi da parte di molti che stanno con Hamas, che stava e sta con i due che compirono la strage, i quali andavano a caccia di quegli stessi ebrei i quali, in questi anni, hanno abbandonato la Francia a migliaia per paura dell’antisemitismo dei molti, appunto, che piangono oggi su Charlie Hébdo, e i quali stanno, questo è vero, con i persecutori dichiarati degli ebrei, cioè con gli assassini di Parigi e con i loro eredi, però piangono amaro nel ricordo dei martiri della libertà di stampa non essendo per niente antisemiti, ma proprio per niente, anche se maledicono Israele e ne bruciano la bandiera. Però solo perché a Gaza, oggi, Israele è disumano e uccide apposta i bambini. Eppure, dice, la bruciavano anche ieri e, di nascosto, pure il 7 ottobre, ma solo perché Israele era disumano anche prima e lo è fin dall’altroieri, poiché si vede che in Israele, evidentemente dall’inizio, vive un popolo di assassini compiaciuti, di ladri di terra e di usurai per professione. Dal naso adunco, forse. Ma forse.
0 notes
Text
Storie vere,che non devono essere dimenticate,i Brunetta,Conte uno e due,Draghi, Speranza hanno abusato dei loro poteri sul popolo basandosi su pretesti non provati e con il benestare del portaborse Mattarella. Un giorno i libri di storia delle scuole alternative avranno milioni di ricordi vissuti da persone oneste trattate come delinquenti e additate dai loro vicini come criminali solo perché avevano il buon senso e una coscienza che azionava la ragione. La storia di questi libri racconterà e proverà quanti morti hanno fatto il loro servilismo ai poteri occidentali che hanno agito da criminali assassini protetti dalle immunità che automaticamente scattano in caso di emergenza.una emergenza creata su falsi dati "scientifici" . La storia racconterà la verità quella che tutti (anche quelli che alla quarta dose hanno detto no) sanno già oggi nonostante che il Main stream taccia vergognosamente nonostante le schegge devastanti giornalmente portino le prove sia degli errori che degli abusi effettuati sulla popolazione.
Apro il libro scolastico e comincio a leggere.
"Allontanamento dagli impieghi pubblici; divieto di esercitare attività economiche e commerciali; esclusione dalle scuole pubbliche e dalle università; allontanamento dai mezzi di comunicazione...".
Poi chiedo: "A quale periodo storico fanno riferimento questi provvedimenti restrittivi?".
Una alunna alza la mano: "Al periodo del Covid". Altri concordano.
No. Stiamo parlando delle leggi di Norimberga e delle azioni repressive contro gli ebrei.
Gli alunni sembrano un po' disorientati.
Non faccio vittimismo, non confondo e non distorco gli eventi storici con banali semplificazioni.
Non sono mai stata nei campi di concentramento. Ma posso dire, e lo dico, di aver sperimentato l'esclusione dal lavoro, dagli impieghi pubblici, dalle attività economiche e commerciali, dai mezzi pubblici, dalle banche, dai ristoranti, dalle università e da qualsiasi forma di vita sociale. Posso dire che mi è stato tolto qualsiasi mezzo di sostentamento economico e di essere stata condannata alla fame. Posso dire di essere stata esclusa dai pranzi, dalle feste, di essere stata insultata, minacciata e accusata di mettere in pericolo la vita degli altri. Nonché di aver passato una serata ai piani alti della Digos (Divisione investigazioni generali e operazioni speciali), per aver organizzato un pranzo a casa di amici... E che di notte mi svegliavo di soprassalto per qualsiasi rumore, temendo che fosse entrata la polizia. La stessa polizia che avevo visto agire violentemente contro manifestanti pacifici, durante le legittime rivendicazioni dei diritti fondamentali.
Non vivevo nella Germania del 1935, ma nell'Italia del 2022.
Non sto paragonando la mia situazione personale a quella degli ebrei durante il nazismo. Sono una professoressa di storia. Ma in quanto tale, e per questo a maggior ragione, continuerò a raccontare ciò che è accaduto in Italia negli ultimi tre anni, fino al resto della mia vita.
Arianna Fioravanti
60 notes
·
View notes
Text
Io che faccio fatica a parlare di noi, ormai. Io che non parlo più di te, ormai. Io che vorrei non trasparisse la violenza che il suo nome porta con sè, devo fare i conti con i miei occhi. Con quanti si accorgono dei miei occhi. “Appena te l’ho chiesto sembrava avessi visto un cadavere, ti sei spenta in un istante.” “Ma tenerti tutto dentro non serve”. “Sei riservata, ma ti si legge in faccia.” Voci. Voci. Voci che non mi lasciano in pace, che affastellano i ricordi e li spingono fuori dalla mente. E quando riesco a vomitare pillole di veleno, mi accorgo di normalizzare e appiattire due tre frasi apatiche di un discorso tutt’altro che normale. Tutt’altro che apatico. Mi accorgo dell’impatto devastante e impietrito su di loro, come se non avessero mai ascoltato certe parole. Come se non avessero mai incontrato quella violenza, come se “stai normalizzando il tutto, ma non è normale e lo giustifichi ancora. Sei assuefatta”. Come se fosse facile ricordare il timbro della sua voce, il tono delle parole, gli accenti di quelle frasi accompagnate dagli sguardi assassini, la vena sul collo che gonfiava il suo ego e le mani sicure a replicare le urla. Come se fosse facile ricordare la calma e la fretta che incorniciavano le scuse, impacchettate dietro giustificazioni che colpevolizzavano sempre e ripetutamente qualche mio gesto inconscio, causa del tutto. Come se “te lo meriti, tu volevi la normalità. Ma la normalità non è dato richiederla e quindi ti picchio di offese”. I loro occhi inamovibili alle repliche di scene agghiaccianti mi scuotono la mente anestetizzata dai suoi “scusa, ma non potevo fare diversamente, è colpa tua”. I loro passi arrestati e le loro domande “perchè non ti accorgi che non è normale? E soprattutto perchè lo giustifichi ancora?”
7 notes
·
View notes
Photo

Intervista a Elia P. Ansaloni Benvenuto Elia, sono molto contenta che tu abbia accettato di essere intervistato. Con il tuo libro, La città vuota, ho avuto un rapporto di amore e odio, e questi sono i libri che più ricordo con piacere.
#amici#assassini#assassino#book#books#delitto#Delrai edizioni#eventi#friend#friends#giallo#Intervista#intervista as Elia P. Ansaloni#La città vuota#Libri#libri gialli#reading#ricordi#thriller#viaggi#viaggio
0 notes
Text
+30
La vita va avanti. Lo ripeto spesso. Non hai la mia testa. Lo ripeto assiduamente.
Ho capito l'importanza delle parole quando queste mi hanno ferito. Ero piccolo. Più dei pugni. Più dei calci. Più degli schiaffi. Quelli passano. Il dolore non lo ricordi. Le parole restano. Formano un groviglio. Dopo anni si liberano e ti esplodono dentro in silenzio.
Se le percosse sono la cavalleria che viene mandata come una freccia per aprire l'esercito nemico, le parole sono gli assassini che vanno a prendersi la testa del generale.
Quanta paura in un cuore che ha sentito di tutto. Da tutto.
Oltre i gesti. Oltre i tradimenti. Oltre le batoste. Le parole. Puttane che non chiedono il conto.
Le stesse parole che riverso in fogli vuoti. Dolce. Melodiose. Colorate. Il groviglio ha messo radici. È albero. Un ulivo.
10 notes
·
View notes
Text
Genova 10 anni dopo. Un esperimento di memoria collettiva
Ultima parte dell’analisi testuale che Francesca della Ratta ha effettuato sui ricordi che nel luglio 2011 sono stati postati nel blog #ioricordo Genova.
Per la nostra ultima puntata sull’analisi dei post di #ioricordogenova vi proponiamo una figura che consente di fare una sintesi delle parole più importanti analizzate finora. Nel riquadro che trovate sotto ritroviamo le parole della rabbia e della paura, i protagonisti, i luoghi e le emozioni che i nostri testimoni ci hanno consegnato. Nel grafico (ottenuto con l’analisi delle corrispondenze) le parole più significative sono disposte lungo un asse cronologico che – oltre a rappresentare alcune differenze nel ricordo di uomini e donne – ci riporta soprattutto alla scansione temporale con cui sono stati inseriti i commenti nel blog.
