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Putin ratifica la doctrina nuclear de Rusia actualizada
Publicado: 19 nov 2024 08:16 GMT Una agresión contra Rusia de cualquier país que forme parte de un bloque militar será considerada una agresión del bloque en su conjunto, según el documento. El presidente de Rusia, Vladímir Putin, ratificó este martes la doctrina nuclear de Rusia actualizada. De acuerdo con la doctrina nuclear, el presidente de Rusia es quien toma la decisión de utilizar armas…
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Adesione della Svezia alla Nato, primo via libera dal parlamento turco: ora manca l’ok di tutta l’assemblea
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Ungheria, il Parlamento vota la ratifica dell'adesione della Finlandia alla Nato
Il blocco maggioritario del partito al potere in Ungheria ha sostenuto all'unanimità l'adesione della Finlandia alla Nato
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Lula da Silva ratifica complicidad con la dictadura de Daniel Ortega
Brasil no firmó la declaración conjunta de 55 países en el Consejo de Derechos Humanos de la ONU que condena al régimen de Daniel Ortega. por José Gregorio Martínez «Como en el régimen nazi» El coordinador del Consejo, Jan Michael-Simon, incluso comparó los delitos en los que ha incurrido la dictadura nicaragüense con las practicadas por Adolf Hitler en la Alemania nazi. «Usar el sistema de…
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Nella giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne, tengo a ricordare che questo governo con l’astensione di Ceccardi Basso e tre esponenti di FdI, non ha firmato la ratifica della convenzione di Istanbul del 2023.
Merde!
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Marcela told Margarita that Armando has an affair with a very important woman. Armando AND MARCELA are her children's
And her decides to sit down with her son and say things like "un deseo que se hace realidad. Cumplir con en anhelo póstumo de Susana e Julio Valencia... Y con tu matrimonio ratificas que estás asumiendo una vida normal, la vida de un hombre adulto, responsable que además se casa con una mujer maravillosa que te ama"
And a minute later she asks him "Dime una cosa, ¿Es que no estás segura de casarte o qué?"
YOU BITCH, you don't wanna hear the answer, the real truth, you list reasons why this wedding should happen and didn't mention the most important reason why they should be married: LOVE. A wedding is a celebration of the love of two people and it's barely mentioned.
And Armando opens a little and says that he's worried about the board meeting and other stuff. She pulls the guilt card and says "Pues ojalá estes evasivo por cosas de trabajo y no por algo más. O, mejor dicho, por alguien más"
I mean, your son's wedding is 48 hours away and he doesn't even know what clothes he's going to wear, and he and your daughter in law are clearly suffocating and distressed and you don't even know how to give a fuck advice
#ysblf#armando mendoza#marcela valencia#Margarita and Roberto must live in the world of the most perfect illusion#Camila who was lucky to free herself and her son from this type of toxic cycle
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+++Breaking 5Mes News+++
Per la gioia di grandi e piccini, il fax di Di Maio con cui autorizza a firmare la ratifica della modifica del MES senza l'approvazione del parlamento....
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Che la UE fosse la morte della democrazia lo sapevamo. Questa è la ratifica.
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Corte penale, l’autogol di Kiev e il doppio standard del diritto
Luigi Daniele
Ucraina/Russia. Zelenksy chiede l’adesione allo Statuto di Roma ma invoca l’articolo 124: nessuna indagine nei prossimi sette anni. A restare fuori, però, non sarebbero solo eventuali crimini ucraini: “via libera” anche a quelli russi commessi sul territorio del paese invaso. Torna l’idea di regole internazionali à la carte, buone solo quando servono contro i nemici
Nel 1945 il giudice che avrebbe servito come procuratore capo americano a Norimberga, Robert Jackson, criticando i profili di «giustizia dei vincitori» che le giurisdizioni penali internazionali avrebbero mantenuto da allora per molti decenni, dichiarò alla Conferenza di Londra: «Non possiamo codificare norme penali contro gli altri che non saremmo disposti a vedere invocate contro di noi».
