#riconoscere autismo
Explore tagged Tumblr posts
Text
E se fose Autismo?
Se fosse autismo, la persona potrebbe avere difficoltà nella comunicazione e nell'interazione sociale, presentando anche interessi e comportamenti ripetitivi e limitati.
Potrebbe avere difficoltà nel comprendere le emozioni e le intenzioni degli altri, e potrebbe mostrare una sensibilità elevata a stimoli sensoriali come suoni, luci o texture.
Tuttavia, ogni persona con autismo è unica e può manifestare sintomi e livelli di gravità diversi, quindi è importante non fare generalizzazioni e cercare di comprendere le esigenze e le capacità di ogni individuo.
Cell.3311842704
autismo a chi rivolgersi Autismo Milano Centro psicologico autismo Milano
www.centroamamente.it
www.centropsicologicomilano.it
0 notes
Text
Milano, Giornata Mondiale della Consapevolezza sull'Autismo: presentata a Palazzo Lombardia l'edizione 2024 di 'IN&AUT FESTIVAL'
Milano, Giornata Mondiale della Consapevolezza sull'Autismo: presentata a Palazzo Lombardia l'edizione 2024 di 'IN&AUT FESTIVAL'. L'inserimento lavorativo rappresenta uno strumento di fondamentale importanza per favorire l'inclusione delle persone affette da disturbi dello spettro autistico. È questo, infatti, l'ambito prioritario in cui agire per supportare in modo efficace le persone che soffrono di questa patologia e le loro famiglie. Il tutto nel quadro di una visione più ampia che punti sulla multidisciplinarietà, abbinando in modo sinergico cure eccellenti e progetti educativi capaci di sfruttare al meglio le potenzialità dello sport, del cinema e dell'arte. A sottolinearlo sono, nella Giornata Mondiale della Consapevolezza sull'Autismo, che si celebrava ieri, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e l'assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Elena Lucchini. In occasione di questa ricorrenza, è stata presentata a Palazzo Lombardia (che questa sera, insieme a Palazzo Pirelli, sarà illuminato di blu, colore che rappresenta questa 'Giornata'), l'edizione 2024 dell''In&Aut Festival', il primo evento organizzato in Italia e dedicato all'inclusione sociale e lavorativa delle persone autistiche, che quest'anno per la prima volta verrà ospitato, dal 17 al 18 maggio 2024, nella piazza antistante l'edificio dove ha sede la Giunta regionale. Il programma dell'iniziativa prevede dibattiti, laboratori, iniziative culturali nonché eventi durante i quali gustare i prodotti delle ristorazioni sociali. Presenti alla conferenza stampa dell'evento, anche gli ideatori dell'iniziativa: Eugenio Comincini, senatore e presidente dell'associazione In&Aut, Samantha Lentini, segretario generale di In&Aut e Francesco Condoluci, vicepresidente di In&Aut. GRANDE ATTENZIONE DI REGIONE SUL TEMA AUTISMO - "Nella Giornata Mondiale sull'Autismo - hanno affermato il presidente Fontana e l'assessore Lucchini - confermiamo la grande attenzione e sensibilità di Regione Lombardia nei confronti delle persone affette dai disturbi dello spettro autistico e delle loro famiglie. Apriremo le porte della sede regionale di Regione Lombardia per una manifestazione divenuta un punto di riferimento per l'intera offerta di cura sull'autismo a livello nazionale". MULTIDISCIPLINARIETA' ELEMENTO CHIAVE PER FAVORIRE INCLUSIONE Regione Lombardia è stata la prima regione in Italia ad adottare un Piano Operativo sull'Autismo che mette al centro la persona con i suoi bisogni specifici. "In Lombardia - ha spiegato l'assessore Lucchini - puntiamo sulla la multidisciplinarietà: il nostro impegno è mirato a implementare gli strumenti di inclusione sociale e lavorativa sia dei pazienti, sia delle loro famiglie". INSERIMENTO LAVORATIVO STRUMENTO FONDAMENTALE - "L'inserimento lavorativo - ha quindi ribadito l'assessore Lucchini - è centrale per giungere ad un livello elevato di inclusività. Dovere delle Istituzioni è inserirsi nel contesto e nella dimensione della vita comune per integrare e includere davvero chi ha disabilità o patologie come questa". REGIONE LOMBARDIA IN PRIMA LINEA SU AUTISMO - Regione Lombardia è in prima linea per sostenere le persone affette da autismo e le loro famiglie attraverso una serie di misure a supporto delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Tra queste ci sono, solo per fare qualche esempio, il Fondo per l'inclusione attiva e l'integrazione socio-lavorativa delle persone con disabilità (FSE+), che punta a rafforzare la capacità del sistema di welfare regionale di riconoscere e attuare il diritto alla vita indipendente attraverso lo sviluppo di progetti di inclusione sociale attiva, e il Fondo Dopo di Noi (DDN) per garantire la permanenza delle persone autistiche nel domicilio e nel contesto di vita liberamente scelto. L'ASSOCIAZIONE CHE PROMUOVE L'INIZIATIVA - Nata a seguito dell'iniziativa organizzata nel 2022, l'Associazione è stata fondata da Eugenio Comincini, Francesco Condoluci, Samantha Lentini e Danilo Risi. Hanno aderito subito tre realtà sociali quali Cooperativa Etnos (Caltanissetta), I gigli del Campo (Cernusco Sul Naviglio/MI), Albergo Etico (Asti) e InChiostro soc Coop di Brescia. LA GENESI DELL'INIZIATIVA - Il Festival 'In&Aut' parte da due esperienze di vita e di impegno politico. La prima è quella del senatore Eugenio Comincini, promotore della legge che garantisce sgravi fiscali e contributivi alle startup e sociali che assumono lavoratori autistici. La seconda è quella del giornalista Francesco Condoluci, già capoufficio stampa della Presidenza del Senato e papà di Gianmarco, un bambino autistico di 7 anni - alle quali, strada facendo, si è unita, per offrire il suo contributo in chiave organizzativo, Samantha Lentini della 'Fondazione Inoltre'. Sono inoltre coinvolti nel progetto il collaboratore parlamentare Danilo Risi e l'attrice Giorgia Cardaci.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Text