All’evoluzione cronologica della pubblicazione delle storie corrisponde un’evoluzione nei temi del racconto collettivo: la cosa interessante è che man mano che le storie venivano pubblicate queste tendevano a concentrarsi sugli eventi più crudi e violenti, quasi i racconti si condizionassero a vicenda nel loro susseguirsi. Così, se le prime storie inserite nel blog ci presentano una maggiore variabilità di tematiche (il viaggio, le manifestazioni, i colori, le sensazioni, i media, gli sms, la memoria), negli ultimi giorni di luglio, in concomitanza con l’anniversario di Genova 2001, le storie insistono soprattutto sugli aspetti più crudi e drammatici della repressione del movimento e sulla sospensione della democrazia che si è verificata in quei giorni (odio, battaglia, vergogna, pistola, estintore, scudi, odore, fuoco, assassini, ammazzato, bottiglia, Black Block, bottiglia, fumo, tensione, panico, caricare).
Una visione di sintesi del testo: piano fattoriale genere e data di pubblicazione della storia nel blog

Infine, ci sembra importante proporvi un approfondimento su quello che nostri testimoni ci hanno riportato sulla Diaz, proprio nei giorni in cui è uscito nelle sale il bel film di Daniele Vicari, Diaz. E’ un film che fa male, che fa venire voglia di piangere, che lascia incredulo anche chi che sa bene che è tutto vero. Un film che ci fa interrogare su come sia stato possibile che andasse in scena questo delirio, questa follia collettiva. Che ci obbliga a domandarci se non abbiamo fatto troppo poco, se nonostante le manifestazioni, le inchieste e le discussioni, dopo 10 anni non è ancora stata fatta giustizia e se c’è qualcuno che ha dimenticato o che addirittura non sa.
E allora almeno dobbiamo provare a tenere il ricordo vivo.
Così siamo andati a ricercare la memoria nella memoria, estraendo dalle nostre storie tutti i pezzetti che contenevano la parola Diaz. Tra le storie che abbiamo raccolto a luglio non ci sono testimoni diretti del delirio di quella notte, ma i piccoli frammenti che trovate qui di seguito raccontano bene l’impotenza, la rabbia, l’incredulità, lo sgomento di quando si cominciò a capire che in Italia si stava verificando “la più grave sospensione dei diritti democratici in un Paese occidentale dopo la fine della II guerra mondiale”. Molti dei nostri testimoni ricordano di non essersi trovati alla Diaz per caso o fortuna, perché avevano trovato un passaggio prima, o semplicemente perché avevano scelto di passare la notte altrove. E raccontano di aver ascoltato le prime notizie sull’incursione alla Diaz increduli oltre che impauriti per gli amici che erano rimasti lì, “immaginando il peggio” anche se poi purtroppo “la realtà ha superato l’immaginazione”, restando poi con quel “brutto misto di rabbia e sollievo che ti prende quando scampi un’ ingiustizia”.
E il ricordo angosciato di quello che era successo in quella scuola rimane ad aleggiare anche negli anni successivi, come ricorda uno studente di Genova che nel 2001 aveva 11 anni e che ci ricorda che la Diaz sarebbe rimasta una scuola come le altre, se non fosse per “le macchie di sangue ancora sui muri che vidi durante gli esami di maturità”. Don’t clean up this blood, appunto.
2 notes
·
View notes
Text
L'attacco dei giganti - Ep 73 - Violenza efferata
IN ITALIA L'ANIME E' DISPONIBILE SULLA PIATTAFORMA GRATUITA VVVVID! SUPPORTIAMOLA! -> https://www.vvvvid.it/show/1414/l-attacco-dei-giganti-la-stagione-finale/1538/694218/violenza-efferata

Dopo uno stop di ben due settimane per causa di forza maggiore ecco tornato Aot, più esplosivo che mai con ben due episodi, doppia l'attesa, doppia la ricompensa, vedete bambini? Aspettare ripaga sempre, non siate mai frettolosi! Basta sciocchezze, iniziamo la puntata, abbiamo finalmente capito a che cacchio servisse tutto quel vino e che Zeke zitto zitto, cacchio cacchio, insieme a Yelena ed Eren, "c'ha già una sua idea" (cit), ed ora chiunque l'abbia bevuto è in grave pericolo perchè in esso c'è il fluido spinale della palla di peli. In realtà cominciamo da un altro punto del ristorante di Nicolò, ovvero la stanza dove si è materializzato Eren come se stesse entrando al bar per ordinare il caffè mentre invece sarebbe il ricercato numero 1 da più o meno tutti. Sostiene, non curandosi minimamente della presenza di Gabi lì vicino, che voleva parlare con Armin e Mikasa. E sentiamo cos'ha da dire il signorino, hai messo a ferro e fuoco il mondo intero e cominciato una guerra di proporzioni gigantesche (eheh gigantesche...scusate), speriamo che almeno ci dica che ha un piano e che lo sta facendo per il bene di tutti, anche se ai miei occhi e di quelli che ragionano ancora, tipo Armin o Hange, nulla potrà mai giustificare l'uccisione di innumerevoli bambini e persone innocenti. Ma sentiamo.

Innanzitutto premette che non è manipolato nè da Zeke nè da Yelena nè da nessuno, le sue azioni le ha sempre fatte di propria volontà. Annamo bene, quindi hai ammazzato di tua volontà tutti quegli innocenti. Ha sempre odiato chi è schiavo, anche inconsapevole, ha sempre odiato chi segue la massa senza pensare con la propria testa, e grazie a Zeke ha imparato molto sul mondo dei giganti e sul popolo di Eldia, infatti dice ad Armin che chi possiede i giganti, i 9 con la coscienza, non cessa mai di vivere ma rimane nei ricordi del possessore attuale ed in qualche modo lo influenza, ed in effetti da quando Armin è gigante va spesso a trovare Annie, vero? La ragazza di cui era innamorato Berthold, e che ora Armin va a trovare, come se fosse manipolato dallo stesso Berthold. E Mikasa, veniamo a te, oggi Eren termina amicizie come se piovessero +4 ad una partita di Uno. Mikasa, tu in quanto Ackermann, vieni da una famiglia che venne creata al solo ed unico scopo di proteggere la famiglia reale, e quel giorno in cui avete ucciso gli assassini dei tuoi genitori, non hai preso coscienza della tua forza o risvegliato un potere o scoperto il cristallo di luna; hai obbedito ad un comando di Eren: "Combatti". Certo, Eren non ha sangue reale, ma Mikasa ha diciamo "riconosciuto" come proprio "obiettivo da proteggere" Eren, e non riesce a fermarsi se c'è di mezzo la sua incolumità. Anche lei è manipolata, dal suo istinto di Ackermann. Non è lui il manipolato, bensì loro due, ed in quanto tali li odia. Fine del discorso. Porca miseria quanto ho voglia di romperti il naso Eren. Anche Armin ne ha voglia, ed imbufalito per le parole che ha detto a Mikasa, tanto che sta piangendo, sale sul tavolo e tenta di colpirlo, ma proprio Mikasa, dando ragione ad Eren, gli torce un braccio e lo immobilizza sul tavolo, allontanandosi subito dopo perchè è tornata in se stessa. Armin ci riprova poveretto, ma può poco contro il fustacchione che è diventato Eren, e crolla a terra dopo non so quanti pugni gli abbia rifilato Eren, che per quanto mi riguarda deve morire male. Poi dice a tutti di levare le tende, prendete Armin, Mikasa e Gabi e andiamo tutti insieme a Shiganshina.