Sembra questa, al contrario, la scelta del governo Zelensky, che ha ottenuto ieri dalla Verchovna Rada l’approvazione della propria proposta di legge di ratifica dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale (Cpi). La legge contiene l’invocazione dell’articolo 124 dello Statuto, che stabilisce che «uno Stato che diviene parte al presente Statuto può, nei sette anni successivi all’entrata in vigore dello Statuto nei suoi confronti, dichiarare di non accettare la competenza della Corte per quanto riguarda la categoria di reati di cui all’articolo 8 quando sia allegato che un reato è stato commesso sul suo territorio o da suoi cittadini».
LA PROCURA della Cpi, giova ricordarlo, dal 2022 ha considerato la situazione in Ucraina una priorità assoluta, stanziando la più alta cifra del proprio budget (4,5 miliardi di euro) per le indagini, assegnandovi 42 investigatori, organizzando numerose visite in situ del procuratore e aprendo un country office nel paese. Un paese, però, che non aveva mai ratificato lo Statuto, essendosi limitato a una dichiarazione ad hoc di accettazione della giurisdizione della Corte sul proprio territorio e sui propri cittadini nel 2014 e nel 2015 (una sorta di invocazione di intervento della Cpi consentita anche agli stati che non ratificano il suo trattato istitutivo).
L’Ucraina si è trovata nella singolare posizione di essere al vertice delle priorità della Corte, pur non essendo uno Stato parte. La richiesta di aderire al sistema Cpi ridimensiona questa anomalia, aggiungendone però una ancor più stridente: l’invocazione della clausola dell’articolo 124, ovvero una richiesta di temporanea immunità per crimini internazionali eventualmente commessi da propri cittadini o, problematicamente, sul proprio territorio.
Relitto dei compromessi del 1998, anno in cui lo Statuto istitutivo della Corte fu approvato, l’introduzione dell’articolo 124 fu voluta dalla Francia, che minacciava di non firmare se non fosse stata inserita questa clausola, funzionale a tenere il proprio territorio e i propri cittadini «al riparo» dalla giurisdizione della Corte per sette anni dall’adesione.
L’articolo 124 apparì subito così contrario allo spirito dello Statuto che fu immediatamente destinato (come specificato nell’articolo stesso) a essere emendato nella prima conferenza di revisione del trattato. Nel 2015, quindi, l’Assemblea degli stati parte ha approvato un emendamento di cancellazione dell’articolo, che entrerà in vigore se sostenuto dai sette ottavi degli stati parte (tra quelli che hanno già acconsentito alla cancellazione figura la stessa Francia).
Nella speranza di mettere al riparo propri cittadini da possibili responsabilità per crimini di guerra, quindi, Kiev ha optato per la clausola in via di cancellazione. Tuttavia, anche se accettata, la clausola non potrebbe essere applicata retroattivamente.
QUELLO dell’Ucraina potrebbe rivelarsi un clamoroso autogol: se l’articolo 124 fosse applicato, non escluderebbe solo la giurisdizione della Corte su possibili crimini di guerra commessi da cittadini ucraini, ma anche su crimini di guerra commessi su suolo ucraino, inclusi quelli contestati alla leadership e alle forze russe. L’articolo parla di crimini di cui sono sospettati cittadini dello Stato e di crimini la cui commissione è sospettata sul territorio dello stato. È indubbio che i crimini di guerra contestati a Putin, Lvova-Belova e ai comandanti delle forze russe rientrino in tale categoria.
