#riconoscere autismo
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E se fose Autismo?
Se fosse autismo, la persona potrebbe avere difficoltà nella comunicazione e nell'interazione sociale, presentando anche interessi e comportamenti ripetitivi e limitati.
Potrebbe avere difficoltà nel comprendere le emozioni e le intenzioni degli altri, e potrebbe mostrare una sensibilità elevata a stimoli sensoriali come suoni, luci o texture.
Tuttavia, ogni persona con autismo è unica e può manifestare sintomi e livelli di gravità diversi, quindi è importante non fare generalizzazioni e cercare di comprendere le esigenze e le capacità di ogni individuo.
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Le Fallacie Logiche
Un nuovo post è stato pubblicato su https://short.staipa.it/j87h4 Le Fallacie Logiche Comunicare sembra essere diventato sempre più facile, ma forse diventato solamente più immediato, veloce. I social media hanno amplificato le nostre voci, permettendoci di esprimere opinioni e confrontarci con gli altri, ma hanno anche creato un ambiente in cui le argomentazioni errate e le manipolazioni retoriche proliferano. Non che le fallacie logiche siano una novità: sono state da sempre usate, spesso in modo intenzionale, dalla propaganda e dalla pubblicità ingannevole, ma in questo contesto, capire cosa siano e imparare a riconoscerle diventa una competenza essenziale e sempre più determinante. Che cosa sono le fallacie logiche? Le fallacie logiche sono errori nel ragionamento che sembrano validi ma non lo sono. Possono essere involontarie, frutto di scarsa attenzione o conoscenza, oppure intenzionali, usate per manipolare e persuadere. Chiunque può cadere in queste trappole, sia nel formulare i propri pensieri che nel valutare quelli degli altri. Un esempio: “Se lo pensano tutti, allora deve essere vero.” Questa è una fallacia molto comune chiamata Appello alla Popolarità, leggendola così sembra banale ma riflettendoci più attentamente è alla base di molte scelte quotidiane, quando scegliamo un prodotto molto venduto, quando ascoltiamo un artista molto famoso, quando scegliamo di appartenere alla religione più comune nel luogo in cui siamo nati e purtroppo quando ci faciamo determinate opinioni politiche basandoci sulle persone che abbiamo attorno Perché le fallacie logiche sono così rilevanti oggi? 1. Le discussioni sui social media Nei social media, ogni giorno ci troviamo coinvolti in dibattiti su argomenti che spaziano dalla politica alla scienza, fino a questioni personali. È qui che le fallacie logiche emergono con forza: Post che usano emozioni per convincere anziché argomenti validi. Commenti che attaccano la persona invece di rispondere alla sua opinione. Meme che semplificano problemi complessi in slogan accattivanti ma fuorvianti. Riconoscere una fallacia logica ci permette di discutere con maggiore consapevolezza, evitando di cadere in manipolazioni e aiutandoci a rispondere in modo più efficace. 2. Le promesse dei politici La retorica politica è uno degli ambienti in cui le fallacie logiche vengono utilizzate più frequentemente. I politici, spesso, usano questi trucchi per convincere il pubblico o screditare i loro avversari. Esempio tipico: “Se non sei d'accordo con questa proposta, significa che non ti interessa il bene del Paese.” Questa è una fallacia chiamata Falso Dilemma, che forza il pubblico a scegliere tra due opzioni estreme, ignorando alternative più sfumate, ed è sempre più utilizzato nel tentativo di polarizzare gli elettori, è per questo che in molte nazioni ci si sta spostando verso forme radicali di politica, prediligendo posizione estreme rispetto a quelle moderate. Capire questi meccanismi ci rende cittadini più attenti e meno manipolabili. 3. Le fake news e la disinformazione Le fake news sfruttano le fallacie logiche per sembrare credibili. Ad esempio: Confondono correlazione con causalità per creare allarmismi: "Da quando sono stati introdotti i vaccini, è aumentato il numero di bambini diagnosticati con autismo. Quindi, i vaccini causano l'autismo." Fallacia della Falsa Causa Usano storie personali come prova universale: “Mio cugino ha smesso di usare il cellulare e ora dorme meglio. I cellulari sono la causa dell’insonnia.” Fallacia dell’Aneddoto. Se impariamo a riconoscere questi errori, possiamo smascherare più facilmente la disinformazione e proteggere noi stessi e gli altri. 4. Le pseudoscienze e le medicine alternative Le pseudoscienze e le medicine alternative spesso fanno leva su argomentazioni fallaci per convincere le persone. Frasi come: “Questo rimedio è naturale, quindi non può fare male.” è per esempio la fallacia dell’Appello alla Natura. Tuttavia, naturale non significa automaticamente sicuro o efficace.