Allora. Parliamo del presente. Perchè chi ha letto il manga è più avanti ed ha una visione più completa dell'operato di Eren, ma qui siamo davanti ad un farabutto che si sente in dovere di giudicare ed umiliare i suoi amici che nonostante quello che ha fatto hanno finora cercato di tendergli una mano. A me non interessa che abbia sofferto, sua mamma mangiata dai giganti, bla bla bla, niente lo giustifica perchè tutti hanno sofferto, tutti hanno sopportato sciagure, Connie vive nell'agonia di vedere sua madre gigante bloccata in casa, Levi ha visto morire e decomporsi la madre ed i suoi migliori amici, per non parlare di innumerevoli compagni ed Erwin, che anche lui ha sofferto l'uccisione di suo padre, Armin e Mikasa hanno sofferto immensamente anche loro, non continuo l'elenco perchè non ne usciremmo. Nessuno di loro si è mai comportato come Eren, nessuno ha mai cercato vendetta, o se l'ha fatto era convinto di combattere contro mostri inconsapevoli, ed anche quando il nemico sono diventati altri esseri umani hanno sempre ucciso con dolore, sapendo che non era questo che volevano, senza cattiveria o orgoglio perchè stavano uccidendo vite, persone come loro. Eren è da biasimare, in tutto e per tutto, niente lo giustifica. Ho finito il mio sfogo, andiamo avanti.

Andiamo da Levi, che non è d'accordo col piano di Pyxis, per lui non va mangiato Eren, anche perchè, porca miseria, 60 episodi passati a proteggerlo, quanto meno non vanifichiamoli e liberiamoci di Zeke, che morto lui state sicuri che Eren non saprà più come fare. E non posso darti torto qui, anche se Eren afferma di pensare con la propria testa di sicuro Zeke è un tassello fondamentale nel piano dei due fratelli. Zeke nel frattempo è tranquillo, ed al ritorno di Levi gli chiede se il vino è finito. Che fai, lo spiritoso? Chiedi pure se c'è altro vino, come se ormai non sapessimo che era proprio il tuo obiettivo imbottire l'esercito del tuo fluido spinale. Mentre Levi si allontana dopo avergli detto di rimanere tranquillo a leggere però, lo vede correre via, ma dove va quel decerebrato? E' circondato da soldati armati di lance anti-gigante, nemmeno trasformandosi può uscirne vivo. Ed eccolo ad urlare come se avesse sbattuto il mignolino contro una radice, ma in realtà ha attivato il proprio fluido dentro ognuno dei soldati, che uno dopo l'altro si trasformano in giganti. Levi si ritrova sbalordito e circondato da una 30ina di giganti senza coscienza che vogliono assaggiarlo, e capisce che Zeke ha mentito loro, il suo fluido non immobilizza, bensì trasforma, se opportunamente attivato. Stronzo eh, ma pure voi che ve ne fidavate non brillate di intelligenza. La palla di peli è tranquilla, in braccio ad un gigante per correre via dalla foresta, figurarsi se Levi può sopravvivere, non ucciderebbe mai i suoi sottoposti. Bello mio, non hai capito con chi hai a che fare, quello lì ed Erwin sacrificavano sottoposti (ovviamente non volendo) mentre tu giocavi ancora con le bambole. Ed in men che non si dica se lo ritrova alle calcagna, e qui signori miei, scontro epico tra il piccolo Ackermann ed il gigante, con Zeke disperato che tenta di acciuffarlo e Levi che lo riempie di stacce con la voce che riecheggia tra gli alberi e di lance anti-gigante tanto da farlo uscire dal gigante conciato malissimo. Mamma mia che scena, urlavo internamente, con Levi non c'è storia. Ah, ho rivisto questa scena almeno 12 volte.

A Shiganshina Shadis sta addestrando nuove reclute per combattere i giganti, ma serpeggia il malcontento perchè a che serve combattere i giganti se sanno benissimo che il nemico è Marley? Perchè non dare ad Eren il comando di tutto e togliere di mezzo questi ufficiali dispotici? Certo cari, il mondo è bianco o nero, continuate pure a pensarla così. Nemmeno a farlo apposta, arriva Floch coi suoi compari ed Hange legata, e fa il discorsone da fascistoide, che ReStAuReRaNnO l'ImPeRo Di ElDiA!1 OfFrIrAnNo I lOrO cUoRi PeR GuIdArE iL PoPoLo CoNtRo ChI Li VuOlE aSsOgGeTtArE!1! E altre baggianate simili, la solfa ormai la sappiamo. E per dimostrare la fedeltà delle reclute che hanno fatto un passo avanti la loro iniziazione consiste nel riempire di botte Shadis. Ottimo, davvero ottimo. Io comunque sono nauseata ogni volta che dicono Shinzou Sasageyo, come se fossero nel giusto a cercar morte. Shadis, inutile dirlo, finisce a terra sanguinante, ed Hange è più sconfortata che mai mentre Floch le ripete che è meglio per tutti se rivela dove tengono Zeke.

Dopo tanta rabbia l'episodio ci regala una piccola gioia, Levi ha legato ad un carro ed imbottito di lance il corpo di Zeke, se prova anche solo a muovere la testa esploderà come una pignatta ad una festa di compleanno. E non contento gli affetta le gambe, non si sa mai. In preda al dolore Zeke ricorda un tizio con cui giocava a baseball da piccolo, preannunciandoci che il prossimo episodio visiteremo il passato di Zeke.
Si chiude così questo episodio, il trauma ha cominciato a serpeggiare, gli ufficiali lontani da Zeke hanno avvertito qualcosa nel momento in cui lui ha urlato, ed avendo visto ciò che è successo ai sottoposti di Levi possiamo immaginare bene cosa può capitare a tutti quelli che hanno bevuto il vino. Trauma dopo trauma, nessuno di noi è pronto. Lo studio MAPPA, che ve lo dico a fare, svolge il suo lavoro egregiamente, ho adorato la scena dello scontro tra Levi e Zeke ed odiato Floch ed Eren quando ha rivolto parole così odiose ai suoi migliori amici, tutto è reso con così tanta onestà e crudeltà che ti ritrovi a pensare che siano persone reali. E il comparto musiche, ogni scena, in particolare quella dello scontro e quella del discorso di Floch, entrambe un sottofondo spettacolare, hai la sensazione di trovarti lì e sentirti eccitato o arrabbiato ed impotente davanti all'ignoranza ed alla cattiveria. Applausi.
Dunque appuntamento al prossimo episodio, subito dopo questo, stay tuned! -sand-

#aot#snk#aot anime#aot streaming#ita#italiano#commento#trauma#aot ep 73#attacco dei giganti#shingeki no kyojin#eren iaeger#mikasa ackerman#armin arlert#zeke iaeger#levi ackermann#vvvvid
4 notes
·
View notes
Text
Non chiamatemi essere umano
Giocatore o boia del vizio?
La vita è un gioco, frase impressa nella mente da quando ho ricordi.
Ma quanto c’è di subdolo in queste 5 parole?
Qual è il significato nascosto?
Nella vita vinco o perdo, non c’è scampo. Scelgo io etica, pianificazione, tattica, strategia, azioni da campo. Combatto in nome del libero arbitrio o per egoismo e il marcio che è in me?
Rischia, urlano gli spiriti dentro di me. Abbandona paure, ansie, dimentica che ad ogni azione segue una conseguenza. Svestiti, distruggi gli schemi, salta nel vuoto a piedi uniti. Lanciati.
Anche l’amore è un rischio, una roulette russa.
Un entusiasmo travolgente.
Una pompa di sangue e adrenalina mai vista prima.
Un pensiero fissato nel cervello con un post-it.
Improvvisamente, STONK! Una randellata mi ha sbattuto per terra.
Mi sono svegliato distrutto.
Il fogliettino di carta senza accorgermene era diventato un chiodo. Il cuore era andato in arresto cardiaco. La paralisi era la mistress del mio corpo.
E l’anima?
Sempre metterla in gioco ma attenzione. Potrebbe essere segnata a vita da frustate inflitte senza remore. Data alle fiamme come una strega. La stregoneria, una delle balle più grandi dell’umanità.
Ma io proprio non riesco a non amare. Un bisogno intrinseco. Clorofilla per piante. Api per l’impollinazione e la prosecuzione della vita.
Spesso, anzi ogni volta, non riconosco l’amore. Prendo un piccolo e bel gesto e lo vesto con i panni di Cupido. Risultato? Un accumulo di illusioni.
Mi muovo in chat. False identità, strafottenza, doppia vita, perfidia. Criticate e liquidate con chi chatta è uno psicopatico o vuole solo scopare. Le chat, un capro espiatorio. Da denigrare, da deridere, da affossare.
Stessa considerazione di Tumblr, il capro espiatorio online della contemporaneità.
Cosa hanno di diverso le chat dalla vita reale? Un cazzo di niente. Sono uno spaccato di ciò che trovo in stanza, per strada. Con la differenza che per strada si finge spudoratamente pretendendo di salvare la faccia.