Autonomia nell'autismo: una competenza da sviluppare
L'autonomia nell'autismo è una delle competenze su cui puntare. L'autismo, noto anche come disturbo dello spettro autistico (ASD, dall'inglese Autism Spectrum Disorder), è una condizione neurosviluppale che colpisce il modo in cui una persona percepisce il mondo e interagisce con gli altri. È caratterizzato da una varietà di sintomi e può manifestarsi in modo diverso da individuo a individuo. Per l'autismo si parla di spettro poiché le persone con questa condizione possono sperimentare una vasta gamma di sintomi e livelli di gravità. Ciò che le accomuna sono le difficoltà nella comunicazione e nell'interazione sociale, la presenza di interessi o comportamenti ripetitivi e sensibilità sensoriali aumentate o ridotte. Alcuni individui con autismo possono avere abilità straordinarie in determinate aree, come la memoria o l'attenzione ai dettagli. Le ultime ricerche hanno portato alla definizione dell'autismo non più come una malattia mentale ma una caratteristica del cervello. Un modo diverso di percepire il mondo e di rapportarsi che richiede strumenti di approccio altamente personalizzati. Su quali competenze puntare per aiutare una persona autistica? I programmi di abilitazione delle persone autistiche puntano sullo sviluppo di determinate competenze: - Comunicazione sociale: l'apprendimento delle abilità di conversazione, l'interpretazione delle espressioni facciali, il mantenimento del contatto visivo, l'uso appropriato dei gesti e la comprensione delle dinamiche sociali. - Abilità di interazione sociale: iniziare e mantenere conversazioni, condividere interessi con gli altri, rispettare gli spazi personali e riconoscere le emozioni e i segnali sociali degli altri. - Competenze di adattamento: strategie per gestire il cambiamento, la flessibilità cognitiva, l'autocontrollo e la gestione delle emozioni. - Abilità di apprendimento: potenziamento delle abilità cognitive, dell'attenzione, della memoria, dell'organizzazione e dell'autonomia nell'apprendimento. - Abilità di vita quotidiana: l'igiene personale, la preparazione dei pasti, la gestione del denaro, l'utilizzo dei trasporti pubblici e l'organizzazione delle attività giornaliere. - Interessi speciali e abilità uniche: sostenere e incoraggiare lo sviluppo di tali interessi può promuovere l'autostima, la motivazione e il senso di identità. Cosa si intende per autonomia operativa di una persona autistica? L'autonomia operativa nell'autismo si riferisce alla capacità delle persone autistiche di svolgere compiti e attività in modo indipendente, facendo affidamento sulle proprie competenze e risorse. Si tratta di acquisire le abilità necessarie per affrontare le sfide quotidiane, prendere decisioni e gestire le proprie responsabilità senza la continua assistenza o supervisione di altri. Per le persone autistiche, l'autonomia operativa può manifestarsi in diverse aree della vita, tra cui: - Autonomia personale: la cura personale (ad esempio, vestirsi, lavarsi, pettinarsi), l'igiene personale, l'alimentazione e la gestione delle attività quotidiane. - Autonomia domestica: la pulizia della casa, la preparazione dei pasti semplici, la gestione delle finanze personali e l'organizzazione dello spazio. - Autonomia sociale: comprendere e applicare le regole sociali, negoziare, risolvere i conflitti e far intervenire la comunità. - Autonomia scolastica o professionale: organizzare il proprio tempo, seguire le istruzioni, svolgere compiti assegnati e prendere decisioni appropriate. L'autonomia operativa può variare da persona a persona, in base alle capacità individuali, al livello di funzionamento e alle esigenze specifiche. Un approccio individualizzato che tiene conto delle forze e delle sfide di ciascun individuo è fondamentale per sviluppare e potenziare l'autonomia operativa. Come potenziare l'autonomia nell'autismo? Per promuovere l'autonomia operativa nelle persone autistiche, possono essere utilizzate strategie come l'insegnamento strutturato, l'addestramento delle abilità, la suddivisione delle attività in passaggi più piccoli, l'uso di supporti visivi, l'implementazione di routine e l'incentivazione della presa di decisione. In copertina foto di Htc Erl da Pixabay Read the full article
0 notes
Text
Parliamo di Difficoltà di linguaggio nei Bambini.
Cos’è la logopedia?
La logopedia è la branca della medicina che si occupa di studiare il linguaggio e le sue eventuali problematiche.
Non sempre infatti l’apprendimento del codice linguistico è per il bambino un percorso semplice e senza ostacoli, a volte possono esserci delle difficoltà, dei ritardi o degli intoppi che solo la logopedia e i suoi specialisti possono aiutare a riconoscere e superare, con pochi semplici esercizi.
Il logopedista è infatti il professionista sanitario che si occupa della prevenzione, valutazione e riabilitazione dei disturbi della voce, della comunicazione, del linguaggio in età evolutiva, adulta e geriatrica attraverso programmi riabilitativi individuali.
Il suo principale compito è proprio quello di rieducare una persona a parlare in modo corretto, correggendo
difetti di forma o veri e propri disturbi del linguaggio.
Non bisogna farsi intimidire, le sedute dedicate ai bambini sono molto divertenti e utilizzano lo strumento del gioco e la collaborazione dei genitori, che dovrebbero sempre essere coinvolti anche per poter apprendere gli esercizi e saper aiutare il bimbo nel recupero anche a casa.
Le problematiche più comuni in età evolutiva interessano principalmente i ritardi dello sviluppo del linguaggio, come per esempio i difetti di articolazione, di pronuncia, la povertà lessicale e di strutturazione della frase o della narrazione orale e scritta ma anche i problemi organici di deglutizione deviata (deglutizione atipica).