Anche l'arsenico è naturale, ma uccide anche a piccoli dosaggi. Un altro esempio frequente è l’uso di testimonianze personali: “Ho provato questo integratore e mi sono sentito meglio, quindi funziona.” di nuovo è una forma di Fallacia dell’Aneddoto, che ignora la mancanza di prove scientifiche. 5. Le pubblicità ingannevoli Molte pubblicità sfruttano tematiche come il bio o il sano, o altre tematiche, per convincerci a comprare prodotti che in realtà non sono più sani di altri. Ad esempio, pubblicizzare uno yogurt magro con cioccolato come “light” crea una percezione di salute che non corrisponde alla realtà. Questo è un esempio di Fallacia della Falsa Etichetta, dove si usano parole o immagini per indurre in errore i consumatori. Essere consapevoli di queste tecniche ci permette di fare scelte più informate e di non lasciarci ingannare da argomentazioni superficiali. Se impariamo a riconoscere questi errori, possiamo smascherare più facilmente la disinformazione e proteggere noi stessi e gli altri. Una nuova serie di articoli A partire da oggi cercherà di scrivere una serie di articoli esplorando le principali fallacie logiche, spiegandole in modo semplice e con esempi pratici. Parleremo di come riconoscerle nei post sui social, nei discorsi dei politici, nelle pubblicità e persino nei dibattiti con amici e familiari. L’obiettivo non è solo quello di evitare di cadere vittima delle fallacie, ma anche di diventare comunicatori migliori. Capire la logica dietro le argomentazioni ci permette di costruire dialoghi più solidi e convincenti, rendendo il confronto un’occasione di crescita anziché di conflitto. Perché è importante parlarne adesso? Con la velocità con cui viaggiano le informazioni oggi, siamo sempre più esposti a manipolazioni e distorsioni della realtà, e non si può occuparsi di Fake News (short.staipa.it/smpxo) senza occuparsi delle fallacie logiche. Riconoscere le fallacie logiche è come avere una bussola che ci aiuta a navigare tra le opinioni altrui e a formulare meglio le nostre. È uno strumento di pensiero critico indispensabile per: Difendersi dalla manipolazione. Costruire un dialogo basato sulla logica e sul rispetto. Diventare cittadini più consapevoli e informati. Ci leggiamo nei prossimi articoli
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Autonomia nell'autismo: una competenza da sviluppare
L'autonomia nell'autismo è una delle competenze su cui puntare. L'autismo, noto anche come disturbo dello spettro autistico (ASD, dall'inglese Autism Spectrum Disorder), è una condizione neurosviluppale che colpisce il modo in cui una persona percepisce il mondo e interagisce con gli altri. È caratterizzato da una varietà di sintomi e può manifestarsi in modo diverso da individuo a individuo. Per l'autismo si parla di spettro poiché le persone con questa condizione possono sperimentare una vasta gamma di sintomi e livelli di gravità. Ciò che le accomuna sono le difficoltà nella comunicazione e nell'interazione sociale, la presenza di interessi o comportamenti ripetitivi e sensibilità sensoriali aumentate o ridotte. Alcuni individui con autismo possono avere abilità straordinarie in determinate aree, come la memoria o l'attenzione ai dettagli. Le ultime ricerche hanno portato alla definizione dell'autismo non più come una malattia mentale ma una caratteristica del cervello. Un modo diverso di percepire il mondo e di rapportarsi che richiede strumenti di approccio altamente personalizzati. Su quali competenze puntare per aiutare una persona autistica? I programmi di abilitazione delle persone autistiche puntano sullo sviluppo di determinate competenze: - Comunicazione sociale: l'apprendimento delle abilità di conversazione, l'interpretazione delle espressioni facciali, il mantenimento del contatto visivo, l'uso appropriato dei gesti e la comprensione delle dinamiche sociali. - Abilità di interazione sociale: iniziare e mantenere conversazioni, condividere interessi con gli altri, rispettare gli spazi personali e riconoscere le emozioni e i segnali sociali degli altri. - Competenze di adattamento: strategie per gestire il cambiamento, la flessibilità cognitiva, l'autocontrollo e la gestione delle emozioni. - Abilità di apprendimento: potenziamento delle abilità cognitive, dell'attenzione, della memoria, dell'organizzazione e dell'autonomia nell'apprendimento. - Abilità di vita quotidiana: l'igiene personale, la preparazione dei pasti, la gestione del denaro, l'utilizzo dei trasporti pubblici e l'organizzazione delle attività giornaliere. - Interessi speciali e abilità uniche: sostenere e incoraggiare lo sviluppo di tali interessi può promuovere l'autostima, la motivazione e il senso di identità. Cosa si intende per autonomia operativa di una persona autistica? L'autonomia operativa nell'autismo si riferisce alla capacità delle persone autistiche di svolgere compiti e attività in modo indipendente, facendo affidamento sulle proprie competenze e risorse. Si tratta di acquisire le abilità necessarie per affrontare le sfide quotidiane, prendere decisioni e gestire le proprie responsabilità senza la continua assistenza o supervisione di altri. Per le persone autistiche, l'autonomia operativa può manifestarsi in diverse aree della vita, tra cui: - Autonomia personale: la cura personale (ad esempio, vestirsi, lavarsi, pettinarsi), l'igiene personale, l'alimentazione e la gestione delle attività quotidiane. - Autonomia domestica: la pulizia della casa, la preparazione dei pasti semplici, la gestione delle finanze personali e l'organizzazione dello spazio. - Autonomia sociale: comprendere e applicare le regole sociali, negoziare, risolvere i conflitti e far intervenire la comunità. - Autonomia scolastica o professionale: organizzare il proprio tempo, seguire le istruzioni, svolgere compiti assegnati e prendere decisioni appropriate. L'autonomia operativa può variare da persona a persona, in base alle capacità individuali, al livello di funzionamento e alle esigenze specifiche. Un approccio individualizzato che tiene conto delle forze e delle sfide di ciascun individuo è fondamentale per sviluppare e potenziare l'autonomia operativa. Come potenziare l'autonomia nell'autismo? Per promuovere l'autonomia operativa nelle persone autistiche, possono essere utilizzate strategie come l'insegnamento strutturato, l'addestramento delle abilità, la suddivisione delle attività in passaggi più piccoli, l'uso di supporti visivi, l'implementazione di routine e l'incentivazione della presa di decisione. In copertina foto di Htc Erl da Pixabay Read the full article
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Parliamo di Difficoltà di linguaggio nei Bambini.
Cos’è la logopedia?
La logopedia è la branca della medicina che si occupa di studiare il linguaggio e le sue eventuali problematiche.
Non sempre infatti l’apprendimento del codice linguistico è per il bambino un percorso semplice e senza ostacoli, a volte possono esserci delle difficoltà, dei ritardi o degli intoppi che solo la logopedia e i suoi specialisti possono aiutare a riconoscere e superare, con pochi semplici esercizi.