E i social network? Ah, loro esaltano l’apparenza a discapito della vera essenza di cose e persone.
Strumenti e individui: tutte fotocopie della meschinità vecchia quanto il nostro pianeta.
Fantasmi, stupratori intellettuali, venditori di maschere, fieri spacciatori di odio, assassini della realtà.
Le regole sociali sono ormai morte. Tanto vale legalizzare l’anarchia.
Chiamatemi alieno.
Chiamatemi diverso.
Chiamatemi pazzo.
Chiamatemi emarginato.
Chiamatemi invisibile.
Ma non chiamatemi essere umano.
Non mi sento superiore, meglio metterlo in chiaro. Sincero, è proprio che non mi sento parte di questo mondo e questo mondo non appartiene a me.
Però, purtroppo, non posso fare a meno di amare. L’amore, una prerogativa umana? Un secco no. E io desidero quell’amore animale, bestiale. Quel maledetto gioco di anime, lo sfidante stoico della socialità malata.
Voglio rischiare. Tornare in pista. Donare e cercare ascolto, comprensione, considerazione. Solo un miraggio, ne sono consapevole.
Ma immortale è la speranza di trovare una persona che lotti insieme a me, che mi dica costruiamoci il nostro mondo e andiamo a prenderci ciò che ci spetta.
#vita#gioco#amore#social network#tumblr#anima#strega#cuore#emarginato#invisibile#rischio#chat#umanità#realtà#pazzia#odio#fantasmi#egoismo#libero arbitrio#nevermind
10 notes
·
View notes
Photo

Ti mostrano il sorriso e poi li scopri assassini Ti vendono la morte pur di fare i quattrini E sulla pelle del tuo ultimo fratello innocente C'era rimasto un buco solamente La tua idea, la tua idea Non mollare difendi la tua idea Ricordi quando ti nasceva una canzone E quando la speranza aveva gli occhi tuoi Vincerai se lo vuoi Ma non farti fregare gli anni tuoi Il blu del cielo forse adesso ha una ragione Ferma l'amore non lasciarlo andare via... Via (presso Rome, Italy) https://www.instagram.com/p/CPNfv_1p-rr/?utm_medium=tumblr
1 note
·
View note
Quote
Senza immagine Dio vaga in paradiso ma preferirebbe fumarsi un sigaro o mangiarsi le unghie, e così via. Dio è il proprietario del paradiso ma agogna la terra, le grotticelle assonnate della terra, l’uccellino alla finestra di cucina, perfino gli assassini in fila come sedie scassate, perfino gli scrittori che si scavano l’anima col martello pneumatico, o gli ambulanti che vendono i loro animaletti per soldi, anche i loro bambini che annusano la musica e la fattoria bianca come un osso, seduta in braccio al suo granturco e anche la statua che ostenta la sua vedovanza, e perfino la scolaresca in riva all’oceano. Ma soprattutto invidia i corpi, Lui che non l’ha. Gli occhi apri-e-chiudi come una serratura che registrano migliaia di ricordi, e il cranio che include l’anguilla cervello - tavoletta cerata del mondo - le ossa e le giunture che si giungono e si disgiungono – e c’è il trucco -, i genitali, zavorra dell’eterno, e il cuore, certo, che ingoia le maree rendendole monde. Lui non invidia più di tanto l’anima. Lui è tutto anima, ma vorrebbe accasarla in un corpo e scendere quaggiù per farle fare un bagno ogni tanto.
Anne Sexton - Terra
7 notes
·
View notes
Text
FABRIZIO DE ANDRÉ - TUTTI MORIMMO A STENTO (Ricordi, 1968)
Basta il nome. Non servono molte parole per il cantautore italiano che più di ogni altro ha saputo riscrivere i canoni della canzone italiana. Per chi si è sempre schierato dalla parte di chi è diverso, di chi vive ai margini, di qualunque tipo essi siano. Per chi è divenuto suo malgrado riferimento per la lotta di quel movimento che negli anni ‘70 ha infuocato l’Italia malgrado lui si sia sempre professato anarchico nella sua accezione più pura, completamente avulso dalla politica e libero di pensiero. Per chi ha saputo raccontare con i suoi versi le vite degli altri, attaccando i benpensanti e mettendo sull’altare prostituite, assassini, drogati, gli esponenti ai margini dell’umanità. C’è chi lo considera un maestro, chi invece lo ritiene un grande bluff, soprattutto in virtù delle sue origini borghesi, quelle origini che davano fastidio a lui stesso. Antidivo per eccellenza, amante della parola e della musica. Tutti Morimmo A Stento è il suo primo grande capolavoro. Forse un po’ pomposo, barocco, eccede nei preziosismi orchestrali, ma erano gli anni in cui quelle cose stavano sempre bene in una canzone. Quel che più conta sono sempre le parole per colui che ha saputo usarle come nessun altro. Mi scuso, ma non so rendere giustizia ad uno dei miei miti personali per la cui opera nutro un amore sconfinato. Voi comunque ascoltatelo chè ne vale sempre la pena.
1 note
·
View note
Text
Dj Tubet – Fin Cumò (Traduzione in italiano dei testi delle canzoni)
01) Padua
(poesie popolari ottocentesche usate a modo di strofa ragga)
Buona sera ragazzine vi chiedo la libertà di potervi cantare una canzone senza essere disturbato O che bella luce di luna che il Signore ci ha mandato a baciare ragazze belle non c'è il minimo peccato Benedetto quell'occhio nero benedetto quell'occhio grigio mi sembra una ragazzina uscita fuori dal Paradiso Se ti tocco una manina lo dirai al tuo ragazzo? Perchè vorresti che glielo dica? le mie mani non sono le sue.
padua
pudu padidiu
diundudi
didi
dudi
iudi
iudi
Tu mi guardi carina facendomi l'occhiolino tu innamori, anche il prete più devoto Questa sera io non canto più ora sono proprio alla fine io vi do la buona sera ciao ciao cuoricino Se la luna se le stelle sapessero parlare avrebbero cose belle da raccontare a voi Vogliamo godere l'allegria come giovani che noi siamo suonerà l' Ave Maria dopo che saremo morti
padua
pudu padidiu
diundudi
didi
dudi
iudi
iudi
02)Torototela
(filastrocche popolari usati a modo di strofa reggae)
Ursula Cinciallegra cosa fai su quella vite? Mangio pane e noci e aspetto mio marito Mio marito è andato in Francia a comprare une bilancia Per pesare mio zio Rospo che cantava giorno e notte Canta canta Ursula, fischietta ortolano Chi è la più bella? la figlia di Deano . Chi è la più brutta? la figlia di Battistutta. Battistutta tiene il lume la fanciulla muor di sonno Pietro la battezza, Simon la porta via Sulle porte di Gorizia lor diranno che son novizia. E novizia io sarò, scarpe rosse porterò scarpe nere ogni dì, mio marito vuol così. Questa è la storia delle famiglie di tempo fa, Torototela la sapeva inventare Questa è la storia delle famiglie di tempo fa, Torototela continua a viaggiare. Checco Becco cul di ferro si marita questo inverno Mangia pane e latte e dà la colpa al gatto Il gatto si arrabbia E dà la colpa alla formica La formica scappa via Checco Becco se la prende! Perin , Pierin parabola preparami la tavola preparami il cappone. Il cappone non è cotto Me ne vado a letto Il letto non è fatto Me ne vado sul prato Il prato non ha fieno Me ne vado sul legno. Il legno non ha midolla Me ne vado in carriola. La carriola non ha piedi Me ne vado in Paradiso. Il Paradiso non ha cantoni Me ne vado in prigione! Questa è la storia delle famiglie di tempo fa, Torototela la sapeva inventare Questa è la storia delle famiglie di tempo fa, Torototela continua a viaggiare. Tanto piccolo lui era Che toccava il cul per terra Si alzava la mattina Scopava la cucina Accendeva il fuochetto Bravo bravo quell'ometto. La moglie di Todaro Si è sposata molto ben Dorme assieme agli altri E Todaro è sul fien ! La moglie di Todaro Si è sposata molto ben Dorme assieme agli altri E Todaro è sul fien !