E’ importante prestare la dovuta attenzione ad una difficoltà di linguaggio, perché potrebbe in alcuni casi celare disturbi importanti come ipoacusia, autismo, disprassia, sindromi genetiche.
In ogni caso qui vale assolutamente il detto “prima si interviene meglio è”. Lo sviluppo linguistico nel bambino, infatti, non è né rigido né uniforme, e varia da bambino a bambino. L’età di acquisizione del linguaggio non va quindi considerata rigidamente, ma se ci si accorge di uno sviluppo linguistico più lento o irregolare rispetto alla media nel proprio
bambino meglio rivolgersi ad uno specialista.
L’individuazione precoce di una difficoltà di linguaggio (parlatori tardivi e ritardi nel linguaggio) attorno ai 3 anni d’età infatti, così come problematiche legate ai suoni della lingua (ad esempio la presenza di dislalie, cioè modulazione dei suoni anomala nell’infanzia) attorno ai 4 anni d’età sono segnali da non sottovalutare, che indicano la necessità di un intervento immediato, al fine di prevenire l’insorgenza di problematiche future.
Se tuo figlio non parla ancora o parla male quindi, è utile chiedere immediatamente una consulenza presso un centro psicologico o di neuropsichiatria infantile.
Dopo una attenta valutazione verrá proposto il percorso più indicato.
Le figure abilitate alla diagnosi dei disturbi del linguaggio sono infatti lo psicologo e il
neuropsichiatra infantile.
Il logopedista sarà invece il professionista della riabilitazione che parteciperà a tutto l’iter diagnostico e prenderà in carico il programma riabilitativo del
paziente.
I genitori svolgono un ruolo chiave in questo percorso, dovranno essere presenti e attivi nel
processo di apprendimento, disponibili a svolgere gli esercizi anche casa e pronti ad apprendere nuove strategie educative.
Solo questa é la chiave per la risoluzione ottimale delle difficoltà.
Centro logopedico infantile Milano
Articolo della Dott.ssa Anna La Guzza
www.mammakids.it
0 notes
Video
instagram
🌈DAL CANALE TELEGRAM ABA E AUTISMO ❎ Autismo, gli indicatori di rischio si possono individuare già nei primi 12 mesi (Prof. Fiorenzo Laghi) 👉 Link al canale: https://t.me/abaeautismo/45 👉 VIDEO COMPLETO: https://fb.watch/eLkSxoSSrq/ ❎ Nel breve video, il Prof. Fiorenzo Laghi, docente di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione dell’Università Sapienza di Roma, spiega perché è importante saper riconoscere precocemente, nei primi 12 mesi di vita, i segnali dei disturbi dello spettro autistico. #disturbidelneurosviluppoterni #Assotaba #tecniciaba #disturbidelneurosviluppo #operatoresanitario #welfare #welfaredicomunità #autismoitalia #qualityoflife #aba #cbttherapy (presso Terni) https://www.instagram.com/p/Cg9Ka9LMYCm/?igshid=NGJjMDIxMWI=
#disturbidelneurosviluppoterni#assotaba#tecniciaba#disturbidelneurosviluppo#operatoresanitario#welfare#welfaredicomunità#autismoitalia#qualityoflife#aba#cbttherapy
0 notes
Text
Io non ce la posso fare.
Devo avere qualche forma di autismo, non c’è altra spiegazione.
In libreria ci sono delle frecce, per terra, che indicano chiaramente “si accede alla cassa da sinistra, si esce a destra”.
Non è un percorso molto intuitivo, anche perché ti costringe ad allontanarti dalla porta, ma si tratta di indicazioni inequivocabili.
E allora com’è che quando il cliente dopo di me ha pagato deve sempre venirmi incontro? Cosa ci vuole a guardare per terra, capire che è meglio dirigersi nella direzione indicata ed evitare di incastrarsi in quello spazio strettissimo dove io starei venendo avanti per comprare uno stramaledetto libro?
È così difficile?
Per strada mi capita di non riconoscere la gente, vero, ma la segnaletica la individuo senza sforzo. Per questo si chiama “segnaletica”.
Se dovessi descrivere questa tendenza dell’individuo medio a tenere in considerazione solo sé stesso, non la definirei egoismo, bensì puro e semplice menefreghismo.
“Ma sì, chi se ne frega se c’è gente in coda che blocca il corridoio da cui sono arrivato... io devo raggiungere la porta. Devo raggiungerla con cinque secondi di anticipo, perché la mia vita è troppo fottutamente importante per perdere altro tempo qui dentro.”
0 notes
Text
I ciechi sanno leggere? Certo che si, mai sentito parlare del Sistema Braille?
Se fai questi discorsi particolari sulla disabilità è evidente per me che non vuoi focalizzarti sul problema. Porti mille esempi che fanno perdere il punto di vista più generale per evitare di riconoscere una qualche utilità al saper scrivere a mano (o in corsivo) per dimostrarmi che hai ragione tu e non serve a nulla avere certe capacità perché hai deciso così.
Ma davvero fai?
Se mi fai questi discorsi no, non sembra affatto tu ti sia accorto dell'esistenza degli insegnanti di sostegno.
Ti rendi conto che sei passato dal "Non serve saper scrivere o almeno non in corsivo se non per un vezzo artistico" al "Non serve saper scrivere a mano o in corsivo perché non puoi insegnarlo ai monchi" adesso tiri fuori i ciechi. Al prossimo reblog mi tiri fuori dislessia e autismo?
Il punto sono ragazzi normodotati di 13 anni che non sanno scrivere, lo capisci adesso il problema qual è? O te lo devo scrivere più grande perché il grassetto non basta?