Il logopedista è infatti il professionista sanitario che si occupa della prevenzione, valutazione e riabilitazione dei disturbi della voce, della comunicazione, del linguaggio in età evolutiva, adulta e geriatrica attraverso programmi riabilitativi individuali.
Il suo principale compito è proprio quello di rieducare una persona a parlare in modo corretto, correggendo
difetti di forma o veri e propri disturbi del linguaggio.
Non bisogna farsi intimidire, le sedute dedicate ai bambini sono molto divertenti e utilizzano lo strumento del gioco e la collaborazione dei genitori, che dovrebbero sempre essere coinvolti anche per poter apprendere gli esercizi e saper aiutare il bimbo nel recupero anche a casa.
Le problematiche più comuni in età evolutiva interessano principalmente i ritardi dello sviluppo del linguaggio, come per esempio i difetti di articolazione, di pronuncia, la povertà lessicale e di strutturazione della frase o della narrazione orale e scritta ma anche i problemi organici di deglutizione deviata (deglutizione atipica).
E’ importante prestare la dovuta attenzione ad una difficoltà di linguaggio, perché potrebbe in alcuni casi celare disturbi importanti come ipoacusia, autismo, disprassia, sindromi genetiche.
In ogni caso qui vale assolutamente il detto “prima si interviene meglio è”. Lo sviluppo linguistico nel bambino, infatti, non è né rigido né uniforme, e varia da bambino a bambino. L’età di acquisizione del linguaggio non va quindi considerata rigidamente, ma se ci si accorge di uno sviluppo linguistico più lento o irregolare rispetto alla media nel proprio
bambino meglio rivolgersi ad uno specialista.
L’individuazione precoce di una difficoltà di linguaggio (parlatori tardivi e ritardi nel linguaggio) attorno ai 3 anni d’età infatti, così come problematiche legate ai suoni della lingua (ad esempio la presenza di dislalie, cioè modulazione dei suoni anomala nell’infanzia) attorno ai 4 anni d’età sono segnali da non sottovalutare, che indicano la necessità di un intervento immediato, al fine di prevenire l’insorgenza di problematiche future.
Se tuo figlio non parla ancora o parla male quindi, è utile chiedere immediatamente una consulenza presso un centro psicologico o di neuropsichiatria infantile.
Dopo una attenta valutazione verrá proposto il percorso più indicato.
Le figure abilitate alla diagnosi dei disturbi del linguaggio sono infatti lo psicologo e il
neuropsichiatra infantile.
Il logopedista sarà invece il professionista della riabilitazione che parteciperà a tutto l’iter diagnostico e prenderà in carico il programma riabilitativo del
paziente.
I genitori svolgono un ruolo chiave in questo percorso, dovranno essere presenti e attivi nel
processo di apprendimento, disponibili a svolgere gli esercizi anche casa e pronti ad apprendere nuove strategie educative.
Solo questa é la chiave per la risoluzione ottimale delle difficoltà.
Centro logopedico infantile Milano
Articolo della Dott.ssa Anna La Guzza
www.mammakids.it
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🌈DAL CANALE TELEGRAM ABA E AUTISMO ❎ Autismo, gli indicatori di rischio si possono individuare già nei primi 12 mesi (Prof. Fiorenzo Laghi) 👉 Link al canale: https://t.me/abaeautismo/45 👉 VIDEO COMPLETO: https://fb.watch/eLkSxoSSrq/ ❎ Nel breve video, il Prof. Fiorenzo Laghi, docente di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione dell’Università Sapienza di Roma, spiega perché è importante saper riconoscere precocemente, nei primi 12 mesi di vita, i segnali dei disturbi dello spettro autistico. #disturbidelneurosviluppoterni #Assotaba #tecniciaba #disturbidelneurosviluppo #operatoresanitario #welfare #welfaredicomunità #autismoitalia #qualityoflife #aba #cbttherapy (presso Terni) https://www.instagram.com/p/Cg9Ka9LMYCm/?igshid=NGJjMDIxMWI=
#disturbidelneurosviluppoterni#assotaba#tecniciaba#disturbidelneurosviluppo#operatoresanitario#welfare#welfaredicomunità#autismoitalia#qualityoflife#aba#cbttherapy
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Io non ce la posso fare.
Devo avere qualche forma di autismo, non c’è altra spiegazione.
In libreria ci sono delle frecce, per terra, che indicano chiaramente “si accede alla cassa da sinistra, si esce a destra”.
Non è un percorso molto intuitivo, anche perché ti costringe ad allontanarti dalla porta, ma si tratta di indicazioni inequivocabili.
E allora com’è che quando il cliente dopo di me ha pagato deve sempre venirmi incontro? Cosa ci vuole a guardare per terra, capire che è meglio dirigersi nella direzione indicata ed evitare di incastrarsi in quello spazio strettissimo dove io starei venendo avanti per comprare uno stramaledetto libro?
È così difficile?
Per strada mi capita di non riconoscere la gente, vero, ma la segnaletica la individuo senza sforzo. Per questo si chiama “segnaletica”.
Se dovessi descrivere questa tendenza dell’individuo medio a tenere in considerazione solo sé stesso, non la definirei egoismo, bensì puro e semplice menefreghismo.
“Ma sì, chi se ne frega se c’è gente in coda che blocca il corridoio da cui sono arrivato... io devo raggiungere la porta. Devo raggiungerla con cinque secondi di anticipo, perché la mia vita è troppo fottutamente importante per perdere altro tempo qui dentro.”
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I ciechi sanno leggere? Certo che si, mai sentito parlare del Sistema Braille?
Se fai questi discorsi particolari sulla disabilità è evidente per me che non vuoi focalizzarti sul problema. Porti mille esempi che fanno perdere il punto di vista più generale per evitare di riconoscere una qualche utilità al saper scrivere a mano (o in corsivo) per dimostrarmi che hai ragione tu e non serve a nulla avere certe capacità perché hai deciso così.