Questa è la storia delle famiglie di tempo fa, Torototela la sapeva inventare Questa è la storia delle famiglie di tempo fa, Torototela continua a viaggiare.
03) Future generations (feat. Navid Freedom)
Con in mano un fiore bianco Vedo come i giovani possono arrivare a una pace giusta Se siamo vicini a loro possono arrivare ad esso Altrimenti a che serve questa terra Vedi a cosa siamo venuti in questi giorni? A cosa pensano le persone?: solo soldi e oro Ora ne sono nutrito. Di avere paura e di un'arma spaventosa Dalla mattina alla sera vedi quanto oltre potremmo ottenere, se solo potessimo aiutare un po 'di più I nostri amici e anche tutte le persone intorno a noi Vedere la bontà dentro tutta l'umanità Mano nella mano e in armonia in un giardino Un obiettivo che è molto al di sopra della polvere Da poco fino a quando è possibile camminare Dalla giovinezza fino al giorno in cui si può svolgere il servizio
Un obiettivo che è molto al di sopra della polvere bocche veritiere senza nastro (scotch) Un obiettivo che potrebbe essere come la pace non puoi dare amore se non sei felice da solo Un obiettivo che è molto al di sopra della polvere bocche veritiere senza nastro (scotch) Un obiettivo che potrebbe essere come la pace non puoi dare amore se non sei felice da solo Te lo dico, se avessi un figlio gli insegnerei l'amore che ho sempre avuto per la verità un chiodo sporgente sarà battuto anche se il legno è duro non ti pieghi diventa te stesso non andare nella direzione sbagliata bambino scappa dal confort che ti danno metti l'amore e la luce nei tuoi dubbi non ci sono risposte, ma domande come un ignorante da grande farai qualcosa di grande costretto a crescere e camminare, non guardare indietro diventa un esempio di miglioramento personale il motore della vita non è la paura Non penso che ti piaccia la vecchiaia in silenzio ti darò la felicità che parla Non ti dirò dove si trova il pane se hai le idee chiare lo troverai anche nei momenti di fame Un obiettivo che è molto al di sopra della polvere bocche veritiere senza nastro (scotch) Un obiettivo che potrebbe essere come la pace non puoi dare amore se non sei felice da solo Un obiettivo che potrebbe essere come la pace bocche veritiere senza nastro (scotch) Un obiettivo che potrebbe essere come la pace non puoi dare amore se non sei felice da solo 04)Sufferation (feat. Chat-E the Lion)
questa guerra e combattimenti in questo mondo questo combattimento e guerra in questo mondo quanto costa la sofferenza è il costo ecco perché la gente sta combattendo ecco perché le persone che combattono si stanno uccidendo a vicenda voi i leader del mondo dovete fare qualcosa per le persone specialmente per i giovani perché sono i futuri anziani Soffrendo non ce la facciamo più creare più posti di lavoro per i giovani, per davvero gente cattiva, smettete di fare quella guerra se il sistema non cambia il sangue scorrerà Soffrendo non ce la facciamo più creare più posti di lavoro per i giovani, per davvero gente cattiva, smettete di fare quella guerra se il sistema non cambia il sangue scorrerà Qui resisto ma domani cosa mangio? senza lavoro non c'è nulla da perdere la tristezza di Pascal e la noia di Leopardi mantieni vivo l'entusiasmo se vuoi che il fuoco bruci soffrire senza dirlo questa vita ci mette alla prova ci sentiamo soli nel mezzo della tempesta crescere troppo velocemente non è più una novità marmocchi che si perdono nella droga di strada ragazze che sono incinte troppo presto uomini che non fanno famiglia, perché hanno pochi soldi o perché hanno paura i giovani cercano presto una risposta È nelle relazioni che la vita deve essere più ricca Soffrendo non ce la facciamo più creare più posti di lavoro per i giovani, per davvero gente cattiva, smettete di fare quella guerra se il sistema non cambia il sangue scorrerà Soffrendo non ce la facciamo più creare più posti di lavoro per i giovani, per davvero gente cattiva, smettete di fare quella guerra se il sistema non cambia il sangue scorrerà loro vivono come assassini uccidendo milioni di persone ecco cosa stanno facendo potere, fama e vanità sono ciò di cui stanno parlando non pregano Jah, il loro regno sta cadendo non danno nulla ai poveri i dolori e le sofferenze sono ciò che sentiamo troppo spreco troppa corruzione, ascolta ! non vogliamo vivere nel sistema di babilonia non è solo la sofferenza che ti dà la saggezza dobbiamo smettere di vivere come vittime trasformiamo le nostre ferite in un messaggio di libertà Un amore, un sangue, un popolo! Soffrendo non ce la facciamo più creare più posti di lavoro per i giovani, per davvero gente cattiva, smettete di fare quella guerra se il sistema non cambia il sangue scorrerà Soffrendo non ce la facciamo più creare più posti di lavoro per i giovani, per davvero gente cattiva, smettete di fare quella guerra se il sistema non cambia il sangue scorrerà
05) Ricordi di un'estate (feat Larson)
Atmosfera funky, made in Italy
Mi appoggio accendo una sigaretta e la dimentico
I problemi che mi infliggono, il lavoro, i falsi amici
La sveglia che suona
La gente che mi scassa, le giornate monotone Il cielo non è più grigio, mi alzo e sorrido,
Qui è estate e mi sposto in un angolo di paradiso,
Metto da parte le preoccupazioni, l'asfalto di Parigi, le macchine piene di strade, i poliziotti, il traffico e le sirene che suonano!
Questo è quello che ho imparato, guardare l'infinito,
Bevo acqua alla fonte, evacuo i mali che mi abbattono,
scappo e rimango intrappolato tra le strade di Venezia,
Occhiali da sole neri in stile Italiano fino al collo
Non ho più nemici, no! Non ho più parassiti, mi rilasso, prendo posto, è vegas tutta la notte!
sai come si dice, forza azzurri! 4 stelle sulla maglia, per ricordarti quanto eri arrabbiato
So che mi invidi, i testi sono così belli! Qui spacchiamo la strumentale, Tubet e Larson!
Così va la mia vita, qui torno indietro, rompo il beat proprio come un thug
Periferia- piazza -spiaggia - saltar - farti - ritrovarsi-
Dimmi vuoi che ti ci porti?
La vita di paese prende troppo bene
Nimis - Paris - fiumi - vini - monti – prati
Tu sai cosa sto dicendo
Dimmi vuoi che ti ci porti?
Yo, La vita di paese prende bene qui
Viaggio tra i ricordi di una storia minore
Amarcord ma con Harcore nel cuore
chi non vive in città non sà cos'è il rumore
sotto il cielo cobalto di un campo in fiore
ti puoi disperare o impazzire di gioia
vedi vecchi e giovani invecchiare di noia
il paese è il nostro piccolo mondo grande e completo
il bar dove tutti san tutto fumi di brutto nel retro
la piazza dove trovavi tutti gli altri da ragazzetto
quando venivi a giocare a pallone portavi la palla nel sacchetto
qua le donne pregano i maschi imprecano e se ne fregano
vecchi che non si piegano animo tenero c'erano
nei racconti di caccia e pesca nelle guerre nel bracconaggio
bambini che strafalcionano rosari: Maggio
ultimi canti degli uccelli blu la sera il paesaggio
non perdo la mia natura
anche se son di passaggio
Periferia- piazza -spiaggia - saltar - farti - ritrovarsi-
Dimmi vuoi che ti ci porti?
La vita di paese prende troppo bene
Nimis - Paris - fiumi - vini - monti – prati
Tu sai cosa sto dicendo
Dimmi vuoi che ti ci porti?
Yo, La vita di paese prende bene qui
Questo è il Friuli, uomo!
Dannazione guidano come dei pazzi!
Non me ne frega niente dei poliziotti, spingi sull’acceleratore, spacca il tetto della macchina.
Le strade sono come dei rally, andiamo dalla città alla campagna in quinta marcia, scusate siamo di fretta,
Questa è la mia Italia, la mia città, i miei scritti, le mie cascate,
i miei tormenti nelle profondità delle montagne,
Ecco il distillato, giorno e notte, una buona dose di grappa e poi sei morto
Questo è il Friuli dove sono nato
che tanta campagna fra paesino e paesino
ero sempre nel Cornappo quando ero bambino
e anche adesso che sono cresciuto questo vizio non s'è fermato
ogni casa ha un pollaio e un piccolo orticello
pieno di frasche per ritornare a casa a pancia piena
gente che gioca a carte e a morra ma non è legale
io conosco ogni posto e ogni luogo meglio di Google Maps
Periferia- piazza -spiaggia - saltar - farti - ritrovarsi-
Dimmi vuoi che ti ci porti?