Non ignoro il resto del tuo post perché voglio fare lo snob ma semplicemente non sono questioni fondamentali che possano portare arricchimento a questa discussione. Anche perché sentirmi dire che sì, "viene comodo nella vita saper scrivere a mano ma viene comodo pure la rampa per i marciapiedi" è solo inutile benaltrismo e pure provocatorio. Che risposta devo darti? Che voglio entrambe le cose?
Per rispondere alla tua domanda: saper leggere, scrivere e dar di conto significa (per me) almeno saper comprendere un testo scritto, saperlo riscrivere a parole tue e riassumerlo focalizzando i punti principali mentre per il dar di conto intendo almeno arrivare alle 4 operazioni matematiche basilari (addizione, sottrazione, moltiplicazione e divisione). Cosette che possono essere utili nella vita sia se vai a fare la spesa, che se leggi un giornale (di carta) o un articolo su sito web e, sorprendentemente, sono cose utili pure se diventi una persona di successo, ricca e famosa.
Oh poi se credi io sia come Montag e i suoi compagni che impara i libri (di carta) a memoria e mi ribello alla tecnologia e sono tipo un dinosauro anacronistico fa pure, non è che il tuo dileggio mi colpisca assolutamente: ho superato certe dinamiche alla scuola per l'infanzia, tanto per restare in tema.
Stammi bene, io vado nella mia biblioteca piena di libri (DI CARTA) a leggere qualcosa.
fratello tredicenne ieri ha fatto lo scritto di italiano e la situazione è stata questa: non scrivono (a mano) da tre anni e il COVID non ha aiutato chiaramente, la scuola accoglie ragazze e ragazzi da tutti i paesi vicini che quindi arrivano da insegnamenti diversi tra loro e in molti non hanno mai appreso a scrivere in corsivo. la consegna per il tema prevedeva l'obbligo di scrivere in corsivo. per sopperire alla mancanza, è stato concesso di preparare la butta del testo in stampatello minuscolo ma è stato categorica la necessità dell'uso del corsivo per la copia da consegnare e quindi le insegnanti hanno scritto le lettere dell'alfabeto corsivo alla lavagna perché si potessero copiare.
ora io vorrei capire, è il primo esame che queste persone devono subire nel sistema scolastico, vogliamo davvero traumatizzarli subito chiedendogli di scrivere in un alfabeto che non hanno mai visto? la prossima volta gli chiederemo di scrivere in cirillico?
secondo punto, è possibile che una cosa che sempre più insegnanti scelgono di non insegnare alle loro classi come il corsivo sia poi obbligatorio in sede di esame di stato?
111 notes
·
View notes
Text
2 aprile 2019 Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, in biblioteca a Castellanza
La Sala Conferenze della Biblioteca Civica si riempie alla spicciolata, ci sono persone di ogni età, ragazzi, anche molto giovani, insegnanti, genitori, nonni, è martedì 2 aprile 2019, la Giornata Mondiale per la consapevolezza sull’autismo, al tavolo dei relatori Emanuela Fatilli, autrice del libro La casa infestata che non c’era l’albergo aperto, edizione ExCogita. Un titolo che volutamente genera confusione per chi lo legge distrattamente, preso dalla sua quotidianità, perché a parlare nel titolo è Giacomo, un ragazzo autistico di 15 anni, sin dalla copertina il romanzo ci sfida ad entrare in un sistema operativo che non è quello ordinario, ma è il caso di dirlo è davvero stra-ordinario. Come straordinario è Giacomo e tutta la sua famiglia.
Presenta la serata l’editrice Luciana Bianciardi che ha fortemente voluto la pubblicazione di questo piccolo prezioso romanzo. Al tavolo siede il nostro sindaco, Mirella Cerini, ben al di là del suo ruolo istituzionale ma con la partecipazione di chi sente fortemente il tema trattato, tra il pubblico il consigliere delegato all’Istruzione, Rosangela Olgiati e Cristina Borroni, Assessore alle Politiche Sociali che ha proposto con entusiasmo la realizzazione di questa serata.
Emanuela ci parla con la delicatezza e la forza di chi affronta quotidianamente la sfida dell’autismo, attraverso la storia vera di suo figlio, un ragazzo che può apparire diverso dagli altri ma che semplicemente funziona in modo differente rispetto alla maggior parte delle persone. Un romanzo d’amore materno e disincanto per parlare di autismo in modo concreto. Con il cuore di un genitore e gli occhi dell’esperienza, l’autrice, ci guida a riconoscere in questo non un limite ma una risorsa, un’evoluzione piuttosto che un’involuzione.
Ognuno lascia la sala con una consapevolezza in più, chi come insegnante, chi come genitore, chi come semplice spettatore, guadando le persone in modo diverso, con la voglia di scoprire, in un mondo di orsetti rossi tutti uguali, quell’orsetto blu di un colore differente ma con la stessa umanità e con le mille capacità che fanno delle persone autistiche una grande risorsa per il presente ed il futuro.
0 notes
Text
La cooperativa sociale onlus Loco Motiva ha proposto – ad un anno dal sisma che ha colpito il centro Italia – Riflesso un’installazione collettiva d’arte contemporanea, ideata e realizzata da persone autistiche nel laboratorio creativo del Centro Sant’Eusanio di Rieti.
I visitatori sono introdotti all’installazione attraverso una “Porta d’Arte”, caratterizzata da una lesione riprodotta sul legno del battente. Una porta semiaperta che conduce verso un altro spazio, ignoto, ma anche verso la speranza. Una allusione che si realizza navata centrale, grazie alla croce specchiata, simbolo di rinascita e resurrezione.
A unire idealmente portra d’Arce e Amatrice, le rispettive descrizioni geografiche e architettoniche realizzate a fresco nel Santuario dell’Icona Passatora in Ferrazza di Amatrice e nella Chiesa di S. Eusanio di Rieti, presso la quale l’installazione è situata. La connessione speculare delle due città è la prima suggestione di vicinanza e invita i visitatori a riconoscere la bellezza dell’Arte che accomuna le due comunità, oltre il dramma del sisma.