Ma davvero fai?
Se mi fai questi discorsi no, non sembra affatto tu ti sia accorto dell'esistenza degli insegnanti di sostegno.
Ti rendi conto che sei passato dal "Non serve saper scrivere o almeno non in corsivo se non per un vezzo artistico" al "Non serve saper scrivere a mano o in corsivo perché non puoi insegnarlo ai monchi" adesso tiri fuori i ciechi. Al prossimo reblog mi tiri fuori dislessia e autismo?
Il punto sono ragazzi normodotati di 13 anni che non sanno scrivere, lo capisci adesso il problema qual è? O te lo devo scrivere più grande perché il grassetto non basta?
Non ignoro il resto del tuo post perché voglio fare lo snob ma semplicemente non sono questioni fondamentali che possano portare arricchimento a questa discussione. Anche perché sentirmi dire che sì, "viene comodo nella vita saper scrivere a mano ma viene comodo pure la rampa per i marciapiedi" è solo inutile benaltrismo e pure provocatorio. Che risposta devo darti? Che voglio entrambe le cose?
Per rispondere alla tua domanda: saper leggere, scrivere e dar di conto significa (per me) almeno saper comprendere un testo scritto, saperlo riscrivere a parole tue e riassumerlo focalizzando i punti principali mentre per il dar di conto intendo almeno arrivare alle 4 operazioni matematiche basilari (addizione, sottrazione, moltiplicazione e divisione). Cosette che possono essere utili nella vita sia se vai a fare la spesa, che se leggi un giornale (di carta) o un articolo su sito web e, sorprendentemente, sono cose utili pure se diventi una persona di successo, ricca e famosa.
Oh poi se credi io sia come Montag e i suoi compagni che impara i libri (di carta) a memoria e mi ribello alla tecnologia e sono tipo un dinosauro anacronistico fa pure, non è che il tuo dileggio mi colpisca assolutamente: ho superato certe dinamiche alla scuola per l'infanzia, tanto per restare in tema.
Stammi bene, io vado nella mia biblioteca piena di libri (DI CARTA) a leggere qualcosa.
fratello tredicenne ieri ha fatto lo scritto di italiano e la situazione è stata questa: non scrivono (a mano) da tre anni e il COVID non ha aiutato chiaramente, la scuola accoglie ragazze e ragazzi da tutti i paesi vicini che quindi arrivano da insegnamenti diversi tra loro e in molti non hanno mai appreso a scrivere in corsivo. la consegna per il tema prevedeva l'obbligo di scrivere in corsivo. per sopperire alla mancanza, è stato concesso di preparare la butta del testo in stampatello minuscolo ma è stato categorica la necessità dell'uso del corsivo per la copia da consegnare e quindi le insegnanti hanno scritto le lettere dell'alfabeto corsivo alla lavagna perché si potessero copiare.
ora io vorrei capire, è il primo esame che queste persone devono subire nel sistema scolastico, vogliamo davvero traumatizzarli subito chiedendogli di scrivere in un alfabeto che non hanno mai visto? la prossima volta gli chiederemo di scrivere in cirillico?
secondo punto, è possibile che una cosa che sempre più insegnanti scelgono di non insegnare alle loro classi come il corsivo sia poi obbligatorio in sede di esame di stato?
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2 aprile 2019 Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, in biblioteca a Castellanza
La Sala Conferenze della Biblioteca Civica si riempie alla spicciolata, ci sono persone di ogni età, ragazzi, anche molto giovani, insegnanti, genitori, nonni, è martedì 2 aprile 2019, la Giornata Mondiale per la consapevolezza sull’autismo, al tavolo dei relatori Emanuela Fatilli, autrice del libro La casa infestata che non c’era l’albergo aperto, edizione ExCogita. Un titolo che volutamente genera confusione per chi lo legge distrattamente, preso dalla sua quotidianità, perché a parlare nel titolo è Giacomo, un ragazzo autistico di 15 anni, sin dalla copertina il romanzo ci sfida ad entrare in un sistema operativo che non è quello ordinario, ma è il caso di dirlo è davvero stra-ordinario. Come straordinario è Giacomo e tutta la sua famiglia.
Presenta la serata l’editrice Luciana Bianciardi che ha fortemente voluto la pubblicazione di questo piccolo prezioso romanzo. Al tavolo siede il nostro sindaco, Mirella Cerini, ben al di là del suo ruolo istituzionale ma con la partecipazione di chi sente fortemente il tema trattato, tra il pubblico il consigliere delegato all’Istruzione, Rosangela Olgiati e Cristina Borroni, Assessore alle Politiche Sociali che ha proposto con entusiasmo la realizzazione di questa serata.
Emanuela ci parla con la delicatezza e la forza di chi affronta quotidianamente la sfida dell’autismo, attraverso la storia vera di suo figlio, un ragazzo che può apparire diverso dagli altri ma che semplicemente funziona in modo differente rispetto alla maggior parte delle persone. Un romanzo d’amore materno e disincanto per parlare di autismo in modo concreto. Con il cuore di un genitore e gli occhi dell’esperienza, l’autrice, ci guida a riconoscere in questo non un limite ma una risorsa, un’evoluzione piuttosto che un’involuzione.
Ognuno lascia la sala con una consapevolezza in più, chi come insegnante, chi come genitore, chi come semplice spettatore, guadando le persone in modo diverso, con la voglia di scoprire, in un mondo di orsetti rossi tutti uguali, quell’orsetto blu di un colore differente ma con la stessa umanità e con le mille capacità che fanno delle persone autistiche una grande risorsa per il presente ed il futuro.
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La cooperativa sociale onlus Loco Motiva ha proposto – ad un anno dal sisma che ha colpito il centro Italia – Riflesso un’installazione collettiva d’arte contemporanea, ideata e realizzata da persone autistiche nel laboratorio creativo del Centro Sant’Eusanio di Rieti.