La vita di paese prende troppo bene
Nimis - Paris - fiumi - vini - monti – prati
Tu sai cosa sto dicendo
Dimmi vuoi che ti ci porti?
Yo, La vita di paese prende bene qui
06) Vilotis RubaDub
(rapsodia di Villotte friulane tradizionali usate a modo di raggamuffin)
Mia madre è di Lonca
mio padre di Scjanus
sono caduti
in lutto perché è morto l'asino
era un asino di monta un asino lavoratore
ed è per questo che il nonno è diventato un signore
tutti gli asino montano
solo il mio non monta mai
zuppe non sono trippe
trippe non sono zuppe
hai mai giocato con il pupazzo?
Si che ho giocato e anche scherzato
joi che gusto che ho provato
guardala li che piscia
senza un pelo nella figa
guardalo li che spara
senza un pelo nel trabicolo
prendimi la borsa
fargli fare un corsa
hai mai giocato con il pupazzo?
Grattami la pancia
soffiami nella borsa
fammi fare anche a me puf puf
RubaDub
Villotte RubaDub
Cultura RubaDub
Friulano RubaDub
Jamaica RubaDub
yo yo RubaDub
Dj Tubet sul microfono RubaDub
Io voglio battere sulla stecca
finché non arriva sull'asse
mai non mi sposerò
finché quella ragazza non sarà mia
è lungo e stretto di spalle
non tiene su neanche il mantello
te lo giuro ragazzina
quello ti crepa questo inverno
quella violetta pallidina
presa su dal vaso adesso
voglio donarla alla mia Marietta
e al mio bene che è tutto mio
RubaDub
Villotte RubaDub
Cultura RubaDub
Friulano RubaDub
Jamaica RubaDub
yo yo RubaDub
Dj Tubet sul microfono RubaDub
Sono passato questa mattina
e il balcone era chiuso
io gli ho detto ciao carina
e il balcone si è spalancato
sulla più alta cima
si alza il Sole la mattina
e questa non è l'ora
di abbandonare l'amore
canta il gallo
inizia il giorno
ciao carina
mi tocca partire
RubaDub
Villotte RubaDub
Cultura RubaDub
Friulano RubaDub
Jamaica RubaDub
yo yo RubaDub
Dj Tubet sul microfono RubaDub
Oh che bello il castello a Udine
oh che bella gioventù
gioventù come a Udine
non si trova in nessun posto
baciare belle ragazze
non è peccato
ne ho baciata una brutta
e il prete mi ha sgridato
mi ha dato per penitenza
di baciarla anche domani
Le ho chiesto di Sabato
se volesse fare l'amore con me
ha avuto il coraggio di rispondermi
no! no! perdio
ma in fondo alla mia anima
spero un giorno ancora
che lei possa rispondermi
si si io sono tua
RubaDub
Villotte RubaDub
Cultura RubaDub
Friulano RubaDub
Jamaica RubaDub
yo yo RubaDub
Dj Tubet sul microfono RubaDub
07)Nord Sud (feat. E.l.f.o.)
Monti mari laghi fiumi e fontane
strade dove pare che nulla accade
freddo come il clima mite e passionale
ben venuto nel nord est dello stivale
tale e quale rude concreto e leale
Il friulano è quello che è, non è bravo a dire bugie malinconia e bestemmie, dignità e preghiere fatica, fare tutto da soli, sentirsi fuori luogo nel loro casino terra spremuta, calpestata abbandonata ,periferia italiana al centro della storie europea popolo contadino cristiano nordico di frontiera e migrante siamo vanto di stirpe germanica slava e neolatina, il friulano che sa chi è non ha paura del diverso che si avvicina abbiamo vino , villotte, fogolar e buona cucina
voi intenderete il nostro modo di parlar e di tacere
vivrete ricordi dal calore umano nelle osterie a bere friulano
siamo laboriosi ma quando festeggiamo festeggiamo!
Noi t'aspettiamo
t'aspettiamo!
Nord Sud Nord Sud Nord Sud
non trovi la differenza lo stato d'appartenenza,
una forma di resilienza che ha scosso la mia coscienza,
ma solo quell'uguaglianza che gioca la mia esistenza
tra
Nord Sud Nord Sud Nord Sud
non trovi la differenza lo stato d'appartenenza,
una forma di resilienza che ha scosso la mia coscienza,
ma solo quell'uguaglianza che gioca la mia esistenza.
Vengo da un luogo dove il cielo ha il colore del mare
dove alla fine di un tramonto cominci a volare,
dove un pensiero più veloce forte a generare
qualcosa di speciale d'irreale.
Vengo da sud Se vedi persone che si abbracciano ti sembrerà stano ma si salutano così
vengo da sud io vengo da sud io vengo da sud
Non collegare il sud a mafia e criminalità perché ormai nel mondo non ha più identità hanno sporcato tutti questi mafiosi a noi ci fanno schifo senza nessuna scusa abbiamo posti idilliaci siamo in po' romantici scaramantici al punto giusto
in tante cose identici col gusto ma siamo unici veniamo da sud.
Nord Sud Nord Sud Nord Sud
non trovi la differenza lo stato d'appartenenza,
una forma di resilienza che ha scosso la mia coscienza,
ma solo quell'uguaglianza che gioca la mia esistenza
tra
Nord Sud Nord Sud Nord Sud
non trovi la differenza lo stato d'appartenenza,
una forma di resilienza che ha scosso la mia coscienza,
ma solo quell'uguaglianza che gioca la mia esistenza.