Le implicazioni di questo tentativo, tuttavia, non si limitano ai gravi rischi di effetti controproducenti per il diritto alla giustizia delle stesse vittime ucraine. Segnalano, più profondamente, una riproduzione dell’approccio tipico degli Stati uniti al diritto internazionale penale: ci si indigna per i barbarici crimini internazionali dei nemici, proclamando a reti unificate la necessità morale della loro punizione, mentre si mantiene in vigore nella propria legislazione la cd. «Legge di Invasione dell’Aja», che autorizza all’uso della forza armata per liberare cittadini americani o di stati alleati imputati di crimini internazionali e in custodia della Corte.
Persino le norme più elementari di diritto internazionale, ovvero quelle funzionali alla prevenzione e punizioni dei crimini di massa (e di Stato) si dichiarano senza infingimenti buone solo per i nemici e simultaneamente inapplicabili a se stessi.
TRAMONTA così il nucleo di tre secoli di sviluppo della tradizione giuridica illuministico-liberale, cardine dei modelli democratici di giustizia penale, che esigono che sia il tipo di condotta, con il danno sociale che produce e non il tipo di autore, a essere al centro dell’attenzione dei codici penali e delle istituzioni punitive. Al contrario, l’enfasi sui tipi di autore – identificati di volta in volta come nemici «della razza», «della patria» o «della rivoluzione» – fu il tratto distintivo dei modelli punitivi delle esperienze autoritarie e totalitarie.
È un paradosso degno del regresso a cui la guerra ci condanna che siano proprio le forze che si proclamano a difesa delle democrazie a formalizzare e istituzionalizzare nuovi modelli di diritto del nemico, che globalizzano l’etica della diseguaglianza di fronte alla legge e forgiano politiche internazionali che riducono il diritto a strumento di guerra ibrida.
Il nemico totale, la guerra e il diritto del nemico totale sono stati i motori della distruzione della democrazia nel Novecento. Piaccia o meno, è solo l’ultimo a mancare all’appello nell’attuale discorso dominante delle democrazie occidentali. Guerra e democrazia, è una legge della storia, si combattono sempre, spesso all’ultimo sangue. Caduto il bastione dell’eguaglianza di fronte alla legge, anche crimini internazionali e genocidi potranno essere crimini buoni e giusti, purché a commetterli sia la nostra tribù, la tribù delle democrazie.
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Corea del Norte ratifica importante tratado de defensa con Rusia
SEÚL, Corea del Sur – Corea del Norte ratificó un importante tratado de defensa con Rusia estipulando ayuda militar mutua, informaron los medios estatales del Norte el martes, mientras Estados Unidos, Corea del Sur y Ucrania dicen que Corea del Norte ha enviado miles de tropas a Rusia para apoyar su guerra contra Ucrania. Rusia había completó la ratificación del tratado la semana pasada después…
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PRIMA PAGINA El Pais di Oggi mercoledì, 11 settembre 2024
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UN NAZI GENOCIDA CON LO DE AFGANISTÁN...QUE RECONOCE COMO "EXITO" AL GENOCIDA DE ISRAEL...SOLO RATIFICA LO CERDO ASESINO QUE ES, Y QUE SERIA "AUN MÁS" SI EL TUBIERA EL PODER DE UN EJERCITO....NADA NUEVO SOBRE ESTE NAZI DE MIERDA.
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Carabiniere a manifestante, “Mattarella non è il mio presidente” - Il Sole 24 ORE
Ripassino veloce veloce, della Costituzione Italiana per Carabiniere sarcastico, emulo del Vannacci di turno, al quale, affidiamo la sicurezza del paese (J.V.Borghese docet)
Titolo II - Il Presidente della Repubblica
Art. 83.
Il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri.
All'elezione partecipano tre delegati per ogni Regione eletti dal Consiglio regionale in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze. La Valle d'Aosta ha un solo delegato.
L'elezione del Presidente della Repubblica ha luogo per scrutinio segreto a maggioranza di due terzi dell'assemblea. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta.
Art. 84.
Può essere eletto Presidente della Repubblica ogni cittadino che abbia compiuto cinquanta anni d'età e goda dei diritti civili e politici.