Una grande croce specchiante, sospesa a mezz’aria, sostiene le macerie realizzate con materiali di riciclo dai ragazzi con autismo del Centro Sant’Eusanio. Una scelta fatta per suggerire la spiritualità dell’umano e i vari stati della vita: nascita e morte; ma anche presente e futuro attraverso la centralità del simbolo della croce che, come uno specchio d’acqua, raddoppia lo spazio ed emana un’intensa pulsione al trascendente e al mistero della rinascita.
Le musiche di Brian Eno ben assemblano le proiezioni e le sculture esposte e forniscono ulteriori elementi emozionali che invitano ad un percorso personale, profondo, intimo.
Terre Scosse
Sono partito con papà per Amatrice dove avrei preferito tralasciare lo sguardo in altri luoghi, non devastati.
Comincia a piangere il Cielo per ciò che è stato e non sarebbe dovuto essere.
Io sono smarrito e inerme, più devastato il mio animo del mio corpo autistico.
Dovrò avere forza e voce che non ho, e con un soffio di vento riportare ordine, vita, amore e cancellare ipocrisia e morte.
Ho piacere a essere muto, goffo e solcare inesplorate praterie dove non arriva la mano degli uomini. Ma inerme mi costringo a rimanere nel silenzio delle anime innocenti.
Nel silenzio degli angeli (Andrea Paolucci, autistico e socio fondatore di Loco Motiva – 8 settembre 2016)
Foto di Daniela Rusnac
Nella chiesa di San’Eusanio l’arte contemporanea racconta il sisma La cooperativa sociale onlus Loco Motiva ha proposto – ad un anno dal sisma che ha colpito il centro Italia – …
0 notes
Text
Messina: presentato all'Istituto Marino di Mortelle il progetto estivo "Polo Blu – Summer Village"
Messina: presentato all'Istituto Marino di Mortelle il progetto estivo "Polo Blu – Summer Village". "Polo Blu - Summer Village" è stato presentato, alla presenza del sindaco Federico Basile, dell'assessora alle Politiche sociali Alessandra Calafiore e della presidente della Messina Social City, cui hanno preso parte i rappresentanti degli enti promotori del progetto estivo, insieme al Comune di Messina, rispettivamente l'ASP, l'IRCSS Neurolesi, l'Irib Cnr e l'Azienda Ospedaliera Policlinico Universitario "G. Martino" U. O. C. Neuropsichiatra infantile Brucaliffo percorso autismo. La soddisfazione più grande è sapere che le famiglie in carico ai servizi percepiscano la nostra attenzione come Amministrazione alla gestione di attività rivolte ai loro figli al fine di garantire una presenza capace di offrire opportunità e sostegno. Le iscrizioni a questo progetto testimoniano il loro apprezzamento a fare trascorrere in questa struttura, rinnovata, momenti di svago e di divertimento in spiaggia unitamente alle attività di laboratorio con l'obiettivo di favorire il loro benessere fisico e mentale, oltre a fruire di servizi di integrazione e assistenza a cura degli operatori della Messina Social City, che ringrazio per il loro impegno volto ad offrire un'estate serena ai nostri ragazzi" ha detto il sindaco Basile. "In questi anni l'Amministrazione comunale ha voluto investire anche sul benessere delle persone con disabilità, e l'apertura del Summer Village rappresenta un sostegno per le famiglie che ne usufruiranno in quanto potranno contare su un servizio estivo aggiuntivo in continuità con il periodo scolastico. L'obiettivo è arricchire il percorso di crescita dei loro figli attraverso la fruizione di servizi allestiti all'Istituto Marino, grazie alla sinergia interistituzionale che ha consentito la realizzazione dell'iniziativa, che unitamente alla gestione da parte degli operatori della MSC sarà possibile far vivere a questi ragazzi una nuova esperienza estiva di tempo libero, all'insegna della socializzazione e dell'integrazione" ha ricordato l'assessora Calafiore. L'iniziativa è articolata secondo una programmazione che prevede a un numero di 30 famiglie la mattina e 30 nel pomeriggio, secondo le fasce orarie 9-13 e 15 -19, di potere beneficiare di servizi integrativi e collaterali per la fruizione del mare mettendo a disposizione aree attrezzate e personale specializzato per la realizzazione di laboratori ludico ricreativi per i ragazzi. Si ricorda che ogni famiglia avrà la possibilità di prenotare il servizio per un massimo di due settimane; e per usufruire del servizio è necessario prenotarsi online al seguente link e in considerazione di un numero massimo di partecipanti, le domande saranno accolte in ordine cronologico di invio sino al raggiungimento dei posti disponibili e con la creazione di una lista a scorrimento. "La scelta di proporre un progetto per l'attivazione del tempo libero di ragazzi durante il periodo estivo nasce, oltre che dalla mission dell'Azienda Messina Social City, dalla considerazione che esso rappresenta un fattore determinante nella vita quotidiana di ogni persona, e ancor più per i ragazzi nel periodo delle vacanze estive. Pertanto, promuovere percorsi e iniziative di tempo libero significa riconoscere loro la dignità data dall'inclusione sociale, dell'essere persone tra le persone al fine di favorire la scelta e la possibilità reale di pensarsi come protagonisti e di conquistarsi sempre più spazi di autonomia decisionale" ha aggiunto la presidente Asquini.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Text
Autismo: genitori consapevoli, figli sereni