I visitatori sono introdotti all’installazione attraverso una “Porta d’Arte”, caratterizzata da una lesione riprodotta sul legno del battente. Una porta semiaperta che conduce verso un altro spazio, ignoto, ma anche verso la speranza. Una allusione che si realizza navata centrale, grazie alla croce specchiata, simbolo di rinascita e resurrezione.
A unire idealmente portra d’Arce e Amatrice, le rispettive descrizioni geografiche e architettoniche realizzate a fresco nel Santuario dell’Icona Passatora in Ferrazza di Amatrice e nella Chiesa di S. Eusanio di Rieti, presso la quale l’installazione è situata. La connessione speculare delle due città è la prima suggestione di vicinanza e invita i visitatori a riconoscere la bellezza dell’Arte che accomuna le due comunità, oltre il dramma del sisma.
Una grande croce specchiante, sospesa a mezz’aria, sostiene le macerie realizzate con materiali di riciclo dai ragazzi con autismo del Centro Sant’Eusanio. Una scelta fatta per suggerire la spiritualità dell’umano e i vari stati della vita: nascita e morte; ma anche presente e futuro attraverso la centralità del simbolo della croce che, come uno specchio d’acqua, raddoppia lo spazio ed emana un’intensa pulsione al trascendente e al mistero della rinascita.
Le musiche di Brian Eno ben assemblano le proiezioni e le sculture esposte e forniscono ulteriori elementi emozionali che invitano ad un percorso personale, profondo, intimo.
Terre Scosse
Sono partito con papà per Amatrice dove avrei preferito tralasciare lo sguardo in altri luoghi, non devastati.
Comincia a piangere il Cielo per ciò che è stato e non sarebbe dovuto essere.
Io sono smarrito e inerme, più devastato il mio animo del mio corpo autistico.
Dovrò avere forza e voce che non ho, e con un soffio di vento riportare ordine, vita, amore e cancellare ipocrisia e morte.
Ho piacere a essere muto, goffo e solcare inesplorate praterie dove non arriva la mano degli uomini. Ma inerme mi costringo a rimanere nel silenzio delle anime innocenti.
Nel silenzio degli angeli (Andrea Paolucci, autistico e socio fondatore di Loco Motiva – 8 settembre 2016)
Foto di Daniela Rusnac
Nella chiesa di San’Eusanio l’arte contemporanea racconta il sisma La cooperativa sociale onlus Loco Motiva ha proposto – ad un anno dal sisma che ha colpito il centro Italia – …
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Per chi soffre di autismo ecco un'app che accompagna nella quotidianità
Arriva "Wall of Life", un'#applicazione che aiuta i bambini affetti da #autismo a riconoscere e ad affrontare le proprie #difficoltà quotidiane.
Quando si parla di autismo si intende un disturbo che interessa diverse aree del cervello: l’area del linguaggio e della comunicazione e quella delle interazioni sociali. Dato l’ampio numero di sintomi che si presentano, è più lecito parlare di “disturbo dello spettro autistico” o “ASD”. Ogni paziente ha una manifestazione differente, che potrà essere più o meno grave.
La tecnologia sostiene la…
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Autismo: genitori consapevoli, figli sereni
La diagnosi di autismo cambia la vita delle famiglie, ma i genitori aiutati ad accettarla e a guardare il mondo dal punto di vista del bambino sono stati maggiormente in grado di essere sintonizzati con i loro piccoli durante le interazioni di gioco e di generare un circolo virtuoso che si manifesta in un maggiore benessere dei bambini stessi. Dunque diventa centrale aiutare le mamme e i papà a sviluppare l'insightfullness: la capacità di comprendere le intenzioni del bambino, per poter implementare poi programmi di intervento volti a supportare la sintonizzazione genitoriale e a migliorare le interazioni tra genitori e bambini con i disturbi dello spettro autistico. In questo lavoro l’Istituto di Ortofonologia (IdO) ormai vanta un’esperienza consolidata, avendo aiutato dal 2004 ad oggi migliaia di famiglie e di genitori. Il lavoro è stato presentato nel dettaglio a psicologi, pediatri, neuropsichiatri infantili, logopedisti, psicomotricisti, educatori professionali, insegnanti di sostegno e curriculari, pedagogisti, operatori del settore e genitori, oggi in occasione della quarta lezione del corso gratuito IdO dedicato al Progetto riabilitativo Tartaruga – DERBBI. Il corso è promosso insieme alla Fondazione Mite con il patrocinio della Società italiana di pediatria (Sip). Tutte le lezioni sono visibili sul sito: https://www.ortofonologia.it/autismo-progetto-riabilitativo-tartaruga-derbbi-2/ Sono quattro le iniziative destinate alle famiglie: la Psicoterapia Diadica Breve (PDB) che dal 2015 ad oggi ha supportato 70 mamme e papà; il progetto ‘Mamme a Bordo’, che dal 2015 ad oggi ha aiutato 164 mamme dando vita a 41 gruppi di lavoro, di cui 8 solo da settembre 2020; 12 gruppi ‘Mamma-Bambino’ l’anno formati da 4 mamme, 4 bambini e 2 operatori, in cui sono inseriti anche bambini che rientrano nello spettro autistico. Infine, i gruppi destinati solo ai papà, 8 l’anno per un totale di 6-10 papà a gruppo. Queste ultime due tipologie di gruppi sono nati nel 2004 all’interno dell'approccio evolutivo a mediazione corporea dell’IdO, denominato progetto riabilitativo Tartaruga – modello DERBBI (Developmental, Emotional Regulation and Body-Based Intervention). In aiuto dei genitori l’IdO ha, quindi, messo a punto dei setting di PDB che vedono coinvolti in alternativa e/o in co-presenza sia il padre che la madre insieme al bambino all'interno di un ciclo di dieci sedute