L'ufficio di Presidente della Repubblica è incompatibile con qualsiasi altra carica.
L'assegno e la dotazione del Presidente sono determinati per legge.
Art. 85.
Il Presidente della Repubblica è eletto per sette anni.
Trenta giorni prima che scada il termine, il Presidente della Camera dei deputati convoca in seduta comune il Parlamento e i delegati regionali, per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica.
Se le Camere sono sciolte, o manca meno di tre mesi alla loro cessazione, la elezione ha luogo entro quindici giorni dalla riunione delle Camere nuove. Nel frattempo sono prorogati i poteri del Presidente in carica.
Art. 86.
Le funzioni del Presidente della Repubblica, in ogni caso che egli non possa adempierle, sono esercitate dal Presidente del Senato.
In caso di impedimento permanente o di morte o di dimissioni del Presidente della Repubblica, il Presidente della Camera dei deputati indice la elezione del nuovo Presidente della Repubblica entro quindici giorni, salvo il maggior termine previsto se le Camere sono sciolte o manca meno di tre mesi alla loro cessazione.
Art. 87.
Il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato e rappresenta l'unità nazionale.
Può inviare messaggi alle Camere.
Indice le elezioni delle nuove Camere e ne fissa la prima riunione.
Autorizza la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa del Governo.
Promulga le leggi ed emana i decreti aventi valore di legge e i regolamenti.
Indice il referendum popolare nei casi previsti dalla Costituzione.
Nomina, nei casi indicati dalla legge, i funzionari dello Stato.
Accredita e riceve i rappresentanti diplomatici, ratifica i trattati internazionali, previa, quando occorra, l'autorizzazione delle Camere.
Ha il comando delle Forze armate, presiede il Consiglio supremo di difesa costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere.
Presiede il Consiglio superiore della magistratura.
Può concedere grazia e commutare le pene.
Conferisce le onorificenze della Repubblica.
Art. 88.
Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse.
Non può esercitare tale facoltà negli ultimi sei mesi del suo mandato, salvo che essi coincidano in tutto o in parte con gli ultimi sei mesi della legislatura.
Art. 89.
Nessun atto del Presidente della Repubblica è valido se non è controfirmato dai ministri proponenti, che ne assumono la responsabilità.
Gli atti che hanno valore legislativo e gli altri indicati dalla legge sono controfirmati anche dal Presidente del Consiglio dei ministri.
Art. 90.
Il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione.
In tali casi è messo in stato di accusa dal Parlamento in seduta comune, a maggioranza assoluta dei suoi membri.
Art. 91.
Il Presidente della Repubblica, prima di assumere le sue funzioni, presta giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza della Costituzione dinanzi al Parlamento in seduta comune.
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Veloce sintesi della situazione politica nella maggioranza dopo la non ratifica del MES e l'accordo sul patto di stabilità: Tajani non conta un cazzo Giorgetti non conta un cazzo Salvini non capisce un cazzo Meloni non sa più che cazzo inventarsi per rimanere a galla.
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"Lo stupro è un prodotto basico come la farina, il sale, la colla o l'acido muriatico. Gli uomini che si sentono frustrati e impotenti, usano il sesso violento per rivendicare la propria mascolinità, gli uomini che invece detengono il potere, per una sua ennesima ratifica. Quelli che hanno ricevuto poco e sono stati trascurati sviluppano un bisogno di autoaffermazione che sono pronti a soddisfare anche facendo ricorso alla violenza; quelli che hanno molto ricevuto e sono stati viziati dall'abbondanza pretendono di perpetuare a ogni costo il loro privilegio e sono disposti a impiegare la violenza per confermarlo. I primi sono vendicativi per ciò che non hanno, i secondi per ostentazione di ciò che hanno. Le persone umiliate e trascurate non sono né più né meno pericolose di quelle colmate di ogni attenzione" (E. Albinati, La scuola cattolica)
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