La diagnosi di autismo cambia la vita delle famiglie, ma i genitori aiutati ad accettarla e a guardare il mondo dal punto di vista del bambino sono stati maggiormente in grado di essere sintonizzati con i loro piccoli durante le interazioni di gioco e di generare un circolo virtuoso che si manifesta in un maggiore benessere dei bambini stessi. Dunque diventa centrale aiutare le mamme e i papà a sviluppare l'insightfullness: la capacità di comprendere le intenzioni del bambino, per poter implementare poi programmi di intervento volti a supportare la sintonizzazione genitoriale e a migliorare le interazioni tra genitori e bambini con i disturbi dello spettro autistico. In questo lavoro l’Istituto di Ortofonologia (IdO) ormai vanta un’esperienza consolidata, avendo aiutato dal 2004 ad oggi migliaia di famiglie e di genitori. Il lavoro è stato presentato nel dettaglio a psicologi, pediatri, neuropsichiatri infantili, logopedisti, psicomotricisti, educatori professionali, insegnanti di sostegno e curriculari, pedagogisti, operatori del settore e genitori, oggi in occasione della quarta lezione del corso gratuito IdO dedicato al Progetto riabilitativo Tartaruga – DERBBI. Il corso è promosso insieme alla Fondazione Mite con il patrocinio della Società italiana di pediatria (Sip). Tutte le lezioni sono visibili sul sito: https://www.ortofonologia.it/autismo-progetto-riabilitativo-tartaruga-derbbi-2/ Sono quattro le iniziative destinate alle famiglie: la Psicoterapia Diadica Breve (PDB) che dal 2015 ad oggi ha supportato 70 mamme e papà; il progetto ‘Mamme a Bordo’, che dal 2015 ad oggi ha aiutato 164 mamme dando vita a 41 gruppi di lavoro, di cui 8 solo da settembre 2020; 12 gruppi ‘Mamma-Bambino’ l’anno formati da 4 mamme, 4 bambini e 2 operatori, in cui sono inseriti anche bambini che rientrano nello spettro autistico. Infine, i gruppi destinati solo ai papà, 8 l’anno per un totale di 6-10 papà a gruppo. Queste ultime due tipologie di gruppi sono nati nel 2004 all’interno dell'approccio evolutivo a mediazione corporea dell’IdO, denominato progetto riabilitativo Tartaruga – modello DERBBI (Developmental, Emotional Regulation and Body-Based Intervention). In aiuto dei genitori l’IdO ha, quindi, messo a punto dei setting di PDB che vedono coinvolti in alternativa e/o in co-presenza sia il padre che la madre insieme al bambino all'interno di un ciclo di dieci sedute e in uno spazio di assessment terapeutico che viene modificato successivamente in base alle esigenze del figlio e/o della famiglia. Il progetto ‘Mamme a Bordo’ prevede, invece, un setting di terapia diadica in gruppo (ogni gruppo è costituito da 4 diadi madre-bambino e ha una durata di 1 anno) ed è rivolto a bambini della fascia 0-3 anni che presentano una vulnerabilità nell’area comunicativo-relazionale. Nel setting di terapia diadica in gruppo 'Mamma-Bambino' il terapeuta sostiene i genitori nella comprensione e nella costruzione di modalità comunicative funzionali, rielabora con loro i vissuti legati alla relazione con il figlio e si pone da modello e da mediatore per ampliare le potenzialità del bambino con disturbi nell'area comunicativo - relazionale. Ma le attività non finiscono qui: ci sono anche i gruppi di counseling rivolti alle mamme, i gruppi di counseling rivolti ai papà e infine gli spazi di counseling rivolti alle coppie genitoriali. Ogni intervento IdO è sempre costruito sul singolo bambino ed è personalizzato sulla base delle singole individualità. L’esperienza dell’IdO accanto alle famiglie è stata messa nero su bianco all’interno di uno studio pubblicato nel 2020 sulla rivista scientifica 'Frontiers in Psychology' dal titolo 'Sintonizzazione, insighftulness e accettazione della diagnosi nei genitori di bambini con autismo: implicazioni cliniche', condotto da esperti IdO e realizzato in collaborazione con il professore Giulio Cesare Zavattini del dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica della Sapienza. La ricerca si è basata su un campione di 50 genitori (26 madri e 24 padri) di 26 bambini di età compresa tra 24 e 58 mesi, videoregistrati durante le interazioni genitore-figlio e poi intervistati su ciò che le mamme e i papà pensavano fossero stati i vissuti dal bambino durante l'interazione di gioco, nonché su quali fossero stati i loro sentimenti e pensieri rispetto alla diagnosi del bambino. Le interazioni di gioco sono state poi esaminate utilizzando un protocollo di codifica per valutare la sintonizzazione dei genitori. “Non è stato una sorta di parent training- sottolinea Magda Di Renzo, responsabile del servizio Terapie IdO- non sono delle indicazioni che si danno al genitore a priori, sono invece indicazioni che nascono dall'osservare la sua relazione. Guardiamo l'interazione con il bambino e aiutiamo il singolo genitore a migliorare la relazione con suo figlio. Si apre tutta una riflessione sugli stili di attaccamento in una visione sempre psicodinamica". Nel progetto terapeutico evolutivo Tartaruga "utilizziamo soprattutto il progetto 'Mamma a Bordo', ovvero il lavoro congiunto madri-bambini, e anche la terapia diadica nei casi in cui riteniamo che sia positiva. Nell'autismo ad esempio- aggiunge Di Renzo- preferiamo la gruppalità perché, creando più livelli di integrazione, è un aiuto maggiore". I progetti ‘Mamme a bordo’ e ‘Mamma-bambino’ sono nati, infatti, per lavorare sulla dinamica relazionale madre-bambino e facilitare, attraverso la condivisione ludica, la sintonizzazione affettiva. “Lo scopo è proprio quello di aiutare i genitori a riconoscere i bisogni reali del bambino per poi rispondere adeguatamente alle sue esigenze”. Il concetto "fondamentale della diadica, come viene attuata anche in Israele, con cui abbiamo avuto importanti scambi- spiega Di Renzo- è di aiutare il genitore a sintonizzarsi con il bambino, migliorando la sua capacità di interpretare i comportamenti del figlio. La terapia diadica infatti migliora l'insightfulness, quella 'comprensione empatica' che sostiene il genitore nell'imparare a guardare il mondo interiore dal punto di vista del bambino coinvolto, ad esempio, in un disturbo dello spettro autistico". La terapia diadica proposta dall'Istituto di Ortofonologia, in particolare, è "legata a un approccio di fondo, che prevede sempre la presenza attiva del terapeuta non solo come contenitore mentale, ma anche come attivatore dell'esperienza. Il terapeuta stimola il gioco e interviene nella dinamica madre-bambino per facilitare la comunicazione tra i due. Inoltre, è previsto un momento di riflessione in cui è possibile rivedere l'interazione con il genitore. La riflessione è importante perché facilita maggiormente il cambiamento. Quindi, piuttosto che essere solo osservatori e interpreti, i terapeuti dell'IdO entrano nella dinamica genitore-bambino per favorire nuove interazioni", conclude Di Renzo. Read the full article