e in uno spazio di assessment terapeutico che viene modificato successivamente in base alle esigenze del figlio e/o della famiglia. Il progetto ‘Mamme a Bordo’ prevede, invece, un setting di terapia diadica in gruppo (ogni gruppo è costituito da 4 diadi madre-bambino e ha una durata di 1 anno) ed è rivolto a bambini della fascia 0-3 anni che presentano una vulnerabilità nell’area comunicativo-relazionale. Nel setting di terapia diadica in gruppo 'Mamma-Bambino' il terapeuta sostiene i genitori nella comprensione e nella costruzione di modalità comunicative funzionali, rielabora con loro i vissuti legati alla relazione con il figlio e si pone da modello e da mediatore per ampliare le potenzialità del bambino con disturbi nell'area comunicativo - relazionale. Ma le attività non finiscono qui: ci sono anche i gruppi di counseling rivolti alle mamme, i gruppi di counseling rivolti ai papà e infine gli spazi di counseling rivolti alle coppie genitoriali. Ogni intervento IdO è sempre costruito sul singolo bambino ed è personalizzato sulla base delle singole individualità. L’esperienza dell’IdO accanto alle famiglie è stata messa nero su bianco all’interno di uno studio pubblicato nel 2020 sulla rivista scientifica 'Frontiers in Psychology' dal titolo 'Sintonizzazione, insighftulness e accettazione della diagnosi nei genitori di bambini con autismo: implicazioni cliniche', condotto da esperti IdO e realizzato in collaborazione con il professore Giulio Cesare Zavattini del dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica della Sapienza. La ricerca si è basata su un campione di 50 genitori (26 madri e 24 padri) di 26 bambini di età compresa tra 24 e 58 mesi, videoregistrati durante le interazioni genitore-figlio e poi intervistati su ciò che le mamme e i papà pensavano fossero stati i vissuti dal bambino durante l'interazione di gioco, nonché su quali fossero stati i loro sentimenti e pensieri rispetto alla diagnosi del bambino. Le interazioni di gioco sono state poi esaminate utilizzando un protocollo di codifica per valutare la sintonizzazione dei genitori. “Non è stato una sorta di parent training- sottolinea Magda Di Renzo, responsabile del servizio Terapie IdO- non sono delle indicazioni che si danno al genitore a priori, sono invece indicazioni che nascono dall'osservare la sua relazione. Guardiamo l'interazione con il bambino e aiutiamo il singolo genitore a migliorare la relazione con suo figlio. Si apre tutta una riflessione sugli stili di attaccamento in una visione sempre psicodinamica". Nel progetto terapeutico evolutivo Tartaruga "utilizziamo soprattutto il progetto 'Mamma a Bordo', ovvero il lavoro congiunto madri-bambini, e anche la terapia diadica nei casi in cui riteniamo che sia positiva. Nell'autismo ad esempio- aggiunge Di Renzo- preferiamo la gruppalità perché, creando più livelli di integrazione, è un aiuto maggiore". I progetti ‘Mamme a bordo’ e ‘Mamma-bambino’ sono nati, infatti, per lavorare sulla dinamica relazionale madre-bambino e facilitare, attraverso la condivisione ludica, la sintonizzazione affettiva. “Lo scopo è proprio quello di aiutare i genitori a riconoscere i bisogni reali del bambino per poi rispondere adeguatamente alle sue esigenze”. Il concetto "fondamentale della diadica, come viene attuata anche in Israele, con cui abbiamo avuto importanti scambi- spiega Di Renzo- è di aiutare il genitore a sintonizzarsi con il bambino, migliorando la sua capacità di interpretare i comportamenti del figlio. La terapia diadica infatti migliora l'insightfulness, quella 'comprensione empatica' che sostiene il genitore nell'imparare a guardare il mondo interiore dal punto di vista del bambino coinvolto, ad esempio, in un disturbo dello spettro autistico". La terapia diadica proposta dall'Istituto di Ortofonologia, in particolare, è "legata a un approccio di fondo, che prevede sempre la presenza attiva del terapeuta non solo come contenitore mentale, ma anche come attivatore dell'esperienza. Il terapeuta stimola il gioco e interviene nella dinamica madre-bambino per facilitare la comunicazione tra i due. Inoltre, è previsto un momento di riflessione in cui è possibile rivedere l'interazione con il genitore. La riflessione è importante perché facilita maggiormente il cambiamento. Quindi, piuttosto che essere solo osservatori e interpreti, i terapeuti dell'IdO entrano nella dinamica genitore-bambino per favorire nuove interazioni", conclude Di Renzo. Read the full article
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Umbrialibri Foligno presenta: Sabato 23 settembre ore 21:30 presso lo Spazio ZUT! Foligno (PG) Spettacolo "DI TERRA E D’ORO" di e con Elena Bucci (Fan Club) Ingresso: € 10,00 Ridotto: € 7,00 per info e prenotazione tel. 3890231912 (orario 15-19) [email protected] Anteprima della stagione di Teatro Contemporaneo Re: Act 2017-2018 all’interno del Progetto di Residenza Foligno In Contemporanea a cura diZoeTeatro e ZUT. DI TERRA E D’ORO ovvero la materia dei sogni. Una lettura in musica dedicata al lavoro di e con Elena Bucci e con Dimitri Sillato alle tastiere e al violino cura e drammaturgia del suono Raffaele Bassetti assistente all’allestimento Nicoletta Fabbri, ricerca dei materiali a Laura Mariani e Andrea Cora. "Il filo di questa lettura in musica si avvolge intorno all’unico lavoro che conosco bene, quello del teatro, che ne racchiude molti altri, dal più umile al più complesso: come fosse la cura di un autismo, per me il mestiere coincide