08)Starting from zero (feat. Navid Freedom, Laurence, Sah Bless)
Non sono uno di quei tipi che hanno vissuto nella nobiltà un’ardua vita mi ha reso più forte di quanto non lo sia mai stato scrivo le mie canzoni in tal modo che la mia voce esser sentita non faccio quello che faccio solo per assaporare la terra la vita è un mistero, perché la rendi così difficile fomentare il tuo ego ti porterà al punto di partenza se fossi stato ricco che cosa faresti se fossi stato ricco saresti solo la metà di te impari ad essere distaccato dalle cose che hai oggi esse sono tue, domani potresti essere morto impari come batterti per un letto o del pane si puoi costruire un castello senza una terra o della sabbia ci vuole molto coraggio per emergere da questo mondo rende i tuoi sogni realizzabili in un mondo così freddo il meno dell’uno per cento non può capire il novantanove il futuro del domani dovrà trovare la pace nella vita Partendo da zero potrai farcela partendo da niente abbi fede in te
Mi hanno detto che il mondo cambia ma il mondo non si modifica è la gente cambia dove è l'alba del sole? nasce sempre nello stesso posto il sole si muove nella stessa direzione ma senza mai tornare indietro mentre chi era ricco ieri potrebbe essere povero oggi chi era povero ieri potrebbe diventare ricco oggi ci sono molti che rovinano facendo cose cattive agli altri dobbiamo migliorare le nostre vite per stare nel bene ci sono alcune persone che quando hanno finito di rovinare le tue cose iniziano a rovinare la vita di altri quando esci cerca di capire chi è buono guardati dalle persone cattive cosa faranno non lo saprai cosa diranno non lo capirai non sono in pace finché penso alla mia povertà è una malattia perché non ti permette di ottenere ciò che desideri nessuno fa compagnia al ricco che è diventato povero fai attenzione perché ieri avevi soldi ora sei povero Partendo da zero potrai farcela partendo da niente abbi fede in te Il significato della esistenza lo annusa chi è senza soldi a casa lamentarsi non serve la cinghia è più stretta ma è una fase gli avari sono ricchi di rimorsi e di schiavi ma poveri di amici e di pace una idea non ti sfama ma un genio non nasce nella bambagia se non vediamo una strada la faremo una porta chiusa la sfonderemo non puoi conoscere il mondo se il tuo orizzonte è il prato del vicino quando sei malinconico ti sembra che Dio si addormentato ma per dirla con filosofia di quello che c'è non manca proprio nulla senza soldi ma in quei mesi non mi sentivo umiliato tutto quello che ho passato per il diktat della mia espressione di libertà meglio fare invidia che non pietà, se hai sbagliato è perché hai fatto i soldi bisogna saperli spendere, risparmiare per farli rendere tutti i miliardari che guardi cantare come cicale in passato erano formica che non riusciva a mettere via niente la difficoltà da sapore per aggiustare il tuo peggio in meglio ma dimmi quanto vale la fede nella tua luce interiore? Partendo da zero potrai farcela partendo da niente abbi fede in te
09)Gyal wine (feat. Slimmo Eadafyah)
mi piacciono le donne che ballano quelle che quando muovono il culo tutti le guardano quelle che hanno molti uomini che le pretendono ma non si concedono a nessuno all 'inizio sexy ed eleganti come una boutique loro ti fanno vedere le mutande piegandosi un poco il loro culo va in alto quando vibra sulla musica questa danza è la vita che ti chiama subito ragazza io ti voglio per molleggiare e ciò causa un guaio ti fa guardare da ogni uomo per quanto sei sexy fa gettare i soldi a terra dagli uomini io amo il tuo modo di ballare e twerkare il tuo "paraurti" è pesante fa scuotere tutta la terra ragazza il tuo girare fa schizzare via la gonna ti dico mi fa qualche volta svegliare ragazza io ti voglio per ballare muovi la tua vita ragazza italiana balla a tempo ragazza giamaicana va a tempo con il basso da tutto il mondo voglio vedere le ragazze che ballano ragazza io ti voglio per ballare muovi la tua vita ragazza italiana balla a tempo ragazza giamaicana va a tempo con il basso da tutto il mondo voglio io voglio le ragazze che ballano
la ragazza muove il suo corpo in modo sexy tu ci vai vicino le ragazze americane mi vogliono le ragazze guyanesi mi chiamano le ragazze italiane le seguono amano le ragazze giamaicane la ragazza fa un ballo sexy si muove così bene che blocca il traffico gli amori nella dancehall nascono non farti vedere da solo facciamo rumore quando si muovono loro tutti iniziano a creare un cerchio rapidamente mi sembra di essere in jamaica come a montegobay dove le dancehall queen fanno muovere una isola un party che non si ferma neanche al mattino eros carisma e moda è lei
ragazza io ti voglio per ballare muovi la tua vita ragazza italiana balla a tempo ragazza giamaicana va a tempo con il basso da tutto il mondo voglio vedere le ragazze che ballano ragazza io ti voglio per ballare muovi la tua vita ragazza italiana balla a tempo ragazza giamaicana va a tempo con il basso da tutto il mondo voglio io voglio le ragazze che ballano
10)So powerful (feat. Navid Freedom & Jamal Corrie)
Quando apro la porta mi rivedo Mi allontano da quello che sono stato Come una candela che si accende sempre di più Forse diventerà più emozionata Uomini senza ideali nel buio senza fanali Senza trovarci un perché la vita sta in stand by Vedi la verità con i tuoi occhi Senti come ci sentiamo su questo pianeta Che destino magro che abbiamo Se non troviamo noi stessi Setacciamo nei fondi Per stemperare quello che siamo Delle creature che per ora nel nostro universo sono uniche Il suono delle stelle è più vicino al limite La meraviglia di essere vivi inizia nella solitudine Un motto nasce dalla compassione per la gentaglia Se ci raccontiamo bugie cadiamo nel tranello Qua siamo tutti fratelli di una travagliata banda Così potente è la luce dell'unità che può illuminare l'intera terra Di recente un riflusso di accettazione a cui attingere Ma senza dissolvere le differenze qui L'amore favorisce il nostro desiderio di incontrarci Fidarci e guardare assieme il sole a nascere Il suono di un mulo che si blocca nel fango Per tanti è caldo per altri è freddo Una verità che i nostri occhi vedono Per tanti è bella e per tanti è brutta Siamo tutti connessi grazie al progresso Sul piano spirituale dovremmo fare lo stesso Avere compassione per ogni persona è l'interesse Un bocciolo di umanità piano piano matura Se l’amore per l’umanità è il suo scopo Vedi come si può creare il paradiso Per un mondo che possa migliorare Ciò che dai rimarrà per sempre Così potente è la luce dell'unità che può illuminare l'intera terra Così potente è la luce dell'unità che può illuminare l'intera terra
11)No borders (feat. Psaicopat, Eve E, Lara)
Ci tengono divisi su questo mondo, a causa dei confini guerra, droghe e soldi, io viaggio sotto un arcobaleno sotto la Luna attraverso ogni campo. Gli esseri umani sono ciechi, mi è già chiaro che la maggior parte qui delira, noi siamo quelli che cantano l'Amore eterno per ogni bambino. Trovo che gli unici confini che ancora abbiamo sono nella nostra testa e ancora peggio nello stomaco , cosa ti devo dire? Mi pongo domande , è lo stesso cielo sotto il quale dormiamo? Sono così emozionato, andiamo liberi per ogni spiaggia , orme sulla sabbia anche se non siamo conosciuti , Camminiamo liberamente su qualsiasi spiaggia.
Non ci dovrebbe essere alcun limite nel viaggiare perché la nostra strada è di larghe vedute le nostre idee superano le barriere perché ci troviamo di fronte l'ignoto senza timori Mi sento parte della famiglia umana in un mondo senza confini non abbasso mai i miei occhi sulla strada, guardo fisso l'orizzonte dei pensieri, muri di indifferenza, mattoni di egoismo, malta di destini dolcezza e tristezza mattino lontano sono stufo di stare in piedi il confine che ti passa dentro l'anima quello più pericoloso voglio essere opportunità, la mano che tocca la tua senza in mezzo un reticolato sono partito con l'essenziale nel cuore quello che era di troppo l'ho lasciato fuori, abbandonato l'idea di una frontiera, la utopia tiene un passo silenzioso l'amore non ha passaporto guarda oltre il tuo sguardo, stupido Non ci dovrebbe essere alcun limite nel viaggiare perché la nostra strada è di larghe vedute le nostre idee superano le barriere perché ci troviamo di fronte l'ignoto senza timori Dove una linea disegna un confine io prendo il volo, prendo il volo perché la terra a ogni mio passo profuma di me, profuma di te hai smesso di aspettare ora scappi prendi il volo, prendi il volo nostra è la colpa, tuo il sangue il confine siamo noi. Non ci dovrebbe essere alcun limite nel viaggiare perché la nostra strada è di larghe vedute le nostre idee superano le barriere perché ci troviamo di fronte l'ignoto senza timori 12)Blessings from above (feat. Zewdi)
Io, Penso di averlo capito questo è l'umore giusto, l'atmosfera giusta Lo senti, vero? splende, è sopra, è dentro di te! Non smettere di sorridere Fidati di chi sei e inizia a credere e inizia a credere So che la strada è dura ma mai e poi mai, affrettiamola Quindi, vivi la tua vita e tutto andrà bene
Ascolta la tua anima Dove splende il sole wo oh oh oh oh Benedizioni dall'alto (dall'alto) So che arriveranno in tempo Sono benedizioni che ci avvolgono quando gli occhi all interno si rivolgono i paesi sono cosi lontani, pare che dormano tra l'orizzonte dove le nostre nubi si perdono mani intrecciate monolitiche eternano gioia che scoppia pensieri che si sospendono Ti trovo in lunghi sospiri che trattengono i palpiti di un cuore in preghiera rallentano tutto è cuiete densa lungo attimo cercano i cieli che le rocce immergono il mio corpo appartiene a te o Eterno Atomo dolcezza di rugiada occhi che lacrimano Ascolta la tua anima Dove splende il sole (oh splende, guai oh oh oh oh) Benedizioni dall'alto So che arriveranno in tempo (tempo) Prega Io sono una marionetta Porto il ricordo di Te nel mondo della gente È vero amore È puro amore Aderente a un debole respiro di uomo il suono del Tuo Nome è Verità fino alla fine Ti voglio bene Madre Mille Grazie La Grazie è ovunque ora La Grazia è ovunque con noi La Grazia è ovunque ora E' con noi E' con noi
Ascolta la tua anima (la tua anima) Dove splende il sole (splende, guai oh oh oh oh) Benedizioni dall'alto (benedizioni benedizioni) So che arriveranno in tempo (tempo)
13)Praise the Almighty (feat. Mikeylous)
Ogni mattina mentre mi alzo lodo Dio prima di toccare la strada controllo la mia bibbia e leggo due passi delle Scritture prima di toccare la strada mi assicuro di ragionare con il Padre prima di toccare la strada la bibbia è la mia arma che non ho lasciato in giro ogni volta che sono in viaggio Dio è la mia guida e il mio protettore lui mi protegge da tutti questi pericoli sono circondato da molti sconosciuti sul campo di battaglia, devi essere come un ranger solitario hanno crocifisso Gesù, venduto per 30 pezzi d'argento vendettero Garvey, spararono a Bob in Giamaica hanno ucciso Malcom X e Martin Luther così ho messo la mia vita nelle mani del Padre. Ogni mattina mentre mi alzo lodo Dio prima di toccare la strada controllo la mia bibbia e leggo due passi delle Scritture prima di toccare la strada mi assicuro di ragionare con il Padre prima di toccare la strada la bibbia è la mia arma che non ho lasciato in giro ogni volta che sono in viaggio Amore così grande che mi inebria fino a perdere il respiro cuore che ascolta piange e sorride vastità che ammiro che sia: donna nera, musica vera, poesia della sera, festa che dura fino al mattino fare l'amore fino a fare un casino, applauso di chi è vicino o il silenzio di un ritiro primavera che nasce bellezza in cui mi ispiro sete che non si placa vale più d'un zaffiro una stella che non è il sole brilla con altre vicino più di mille strade per un unico cammino yo. Ogni mattina mentre mi alzo lodo Dio prima di toccare la strada controllo la mia bibbia e leggo due passi delle Scritture prima di toccare la strada mi assicuro di ragionare con il Padre prima di toccare la strada la bibbia è la mia arma che non ho lasciato in giro ogni volta che sono in viaggio Alcuni chiamano Dio in quei momenti difficili quando le cose hanno funzionato e il loro piatto ha fatto una bolla ora li inchiodano in punta di piedi e si lasciano cadere nella pozzanghera chiamano Dio per fare qualche miracolo È la felicità che viene e spezza il cuore, ti arrendi alla bellezza non troverai mai la fonte di chiarezza nel fango la Scrittura è come una fonte di ispirazione in un momento di incertezza Preghiera come fonte di ispirazione nella vita stessa.