0 notes
Text
AUTISMO SENZA FRONTIERE Al via il progetto link@ut land
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/autismo-senza-frontiere-al-via-il-progetto-linkut-land/
AUTISMO SENZA FRONTIERE Al via il progetto link@ut land
AUTISMO SENZA FRONTIERE Al via il progetto link@ut land
AUTISMO SENZA FRONTIERE Al via il progetto link@ut land Lente Locale
di Adelina B. Scorda
BOVALINO – Siamo abituati a pensare alle barriere come a un ostacolo fisico che ci impedisce di muoverci liberamente; siamo facilitati a riconoscere una disabilità fisica perché evidente, ma cosa facciamo quando ci troviamo davanti a qualcuno che non vede, non sente, non agisce come noi? Tra tutte le disabilità, la sindrome autistica è forse quella che conosciamo e comprendiamo meno, è quella che come società più ci spaventa e che non siamo in grado di gestire. Si è fatta strada, per troppo tempo, l’idea errata che l’autismo fosse una responsabilità solo di chi ne è affetto e della sua famiglia e solo dopo anni, oggi stiamo iniziando a capire che ogni famiglia, ogni persona affetta da autismo è soprattutto un affare nostro e come società, come comunità abbiamo l��obbligo di fare qualcosa. Ma cosa? Ogni piccolo cambiamento purché possa avvenire, deve avere un input, uno stimolo, la volontà di fare qualcosa di tangibile. Da questa volontà di fare, di creare nasce l’incontro tra Maria Rita Canova, Garante della Persona Disabile del comune di Bovalino ed Enrico Fantaguzzi fondatore di Linkaut autismi senza frontiere la prima rete d’imprese di servizi e di pubblici esercizi formati ad accettare e gestire la diversità affiancando a essa la prima community on-line dedicata alle famiglie di persone affette da autismo. Enrico è il padre di Tommaso, un ragazzo con sindrome dell’autismo che ha compreso fin da subito come la difficoltà più grande per queste persone e le loro famiglie è l’impatto con la società, una società che solo nel 2015 ha riconosciuto con l’emanazione della prima legge sull’autismo la necessità di un impegno collettivo. Oggi, in Italia ci sono circa seicento mila casi di autismo certificati e sei milioni di persone coinvolte a livello familiare, numeri enormi che coinvolgono ogni strato della società, che permeano nel tessuto pubblico e in quello privato. Milioni di persone costrette a vivere in un mondo chiuso, ovattato, in una “prigione” che le famiglie per paura e sconforto costruiscono attorno ai loro figli. Questo perché azioni semplici, comuni, quotidiane diventano montagne ripide da scalare per chi è affetto da autismo e per chi vive con loro questa condizione.Sulla scia di queste considerazioni, dall’intuizione di Daniela Zavaglia fondatrice dell’associazione “Per Noi e dopo di Noi” con sede a Bianco, dalla volontà del Garante per la persona disabile, attiva nel comune di Bovalino solo da qualche mese, e con il supporto dell’amministrazione comunale è nata idea di realizzare una partnership con Likaut. “È fondamentale muoversi in maniera pragmatica e con incisione su problematiche che non risparmiano certo il nostro territorio – ha spiegato la Garante Maria Rita Canova – ma che anzi, proprio a causa della mancanza di strutture e personale specializzato si trova a dover affrontare il gap con le regioni del nord d’Italia.”. Da qui la volontà di creare nel comune della Locride il primo Linkaut-land del sud Italia, dove esercizi commerciali, presidi medici, spazi ludici siano adeguatamente formati “per costruire tutti insieme una società più accogliente e consapevole delle esigenze di tutti”. Un primo passo ieri, quando nella sala consiliare del comune di Bovalino Enrico Fantaguzzi ha parlato davanti a un pubblico numeroso e attento del progetto, coinvolgendo ed emozionando i partecipanti. “Vedere molte delle persone presenti con le lacrime agli occhi mi ha emozionato – ha concluso la Garante per la Persona Disabile Maria Rita Canova – guardare i miei concittadini così interessati e presenti mi ha dato ancora più forza e la sicurezza che è da qui che dobbiamo partire per migliorare il luogo in cui viviamo per noi e per i nostri figli, perché solo attraverso l’informazione e la formazione possiamo creare una società accogliente, in grado di fare della diversità la sua forza”.
AUTISMO SENZA FRONTIERE Al via il progetto link@ut land Lente Locale
AUTISMO SENZA FRONTIERE Al via il progetto link@ut land Lente Locale
di Adelina B. Scorda BOVALINO – Siamo abituati a pensare alle barriere come a un ostacolo fisico che ci impedisce di muoverci liberamente; siamo facilitati a riconoscere una disabilità fisica perché evidente, ma cosa facciamo quando ci troviamo davanti a qualcuno che non vede, non sente, non agisce come noi? Tra tutte le disabilità, la […]
AUTISMO SENZA FRONTIERE Al via il progetto link@ut land Lente Locale
Gianluca Albanese
0 notes
Text
Per chi soffre di autismo ecco un'app che accompagna nella quotidianità
Arriva "Wall of Life", un'#applicazione che aiuta i bambini affetti da #autismo a riconoscere e ad affrontare le proprie #difficoltà quotidiane.