quasi con la vita e nonostante rischi e precarietà, mi permette di amare ciò che mi circonda. E’ un cannocchiale, un filtro, un amplificatore, forse una protezione, di certo uno strumento di revisione dei pregiudizi e delle abitudini. Con esso rifletto intorno alle parole lavoro, arte, mestiere e su come possano significare prigionia o libertà, crescita o umiliazione, terreno di solidarietà o di guerra. Mi pare che le traversie che in ogni epoca i comici e gli artisti hanno affrontato per affermare come tale il loro mestiere, somiglino di nuovo a quelle che si incontrano in altri lavori che, almeno in Europa, parevano protetti, ma con l’aggiunta di inquietanti novità per tutti: alla strategia dell’incertezza, della confusione, del facile ricambio, dell’ esposizione ai ricatti si aggiungono il progressivo svuotamento del valore della tradizione e della trasmissione dei saperi da persona a persona, lo scarso riconoscimento delle abilità, il misconoscimento dei risultati. E così, come imparo a riconoscere il nuovo orrore dello sfruttamento planetario di alcuni popoli a danno di altri negli inutili oggetti che posso comprare a pochi soldi, cerco la frattura dalla quale comunque passano antidoti e speranze. La scatola delle meraviglie che è il teatro mi sollecita a non cedere a facili recriminazioni, ma ad attraversare il tempo e lo spazio per ricordare, accanto ad artisti di teatro che hanno lottato per trasformare, tra uno sberleffo e un inchino, la loro passione in opere, altre figure lontane e vicine che, nei più diversi mestieri, hanno espresso un’originale, visonaria, coraggiosa e a tratti burlesca determinazione nel rendere il loro faticare un servizio alto e un’arte." Elena Bucci Regista, attrice, autrice di drammaturgie originali, ha fatto parte del nucleo storico del Teatro di Leo di Leo de Berardinis. Ha fondato con Marco Sgrosso la compagnia Le Belle Bandiere con sede a Bologna e a Russi di Romagna, dove creano un Laboratorio di teatro permanente, progetti per la comunicazione tra le arti e contribuiscono alla riapertura del Teatro Comunale e altri luoghi. Cura regia, drammaturgia e allestimento di spettacoli, distribuiti su tutto il territorio nazionale e all’estero, di cui è interprete -riletture di testi classici in chiave contemporanea, drammaturgie basate sulla commistione di diversi codici artistici, scritture originali - realizzati in collaborazione con Teatri Nazionali, Tric, Festival, Fondazioni, Università e altre compagnie e attraversando a tratti cinema, radio e televisione. Ha lavorato come attrice tra gli altri con Mario Martone, Claudio Morganti, Valter Malosti, Pappi Corsicato, Luca Guadagnino. Fra i riconoscimenti si ricordano il Premio Ubu 2016 come migliore attrice, il Premio Eleonora Duse 2016, il Premio Ubu per il lavoro con Morganti, il Premio ETI Olimpici del Teatro per Le Smanie della villeggiatura di C. Goldoni, il Premio Hystrio Altre Muse per l’attività della Compagnia. Crea progetti speciali di trasmissione dell’arte teatrale e di alta formazione presso scuole, accademie e altri enti. Umbrialibri Foligno: bit.ly/2xRneOb_UmbrialibriFoligno Programma Umbrialibri Foligno: bit.ly/2eRXoWj_programmaULF17 Per maggiori informazioni e programma edizione Umbrialibri 17 visitare il sito: www.umbrialibri.com ZUT e ZoeTeatro ringraziano: Music Service Calderini Holiday Inn Express Casale1485
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Autismo, Mattarella: “Vera scommessa l’inserimento nel lavoro”
Autismo, Mattarella: “Vera scommessa l’inserimento nel lavoro”
ROMA – “Riconoscere in una Giornata Mondiale la necessità di far crescere la consapevolezza di ciò che significa l’autismo invita ad allargare finalmente lo sguardo, e ampliare il nostro pensiero, verso persone che presentano una forma di disabilità peculiare, che intacca il corpo, la mente, le relazioni e finanche le emozioni”. E’ la dichiarazione del presidente della Repubblica Sergio…
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AUTISMO, MATTARELLA: "MIGLIORARE INCLUSIONE SOCIALE"
AUTISMO, MATTARELLA: “MIGLIORARE INCLUSIONE SOCIALE”
“Riconoscere in una Giornata Mondiale la necessità di far crescere la consapevolezza di ciò che significa l’autismo invita ad allargare finalmente lo sguardo, e ampliare il nostro pensiero, verso persone che presentano una forma di disabilità peculiare, che intacca il corpo, la mente, le relazioni e finanche le emozioni”. Lo afferma in una nota il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.…
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Acireale-Il bilancio di Nicola D'Agostino
Giunti a metà mandato per l’amministrazione Barbagallo, l’on. D’Agostino traccia un suo bilancio:
ACIREALE, GRANDI PASSI IN AVANTI
CambiamoAcireale governa questa città da quasi tre anni. Il Sindaco, gli assessori, i consiglieri stanno provando, e credo riuscendo, nella loro piccola modesta ma significativa opera di trasformazione. Che non potrà avvenire neppure in dieci anni se non ci sarà la collaborazione dei cittadini. Lo fanno con grande intransigenza, con onestà e trasparenza, spesso costretti a scelte impopolari: ma altrimenti che cambiamento sarebbe? Il film (brutto) “L’ora legale” docet.
Hanno trovato decine di milioni di debiti e con pazienza (cioè senza poter spendere e spandere) hanno evitato il fallimento dell’Ente, garantito i servizi minimi, pagato gli stipendi dei dipendenti (che danno per scontato che i soldi ci sono a prescindere), programmato il futuro.