Ogni mattina mentre mi alzo lodo Dio prima di toccare la strada controllo la mia bibbia e leggo due passi delle Scritture prima di toccare la strada mi assicuro di ragionare con il Padre prima di toccare la strada la bibbia è la mia arma che non ho lasciato in giro ogni volta che sono in viaggio
14)It goes like this (feat. Veronique & Sanny Mc)
Va così sento la felicità
perché la musica è il mio regalo speciale
wooo sento la mia anima
E' come un bacio mi sento completa è un privilegio, segui i tuoi sogni
wooo sento la mia anima
Qua c'è musica che odora di buono da Alessandria ad Aquileia da quel tempo di San Marco un ballo arriva fino ai giorni nostri ritmo e parola si sposano a livello di un altra dimensione
la nostra villotta resta l'anello di questa connessione intanto che vivi fa che le tue giornate non siano tristi
muta quello che ti rende fastidioso sotto la macina di un canto a piena voce in un battibaleno non mi sento più rattristato
quasi quasi faccio una capriola anche qua sul marciapiede
in un attimo il tempo ti matura in un uomo
nascondendo la vitalità in ballo di armonica e contrabbasso
la musica ha tolto tutta la malinconia è in grado di intravedere quello che siamo in un mondo che cambia
quando canto con l'aiuto della gente che balla serena
do vita a un anniversario che non che nube che lo possa nascondere ci vediamo presto non ascoltare sempre quella solfa
la Sua parola è felice la nostra pellaccia può capirla
Va così sento la felicità
perché la musica è il mio regalo speciale
wooo sento la mia anima
E' come un bacio mi sento completa è un privilegio, segui i tuoi sogni
wooo sento la mia anima
Ogni mattina sotto la finestra mi sveglia l'amore
Sento l'energia positiva e un piacevole viso che non si copre con maschere non mi lascia mai sola Per questo gli voglio bene
Se sentissimo sempre frasi gentili,
Se al posto dell'odio nascessero solo fiori,
Se trovassimo la nostra strada ci basterebbe il nostro pianeta,
E la gioia si leggerebbe come le favole ai bambini..
Ricordo, come registravamo sulle cassette,
Ora ho, l'età giusta per ritagliare nuovi testi,
Guardo, il cielo, dietro le nuvole il sole ancora splende,
Ho già due ali nuove per affrontare volo del tempo.
Così un giorno realizzerò i miei sogni
so che arriverà il momento, so che comincerà,
So che arriverà quel giorno, aspetto con una nuova base e una poesia pronta.
Va così sento la felicità
perché la musica è il mio regalo speciale
wooo sento la mia anima
E' come un bacio mi sento completa è un privilegio, segui i tuoi sogni
wooo sento la mia anima
Se guardi oltre puoi perder le parole e
rimani li a pensare ore ore ore
ma poi ti accendi quando vieni qui
loro ti vogliono sempre così
pensa...
pensa quanto in alto andrai
non girarti è tardi per fermarti ormai lo sai non voltarti il ritmo non tradirà mai
Va così sento la felicità
perché la musica è il mio regalo speciale
E' come un bacio mi sento completa è un privilegio, segui i tuoi sogni
1 note
·
View note
Photo

“I lunghi singhiozzi dei violini d'autunno mi feriscono il cuore con monotono languore.” (Paul Verlaine) Abbiamo visto il dolore e ne portiamo addosso il segno. Ferite sull'anima, cicatrici di ricordi che avremmo voluto dimenticare. Ma non si puo' cancellare il passato, ci resta addosso, cucito sulla pelle e con lui conviveremo fino all'ultimo giorno. Abbiamo visto le nuvole di fumo alzarsi da una stazione, tra valigie e vite distrutte, abbiamo visto, l'asfalto liquefarsi ed inghiottire chi lottava contro la mafia, abbiamo visto, il corpo di un Uomo rannicchiato nel portabagagli di una macchina in Via Caetani; abbiamo visto, i razzi illuminare di notte il cielo di Baghdad, la statua del rais cadere nella polvere, abbiamo visto, le torri cadere mentre gli aerei ci cozzavano contro ed in quel momento anche il nostro cuore cadeva a pezzi. Abbiamo visto la smorfia di dolore sul volto di Gheddafi, macchiato da sangue e polvere ed il sorriso sdentato dei suoi assassini. Abbiamo visto Kabul in fiamme e bruciare nell'inferno a cui noi, nuovi dei, li abbiamo condannati. Abbiamo visto corpi galleggiare nel Mare della Morte, bambini annegati sbattuti dalle onde sulla spiaggia, mani che cercavano aiuto scomparire nell'acqua. Si, abbiamo visto e toccato il dolore. Non riesco a ricordare la gioia. So che c'é stata, sono certo d'averla vissuta, ma é stato un lampo, poi é tornato prepotente il buio. Suonano i violini d'autunno in questo tempo senza stagioni, e la musica ci ferisce con le sue note appuntite come frecce. Eppure siamo ancora qui, con i nostri corpi feriti a mostrarci i segni del dolore, ad urlare la nostra voglia di vivere. Ancora e nonostante tutto. E mentre la fila dei camion portava via i corpi degli appestati, noi chiusi e riparati dietro una finestra pregavamo affinché la peste non ci rendesse preda dei monatti. Con le mani stringiamo quella piantina d'erba speranza, vogliamo vederla crescere e quando una sua foglia cade, ci rendiamo conto di quanto sia difficile continuare a coltivarla. No, non lasciamo che il dolore l'inaridisca, proteggiamo la sua vita, sperando nella sua ombra. Andiamo oltre il cattivo tempo in cerca di pace, non lasciamo che il dolore sussurri al cuore di spezzarsi. Liberiamoci dalle corde con le quali ci lega alla sofferenza e riprendiamoci la vita. Non sarà mai facile. Ma se lo fosse non saremmo qui a parlarne. Buona domenica amici ❤ Claudio Khaled Ser
2 notes
·
View notes