Quando si parla di autismo si intende un disturbo che interessa diverse aree del cervello: l’area del linguaggio e della comunicazione e quella delle interazioni sociali. Dato l’ampio numero di sintomi che si presentano, è più lecito parlare di “disturbo dello spettro autistico” o “ASD”. Ogni paziente ha una manifestazione differente, che potrà essere più o meno grave.
La tecnologia sostiene la…
View On WordPress
0 notes
Photo
Umbrialibri Foligno presenta: Sabato 23 settembre ore 21:30 presso lo Spazio ZUT! Foligno (PG) Spettacolo "DI TERRA E D’ORO" di e con Elena Bucci (Fan Club) Ingresso: € 10,00 Ridotto: € 7,00 per info e prenotazione tel. 3890231912 (orario 15-19) [email protected] Anteprima della stagione di Teatro Contemporaneo Re: Act 2017-2018 all’interno del Progetto di Residenza Foligno In Contemporanea a cura diZoeTeatro e ZUT. DI TERRA E D’ORO ovvero la materia dei sogni. Una lettura in musica dedicata al lavoro di e con Elena Bucci e con Dimitri Sillato alle tastiere e al violino cura e drammaturgia del suono Raffaele Bassetti assistente all’allestimento Nicoletta Fabbri, ricerca dei materiali a Laura Mariani e Andrea Cora. "Il filo di questa lettura in musica si avvolge intorno all’unico lavoro che conosco bene, quello del teatro, che ne racchiude molti altri, dal più umile al più complesso: come fosse la cura di un autismo, per me il mestiere coincide quasi con la vita e nonostante rischi e precarietà, mi permette di amare ciò che mi circonda. E’ un cannocchiale, un filtro, un amplificatore, forse una protezione, di certo uno strumento di revisione dei pregiudizi e delle abitudini. Con esso rifletto intorno alle parole lavoro, arte, mestiere e su come possano significare prigionia o libertà, crescita o umiliazione, terreno di solidarietà o di guerra. Mi pare che le traversie che in ogni epoca i comici e gli artisti hanno affrontato per affermare come tale il loro mestiere, somiglino di nuovo a quelle che si incontrano in altri lavori che, almeno in Europa, parevano protetti, ma con l’aggiunta di inquietanti novità per tutti: alla strategia dell’incertezza, della confusione, del facile ricambio, dell’ esposizione ai ricatti si aggiungono il progressivo svuotamento del valore della tradizione e della trasmissione dei saperi da persona a persona, lo scarso riconoscimento delle abilità, il misconoscimento dei risultati. E così, come imparo a riconoscere il nuovo orrore dello sfruttamento planetario di alcuni popoli a danno di altri negli inutili oggetti che posso comprare a pochi soldi, cerco la frattura dalla quale comunque passano antidoti e speranze. La scatola delle meraviglie che è il teatro mi sollecita a non cedere a facili recriminazioni, ma ad attraversare il tempo e lo spazio per ricordare, accanto ad artisti di teatro che hanno lottato per trasformare, tra uno sberleffo e un inchino, la loro passione in opere, altre figure lontane e vicine che, nei più diversi mestieri, hanno espresso un’originale, visonaria, coraggiosa e a tratti burlesca determinazione nel rendere il loro faticare un servizio alto e un’arte." Elena Bucci Regista, attrice, autrice di drammaturgie originali, ha fatto parte del nucleo storico del Teatro di Leo di Leo de Berardinis. Ha fondato con Marco Sgrosso la compagnia Le Belle Bandiere con sede a Bologna e a Russi di Romagna, dove creano un Laboratorio di teatro permanente, progetti per la comunicazione tra le arti e contribuiscono alla riapertura del Teatro Comunale e altri luoghi. Cura regia, drammaturgia e allestimento di spettacoli, distribuiti su tutto il territorio nazionale e all’estero, di cui è interprete -riletture di testi classici in chiave contemporanea, drammaturgie basate sulla commistione di diversi codici artistici, scritture originali - realizzati in collaborazione con Teatri Nazionali, Tric, Festival, Fondazioni, Università e altre compagnie e attraversando a tratti cinema, radio e televisione. Ha lavorato come attrice tra gli altri con Mario Martone, Claudio Morganti, Valter Malosti, Pappi Corsicato, Luca Guadagnino. Fra i riconoscimenti si ricordano il Premio Ubu 2016 come migliore attrice, il Premio Eleonora Duse 2016, il Premio Ubu per il lavoro con Morganti, il Premio ETI Olimpici del Teatro per Le Smanie della villeggiatura di C. Goldoni, il Premio Hystrio Altre Muse per l’attività della Compagnia. Crea progetti speciali di trasmissione dell’arte teatrale e di alta formazione presso scuole, accademie e altri enti. Umbrialibri Foligno: bit.ly/2xRneOb_UmbrialibriFoligno Programma Umbrialibri Foligno: bit.ly/2eRXoWj_programmaULF17 Per maggiori informazioni e programma edizione Umbrialibri 17 visitare il sito: www.umbrialibri.com ZUT e ZoeTeatro ringraziano: Music Service Calderini Holiday Inn Express Casale1485
0 notes
Text
Autismo, Mattarella: “Vera scommessa l’inserimento nel lavoro”
Autismo, Mattarella: “Vera scommessa l’inserimento nel lavoro”
ROMA – “Riconoscere in una Giornata Mondiale la necessità di far crescere la consapevolezza di ciò che significa l’autismo invita ad allargare finalmente lo sguardo, e ampliare il nostro pensiero, verso persone che presentano una forma di disabilità peculiare, che intacca il corpo, la mente, le relazioni e finanche le emozioni”. E’ la dichiarazione del presidente della Repubblica Sergio…
View On WordPress
0 notes