Le prime cose che mi vengono in mente:
1. Affari generali: Rotazione dirigenti e funzionari (rispetto legge anti corruzione), stop orari personalizzati, fine di prebende e privilegi, salvataggio Sogip e Sogip Trade (indebitate e con pignoramento di quote azionarie pendenti), definizione in corso contenzioso con Dusty (che pretendeva diversi milioni di euro dal Comune!), ripristino legalità negli uffici, eliminazione compensi ad amministratori partecipate, nessun consulente a pagamento, informatizzazione degli uffici, licenziamenti tra i dipendenti. 2. Bilancio: Revisione della spesa, abbassamento compenso amministratori, emersione dei finti residui attivi, nuova gara tesoreria, bilancio partecipato, bilancio armonizzato, bilancio di previsione quest’anno approvato in tempi record, bolletta unificata antievasione (pagare tutti per pagare meno, compreso “baratto” amministrativo e fondo di solidarietà), contrasto all’evasione sulla tassa di soggiorno (praticamente non pagava nessuno), contrasto all’evasione dei concessionari dei 6×3, contrasto all’evasione suolo pubblico. 3. Urbanistica: Prg partecipato e Vas avviata (pronti per studio agricolo, forestale e geologico), Finanziamento AciVivibile, piano di utilizzo Timpa, piano recupero centro storico, progetto definizione pratica sanatoria (dopo 30 anni!), salvataggio aree artigianali (vas in via di approvazione), collaborazione con Ass Reg Territorio per eliminare lidi abusivi (SM la Scala, S Tecla) e riorganizzare i porti (Progetto Stazzo). 4. Ambiente: Gara ed affidamento nuova ditta per raccolta rifiuti, Differenziata avviata, Isola ecologica (iniziati i lavori al Tupparello dopo un anno per mettere fuori chi occupava abusivamente l’immobile), Finanziamento CCR (altra isola ecologica), Finanziamento attrezzature per raccolta vetro, carta e cartone, Definizione Barriera soffolta (rischio revoca finanziamento), definizione procedura con commissario del Governo per Depuratore/i (presto importanti novità). 5. Lavori Pubblici: Affidamento servizi a Sogip, Approvazione progetto finanza per pubblica illuminazione, Progetti “Tromba d’aria” (Palavolcan, Maugeri, Scuole, Strade e marciapiedi), finanziamento pista ciclabile, finanziamento rotatoria via c Colombo, finanziamento vari interventi per dissesto idrogeologico (10 milioni), finanziamento interventi per emergenza protezione civile su Timpa S Tecla e Capomulini, Sblocco interventi per strade, Spartitraffico in via Colombo, Parcheggio San Giuseppe, Sbarra parcheggio piazza Cappuccini (prontamente sabotata da cittadini zelanti), apertura via Pitagora, abbattimento Ecomostro, inizio procedura contrasto amianto, impianto acqua potabile (!) in via Roccamena. 6. Sport e Pol. giovanili: Lavori Palavolcan (agibilissimo), Lavori nei campi di calcio, Sistemazione impianti sportivi in Largo Vecchio (ex Com), finanziamento Pista atletica Tupparello, finanziamento Pattinodromo, Spazio giovani nel nuovo centro della Villa. 7. P. I. e S.S.: Interventi per oltre 4 milioni su quasi tutti gli edifici scolastici, Interventi sui 2 asili nido, nuovo piano di dimensionamento, Progetto semaforo non vedenti, Biblioteca per bambini, Progetto inclusione (contrasto povertà, 3 milioni in 3 anni), mensa scolastica biologica, vaucher per asili nido, spazio giochi per 90 famiglie, progetto di informazione insegnanti per sostegno autismo, sostegno allo studio bambini in difficoltà, Festival del teatro scolastico regionale, progetto “AcirealeComunitàSolidale”, assistenza domiciliare anziani. 8. Turismo, Cultura e Commercio: Riorganizzazione Carnevale, Festa dei Fiori, Orange revolution, nuova Fiera dello Jonio, Mercatini di Natale, tutte le altre iniziative finanziate (ed inserite nel programma di Un Evento al mese), Istituzione del mese degli appuntamenti culturali (elenco troppo lungo), intitolazioni di Largo Vecchio, Piazza XXV Aprile e Piazza Impastato, istituzione mercati rionali (anche per contrastare l’abusivismo), proposta (in corso) per riportare la fiera del sabato al centro.
Tante altre cose si stanno portando avanti, e tante di certo ne ho dimenticate. Mancano nell’elenco la riapertura della Villa comunale e una proposta di Ztl definitiva. È vero, in questi due casi si sarebbe dovuto far prima. Nel primo caso ricordo che la faccenda è scivolosa, delicata e piena di intoppi burocratici: ma credo che in pochi mesi tutto sarà risolto senza che il comune rischi per i pasticci e gli errori (?) della precedente amministrazione; nel secondo caso si attende questo benedetto Put per evitare soluzioni a singhiozzo. Ma se è nel programma (e c’è nel programma!) sarà fatto! Per i tempi, se qualche ansioso permette, credo si è ancora abbondantemente… in tempo! Ma nel frattempo, mi pare, che scelte importanti ne sono state fatte: capisco che a qualcuno dispiace, ma non vedere (e riconoscere con generosità) mi pare disonesto. Non vorrei, al solito, che anche agli intelligenti e sensibili sfugga la memoria e soccorra solo l’ultima cosa da fare: una ce ne sarà sempre! Se fosse così sarebbe davvero una pena, ma per fortuna è un problema di pochi rancorosi (gli sconfitti delle elezioni che lavorano contro gli interessi della città) e di qualche eterno incontentabile (forse facciamo troppe cose di sinistra e non va bene). Pazienza, si va avanti con la consapevolezza che non si può piacere a tutti e che si ha solo un dovere: il Programma elettorale, già a buon punto di realizzazione, che forse mai nessuno in passato aveva pensato di rispettare. Ovviamente è già questo troppo cambiamento… Nicola D’Agostino
(red)
Acireale-Il bilancio di Nicola D’Agostino was originally published on Fancity Acireale
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